Programma del corsoLa Pedagogia generale è disciplina di base nel curricolo dellaformazione dell’insegnante.
Ha lo scopo di introdurre alla conoscenza del sistema delle scienzedell’educazione e alla teoria pedagogica.
Forma all’analisi e alla comprensione del processo educativo con lostudio riflessivo e critico dei fenomeni che caratterizzano l’azioneeducativa.
Sviluppa nel futuro docente una mentalità aperta ed unacompetenza scientifica.
Lo studio della pedagogia si avvale della produzione di significatodell’educare e considera i contributi rilevanti di autori e scuole dipensiero che segnano il cammino delle trasformazioni in atto.
L’interazione del pensiero elaborato e prodotto sull’educazione consoggetti ed istituzioni, persone e scuole, alimenta il discorsopedagogico rendendolo materia viva in continuo perfezionamento.
1. Area di studio relativa allaconoscenza e alla comprensione deldiscorso pedagogico
1.1 definire ed identificare il campoepistemologico e metodologico delladisciplina
1.2 conoscere la teoria dell’educazione5nel contesto nazionale, europeo,internazionale
2 – Area di studio relativa allaapplicazione della conoscenza e dellacomprensione
2.3 analizzare le migliori praticheeducative della scuola con riferimento ametodi pedagogici consolidati
2. 4 identificare e generalizzarefenomeni e processi educativi
3- Area dell’autonomia di giudizio3.5 collegare la teoria pedagogica allesituazioni scolastiche3.6 valutare le innovazioni pedagogiche
4 - Area delle abilità comunicative4.7 usare le strategie di interazioneumana in diversi contesti4.8 sviluppare la competenza nellaprogettazione e nella organizzazionedel pensiero pedagogico e dell’azioneeducativa5 – Area delle capacità diapprendimento5.9 esercitare la disponibilità allaricerca scientifica in generale e neicontesti scolastici5.10 comprendere l’emergenzaeducativa identificando i problemi eproponendo le soluzioni nellaprospettiva della formazione continua.
OBIETTIVI FORMATIVI
PREREQUISITI FONDAMENTALI1. la comprensione del valore pedagogico-educativo dell’Interazione Multipla nel
gruppo di insegnamento e di apprendimento secondo il paradigmaepistemologico del M.I.T.E.
2. le abilità di lettura, di comprensione e di comunicazione di testi in italiano, anchein formato digitale
3. la capacità di argomentare su tematiche di ordine culturale
4. la flessibilità nel gestire positivamente le nuove conoscenze
5. la competenza nel valorizzare gli apprendimenti
6. l’impegno allo sviluppo della propria formazione
7. la responsabilità nel condurre a termine il corso intrapreso, secondo ritmi stabilitie scadenze predisposte
8. l’interesse per la definizione del proprio profilo professionale di insegnante
9. la destrezza nella navigazione in internet, nella consultazione del sito delladocente www.sandrachistolini.it, nella comunicazione con la docente:[email protected]
10. la disponibilità ad apprendere e a trasferire conoscenze, procedure, strategie inogni formato di comunicazione.
STRUMENTI DI APPRENDIMENTO
• Appunti
• Studio
• Ricerca
• Interazione
• Frequenza
• Apertura
• Costruzione
Memoria
Impegno
Fiducia
Reciprocità
Costanza
Interesse
Ideazione
Ricordare
Apprendere
Crescere
Sviluppare
Intraprendere
Esplorare
Generare
AZIONE
PENSIERO
VOLONTÀ
SPIRITO
MENTE
CORPO
www.almalaurea.it
Rapporto 2013
«Condizione occupazionale dei Laureati. XVIndagine 2012»
Laureati di primo livello ad un anno dal titolo
I grafici dei successi e delle preoccupazioni
LAUREATI IN SCIENZE DELLA FORMAZIONEPRIMARIA A UNO, TRE, CINQUE ANNI DAL
TITOLO
http://www.almalaurea.it/universita/occupazione/occupazione11
Aforisma di Comenio
Non ultima parte della sapienza è poterprovvedere a sé e alle proprie cose.
Saggio è colui che sa vedere le ragioni dellecose, che sa prevedere l’effetto anche nelle
cause, che sa attirarsi il bene ed allontanare ilmale.
3 gennaio 1687
DI CHE COSA PARLIAMO OGGI
ANDAMENTO ANNUALEPG 2006-2013
M.I.T.E
MPG
TAVOLALABORATORIO
LETTURADIGITALE
CALENDARIO
PEDAGOGIA
Über Pädagogik
1803 Königsberg
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si studia in digitale
Immanuel KANTKönigsberg (Prussia Orientale)
1724-1804
Critica della ragion pura 1781 (problema
della conoscenza)
Fondazione della metafisica dei costumi 1785(caratteri della moralità)
Critica della ragion pratica 1788(problema morale risolto con il criticismo)
Critica del giudizio 1790(finalità nella natura e finalità estetica)
Opere fondamentali
PEDAGOGIA
Über Pädagogik
1803 Königsberg
I professori di filosofia a turno tenevano un corso dipedagogia. Il corso di Kant fu scritto dallo studente
Friedrich Theodor Ring. Gli appunti furonopubblicati dopo la revisione di Kant nel 1803. Le idee
di Kant sulle questioni pedagogiche sono scritte inAntropologia 1798 e negli scritti di morale.
La conoscenza è dei fenomeni mentre il pensabile è più ampio (noumeni,anima, mondo, Dio)
Ich denke / io penso / cogito non rivela la sostanza pensante ma lafunzione del conoscere
La funzione del conoscere si trova nella mente che opera per forme a priorie nel dato che è a posteriori
La conoscenza pura o trascendentale riguarda le forme a priori(matematica, fisica)
La metafisica va oltre l’esperienza e non si può conoscere
RAGION PURA
Il problema della conoscenza
Qui non si parla di ragione teoretica ma di ragione degliimperativi imposti al volere
Imperativi categorici sono assoluti perché esigonocomportamenti razionali
Massime:
Comportati così che la massima del tuo volere possa valereovunque e sempre come principio di una legislazioneuniversale
Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te
Il dovere presuppone il potere e quindi la libertà
La legge va attuata adesso o nel futuro (immortalità)
Il disaccordo tra i valori morali e la natura si supera in quelloche chiamiamo Dio (dal sapere alla fede)
RAGION PRATICAI caratteri della moralità
La natura segue le sue finalità e in essa
possiamo rinvenire il disegno di un Ordinatore.
Nella natura troviamo il bello e il sublime
Il sommo bene nel mondo consiste nel possesso di una felicitàproporzionata alla virtù, nell’universale felicità connessa conla più rigorosa moralità: essere virtuosi significa essere degnidella felicità
Il fine ultimo della natura relativamente alla specie umana è lacultura
CRITICA DEL GIUDIZIOfinalità nella natura e finalità estetica
• La cultura è intesa come produzione in unessere ragionevole delle capacità di proporsifini arbitrari in generale.
• La cultura comprende quella abilità che è losviluppo di tutte le disposizioni naturali nellaspecie umana come quella che Kant chiamadisciplina, consistente nella liberazione dellavolontà dal dispotismo delle inclinazioni epassioni.
CULTURA
Il coronamento dello sviluppo della «cultura» e quindi il fineultimo della natura e della storia, subordinato allo scopofinale dell’universo che è la libertà dell’uomo, è la costituzionedi uno Stato (come quello di Rousseau) informato all’idearazionale di diritto. E il diritto è definito da Kant «il complessodelle condizioni per le quali l’arbitrio di ognuno puòconsistere con l’arbitrio degli altri sotto una legge universaledella libertà», e si differenzia dalla morale perché è coattivoed esige soltanto la legalità (ossia la conformità esternadell’azione alla legge: qualunque ne sia il movente interiore.
La libertà dell’uomo
CURA
•INFANZIA
DISCIPLINA
•UOMO
ISTRUZIONE
•CULTURA
CONSERVARE
•BAMBINO
•cresce
GOVERNARE
•ALUNNO
•orienta
ESERCITARE
•SCOLARO
•apprende
L’umanità
L’essere umano è diverso dall’animale
. Apprendimento
. Razionale
. Bisogni
. non meccanico
. intelletto
. cultura
Domande
1) L’uomo può conseguire la sua destinazione?2) Da dove si comincia?3) Che cosa fa l’uomo rispetto alla cultura?4) Quale carattere ha l’educazione?5) Che cosa è la Pedagogia?6) Quale rapporto c’è tra bene generale e bene
individuale?7) Che cosa devono imparare i bambini?8) Quanto dura l’educazione?9) Quale rapporto si può stabilire tra autorità e
libertà?10)In che cosa consiste l’educazione pratica?
Educazione
L’educazione è un’arte la cui
pratica è perfezionata da più
generazioni ed ogni generazione
svolge le sue disposizioni naturali
DISPOSIZIONI NATURALI
PAROLE
ABITUDINI
VALORI
UNA COMPONENTE DI PASSAGGIO
UNA COMPONENTE DI INNOVAZIONE
DISCORSO
RELAZIONI
COMPUTER
CARATTERE DELL’EDUCAZIONEbasi fondamentali
MONDIALE
NON L’ABBIAMO ANCORA
INNALZATA AL SUO PIÙ ALTO
GRADO DI PUREZZA
LA PEDAGOGIA
Intesa come arte dell’educazione sia ragionatanel senso che la natura umana si svolge così daraggiungere i propri fini
Lo sforzo comune è quello di non distruggerequanto edificato dalla generazione precedente
La scienza dell’educazione si distingue ineducazione fisica ed in pratica
IL PRINCIPIO DELLAPEDAGOGIA
Se la pedagogia è arte dell’educazione allora ibambini si educano non secondo lo stato attualedella specie umana, bensì secondo uno statomigliore che ci potrà essere nel futuro, vale a diresecondo l’idea dell’umanità e della suadestinazione.
L’educazione generale educa secondo un disegnomondiale non per vanità o prestigio.
Bene generale
Bene particolare
AGISCI UNICAMENTE SECONDO LA
MASSIMA CHE TU PUOI VOLERE AD UN
TEMPO CHE DIVENGA LEGGE UNIVERSALE
COMPITI DELL’EDUCAZIONE
. DISCIPLINARE
. COLTIVARE
. CURARE
. DARE PRINCIPI MORALI
Il quarto è il più difficile per ilvalore intrinseco e non per ilcomando che guida l’azione
Imparareapensare
Principi daiqualiderivano leazioni
Disciplinare gli uominisignifica non soffocare la
parte umana
Coltivare significa istruirlisecondo cultura con istruzionee insegnamenti e significa dareabilità cioè avere l’attitudineper i fini che ci proponiamo diraggiungere, l’abilità è infinita
Curare di far diventare l’essereumano prudente, che sappiavivere in società con gli altri,
che si sappia far amare e sappiaavere autorità
Scegliere secondo principi morali. Infinel’educazione ha il compito di formare la moralità,non solo saper raggiungere dei fini ma anche saperscegliere quelli buoni, e sono buoni quelli approvatida ognuno e che possono essere al tempo stesso ifini di ciascuno.
Quanto dural’educazione?
Fino a 16 anni intesa come educazione di baseprosegue quindi nei gradi superiori
Educazionepositiva
quando si fa ciòche è richiesto
Educazionenegativa
quando si fa ciò chedesiderano gli altri come
forma di mutuo aiuto
Autorità e Libertà
Coltivare la libertà per mezzo dell’autorità
- Sottoporsi ad autorità altrui- Fare retto uso della propria libertà
Regole suggerite perl’educazione alla libertà
1. Lasciare libero il bambino senza che questosia di impedimento ad altri
2. Può conseguire propri fini a patto che lasciagli altri la possibilità di conseguire i propri
3. Educare per la libertà significa arrivare a farea meno degli altri perché è diventato adulto eha raggiunto una autonomia di giudizio
Abilità Prudenza Moralità
abito dellamente
Voler fare qualcosa emetterla in pratica
applical’abilità
forma ilcarattere
Educazione pratica
CAMPI DI STUDIO NEL LIBRO
La problematicaLe teorie sulla violenzaLe prospettive pedagogicheLa ricerca empirica
Lapace
Che cos’è?
Dove sitrova?
Perché ciinteressa?
Violenza
≠pace
Etica
Unione
Verità
Dialogo
Intercultura
Cittadinanza
Scienza
fede
LA PROBLEMATICA
TEORIESULLA
VIOLENZA
CRIMINOLOGICA
STORICO-COMPARATIVA
TIPOLOGIA DELLEMANIFESTAZIONI
BIOLOGIAECOLOGIA
PSICOANALISI
TEORIA DELGRUPPO
A
TEORIESULLA
VIOLENZA
APPRENDIMENTO
SOCIALE
TEORIEPSICOLOGICHE
PSICOSOCIOLOGIA
DISCREPANZADI
ASPETTATIVE
FUNZIONALISMO
INTEGRAZIONE
CONFLITTUALISMO
B
• Tilly (1969)• Lorenz &Leymausen(1965)
• Graham,Davis, Gurr(1969)
• Wolfgang &Ferracuti(1971)
CRIMINOLOGICAStorico-
comparativa
Tipologia dellemanifestazioni
BiologiaEcologia
• Bandura• Adorno
• Dollard• Freud
PSICOANALISITEORIA DIGRUPPO
APPRENDIMENTOSOCIALE
TEORIEPSICOLOGICHE
• Durkheim
• Merton
• Parsons
• Simmel
• Dahrendorf
• Coser
• Gurr• Demarchi, Ellena,Allport
PSICOSOCIOLOGIADiscrepanza di
aspettative
FunzionalismoIntegrazione eConflittualismo
Apprendimento della violenza
- Violenza istituzionale- Violenza contro il malato
mentale- Violenza dei mass media- Violenza di genere
Fenomeno che dipende da piùfattori
L’origine dellaviolenza non è unica,non è uniforme,questo rendenecessariocircoscrivere l’analisi
PEDAGOGIA E EDUCAZIONE
• Prendere coscienza del fenomeno• Programmare gli interventi• Visione generale non criminalizzante
o colpevolizzante• Riorientare verso azioni costruttive• Prevenire• Educazione politica, sociale della
cittadinanza attiva• Puntare sul processo educativo
Formazione della persona
• Identità personale• Solidarietà nella famiglia• Appartenenza comunitaria• Comunicazione sociale• Formare la persona dando
risposte di senso
INDAGINE EUROPEA SULLA PACE
L’AGO DELLA BILANCIA:PASSIVITÀ
DEBOLEZZA
PROMUOVERE LADOMANDA DI PACE
CON L’ANALISI DELLAVIOLENZA
IL CONCETTO DI PACE ÈVICINO A QUELLO DI
NON VIOLENZA
LA PACE SICURAMENTENON VA D’ACCORDO
CON IL COLONIALISMO
COSCIENZA E PAURASONO AI POLI
DEFINIZIONE DI PACE
2°
ASSENZADI
VIOLENZA
1°
ASSENZADI
GUERRA
3°
EQUILIBRIOARMONIASVILUPPO
4°
ASSENZA DITENSIONI
INTERNAZIONALI
6°
ASSENZA DICONFLITTO
5°
DEMOCRAZIA
EDUCARE A SCUOLA
«DIE SCHULE HAT GLEICHERWEISE
NICHT NUR KRÄFTE UND
FERTIGKEITEN ZU WECKEN UND ZU
ÜBEN, SONDERN AUCH DIE
GESINNUNG ZU ENTWICKELN,
INSOFERN DIESE AUS EINEM
GEMEINSCHAFTLICHEN LEBEN
HERVORGEHT».
F. SCHLEIERMACHER, 1983, p. 234
Cfr. p. 152 Educare per la pace
«La pace è un principio pratico diumanità e di organizzazione socialeche si fonda sulla stessa naturadell’uomo. Essa non lo sottomette,ma lo esalta: non lo umilia, ma lo facosciente del proprio poteresull’universo. E poiché si fonda sullanatura dell’uomo, è un principiounico e universale, comune a tuttigli uomini»
Maria Montessori, Educazione epace, Cernusco sul Naviglio,Garzanti, 1949, p. 43
Cfr. p 169 Educare per la pace
TERZA PARTE
studio del volume
L’asilo infantile di Giuseppina Pizzigoni.Bambino e scuola in una pedagogia
femminile del Novecento
di Sandra Chistolini
Cenni biografici
Milano 1870-1947
1907 nasce l’idea del rinnovamento
1909 studi di pedagogia e psicologia
1911 Scuola Rinnovata secondo ilmetodo sperimentale
Due padiglioni originari + laboratori ditipografia, lavorazione del legno e delferro, scuola di agricoltura, campisperimentali, palestra, piscina
Attività continuata dall’Opera Pizzigoni
Ragioni del silenzio sulla Pizzigoni
ragioni culturali di contrapposizione tra positivismo,neoidealismo, spiritualismo
ragioni di distanza tra la pedagogiaaccademica e la scuola della quotidianità
ragioni di disaffezione allo studiodell’essere di una scuola in odore di vecchi merletti
ragioni di contagio della comunicazione accreditata chenon diffonde informazioni su cose che si ritiene siano pocointeressanti per la massa da plasmare come audiencetelevisiva
per ragioni di genere che rendono ad una donna difficilerealizzare idee innovative anche se esse riguardano lascuola luogo notoriamente femminile, per quanto riguardala conduzione delle classi, ma maschile per quantoconcerne la direzione degli istituti
“Volli tentare di svecchiare la mia scuola per quanto mifosse possibile, ma fui giudicata da molti una personaassai strana. L’animo mio però non si acquietava, estudiando sempre direttamente la scuola, ebbi comeuna visione rapida e sintetica di quel che dovrebbeessere la scuola elementare.
Allora (si era nel 1907), quasi obbedendo ad una voceche mi dettava dentro, tracciai di un fiato i puntifondamentali su cui avrebbe dovuto poggiare lanuova scuola: vidi quale doveva essere l’ambientenuovo; vidi come i ragazzi vi si sarebbero potutimuovere; vidi tutta la luce, la bellezza che da una vitacosì vissuta sarebbe derivata alle menti e alle animeinfantili, e me ne formai l’ideale”
Linee fondamentali e programmi e altri scritti
Scriveva la Pizzigoni nelle Linee
PEDAGOGIA VIVENTE
Circa il suo rapporto con la pedagogiateoretica possiamo rilevare che laRinnovata nasce dalla negazione di quantoafferma visto che l’insegnamento èsostituito con apprendimento e cheoggettivo non aggiunge nullaall’apprendimento contenente in sél’oggetto che fa da mezzo e da scopo delraggiungimento della verità.
PEDAGOGIA fine Ottocento e inizio del Novecento
RIVOLUZIONE COPERNICANADELL’EDUCAZIONE
«scuola tradizionale» e «scuola nuova»
- gerarchia di valori: l’uomo è centrale
Rinnovamento rispetto a:dalla centralità del maestro/del programma alla quelladel bambino
il maestro è «a servizio del bambino», in Rousseau innome della superiorità dell’infanzia rispetto all’età adulta;in Montessori in nome dell’avvenire che spetta ai giovani
Natura persona società Natura: pedagogia come scienza dell’arte di educare
secondo natura, rispetto della natura del bambino (sviluppiin tutte le SdE)
Gradualità: momento iniziale globale e valore dellaciclicità
Bisogno e Interesse: per una educazione che siafunzionale (Decroly)
Persona: ognuno è individuo con propri talenti e ha unavocazione umana personale, educazione su misura(Claparède) per permettere a tutti il rendimento
gli spiritualisti (Maritain) includono la dimensione versol’alto, verso Dio
Società: la massima formazione della persona è nellasocietà organica dove i talenti sono scambievolmentemessi al servizio gli uni degli altri
Scuole nuove
- Precedono l’attuale pedagogiasperimentale(scientifica, metodologia, procedimenticontrollabili)
- Usano dati esperienziati (Buyse) e la conferma è nellavita della scuola
- Perseguono esperienze integrali di maestri e alunni inforte comunicazione (empatia)
- Alcune sono esperienze artistiche (scuole esemplari)altre sono esperienze sistematiche (cercanoinvestitura scientifica con esperimenti più sicuri)(Romanini)
Scuole nuove: un movimento mondiale
- In Gran Bretagna: a Abbotsholme di Reddie e aBedales diBadley; boys scout di Baden Powell; il collegio di Oundlediretto da Sanderson e le scuole di O’Neill, Haden Guest, MacMunn.
- USA: Dewey e Kilpatrick, il piano Dalton della Parkhurst, ilpiano Winnetka di Washburne, il piano di Morrison, ilsistema della scuola città, le repubbliche dei ragazzi
- Germania: i focolari d’educazione in campagna del Lietz, gliuccelli migratori della scuola di Wichersdorf del Wyneken,l’Odenwald di Geheeb, la scuola Berthold, la scuola di lavorodi Kerschensteiner, il piano di Jena del Petersen.
- Austria: metodo di insegnamento complessivo di Gloeckelseguito anche da Wittgenstein
Scuole nuove: un movimento mondiale
- Francia: scuola Cempius di Robin; scuola delle rocce diDemolins e di Bertier; lavoro libero di Cousinet; lecooperative scolastiche di Profit, la tipografia e gli schedari diFreinet
- Svizzera: scuola serena di Agno (Boschetti Alberti); la scuoladelle Pléiades del Ferrière; la scuola del Mail del Dottrens, laCase dei piccoli e la Scuola internazionale di Ginevra,l’Homme chez nous di Losanna, la scuola creatrice di HofOberkirch del Tobler; il centro internazionale di Ginevra
- Italia: scuole materne (Rosa e Carolina Agazzi); scuolaRinnovata (Pizzigoni); case dei bambini (Montessori); lascuola della Montesca; le scuole di Cena e Marcucci dell’Agroromano; la scuola di Mezzaselva del Socciarelli; la scuola diPortamaggiore; la scuola di S. Gersolè; i villaggi del fanciullo
- Belgio: la scuola dell’Ermitage (Decroly)
I trenta punti delle scuole nuove
Definiti dalla Ligue Internationale de l’ÉducationNouvelle a Calais nel 1921 e tradotti da Mario Casotti
Primi 10 punti su organizzazione della scuola
Secondi 10 punti sull’educazione intellettuale
Terzi 10 punti sull’educazione morale
1. Laboratorio di pedagogia pratica
2. Scuola internato
3. Scuola in campagna
4. Case separate con presenza
di educatori di ambo i sessi
5. Coeducazione dei sessi
6. Lavori manuali
7. La falegnameria
8. Lavori liberi
9. Ginnastica naturale
per la cultura del corpo
10. I viaggi a piedi o
in bicicletta, campeggio,
pasti preparati dai fanciulli
11. Aprire lo spirito con una culturagenerale
12. Cultura della specializzazione daigusti al mestiere
13. Insegnamento basato su fatti eesperienze: la teoria segue lapratica
14. Insegnamento basato sull’attivitàpersonale delbambino/disegno/attivitàintellettuale
15. Insegnamento basato sugliinteressi spontanei deibambini/attualità/discussioni
16. Lavoro individuale con la ricerca
17. Lavoro collettivo: ordine/elaborazione logica in comune
18. ore 8-12 insegnamento di base, ore16-17 (18,30) studio personalesenza compiti da fare da soli sotto i10 anni
19. Si studiano 1 o 2 materie al giorno
20. Si studiano poche materie al meseo al trimestre (come all’università)
21. Educazione morale, come l’educazioneintellettuale, va dall’interno all’esterno:esperienza graduale del senso critico edella libertà (repubblica scolastica)
22. Elezione del capo o prefetto che haresponsabilità
23. Dare cariche sociali a turno per aiutoreciproco
24. Le ricompense per i lavori liberi ecreativi
25. Le punizioni devono correggere per farraggiungere lo scopo
26. Emulazione paragonando il propriolavoro prima e dopo/tra compagni
27. Ambiente di bellezza: dall’arte praticaall’arte pura
28. Musica collettiva con canto e orchestra
29. Educazione alla coscienza morale:lettura di racconti anche prima diaddormentarsi
30. Educazione della ragion praticaconoscenza negli adolescenti delprogresso spirituale, individuale,sociale; religione interconfessionale,tolleranza verso ideali diversi quandoincarnano la crescita spiritualedell’uomo
I 30 puntidelleScuoleNuove
“Il mio pensiero pedagogico?
È necessario crescere i nostri ragazzi fortifisicamente e spiritualmente; crescerli buonied anche istruiti.
È necessario allargare il nostro concetto discuola fino a sentire che scuola è il mondo.
È necessario convincersi che ogni cosa, ognifatto, ogni uomo che venga a contatto colbambino gli è maestro” (p. 9)
Pizzigoni G., Le mie lezioni ai maestri delle scuole elementari d’Italia,Ufficio di Propaganda della “Rinnovata”, Milano, 1931, pp. 228.
e continua di seguito a p. 10
“È necessario che il maestro di classe veda il suo compito precipuo nelprocurare questi sani contatti, affinché da essi derivi quel fatto disuprema bellezza che è l’educazione.
È necessario sostituire al verbalismo scolastico la esperienza personale delragazzo, quale mezzo di apprendimento; esperienza guidata dal maestrosui centri spontanei di interesse per il bambino, quali: il lavoro in genere,la ricerca individuale, la terra, gli animali, le piante; la verità sempre” (p.10).
“Infatti gli scolari della ‘Rinnovata’ sono liberi di adempiere il lorodovere; nella ‘Rinnovata’ si vive la vita e si studia la vita: base della vita edello studio è la verità trascendentale, la verità scientifica, la veritàmorale: verità sempre! Mezzo del metodo di apprendimento è l’attivitàdel ragazzo” (p. 10).
Pizzigoni G., Le mie lezioni ai maestri delle scuole elementari d’Italia,Ufficio di Propaganda della “Rinnovata”, Milano, 1931, pp. 228.
Essere scuola nel metodo…e fare del metodo una scuola…
Il metodo sperimentale della Pizzigoni, o metododella esperienza personale del ragazzo per il suo
apprendimento, unito all’attaccamento dellamaestra alla scuola e agli alunni, costituisce unainnovazione significativa nella quale possiamo
trovare i segni delle trasformazionimetodologico-didattiche che hanno attraversato
la scuola italiana in questi ultimi cento anni distoria. Ma soprattutto è un metodo ad alto
impatto sociale per quel riferirsi all’ambientescolastico in termini di mondo
SCRITTI
- La scuola elementare rinnovata secondo ilmetodo sperimentale 1914
- L’insegnamento oggettivo 1920
- Il lavoro nelle cinque classi della scuolarinnovata. Linee fondamentali e programmidella scuola rinnovata 1922
- Le mie lezioni ai maestri delle scuoleelementari d’Italia 1931
- Scuola nuova, maestro nuovo, scolaro nuovo1937
I cardini della Riforma della Pizzigoni
ricerca dei centri d’interesse per lospirito infantile e tali da essere basedell’insegnamento
Rispetto dell’unità d’insegnamento
Applicazione del metodo sperimentale
Centri d’interesseDefinizione: sono interessi umani fondamentali cherichiamano lo spirito e sono per maschi e femmine, cisono interessi peculiari distinti per genere, meglio laconvivenza dei sessi che la coeducazione
INTERESSI FONDAMENTALINon sono leggere scrivere econtare (parte meccanicadell’apprendimentoscolastico)Legge bene chi è guidato daun certo grado di aperturamentale, nonnecessariamente chi faesercizio meccanico
Apertura mentale da dare ascuola-Aprire gli occhi-Esercitare i sensi-Fare attenzione al mondo-Guardare la vitaI centri d’interessefondamentali che attirano ilbambino sono:terra, cielo, animali, piante,astri, attività umana…ilmondo nel quale vive
INTERESSI MINORIperché più circoscrittiCollegamenti dellevarie conoscenze,abilità manuale,esercitazione deisensi (calcolo,disegno, educazioneestetica)GIOIA di conoscere edi fareVERITÀ dellaconoscenza globaledella natura e delsapere
Risultato: educazione mentale e conquista dellasapienza
Unità d’insegnamento Non spezzettato
Globale sui centri di interesse
Elaborazione mentale espirituale della persona chenon sempre può fare da sola
La scuola promuove «l’abito»al raggruppamento delleimpressioni che porta allaconoscenza, alla scienza dellecose e della vita
Unità nel programma di studio
Un solo maestro per le diversediscipline culturali
• Il mondo è unità, un tuttocomplesso, se neanalizzano le parti ma vannosempre tenute unite nellospirito, la vita è una,sebbene multiforme
• Un solo insegnantecoordina tutte leimpressioni che riceve loscolaro, egli assicuraorganicità ed ordine allosviluppo del ragazzo
Metodo sperimentale
Tutto s’insegna mediante l’osservazionediretta dei fatti
Studio diretto della natura
La botanica si apprende coltivando ilgiardino e così impara anche il senso dellavoro
Autodisciplina dello sforzo ecollaborazione come esperienza di vita
INSEGNAMENTO SCIENTIFICOe lavoro manuale
I ragazzi della Rinnovata
attendono agli arredi scolastici
costruiscono i sussidi, i giochi, i materiali, coltivano l’aiuola
operano concretamente per classificare, moltiplicare le
piante
sperimentano processi tecnici per la produzione del
carbone, dei sali e fanno sperimenti di fenomeni fisici e
chimici
la storia e la geografia s’impara viaggiando venendo a
contatto con i monumenti
l’esperienza è una legge dello spirito umano che si esprime
nella lingua, nella recitazione, nel canto, nel disegno
MAESTRO E ALUNNO
l’educazione morale è sincerità, serietà,impegno
l’educazione sociale è collaborazione(cortesia, umiltà, pazienza, coraggio)
la scuola è dei maestri, la spontaneità deibambini non è assoluta
Maestro e alunno vivono la stessaricerca ed hanno la stessa aspirazionealla verità, alla bontà, alla bellezza