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ANNO 44 FEBBRAIO 2017 - madonnadellalibera.net · tutelare e proteggere. I cammini e i borghi...

Date post: 17-Feb-2019
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Mensile del Santuario della Madonna della Libera 67035 Pratola Peligna (AQ) Italia Spedizione in abbonamento postale, art. 2 comm 20/c Legge 662/96 - Poste Italiane. TASSA PAGATA TAXE PERÇU • PORT PAYE ANNO 44 FEBBRAIO 2017
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Mensile del Santuariodella Madonna della Libera67035 Pratola Peligna (AQ)

Italia

Spedizione in abbonamentopostale, art. 2 comm 20/c

Legge 662/96 - Poste Italiane.TASSA PAGATA

TAXE PERÇU • PORT PAYE

ANNO 44FEBBRAIO 2017

Mensile del Santuario della Madonna della LiberaPratola Peligna (AQ) - Italia

Spedizione in abbonamento postaleart. 2 comm 20/c Legge 662/96 - Poste Italiane.

Redazione e Amministrazione:Vico Santacroce, 3 - Tel. 0864.27314667035 Pratola Peligna (AQ) - Italia

e-mail: [email protected]

Tipografia:Ars Grafica Vivarelli

Via XXIV Maggio, 47 • Pratola Peligna (AQ)

Autorizzazione Tribunale di SulmonaN. 49 del 21-02-1974

P. Renato FrappiDIRETTORE

Dott. Francesco De BartolomeisDIRETTORE RESPONSABILE

Mauro CianfaglioneCAPO REDATTORE

ABBONAMENTO ANNUO:Ordinario € 13,00Sostenitore € 20,00Benemerito € 30,00Estero € 25,00

I versamenti possono essere fatti sulC/C POSTALE Nº 11466679 intestato a:

Rettore del Santuario “Madonna della Libera”67035 Pratola Peligna (AQ)

SITO DELLA PARROCCHIA

www.madonnadellalibera.net�� 0864.273146

Orario delle SS. MesseFeriali: ore 8,00 e 18,00 nella cappella dei Padri

Festivi: ore 8,30 nella cappella dei Padriore 10,00 - 11,00 -18,00 nel Cine-Teatro D’Andrea

Prefestivi: ore 18,00 a San Pietro Celestino

IIIINNNN QQQQUUUUEEEESSSSTTTTOOOO NNNNUUUUMMMMEEEERRRROOOO

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3 Lettera delParroco

Vita dellaComunità

12OsservatorioMiscellanea13

AnagrafeParrocchiale

La parola del Papae del vescovo

Questo mensile è la vocedella Comunità pratolana.

ABBONATEVII versamenti possono essere fatti sul

C/C POSTALE Nº 11466679intestato a: Rettore del Santuario

“Madonna della Libera”67035 Pratola Peligna (AQ)

LLLLeeeetttttttteeeerrrraaaa ddddeeeellll PPPPaaaarrrrrrrrooooccccoooo

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Carissimi tutti,È stato un mese di gennaio davvero difficile

quello che abbiamo vissuto. Tra tante disgrazie, cala-mità naturali, notizie tragiche. La neve, le scossesismiche e il freddo hanno seminato paura in tantepersone. Tutti siamo stati scossi dalle tremendeimmagini dell’Hotel Rigopiano, abbiamo gioito difronte ai primi miracolosi salvataggi, abbiamo piantoper le vittime innocenti di questa tragedia. I tantipaesi bloccati dalla neve, senza elettricità e isolati dalresto del mondo hanno scosso la nostra sensibilità.L’incidente dell’elicottero caduto con le sue 6 vittimeha aggiunto dolore al dolore.

Ma abbiamo visto anche la generosità di tantisoccorritori che, disprezzando ogni pericolo, hannolavorato giorno e notte per portare soccorso allapopolazione. Un segno di grande altruismo e di fortesensibilità umanitaria.

L’Abruzzo sta vivendo un momento estrema-mente difficile. Le scosse di terremoto, più o menoforti, non ci lasciano dormire sonni tranquilli. Ma

dobbiamo trovare in noi quella forza che ci aiuta adandare avanti con dignità e coraggio. La gented’Abruzzo è abituata a questi eventi e non si fermerà.

In questi giorni ho ricevuto un messaggio conparole che mi sembrano riassumere bene lo stato d’a-nimo che deve infonderci fiducia. Dice:La mia terra soffre, ma non sarà vinta.La mia terra cade, ma si rialzerà.La mia terra è l’Abruzzo, la più bella che ci sia.La mia terra è forte e gentile come i suoi abitanti.La mia terra non muore, si rigenera.La mia terra è viva, sempre.La mia terra è quella che nessuna disgrazia fermerà.Noi siamo l’Abruzzo,noi siamo ancora qua!

È un momento difficile per tanti, che reagisconocon forza, con coraggio e con dignità, mostrando lequalità tipiche della nostra gente. La nostra Chiesalocale è vicina a tutti, con la preghiera e la solida-rietà, con la forte convinzione che, nel momentodella prova, il Signore è sempre vicino.

Momentodifficile per

l’Abruzzo!

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LLLLaaaa ppppaaaarrrroooollllaaaa ddddeeeellll PPPPaaaarrrrrrrrooooccccooooSituazione del Santuario

A tutti sta a cuore la situazione del nostroSantuario, a me per primo. Ho nostalgia della Madonnadella Libera, ancora chiusa nella sua nicchia. Vorreidarvi notizie positive almeno su questo, ma la burocra-zia ci impone di stare con i piedi per terra. Però qual-cosa si sta muovendo. Il 25 gennaio c’è stato un ulte-riore sopralluogo di diversi tecnici che saranno impe-gnati nei lavori di ristrutturazione, alla presenza delSindaco e dell’Ing. Petrella. Devo dire che li ho trovatimolto motivati e decisi di iniziare presto i lavori. Senzaessere troppo ottimista, credo che questa sia la voltabuona. Attendiamo con fiducia gli sviluppi. Qualunquenovità sarà tempestivamente comunicata.

Verso la QuaresimaLa situazione meteorologica, le scosse sismiche e i

disagi di questo mese si sono ripercossi anche nella vitadella nostra comunità parrocchiale. In segno di vicinan-za con le popolazioni più colpite abbiamo anche decisodi non fare la benedizione degli animali e dei carri agri-coli. Molti incontri che erano previsti sono saltati.

Adesso, tuttavia, credo che sia il momento diritrovare, nonostante tutto, un po’ di fiducia e di sere-nità. Riprendiamo il senso della domenica, giorno delSignore. La celebrazione eucaristica domenicale sia ilcentro della nostra settimana. Nell’ascolto dellaParola di Dio ritroveremo pace e speranza. Il teatroD’Andrea, che prende il posto del nostro caroSantuario, ci aspetta. La nostra comunità deve conti-nuare a crescere nel segno della fede e della speranza.

Il 1° marzo sarà il giorno delle Ceneri e iniziere-mo la Quaresima. Abbiamo tutto il mese di febbraioper prepararci a questo periodo importante dell’annoliturgico. In questo periodo freddo e triste sia l’amo-re di Dio che ci riscalda. E anche il bene che civogliamo gli uni con gli altri.

Padre PeterUna bella notizia, finalmente! È arrivato tra noi

Padre Peter Janssen, un confratello che viene da…lontano, come disse Papa Francesco.

Peter viene dalla Nuova Zelanda e si fermerà perquest’anno a Pratola. Impareremo a conoscerlo e adapprezzarlo e se avete l’occasione di incontrarlo,salutatelo. Parla molto bene l’italiano e lo capisceancora meglio. Quindi non ci sono problemi dicomunicazione. Adesso Peter deve conoscere Pratolae i pratolani, deve adattarsi alla nostra situazione,deve capire dove si trova. La nostra amabilità e lanostra gentilezza potranno facilitare molto il suoinserimento nella nostra comunità. Ringraziamo ilSignore per questo valido aiuto che ci ha inviato.

A tutti un buon mese di febbraio, migliore diquello appena terminato!

P. Renato

PRIME COMUNIONILe Prime Comunioni si svolgeranno in due turni: domenica 21 maggio (gruppi Valentina-Felicia-

Melissa e Suore-Irina) e domenica 4 giugno (gruppo Maria Assunta-Marilena). Lunedì 6 febbraio sarannodati tutti i dettagli ai genitori che sono convocati alle ore 21 nel teatro parrocchiale.

CRESIMECome già annunciato nel numero precedente, le Cresime si terranno sabato 22 aprile, ore 18. Ai genitori, che

si sono riuniti il 23 gennaio, sono stati dati tutti i dettagli e le date importanti di questi ultimi mesi di preparazione.

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LLLLaaaa ppppaaaarrrroooollllaaaa ddddeeeellll PPPPaaaappppaaaa

“Un mondo migliore si costruisce anche grazie avoi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostragenerosità. Non abbiate paura di fare scelte audaci,non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischia-re”. Lo chiede il Papa in una lettera ai giovani di tuttoil mondo con cui accompagna il Documento prepara-torio del Sinodo sui giovani, in agenda per il 2018. IlPapa afferma il desiderio della Chiesa di “mettersi inascolto della voce dei giovani. Fate sentire il vostrogrido”, esorta.

“Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che visuggerisce scelte audaci, non indugiate quando lacoscienza vi chiede di rischiare per seguire ilMaestro. Pure la Chiesa desidera mettersi in ascoltodella vostra voce, della vostra sensibilità, dellavostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostrecritiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuo-nare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori”.

Oggi tanti ragazzi sono costretti a lasciare la pro-pria terra a causa della “prevaricazione, dell’ingiusti-zia e della guerra”, prosegue il Papa. “Molti giovanisono sottoposti al ricatto della violenza e costretti afuggire dal loro paese natale. Il loro grido sale aDio”, afferma Francesco. Terra nuova deve essere“una società più giusta e fraterna che voi desiderateprofondamente e che volete costruire fino alle perife-rie del mondo”.

Il questionarioGià con il doppio sinodo del 2014-2015 Papa

Francesco aveva introdotto una novità, la consulta-

zione del “popolo di Dio” per conoscere cosa pensa-no i fedeli prima che sul tema scelto, la famiglia, inVaticano si radunassero vescovi di tutto il mondo. Inalcuni paesi le diocesi fecero circolare il questionariodi più, in altri di meno. Ora, in vista del Sinodo suigiovani del 2018, la decisione è perfezionata. E,come spiega il documento di preparazione dell’as-semblea pubblicata oggi, ad un primo questionariosui giovani a cui risponderanno gli organismi inte-ressati, il Vaticano annuncia che promuoverà unsecondo questionario contattando i ragazzi diretta-mente via web. A conclusione del testo, che con-fluirà poi nel documento di lavoro del Sinodo, vieneinfatti pubblicato il primo questionario di quindicidomande ai quali seguono gruppi di tre ulteriori que-stioni per ogni continente. Ma, specifica il testo,seguirà una seconda “consultazione di tutti i giovaniattraverso un sito Internet, con un questionario sulleloro aspettative e la loro vita”.

PAPA FRANCESCO AI GIOVANI:«NON ABBIATE PAURA DI SCELTE AUDACI»La lettera del Papa ai giovani: «Fate sentire il vostro grido e fatelo giungere ai pastori».

RIUNIONI CATECHISTIVenerdì 10 febbraio, alle ore 21, si terrà il secondo incontro di formazione dei catechisti con don Ramonsul tema “La spiritualità del catechista nel tempo di quaresima”.

CONSIGLIO PASTORALELunedì 13 febbraio, alle ore 21, è convocato il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Ci prepareremo a vive-re il tempo di Quaresima ormai vicino. All’ordine del giorno anche altre questioni inerenti alla situa-zione del Santuario.

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LLLLaaaa ppppaaaarrrroooollllaaaa ddddeeeellll VVVVeeeessssccccoooovvvvoooo

La terra ha ripreso a tremare, ci sono state purtrop-po nuove vittime. A quasi cinque mesi dalla primascossa, il pensiero va a quanti sono nelle zonedell’Italia centrale, dove la Caritas moltiplica l’impe-gno accanto alle popolazioni duramente provate anchedalla neve che rende difficoltosi gli spostamenti e nonconsente di raggiungere alcune frazioni. Terremoto eneve, un mix micidiale che ha provocato altre vittime.

La nuova emergenza neve e terremoto in Abruzzoè arrivata mentre sono già attivi i gemellaggi di tutte leCaritas, da Nord a Sud, con la diocesi di Rieti, le seidiocesi delle Marche colpite dal sisma - Ascoli Piceno,Camerino-San Severino Marche, Fabriano-Matelica,

Fermo, Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia,San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto - ladiocesi di Spoleto-Norcia, le diocesi di L’Aquila eTeramo-Atri, che dopo le ultime scosse e le nevicatehanno visto un’ulteriore aggravamento della situazio-ne. Pur tra queste difficoltà, in tutte le zone colpite leChiese locali stanno completando il monitoraggio deibisogni a carattere sociale ed economico e avviandointerventi mirati per la ripresa delle attività produttive,soprattutto nelle aree rurali: attrezzature per allevatorio agricoltori, tunnel agricoli destinati al bestiame,mangimi e foraggi, interventi strutturali per la ripresadella produzione, trasformazione e vendita dei prodot-

DALLA CARITAS, AIUTI, ASCOLTO E ACCOMPAGNAMENTO

Si è tenuto alla Piana dei Mulini in Colle d’Anchiseun interessante convegno su: “Il territorio un bene datutelare e proteggere. I cammini e i borghi patrimonidelle nostre terre”. Ha coordinato l’incontro MarioIalenti, segretario CEAM per la pastorale del turismo,sport e tempo libero, sono intervenuti l’arcivescovo diCampobasso-Bojano monsignor Giancarlo Bregantini eil vescovo di Sulmona-Valva, Angelo Spina.

Oggi è importante ascoltare la voce che sale daiborghi, dalle case per promuovere una politica del-l’accoglienza tanto necessaria e vigilare perché nonvenga tolto ciò che c’è, come le province, le regioni,i punti di riferimento che sono nel territorio, chevanno sicuramente migliorati, ma non soppressi.

Monsignor Spina ha fatto un lungo excursus sulParco Culturale Ecclesiale per evidenziare comeall’homo viator la Chiesa è chiamata ad offrire attra-verso la natura, l’arte, le immagini, le produzionimusicali, letterarie, le tradizioni, spazi di senso e disignificato, percorsi di ricerca, di memoria viva, ditrasmissione dei valori. Ha poi mostrato la valenzache hanno i “cammini” come riscoperta di luoghi, distoria e di ricchezza di fede, soffermandosi in modoparticolare sul cammino di S. Pietro Celestino V.

Infine, parlando dei borghi, ne ha messo in evi-denza la bellezza che rivestono e che vanno resi vivi-bili, soprattutto in un fase di spopolamento e di invec-chiamento della popolazione, chiedendo alla politicarisposte chiare e impegni concreti da parte di tutti.

È intervenuto anche Dino Angelucci del TourismFor All che ha parlato degli itinerari turistici cultura-li religiosi accessibili e dei percorsi dove le personepossono scoprire non solo il patrimonio materiale,ma anche immateriale.

Al termine tante persone hanno preso la parola perevidenziare alcuni aspetti e porre domande. Il graziecorale è andato a Michele Lucarelli e al suo team conDomenico e Arcangelo che hanno scommesso per ren-dere la Piana dei Mulini un luogo di attrazione con ilparco fluviale, ma anche per la cordiale e calorosa acco-glienza riservata ai convegnisti e ai relatori. Al terminedell’incontro c’è stato un momento musicale e si è potu-to cogliere come le persone sono un mosaico multicolo-re che insieme raccolgono la trama della nostra vita.

Dal sito della Diocesi: diocesisulmona-valva.it

I BORGHI PATRIMONIO DELLE NOSTRE TERRE

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VVVViiiittttaaaa ddddeeeellll llllaaaa CCCCoooommmmuuuunnnniiiittttààààti tipici. Dal punto di vista strutturale, per riannodarefin da subito relazioni e rapporti comunitari, si è datoprontamente avvio ad un programma di realizzazionedi strutture polifunzionali (“Centri di comunità”), ilprimo dei quali è stato inaugurato ad Amatrice il 24novembre 2016, a meno di cento giorni dal sisma ed èstato subito utilizzato dopo le nuove scosse comepunto di primo soccorso. Sempre nella diocesi di Rietiprima di Natale sono stati aperte altre piccole strutturesocio-pastorali a Scai, Sant’Angelo (frazioni diAmatrice) e Grisciano (Frazione di Accumoli) e – inbase ai bisogni pastorali evidenziati dal Vescovo – sistanno valutando ulteriori interventi. Nella diocesi diSpoleto-Norcia si stanno attuando le prassi ammini-strative per poter avviare quanto prima la realizzazio-ne di strutture a Norcia, Cascia e ad Avendita (frazio-ne di Cascia), mentre nella diocesi di Ascoli Piceno abreve dovrebbe iniziare la realizzazione di un centrocomunitario ad Arquata del Tronto. Si sono già svolti

incontri con le altre diocesi marchigiane per verificarela opportunità/necessità di realizzare analoghi inter-venti strutturali: ad oggi sono in istruttoria interventinelle diocesi di Camerino (Camerino, Visso, LaMaddalena), Fermo (S. Angelo in Pontano, Amandola,Francavilla), Macerata (Tolentino e Macerata), SanBenedetto del Tronto (Cossignano e Force).

Relativamente alle risorse, grazie alla collettanazionale del 18 settembre e alla generosa rispostasolidale, sono finora pervenuti a Caritas Italiana circa21,6 milioni di euro, incluso il milione messo adisposizione dalla CEI. Oltre a proseguire con aiuticoncreti, la priorità ora è di restare in ascolto dellecomunità locali e portare all’attenzione delle istitu-zioni questo ascolto di tanti che soffrono, sono isola-ti, disillusi dalle troppe promesse fatte e non mante-nute. Un carico di interrogativi che esige doveroserisposte, da quelle più immediate alle scelte di rico-struzione, da cui dipende il futuro di queste persone.

Il giorno 22 dicembre si è tenuto, come ormai datradizione, il concerto natalizio della Nuova CoralePolifonica di Pratola Peligna. Il concerto è stato direttomagistralmente dal suo Direttore Prof. Vincenzo Polcecon l’ausilio del maestro Maurizio Ricciotti. Per la ina-gibilità del nostro bel santuario il concerto si è tenutonel locale della chiesa di San Lorenzo in Pratola in unaserata freddissima che, insieme alla manifestazionedella fiaccolata in onore della ragazza di Sulmonamorta nell’attentato terroristico in Germania, hannotenuto lontano dal concerto una parte del solito bel pub-blico. Peccato in quanto il concerto è stato ripreso dallaemittente Onda TV ed ha avuto una bellissima condu-zione e presentazione del nostro Padre Agostino che ciha fatto assaporare ogni pezzo eseguito con notiziesugli autori, sui contenuti ed altro. Alla fine, quindi, ilpubblico presente ha tributato un sonoro e lungoapplauso in quanto c’è stato un bell’indice di gradi-mento per l’esecuzione della musica e per la molto gra-dita presentazione del predetto Padre Agostino.Arrivederci al concerto di Natale del 2017 del qualePadre Agostino è invitato per la presentazione. Primadel concerto di Pratola, la corale si era già esibita nellachiesa di Bugnara. Si è poi esibita con un concerto

nella Basilica di San Pelino in Corfinio ed in Vittoritoalla presenza di pubblico e autorità ottenendo un belconsenso a cui peraltro è abituata visto il buon livellotecnico raggiunto sotto la guida dell’eterno ed esigentedirettore Prof. Vincenzo Polce.

CONCERTO DI NATALE

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VVVViiiittttaaaa ddddeeeellll llllaaaa CCCCoooommmmuuuunnnniiiittttàààà

CELEBRATA LA FESTA DEI BATTEZZATIDomenica 8 gennaio, in occasione della Festa del

Battesimo di Gesù, la Confraternita e il Comitatofesteggiamenti di Sant’Antonio, insieme allaParrocchia, hanno organizzato la tradizionale Festa deiBattezzati a cui hanno partecipato le famiglie dei bam-bini che hanno ricevuto il Sacramento del Battesimonel corso del 2016. A causa del maltempo, non tutte lefamiglie dei i battezzati erano presenti, ma un buon

numero hanno partecipato all’Eucaristia con gioia eattenzione. Nell’omelia, Padre Renato ha ricordato atutti i presenti l’importanza del nostro battesimo e aricordarlo ogni anno, ringraziando il Signore per ilgrande dono della fede che ci è stato trasmesso.

Al termine della celebrazione a tutti i presenti èstato consegnato un fiore e una pergamena-ricordodella celebrazione.

Quest’anno la Confraternita ha voluto riprendereuna tradizione interrotta dopo il sisma del 2009 deci-dendo di allestire il Presepe all’interno del Loco Pio.

Si coglie l’occasione per presentare il Comitatofesteggiamenti 2017: Presidente, Fabrizio Petrella;Vicepresidente, Antonino Tomassilli; Mastra,Antonella Perpetuo; Vicemastra, Annarita Di Loreto.

CONFRATERNITA DI SANT’ ANTONIO DI PADOVA

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VVVViiiittttaaaa ddddeeeellll llllaaaa CCCCoooommmmuuuunnnniiiittttààààPICCOLI SACRIFICI - GRANDI PRIVILEGI

Dopo un lungo per-corso di fede e volonta-riato al servizio dellaSanta Sede, iniziato, allo-ra giovane universitario,come Guardia Palatinad’Onore di Sua Santità eproseguito come mem-bro dell’Associazione SS.Pietro & Paolo, erede econtinuatrice degli ideali(forte legame di fedeltàal Papa e alla SedeApostolica in un impe-gno di vita cristiana), conil sempre vivo motto“Fide constamus avita“,a ricordare quanti cihanno preceduti e incorag-giamento ed esempio diquanti verranno, che mi ha concesso l’opportunità di servire,essere vicino e finanche colloquiare con più di un Pontefice, daS. Giovanni XXIII a Paolo VI e da ultimo Benedetto XVI, ho rice-vuto, sabato 17 dicembre 2016 con toccanti parole di gratitu-dine nella sede dell’Associazione SS. Pietro & Paolo inVaticano, nell’ottantesimo genetliaco di Papa Francesco, men-tre la Banda suonava l’Inno pontificio e dopo il saluto allaBandiera, dal Presidente Prof. Calvino Gasparini edall’Assistente Spirituale Mons. Joseph Murpy, un inaspettatoma graditissimo riconoscimento (una croce al merito) al miopercorso, 50 anni di servizio.

PICCOLI SACRIFICII due anni di impegno settimanale (ogni domenica matti-

na dalle 8.00 alle 12.00 tra le esercitazioni militari nel Cortile delBelvedere, la lezione con il nostro Assistente Spirituale sul signi-

ficato di vita cristiana, la Santa Messa in Quartiere) come aspi-rante il primo e allievo il secondo, per giungere al termine delpercorso alla Festa del Corpo, nel Cortile del Triangolo al suonodell’Inno pontificio con il Cappellano che recitava la preghieradella Guardia Palatina, al Giuramento delle reclute e diventareGuardia Palatina d’Onore di Sua Santità; le festività (il SantoNatale e la Santa Pasqua) passate fino allo scioglimento delCorpo nel settembre del 1970 da solo a Roma (non c’era anco-ra l’Autostrada per l’Abruzzo) in quanto la Guardia Palatinad’Onore di Sua Santità definita da San Giovanni XXIII“Cooperazione del laicato all’Apostolato Gerarchico“, uno deiquattro Corpi militari dello Stato della Città del Vaticano, dovevascambiare in Piazza San Pietro, in occasione del Santo Natale edella Santa Pasqua gli onori militari con le Unità italiane.

GGRRAANNDDII PPRRIIVVIILLEEGGII- la benedizione personale del Santo Padre a ciascuno di noiGuardie presenti in servizio, al termine dell’Udienzanell’Aula delle Benedizioni mentre risuonava il perentoriocomando di “ginocchio a terra“;

- la responsabilità e l’onore, piccolo titolo e vanto, di rappre-sentare in una forma che possiamo dire ufficiale lo Statodella Città del Vaticano, quando i Capi di Stato daJ.F.Kennedy a Charles De Gaulle, da Saragat a Pompidou,dal Re di Spagna Juan di Borbone a Baldovino del Belgio, oi vari Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede eranoricevuti dal Santo Padre;

- il “Servizio di Anticamera “, luogo dove maturavano gran-di eventi di cui, anche se nel più remoto margine eravamoparte, il sabato il più significativo e ambito della GuardiaPalatina: il percorso compiuto in silenzio, quasi in raccogli-mento, per raggiungere “l’Anticamera Pontificia“, si proce-deva con cautela, gradino per gradino della “Scala Nobile“,poi passo per passo nella “Sala Clementina“ e nelle altrefino alla “Sala d’Angolo“, nostro posto di servizio, il “bene-vole sguardo“ del Santo Padre che ci benediva al passaggio,e al termine insieme ai “Sediari“ si andava tutti nel Suo stu-dio privato dove ci riceveva in rigoroso “ginocchio a terra“colloquiando con noi in grande semplicità interessandosidella nostra vita familiare, professionale, lavorativa, prima didarci la Sua benedizione e in occasione delle festività nata-lizie o pasquali anche qualche Suo dono.

- la visita di Madre Teresa di Calcutta alla Associazione SS.Pietro & Paolo, nella Pentecoste del 1991 con dedica: “Cariamici, che la benedizione di Dio sia con tutti voi. Amatevil’un l’altro, come Gesù ama ognuno di voi. Dio vi benedica.M Teresa MC “.

Luca Piergiuseppe Pupillo

Un giovanissimo Luca Pupillovestito da Guardia Palatina

Luca mentre riceve la Croce al merito

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VVVViiiittttaaaa ddddeeeellll llllaaaa CCCCoooommmmuuuunnnniiiittttààààFARE IL PADRINO O LA MADRINA

Chiediamo a genitori, ragazzi/e, futuri padrini e madrine, di leggere attentamente queste righe per evitare spiacevoli inconvenienti nel momento in cui si viene a fare il certificato di idoneità.

Quando una famiglia invita qualcuno a fare dapadrino o madrina è un grande segno di fiducia verso dilui: si stabilisce tra di loro una parentela spirituale.

Come avviene la scelta?Chi può fare da padrino o madrina?Sono domande importanti, perché la scelta del

padrino/madrina è molto delicata.Il padrino si deve scegliere a motivo della fede. Si

diventa padrini per accompagnare il proprio figlioccionella vita cristiana. Quindi padrini e madrine devonoessere cristiani convinti e coerenti perché devono offri-re un buon esempio al ragazzo che sta formandosi pervivere da cristiano.

I padrini sono scelti perché frequentano la loro comu-nità parrocchiale nell’Eucaristia domenicale, vivono il loromatrimonio cristianamente, sono onesti nella professione,aperti e disponibili verso chiunque ha bisogno di aiuto. Senon fosse così, come fanno a svolgere la funzione di testi-moni della fede? I padrini “soprammobile” non servono.Bisogna che essi acquistino la funzione che spetta loro: testi-moni credibili del Vangelo.

Il Codice di Diritto Canonico dà le caratteristichenecessarie in ogni padrino:

La scelta del padrino o della madrina spetta ai geni-tori o ai ragazzi o al parroco insieme a loro. I genitorinon possono essere padrini del proprio figlio.

È opportuno che il padrino/madrina della cresimasiano gli stessi del battesimo per sottolineare il legametra i due sacramenti.

Il padrino/madrina devono aver compiuto 16 anni,essere cattolici avendo ricevuto Battesimo, Cresima edEucaristia e condurre una vita conforme alle norme dellaChiesa (ad es. essere sposato in Chiesa, non convivere, nonappartenere ad organizzazioni contrarie alla Chiesa…).

Dovranno perciò essere cristiani che partecipanocon fedeltà all’Eucaristia domenicale e alla vita dellaparrocchia, in modo da poter proporre al figlioccio unmodello positivo nella vita cristiana quotidiana.

Una persona a cui viene proposto di fare il padri-no/madrina, dovrebbe fermarsi un momento e rifletterebene su quanto segue:• Io considero veramente Dio come un Padre che mi ama e

ha un disegno su di me per condurmi alla gioia autentica?• Gesù Cristo chi è per me? Cosa rappresenta? Seguo le

sue indicazioni di vita oppure non me ne sono maipreoccupato?

• Che cosa rappresenta la Chiesa per me? Sento diappartenere ad essa oppure, quando me ne parlano, lasento come una cosa estranea?

• Sono disponibile a leggere il Vangelo, a partecipare allaMessa domenicale, a frequentare incontri, a darmi da fareper approfondire il mio compito di padrino?

• Che cosa penso della proposta che mi è stata fatta?Penso di cavarmela con qualche regalo ogni tanto?C’è qualcosa in più che dovrei fare?

PPrreegghhiieerraa ddii uunn ppaaddrriinnoo oo mmaaddrriinnaaSignore,mi hanno chiesto di fare il padrino.Io non so se sarò capace di trasmettere al miofiglioccio tutto l’affetto che ho per lui.Ancora di più, non so se sarò in grado di trasmet-tergli l’amore grande che ho per te, Signore.Perché ho capito che fare il padrino è un impegno diaccompagnamento e di esempio di vita cristiana.Spesso io stesso mi domando fino a che punto credoin Gesù Cristo, fino a che punto vivo il Vangelo,fino a che punto, partecipando alla Messa, lo facciocon convinzione.Ti prego, Signore, fa’ che diventare padrino aiutiinnanzitutto me a vivere di più il Vangelo e nellostesso tempo io possa viverlo con il mio figlioccio.Grazie, Signore, di avermi affidato questo compitocosì grande e bello.Amen.

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VVVViiiittttaaaa ddddeeeellll llllaaaa CCCCoooommmmuuuunnnniiiittttààààAPPUNTAMENTI DI FEBBRAIOGIOVEDÌ 2 - Festa della Presentazione del Signore(Giornata dei Consacrati)ore 16,30: Messa dei Consacrati a Corfinioore 18: Messa a San Pietro Celestino con benedizio-

ne delle candeleore 21: ora di adorazione per le vocazioni

(nella cappella dei Padri)

VENERDÌ 3ore 18: Messa a S. Pietro Celestino con benedizione

della golaore 21: Incontro Genitori con P. Agostino

DOMENICA 5V domenica del Tempo Ordinario

LUNEDÌ 6ore 21: Riunione genitori II anno Comunioni

GIOVEDÌ 9ore 21: Incontro con la Parola di Dio

VENERDÌ 10ore 21: Incontro Genitori con P. Agostinoore 21: Incontro Catechisti con don Ramon

DOMENICA 12VI domenica del Tempo Ordinario

LUNEDÌ 13ore 21: Consiglio Pastorale Parrocchiale

GIOVEDÌ 16ore 21: Incontro con la Parola di Dio

VENERDÌ 17ore 21: Incontro Genitori con P. Agostino

DOMENICA 19VII domenica del Tempo Ordinario

GIOVEDÌ 23ore 21: Incontro con la Parola di Dio

VENERDÌ 24ore 21: Incontro Genitori con P. Agostino

DOMENICA 26VIII domenica del Tempo Ordinario

LUNEDÌ 27ore 21: Incontro con le Confraternite

MERCOLEDÌ 1° MARZO:Ceneri e inizio della quaresima

LLeetttteerraa ddii uunn ppaaddrriinnoo ddii CCrreessiimmaaCaro Stefano,

mi hai scelto come padrino della tua Cresima. Sonoonorato di questa scelta. Ne sarò anche degno? Sai, io nonsono “speciale” per niente: la mia vita è molto ordinaria. Hoanch’io una famiglia e dei figli che amo teneramente, cui hocercato di trasmettere la mia fede verso Gesù Cristo. E comevorrei che vivessimo tutti nell’amore, nella solidarietà, nelrispetto per ogni creatura!

Non sono “speciale”: faccio questo perché sono convinto.La mia fede mi fa sentire che, attraverso la tua scelta, ilSignore mi vuole chiamare a fare meglio; forse vuole darmiquesto incarico ancora più affascinante, oltre a quello di esse-re uno sposo fedele e un padre premuroso. Forse vuole che,quando stenderò la mano sulla tua spalla, io mi assuma laresponsabilità di accompagnarti a vivere da cristiano, nellavita quotidiana, come cerco di fare io ogni giorno. Per carità,io non sono un cristiano perfetto. Mi sforzo di esserlo: prega-re ogni giorno, andare alla Messa domenicale e fare la comu-nione e ogni tanto leggere un po’ di Vangelo per capire comeposso aiutare gli altri nella mia professione e nel mio paese.

Spero che tu non pretenda da me qualche regalo. Sai,ci ho pensato a questo. Mi farebbe piacere dimostrarti ilmio affetto con tanti regali, ma io non credo che tu miapprezzerai perché ti regalo tante cose. Tu mi apprezzeraiperché ti vorrò bene sul serio, quasi come fossi mio figlio.

Tu un padre lo hai già: anzi, tuo papà è mio fratello,lo conosco bene e so che è un buon padre e ti vuole bene.Ecco, io vorrei con lui darti il più bel regalo che possa farfelice una creatura: l’amore di Dio, nostro Padre. Vorreistarti accanto, darti il buon esempio, fare festa con te in tuttele occasioni della vita, accompagnarti nei momenti difficili.

Voglio solo dirti questo, caro Stefano: io sono un buoncristiano, almeno credo. Avendomi scelto come padrino inun momento in cui lo Spirito Santo ti conduce a compiere ilpasso della Cresima, io voglio essere per te un buon padrinocristiano. Niente di più. Io prendo sul serio questo compitoche tu e il Signore mi affidate. Pregherò il Signore Gesù perte e per me, affinché insieme possiamo ogni giorno gioire delsuo amore e ricambiarlo con generosità.

Con tanto affetto ti faccio i miei più cari auguri per latua Cresima e ti sarò accanto con la preghiera e con la “miamano sulla tua spalla”.

Il tuo padrino Antonio

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AAAAnnnnaaaaggggrrrraaaaffffeeee PPPPaaaarrrrrrrroooocccccccchhhhiiiiaaaalllleeee

De Chellis Aldo Rocco, anni 90 23 dicembreDi Benedetto Dino, anni 62 28 dicembreScarpone Valeria, anni 79 30 dicembreD’Alessandro Venanzio, anni 86 6 gennaioD’Acchille Ruggero, anni 62 6 gennaioMargiotta Antonina, anni 88 11 gennaioFerrara Francesco, anni 87 11 gennaioBussolotti Fiorello, anni 68 15 gennaioDi Cristofaro Panfilo, anni 88 19 gennaioGioioso Matteo, anni 27 24 gennaio

Di Nino Bianca, di Stefano e Palombizio Danesa 31 dicPalombizio Giulia Federica, di Francesco e Caranci Carla 1 genDi Gregorio Mauro, di Valeriano e Palombizio Maria Teresa 1 genIacobucci Lorenzo, di Fabrizio e Di Cristofaro Sara 15 gen

Sono tornati alla casa del Padre

Hanno ricevuto la grazia del Battesimo4 dicembre 2016

Auguroni a ERMINIA D’ANGELOper i suoi 104 anni

Tanti auguri ad Erminia D’Angelo, che il 6gennaio scorso ha compiuto 104 anni, daparte della figlia Vilma, del genero Tommasoe dai nipoti Michele e Federico, nonché daipronipoti.

50° di Matrimonio Cari auguriVittorio DeStefanis edalla moglieAnna MariaPetrella per illoro 50esimoanniversariodi matrimonioavvenuto il 9gennaio 2017.Vittorio, mae-stro barbiereper oltre 40anni, e AnnaMaria, infermiera per 30 anni, sono statifesteggiati dai figli Stefania ed Elio, dal gene-ro Salvatore Liberatore, dai nipotiniMariavittoria e Lorenzo, nonché dal fratello diAnna Maria Antonio e dalla moglie GabriellaDi Lullo ed anche dalle nipoti Annalina,Claudia e Marco Di Cesare

Parrilli Davide Maria e Tedeschi Bernadette 29 dicPasquarelli Gino e Rossi Giuseppina 8 gen

Si sono uniti in matrimonio

PROSPETTO DEGLI ULTIMI TRE ANNI

SACRAMENTO Anno 2016 Anno 2015 Anno 2014

Battesimi 51 38 57Prime Comunioni 46 55 54Cresime 62 66 55Matrimoni 16 10 13Funerali 70 94 74

AAuugguurrii23 gennaio: auguri per i tuoi 67 anni, P. Agostino!!!

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Bernadette e Davide sposiAuguroni a Bernadette e Davide, uniti in

matrimonio il 29 dicembre 2016 nella Chiesadi San Pietro Celestino. La celebrazione è statapresieduta da P. Agostino. I due giovani rico-prono importanti ruoli lavorativi in Europa, mahanno voluto celebrare il matrimonio a Pratolarispettando l’antica tradizione culinaria magi-stralmente preparata da Maria Domenica, aliasPanass, nel suo caratteristico ristorante-osteriadel vecchio forno. Agli sposi e ai genitori i piùcari auguri.

I lavori di Ester Della Valletra teatro e religiosità

Dopo il successo della mostra-esposizione presso ilTeatro Caniglia di Sulmona, che ha riscosso enorme suc-cesso di pubblico ed apprezzamenti dagli addetti ai lavori,Ester Della Valle sta realizzando il restauro dell’abito sacrodella Madonna della Neve, detta anche MADONNADELLA VALLE… lo stesso cognome di Ester. “ll Comitatodi Roccapreturo- dichiara Ester- mi ha contattata per esa-minare lo stato di degrado dell’abito della Madonna, delbambinello e del manto. Dopo aver esaminato il tutto misono resa conto che le opere risalivano a fine 700 ed aveva-no subito gravi danni e necessitavano di un pronto inter-vento. Così ho iniziato ad lavorare sul manto facendo atten-zione alle parti logore. Incrementando i ricami sui punti cri-tici. Il risultato è stato di vera gioia e commozione da partedei membri del comitato e del parroco quando hanno vistoil lavoro finito. Sono poi passata ad esaminare sia l’abitodella Madonna che del bambinello. La preoccupazione eradettata dal fatto che nessuno dalla prima vestizione era riu-scito a svestire la statua senza tagliare l’abito. Io, alla pre-senza di tutti, ho iniziato a pregare e non so come e perchésono riuscita a sfilarlo, lasciando sbalorditi tutti i presenti inChiesa. Ho impiegato più di 1 ora a sfilare l’abito in unclima di alta commozione e di occhi pieni di lacrime. Oragli abiti da restaurare sono nel mio laboratorio. Attualmentela statua indossa un indumento da me realizzato, in attesadel fine del lavoro”.

Scorcio di Pratola sotto la neve 16-1-2017

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CONCORSO FOTOGRAFICO CATTURA LA CITTÀVince Antonio D’Alessandro del Comprensivo Tedeschi

Il Liceo Artistico “Gentile Mazara” di Sulmonabandisce la prima edizione di un CONCORSOFOTOGRAFICO sul tema “CATTURA LA CITTÀ”.L’ obiettivo è quello di valorizzare il proprio territo-rio ed inoltre stimolare la creatività dei giovaniappassionati di fotografia frequentanti le scuolesecondarie di primo grado. Il concorso consiste nellarealizzazione di foto di luoghi caratteristici, signifi-cativi, originali e suggestivi dal punto di vista cultu-rale, paesaggistico e delle tradizioni, idonei a rappre-sentare l’identità del territorio al quale i partecipantiappartengono. Le foto, valutate attraverso i like suInstagram e da una giuria presieduta dal DirigenteScolastico, dottoressa Caterina Fantauzzi, e dadocenti e alunni del Liceo Artistico, sono state sceltetra le migliori per contenuto, aderenza al tema e qua-lità. Centinaia le immagini pervenute in commissio-ne: un successo per questa prima edizione del con-corso, che ha visto una grande partecipazione deiragazzi.

Tra tutte, ha vinto “Vivendo Antichi Ricordi” diAntonio D’Alessandro dell’istituto Comprensivo“G. Tedeschi”, che immortala nella sua foto ilSantuario della Madonna della Libera che domina suinonni che gustano un dolce tipico della tradizionepratolana. Ad Antonio vanno i nostri complimenti perquesta vincente partecipazione ed i complimenti del

Dirigente Scolastico Raffaele Santini, con l’augurioche possa essere solo una delle grandi gioie che lavita può regalare.

Ancora una bella immagine legata alla fotografianaturalista. Antonio Citarelli ci propone unabella poiana.

CACCIA FOTOGRAFICA

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Alunni dell’Istituto alberghiero “Filippo De Cecco” di Pescara a Pratola

In tenuta da cuochi sono venuti a far visi-ta ai professori della loro ex scuola alcuniragazzi che hanno intrapreso la strada dellacucina. Il momento è servito per fare orienta-mento agli alunni delle classi terze di scuolamedia. Accompagnati dagli insegnanti, tra iquali il pratolano Stampone, gli ex alunnihanno illustrato le possibilità offertedall’Istituto Professionale Statale Servizi perl’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera“Filippo de Cecco” di Pescara, diretto dalladottoressa Alessandra Di Pietro. I docentiaccompagnatori hanno poi illustrato le carat-teristiche metodologiche didatticadell’Istituto.

Chi è fuori Pratola a Natalecerca di ripetere quei riti cosìcaratteristici che fanno beneall’anima. In questo caso lafamiglia di Pino Di Bacco sta

realizzando il nostro tipicodolce… i ceciripieni. Senzaquesto dolce l’atmosfera cam-bia. Così a migliaia di km didistanza dalla terra natia si cerca

di riassaporare l’aria di Pratolaattraverso questo antico dolcecaratterizzato dalla presenza dimosto cotto. A Pino ed a tutti ifamiliari cari saluti da Pratola.

HAMILTON: LA TRADIZIONE SI RIPETE…CECIRIPIENI IN FAMIGLIA

Foto: Antonio Vivarelli

BENTORNATO PADRE ANDREAI ragazzi del campeggio insieme a cena con il loro “fratello spirituale”

Da sempre le festività natalizie rappresentano l’occasio-ne giusta per ritrovarsi con persone che da troppo tempo nonera stato possibile incontrare. In questo Natale, senzaSantuario, la comunità pratolana si è raccolta ancora più calo-rosamente intorno alla comunità dei Padri Maristi e ha potu-to riabbracciare dopo un lungo periodo di assenza PadreAndrea Volonnino, di ritorno dalla sua esperienza missionarianelle isole Fiji.

Padre Andrea Volonnino ha trascorso quattro anni aPratola Peligna laddove ha vissuto un’importante esperienzareligiosa coadiuvato dall’allora Parroco Padre GiovanniDanesin insieme al compianto e mai dimenticato Padre SantiGallorini. Classe 1972, romano in tutto e per tutto (indimen-ticabile sono i suoi capelli giallorossi nell’anno della vittoriadello scudetto della Roma) , Padre Andrea è riuscito fin dasubito, con i suoi modi affabili e la sua impeccabile dialetti-ca, a creare intorno a sé un gruppo di giovani, tutti facentiparte dell’Azione Cattolica; giovani dalle belle speranze, chestavano a poco a poco costruendo il loro futuro e che cre-scevano oltre che fisicamente anche religiosamente, grazieall’apporto del loro “fratello spirituale”. Numerosi gli eventiorganizzati in parrocchia: recite, incontri, giochi, feste delCiao; per non parlare dei campeggi sulle montagne abruzze-si ed in quelle trentine; un religioso giovane tra i suoi giova-ni, sinonimo di una Chiesa aperta e sensibile alle esigenze ealle richieste dei suoi fedeli più giovani.

A distanza di quasi dieci anni, quei ragazzi dalle bellesperanze hanno o sono sul punto di costruire il loro futuro,stimolati da quella forma mentis appresa nella loro espe-rienza in Parrocchia, ed hanno colto l’occasione del ritornodi Padre Andrea per organizzare una serata in compagniaper rievocare le spensieratezze dell’adolescenza trascorsainsieme e lasciarsi trasportare dal racconto di PadreAndrea della sua esperienza in terra di missione. Una pia-cevole serata quella appena trascorsa, segno di come illegame tra Padre Andrea e i giovani di Pratola non si è maiscisso, anzi persiste, nella speranza che un giorno lo pos-sano riabbracciare come loro futuro Parroco, che guideràspiritualmente anche i loro figli.

I ragazzi del campeggio

dieci anni in...fotoAnche quest’anno la sera del 31-12 si sono ritrovati

per il brindisi inaugurale per il 2017.Sono 10 anni che questa amicizia si rinnova con

allegria e un pizzico di affetto.


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