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ANIMA Accorgersi Della Verita Nell Illusione Di Michele Perrotta

Date post: 24-Oct-2015
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ANIMA ACCORGERSI DELLA VERITA’ NELL’ILLUSIONE. Di Michele Perrotta “FAR GIUNGERE LA TUA MENTE PIU’ IN LA’”
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ANIMAACCORGERSI DELLA VERITA’

NELL’ILLUSIONE.Di

Michele Perrotta

“FAR GIUNGERE LA TUA MENTE PIU’ IN LA’”

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INTRODUZIONEdi

Corrado Malanga

ANIMA all’interno del sistema SPIRITO, MENTE e CORPO

Secondo le ricerche condotte nel campo delle interferenze aliene (ufologia), abbiamo impiegatol’ipnosi come mezzo principale di indagine.Nello stato ipnotico il soggetto è in grado di rivivere parti della sua esperienza cancellate volutamentedalla interferenza aliena. Ma durante il fenomeno dell’ipnosi i due lobi del cervello tendono adaumentare la loro lateralizzazione ed infine si cerca di fare emergere solo, o principalmente, quellaparte di noi che storicamente è stata sempre negata. Questa parte negata la definiamo in questo contestocon il termine di ANIMA. Anima è qualcosa che ci appare atemporale, trascendente: era comunquequalcosa che doveva essere descrivibile almeno approssimativamente anche in modo matematicogeometrico.Abbiamo tentato di costruire un modello geometrico che descrivesse l’essere umano con i risultati dicentinaia di ipnosi regressive condotte su soggetti che erano stati sottoposti a fenomeni di interferenzaaliena.Da questo punto di vista, l’essere umano sarebbe descrivibile come somma di quattro componenti -Corpo, Spirito, Mente ed Anima –ciascuna, a sua volta, descrivibile mediante tre soli assi cartesiani.In particolare il Corpo sarebbe formato da Spazio, Tempo ed Energia, ma non possiederebbeCoscienza: si tratterebbe, pertanto, di un guscio vuoto. La Mente sarebbe formata da Spazio, Tempo eCoscienza: sarebbe pertanto informazione coerente e cosciente di sé. Lo Spirito sarebbe formato daTempo, Energia e Coscienza e rappresenterebbe qualcosa che è dappertutto (assenza del concetto diSpazio), fungendo da “collante” tra Mente e Corpo. L’Anima sarebbe formata da Spazio, Energia eCoscienza, ma sarebbe priva di Tempo: essa sarebbe pertanto caratterizzata dall’immortalità. Si può,tuttavia, dire di più: delle quattro componenti proposte (Anima, Spirito, Mente e Corpo) è sufficientepossederne solamente due per essere sicuri di entrare in questo universo poiché due sole componentigarantiscono comunque la presenza di tutti e quattro gli assi coordinati.

Si può sintetizzare questa caratteristica con la seguente matrice, attribuendo a ciascun asse uncontributo intero, ma variabile tra zero e tre (0, 1, 2, 3):

COSCIENZA - ENERGIA - SPAZIO - TEMPO

ANIMA 3 2 1 0SPIRITO 2 3 0 1MENTE 1 0 3 2CORPO 0 1 2 3

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Secondo questa matrice è l’Anima a possedere più Coscienza, poi lo Spirito, quindi la Mente; il Corponon possiede affatto Coscienza. D’altra parte l’Anima non possiede un contributo temporale ed è la piùlongeva, seguita da Spirito, Mente e Corpo, il quale risente in massima misura del Tempo. Si notafacilmente che la matrice ha le due diagonali che valgono, rispettivamente, 3 e 0. In parole poverestiamo esaminando una matrice che descrive un tetraedro nel quale i lati tre e zero sono ortogonali traloro, ma posti su due piani paralleli rispetto all’osservatore che guarda il tetraedro dall’esterno.Cosa si intende per termine Coscienza? La Coscienza è quella cosa che i mistici tendono ad identificarecon Dio. Dio sarebbe dunque dentro anima, spirito e mente ma non dentro al corpo che sarebbe un“tabernacolo della trinità”. La definizione di essere vivente sarebbe da questo punto di vista identificatacon avente coscienza. Il corpo dunque sarebbe in realtà morto ma tenuto in vita dalle tre coscienze dianima mente e spirito. E’ evidente che anima è più cosciente di spirito che lo è più di mente.La differenza tra un uomo con Anima ed uno senza consisterebbe semplicemente nella diversapossibilità di avere coscienza di sé. L’Anima, infatti, porta un contributo di valore 3 all’asse dellaCoscienza, mentre lo Spirito solo di valore 2. Questi valori sono del tutto arbitrari e ad oggi non so se lascala lineare da me proposta sia quella giusta. È da notare che in questo contesto geometrico chipossiede Anima potrebbe non avere consapevolezza di possederla: di conseguenza sarebbe come senon l’avesse. Potrebbe essere più consapevole di sé qualcuno che possieda uno Spirito evoluto, ma nonl’Anima, piuttosto di uno che possieda l’Anima e Spirito poco evoluti.In ipnosi profonda le tre coscienze di anima mente e spirito possono essere dicotomizzate fino ainteragire scambiandosi informazioni solo con la parte coscienziale animica.Anima allora prende il sopravvento sulle altre parti e descrive l’universo dal suo punto di vistatotalmente atemporale. In quel contesto ANIMA descrive il suo rapporto con gli ALIENI che usano leied il suo contenitore (il corpo dell’addotto/rapito) per un solo scopo. Ottenere l’immortalità.Anima infatti essendo immortale (mancante cioè dell’asse del tempo) sarebbe necessaria all’alieno, chenon la possiede, per guadagnarsi una immortalità corporea. Gli alieni, appunto perché tali, nonpossedendo parte animica, non sono molto coscienti che è nella esperienza della morte che si conquistala consapevolezza della eternità e si ostinerebbero a cercare di prendere l’energia della parte animicadegli uomini nel tentativo di rimandare all’infinito l’istante della morte fisica.

Anima invece dichiara di essere entrata nei corpi degli uomini proprio per fare l’unica esperienza chenon consoce, quella della morte. Ma per fare questa esperienza ecco che prima bisogna vivere,altrimenti le morti sarebbero prive di contenuto esperienziale. L’alieno invece vuole stravolgere ilprogetto di anima, e più a monte della coscienza, che non solo appare immortale ma addirittura eterna.Assistiamo dunque alla descrizione di un universo abitato da esseri con anima, gli uomini ed esserisenza anima, gli umani (tra cui gli alieni) dove gli uomini sovente non hanno né consapevolezza dellaloro coscienza né paura della morte fisica e gli umani, che sanno perfettamente che devono morire manon vogliono fare questa esperienza, per mancanza di adeguata coscienza di sé.Un universo popolato da chi è sovente inconsapevolmente animico e chi è consapevolmente nonanimico.Un universo in cui i DEMONIi cioè gli ALIENI contemporanei recitano la parte del male e gli uominiche recitano i personaggi dei poveri di spirito, come direbbero in certi ambienti religiosi.Dove gli alieni servono all’uomo per fargli prendere consapevolezza di sé prendendo coscienza dellapresenza di esseri diversi.In questa ottica è l’alieno strumentale all’uomo mentre la presenza dell’uomo non serve all’alieno perprendere consapevolezza, visto che l’alieno stesso non ne ha i prerequisiti poiché mancante di unabuona dose di coscienza stessa, quella della forte componente animica.In questo teatro di realtà virtuale gli ADDOTTI/RAPITI sono uomini con poca consapevolezza di essere

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ANIMA. Anima che è venuta per fare esperienza passiva, che si mette alla finestra e guarda cosaaccade, non anima che è in grado di decidere la propria esperienza, che è in grado di prendersi laresponsabilità della propria scelta ma anima bambina, poco matura ed in attesa che qualcuno le faccianotare che gli alieni la vogliono intrappolare per sempre per i loro scopi. Gli altri uomini non addottidagli alieni sono anime forti, in grado di scegliere la loro esperienza e per questo di rifiutarel’esperienza dell’adduzione.Va infatti sottolineato come anima che ha il contributo coscienziale più elevato possa fare ciò che vuoledella realtà che la circonda. Può fare i MIRACOLI si potrebbe dire in un contesto religioso. Anima omeglio la sua coscienza crea spazio tempo ed energia quali stati di una realtà virtuale cioè modificabile.Anima dunque decide se eliminare gli alieni dalla sua esperienza o passivamente subirli.Dall’altro fronte invece abbiamo gli umani, tra cui gli alieni che hanno paura di morire perché nonsanno che non si muore, hanno poca coscienza di sé e finiscono per essere soggetti amorali che rubanoad altri ciò che a loro non compete, che finiscono per rappresentare le classi degli stupidi e deigovernanti e dei ricchi cioè di tutti coloro che della esistenza hanno capito e capiranno comunque poco.L’umano non ha capito infatti proprio perché mancante di una bella fetta di coscienza che anche se ungiorno riuscisse a rubare anima all’uomo si trasformerebbe immediatamente in esso ma non essendoabituato al peso di anima si autodistruggerebbe nell’impossibilità di sopportare il fardello di una cosacosì incredibilmente pesante.

L’alieno non è abituato ad ascoltare l’urlo dell’universo che solo chi è anima può, se vuole,comprendere. L’alieno in parole povere non avrebbe affrontato tutte le tappe della sua acquisizione diconsapevolezza ma avrebbe saltato tutti gli stadi intermedi. Non si sarebbe preparato geneticamente adattendere di essere pronto per accogliere anima ma avrebbe preteso subito di averla. Esiste il tempo percui le cose debbono essere fatte. Dare ANIMA agli ALIENI sarebbe come dare perle ai porci o la bombaatomica in mano ad un pazzo. Riusciranno gli uomini con anima consapevole a salvare baracca eburattini e rimettere le cose a posto? Questa è una bella domanda a cui oggi non possiamo rispondere.

Corrado Malanga.

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“ NOI (Potenze ALIENE o DEMONIACHE) ABBIAMO PRESO UNA PARTICELLA DAL CIELO, CHEABBIAMO MESCOLATO E FUSO CON UNA PARTICELLA DELLA TERRA, E CON ESSE ABBIAMOFABBRICATO L’UOMO ”.(TESTO GNOSTICO ANONIMO citato da J.Doresse – Les livres secrets des gnostiques d’Egypte P.129 n.71)

“ CIO’ NON FA MERAVIGLIA, PERCHE’ ANCHE SATANA SI MASCHERA DA ANGELO DI LUCE.NON E’ PERCIO’ GRAN COSA SE ANCHE I SUOI MINISTRI (ANGELI RIBELLI/DEMONI) SIMASCHERANO DA MINISTRI DI GIUSTIZIA; MA LA LORO FINE SARA’ SECONDO LE LORO OPERE ”.(2 CORINZI 11:14-15)

“ E QUESTI SARANNO I SEGNI CHE ACCOMPAGNERANNO QUELLI CHE CREDONO: NEL MIO NOME(CRISTO/Anima Suprema) SCACCERANNO I DEMONI, PARLERANNO LINGUE NUOVE, PRENDERANNOIN MANO I SERPENTI E, SE BERRANNO QUALCHE VELENO, NON RECHERA’ LORO DANNO,IMPORRANNO LE MANI AI MALATI E QUESTI GUARIRANNO ”.(MARCO 16:17-18)

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ANIMAACCORGERSI DELLA VERITA’ NELL’ILLUSIONE.

PrefazioneDi

Michele Perrotta

MATERIA & SPIRITO - CORPO & ANIMA

Se guardiamo le nostre mani comprendiamo subito di non essere esse, il corpo umano è quindi da considerarsiun contenitore o tempio che racchiude la nostra vera essenza, l’individuo che siamo, l’IO.Come in una matrioska, il corpo grossolano detiene in sé altri corpi sottili: COSCIENZA, SPIRITO ed ANIMA. Ilcorpo è quindi un composto di sostanze chimiche ed è MATERIA. Al contrario i corpi sottili sono metafisici enon si riescono a vedere ad occhio nudo e non s’identificano con i sensi materiali. Il corpo umano è un veicoloche ospita il conducente, che è l’insieme dei corpi sottili.In questa dimensione spazio temporale, che è la vita umana, chiamata anche “terza dimensione”, è facilmentecomprensibile capire che noi siamo il conducente che usa il veicolo, come il pescatore usa la propria barca pernavigare e pescare in un oceano tempestoso e pieno di insidie (la vita), e non viceversa.La coscienza è la percezione che si ha di se stessi. Essa varia dalla nostra purezza ed è dovuta soprattutto aldistacco che abbiamo dal mondo materiale. Comprendendo che questo mondo è solo ILLUSIONE (Maya) e chesoltanto L’AMORE è l’unica verità, riallacciandosi anche al discorso sul nostro rapporto con il divino, possiamogià ritenere la nostra coscienza più vicina alla verità spirituale.Non dobbiamo mai farci ingannare dall’illusione di questo finto piacere o bene materiale, compresi i piaceri deicinque sensi che il corpo ci offre. La realizzazione spirituale si ottiene quindi comprendendo di essere distinti dalcorpo, che è materia di questo universo, come le stelle ed i pianeti, e che la nostra vera essenza è LUCE cheillumina tutto ed anima il cosmo. Lo spirito è invece legato ad un concetto antico di SPIRITUS (soffio/respiro) diDio, l’energia (PRANA/RUAH’/PNEUMA) che tiene in vita l’ANIMA e il CORPO in questa dimensione spaziotemporale.

IL SENSO DELLA VITA

Quale è il senso della vita? Cosa si nasconde nel nostro Io interiore? Esiste Dio? E come possiamo percepirlo?Queste domande sono eternamente in cerca di risposte esaurienti.L’essere umano deve tener conto del proprio rapporto con il DIVINO, come in una relazione che si ha con ilproprio partner, senza far mancare alla nostra cara, o al nostro caro, le giuste attenzioni.Il pensiero verso Dio vola diritto al cuore quando siamo bambini, come quando lo si ha con la persona che cipiace o ci emoziona da adolescenti e da adulti; è l’amore verso l’essenza di esser presenti e della felicità diesplorare e conoscere cose nuove che ci porta a formulare tutto questo.Se solo ci soffermassimo, anche per un solo istante, a meditare su chi siamo, magari durante la nostraquotidianità, mentre lavoriamo, andiamo in palestra, facciamo la spesa o mentre siamo immersi in una lettura econtinuassimo a viaggiare con la mente su dove siamo diretti, e a cosa realmente siamo o a che valore ha lanostra vera essenza, e che parte ha il divino con noi stessi, ci renderemmo subito conto di essere parte di undisegno particolare di difficile comprensione. La materialità che ci circonda e il mondo che ci viene presentatocontinuamente come una fattoria del superfluo non ci aiuta affatto a comprendere l’infinito e le nostre realipotenzialità. La nostra vera essenza sembra che abbia smarrito la propria identità, ammaestrata ed ingabbiata in

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un guscio, anche perché spesso e volentieri noi esseri umani perseveriamo ad identificarci con il corpo e non conla nostra vera identità, l’ANIMA. Questa Scintilla di Luce o anima incarnata, si è lasciata assuefare troppe voltedal corpo tramite il piacere dei sensi: GUSTO, TATTO, OLFATTO, VISTA, UDITO, e si è dispersa in questomondo materiale, assopito dai piaceri ed incapace di elevarsi. L’anima tuttavia cercherà, se risvegliata, diritornare alla sua fonte d’origine, cercando di evadere dalla bassezza in cui è caduta, e con un crescente aumentodi coscienza comprenderà di esser parte del Divino.

Si dice che un libro sia sacro quando ha il potere di trasmettere verità spirituali all’IO interiore.Il mio lavoro è una sintesi di molti testi sacri da me studiati.Questo libro cercherà di far chiarezza sul concetto di ANIMA e su tutto ciò che ci circonda, analizzando variedottrine teologiche ed esoteriche, spaziando anche in certi versi nel mistero più totale.

Michele Perrotta.

• MATTEO 13:57 “ E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non èdisprezzato se non nella sua patria e in casa sua» ”.

• MARCO 6:4 “ Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra isuoi parenti e in casa sua» ”.

• LUCA 4:24 “ Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria» ”.

• GIOVANNI 4:44 “ Ma Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella suapatria» ”.

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« Io ho ritenuto e ritengo che le anime siano immortali... I Cattolici insegnano che non passano da uncorpo in un altro, ma vanno in PARADISO, nel PURGATORIO o nell'INFERNO. Ma io ho ragionatoprofondamente e, parlando da Filosofo, poiché l'ANIMA non si trova senza corpo e tuttavia non ècorpo, può essere in un corpo o in un altro, o passare da un corpo all'altro. Questo, se anche può nonesser vero, è almeno verosimile, secondo l'opinione di Pitagora ... ».(Filippo Giordano Bruno – Filosofo – Bruciato vivo con l’accusa di eresia dalla chiesa cattolica il 17febbraio del 1600)

LA CHIESA & LE ISTITUZIONI RELIGIOSE MATERIALISTE

Moltissime volte mi sono chiesto che cosa c’entrassero il bene materiale e il potere con la spiritualità e lareligione, e crescendo mi sono ACCORTO che purtroppo in questo mondo materiale, le persone collocate aqualsiasi vertice di potere POLITICO, SOCIALE, RELIGIOSO prescindono assolutamente da un potere per cuipossono esercitarlo sulle masse per scopi non consoni alla natura di purezza e candida spiritualità. Gli esempisono infiniti. Possiamo vedere l’evolversi del perseguitato che diviene poi il persecutore. I primi cristiani, infattiuna volta raggiunto l’obiettivo di fondare nel concilio di Nicea nel 325 D.C. una religione imperiale, quella delCRISTIANESIMO, hanno iniziato ad eliminare, costruendo i DOGMI (che sono ritenuti motivo di fede e chenon possono essere mai messi in discussione) gli avversari spirituali, spesso e volentieri con l’uso della spada.Questi massacri furono fatti (in alcuni casi vengono effettuati tuttoggi) in nome di DIO. Questa contraddizione,menzionata in qualsiasi comandamento religioso al grido di“NON UCCIDERE!”, viene sviluppata in metodologie infinite, passando dal semplice martirio, allapersecuzione, fino ad arrivare alla “PURIFICAZIONE” tramite la tortura (vedi l’inquisizione).Ogni essere umano può ricercare nel corso della storia queste differenze di barbarie commesse al proprio simile.Questa bassezza istintiva omicida che l’uomo possiede in sé, viene, purtroppo, ciclicamente ripetuta e rinnovata;la società di oggi discrimina, come allora, le diversità, e la paura del diverso rende l’umanità soggetta alla piùmeschina ignoranza che muta in indifferenza sociale.Tutto questo, è secondo il mio punto di vista, scaturito da un percorso “evolutivo” non proprio consono allaDIVINA scintilla che risiede in noi ma da una dottrina fatta da uomini, collocati in alti ranghi del potere materialeper assoggettarsi le masse per scopi propri e anche qui gli esempi si sprecano. Possiamo notare la maestosapotenza della Chiesa Cattolica, le unioni di profitto delle Chiese Evangeliche, le Moschee islamiche, leSinagoghe ebraiche, i templi Induisti e così via. Tutte queste istituzioni religiose, se osserviamo attentamente lastoria dell’essere umano, entrano in conflitto tra di loro. Sembra infatti di vedere più riffe tra caste socio-culturalidi matrice religiosa, per assumere il controllo ed il potere (la Gerusalemme attuale è la prova). Ogni religione hasparso, ahimè del sangue in nome di un Dio o di un altro, per imporre la VERITA’ di un popolo o di un credo etutto questo entra in conflitto con il messaggio unico ed universale dell’amore fraterno e del Dio creatore eamorevole dell’essere umano e di tutto il creato. ACCORGERSI che la parola RELIGIONE (rilegare-l’uomo)oggi giorno, come allora, è purtroppo motivo di ostinazione per arrivare a convincere di possedere l’unica e solaVERITA’ ed imporla come DOGMA, è una via per comprendere che qualsiasi persona all’interno diun’istituzione, casta, sinagoga, chiesa, moschea, ashram etc. è soggetta alla materialità del potere, ed in certi casiquindi, non guarda più il prossimo come un suo simile ma come un uomo che ha la necessità di andare da lui, equindi di avere una sorta di presa su di esso. Addirittura pare che i Gesuiti abbiano avuto il privilegio didiventare maestri del confessionale, e che questo portò alla Chiesa Cattolica i segreti di stato di cui poterusufruire per ricattare altri imperi o stati per fini di potere, manipolando nel corso dei secoli così la politica inEuropa.

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Esaminando moltissimi testi religiosi e molte dottrine, mi sono ACCORTO che l’essere umano non ha bisogno diintermediari tra lui, il cosmo e Dio. Secondo le mie ricerche ed il mio pensiero, infatti, l’uomo non ha bisogno nédi preti, né di sacerdoti, né di qualsiasi altra casta, intesa come mezzo religioso che intercede tra noi e il Divino,il ponte tra noi e Dio. In conclusione non dovrebbero esistere istituzioni religiose con poteri materiali, capaci diistigare guerre, conquiste, dogmi, e quindi non dovrebbe esistere un PONTEFICE, il ponte tra noi e Dio, caposupremo della Chiesa Cattolica, né tanto meno il DOGMA dell’INFALLIBILITA’ PAPALE che afferma che ilmagistero del papa deve essere considerato infallibile quando viene espresso EX CATHEDRA, cioè quando ilpontefice usa il suo “supremo ufficio di pastore e di dottore del popolo cristiano”, vincolando così tutta la Chiesacattolica e la dottrina stessa della fede. Purtroppo la Chiesa cattolica, come molte altre istituzioni religiose ditutto il mondo, si è macchiata di crimini e barbarie (accumulando un KARMA pesantissimo) che entrano inconflitto con lo stesso messaggio del Messaggero, o profeta, o Dio della religione praticata. Difatti le vittimedelle guerre religiose secondo le ricerche del filosofo Fernando Savater, in cinquemilacinquecento anni di storia,per non andare addirittura in epoche precedenti, ammontano a milleduecentoquaranta milioni e le guerre chehanno scaturito questo numero sono quattordicimilacinquecentotredici, dati che ad oggi sono superati poichésono ciclici e tendono a ripertersi. Dividi ed impera, sembrerebbe questa la causa per controllare le persone econcentrare un certo determinato potere sull’uomo.Ricordarsi che all’interno di ogni essere vivente risiede la luce del Dio creatore e che tutti gli uomini sono fratellisenza distinzioni né di credo religioso, né di diversità culturali, di differenti tipologie di etnie, e che l’ANIMA èindescrivibile, non ha credo religioso, non ha partito politico, non ha nazionalità, ma è invece connessa ad altreANIME, porterà un’elevata comprensione di stile di vita per un mondo migliore, senza ripercorrere vie delpassato demoniache che conducono sempre al male per la vita stessa e per tutti gli esseri del creato.Migliorarsi è un dovere morale. L’umanità è padrona del proprio destino, soggetta alla legge dell’azione checomporta una reazione e deve valutare sempre nella sua saggezza ogni suo piccolo o grande atto.A maggior ragione chi si definisce portatore del messaggio DIVINO, come le istituzioni religiose, non dovrebbediscriminare mai il diverso, che sia esso un omosessuale, un ateo, un infedele, una strega, un mago, siamo tuttiANIME, gocce di luce dell’oceano infinito del vero DIO.

“ QUANDO PREGATE, NON SIATE SIMILI AGLI IPOCRITI CHE AMANO PREGARE STANDO RITTINELLE SINAGOGHE E NEGLI ANGOLI DELLE PIAZZE, PER ESSERE VISTI DAGLI UOMINI….…. TU INVECE QUANDO PREGHI, ENTRA NELLA TUA CAMERA, E CHIUSA LA PORTA, PREGA ILPADRE TUO, CHE VEDE NEL SEGRETO, TI RICOMPENSERA’ ”.(MATTEO 6: 5-6)

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“ QUESTO E’ IL MIO COMANDAMENTO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI, COME IO HO AMATOVOI. NESSUNO HA AMORE PIU’ GRANDE DI QUELLO DI DAR LA SUA VITA PER I SUOI AMICI. VOISIETE I MIEI AMICI, SE FATE LE COSE CHE IO VI COMANDO. IO NON VI CHIAMO PIU’ SERVI,PERCHE’ IL SERVO NON SA QUELLO CHE FA IL SUO SIGNORE:MA IO VI HO CHIAMATI AMICI, PERCHE’ VI HO FATTO CONOSCERE TUTTE LE COSE CHE HO UDITEDAL PADRE MIO. NON SIETE VOI CHE AVETE SCELTO ME, MA SONO IO, CHE HO SCELTO VOI, E VIHO COSTITUITI PERCHE’ ANDIATE E PORTIATE FRUTTO E IL VOSTRO FRUTTO RIMANGA;AFFINCHE’ TUTTO QUELLO CHE CHIEDERETE AL PADRE , NEL MIO NOME , EGLI VE LO DIA.QUESTO VI COMANDO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI”.(GIOVANNI 15: 12-17)

“ ILLUMINATI DALLA VERA CONOSCENZA, GLI UMILI SAGGI VEDONO CON OCCHIO UGUALE ILBRAHMANA (SAGGIO) NOBILE ED ERUDITO, LA MUCCA, L’ELEFANTE, IL CANE E IL MANGIATOREDI CANI (L’INTOCCABILE) ”.(BHAGAVAD GITA 5:18)

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ANIMAACCORGERSI DELLA VERITA’ NELL’ILLUSIONE.

Per offrire al lettore una maggiore e accurata analisi della questione spirituale, il libro verrà presentato nellaseguente maniera:

• GLOSSARIO: Alcune citazioni da “la Bhagavad-gita Così com’è” di A.C. Swami Prabhupada

• VOCABOLARIO: Piccole parti estratte da “Vocabolario, le parole dei mondi più grandi” di IgorSibaldi

• CAPITOLO UNO: LA BHAGAVAD GITA

• CAPITOLO DUE: LO GNOSTICISMO

• CAPITOLO TRE: LA VERA GENESI OCCULTATA (NASCOSTA)

• CAPITOLO QUATTRO: IL CRISTALLO COSMICO

“ DEL SIGNORE (YAHWE’/ IL DIO DELL’ESSERE/ CREATORE DELLA MATERIA) E’ LA TERRA EQUANTO CONTIENE, L’UNIVERSO E I SUOI ABITANTI ”.(SALMO 24: 1)

“ NON PARLERO’ PIU’ A LUNGO CON VOI, PERCHE’ VIENE IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO (IL DIODELLA MATERIA); EGLI NON HA NESSUN POTERE SU DI ME, MA BISOGNA CHE IL MONDO SAPPIACHE IO AMO IL PADRE (EL/ ‘ELOHIYM/ TUTTA LA DIVINITA’/ IL DIO TRASCENDENTE) E FACCIOQUELLO CHE IL PADRE MI HA COMANDATO. ALZATEVI ANDIAMO VIA DA QUI ”.(GIOVANNI 14: 30-21)

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GLOSSARIO

da“La Bhagavad Gita così com’è” di A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

ANIMA:Infinitesimale particella d’energia, parte integrante di Dio, l’anima costituisce l’essere in sé. E’ differente dalcorpo materiale in cui è situata ed è l’origine della coscienza. Come Dio, l’essere supremo, l’anima haun’individualità propria e una forma eterna (immortale), piena di conoscenza e felicità.Rimane tutta via distinta da Dio e non lo eguaglia mai, perché possiede i suoi attributi solo in minima quantità.Costituisce l’energia marginale di Dio, perché può tendere sia verso l’energia materiale sia verso l’energiaspirituale. E’ designata anche con i nomi di “essere vivente” (Atma), “anima individuale” (Jivatma), o “animainfinitesimale” (Anu-Atma), secondo l’aspetto che si desidera sottolineare.

ANIMA CONDIZIONATA:E’ l’anima incarnata che identificandosi col corpo, cade sotto il giogo delle leggi della natura e si fa ingannaredal piacere dei sensi.

ANIMA INCARNATA:Essere vivente rivestito di un corpo.

ANIMA SUPREMA (PARAMATMA):Emanazione Plenaria di Dio che vive nel cuore di ogni essere, in ogni atomo della creazione materiale e anchetra gli atomi. Costituisce l’aspetto “localizzato”, onnipresente, della verità assoluta e rappresenta il gradointermedio della realizzazione dell’Assoluto.

CORPO MATERIALE:“Vestito” temporaneo che ricopre l’anima condizionata. E’ formato da otto elementi: cinque grossolani (terra,acqua, fuoco, aria, etere) e tre sottili (mente, intelligenza, falso ego).

CORPO SPIRITUALE:Forma originale dell’essere. E’ costituito di elementi spirituali (Sat-Cid-Ananda), cioè l’eternità, la conoscenza ela felicità assoluta.

EGO MATERIALE:Chiamato anche FALSO EGO: L’illusione di essere maestro assoluto, il proprietario supremo e il beneficiariolegittimo di tutti i piaceri del mondo. L’anima individuale s’identifica così col corpo materiale di cui è rivestita econ tutto ciò che lo riguarda (aspetto, nazionalità, razza, famiglia, ceto sociale, fede religiosa, piaceri esofferenze). E’ all’origine del condizionamento materiale.

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EMANAZIONE PLENARIA:Manifestazione di Dio, attraverso una forma personale che non è la sua forma originale ma che possiede glistessi poteri assoluti.

ENERGIA ILLUSORIA (MAYA):Sotto il suo influsso, l’anima condizionata crede di essere il controllore della creazione, il proprietario e ilbeneficiario supremo. Identificandosi con l’energia materiale, cioè il corpo (con i sensi), con la mente e conl’intelligenza materiale, l’anima dimentica la relazione eterna che la unisce a Dio e, condizionata da questaenergia, si lancia alla ricerca dei piaceri di questo mondo e s’incatena sempre più al ciclo di nascite e morti(Reincarnazione).

ENERGIA MARGINALE:Una delle tre principali energie del Signore (spirituale, marginale e materiale). E’ costituita dagli esseri viventi,parti infinitesimali di Dio, che sebbene siano di natura spirituale possono cadere sotto l’illusione dell’energiamateriale a causa dei loro poteri limitati.

ENERGIA MATERIALE:Energia esterna o natura materiale: Una delle tre principali energie del Signore (spirituale, marginale, emateriale). E’ la manifestazione della potenza esterna di Dio, formata dai ventiquattro elementi materiali (icinque elementi grossolani, i tre elementi sottili, i cinque oggetti dei sensi, i cinque organi di percezione, i cinqueorgani d’azione e l’insieme delle tre influenze della natura allo stato non manifestato). Costituisce l’universo incui viviamo. L’interazione dei suoi elementi si opera sotto l’influsso del tempo e a contatto con l’energiaspirituale del Signore, da cui si distingue perché talvolta è manifestata e talvolta non manifestata.

ENERGIA SPIRITUALE:Energia interna: Una delle tre principali energie del Signore (spirituale, marginale e materiale). E’ lamanifestazione della potenza interna del Signore e costituisce il mondo spirituale, dimora originale di tutti gliesseri. Al contrario dell’energia materiale, è fatta di eternità, conoscenza e felicità, e anima inoltre l’energiamateriale.

ETERE:Elemento materiale più sottile dell’aria. Penetra in ogni cosa.

IGNORANZA:la sua influenza comporta illusione, confusione, ozio e paura del diverso e del nuovo.

INTELLIGENZA:Intelligenza materiale: E’ definita come la capacità di valutare gli impulsi ricevuti dalla mente e di analizzare lanatura e il funzionamento dell’energia materiale. Ma poiché questa analisi è compiuta senza considerare ilrapporto che esiste tra la natura e Dio, causa originale di tutte le cose, l’intelligenza materiale rimane incompletaed è impegnata solo per soddisfare le esigenze del corpo. E’ dunque un’energia materiale sottile che può velarela coscienza del sé spirituale.

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Intelligenza spirituale (Buddhi): E’ l’intelligenza originale dell’essere, permette di comprendere come tutte lecose (compresi sé stessi) esistano in relazione a Dio. Essa ci libera dalle concezioni materiali della vita.

KARMA:Legge della natura secondo cui ogni azione materiale, buona o cattiva, comporta una conseguenza che legaancora più il suo autore all’esistenza condizionata e al ciclo di nascite e morti (Reincarnazione).

KUNDALINI (Serpente di fuoco):Energia che risiede nel corpo umano a livello sottile, è situata e arrotolata alla base della spina dorsale. Separzialmente risvegliata può attivare tutti i Chakra (ruote) situati all’interno del nostro corpo, consentendoci diconnetterci al Cosmo.

LIBERAZIONE (Mukti):La liberazione. Con questa parola s’intende generalmente il fatto di sfuggire alle rigide leggi della naturamateriale (nascita, malattia, vecchiaia, morte), o anche lo scopo di annientare l’ego per diventare Uno conl’Assoluto. La liberazione finale consiste nel ritrovare il legame personale che ci unisce eternamente a Dio.

MAESTRO SPIRITUALE:Anima realizzata che ha il potere di guidare gli uomini sul sentiero della realizzazione spirituale e liberarli cosìdal ciclo di nascite e morti (Reincarnazione).

NIRVANA:Stato che mette fine all’esistenza materiale e che precede l’attività spirituale, devozionale.

PASSIONE:E’ un’influenza della natura materiale. Sotto il suo influsso si sviluppa l’avidità, un grande senso di attaccamentoalle cose materiali, desideri incontrollabili e aspirazioni ardenti. Colui che subisce il suo influsso è sempreinsoddisfatto, cerca continuamente di migliorare la sua condizione materiale e di godere sempre più dei frutti delsuo lavoro.

PIANETI INFERNALI:Pianeti che appartengono al sistema planetario inferiore. Là l’atmosfera è particolarmente tenebrosa edemoniaca, e gli esseri che a causa dei loro atti colpevoli sono costretti a vivervi, conducono un’esistenza diestrema sofferenza.

PIANETI SUPERIORI:Pianeti che appartengono al sistema planetario superiore. Là gli esseri sono più evoluti, la vita è più lunga e ipiacere materiali molto più intensi che sugli altri pianeti dell’universo.Le anime virtuose vengono inviate su questi pianeti per raccogliere il frutto delle loro buone azioni. Ma anche lìnascita e morte sono presenti, perciò il devoto non è attratto da essi.

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PURO DEVOTO:Colui che si dedica, anima e corpo, al servizio del signore dopo essersi liberato da ogni attaccamento ai fruttidelle sue azioni (Karma) e alla conoscenza speculativa (Jnana) e raggiunge così la perfezione della devozione aDio e l’apogeo della realizzazione spirituale.

REALIZZAZIONE SPIRITUALE:Consiste dapprima nel comprendere che l’anima, per la sua natura eterna e immutabile, piena di conoscenza efelicità, si distingue dal corpo di materia; si deve poi realizzare la verità assoluta e ritrovare la propria relazionecon l’Assoluto, Dio, servendolo con amore e devozione.

SAMADHI (concentrazione mentale):Stato di estasi perfetta raggiunta con l’assorbimento totale nella coscienza di Dio.

SE’ SPIRITUALE:Vera identità dell’essere individuale, altro nome per ANIMA.

YOGA (unione con l’Assoluto, Dio):Ogni metodo che permette di controllare la mente e i sensi e di unire l’essere individuale all’essere Supremo,Dio.

Glossarioda

La Bhagavad Gita così com’è di A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

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VOCABOLARIO

tratto da: VOCABOLARIO - “le parole dei mondi più grandi”- di Igor Sibaldi. Anima Edizioni.

ACCORGERSI:Considerato uno dei verbi più importanti, per chi vuole esplorare la SAPIENZA, più di CREDERE e CAPIRE.Il significato è il seguente:

- Notare qualcosa che prima non si era notato- Cambiare idea, rendersi conto di aver avuto torto- Percepire irresistibilmente la verità di qualcosa, dato che non ci si può accorgere di qualcosa che non sia

vero- Fare tutto ciò autonomamente: nessuno, infatti, può obbligarti ad ACCORGERTI di una qualunque cosa

(mentre capita spesso che qualcuno riesca a farti credere qualcosa, o a farti capire qualcosa in undeterminato modo).

Il che spiega perché Gesù parli spesso dell’ACCORGERSI, nei vangeli: quei quattro del verbo sono propriole operazioni mentali che vengono richieste ai discepoli prima d’ogni altra, e in qualsiasi circostanzadell’esistenza. Ma per comprensibili motivi, ogni volta che nei Vangeli compare il verbo ACCORGERSI (ingreco, METANOEIN: letteralmente, “far giungere la tua mente più in là”. Le versioni consuete lotraducono: “ convertirsi”, come se dovesse per forza significare il passaggio da una religione a un’altra, cioèda un modo di CREDERE a un altro.Il che davvero non è.Al contrario, chi si accorge smette di CREDERE, cioè di fidarsi di quel che altri gli dicono – mentre solo chinon si è ancora accorto di una determinata cosa può CREDERE che quella cosa sia vera, fidandosi di quelche ne sente dire da altri.

* Nota mia: In questo mio libro troverete spesso la parola “ACCORGERSI” scritta in maiuscoloper ricordare l’importanza di questo termine.

ARCHETIPO:Dal greco ARKE’TYPOS, “modello originario”. E’ un termine moto usato nella psicologia junghiana, aindicare immagini presenti nel cosiddetto inconscio collettivo, che deriverebbero da esperienza ancestralidell’umanità.Jung attribuisce agli archetipi uno speciale “potere numinoso”: quando cioè nella realtà o nei sogni siincontra qualcuno o qualcosa che ha valore archetipico, se ne è profondamente turbati senza saper direperché. Per lo più, inoltre, Jung raccomanda qui cautela: mette in guardia dai pericoli di quella che luichiama “l’identificazione con l’archetipo”, o la “proiezione di archetipi su altri”; e, più in generale, intendel’evoluzione della psiche umana, sia individuale, sia collettiva, come una progressiva lierazione dalle“ fascinazione archetipiche”.

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BAMBINO:“SE NON DIVENTERETE COME UN BAMBINO, NON ENTRERETE NEL REGNO DEI CIELI”(MATTEO 18:3)

Il termine bambino corrisponde a ciò che gli antichi egizi e altre culture mediterranee intendevano con“iniziato”. Le sue caratteristiche fondamentali sono, proprio come nei bambini propriamente detti:- L’essere sempre se stessi, senza identificarsi in nessun ruolo, se non per gioco- Il superare continuamente se stessi, attraverso il naturale impulso del desiderio (cioè del rendersi conto

dell’insufficienza di quel che già si ha o che già si conosce)- L’inesausta curiosità, il domandarsi spesso “perché?”, sia riguardo a ciò che si scorge intorno sia

riguardo a ciò che troviamo in noi- Il valutare spesso possibilità di vita e di ragionamento diverse da quelle a cui si è abituati- Le sensazioni di avere un immenso futuro, da vivere intensamente- L’intensità dei sentimenti d’affetto, di amicizia, amore, come anche dei sentimenti di sdegno e dolore

dinanzi alle ingiustizie e alle insincerità- Un vivido senso della felicità, che costituisce la guida più sicura in qualsiasi decisione.

CAPIRE:E’ un verbo molto sopravvalutato. In realtà deriva dal latino CAPERE, cioè “contenere” e “far contenere”, eindica dunque l’atto (in genere lo sforzo) di inserire qualcosa di nuovo in un recipiente di cui già si dispone. Nonmigliore è il suo sinonimo, “comprendere”, dal latino COMPREHENDERE, “stringere d’assedio”, “incatenare”.Più promettente sarebbe il termine usato in ebraico al posto di “capire”: HEBIN, che, decifrato come geroglifico,significa “lasciare che l’invisibile profuca cosa nuove”.

CORAGGIO:Viene dal latino COR, “cuore”. E al pari di molte altre parole che finiscono per – aggio, indica:

- Un agire che abbia un preciso scopo (come in “atterraggio” è il giungere terra; in “ancoraggio” èl’ancorarsi ecc.)

- L’ampiezza di qualcosa (come in “voltaggio”, “amperaggio”, “pescaggio” ecc.)

Coraggio, perciò, vuol dire fare cose che rivelino (a te innanzitutto) il tuo cuore, cioè la tua autenticità; e scoprirein tal modo quanto è grande quel che in te è autenticamente tuo.Mentre al contrario del coraggio, la CODARDIA, è l’andare a coda bassa, accodandosi ad altri.In tal senso letterale, il coraggio è ciò che, consapevolmente o inconsapevolmente, cerca chiunque sia attrattodalla SAPIENZA. Perciò l’ultima fase dell’INIZIAZIONE si chiama da millenni l’opera al rosso o rubedo: è ilmomento in cui, nella personalità dell’iniziato, il cuore comincia a battere e il sangue a pulsare. Bisogna“collocare il cuore al suo posto”, dicevano i sacerdoti egizi; e saper dire “sì” quando per te è si’, e “no” quandoper te è no, diceva Gesù nei vangeli (Matteo 5:37). E’ una perfetta definizione della salute psichica, dell’armoniainteriore.

CREDERE:Da circa diciotto secoli suppergiù, il verbo “credere”, viene usato per indicare la capacità di lasciarsi attrarre daSIMBOLI, come da vere e proprie correnti d’energia – tanto più potenti quanto meno si sa dire che cosaprecisamente rappresentino. Prima si preferiva usare, per tali capacità, verbi come “ADORARE”,“VENERARE”, “OBBEDIRE”, ma il discredito gettato dal cristianesimo sui culti politeistici determinò lospostamento semantico; si cominciò a dire “credere” perché c’erano simboli nuovi di cui avvertite la forza, equella forza appariva non soltanto grande ma anche vicina, amica, amorevole, tale insomma da potersi“AFFIDARE” a essa (e AFFIDARSI è il senso originario sia del greco PISTEUEIN, sia del suo equivalentelatino CREDERE).

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DIVENIRE:E’ un buon sinonimo di Aldilà: sia il divenire sia l’Aldilà sono infatti ciò di cui non ci si è ancora ACCORTI, eche quindi non esiste, non c’è ancora per noi – benché gia agisca, e potentemente, su tutto ciò che già è e che giàsiamo.

ESSERE:Questo verbo apparentemente tanto semplice (che è in realtà oggetto di complicatissime teorie sia nella filosofiaantica, sia e ancor più nella filosofia del Novecento) corrisponde al Nome di uno dei principali Volti di Dio checompaiono nella Bibbia, cioè YAHWEH (il Dio dell’ESSERE) – che nelle versioni consuete viene tradotto “ILSIGNORE DIO”, per distinguerlo dall’altro volto di Dio, ‘ELOHIYM, il CREATORE, che nelle versioniconsuete è tradotto invece “DIO”.Il nome Yahweh, in ebraico, è appunto il participio del verbo “ESSERE” – “L’ESSENTE” – e già nelle letteregeroglifiche che lo compongono si vede sia qual è la sua caratteristica determinante, sia anche ciò che il verboESSERE significa: Y-H-W-H, in geroglifico, è infatti “COLUI CHE FA ASSUMERE FORME VISIBILIALL’INVISIBLE ENERGIA VITALE”, e che in tal modo pone dei limiti a tale energia.

- Nell’aldilà, nel DIVENIRE – ed ‘ELOHIYM è, in tal senso, il “padre celeste” a cui si riferisce Gesù neivangeli.

Yahweh non è padre, non genera, non crea: corrisponde piuttosto a quello che Gesù chiama “L’ARCONTE DIQUESTO MONDO O IL PRINCIPE DI QUESTO MONDO” (Giovanni 14:30), cioè il SIGNORE, ilDOMINATORE del mondo che già esiste; il suo compito è far essere in questo mondo ciò che ‘ELOHIYM puòcreare: operare cioè una sorta di cambiamento di stato, solidificando e plasmando ciò che è , perché diventi eabbia limiti ben precisi. Così al principio Yahweh plasma in elementi terreni l’ADAM (Genesi 2:7) e poco dopofa “involucri di pelle” per l’ADAM e la ‘ISHAH (Genesi 3:31).Per varie ragioni, questa differenza tra ‘ELOHIYM e YAHWEH viene menzionata assai di rado dai teologi siacristiani, sia ebrei. I più ritengono addirittura che Yahweh sia il Dio (o l’aspetto di Dio) supremo, superiore a‘Elohiym. La ragione principale di ciò è indicata proprio in quella definizione data da Gesù: Yahweh è davveroil Dio di questo mondo; chi a questo mondo è legato vede Yahweh il non plus ultra della divinità; e un teologo,un individuo cioè che aspira a mettere ordine (LOGOS) in quel che in questo mondo già si sa del divino èinevitabilmente attratto dal potere di Yahweh.Certo l’importanza di Yahweh è innegabile, per ciascun individuo: “ESSERE O NON ESSERE”, come dicevaAmleto, è una questione che va decisa e sempre si decide, in ogni aspetto della vita; nel mondo, tu esisti nellamisura in cui decidi di essere qualcuno o qualcosa, altrimenti non puoi sapere nulla di preciso su di te. Ma,altrettanto innegabilmente, “ESSERE” non è tutto, e sarebbe un gran limite pensare che lo sia: essere qualcuno oqualcosa ti impedisce, finchè lo sei, di diventare qualcos’altro, e dunque nella vita occorre anche saper nonessere più, per evitare che ciò che sei intralci quel che puoi scoprire di te, quel che puoi fare in più. Così,Yahweh, in quanto Dio dell’essere, ha tutte le ragioni per vietare all’ADAM (l’umanità) di nutrirsi dei fruttidell’albero (in ebraico: della CRESCITA) della conoscenza del bene e del male; ma l’ADAM, creato da ‘Elohym,ha a sua volta il profondo impulso e tutti i diritti di disobbedirgli, di conoscere di più e di “morire” (cioè staccarsida ciò che è già) per crescere e diventare di più.Dopo l’inutile divieto posto alla conoscenza nell’EDEN, il Dio dell’essere ha numerose altre occasioni di frenareil divenire, l’EVOLUZIONE dell’uomo: tenta di fermare caino, lo scopritore dell’invisibile; colpisce l’umanitàcon il DILUVIO; blocca la costruzione della torre di Babele ecc. Yahweh diviene poi, ai tempi di Mosè, il Diodella legge, il Dio “geloso”, il Dio che fa VENDETTA – mentre ‘Elohiym rimane sempre il Dio del superamentodi ogni limite, il Dio del perdono, del “crescere e moltiplicarsi” delle scoperte di ciascun individuo.Nondimeno, un’analisi accurata del Testo sacro mostra che tra questi due aspetti divini il contrasto è soltantoapparente: in realtà queste due divinità agiscono in profondissimo accordo, l’uno come guida ed energiatrascendente, e l’altro (in ciò consiste il suo splendido segreto) come un maestro di CORAGGIO INIZIATICO,che con i suoi divieti, segnala quei tratti del processo evolutivo in cui si richiede, agli uomini, il coraggio disuperare importanti resistenze.

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Riflettere su questa accezione dell’ESSERE è molto importante tutte le volte che ci vengono alla mente frasi deltipo “IO SONO INCAPACE”, “IO SONO UNO CHE SBAGLIA” ecc. e così pure in frasi come “IO SONOEUROPEO”, “IO SONO UN CATTOLICO” ecc. Nessuna di queste affermazioni ci pone una condizioneassoluta; tutte descrivono soltanto uno sforzo di NON ESSERE PIU’ DI TANTO, necessario a continuare acompiere. E in tutte queste asserzioni si apre, bensì, la via verso la scoperta di quell’IO più grande che da esse èlimitato – e i cui modi di rivelarsi vanno assai al di là dell’ESSERE così come lo si intende nel mondo.

INIZIAZIONE:Con questo termine si indica ogni “rito di passaggio” da una condizione di vita a un’altra. Gli antropologi e glipsicologi credono fermamente che il più importante di tali “passaggi” sia quello dall’adolescenza all’età adulta, edi conseguenza danno per scontato che consacrare l’iniziazione di quest’ultima fosse lo scopo di tutti i ritiiniziatici diffusi nella culture arcaiche (le cui tracce si trovano ancora nelle religioni attuali: la cresima, lacirconcisione ecc.).

- Iniziazione eroica, regale, o profetica, scopo della quale è impedire che un individuo diventi e rimangaper tutta la vita un banale membro adulto della comunità, e fargli invece recuperare la genialità,l’intensità, la libertà interiore propria dei bambini, qualità tutte indispensabili a una personalitàeccezionale.

MITO:In greco, MYTHOS, significa, “racconto”; ma ciò che teologi e psicologi chiamano “miti” non sono sempliciracconti. Sono bensì i prodotti di un modo di pensare antico che, a differenza del persiero teologico e psicologicoattuale, impiega anche l’immaginazione e l’arte come suoi strumenti essenziali, e i cui argomenti, d’altra parte,non si differenziano affatto da quelli della psicologia e dalla teologia. I miti narrano infatti vicende di Dei e diuomini, di creazioni, colpe, riscatti, nascite, morti, resurrezioni, riti, profeti, sacerdoti, e al contempo descrivonole origini, le dinamiche e anche le terapie di nevrosi, isterie e traumi e blocchi psichici con tale precisione, daaver abbondantemente alimentato la nuova psicologia fin dai suoi inizi (si pensi al mito di Edipo). Ciònonostante, psicologi e teologi non ricorrono mai al discorso mitico – cioè all’IMMAGINAZIONE, all’arte – peraffrontare i problemi delle loro rispettive discipline: sembrano dare per scontato che il discorso mitico siaespressione di uomini ancora incalzati da antiche angosce, e in cerca di soluzione, mentre vedono in se stessicoloro che hanno finalmente trovato una serie di risposte e metodologie sufficienti a star tranquilli.

ORGOGLIO:Nella lingua italiana corrente “orgoglio” viene spesso inteso come un sinonimo di “fierezza”, e ciò fa ritenerechel’orgoglio sia una buona cosa, solo perché la fierezza lo è. In realtà, le due parole sono molto diverse tra loro:fierezza è la consapevolezza del proprio valore, orgoglio è un eccessivo senso della propria superiorità su altri.Si può essere fieri soltanto di qualcosa che si è riusciti a fare, mentre è orgoglioso chi è contento di essere com’èe non ha bisogni di fare nulla per migliorare. Così propriamente inteso, l’orgoglio costituisce (a differenza dellaFIEREZZA) un notevole ostacolo sia alla ricerca spirituale, sia più in generale a qualsiasi evoluzione dellapersonalità.

PAURA:E’ il contrario della PACE INTERIORE: la sensazione della paura proviene, dalle funzioni dell’IO menodifferenziate, che interferiscono in vario modo con le nostre attività, con le nostre percezioni e con la nostrafiducia in noi stessi e nell’universo. Ne consegue che facilmente la sensazione della paura precede il verificarsidi circostanze temibili nella nostra vita; è bensì la paura stessa (sono ciò quelle interferenze) a spingerci versosituazioni pericolose o, molto più spesso, a vedere pericoli là dove non ce ne sono.Il principale errore che si possa compiere con le nostre paure è perciò il non volersi accorgere: da un lato, infatti,il rifiuto di accorgersene costringe a limitare notevolmente sia la nostra visuale, sia il nostro campo d’azione:

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dall’altro, le paure di cui non ci si vuole accorgere fanno che aumentare d’intensità, e la riduzione di visuale e diattività che ne deriva fa sì che l’individuo incappi ben presto in qualche pericolo serio.Viceversa quando decidiamo di ACCORGERCI delle nostre paure, esse diventano altrettante occasioni dicrescita, appunto perché ci indicano quali funzioni dell’IO abbiamo trascurato.L’indicazione è sempre netta nei casi in cui la paura riguardi noi stessi: se ho paura di chi è più forte di me, o diqualche problema economico, dovrò certamente esplorare la mia funzione di autodifesa, o il mio rapporto con ildenaro. L’indicazione è invece un po’ più complicata quando riguarda altri: se per esempio ho paura che possaaccadere qualcosa di male a una persona che mi è cara, la funzione dell’IO che richiede la mia attenzione potràessere il mio rapporto con la sconfitta, o il mio rapporto con le profondità, o una delle funzioni del CORAGGIO– e dovrò accertarmi di quale di queste si tratti. Ciò richiede pazienza ma, in compenso, non vi è tentativo diinterpretare in tal modo una nostra paura, che non venga generosamente ricompensato.

RELIGIONE:Deriva dal latino RELIGARE, cioè “tener legati”. Alcuni sostengono che il RILEGARE delle religioni si riferiscasoprattutto ai testi, ai riti, alle tradizioni di cui ciascuna religione è costituita, e che una religione sia dunque unaspecie di archivio ben ordinato. Ma è ben evidente che il religare delle religioni si riferisca anche e soprattuttoalle loro greggi: al tener vincolate, cioè, il maggior numero possibile di persone, perché non si appassionino dialtre religioni o non decidano magari di amarle tutte quante, e dunque di non farsi RELIGARE da nessuna diesse.Il principale svantaggio culturale dell’aderire a una sola religione consiste appunto in questa limitazionedell’orizzonte che dai RELIGATI non è avvertita come tale, bensì come certezza che “ SOLO NOI ABBIAMORAGIONE, MENTRE TUTTE LE ALTRE RELIGIONI DEL MONDO HANNO TORTO”.E’ il principale rischio psicologico del DUBBIO: fastidiosissimo fenomeno, per il quale il credente REPRIME insé i dubbi che gli possono sorgere sulle ragioni della fede alla quale deve relegarsi, e manifesta perciò uncrescente nervosismo nei confronti di chi, nella sua religione, non appaia abbastanza represso, cioè degli eretici,dei mistici, dei liberi pensatori.I vantaggi, invece, dell’aderire a una religione sono numerosi, soprattutto nell’adolescenza, nella vecchiaia e neimomenti critici della vita: la sensazione di far parte di una comunità più o meno compatta, di avere una patriaspirituale, un prontuario di risposte precise su problemi morali, etici e metafisici, e – soprattutto – un fiduciosoaccesso a rituali elaborati nel corso di millenni, scopo dei quali (in tutte le religioni) è aumentare l’energiapersonale e medicare i traumi interiori. Quanto a questo, la più generosa tra le religioni è certamente ilcattolicesimo, capolavoro di psicologia delle masse e del singolo: i suoi innumerevoli crimini non impedisconodi apprezzare i risultati a cui l’hanno potuta condurre il fatto di avere, da quasi due millenni, una sede stabile,un’efficiente gerarchia e quel mirabile strumento di analisi che è la confessione.Per i più colti, inoltre, l’appartenenza a una religione garantisce l’accesso facilitato a millenarie tradizioni dipensiero simbolico e filosofico, ignote alla stragrande maggioranza dei “non credenti”; mentre, per i più ribelli,l’essere appartenuti a una religione diviene – per contrasto – ottimo stimolo per un’ancor più appassionataricerca d’indipendenza e libertà.

SIMBOLO:Questa parola viene udita spesso, perché è stata molto importante nella storia dell’umanità: ma pochi sanno cosasignifichi precisamente: alcuni la usano per indicare un segno distintivo (es. “la croce è il simbolo dei cristiani”),per indicare un’allegoria (“la Dea bendata è il simbolo della giustizia”), o un emblema (“la colomba è il simbolodella pace”) – e nessuna di queste eccezioni permette di cogliere l’importanza e i benefici dei simboli, di capireperché i templi e i testi sacri di ogni religione ne siano pieni.In realtà, simbolo è un qualsiasi oggetto, situazione o essere vivente, la cui immagine sia ben chiara nel mondo,ma il cui significato non si possa cogliere pienamente, se non nell’Aldilà; in tal senso, il termine originariogreco, SYMBOLON – che letteralmente significa “LO SFORZO NECESSARIO A CONNETTERSI (SYM)” – è ilcontrario di DIABOLOS (Diavolo), cioè “COLUI CHE SI SFORZA DI SEPARARE (DIA)”, di impedire leconnessioni tra l’IO e le sfere superiori dell’Aldilà.

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Proprio per contrastare l’azione di ogni sorta di DIABOLOI, tutte le tradizioni religiose hanno fabbricato simboliparticolarmente evidenti, e per così dire “facilitati”: immagini appositamente enigmatiche, che incongrue (es. gliAngeli, raffigurati come stani ibridi tra uomo e varie specie d’uccelli; Maria vergine eppure incinta; l’Arca diNoè che contiene coppie di tutti gli animali del mondo ecc.) dinanzi alla quali la gente imparasse a domandarsi“Ma cosa significano queste cose, e perché son fatte così?” e a cercare le risposte in una dimensione spirituale.Lo scopo era, naturalmente, che la gente cercasse e trovasse proprio quest’ultima, e lì poi si ACCORGESSE dipoter conoscere, insieme a quelle risposte, anche tante altre cose.

Purtroppo, ciò che più d’ogni altra cosa intralcia tale desiderio di conoscenza (e permette ai DIABOLOI diprevalere) è la FEDE così come viene intesa dalla parte più ottusa del clero di ogni RELIGIONE: cioè il nonpercepire, nei SIMBOLI, enigmi da risolvere, ma il credere che le loro immagini bastino a se stesse – e chedunque gli Angeli siano davvero così alati e l’Arca di Noè fosse davvero gigantesca. Quando li si intende così isimboli tradizionali hanno un effetto dannoso: indeboliscono le menti, disinformandole, a esclusivo vantaggio dichi su quelle menti vuole imporre il proprio potere. Se infatti le mie conoscenze escludono che possa esservi unibridazione tra l’uomo e i volatili, o che un natante di legno possa navigare con a bordo milioni di animali, possocredere in queste cose, cioè COSTRINGERMI a RITENERLE VERE, solo a condizione di ritenere infondate lemie conoscenze, e dunque sbagliato il mio modo di conoscere. Allora potranno avvenire due cose:

- O esiterò a pormi domande non soltanto sui simboli, ma anche su ciò che mi circonda e su me stesso(tanto a che servirebbe se il mio modo di conoscere è sbagliato?) e, per timore che qualcuno mi imbrogli(è facile, infatti, che succeda, se non ho fiducia in me stesso) mi aggrapperò a qualche autorità spiritualeche molti altri onorano;

- Oppure mi rifiuterò di credere ai simboli religiosi, e facilmente arriverò a pensare che sianodisonestamente oscuri, che mirino solo a confondere solo e ad intimidire l’intelligenza dei fedeli.

La prima via viene seguita dalle persone deboli; la seconda, condanna chi la segua all’ignoranza, al riduttivismo,al concretiamo. Ciò che va perso, nell’uno e nell’altro caso è l’accesso individuale a una connessione conl’Aldilà, con tutta l’energia che tale connessione renderebbe disponibile.Di questa energia i SIMBOLI sono i veicoli, i veri e propri conduttori quando si riesce a intenderli correttamente– cioè a domandarsi “perché?” a loro riguardo. E la cosa più bella è che, una volta che si sia stabilita laconnessione (una volta, cioè, che cominci a trovare nell’Aldilà di qualche SIMBOLO religioso) l’energia che netrae ti fa cogliere simboli anche fuori dai templi e dai TESTI SACRI: ti spinge cioè a considerare come ENIGMIda risolvere nell’Aldilà anche situazioni, cose ed esseri viventi che incontri nella tua vita quotidiana – e ciascunadi queste situazioni e cose e ciascuno di quegli esseri viventi diviene un’ulteriore connessione e rendedisponibile un’ulteriore quantità di energia.Così quando ti domandi “perché gli Angeli hanno le ali?”, “perché Maria è una bambina incinta?”, “perché i ReMagi sono tre?”, o “perché nel presepe ci sono il bue e l’asino?” (anche questi ultimi infatti sono simboli), e pianpiano scopri che le ali degli Angeli rappresentano la connessione dell’IO con l’Aldilà; e che Maria rappresenta iltuo IO tornato VERGINE, liberandosi da ciò che ha imparato dagli altri, e perciò divenuto capace di generare inte una vita nuova e salvifica; e che i Magi rappresentano le funzioni il Toro Apis e il Dio Seth, cioè i patronidell’INIZIAZIONE EGIZIA (alla quale San Francesco si ispirò per il suo presepe): nel procedere di tutte questetue scoperte, sviluppi le abilità e il coraggio necessario anche per domandarti – proprio come fanno i BAMBINI –perché tante persone fanno un lavoro che a loro non piace, oppure perché il secondo CHAKRA sia cosìimportante nella generazione, oppure perché i bambini chiedano tanto spesso “perché?” e gli adulti smettono difarlo, e così via all’infinito, in un sbocciare di risposte (in base all’antichissima legge: “se chiedi, ti viene dato”).Per te, allora, tutto diventa simbolo – mentre per tanti altri, dice Gesù: “tutto è in PARABOLE” (Marco 4:11)Parabolè, in greco, era letteralmente “ciò che viene messo accanto”. Ovvero ciò a cui tu passi accanto senzaACCORGERTI che c’è, una domanda inascoltata, un’occasione perduta di risveglio, di crescita spirituale.

tratto da: VOCABOLARIO - “le parole dei mondi più grandi”- di Igor Sibaldi. Anima Edizioni.

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CAPITOLO UNO:

LA BHAGAVAD GITA

La Bhagavad-Gita è il dialogo tra Srì Krishna, descritto in alcuni Veda come la Persona Suprema (Dio), eArjuna, suo devoto, discepolo e intimo amico.Questo straordinario testo fa parte del Mahabharata, la narrazione storica delle imprese del re Bharata e dei suoidiscendenti fino ai tre figli: Dhartarastra, Pandu e Vidura.La Bhagavad gita presenta la scienza trascendentale della saggezza vedica e della realizzazione spirituale, sipresume che fu scritta 5000 anni fa. In questo capitolo verranno presentati solo alcuni aspetti di fondamentaleinteresse della spiritualità racchiusa in questo poema.

L’ANIMA NELLA BHAGAVAD GITA

“ SI DEVE MEDITARE SULLA PERSONA SUPREMA (DIO) COME SULL’ESSERE ONNISCIENTE, IL PIU’ANTICO, COLUI CHE CONTROLLA E MANTIENE TUTTO, CHE E’ PIU’ PICCOLO DEL PIU’ PICCOLO(PENETRANTE IN OGNI COSA), CHE E’ INCONCEPIBILE E RIMANE QUINDI AL DI LA’ DI OGNICOMPRENSIONE MATERIALE, PUR RESTANDO SEMPRE UNA PERSONA.LUMINOSO COME IL SOLE, EGLI TRASCENDE QUESTA NATURA MATERIALE “.(Bhagavad Gita - Cap. 8 verso 9)

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Dio viene dipinto come colui che dà senso a tutto il creato, l’essere perfetto, l’origine di tutto, l’onnipresente, ècolui che può ogni cosa. Se leggiamo attentamente la Bhagavad gita ci rendiamo subito conto che questostraordinario testo Veda, di oltre cinquemila anni, ci offre una dettagliata sintesi di una certa linea di pensieroorientale su Dio e sull’esistenza stessa della vita; viene menzionata la legge del Karma (azione), laReincarnazione (ciclo delle nascite e morti), la vera natura degli esseri, l’importanza del Bhakti yoga (servizio didevozione d’amore a Dio) e moltissime altre verità sulla realizzazione spirituale.In questo straordinario testo sacro viene descritta l’importanza dell’anima, che non solo è la vera essenzadell’essere individuale, ma viene spiegato in maniera specifica che la sua natura è immortale, pacifica ed è al difuori dello spazio e del tempo:

“ … COLORO CHE VEDONO LA VERITA’ HANNO CONCLUSO CHE NON VI E’ DURATA IN CIO’ CHENON ESISTE (CORPO MATERIALE) E NON VI E’ CAMBIAMENTO IN CIO’ CHE E’ ETERNO (L’ANIMA).STUDIANDO LA NATURA DI ENTRAMBI, ESSI SONO GIUNTI A QUESTA CONCLUSIONE…

… SAPPI CHE NON PUO’ ESSERE DISTRUTTO CIO CHE PERVADE IL CORPO. NESSUNO PUO’DISTRUGGERE L’ANIMA ETERNA “(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 16-17)

“ NON E’ SITUTATO NELLA CONOSCENZA COLUI CHE CREDE CHE L’ANIMA POSSA UCCIDERE OESSERE UCCISA; L’ANIMA INFATTI NON UCCIDE NE’ MUORE “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 19)

“ PER L’ANIMA NON VI E’ NASCITA NE’ MORTE. LA SUA ESISTENZA NON HA AVUTO INIZIO NELPASSATO, NON HA INIZIO NEL PRESENTE E NON AVRA’ INIZIO NEL FUTURO.ESSA E’ NON NATA, ETERNA, SEMPRE ESISTENTE E PRIMORDIALE. NON MUORE QUANDO IL CORPOMUORE “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 20)

Abbiamo appreso in questi versi che l’anima individuale è un essere eterno e senza cognizione temporale, unastraordinaria essenza in cerca di esperienze, affinché possa acquisire sempre più coscienza. Ecco spiegata la suacaparbietà nel persistere, nel risiedere, se pur in maniera differente, in altri corpi: animali, vegetali, umani oaddirittura in esseri celesti. L’anima cambia il corpo e prova emozioni differenti ogni volta che si reincarna:

“ COME UNA PERSONA INDOSSA ABITI NUOVI E LASCIA QUELLI USATI, COSI’ L’ANIMA SI RIVESTEDI NUOVI CORPI MATERIALI, ABBANDONANDO QUELLI VECCHI E INUTILI “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 22)

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La natura dell’anima è fantastica e non può essere identificata con la percezione sensitiva:

“ MAI UN’ARMA PUO’ TAGLIARE A PEZZI L’ANIMA NE’ IL FUOCO PUO’ BRUCIARLA; L’ACQUA NONPUO’ BAGNARLA NE’ IL VENTO INARIDIRLA “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 23)

“ E’ DETTO CHE L’ANIMA E’ INVISIBILE, INCONCEPIBILE E IMMUTABILE. SAPENDO CIO’, NONDOVRESTI LAMENTARTI PER IL CORPO “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 24)

L’anima è immensamente grandiosa ed indecifrabile:

“ ALCUNI VEDONO L’ANIMA COME UNA MERAVIGLIA, ALTRI LA DESCRIVONO COME UNAMERAVIGLIA, ALTRI ANCORA NE SENTONO PARLARE COME DI UNA MERAVIGLIA, MA C’E’ CHI NONRIESCE A CONCEPIRLA NEANCHE DOPO AVERNE SENTITO PARLARE “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 29)

In questo mondo materiale, pieno di piaceri materiali, l’anima può restare assuefatta dal piacere dei sensicorporei e smarrirsi, e a questo proposito è necessario meditare sulla nostra vera essenza per trascendere tuttoquesto:

“ L’ANIMA INCARNATA PUO’ ASTENERSI DAL GODIMENTO DEI SENSI, SEBBENE IL GUSTO PER GLIOGGETTI DEI SENSI RIMANGA. MA SE PERDE QUESTO GUSTO SPERIMENTANDO UN PIACERESUPERIORE, RESTERA’ FISSA NELLA COSCIENZA SPIRITUALE “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 59)

“ I SENSI SONO COSI’ FORTI E IMPETUOSI, CHE TRAVOLGONO PERFINO LA MENTE DI UN UOMOSAGGIO CHE SI SFORZA DI CONTROLLARLI “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 60)

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Solo concentrandosi sull’infinito e su Dio possiamo evitare questo burrascoso evento:

“ CHI FRENA I SENSI TENENDOLI SOTTO CONTROLLO, E FISSA LA COSCIENZA IN ME (DIO), E’CONSIDERATO UN UOMO DALL’INTELLIGENZA FERMA.CONTEMPLANDO GLI OGGETTI DEI SENSI SI SVILUPPA ATTACCAMENTO PER ESSI;DALL’ATTACAMENTO SI SVILUPPA LA CUPIDIGIA E DALLA CUPIDIGIA NASCE LA COLLERA.DALLA COLLERA NASCE LA COMPLETA ILLUSIONE E DALL’ILLUSIONE LA CONFUSIONE DELLAMEMORIA. QUANDO LA MEMORIA E’ CONFUSA L’INTELLIGENZA E’ PERDUTA, E QUANDOL’INTELLIGENZA E’ PERDUTA SI CADE DI NUOVO NELLA PALUDE DELL’ESISTENZA MATERIALE “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 61-62-63)

“ SOLTANTO COLUI CHE NON E’ PIU’ ATTRATTO DALLA GRATIFICAZIONE DEI SENSI, CHE VIVELIBERO DAI DESIDERI CHE HA LASCIATO OGNI SENSO DI POSSESSO E SI E’ SPOGLIATO DEL FALSOEGO, PUO’ RAGGIUNGERE LA VERA PACE.QUESTA E ‘LA VIA DELLA VITA SPIRITUALE E DIVINA E DOPO AVERLA CONSEGUITA L’UOMO NONE’ PIU’ CONFUSO. CHI INTRAPRENDE QUESTA VIA, FOSSE ANCHE IN PUNTO DI MORTE, ENTRA NELREGNO DI DIO “.(Bhagavad Gita – Cap. 2 verso 71-72)

In questo passo possiamo apprendere che solo lasciando il piacere materiale possiamo trovare la pace interiore ecapire che la nostra vera essenza, non ha bisogno del superfluo (la materialità) ma dell’amore del Padre, intesocome Dio o come un’energia che fortifica il tuo “IO” interiore. Questo è l’amore trascendentale.

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DIO CREATORE DEL COSMO E DI OGNI ESSERE VIVENTE

Nella Bhagavad-gita come in molti altri testi sacri, si apprende che Dio è il creatore di tutto il creato e risiede inogni essere vivente, se pur in forma diversa. Questa sua onnipresenza è da considerarsi un’amicizia segreta checi accompagnerà nell’arco dell’intera esistenza.

“ QUESTO INTERO UNIVERSO E PERVASO DA ME, NELLA MIA FORMA NON MANIFESTATA. TUTTIGLI ESSERI SONO IN ME, MA IO NON SONO IN LORO.TUTTA VIA NIENTE DI CIO’ CHE E’ CREATO E’ IN ME. GUARDA LA MIA POTENZA MISTICA!SONO IO IL SOSTEGNO DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, SONO PRESENTE IN OGNI LUOGO, EPPURENON SONO PARTE DI QUESTA MANIFESTAZIONE COSMICA IN QUANTO IO STESSO SONO LA FONTEDELLA CREAZIONE “.(Bhagavad gita – Cap. 9 verso 4-5)

E’ impossibile, nella percezione umana, dare forma alla divinità suprema, poiché non siamo in grado dicomprendere in pieno la totale essenza del vero Dio. La nostra limitazione è palesemente dovuta alla mancanzadella totale pienezza dei poteri di Dio, il creatore di tutto.

“ COME IL VENTO POSSENTE CHE SOFFIA IN OGNI DIREZIONE RIMANE SEMPRE NELLO SPAZIOETEREO, SAPPI CHE TUTTI GLI ESSERI CREATI RIMANGONO IN ME.… ALLA FINE DI UN’ERA TUTTE LE MANIFESTAZIONI MATERIALI ENTRANO NELLA MIA NATURA, EALL’INIZIO DELL’ERA SUCCESSIVA, IN VIRTU’ DELLA MIA POTENZA, IO LE CREO DI NUOVO.L’INTERO ORDINE COSMICO E’ SOGGETTO AL MIO CONTROLLO. PER MIA VOLONTA’ OGNI VOLTASI MANIFESTA DI NUOVO, E SEMPRE PER MIA VOLONTA’ ALLA FINE E’ ANNIENTATO.… TUTTE QUESTE ATTIVITA’ MATERIALI NON POSSONO LEGARMI. SEMPRE DISTACCATO DA ESSE,IO RIMANGO NEUTRALE.LA NATURA MATERIALE, CHE E’ UNA DELLA MIE ENERGIE, AGISCE SOTTO LA MIA DIREZIONE,GENERANDO TUTTI GLI ESSERI, MOBILI E IMMOBILI. SECONDO LE SUE LEGGI QUESTAMANIFESTAZIONE E’ CREATA E ANNIENTATA IN UN CICLO SENZA FINE.GLI SCIOCCHI MI DERIDONO QUANDO DISCENDO NELLA FORMA UMANA (Avatara – “colui chediscende”).NON CONOSCONO LA MIA NATURA TRASCENDENTALE E LA MIA SUPREMAZIA SU TUTTO CIO’ CHEESISTE. COSI’ CONFUSI, ESSI PREDILIGONO CONCEZIONI ATEE E DEMONIACHE. IN QUESTAILLUSIONE LE LORO SPERANZE DI LIBERAZIONE, LE LORO ATTIVITA’ INTERESSATE E LA LOROCONOSCENZA SONO TUTTE SCONFITTE “.(Bhagavad gita – Cap. 9 verso 6-12)

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Dio, la persona suprema si descrive come il tutto:

“ DI QUESTO UNIVERSO IO SONO IL PADRE, LA MADRE, IL SOSTEGNO E L’ANTENATO.SONO L’OGGETTO DELLA CONOSCENZA, IL PURIFICATORE E LA SILLABA “OM” (vibrazione sonorache rappresenta la verità assoluta).SONO ANCHE IL RG, IL SAMA E LO YAJUR VEDA (purificazione di tutti i MANTRA).SONO LA META, IL SOSTEGNO, IL MAESTRO, IL TESTIMONE, LA DIMORA, IL RIFUGIO E L’AMICOPIU’ CARO. SONO LA CREAZIONE E LA DISSOLUZIONE, IL FONDAMENTO DI TUTTO CIO’ CHEESISTE, SONO IL LUOGO DI RIPOSO E IL SEME ETERNO.… SONO LA FONTE DEL CALORE, ELARGISCO E TRATTENGO LA PIOGGIA.SONO L’IMMORTALITA’ E ANCHE LA MORTE PERSONIFICATA. LO SPIRITO E LA MATERIA SONOENTRAMBI IN ME “.(Bhagavad gita – Cap. 9 verso 17-19)

Dio parla inoltre di come funzionano le reincarnazioni e la suprema devozione, e di tutti i benifici che un’animapuò ottenere o rinunciare a seconda della sua libera scelta o libero arbitrio:

“ COLORO CHE STUDIANO I VEDA E BEVONO IL SOMA AL FINE DI RAGGIUNGERE I PIANETICELESTI MI ADORANO INDIRETTAMENTE. PURIFICATI DALLE REAZIONI DEL PECCATO, ESSIRINASCONO SUL PIANETA VIRTUOSO DI INDRA (essere celeste che controlla la pioggia e la folgore; regnasui pianeti superiori e su tutti gli altri esseri celesti) DOVE GODONO DI PIACERI PARADISIACI.QUANDO, DOPO AVER GODUTO A LUNGO DEI PIACERI PARADISIACI, IL FRUTTO DELLE LOROATTIVITA’ PIE E’ STATO CONSUMATO, ESSI TORNANO DI NUOVO SU QUESTA TERRA MORTALE.COSI’ LE PERSONE CHE SI CONFORMANO AI PRINCIPI DEI TRE VEDA PERCHE’ AMBISCONO ALPIACERE DEI SENSI OTTENGONO SOLTANTO DI NASCERE E MORIRE RIPETUTE VOLTE “.(Bhagavad gita – Cap. 9 verso 20-21)

In questi versi della Bhagavad-gita viene spiegato che ogni essere è libero di venerare chi vuole, un essereceleste, un antenato, i demoni o il vero Dio, a seconda delle sue azioni la legge del KARMA farà il suo corso.Se si desidera ottenere dei piaceri materiali in altri mondi e risiedere in dei corpi di esseri celesti è possibile, matutto questo non comporta altro che vivere un’altra esistenza materiale, anche se di gran lunga più comoda efacile di quella umana; ma se si vuole ottenere la realizzazione suprema, dobbiamo venerare soltanto Dio, lapersona suprema, affinché si possa ottenere la pace spirituale senza essere soggetti alla reincarnazione dei mondimateriali, e solo così possiamo elevarci nei mondi spirituali.

“ MA A COLORO CHE MI ADORANO CON DEVOZIONE ESCLUSIVA MEDITANDO SULLA MIA FORMATRASCENDENTALE, IO FORNISCO IL NECESSARIO E PRESERVO CIO’ CHE GIA’ POSSIEDONO.COLORO CHE SI DEDICANO AD ALTRI DEI E LI ADORANO CON FEDE, IN REALTA’ ADORANO MESOLTANTO, MA LA LORO ADORAZIONE E’ MAL ORIENTATA ”.(Bhagavad gita – Cap. 9 verso 22-23)

Qui è esplicitamente spiegato che non abbiamo bisogno di intermediari tra Dio e noi; come in una scalagerarchica se vogliamo arrivare al vertice del comando per portare un messaggio, non ci soffermiamo di certo aparlare con un servo di casa, ma ci incamminiamo verso il signore, il padrone della residenza.

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“ IO SONO L’UNICO BENEFICIARIO E L’UNICO OGGETTO DEL SACRIFICIO. COLORO CHE NONRICONOSCONO LA MIA VERA NATURA TRASCENDENTALE SI DEGRADANO.CHI ADORA GLI ESSERI CELESTI NASCERA’ TRA GLI ESSERI CELESTI, CHI ADORA GLI ANTENATIRAGGIUNGERA’ GLI ANTENATI, CHI ADORA I FANTASMI E GLI ALTRI SPIRITI RINASCERA’ TRAQUESTI ESSERI, E CHI ADORA ME VIVRA’ CON ME ”.(Bhagavad gita – Cap. 9 verso 24-25)

Solo venerando il vero Dio possiamo ottenere la suprema residenza affianco a lui, e se perseveriamonell’ignoranza spirituale, accontentandoci di venerare esseri celesti o addirittura parenti defunti, non facciamoaltro che rimanere attaccati ad un passato materiale. In questi versetti della Bhagavad-gita si apprende che èpossibile anche reincarnarsi in FANTASMI o SPIRITI poiché queste entità hanno un corpo, se pur chiamatoCORPO SOTTILE. Il corpo sottile è differente dal corpo grossolano che usufruisce del piacere dei sensi, ma èaltrettanto capace di ospitare un’anima, ecco perché è importante ricordarsi che la materia, intesa come vitamateriale, non porta altro che all’attaccamento ad essa. Se si vuol raggiungere altri orizzonti è bene dedicarsi edarricchirsi nella via spirituale per non ottenere di nuovo una vita nel mondo materiale.

L’ONNIPOTENZA DI DIO

Avendo appreso che Dio, la persona suprema, è il creatore di ogni essere vivente e che solo aspirando a luisoltanto, possiamo ottenere dei benefici che non ci riportino più nella bassezza dei mondi materiali, ma cielevino fino a recarci in sua compagnia nei mondi spirituali, continuiamo a vedere l’onnipotenza di Dio e comelui può essere tutto:

“ LA PERSONA SUPREMA DISSE:TI DESCRIVERO’ LE MIE GLORIOSE MANIFESTAZIONI, MA SOLTANTO LE PIU’ IMPORTANTI,PERCHE’ LAMIA OPULENZA NON HA LIMITI.SONO L’ANIMA SUPREMA SITUTATA IN OGNI CUORE DI OGNI ESSERE.SONO L’INIZIO, LA META’ E LA FINE DI TUTTI GLI ESSERI.TRA GLI ADITA (gruppo di dodici esseri celesti, figli di Aditi) SONO VISNU, TRA GLI ASTRI SONO IL SOLERADIANTE, TRA I MARUT SONO MARICI (Deva-maestro degli spazi celesti, il più importante dei Marut) ETRA LE STELLE SONO LA LUNA (la luna viene considerata una stella nella Bhagavad-gita, nella letteraturavedica non si accettano l’esistenza di più soli, le stelle vengono considerati come satelliti simili alla luna, il soleè ritenuto la fonte suprema della luce e viene dipinto come unico nel suo genere).TRA I VEDA SONO IL SAMA VEDA, TRA GLI ESSERI CELESTI, SONO INDRA, IL RE DEL CIELO, TRA ISENSI SONO LA MENTE E NEGLI ESSERI VIVENTI SONO LA FORZA VITALE (LA COSCIENZA).TRA I RUDRA (figlio di BRAHMA; altro nome di SIVA/SHIVA) SONO SHIVA, TRA GLI YAKSA E I RAKSASASONO IL SIGNORE DELLE RICCHEZZE (KUVERA), TRA I VASU SONO IL FUOCO (AGNI) E TRA LEMONTAGNE SONO MERU.SAPPI, CHE TRA I SACERDOTI IO SONO IL CAPO, BRHASPATI. TRA I GENERALI SONO KARTIKEYA ETRA LE DISTESE D’ACQUA SONO L’OCEANO.

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TRA I GRANDI SAGGI IO SONO BHRGU, TRA LE VIBRAZIONI SONO L’OM, LA SILLABATRASCENDENTALE, TRA I SACRIFICI SONO IL CANTO DEI SANTI NOMI (JAPA) E TRA LE MASSEINAMOVIBILI SONO L’HIMALAYA. TRA GLI ALBERI SONO IL BANIANO E TRA I SAGGI DEL REGNOCELESTE SONO NARADA. TRA I GANHARVA SONO CITRARATHA, E TRA LE ANIME PERFETTE SONO ILSAGGIO KAPILA. SAPPI CHE TRA I CAVALLI SONO UCCAIHSRAVA, NATO DALL’OCEANO CHE FUFRULLATO PER OTTENERE IL NETTARE.TRA I NOBILI ELEFANTI SONO AIRAVATA E TRA GLI UOMINI SONO IL MONARCA.TRA LE ARMI SONO LA FOLGORE E TRA LE MUCCHE SONO LA SURABHI.TRA LE CAUSE DELLA PROCREAZIONE SONO KANDARPA, IL DIO DELL’AMORE, E TRA I SERPENTISONO VASUKI (ANNATA, RE DEI SERPENTI).TRA I NAGA, I SERPENTI DALLE MOLTEPLICI TESTE, SONO ANNATA, E TRA GLI ESSERI ACQUATICISONO IL DIO DELLE ACQUE, VERUNA.TRA GLI ANTENATI SONO ARYAMA E TRA GLI AMMINISTRATORI DELLA LEGGE SONO YAMA, ILSIGNORE DELLA MORTE.TRA I DEMONIACI DAITYA, SONO IL DEVOTO PRAHLADA, TRA I DOMINATORI SONO IL TEMPO, TRALE BESTIE SONO IL LEONE E TRA GLI UCCELLI SONO GARUDA (uccello gigantesco che trasportaVISNU).TRA I PURIFICATORI SONO IL VENTO, E TRA COLORO CHE PORTANO LE ARMI SONO RAMA; TRA IPESCI SONO LO SQUALO, E TRA I CORSI D’ACQUA SONO IL GANGE.DI OGNI CREAZIONE SONO L’INIZIO, LA FINE E ANCHE LA META’.TRA TUTTE LE SCIENZE SONO LA SCIENZA SPIRITUALE DEL SE’, E TRA I LOGICI SONO LA VERITA’CONCLUSIVA.TRA LE LETTERE SONO LA “A”, E TRA LE PAROLE COMPOSTE SONO LA PAROLA DOPPIA, SONOANCHE IL TEMPO INESAURIBILE, E TRA I CREATORI SONO BRAHMA (primo essere creato nell’universo.Ricevette dal Signore Supremo il potere di creare ogni cosa nell’universo, di cui è il reggente principale. E’anche la divinità della passione).SONO LA MORTE CHE TUTTO DIVORA E IL PRINCIPIO GENERATORE DI TUTTO CIO’ CHE SARA’.TRA LE DONNE SONO LA FAMA, LA FORTUNA, L’ELOQUENZA, LA MEMORIA, L’INTELLIGENZA, LAFERMEZZA E LA PAZIENZA.TRA GLI INNI DEL SAMA VEDA SONO IL BRHAT-SAMA, E TRA LE POESIE SONO LA GAYATRI. TRA IMESI SONO MARGASIRSA (novembre-dicembre), E TRA LE STAGIONI LA PRIMAVERA FIORITA. TRA LETRUFFE SONO IL GIOCO D’AZZARDO E SONO LO SPLENDORE DI TUTTO CIO‘ CHE RISPLENDE.SONO LA VITTORIA, L’AVVENTURA E LA FORZA DEL FORTE.TRA I DISCENDENTI DEI VRSNI SONO VASUDEVA, TRA I PANDAVA SONO ARJUNA (amico, discepolo edevoto di KRISHNA), TRA I SAGGI SONO VYASA E TRA I GRANDI PENSATORI SONO USANA (maestrospirituale dei demoni).TRA I VARI METODI DI LOTTA CONTRO L’ILLEGALITA’ SONO LA PUNIZIONE, E TRA COLORO CHECERCANO LA VITTORIA SONO LA MORALITA’. DELLE COSE SEGRETE SONO IL SILENZIO E DELSAGGIO LA SAGGEZZA.INOLTRE SONO IL SEME GENERATORE DI TUTTE LE ESISTENZE. NON C’E’ ESSERE, MOBILE OIMMOBILE, CHE POSSA ESISTERE SENZA DI ME.… NON C’E’ FINE ALLE MIE MANIFESTAZIONI DIVINE. CIO CHE TI HO RIVELATO NON E’ CHEUN’INDICAZIONE DELLE MIE OPULENZE INFINITE.SAPPI CHE TUTTO CIO’ CHE E’ BELLO, POTENTE E GLORIOSO SCATURISCE DA UNA SEMPLICESCINTILLA DEL MIO SPLENDORE.MA A CHE SERVONO TUTTI QUESTI PARTICOLARI?CON UN SOLO FRAMMENTO DELLA MIA PERSONA PERVADO E SOSTENGO L’UNIVERSO INTERO. ”(Bhagavad gita - Cap. 10 verso 20-42)

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Dio rappresenta il tutto, è onnipresente, senza la sua presenza tutto il creato sarebbe inanimato e inerme.In questi versetti della Bhagavad-gita, abbiamo appreso che Krishna è Dio, la persona suprema, egli è superioreaddirittura alla Trimurti indù, BRAHMA, VISNU e SHIVA, Dio è l’uno che comprende l’assoluto, e che ognitanto discende in forma umana (AVATARA - “colui che discende”), come in questo caso, dove racconta adArjuna, amico e devoto, la sua opulenza dell’assoluto.

“ DI OGNI CREAZIONE SONO L’INIZIO, LA FINE E ANCHE LA META’. TRA TUTTE LE SCIENZE SONOLA SCIENZA SPIRITUALE DEL SE’, E TRA I LOGICI SONO LA VERITA’ CONCLUSIVA ”.(Bhagavad Gita - Cap.10 verso 32)

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IL FINE ULTIMO

“ DIO LA PERSONA SUPREMA DISSE:COLORO CHE FISSANO LA MENTE SULLA MIA FORMA PERSONALE, E SONO SEMPRE IMPEGNATINELL’ADORARMI (fedeli/credenti/devoti) CON UN’ARDENTE FEDE SPIRITUALE, SONO CONSIDERATIDA ME I PIU’ PERFETTI.QUANTO A COLORO CHE SI VOTANO COMPLETAMENTE AL NON MANIFESTATO, INACCESSIBILEALLA PERCEZIONE DEI SENSI, ONNIPERVADENTE, INCONCEPIBILE, IMMUTABILE, FISSO EINAMOVIBILE (LA CONCEZIONE IMPERSONALE DELLA VERITA’ ASSOLUTA); CONTROLLANDO ISENSI, MOSTRANDOSI EQUANIMI VERSO TUTTI GLI ESSERI E PRODIGANDOSI PER IL BENE ALTRUI,ANCH’ESSI ALLA FINE MI RAGGIUNGERANNO.PER COLORO LA CUI MENTE E’ ATTRATTA DAL NON MANIFESTATO, DALL’ASPETTO IMPERSONALEDEL SUPREMO, L’AVANZAMENTO E’ PIENO DI DIFFICOLTA’.PROGREDIRE SU QUESTA VIA E’ SEMPRE DIFFICILE PER GLI ESSERI INCARNATI.MA PER COLORO CHE MI ADORANO E ABBANDONANO OGNI ATTIVITA’ DEDICANDOSIESCLUSIVAMENTE A ME, ASSORTI NEL SERVIZIO DEVOZIONALE E MEDITANDO SEMPRE SU DI ME(DIO), IO SONO IL LIBERATORE CHE LI SOTTRARRA’ PRESTO ALL’OCEANO DI NASCITA E MORTE(REINCARNAZIONE).FISSA LA TUA MENTE SU DI ME, DIO, LA PERSONA SUPREMA, E IMPEGNA IN ME TUTTA LA TUAINTELLIGENZA. COSI’, SENZA DUBBIO, VIVRAI SEMPRE IN ME.(Bhagavad Gita - Cap.12 verso 2-8)

LA CONOSCENZA SUPREMA

“ L’UMILTA’, L’ASSENZA DI ORGOGLIO, LA NONVIOLENZA, LA TOLLERANZA, LA SEMPLICITA’,L’ATTO DI AVVICINARE UN MAESTRO SPIRITUALE AUTENTICO, LA PULIZIA, LA COSTANZA, ILCONTROLLO DI SE’, LA RINUNCIA AGLI OGGETTI DEL PIACERE DEI SENSI, L’ASSENZA DI FALSOEGO, LA PERCEZIONE CHE NASCITA, MALATTIA, VECCHIAIA E MORTE SONO MALI DACOMBATTERE, IL DISTACCO, LA LIBERTA’ DAI LEGAMI CON MOGLIE, FIGLI, CASA E CIO’ CHE LIRIGUARDA, L’EQUANIMITA’ IN OGNI SITUAZIONE, PIACEVOLE E DOLOROSA, LA DEVOZIONE PURAE COSTANTE VERSO DI ME, L’ASPIRAZIONE A VIVERE IN LUOGHI SOLITARI E IL DISINTERESSE PERLA FOLLA, IL FATTO DI RICONOSCERE L’IMPORTANZA DELLA REALIZZAZIONE SPIRITUALE E LARICERCA FILOSOFICA DELLA VERITA’ ASSOLUTA – IO DICHIARO (è KRISHNA che parla) CHE QUESTAE’ CONOSCENZA E TUTTO IL RESTO E’ IGNORANZA“.(Bhagavad Gita - Cap.13 verso 8-12)

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LO SPIRITO SUPREMO

Analizzeremo in questo breve paragrafo la natura dell’Anima suprema e di come agisce in tutto il creato:

“ TI SPIEGHERO’ ORA CIO’ CHE DEV’ESSERE CONOSCIUTO E GRAZIE A QUESTA CONOSCENZAPOTRAI GUSTARE L’ETERNO. IL BRAHMAN (l’aspetto impersonale della Verità Assoluta), LO SPIRITO,CHE NON HA INIZIO ED E’ SUBORDINATO A ME, E’ AL DI LA’ DELLA CAUSA E DELL’EFFETTO DIQUESTO MONDO MATERIALE.IN OGNI LUOGO SONO LE SUE MANI E LE SUE GAMBE, I SUOI OCCHI, LE SUE TESTE E I SUOI VOLTI,E IN OGNI LUOGO SONO I SUOI ORECCHI. IN QUESTO MODO, PERVADENDO OGNI COSA, L’ANIMASUPREMA ESISTE.L’ANIMA SUPREMA E’ LA FONTE ORIGINALE DI TUTTI I SENSI, SEBBENE SIA PRIVA DI SENSI;MANTIENE TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, MA E’ DISTACCATA DA TUTTI; TRASCENDE LE INFLUENZEDELLA NATURA MATERIALE, MA NELLO STESSO TEMPO E’ MAESTRA DI QUESTE INFLUENZE.LA VERITA’ SUPREMA E’ ALL’ESTERNO E ALL’INTERNO DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, MOBILI EIMMOBILI (l’anima suprema, parte di Dio, è in ogni essere animale e vegetale). PER LA SUA NATURASOTTILE, ESSA E’ AL DI LA’ DEL POTERE DI PERCEZIONE E DI COMPRENSIONE DEI SENSIMATERIALI. INFINITAMENTE LONTANA E’ ANCHE MOLTO VICINA.PUR APPARENDO DIVISA TRA TUTTI GLI ESSERI, L’ANIMA SUPREMA RIMANE INDIVISIBILE (laconnessione di Dio con tutto il creato). E’ UNA. SEBBENE MANTENGA TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, SAPPICHE E’ SEMPRE LEI CHE LI DIVORA E LI FA SVILUPPARE.L’ANIMA SUPREMA E’ LA FONTE DI LUCE IN TUTTO CIO’ CHE E’ LUMINOSO. E’ AL DI LA’DELL’OSCURITA’ DELLA MATERIA ED E’ NON MANIFESTATA. E’ LA CONOSCENZA, L’OGGETTODELLA CONOSCENZA E IL FINE DELLA CONOSCENZA.E’ SITUATA NEL CUORE DI TUTTI GLI ESSERI “.(Bhagavad gita - Cap.13 verso 13-18)

L’Anima suprema ci accompagna ogni giorno della nostra esistenza e ci rafforza sempre di più se riusciamo apercepirla. Ogni volta che entriamo in profonda meditazione e realizziamo idee su chi siamo e dove siamodiretti, possiamo elevarci ed emanare energie positive ed esser parti della luce suprema di Dio.

“ MA NEL CORPO E’ PRESENTE UN ALTRO ESSERE, UN BENEFICIARIO TRASCENDENTALE; E’ ILSIGNORE, IL PROPRIETARIO SUPREMO, IL SUPERVISORE E IL CONSENZIENTE, CONOSCIUTO COMEANIMA SUPREMA (DIO).CHI COMPRENDE QUESTA FILOSOFIA CHE RIGUARDA LA NATURA MATERIALE, L’ESSERE VIVENTEE L’INTERAZIONE DELLE INFLUENZE MATERIALI E’ SICURO DI OTTENERE LA LIBERAZIONE. INQUALUNQUE SITUAZIONE SI TROVI NON RINASCERA’ MAI PIU’ IN QUESTO MONDO.ALCUNI PERCEPISCONO LA PRESENZA DELL’ANIMA SUPREMA ALL’INTERNO DI SE’ CON LAMEDITAZIONE, ALTRI COLTIVANDO LA CONOSCENZA, ALTRI ANCORA RINUNCIANDO AI FRUTTIDELL’ATTIVITA’.INOLTRE VI SONO ALCUNI CHE, PUR NON ESSENDO ESPERTI NELLA CONOSCENZA SPIRITUALE,COMINCIANO AD ADORARE IL SIGNORE SUPREMO DOPO AVER SENTITO PARLARE DI LUI. POICHE’SONO INCLINI AD ASCOLTARE GLI INSEGNAMENTI DELLE AUTORITA’, ANCHE’ESSI TRASCENDONOIL CICLO DI NASCITE E MORTI.TUTTO CIO’ CHE ESISTE, SIA MOBILE CHE IMMOBILE, NON E’ CHE L’UNIONE TRA IL CAMPOD’AZIONE (IL CORPO) E IL CONOSCITORE DI QUESTO CAMPO (L’ANIMA).

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CHI VEDE L’ANIMA SUPREMA (DIO) CHE ACCOMPAGNA L’ANIMA INDIVIDUALE (LA COSCIENZADELL’INDIVIDUO, L’ESSERE, L’IO) IN TUTTI I CORPI, E COMPRENDE CHE L’ANIMA E L’ANIMASUPREMA SITUATE NEL CORPO DISTRUTTIBILE NON SONO MAI DISTRUTTE (IMMORTALI), VEDEVERAMENTE.CHI VEDE IN OGNI ESSERE L’ANIMA SUPREMA (il Divino), OVUNQUE LA STESSA, NON SI LASCIATRASCINARE DALLA MENTE ALLA DEGRADAZIONE. SI AVVICINA COSI’ ALLA DESTINAZIONETRASCENDETALE.CHIUNQUE RIESCA A VEDERE CHE E’ IL CORPO, CREATO DALLA NATURA MATERIALE, ACOMPIERE OGNI AZIONE, MENTRE IL SE’ NON AGISCE MAI, VEDE VERAMENTE.QUANDO L’UOMO SENSIBILE CESSA DI VEDERE IDENTITA’ DIFFERENTI A CAUSA DEI CORPIMATERIALI, E VEDE CHE GLI ESSERI SONO PRESENTI IN OGNI LUOGO, RAGGIUNGE IL CONCETTODEL BRAHMAN.COLORO CHE HANNO LA PERCEZIONE DELL’ETERNITA’ POSSONO VEDERE CHE L’ANIMA ETERNAE’ SPIRITUALE E INESAURIBILE ED E’ AL DI LA’ DELLE INFLUENZE DELLA NATURA. SEBBENE SIA ACONTATTO COL CORPO MATERIALE, L’ANIMA NON AGISCE MAI E NON E’ MAI LEGATA.COME L’ETERE NON PUO’ MISCHIARSI A NIENTE PER LA SUA NATURA SOTTILE, SEBBENE PERVADAOGNI LUOGO, COSI’ L’ANIMA, CHE E’ DELLA STESSA SOSTANZA DEL BRAHMAN, NON SI MISCHIACOL CORPO, SEBBENE SIA SITUATA NEL CORPO(come l’essere umano non si mischia con il mare o con l’oceano se fa il bagno in esso).COME UN UNICO SOLE ILLUMINA L’INTERO UNIVERSO, COSI’ L’ANIMA SPIRITUALE, UNA NELCORPO, ILLUMINA CON LA COSCIENZA IL CORPO INTERO.COLORO CHE VEDONO CON GLI OCCHI DELLA CONOSCENZA LA DIFFERENZA TRA IL CORPO E ILCONOSCITORE DEL CORPO (L’ANIMA), E POSSONO ANCHE COMPRENDERE IL METODO PERLIBERARSI DALLA PRIGIONIA DELLA NATURA MATERIALE (REINCARNAZIONE), RAGGIUNGONO LADESTINAZIONE SUPREMA “.(Bhagavad Gita - Cap.13 verso 23-35)

Dio è in tutto ciò che esiste, è l’Anima Suprema che risiede nell’armonia degli opposti, il tutto. Comprendere cheogni cosa è l’intera creazione che dipende esclusivamente dal vero creatore, Dio, lo spirito supremo e che in ogniessere vivente risiede una parte di Dio e che non dobbiamo esercitare violenza sul prossimo ma portare ungrande rispetto per la vita stessa, è una grande ricchezza.

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L’AVATARA (“COLUI CHE DISCENDE”) & LA CONOSCENZA TRASCENDENTALE

“IL SIGNORE SUPREMO, DISSE:HO INSEGNATO QUESTA SCIENZA IMMORTALE DELLO YOGA A VIVASVAN, IL DIO DEL SOLE, EVIVASVAN L’HA INSEGNATA A MANU, IL PADRE DEL GENERE UMANO; MANU A SUA VOLTA, L’HAINSEGNATA A IKSVAKU “.(Bhagavad Gita - Cap. 4 verso 1)

<< Questo verso narra la storia della BHAGAVAD-GITA fin dai tempi più antichi; quando il suo insegnamento fuimpartito ai sovrani dei pianeti dell’universo, a cominciare dal sovrano del sole. I dirigenti di ogni pianeta hannoil compito di proteggere i popoli, perciò hanno il dovere di capire la scienza della Bhagavad-gita, se desideranogovernare perfettamente lo stato e proteggere i cittadini dalla cupidigia che li incatena alla materia.La vita umana deve servire a coltivare la conoscenza spirituale e a riscoprire la relazione eterna che ci unisce aDio, la persona suprema. Spetta dunque ai dirigenti di ogni nazione e di ogni pianeta diffondere questaconoscenza tra i cittadini offrendo loro educazione e cultura e insegnando il principio della devozione a Dio.In altre parole, i capi di stato devono diffondere la scienza di Krishna affinché tutti possano trarre beneficio daquesta grande scienza e possano vivere un’esistenza utile, traendo il miglior vantaggio dalla forma umana.

Tratto dalla spiegazione di A.C. BHAKTIVEDANTA SWAMI PRAHUPADA del versetto uno del capitoloquattro da: LA BHAGAVAD GITA COSI’ COM’E’ pag. 166 >>

“ QUESTA SCIENZA SUPREMA FU COSI’ TRASMESSA IN SUCCESSIONE DA MAESTRO A DISCEPOLO,E I RE SANTI RICEVETTERO IN QUESTO MODO; NEL CORSO DEL TEMPO; TUTTAVIA, LA CATENA DEIMAESTRI SI E’ INTERROTTA E QUESTA SCIENZA COSI’ COM’E’ SEMBRA ORA PERDUTA.OGGI, QUESTA ANTICHISSIMA SCIENZA DELLA RELAZIONE COL SUPREMO LA ESPONGO A TE(Arjuna), PERCHE TU SEI MIO DEVOTO E MIO AMICO E PUOI QUINDI CAPIRNE IL MISTEROTRASCENDENTALE.ARJUNA DISSE:VIVASVAN, IL DIO SEL SOLE, E’ NATO MOLTO PRIMA DI TE. COME CONCEPIRE DUNQUE CHE SIASTATO TU ALL’INIZIO A IMPARTIGLI QUESTA SCIENZA?IL SIGNORE SUPREMO DISSE:ENTRAMBI, TU ED IO, ABBIAMO ATTRAVERSATO INNUMEREVOLI NASCITE. IO POSSO RICORDARLETUTTE, MA TU NON PUOI, O VINCITORE DEL NEMICO.ANCHE SE IO SONO IL NON NATO E IL MIO CORPO TRASCENDENTALE NON SI DETERIORA MAI,ANCHE SE SONO IL SIGNORE DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, DISCENDO IN OGNI ERA NELLA MIAFORMA ORIGINALE TRASCENDENTALE.OGNI VOLTA CHE IN UN LUOGO DELL’UNIVERSO LA RELIGIONE DECLINA E L’IRRELIGIONEAVANZA, O DISCENDENTE DI BHARATA, IO VENGO IN PERSONA.DISCENDO DI ERA IN ERA PER LIBERARE LE PERSONE PIE, PER ANNIENTARE I MISCREDENTI ERISTABILIRE I PRINCIPI DELLA RELIGIONE.COLUI CHE CONOSCE LA NATURA TRASCENDENTALE DELLA MIA APPARIZIONE E DELLE MIEATTIVITA’, NON DOVRA’ PIU’ NASCERE IN QUESTO MONDO MATERIALE QUANDO AVRA’ LASCIATOIL CORPO, MA RAGGIUNGERA’ LA MIA ETERNA DIMORA. ”(Bhagavad Gita - Cap.4 verso 2-9)

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<< Una delle parole importanti in questo verso è srjami. Questo termine non può avere qui il significato di“creazione” che gli si dà generalmente perché, secondo il verso precedente, né la forma né il corpo di Dio sonostati creati: tutte le forme con cui egli appare sono eterne. Il termine srjami significa dunque che il Signore simanifesta così com’è. Sebbene di solito egli appaia in periodi determinati (una volta ogni giorno di Brahma,sotto il regno del settimo Manu, nel ventottesimo mahà-yuga, alla fine del Dvapara-yuga), questa regola non lovincola, perché egli è pienamente libero di agire a suo piacere. Discende dunque, di sua volontà, ogni volta chel’irreligione predomina e la sua vera religione soccombe. I principi della religione sono contenuti nei Veda e chitrascura di seguirli cade al livello degli empi. Lo Srimad-Bhagavatam insegna che questi principi sono le leggi diDio. Soltanto Dio può creare la religione. Fu dunque il Signore stesso che in origine enunciò i Veda nel cuore diBrahma, il primo essere creato. I principi del Dharma (Religione, funzione naturale ed eterna dell’essereindividuale che consiste nel seguire le leggi stabilite da Dio e servirlo con amore e devozione), della verareligione, sono i diretti insegnamenti della Persona Suprema e si ritrovano in tutta la Bhagavad-gita. I Vedahanno dunque lo scopo di stabilire questi principi secondo le istruzioni del Signore Supremo, e il Signoreafferma, alla fine della Bhagavad-gita, che il più alto principio religioso consiste nell’abbandonarsi a lui soltanto.I principi vedici conducono dunque a questo fine ultimo, che è l’abbandono totale a Dio, e il Signore appare ognivolta che uomini demoniaci ostacolano la giusta applicazione di questi principi. Buddha, per esempio, come cispiega lo Srimad-Bhagavatam, è una manifestazione di Krishna. Egli visse in un’epoca in cui il materialismoaveva invaso la terra e gli atei giustificavano i loro atti perversi col pretesto di seguire i Veda. In nome deisacrifici persone di natura demoniaca abbattevano bestie innocenti, senza tener conto delle severissimerestrizioni di Veda sui sacrifici di animali. Buddha venne per mettere fine a questi inutili massacri e per istituire iprincipi vedici della nonviolenza. Ogni AVATARA o AVATAR (“colui che discende”), o manifestazione delSignore, ha dunque una particolare missione da compiere, che è rivelata dalle scritture. Nessuno può essereconsiderato un Avatar se non corrisponde alla descrizione di questi testi.Alcuni affermano che il Signore appare soltanto in India. Non è esatto; Egli può manifestarsi dove e quandodesidera. Quando discende in una delle sue forme, rivela agli uomini quel tanto di conoscenza spirituale chepossono assimilare, secondo il luogo e le circostanze in cui si trovano. Ma la missione di tutti gli Avatara rimanesempre la stessa: condurre l’umanità alla coscienza di Dio e al rispetto dei principi religiosi. Krishna discendetalvolta personalmente, altre volte invia un suo rappresentante autentico, che può essere suo figlio o il suoservitore o lui stesso sotto celata forma.

Tratto dalla spiegazione di A.C. BHAKTIVEDANTA SWAMI PRAHUPADA del versetto sette del capitoloquattro da: LA BHAGAVAD GITA COSI’ COM’E’ pag. 175-176 >>

Nota: l’Avatara Buddha (Avatar di Vishnu) menzionato nei testi induisti si differenzia dal Siddharta (il principe“risvegliato” del Buddismo- Guatama Buddha).

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Questa spiegazione di A.C.Bhaktivedanta Swami Prahupada mi ha subito trasmesso e proiettato interiormente lasimilitudine del Dio fatto uomo, o figlio di Dio, Gesù Cristo, che discese sotto forma umana per insegnare la “vianuova” al popolo ebraico, che perseverava nell’errore di interpretazione della legge del Dio Yahwè sui sacrifici.Nel tempio di Gerusalemme infatti venivano sacrificati animali, e il Dio Yahwè fu maestro di istigazioni alleguerre “sante” e terribile nelle punizioni “divine”.Gesù di Nazaret, insegnò una via alternativa e parlò così:

“ AVETE INTESO CHE FU DETTO: “ OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE “. MA IO VI DICO DINON OPPORVI AL MALVAGIO; ANZI SE UNO TI PERCUOTE LA GUANCIA DESTRA, TU PORGIGLIANCHE L’ALTRA ”.(MATTEO 5:38-39)

“ MA A VOI CHE ASCOLTATE, IO DICO: AMATE I VOSTRI NEMICI, FATE DEL BENE A COLORO CHE VIODIANO, BENEDITE COLORO CHE VI MALEDICONO, PREGATE PER COLORO CHE VI MALTRATTANO”.(LUCA 6:27-28)

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Parole, queste, che vanno in contrasto con la legge del Dio dell’Antico testamento (Yahwè) la quale insegnavaqueste cose:

“ Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all’altro: frattura per frattura, occhioper occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatta all’altro ”.( LEVITICO 24:19)

“ Nessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata; dovrà essere messa a morte ”.( LEVITICO 27,29)

“ Perché io il Signore tuo Dio (Yahwè/Ihoah/Geova) sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figlifino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, ma usa misericordia fino a mille generazioniverso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti ”.( DEUTERONOMIO 5:9

“ Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore (Yahwè) ha ucciso ogni primogenito nel paesed’Egitto, i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni primofrutto del seno materno, se di sesso maschile, e riscatto ogni primogenito dei miei figli. Questo sarà un segnosulla tua mano, sarà un ornamento fra i tuoi occhi, per ricordare che con braccio potente il Signore ci ha fattiuscire dall’Egitto ”.( ESODO 13:15)

“ La vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta: senza difetti.Non offrirete al Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulceri o con la scabbia o con piaghepurulente; non ne farete sull’altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore ”.(LEVITICO 22:21)

“ Il Signore (Yahwè) disse a Mosè: «Compi la vendetta degli Israeliti contro i Madianiti, poi sarai riunito aituoi antenati».Marciarono dunque contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi…Gli Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli e depredarono tutto il loro bestiame, tutti iloro greggi e ogni loro bene;appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro attendamenti e presero tutto il bottino etutta la preda, gente e bestiame ”.( NUMERI 31-7)

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“ Se un uomo avrà un figlio testardo e ribelle che non obbedisce alla voce né di suo padre né di sua madre e,benché l’abbiano castigato, non dà loro retta, suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno daglianziani della città, alla porta del luogo dove abita, e diranno agli anziani della città: Questo nostro figlio ètestardo e ribelle; non vuole obbedire alla nostra voce, è uno sfrenato e un bevitore. Allora tutti gli uomini dellasua città lo lapideranno ed egli morirà; così estirperai da te il male e tutto Israele lo saprà e avrà timore ”.( DEUTERONOMIO 21:18)

“ Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno esser messi amorte ”.(LEVITICO 20:10)

“ Il bastardo (figlio di genitori non sposati) non entrerà nella comunità del Signore; nessuno dei suoi, neppurealla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore ”.( DEUTERONOMIO 23:3)

“ Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovrannoessere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro ”.(LEVITICO 20:13)

“ Chi bestemmia il nome del Signore (Yahwè è infatti il nome impronunciabile del Dio degli ebrei ) dovrà esseremesso a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare…”.( LEVITICO 24:16)

“ Il lebbroso colpito dalla lebbra porterà vesti strappate e il capo scoperto, si coprirà la barba e andràgridando: Immondo! Immondo! Sarà immondo finché avrà la piaga; è immondo, se ne starà solo, abiterà fuoridell’accampamento ”.( LEVITICO 13:45)

“ Osserverete dunque il sabato, perché lo dovete ritenere santo. Chi lo profanerà sarà messo a morte; chiunquein quel giorno farà qualche lavoro, sarà eliminato dal suo popolo. Durante sei giorni si lavori, ma il settimogiorno vi sarà riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque farà un lavoro di sabato sarà messo a morte. GliIsraeliti osserveranno il sabato, festeggiando il sabato nelle loro generazioni come un’alleanza perenne ”.( ESODO 31:14)

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Come ben sappiamo, Gesù Cristo aiutava gli ultimi, accudiva i lebbrosi e non osservava come legge divina ilsabato, perché riteveva che il sabato fosse fatto per gli uomini e non viceversa; questa irreligiosità degli ebrei eradovuta, (lo vedremo più avanti nel capitolo dello Gnosticismo) alla venerazione del Dio minore, il DemiurgoYahwè/Geova. Gesù di Nazaret discese dall’Alto per confermare solo in parte le legge di Mosè, se pur in manieradifferente, ovvero portando il frutto dell’amore e del perdono, la vera essenza del vero Dio, immolandosi con ilsuo estremo sacrificio corporeo, rendendo i sacrifici dell’Antico Testamento non più necessari.

“ POI GESU’ DISSE: “ QUESTO E’ IL MIO SANGUE, IL SANGUE DELLA NUOVA ALLEANZA, CHE E’SPARSO PER MOLTI “.(MARCO 14:24)

Tornando alla Bhagavad-gita, nel capitolo quattro dove si parla della conoscenza trascendentale si apprendeinoltre che:

“ LIBERI DALL’ATTACAMENTO, DALLA PAURA E DALLA COLLERA, PIENAMENTE ASSORTI IN ME ECERCANDO RIFUGIO IN ME, NUMEROSI FURONO COLORO CHE NEL PASSATO SI PURIFICARONOIMPARANDO A CONOSCERMI, E TUTTI SVILUPPARONO COSI’ UN AMORE TRASCENDENTALE PER LAMIA PERSONA.TUTTI SEGUONO LA MIA VIA IN UN MODO O NELL’ALTRO, E NELLA MISURA IN CUI SIABBANDONANO A ME, IO LI RICOMPENSO.IN QUESTO MONDO GLI UOMINI ASPIRANO AL SUCCESSO NEL COMPIMENTO DELL’ATTIVITA’INTERESSATA, PERCIO’ ADORANO GLI ESSERI CELESTI; CERTAMENTE QUAGGIU’ RACCOLGANO INBREVE TEMPO IL FRUTTO DEL LORO LAVORO.IO HO CREATO LE QUATTRO DIVISIONI DELLA SOCIETA’ UMANA SULLA BASE DELLE TREINFLUENZE DELLA NATURA MATERIALE E DELLE ATTIVITA’ AD ESSE COLLEGATE; SAPPI PERO’CHE SEBBENE IO SIA IL CREATORE DI QUESTO SISTEMA, NON AGISCO ALL’INTERNO DI ESSOPERCHE’ SONO IMMUTABILE.NON C’E’ AZIONE CHE MI CONTAMINI NE’ IO ASPIRO AI FRUTTI DELL’AZIONE (GLI ESSERI VIVENTIAGISCONO NEL LIBERO ARBITRIO).COMPRENDENDO QUESTA VERITA’ SULLA MIA PERSONA, NESSUNO S’IMPIGLIA PIU’ NELLEREAZIONI DELL’ATTIVITA’ INTERESSATA.TUTTE LE ANIME LIBERATE DAL PASSATO AGIRONO NELLA COMPRENSIONE DELLA MIA NATURATRASCENDENTALE. COMPI DUNQUE IL TUO DOVERE SEGUENDO IL LORO ESEMPIO.ANCHE L’UOMO INTELLIGENTE RESTA PERPLESSO NEL DETERMINARE CIO CHE E’ L’AZIONE ECIO’ CHE E’ L’INAZIONE. ORA TI SPIEGHERO’ CHE COS’E’ L’AZIONE E CON QUESTA CONOSCENZATI LIBERERAI DA OGNI AVVERSITA’.LA NATURA INTRICATA DELL’AZIONE E’ MOLTO DIFFICILE DA CAPIRE; SI DEVE QUINDIDETERMINARE IN MODO APPROPRIATO CHE COSA SONO L’AZIONE, L’AZIONE PROIBITA EL’INAZIONE.L’UOMO CHE VEDE L’INAZIONE NELL’AZIONE E L’AZIONE NELL’INAZIONE SI DISTINGUE PER LASUA INTELLIGENZA E SEBBENE S’IMPEGNI IN ATTIVITA’ DI OGNI GENERE E’ SITUATO SUL PIANOTRASCENDENTALE.L’UOMO CHE AGISCE LIBERO DA OGNI DESIDERIO DI GRATIFICAZIONE DEI SENSI E’ DACONSIDERARSI SITUATO NELLA PIENA CONOSCENZA. DI LUI I SAGGI AFFERMANO CHE IL FUOCODELLA PERFETTA CONOSCENZA HA RIDOTTO IN CENERE LE CONSEGUENZE DEI SUOI ATTI.ABBANDONANDO OGNI ATTACCAMENTO AI RISULTATI DELL’AZIONE, SEMPRE SODDISFATTO EINDIPENDENTE, EGLI NON COMPIE ATTI INTERESSANTI, BENCHE’ SIA IMPEGNATO IN OGNIGENERE DI ATTIVITA’.UN UOMO DOTATO DI TALE COMPRENSIONE AGISCE CON MENTE E INTELLIGENZAPERFETTAMENTE CONTROLLATE, ABBANDONA OGNI DESIDERIO DI POSSESSO E AGISCE SOLO PER

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PROVVEDERE ALLE SUE STRETTE NECESSITA’ VITALI. COSI’ FACENDO NON E’ COLPITO DALLEREAZIONI DEL PECCATO.CHI E’ SODDISFATTO DI CIO’ CHE GIUNGE SPONTANEAMENTE, CHI E’ LIBERO DALLA DUALITA’ EDALL’INVIDIA, ED E’ EQUANIME NEL SUCCESSO E NEL FALLIMENTO, BENCHE’ AGISCA NONRIMANE MAI LEGATO DALLE SUE ATTIVITA’.LE AZIONI DELL’UOMO CHE NON SUBISCE LE INFLUENZE DELLA NATURA MATERIALE ED E’PIENAMENTE SITUATO NELLA CONOSCENZA TRASCENDENTALE SI FONDONO COMPLETAMENTENELLA TRASCENDENZA.LA PERSONA PIENAMENTE ASSORTA NELLA COSCIENZA DI KRISHNA E’ SICURA DI RAGGIUNGEREIL REGNO SPIRITUALE GRAZIE AL SUO PIENO CONTRIBUTO ALLE ATTIVITA’ SPIRITUALI, IN CUI LACONSUMAZIONE E’ ASSOLUTA E CIO’ CHE E’ OFFERTO PARTECIPA DELLA MEDESIMA NATURASPIRITUALE.ALCUNI YOGI ADORANO PERFETTAMENTE GLI ESSERI CELESTI (DEVA) CON L’OFFERTA DISACRIFICI, ALTRI OFFRONO SACRIFICI NEL FUOCO DEL BRAHMAN SUPREMO.ALCUNI (I PURI BRAHMACARI) SACRIFICANO L’UDITO E GLI ALTRI SENSI NEL FUOCO DELLAMENTE CONTROLLATA, E ALTRI (I GRHASTHA) SACRIFICANO GLI OGGETTI DEI SENSI NEL FUOCODEI SENSI.ALTRI ANCORA, INTERESSATI A RAGGIUNGERE LA REALIZZAZIONE SPIRITUALE CONTROLLANO LAMENTE E I SENSI, OFFRONO LE FUNZIONI DEI SENSI E DEL SOFFIO VITALE COME OBLAZIONI NELFUOCO DELLA MENTE CONTROLLATA.SEGUENDO I RIGIDI VOTI, ALCUNI SONO ILLUMINATI DAL SACRIFICIO DEI BENI MATERIALI EALTRI DAL COMPIMENTO DI SEVERE AUSTERITA’, ALTRI ANCORA DALLA PRATICA DELLO YOGAMISTICO IN OTTO FASI, OPPURE DALLO STUDIO DEI VEDA AL FINE DI ACQUISIRE LA CONOSCENZATRASCENDENTALE.ALCUNI, INOLTRE, CERCANO L’ESTASI COL CONTROLLO DEL RESPIRO E SI ESERCITANO AFONDERE IL SOFFIO ESPIRATO NEL SOFFIO INSPIRATO, E IL SOFFIO INSPIRATO IN QUELLOESPIRATO, GIUNGENDO COSI’ A SOSPENDERE OGNI RESPIRAZIONE E A CONOSCERE L’ESTASI.ALTRI ANCORA, LIMITANDO IL NUTRIMENTO, SACRIFICANO IL SOFFIO ESPIRATO IN SE STESSO.TUTTI COLORO CHE CONOSCONO LO SCOPO DEL SACRIFICIO (NON INTESO COME SACRIFICAREESSERI VIVENTI) SI PURIFICANO DALLE REAZIONI DEL PECCATO, E AVENDO GUSTATO IL NETTAREDEI FRUTTI DEL SACRIFICIO AVANZANO VERSO LA SUPREMA ED ETERNA ATMOSFERA.SENZA SACRIFICI NON SI PUO’ VIVERE FELICI SU QUESTO PIANETA O IN QUESTA VITA; CHE DIREDELLA PROSSIMA?TUTTI QUESTI DIFFERENTI SACRIFICI SONO APPROVATI DAI VEDA E SONO CONCEPITI SECONDOLE DIVERSE FORME DI ATTIVITA’. SAPENDO QUESTO, SARAI LIBERATO.O VINCITORE DEL NEMICO, IL SACRIFICIO COMPIUTO IN CONOSCENZA (vedi GESU’ CRISTO) E’SUPERIORE AL SEMPLICE SACRIFICIO DEI BENI MATERIALI PERCHE’ IN REALTA’ IL SACRIFICIODELL’AZIONE CULMINA NELLA CONOSCENZA TRASCENDENTALE.CERCA DI CONOSCERE LA VERITA’ AVVICINANDO UN MAESTRO SPIRITUALE, PONIGLI DELLEDOMANDE (essere come un BAMBINO) CON SOTTOMISSIONE E SERVILO. L’ANIMA REALIZZATA PUO’RIVELARTI LA CONOSCENZA PERCHE’ HA VISTO LA VERITA’.E QUANDO AVRAI ACQUISITO LA VERA CONOSCENZA DA UN’ANIMA REALIZZATA NON CADRAI MAIPIU’ NELL’ILLUSIONE PERCHE’ GRAZIE A QUESTA CONOSCENZA CAPIRAI CHE TUTTI GLI ESSERISONO PARTE DEL SUPREMO; IN ALRTE PAROLE, ESSI MI APPARTENGONO”.(Bhagavad Gita - Cap.4 verso 10-35)

Il sacrificio fatto da Gesù Cristo di finire in croce per l’umanità è stato il gesto che ha permesso di sfuggire (a chicrede in LUI/DIO) dal ciclo delle nascite e morti (reincarnazione) ?La RESURREZIONE del Cristo la possiamo ottenere tutti quanti noi. Nell’archetipo dell’interiorità spirituale,possiamo infatti resuscitare spiritualmente passando da un concetto di morte, intesa come vita materiale, ad unapiù elevata vita nella coscienza di Dio, la realizzazione spirituale.

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“ DIO INFATTI HA TANTO AMATO IL MONDO DA DARE IL SUO UNIGENITO FIGLIO, PERCHE’CHIUNQUE CREDE IN LUI NON MUOIA, MA ABBIA VITA ETERNA “.(GIOVANNI 3:16)

“ ANCHE SE TU FOSSI CONSIDERATO IL PEGGIORE DEI PECCATORI, UNA VOLTA SALITO SULVASCELLO DELLA CONOSCENZA TRASCENDENTALE RIUSCIRAI A SUPERARE L’OCEANO DELLASOFFERENZA.COME IL FUOCO ARDENTE RIDUCE IN CENERE IL LEGNO, COSI’ IL FUOCO DELLA CONOSCENZARIDUCE IN CENERE TUTTE LE REAZIONI DELLE ATTIVITA’ MATERIALI.IN QUESTO MONDO NIENTE E’ COSI’ SUBLIME E PURO COME LA CONOSCENZA TRASCENDENTALE.TALE CONOSCENZA E’ IL FRUTTO MATURO DI OGNI MISTICISMO. CHI E’ DIVENTATO PERFETTONELLA PRATICA DEL SERVIZIO DEVOZIONALE GODE IN SE STESSO DI QUESTA CONOSCENZA NELCORSO DEL TEMPO.L’UOMO DI FEDE, CHE E’ VOTATO ALLA CONOSCENZA TRASCENDENTALE E DOMINA I SENSI, E’IDONEO A OTTENERE TALE CONOSCENZA, E DOPO AVERLA RAGGIUNTA CONQUISTA PRESTO LASUPREMA PACE SPIRITUALE.MA GLI UOMINI IGNORANTI E PRIVI DI FEDE CHE DUBITANO DELLE SCRITTURE RIVELATE NONPOSSONO DIVENTARE COSCIENTI DI DIO E SI DEGRADANO. PER COLUI CHE DUBITA NON C’E’FELICITA’ NE’ IN QUESTA VITA NE’ NELLA PROSSIMA.L’UOMO CHE AGISCE NEL SERVIZIO DEVOZIONALE RINUNCIANDO AI FRUTTI DELL’AZIONE, E HAELIMINATO I DUBBI CON LA CONOSCENZA TRASCENDENTALE, E’ FERMAMENTE STABILITO NELSE’; NON E’ QUINDI LEGATO DALLE CONSEGUENZE DELL’AZIONE.I DUBBI CHE SONO SORTI NEL TUO CUORE A CAUSE DELL’IGNORANZA DEVONO DUNQUE ESSERETRONCATI CON L’ARMA DELLA CONOSCENZA. ARMATO DELLO YOGA (UNIONE CON DIO) OARJUNA, ALZATI E COMBATTI ”.(Bhagavad Gita - Cap. 4 verso 36-42)

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L’ILLUSIONE, LA NATURA MATERIALE & LA NATURA DEMONIACA

L’anima viene catapultata in questo mondo ed è soggetta al piacere dei sensi e alle tre influenze dellanatura materiale:

“ LA NATURA MATERIALE E’ FORMATA DA TRE INFLUENZE: VIRTU’, PASSIONE E IGNORANZA. OARJUNA DALLE POTENTI BRACCIA, QUANDO L’ESSERE VIVENTE ENTRA IN CONTATTO CON LANATURA MATERIALE SUBISCE IL CONDIZIONAMENTO DI QUESTE TRE INFLUENZE.O ARJUNA SENZA PECCATO, L’INFLUENZA DELLA VIRTU’, CHE E’ PIU’ PURA DELLE ALTRE,ILLUMINA L’ESSERE E LO LIBERA DALE CONSEGUENZE DI TUTTE LE SUE COLPE.CHI SUBISCE IL SUO INFLUSSO E’ CONDIZIONATO DA UN SENSO DI FELICITA’ E DI CONOSCENZA.L’INFLUENZA DELLA PASSIONE NASCE DA DESIDERI ILLUMINATI E ARDENTI. ESSA LEGA L’ANIMAINCARNATA ALL’AZIONE MATERIALE E AI SUOI FRUTTI.O DISCENDENTE DI BHARATA, SAPPI CHE L’INFLUENZA DELLE TENEBRE, NATA DALL’IGNORANZA,E’ CAUSA D’ILLUSIONE PER TUTTI GLI ESSERI INCARNATI.LA PAZZIA, L’INDOLENZA E IL SONNO, CHE LEGANO L’ANIMA CONDIZIONATA, SONO IL RISULTATODI QUESTA INFLUENZA.LA VIRTU’ CONDIZIONA L’UOMO ALLA FELICITA’.LA PASSIONE LO CONDIZIONA AI FRUTTI DELL’AZIONE, E L’IGNORANZA, COPRENDO LACONOSCENZA, LO VINCOLA ALLA PAZZIA.TALVOLTA L’INFLUENZA DELLA VIRTU’ PREVALE E SCONFIGGE L’INFLUENZA DELLA PASSIONE EDELL’IGNORANZA. TALVOLTA E’ L’INFLUENZA DELLA PASSIONE A SCONFIGGERE VIRTU’ EIGNORANZA, E ALTRE VOLTE, L’IGNORANZA SCONFIGGE VIRTU’ E PASSIONE.COSI’, QUESTA LOTTA PER IL SOPRAVVENTO NON HA MAI FINE.QUANDO TUTTE LE PORTE DEL CORPO UMANO (NOVE PORTE: DUE OCCHI, DUE ORECCHI, DUENARICI, UNA BOCCA, UN ORIFIZIO GENITALE E UNO ANALE) SONO ILLUMINATE DALLACONOSCENZA, SI POSSONO SPERIMENTARE GLI EFFETTI DELLA VIRTU’.QUANDO VI E’ UN INCREMENTO DELLA PASSIONE, SI SVILUPPANO I SINTOMI DI UN GRANDEATTACCAMENTO, SI MOLTIPLICANO LE ATTIVITA’ INTERESSATE E GLI SFORZI INTENSI, I DESIDERIINCONTROLLABILI E LE ASPIRAZIONI ARDENTI.QUANDO L’IGNORANZA CRESCE, SI MANIFESTANO LE TENEBRE, L’OZIO E L’ILLUSIONE ”.(Bhagavad Gita - Cap.14 verso 5-13)

<< Senza illuminazione non c’è conoscenza. Chi è avvolto dall’ignoranza non segue alcun principio regolare,agisce per capriccio, senza uno scopo. Anche se ha la capacità di lavorare, non vuole fare questo sforzo. Questa èl’illusione. Nonostante la conoscenza sia presente in lui, la sua vita è inattiva. Queste sono le caratteristiche dicolui che è sotto l’influenza dell’ignoranza.Tratto dalla spiegazione di A.C. BHAKTIVEDANTA SWAMI PRAHUPADA del versetto tredici del capitoloquattordici da: LA BHAGAVAD GITA COSI’ COM’E’ pag. 593 >>

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“ CHI MUORE SOTTO L’INFLUENZA DELLA VIRTU’ RAGGIUNGE I PIANETI SUPERIORI, I PIANETIPURI DOVE VIVONO I GRANDI SAGGI.CHI MUORE SOTTO L’INFLUENZA DELLA PASSIONE RINASCE TRA COLORO CHE SI DEDICANOALL’ATTIVITA’ INTERESSATA: CHI MUORE SOTTO L’INFLUENZA DELL’IGNORANZA RINASCE NELREGNO ANIMALE.L’AZIONE COMPIUTA IN VIRTU’, L’AZIONE PIA, PORTA ALLA PURIFICAZIONE, QUELLA COMPIUTAIN PASSIONE PORTA ALLA SOFFERENZA, MENTRE L’AZIONE COMPIUTA IN IGNORANZA ALLASTUPIDITA’.DALLA VIRTU’ SI SVILUPPA LA VERA CONOSCENZA, DALLA PASSIONE, SI SVILUPPA L’AVIDITA’ EDALL’IGNORANZA SI SVILUPPA LA STUPIDITA’, LA FOLLIA E L’ILLUSIONE.LE PERSONE SITUATE NELLA VIRTU’ SI ELEVANO GRADUALMENTE AI PIANETI SUPERIORI.LE PERSONE DOMINATE DALLA PASSIONE VIVONO SUI PIANETI TERRESTRI, E COLORO CHESUBISCONO IL CONDIZIONAMENTO IGNOBILE DELL’IGNORANZA SCIVOLANO NEI MONDIINFERNALI.QUANDO IN OGNI AZIONE SI COMPRENDE CON CHIAREZZA CHE SONO SOLTANTO LE INFLUENZEDELLA NATURA MATERIALE AD AGIRE, E CHE IO, IL SIGNORE SUPREMO, LE TRASCENDO, ALLORASI RAGGIUNGE LA MIA NATURA SPIRITUALE.QUANDO L’ESSERE INCARNATO E’ IN GRADO DI SUPERARE QUESTE TRE INFLUENZE CHEACCOMPAGNANO IL CORPO, SI LIBERA DALLA NASCITA, DALLA MORTE, DALLA VECCHIAIA EDALLE SOFFERENZE CHE NE DERIVANO, E PUO’ GUSTARE IL NETTARE IN QUESTA VITA STESSA.

ARJUNA CHIESE:MIO CARO SIGNORE, DA QUALI SINTOMI SI RICONOSCE COLUI CHE HA GIA SUPERATO LE TREINFLUENZE MATERIALI?COME SI COMPORTA E IN CHE MODO LE TRASCENDE?

DIO, LA PERSONA SUPREMA DISSE:O FIGLIO DI PANDU, CHI NON PROVA AVVERSIONE PER L’ILLUMINAZIONE, L’ATTACCAMENTO EL’ILLUSIONE, NE’ PROVA DESIDERIO PER QUESTE COSE IN LORO ASSENZA; CHI NON VACILLA NE’SI LASCIA TURBARE DA TUTTE QUESTE REAZIONI CAUSATE DALLE INFLUENZE MATERIALI, MARESTA NEUTRALE E TRASCENDENTALE SAPENDO CHE SONO SOLTANTO QUESTE INFLUENZE ADAGIRE; CHI SITUA NEL SE’ E GUARDA CON EQUANIMITA’ IL PIACERE E LA SOFFERENZA; CHICONSIDERA DELLO STESSO VALORE LA ZOLLA DI TERRA, LA PIETRA E L’ORO, CHI E’ EQUANIMEVERSO CIO’ CHE E’ DESIDERABILE E CIO’ CHE NON LO E’, CHI E’ STABILE, EQUILIBRATO DIFRONTE ALL’ELOGIO E AL RIMPROVERO, DI FRONTE ALL’ONORE E AL DISONORE, CHI TRATTACON IMPARZIALITA’ L’AMICO E IL NEMICO, E HA RINUNCIATO A OGNI ATTIVITA’ MATERIALE – DIQUESTA PERSONA SI PUO’ AFFERMARE CHE HA TRASCESO LE INFLUENZE DELLA NATURAMATERIALE.CHI S’IMPEGNA COMPLETAMENTE NEL SERVIZIO DEVOZIONALE, SENZA DEVIARE IN NESSUNACIRCOSTANZA, TRASCENDE SUBITO LE TRE INFLUENZE DELLA NATURA MATERIALE E RAGGIUNGEIL LIVELLO DEL BRAHMAN.IO SONO LA BASE DEL BRAHMAN IMPERSONALE, CHE E’ IMMORTALE, IMPERITURO, ETERNO ED E’LA POSIZIONE COSTITUZIONALE DELLA FELICITA’ SUPREMA.(Bhagavad Gita Cap.14 verso 14-27)

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la natura dell’illusione viene descritta da Krishna ad Arjuna in questo modo:

“ COLORO CHE SONO LIBERI DAL FALSO PRESTIGIO, DALL’ILLUSIONE E DALLE FALSE RELAZIONI,CHE COMPRENDONO L’ETERNO, CHE HANNO CHIUSO CON LA LUSSURIA MATERIALE E HANNOSUPERATO LA DUALITA’ DELLA GIOIA E DEL DOLORE, E SENZA PERPLESSITA’ SANNO COMEARRENDERSI ALLA PERSONA SUPREMA, RAGGIUNGONO QUESTO REGNO ETERNO.QUESTA MIA SUPREMA DIMORA NON E’ ILLUMINATA NE’ DAL SOLE NE’ DALLA LUNA NE’ DALFUOCO O DALL’ELETTRICITA’. COLORO CHE LA RAGGIUNGONO NON TORNANO MAI PIU’ INQUESTO MONDO.GLI ESSERI VIVENTI, IN QUESTO MONDO DI CONDIZIONI, SONO MIEI FRAMMENTI ETERNI, MAESSENDO CONDIZIONATI LOTTANO DURAMENTE CON I SEI SENSI, TRA CUI LA MENTE.COME L’ARIA TRASPORTA GLI ODORI, COSI‘ L’ESSERE VIVENTE, NEL MONDO MATERIALE,TRASPORTA DA UN CORPO ALL’ALTRO LE SUE DIVERSE CONCEZIONI DI VITA. COSI’ SI RIVESTE DIUNA FORMA CORPOREA, POI DI NUOVO L’ABBANDONA PER PRENDERNE UN’ALTRA.OGNI VOLTA CHE SI RIVESTE DI UN NUOVO CORPO GROSSOLANO, L’ESSERE VIVENTE OTTIENE UNPARTICOLARE SENSO DELL’UDITO, DELLA VISTA, DEL TATTO, DEL GUSTO E DELL’ODORATO, CHEGRAVITANO ATTORNO ALLA MENTE. EGLI GODE COSI’ DI UNA DETERMINATA GAMMA DI OGGETTIDEI SENSI.GLI STOLTI NON RIESCONO A CAPIRE COME L’ESSERE VIVENTE LASCI IL CORPO O DI QUALESPECIE CORPOREA DOVRA’ GODERE SOTTO L’INCANTESIMO DELLE TRE INFLUENZE MATERIALI,MA COLORO CHE HANNO GLI OCCHI ILLUMINATI DALLA CONOSCENZA POSSONO CAPIRLO.GLI SPIRITUALISTI FERMAMENTE STABILITI NELLA REALIZZAZIONE SPIRITUALE POSSONO VEDERETUTTO CIO’ CON CHIAREZZA, MA COLORO CHE NON HANNO UNA MENTE EVOLUTA E NON SONOSITUATI NELLA REALIZZAZIONE SPIRITUALE, SEBBENE SI SFORZINO, NON RIESCONO A COGLIERECIO’ CHE ACCADE.LO SPLENDORE DEL SOLE CHE DISSIPA LE TENEBRE DEL MONDO INTERO EMANA DA ME.E ANCHE LO SPLENDORE DELLA LUNA E DEL FUOCO EMANANO DA ME.ENTRO IN TUTTI I PIANETI E CON LA MIA ENERGIA LI MANTENGO NELLA LORO ORBITA. DIVENTOLA LUNA E FORNISCO COSI’ LA LINFA VITALE A TUTTI I VEGETALI.SONO IL FUOCO DELLA DIGESTIONE NEL CORPO DI OGNI ESSERE VIVENTE E MI UNISCO ALL’ARIAVITALE, INSPIRATA ED ESPIRATA, PER ASSIMILARE LE QUATTRO VARIETA’ DI ALIMENTI.SONO NEL CUORE DI OGNI ESSERE E DA ME VIENE IL RICORDO, LA CONOSCENZA E L’OBLIO. ILFINE DI TUTTI I VEDA E’ QUELLO DI CONOSCERMI.IN VERITA’ IO SONO COLUI CHE HA COMPOSTO IL VEDANTA (LA CONCLUSIONE DEL SAPERE) ESONO COLUI CHE CONOSCE I VEDA.ESISTONO DUE CATEGORIE DI ESSERI, I FALLIBILI E GLI INFALLIBILI. NEL MONDO MATERIALEOGNI ESSERE E’ FALLIBILE, MA NEL MONDO SPIRITUALE TUTTI SONO INFALLIBILI.OLTRE A QUESTE DUE CATEGORIE DI PERSONE VI E’ LA PIU’ GRANDE PERSONALITA’ VIVENTE,L’ANIMA SUPREMA, L’ETERNO SIGNORE IN PERSONA, CHE ENTRA NEI TRE MONDI E LI SOSTIENE.POICHE’ SONO TRASCENDENTALE, AL DI LA’ DEL FALLIBILE E DELL’INFALLIBILE, E POICHE’SONO IL PIU’ GRANDE, SONO CELEBRATO NEL MONDO DEI VEDA COME LA PERSONA SUPREMA.COLUI CHE MI CONOSCE COME DIO, LA PERSONA SUPREMA, E NON HA DUBBI, CONOSCE OGNICOSA, PERCIO’ S’IMPEGNA CON TUTTO SE STESSO NEL SERVIRMI CON DEVOZIONE.(Bhagavad Gita - Cap. 15 verso 5-19)

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Per quanto riguarda la NATURA DEMONIACA, esaminiamo la questione dal punto di vista della spiegazione diKrisna, il quale ci racconta le metodologie dei potenti della terra che puntano esclusivamente al bene materiale ealla ricchezza, escludendo l’amore e la verità divina; la Bhagavad-gita infatti ci racconta nel capitolo sedici ledifferenti nature:

“ ORGOGLIO, ARROGANZA, PRESUNZIONE, COLLERA, RUDEZZA E IGNORANZA SONO LE QUALITA’CARATTERISTICHE DEGLI UOMINI DI NATURA DEMONIACA.LE QUALITA’ DIVINE PORTANO ALLA LIBERAZIONE, MENTRE LE QUALITA’ DEMONIACHE PORTANOALLA SCHIAVITU’. MA NON TEMERE, TU SEI NATO CON QUALITA’ DIVINE.IN QUESTO MONDO ESISTONO DUE CATEGORIE DI ESSERI CREATI, GLI UNI DIVINI E GLI ALTRIDEMONIACI. TI HO GIA’ PARLATO A LUNGO DELLE QUALITA’ DIVINE, ORA ASCOLTA DA ME GLIATTRIBUTI DEMONIACI.LE PERSONE DEMONIACHE NON SANNO CIO’ CHE SI DEVE FARE E CIO’ CHE NON SI DEVE FARE. INLORO NON C’E’ NE’ PUREZZA, NE’ COMPORTAMENTO CORRETTO, NE’ VERIDICITA’.DICONO CHE QUESTO MONDO E’ IRREALE, PRIVO DI FONDAMENTO E DI UN DIO CHE LOCONTROLLI; DICONO CHE E’ PRODOTTO SOLTANTO DAL DESIDERIO SESSUALE E NON HA ALTRACAUSA CHE LA LUSSURIA.SULLA BASE DI TALI CONCLUSIONI, GLI UOMINI DEMONIACI, SMARRITI E PRIVI DI INTELLIGENZA,S’IMPEGNANO IN ATTIVITA’ DANNOSE E IGNOBILI DESTINATE ALLA DISTRUZIONE DEL MONDO (IPOTENTI DELLA TERRA APPARTENENTI ALLE PIU’ ANTICHE SOCIETA’ SEGRETE/MASSONERIA/ILLUMINATI).GLI UOMINI DEMONIACI, PREDA DELL’ILLUSIONE, SI RIFUGIANO IN UNA LUSSURIA INSAZIABILE ENELLA PRESUNZIONE DELL’ORGOGLIO E DEL FALSO PRESTIGIO. ATTRATTI DA CIO’ CHE E’TEMPORANEO, SONO SEMPRE SPINTI VERSO ATTIVITA’ MALSANE (GUERRA/ POTERE ERICCHEZZE).ESSI CREDONO CHE LA GRATIFICAZIONE DEI SENSI SIA LA NECESSITA’ PRIMARIA DELLA CIVILTA’UMANA, COSI’ FINO AL TERMINE DEI LORI GIORNI VIVONO UN’ANSIA SENZA LIMITI. IMPIGLIATI INUNA RETE DI DESIDERI, IMMERSI NELLA LUSSURIA E NELLA COLLERA, ACCUMULANO DENAROCON MEZZI ILLECITI PER SODDISFARE I SENSI.L’UOMO DEMONIACO PENSA:“OGGI POSSIEDO TUTTA QUESTA RICCHEZZA E SECONDO I MIEI PIANI NE OTTERRO’ ANCORA DIPIU’. QUELL’UOMO ERA UN MIO NEMICO E IO L’HO UCCISO E ANCHE GLI ALTRI MIEI NEMICISARANNO A LORO VOLTA UCCISI. IO SONO IL PADRONE DI TUTTO, SONO COLUI CHE GODE DITUTTO. SONO PERFETTO, POTENTE E FELICE. SONO L’UOMO PIU’ RICCO E SONO ATTORNIATO DAUNA PARENTELA ARISTOCRATICA. NON ESISTE NESSUNO POTENTE E FELICE COME ME. COMPIRO’SACRIFICI, FARO’ LA CARITA’ E COSI’ POTRO’ GODERE.”ECCO COME QUESTE PERSONE SONO SVIATE DALL’IGNORANZA.COSI’, AGITATO DA MOLTEPLICI ANSIE E IMPRIGIONATO IN UNA RETE D’ILLUSIONI, SI ATTACCATANTO FORTEMENTE AL PIACERE DEI SENSI CHE SCIVOLA VERSO LE REGIONI INFERNALI.COMPIACIUTO DI SE’, SEMPRE ARROGANTE, SVIATO DALLA RICCHEZZA E DAL FALSO PRESTIGIO,TALVOLTA PER ORGOGLIO COMPIE SACRIFICI CHE SONO TALI SOLO DI NOME (PREDICANDOBENE MA RAZZOLANDO MALE), SENZA SEGUIRE ALCUN PRINCIPIO E ALCUNA REGOLA.POICHE’ SI RIFUGIANO NEL FALSO EGO, NELLA PREPOTENZA, NELL’ORGOGLIO, NELLA LUSSURIAE NELLA COLLERA, I DEMONI DIVENTANO INVIDIOSI DI DIO, LA PERSONA SUPREMA, CHE RISIEDENEL LORO STESSO CORPO E IN QUELLO DEGLI ALTRI, E BESTEMMIANO LA VERA RELIGIONE.GLI INVIDIOSI E I MALVAGI, PIU’ DEGRADATI TRA GLI UOMINI, IO LI GETTO PER SEMPRENELL’OCEANO DELL’ESISTENZA MATERIALE TRA LE VARIE SPECIE DI VITA DEMONIACA.

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RINASCENDO VITA DOPO VITA NELLE SPECIE DEMONIACHE, TALI PERSONE NON RIESCONO MAIAD AVVICINARSI A ME (QUESTO INFERNO VIENE INTESO COME LA CONDANNA DI NON POTERVEDERE MAI LA LUCE DELL’AMORE DI DIO).A POCO A POCO SPROFONDANO IN CONDIZIONI DI ESISTENZA SEMPRE PIU’ ABOMINEVOLI.SONO TRE LE PORTE CHE CONDUCONO A QUESTO INFERNO:LA LUSSURIA, LA COLLERA E L’AVIDITA’.OGNI UOMO SANO DI MENTE DOVREBBE ALLONTANARSENE PERCHE’ ESSE PORTANO ALLADEGRADAZIONE DELL’ANIMA.L’UOMO CHE HA SAPUTO EVITARE QUESTE TRE PORTE DELL’INFERNO, SI DEDICA AD ATTIVITA’CHE FAVORISCOO LA REALIZZAZIONE SPIRITUALE E GRADUALMENTE RAGGIUNGE LADESTINAZIONE SUPREMA “.(Bhagavad Gita - Cap. 16 verso 4-23)

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LE ERE COSMICHE

Tratto dalla spiegazione di A.C.Bhaktivedanta Swami Prabhupada dalla “Bhagavad Gita così com’è” pag 361-362:

<< La durata dell’universo materiale è limitata e si manifesta per cicli di kalpa. Ogni kalpa costituisce un giornodella vita di Brama e conta mille cicli di quattro ERE,o YUGA: il Satya-yuga, il Treta-yuga, lo Dvapata-yuga e ilKali-yuga. Il Satya-yuga, dove regnano la virtù, la saggezza e la religione, senza la minima traccia d’ignoranza odi vizio, dura 1.728.000 anni. Il Treta-yuga, in cui comincia ad apparire il vizio, dura 1296.000 anni. LoDvapara-yuga, durante il quale la virtù e la religione declinano ancora mentre il vizio aumenta, dura 864.000anni. E il Kali-yuga (cominciato 5.000 anni fa), in cui abbondano i conflitti, l’ignoranza, l’irreligione, il vizio ein cui la vera virtù è praticamente scomparsa, dura 432.000 anni. In questa era l’immoralità incalza a tal puntoche alla fine il Signore Supremo appare in persona (SECONDA VENUTA DI CRISTO/APOCALISSE- nota mia),sotto forma dell’Avatara KALKI, per vincere i demoni, salvare i suoi devoti e dare inizio a un nuovo Satya-yuga.E il ciclo ricomincia. Questi quattro yuga ripetuti mille volte formano un giorno della vita di Brahma, l’esserecreatore, e ogni sua notte dura altrettanto, Brahma vive cent’anni, che corrispondono dunque a 311 bilioni 40miliardi (311.040.000.000.000) dei nostri anni terrestri, poi muore. Ma questa longevità formidabile, per noiquasi infinita, non è che un lampo nello scorrere dell’eternità. L’Oceano Causale contiene innumerevoli Brahmache appaiano e scompaiano come bolle nell’Atlantico: poiché appartengono all’universo materiale, come ilmondo che governano, questi Brahma sono in un incessante divenire.Nessuno, nell’universo materiale, neppure Brahma, sfugge alla nascita, alla vecchiaia, alla malattia e alla morte(ECCO SPIEGATA LA MORTE MATERIALE DI GESU’ (CROCIFISSIONE) CHE POI RESUSCITERA’ INALTRA FORMA- nota mia). Brahma, tutta via, poiché serve direttamente il Signore Supremo governandol’universo, è già liberato. Sul suo pianeta, Brahmaloka, che è il più evoluto dell’universo e sopravvive anche ailuoghi paradisiaci del sistema planetario superiore, vanno i sannyasi avanzati: ma per le leggi della naturamateriale né Brahma né gli abitanti di Brahmaloka sfuggono alla morte >>.

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CAPITOLO DUE:

LO GNOSTICISMO

Il termine Gnosticismo deriva dalla parola greca Gnosis (conoscenza), ma nella letteratura gnostica non si trattaaffatto di un sapere qualunque. La Gnosi si presenta come una meravigliosa conoscenza di prestigio, ma più cheun antico sapere, sembrerebbe una rivelazione misteriosa o di natura celeste.

La gnosi è un sistema complesso in cui confluiscono le più variegate tradizioni religiose, inclini a dimostrare ununico pensiero: la discesa dell’anima nella materia corporea che trova la salvezza solo con il risveglio dellascintilla divina interiore, tramite la conoscenza. Lo gnosticismo dipinge con chiarezza i differenti sistemi dipensiero, che agli albori della tarda antichità hanno cercato di armonizzare i fondamenti salvifici della dottrinaellenistica e della religione orientale, con il nascente Cristianesimo. La sua origine misteriosa sembrerebbecollegata all’Egitto, a Babilonia, all’Iran, alle religioni misteriche del mondo mediterraneo, alla filosofia greca,all’esoterismo giudaico e perfino dall’India, lo gnosticismo è considerato inoltre da molti studiosi, comel’estrema ellenizzazione del Cristianesimo.Lo Gnosticismo si oppone alla comune Pistis (fede comune o credenza) dei semplici fedeli, nelle sette gnostichesi afferma che il loro sapere deriva da libri di origine allogena, ovvero una conoscenza superiore al mondomateriale in cui viviamo.Queste opere sono attribuite ad inviati celesti e personaggi prestigiosi, gli gnostici cristiani affermano di seguireil messaggio segreto di Gesù Cristo.Lo gnosticismo quindi si può considerate a tutti gli effetti, una dottrina segreta in cui la via da seguire è nellaconoscenza salvifica.

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Simboleggiata da un fuoco illuminatore e generatore, la GNOSI risveglia l’anima dell’eletto dal sonno profondoin cui era intrappolata, portando lo stato dell’essere dalla semplice coscienza ad uno stadio di super-coscienza,questa conoscenza porta ad un’illuminazione, la quale consente di elevarti più degli altri.

“ L’UOMO, INFATTI E’ UN VIVENTE ESSERE DIVINO, CHE VA ACCOSTATO NON AL RESTO DEGLIESSERI VIVENTI, MA A QUELLI SUPERIORI E CELESTI CHE CHIAMIAMO DEI.SE ANZI NON DOBBIAMO TEMERE DI DIRE LA VERITA’, L’UOMO VERAMENTE UOMO SI COLLOCAANCORA PIU’ IN ALTO DEGLI DEI, O, PER LO MENO, VI E’ UNA COMPLETA EGUAGLIANZA DIPOTERI FRA L’UNO E GLI ALTRI.IN EFFETTI, NESSUNO DEGLI DEI CELESTI VARCHERA’ MAI I CONFINI DEL CIELO PER SCENDERESULLA TERRA; AL CONTRARIO, L’UOMO E’ IN GRADO DI ELEVARSI FINO AL CIELO, PUO’MISURARLO E CONOSCERE CIO’ CHE E’ IN ALTO NEL CIELO E CIO’ CHE E’ IN BASSO, TUTTOIMPARANDO CON PRECISIONE E MERAVIGLIA SUPREMA; NON HA NEPPURE BISOGNO DI LASCIARELA TERRA PER STABILIRSI LASSU’, TANTO LUNGI SI ESTENDE IL SUO POTERE ”.(CORPUS HERMETICUM X:24-25)

GNOSTICISMO & LA REINCARNAZIONE

Nella KABBALAH, la mistica ebraica, si crede fermamente alla teoria della reincarnazione, e la maggior partedelle correnti gnostiche difendono con fermezza la teoria delle rinascite e morti, la reincarnazione.Durante un processo inquisitorio un cataro affermò queste parole:

“ LA TUA ANIMA, HA GIA’ ABITATO CENTO CORPI E PIU’ ”.

Addirittura alcuni gnostici interpretavano l’Odissea di Omero come un’allegoria dei viaggi burrascosi chetrascorre l’anima in questo mondo, nel travaglio delle nascite e morti. Il manicheismo chiama questo ciclo dinascite e morti, “TRAVASI”.Alcuni gnostici come Marcione, che non credevano alla reincarnazione, erano tuttavia ossessionati ugualmentedal tempo, che lo consideravano fonte d’angoscia, e carcere dell’uomo.

LA PRIGIONE CORPOREA

L’ideologia gnostica afferma che la carne è nata dalla corruzione e che quindi il corpo materiale fosse fonte didepravazione, lo gnostico è convinto che il suo vero IO sia imprigionato dentro il corpo:

“ IO SONO UN DIO NATO DAGLI DEI, RISPLENDENTE, SCINTILLANTE, RADIOSO, PROFUMATO EBELLISSIMO, MA ORA SONO PIOMBATO NELLA MISERIA. RIPUGNANTI DIAVOLI SENZA NOME MIHANNO AFFERRATO E RIDOTTO ALL’IMPOTENZA ”.(Testo Canteo citato da S.Petrement - LE DUALISME CHEZ PLATON, Op. cit. P. 186.)

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Anche il desiderio e l’atto sessuale, vengono visti dagli gnostici estremisti con ripugnanza, il congiungimentocarnale, il concepimento, la nascita, la vecchiaia e morte, sono considerati avvenimenti della natura fisicamateriale e fonte di bassezza. Spesso il corpo viene paragonato ad un cadavere, una prigione, ad un dragodivoratore od addirittura ad una tomba. Il corpo attira lo spirito verso il basso, verso la materia, ed è considerato,nella corrente gnostica, strumento d’umiliazione e di sofferenza per l’anima caduta.

“ GLI ARCONTI DEL DESTINO (I Vigilanti/Guardiani/Demoni) SONO QUELLI CHE COSTRINGONOL’UOMO A PECCARE ”.(PISTIS SOPHIA 131:336)

Lo stesso San Paolo in una sua lettera afferma che:

“ La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati ele Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelleregioni celesti “.(Efesini 6:12)

Questa ideologia pessimista del corpo la ritroviamo anche nel pensiero del Buddha:

“ LA NASCITA E’ SOFFERENZA, LA VECCHIAIA E’ SOFFERENZA, LA MALATTIA E’ SOFFERENZA, LAMORTE E’ SOFFERENZA, ESSERE UNITI A CIO’ CHE NON SI AMA E’ SOFFERENZA, ESSERE SEPARATIDA CIO‘ CHE SI AMA E’ SOFFERENZA, NON AVERE CIO’ CHE SI DESIDERA E’ SOFFERENZA …. LARINASCITA E’ CAUSATA DA UN DESIDERIO SEMPRE INCONTENTABILE, ACCOMPAGNATO DA UNATTACCAMENTO PASSIONALE, UN ATTRAZIONE NEI CONFRONTI DELLA VITA IN QUESTO O INUN’ALTRA FORMA, VALE A DIRE DEL PIACERE SENSUALE, DELL’ESISTENZA ODELL’ANNULLAMENTO ”.(Sermone di Benares)

Molti gnostici adottano la teoria platonica secondo la quale il male si spiega con l’ignoranza, e ciascun uomoaccoglie dentro di sé una sorta d’anima demoniaca che soffoca il principio buono.L’essere umano possiede due anime: un’ANIMA CELESTE che rappresenta il suo vero IO, e un’ANIMAINFERIORE, posta in lui da demoni/Arconti per farlo cadere nel peccato e nella bassezza della materia.Nella Pistis Sophia troviamo l’idea secondo cui l’anima umana è composta di tre parti:

• Una parte superiore, spirituale.• Una parte inferiore, materiale.• Uno spirito contraffattore, posto nell’uomo alla nascita, che è causa del peccato, una sorta di “peccato

originale”, anche San Paolo condivideva questo pensiero e divideva l’uomo in questo concetto tripartico.

Gli gnostici dividevano il mondo in tre categorie: a livello più basso si situavano gli ILICI (uomini dominatidalla materia, sordi a qualsiasi richiamo), nella seconda categoria ci sono gli PSICHICI (i cristiani comuni cheintuiscono qualcosa di diverso), la categoria più elevata appartiene ai PNEUMATICI (coloro che si sono messi indiscussione e hanno iniziato la ricerca del Dio nascosto).

C’è un analogia anche con la tripartizione Dantesca (Dante Alighieri conosceva benissimo le scuole misterichedi matrice occulta): INFERNO, PURGATORIO, PARADISO.

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DA DOVE VIENE E PERCHE’ ESISTE IL MALE?

Il pessimismo gnostico può racchiudersi in tutta la creazione materiale, definita come un’opera perversa di unDio minore e malvagio. Lo gnostico opporrà il Dio creatore della materia, creatore del mondo e dei corpi,considerato perverso, al vero Dio del tutto trascendentale e pieno di luce e amore.Il pensiero gnostico si sofferma più volte sull’idea di sofferenza che l’anima subisce nel mondo materiale;l’anima caduta in questo mondo perde la sua luminosità entrando in contatto con la materia.Il mondo è il luogo della sofferenza, della bassezza e del male, e l’uomo è prigioniero degli Arconti (vigilanti) oguardiani. Gli gnostici hanno adottato l’antica dottrina cosmica delle “sfere” di cristallo che ruotano intorno allaterra, che fungono da ostacoli per l’anima che cerca di evadere da questo mondo.Nei cancelli di ogni sette sfere, sono appostati gli ARCONTI, principi del cosmo. Gli dei planetari caldei sonodivenuti potenze malvagie che instaurano nel mondo un rigoroso controllo: i sette pianeti rappresentano divinitàche cercano continuamente di importunare l’uomo ed ingannarlo.

“ QUANDO GLI GNOSTICI PARLANO CON ORRORE DELLE POTENZE DEL MONDO, DELLEAUTORITA’ DEI PRINCIPATI, DELLE DOMINAZIONI, DEI TIRANNI, DEGLI ARCONTI, L’OPPRESSIONESOCIALE FA SICURAMENTE PARTE DI CIO’ CHE DETESTANO ”.(S. Petrement - LE DUALISME CHEZ PLATON, Op. cit, P.158)

“Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del maligno ”.(1 GIOVANNI 5:19)

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IO NON SONO DI QUESTO MONDO

Lo gnostico prova un profondo senso di solitudine, si sente gettato ed abbandonato in un mondo che non gliappartiene, la natura in cui si rispecchia è totalmente differente e lo porta continuamente a pensare alla suaorigine e pienezza, in un altro mondo fatto esclusivamente di pura luce.Lo gnostico si accorge ogni giorno di non appartenere a questo mondo, e non si meraviglia affatto nel sapered’essere originario di un aldilà divino. Il suo pensiero lo conduce a credersi un eletto o un essere superiore,ipercosmico, si sente continuamente esiliato dal suo regno di luce e prova dentro di sé una logorroica nostalgiadella sua patria originaria.

“ TU NON VIENI DA QUI, LA TUA STIRPE NON E’ DI QUI: IL TUO LUOGO E’ IL LUOGO DELLA VITA ”.(GINZA DI SINISTRA – III:4)

“ IL MIO REGNO NON E’ DI QUESTO MONDO; SE IL MIO REGNO FOSSE DI QUESTO MONDOI MIEI SERVITORI AVREBBERO COMBATTUTO PERCHE’ NON FOSSI CONSEGNATO AI GIUDEI; MA ILMIO REGNO NON E’ DI QUAGGIU’ ”.(GIOVANNI 18:36)

La parte superiore dell’essere individuale è considerata un principio divino che quaggiù si trova in esilio, come èben descritto nel racconto iniziatico, “Il canto della perla o dell’anima; negli atti aporcrifi di Tommaso”,attraverso l’atto della Gnosi o conoscenza, essa riconosce la sua origine, e trova la salvezza.

“ LA CONOSCENZA DELL’UOMO E’ L’INIZIO DELLA PERFEZIONE; LA CONOSCENZA DI DIO NE E’ ILCOMPIMENTO ”.(Frammento gnostico citato da Ippolito – Philosophoumena V:6-6 – “ La gnosi è la conoscenza della realtàsoprasensibile… che si ritiene costituisca, nel cuore e al di là del mondo sensibile, l’energia motrice di ogniforma di esistenza ”.)

IL PARDONE DI QUESTO MONDO

Un Demiurgo malvagio governa il mondo da lui stesso creato, è un padrone che ama il sangue ed il sacrificio,l’autore del “ Secondo libro di Jeu ” si rivolge ai cattolici e agli ebrei così:

“ IL VOSTRO DIO E’ MALVAGIO. ASCOLTATE ORA, MENTRE VI ANNUNCIO LA SUA COLLOCAZIONE ENATURA. SI TRATTA DELLA TERZA POTENZA DEL GRANDE ARCONTE; IL SUO NOME E’ TARICHEAS,FIGLIO DI SABAOTH ADAMAS; EGLI E’ NEMICO DEL REGNO DEI CIELI; LA SUA FACCIA E’ QUELLADI UN CINGHIALE, I SUOI DENTI FUORIESCONO DALLA BOCCA, E NEL LATO POSTERIORE HAUN’ALTRA FACCIA, QUELLA DI UN LEONE ”.(Secondo libro di Jeu Cap. 43)

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Questo testo copto mostra che il creatore del male non è il vero Dio, ma una divinità inferiore. Molto spesso nelconcetto gnostico troveremo molte potenze temibili che si oppongono all’umanità e al vero Dio.Spesso il Demiurgo viene dipinto come un artigiano che cerca invano di imitare le imprese magistrali del veroDio. Nella dottrina gnostica troviamo quindi due divinità, una superiore all’altra; e il Cristo viene presentatocome figlio di un Dio sconosciuto e al tempo stesso pieno d’amore e di verità, mentre Yahwè/Geova il SignoreDio dell’Antico Testamento, viene considerato il suo contrario. Marcione interpretava le sacre scritture proprioin maniera letteraria e non riteneva affatto che l’Antico Testamento fosse una raccolta di miti o leggende, anzi,credeva totalmente che in esso, venivano citate storie mostruose del tirannico dominio del Dio creatore dellamateria e di come quest’ultimo fosse un Dio geloso, sanguinario e punitivo, responsabile della Legge mosaica edella creazione materiale; il Dio creatore della materia si oppone in modo cristallino al Dio supremo, rimastosconosciuto al mondo fino alla rivelazione Cristica. La maggior parte degli gnostici cristiani identifica ilDemiurgo, responsabile della creazione del mondo visibile e dell’imprigionamento delle anime nella carne, conil Dio delle guerre e dei sacrifici, ovvero il Dio degli Ebrei. Questo Demiurgo tuttavia non veniva inteso come unDiavolo, ma come un Dio minore, un entità estranea alla concezione di bene assoluto. Lo gnostico valentinianoTolomeo scrisse:

“ SE INFATTI CODESTA LEGGE (legge Mosaica) NON E’ STATA ISTITUITA DALLO STESSO DIOPERFETTO … E NEMMENO DAL DIAVOLO … QUESTO LEGISLATORE DEV’ESSERE UNA TERZAENTITA’. SI TRATTA DEL DEMIURGO, CREATORE DELL’INTERO MONDO (materiale) E DI TUTTO CIO’CHE CONTIENE, DIVERSO DALLE ALTRE DUE ESSENZE, INTERMEDIO FRA L’UNA E L’ALTRA; COSI’,GLI VERRA’ ATTRIBUITO A GIUSTO TITOLO IL NOME DI INTERMEDIO ”.(Lettera a Flora - Tolomeo)

Il mondo non creato dal vero Dio scaturisce, in origine, la totale dualità di tutto; l’uomo assiste a questa dualitàcreata in maniera passiva come scintilla del vero Dio incastrata nella materia creata dal Dio minore.

LUCE E TENEBRE

Il dualismo tra bene e male sembra esser legato dalla convinzione del trascendente, di un ignoto che non ètangibile in questo mondo, ma percepibile alla sensibilità dell’anima. Lo gnostico si ritiene allogeno ed estraneoa questa dualità, si considera superiore al concetto di questo mondo dualista, perché la sua origine è di naturacosmica e quindi superiore alla banale concezione degli opposti.Il male tuttavia, non esercita solo nella separazione, ma è anche nella mescolanza, confusione e caos ed è da quiche nasce l’ideologia che la luce si ritrovi imprigionata nelle tenebre:

“ NOI (Potenze ALIENE o DEMONIACHE) ABBIAMO PRESO UNA PARTICELLA DAL CIELO, CHEABBIAMO MESCOLATO E FUSO CON UNA PARTICELLA DELLA TERRA, E CON ESSE ABBIAMOFABBRICATO L’UOMO ”.(TESTO GNOSTICO ANONIMO citato da J.Doresse – Les livres secrets des gnostiques d’Egypte P.129 n.71)

Lo stesso Demiurgo viene presentato come un essere di natura allogena e demoniaca che ha sottratto al vero Dioun raggio di luce o scintilla al fine di animare con esso la Gerusalemme terrestre e tutta la materia. Il Demiurgospesso chiamato con i nomi ebraici di JALDABAOTH o figlio del caos, e SABAOTH, viene anche dipinto comeun polipo che avvinghia il mondo o un rettile con la testa di leone, di maiale o di asino che è capace di

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tormentare gli esseri umani, facendo passare le loro anime attraverso incessanti trasmigrazioni, condannandole acontinui cicli di nascite e morte.Nell’ebraismo si parla spesso di Angeli caduti nella corruzione per colpa del peccato sessuale e nell’apocrifoLibro di Enoch si parla dei NEFILIM, creature divine che caddero nel peccato ribellandosi al vero Dio, e che siaccoppiarono con donne umane, la stessa Bibbia menziona questo fatto nel libro della Genesi:

“ I FIGLI DI DIO VIDERO CHE LE FIGLIE DEGLI UOMINI ERANO BELLE E NE PRESERO MOGLIQUANTE NE VOLLERO ”.(GENESI 6:2)

Vi sono molte correnti dello gnosticismo e altrettante cosmogonie che narrano differenti principi di creazione,assai curiosa è la cosmogonia tratta da L’APOKRYPHON (Libro segreto di Giovanni), la quale racconta lacreazione formata da Jaldabaoth-Saklas, dei cieli e della terra con l’aiuto di numerose entità con sembianzemostruose o animalesche. A queste potenze si oppongono alte entità di pura luce.

“ IL PARACLITO VIVENTE VIENE A ME E MI PARLA, RIVELANDOMI L’ARCANO MISTERO CHE FUNASCOSTO AL MONDO E ALLE GENERAZIONI, IL MISTERO DELLA PROFONDITA’ E DELL’ALTEZZA,IL MISTERO DELLA LUCE E DELLE TENEBRE, IL MISTERO DELLA LOTTA E IL MISTERO DELLAGUERRA CHE LE TENEBRE HANNO SCATENATO; MI RIVELA COME LA LUCE … SI SIA MESCOLATAALLE TENEBRE, E COME SIA STATO COSTRUITO QUESTO MONDO ”.(KEPHALAIA I - P.14-15)

“ FORTUNATO COLUI CHE CONOSCE I DUE ALBERI E LI SEPARA L’UNO DALL’ALTRO, E SA CHENON SONO NATI L’UNO DALL’ALTRO, NON SONO DERIVATI L’UNO DALL’ALTRO, E CHE NON SONONEMMENO NATI DA UN SOLO CEPPO ”.(IVI, II P.22-23)

LA PARTICELLA ANIMICA

Per la gnosi l’anima è una particella luminosa strappata alla Divinità e imprigionata in questo mondo, caduta inorigine dalla luce eterna e concepita in maniera sessuale: il seme divino che si smarrisce nell’utero del caos, soloil SALVATORE potrà recuperarlo, attirando su di sé tutte le anime elette che si sono smarrite.

“ DOPO CHE MI RITROVAI LEGATA ALLA CARNE, HO DIMENTICATO LA MIA NATURA DIVINA. HOBEVUTO ALLA COPPA DELLA FOLLIA, MI SONO RIBELLATA CONTRO ME STESSA ”.(S. Petrement - LE DUALISME CHEZ PLATON , Op, cit. P.258)

Per lo gnostico il senso della vita consiste nel sapere come la propria anima o scintilla divina smarrita possatornare alle regioni superiori da cui è caduta. Il tormento dello gnostico aumenta nel sapere che l’angosciadell’anima non trova pace, perché è costantemente deportata di prigione in prigione (differenti corpi) durante ilciclo delle incessanti reincarnazioni.

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SOPHIA (LA SAPIENZA)

La storia di Sophia è stata oggetto di molteplici varianti, e la più diffusa è la seguente: Il trentesimo e ultimodegli Eoni o Aeoni (ETERNI), Sophia (la sapienza), ha voluto generare senza un compagno, riuscendo a mettereal mondo soltanto un aborto di fronte al quale viene presa da vergogna e disgusto. Gli altri Eoni pregano infavore di Sophia la divinità suprema, che ordina a Nous e Aletheia di emanare una nuova sizigia, quella diChristos e Pneuma (lo Spirito Santo, Eone femminile); nel frattempo, il pro-Padre emette un nuovo Eone, Horos(il Limite) o Stauros (la Croce), per separare il Pleroma dalla crezione inferiore di cui Sophia ha prodotto ilprimo elemento.Tuttavia l’aborto femminile generato da Sophia, Achamoth (nome ebraico della Sapienza), la Sophia inferiore, èstato escluso dal mondo superiore, e pertanto freme nei luoghi dell’ombra e del vuoto. Il Cristo intelligibile hapietà di lei, e le dà forma nella sostanza per poi ritrarsi verso il Pleroma (la Luce di tutto e pienezza di Dio).Achamoth si lancia alla ricerca della luce, ma Horos glielo impedisce; dalle sue passioni (paura, tristezza,angoscia) nascerà la materia con cui sarà formato il mondo sensibile. Gli Eoni le inviano allora un compagno, ilSalvatore, con cui la Sapienza inferiore metterà al mondo degli angeli; il Salvatore toglie alla sventurata le suepassioni, che converte poi in essenze permanenti, origini del cosmo visibile.

Nella Pistis Sophia invece, la Sapienza Sophia vuole elevarsi fino alla luce suprema del padre, ma una potenzamalefica, Authades (l’arrogante), emana una forza, Jaldabaoth, che fa balenare davanti a Sophia una falsa luce,che ella scambia per quella a cui aspira; caduta nella trappola menzoniera, precipita nel caos, dove vienetormentata da forze oscure che vogliono privarla della particella di luce che possiede. La liberazione di Sophiaarriverà soltanto dopo molte travagliate peripezie.

Le numerosi varianti del mito di Sophia fanno dimenticare il senso del piano teogonico e cosmologico, lapassione e la salvezza delle anime umane e la caduta di esse durante la catastrofe cosmica.L’elemento divino (luce, soffio, profumo) è disceso nelle tenebre, nell’impura matrice, la materia; si tratta disalvare questa scintilla (ANIMA) giunta dal cielo.

Nello gnosticismo l’anima e lo spirito vengono concepite in questo modo: l’ANIMA SUPERIORE è “pura luce” elo spirito è considerato una “luce”, o un “fuoco”, un “soffio” intrappolato nel corpo.

L’uomo deve recuperare il proprio essere autentico, il che gli consentirà di ritrovare la sua origine luminosa edivina: IO SONO TE E TU SEI ME.

LA CREAZIONE DELL’UOMO

Come per il mito di Sophia, troviamo qui quello dell’uomo primordiale, L’Arkanthropos, preesistente al mondocaduto nella materia. Non si tratta del primo uomo, Adamo, ma di un’entità metafisica e/o mitologica: il “GrandeUomo”, che alcuni gnostici chiamano ADAMAS. Nel Manicheismo quest’Uomo Primordiale è come l’“IO” diDio, “emanazione o proiezione” della sostanza divina: ciascuna delle anime umane rappresenta una particelladell’Anima universale, dell’uomo Primordiale; è a questo titolo che essa rappresenta un raggio emanato dallaLUCE DIVINA.

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“ MENTRE PHOS (L’UOMO/LUCE) SI TROVAVA IN PARADISO RIPOSANDO, SPINTI DALLA FATALITA’GLI ARGONTI LO CONVINSERO, PRESUMENDO CHE FOSSE SENZA MALIZIA NE’ SAGACIA, ARIVESTIRE IL CORPO DI ADAMO USCITO DALLE LORO MANI, GENERATO DALLA FATALITA’ EFORMATO CON I QUATTRO ELEMENTI. EGLI, PRIVO DI MALIZIA, NON RIFIUTO’, ED ESSI SIESALTARONO PENSANDO DI TENERLO ORMAI IN SCHIAVITU’ ”.(Lettera Omega – citato da J.Doresse, Les livres secrets, Op. cit. t.i. P.107)

L’Arkanthropos o Anthropos è da alcuni sistemi assimilato all’universo, al macrocosmo: per i Naasseni èattraverso la conoscenza dell’uomo, vale a dire, in questo senso dell’universo, che si perviene alla conoscenza diDio. Il mondo spirituale è un “UOMO PREESISTENTE” immanente a Dio; ma anche il cosmo, che è la suaimmagine, è un “GRANDE UOMO”, il macrocosmo: l’uomo terrestre sarà l’insieme di microcosmo cheriassume l’universo e mediante il seme spirituale che possiede, l’immagine dell’Adamas celeste.

“ IL VERO DIO E’ QUELLO DI CUI IL CORPO UMANO RISPECCHIA LA FORMA. PER QUESTO, INCONSIDERAZIONE DELLA FORMA DELLA DIVINITA’, IL CIELO E TUTTI GLI ASTRI, BENCHE’ PERLORO ESSENZA SUPERIORI ALL’UOMO, HANNO ACCONSENTITO A SERVIRE QUESTO ESSERE PER LASUA ESSENZA INFERIORE A LORO ”.(OMELIE CLEMENTINE – III:7)

Anche nella Bibbia, se stiamo attenti, ci accorgiamo nel libro della Genesi, di due creazioni fatte da due entitàdivine differenti, la prima creazione viene fatta da “DIO”:

“ DIO CREO’ L’UOMO A SUA IMMAGINE; A IMMAGINE DI DIO LO CREO’; MASCHIO E FEMMINA LICREO’ ”.(GENESI 1:27)

successivamente nell’altra creazione, che viene effettuata da “IL SIGNORE DIO”, che non è lo stesso, possiamoleggere i seguenti versetti:

“ ALLORA IL SIGNORE DIO PLASMO’ L’UOMO CON POLVERE DAL SUOLO E SOFFIO’ NELLE SUENARICI UN ALITO DI VITA E L’UOMO DIVENNE UN ESSERE VIVENTE ”.(GENESI 2:7)

“ IL SIGNORE DIO PLASMO’ CON LA COSTOLA, CHE AVEVA TOLTA ALL’UOMO, UNA DONNA E LACONDUSSE ALL’UOMO ”.(GENESI 2:22)

Ma come non aveva già creato l’uomo e la donna nel capitolo uno della Genesi nel versetto ventisette?Perché prima questa Divinità viene mensionata semplicemente con l’appellativo di DIO e successivamente gliviene dato un ulteriore attributo, IL SIGNORE DIO ?

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E’ semplice. Si parla di due entità differenti l’una dall’altra, e addirittura se ci soffermiamo a leggereattentamente la Bibbia, ci ACCORGIAMO subito che non si tratta di un libro di natura monoteista:

“ ORA IO SO CHE IL SIGNORE (YAHWE’) E’ IL PIU GRANDE DI TUTTI GLI DEI, POICHE’ EGLI HAOPERATO CONTRO GLI EGIZIANI CON QUELLE STESSE COSE DI CUI ESSI SI VANTAVANO ”.(ESODO 18:11)

Addirittura, se leggiamo il versetto ventitre del capitolo due della Genesi, ci accorgiamo che mentre nella primacreazione fatta da Dio si creò un essere di LUCE, maschio e femmina, nella seconda creazione fatta da ILSIGNORE DIO, ci ACCORGIAMO che l’uomo e la donna sono materializzati, prendono corpo, diventanocreature fisiche:

“ ALLORA L’UOMO DISSE: “ QUESTA VOLTA ESSA E’ CARNE DELLA MIA CARNE E OSSO DELLE MIEOSSA. PERCHE’ DALL’UOMO E’ STATA TOLTA ”.(GENESI 2:23)

Il filologo e studioso di teologia e traduttore di molti testi sacri Igor Sibaldi, nel suo libro “LA CREAZIONEDELL’UNIVERSO”, spiega dettagliatamente una creazione differente da quella che ci viene presentata nellacomune dottrina; l’origine dell’essere umano resta ancora avvolta nel mistero più totale. La Genesi menzionatanella Bibbia ci ricorda curiosamente, (se pur in maniera differente) la ormai famigerata storia delle TAVOLETTESUMERE, tradotte da Zecharia Sitchin, e la traduzione è la seguente:esseri superiori Extraterrestri, chiamati, ANUNNAKI (visitatori - figli del Dio AN), crearono tramitel’ibridazione e la trasformazione del DNA, l’uomo, durante l’età dell’oro, per assoggettarselo e schiavizzarlo.

Potete consultare il libro di Zecharia Sitchin, “Il pianeta degli Dei” e “ L’altra Genesi”.

Nella tradizione islamica si racconta una storia simile:

“ O INVIATO! GRIDA IN NOME DEL TUO SIGNORE, CHE HA CREATO L’UOMO DA UN GRUMO DISANGUE. GRIDA CHE IL TUO SIGNORE E’ IL GENEROSISSIMO, COLUI CHE HA INSEGNATO L’USODEL CA’LAMO, CHE HA INSEGNATO ALL’UOMO CIO’ CHE NON SAPEVA.INVECE NO! L’UOMO SI RIBELLA, APPENA PENSA DI BASTARE A SE STESSO ”.(CORANO XCVI:1-7)

Tornando alla creazione dell’uomo nello gnosticismo, c’è da dire che nella maggior parte della gnosi, lacreazione dell’uomo di carne non è considerata opera divina: quando il Dio superiore interviene, lo fa percorreggere l’opera maldestra e perversa di entità malvagie. Lo gnostico Saturnino immagina la creazione diAdamo così: i sette Arconti (Guardiani), avendo percepito una radiosa immagine giunta dalla potenza suprema,ma non essendo riusciti a trattenerla, tentarono di modellare un uomo, ma a causa della loro incapacità riuscironoa fabbricare soltanto un ESSERE STRISCIANTE, incapace di reggersi in piedi. Dal cielo la virtù ebbe pietà e gliinviò una scintilla di vita, che gli permise di vivere e di alzarsi in piedi.Nel Manicheismo troviamo un’antropologia particolarmente differente dove si afferma che: l’uomo prendeforma grazie a dei Demoni, che vollero imprigionare in Adamo la massima quantità possibile di LUCE.

Dio però dalla sua immensa pietà, aiutò la creatura “cieca, sorda e incosciente”, l’uomo smarrito, incapace dicomprendere la sua natura e la stirpe da cui venne forgiato (illuminato dal GESU’ di LUCE, un Eone

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trascendente, da non confondere con il Cristo terreno). Adamo si ricordò dell’origine luminosa e divina dellospirito imprigionato nel suo corpo, forgiato da esseri allogeni di natura demoniaca. Dio invierà successivamenteai discendenti di Adamo, dei messaggeri per illuminare le loro vie: SETH, ENOCH, HENOCH, NICOTEO,NOE’, SEM, ABRAMO, ZOROASTRO, BUDDHA, GESU’ e lo stesso MANI, che darà origine al pensiero delManicheismo.

Nello gnosticismo cristiano s’incontra spesso l’idea di una RAZZA ELETTA, il “seme di Seth”; questo patriarcaera nato da Eva e da Adamo ma, secondo quanto si riteneva, in modo non carnale, e pertanto i suoi discendentinon potevano essere altro che la razza dei PERFETTI, degli “SPIRITUALI LUCENTI”.Questo concetto di Seth, deriva da una tradizione apocrifa dell’Antico Testamento, nella quale si credeva cheSeth fosse l’inventore dell’astronomia, e i suoi figli venivano chiamati “FIGLI DI DIO”, dipinti spesso comeesseri nostalgici del PARADISO.

IL SOTER (SALVATORE)

Alcune sette gnostiche non menzionano un vero e proprio Salvatore, per il motivo che la salvezza stasemplicemente nella conoscenza stessa; la Gnosi è sufficiente, è considerata come un rivelatore o una dottrinaprofetica, molte altre invece hanno bisogno di un INVIATO DIVINO, il solo capace di superare l’ABISSO delladivinità suprema, la materia.

“ IN OGNI CIELO, IO HO PRESO FORMA DIVERSA, AL FINE DI RIMANERE NASCOSTO ALLE POTENZEANGELICHE, E SONO DISCESO FINO A ANNOIA, CHE VIENE DETTA ANCHE PRUNIKOS O SPIRITOSANTO, INSIEME ALLA QUALE HO CREATO GLI ANGELI, CHE A LORO VOLTA HANNO CREATO ILCOSMO E GLI UOMINI ”.(Testo di Simone – citato Epifanio, Panarion, 21,2-4)

Per i Sethiani, il Salvatore ha ingannato il creatore della materia rivestendo la forma stessa del mostro, quella diun serpente (altri gnostici invece esaltano il serpente identificandolo come animale sacro); in tal modo, ilVERBO è riuscito a penetrare nell’utero impuro per sciogliervi i legami della scintilla divina prigioniera nellamateria, c’è un’analogia nel Vangelo di Giovanni:

“ E IL VERBO SI FECE CARNE E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI; E NOI VEDEMMO LA SUAGLORIA, GLORIA COME DI UNIGENITO DEL PADRE, PIENO DI GRAZIA E DI VERITA’ ”.(GIOVANNI 1:14)

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Presso altre sette gnostiche, si fa riferimento ad un combattimento fra l’INVIATO CELESTE e gli ARCONTI, dalui sconfitti:

“ EGLI HA DISTRUTTO I LORO POSTI DI GUARDIA E HA APERTO UNA BRECCIA NELLA LOROFORTEZZA ”.(Libro Mandeo di Giovanni, 69, 5-6)

Nel Pistis Sophia c’è un passaggio che ci illustra di come Gesù, vestito di abiti splendenti, abbia rovesciatol’ordine delle “sfere” dell’universo sensibile. Fino alla discesa dell’inviato celeste gli uomini erano assoggettatia un’inflessibile fatalità da parte degli Arconti planetari, ma il Cristo ha trasformato il moto regolare delle sferein un moto alterno, e l’uomo è ormai LIBERO.Gli gnostici cristiani affermano di essere i soli depositari di una tradizione segreta che offre l’autentica chiavedell’insegnamento evangelico. Infatti, il personaggio di Gesù assume per loro un aspetto peculiare: salvo rareeccezioni (Carpocrate, che ad esempio credeva che Gesù fosse un uomo come gli altri; la sua anima, tuttavia,possedeva il privilegio divino di ricordare ciò che prima di incarnarsi aveva completato nel mondo superiore(TEORIA PLATONICA della REMINISCENZA), gli gnostici rifiutano di credere all’incarnazione e alla Passionedi Cristo; tali eretici assertori di quello che viene chiamato DOCETISMO.

“ GESU’ NON E’ FATTO DELLA NOSTRA CARNE, DIO NON E’ MAI VENUTO A RIVESTIRE LA NOSTRACARNE MORTALE NEL SENO DELLA BEATA VERGINE; MARIA NON E’ LA MADRE DI DIO ”.(Raymonde Bezeza – Cataro. Citazione intorno al 1270)

Contrariamente al suo maestro Marcione (fautore del docetismo integrale), Apelle ritiene che Gesù avesse uncorpo reale, pur non essendo come gli altri uomini:

“il Signore si è formato un corpo con la sostanza eterea dei mondi superiori”.

La Passione scandalizza la maggior parte degli gnostici cristiani: Basilide, non vuole ammettere che il Cristoabbia subito il martirio: al suo posto sulla croce, è morto Simone il Cireneo (anche la tradizione islamica èfermamente convinta di questa teoria, che al posto di Gesù sia stato ucciso un sosia).Sono assai poche le gnosi che credono alla necessità della crocifissione: Gesù ha sofferto nel suo corpo terrenoaffinché il “corporeo” possa far ritorno all’ “informe”.

Per Apelle, Cristo ha veramente sofferto; dopo la RESURREZIONE, il Signore si è spogliato della sua carne.

“ SE SEI CONSAPEVOLE DI ESSERE FATTA DI VITA E DI LUCE, TORNERAI ALLA VITA E ALLA LUCE ”.(Pimandro, 21)

“ VOI SIETE IMMORTALI FIN DALL’INIZIO, SIETE FIGLI DELLA VITA ETERNA E VOLETECONDIVIDERE LA MORTE AL FINE DI ESAURIRLA E DISSOLVERLA, E VOLETE CHE LA MORTEMUOIA IN VOI E GRAZIE A VOI. POICHE’ QUANDO DISSOLVETE IL COSMO SENZA DISSOLVERE VOISTESSI, SIETE PADRONI ASSOLUTI DELLA CREAZIONE E DELLA CORRUZIONE ”.(Omelia di Valentino – citata da Clemente Alessandrino, Stremata, IV: 13,89)

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“ LA GNOSI RAPPRESENTA LA CONOSCENZA DELLA VIA VERSO L’ALTO E DEI MEZZI ATTI AREALIZZARLA. MA L’UOMO PUO’ PERVENIRVI SOLTANTO PERCHE’ RACCHIUDE IN SE’, INPICCOLO, IL MONDO INTERO: IN QUANTO MICROCOSMO; COMPOSTO DI MATERIA, CONTIENEANCHE IL LOGOS, LO SPIRITO DIVINO VIVENTE CHE REGNA SULLE REGIONI SUPERIORI DELCOSMO ”.(Lo Gnose – H. Leisegang, op. cit. P. 27)

Uno dei miti più caratteristici della gnosi è quello dell’ELEVAZIONE dell’ANIMA attraverso le sfere planetarie:sotto diverse forme, lo gnosticismo sviluppa il tema dell’ascesa dell’uomo illuminato verso la patria d’origine.Lo gnostico cerca sempre di sfuggire alla fatalità di questo mondo e di recuperare la condizione che gliapparteneva prima della caduta.

CONCLUSIONE

Lo gnosticismo cristiano ha una dottrina differente dal cristianesimo comune, secondo la quale la salvezza non èfrutto del sacrificio di Cristo, morto per il perdono di tutti, ma della gnosi (conoscenza), il risveglio dell’animaattraverso la sapienza. Il Cristo scende direttamente dal Pleroma per liberare l’umanità dalla prigionedella carne, il mondo materiale. Il pleroma paradisiaco è la totalità di tutto ciò che consideriamo“DIVINO”, tutte le emanazioni del vero Dio, l’eterno principio di luce dell’amore Divino.Questo mondo in cui viviamo è controllato dagli Arconti (Vigilanti) o GUARDIANI, che incatenanol’umanità nel ciclo delle rinascite e morti (reincarnazione), ingannando le loro anime nel piacere deisensi con il corpo materiale. L’Eone Sophia (un’emanazione femminile di Dio / Dea della Sapienza),autogenerò un aborto, una creatura che non apparteneva al Pleroma. Questo essere, è il DEMIURGO,spesso citato con il nome di JALDABAOTH, e considerato da molti gnostici come il Dio punitivo egeloso dell’Antico Testamento (Yahwè/Geova), il creatore della materia, la prigione dell’uomo.L’Eone Cristo (emanazione di Dio) discese sulla terra in forma umana per liberare l’umanità dalprincipe di questo mondo, il Demiurgo o Dio minore; mostrando la Via alle Anime intrappolate neicorpi materiali, per il ritorno al Pleroma, risvegliandole tramite la GNOSI, la sublime conoscenzaceleste.

“I discepoli dissero, "Maestro, perché stai ridendo (della nostra) preghiera di ringraziamento?Abbiamo fatto ciò che è giusto”." Egli rispose dicendo loro, "Non sto ridendo di voi. Perché non state facendo ciò per vostra volontàma perché è attraverso di questo che il vostro Dio (sarà) onorato.…Quando i suoi discepoli udirono questo, cominciarono ad arrabbiarsi ed infuriarsi iniziando abestemmiare contro di lui nei loro cuori.Quando Gesù capì la loro mancanza di (comprensione, disse) a loro, "Perché questa agitazione vi hacondotti alla rabbia? Il vostro Dio che è presso voi e (...) vi ha provocati per fare arrabbiare (dentro)le vostre anime ”.(Vangelo di Giuda – tratto dalla Scena 1)

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“ Incipit. QUESTE SONO LE PAROLE SEGRETE CHE GESU’ IL VIVENTE HA DETTO E CHE DIDIMOGIUDA TOMMASO HA SCRITTO:

EGLI DISSE: - CHIUNQUE TROVA LA SPIEGAZIONE DI QUESTE PAROLE NON GUSTERA’ LA MORTE.GESU’ DISSE: COLUI CHE CERCA NON CESSI DAL CERCARE, FINCHE’ NON TROVA E QUANDOTROVERA’ SARA’ COMMOSSO, E QUANDO SARA’ STATO COMMOSSO CONTEMPLERA’ E REGNERA’SU TUTTO.GESU’ DISSE: SE COLORO CHE VI GUIDANO VI DICONO: “ ECCO! IL REGNO E’ NEL CIELO “,ALLORA GLI UCCELLI DEL CIELO VI PRECEDERANNO. SE ESSI VI DICONO “ IL REGNO E’ NEL MARE“, ALLORA I PESCI VI SARANNO PRIMA DI VOI. MA IL REGNO E’ DENTRO DI VOI ED E’ FUORI DI VOI.QUANDO CONOSCERETE VOI STESSI, SARETE CONOSCIUTI E SAPRETE CHE SIETE FIGLI DELPADRE VIVENTE. MA SE NON CONOSCERETE VOI STESSI, ALLORA SARETE NELLA PRIVAZIONE ESARETE VOI STESSI PRIVAZIONE.GESU’ DISSE: L’UOMO VECCHIO DI GIORNI NON ESITI AD INTERROGARE IL FANCIULLO DI SETTEGIORNI SUL LUOGO DELLA VITA ED EGLI VIVRA’. POICHE’ MOLTI CHE SONO I PRIMI SARANNO GLIULTIMI E DIVENTERANNO UNO SOLO.GESU’ DISSE: CONOSCI CIO’ CHE E’ DAVANTI AL TUO VISO, E CIO’ CHE TI E’ NASCOSTO TI VERRA’RIVELATO, POICHE’ NON VI E’ NULLA DI NASCOSTO CHE NON VENGA UN GIORNO RIVELATO ”.(Vangelo di Tommaso 1:1-5)

Per maggiori informazioni sullo gnosticismo, vi consiglio il seguente libro dove ho estrapolato molte delle informazionimenzionate in questo capitolo: LO GNOSTICISMO di Serge Hutin, massone che raggiunse i più alti gradi del Rito Scozzese

prima di ricostruire l’Ordine massonico ermetico del rito egiziano creato e praticato da Cagliostro.

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CAPITOLO TRE:

LA VERA GENESI OCCULTATA (NASCOSTA)

L’Adam, rappresenta l’umanità, e fu creata dagli ‘ELOHIYM (tutta la Divinità) come corpo sottile,successivamente il Dio dell’essere, delle limitazioni (Dio del limite) e delle proibizioni, YAHWE’, plasmò questacreatura, incatenando l’umanità nell’EDEN, che non rappresenta affatto un giardino; in ebraico la parola“EDEN” significa “SFERA TEMPORALE”, l’umanità fu quindi incatenata in una prigione temporale. L’Adam(umanità) prigioniero dello spazio-tempo assistette alla trasformazione di se stesso, il Dio Yahwè plasmò l’Adamnuovamente, e raccolse l’AISHAH/ EVA/ ‘ISHAH (l’anima), aprendo l’involucro, così facendo, il corpo stessodell’Adam si potè rispecchiare.Una volta aperto l’involucro, fuoriuscì la luce creata dagli ‘Elohym, la parola ebraica TZEL, infatti, non significaCOSTOLA, (come ci hanno insegnato, che da questa costola Dio formò Eva), ma INVOLUCRO. Non l’Eva maAishah, rappresenta il nome femminile dell’IO, lo specchio di noi stessi, che ci permette di essere un tutt’uno trail mascolino e il femminino che risiedono interiormente in noi, la completezza dell’essere stesso, l’armonia degliopposti.L’ANIMA è quindi il ponte tra l’umanità e le dimensioni superiori.Yahwè, il Dio dell’essere, si pentirà poi di aver dato questa facoltà all’umanità poiché oltre ad essere il Dio cheproibisce, il Dio geloso, è anche il Dio del limite, è lui stesso limitato in questa dimensione; infatti, l’umanità,proprio per via di questo ponte (l’Anima/AISHAH) può trascendere ed arrivare alle verità più elevate eraggiungere la dimensione degli ‘ELOHIYM, e del vero Dio/ TUTTA LA DIVINITA’.Studiando attentamente i testi sacri mi sono ACCORTO che il SERPENTE della Genesi non rappresenta affattoSATANA ma l’energia KUNDALINI (la Coscienza Cosmica/Forza Generativa) che dona il frutto dellaconoscenza all’Anima e all’umanità aiutandola a sfuggire dal limite imposto dal Dio Yahwè.

“ GESU’ GRIDO CON VOCE FORTE: “ ELOI’ ELOI’ LEMA’ SABACTA’NI?, CHE SIGNIFICA: DIO MIO,DIO MIO, PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO? ”.(MARCO 15:34)

Il Dio Yahwè/Ihoah cercherà di impedire questa trascendenza e questo legame tra l’umanità (Adam) e ledimensioni celesti, cercando di dividerli (DIABOLOI - DIAVOLO); la parola diavolo significa, infatti, colui chedivide, ecco perché ritengo che la massima depravazione del DEMIURGO, Yahwè, sia SATANA (l’avversario delvero Dio), l’altra faccia della stessa medaglia (vedere la scommessa che i due fanno a discapito del poveroGiobbe).

“ Il Signore (Yahwè) disse a satana: "Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra:uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male". Satana rispose al Signore e disse: "Forse che Giobbe temeDio per nulla? Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu haibenedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. Ma stendi un poco la mano e tocca quantoha e vedrai come ti benedirà in faccia!". Il Signore disse a satana: "Ecco, quanto possiede è in tuo potere, manon stender la mano su di lui". Satana si allontanò dal Signore ”.(Giobbe 1:8-12)

Giobbe rappresenta la fede impersonificata nell’uomo che viene messa alla prova. Egli perderà infatti tutti i benimateriali, la casa, il bestiame e gran parte della famiglia per una scommessa fatta da Yahwè e Satana per testarela sua fedeltà.Il Dio del limite (Yahwè) continuerà a plasmare altre creature imitando il vero Dio creatore (non riuscendosiperfettamente) e nutrendo la vendetta verso l’umanità, forgiando dagli animali, alieni di ogni specie, come: dagli

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insetti alcune tipologie di razze aliene tipo i GRIGI, dai rettili e/o dinosauri i RETTILOIDI (alieni di tipoRETTILIANO).

“ IL GRANDE DRAGO, IL SERPENTE ANTICO, COLUI CHE CHIAMIAMO IL DIAVOLO E SATANA E CHESEDUCE TUTTA LA TERRA, FU PRECIPITATO SULLA TERRA E CON LUI FURONO PRECIPITATIANCHE I SUOI ANGELI ”,(APOCALISSE 7:9)

“ IL SERPENTE ERA LA PIU' ASTUTA DI TUTTE LE BESTIE SELVATICHE FATTE DAL SIGNORE DIO(Yahwè)”.(GENESI 3:1)

Il famoso Zulù Credo Mutwa ci narra nell’intervista fatta dallo scrittore inglese David Icke di una Razza diuomini rettile chiamata CHITAURI, i quali non sarebbero soltanto alieni, ma originari di questo pianeta, anche seevoluti da milioni di anni, questi esseri, agiscono tutt’oggi sulla razza umana facendo esperimenti di naturabiologica e sessuale perché compatibili ad essi. Nelle tradizioni africane come i Dogon (e non solo) si dice chegli antichi re e regine avessero il diritto di sovranità grazie alla discendenza stellare, il sangue divino legato allagenetica aliena e che venivano venerati come antichi DEI. Tutt’oggi sembra che questo diritto di sovranità sumolti popoli e nazioni non sia cambiato perché i governanti, ancora oggi sarebbero loro discendenti e legatigeneticamente a queste creature.C’è chi sostiene addirittura che tutto questo non sia altro che la coscienza dei dinosauri estinti milioni di anni fache si è evoluta e trasformata in qualcosa di questo genere; esseri evoluti con milioni di anni d’esperienza in piùdell’uomo.Oggi giorno sono migliaia le testimonianze di chi dice di aver visto questi esseri, ma come sempre alcune veritàvengono celate o preservate per pochi “ELETTI”.

LA DINASTIA CELESTE DI SETH

ADAM = (UMANITA’) - AISHAH - HEWAH/EVA = (L’ANIMA/L’ESISTENZA)CAINO = (IL POSSESSORE)ABELE = (IL LIEVE)HANOCK = (IL BALUARDO INTORNO)IRAD = (L’IMPULSO CONTINUO)MEHUIA’ EL = (LA FORZA CHE FA MOSTRA DI SE)METHUSHA’ EL = (LO SPALANCARSI DELLA MORTE)

Più che a nomi di persona identificabili nell’individuo dobbiamo pensare ai figli dell’Adam/umanità come adelle POTENZIALITA’ CELESTI che l’umanità stessa possiede; sono modi di agire e di pensare, sia nella vita sianella profonda riflessione verso le realtà superiori e verso Dio.

E’ forse spiegata in questa chiave di lettura la longevità dei “primi uomini” che non sono affatto tali, marappresentano invece correnti di pensiero e di stile di vita?

La seconda umanità “nata” da ADAM e AISHAH prese il nome di SETH e sembrerebbe un’umanità più evoluta,connessa e quindi più vicina agli ‘ELOHYM. Questa NUOVA UMANITA’ viene anche chiamata più volte nellabibbia con l’appellativo “I FIGLI DI DIO”.

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SETH = (IL SECONDO FONDAMENTO)ENOSH = (L’UOMO DEL SENTIMENTO)QAINAN = (IL POSSESSO CHE SI E’ ESTESO)MAHOLLAEL = (LA FORZA CHE PRODUCE LA GLORIA)IERED = (LA PERSEVERANZA)Fino ad arrivare (se pur in un’altra corrente genealogica) a:

HANOKH/ENOCH = (IL BALURDO INTORNO)METHUSHALAH/MATUSALEMME = (IL TRATTO CHE CONDUCE ALLA MORTE)LAMEKH = (CIO’ CHE IMPEDISCE LA DISGREGAZIONE)NOAH/NOE’ = (IL RIPOSO)

Noè, il quale generò:

SHEM = (IL NOME)HAM = (IL SOLE TORRIDO)IAPHETH = (L’ESTENDERSI)

Tutto questo fu ed è tuttora: l’umanità, colma di queste grandiose opere interiori che sono occultate ma vivedentro di noi, le nostre capacità “divine”.

MOSE’ L’EGIZIO

L’autore dei primi libri dell’Antico Testamento fu Mosè, questo è almeno il pensiero della tradizione ebraica, mase analizziamo con cura tutta la storia del popolo israelita ci ACCORGIAMO che la verità su questo popolo èun’altra. Sembrerebbe infatti, che gran parte degli esponenti che hanno costruito il popolo ebraico altro nonfossero che una minoranza di persone appartenenti ad una determinata casta sacerdotale egizia in cerca di unapropria identità autonoma.Lo stesso nome MOSE’ in egizio significava “FIGLIO” o “GENERATO DA”, e questo appellativo ci induce asostenere la tesi che in realtà questo personaggio aveva archetipicamente uno straordinario desiderio di essere“adottato” da un “popolo nuovo”; nonostante tutti sapessero che Mosè fosse figlio di una principessa Egizia, lagente del “popolo Israelita” accettò la “favola” che Mosè fosse anch’egli un figlio d’Israele.Ci sono moltissime informazioni riguardanti Mosè e di come non riuscisse a parlare perfettamente la lingua delvero popolo Israelita (schiavi nomadi deportati in Egitto), e di come era difficile per lui farsi capire nei suoilinguaggi SIMBOLICI, derivanti dalle scuole misteriche egizie. Tutto sommato se facciamo un’accurata analisidelle scritture bibliche, possiamo trovare grandissime similitudini sia tra l’alfabeto ebraico e i geroglifici egizi,sia tra la Genesi e la cosmologia egiziana.Molti studiosi sono concordi nel dire che il popolo ebraico guidato da Mosè durante l’Esodo altri non fossero chemembri di una casta sacerdotale costituitasi con il faraone monoteista AKHENATON, i quali furono costretti adabbandonare la terra d’Egitto, facendo così nascere il mito dell’ESODO biblico.

Tutto questo ci porta a comprendere che in realtà non esiste un “POPOLO ELETTO”, (gli ebrei), né tanto menouna razza o religione preferita dal VERO DIO; agli occhi di Dio siamo tutti uguali, l’anima non ha né etnia, néreligione, non è schierata, né tanto meno politicizzata. Siamo tutti figlio di Dio in qualche modo.

“ IN QUELLA NOTTE IO PASSERO’ PER IL PAESE D’EGITTO E COLPIRO’ OGNI PRIMOGENITO NELPAESE D’EGITTO, UN UOMO O BESTIA; COSI’ FARO’ GIUSTIZIA DI TUTTI GLI DEI DELL’EGITTO. IOSONO IL SIGNORE ! (YAHWE’) ”.(ESODO 12:12)

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LA PIETRA

Le pietre simboleggiano la stabilità interiore contro tutte le avversità. La venerazione delle pietre sacrecome nell’Islam per la CABA dove all’interno è situato un meteorite risalente ad un periodo pre-islamico, o nell’ebraismo nella venerazione delle due pietre custodite dentro l’Arca dell’alleanza,rappresentano un qualcosa di tangibile per rendere visibile la Divinità nella quotidianità.

“ Gesù disse: “Indicami la pietra respinta dagli edificatori! Essa è la pietra d’angolo/la Chiave di volta”.(Vangelo di Tommaso - verso 67- “L’Individuo è Tempio e Chiesa di se stesso”)

Successivamente la venerazione di pietre o immagini venne proibita e condannata come idolatria,addirittura la venerazione della Dea madre Ashtar, considerata la moglie di Yahwè (quando era presenteuna ideologa politeista), venne proibita e per qualche ragione gli Israeliti misero un punto fermosull’ideologia monoteista e sulle proibizioni, forse dovuto al codice dei Talmudisti, i quali credonofermamente che sia un bene: “Alzare sempre una siepe attorno la Torah”, rendendo inaccessibilealcune verità all’interno delle sacre scritture. Segreti che solo pochi “ELETTI” possono osservare al dilà del velo. Forse derivano da qui i segreti di una Genesi o di un Esodo alternativo?

“ Un Ebreo crea un Ebreo, e questo è chiamato così: "proselito"; ma un proselito non crea unproselito. Coloro che sono nella Verità sono come quelli e ne creano altri; ai secondi invece èsufficiente entrare nell'esistenza.

Lo schiavo aspira soltanto ad essere libero, ma non aspira alle ricchezze del padrone. Il figlio invecenon è soltanto figlio, ma si attribuisce l'eredità del padre.

Coloro che ereditano da chi è morto sono essi stessi morti ed ereditano cose morte. Coloro cheereditano da chi è vivo sono essi stessi vivi ed ereditano le cose vive e le cose morte. Coloro che sonomorti non ereditano nulla. Come potrebbe, infatti, ereditare un morto? Ma se colui che è morto ereditada chi è vivo. egli non morirà; anzi, il morto vivrà di nuovo.

Un pagano non muore, perché egli non è mai vissuto, per dover morire. Colui che ha creduto nellaVerità ha trovato la vita, e quest'uomo può correre il pericolo di morire, poiché è vivo.

Dal giorno che il Cristo è venuto, il mondo è creato, le città adornate, e ciò che è morto è gettato via.

Quando noi eravamo Ebrei eravamo orfani e avevamo soltanto nostra madre. Ma da quando siamodivenuti Cristiani abbiamo acquistato un padre e una madre ”.(Vangelo di Filippo 1:1-6)

“ Il Cristo è venuto a riscattare alcuni, a liberare altri, a salvare altri. Quelli che erano stranieri egli li hariscattati e li ha fatti suoi. Ed ha separato i suoi, quelli che ha costituito come pegno, secondo la sua volontà.Non solo quando si è manifestato egli ha deposto la sua anima quando ha voluto, ma da che esiste il mondo, egliha deposto la sua anima. E quando ha voluto, allora è venuto a riprenderla, poiché essa era stata lasciata comepegno. Era in mezzo a ladroni ed era stata tenuta prigioniera: egli l'ha riscattata e ha salvato i buoni nelmondo, e anche i cattivi.La luce e le tenebre, la vita e la morte, ciò che è a destra e ciò che è a sinistra, sonofratelli fra di loro: non è possibile separarli. Per questo motivo né i buoni sono buoni, né i cattivi sono cattivi,né la vita è vita, né la morte è morte. Perciò ciascuna cosa sarà distinta secondo l'origine del suo essere. Maquelli che sono innalzati sopra il mondo sono indissolubili ed eterni ”.(Vangelo di Filippo 1:9-10)

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CAPITOLO QUATTRO:

IL CRISTALLO COSMICO

Il cristallo è una formazione minerale solida, un oggetto solido costituito da atomi e molecole. I cristalli siformano per solidificazione graduale di un liquido o per brinamento (il brinamento è il passaggio dallo statoaeriforme allo stato solido di una sostanza) di un gas. La cristallizzazione, è un particolare stato disolidificazione, una trasformazione di fase della materia da liquido a solido, la formazione di una singolaparticella solida, il germe di cristallizzazione costituisce il punto d’inizio del processo di cristallizzazione: talesingola entità funge da agglomerante, “catalizzando” la formazione del solido per accrescimento successivo.Quindi tutto ciò che favorisce la formazione del primo germe (nucleazione) o l'accrescimento successivo,favorisce la solidificazione.Io credo che anche nel campo spirituale possa succedere una determinata e specifica cristallizzazione di un’entitàsuperiore, per interagire con questa dimensione spazio-temporale che è il mondo in cui oggi ci troviamo.Il CRISTO è quindi il CRISTALLO COSMICO, la trasformazione di un’entità celeste in materia, un Avatara oAvatar (“Colui che discende/disceso”), un essere che sembra nella percezione comune, un essere umano, ma chein realtà è un entità superiore. Secondo la religione Induista, un Avatara è l'assunzione di un corpo fisico da partedi Dio o di uno dei Suoi aspetti. Questa parola deriva dalla lingua sancrita e significa "colui che discende"; nellatradizione religiosa induista consiste nella deliberata incarnazione di un DEVA (ESSERE CELESTE), o delSIGNORE stesso (DIO, LA PERSONA SUPREMA), in un corpo fisico al fine di svolgere determinati compiti.Se consideriamo che il corpo di un puro devoto è SPIRITUALE, perché e' sempre a contatto con Dio, lo spiritosupremo, l’Avatara è da reputarsi quindi come una barra di ferro nel fuoco. Non e' più solo ferro ma fuoco. Se latocchiamo brucia, poiché non agisce più da ferro ma da fuoco. Similmente, GESU’ CRISTO appare come un"UOMO" ma agisce come DIO.

“ IO SONO LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA. NESSUNO VIENE AL PADRE SE NON PER MEZZO DI ME ”.(GIOVANNI 14:6)

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Analizzando attentamente le scritture sacre, ad ogni ENTITA’ DIVINA viene attribuita una nascita straordinaria,o un parto fuori dall’ordinario comune, e la nascita di Gesù Cristo è particolarmente curiosa e spettacolare.Sappiamo oggi, e molti Biblisti sono concordi in questo, che la venuta al mondo di Gesù di Nazaret non avvennenell’anno zero ma bensì nel 7. a.C. e, questa data conferma difatti quel fenomeno considerato da tutti come ilsegno divino, ovvero la STELLA DI BETLEMME, che altro non è che una tripla congiunzione planetaria traGIOVE e SATURNO nella costellazione dei PESCI che apparve in Giudea nel 7 a.C.

Nota: il pesce sarà anche il SIMBOLO dei primi cristiani, Gesù stesso è il Messia dell’ERA dei PESCI - ERAattuale fino al 2012 - si passerà poi nell’ERA dell’ACQUARIO.

“ DOV’E’ IL RE DEI GIUDEI CHE E’ NATO? ABBIAMO VISTO SORGERE LA STELLA, E SIAMO VENUTIPER ADORARLO ”.(MATTEO 2:2)

Questo evento ha aperto, a mio avviso, un varco; ha generato la connessione celeste e favorito la strada per il“ponte” di un mondo superiore che arriva fino al nostro, e da qui è DISCESA un’entità che si è trasformata inmateria/carne e che divenne un “UOMO”, il Cristo.

“ IN PRINCIPIO ERA IL VERBO, IL VERBO ERA PRESSO DIO E IL VERBO ERA DIO ”.(GIOVANNI 1:1)

“ E IL VERBO SI FECE CARNE E VENNE AD ABITARE IN MEZZO A NOI; E NOI VEDEMMO LA SUAGLORIA COME DI UNIGENITO DAL PADRE, PIENO DI GRAZIA E VERITA’ ”.(GIOVANNI 1:14)

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IL NAZARENO

Il termine Nazareno deriva dal greco “o Nazoraios”, aramaico “Nazorai”, latino “Nazarenvs”.Vi sono molte teorie su questo termine:

• Nazareno, di Nazaret la città.• Al maestro degli Esseni gli si attribuiva questo termine• Altri studiosi sono concordi nel dire che la parola “Nazireo” indicherebbe un consacrato a Dio, che ha

fatto un voto e che deve seguire rigidi concetti di dottrina e di vita.

Yeshua Nazir – Gesù Nazareno.

Nel dicembre del 2007 scrissi un Ebook intitolato “Il Messia Yeshua ben Youssef – Gesù di Nazaret”, e inquesto mio primo lavoro vengono menzionate molte informazioni riguardanti Gesù Cristo. In questo paragrafovorrei soffermarmi esclusivamente sulla parte divina di questo personaggio. La figura CRISTICA, la possiamovivere e percepire in due modi: alla lettera o interiormente

- La prima chiave di lettura è semplice, si prende alla lettera ciò che in un testo sacro viene scritto.- La seconda, invece, rappresenta l’interiorità dei simboli e degli archetipi, proiettati dentro noi e che

generano un determinato messaggio che porta alla trascendenza; l’IO interiore che ci connette nel regnoche è dentro di noi per comunicare o visionare il mondo celeste.

Credo fermamente che tutte e due le opzioni siano veritiere, poiché come viene spesso menzionata nellafrase di natura esoterica “IN ALTO COME IN BASSO” o nell’analoga frase nella preghiera religiosa di GesùCristo, il Padre nostro: “COME IN CIELO COSI’ IN TERRA”; tutto fa parte di una funzione connessa,ovvero quello che succede nel cosmo ci riguarda. Gli esseri non sono avulsi ai corpi celesti ma connessi adessi, e come ad ogni azione corrisponde una specifica reazione, il simbolo della CROCE, (inteso come duelinee sovrapposte, (+), questo simbolo raccoglie ed unisce, sovrapponendole, le due linee; la linea verticale(SPIRITO) a quella orizzontale (MATERIA), e questo ci lega ad entrambe le chiavi di lettura menzionateprecedentemente.Possiamo infatti vivere ogni cosa nella maniera spirituale o nella maniera materiale, possiamo leggere ecredere alla lettera di tutti i testi sacri o interpretarli interiormente, interrogando il nostro IO.

La chiave di interpretazione è di fondamentale importanza perché ci fa trasformare di continuo le nostre ideeevolvendo piano piano verso differenti realtà interiori. Siamo in un eterno mutamento interiore, cresciamo edimpariamo cose nuove ogni giorno, percepiamo interiormente e distinguiamo ciò che vero da ciò che è falso soloesclusivamente interrogando noi stessi e domandandoci sul perché delle cose come fanno i bambini.Se metabolizziamo l’importanza ed il messaggio del SIMBOLO, possiamo vedere al di là del velo, oltre lamateria di questo mondo, se esaminiamo infatti ogni gesto e ogni pensiero formulato da un MAESTRO o da unqualsiasi individuo, ci accorgiamo che l’azione, da egli messa in atto, ci riguarda perché ci rende partecipi, ciconnette e siamo quindi in COMUNIONE.

Esaminando i miracoli di Gesù Cristo possiamo avere questo quadro bivalente di chiave di lettura:

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CHIAVE DI LETTURA ALLA LETTERA:

TRASFORMARE L’ACQUA IN VINO: E’ il primo miracolo di Gesù in pubblico, voluto dalla MADRE Maria,rappresenta ciò che è scritto.

RIDARE LA VISTA AI CIECHI: Gesù in quanto essere divino ha il potere di fare tutto, quindi CREA (come Dio)degli occhi nuovi per l’uomo o la donna in questione.

CAMMINARE SULLE ACQUE: E’ l’elevata spiritualità divina nell’uomo Gesù che è in grado di trascendere lamateria corporea e quindi ingannare le leggi della fisica di questo mondo.

RESUSCITARE I MORTI: Questo miracolo rappresenta l’onnipotenza di Dio che è in grado di riportare la Vitain questo mondo e di far felici con l’amore, le genti che hanno perso la persona cara.

MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DEI PESCI: E’ il miracolo per cui Dio può sfamare la gente che ha fame.

ESORCISMO: Il dono di Dio per chi ha fede in lui, inteso come bene assoluto, può scacciare il male, i demoni,parassiti amanti del corpo umano e del piacere dei sensi.

PLACARE TEMPESTE: Come per il miracolo di camminare sulle acque, Gesù cristo, essendo il Dio fatto uomo,ha il potere di trasformare gli eventi di natura atmosferica e di placare la burrascosa tempesta.

RIMETTERE I PECCATI (ASSOLUZIONE): Solo Dio ha questo potere, come un giudice celeste, egli soltantopuò lavare le anime contaminate dal peccato, in particolare questo miracolo è chiamato “MIRACOLORIVELATORE”, perché incoronò l’uomo Gesù come il Dio fatto uomo, il figlio di Dio e Messia Divino.

CHIAVE DI LETTURA INTERIORE:

TRASFORMARE ACQUA IN VINO: Questo miracolo rappresenta l’ALCHIMIA interiore, ovvero latrasformazione di noi stessi verso le verità più alte. E’ la nostra crescita spirituale trasformata dalla percezionedella vita che muta la nostra essenza da figli dell’uomo a figli di Dio.

RIDARE LA VISTA AI CIECHI: Rappresenta il ricevere una VISIONE nuova della verità spirituale, a discapito diquella cecità che molti non sanno nemmeno di avere. Riacquistando la Vista possiamo quindi vedere il mondo ele cose in una prospettiva spirituale più elevata.

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“ Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano;accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e nonrubano.La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce;ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quantogrande sarà la tenebra!Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: nonpotete servire a Dio e a mammona (il Dio denaro) “.(MATTEO 6: 22-524)

CAMMINARE SULLE ACQUE: Possedere una fermezza di fede e di sicurezza spirituale per la quale non èpossibile affogare nell’errore, nell’ignoranza e nel peccato.

RESUSCITARE I MORTI: Dare una nuova vita SPIRITUALE ad una persona che è morta interiormente poichédivenuta esclusivamente una persona vuota, materiale e priva di spiritualità.

“ C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei.Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti puòfare i segni che tu fai, se Dio non è con lui".Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio".Gli disse Nicodèmo: "Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nelgrembo di sua madre e rinascere?".Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regnodi Dio.Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto (RINASCITA SPIRITUALE) ”.(GIOVANNI 3:1-7)

Gesù faceva riferimento solo ed esclusivamente alla rinascita spirituale o accennava anche allaREINCARNAZIONE?

MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DEI PESCI: Sfamare spiritualmente le ingiustizie subite, cogliere la forza cheti permette di continuare nonostante il male subito, e colmare così l’iniquità, moltiplicando le proprie ricchezzespirituali.

ESORCISMO (SCACCIARE I DEMONI): In questo particolare miracolo possiamo interpretare la chiave dilettura interiore come una sorta di forza interna capace di sopraffare il nostro alter ego (l’altro IO) negativo.

PLACARE TEMPESTE: Significa semplicemente di calmare le acque intese come: litigi, baruffe,incomprensioni, situazioni alterate; portando la pace in modo da poter calmare le tempeste, a differenza delDIAVOLO inteso come qualsiasi essere che divide l’umanità.

RIMETTERE I PECCATI (ASSOLUZIONE): Significa essere spiritualmente elevati ed essere liberi da ogniDOGMA imposto e non aver rimorsi o rimpianti per un qualcosa che ci è stato proibito di fare, da un credoreligioso o da una setta.

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E’ importante riconoscere i propri errori portando frutto (migliorando dall’errore stesso che è stato commesso)che piuttosto tenerlo dentro di noi e viverlo come un PECCATO verso DIO che ci logora dall’interno.Vi sono altre storie che possiamo leggere con questa chiave di lettura, tipo:

IL DILUVIO UNIVERSALE: Il Diluvio che lava ed affoga le nostre coscienze limitate dal vecchio modo dipensare, la nostra ARCA (SALVEZZA) la costruiamo solo se ci ACCORGIAMO di essere perennemente a rischiodi DILUVIO e non facciamo niente per migliorare noi stessi e le persone che ci stanno accanto.

LA TORRE DI BABELE (CONFONDERE LE LINGUE): A differenza del miracolo di Gesù di placare letempeste questa storia è l’azione del Dio dell’essere Yahwè sull’umanità, il Dividi ed impera.Yahwè limitò l’essere umano facendo cessare la facoltà della telepatia che possedeva, atrofizzando una parte delcervello, e facendo iniziare le differenze socio-culturali tra gli uomini per via di molte lingue che l’umanità nonpoteva più comprendere.

GIUDA: La figura di Giuda Iscariota che consegna Gesù al martirio viene interpretata come il tradimento delpopolo dei Giudei che rinnega il proprio Messia.

YESHUA - ISSA- ISHA - GESU’

La figura di Yeshua ben Youssef (nome in aramaico di Gesù figlio di Giuseppe), oltre che nei vangeli, vienemenzionata in altri testi sacri: nel CORANO, in alcuni testi BUDDISTI, in un testo VEDA (il BHAVISHYAPURANA), in altre storie leggendarie legate ai DRUIDI, MORMONI e TESTIMONI di GEOVA.Nella tradizione islamica come in gran parte delle sette Gnostiche, Gesù non muore in croce, («qualcuno fu resoai loro occhi simile a Lui», CORANO - IV: 157.), Ascese al Cielo (CORANO – III:55), senza dunque risorgere(«Iddio lo innalzò a Sé», CORANO – IV:158); ciò nonostante Gesù, chiamato nell’islam ISSA Ibn MARYAM(Gesù figlio di Maria), viene dipinto come un grande uomo e profeta di Dio; gli vengono attribuiti molti miracoli(con il permesso di ALLAH) come: parlare nella culla quando è appena un infante, plasmare dall’argilla degliuccelli che poi prenderanno il volo, resuscita i morti, rende la vista ai non vedenti, cura i lebbrosi e ritornerà allafine dei tempi per sconfiggere Al Massih Al DAJJAL (il Messia Bugiardo/l’Anticristo).

" E quando gli angeli dissero: " In verità, o Maria, Allah ti ha eletta; ti ha purificata ed eletta tra tutte le donnedel mondo.O Maria, sii devota al tuo Signore, prosternati e inchinati con coloro che si inchinano ".Ti riveliamo cose del mondo invisibile, perché tu non eri con loro quando gettarono i loro calami per stabilirechi dovesse avere la custodia di Maria e non eri presente quando disputavano tra loro.Quando gli angeli dissero: " O Maria, Allah ti annuncia la lieta novella di una Parola da Lui proveniente : ilsuo nome è il Messia, Gesù figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell'Altro, uno dei più viciniDalla culla parlerà alle genti e nella sua età adulta sarà tra gli uomini devoti".Ella disse: "Come potrei avere un bambino se mai un uomo mi ha toccata?". Disse: "è così che Allah crea ciòche vuole: quando decide una cosa dice solo "Sii" ed essa è."E Allah gli insegnerà il Libro e la saggezza, la Torˆh e il Vangelo.E [ne farà un] messaggero per i figli di Israele [che dirà loro]: "In verità vi reco un segno da parte del vostroSignore. Plasmo per voi un simulacro di uccello nella creta e poi vi soffio sopra e, con il permesso di Allah,diventa un uccello. E per volontà di Allah, guarisco il cieco nato e il lebbroso, e resuscito il morto. E vi informodi quel che mangiate e di quel che accumulate nelle vostre case. Certamente in ciò vi è un segno se sietecredenti![Sono stato mandato] a confermarvi la Torˆh che mi ha preceduto e a rendervi lecito qualcosa che vi era statavietata. Sono venuto a voi con un segno da parte del vostro Signore. Temete dunque Allah e obbeditemi.In verità Allah è il mio e vostro Signore. AdorateLo dunque: ecco la retta via".(CORANO - SURA III 42-51)

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Questa straordinaria analogia tra il Divino e Gesù Cristo mi ha impresso interiormente l’immagine di un legameche l’essere umano ha eternamente con Dio; Gesù Cristo rappresenta il Dio che si fa UOMO e in qualchemaniera ci ricorda e simboleggia anche il DIVINO che risiede in tutti gli uomini tramite l’ANIMA SUPREMA.Nel Bhavishya purana, un’antica Scrittura vedica composta 5000 anni fa, la quale predice l’avvento di Gesù emenziona che egli avrebbe visitato l’India, ci racconta di come Gesù Cristo sia nato da una vergine, si fachiamare Isha Putra e ritornerà alla fine dei tempi:

“ Una volta, il soggiogatore dei Saka si diresse verso Himatunga e nel centro della regione chiamata Huna(Hunadesh – la zona vicino Manasa Sarovara o la montagna Kailash nel Tibet Occidentale), il potente re videuna persona propizia che viveva su una montagna. La carnagione dell’uomo era di colore dorato e indossavaabiti bianchi. ... Il re chiese: ‘Chi sei , o signore?’Egli rispose con grande gioia: ‘Dovresti sapere che io sono ISHA PUTRA, il Figlio di DIO e sono nato da unaVERGINE (Gesù Cristo)... ‘Io sono l’illustratore della RELIGIONE degli mleccha e aderisco rigorosamente allaVERITA' ASSOLUTA. ’ Sentendo ciò, il re gli chiese: ‘Secondo la tua opinione, quali sono i principi dellareligione? ... Ascoltando queste domande del re Salivahara, Isha Putra disse: ‘ O re, quando è sopravvenuta ladistruzione della VERITA', io, Masiha (Messia) ,il profeta, sono venuto in questo paese di persone degradate edove i princìpi della religione non sono seguiti. Imbattendomi in quella condizione tremenda e irreligiosa dibarbari che si propagava da Mleccha-Desha, mi sono dedicato al profetismo. ... O re, per favore, ascolta qualiprincìpi religiosi ho stabilito tra gli mleccha. L’essere vivente è soggetto a contaminazioni buone e cattive. Lamente deve essere purificata accettando un’adeguata condotta e recitando il japa. Recitando i santi nomi siottiene la più alta PURIFICAZIONE. Come il sole inamovibile attrae, da tutte le direzioni, gli elementi di tuttigli esseri viventi, il Signore della regione solare, che è fisso e che è infinitamente affascinante, attrae i cuori ditutti gli esseri viventi. Così, seguendo le regole, essendo veritiero, sereno e meditativo, o discendente di Manu, sidovrebbe adorare il SIGNORE inamovibile. ... Avendo posto la FORMA ETERNAMENTE PURA e propizia delSIGNORE SUPREMO nel mio cuore, o protettore del pianeta Terra, ho predicato questi princìpi attraverso lastessa fede degli mleccha e così il mio nome è diventato ‘isha-masiha’ (Gesù, il Messia). ... Dopo avereascoltato queste parole e offrendo i propri omaggi a quella persona che è adorata dalle persone viziose, il reumilmente gli chiese di fermarsi in quella tremenda terra degli mleccha. ... Il re Salivahara, dopo avere lasciatoil suo regno eseguì un’asvamedha-yajna e dopo avere governato sessanta anni, andò sui PIANETI CELESTI.Allora, per favore ascolta che cosa accadde quando il re andò su Svargaloka ”.(BHAVISHYA PURANA - Testo VEDA)

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Il Messia Gesù di Nazaret viene inoltre citato in alcuni rotoli buddisti scoperti e pubblicati da Nicolas Notovitchnel 1894; i rotoli riguardavano “LA VITA DEL SANTO ISSA” (Gesù), Notovitch intitolò il suo libro: “la vitasconosciuta di Gesù cristo”. Moltissime autorità (in primis il Vaticano) denigrarono il lavoro fatto da Notovitch emolti altri, incuriositi da questa straordinaria storia che raccontava le vicende dei diciassette anni vissuti da Gesùin oriente, ripercorsero tutte le tappe del giornalista russo per cercare di far luce su questa faccenda delicata.Altri ricercatori andarono in pellegrinaggio nei monasteri menzionati da Nicolas Notovitch per saperne di più eun’affermazione detta da un Lama non fece altro che rendere ancora più intrigante la questione sulla vitasconosciuta di Gesù:

“QUESTI LIBRI DICONO CHE IL VOSTRO GESU’ E’ STATO QUI!”

Oltre a queste storie un’altra leggenda sulla vita sconosciuta di Gesù mi ha assai incuriosito ed è quella che narrala vicenda di come Gesù accompagnato da un suo prozio (Giuseppe di Arimatea) viaggiò in Inghilterra dove inquel tempo esistevano quaranta università DRUIDICHE. Glasytonbury era un noto centro del druidismo e pareche nelle tradizioni e nel credo dei druidi si accennava alla TRINITA’ e alla venuta di CRISTO. Il reverendo C.C.Dobson, esperto delle tradizioni druidiche, scrive:

“ NON POTREBBE ESSERE CHE NOSTRO SIGNORE, PORTANDO CON SE’ LA LEGGE DI MOSE’ ESTUDIANDOLA INSIEME AI SEGRETI ORALI DEL DRUIDISMO, SI PREPARO’ A DIFFONDERE IL SUOMESSAGGIO CHE PRODUSSE TANTA MERAVIGLIA FRA GLI ANZIANI EBREI? ”.

Ancora oggi sappiamo poco della vita di Gesù Cristo, specialmente il periodo che va dai tredici anni ai trenta; laricerca del Gesù storico iniziò alla fine del diciottesimo secolo quando gli studiosi e i teologi cominciarono adesaminare in modo critico le fonti principali sulla vita del Cristo: i vangeli. Accompagnati dall’innovativacorrente di pensiero dell’Illuminismo, gli studiosi hanno discusso sulla figura di Gesù interrogandosi su ipotesidi natura umana, divina o addirittura elaborando un concetto di tipo mitologico o che Gesù Cristo potesserappresentare tutte le ipotesi insieme; se era un profeta venuto per fondare un nuovo credo o una nuova religione,se era un rivoluzionario ZELOTA, se il suo appellativo di Nazareno non avesse un analogia con la parolaNAZIREO attribuita ai maestri ESSENI etc.

Le prove storiche extra evangeliche sull’esistenza dell’uomo Gesù di Nazaret sono ancora oggi oggetto didiscordia tra gli studiosi e ricercatori, c’è chi dubita della sua esistenza storica, chi della sua natura divina e c’èchi addirittura ipotizza una mistificazione di una storia inventata ed infilata in un certo periodo storico con nomidi persona e di luogo riscontrabili alla geografia e alla storia del tempo, e c’è anche chi crede nella bizzarravicenda che Gesù Cristo altri non sarebbe che Giovanni di Gamala, un rivoluzionario pretendente alla carica diMessia d’Israele.

“ METTETEVI BENE IN MENTE QUESTE PAROLE: IL FIGLIO DELL’UOMO SARA’ DATONELLE MANI DEGLI UOMINI ”.

(LUCA 9:44)

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Nel primo capitolo del libro “IL MESSIA YESHUA ben YOUSSEF – GESU’ DI NAZARET” scissi:

Il nostro calendario è tuttora basato sulla nascita di Gesù, ma pochi sanno che la sua vera nascita risale a primadell'anno zero.“SUB PONTIO PILATO”: Pilato è il nesso storico di questa vicenda, il suo nome lo possiamo sentire durante lamessa come punto di riferimento con la frase “Patì sotto Ponzio Pilato”.La presunta data di nascita del Cristo, risalente all’anno zero, non fu altro che un errore di calcolo fatto da unmonaco di origine Sciita, vissuto a Roma nella prima metà del sesto secolo dopo Cristo di nome DIONIGI " ILPICCOLO ".

I PIU' GRANDI BIBLISTI SONO CONCORDI NEL DIRE CHE IL CRISTO MORI' NELL’ANNO 30.POICHE’, SAPPIAMO CHE PONZIO PILATO, GOVERNAVA IN GIUDEA NEGLI ANNI DAL 26 AL 36DC.SAPPIAMO INOLTRE CHE LA CROCIFISSIONE DI CRISTO NON AVVENNE NEGLI ULTIMI ANNI DIMANDATO DI PILATO. LO SI APPRENDE DA ALCUNI MANOSCRITTI DELL'APOSTOLO PAOLODURANTE I SUOI VIAGGI.NEL VANGELO DI LUCA NEL CAPITOLO TRE, VENIAMO A CONOSCENZA CHE IL MINISTERO DIGIOVANNI BATTISTA HA INIZIO NELL'ANNO QUINDICESIMO DELL'IMPERO DI TIBERIO CESARE,MENTRE PONZIO PILATO ERA GOVERNATORE DELLA GIUDEA, RE ERODE ANTIPA TETRARCADELLA GALILEA E NEL TEMPIO DI GERUSALEMME V’ERANO I SOMMI SACERDOTI HANNA ECAIFA.QUESTI PUNTI DI RIFERIMENTO CI FANNO CAPIRE TRAMITE LA STORIA CHE SI TRATTA DI UNPERIODO RICORRENTE DAL 28 AL 33 DC.IL CRISTO NASCE IN GIUDEA AL TEMPO DI RE ERODE " IL GRANDE ". SAPPIAMO INOLTRE CHEIN QUEL TEMPO C'ERA UN SACERDOTE DI NOME ZACCARIA (PADRE DEL GIOVANNI BATTISTA).CONSIDERANDO CHE ERODE IL GRANDE MUORE NEL 4 A.C., POSSIAMO QUINDI SOSTENERECHE GESU' NASCE PRIMA DELL'ANNO ZERO, DATO CHE LA FAMOSA " STRAGE DEGLIINNOCENTI " COMANDATA DAL RE ERODE, AVVIENE PRIMA DELLA SUA MORTE.SAPPIAMO INOLTRE CHE IL DECRETO DI CENSIMENTO FATTO DA CESARE AUGUSTO EL'INFORMAZIONE TRATTA DAL VANGELO DI LUCA, CHE CITA QUIRINIO GOVERNATORE DISIRIA, CI FANNO CONFERMARE CHE LA DATA DI NASCITA DI GESU' CRISTO, E' INTORNO AL 6 O7 A.C.PER QUANTO RIGUARDA IL 25 DICEMBRE, LA DATA CHE TUTTOGGI RAPPRESENTA IL"NATALE" DEL CRISTO, CI SONO ALCUNE TEORIE CHE SI RIFERISCONO AL SIMBOLISMO DELSOLSTIZIO D'INVERNO, ACCUSANDO LA CHIESA CATTOLICA DI VOLER SOVRASTARE LA DATADELLA " PERICOLOSA " FESTA PAGANA DEL "SOL INVICTUS", SOSTITUENDOLA ALLA NATIVITA'DEL CRISTO PER EVIDENZIARE LA RELIGIONE CRISTIANA.ADDIRITTURA, SECONDO CLEMENTE ALESSANDRINO, UN ILLUSTRE TEOLOGO DEGLI INIZI DELTERZO SECOLO, VOLER CONOSCERE IL GIORNO PRECISO DELLA NASCITA DI CRISTO, SAREBBEUN PECCATO DI CURIOSITA' TROPPO SPINTA.APPRENDIAMO, NONOSTANTE L'AMMONIZIONE DI CLEMENTE ALESSANDRINO, CHE LA DATADELL'ANNUNCIAZIONE DA PARTE DELL'ARCANGELO GABRIELE A MARIA VERGINE, SULLANASCITA DI CRISTO AVVENNE INTORNO AL 25 MARZO, NOVE MESI PRIMA DELLA FATIDICADATA DI DICEMBRE.SI APPRENDE INOLTRE, CHE CON L'AIUTO DI DIO MISERICORDIOSO, UNA COPPIA D’ANZIANI(ZACCARIA & ELISABETTA) DARA' ALLA LUCE IL GIOVANNI BATTISTA, PRECURSORE DEL CRISTORE.IL VECCHIO SACERDOTE ZACCARIA APPRESE L'ANNUNCIO DI QUESTO FATTODALL'ARCANGELO GABRIELE, DURANTE IL TURNO DEL SUO OPERATO DI SACERDOZIO NELTEMPIO.IL SERVIZIO DEL TEMPIO DELLA CLASSE D’ABIA, DI CUI FACEVA PARTE ZACCARIA, SECONDORECENTI SCOPERTE DI ALCUNI ROTOLI DEL QUMRAN, E' FRA SETTEMBRE ED OTTOBRE.

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SEI MESI DOPO AVVENNE IL CONCEPIMENTO DEL GIOVANNI BATTISTA E NOVE MESI DOPO, LANASCITA DI GESU', COM’E' SCRITTO NEL VANGELO DI LUCA.LA NASCITA DEL CRISTO AVVENNE IN UNA GROTTA DI BETLEMME NEI GIORNI DI FINEDICEMBRE.IL TUTTO FA PRESUPPORRE CHE IL 25 DICEMBRE SIA LA VERA DATA DELLA NATIVITA' DIGESU' CRISTO.ATTUALMENTE A BETLEMME E' VISIBILE LA GROTTA DELLA NATIVITA' CERCATA E TROVATADA ELENA MADRE DI COSTANTINO. L'ENTRATA HA L'ALTEZZA DI 125 CM ED E' CHIAMATA "PORTA DELL'UMILTA' ", PERCHE’ COSTRINGE TUTTI AD INCHINARSI PER ENTRARE. ALL'EPOCANON PERMETTEVA DI FARE ENTRARE NESSUNO A CAVALLO SALVAGUARDANDO COSI' LAGROTTA DALLA PROFANAZIONE.

TRA LE MIE VARIE RICERCHE SONO VENUTO A CONOSCENZA DI STORIE SIMILI A QUELLELEGATE ALLA FIGURA DI GESU’ NELLA VITA, MORTE E RESURREZIONE.IL CULTO EGIZIO DEL DIO DEL SOLE HORUS NATO DALLA VERGINE ISIDE, CHE MORI’ INCROCE E DOPO TRE GIORNI RESUSCITO’ SEMBRA AVERE UNA STRAORDINARIA SOMIGLIANZAPER NON DIRE IDENTICITA’ CON LA RELIGIONE CRISTIANA.OLTRE CHE AL CULTO DI MITRA, ANCHE NELL’INDUISMO HO TROVATO UNA STORIA SIMILE;QUELLA DEL DIO SRI’ VIRISHNA NATO ANCH’ESSO DA UNA VERGINE IL 25 DICEMBRE 1200ANNI PRIMA DI CRISTO.LA CHIESA HA DICHIARATO CHE QUESTE STORIE SONO STATE ANTICIPATE DA SATANA PERCONFONDERE E FAR SGRETOLARE LA FEDE AI CREDENTI.IO CREDO OLTRE A CIO’ CHE HA AFFERMATO LA SANTA SEDE, CHE DIO PUO’ OGNI COSA EPERCIO’ PLASMA E FONDA VARIE DOTTRINE SPIRITUALI. TUTTO VIENE DA DIO, CON ESSOANCHE IL DUALISMO TRA IL BENE ED IL MALE, LUCE E TENEBRE, SOLE E LUNA, YIN E YANG(TAOISMO), OLTRE CHE LE VARIE DOTTRINE DI FEDE.UN DISEGNO DIVINO A NOI SCONOSCIUTO CHE LEGA LA VERITA’ AD ALTRE VERITA’, E CHE INQUESTO CASO POTREBBE AVER RINNOVATO E RIGENERATO IL TUTTO, PER IL SUO “POPOLOELETTO” GLI EBREI, CON LA VENUTA DEL CRISTO E CON IL SUO MESSAGGIO DI PACE.

“COME IN CIELO, COSI’ IN TERRA”, TUTTO E’ IN FUNZIONE AD UNISONO CON L’UNIVERSO INUNO SPAZIO-TEMPO “CICLICO”, DOVE UN EVENTO SPECIALE VIENE RIPETUTO E RINNOVATO.

“IO SONO L’ALFA E L’OMEGA, DICE IL SIGNORE DIO, COLUI CHE E’ E CHE VIENE, IL PRINCIPIOE LA FINE, L’ONNIPOTENTE !”.

(APOCALISSE 1:8)

“NULLA SI CREA E NULLA SI DISTRUGGE. TUTTO SI TRASFORMA”

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LA PASSIONE DI CRISTO

Tratto dal “MESSIA YESHUA ben YOUSSEF – GESU’ DI NAZARET”:

Ogni pio ebreo, almeno una volta nella sua vita, doveva entrare nel tempio di Gerusalemme per omaggiareall'Altissimo un sacrificio.Sappiamo che Gesù andò a Gerusalemme almeno tre volte.Si dice 40 giorni o qualche tempo dopo la sua nascita, quando lo presentarono ai sacerdoti,all’età di 12 anni quando dialogò con i saggi del tempio, fornendo prova d’enorme saggezza nonostante la suaetà. I suoi cari in quella circostanza non riuscivano a trovarlo, pensarono che si fosse perso, e una volta trovatonel tempio, gli chiesero perché l’avesse fatto. Lui in tutta tranquillità, rivolgendosi ai suoi cari, affermò che sistava occupando delle cose del Padre suo, e fu lui che domandò loro perchè lo stessero cercando.Poi sappiamo che il Messia arrivò in città per l'ultima settimana della sua vita, durante la Pasqua ebraica, doveentrò in trionfo su di un’asina per poi trovare la morte sulla croce.

DURANTE L'ANNO 30 D.C. GESU' ED I SUOI DISCEPOLI, SI RECARONO A GERUSALEMME PERFESTEGGIARE LA PASQUA EBRAICA (IL PASSAGGIO DALLA SCHIAVITU' NELLA TERRAD'EGITTO ALLA TERRA PROMESSA D' ISRAELE, CAPEGGIATI DA MOSE' CHE ATTRAVERSO' ILMAR ROSSO CON IL SUO POPOLO NELL'ESODO).GESU' ENTRA IN CITTA' SU DI UN’ASINA (COME ADEMPIVA UNA PROFEZIA) ED OSANNATODALLA GENTE " OSHANNA" (SALVACI).IL GIOVEDI' SERA DOPO QUELLA CHE NOI CONOSCIAMO COME " ULTIMA CENA ", GESU' VIVEUN’ESPERIENZA STRAORDINARIA NEL MONTE DEGLI ULIVI. SUDA SANGUE (EMATIDROSI) EVIENE TENTATO ANCORA UNA VOLTA DA SATANA.IL CRISTO ACCETTA IL SUO DESTINO E SUCCESSIVAMENTE SI FA ARRESTARE DALLE GUARDIEDEL TEMPIO, UNA SORTA DI POLIZIA EBRAICA.GESU' FU TRADITO (CONSEGNATO) DA UNO DEI SUOI DISCEPOLI (GIUDA), CHE CONDUSSE LEGUARDIE NELL'ORTO DEI GETSEMANI (MONTE DEGLI ULIVI) DOVE LUI ED I SUOI APOSTOLIERANO ACCAMPATI.GESU' VENNE ARRESTATO, POI CONDOTTO ED INTERROGATO DAI SADDUCEI E FUINGANNEVOLMENTE ACCUSATO DI STREGONERIA E BLASFEMIA.FU MESSO A MORTE DA PILATO, IL QUALE FU VITTIMA DI UN RICATTO DA PARTE DEISACERDOTI, CHE SOSTENEVANO CHE SE LUI NON AVESSE CONDANNATO GESU’, NONSAREBBE STATO AMICO DI CESARE, POICHE', SEMPRE SECONDO I SACERDOTI, GESU' AVEVAGENERATO UNA SOMMOSSA CONTRO ROMA.L’ACCUSA IN QUESTIONE ERA QUELLA DI NON PAGARE I TRIBUTI A ROMA E SOPRATTUTTOQUELLA DI ESSERSI AUTO PROCLAMATO CAPO DI UNA " SETTA " CHE L’ACCLAMAVA COMEFIGLIO DI DAVID, IL RE PROMESSO DEI GIUDEI QUINDI IL MESSIA ATTESO.DA RICORDARE CHE ROMA ESIGEVA LA SOLA SOVRANITA' DEL TERRITORIO E IL SOLOIMPERATORE CESARE TIBERIO DOVEVA ESSERE L' UNICO SOVRANO.NON SI DOVEVA RICONOSCERE ALTRI RE AL DI FUORI DI LUI E TANTO MENO MESSIA.PONZIO PILATO, LAVANDOSENE LE MANI, FU COSI' COSTRETTO A CONDANNARE GESU' PERMEZZO DELLA CROCIFISSIONE, UN’ANTICA PENA DI MORTE DOVE LA VITTIMA VENIVAINCHIODATA AD UNA CROCE DI LEGNO E LASCIATA LI’ PER MOLTO TEMPO.

NON FU IL CASO DI GESU', PERCHE' IL TUTTO SUCCESSE ALLA VIGILIA DELLA PASQUAEBRAICA, ED ERA CONSIDERATO IMPURO LASCIARE CORPI APPESI SIA VIVI CHE MORTI INQUEI GIORNI DI FESTA.PONZIO PILATO, RIVOLGENDOSI AL SOMMO SACERDOTE, SOSTENEVA DI NON AVERRESPONSABILITA' SUL SANGUE DEL GALILEO (GESU').

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CAIFA, IL SOMMO SACERDOTE, RISPOSE INSIEME AL POPOLO:

" IL SUO SANGUE RICADA SOPRA DI NOI E SOPRA I NOSTRI FIGLI ".(MATTEO 27:25)

Gesù, dopo esser stato flagellato, fu messo in croce. Trovò la morte alle tre del pomeriggio, probabilmente perarresto cardiaco dovuto alla lunga agonia che dovette subire prima di morire.

I.N.R.I. IL TITULUS CRUCIS (IESVS NAZARENVS REX IVDAEORVM)

Il Titulus Crucis è il cartello scritto da Ponzio Pilato in tre lingue: aramaico, latino e greco che sottoscriveva ilmotivo di condanna. In questo caso si trattò di un’accusa politica con scritto:" Gesù Nazareno Re dei Giudei " (GIOVANNI 19: 19-20).

SAPPIAMO CHE GESU' ERA GALILEO PER DOMICILIUM (RESIDENZA GIURIDICA DELL'IMPERO DIROMA), NATO A BETLEMME, IN GIUDEA MA RESIDENTE A NAZARET IN GALILEA.ERA CONSIDERATO OFFENSIVO CITARE UN GALILEO COME RE DEI GIUDEI, COME FU SCRITTONEL CARTELLO. IL SOMMO SACERDOTE CAIFA TENTO' INFATTI DI FARE RISCRIVERE LASENTENZA DI MORTE SUL TITULUS CRUCIS A PILATO, MA EGLI RISPOSE CHE CIO' CHE AVEVASCRITTO DOVEVA RIMANERE TALE.

" CIO' CHE HO SCRITTO, HO SCRITTO ".(GIOVANNI 19:22)

NON FU UNA RIPICCA DEL PROCURATORE ROMANO, MA TUTT’ALTRO, VISTO CHE L'IMPERO DIROMA NON VOLEVA ENTRARE IN DISCUSSIONE SULLE DIATRIBE RELIGIOSE DEI VARI POPOLIE PROVOCARE VARIE SOMMOSSE.PILATO PERO' NON POTEVA ORMAI CAMBIARE LA SCRITTA SUL CARTELLO, PERCHE’ SAREBBESTATO ILLEGALE. UNA VOLTA CHE VENIVA DEPOSITATA E LETTA LA SENTENZA DI MORTEDA PARTE DEL PROCURATORE, INFATTI NON POTEVA ESSERE CAMBIATA NEMMENO UNASOLA LETTERA, POICHE' ORMAI TALE SENTENZA ERA RITENUTA COME STRUMENTOGIURIDICO DELLA PROVINCIA, E TALE DOCUMENTO ERA INFATTI STATO REGISTRATO EDINVIATO A ROMA. QUESTO E’ UN ALTRO MOTIVO CHE CI FA SOSTENERE CHE GLIEVANGELISTI SONO TESTIMONI OCULARI DELLE USANZE NELL'EPOCA DI GESU' E CHECONOSCEVANO BENE IL MONDO EBRAICO OCCUPATO DAI ROMANI. FATTORI QUESTI ULTIMICHE EVIDENZIANO LA STORICITA' DEI VANGELI, CHE NON SEMBRANO PER NIENTE SUCCESSIVIAL PRIMO SECOLO.TRA LE TANTE TESTIMONIANZE, TROVIAMO QUELLA DI SVETONIO NELLA VITA DI CALIGOLA,CHE RIMARCA IL FATTO DELLE CROCIFISSIONI DICENDO CHE, UNA VOLTA ALZATA LACROCE, IL CARTELLO ERA INCHIODATO AL PALO VERTICALE SOPRA LA TESTA DELCONDANNATO E NON SOTTO I PIEDI, TUTTO CIO' PER AVERE MAGGIORE VISIBILITA' DELMOTIVO DI CONDANNA.ABBIAMO ANCORA UNA VOLTA VISTO UN’ALTRA PROVA CHE SOTTOLINEA LA VERIDICITA’SCRITTA NEI VANGELI.

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IL LUNGO TRAVAGLIO DI GESU' E LA SUA PASSIONE

GESU' FU ARRESTATO DI GIOVEDI' SERA, PROCESSATO DAI SACERDOTI E CONDOTTO DAPILATO VENERDI' MATTINA, CHE A SUA VOLTA RIMANDO' " IL PRIGIONIERO " DA ERODEANTIPA POICHE' QUEST’ULTIMO AVEVA GIURISDIZIONE SUI GALILEI.GESU' CHE ABITAVA A NAZARET ERA GALILEO PER DOMICILIUM. PONZIO PILATO GUADAGNO'COSI' IL FAVORE D’ERODE VISTO CHE GESU' ERA CONSIDERATO UN SANTO, UNA SORTA DIREGALO, UN DONO DI PILATO AD ERODE.ERODE TENTO' DI FARGLI FARE DEI PICCOLI MIRACOLI, MA OVVIAMENTE GESU', NONRIVOLGENDOGLI NEMMENO PAROLA, SI RIFIUTO'. ERODE LO SCHERNI' E COME OMAGGIO GLIDIEDE UN MANTELLO DA RE, PROBABILMENTE UN VECCHIO MANTELLO SPORCO E GREZZOPER EVIDENZIARE SEMPRE DI PIU' IL SUO SCHERNO VERSO QUELL'UOMO .ERODE SI RIFIUTO' DI GIUDICARLO, POICHE' NON TROVAVA IN LUI NESSUNA COLPA CHEVALESSE LA SENTENZA DI MORTE .GESU' FU QUINDI RIPORTATO ANCORA UNA VOLTA DA PILATO, IL QUALE TENTO' DILIBERARLO TRAMITE UN’ANTICA USANZA ROMANA IL “PRIVILEGIUM PASCHALE”.DURANTE LA PASQUA EBRAICA ROMA CONDONAVA LA LIBERAZIONE DI ALMENO UNPRIGIONIERO, E IN QUESTO CASO LA SCELTA ERA FRA GESU' E BARABBA, E FRA I DUELA FOLLA SCELSE DI SALVARE BARABBA.GESU' DOPO ESSERE STATO PRECEDENTEMENTE FLAGELLATO, VENNE MESSO IN CROCE DOVETROVO' LA MORTE.

Gesù risorge dopo tre giorni come aveva profetizzato, realizzando il cambiamento totale dell'umanità.

“ IO DISTRUGGERO’ QUESTO TEMPIO FATTO DA MANI D’UOMO, E IN TRE GIORNI NE’RICOSTRUIRO’ UN ALTRO, NON FATTO DA MANI D’UOMO “.(MARCO 14:58)

Abbiamo appena letto due profezie: l’annunciazione della distruzione del tempio di Gerusalemme e lasimilitudine della resurrezione del "tempio" corporeo, che racchiude l’essenza divina del Dio fatto uomo.La resurrezione di Cristo resterà nella storia come " IL MIRACOLO DEI MIRACOLI ".Alla base del Cristianesimo questo fenomeno della resurrezione è considerato il fulcro della religiosità cristianapoiché, come scrisse S.PAOLO, nella lettera ai Corinzi :

"... E SE CRISTO NON E' STATO RISUSCITATO, VANA DUNQUE E' LA NOSTRA PREDICAZIONE E VANAPURE E' LA VOSTRA FEDE ".(CORINZI 15:14)

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Nei Vangeli furono alcune donne le prime testimoni oculari della resurrezione; assistettero alla visione nel sacrosepolcro di un angelo che diceva loro che il Cristo era risorto dalla morte.Nel sepolcro donato da GIUSEPPE D’ARIMATEA trovarono solo il sudario vuoto ed intatto.

LE DONNE ERANO ANDATE LI’ PER PULIRE IL CORPO COME SI USAVA ALL'EPOCA CON OLI,ERBE E SPEZIE, E NEL VEDERE LA TUNICA SENZA CORPO, FORSE PENSARONO CHE ILCADAVERE ERA STATO RAPITO O NASCOSTO, POI MARIA DI MAGDALA EBBE LA VISIONE DI CUIPARLAVO PRIMA.MARIA DI MAGDALA DISSE AI DISCEPOLI QUELLO CHE AVEVA VISSUTO E VISTO.IL CRISTO ERA RISORTO DAI MORTI, MA NON FU CREDUTA.SUCCESSIVAMENTE GESU' APPARVE A DUE DEI SUOI DISCEPOLI DIRETTI AD EMMAUS, ESECONDO LE FONTI APPARVE IN SEGUITO UNDICI VOLTE DOPO LA RESURREZIONE.PER CHI SOSTIENE ANCORA UNA VOLTA CHE I VANGELI SONO FRUTTO DELL'INVENZIONEDEGLI APOSTOLI, BISOGNA FAR NOTARE CHE AVREBBERO POTUTO E DOVUTO INVENTARSIUN’ALTRA STORIA, POICHE’ A TESTIMONIARE QUESTO STRAORDINARIO EVENTO(RESURREZIONE), CHE E' ALLA BASE DEL CRISTIANESIMO, SONO STATE ADDIRITTURA DELLEDONNE, LE STESSE DONNE CHE ALL'EPOCA NON AVEVANO NEMMENO IL DIRITTO DITESTIMONIANZA, PERCHE’ RITENUTE INFERIORI, POCO SERIE, E DI CONSEGUENZA NONCREDIBILI.LA RESURREZIONE RIMARRA' NELLA STORIA COME FORTEZZA DELLA FEDE E MISTERO DELCRISTIANESIMO.

“ IL SIGNORE GESU’ DOPO AVER PARLATO CON LORO, FU ASSUNTO IN CIELO E SEDETTE ALLADESTRA DI DIO “.(MARCO 16:19)

“NOLI ME TANGERE!”

La resurrezione del Cristo è stata a mio avviso un fenomeno straordinario, tutta via non credo assolutamente allapossibilità di una resurrezione della carne. Se studiamo bene i Vangeli ci ACCORGIAMO che Gesù quandoincontra la Maddalena una volta resuscitato gli dice:

“GESU’ DISSE: “NON MI TOCCARE/TRATTENERE, PERCHE’ NON SONO ANCORA SALITO ALPADRE;MA VA’ DAI MIEI FRATELLI E DI’ LORO: IO SALGO AL PADRE MIO E PADRE VOSTRO, DIOMIO E DIO VOSTRO”.(GIOVANNI 20:17)

Questo è un chiaro segno che Gesù non aveva ancora acquisito completamente (una volta risorto) le sembianzeumane o il corpo umano (infatti non venne riconosciuto), l’Avatara essendo pura luce stava nuovamenteprendendo forma e come abbiamo detto prima è come una barra di ferro nel fuoco se la mettiamo all’interno diesso e la tocchiamo ci bruciamo perché non agisce più da ferro ma da fuoco, in questo caso Gesù stavariprendendo la sua forma umana ed infatti una volta ripresa il Cristo dice a Tommaso successivamente:

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“ POI DISSE A TOMMASO: “METTI QUA IL TUO DITO E GUARDA LE MIE MANI; STENDI LA TUAMANO, E METTILA NEL MIO COSTATO; E NON ESSERE PIU’ INCREDULO MA CREDENTE!”(GIOVANNI20:27)

La resurrezione della carne che avverrà alla fine dei tempi è un Dogma che non approvo affatto, gli illustriteologi devono spiegare con fermezza come il corpo che resusciterà prenderà forma:

• Prenderà la forma di un bambino?• Prenderà la forma di un adolescente?• Prenderà la forma di un uomo maturo?• Prenderà la forma di un anziano?• Prenderà la forma dell’età in cui il corpo è trapassato?

A mio avviso proprio perché credo nella possibilità della REINCARNAZIONE, sono convinto che laRESURREZIONE avverrà in forma non corporea ma di pura luce metafisica che è pur sempre un CORPOSOTTILE.

“ANCHE SE IO SONO IL NON NATO E IL MIO CORPO TRASCENDENTALE NON SI DETERIORA MAI,ANCHE SE SONO IL SIGNORE DI TUTTI GLI ESSERI VIVENTI, DISCENDO IN OGNI ERA NELLA MIAFORMA ORIGINALE TRASCENDENTALE.OGNI VOLTA CHE IN UN LUOGO DELL’UNIVERSO LA RELIGIONE DECLINA E L’IRRELIGIONEAVANZA, O DISCENDENTE DI BHARATA, IO VENGO IN PERSONA.DISCENDO DI ERA IN ERA PER LIBERARE LE PERSONE PIE, PER ANNIENTARE I MISCREDENTI ERISTABILIRE I PRINCIPI DELLA RELIGIONE”.(Bhagavad Gita Cap.4 Verso 6-8)

“ PER TANTO IL SIGNORE STESSO VI DARA' UN SEGNO. ECCO: " LA VERGINE CONCEPIRA' EPARTORIRA' UN FIGLIO, CHE CHIAMERA' EMMANUELE "( DIO CON NOI) ”.(ISAIA 7:14)

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LA STORICITA’ DI GESU’

GIUSEPPE FLAVIO

“Allo stesso tempo, circa, visse Gesù, uomo saggio, se pure uno lo può chiamare uomo; poiché egli compì operesorprendenti, e fu maestro di persone che accoglievano con piacere la verità. Egli conquistò molti Giudei emolti Greci. Egli era il Cristo “.(Antichità Giudaiche, Libro XVIII:63)

“ Quando Pilato udì che dai principali nostri uomini era accusato, lo condannò alla croce. Coloro che fin daprincipio lo avevano amato non cessarono di aderire a lui. Nel terzo giorno, apparve loro nuovamente vivo:perché i profeti di Dio avevano profetato queste e innumeri altre cose meravigliose su di lui. E fino ad oggi nonè venuta meno la tribù di coloro che da lui sono detti Cristiani ”.(Antichità Giudaiche,Libro XVIII:64)

“Ci fu verso quel tempo un uomo saggio che era chiamato Gesù, che dimostrava una buona condotta di vita edera considerato virtuoso (o: dotto), e aveva come allievi molta gente dei Giudei e degli altri popoli.Pilato lo condannò alla crocifissione e alla morte, ma coloro che erano stati suoi discepoli non rinunciarono alsuo discepolato (o: dottrina) e raccontarono che egli era loro apparso tre giorni dopo la crocifissione ed eravivo, ed era probabilmente il Cristo del quale i profeti hanno detto meraviglie ”.(Antichità Giudaiche,Libro XVIII:63 e 64 - Versione in Arabo)

“ Con il carattere che aveva, Anano pensò di avere un'occasione favorevole alla morte di Festo mentre Albinoera ancora in viaggio: così convocò i giudici del Sinedrio e introdusse davanti a loro un uomo di nomeGiacomo, fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo, e certi altri, con l'accusa di avere trasgredito laLegge, e li consegnò perché fossero lapidati “.(Antichità Giudaiche,Libro XX:200)

MARA BAR SERAPION

"Che vantaggio trassero gli ateniesi dal condannare a morte Socrate?... gli uomini di Samo dal bruciarePitagora?... i giudei dal giustiziare il loro sapiente Re?Fu proprio dopo tale [delitto] che il loro regno fu distrutto [evidentemente la distruzione diGerusalemme].Dio giustamente vendicò questi tre uomini saggi: gli ateniesi morirono di fame; gli uomini di Samofurono sopraffatti dal mare; i giudei, rovinati e cacciati dalla loro terra, vivono in completa diaspora.Ma Socrate non morì per i buoni; continuò a vivere nell'insegnamento di Platone.Pitagora non morì per i buoni; continuò a vivere nella statua di Hera. Né morì per i buoni il Resapiente; continuò a vivere nell'insegnamento che aveva impartito ".(Mano scritti siriaci del British museum – supplemento 14-658)

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PUBLIO CORNELIO TACITO

“ Ma non le risorse umane, non i contributi del principe, non le pratiche religiose di propiziazione potevano fartacere le voci sui tremendi sospetti che qualcuno avesse voluto l'incendio. Allora, per soffocare ogni diceria,Nerone spacciò per colpevoli e condannò a pene di crudeltà particolarmente ricercata quelli che il volgo,detestandoli per le loro infamie, chiamava cristiani. Derivavano il loro nome da Cristo, condannato al supplizio,sotto l'imperatore Tiberio, dal procuratore Ponzio Pilato ”.(ANNALI -Vita di Claudio Nerone -)

GAIO SVETONIO TRANQUILLO

“Poiché i Giudei si sollevavano continuamente su istigazione di un certo Cresto, li scacciò da Roma ”.(Vita dei Cesari)

EUSEBIO DI CESAREA

“1. La miracolosa risurrezione del Salvatore nostro e la sua ascensione al cielo erano già note datempo alle genti. E poiché una consuetudine antica imponeva ai governatori provinciali di segnalareall'autorità dell'imperatore ciò che di nuovo accadesse nel loro territorio così che nessun fatto glisfuggisse, Pilato informò l'imperatore Tiberio della risurrezione dai morti del Salvatore nostro Gesù,cosa di cui parlava ormai tutta la Palestina.2. Ed era venuto a sapere anche degli altri suoi miracoli, e che la folla lo credeva già Dio, risuscitatodai morti dopo la passione. Dicono che Tiberio riferì questo in Senato per l'approvazione, ma laproposta venne respinta, in apparenza perché non era stata sottoposta a previo esame - un'antica leggecomandava in-fatti ai Romani di non riconoscere nessuno come Dio, se non per voto e decreto delSenato -, ma in realtà perché l'insegnamento salutare del messaggio divino non aveva bisogno né dellaconferma né dell'appoggio degli uomini.3. Così il Senato romano respinse la relazione sottopostagli a proposito del Salvatore nostro, maTiberio mantenne l'opinione che aveva e non escogitò alcun male contro la dottrina di Cristo.

(Storia Ecclesiastica – Libro II Cap. 2)

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QUINTO SETTIMIO FIORENTE TERTULIANO

“ 1. Per dire una parola sull'origine di tali leggi, esisteva un vecchio decreto, che nessun dio fosse da uncapitano consacrato, se l'approvazione del senato ottenuto questo dio non avesse. Lo sa Marco Emiliodel suo dio Alburno. Anche questo fa alla nostra causa, che tra di voi l'accoglimento di una divinitàdall'arbitrio degli uomini viene fatto dipendere. Se un dio dell'uomo il gradimento non avrà incontrato,non sarà dio: sarà ormai l'uomo, che dovrà mostrarsi propizio al dio.2. Dunque Tiberio, al tempo del quale il Cristianesimo entrò nel mondo, i fatti annunziatigli dalla SiriaPalestina, che colà la verità avevano rivelato della Divinità stessa, sottomise al parere del senato,votando egli per primo favorevolmente. Il senato, poiché quei fatti non aveva esso approvati, li rigettò.Cesare restò del suo parere, pericolo minacciando agli accusatori dei Cristiani.3. Consultate le vostre memorie: vi troverete che Nerone per la prima volta con la spada imperialecontro questa setta infierì, che proprio allora sorgeva in Roma. Di un tale iniziatore della nostracondanna anche ci gloriamo. Chi infatti costui conosce, può comprendere che non poté non essere unqualche gran bene quello che fu da Nerone condannato “.

(Apologia - Citaz. riportata anche da Eusebio di Cesarea)

PUBLIO LENTULLO

“ Ho inteso, o Cesare, che desideri sapere quanto ora ti narro: esiste qui un uomo, chiamato Gesù Cristo, ilquale vive di grandi virtù.Dalla gente è detto profeta, ed i suoi discepoli lo tengono per divino, e dicono che egli è figlio di Dio, Creatoredel cielo e della terra, e di tutte le cose che in essa si trovano e sono fatte.In verità, o Cesare, ogni giorno si sentono cose meravigliose di questo Cristo: risuscita i morti, e sana gliinfermi con una sola parola.Uomo di giusta statura, è molto bello di aspetto; ed ha grande maestà nel Volto, e quelli che lo mirano sonoforzati ad amarlo e temerlo.Ha i capelli color della nocciola ben matura; sono distesi sino alle orecchie, e dalle orecchie sino alle spallesono color della terra, ma più risplendenti.Ha nel mezzo della fronte in testa il crine spartito ad usanza dei Nazareni, il volto senza ruga, o macchia,accompagnato da un colore modesto.Le narici e le labbra non possono da alcuno essere descritte. La barba è spessa ed ha somiglianza dei capelli,non molto lunga, ma spartita nel mezzo.Il suo mirare è molto severo e grave: ha gli occhi come i raggi del sole, e nessuno può guardarlo fisso per losplendore; e quando ammonisce si fa amare, ed è allegro con gravità.Dicono che nessuno l'ha mai veduto ridere, ma bensì piangere.Ha le mani e le braccia molto belle; nella conversazione contenta molti, ma si vede di rado; e quando Lo sitrova, è molto modesto all'aspetto, e nella presenza è il più bell'uomo che si possa immaginare, tutto simile allamadre, la quale è la più giovane che siasi mai vista in queste parti.Però se la Maestà tua, o Cesare, desidera di vederlo come negli avvisi passati mi scrivesti, fammelo sapere, chenon mancherò subito di mandartelo.Di lettere fa stupire la città di Gerusalemme.Egli non ha studiato giammai con alcuno, eppure sa tutte le scienze.Cammina scalzo, senza cosa alcuna in testa; molti ne ridono in vederlo, ma in presenza sua nel parlare con luitremano e stupiscono.Dicono che un tal uomo non è mai stato veduto, né inteso in queste parti.In verità secondo quanto mi dicono gli ebrei non si è sentito mai nessuno di tali consigli, di così grande dottrina,

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come insegna questo Cristo, e molti Giudei lo tengono per divino e lo credono; e molti altri me lo querelano condire che è contro la Maestà tua, o Cesare.Si dice che non ha mai fatto dispiacere ad alcuna persona, anzi, tutti quelli che lo conoscono e che L'hannoincontrato dicono di aver ricevuto benefizi e sanità.O Cesare, alla Maestà tua, alla tua obbedienza sono prontissimo: quanto mi comandi sarà eseguito. Vale.Da Gerusalemme ripartizione settima, luna undicesima.Della Maestà tua fedelissimo e obbedientissimo “.(Lettera a Tiberio - Publio Lentulo - Governatore della Giudea)

TALMUD (LIBRO DELL’INSEGNAMENTO EBRAICO)

Addirittura nel Talmud viene menzionato il personaggio Gesù anche se in modo dispregevole:

“ Gesù nacque bastardo ”(Yebamoth, 49b; Jewish Encyclopedia).

“ Maria era una prostituta ”(Sanhedrin, 106a,b).

“ Gesù "praticò la stregoneria e portò Israele all'apostasia ”(Sanhedrin, 43a).

“ Gesù fu punito e mandato all'inferno dove fu gettato in "escrementi ribollenti ”(Gittin, 56b,57a).

“ I cristiani andranno all'inferno e "saranno puniti lì per tutte le generazioni ”(Rosh Hashanah, 17a).

L’IMPORTANZA DEL SIMBOLO

I simboli, intesi come immagini o statue sono delle forme d’arte di cui l’uomo si serve per dipingere o creare Dioa “SUA IMMAGINE”, ben vengono se utilizzate per facilitare la connessione tra noi ed il trascendente, ma guaise strumentalizzate, come purtroppo la storia ci ha dimostrato per benedire massacri.L’attuale dottrina cristiana è inchiodata ad antichi dogmi e alle moltitudini di forme ritualistiche che nonconsentono altre vie di salvezza (secondo le istituzioni citate) se non per mezzo di intermediari di cui loro stessifanno parte (preti, vescovi, cardinali, pastori, patriarchi, papi, Etc.), inchiodando la figura ed il messaggioCristico ad un feticcio o crocifisso, che non permette a questo messaggio un’evoluzione nel campo spiritualeall’umanità, riducendolo infatti, il tutto ad un simbolo materiale, edificando solo ed esclusivamente altro potereche loro esercitano sulle masse, cambiando continuamente la percezione di molti, anche in contesti laici come adesempio la politica, il costume e la società.La spiritualità e il messaggio Cristico sono altra cosa! Risiedono solo ed esclusivamente nell’AMORE.

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" NON ACCUMULATEVI TESORI SULLA TERRA, DOVE TIGNOLA E RUGGINE CONSUMANO E DOVELADRI SCASSINANO E RUBANO; ACCUMULATEVI INVECE TESORI NEL CIELO (SPIRITUALI), DOVENE' TIGNOLA NE' RUGGINE CONSUMANO, E DOVE LADRI NON SCASSINANO E NON RUBANO.PERCHE' LA' DOV'E' IL TUO TESORO, SARA' ANCHE IL TUO CUORE. LA LUCERNA DEL CORPO E'L'OCCHIO (COSCIENZA); SE DUNQUE IL TUO OCCHIO E' CHIARO, TUTTO IL TUO CORPO SARA'NELLA LUCE; MA SE IL TUO OCCHIO E' MALATO, TUTTO IL TUO CORPO SARA' TENEBROSO. SEDUNQUE LA LUCE CHE E' IN TE E' TENEBRA, QUANTO GRANDE SARA' LA TENEBRA! (CECITA'SPIRITUALE) NESSUNO PUO' SERVIRE A DUE PADRONI: O ODIERA' L'UNO E AMERA' L'ALTRO, OPREFERIRA' L'UNO E DISPREZZERA' L'ALTRO: NON POTETE SERVIRE A DIO E A MAMMONA (IL DIODENARO). PERCIO' VI DICO: PER LA VOSTRA VITA NON AFFANNATEVI DI QUELLO CHE MANGERETEO BERRETE, E NEANCHE PER IL VOSTRO CORPO, DI QUELLO CHE INDOSSERETE; LA VITA FORSENON VALE PIU' DEL CIBO E IL CORPO PIU' DEL VESTITO? GUARDATE GLI UCCELLI DEL CIELO:NON SEMINANO, NE' MIETONO, NE' AMMASSANO NEI GRANAI; EPPURE IL PADRE VOSTRO CELESTELI NUTRE. NON CONTATE VOI FORSE PIU' DI LORO? ".(MATTEO 6:19-26)

Non è di fondamentale importanza sapere se il Cristo fu crocifisso nelle mani o nei polsi, né che aspetto avesse,se fosse biondo con occhi chiari o moro con occhi scuri come un normale uomo del medioriente; tuttavia se soloapplicassimo il suo messaggio d’amore senza soffermarsi in domande sterili potremmo davvero resuscitare unmondo spirituale che fino ad oggi ha avuto solo continue divergenze tra credi e fedi religiose.Il Vaticano, a mio avviso, non è altro che la continuazione dell’impero Romano dove invece che l’imperatore agovernare tutto è il Papa e sotto di lui tutte le gerarchie ecclesiastiche, l’espansione di un potere millenario chepunta al controllo mentale e materiale sull’individuo.

« Gesù Cristo venne crocifisso una volta, ma il suo insegnamento è stato e viene crocifisso continuamente dallagente ignorante. La comprensione e l’applicazione di questi insegnamenti percepiti intuitivamente, mostreràcome la Coscienza Cristica di Gesù, liberata dalla crocifissione teologica, può essere riportata una secondavolta nelle anime degli uomini ».(Paramhansa Yoganandaji)

“CHI VEDE L’ANIMA SUPREMA (DIO) CHE ACCOMPAGNA L’ANIMA INDIVIDUALE (LA COSCIENZADELL’INDIVIDUO, L’ESSERE, L’IO) IN TUTTI I CORPI, E COMPRENDE CHE L’ANIMA E L’ANIMASUPREMA SITUATE NEL CORPO DISTRUTTIBILE NON SONO MAI DISTRUTTE (IMMORTALI), VEDEVERAMENTE”,(Bhagavad Gita Cap.13 verso 28)

“ CREDETEMI: IO SONO NEL PADRE E IL PADRE E’ IN ME: SE NON ALTRO CREDETELO PER LEOPERE STESSE ”.(GIOVANNI 14:11)

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" Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l'AMORE/CARITA’, sono comeun bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezzadella fede così da trasportare le montagne, ma non avessi l'AMORE, non sarei niente.E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessil'AMORE, niente mi gioverebbe.L'AMORE è paziente, è benigno; non è invidioso, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto,non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, masi compiace della verità........ " Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma,divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato.Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Oraconosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto.Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è lacarità ! (L'AMORE) ".(1 CORINZI 13:1-6 11-13)

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Alla fine di questo percorso mi sono nuovamente ACCORTO che:

“L’AMORE E’ L’UNICA VERITA’ TUTTO IL RESTO E’ ILLUSIONE”.

Michele Perrotta.

Fine

Gennaio 2010


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