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Anagrafe della Comunità Pastorale: luglio 2016 27 … · Ripeti al potere: io non ti appartengo....

Date post: 18-Aug-2018
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27 agosto 2017 www.compastlentate.it 27 agosto 27 agosto - DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE la pagina di vangelo che ascoltiamo Lettura del Vangelo secondo Marco 12, 13-17 In quel tempo. I sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono dal Signore Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di al- cuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla pro- va? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui. La fatica di rapportarsi con l’amministrazione pubblica è un problema di sempre. Specialmente quando essa non risponde al “bene comune” della società, ma è preoccupata solo del proprio tornaconto. Ai tempi di Gesù la dominazione romana per il popolo ebraico era oppressiva, attenta più alle “tasse” che al bene effettivo per la popolazione. Capita anche oggi e spesso nella storia delle nazioni. Come può orientarci la nostra fede? Gesù risponde con chiarezza: per gli ebrei suoi contemporanei e per noi oggi. La Chiesa, nella storia di 2000 anni, non è stata sempre libera e indipendente nel rapporto con il potere Il cristiano riconosce l’autorità civile, e la rispetta con lealtà in ciò che fa di bene, organizzando la convivenza degli uomini. Il servizio dei cristiani per tutti gli uomini è solo da Dio (Rm 13,1-7). Ma non si faccia illusioni qual- siasi Cesare, il cristiano non è mai un alleato del potere, ma solo dell’uomo. Quando il potere si propone come assoluto e impone un gioco contro coscienza, troverà il rifiuto donitalo [email protected] s.te messe della Comunità Pastorale BIRAGO prefestiva 20.30 festive 8 - 10.30 martedì, giovedì, venerdì 9 CAMNAGO prefestiva 18 festive 10 - 20.30 martedì, giovedì, venerdì 8.30 CIMNAGO prefestiva 20 festiva 10 lunedì, mercoledì, venerdì 18 COPRENO prefestiva 17 festive 9 - 11 lunedì, mercoledì, venerdì 8 S.VITO prefestiva 18 festive 8 - 11 - 18 da lunedì a venerdì 7 e 8.30 sabato 8.30 sabati di maggio e ottobre 7 e 8.30 MOCCHIROLO mercoledì 20.30 (escluso maggio e luglio-agosto) * a S. Vito ogni sabato 16.30 - 17.30 esposizione eucaristica * a BIRAGO, CAMNAGO, CIMNAGO, COPRENO in caso di funerale la s. Messa d'orario di quel giorno viene sostituita dal funerale calendario per i battesimi in ogni parrocchia della Comunità Pastorale - sempre alle ore 16.30 BIRAGO nella prima domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre CAMNAGO nella seconda domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre CIMNAGO nella prima domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre COPRENO nella seconda domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre S. VITO ogni ultima domenica di tutti i 12 mesi ————————————————————————————————–— Le prenotazioni necessariamente in segreteria di p.za s. Vito 27 o direttamente dal parroco (320.2244053) Comunità pastorale Lentate - 15/12/16 LM AVVISI DELLA COMUNITÀ PASTORALE NUMERI UTILI IN COMUNITÀ PASTORALE don Italo 320.2244053, don Andrea 333.9142493 don Mario 339.2042262, don Ambrogio 0362.525275 don Angelo 334.1837553, Mariella (consacrata) 339.8838012 Natelli diacono G.Paolo (resp. Caritas) 346.8225985 SEGRETERIA della Comunità Pastorale p.za s. Vito 27, 0362.560210 (anche fax) apertura: lunedì, giovedì, sabato 17-19 - martedì, mercoledì, venerdì 9-11 il parroco, don Italo, è a disposizione nelle case parrocchiali 17-18.30 lunedì a Cimnago giovedì a S. Vito martedì a Camnago venerdì a Copreno mercoledì a Birago CENTRO ASCOLTO CARITAS interparrocchiale Copreno - via Montenero 13, 0362.565858 oppure 346.8225985 lunedì 15 - 18 e giovedì 17.30 - 19.30 mercoledì 15 - 17 per attenzione al lavoro sito web della comunità pastorale di Lentate www.compastlentate.it APPUNTAMENTI COMUNITARI Copreno - correzione orario s.messa festiva con la prima domenica di settembre si posticipa di un quarto d’ora la messa attualmente celebrata alle 11. Sarà quindi sempre alle 11,15. Copreno - festa patronale domenica 3 settembre pellegrinaggio al s. Crocifisso di Como con s.messa alle ore 8.30 (rimane invariato l’orario festi- vo delle messe in parrocchia). Domenica 10 settembre s. messa solenne alle ore 11,15. s. Vito da lunedì 28 riprende la s. messa delle ore 7. Non essendoci defunti in questo mese di agosto, non si celebra la messa di suffragio lunedì 28 alle ore 20.30 A MOCCHIROLO la s. messa del mercoledì riprende dopo l’ 8 settembre CONSIGLIO PASTORALE il 5 settembre proposte e osservazioni sem- pre possibili, direttamente ai sacerdoti o ai membri del CP (possibilmente entro il 29 agosto) SACERDOTI PER LE CONFESSIONI sabato 2 settembre 2017 nelle chiese parrocchiali 16.30-18 BIRAGO don Italo, CAMNAGO don Angelo, CIMNAGO don Mario A., S. VITO p. Pierre, COPRENO (dalle 16) don Ambrogio inoltre 20 minuti prima di ogni s. Messa, compresi i funerali Anagrafe della Comunità Pastorale: luglio 2016 Hanno consacrato il loro amore in Cristo: BIRAGO: Attanasio Luigi con Milaro Elena Spinelli Paolo con Volontè Irene CIMNAGO: Vegetti Andrea con Romanò Francesca Silvia COPRENO: Valsecchi Ismaele Quinto con Scalco Alice Maria S. VITO: Baldassarre Fabio con Terraneo Francesca Terraneo Sono nati in Cristo: BIRAGO: Trotta Federico di Alessandro e Luglio Milena Rossi Letizia di Andrea e Varano Vincenzina CAMNAGO: Asnaghi Aida Serena di Davide Giulio e Lupino Irene Nobili Elia Noah di Andrea e Cappelletti Laura S. VITO: Candian Samuel Giorgio di Marco e Sassone Sara Magni Martina di Alessandro e Lazzarini Chiara Ci hanno lasciato nella luce della Pasqua: BIRAGO: Tonizzo Antonio di anni 95 CIMNAGO: Ostini Antonio di anni 77 COPRENO: Bizzi Vittorina di anni 84 Ronzoni Giulia di anni 94 S. VITO: Binda Flaviano di anni 70 Palermo Benito Gerardo di anni 78 Teruzzi Dina di anni 92 Piemonti Edoardo di anni 76 Dentoni Maria di anni 103 Moscardo Odino di anni 88 La trappola è ben congegnata: È lecito o no pagare il tri- buto a Roma? Fai gli interessi degli invasori o quelli della tua gente? Con qualsiasi risposta, Gesù avrebbe rischia- to la vita, o per la spada dei Romani o per il pugnale de- gli Zeloti. Gesù non cade nella trappola: ipocriti, li chia- ma, cioè attori, commedianti, la vostra vita è una recita per essere visti dalla gente. Portatemi un denaro. Siamo a Gerusalemme, nell'area sacra del tempio dove non doveva entrare nessuna effi- gie umana, neppure sulle monete. Per questo c'erano i cambiavalute all'ingresso. I farisei, i devoti, con la loro religiosità ostentata, tengono invece con sé, nel luogo più sacro al Signore, la moneta pagana proibita, il dena- ro dell'imperatore Tiberio, e così sono loro a mettersi contro la legge e a confessare qual è in realtà il loro Dio: il loro idolo è mammona. Seguono la legge del denaro, e non quella della Thorà (legge di Dio). I commedianti sono smascherati. È lecito pagare? avevano chiesto. Gesù risponde cam- biando il verbo, da pagare e rendere: Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. Cesare non è solo lo Stato con le sue istituzioni e le sue facce note, ma l'intera società nelle cui relazioni tutti ci umanizziamo. «Avete avuto, restituite», voi usate dello Stato che vi garantisce strade, sicurezza, mercati. Rende- te, date indietro (il give back degli anglosassoni), come in uno scambio pagate tutti il tributo per un servizio che raggiunge tutti. Come non applicare questa chiarezza semplice di Gesù ai nostri giorni di faticose riflessioni su crisi economica, manovre, tasse, evasione fiscale; come non sentirla rivol- ta anche ai farisei di oggi per i quali evadere le tasse è un vanto? Gesù completa la risposta con un secondo dittico: Resti- tuite a Dio quello che è di Dio. Siamo immersi nella gra- tuità: di Dio è la terra e quanto contiene; l'uomo e la don- na sono dono che proviene da oltre, sono cosa di Dio. Restituiscili a Lui onorandoli, prendendotene cura come di un tesoro. Ogni donna e ogni uomo sono talenti d'oro offerti a te per il tuo bene, sono nel mondo le vere monete d'oro che portano incisa l'immagine e l'iscrizione di Dio. A Ce- sare le cose, a Dio la persona, con tutto il suo cuore, la sua bellezza, la sua luce, e la memoria viva di Dio. A ciascuno di noi Gesù ricorda: resta libero da ogni im- pero, ribelle ad ogni tentazione di venderti o di lasciarti possedere. Ripeti al potere: io non ti appartengo. Ad ogni potere umano Gesù ricorda: Non appropriarti dell'uomo. Non violarlo, non umiliarlo, non manipolarlo: è cosa di Dio, mistero e prodigio che ha il Creatore nel sangue e nel respiro. p. Ermes Ronchi
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27 agosto 2017 www.compastlentate.it

27 agosto 27 agosto -- DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSOREDOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

la pagina di vangelo che ascoltiamo Lettura del Vangelo secondo Marco 12, 13-17 In quel tempo. I sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono dal Signore Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di al-cuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla pro-va? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.

La fatica di rapportarsi con l’amministrazione pubblica è un problema di sempre. Specialmente quando essa non risponde al “bene comune” della società, ma è preoccupata solo del proprio tornaconto. Ai tempi di Gesù la dominazione romana per il popolo ebraico era oppressiva, attenta più alle “tasse” che al bene effettivo per la popolazione. Capita anche oggi e spesso nella storia delle nazioni. Come può orientarci la nostra fede? Gesù risponde con chiarezza: per gli ebrei suoi contemporanei e per noi oggi. La Chiesa, nella storia di 2000 anni, non è stata sempre libera e indipendente nel rapporto con il potere … Il cristiano riconosce l’autorità civile, e la rispetta con lealtà in ciò che fa di bene, organizzando la convivenza degli uomini. Il servizio dei cristiani per tutti gli uomini è solo da Dio (Rm 13,1-7). Ma non si faccia illusioni qual-siasi Cesare, il cristiano non è mai un alleato del potere, ma solo dell’uomo. Quando il potere si propone come assoluto e impone un gioco contro coscienza, troverà il rifiuto

donitalo [email protected]

s.te messe della Comunità Pastorale BIRAGO prefestiva 20.30 festive 8 - 10.30 martedì, giovedì, venerdì 9

CAMNAGO prefestiva 18 festive 10 - 20.30 martedì, giovedì, venerdì 8.30

CIMNAGO prefestiva 20 festiva 10 lunedì, mercoledì, venerdì 18

COPRENO prefestiva 17 festive 9 - 11 lunedì, mercoledì, venerdì 8

S.VITO prefestiva 18 festive 8 - 11 - 18 da lunedì a venerdì 7 e 8.30

sabato 8.30 sabati di maggio e ottobre 7 e 8.30

MOCCHIROLO mercoledì 20.30 (escluso maggio e luglio-agosto)

* a S. Vito ogni sabato 16.30 - 17.30 esposizione eucaristica

* a BIRAGO, CAMNAGO, CIMNAGO, COPRENO in caso di funerale la s. Messa d'orario di quel giorno viene sostituita dal funerale

calendario per i battesimi in ogni parrocchia della Comunità Pastorale - sempre alle ore 16.30

BIRAGO nella prima domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre

CAMNAGO nella seconda domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre

CIMNAGO nella prima domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre COPRENO nella seconda domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre S. VITO ogni ultima domenica di tutti i 12 mesi ————————————————————————————————–—

Le prenotazioni necessariamente in segreteria di p.za s. Vito 27 o direttamente dal parroco (320.2244053)

Comunità pastorale Lentate - 15/12/16 LM

AVVISI DELLA COMUNITÀ PASTORALE

NUMERI UTILI IN COMUNITÀ PASTORALE don Italo 320.2244053, don Andrea 333.9142493 don Mario 339.2042262, don Ambrogio 0362.525275 don Angelo 334.1837553, Mariella (consacrata) 339.8838012

Natelli diacono G.Paolo (resp. Caritas) 346.8225985 SEGRETERIA della Comunità Pastorale

p.za s. Vito 27, 0362.560210 (anche fax) apertura: lunedì, giovedì, sabato 17-19 - martedì, mercoledì, venerdì 9-11 il parroco, don Italo, è a disposizione nelle case parrocchiali 17-18.30

lunedì a Cimnago giovedì a S. Vito martedì a Camnago venerdì a Copreno mercoledì a Birago

CENTRO ASCOLTO CARITAS interparrocchiale Copreno - via Montenero 13, 0362.565858 oppure 346.8225985

lunedì 15 - 18 e giovedì 17.30 - 19.30 mercoledì 15 - 17 per attenzione al lavoro

sito web della comunità pastorale di Lentate www.compastlentate.it

APPUNTAMENTI COMUNITARI

Copreno - correzione orario s.messa festiva con la prima domenica di settembre si posticipa di un quarto d’ora la messa attualmente celebrata alle 11. Sarà quindi sempre alle 11,15.

Copreno - festa patronale domenica 3 settembre pellegrinaggio al s. Crocifisso di Como con s.messa alle ore 8.30 (rimane invariato l’orario festi-vo delle messe in parrocchia). Domenica 10 settembre s. messa solenne alle ore 11,15.

s. Vito da lunedì 28 riprende la s. messa delle ore 7. Non essendoci defunti in questo mese di agosto, non si celebra la messa di suffragio lunedì 28 alle ore 20.30 A MOCCHIROLO la s. messa del mercoledì riprende dopo l’ 8 settembre

CONSIGLIO PASTORALE il 5 settembre proposte e osservazioni sem-pre possibili, direttamente ai sacerdoti o ai membri del CP (possibilmente entro il 29 agosto)

SACERDOTI PER LE CONFESSIONI

sabato 2 settembre 2017 nelle chiese parrocchiali 16.30-18 BIRAGO don Italo, CAMNAGO don Angelo, CIMNAGO don Mario A.,

S. VITO p. Pierre, COPRENO (dalle 16) don Ambrogio

inoltre 20 minuti prima di ogni s. Messa, compresi i funerali

Anagrafe della Comunità Pastorale: luglio 2016

Hanno consacrato il loro amore in Cristo:

BIRAGO: Attanasio Luigi con Milaro Elena

Spinelli Paolo con Volontè Irene

CIMNAGO: Vegetti Andrea con Romanò Francesca Silvia

COPRENO: Valsecchi Ismaele Quinto con Scalco Alice Maria

S. VITO: Baldassarre Fabio con Terraneo Francesca Terraneo

Sono nati in Cristo:

BIRAGO: Trotta Federico di Alessandro e Luglio Milena

Rossi Letizia di Andrea e Varano Vincenzina

CAMNAGO: Asnaghi Aida Serena di Davide Giulio e Lupino Irene

Nobili Elia Noah di Andrea e Cappelletti Laura

S. VITO: Candian Samuel Giorgio di Marco e Sassone Sara

Magni Martina di Alessandro e Lazzarini Chiara

Ci hanno lasciato nella luce della Pasqua:

BIRAGO: Tonizzo Antonio di anni 95

CIMNAGO: Ostini Antonio di anni 77

COPRENO: Bizzi Vittorina di anni 84

Ronzoni Giulia di anni 94

S. VITO: Binda Flaviano di anni 70

Palermo Benito Gerardo di anni 78

Teruzzi Dina di anni 92

Piemonti Edoardo di anni 76

Dentoni Maria di anni 103

Moscardo Odino di anni 88

La trappola è ben congegnata: È lecito o no pagare il tri-

buto a Roma? Fai gli interessi degli invasori o quelli della

tua gente? Con qualsiasi risposta, Gesù avrebbe rischia-

to la vita, o per la spada dei Romani o per il pugnale de-

gli Zeloti. Gesù non cade nella trappola: ipocriti, li chia-

ma, cioè attori, commedianti, la vostra vita è una recita

per essere visti dalla gente.

Portatemi un denaro. Siamo a Gerusalemme, nell'area

sacra del tempio dove non doveva entrare nessuna effi-

gie umana, neppure sulle monete. Per questo c'erano i

cambiavalute all'ingresso. I farisei, i devoti, con la loro

religiosità ostentata, tengono invece con sé, nel luogo

più sacro al Signore, la moneta pagana proibita, il dena-

ro dell'imperatore Tiberio, e così sono loro a mettersi

contro la legge e a confessare qual è in realtà il loro Dio:

il loro idolo è mammona. Seguono la legge del denaro, e

non quella della Thorà (legge di Dio).

I commedianti sono smascherati.

È lecito pagare? avevano chiesto. Gesù risponde cam-

biando il verbo, da pagare e rendere: Rendete dunque a

Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di

Dio. Cesare non è solo lo Stato con le sue istituzioni e le

sue facce note, ma l'intera società nelle cui relazioni tutti

ci umanizziamo. «Avete avuto, restituite», voi usate dello

Stato che vi garantisce strade, sicurezza, mercati. Rende-

te, date indietro (il give back degli anglosassoni), come

in uno scambio pagate tutti il tributo per un servizio che

raggiunge tutti.

Come non applicare questa chiarezza semplice di Gesù

ai nostri giorni di faticose riflessioni su crisi economica,

manovre, tasse, evasione fiscale; come non sentirla rivol-

ta anche ai farisei di oggi per i quali evadere le tasse è

un vanto?

Gesù completa la risposta con un secondo dittico: Resti-

tuite a Dio quello che è di Dio. Siamo immersi nella gra-

tuità: di Dio è la terra e quanto contiene; l'uomo e la don-

na sono dono che proviene da oltre, sono cosa di Dio.

Restituiscili a Lui onorandoli, prendendotene cura come

di un tesoro.

Ogni donna e ogni uomo sono talenti d'oro offerti a te

per il tuo bene, sono nel mondo le vere monete d'oro

che portano incisa l'immagine e l'iscrizione di Dio. A Ce-

sare le cose, a Dio la persona, con tutto il suo cuore, la

sua bellezza, la sua luce, e la memoria viva di Dio.

A ciascuno di noi Gesù ricorda: resta libero da ogni im-

pero, ribelle ad ogni tentazione di venderti o di lasciarti

possedere. Ripeti al potere: io non ti appartengo.

Ad ogni potere umano Gesù ricorda: Non appropriarti

dell'uomo. Non violarlo, non umiliarlo, non manipolarlo:

è cosa di Dio, mistero e prodigio che ha il Creatore nel

sangue e nel respiro.

p. Ermes Ronchi

… e arrivano dei momenti in cui perdi la speranza; i problemi quoti-diani, una malattia, la stanchezza nelle relazioni che portano il peso delle incomprensioni, un lutto im-provviso … Ti viene semplicemente voglia di “mollare” e di vivere la vita così come viene, senza preoccu-parti di ciò che è bene o male. Pre-so da questo scoraggiamento smetti anche di pregare, e il rapporto con Gesù diventa faticoso … lontano … irraggiungibile … In questi momenti mi tornano in men-te le parole di un testimone di fede, che invitano a concentrare gli sforzi su una sola azione. Allora inizio; non importa se non ho voglia, se sto già pensando a ciò che devo fare in ufficio …. Non im-porta se penso che tanto non cam-bierà niente; lo faccio e basta. Recito un’Ave Maria e un Padre No-stro. Infatti passano i giorni e non succe-de niente. Un’Ave Maria e un Padre Nostro;

sempre i soliti problemi. Un’Ave Maria e un Padre Nostro; sempre la solita fatica e sfiducia. Un’Ave Maria e un Padre Nostro; sempre la stessa tentazione di mol-lare e che si arrangino tutti. Un’Ave Maria e un Padre Nostro. Poi, capita qualcosa. Un’Ave Maria e un Padre Nostro; i problemi rimangono, le fatiche so-no le stesse, la persona cara che hai perso non ti viene restituita. Ma suc-cede qualcosa dentro di te. Un’Ave Maria e un Padre Nostro; succede che senti nel tuo cuore un’immensa dolcezza. Un’Ave Maria e un Padre Nostro. Una dolcezza che ti riempie il cuore. Una carezza, così dolce, così piena di amore che può arrivare solo dal-la mano di Dio. Ti accarezza l’anima e ti sussurra che Qualcuno ti ama, per come sei, e condivide con te il momento faticoso che stai attraver-sando. Questa carezza è talmente dolce, e bella e intensa, che la av-verti per un solo secondo; d’altronde

sei solo un uomo, così imperfetto … così finito che non potresti soppor-tarla oltre. Ma questo frammento di secondo basta per scuotermi, per trovare la forza di rialzarmi, ripren-dere l’equilibrio e provare a rimet-termi in cammino. Un’Ave Maria e un Padre Nostro. L’essenziale, ciò che tiene in vita l’anima provata dalla vita e che dis-seta, goccia dopo goccia, una gola arida e arsa dagli infiniti problemi. E stupisce come, riprendendo vigore alimentata dalla preghiera, e guar-dandomi indietro, scopro che Gesù non era lontano … anzi era lì ed è lì! Seduto di fianco a me. Questa è la straordinarietà di no-stro Signore. Al quale basta una no-stra invocazione, anche superficiale, stonata, acciaccata, per correre in nostro aiuto ridonandoci la dignità di figli di Dio e, insieme ad essa, il desiderio di una rinascita, certi del suo amore, della sua comprensione e del suo costante sostegno.

anonimo

UN’AVE MARIA E UN PADRE NOSTRO … PANE DELL’ANIMA

Monsignor Delpini, sabato 9 la presa di possesso

e domenica 24 l'ingresso

Saranno due i momenti che coinvolgeranno mons. Mario Delpini. Sabato 9 settembre quando il nuovo Arcivescovo, per mezzo di un procuratore, prenderà possesso canonico dell’Arcidiocesi, con una celebrazione che si terrà in Duomo alle ore 9. Da quel momento egli sarà a tutti gli effetti nostro Arcivescovo e terminerà così il mandato di Amministrato-re Apostolico del cardinale Angelo Scola. A partire da quel giorno, in ogni Celebrazio-ne eucaristica si ricorderà soltanto il nome del vescovo Mario. L’ingresso ufficiale in Diocesi si svolgerà, se-condo la tradizione, domenica 24 settembre, con la tappa a Sant’Eustorgio alle ore 16 e l’ingresso in Duomo alle ore 17. Con il CP di martedì 5 settembre decidere-mo sulla possibilità di una nostra presenza comunitaria all’ingresso nel Duomo.

Due i momenti che coinvolgeranno l'arcivescovo eletto nel Duomo di Milano

VACANZE SULLA VIA FRANCIGENA CAMMINO DEGLI ADOLESCENTI Gli adolescenti quest’anno hanno vissuto la vacanza comunitaria in un modo diverso dal solito: dal 24 al 29 luglio sulla Via Franci-gena da Bolsena a Vetralla, tre tappe a piedi per vivere, in parte, quell’esperienza del pellegrino che compiva il viaggio della fede sulla tomba di Pietro a Roma. Coi 37 adolescenti siamo partiti il lunedì in pullman e siamo andati ad Orvieto per celebrare la Mes-sa nella cappella del Santo Corporale, miracolo eucaristico acca-duto proprio a Bolsena. Poi nel pomeriggio ci siamo recati a Bol-sena dove siamo stati accolti dalle suore. Abbiamo preparato lo zaino e il martedi abbiamo fatto a piedi la prima tappa del cam-mino fino a Montefiascone dove abbiamo alloggiato nel conven-to dei cappuccini. È stata l’unica occasione in cui abbiamo preso un acquazzone proprio nell’ultima mezzora di cammino. Il mercoledì abbiamo fatto il cammino della seconda tappa fino a Viterbo e il gio-vedi fino a Vetralla dove abbiamo concluso il nostro percorso a piedi. Il cammino ha avvicinato i ragazzi all’esperienza del pellegrinaggio a piedi che veniva compiuto dal pellegrino che cercava di confermare la propria fede sulla tomba dell’apostolo Pietro. Il tema del percorso spirituale che ci ha accompagnato era “Lascia la tua impronta”, pensato proprio per adolescenti che compiono un’esperienza di cammino. Attraverso il segno delle scarpe, strumento necessario per il camminare, abbiamo toccato alcune caratteristiche del giovane che vuole riap-propriarsi del suo essere credente e cristiano: la Speranza, l’Ascolto, la Cura, la Pazienza, il Coraggio e la Gioia. I 52,4 Km che abbiamo per-corso nei tre giorni hanno rappresentato in piccolo il nostro cammino di vita alla ricerca della felicità, della nostra realizzazione e di Dio. In totale eravamo in 49 contando gli educatori, noi responsabili e i due cuochi che ci hanno accompagnato con un pulmino e che preparavano ogni giorno colazione, pranzo e cena. Poi il venerdì … una bella giornata di mare. Dio lascia un’impronta nella nostra vita e noi siamo chia-mati a riconoscerla; inoltre anche noi possiamo lasciare un’impronta nel mondo a testimonianza del nostro passaggio. La vita è un cammi-no e anche per i nostri adolescenti … il cammino continua … che è la cosa più difficile. Aiutarli a capire che le occasioni di incontro nella comunità giovanile dell’Upg durante l’anno sono l’opportunità di continuare un cammino di ricerca personale e di crescita nel gruppo. È alto il rischio della dispersione: tanti impegni, tanti sport … ma anche tante scuse. Grazie all’aiuto degli educatori ci prepariamo a iniziare questo nuovo anno pastorale con rinnovato slancio e desiderio di camminare insieme.

CAMMINO DEI 18/19ENNI E GIOVANI In 30 giovani siamo partiti il 1 agosto in treno da Milano con destinazio-ne Lucca. Un caldo assurdo ma tanta voglia di iniziare qualcosa di nuo-vo. Il primo momento comunitario che viviamo è la celebrazione della messa nel Duomo della città alla fine della quale abbiamo consegnato a ciascuno i segni del pellegrino: la credenziale e il diario dove annotare le proprie riflessioni. Alla fine abbiamo benedetto gli zaini che nel cam-mino sono diventati veramente...parte di noi. Cerchiamo la parrocchia che ci ospita, doccia, cena, sistemazione e poi a letto presto. I primi giorni di cammino sono una totale novità, servono per capire dove siamo e come siamo, servono per prendere le misure con una realtà inedita: il peso dello zaino, la fatica del camminare, le vesciche ai piedi, le dinamiche del cammino, la pazienza nella fatica, il desiderio dell’arrivo, l’ultima mezzora di cammino che non finisce mai, e poi l’arrivo nella gioia. Le prime due tappe, Altopascio e san Miniato, sono servite proprio ad entrare in questa dimensione del pellegrino. A que-sto punto il cammino ci ha permesso di entrare nella bellezza della na-tura e delle colline toscane, tra boschi e distese di campi coltivati a gira-soli e granoturco e tanta terra arata tra blocchi di terra rivoltata che tanto hanno ispirato a noi giovani il cammino di conversione personale. Il creato ci ha ispirato al silenzio, alla contemplazione e alla rifles-sione personale. Poi abbiamo incontrato sul nostro cammino Gambassi Terme, San Gimignano, Colle Val d’Elsa e Monteriggioni. E dopo 135 Km arriviamo a Siena. Città splendide che profumano di storia e di pietre che resistono nel tempo. Ormai siamo entrati nel vivo del cammi-no, siamo pellegrini alla ricerca di noi stessi e di Dio, forse. Il percorso spirituale che ha ritmato il nostro cammino è stato preso dalla liturgia ordinaria del Rito Romano che prevedeva letture dal libro dell’Esodo con un richiamo provvidenziale al cammino del popolo di Israele nel deserto per passare dalla schiavitù egiziana alla Terra Promessa passando però per il deserto che è difficile da attraversare e nello stesso tempo è un’opportunità di incontro con Dio e con la sua Parola. Come Mosè anche noi abbiamo cercato di salvaguardare a Dio uno spazio importante nelle nostre giornate: la preghiera al mattino prima di iniziare il cammino, ogni giorno c’era un momento forte che poteva esse-re la Messa o la celebrazione del Vespro, poi alla sera sempre la conclusione della giornata con la preghiera di Compieta. Il filo rosso che abbiamo riconosciuto nei giorni di cammino è che Dio parla al cuore dell’uomo, c’è una Parola che Lui rivolge a noi, una parola che guida, che riprende, che rilancia. La voce di Dio risuona nella nostra vita, ma la nostra condizione personale a volte non ci permette di ascoltarla, perché siamo troppo preoccupati delle cose da fare e dell’opinione che gli altri hanno di noi; a volte non siamo disposti ad accogliere una Parola di Dio che ci mette in discussione perché non vogliamo essere diversi da come siamo. La Parola del Dio vivo e Risorto ci conduce là dove non vogliamo, dove ci sono i nervi scoperti della nostra vita, quelli che dolgono appena li sfiori. Ci vuole coraggio ad essere cristiani! Il cammino ci insegna che non possiamo ottenere tutto e subito: ci vuole pazienza e costanza, tenacia e volontà d’animo e di spirito. La no-stra speranza è che questi nostri giovani possano aver compreso che il cammino è paradigma della nostra stessa vita e della nostra crescita umana e spirituale: un passo importante dopo l’altro nella direzione consapevole della Verità e della Libertà in Cristo Gesù nostro Maestro. Il pellegrino diventa un discepolo, ma non c’è discepolato senza un rapporto col Maestro, e questo è decisamente un’esperienza con due anime irrinunciabili: una personale e una comunitaria. Non l’una senza l’altra! Buon Cammino.

Don Andrea


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