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Anno 4 N° 4 Dicembre 2018 Bollettino Parrocchiale · Bartimeo giace solo lungo la strada, fuori...

Date post: 15-Feb-2019
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Anno 4 N° 4 Dicembre 2018 Bollettino Parrocchiale Santa Maria di Baricella San Gabriele Natale: un Bimbo per noi Il Natale si sta avvicinando e Gesù viene. Continuamente Lui viene. Non vuole fare a meno di noi per in- segnarci che noi non possiamo stare senza Lui. Il Natale di Betlemme ci raggiunge ogni anno nella cele- brazione della notte santa. Nella prima notte, 2000 anni fa, sono state raggiunte le persone di cui ci ha narrato il brano del Vangelo. In questa notte siamo noi a muoverci dalle nostre case per andare incontro al Bimbo nato. Questa notte sarà abitata da tanta luce, da colori belli, da canti capaci di toccare i cuori. E questo perché il Padre ci ha donato un bimbo. È Gesù il bimbo che, nato a Betlemme, inizierà a vivere la sua vita terrena per poi, nella Pasqua, a Gerusalemme, portarci a vivere la vita eterna. Le parole dette in antico dai profeti si fanno realtà e così, finita l’attesa, finalmente viviamo i giorni dell’incontro. Una grande gioia quella notte a Betlemme, una grande gioia oggi per noi. Viene per incontrarci e radunarci, nella bel- lezza delle diversità, viene per farci popolo in cammino. Oggi siamo gli uni accanto agli altri, invitati a por- tare pace dove c’è tensione, amore dove c’è egoismo, speranza dove c’è sfiducia. Come cristiani abbia- mo il compito di avvicinare, di incoraggiare, di sostenere. Portare la verità della comunione oggi diventa necessità per testimoniare il Vangelo di Gesù. L’invito del vescovo di camminare insieme tra parrocchie vicine diventa ulteriore stimolo a vivere insieme la nostra fede e testimoniarla ad altri. Gesù è Maestro in questo, con coraggio ha proclamato il Vangelo a tutti e ha confermato e rafforzato il suo insegnamento dando la vita per dare a noi la vita. Il suo Natale va ben preparato e per questo la liturgia ogni anno ci dona il tempo di Avvento; giornate do- ve il Vangelo chiede massima considerazione e la nostra carità dovrà essere autentica e sincera. Soprat- tutto come adulti recuperiamo quella dimensione alta della vita cristiana oggi così necessaria per vivere la gioia del Vangelo e dell’incontro con la persona accanto. Chiesa in uscita, discepoli del Signore, desiderio dello stare insieme, accoglienza reciproca e del diverso, semplicità del cuore, umiltà come stile, cammino di conversione, lotta contro il maligno, pace tra noi, desiderio di santità, gioia cristiana: ecco i giorni dell’Avvento in attesa della notte santa. E Maria, la mamma del bimbo, interceda per ogni bambino e a noi adulti doni il cuore buono e libero per essere ancora la guida dei nostri piccoli. Buon Natale a tutti. WÉÇ Z|tÇvtÜÄÉ
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Anno 4 N° 4 Dicembre 2018

Bollettino

Parrocchiale

Santa Maria di Baricella San Gabriele

Natale: un Bimbo per noi Il Natale si sta avvicinando e Gesù viene. Continuamente Lui viene. Non vuole fare a meno di noi per in-segnarci che noi non possiamo stare senza Lui. Il Natale di Betlemme ci raggiunge ogni anno nella cele-brazione della notte santa. Nella prima notte, 2000 anni fa, sono state raggiunte le persone di cui ci ha narrato il brano del Vangelo. In questa notte siamo noi a muoverci dalle nostre case per andare incontro al Bimbo nato. Questa notte sarà abitata da tanta luce, da colori belli, da canti capaci di toccare i cuori. E questo perché il Padre ci ha donato un bimbo. È Gesù il bimbo che, nato a Betlemme, inizierà a vivere la sua vita terrena per poi, nella Pasqua, a Gerusalemme, portarci a vivere la vita eterna. Le parole dette in antico dai profeti si fanno realtà e così, finita l’attesa, finalmente viviamo i giorni dell’incontro. Una grande gioia quella notte a Betlemme, una grande gioia oggi per noi. Viene per incontrarci e radunarci, nella bel-lezza delle diversità, viene per farci popolo in cammino. Oggi siamo gli uni accanto agli altri, invitati a por-tare pace dove c’è tensione, amore dove c’è egoismo, speranza dove c’è sfiducia. Come cristiani abbia-mo il compito di avvicinare, di incoraggiare, di sostenere. Portare la verità della comunione oggi diventa necessità per testimoniare il Vangelo di Gesù. L’invito del vescovo di camminare insieme tra parrocchie vicine diventa ulteriore stimolo a vivere insieme la nostra fede e testimoniarla ad altri. Gesù è Maestro in questo, con coraggio ha proclamato il Vangelo a tutti e ha confermato e rafforzato il suo insegnamento dando la vita per dare a noi la vita.

Il suo Natale va ben preparato e per questo la liturgia ogni anno ci dona il tempo di Avvento; giornate do-ve il Vangelo chiede massima considerazione e la nostra carità dovrà essere autentica e sincera. Soprat-tutto come adulti recuperiamo quella dimensione alta della vita cristiana oggi così necessaria per vivere la gioia del Vangelo e dell’incontro con la persona accanto. Chiesa in uscita, discepoli del Signore, desiderio dello stare insieme, accoglienza reciproca e del diverso, semplicità del cuore, umiltà come stile, cammino di conversione, lotta contro il maligno, pace tra noi, desiderio di santità, gioia cristiana: ecco i giorni dell’Avvento in attesa della notte santa.

E Maria, la mamma del bimbo, interceda per ogni bambino e a noi adulti doni il cuore buono e libero per essere ancora la guida dei nostri piccoli.

Buon Natale a tutti.

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Parrocchie Santa Maria di Baricella e San Gabriele

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Omelia di Papa Francesco

alla messa per la conclusione della XV Assemblea generale ordinaria

del Sinodo dei vescovi con i giovani (domenica 28 ottobre 2018)

L’episodio che abbiamo ascoltato è l’ultimo che l’evangelista Marco narra del ministero itineran-te di Gesù, il quale poco dopo entrerà a Gerusalemme per morire e risorgere. Bartimeo è così l’ul-timo a seguire Gesù lungo la via: da mendicante ai bordi della strada a Gerico, diventa discepolo che va insieme agli altri verso Gerusalemme. Anche noi abbiamo camminato insieme, abbiamo “fatto sinodo” e ora questo Vangelo suggella tre passi fondamentali per il cammino della fede.

Anzitutto guardiamo a Bartimeo: il suo nome significa “figlio di Timeo”. E il testo lo specifica: «il figlio di Timeo, Bartimeo» (Mc 10,46). Ma, mentre il Vangelo lo ribadisce, emerge un paradosso: il padre è assente. Bartimeo giace solo lungo la strada, fuori casa e senza padre: non è amato, ma abbandonato. È cieco e non ha chi lo ascolti; e quando voleva parlare lo facevano tacere.

Gesù ascolta il suo grido. E quando lo incontra lo lascia parlare. Non era difficile intuire che co-sa avrebbe chiesto Bartimeo: è evidente che un cieco voglia avere o riavere la vista. Ma Gesù non è sbrigativo, dà tempo all’ascolto. Ecco il primo passo per aiutare il cammino della fede: ascoltare.

È l’apostolato dell’orecchio: ascoltare, prima di parlare. Al contrario, molti di quelli che stavano con Gesù rimproveravano Bartimeo perché tacesse (cfr v. 48). Per questi discepoli il bisognoso era un disturbo sul cammino, un imprevisto nel programma prestabilito. Preferivano i loro tempi a quelli del Maestro, le loro parole all’ascolto degli altri: seguivano Gesù, ma avevano in mente i loro progetti. È un rischio da cui guardarsi sempre. Per Gesù, invece, il grido di chi chiede aiuto non è un disturbo che intralcia il cammino, ma una domanda vitale. Quant’è importante per noi ascoltare la vita! I figli del Padre celeste prestano ascolto ai fratelli: non alle chiacchiere inutili, ma ai bisogni del prossimo.

Ascoltare con amore, con pazienza, come fa Dio con noi, con le nostre preghiere spesso ripeti-tive. Dio non si stanca mai, gioisce sempre quando lo cerchiamo. Chiediamo anche noi la grazia di un cuore docile all’ascolto. Vorrei dire ai giovani, a nome di tutti noi adulti: scusateci se spesso non vi abbiamo dato ascolto; se, anziché aprirvi il cuore, vi abbiamo riempito le orecchie.

Come Chiesa di Gesù desideriamo metterci in vostro ascolto con amore, certi di due cose: che la vostra vita è preziosa per Dio, perché Dio è giovane e ama i giovani; e che la vostra vita è pre-ziosa anche per noi, anzi necessaria per andare avanti. Dopo l’ascolto, un secondo passo per ac-compagnare il cammino di fede: farsi prossimi. Guardiamo Gesù, che non delega qualcuno della «molta folla» che lo seguiva, ma incontra Bartimeo di persona. Gli dice: «Che cosa vuoi che io fac-cia per te?» (v. 51). Che cosa vuoi: Gesù si immedesima in Bartimeo, non prescinde dalle sue at-tese; che io faccia: fare, non solo parlare; per te: non secondo idee prefissate per chiunque, ma per te, nella tua situazione. Ecco come fa Dio, coinvolgendosi in prima persona con un amore di predilezione per ciascuno. Nel suo modo di fare già passa il suo messaggio: così la fede germo-glia nella vita. La fede passa per la vita. Quando la fede si concentra puramente sulle formulazioni dottrinali, rischia di parlare solo alla testa, senza toccare il cuore.

E quando si concentra solo sul fare, rischia di diventare moralismo e di ridursi al sociale. La fe-de invece è vita: è vivere l’amore di Dio che ci ha cambiato l’esistenza. Non possiamo essere dot-trinalisti o attivisti; siamo chiamati a portare avanti l’opera di Dio al modo di Dio, nella prossimità: stretti a Lui, in comunione tra noi, vicini ai fratelli.

Parrocchie Santa Maria di Baricella e San Gabriele

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Prossimità: ecco il segreto per trasmettere il cuore della fede, non qualche aspetto secondario. Farsi prossimi è portare la novità di Dio nella vita del fratello, è l’antidoto contro la tentazione del-le ricette pronte. Chiediamoci se siamo cristiani capaci di diventare prossimi, di uscire dai nostri circoli per abbracciare quelli che “non sono dei nostri” e che Dio ardentemente cerca. C’è sempre quella tentazione che ricorre tante volte nella Scrittura: lavarsi le mani. È quello che fa la folla nel Vangelo di oggi, è quello che fece Caino con Abele, è quello che farà Pilato con Gesù: lavarsi le mani. Noi invece vogliamo imitare Gesù, e come lui sporcarci le mani.

Egli, la via (cfr. Gv 14,6), per Bartimeo si è fermato lungo la strada; Egli, la luce del mondo (cfr. Gv 9,5), si è chinato su un cieco. Riconosciamo che il Signore si è sporcato le mani per ciascuno di noi, e guardando la croce ripartiamo da lì, dal ricordarci che Dio si è fatto mio prossimo nel peccato e nella morte. Si è fatto mio prossimo: tutto comincia da lì. E quando per amore suo an-che noi ci facciamo prossimi diventiamo portatori di vita nuova: non maestri di tutti, non esperti del sacro, ma testimoni dell’amore che salva.

Testimoniare è il terzo passo. Guardiamo i discepoli che chiamano Bartimeo: non vanno da lui, che mendicava, con un’acquietante monetina o a dispensare consigli; vanno nel nome di Gesù. Infatti gli rivolgono solo tre parole, tutte di Gesù: «Coraggio! Alzati. Ti chiama» (v. 49). Solo Gesù nel resto del Vangelo dice coraggio!, perché solo Lui risuscita il cuore. Solo Gesù nel Vangelo dice alzati, per risanare lo spirito e il corpo. Solo Gesù chiama, cambiando la vita di chi lo segue, rimettendo in piedi chi è a terra, portando la luce di Dio nelle tenebre della vita. Tanti figli, tanti giovani, come Bartimeo cercano una luce nella vita. Cercano amore vero. E come Bartimeo, no-nostante la molta gente, invoca solo Gesù, così anch’essi invocano vita, ma spesso trovano solo promesse fasulle e pochi che si interessano davvero a loro.

Non è cristiano aspettare che i fratelli in ricerca bussino alle nostre porte; dovremo andare da loro, non portando noi stessi, ma Gesù. Egli ci manda, come quei discepoli, a incoraggiare e rial-zare nel suo nome. Ci manda a dire ad ognuno: “Dio ti chiede di lasciarti amare da Lui”. Quante volte, invece di questo liberante messaggio di salvezza, abbiamo portato noi stessi, le nostre “ricette”, le nostre “etichette” nella Chiesa! Quante volte, anziché fare nostre le parole del Signo-re, abbiamo spacciato per parola sua le nostre idee! Quante volte la gente sente più il peso delle nostre istituzioni che la presenza amica di Gesù! Allora passiamo per una ONG, per una organiz-zazione parastatale, non per la comunità dei salvati che vivono la gioia del Signore. Ascoltare, farsi prossimi, testimoniare. Il cammino di fede nel Vangelo termina in modo bello e sorprenden-te, con Gesù che dice: «Va’, la tua fede ti ha salvato» (v. 52). Eppure Bartimeo non ha fatto pro-fessioni di fede, non ha compiuto alcuna opera; ha solo chiesto pietà. Sentirsi bisognosi di sal-vezza è l’inizio della fede. È la via diretta per incontrare Gesù. La fede che ha salvato Bartimeo non stava nelle sue idee chiare su Dio, ma nel cercarlo, nel volerlo incontrare. La fede è questio-ne di incontro, non di teoria. Nell’incontro Gesù passa, nell’incontro palpita il cuore della Chiesa. Allora non le nostre prediche, ma la testimonianza della nostra vita sarà efficace.

E a tutti voi che avete partecipato a questo “camminare insieme”, dico grazie per la vostra te-stimonianza. Abbiamo lavorato in comunione e con franchezza, col desiderio di servire Dio e il suo popolo. Il Signore benedica i nostri passi, perché possiamo ascoltare i giovani, farci prossimi e testimoniare loro la gioia della nostra vita: Gesù.

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Dove tutti gli uomini sono a casa ... Laggiù una madre senza posa camminava, fuori da una locanda ancora a vagare; nel paese in cui lei si trovò senza tetto, tutti gli uomini sono a casa. Quella stalla malconcia a due passi, fatta di travi instabili e sabbia scivolosa, divenne qualcosa di così solido da resistere e reggere

più delle pietre squadrate dell’impero di Roma. Perché tutti gli uomini hanno nostalgia anche quando sono a casa, e si sentono forestieri sotto il sole, come stranieri appoggiano la testa sul cuscino

alla fine di ogni giornata. Qui combattiamo e ardiamo d’ira, abbiamo occasioni, onori e grandi sorprese, ma casa nostra è là sotto quel cielo di miracoli in cui cominciò la storia di Natale. Un bambino in una misera stalla, con le bestie a scaldarlo ruminando; solo là, dove Lui fu senza un tetto, tu ed io siamo a casa.

Abbiamo mani all’opera e teste capaci, ma i nostri cuori si sono persi – molto tempo fa! In un luogo che nessuna carta o nave può indicarci sotto la volta del cielo. Questo mondo è selvaggio come raccontano le favole antiche, e anche le cose ovvie sono strane, basta la terra e basta l’aria

per suscitare la nostra meraviglia e le nostre guerre; Ma il nostro riposo è lontano quanto il soffio di un drago

e troviamo pace solo in quelle cose impossibili, in quei battiti d’ala fragorosi e fantastici che volarono attorno a quella stella incredibile. Di notte presso una capanna all’aperto

giungeranno infine tutti gli uomini, in un luogo che è più antico dell’Eden

e che alto si leva oltre la grandezza di Roma. Giungeranno fino alla fine del viaggio di una stella cometa, fino a scorgere cose impossibili che tuttavia ci sono, fino al luogo dove Dio fu senza un tetto

e dove tutti gli uomini sono a casa. Gilbert Keith Chesterton

Gilbert Keith Chesterton (Londra,29 maggio 1874 – Beaconsfield, 14 giugno 1936), è stato scrittore, giornalista e intellettuale estremamente prolifico e versatile: scrisse centinaia di libri e poesie, un poema epico, cinque drammi, cinque romanzi, più di quattromila saggi per giornali e circa duecento racconti. Nel 1922 Chesterton lascia l'anglica-nesimo e si converte al cattolicesimo, anche grazie all'amicizia di padre John O'Connor (il sacerdote che gli ispirerà la popolare serie con protagonista il personaggio di padre Brown).

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ASCOLTO

Un anno e oltre è trascorso dalla giornata dedicata alla Parola, istituita nel 2017 e, durante questo periodo, abbiamo accolto l’invito di papa Francesco e del nostro arcivescovo Matteo Maria a promuoverne la let-tura e la medita-zione.

Intendiamo proseguire questo cammino alla scuola della Parola, sia con la proposta del gruppo biblico che si svolge in parrocchia a Baricella, sia con i “centri di ascolto” che si tengono presso alcune famiglie delle nostre parrocchie. L’anno pastorale che abbiamo davanti trova ispirazione dal brano degli Atti degli Apostoli che racconta gli eventi del giorno di Pentecoste: il fuoco dello Spirito Santo inonda il cuore dei discepoli e li spinge ad annunciare Gesù, il Cristo, a tutti, giudei e stranieri. La Parola di Dio è per tutti, il vangelo, la buona notizia, è rivolta a tutti. I primi discepoli ci hanno tramandato questa certezza e questo incarico fondamentale per la fede cristiana. La Parola di Dio è un grande tesoro da conservare gelosamente ma non per tenerla nascosta in un luogo segreto e inaccessibile, il suo posto è alla luce del sole,a disposizione di ogni persona affa-mata della grazia di Dio. Per questo invitiamo tutti a mettersi in ascolto della Parola, a pregarla, meditarla, viverla, sia individualmente che nelle occasioni che la nostra comunità ha pensato.

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Facciamo il presepio!! Fare il presepio nelle famiglie e nelle scuole, nelle case e dove abita la vita, ci ricorda il motivo della festa che tutti si accingiamo a celebrare: il Natale di Gesù Cristo. Alla sua nascita, fu accolto e amato prima di tutto dalla Vergine Maria che divenne così madre di Dio, poi da Giuseppe, suo cu-stode e fu riconosciuto da Pastori e Magi come Signore e Salvatore.

Fare il presepio vuol dire unirsi con queste persone a proporre Gesù come unico Salvatore e portatore di senso alla vita di tutti gli uomini.

Vuol dire anche, secondo i mezzi e i doni che ciascuno ha, fare memoria di un evento storico che affonda le sue radici nei primissimi tempi della Cristianità, trasmesso secondo una tradizione plu-risecolare che si è sviluppata mirabilmente nel tempo, traducendo in tutte le culture il momento più gioioso dell'annuncio cristiano.

Anche quest’anno i nostri ragazzi passeranno nelle case di chi lo desidera, per vedere i vostri prese-

pi, dal 3 al 5 gennaio (occorre avvertire in parrocchia entro il 20 dicembre).

La premiazione dei presepi sarà in teatro domenica 13 gennaio ore 15.00

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Ponti di Pace – Mons. Matteo Zuppi

Martedì 16 Ottobre 2018 in Piazza Maggiore

Eminenze, Eccellenze, Venerabili, cari amici, sì cari amici, perché quando si costruiscono ponti e quando si ha la gioia di percorrerli si scopre che l'altro è il mio amico. Solo i ponti permettono quello che fa fiorire la vita e la accende di tanti colori, che è l'amicizia! Non dobbiamo andare lon-tano per costruirli. Infatti parte da noi, tendendo la mano all'altro, accettando il rischio di questo gesto ma anche accogliendo la mano del fratello che vuole stringere la nostra. Abbiamo scoperto che l'uomo non è condannato ad essere un'isola e che tutti abbiamo bisogno di non essere soli, che insieme possiamo combattere la sfida, a volte terribile, contro la divisione, la guerra, il fratello che alza le mani contro suo fratello e in fondo uccide anche se stesso. C'è chi pensa di trarre convenienze seminando pregiudizi e parole di condanna e inimicizia. Dimentica che queste di-ventano semi di azioni che portano frutti di divisione che poi colpiscono tutti. L'odio e la violenza iniziano a crescere così. Al termine di questi giorni siamo ancora più consapevoli del dovere che abbiamo tutti e a tutte le età di costruire ponti e di garantire la loro manutenzione! Abbiamo ascol-tato tante parole di sofferenza, abbiamo fatto nostro il grido del sangue di Abele e abbiamo senti-to diretta a ciascuno di noi la domanda che Dio fa all'uomo: "Dov'è tuo fratello?". Noi siamo i cu-stodi del nostro fratello e della nostra sorella. La pace non è un gesto eroico per poi rimettersi a dormire con l'indifferenza. La pace non è nemmeno affare per ingenui. Anzi. E' ingenuo l'ottimi-smo di chi non vuole vedere. I ponti richiedono pazienza, tempo, capacità, sistema, coraggio, tanto amore. Grazie, allora, alla Comunità di Sant'Egidio, grazie di questo regalo che ci mostra tante realtà di conoscenza e di pace possibile e grazie per la passione a continuare a farlo! Met-tiamo da parte quello che divide: i ponti sono il bene comune di questa stanza bellissima e unica che è il mondo. La pace è un portico che protegge tutti. Cari amici, in questo cantiere della pace abbiamo parlato di tanti aspetti. Quanti! La pace ha tanti infiniti significati, come la vita. C'è biso-gno di tutti, giovani ed anziani, credenti ed umanisti, uomini e donne, europei vecchi e nuovi, afri-cani, asiatici, americani del Nord e Latino americani! Con gioia e fraternità vi abbiamo accolti a Bologna e vi ringraziamo di cuore di questi giorni. Come le cose condivise sono mie e sono degli altri: questo è il segreto di questi giorni e la vera via della pace. Il mondo intero, grazie a tutti voi, ha invaso le strade, le piazze, ha percorso i portici della nostra città! A tutti voi, a quanti lo hanno permesso con il loro sforzo e contributo, questa sera, dico grazie, diciamo grazie! Avete fatto di questa nostra città la capitale della pace! Grazie!

L'arcobaleno disegnato su questo palco è il segno della nostra unità non perché siamo uguali, ma proprio perché diversi. L'arcobaleno unisce colori diversi in una sola luce. E in fondo è an-ch'esso un ponte che unisce la terra al cielo e che unisce anche due punti della terra. Oggi vo-gliamo che questa luce arrivi a dare speranza nei luoghi bui dove si consumano i tanti pezzi della guerra mondiale. Vogliamo superare i muri andando più in alto, con la passione che nasce dalla fede e con l'intelligenza dell'amore che trasforma il nemico in amico e rende vicino chi è lontano, possibile quello che sembrava troppo difficile. Sono sicuro che continueremo a seminare tanto ascolto, comprensione, amicizia consapevoli di essere parte dell'unica famiglia. Abbiamo meno paura, perché abbiamo visto che è possibile. E non ci facciamo confondere da chi dice: non vale la pena, ci saranno problemi. Lo sappiamo! Ma i problemi si affrontano e non ci spaventa sacrifi-carci per questo, perché vogliamo che cresca la pace. Io, da cristiano, seguo un Dio che ha inse-gnato ad amare i nemici e a dare la vita per non combattere mai le persone ma il nemico delle persone, il male. Ma la pace è di tutti e non si divide. Senza pace non c'è vita e non c'è futuro! Come ci disse Papa Francesco qui a Bologna, davvero abbiamo "cominciato a sognare alla gran-de" ma a farlo con gli occhi aperti e di giorno per vincere la notte della guerra e della barbarie. Dio ci benedica. Il saluto in quasi tutte le lingue quando ci si incontra e quando ci si saluta è sem-pre lo stesso. Pace sia con te. Ecco. È il regalo di questi giorni. La pace sia con voi.

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ASSEMBLEA DELLA ZONA PASTORALE 33

(MINERBIO, BARICELLA, MALALBERGO)

Domenica 14 ottobre 2018

Buona la prima …

Un'assemblea che ha visto una numerosa partecipazione dalle parrocchie della trentatreesi-ma zona pastorale (Minerbio, Baricella, Malalbergo) quella tenutasi il pomeriggio di domenica 14 ottobre nella sala parrocchiale di Minerbio.

La presentazione del Presidente dell'assemblea ha aperto la convocazione, ricordando le finalità e l'orizzonte del cammino appena intrapreso in una zona che conta più di 27.000 abitanti, suddivisi in 13 parrocchie di dimensioni molto differenti: dalle più numerose, come Minerbio e Al-tedo (ben superiori ai 5.000 abitanti), alle più piccole, ma non meno importanti per storia e tradi-zioni, come Armarolo e San Martino in Soverzano (con circa 150 residenti ciascuna).

La zona 33, posta all'estremo nord della Diocesi, si spinge anche in provincia di Ferrara con Gallo, la frazione di Poggio Renatico; e proprio il parroco di questa comunità “oltre Reno” (Don Stefano Zangarini), nominato Moderatore dall'Arcivescovo, ha poi svolto la riflessione sull'attuali-tà della Pentecoste per una Chiesa e una comunità locale che desideri essere davvero missiona-ria e capace di parlare agli uomini e alle donne del nostro tempo (come ha poi affermato il Vesco-vo Matteo nel messaggio preparato per l'occasione).

Il Vicario pastorale Don Dante Martelli ha portato il saluto della Chiesa locale ricordando che i Presidenti delle assemblee di zona, per volontà dell'Arcivescovo, saranno tutti membri del Consiglio Pastorale Diocesano, aumentandone il numero di componenti ma, soprattutto, rappre-sentando un forte segnale di partecipazione e comunione ecclesiale portando le esperienze di tutti i territori in cui la Diocesi è stata ridefinita.

Il pomeriggio è poi proseguito con la suddivisione in sette gruppi, due per gli ambiti della for-mazione dei catechisti, della carità e della liturgia e uno per la pastorale giovanile, avviando così la riflessione, che proseguirà nei prossimi mesi, sulla situazione delle comunità locali e le pro-spettive di cambiamento della pastorale in chiave missionaria.

L'indicazione su cui si è imperniato questo lavoro di approfondimento è stata quella di privi-legiare l'ascolto reciproco e il desiderio di lavorare insieme per crescere in comunione e spirito missionario e da ciò far poi scaturire le proposte operative più adeguate ai tempi in cui viviamo.

La convocazione assembleare si è poi conclusa con un momento di conviviale fraternità particolarmente gradito dai partecipanti.

Anche per questa piccola porzione del popolo di Dio, sparsa nella famosa “bassa”, è dun-que iniziato ufficialmente un cammino che solo lo Spirito Santo sa dove potrà indirizzarsi per par-tecipare fattivamente alla costruzione del Regno.

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Parrocchie Santa Maria di Baricella e San Gabriele

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MOMENTI INSIEME

Vi sono feste liturgiche radicate nella nostra tradizione che

desideriamo ricordare con un momento conviviale.

31 dicembre 2018 - Cenone di San Silvestro (organizzato dal Circolo ANSPI)

26 maggio 2019 - Festa della Famiglia e pranzo

7 - 8 settembre 2019 - Festa Patronale

10 novembre 2019 - Pranzo (in occasione della memoria di S. Martino)

31 dicembre 2019 - Cenone di San Silvestro (organizzato dal Circolo ANSPI)

ASPETTANDO NATALE

Vendita biscotti

sabato 15 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 17.00

domenica 16 dicembre dalle ore 9.00 alle 12.30 (Piazza Carducci)

Presepio vivente domenica 16 dicembre - ore 10 (Piazza Carducci)

Vi aspettiamo tutti per preparare il cuore alla venuta di Gesù

“Ciascuno li udiva parlare nella propria lingua” (At 2,6)

Il titolo è quello della nota pastorale dell'Arcivescovo, che ha indicato il 2018-2019 come l'anno del-la generazione alla fede, suggerendo per le ormai tradizionali tre tappe del cammino formativo, tre brani degli Atti degli Apostoli: 1. la Pentecoste e il discorso di Pietro; 2. l'incontro di Filippo con l'eunuco; 3. la nascita della comunità di Antiochia. Anche la nostra comunità ha iniziato questo cammino formativo che si accompagna ed è strettamente in-trecciato all'avvio dell'itinerario di riflessione della zona pastorale, partecipando all'assemblea di cui si è narrato prima e con un momento di ascolto e meditazione del brano proposto dal Vescovo Matteo per la prima tappa: venerdì 9 novembre si è letto insieme e riflettuto sul dono dello Spirito Santo che genera l'an-nuncio. Nelle prossime due tappe, sempre in sintonia col cammino zonale, si affronteranno gli altri due temi:

• l'ascolto della Parola che genera la conversione, se si è in grado di entrare in relazione con le persone che ci vivono accanto (nel periodo gennaio-marzo);

• la necessità di un linguaggio nuovo per generare alla fede (aprile-giugno).

Come scrive l'Arcivescovo nella nota, riassumendo così l'itinerario proposto: “Soltanto se ci lasciamo scal-dare il cuore dalla fiamma dello Spirito troveremo la forza e la gioia della missione: è lui che ci rende ca-paci di parlare la lingua degli ascoltatori, ossia di metterci in sintonia con la cultura e i bisogni della gente di oggi a cui è offerta la salvezza in Gesù”. A tutti, nessuno escluso dunque, coloro che leggono questo invito è proposta la partecipazione all'itinera-rio formativo parrocchiale, che sarà come sempre arricchito, a giovedì alterni, dai Centri di Ascolto della Parola nelle case (che mediteranno sempre brani degli Atti degli Apostoli) e dal gruppo biblico sul Vangelo di Marco che si svolgerà in parrocchia guidato da Don Giancarlo. Insomma, poche ma buone occasioni per crescere nella fede e nella capacità missionaria.

Alessandro Viaggi

Parrocchie Santa Maria di Baricella e San Gabriele

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Calendario Liturgico

dom. 16 dicembre

Baricella ore 10 presepio vivente

Baricella ore 8.15 e 11.15 S. Messa (con benedizione delle statuine di Gesù bambino dei nostri presepi)

San Gabriele ore 9.30 S. Messa

lun. 17 dicembre Baricella ore 8.30 S. Messa e inizio Novena di Natale

Baricella ore 20.30 Celebrazione penitenziale

sab. 22 dicembre Baricella ore 18.30 S. Messa (festiva)

dom. 23 dicembre

Baricella ore 8.15 e 11.15 S. Messa

San Gabriele ore 9.30 S. Messa

lun. 24 dicembre

Baricella ore 8.30 S. Messa e Novena

Baricella dalle 10.00 alle 11.30 e dalle 16.00 alle 18.00 confessioni

Baricella ore 23.30 Canti Natalizi

Baricella ore 24.00 S. Messa della Natività

mart. 25 dicembre

Solennità della Natività del Signore

San Gabriele ore 9.30 S. Messa

Baricella ore 11.15 S. Messa (non c’è la S. Messa delle ore 8.15)

merc. 26 dicembre Festa S. Stefano

Baricella ore 8.30 S. Messa

dom. 30 dicembre San Gabriele ore 9.30 S. Messa

Baricella ore 8.15 e 11.15 S. Messa

lun. 31 dicembre Baricella ore 16.00 Canto dei Vespri della Solennità di Maria Madre di Dio e Te Deum di ringraziamento

ore 18.30 S. Messa (festiva)

mart. 1 gennaio

Solennità di Maria SS. Madre di Dio

51° giornata mondiale della pace

Baricella ore 8.15 e 11.15 S. Messe

San Gabriele ore 9.30 S. Messa ore 18.00 Vespro e “Veni Creator”

dom. 6 gennaio

Solennità dell’Epifania

Baricella ore 8.15 e 11.15 S. Messe

San Gabriele ore 9.30 S. Messa

San Gabriele ore 16.00 Adorazione Eucaristica

dom. 13 gennaio Festa del Battesimo di Gesù - Termina il tempo di Natale

Baricella ore 8.15 e 11.15 S. Messe

San Gabriele ore 9.30 S. Messa

sab. 2 febbraio

Festa della Presentazione di Gesù

Baricella ore 8.30 Liturgia della Parola e benedizione delle candele Baricella ore 18.30 S. Messa (festiva)

lun. 11 febbraio Festa B.V. di Lourdes

ore 15.30 S. Messa e processione

Parrocchie Santa Maria di Baricella e San Gabriele

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Benedizione di Pasqua alle famiglie di Baricella

Visiterò le vostre case nel pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 circa e, in alcuni giorni, anche al mattino

dalle 9.30 alle 12.00 circa.

Anche quest’anno sarò aiutato dal Diacono Claudio Federici (vedi foto) che passerà al sabato per la benedizione al mattino dalle 9.00 alle 11.30

e nel pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 circa. Per questo servizio lo ringraziamo molto.

Chi è assente nel giorno fissato e desidera la benedizione, può telefonare

in parrocchia al numero 051/879104 per accordarsi.

In caso di malattia del parroco e del diacono, le giornate di benedizione non fatte verranno recuperate alle fine per non scombinare il calendario fissato.

La nostra, come tutte le parrocchie, vive grazie alla generosità dei suoi componenti. Le offerte che libera-mente date in questa occasione servono per realizzare l’attività pastorale e per mantenere la funzionalità e l’efficienza delle strutture parrocchiali. Grazie di cuore.

Martedì 8 gennaio matt e pom S. Anna, Biagi, Fellini e Don Maurizzi Mercoledì 9 gennaio mattina Bonzi numeri dispari da 29 a 11

Mercoledì 9 gennaio pomeriggio Benzi pari e dispari Giovedì 10 gennaio pomeriggio Bonzi dispari da 9 a 1

Venerdì 11 gennaio mattina Bonzi pari da 80 a 62 Venerdì 11 gennaio pomeriggio Bonzi da 60 a 2

Sabato 12 gennaio mattina Pedora pari da 2 a 16

Sabato 12 gennaio pomeriggio Pedora pari da 18 a 42 Lunedì 14 gennaio pomeriggio Pedora dispari da 1 a 59 Martedì 15 gennaio mattina Pedora dispari da 61 a 71 Martedì 15 gennaio pomeriggio Neruda pari da 2 a 8 Mercoledì 16 gennaio pomeriggio Neruda dispari da 1 a 21 Venerdì 18 gennaio pomeriggio Europa pari da 2 a 50 Sabato 19 gennaio pomeriggio Europa dispari da 13 a 17/2 Lunedì 21 gennaio pomeriggio Europa dispari da 25 a 63 Martedì 22 gennaio pomeriggio Hanoi dispari da 1 a 17 Mercoledì 23 gennaio pomeriggio Hanoi pari e 2 Agosto Giovedì 24 gennaio pomeriggio Moro e Pezzoli Venerdì 25 gennaio pomeriggio King e Rossa Sabato 26 gennaio mattina Ungarella dispari da 1 a 41

Sabato 26 gennaio pomeriggio Ungarella pari da 2 a 24 Lunedì 28 gennaio pomeriggio XXV Aprile pari da 2 a 56

Martedì 29 gennaio pomeriggio XXV Aprile pari da 58 a 64 e dispari da 55 a 25

Mercoledì 30 gennaio mattina XXV Aprile dispari da 23 a 1 Mercoledì 30 gennaio pomeriggio Donati pari da 2 a 14 Giovedì 31 gennaio pomeriggio Donati dispari da 1 a 47 Venerdì 1 febbraio pomeriggio Giovannini pari da 2 a 44 Sabato 2 febbraio pomeriggio Giovannini pari da 46 a 84 Martedì 5 febbraio mattina Giovannini pari da 86 a 128

Martedì 5 febbraio pomeriggio Giovannini dispari da 87 a 63/1 e via Ferrari

Parrocchie Santa Maria di Baricella e San Gabriele

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Mercoledì 6 febbraio mattina Giovannini dispari da 61 a 33

Mercoledì 6 febbraio pomeriggio Giovannini dispari da 31 al 1

Giovedì 7 febbraio pomeriggio Giovannini dispari dal 1/1 al 1/7, Mazzola

Venerdì 8 febbraio mattina D’Acquisto

Venerdì 8 febbraio pomeriggio Marconi

Sabato 9 febbraio mattina Savena Vecchia dispari da 169 a 97

Sabato 9 febbraio pomeriggio Savena Vecchia dispari da 95 a 39

Martedì 12 febbraio pomeriggio Savena Vecchia dispari da 37 a 1

Mercoledì 13 febbraio mattina Savena Vecchia pari da 2 a 28

Mercoledì 13 febbraio pomeriggio Savena Vecchia pari da 30 a 84

Giovedì 14 febbraio mattina Savena Vecchia pari da 86 a 116/9

Giovedì 14 febbraio pomeriggio Savena Vecchia pari da 118 a 144 e Pilastrino

Venerdì 15 febbraio pomeriggio Altedo, Punta e Fornace

Sabato 16 febbraio pomeriggio Travallino, Savena Inf. e Nuova Sup

Lunedì 18 febbraio pomeriggio Polo, Sanità e Colombo

Martedì 19 febbraio pomeriggio Brunelli dispari da 1 a 57

Mercoledì 20 febbraio pomeriggio Brunelli dispari da 59 a 133

Giovedì 21 febbraio pomeriggio Brunelli dispari da 135 a 203

Venerdì 22 febbraio pomeriggio Brunelli numeri 4/1 a 4/5

Sabato 23 febbraio mattina Brunelli pari da 6 a 36

Sabato 23 febbraio pomeriggio Bianchetta

Lunedì 25 febbraio pomeriggio Brunelli dal 4/6 al 4/8

Martedì 26 febbraio pomeriggio Brunelli dal 4/9 al 4/12

Mercoledì 27 febbraio mattina Bocche numeri pari

Mercoledì 27 febbraio pomeriggio Bocche numeri dispari

Giovedì 28 febbraio mattina Roma dispari da 1 a 87

Giovedì 28 febbraio pomeriggio Roma dispari da 89 a 165

Venerdì 1 marzo pomeriggio Roma dispari da 167 a 237

Sabato 2 marzo pomeriggio Roma dispari da 239 a 257, P. Carducci e Marescalchi

Martedì 5 marzo pomeriggio Roma pari da 2 a 120

Mercoledì 6 marzo pomeriggio Roma pari da 122 a 152

Giovedì 7 marzo mattina Berlinguer dal 1 al 15

Giovedì 7 marzo pomeriggio Berlinguer dal 16 al 22

Venerdì 8 marzo pomeriggio Berlinguer 23 e 24

Sabato 9 marzo mattina P. Pertini

Sabato 9 marzo pomeriggio Berlinguer 25 e 26

Lunedì 11 marzo pomeriggio Berlinguer 27 e 28

Martedì 12 marzo matt e pom Municipio (mattina) e 27 Giugno 1980 (pomeriggio)

Mercoledì 13 marzo pomeriggio Caduti di Nassiriya

Parrocchie Santa Maria di Baricella e San Gabriele

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Direttore responsabile: don Giancarlo Martelli Redazione Baricella BO - P.zza Carducci 8 - Tel. 051879104

Autorizzazione della Curia di Bologna

Prot. 2476 - Tit. 54 - fasc. Va del 21-8-1992

e-mail [email protected] Sito internet http://www.parrocchiabaricella.it

Stampato in proprio

PROGRAMMA DIACONO FABIO LELLI

Lunedì 18 febbraio dalle ore 9 alle ore 12 Via Cavalle, Via di Mezzo, Via Marchette

Martedì 19 febbraio dalle ore 9 alle ore 12 Via Savena Vecchia dal 777 al 587

Mercoledì 20 febbraio dalle ore 9 alle ore 12 Via Savena Vecchia dal 336 al 288

Giovedì 21 febbraio dalle ore 9 alle ore 12 Via Savena Vecchia dal 585 al 561

Venerdì 22 febbraio dalle ore 9 alle ore 12 Via Savena Vecchia dal 282 al 254

PROGRAMMA DON GIANCARLO

Lunedì 18 marzo dalle ore 14 Via Allende, Via Ambrosoli, Via Camerone, Via Punta

Martedì 19 marzo dalle ore 9 Via Savena Vecchia dal 171 al 345 e dal 150 al 192

Mercoledì 20 marzo dalle ore 9 Via Savena Vecchia dal 347 al 427 e dal 202 al Bar

Venerdì 22 marzo dalle ore 9 Via Borsellino (mattino) Via Falcone (pomeriggio)

Martedì 26 marzo dalle ore 9 Via Bentivogli e Via Piazza Massarenti (mattino)

Via Saragat, Via Mazzini, Via Garibaldi (pomeriggio)

Mercoledì 27 marzo dalle ore 9 Piazza J. Lennon e Via Savena V. dalla piazza a Via Marchette (esclusa) e dal Bar a Via Camerone (esclusa)

PROGRAMMA DIACONO CLAUDIO FEDERICI

Sabato 23 marzo dalle ore 9.00 alle ore 11.30 Via Unità d’Italia e Via Diolaiti

Sabato 23 marzo dalle ore 14.30 alle ore 18.30 Via don Zucchini

Segreteria parrocchiale

Da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.00 Giovedì e venerdì anche dalle 15.00 alle 18.00

Comunità in preghiera

Messe festive: Baricella ore 8.15 – 11.15 (nei mesi di luglio e agosto solo 10.30) S. Gabriele ore 9.30 (nei mesi di luglio e agosto ore 9)

Messa festiva al sabato sera e vigilie delle feste: Baricella ore 18.30

Messa feriale: Baricella ore 8.30 (martedì a S. Gabriele) mese di maggio ore 20.30 (alla Grotta)

Confessioni: Baricella sabato dalle 16.00 alle 18.00 e su richiesta, se possibile, in altri orari. S. Gabriele è disponibile un confessore la Domenica prima della Messa.

Liturgia delle ore: Tutti i giorni a S. Gabriele alle ore 7.30 Lodi - alle ore 18 Vespri

Benedizione di Pasqua alle famiglie di S. Gabriele


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