+ All Categories
Home > Documents > Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti...

Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti...

Date post: 14-Jul-2020
Category:
Upload: others
View: 2 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
37
1 Analisi dei costi Programmazione e Controllo A cura della Dott.ssa Silvia Macchia
Transcript
Page 1: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

1

Analisi dei costi

Programmazione e Controllo

A cura della Dott.ssa Silvia Macchia

Page 2: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

2

Costi: un diverso focus

Contabilità generale

ü I costi sono utilizzati per dareun valore alle rimanenze(materie prime, semilavorati,prodotti finiti) e per calcolare ilcosto del venduto

Contabilità direzionale

ü I costi sono utilizzati per pianificare, controllare, dirigere e assumere decisioni

L’attenzione si sposta dai fatti di natura contabile

a quelli di natura gestionale

Page 3: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

3

Specificità dell’analisi dei costin Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali:

q Individuare le determinanti dei costi;q Orientare le scelte sia di gestione corrente che strategica;q Monitorare l’efficienza economica della gestione;q Valorizzare gli elementi del patrimonio in sede di redazione del Bilancio.

n Classificazioni dei costi più rilevanti ai fini del controllo:q Per natura;q Secondo l’area gestionale di pertinenza;q Secondo le modalità di programmazione;q Secondo la controllabilità;q Secondo il loro comportamento;q Secondo le modalità di attribuzione agli oggetti di calcolo;

n Configurazioni di costo più rilevanti ai fini del controllo:q Parziale (variabile, diretta e industriale);q Pieno (complessivo, economico-tecnico).

Page 4: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

Classificazione secondo il rapporto con l’oggetto di calcolon Viene indagata la relazione che esiste tra il

costo del fattore produttivo e l’oggetto di calcolo cui si riferisce il costo stesso.

q Si distingue tra:n COSTI SPECIALI (fattori produttivi utilizzati solo per un

dato prodotto finito o processo produttivo);n COSTI COMUNI (fattori produttivi impiegati per allestire

più prodotti/produzioni).

4

Page 5: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

5

Classificazione secondo le modalità di attribuzione agli oggetti di calcolo

n La classificazione si basa sul modo in cuialgebricamente i costi vengono imputati agli oggetti dicalcolo o oggetti di costo.

n Si distingue tra

DIRETTI

INDIRETTI

Page 6: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

Operativamenten Costi diretti:q Q x p

n Costi indiretti:q Costo totale da ripartire x coefficiente di riparto

n Costi speciali: di norma direttin Costi comuni: sempre indiretti.

6

ES.: Pezzi prodotto ATotale produzione

Page 7: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

7

Costi Variabili• I costi variabili sono costi il cuivalore complessivo varia inmisura proporzionale al volumedi attività.

•Es. quantità di cemento perun’impresa edile (al variare deimetri cubi edificati); carburantedi un autocarro (al variare deiKm percorsi); spese dispedizione (al variare del numerodi colli spediti).

Costi Fissi• I costi fissi sono costi il cuivalore complessivo non varia alvariare del volume di attività.

• Es. stipendi dei dirigenti; quotedi amm.to degli impianti; costi disorveglianza dei fabbricati; tassadi circolazione di un autocarro;canone di locazione degliimmobili.

Determinanti dei costi: Cost drivers

Classificazione secondo il loro comportamento

Page 8: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

8

Ø Mette in relazione i costi e i ricavi aziendali con il volume dellaproduzione

Ø Permette di determinare il punto di pareggio ovvero il volume diproduzione in corrispondenza del quale il reddito è pari a zero, percui:

Ø RT = CTØ PxQ – CF – Cvu x Q = UTØ UT = 0

Analisi del Punto di Pareggio

CvuPCF−

=*Q

Page 9: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

n Calcolare il punto di pareggio, sia in termini di volumi che di fatturato, sapendo che il prezzo è pari a 5 €. Il costo di utilizzo struttura unitario è pari a 2 € e i costi di struttura sono pari a 46.000 €.

9

RT = CT

5 * q = 46.000 + 2 * q

q* = 46.000 / (5 – 2) = 15.333,3

R* = p * (q*) = 5 * 15.333 = 76.665 (fatturato di equilibrio)

Page 10: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

1010

Cv

RT

CT

CF

Q*

R,C

Q

Area delle perdite

Area degli utili

Soluzione grafica –Diagramma del profitto

Page 11: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

11

Retta dei costi totali CT = CV + CF = 2 * q + 46.000 se q = 0, CT = 46.000 se q = 10.000, CT = 2 * 10.000 + 6.000 = 66.000

Retta dei ricavi RT = p * q = 5 * q se q = 0, RT = 0 se q = 10.000, RT = 50.000

CT= 66.000

RT= 50.000

Page 12: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

12

Il fatturato di pareggio indica il fatturato minimo daraggiungere per coprire tutti i costi fissi e variabili(ovvero per conseguire un utile pari a zero).

Dove: indica il margine lordo di contribuzioneespresso in termini percentuali

e indica l’incidenza media dei costi variabili sui ricavidi vendita.

Margine di sicurezza in termini di fatturato:Differenza fra fatturato programmato (o conseguito) efatturato di pareggio

Fatturato di pareggio

=

PCvu1

CFRT*

( )PCvu1−

PCvu

Page 13: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

13

La società Gamma presenta la seguente situazioneeconomica:

Esempio:

Ricavi di vendita 300.000Materie prime 70.000Materiali di produzione 30.000Ammortamenti 50.000Costi generali amm.vi 70.000Costi generali industriali 40.000

Si determini il fatturato di pareggio e il relativo Marginedi sicurezza.

Page 14: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

14

Esempio:Calcolo fatturato di pareggio:

000.240

000.300000.1001

000160

1* =

=

=.

PCvu

CFRT

160.000=++= 000.40000.70000.50CF

100.000=+= 000.30000.70CV

RTCV

QQ

PCvu

PCvu

=×=Poiché :

Page 15: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

15

Configurazioni di costo

PARZIALI

PIENA

Variabile

Primo

Industriale

pieno complessivo

Si tende a conteggiare tutti i fattori che, direttamenteo indirettamente, sono attribuibili all’oggetto delcalcolo

La stratificazione dei costi è limitata soltanto adalcuni elementi ritenuti significativi in relazione agliscopi conoscitivi perseguiti

economico tecnico

Page 16: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

16

Configurazioni di costo

Page 17: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

Modalità di calcolo del costo di prodotto

n Che si basano su configurazioni di costo parziale: Direct costing;

n Che si basano su configurazioni di costo pieno: Full costing.

17

Page 18: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

18

Metodologia del costo diretto (Direct Costing)

n Margine di contribuzioneq Distinzione fran costi fissi, o costi di capacità, o costi sommersin costi variabili, o costi di utilizzo della capacità, o costi eliminabili

n Convenienza a svolgere una produzioneq assoluta → mc = p- v > 0q relativa → mc > che per altre alternative

n Utile nelle scelte di convenienza economicaq Make or buy;q Cessazione di linee produttiveq Nuovi investimenti

• D. C. Semplice e Evoluto

• Relativo e per fattore produttivo scarso

• Analisi Differenziale

Page 19: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

19

Direct costing semplice ed evoluto

Page 20: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

20

ESEMPIO: DIRECT COSTING SEMPLICE

DESCRIZIONE PENNE A SFERA

RASOI PROFUMI

RICAVI UNITARI 100 250 2.000

COSTI VARIABILI UNITARI

70 150 1.000

MdC UNITARIO 30 100 1.000

QUANTITA’ PRODOTTO/ VENDUTA

1000 500 50

Costi fissi 100.000

Page 21: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

21

PENNE A SFERA

RASOI PROFUMI

RICAVI UNITARI 100 250 2.000

- COSTI VARIABILI UNITARI

70 150 1.000

= M.D.C. UNITARIO 30 100 1.000

X QUANT. PROD/VEND. 1.000 500 50

= M.D.C. COMPLESSIVO DI PRODOTTO

30.000 50.000 50.000

TOTALE M.D.C. 130.000

- COSTI FISSI 100.000

= RISULTATO ECONOMICO DI

PERIODO

30.000

Page 22: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

22

ESEMPIO: DIRECT COSTING EVOLUTO

DESCRIZIONE PENNE A SFERA RASOI PROFUMI

RICAVI UNITARI 100 250 2.000

COSTI VARIABILI UNITARI

70 150 1.000

M.D.C. UNITARIO 30 100 1.000

QUANTITA’ PRODOTTO/ VENDUTA

1000 500 50

COSTI FISSI DIRETTI (AMMORT., PUBBLICITA’, R&S)

7.000 28.000 40.000

COSTI DI STRUTTURA 25.000

Page 23: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

23

PENNE A SFERA RASOI PROFUMI RICAVI UNITARI 100 250 2.000

- COSTI VARIABILI UNITARI 70 150 1.000

= M.D.C. UNITARIO 30 100 1.00

X QUANTITA’ PRODOTTA/VENDUTA

1.000 500 50

=1° M.D.C 30.000 50.000 50.000

- COSTI FISSI SPECIFICI 7.000 28.000 40.000

= 2° M.D.C. 23.000 22.000 10.000

TOTALE M.D.C. 55.000

- COSTI FISSI COMUNI 25.000

= RISULTATO ECONOMICO DI PERIODO

30.000

Page 24: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

LE DECISIONI DI BREVE PERIODO

24

• Si assume che, nel breve periodo, la capacità produttiva ela struttura d’impresa non siano modificabili.

• Pertanto le decisioni di breve periodo riguardano lemodalità di utilizzo di una capacità produttiva data.

• Per la scelta dell’accettazione di una commessa esterna,per la scelta di cessare una data linea produttiva o altrescelte di investimento o disinvestimento, nel breveperiodo l’analisi differenziale permette di capire seè conveniente accettare o meno.

Page 25: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

L’analisi differenziale

25

• Prende in considerazione esclusivamente i valori differenziali: costi e ricavi RILEVANTI.

• Sono grandezze che si modificano passando da un’alternativa all’altra.

• Si ragiona sulle differenze.

• Sono valori che si modificano perché o cessano (costi/ricavi cessanti) o sono cambiano valore passando da un’alternativa all’altra (costi/ricavi emergenti.

Page 26: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

VALORE RILEVANTE O DIFFERENZIALE

26

Valore previsto futuro che varia nelle diverse alternative decisionali.

- I valori storici non sono di per sé rilevanti poiché le decisioni sono orientateal

futuro: se nella decisione compare un costo già sostenuto, non è un valorerilevante per la scelta.

- Un valore non è rilevante se non varia nelle differenti alternative.

Quindi i valori differenziali possono essere:

- VALORI EMERGENTI : valore che emerge passando da un’alternativadecisionale ad un’altra.

- VALORI CESSANTI : valore che viene meno passando da un’alternativadecisionale ad un’altra.

Page 27: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

27

Formula base del ragionamento diff.le:n A) Vantaggi economici differenziali:Δ Ricavi (in più) + Δ Costi (in meno) =Totale A

n B) Svantaggi economici differenziali:Δ Ricavi (in meno) +Δ Costi (in più) =Totale B

A) – B) = Risultato Economico Differenziale

Page 28: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

28

n ESEMPIO: Analisi dei costi e ricavi unitari del prodotto X (tenuto conto di un certo volume di produzione previsto):

LOCAZIONI 43ASSICURAZIONI 9MOD 86MOI 26FORZA MOTRICE 3ILLUMINAZIONE 2MATERIE PRIME 23MATERIE AUSILIARIE 5RIPARAZIONI 2AMM.TI INDUSTRIALI 12COSTI COMMERCIALI 45COSTI AMMINISTRATIVI 13COSTI VARI GENERALI 14TOTALE 283RICAVI DI VENDITE 160

Costi comuni ai vari prodotti, imputati al prodotto in seguito ad una ripartizione pro-quota.

Costi proporzionali rispetto al volume di produzione.

Page 29: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

29

n Vantaggi economici differenziali:q Ricavi emergenti: 0q Costi cessanti: 119q Totale (A): 119

n Svantaggi economici differenziali:q Ricavi cessanti: 160q Costi emergenti: 0q Totale (B): 160

q (A-B): risultato economico differenziale (41)q Svantaggio netto: non conviene eliminare il

prodotto dalla gamma!

MOD: 86

Forza motrice: 3

Materie prime: 23

Materie ausiliarie: 5

Riparazioni: 2

Page 30: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

n Base unica: i costi indiretti vengono sommatie attributi sulla base di un’unica base dicalcolo;

n Base multipla: per ciascuna categoria(sufficientemente omogenea) di costi indirettiviene scelta una base di riparto ad hoc, il piùpossibile rispondente al criterio causale.CONTABILITà PER CENTRI DI COSTO

30

Full costing: modalità di attribuzione dei costi indiretti agli oggetti di costo

Page 31: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

31

Page 32: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

32

Contabilità per centri di coston Centri di costo: SONO DEI “CONTENITORI” DI COSTO,

NORMALMENTE COINCIDENTI CON UNITA’ ORGANIZZATIVE DELLA STRUTTURA AZIENDALE

n Nei cdc sono accumulati costi comuni a tutte le produzioni

n Vantaggiq più corretta imputazione dei costi ai prodottiq supporto informativo al controllo di gestione

n Fasin Costi diretti di prodotto attributi ai prodottin Costi indiretti di prodotto allocati ai centri di costo e solo

successivamente ripartiti tra i prodotti utilizzando una base di riparto (scelta in virtù del principio causale)

Page 33: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

33

Tipologie di centri di costo

n Tipologie gerarchiche di centri q intermedi → output erogato ad altri centriq finali → output erogato a prodotti

n Tipologie funzionali di centriq produttivi → operano il processo di trasformazioneq ausiliari → sono di supporto alla produzioneq funzionali → svolgono attività di supporto non direttamente

riferibili alla produzione

Page 34: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

34

ESEMPIO DI PIANO DEI CENTRI DIUN’AZIENDA TESSILECentri Produttivi Preparazione filatiOrdituraTelai automaticiTelai semiautomaticiFinissaggioRammendo e pinzatura

AssorbituraLavaggioCarderiaPettinaturaPreparazionefilaturaConfezione

Centri AusiliariCentrale termicaOfficina manutenzione meccanicaMagazzino materie primeMagazzino filatiMagazzino consumiMagazzino tessutiServizi comuniControllo di qualitàTempi e metodiLaboratorio sperimentaleCentri FunzionaliDirezione GeneraleDirezione AmministativaDirezione Commerciale

Page 35: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

35

Costi diretti i produzione

Costi generali di produzione

Costi non di produzione (costi di periodo)

Materiali diretti

Lavoro diretto Assegnazioni Assegnazioni

CdC produttivi

CdC ausiliari

CdC funzionali

Attribuzioni Allocazioni Allocazioni

Prodotto

(eventuale)

Page 36: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

36

Il “quadro analisi costi”

n Prospetto riepilogativo in forma matricialeq righe: voci di costo raggruppate per naturaq colonne: centri di costo raggruppati per tipologia

n Vi si leggono fra l'altroq i costi totali dei centriq le quote imputate ai centri finali da quelli intermediq i costi totali dei centri finali dopo il ribaltamento da

quelli intermedi

Page 37: Analisi dei costi - University of Cagliari3 Specificità dell’analisi dei costi n Differenti misure di costo per differenti scopi decisionali: q Individuare le determinanti dei costi;

37


Recommended