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ANNO 12 NUMERO 5 - MARZO 2014 DISTRIBUITO … · DIAP (il Dipartimento di Architettura e...

Date post: 16-Sep-2020
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la voce dei FUNERALI • TRASPORTI • CREMAZIONI MOTTA VISCONTI • Piazzetta S. Ambrogio, 2 Tel. (+39) 02 9000 9092 • Fax (+39) 02 9000 0930 E-mail: [email protected] BINASCO • Via Filippo Binaschi, 2/B Tel. (+39) 02 9055 062 • Fax (+39) 02 9009 3016 E-mail: [email protected] ABBIATEGRASSO • Corso Matteotti, 5 Tel. (+39) 02 9496 6376 • Fax (+39) 02 9496 4128 E-mail: [email protected] GIUSEPPE E MARCO GANDINI snc GIUSEPPE E MARCO GANDINI snc ASSICURAZIONI ASSICURAZIONI
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Page 1: ANNO 12 NUMERO 5 - MARZO 2014 DISTRIBUITO … · DIAP (il Dipartimento di Architettura e Pianificazione) del Politecnico di Milano. Il documento, pubblicato nel 2012 – La voce dei

CASORATE PRIMO

all’internoRefezione

scolastica, ritocco all’insùper le tariffe >… PAG. 6

L’isolapedonale è diventata unpo’ più grande >… PAG. 6

La Fieradi San Giuseppe fa ritornoin centro >… PAG. 8

Alla scuolaprimaria un volontario delservizio civile >… PAG. 9

I monaciprotagonisti di una mostradi modellini >… PAG. 12

Giornate FAI,Ozzero fa il bis dopo soliquattro anni >… PAG. 13

Elezioni,Cosentini continua la suamarcia solitaria >… PAG. 18

Per imottesi l’abbonamento ATM

ora costa meno >… PAG. 20

Giuntaed elezioni, l’opinione diDaniele Perego>… PAG. 22

ABBIATEGRASSO

ABBIATEGRASSO

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CASORATE PRIMO

MOTTA VISCONTI

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ANNO 12 NUMERO 5 - MARZO 2014 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE IN 25.000 COPIE

la voce dei

MOTTA VISCONTI

Lo scorso 28 febbraio la Compa-gnia FavolaFolle ha portato sulpalcoscenico le vicende dell’a-narchico mottese che nel 1894assassinò il presidente franceseSadi Carnot. La serata è statal’occasione per fare luce, 120anni dopo, sulla complessità delpersonaggio, il contesto storicoin cui si collocò il suo gesto omi-cida e il “circo mediatico” chene seguì. >… PAG. 21

Santo Caserio in scena all’ArcobalenoLa festa degli ultranovantenni,cui ha partecipato per l’ultimavolta con la fascia tricolore, èstata per Gian Antonio Rho l’oc-casione per parlare della suaesperienza di primo cittadino edel futuro amministrativo di Ca-sorate. Un testamento politicotra soddisfazioni e rimpianti,ma anche un’opportunità peresprimersi su quanto accade alivello nazionale. >… PAG. 17

Tempo di bilanci per il sindaco Rho

ABBIATEGRASSONuovo PGT, la cittàfa sentire la sua voceNuovo PGT, la cittàfa sentire la sua voce

Sono stati presentati i risultati della “fase di ascolto della città” promossa nell’ambito del percorso che dovrà portare all’elaborazione della variante generale al Piano di Governo del Territorio. Suggerimenti e critiche dei cittadini hanno contribuito alla messa a punto di una serie di proposte, che delineano il futuro urbanistico di Abbiategrasso. >… PAG. 2-4

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Luigi Stefano

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2 marzo 2014ATTUALITÀ

Il futuro urbanistico di Abbiategrasso saràpresentate le linee guida che ispireranno la

S ono statipresentatiin un incontro

pubblico i risultatidella “fase diascolto” della città,che si è svolta, apartire dallo scorsosettembre, comeprimo passo delpercorso promossodalla giunta Arraraper l’adozione diuna variantegenerale al PGT.I dati, le opinioni ei suggerimentiraccolti nei mesiscorsi coinvolgendoassociazioni ecittadini sonoserviti a elaborareuna serie di“visioni”, intorno alle quali si puntaora a costruire ilfuturo urbanisticodi Abbiategrasso

ABBIATEGRASSO

Prosegue ad Abbiategrasso ilpercorso per la revisione delPiano di Governo del Territo-

rio comunale, promosso dallagiunta Arrara con l’obiettivo di ri-esaminare e correggere le strate-gie di trasformazione della cittàimpostate dalla precedente giuntaAlbetti. L’attuale PGT, in vigore dal2010, è, infatti, ritenuto dall’Am-ministrazione in carica non ade-guato alla realtà abbiatense, inparticolare poiché prevede un’ec-cessiva quantità di nuovi insedia-menti, residenziali ma anche com-merciali, e quindi anche un eleva-to consumo di suolo.

Punto di arrivo del procedimen-to di revisione, avviato formalmen-te nella primavera scorsa, è l’ado-zione di una variante generale alPiano, che sindaco e assessori han-no assicurato di voler elaborare at-tivando «forme di partecipazione ecoinvolgimento allargato a tutti isoggetti e a tutte le realtà che vivo-no il territorio», da quelle portatri-ci di interessi economici alle asso-ciazioni di volontariato e ambien-taliste, fino ai singoli cittadini.

In tale ottica, l’Amministrazionecomunale ha incaricato l’estatescorsa la KCity SRL, una societàspecializzata in progetti di pianifi-cazione e rigenerazione urbana, disvolgere un servizio di indagine emappatura della città, delle sue po-tenzialità e delle sue problemati-che, coinvolgendo tutti i soggetti etutte le realtà presenti sul territo-rio. La prima fase di tale progetto,denominata Abbiategrasso parteci-pa, ha preso il via nel settembrescorso e ha visto l’attivazione di unblog aperto ai commenti degliutenti, così come la presenza, inVilla Sanchioli, di un laboratoriopermanente dove i cittadini hannopotuto incontrare i referenti delprogetto, confrontarsi con loro edesprimere pareri o segnalazioni.Ma, soprattutto, ha visto i tecnicidi KCity effettuare una serie di so-pralluoghi in tutte le zone dellacittà, coinvolgendo comitati diquartiere, associazioni e altri sog-

getti, per raccogliere dai cittadinitestimonianze dirette e spunti diapprofondimento. Un processo cheha permesso di raccogliere unaconsistente mole di informazioni eha fatto emergere punti di vista eopinioni, a volte anche contrastan-ti, sul futuro della città.

I risultati del lavoro compiutodurante tale “fase di ascolto” sonostati presentati alla cittadinanzanel corso di un incontro pubblico,denominato Rigenerare Abbiate-grasso, che si è svolto all’ex con-vento dell’Annunciata nelle gior-nate di venerdì 28 febbraio e saba-to 1° marzo.

IL SINDACO: «UN PGT DA RIVEDERE

PERCHÉ “ESAGERATO”»

Prima che i professionisti di KCityillustrassero dati e proposte, è toc-cato al sindaco Pierluigi Arraramettere a fuoco, a nome dell’Am-ministrazione comunale, motiva-zioni e obiettivi della scelta di ri-mettere in discussione il PGT a solitre anni di distanza dalla sua ap-provazione. «Abbiamo ereditatoun Piano che si può definire “esa-gerato”, dal momento che preve-deva insediamenti abitativi percirca 8.500 abitanti e un consumo

eccessivo di territorio. Quello chevorremmo noi è un PGT più sobrioe adeguato alla situazione e allereali esigenze della nostra città»,ha detto il primo cittadino. Che,dopo aver sottolineato come lastessa Regione Lombardia, analiz-zando lo strumento di pianifica-zione urbanistica varato dallagiunta Albetti, aveva a suo tempoparlato di «interventi insediativiche comportano un significativoconsumo di suolo», ha elencatoalcuni dei punti critici del docu-mento. Fra i principali, «il consi-stente ampliamento della zona IC[cioè la zona di Iniziativa Comu-nale, dove le scelte urbanistichedell’Amministrazione non devonosottostare al parere del Parco delTicino e ai vincoli del suo PianoTerritoriale di Coordinamento,NDR]» e la «non bella storia di una“strada parco” [quella prevista almargine ovest della città, NDR] didieci metri di larghezza». Senzadimenticare che il Piano lascia leporte aperte alla possibilità del-l’insediamento di un centro com-merciale di 15.000 metri quadrati:scelta, questa, «che sarebbe deva-stante per il tessuto commercialee sociale della città».

Riguardo al nuovo Piano cherappresenta il traguardo del per-corso di revisione, il sindaco ha ri-badito che la sfida sarà quella di«dimostrare la capacità di utiliz-zare il PGT non per accontentaregli appetiti degli operatori immo-biliari, ma per rispondere primadi tutto alle esigenze reali dellacollettività, quali il fabbisognoabitativo, la qualità dell’abitare ela disponibilità di abitazioni aprezzi accessibili, anche in affit-to». Come ulteriori priorità, Arra-ra ha poi elencato il recupero del-le aree dismesse, la valorizzazionedei servizi esistenti (a partire daquelli in ambito sanitario, comeospedale, Golgi, Hospice, casa diriposo e centro ANFFAS) e una «ri-voluzione viabilistica» che preve-da percorsi protetti per pedoni eciclisti, ma anche la nuova circon-vallazione per decongestionare viaDante e viale Sforza.

Edifici in costruzione ad Abbiategrasso

Troppi gli alloggi previsti dal PGT

Un «clamoroso sovradimensionamento» dell’edilizia libera. È que-sto il giudizio sull’impostazione dell’attuale PGT che emerge dauno studio commissionato dalla CISL a un gruppo di docenti del

DIAP (il Dipartimento di Architettura e Pianificazione) del Politecnico diMilano. Il documento, pubblicato nel 2012 – La voce dei Navigli neaveva parlato in una serie di articoli nel giugno di due anni fa, – spiega,infatti, come il PGT preveda la realizzazione di 4.445 alloggi di edilizialibera, mentre già oggi in città ne sono presenti più del necessario (lostudio riportava che nel 2008, prima dell’inizio della crisi economica,l’eccedenza era già di 1.108 unità). A essere in eccesso, qualora le pre-visioni del PGT fossero interamente realizzate, sarebbe, poi, anche l’edi-lizia convenzionata, con 620 alloggi in più di quelli necessari. Per con-tro, il PGT lascerebbe drammaticamente irrisolto il problema dellamancanza di edilizia sociale: lo studio calcola in 1.695 unità il fabbiso-gno di alloggi sociali entro il 2018, a fronte dei soli 55 previsti dal PGT.

Luigi Stefano

ABBIATEGRASSO - viale Papa Giovanni XXIII, 19 - Tel. 02 8421 1998 (24 ORE SU 24)

Albini & BerettaONORANZE FUNEBRI

Albini & BerettaLuigi Stefano

FUNERALI • TRASPORTI • CREMAZIONI

VERSO QUALUNQUE DESTINAZIONE

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3ATTUALITÀmarzo 2014

E, ancora, i parchi cittadini, darendere più fruibili, il tema dell’e-nergia, la necessità di investire susport e cultura, «su cui siamo ca-renti». Il tutto per dare ai cittadi-ni, ha concluso il sindaco, «unacittà che non sia solo un bel po-sto, ma soprattutto un posto dovesi possa vivere bene».

“RIGENERAZIONE URBANA»:VERSO UNA NUOVA IDEA

DI SVILUPPO DELLA CITTÀ

Come ottenere tale risultato? Conla «rigenerazione urbana». È que-sta, infatti, la parola d’ordine allabase delle proposte elaborate daiprofessionisti di KCity partendodalle informazioni raccolte neimesi scorsi durante la fase diascolto della città. Un concettoche, in concreto – ha spiegato Pao-lo Cottino, uno dei responsabilidel progetto – significa scommet-tere sulla possibilità di abbandona-re l’approccio del passato, «legatoa un’idea di sviluppo della cittàbasato esclusivamente su residen-za e commercio», per ricercarenuove vocazioni, a partire da «unarelazione virtuosa tra un ambien-te urbano e uno rurale, tra città ecampagna», al fine di costruiremodelli di sviluppo che integrinosettori diversi – che generalmenteagiscono in modo autonomo, – va-lorizzandoli tutti contemporanea-mente.

Un’impostazione che ha portatoalla suddivisione della città (e dellezone adiacenti) in cinque differenti«macro-ambiti territoriali», aognuno dei quali corrisponde unadifferente “visione” urbanistica.

Quella del nucleo storico dellacittà è racchiusa nella denomina-zione Centro slow: già appartenen-te al circuito Cittaslow, Abbiate-grasso – ha detto Cottino – dovreb-be ora portare la logica che sta allabase di questa qualifica anche sulpiano sociale e produttivo, tutelan-do il commercio, favorendo la mo-bilità dolce e facendo in modo chegli spazi pubblici siano vissuti eanimati attraverso iniziative cultu-rali.

Passando dal centro alle perife-rie, Territorio parco è il termineconiato per i quartieri della cittàverso la valle del Ticino, dove il PGTin vigore prevedeva la realizzazio-ne di una “strada parco” per sepa-rare la zona urbanizzata dallacampagna: due realtà che, al con-trario, il team di KCity propone diintegrare, sviluppando una serie diattività legate allo sport, alla salutee all’ambiente.

L’area a nord ed est della città,dall’ex Siltal fino a Castelletto, èstata, invece, identificata con ilnome di Compendio agri-cultura-le: un ambito che dovrebbe scom-mettere sulle sinergie tra cultura,paesaggio agricolo ed enogastro-

nomia. Mentre la fascia a sud-est,dove si trovano gli insediamentiproduttivi, è il Distretto produtti-vo ecologico: obiettivo, in questocaso, è soprattutto la riqualifica-zione delle aree dismesse, da rea-lizzare puntando a una riconver-sione ecologica – che significal’avvio di attività innovative, capa-ci di attrarre nuovi investimenti –e valorizzando la relazione con l’a-diacente paesaggio naturale.

L’ultimo macro-ambito è quellodella Città abitabile: in questo ca-so non si tratta di una porzionedella città dai precisi confini, ma,piuttosto, di un ambito diffuso,distribuito in tutti i quartieri, do-ve è necessario creare opportunitàper una migliore qualità abitativa,rispondendo alla domanda di caseaccessibili e, allo stesso tempo, as-sicurando adeguati servizi diquartiere.

Su queste cinque “visioni di ri-generazione urbana” ora tutta lacittà è nuovamente chiamata aesprimersi: accadrà nei prossimimesi con specifici “tavoli” di lavo-ro che coinvolgeranno le diverserealtà locali in un’attività di di -scussione e interazione, dalla qua-le dovranno scaturire le indicazio-ni propedeutiche alla definizionedella prossima variante al PGT. Unpercorso che è già stato avviatoproprio lo scorso 1° marzo all’An-nunciata, quando si è tenuta laprima seduta di tali “tavoli”.

all’insegna della «rigenerazione urbana»:revisione del Piano di Governo del Territorio

L’ obiettivodichiaratoè quello di

elaborare un PGTche definisca lo sviluppo dellacittà in termini nontanto di volumetrie,quanto di qualitàdella vita e disostenibilitàambientale. A talfine Abbiategrassoè stato suddiviso in cinque diversi«macro-ambiti»,ognuno con unapropria vocazioneurbanistica

Il centro di Abbiategrasso visto dall’alto

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4 marzo 2014ATTUALITÀ

Le tante “voci” dei cittadini indicanola direzione da percorrere per modificare il PGT

S ono raccoltinella mappadelle voci e

delle azioni dellacittà le opinioni e i suggerimenti che i cittadini abbiatensihanno formulato, nei mesi scorsi, in rispostaall’indagine svoltadalla società KCityquale prima fase del percorso per la revisione del PGT.Le otto tavole checompongono talemappa mettono inevidenza, quartiereper quartiere,criticità daaffrontare e risorseda valorizzare, eoffrono un quadrodei problemi e delleaspirazioni deiresidenti.Punto di partenzaper l’elaborazionedelle proposte chesaranno alla basedella variante al PGT, le tavole sonopubblicate on line e possono essereconsultate da tutti

ABBIATEGRASSO

Una “mappatura” della cittàche, partendo dalle testimo-nianze e dai suggerimenti

dei cittadini, ha permesso di ana-lizzare quali sono le potenzialità,ma anche i punti critici, di ognisingolo quartiere, facendo al con-tempo emergere in modo preciso esistematico i problemi e le aspira-zioni di chi vi risiede. È questo unodei risultati dell’attività svolta neimesi scorsi dalla società KCity SRL,su incarico dell’Amministrazionecomunale, in vista dell’elaborazio-ne di una variante generale al PGT.

Dati e indicazioni raccolti du-rante l’indagine sono stati sinte-tizzati nella cosiddetta mappa del-le voci e delle azioni della città,servita come punto di partenza perelaborare le proposte presentatenel corso dell’incontro pubblicodenominato Rigenerare Abbiate-grasso (di cui parliamo alle pagineprecedenti). Tale mappa può esse-re consultata agevolmente da tuttii cittadini: le otto tavole che lacompongono – corrispondenti adaltrettante zone della città – sono,infatti, pubblicate sul sito on linededicato alla variante del PGT diAbbiategrasso, accessibile all’indi-rizzo www.kcity.it/abbiategrasso.

Fra le tematiche sviluppate nellamappa dedicata al centro storico,spiccano indubbiamente quelle re-lative della mobilità, soprattuttociclopedonale. Viene, infatti, sotto-lineato come, pur essendo Abbiate-grasso «la città della bicicletta»,molti sono gli ostacoli che di -sincentivano l’uso delle due ruote,a partire dai furti e dalla mancanzadi parcheggi attrezzati e custoditi.Fra i suggerimenti per favorire glispostamenti “dolci”, invece, figuraanche quello di realizzare passaggiciclopedonali attraverso la FossaViscontea, a esempio recuperandovicolo Carabelli. Notevole attenzio-ne è, poi, dedicata proprio alla Fos-sa, i cui tentativi di valorizzazionenon hanno finora avuto risultatiapprezzabili. Fra le idee avanzate,quella di utilizzare tale spazio ver-de per iniziative che occupano levie del centro «suscitando proble-mi di traffico e lamentele dei resi-denti». Da notare che proprio l’at-teggiamento dei residenti – manon solo del centro – riguardo amanifestazioni ed eventi è un argo-mento su cui numerose delle “vo-ci” raccolte hanno espresso criti-che: nella mappa, infatti, si leggeche «gli abitanti del centro non vo-gliono essere disturbati», oppureche «le varie iniziative danno vitaalla città ma danno fastidio agliabitanti perché occupano i lorospazi», fino al giudizio più drasti-co: «Abbiategrasso è un paese diprovincia, non riesce ad andare ol-tre alle sagre. Alle iniziative cultu-rali partecipano cittadini di altrecittà, ma non gli abbiatensi».

Le altre sette tavole analizzano,invece, la situazione nei restantiquartieri in cui il Comune ha sud-diviso la città. Qui, l’insieme delle“voci” raccolte dipinge un quadrodi ombre e di luci, mettendo inevidenza un mix in cui le criticitàda affrontare si mescolano con lapresenza di risorse che, se adegua-tamente valorizzate, potrebberomigliorare la qualità della vita.

Così, a esempio, a Castelletto iresidenti sottolineano il rischioche la frazione si trasformi in unquartiere dormitorio, a causa del-la scomparsa del commercio loca-le («fallito a causa della difficoltàdi accesso al quartiere»), dell’as-senza di servizi e spazi di socialità(«la vecchia scuola è l’unico pun-to di aggregazione del quartiere esi è deciso di venderla») e della re-cente massiccia realizzazione dialloggi – molti dei quali rimastiinvenduti, – edificati senza pensa-re a una loro integrazione nelquartiere. Nella mappa vengono,però, anche sottolineate le poten-zialità della frazione, a esempio lasua posizione strategica come“porta” di ingresso ad Abbiate-grasso e la sua valenza turistica. Acondizione di portare a terminel’opera di valorizzazione iniziatanegli anni scorsi: emblematico è,a tale riguardo, il caso della Casadel Guardiano delle Acque, che inun’opinione è definito «uno spre-co senza precedenti. Il restauro èstato sospeso e la zona è in totaledegrado».

Un po’ in tutti i quartieri, poi,vengono evidenziati i problemiviabilistici e quelli dovuti allachiusura dei negozi al dettagliosoppiantati dai supermercati, cosìcome viene lamentata la carenzadi spazi di aggregazione. Ma nonmancano spunti e suggerimentisu come far rivivere aree dismesseo valorizzare strutture pubblichescarsamente utilizzate. È il caso, aesempio, del quartiere Fiera di viaTicino: «viene utilizzato pochissi-mo. Perché non lo facciamo di-ventare un cine-teatro, visto chetutte le strutture di questo tipostanno chiudendo e lo spazio sipresterebbe benissimo?» chiedeuna “voce”. Mentre un’altra ipo-tizza un ruolo per gli spazi dellanuova MIVAR come «aggancio allafiera esistente di Rho-Pero, cosìcome sede stabile dell’Expo, tra-mite un distaccamento del padi-glione Italia dove si potrebberoesporre prodotti locali».

La “carne al fuoco”, insomma, èparecchia: se l’obiettivo del nuovoPGT, come hanno affermato i pro-fessionisti di KCity, deve esserequello di disegnare un futuro del-la città che vada oltre la mera pia-nificazione di volumetrie, le indi-cazioni raccolte nei mesi scorsidurante la fase di ascolto dei citta-dini rappresentano, indubbiamen-te, un buon punto di partenza.

ABBIATEGRASSO

«Siamo soddisfatti che la parola d’ordine del nuovo PGT di Ab-biategrasso sia Rigenerazione urbana, la stessa che un annofa suggerimmo al nostro convegno sul consumo di suolo

L’età del cemento». Questo il commento “a caldo” dei responsabili dellocale circolo di Legambiente – denominato Terre di Parchi – allaconclusione della due giorni dedicata all’ascolto della città, in vistadella revisione del PGT, che si è tenuta all’Annunciata nelle giornate divenerdì 28 febbraio e sabato 1° marzo.

L’associazione – che da oltre un anno e mezzo preme affinché lostrumento di pianificazione urbanistica vigente venga radicalmentecambiato, al fine di bloccare quella che definisce «l’enorme cementi-ficazione prevista dalla precedente giunta», – ha partecipato attiva-mente a tutte le fasi del percorso di partecipazione e arricchito il di-battito dei vari tavoli mirando alla conservazione dei suoli liberi, allavalorizzazione dell’agricoltura locale di qualità, alla mobilità sosteni-bile e alla protezione della natura. E, appunto, alla rigenerazione ur-bana, termine tecnico che indica una serie di obiettivi di qualità e disostenibilità ambientale, ma soprattutto la riscoperta della città comeluogo di vita e di relazione e non come mera superficie su cui costrui-re insediamenti residenziali o commerciali. «Un anno fa [quando Le-gambiente ha promosso ad Abbiategrasso il convegno L’età del ce-mento, cui La voce dei Navigli ha dedicato una serie di articoli nelmarzo 2013, NDR] abbiamo mostrato alla città quali danni può cau-sare la bulimia da cemento e asfalto, incalzando l’Amministrazionead avviare la revisione del piano urbanistico – spiegano, in un comu-nicato, i volontari dell’associazione. – Ora, finalmente, vediamo muo-versi questo processo, condotto con perizia dai consulenti. E la qua-lità degli argomenti posti sui tavoli ci fa ben sperare».

Allo stesso tempo, però, i responsabili di Legambiente non rispar-miano critiche alle posizioni – definite «diktat» – assunte dal sindacoPierluigi Arrara su alcune delle questioni chiave del futuro urbanisti-co della città. «Siamo invece profondamente delusi e assolutamentecontrari alle parole del sindaco, che anche in questa occasione sem-bra percorrere strade divergenti rispetto ai bei principi sulla parteci-pazione e l’ascolto della città espressi dai suoi stessi assessori – si leg-ge, infatti, nel comunicato. – Il sindaco, ignorando quanto dicevano itavoli di lavoro, ha voluto rimarcare la necessità della contestata su-perstrada Magenta-Vigevano e, addirittura, ha voluto esprimere ilsuo scetticismo rispetto a un PGT a consumo di suolo zero. Ebbene,dopo queste affermazioni che fanno scricchiolare il processo di parte-cipazione messo in campo, Legambiente si impegnerà ancora di piùperché la futura pianificazione del territorio respinga nuove lottizza-zioni e nuovi inutili capannoni, che rimarranno vuoti e affacciati sunuove strade impattanti sul paesaggio agricolo che ci circonda.

I cittadini hanno capito che il futuro della città è legato alle qualitàdel suo territorio: paesaggio, agricoltura e natura, che possono pro-durre ricchezza materiale e immateriale. Ora tocca all’Amministra-zione tradurre in pratica quanto indicato, senza il timore di pestarei piedi ai soliti interessi privati che, guarda caso, in queste occasionipubbliche non si mostrano alla luce del sole, ma che poi – fino ad oggi– hanno avuto voce in capitolo nelle decisioni finali».

Una delle tavole elaborate dalla società KCity

Legambiente: soddisfatti con riserva

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ABBIATEGRASSO

Aumentano le tariffe, ecambiano alcune mo -dalità di pagamento,

per le famiglie con figliche usufruiscono della re-fezione scolastica ad Ab-biategrasso. Le novità fan-no seguito al passaggio diconsegne tra la ditta cheaveva gestito il servizio ne-gli ultimi cinque anni, laGemeaz Elior di Milano, equella che ha vinto la nuo-va gara di appalto indettain seguito alla decadenzadella precedente conces-sione, la Sodexo Italia diCinisello Balsamo.

Dallo scorso 10 marzo,in conseguenza dell’incre-mento del costo sostenutodal Comune per ogni sin-golo pasto (passato da 4,36a 4,68 euro), è, infatti,scattato un adeguamentodelle quote a carico degliutenti: in pratica un au-mento tra il 7 e l’8% ri-spetto alle tariffe in vigoredall’inizio dell’anno scola-stico. In dettaglio, il costodel buono pasto per la pri-ma fascia è passato da 0,87a 0,94 euro, quello per laseconda fascia da 1,53 a1,64 euro, quello per laterza fascia da 2,18 a 2,34euro, quello per la quartafascia da 2,83 a 3,04 euro,quello per la quinta fasciada 3,49 a 3,74 euro, quelloper la sesta fascia da 4,14 a4,45 euro e, infine, quelloper le rimanenti fasce (perle quali il costo del pasto èinteramente a carico dellefamiglie) da 4,36 a 4,68euro.

«Le famiglie sono stateavvertite per iscritto a set-tembre 2013 che, a partireda gennaio 2014, con l’ag-giudicazione della gara,sarebbe stata definita lanuova tariffa – precisa l’as-sessore alle Politiche edu-cative Graziella Cameroni– A inizio anno scolasticoera stato applicato l’au-mento ISTAT, non richiestol’anno precedente, ed era-no state ridefinite le fasceISEE per evitare un caricoeccessivo a danno dellacollettività che non fruiscedel servizio. Il nuovo servi-zio non è scattato da gen-naio, ma dal 10 marzo, do-po che il Comune ha otte-nuto dal Consiglio di Statola revoca della sospensivadecisa dal TAR a seguito diricorso inoltrato dalla Ge-meaz Elior. Quindi, condue mesi di ritardo, sonostate applicate le nuove ta-riffe, frutto di un bando cheha puntato per il 70%sull’offerta tecnica, quindisulla qualità, e per il 30%sull’offerta economica».

Proprio riguardo allaqualità, del cibo, l’assesso-re sottolinea che «è statoattivato un rigoroso servi-zio di controllo qualità,affidato allo Studio QTREdi Novara, che dispone dipersonale con forti com-petenze professionali, ingrado di effettuare ancheanalisi di laboratorio perverificare l’adeguatezzaalle normative vigenti. Iverbali dei sopralluoghiperiodici e della commis-sione mensa, per la massi-ma trasparenza dell’ente,saranno a breve pubblica-ti sul sito del Comune».

L’obiettivo, assicura Ca-meroni, è garantire la di -stribuzione di pasti sani,igienicamente curati econtrollati, previsti da unregime dietetico mirato;inoltre consentire dietespecifiche, ma comunqueallettanti, in caso di aller-gie e intolleranze.

«È evidente – osserva poil’assessore in merito all’au-mento delle tariffe – che,dopo oltre cinque anni, i

costi abbiano subito lieviaumenti, ma anche la qua-lità della richiesta previstadal capitolato è più alta, afronte delle indicazioniformulate in sede di com-missione mensa e di com-missione consiliare. Valela pena di sottolineare cheil raffronto con il territoriocolloca comunque la tarif-fa del nostro Comune frale più convenienti».

L’adeguamento delle ta-riffe non è l’unica novitàscattata lo scorso 10 mar-zo: a partire dalla stessadata, infatti, gli utenti chehanno attivato l’addebitoautomatico su conto cor-rente per il pagamento delservizio di refezione devo-no revocare l’addebito a fa-vore della vecchia societàdi ristorazione, per poi ri-attivarlo a favore dellanuova. Nessuna operazio-ne, invece, è necessaria perl’utilizzo delle tessere pre-pagate ricaricabili, dal mo-mento che, in questo caso,il passaggio sarà gestitoautomaticamente.

Refezione scolastica, da marzo i pasti costano di più

Il cambio nella gestionedel servizio in seguito alla recente gara di appalto ha coinciso con un adeguamentodelle tariffe: l’aumento è scattato lo scorso 10 marzo. Le precisazionidell’assessore Cameroni

La mensa della scuola media Carducci

Centro storico, ampliata la Zona a Traffico Limitato

ABBIATEGRASSO

Si amplia la porzione del centro storico di Ab-biategrasso vietata alle auto durante i fine set-timana. Lo scorso 6 marzo, infatti, il coman-

dante della Polizia locale Maria Malini ha siglatoun’ordinanza che estende a via Solferino e a vicoloCortazza la Zona a Traffico Limitato, dove l’accessoe la circolazione dei veicoli sono consentiti in orariprestabiliti soltanto per specifiche categorie diutenti, come, a esempio, i residenti. Così come giàavveniva per il resto della ZTL, la restrizione del traf-fico è in vigore dalle 15 del sabato pomeriggio finoalle 19 della domenica, senza interruzione, mentredurante le festività infrasettimanali il divieto è vali-do dalle 9 del mattino fino alle 19.

Con la medesima ordinanza è stato, inoltre, sta-bilito il posizionamento di tutta una serie di nuovicartelli per meglio segnalare la presenza della ZTL ei suoi orari di funzionamento.

La parziale chiusura al traffico del centro storicodi Abbiategrasso è stata attuata a partire dal 1995,ma la ZTL è stata istituita ufficialmente solo a parti-re dall’autunno del 2012. Il suo obiettivo è quello diproteggere gli utenti della strada più deboli, comepedoni e ciclisti, e di disincentivare il traffico deiveicoli a motore nel centro – soprattutto quello diattraversamento, – che negli anni è andato aumen-tando.

Dallo scorso 6 marzo il divieto di accesso ai veicoli durante i fine settimana è stato

esteso a via Solferino e vicolo Cortazza

Una via del centro storico

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7ABBIATEGRASSOmarzo 2014

ABBIATEGRASSO

Una serie di percorsidi formazione artisti-ca, culturale e del

tempo libero, pensati perpermettere a chi vi prendeparte di approfondire eperfezionare le sue capaci-tà espressive. È questo lospirito alla base dei Corsinel cassetto – nome cheparafrasa il concetto dei“sogni nel cassetto” – pro-mossi da alcuni anni dallaFondazione Per Leggere,che riunisce i sistemi bi-bliotecari dei comuni delSud Ovest milanese. Quelliproposti per la prossimastagione primaverile si di-vidono in nove diverse se-zioni e prenderanno il vianelle prossime settimane.Arte e creatività, lingue, fa-miglia, gusto, cultura e

spettacolo, comunicazio-ne, animali e, infine, natu-ra e benessere: questi i set-tori che la Fondazione hadeciso di sviluppare attra-verso corsi aperti a tutti ein programma nelle diver-se Biblioteche del territo-rio. Ad Abbiategrasso, maanche Ci sliano, Binasco,Mesero, Robecchetto conInduno, Buscate, Corsico eTrezzano sul Naviglio, soloper citare alcuni dei comu-ni coinvolti nell’iniziativa.

Tante le opportunità adAbbiategrasso, dove i corsisi terranno nella sede dellaFondazione Per Leggere.Fra le proposte figurano illaboratorio Teatro delleombre, che appartiene allasezione Arte e creatività esi propone la realizzazionedi alcune marionette dicartoncino, che prenderà il

via il prossimo 27 aprileper tre lezioni da due oreciascuna. Ma anche i duelaboratori di illustrazione,uno curato da Tiziana Ro-manin e l’altro, denomina-to Sculture di polvere, pro-posto da Matteo Gubellini,che inizieranno rispettiva-mente il 22 marzo e il 18maggio. Sempre all’areacreativa, fra gli altri, appar-tengono il corso di Foto-grafia – livello 1 e quello diFotografia per bambini.Spazio, poi, anche alle lin-gue: in città è previsto perla stagione primaverile uncorso di Spagnolo – livello1, della durata di dieci le-zioni (da due ore ciascu-na), che partirà il prossimo9 aprile.

Arte, lingue ma anchebenessere e natura con ilcorso Detersivi e cosmetici

naturali, che prenderà ilvia il prossimo 10 maggio,oppure con le lezioni dedi-cate al mondo del giardi-naggio, in programma nel-la sede di via Ticino dall’8maggio. Tra i tanti corsinel cassetto in calendarioad Abbiategrasso, da se-gnalare anche quello diScrittura creativa con Ser-gio Ragno (a partire dal 7aprile) e quello di Criminalprofiling: il corso prevedetre lezioni da un’ora emezza tenute a partire dasabato 10 maggio da Eleo-nora Alemanno, psicologaclinica e di comunità lau-reata presso l’Universitàdegli Studi di Torino, cheoffrirà ai partecipanti unapanoramica delle origini edegli ambiti di applicazio-ne del criminal profilingnonché delle principalimetodologie e approcciutilizzati da questa tecnica.

Per conoscere l’elencocompleto degli oltre qua-ranta corsi in calendario adAbbiategrasso, ma anchein altre Biblioteche appar-tenenti alla FondazionePer Leggere, così come perconfrontare date, pro-grammi, opportunità e co-sti, il consiglio è quello divisitare il sito www.corsi-nelcassetto.net.

Marina Rosti

Corsi nel cassetto, tante nuove opportunità per mettersi in gioco

L’Amministrazione cerca “nonni vigili”

ABBIATEGRASSO

Veri e propri “angeli custodi” delle scuole, nel-le città e nei paesi dove sono presenti diven-tano subito la simpatia dei bambini e l’incu-

bo degli automobilisti indisciplinati. Stiamo par-lando dei cosiddetti “nonni vigili”, volontari cheprestano il loro prezioso servizio assistendo gliscolari all’entrata e all’uscita dalle lezioni, agevo-lando, in particolare, l’attraversamento della stra-da sia ai bambini sia ai loro accompagnatori.

A breve potrebbero comparire anche davanti allescuole di Abbiategrasso. Sulla base dell’esperienzasvolta in altri comuni della zona, infatti, la giuntaguidata dal sindaco Arrara, con la collaborazionedella Polizia locale e dell’associazione AUSER–Vo-lontariato Filo d’Argento ONLUS, ha deciso di pro-muovere anche nella nostra città il progetto deno-minato, appunto, Nonni vigili. A quanti aderiran-no all’appello lanciato dall’Amministrazione co-munale verrà chiesto di svolgere un’attività volon-taria di presidio finalizzata alla sicurezza e all’as-sistenza degli alunni davanti alle scuole negli ora-ri di ingresso e di uscita.

Per promuovere la condivisione sull’attività ine-rente questo progetto, in particolare sulle sue mo-dalità di organizzazione e attuazione, l’assessorealla Viabilità e Polizia locale del Comune di Abbia-tegrasso, Emanuele Granziero, insieme con il co-mandante della Polizia locale, Maria Malini, invi-tano le associazioni e i cittadini a partecipare a unincontro pubblico che si terrà nella giornata di sa-bato 29 marzo alle 10.30 nella sala consiliare delCastello Visconteo.

Il prossimo 29 marzo in calendario un incontro pubblico al Castello Visconteo per la condivisione del progetto,

che ha già dato buoni risultati in alcuni comuni della zona

Ritorna l’iniziativapromossa dalla Fondazione

Per Leggere: numerose le proposte, raggruppate

in nove diverse sezioni. Le lezioni inizieranno nelle

prossime settimane e continueranno per tutta

la stagione primaverile

Una lezione di una delle precedenti edizioni

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8 marzo 2014ABBIATEGRASSO

ABBIATEGRASSO

Sabato 22 e domenica23 marzo, Abbiate-grasso rinnova – per

il 65° anno – l’appunta-mento con la Fiera di SanGiuseppe, tradizionaleevento in cui la città esibi-sce le proprie qualità alleporte della primavera. Perl’edizione 2014, l’Ammi-nistrazione comunale of-fre alla cittadinanza e aivisitatori stimoli nuovi,affidando la progettazionee l’organizzazione dell’e-vento alla multiserviziAMAGA SPA.

«L’obiettivo è mantene-re la tradizione – sostieneil sindaco Pierluigi Arrara,– ma con un taglio “piùutile che dilettevole”, valea dire concentrando leproposte della fiera sulletematiche del lavoro e del-l’occupazione». L’intentoè dunque quello di coniu-gare modernità e tradizio-ne, per mostrare la vitalitàdi un territorio che co-struisce il futuro su basisaldamente costituite ne-gli anni, pronto a coglierele opportunità emergenti.Ma come conciliare il nuo-vo con la tradizione? Que-sti due motori, apparente-mente opposti, si nutronoin realtà l’uno dell’altro,perché non vi è vera inno-vazione senza il rispettodelle tradizioni.

AMAGA ha trasformato lafiera nell’occasione peraprire un cantiere di valo-rizzazione, riscoperta e ri-generazione delle risorsedell’Abbiatense. Tra i pri-mi collaboratori organicic’è LibLab, produttore in-dipendente di stili e conte-nuti di comunicazione,che da tempo promuoveinnovazione sostenibile atutto campo, per far trion-fare la vocazione genuinadel territorio anche difronte alle veloci trasfor-mazioni dell’oggi.

La prima novità dell’edi-zione 2014 è una riscoper-ta: la manifestazione torna,infatti, nei luoghi originaridentro il tessuto urbano,tra il Castello Visconteo ele piazze del centro storico,a tu per tu con la gente,mettendo in mostra igioielli architettonici efunzionali della città. Levie di Abbiategrasso e i din-torni del Castello si riempi-ranno di prodotti della zo-na a caratterizzazione bio-logica, perché questa è unadelle carte vincenti su cui ilterritorio può scommette-re. Inoltre, presso il polofieristico di via Ticino 72, ilParco del Ticino condurràmostre e iniziative per ce-lebrare i quarant’anni diattività. La sostenibilitàcampeggerà, poi, neglistand della fiera di Matri-moni solidali in piazzaMarconi, che esibirannoinnumerevoli idee per in-terpretare in modo più ori-ginale, personalizzato edeticamente valido anche lapiù tradizionale delle cele-brazioni.

Tra valorizzazioni inedi-te della cucina tipica (conshow cooking trasmessi indiretta per la città), perfor-mance teatrali – di canto,danza e recitazione – aper-te a tutti, assaggi di mobi-lità sostenibile, presenta-zioni di volumi e laboratoridi riciclo e riuso su misura

del cittadino (secondo lamigliore tradizione di AMA-GA), Abbiategrasso si tra-sformerà per due giorni inun cantiere che restituiscealle persone il sano prota-gonismo che meritano.

In particolare, il Castelloospiterà attività sulle nuo-ve opportunità per i giova-ni più determinati e per leimprese che hanno vogliadi crescere nonostante lacrisi diffusa. Partendo dalrecupero degli antichi me-stieri, verranno mostrate letante soluzioni per valoriz-zare in modo moderno levocazioni. Ecco, a esem-pio, la riscoperta dell’arti-gianato attraverso originaliformule digitali, dallestampanti 3D ai robot faida te. Ed ecco anche i corsidi web marketing per tutti,gli spot pubblicitari realiz-zati in diretta per le azien-de locali, i circuiti di pro-mozione low cost e i finan-ziamenti non impraticabi-li: spunti molto concreti adisposizione di chi nonsmette di credere in unacrescita sostenibile. Ma ec-co, soprattutto, workshopper studenti e giovani pro-fessionisti, opportunamen-te selezionati per l’orienta-mento alla promozione delterritorio, accompagnativerso reali possibilità diprogettare, avviare e pro-muovere le proprie idee dilavoro e impresa, attraver-

so strumenti moderni cheportino efficacemente le ri-sorse locali e tradizionali atu per tu con il mercatoodierno.

Da non dimenticare, poi,l’invito agli amministratorilocali a scoprire le nuovesoluzioni per sostenere larigenerazione territoriale eper finanziarla anche intempi di ristrettezze gene-ralizzate.

Non è possibile esaurireil programma in terminisintetici perché ogni gior-no si aggiungono nuoveproposte: il laboratorio col-lettivo inaugurato da AMAGAe sviluppato da LibLab stacrescendo in modo sor-prendente, facendo dellaFiera di San Giuseppe ilprimo momento di un’ine-dita consapevolezza di op-portunità non ancora spe-rimentate dagli abbiatensi.

Ma c’è da scommettereche le novità più importan-ti nasceranno proprio du-rante la Fiera, tra i cittadi-ni che ne saranno protago-nisti. Appuntamento, quin-di, sabato 22 marzo, a par-tire dalle 10.30 di fronte alCastello Visconteo, per l’i-naugurazione a base di cu-cina, teatro e danza: iniziodi una due giorni straordi-nariamente ricca di stimo-li, il cui programma detta-gliato può essere consulta-to sul sito on line www.fie-rasangiuseppe.it.

La Fiera di San Giuseppe ritorna alle origini: due giorni di festa tra il Castello e le piazze

Coniugare modernità e tradizione:questo l’obiettivo della65a edizione dellamanifestazione, in calendario per sabato 22 e domenica 23 marzo

L’edizione del 1955 della Fiera

Giornata della Riconoscenza,Abbiategrasso protagonista

ABBIATEGRASSO

Dal 1953 la Provincia di Milano organizza laGiornata della Riconoscenza per conferire unriconoscimento a cittadini e associazioni del

mondo culturale, sociale, artistico, economico esportivo, legati al territorio del Milanese e che si sia-no distinti nella propria attività a favore delle comu-nità. Dal 1999 al riconoscimento provinciale, checonsiste in una medaglia d’oro e in un diploma conla motivazione, è stata attribuita la denominazionedi Premio Isimbardi.

Lo scorso 13 marzo si è svolta la consegna dell’e-dizione 2014 del premio, che ha visto la città di Ab-biategrasso protagonista con ben due associazionipremiate con la più alta onorificenza dell’Ammini-strazione provinciale, ANFFAS ONLUS Centro Il Melo-grano e la società polisportiva SuperHabily, insiemecon il sindaco Pierluigi Arrara.

Rappresentata dal presidente Massimo Simeoni edalla presenza di alcuni ospiti della struttura, l’ANF-FAS Centro Il Melograno, associazione di famigliecon persone affette da disabilità intellettive o relazio-nali, è stata premiata per la trentennale presenza sulterritorio milanese con lo scopo di migliorare la qua-lità della vita delle persone diversamente abili, aiu-tandole nello sviluppo delle loro autonomie, favoren-done l’inclusione sociale e supportandone le fami-glie.

Rappresentata dal presidente Augusto Conti e daun’atleta accompagnato dal padre, la società poli-sportiva SuperHabily di Abbiategrasso, nata con lospecifico scopo di promuovere la pratica sportiva trapersone con disabilità fisica, intellettiva, relazionalee sensoriale, è stata, invece, premiata per il costanteimpegno affinché queste persone possano riscoprirela loro dignità, orgoglio, visibilità e normalità nelcontesto quotidiano.

Premiati dalla Provincia di Milano il sindaco Arrara e due associazioni abbiatensi: ANFFAS

Centro Il Melograno e la polisportiva SuperHabily

Un momento della cerimonia di premiazione

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9ROBECCOmarzo 2014

Un volontario del servizio civile alla primaria di Robecco

ROBECCO SUL NAVIGLIO

Si rafforzano gli interventi a favore degli alunnisvantaggiati e diversamente abili nelle scuoledi Robecco sul Naviglio. Dallo scorso mese di

febbraio, infatti, alla primaria Leonardo da Vinciopera un volontario del servizio civile: compito delgiovane è quello di seguire, per venti ore settimana-li, i bambini in difficoltà, affiancando in tale mansio-ne l’attività degli educatori ad personam garantitidall’Amministrazione comunale nell’ambito del Pia-no per il diritto allo studio (per l’anno scolastico incorso, il Comune assicura sette educatrici per un to-tale di 145 ore settimanali, mentre gli alunni seguitisono tredici). L’assistenza a bambini e ragazzi svan-taggiati e diversamente abili, all’interno del contestoscolastico, si configura come attività che mira a sup-portare, accompagnare e favorire la socializzazione el’apprendimento dei minori in difficoltà a favorire iprocessi di integrazione scolastica. Una finalità cheben si integra con la filosofia del Servizio civile na-zionale, che rappresenta un’opportunità, offerta aigiovani dai 18 ai 28 anni di età, di dedicare un annodella propria vita a favore di un impegno solidaristi-co, inteso come impegno per il bene comune e,quindi, come valore di coesione sociale.

Il giovane è in servizio dallo scorso mese di febbraio e segue i bambini diversamente abili,

affiancando in tale compito le educatrici comunali

ROBECCO SUL NAVIGLIO

«Come fare persentirsi più sicu-re quando si esce

da sole?» E, ancora, «Co-me affrontare situazionipotenzialmente pericolo-se?» Queste sono le duefondamentali domande da

cui trae spunto la terzaedizione del corso Autodi-fesa donna promossodall’Assessorato allo Sporte alle Politiche sociali delComune di Robecco sulNaviglio e realizzato dal-l’associazione sportiva di-lettantistica Karate-Do diCasterno. Dal 1° aprile al 3

giugno, per un totale didieci lezioni, tutte le don-ne, a partire dalle ragazzedella scuola secondaria diprimo grado, potrannopartecipare al corso, cheprevede anche un livelloavanzato per chi avesse giàfrequentato l’attività nelleprecedenti edizioni.

Le lezioni si terrannonella palestra delle scuoleelementari di Casterno, invia Buozzi, 18, il martedìdalle 19.15 alle 20.30. Ilcorso è totalmente gratui-to, a eccezione di una quo-ta assicurativa di 20 euroche sarà valida sino al 31dicembre 2014.

Le iscrizioni possono es-sere effettuate telefonandoall’ufficio Servizi socialidel Comune di Robecco alnumero 02 9497 8031 dallunedì al venerdì dalle8.30 alle 12.30; nelle gior-nate di lunedì e mercoledìè, inoltre, possibile telefo-nare anche dalle 16 alle18.30.

Data ultima per iscriver-si è il 28 marzo, mentrechi volesse ulteriori infor-mazioni può visionare lalocandina del corso sul si-to del Comune di Robeccosul Naviglio (www.comu-ne.robeccosulnaviglio.mi.it).

Elia Moscardini

A Robecco donne più sicure grazie allaterza edizione del corso di autodifesa

Le lezioni inizieranno il 1° aprile

e termineranno il 3 giugno. L’iniziativa

è promossa dalComune di Robecco sul

Naviglio e realizzatodall’associazione

Karate-Do di Casterno

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10 marzo 2014ROBECCO - ALBAIRATE - CISLIANO

ROBECCO SUL NAVIGLIO

Èstato ufficialmenteeletto il nuovo Con-siglio direttivo del-

l’associazione Fiera SanMajolo di Robecco sul Na-viglio, che resterà in caricaper i prossimi tre anni.L’associazione, nata nel2010, si propone di valo-rizzare la tradizione agri-cola del paese e del territo-rio, impegnandosi a darenuovo lustro alla ultrase-colare fiera agricola di SanMajolo, che proprio grazieall’impulso dell’associazio-ne ha assunto un voltonuovo e più dinamico nelcorso degli ultimi anni.

Il direttivo è ora formatodal presidente Sergio Ne-gri, dal vicepresidente Lu-ca Garavaglia, dal segreta-rio Monica Contini e daiconsiglieri Patrizia Barni,Maurizio Barettoni, MariaTeresa Tacca, PiervittorioMarnati, Piermaria Ma-gnaghi e Marco Rizzatello.

Al nuovo direttivo sonogiunti gli auguri di buon

lavoro del sindaco di Ro-becco, Giuseppe Zanoni:«Colgo l’occasione dellariunione annuale dell’as-semblea dei soci, per ilrinnovo delle carichedell’associazione San Ma-jolo, per ribadire il fortesostegno e la grande sod-disfazione per l’opera svol-ta dall’associazione inquesti anni – ha detto ilprimo cittadino. – La tra-dizionale fiera di San Ma-

jolo è orgoglio della comu-nità intera ed è un eventopeculiare e genuino che hasempre caratterizzato ilnostro paese. La passionee la dedizione di tutti i socie i volontari dell’associa-zione hanno rinvigorito epromosso con costanteimpegno la cultura enoga-stronomica, agricola e so-ciale locale. Lo straordi-nario servizio reso alla co-munità è frutto di solidale

e sinergica collaborazionetra cittadini, associazionied ente comunale. Sicuroche l’opera della associa-zione saprà con creativitàe passione realizzare il be-ne della nostra comunità,rinnovo la fiducia e la di -sponibilità dell’Ammini-strazione per future profi-cue collaborazioni».

L’associazione è già allavoro per l’edizione 2014della fiera di San Majolo.

Robecco, eletto il nuovo direttivodell’associazione Fiera di San Majolo

ALBAIRATE

Il disegno e la pitturacome passione dacoltivare e persegui-

re: con questa filosofiala Biblioteca civica LinoGermani e la Pro loco diAlbairate hanno decisodi organizzare un corsoper bambini e ragazziche ha come scopo ilmiglioramento delle lo-ro capacità artistiche.

Intitolato Dal disegnoalla pittura, il corso è

costituito da otto lezioni,che saranno tenute dalladocente Jlenia Selis ilmercoledì, a partire dalprossimo 2 aprile, nellafascia oraria compresa trale 16.45 alle 18.15.

Al corso possono parte-cipare bambini e ragazzidi età compresa tra i sei ei dodici anni. Il costo perl’intero ciclo di lezioni –che si terranno al rag-giungimento di un nu-mero minimo di cinquepartecipanti – è di 50 eu-

ro, cui vanno aggiunti 10euro per l’eventuale tes-seramento alla Pro locodi Albairate. Le iscrizionisono aperte sino al pros-simo 1° aprile e si posso-no effettuare dalle 15 alle18.30 presso la BibliotecaLino Germani. Chi voles-se ulteriori informazionipuò inviare una e-mail al-l’indirizzo [email protected], op-pure telefonare al nume-ro 02 9498 1343.

E.M.

Disegno e pittura per bambini alla Lino Germani

I nuovi eletti resteranno in carica per i prossimi tre anni. Il sindaco Zanoni: «La tradizionale fiera di San Majolo è orgoglio dellacomunità intera»

Biblioteca e Pro loco di Albairate presentanoun corso che ha comescopo il miglioramentodelle capacità artistiche di bambini e ragazzi. Le lezioni inizieranno il prossimo 2 aprile

Una veduta di Robecco

ALBAIRATE

Il peso della guerra e lacrudeltà dei conflitti, ildramma personale che

diviene dramma umano euniversale sullo sfondo diuna Francia invasa dalletruppe naziste durante laseconda guerra mondiale.Questi sono i principali in-gredienti del libro intitola-to Suite francese dellascrittrice Irène Némi-rovsky, arrestata dai nazi-sti in quanto di origine

ebrea e deportata nel lu-glio 1942 ad Auschwitz,dove morì un mese piùtardi di tifo.

Prima di finire nelle ma-ni dei suoi carnefici, lascrittrice – francese manata in Ucraina – composefebbrilmente due romanzi,parti di quella che avrebbedovuto essere un’operapiù imponente, una sortadi poema sinfonico chia-mato Sinfonia in cinquemovimenti. I due volumisono Tempesta in giugno

e Dolce, pubblicati solo nel2004 – dopo il loro ritrova-mento – con il nome, ap-punto, di Suite francese.

Gli appassionati di lette-ratura avranno l’opportu-nità di entrare nel tragicoed emotivo mondo di IrèneNémirovsky giovedì 10aprile alle 21 alla Bibliote-ca civica Lino Germani diAlbairate, per quello che sipreannuncia come un in-contro ricco di pathos.

Elia Moscardini

Nuovo incontro letterario ad AlbairateIl prossimo 10 aprile

alla Biblioteca civica Lino Germani saràprotagonista Suitefrancese della scrittriceIrène Némirovsky, checompose l’opera pocoprima di essere deportataad Auschwitz

Continuano a Cisliano gli appuntamenti con il cineforum

CISLIANO

Due capolavori del cinema italiano ravviveran-no il mese di marzo a Cisliano. Dopo laproiezione del film La grande bellezza di

Paolo Sorrentino – vincitore lo scorso 12 gennaiodel Golden Globe come miglior film straniero, –che è stata effettuata il 5 marzo, un nuovo appun-tamento si prospetta per tutti gli amanti del grandeschermo: mercoledì 26 marzo, alle 21, presso l’au-ditorium Giovanni Magenti, sarà, infatti, proiettatoReality, pellicola diretta da Matteo Garrone. Realityracconta la storia di Luciano, pescivendolo napole-tano dotato di grande simpatia, che spesso si esibi-sce davanti ai clienti della pescheria. Un giorno par-tecipa, spinto dalla famiglia, ai provini per Il grandefratello e da quel momento vive l’attesa comeun’ossessione, fino alla paranoia e alla follia cheprenderanno il sopravvento su di lui e sulla sua per-cezione della realtà. L’ingresso alla proiezione ègratuito; chi volesse ulteriori informazioni puòcontattare l’ufficio Segreteria e Cultura del Comu-ne di Cisliano al numero 02 9038 7045. La proiezio-ne del film sarà accompagnata dal commento del-l’esperto di cinema Francesco Carrà. E.M.

Dopo l’incontro del 5 marzo con la proiezione del film La grande bellezza di Paolo Sorrentino, il prossimo 26 marzo sarà la volta di Reality di Matteo Garrone

Le donne di Cisliano imparano a difendersi

CISLIANO

Le donne sono spesso vittime di aggressioni peril solo fatto di essere considerate “deboli”. Èperciò un diritto fondamentale di ogni donna

conoscere come evitare le situazioni pericolose, maanche essere pronte a reagire quando il pericolo de-ve comunque essere affrontato.

È in quest’ottica che l’Amministrazione comuna-le di Cisliano, insieme con la Consulta ai Servizi so-ciali, Assistenza e Volontariato e con l’associazionesportiva dilettantistica FEDKA ha deciso di organiz-zare un corso di autodifesa per le donne, a partiredalle ragazze dai sedici anni di età in su. Il corso sisvolgerà dal 4 aprile al 13 giugno, per un totale didieci lezioni che si terranno nella palestra dellescuole medie di Cisliano. L’attività è completamen-te gratuita: alle partecipanti, infatti, sarà richiestosolamente il versamento di 20 euro quale coperturaassicurativa.

L’iscrizione deve essere effettuata entro il prossi-mo 1° aprile rivolgendosi all’Ufficio Segreteria delComune, aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdìdalle 9 alle 12 e il martedì dalle 16.30 alle 17.45. Ra-gazze e donne interessate ad avere ulteriori infor-mazioni possono telefonare allo 02 9038 7045.

E.M.

Al via un corso antiaggressione promosso dal Comune in collaborazione con la Consulta

ai Servizi sociali e con l'associazione FEDKA

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12 marzo 2014MORIMONDO - OZZERO

OZZERO

Camminando man-giando spegne cin-que candeline. An-

che quest’anno, l’appunta-mento per quanti deside-rano fare una passeggiatatra le campagne degustan-do prodotti tipici è a Ozze-ro. Quando? L’iniziativa –che è promossa dalla Proloco del paese insieme conil Comune e vede la parte-cipazione di aziende e ri-storanti del territorio – èin calendario per domeni-ca 30 marzo. La formularesta quella delle passateedizioni: un tour adatto atutte le età tra i sentieridella valle del Ticino, contappe gastronomiche lun-go il percorso.

Il ritrovo è fissato per le8.30 al parco Cagnola, do-ve è in programma unacolazione insieme, mentrela partenza è prevista in-torno alle 9.15. La primasosta degustativa dellaquinta edizione della ma-nifestazione verrà effet-

tuata alla cascina didatticaFiorentina di Morimondo,dove i partecipanti potran-no gustare un ricco aperi-tivo. Il gruppo raggiunge-rà, poi, la “casotta” in pi-neta per assaggiare un ri-sotto preparato dai volon-tari della Pro loco. Cam-minando tra fontanili, bo-schetti e cascine, i parteci-panti raggiungeranno, in-fine, la cascina Selva diOzzero, dove ad attenderlici saranno polenta e bru-scitt. Per concludere in

bellezza, nel pomeriggiosarà servito un dolce a sor-presa. La giornata si con-cluderà intorno alle 18con la possibilità di usu-fruire di un servizio navet-ta gratuito, attivo a partiredalle 17, per il ritorno incentro a Ozzero.

Il costo dell’iniziativa apersona è di 16 euro, mascende a 8 euro per i bam-bini fino ai quattordici an-ni, e la prenotazione è vi-vamente consigliata tele-fonando al numero 338

5233 492, oppure scriven-do all’indirizzo di postaelettronica info@pro loco-ozze ro.it. Gli organizzato-ri fanno, infine, sapere chein caso di maltempo la ma-nifestazione, pensata perpromuovere e far conosce-re i tesori paesaggisticidella zona e, al tempo stes-so, per rendere omaggioalla tradizione e alla cuci-na lombarda, sarà rinviataa domenica 6 aprile.

M.R.

Camminando mangiando, la passeggiata del gusto ritorna e spegne cinque candeline

MORIMONDO

Èstata inaugurata loscorso 9 marzo e re-sterà aperta al pub-

blico fino al prossimo 5 ot-tobre la mostra di modelli-smo con i diorami raffigu-ranti i monaci cistercensidi Morimondo. L’iniziativarientra fra gli eventi che laFondazione Sancte Mariede Morimundo, in collabo-razione con Comune eParrocchia, ha deciso dipromuovere in occasionedell’880° anniversariodell’arrivo in zona dei“monaci bianchi”. I quali,provenienti dal monasterodi Morimond in Borgogna,si stanziarono nel 1134 aCoronate, per trasferirsidue anni più tardi in loca-lità Campo Fulcherio, daallora conosciuta come«Morimondo nuovo».

A fare da apripista allemanifestazioni che richia-meranno l’attenzione difedeli e turisti nel corsodell’anno è proprio la mo-stra intitolata Vita quoti-diana dei monaci: un per-corso caratterizzato da di-versi diorami raffiguranti

l’arrivo dei monaci nellavalle del Ticino, ma anchel’avvio del cantiere per lacostruzione del monasteroe della chiesa abbaziale e,infine, alcune scene di vitaquotidiana.

Un’occasione per cono-scere più da vicino il mon-do monastico e le sue rego-le, per approfondirne lastoria e il messaggio. La vi-sione dei diorami è, infatti,integrata con una serie dipannelli che descrivono lavita monastica e che narra-

no l’importanza del lavoroe della preghiera per i reli-giosi. Tra i diversi modelli-ni esposti, quelli dellagrangia e della foresteriasono in scala 1:72, mentretutti gli altri in scala 1:32.La mostra, che è statainaugurata al termine dellamessa domenica 9 marzo,si sviluppa negli spazidell’ex cucina monastica(sul lato sud del chiostro) epotrà essere visitata, ver-sando un contributo di 3euro, la domenica dalle 15

alle 18 (ultimo ingresso al-le 17.30) fino al prossimo 5ottobre. Durante i giorniferiali la mostra è, invece,accessibile a gruppi su pre-notazione, con possibilitàdi visite guidate su richie-sta. Gli interessati possonocontattare la segreteriadella Fondazione allo 029496 1919 dal lunedì algiovedì dalle 9 alle 12, op-pure scrivere a [email protected].

Marina Rosti

I monaci a Morimondo, 880 anni di storia da scoprire in un diorama

Un sentiero di campagna nei pressi di Ozzero

La quinta edizione della manifestazione, una passeggiata nellecampagne tra Ozzero e Morimondo intercalatada tappe gastronomiche,è in calendario per il prossimo 30 marzo

L’abbazia di Morimondo Fino al prossimo 5 ottobre resterà allestitain abbazia una mostra che intende approfondirela storia e il messaggio del mondo monastico. L’esposizione ruota intorno a una serie di interessanti modellini

ANNO 12 NUMERO 5 - MARZO 2014Iscrizione presso il Tribunale di Vigevano n° 109/04 del 2/04

QUESTO NUMERO È STAMPATO IN OLTRE 25.000 COPIE

DIREZIONE E AMMINISTRAZIONEClematis - via Santa Maria, 42 - Vi gevano (NUOVA SEDE)

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13OZZEROmarzo 2014

I cittadini di Ozzero chiamati a partecipare alla

Giornata del verde pulitoOZZERO

Un giornata da trascorrere all’aria aperta avvi-cinandosi ai valori dell’ecologia e dell’amoreper l’ambiente, la natura e il luogo in cui si

vive. È questa la Giornata del verde pulito, chel’Amministrazione comunale promuove a Ozzeroper domenica 6 aprile, invitando tutti i cittadini apartecipare. La manifestazione inizierà intorno alle8.30, quando i volontari si ritroveranno per la di -stribuzione dei materiali per la pulizia delle zoneverdi del paese. I veri e propri lavori di pulizia ini-zieranno, invece, intorno alle 9 e termineranno alle12.30. Molte delle associazioni di Ozzero hanno giàaderito all’iniziativa; i singoli cittadini interessatidevono, invece, comunicare la propria partecipa-zione agli uffici comunali telefonando al numero 029400 401. Tutti i volontari che si presenteranno perdare il loro contributo dovranno possibilmente in-dossare un giubbino giallo catarifrangente, neces-sario per limitare al massimo i rischi di incidentidurante le operazioni di pulizia.

Elia Moscardini

L’appuntamento con la manifestazione, promossa anche quest’anno dall’Amministrazione

comunale, è per domenica 6 aprile

OZZERO

Figurano anche Palaz-zo Cagnola e altri edi-fici di Ozzero tra i

monumenti aperti al pub-blico in occasione delleGiornate FAI di Primavera.Per la seconda volta, infat-ti, Ozzero partecipa allamanifestazione pensata pervalorizzare e far conoscereville, palazzi, chiese e par-chi del Bel Paese, come ciha ricordato il sindaco Wil-lie Chiodini nei giorni pre-cedenti la manifestazione.

«Il FAI aveva già rag-giunto Ozzero esattamen-te quattro anni fa, e il fattoche abbia scelto di tornaree di valorizzarne i monu-menti a così breve distan-za non può che farmi felice– spiega il primo cittadino.– Quella del 2010 era statasenza dubbio una buonaoccasione di promozioneturistica, un’ottima vetri-na per il paese. Da alloradi visite guidate alla torrespagnola e al Palazzo mu-nicipale ne sono state or-ganizzate altre in collabo-

razione con il Consorziodei Navigli, e anche le visi-te al borgo nella bella sta-gione sono aumentate ne-gli ultimi anni. Insieme al-la mia squadra abbiamo,infatti, voluto puntare sul-la valorizzazione del terri-torio in vista di Expo2015».

Ma torniamo alle Gior-nate del FAI, in calendarioper il 22 e 23 marzo in tut-ta Italia. A Ozzero, nell’e-lenco dei monumenti aper-ti al pubblico figurano Pa-lazzo Cagnola (compresa la

torre spagnola, da cui sipuò ammirare dall’alto lavalle del Ticino), il fontani-le recuperato in pieno cen-tro, Palazzo Barzizza, Pa-lazzo Centurione, la chiesaparrocchiale e il caseificioArioli.

«A differenza dell’edizio-ne 2010 quest’anno – pre-cisa ulteriormente Chiodi-ni – l’apertura riguardaanche Palazzo Centurioneche, mi auguro, possa infuturo essere restaurato eriqualificato. Si tratta diun’occasione importanteper un centro piccolo co-me Ozzero: la scelta delFAI, che suggella positiva-mente le politiche finorapromosse dall’Ammini-strazione comunale pertutelare e fare conoscere ilpaese che si estende nelterritorio pregiato e verdedel Parco del Ticino, non-ché per promuovere le tan-te eccellenze produttivepresenti, come ho già dettonon può che farmi felice».

Marina Rosti

Giornate FAI, Ozzero fa il bis dopo soli quattro anni

È la seconda volta che il paese partecipa

all’iniziativa, promossaa livello nazionale

per valorizzare e far conoscere

i monumenti di tutta Italia

Palazzo Cagnola a Ozzero

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14 marzo 2014ROSATE - GUDO VISCONTI

ROSATE

Èstata indetta lo scor-so 3 marzo la garad’appalto per la ge-

stione del centro natatorioscoperto Ciro Campisi divia Silvio Pellico, di pro-prietà del Comune di Ro-sate. Le ditte interessatepotranno presentare finoal prossimo 4 aprile le loroofferte, che verranno esa-minate l’8 aprile.

La convenzione che saràstipulata tra la ditta vinci-trice della gara e l’Ammi-nistrazione comunale pre-vede una durata di diecianni, durante i quali sa-ranno corrisposti al Co-mune circa 345.000 euro:cifra, questa, che com-

prende la realizzazione diinterventi di ripristino e dimanutenzione straordina-ria delle strutture e degliimpianti del centro, per unvalore fino a 90.000 euro.

Il centro natatorio com-prende una piscina sco-

perta di 25 metri di lun-ghezza e 16,6 metri di lar-ghezza e una vasca ludicacircolare di 16 metri didiametro, circondata dauna zona solarium; inoltreè presente un edificio auso spogliatoio con annes-

so bar, locale servizi e lo-cale deposito. Infine, fan-no parte della struttura al-cune aree verdi.

In base al capitolato diappalto, i molti spazi al-l’interno della strutturapotranno essere utilizzatianche per scopi differentida quelli per cui sono statirealizzati in origine, equesto al fine di valorizza-re il centro con un nume-ro maggiore di attività.

Fra le condizioni previ-ste dal bando, invece, fi-gura la realizzazione diuna serie di lavori perconsentire l’apertura delcentro all’inizio delleprossima stagione estiva: irosatesi potranno, così,presto frequentare nuova-mente le piscine del CiroCampisi.

Elia Moscardini

Rosate, il Comune cerca un gestore per le piscine del Ciro Campisi

Gudo Visconti, aperte le iscrizioni al micronidoGUDO VISCONTI

La Comunità del sorriso, in collaborazione con il Comune di Gudo Visconticon cui ha stipulato una convenzione, ha aperto le iscrizioni per l’annoscolastico 2014-2015 presso il micronido di piazza Roma denominato Giri-

coccole. Il micronido offre la possibilità di scegliere tra part time e full time,inoltre permette alle famiglie dei nuovi iscritti, o a quelle che avessero intenzio-ne di iscrivere i loro figli, di effettuare una visita per conoscere quali sono le at-tività che si svolgono all’interno della struttura, attività che comprendono lavo-retti e divertenti giochi. Chi fosse interessato può prenotare la visita chiamandoil numero 333 9320 274. E.M.

A Rosate continuanogli appuntamenti congli “aperitivi” letterari

Ancora due gli appuntamenti in calendario nell’ambito della rassegna Aperitivo con l’autore,

promossa dalla Biblioteca parrocchiale

ROSATE

Prosegue a Rosate l’iniziativa culturale promos-sa dalla Biblioteca parrocchiale Don Luigi Ne-gri e intitolata Aperitivo con l’autore. La rasse-

gna, che ha preso il via lo scorso 16 febbraio e cheha ottenuto il patrocinio del Comune di Rosate, ècontinuata domenica 16 marzo con la presentazionedel libro Il dinosauro di plastica, un incontro che havisto la presenza dell’autore Federico Scarioni e delpittore Giuseppe Abbati.

All’appello mancano, adesso, ancora due appunta-menti. Il primo è quello di domenica 30 marzo conDomenico Vetrisano e il suo libro Della felicità, unracconto in prima persona sulla «lotta per usciredall’anonimato apatico dell’infelicità moderna». Ilsecondo si terrà, invece, domenica 13 aprile e avràper protagonista Domenico Finiguerra: per l’occa-sione l’ex sindaco di Cassinetta di Lugagnano, chefigura tra i promotori della campagna nazionaleStop al consumo di territorio, presenterà il volume8 mq al secondo, il cui titolo prende spunto «dal rit-mo con cui viene asfaltata e cementificata la bellez-za, la biodiversità, l’agricoltura e la cultura del no-stro Paese».

Tutti gli incontri si svolgono alle 18 a ingressogratuito nei locali della Biblioteca di Rosate in vialeRimembranze, 30.

Marina Rosti

Indetta da pocola gara di appalto

per la gestione del centro natatorio:l’apertura delle buste è in programma per il prossimo 8 aprile

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16 marzo 2014GAGGIANO - GUDO VISCONTI

GAGGIANO

La dislessia è un di -sturbo che interessauno specifico domi-

nio di abilità (lettura, scrit-tura, calcolo), ma che la-scia intatto il funziona-mento intellettivo genera-le. Pur non avendo nulla ache fare, dunque, con l’in-telligenza, si tratta di unproblema che è importantenon sottovalutare o, peggioancora, ignorare. E che inItalia interessa circa un mi-lione e mezzo di persone.

Allo scopo di riconoscer-ne i sintomi per poi affron-tarla al meglio, l’associa-zione AID (AssociazioneItaliana Dislessia), suppor-tata dagli amministratorilocali, ha deciso di avviareun punto informativo sulladislessia a Gaggiano. Ilprogetto, che è stato pre-sentato in occasione delconvegno dal titolo Con-fronto, sostegno e scambiodi esperienze sui disturbispecifici dell’apprendi-mento, che si è tenuto lo

scorso 11 marzo nell’audi-torium della scuola ele-mentare di Gaggiano, in-tende fornire informazionialle famiglie con figli di -slessici e, al tempo stesso,divulgare le attività chel’associazione gestisce.

Lo sportello InfoAID Na-vigli è attivo all’internodella palazzina del Munici-pio di Gaggiano dalle20.45 alle 22.45 ogni se-condo martedì del mese edè aperto a tutti. Le personeche si rivolgeranno al ser-vizio potranno essere co-stantemente informate sui

problemi legati alla disles-sia, ed essere guidate e in-dirizzate sulle opportunitàe i metodi da adottare peraiutare i bambini dislessiciad apprendere al megliogli insegnamenti. Lo spor-tello, infatti, è stato pensa-to proprio per garantireconsulenza e assistenzanell’identificazione delproblema e per l’approccioriabilitativo e scolastico dichi ne soffre.

L’Associazione ItalianaDislessia è nata per sensi-bilizzare il mondo profes-sionale, scolastico e la

pubblica opinione sul pro-blema della dislessia evo-lutiva e per promuovere ri-cerca e formazione nei di-versi ambiti di intervento:servizi sanitari, riabilitati-vi e scuola.

Oltre a essere presentesul territorio nazionale at-traverso sportelli informa-tivi come quello attivato aGaggiano, coopera con leistituzioni e con i serviziche si occupano dello svi-luppo e dell’educazione deibambini.

Marina Rosti

Dislessia, a Gaggiano ha aperto un sportello che aiuta ad affrontarla

Attivato in paese un servizio per offriresostegno informativosu questo disturbodell’apprendimento: è in funzione ognisecondo martedì delmese nelle ore serali

Una veduta di Gaggiano

Gudo cerca un gestore per il laghetto comunale

GUDO VISCONTI

Il Comune di Gudo Visconti, in base alle indica-zioni del commissario per la provvisoria ammi-nistrazione dell’ente – che dal gennaio scorso ri-

unisce i poteri di Consiglio comunale, sindaco egiunta, – ha deciso di sondare la popolazione al finedi trovare cittadini disponibili alla gestione del la-ghetto, di proprietà comunale, denominato Fonta-nile cavo Resta.

Chi fosse interessato a gestire la struttura, checomprende anche alcune aree verdi per un totale dicirca 8.000 metri quadrati di terreno, deve presen-tare le domanda per la manifestazione di interesseentro le ore 11.30 di martedì 25 marzo.

L’avviso riguarda la gestione tecnico-economicadel laghetto, che comprende l’adeguamento dellastruttura alle eventuali norme di sicurezza insiemecon la manutenzione e sistemazione degli impianti.Inoltre l’eventuale gestore dovrà provvedere al ta-glio dei prati, alle potature ordinarie e straordinariedelle piante, alla disinfestazione e ad altre operazio-ni che si rendano necessarie per mantenere il deco-ro dell’area.

Elia Moscardini

Il Comune ha pubblicato un avviso esplorativo per chi fosse interessato alla manutenzione del laghetto chiamato Fontanile cavo Resta

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CASORATE PRIMOCASORATE PRIMOa cura di www.pudivi.it 17

CASORATE PRIMO

Strette di mano e ab-bracci per l’ultima fe-sta pubblica che ha

visto Gian Antonio Rho in-dossare la fascia tricoloreda sindaco: l’occasione si èpresentata domenica 23febbraio scorso per la festadegli ultranovantenni delpaese, che a Casorate sonoben 86, fra i quali 3 cente-narie. Una abbraccio ideale(e non solo) fra il primocittadino e gli anziani,«sintomo che in questa cit-tà si vive bene perché non èstressante», reso tangibiledall’Amministrazione co-munale che ha omaggiatogli ospiti con una targacommemorativa. Rho tie-ne ad esprimere un salutoparticolare a una delle con-venute, la centenaria Lui-gia Bonizzoni detta Luisi-na, che è la zia del primocittadino. «Una donnastraordinaria», dice il Sin-daco, «che legge ancorasenza occhiali e fa quindiciscalini per andare a dor-mire. La sua vita è la casa,l’orticello, i lavori a ma-glia con l’uncinetto. Le ri-volgo un saluto particola-re, attraverso La voce deiNavigli, augurando a leicome a tutti i nostri anzia-ni numerose partecipazio-ni alle future feste per gliultranovantenni».

L’emozione si stemperanel ricordo delle strette dimano e degli abbracciscambiati in sala consilia-re, «una commozione chemi ha dato il senso diquanto sia ben voluto dai

cittadini di Casorate: perquesto mi auguro che ilprossimo sindaco continuiquesta tradizione». Rho,infatti, archivia due legi -slature, ma mette a dispo-sizione la sua esperienzaper la futura lista civicaimprontata sul Partito De-mocratico.

«Io, se ne avrò l’oppor-tunità, mi impegnerò perfar proseguire queste ini-ziative», continua, «il sin-daco deve essere in mezzoalla gente come ho fattoio, la gente deve poterloguardare in faccia e lui de-ve essere sempre a di -sposizione di tutti, nel be-ne e nel male. Prima dellafine del mio mandato, per-sonalmente manderò unalettera di ringraziamentoa tutti i cittadini».

La missione vera di unsindaco, continua Rho, «ècercare di risolvere i pro-blemi reali che angoscianole persone: penso, a esem-

pio, alle famiglie con glisfratti, per i quali mi sonosempre adoperato per tro-vare una soluzione, pensoalle famiglie che tutti igiorni vengono a chiederelavoro e a quelle personeche hanno necessità ancheper mangiare o pagare lebollette».

Poi ci sono i giovani, «lavera ricchezza del nostropaese. Bisogna saperli in-tuire e capire», puntualiz-za Rho, aggiungendo che«la futura amministrazio-ne non dovrà mai smette-re di ascoltare i cittadinitutti, dai bambini dellescuole agli anziani. I bam-bini, in particolare, chehanno finalmente ricono-sciuto nella mia personadi sindaco un’istituzione:bisogna dare continuità aquesto perché si cominciadalle scuole per affrontarei problemi degli adulti didomani. L’armonia di Ca-sorate è un bene da difen-dere, perché è bello viverein una comunità quandosi sorride, si va in giro atesta alta, quando si passaper strada e la gente ti di-ce “ciao sindaco”. Questaè la cosa più bella che facapire quanto di buono èstato costruito. Il mio au-gurio al prossimo sindacoè continuare quello che ioho fatto e sto facendo».

Sul tema delle operepubbliche, il plesso scola-stico è rimasto sulla carta,vuoi per le difficoltà buro-cratiche, vuoi per la crisieconomica. «Non ci sonopiù i tempi tecnici per pro-grammare l’intervento»,

continua Gian AntonioRho, «mi auguro che laprossima Amministrazio-ne si occupi del progettoche abbiamo iniziato adabbozzare, ora che il go-verno Renzi sull’ediliziascolastica sta puntandotutto».

Ed è a proposito di Renziche il primo cittadino trac-cia un parallelo con la po-litica di Casorate: «Noi, co-me Partito Democratico,stiamo lavorando per tro-vare la squadra più giusta,forte e coerente per Caso-rate».

«Purtroppo un “Renzicasoratese” non c’è», ag-giunge Rho, che non ha ti-more di togliersi qualchesassolino dalle scarpe: «Ilpresidente del Consiglio vabene, è giovane, rampantee ambizioso, ha impressouna velocità impensabilealla politica. Sarebbe belloche anche a Casorate sipotessero velocizzare ledecisioni senza le vecchielogiche che, riunioni su ri-unioni, rallentano la mac-china burocratica: è unacosa pazzesca e non devepiù succedere. MatteoRenzi, oltre alle riformeche ha in mente di fare eche speriamo siano realiz-zate, mi auguro facciascuola anche nell’insegna-re a tutti che la politica vafatta a un passo veloce.Oggi il mondo è cambiatoe bisogna andare avantisenza metterci il paraoc-chi o ostacolarci a vicen-da».

Damiano [email protected]

Rho: «Auguro al prossimo sindaco di fare bene»e attacca le lungaggini della politica casoratese

La festa in onore degliultranovantenni è l'occasione

per il primo cittadino di fareun bilancio sul passato e immaginare il futuro,

rammaricandosi che in paesenon ci sia un soggetto

come Renzi: «Da noi per decidere qualsiasi cosa

si fanno troppe riunioni»

Il sindaco Rho con Luigia Bonizzoni(foto Giuseppe Masci)

Il sindaco e il signor Calvi(foto Giuseppe Masci)

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18 marzo 2014CASORATE PRIMO

CASORATE PRIMO

La campagna elettoraleè partita un mese emezzo fa e, finora, l’u-

nico candidato ufficiale sul-la scena rimane Luigi Co-sentini e la sua lista Caso-rate nel Cuore. «Questoperché noi abbiamo già leidee molto chiare, altri-menti non avrei accettatola proposta di candidarmicome sindaco», spiega l’e-sponente di centrodestrache potrebbe subentrare aGian Antonio Rho alla gui-da di Casorate; «c’è statoun gruppo di amici e di cit-tadini che, memore del la-voro svolto dal sottoscrittoin questi anni all’opposi-zione, ha individuato in meil candidato ideale per lacarica di sindaco. Nel corsodelle ultime legislature, ilsottoscritto “ci ha messo lafaccia” e ha lavorato sem-pre per il bene dei casora-tesi: pertanto sono onoratoe fiero di mettere a disposi-zione la mia esperienza perquesto importante proget-to amministrativo».

Salito negli anni Sessan-ta dalla Calabria insiemecon la famiglia alla ricercadi un futuro proficuo, ilcandidato Luigi dice di es-sere stato accolto benissi-mo da questa comunità,verso la quale nutre solo

amore e rispetto. «L’hosempre dimostrato: mi so-no trovato e mi trovo benee mi sento casoratese atutti gli effetti», continuail consigliere che, attual-mente, siede ai banchi del-le minoranze. «In questianni ho imparato una co-sa: che a Casorate è ora divoltare pagina e lo può fa-re solamente una squadradi governo libera da ogniconflitto di interesse, pertogliere il paese dal degra-do in cui è sprofondato. Anoi piace pedalare in sali-ta: alla gente chiediamosolo di darci la bicicletta».

La campagna elettorale,intanto, si sviluppa comeda tradizione intorno al ga-zebo di piazza Contardi e

anche su internet, dove so-no presenti il sito internetwww.casoratenelcuore.it ela relativa pagina Face-book, che vanta già più di160 “mi piace”. «C’è undialogo costruttivo perchéla gente si avvicina al no-stro gazebo, fa domande, siinteressa alla cosa pubbli-ca e ci dà coraggio», conti-nua Cosentini, che si diceottimista. «Ritengo che illavoro svolto in sala consi-liare abbia pagato, ma lafiducia della gente si con-quista un po’ per volta enoi non smetteremo di co-involgere tutti elencando ifallimenti della giunta at-tuale».

Per questo motivo, Co-sentini invita tutti i caso-

ratesi mercoledì 9 aprilealle ore 21 presso la salaconsiliare, dove sarannoufficialmente presentati ilcandidato sindaco e il logoe dove si svolgerà il dibat-tito da titolo Quale futuroper Casorate?. «Perché èquesto che conta: capirequale paese dobbiamo rea-lizzare per migliorare laqualità della vita di tutti.Mai come questa volta icittadini saranno chiama-ti ad assumersi una gran-de responsabilità con ilproprio voto», conclude ilconsigliere; «delle altre li-ste non mi interesso: fino-ra chi ha dimostrato diavere le idee chiare siamosolo noi».

Damiano Negri

La marcia solitaria del candidato CosentiniIl 9 aprile l’incontro con i cittadini in Municipio

L’esponente di centrodestra è, al momento, l’unicocandidato ufficiale alle prossime elezioni comunali. «Noi abbiamo già le idee molto chiare,delle altre liste non mi interesso», sostiene

Alla scoperta di Paviacon le Giornate del FAI

Il FAI–Fondo Ambiente Italiano organizza sabato22 e domenica 23 marzo la ventiduesima edizio-ne delle Giornate di Primavera, un appunta-

mento da non perdere per scoprire le bellezze ar-chitettoniche e naturali del nostro territorio. È unagrande festa popolare che dalla sua prima edizionea oggi ha coinvolto oltre sette milioni di italiani eche quest’anno vedrà l’apertura di ben 750 luoghiin tutti Italia: un’occasione unica per visitare palaz-zi, chiese, castelli e parchi spesso chiusi al pubbli-co, guidati dai volontari FAI.

La delegazione FAI di Pavia curerà l’apertura e lavisita ad alcuni tra i più bei palazzi cittadini: il Pa-lazzo Bottigella Gandini, raccolto attorno a un belcortile rinascimentale; il Palazzo Mezzabarba (sededel Municipio) con i suoi sontuosi saloni affrescatie la possibilità di salire sulla torre, da cui godere diun panorama straordinario della città; il Palazzo Vi-starino con la Saletta Poligonale, magnifico esem-pio di intervento restaurativo. Altri tesori dell’ar-chitettura religiosa verranno aperti al pubblico aMortara e a Velezzo Lomellina. A Mortara sarannovisitabili tre splendidi edifici di culto: l’abbazia diSant’Albino, il santuario Madonna del Campo e labasilica di San Lorenzo. A Velezzo Lomellina i visi-tatori potranno scoprire il suggestivo complesso ar-chitettonico della Pieve di Velezzo. Infine, a Chi-gnolo Po sarà visitabile l’imponente Castello Pro-caccini. Gli edifici saranno visitabili sabato 22 mar-zo dalle 14 alle 17.30 e domenica 23 dalle 10 alle12.30 e dalle 14 alle 17.30.

Le visite sono a contributo libero e sono tutte acura di volontari FAI, che si impegnano con passioneper l’ottima riuscita dell’evento. Gli iscritti al FAIhanno accesso esclusivo a tutti i siti e la possibilitàdi saltare le file. Chi volesse iscriversi o rinnovare l’i-scrizione può farlo sul sito www.fondoambiente.it odirettamente in loco. Per ulteriori informazioniwww.giornatefai.it.

FAI–Fondo Ambiente ItalianoDelegazione di Pavia

Luigi Cosentini

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19CASORATE PRIMOmarzo 2014

CASORATE PRIMO

Padre avvocato e ma-dre discendente deiCavagna Sangiuliani

(che a Zelata di Bereguar-do soggiornavano nella re-sidenza di famiglia), Anto-nia Pozzi non divenne poe-tessa di riconosciuta famase non decenni dopo la suaprematura morte, avvenu-ta nel 1938 quando si sui-cidò nei pressi dell’abbaziadi Chiaravalle. Trascorseun’esistenza breve e infeli-ce, aggravata da una penad’amore che la ferì in mo-do indelebile, per la durez-za di un genitore intransi-gente nell’opporsi alla re-lazione con il suo profes-sore di greco e latino. Fuproprio il padre che pub-blicò postume le sue poe-sie, facendo conoscere allacomunità letteraria la poe-tica limpida ed essenzialedi una scrittrice che puòessere considerata “sorellaminore” delle più grandipoetesse nazionali.

Per ricordare la figura diAntonia Pozzi, sabato 15febbraio al Castello di Be-reguardo le associazioniZelata Verde e Amici dellaBiblioteca Bonetta di Pa-via hanno proposto l’in-contro a lei dedicato, Lamia pianura lombardamalinconica e forte, occa-

sione per lo scrittore epoeta Silvio Raffo (fra imassimi esperti in mate-ria) di rivelare chi era que-sta figura così fragile e alungo rimasta sconosciu-ta. «Antonia Pozzi è una diquelle donne che ha trattodalla poesia la salvezzadella sua vita: i testi dellasua poetica dicono tuttoquello che c’è da dire sullafunzione della poesia perchi ne dipende. In un certosenso, la vita della Pozzi èstata infelice dal punto divista esistenziale, ma mol-to felice dal punto di vistapoetico: quello che la vitanon le ha dato, le è statodato dalla poesia».

«Io non sono monogamoneanche in poesia», haproseguito Raffo con pun-

gente ironia, «e sono due leautrici che amo immensa-mente: una è Emily Dic-kinson e l’altra AntoniaPozzi, i cui testi sono diuna limpidezza cristallina,né aulica, né cifrata. Simuove nell’ambito dell’er-metismo ma non vi si inse-risce in toto».

Se la sua produzionepoetica, iniziata nel 1927 efinita nel 1938, è collocabi-le nell’area dell’ermetismo,nulla fu pubblicato duran-te la sua breve vita; solo neldopoguerra apparve unaprima edizione con unatiepida prefazione di Mon-tale che ebbe un modestoriscontro. Nel 1964 Mon-dadori la ristampò inclusanella collezione Lo Spec-chio, ma fu soltanto nel

1988 con la comparsa diun’edizione quasi comple-ta dei suoi testi che la poe-tessa è diventata di pubbli-co dominio. In seguito laPozzi ha avuto uno straor-dinario exploit, con trefilm a lei ispirati e innume-revoli convegni. «Non èfrequente che una poetessaabbia questa audience»,spiega Raffo che, fra le al-tre cose, è il curatore dellatraduzione italiana dei te-sti di Emily Dickinsonpubblicati dai Meridiani,«la figura di Antonia Pozziva restituita al posto che lemerita insieme alle poetes-se di cui lei è “sorella mi-nore” che sono la nostrameravigliosa Ada Negri,Sibilla Aleramo e AmaliaGuglielminetti. Nel testo

della sua poesia non ci so-no tutte quelle mediazionisofisticate che si fa finta dicapire, che contraddistin-guono gran parte dellapoetica della seconda metàdel Novecento. La sua èuna singolare fusione dispontaneità e cultura let-teraria, con echi di Pasco-li, Corazzini e Ada Negri».Aperta alla sperimentazio-ne fotografica, la poetessarealizzò anche immagini digrande realismo, un altroaspetto di cui in qualchemodo fu pioniera.

«Quanto è stata ingiustala sorte ed estremo il suogesto, che avrebbe potutoevitare», è in sintesi il pen-siero di Silvio Raffo, cheaggiunge: «Ci sono statetante cose negative nellasua vita ma molte positive,fra cui la figura della non-na e la sua casa alla Zela-ta, di cui parla nel suo ca-polavoro Amore di lonta-nanza. Abbiamo localizza-to il contesto di questapoesia nel dicembre del2012, visitando la sua stan-za con il balconcino che dàsul parco nella villa di fa-miglia». Il componimentofu scritto fra queste mura,con il Ticino davanti e lacampagna che tanto ama-va. «La poesia per lei era lamadre, era l’amore, quellodi cui aveva bisogno».

Come si sarebbe svilup-pata la poetica di questacreatura così tenera e sen-sibile se la sua vita non sifosse interrotta brusca-mente? Una domanda allaquale è impossibile dareuna risposta; certamentel’amore per la poesia e perle campagne intorno allaZelata, legate a doppio filo,non sarebbe mai venutomeno, e magari avrebbesuggerito a tutti maggioreconsapevolezza nella dife-sa di un territorio di gran-de valore paesaggistico,fonte di ispirazione perun’anima così delicata.

Ne è convinta GabriellaPizzala che, al terminedell’incontro dedicato adAntonia Pozzi, in qualitàdi presidente dell’associa-zione Zelata Verde(www.zelataverde.com),ha ricordato l’impegnosvolto dall’organizzazionecontro il consumo di suoloe in difesa della biodiversi-tà. «Noi siamo custodi diun territorio che vorrem-mo mantenere pulito, pre-servato, valorizzato e ri-spettato: per questo abbia-mo fondato l’associazioneZelata Verde, che da dueanni sta cercando di farconoscere a tutti questonostro splendido angolo diLombardia».

Damiano Negri

Colta e sensibile, ma segnata dall’infelicità,

Antonia Pozzi amavaprofondamente il nostroterritorio: le associazioni

Zelata Verde e Amici dellaBiblioteca Bonetta di Pavia

le hanno dedicato un omaggio al Castello

di Bereguardo

Antonia Pozzi, poetessa di Zelata che ci piace ricordareTre film e tanti convegni alla riscoperta della scrittrice milanese

Silvio Raffo e Gabriella Pizzala

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MOTTA VISCONTI

Spostarsi per lavoro èun onere che da sem-pre grava sui pendo-

lari che fanno la spola fraMotta, Milano e Pavia uti-lizzando i mezzi, anche semolti utenti sono costrettia scegliere l’automobileper raggiungere localitànon servite a sufficienzadalle varie compagnie.Con il “caro-trasporti” cheè una voce di spesa semprepiù consistente nel bilan-cio familiare, ogni iniziati-va per risparmiare è sem-pre bene accetta, specie inmomenti di crisi comequello attuale.

Da aprile 2014, chi usal’autobus per raggiungereMilano e si sposta con imezzi di superficie del-l’ATM o in metropolitana,potrà approfittare di unanuova opportunità: il Co-mune di Motta Visconti,

infatti, ha sottoscritto conl’azienda trasporti milane-se una convenzione attra-verso la quale i cittadiniresidenti in paese potran-no acquistare l’abbona-mento annuale per la trat-ta Motta-Milano (e ritorno,ovviamente) con unosconto di circa il 30% ri-spetto alla tariffa normale.

«L’accordo che abbiamoraggiunto con ATM va in-contro alle necessità deicittadini mottesi che stu-diano o lavorano a Milanoe che potranno beneficiaredi una riduzione del costodi circa un terzo», spiegal’assessore ai Lavori Pub-blici Guglielmo Belloni,secondo il quale l’intesacon ATM – benché limitataalle sole corse da e per Mi-lano – dimostra l’attenzio-ne del Comune verso le fa-miglie in questo difficilemomento di congiunturaeconomica.

«La convenzione è limi-tata alla tratta Motta Vi-sconti con capolinea Mila-no Famagosta e compren-de l’utilizzo illimitato siadegli autobus di PMT quan-to dei mezzi di superficie edella metropolitana diATM», prosegue Belloni,«naturalmente gli utentipossono scegliere se sotto-scrivere un abbonamentointegrato PMT più ATM, op-pure se utilizzare sola-mente i mezzi dell’ATMquando, ad esempio, rag-giungono la città conun’auto propria. Lo scon-to, invece, non si applicasugli abbonamenti dellasola PMT perché, in quel ca-so, il beneficio dell’accordocon ATM non ha efficacia».

La convenzione di ATMriservata ai cittadini mot-tesi ricalca, in buona so-stanza, quanto già propo-sto dall’azienda trasporti ailavoratori pendolari di al-

cune grandi aziende: inquesto caso, è la figura delComune di Motta che“subentra” all’azienda fa-cendo da tramite.

«Non appena pubblicatala convenzione sul sito delComune, i cittadini po-tranno venire da noi perattivare il servizio: nellospecifico, lo sportello di ri-ferimento sarà quello dellaPolizia locale in piazzaleGiuseppina del Majno, da-vanti al Cimitero», conti-nua l’assessore ai LavoriPubblici, «dopodiché, e -spletate le pratiche del ca-so, potranno sottoscriverepresso ATM l’abbonamentoannuale desiderato – dasaldare anticipatamente eper intero in un’unica so-luzione – usufruendo dellariduzione di circa un terzosul prezzo normalmentepraticato».

Damiano [email protected]

Belloni: «Intesa con ATM per il 30% di scontoriservato a pendolari e studenti diretti a Milano»

Il Comune di Motta Visconti

ha sottoscritto con l’azienda trasporti

milanese la convenzioneche riduce di un terzo

il prezzo per gliabbonamenti annualiMotta-Milano, incluse

le corse di PMT

Carri di carnevale, il paesein festa per la sfilata

MOTTA VISCONTI

Sabato 8 marzo, nell’insolita coincidenza con lafesta della donna, è stata una giornata specialeper Motta Visconti: grazie al lavoro dei volon-

tari coordinati dall’Oratorio San Luigi con il patro-cinio del Comune, le vie del paese si sono riempitedi mascherine e coriandoli in occasione della sfilatadei carri di Carnevale.

Nel solco della tradizione ambrosiana, che vede iCentri della Gioventù parrocchiali della diocesi im-pegnati a realizzare i carri di cartapesta in un’ap-passionante “gara di creatività”, il 2014 ha vistoconfermate le aspettative di grandi e piccini, varia-mente camuffati da personaggi classici o da nuoviprotagonisti di matrice televisiva, sfilando tra le se-guenti vie cittadine: via Greppi, via Ada Negri, viaCavour, via Soriani, via Borgomaneri, via Mulini,via Adua, via Tacconi, via Annoni, piazza San Roccoe via Papa Giovanni XXIII.

L’Amministrazione comunale intende ringrazia-re i volontari coordinati dall’Oratorio che hannopartecipato all’organizzazione della manifestazioneaffinché la parata e la successiva festa presso il cen-tro oratoriano di via San Luigi fossero splendida-mente realizzate.

Successo per l’iniziativa di sabato 8 marzo, resa possibile grazie al lavoro dei volontari coordinati

dall’Oratorio con il patrocinio del Comune

Guglielmo Belloni. Accanto, un bus dell’ATM

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21MOTTA VISCONTImarzo 2014

MOTTA VISCONTI

Da 120 anni Santo Ca-serio è un personag-gio che appartiene

alla storia, variamente giu-dicato a seconda del puntodi vista dell’osservatore:per la società “normale” èstato semplicemente un as-sassino, per il mondo anar-chico una (discutibile) ico-na. L’eco del suo gesto che,per inciso, rappresentò ilfatto di cronaca più clamo-roso nell’Europa di fine Ot-tocento (dando origine auna serie di conseguenzeanche gravi), si è man ma-no affievolito, scavalcatodagli eventi che sono acca-duti nel secolo successivo.Eppure, nonostante ciò, iriflettori su Caserio non sisono mai spenti del tutto,da quel 24 giugno 1894quando, a Lione, balzò sul-la carrozza del Presidentedella Repubblica franceseMarie François Sadi Carnotin corteo, ferendolo a mor-te con un pugnale.

La complessità del perso-naggio, il contesto storico,il processo e il “circo me-diatico” sorto intorno aquesto assassino che man-dò in crisi le teorie di Lom-broso, sono stati gli ele-menti al centro dell’eventodi venerdì 28 febbraio scor-so al Cine Teatro Arcobale-no in occasione dello spet-tacolo La mia patria è ilmondo intero – Gli ultimigiorni di Santo Caserio,messo in scena con il pa-trocinio del Comune diMotta Visconti dalla Com-pagnia Teatrale FavolaFol-le, e ispirato a un testo tea-trale molto conosciuto ol-tralpe.

«Parlare di Caserio si-gnifica partire da una sto-ria di privazioni e di stentiin un contesto rurale di po-vertà», ha detto ErminioSada che ha presentato l’i-niziativa culturale, «garzo-ne di un fornaio dapprimaa Motta e poi a Milano,Santo incontra per la pri-

ma volta le idee anarchicheproprio in città». Da quelmomento, una volta sche-dato dalle autorità comeanarchico perché attivista e“agitatore”, per il giovanemottese inizia la fuga pri-ma in Svizzera e poi inFrancia, dove viene a sape-re che a Lione ci sarà unaparata con Sadi Carnot. Luivi si reca e lo uccide.

«Assassinare il presiden-te di una delle nazioni piùpotenti del mondo è statoun fatto clamoroso per l’e-poca, un po’ come se oggiun nostro concittadino“normale”, un commessodi supermercato, andassein Germania ad ammazza-re la Merkel», ha detto Sa-da, precisando che «questanon vuole essere una sera-ta celebrativa con il rischiodi cadere nella retorica ro-mantica, dato che in pas-sato il personaggio è giàstato celebrato come uneroe controverso. Semmaivogliamo occuparci dellaportata storica di quell’e-vento, che da noi è quasidimenticato [a differenzache in Francia, NDR]. Sonopassati 120 anni e la noti-zia non esiste più: io perso-nalmente non ho memoriadi aver letto su un libro distoria della vicenda diSanto Caserio».

A dimostrazione del cla-more suscitato, basti pen-sare che ancora nel 1978 aun cittadino mottese, chesi chiama Caserio di co-gnome, era stato negatol’accesso alla frontiera fraVentimiglia e la Francia, inbase a un “divieto” dellaRepubblica francese riser-vato espressamente agliitaliani con questo cogno-me, che sarebbe rimasto invigore fino al centesimoanno successivo all’omici-dio di Carnot (quindi finoal 1994).

«Dopo il fatto di Lionevengono approvate ovun-que in Europa, Italia com-presa, le leggi cosiddetteanti anarchiche che vole-

vano colpire il movimentotout-court», ha spiegatoGianluca Vagnarelli, do-cente di filosofia politica al-l’Università di Macerata,che dopo lo spettacolo tea-trale ha parlato al pubblicodel suo saggio su CaserioFu il mio cuore a prendereil pugnale (ZeroincondottaEditore, 2013). «In Franciala morte del Presidente eb-be un impatto fortissimo.Più di duemila italianiscapparono dal Paese e ar-rivarono alla stazione diTorino per via delle violen-ze anti-italiane che si era-no scatenate. In una sortadi frenesia commemorati-va, a dimostrazione dellaportata dell’evento, neglianni successivi piazze estrade furono intitolate aCarnot, il quale è ancoraoggi il presidente più ricor-dato dalla memorialisticapubblica, ed è anche l’uni-co sepolto al Pantheon.Naturalmente si modifica-rono in senso restrittivo leregole che garantivano lasicurezza del presidente e,conoscendo la “statola-tria” dello stato francese,non mi stupisce il caso delcittadino mottese respintoalla frontiera nel 1978».

Ma che cosa spinse que-sto giovane fornaio, da tuttidescritto come onesto e al-truista a trasformarsi in unassassino? La molla scate-nante, secondo gli storici,sarebbe stata principal-mente la volontà di vendet-ta per le condanne a morteinflitte ad altri anarchici, inparticolare ad AugusteVaillant, fatto ghigliottina-re da Carnot alcuni mesiprima per un fallito atten-tato al parlamento france-se: la bomba non fece vitti-me e 64 deputati chieseroun gesto di clemenza alpresidente che, invece, fuirremovibile. «Con questomio lavoro ho inteso “ri-politicizzare” questa vicen-da sottolineando come ilgesto compiuto da Caserio,se certamente condanna-

bile, non può essere com-preso se non riconducen-dolo esclusivamente alleidee politiche del suo auto-re», ha proseguito Vagna-relli, «tutto il resto svia, de-politicizza e non rende giu-stizia alla vicenda, a parti-re dall’antropologia crimi-nale di allora che si do-mandava se gli anarchicifossero dei folli o bestieumane, volendo ridurrequesti atti a gesti patologi-ci di carattere non politico.Caserio, dall’inizio alla fi-ne del processo, ha sempresostenuto di essere unanarchico. Anche CesareLombroso si trovò spiazza-to: secondo lui, era affettoda “eccesso di onestà”, per-ché non sapeva come spie-gare scientificamente lapersonalità di quest’uomo,di certo sano di mente, giu-dicato da tutti come one-sto, laborioso e altruista eche invece aveva compiutoun atto criminale».

Infatti Santo volantinavafuori dalle fabbriche per ilavoratori, distribuendoanche panini perché «conla pancia vuota non si ca-pisce la causa anarchica»,a testimonianza del grandesenso di umanità che ani-mava la sua azione. «PerLombroso era un enigma»,ha aggiunto Vagnarelli,«perché contraddiceva pie-namente le sue teoriesull’origine della delin-quenza, in un contesto incui anche la medicina e lapsichiatria venivano usatein senso politico e di con-trollo sociale, persino confinalità repressive. Glianarchici dovevano esserepersone moralmente ri-provevoli, refrattarie al la-voro e portate all’illegali-tà: invece Caserio ribalta-va tutto perché era un one-sto lavoratore ed era belloanche fisicamente: così lostudioso ricondusse il tut-to all’eccesso di altruismoperché, quando “si ecce-de”, si è in qualche modo“malati”».

GASTON LEROUX, DAL TRIBUNALE

DI LIONE A MOTTA VISCONTI:

IL GIORNALISTA-STARCHE SCRISSE IL FANTASMA DELL’OPERA

L’assassinio del presiden-te Carnot per mano dell’a-narchico mottese SantoCaserio fu un fatto storicodi portata internazionaleche, seppur dimenticato,contiene addirittura un’al-tra “storia nella storia”, ov-vero il “circo mediatico”che fece di Motta Viscontila meta di pellegrinaggio dimoltissimi giornalisti ita-liani e stranieri (un po’ co-me le troupe televisive dioggi, che stazionano pergiorni in determinate loca-lità documentando un fattodi cronaca). Il cinema nonera ancora stato inventato,radio e TV nemmeno, ma igiornali esistevano già etutte le testate più presti-giose decisero di mandarein questo sperduto paese inprovincia di Milano i lororeporter per soddisfare lafame di informazione del-l’opinione pubblica.

Il quotidiano francese LeMatin affidò il compitonientemeno che a GastonLeroux, colui che aveva difatto inventato la cronacagiudiziaria per la stampa,un filone di grande succes-so nei decenni successivi.Nell’agosto del 1894 (e conCaserio già in attesa dellaghigliottina) Leroux scrisseil suo reportage di cinquegiorni da Motta Visconti:partito con la diligenza daMilano che lo accompagnòin paese, l’autore francesedescrisse la campagna loca-le, il mercato, raccolse letestimonianze dei cittadinie andò a casa della madre.«La donna gli disse pian-gendo che suo figlio avevaucciso il re di Francia», ri-corda Vagnarelli riportan-do un passaggio della cro-naca di Leroux, che rimane

comunque «la migliore te-stimonianza scritta da unodei più noti giornalistifrancesi, cacciato qualcheanno dopo da Le Matin perla sua difesa di AlfredDreyfus nell’affaire Drey-fus» (per la cronaca: Le-roux, nel 1910, sarebbe di-ventato celebre in tutto ilmondo scrivendo Il fanta-sma dell’Opera, NDR).

Opposto il parere del do-cente universitario sulruolo del vice parroco diMotta che si recò apposita-mente a Lione, don Ales-sandro Grassi, «il cui com-portamento non è statonobilissimo», senza di-menticare che anche mon-signor Palestra, autore delvolume Storia di Motta Vi-sconti e dell’antico Vicusdi Campese ha incluso lavicenda di Santo Caserionel testo dedicandovi pocopiù di una pagina non tan-to per descrivere i fatti dastorico, quanto per difen-dere l’onorabilità della fa-miglia d’origine e del pae-se. «Don Grassi ha insistitomolto, troppo, per ottenerela conversione di Caserio,arrivando – quasi certa-mente – a scrivere di suopugno lettere che, poi, ve-nivano inviate a Caserio afirma di sua madre e suofratello, e nelle quali sichiedeva insistentementeal giovane di convertirsi.L’insistenza, quasi l’osses-sione, sulla necessità dellaconversione “riparatrice”è, come ricorda ancheAdriano Prosperi nel suoDelitto e perdono, una ca-ratteristica tutta italiana.Si voleva, in questo modo,che il condannato, non po-tendo riparare alla viola-zione della legge umana,facesse almeno ammendaper aver trasgredito, con lesue idee ed il suo gesto,quella divina, cosa che, co-me noto, nel caso di Case-rio non è avvenuto».

Al termine della serata,Erminio Sada si è esibito inalcuni canti popolari anar-chici: «La figura di Caserioè stata la più celebrata nelcanto popolare dalla finedell’Ottocento all’inizio delNovecento, con circa quin-dici canzoni, persino più diquelle dedicate a Garibal-di», ha detto Magni, che èpresidente dell’Ecoistitutodella Valle del Ticino, «can-zoni che parlano delle con-dizioni particolari delleclassi su balterne, presso lequali Caserio veniva vistocome una sorta di angelovendicatore».

Damiano Negri

Santo Caserio: 120 anni dopo l’assassinio CarnotSpettacolo e libro svelano gli aspetti più sconosciuti

Al Cine Teatro Arcobalenola Compagnia FavolaFolle

ha portato sul palcoscenico le vicende dell’anarchico

mottese che si macchiòdell’omicidio del presidente

francese, il delitto politico più grave accaduto fra la fine

dell’Ottocento e l’inizio del nuovo secolo

Gianluca Vagnarelli, Erminio Sada e Oreste MagniUn momento dello spettacolo

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22 marzo 2014MOTTA VISCONTI

MOTTA VISCONTI

Fra pochi mesi andre-mo al voto per eleg-gere il sindaco e la

giunta comunale. Come sa-pete il sindaco Cazzola nonpuò ripresentarsi in quantoè già al secondo mandato eallora ho ben pensato di“deliziarvi” con alcune mieconsiderazioni da cittadi-no-genitore sull’attuale si-tuazione elettorale (chinon vuol essere deliziato èlibero di fermarsi qui).

Tanto per cominciareparliamo della giunta incarica: chiaramente ci so-no cose positive e cose me-no; fra le cose positive direiche si può cominciare di-cendo che è stata unagiunta coesa e che ha sem-pre dato l’impressione diandare tutti nella stessa di-rezione; la costruzione del-le scuole, con tutti i pro-blemi economico-urbani-stici che ne derivano, è ungrosso punto a favore, lastruttura è buona e può ac-cogliere anche più bambinidi quelli attuali venendoincontro alle crescenti esi-genze del paese (chiara-mente l’arruolamento de-gli insegnanti non spetta alComune).

Ho trovato molto buonoanche il fatto che in paesenon ci sia un’edificazioneselvaggia come in moltiborghi anche vicini e que-sto aiuta una crescita ar-moniosa di Motta. La ca-setta dell’acqua va senz’al-tro annoverata fra le cosepositive essendo un servi-zio utile ed economico; eso che è allo studio un si-stema di alert al cittadinovia SMS, che se implemen-tato con le nuove tecnolo-gie (a esempio WhatsApp)renderebbe la cosa a costoquasi zero. Devo anche di-re che, quando ho avutol’esigenza di parlare di sva-riati problemi, ho sempretrovato assistenza pronta ecortese da parte di tutta lagiunta (le problematichenon sono state molte ma cisono state, e hanno ottenu-to subito risposta).

Per quanto riguarda le“dolenti note” direi che(come già detto più volte)il fatto di aver rinunciato alnido comunale sia una co-sa preoccupante per unpaese che attira sempre piùgiovani coppie e ci sonoservizi che andrebberomantenuti a scapito di al-tri; anche il fatto di nonavere uno scuolabus co-munale lo trovo abbastan-za insolito e inoltre, unavolta costruita una nuova

scuola, si poteva pensare didedicare uno spazio dellascuola materna alla crea-zione di una classe prima-vera interna che accoglies-se gli “anticipatari” e ibambini che nell’anno suc-cessivo avrebbero frequen-tato la scuola.

Direi che anche nella ge-stione della struttura delparco di via del Cavo ci siastato un problema di pocacomunicazione con i resi-denti e con il gestore stessoche, secondo me, un Co-mune dovrebbe agevolare;infine, so che rifare le stra-de costa e i fondi sono sem-pre meno, ma ci sono viecon voragini che da quan-do sono residente (2005)non sono mai state toccatee anche la manutenzioneche si sta effettuando inquesto periodo mi sembramolto lenta e spero non siaterminata, perché si sonovisti solo rattoppi di buche,mentre occorrerebbe unrifacimento totale di buonaparte del manto stradale.

E l’opposizione? Già, di-rete voi, e l’opposizione?Risponderei con un grossopunto di domanda; si parladi una parte politica chenon ho assolutamente sen-tito tranne che per qualcheurlo sulla sicurezza (peral-tro neanche condivisa),non si capisce chi la rap-presenti, a chi faccia riferi-mento e da chi andare perfarsi ascoltare. Ogni tantoqualcuno rivanga fatti risa-lenti ad almeno dieci annifa o blatera di ronde e tele-camere, ma nulla più. Orasembra si siano risvegliatie hanno comprato un ne-gozio nella via centrale, masa tanto di promozioneelettorale che scompariràse non il giorno dopo le

elezioni, diciamo la setti-mana dopo. Direi che dalmio punto di vista non puòessere bocciata perché nonsi può bocciare una cosainesistente.

Noto altresì che, daquando si è sparsa la voceche sta prendendo formaun nuovo centrodestra,profondamente diversodall’attuale, certi “signoridelle tessere” e rappresen-tanti di circoli più o menocostituiti si stanno dandoda fare per intralciarequalsiasi nascente alterna-tiva. A questo propositovorrei essere chiaro: vince-re con una lista comequella che si sta delinean-do (con De Giuli che sipropone di fare il sindaco,De Giovanni che si offrecome vice ecc.) non è vin-

cere, ma vivacchiare perqualche mese, forse perqualche semestre, in atte-sa della replica di un’euta-nasia già vista con l’Ammi-nistrazione Vecchio. Nonlo permetteremo perché icittadini di centrodestra diMotta meritano ben altroed è ora che ci si liberi daquesta tenaglia forzista-le-ghista di matrice pseudo-familiare che non ha pro-dotto nulla di rilevante.Non faccio mistero che ilsottoscritto sia attualmen-te impegnato a sondare in-teressi e disponibilità peraggregare forze giovani einnovative. Io ho deciso dimettermi in gioco, e voi?Contattatemi: [email protected].

Daniele Perego

A pochi mesi dalle elezioni,

e considerando il fatto che Laura Cazzola

non si potrà ricandidare, il collaboratore di Pudivi.it

si sofferma sull'eredità che il centrosinistra

lascerà al paese. E lancia un nuovo progetto

politico di centrodestra,perché l'attuale minoranza

«non si può bocciareperché inesistente»

Daniele Perego traccia un bilancio della giuntae boccia in pieno le minoranze: «Chi rappresentano?»

Daniele Perego

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SPORTSPORTLa voce dello

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Un gruppo di podisti del Running Team durante una trasferta Correre mette appetito...

Abbiamo parlato deivalori sportivi legatialla corsa con il pre-

sidente dell’associazioneRunning Team di MottaVisconti, Antonio Friggi. Ilquale ha saputo condurciall’interno del mondo po-distico con sagacia e preci-sione, definendo la corsa«metafora della vita»:nell’una come nell’altra,infatti, vi è sempre un tra-guardo da raggiungere.

Buongiorno presidente,quali sono le soddisfazioninel veder nascere, cresceree prosperare un’idea, comequella del Running Teamdi Motta Visconti?

«Buongiorno a lei. Sonosoddisfazioni enormi. Ba-sti pensare che l’associa-zione Running Team na-sce dall’idea di un gruppodi amici, non più di sette-otto persone, appassionatidi corsa. Ma, a volte, il po-tere delle idee è infinito, e

così, tra il 2006 e il 2007venne fondata l’associa-zione che dagli otto socifondatori si è oggi decupli-cata, contando oltre ot-tanta iscritti. Un numerodavvero considerevole, vi-sta la realtà di Motta Vi-sconti, ed è per questo cheio, come tutti coloro chesono parte attiva all’inter-no dell’associazione, mi

sento orgoglioso e gratifi-cato da ogni nuovo iscrit-to, che tende a fornire unulteriore stimolo alla dif-fusione di questo magnifi-co e salutare sport».

Quali sono i valori che lacorsa e l’associazione Run-ning Team riescono aesprimere, a livello sia ago-nistico sia dilettantistico?

«Nascendo, come le di-cevo, da un gruppo di ami-ci, l’associazione esprimesoprattutto spirito di col-laborazione e di coopera-zione. I singoli risultativanno, infatti, a costituirela gioia di un gruppo, chefa del trascorrere tempoinsieme una delle colonneportanti della propriamentalità. Le numerose

trasferte che l’associazio-ne effettua, non solo inItalia, ma anche in Europa– come a Parigi, Londra eValencia – costituisconoprima di tutto un momen-to di aggregazione fra di-verse fasce d’età, poiché lacorsa è uno sport per tuttie di tutti. All’interno dellanostra associazione, infat-ti, vi sono atleti che vanno

dai venti ai settant’anni, epenso che questa differen-za di età rappresenti un ar-ricchimento personale perogni podista che fa partedella nostra associazione,perché permette una profi-cua interazione fra gene-razioni differenti, che pos-sono imparare molto leune dalle altre. Inoltre, lacorsa ha anche un grandevalore salutare. Quindi,stiamo parlando di un be-nessere completo, non solofisico, ma anche, e soprat-tutto, mentale».

Quali sono i servizi che of-frite ai vostri tesserati,quali le quote e le princi-pali attività?

«L’associazione ha sem-pre cercato di essere il piùpossibile alla portata ditutti, proprio per diffonde-re al massimo il mondodella podistica e permette-re a chi vuole avvicinarsi auno sport come la corsa dipoterlo fare senza alcuntipo di ostacolo. La quotadi iscrizione annuale alRunning Team è di 15 eu-ro – una cifra irrisoria ri-spetto a quella pagata perpraticare molte altre disci-pline sportive; – in cambiogarantiamo a chi lo desi-dera la tessera per parteci-pare alle gare agonistichee competitive. Altri costi visaranno, ovviamente, qua-lora un atleta decida diprendere parte a gare chesi svolgano in trasferta.Concludendo, credo che lacorsa sia un po’ la metafo-ra della vita, in cui vi sonosempre numerosi traguar-di da raggiungere, e l’uni-co modo per farlo è… con-tinuare a correre».

Far apprezzare le qualità benefiche dello stare insieme mentre si fa sport,

mentre si corre a piedi o, semplicemente, si fa una passeggiata in campagna o nelle vie

dei nostri paesi e delle nostre città. È questa la filosofia con cui è stato fondato, circasette anni fa, il Running Team di Motta Visconti.

E che sembra avere “centrato nel segno”: il gruppo – nato grazie alla passione

di alcuni amici – sta, infatti, raccogliendo un numero sempre maggiore di adesioni

a cura di Elia Moscardini

Running Team Motta Visconti, quando correre è uno stile di vita

Foto di gruppo per i podisti del Running Team impegnati in una corsa in campagna

Judo, bene i giovani del KBK di VigevanoDodici atleti dell’asso-

ciazione sportiva JudoKBK Vigevano si sono

distinti nel corso di una ga-ra educativa di judo tradi-zionale che si è svolta a Lu-rate Caccivio, in provincia diComo. La manifestazioneera aperta a tutte le classinon agonistiche, ma ancheai più grandi.

In particolare, la finaledalla categoria Esordienti+66 kg è stata tutta KBK, eha visto Omar Moubsuit eSimone Dinuzzo piazzarsi ri-spettivamente al primo esecondo posto. Ottimi anchei risultati degli atleti più pic-coli, con i primi posti di Nu-redini Moubsuit, FrancescoBono, Leonardo e Gabriel

Giorgianni, e i terzi posti diCarlotta Zullo, FrancescaNano e Stefano Providoni. Ingara anche Lorenzo Carrub-ba, Alessandro Del Signore eMarco Mazzola.

Intanto il KBK ha ospitatonei giorni scorsi il maestrosettimo Dan Antonio Pitrelli,che ha tenuto uno stage sulne waza (tecniche di judo a

terra) e sul principio del mi-glior impiego dell’energiarivolto a bambini, ragazzi eadulti. Presso la palestra divia Alfieri 42, a Vigevano, ilKBK tiene lezioni di prova, illunedì e giovedì dalle 18 alle19 per i bambini fino ai 12anni, e dalle 19 alle 20.30per gli adulti e i ragazzi apartire dai 13 anni di età.

SPAZIOAPAGAM

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