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analisi critica dei consumi delle famiglie di Bergamo · Bilanci di Giustizia (BdG), Slow Food,...

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Per una cittadinanza sostenibile: analisi critica dei consumi delle famiglie di Bergamo Una ricerca di In collaborazione con Mercato agricolo e non solo - 28 Aprile 2012
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Per una cittadinanza sostenibile: analisi critica dei consumi delle famiglie di Bergamo

Una ricerca di In collaborazione con

Mercato agricolo e non solo - 28 Aprile 2012

Per una cittadinanza sostenibile: analisi critica dei consumi delle famiglie di

Bergamo

A cura diFrancesca Forno, Università degli Studi di Bergamo

Silvia Salvi, Cittadinanza Sostenibile

Con la partecipazione diFrancesca Madaschi

Elisa ManzoniValentina Piatti

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Idea della ricerca

La ricerca è parte di un percorso di collaborazione tra la Consulta delle politiche familiari del Comune di Bergamo e Cittadinanza Sostenibile, iniziata nel 2008 con il seminario “Per una cittadinanza sostenibile, forme alternative di economia domestica”.

A seguito della discussione è nato l’interesse di indagare in modo piùapprofondito gli stili di consumo delle famiglie tramite una ricerca quantitativa realizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo.

L’obiettivo di questa collaborazione è rilevare, promuovere, sostenere un ripensamento dei consumi individuali e familiari che non viene proposto dall’alto, ma che coinvolge direttamente le famiglie.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Il Disegno di ricerca

La ricerca, si struttura come una azione di con-ricerca - ovvero una pratica di ricerca che vede impegnati insieme ricercatori e esponenti di gruppi e associazioni della società, si è articolata in due principali momenti:

� I Fase - Rilevazione e analisi degli stili di vita e di consumo delle famiglie, nonché del loro livello di informazione e consapevolezza dei possibili effetti negativi dei consumi individuali sull’ambiente e sulla salute personale.

� II Fase - Discussione degli esiti della ricerca con l’obiettivo di “stimolare”una riflessione critica e informata concernente i modelli di consumo familiari che parta da un confronto tra le stesse famiglie.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Struttura del questionario

La Ricerca ha utilizzato un questionario strutturato composto da 56 quesito a risposta chiusa, compilato da parte di chi tendenzialmente si occupa di fare la spesa.

Le quattro tematiche principali analizzate corrispondono a quattro blocchi di domande:

a) domande strutturali, che riguardano le caratteristiche socio-economiche della famiglia

b) domande sui consumi della famiglia in generale che comprendono una serie di quesiti, volti ad indagare la gestione del reddito delle famiglie, dalle spese relative alla casa a quelle degli alimenti

c) domande volte ad approfondire nello specifico il consumo culturale delle famiglie, con quale frequenza si leggono libri, quotidiani, quale idea di tempo libero prevalga e come venga effettivamente impegnato il tempo libero

d) domande che potremmo definire relative al consumo critico o al consumo riflessivo, ovvero quanta attenzione le famiglie pongano nel momento dell’acquisto a certe caratteristiche della filiera, all’etichettatura dei prodotti, la conoscenza di alcuni gruppi e campagne orientate alla diffusione di una maggiore consapevolezza nel momento dell’atto di acquisto.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Questionari raccolti

La Consulta ha distribuito circa 300 questionari alle proprie associazioni e ne sono stati raccolti 155.

I dati raccolti non possono essere estesi alle famiglie bergamasche in generale ma restituiscono indicazioni rispetto alle sole 155 famiglie che hanno compilato il questionario.

Tuttavia questo non costituisce un limite dato che la fotografia che emerge dalla ricerca vuole essere un punto di partenza per avviare una riflessione che parta dalle famiglie che hanno partecipato allo studio.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Profilo socio-economico degli intervistatiValore percentuale

Sesso UominiDonne

18,1%81,9%

Età < 4041 – 5051 – 60> 60

12,6%36,4%27,2%23,8%

Titolo di studio Scuola media non conclusaScuola media inferioreDiploma superioriLaureati

1,3%9,7%57,1%31,8%

Numero componenti famiglia 1 – 23 – 4> 5

30,1%55,5%14,5%

Numero componenti che percepiscono reddito

UnoDuePiù di due

32,5%57,0%10,3%

Professione di chi compila ImpiegatoPensionatoLibero professionistaCasalingaImprenditoreDisoccupatoDirigenteOperaio

50,7%16,2%10,1%10,1%8,1%2,0%1,4%1,4%

Reddito Fascia di reddito A ( < 1549 €)Fascia di reddito B (1550-3615 €)Fascia di reddito C (3616-5165 €)Fascia di reddito D ( > 5166)

17,3%51,1%21,6%10.1%

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Consumi culturaliMercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Libri QuotidianiRiviste

settimanali

Tutti i giorni 42,6 40,0 -

Qualche volta alla settimana 26,5 25,2 34,2

Una volta alla settimana 7,1 24,5 -

Qualche volta al mese 13,5 - 27,0

Qualche volta all’anno 9,0 - 7,2

Mai 1,3 10,3 31,6

TOTALE 100 100 100

Mai 1-3 volte 4-6

volte

7-12

volte

Più di

12 volte

Teatro 33,8% 42,4% 43,9% 7,9% 2,0%

Cinema 26,8% 28,1% 17,6% 13,7% 13,7%

Musei,

mostre

19,7% 44,1% 21,1% 8,6% 6,6%

Concerti 56,3% 28,5% 7,6% 3,5% 4,2%

Spettacoli

sportivi

60,3% 26,7% 5,5% 2,7% 4,8%

Le 155 famiglie intervistate appartengono al ceto medio della società, leggono molto e si informano di politica e attualità attraverso i mass media, si recano a teatro e nei luoghi di cultura e hanno uno stile di consumo culturale più intenso rispetto a quello nazionale. Il consumo culturale sembra svilupparsi prevalentemente attraverso modalità individuali (ad es. libri, quotidiani, tv …), mentre la frequentazione di teatro, cinema, mostre, ecc. in cui è necessario spostarsi, incontrarsi con altri, è meno diffusa, ma tuttavia superiore alla media nazionale

Tempo libero

Quantità tempo libero Qualità tempo libero

Molto 10,3% 14,3%

Abbastanza 71,6% 74,0%

Poco 13,5% 8,4%

Per niente 4,5% 3,2%

In generale emerge che il nostro “universo” è composto da persone predisposte a conoscere, informarsi ed arricchire il proprio bagaglio culturale, ritenendosi, di conseguenza soddisfatte del proprio tempo libero.Dedicano il proprio tempo libero in particolare per la famiglia e se stessi.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

La Spesa - I luoghi d’acquistoMercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

51,0

91,9

66,4

67,1

52,0

90,3

1,3

0,7

12,7

0,7

3,4

2,7

3,3

0,7

31,3

7,6

32,2

29,5

4,7

45,6

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Pane

Pasta

Carne

Pesce

Frutta

Bevande

Centro commerciale + HD

Negozio tradizionale

Mercato

GAS

Online

61,80

29,20

25,90

70,10

72,10

75,90

34,10

68,80

67,90

33,50

25,00

21,20

1,40

4,90

4,10

0,70

0,70

3,60

2,90

2,80

0% 20% 40% 60% 80% 100%

DVD

Libri

Vestiti

PC

Cellulare

TV

Centro commerciale

Negozio tradizionale

Mercato

GAS

Online

Emerge che il centro commerciale, caratterizzato da un’ampia stratificazione di prezzo è il luogo preferito per fare acquisti sia alimentari sia di altri beni, anche ci si reca al negozio tradizionale per comprare vestiti, libri, pane e frutta.

La Spesa - Criteri di scelta

Dalla ricerca emerge che i 155 intervistati si ritengano in generale preoccupati della qualità dei prodotti, e che questi possano essere alterati, temendo sia per la salute personale che della propria famiglia. Tale dato risulta, però, in contraddizione con i fattori segnalati come criteri di scelta degli acquisti, in quanto il primo è il prezzo e solo successivamente si collocano le caratteristiche che determinano la qualità del prodotto.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

La Spesa - L’Etichettatura

38,7

33,3

22,7

1,3 2,71,3

molta attenzione (control lo

etichetta di ogni prodotto)

molta attenzione (control lo

etichetta dei prodotti selezionati)

poca attenzione (controllo prodotti

sospetti)

non ho tempo

non ho voglia di farlo

non mi ritengo in grado di capire

La preoccupazione rispetto alla qualità dei prodotti e alla loro possibile alterazione sembra collegarsi all’attenzione che le famiglie intervistate dichiarano di porre nel controllo delle etichette dei prodotti che selezionano. L’etichetta fornisce al consumatore una serie di informazioni sul contenuto e sulla composizione dei prodotti

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

La SpesaSistema di certificazione e Marchi

76,8

15,5

7,7

71

15,5 13,5

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

fiducia non fiducia non sa/non risponde

Biologico Equo e solidale

È interessante notare come il dato di alta fiducia nei confronti del sistema di certificazione appaia fortemente contraddittorio rispetto all’effettiva conoscenza di alcuni marchi presentati.

Il sistema di etichettatura e quello di certificazione sono strumenti utili per informare i consumatori rispetto alla qualità dei prodotti.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

La Spesa - Consumo Consapevole

26,2

4,7

34,2 34,9

41,8

3,5

21,3

33,3

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

mai tutti i giorni una volta alla settimana una volta al mese

Biologico Equo e solidale

Si può quindi notare come coesista il dato di alta fiducia nei confronti del sistema di certificazione e quello di una limitata frequenza d’acquisto di prodotti certificati come quelli biologici e del circuito equo-solidale.

I prodotti Biologici e del Commercio equo-solidali sono prodotti certificati e riconosciuti per le loro caratteristiche di qualità.

Nel dettaglio emerge come la frequenza d’acquisto di prodotti biologici sia maggiore di quelli del commercio equo.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Consumo come forma di impegno politico

Negli ultimi anni, la consapevolezza dei cittadini rispetto alle conseguenze sociali del consumo è aumentata. Emergono nuove organizzazioni, gruppi e movimenti collettivi che hanno individuato proprio nel “consumo critico” una importante leva per il cambiamento. Ecco perché il consumo critico, da alcuni, è stato considerato come una forma di partecipazione politica.

Nonostante gli intervistati siano consapevoli che la scelta di acquisto possa influenzare la tutela dell'ambiente, dei lavoratori, della qualità del prodotti, ecc., non adottano con continuità stili di consumo alternativi.

Acquisto forma di impegno politico Valore percentuale

Molto 22,2

Abbastanza 45,1

Poco 19,0

per niente 9,2

non saprei 4,6

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

I Gruppi

9,7

2

2,8

2,5

6

70,6

28,4

75,3

20,5

72,2

19,7

69,6

21,9

77

21,8

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

GAS

BdG

Sow Food

Decrescita

BdT

partecipa sentito parlare mai sentito parlare

Nel territorio bergamasco esistono molti gruppi che promuovono uno stile di consumo sostenibile e critico, che intende tutelare anche l’ambiente, quali i gruppi Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), Bilanci di Giustizia (BdG), Slow Food, Circoli della decrescita e Banche del Tempo (BdT).Tuttavia essi sono in generale poco conosciuti dagli intervistati.Questi gruppi intendono far riflettere come una scelta di acquisto sia un impegno verso noi stessi ma anche verso gli altri soggetti della filiera. Motivo per cui uno stile di consumo può essere considerato anche impegno politico e di cittadinanza.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

I GAS54,2

17,4

32,3

16,1

8,4

16,814,2

0

10

20

30

40

50

60

più qualità eminor costo

dignità dellavoro

sostegnoeconomia

locale

relazioni salute giustizisociale

tutelaambiente

I GAS, per gli intervistati, servono per facilitare l’acquisto di prodotti di qualità superiore risparmiando, mentre il 40% li reputa utili nel sostenere l’economia locale.Sebbene i GAS risultano essere uno degli strumenti per soddisfare i due criteri d’acquisto emersi come particolarmente importanti per gli intervistati, costo e qualità, solo il 9,7% vi partecipa.Questi dati evidenziano come anche quando il consumo critico viene riconosciuto come una possibile forma politica e leva per il cambiamento sia alquanto difficile adottare uno stile di vita più consapevole e responsabile.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

La CrisiIl 60% delle famiglie bergamasche intervistate afferma di sentire il peso della crisi economica.

Il 64% di coloro che hanno modificato lo stile di acquisto ha diminuito la quantità degli acquisti alimentari, mentre il 33% ha ridotto la qualità.

Il reddito non sembra avere un ruolo significativo nella scelta di acquisto di prodotti ambientalmente e socialmente sostenibili.

In generale i dati sembrano suggerire quindi un tipo di adeguamento passivo rispetto all’aumento dei prezzi o alla diminuzione del reddito conseguente alla crisi. Ben pochi infatti cercano vie alternative al consumo di massa, sebbene una percentuale elevata (75,5%) riconosca che in particolare la filiera corta permetta di mantenere un elevato rapporto qualità-prezzo.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Considerazioni Conclusive� Profilo socio-economico dei 155 intervistati: Gli intervistati hanno un alto capitale

economico e culturale, un livello d’istruzione superiore alla media nazionale. Sono persone predisposte a conoscere, informarsi ed arricchire il proprio bagaglio culturale ritenendosi soddisfatte del proprio tempo libero.

� Spesa Quotidiana: Il Centro Commerciale è il luogo d’acquisto privilegiato per quasi tutti i prodotti alimentari (pasta, bevande, pesce, carne) e non (Tv, Pc, Dvd, …). Il prezzo risulta essere il fattore principale di scelta di un prodotto, sebbene la maggior parte degli intervistati dice di essere preoccupato della qualità dei prodotti acquistati, e proprio per questo controlla l’etichetta dei prodotti, ponendo un’elevata fiducia nei sistemi di certificazione.

� Consumo critico e marchi: la maggior parte degli intervistati dichiara di non conoscere i marchi presentati, inoltre acquistano poco prodotti biologici e del circuito equo-solidale perché ritenuti poco convenienti e di scarsa reperibilità. Anche se si riscontra per i prodotti a filiera corta un alto rapporto qualità-prezzo e quindi convenienza, solo pochissimi intervistati hanno utilizzato questi diversi canali e prodotti per superare il periodo di crisi.

Perciò l’analisi di questi dati può rappresentare un punto di partenza per ripensare i consumi individuali e famigliari.

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Quali alternative?Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

È possibile affrontare gli effetti della crisi in modo diverso?

Esistono “altri” modi di fare la spesa?

Come vivere in modo sobrio e sostenibile?

Alcuni spunti sono proposti dai dati della ricerca nazionale sui GAS “Dentro il capitale delle relazioni” curata dall'Osservatorio CORES (UniBG)in collaborazione con il

tavolo RES nazionale.

L'esperienza dei GASMercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Spunti dai dati della ricerca nazionale sui GAS “Dentro il capitale delle relazioni”curata dall'Osservatorio CORES (UniBG)

LUOGHI DI ACQUISTO – Prodotti alimentari

Pane

Pane GAS

Pasta

Pasta GAS

Carne

Carne GAS

Pesce

Pesce GAS

Frutta

Frutta GAS

Bevande

Vino&Bevande GAS

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

51,0

14,0

91,9

11,4

66,4

23,7

67,1

54,8

52,0

9,7

90,3

44,1

45,6

56,5

4,7

2,7

29,5

36,1

32,2

21,1

31,3

15,7

7,6

15,1

1,3

1,0

0,0

0,3

0,7

0,3

0,0

6,4

12,7

6,7

0,7

0,0

2,7

3,4

80,3

2,7

23,4

0,0

8,7

3,3

53,8

0,7

13,7

Centro commerciale + HD Negozio tradizionale Mercato GAS Online

L'esperienza dei GASMercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Spunti dai dati della ricerca nazionale sui GAS “Dentro il capitale delle relazioni”curata dall'Osservatorio CORES (UniBG)

LUOGHI DI ACQUISTO – Prodotti non alimentari

DVD GAS

DVD

Libri GAS

Libri

Vestiti GAS

Vestiti

PC GAS

PC

Cellulare GAS

Cellulare

TV GAS

TV

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

38,50

61,80

22,40

29,20

30,10

25,90

45,80

70,10

70,20

72,10

60,90

75,90

22,10

34,10

54,80

68,80

56,50

67,90

32,40

33,50

16,10

25,00

18,70

21,20

19,70

4,10

13,40

0,70

0,70

0,70

13,70

3,60

8,00

2,90

5,00

2,80

2,30

Centro commerciale Negozio tradizionale Mercato GAS Online

L'esperienza dei GASMercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Spunti dai dati della ricerca nazionale sui GAS “Dentro il capitale delle relazioni”curata dall'Osservatorio CORES (UniBG)

CRITERI DI ACQUISTO

La maggior parte dei nostri intervistati ritiene determinante il costo del prodotto nell’effettuare la sua scelta. Un dato, questo, che risulta in contraddizione con la segnalazione di preoccupazioni rispetto alla qualità dei prodotti, e che suggerisce come la scelta tra qualità e prezzo sia oggi particolarmente problematica e questo non solo a causa dell’acuirsi della crisi economica.

La maggior parte dei gasisti intervistati invece riporta come ultimo criterio nella scelta di acquisto il prezzo e come primo la qualità.

Adeguamento passivoMercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

Sebbene una percentuale elevata dei nostri intervistati (75,5%) riconosca che in particolare i prodotti a filiera corta sono convenienti e di qualità, i dati sembrano suggerire un tipo di adeguamento passivo rispetto all’aumento dei prezzi o alla diminuzione del reddito conseguente alla crisi.

Ben pochi infatti cercano vie alternative al consumo di massaPERCHÉ?

- POCO CONOSCIUTE O PRODOTTI POCO REPERIBILIA questo proposito è significativo che la presentazione dei dati di questa ricerca avvenga nel giorno dell’inaugurazione del “Mercato agricolo e non solo” di Bergamo, un progetto ideato dalla rete “Cittadinanza Sostenibile” e realizzato grazie al supporto del Comune di Bergamo e della Fondazione Cariplo.

- ASSENZA DI UNA PRECISA ED ATTENTA EDUCAZIONE AL CONSUMO all’interno della società. Le istituzioni deputate a questo stanno sempre più promuovendo e finanziando diversi progetti che diffondono conoscenza su questi temi e sugli stili di vita alternativi.E così i consumatori inizino ad informarsi, a conoscere, ad approfondire queste tematiche, anche se la partecipazione rimane ad un livello molto basso.

Consumo come leva per il cambiamento

Mercato agricolo e non solo – 28 Aprile 2012

In molti si avvicinano al consumo consapevole per motivi di salute, per nutrire sé e la propria famiglia in modo sano, quindi spesso si parte da una necessità individuale,ed è successivamente che attraverso il confronto con gli altri che si comprende quanto il consumo sia collegato al benessere dei lavoratori e dei cittadini e alla tutela del territorio e dei suoi prodotti. Il fatto che le motivazioni rimangano principalmente personali può essere una delle cause per cui non vi è spesso alcuna comunicazione del proprio stile alternativo di consumo al di fuori del gruppo o della propria famiglia.

L'informazione può essere utile per aumentare la consapevolezza nelle scelte di acquisto individuali, ma il confronto e il dibattito possono facilitare una maggiore presa in carico da parte della cittadinanza della co-responsabilità da condividere con gli enti pubblici, evidenziando come il consumo possa essere realmente una forma di partecipazione politica e leva per il cambiamento.

Dai dati è evidente come sia complesso collegare lo stile di consumo ad una scelta di cittadinanza e ad uno stile di vita, e come sia difficile il percorso dall’informazione all’azione.


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