+ All Categories
Home > Documents > Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA...

Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA...

Date post: 14-Jul-2020
Category:
Upload: others
View: 4 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
71
Sede: Via del Casalino - Capannori Telefono: Segreteria Tel. 0583/935233 Fax: 0583/935194 Sito Web: http://www.icpiaggia.it/ E-mail: [email protected] Anno Scolastico 2013/14
Transcript
Page 1: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Sede: Via del Casalino - Capannori

Telefono:Segreteria Tel. 0583/935233

Fax: 0583/935194

Sito Web: http://www.icpiaggia.it/E-mail: [email protected]

Anno Scolastico 2013/14

Page 2: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

A. IDENTITA’ DELL’ISTITUTOA.1 Il nostro “POF”A.2 Mission dei diversi plessi

B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICAB.1 Identità dell’IstitutoB.2 Contesto geografico- socio- culturale e familiare del territorioB.3 Collegamento con il tessuto urbanoB.4 Quadro generale delle scuole dell’IstitutoB.5 Quadro specifico degli alunni iscritti B.6 Orari dei vari plessiB.7 Materiali (spazi e attrezzature).C. COSA CARATTERIZZA IL NOSTRO ISTITUTOC.1 Analisi dei bisogni e delle esigenze formativeC.2 Finalità educativeC.3 Quadro pedagogico di riferimento: matrice progettuale C.4 Tematica trasversale: l’AccoglienzaC.5 Buone pratiche e prospettive: alunni, docenti, genitoriC.6 La programmazione educativa e didattica dei tre ordini di scuolaC.7 I progetti generali e specifici di plessoC.8 Curricolo verticale per competenze

D. ORGANIZZAZIONE GENERALE

D.1 Estratto regolamento di IstitutoD.2 Organi collegialiD.3 OrganigrammaB.4 Risorse Umane D.5 Progetti e funzioni strumentaliD.6 Funzioni strumentali e loro interrelazioniD.7 Verifica e valutazione

Page 3: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

A.1

Il presente Piano dell’ Offerta Formativa esplicita la progettazione curricolare, educativa e organizzativa che l’Istituto “C. Piaggia” attua nell’ambito della propria autonomia, come previsto dal DPR275/99, che si richiama alla legge delega n. 59 del 1997. Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria identità, offrendo alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenza dell’Istituto. Esso è inoltre il mezzo attraverso il quale si armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali della scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e delle Indicazioni Nazionali del Ministero dell’Istruzione. Il Piano dell’Offerta Formativa è deliberato dal Collegio dei docenti per ciò che attiene agli aspetti formativi, didattici, pedagogici e organizzativi; dal Consiglio d’Istituto per le finalità e gli aspetti finanziari generali.

Page 4: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

A.2

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI CAPANNORI“Normalità: sintesi della diversità”

SCUOLA PRIMARIA DI CAPANNORI“Osservare,esplorare, collaborare per imparare insieme”

SCUOLA PRIMARIA DI LUNATA“Studio e imparo (anche) con computer e fantasia”

SCUOLA PRIMARIA DI PIEVE SAN PAOLO“Ascoltiamo noi stessi, gli altri, l’ambiente”

SCUOLA PRIMARIA DI TASSIGNANO“Una comunità per crescere insieme”

SCUOLA DELL’INFANZIA DI CARRAIA“La scuola del fare”

SCUOLA DELL’INFANZIA DI CAPANNORI“Vivere in comunità nello spirito dell’accoglienza”

SCUOLA DELL’INFANZIA DI COLOGNORA“La scuola del secchiello e della paletta”

SCUOLA DELL’INFANZIA DI LUNATA“Crescere in armonia per imparare a volare”

IDENTITÀ DELL’ISTITUTOB.1

Page 5: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

L’Istituto Carlo Piaggia è nato in seguito alla razionalizzazione degli Istituti Scolastici attuata dal Comune di Capannori e resa operativa dal 1 settembre 2004.I docenti della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado hanno assunto una nuova configurazione, mettendo in atto un percorso di collaborazione che ha portato gradualmente le varie scuole a percorrere un cammino unitario nel mantenimento delle specificità proprie di ogni ordine di scuola.L’Istituto Comprensivo Carlo Piaggia raccoglie l’utenza scolastica, dai tre ai tredici anni, del territorio centrale del Comune, costituito dalle frazioni di Capannori Capoluogo, Paganico, Tassignano, Lunata, Carraia, Santa Margherita e Pieve San Paolo.

B.2LETTURA DEL TERRITORIO

Contesto geografico- socio-culturale e familiare del territorio; analisi

L’Istituto Comprensivo Carlo Piaggia si estende in un territorio pianeggiante dove si trovano industrie cartarie, meccaniche, alimentari, tessili e per la lavorazione del legno; ci sono inoltre aziende agricole. Il territorio è vivo ed economicamente sviluppato in maniera diversa e adeguata ad assorbire forza lavoro manuale e intellettuale. Nei decenni passati si è assistito al passaggio da un’economia prettamente agricola a una di tipo industriale, che, pur portando un certo benessere, non ha visto il crescere e la valorizzazione della cultura in appoggio con l’azione educativa della scuola.

Negli ultimi anni è emersa l’esigenza di un maggior impegno da parte dell’Amministrazione nello svolgere un’opera di sensibilizzazione e coordinamento fra le organizzazioni esistenti, promuovendo iniziative e progetti specialmente in ambito giovanile (progetto tutor, servizio civile.)

Page 6: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

L’attuale configurazione socio-economica risente della crisi a livello nazionale, facendo registrare la crescita del numero di famiglie in situazione di disagio finanziario.Si registra un massiccio incremento di stranieri di diverse etnie, con il conseguente bisogno di una prima alfabetizzazione. Infatti, la popolazione scolastica dell’I.C. ha avuto un forte incremento di alunni stranieri: nelle scuole dell’Infanzia su 380 alunni, 55 sono stranieri; nelle scuole Primarie su 667 alunni, 98 sono stranieri; nella scuola Secondaria di Primo Grado su 338 alunni, 46 sono stranieri; nell’Istituto su un totale di 1385 alunni, 199 giungono da altri Paesi con una percentuale del 14,36%. La maggior parte dei bambini proviene dai Paesi dell’Africa settentrionale, dalla Romania, dall’Albania, dallo Sri Lanka. Inoltre l’istituto accoglie 72 alunni disabili,in quanto polo di riferimento per l’integrazione, provenienti non solo dal Comune ma anche dalla provincia,con diverse tipologie di disabilità. Sono presenti alunni con handicap motorio, intellettivo, sensoriale e un numero sempre più crescente di alunni con disturbi della personalità, con disturbi autistici e psicotici. Aumenta il numero di alunni con difficoltà di apprendimento, relazionali e disturbi specifici. Il nostro Istituto si pone come obiettivo prioritario quello di prevenire la demotivazione scolastica, cercando di attuare percorsi dal punto di vista di un sistema formativo integrato.

B.3

Sul territorio si trovano agenzie con molte delle quali la scuola ha sempre collaborato tenendo presenti cinque finalità principali:

❖ reperimento materiale didattico e/o informativo❖ organizzazione di attività e/o incontri con personale esperto❖ reperimento di fondi per il finanziamento dei progetti❖ mensa, trasporto e sorveglianza alunni❖ partecipazione della scuola ad attività e/o manifestazioni promosse da altri

enti.

La Scuola ha instaurato rapporti di collaborazione con:

Page 7: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● Comune di Capannori● Provincia● Regione● A.S.L.● A.N.F.F.A.S.● Biblioteca Comunale di Capannori● Associazioni di volontariato● E.N.A.I.P.● Museo della Cattedrale● Banche● Istituto agrario di Mutigliano

B .4 QUADRO GENERALE DELLE SCUOLESCUOLE dell’Infanzia FOTO CLASSI ALUNNI DOCENTI

Scuola dell’infanzia di Capannori

Via Carlo PiaggiaCapannori

5 136 11

Scuola dell’infanzia di Carraia

Via Di CarraiaCarraia

3 80 6

Scuola dell’infanzia di Colognora

Via CirconvallazioneColognora

3 84 6

Scuola dell’infanzia di Lunata

Via del CasalinoLunata

3 79 6

Page 8: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Insegnanti di religione 1

totale 14 379 30

SCUOLE Primarie FOTO CLASSI ALUNNI DOCENTI

Scuola primaria di Capannori capoluogo

Via Carlo PiaggiaCapannori

15 270 47

Scuola primaria di Lunata

Via del CasalinoLunata

6 131 12

Scuola primaria di Pieve S.Paolo

Via Dell’Immagine dell’OssoPieve S.Paolo

7 141 13

Scuola primaria di Tassignano

“S.Giovanni Bosco”Via della Chiesa

Tassignano

5 109 11

Insegnanti di religione

totale 33 651 83Scuola secondaria di I°

‘Carlo Piaggia’Via del Casalino

Capannori

15 356 51

Materiali (spazi e attrezzature)

Spazi interni

AULE AULE SPECIALI

PALESTRA LOCALE MENSA

ALTRO

Infanzia Capannori

5 2piccole aule

utilizzate per i gruppi di lavoro

NO SI

Infanzia Carraia

3 3biblioteca

psicomotricità

NO NO

Page 9: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

relazionalesalone

Infanzia Colognora

4le aule sono suddivise non per sezioni ma per laboratori(motricità, pittura, logico-matematico,manipolazione)

NO NOSpazio mensa

Infanzia Lunata 3 1 informatica

SI SI

Primaria Capannori

15 1 globalità e cucina

1 morbidosa1 inglese

1 multimediale1 sala riunioni

SI NO 1 ripostiglio1 stanza sussidi

Primaria Pieve S. Paolo

6 - NO SI

Primaria Lunata 6 1aula computer(in comune con

la materna)

SI NO 1 piccolo locale sopra la caldaia adibito a biblioteca

Primaria Tassignano

5 - NO NO

Scuola Secondaria I grado

12 SI SI SI Spogliatoi

Spazi esterni

Page 10: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

CORTILE GIARDINO GIOCHI ESTERNI(tipologia e numero)

Infanzia Capannori NO SI 2 scivoli – 1 castello – 2 cubi di plastica

Infanzia Carraia SI SI 1 castelletto

Infanzia Colognora NO SI 1 scivolo –1 casina

Infanzia Lunata NO SI 1 castello – 1 castello con scivolo –2 scivoli piccoli3 sabbiere

Primaria Capannori SI SI 1 scivolo – 2 pertiche – 1 scivolo in plastica per il I° ciclo

Primaria Pieve S. Paolo

NO SI Rete pallavolo

Primaria Lunata NO SI Giochi della scuola materna

Primaria Tassignano NO SI

Secondaria I° SI SI

Situazione barriere architettoniche

SCIVOLI INTERNI

SCIVOLI ESTERNI

ASCENSORE ALTRO

Infanzia Capannori

NO NO NO

Infanzia Carraia

NO NO NO

Infanzia Colognora

NO NO NO

Infanzia Lunata

NO NO NO

Primaria Capannori

No SI SI

Primaria Pieve S. Paolo

NO NO NO

Primaria Lunata

NO NO SI

Primaria Tassignano

NO NO NO

Page 11: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Secondaria I° SI SI Pedana scorrevole vano scale

B .5 QUADRO SPECIFICO DEGLI ALUNNI

ALUNNI/PLESSI/MASCHI/FEMMINE/H/EXTRACOMUNITARI

PLESSI N° TOTALE/

PLESSO

MASCHI

FEMMINE

ALUNNI H

ALUNNI

EXTRACOMUNITARI

Infanzia Capannori136 67 69 1 36

Infanzia Carraia83 50 33 / 12

Infanzia Colognora 84 37 47 / 3

Infanzia Lunata77 36 41 4 7

TOTALE INFANZIA380 190 190 5 58

Primaria Capannori

289 132 157 26 59

Primaria Lunata137 61 76 3 9

Page 12: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Primaria Pieve S. Paolo

142 68 74 6 23

Primaria Tassignano

99 53 46 3 6

TOTALE PRIMARIE667 314 353 38 97

Scuola sec. I grado

339 177 162 28 47

N° TOTALE DELL’ISTITUZIONE

1386 681 705 71 202

ALUNNI H/PLESSI/MASCHI/FEMMINE/TIPOLOGIA DI DISABILITA’

PLESSI N° TOTALE ALUNNI

H

MASCHI

FEMMINE

TIPO DI

DISABILIT

A’

Visiva Uditiva

Psicofisica

Infanzia Capannori1 1 / 1

Infanzia Carraia0 / / /

Infanzia Colognora / / / /

Infanzia Lunata4 3 1 4

Page 13: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

TOTALE INFANZIA5 4 1 5

Primaria Capannori26 16 10 30

Primaria Lunata3 2 1 3

Primaria Pieve S. Paolo6 5 1 6

Primaria Tassignano3 3 / 3

TOTALE PRIMARIE38 26 12 38

Scuola sec. I grado28 19 9 1 27

N° TOTALE DELL’ISTITUZIONE

71 49 22 1 70

B.6 ORARIO DEI VARI PLESSI

SCOLASTICI

Scuola dell’ Infanzia di Capannori

dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16,00.

dal Lunedì al Venerdì

Page 14: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Scuola dell’Infanzia di Carraia

dalle ore 8.00 alle ore 16.00.

Scuola dell’Infanzia di Lunata

dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00

Scuola dell’Infanzia di Colognora

dal Lunedì al Venerdìdalle ore 8.00 alle ore 16.00

Scuola Primaria di Lunata

Lunedì, Mercoledì,Giovedì, Venerdì, Sabato dalle ore 8,15 alle ore 12,45; Martedì, dalle ore 8,15 alle ore15,45

Scuola Primaria di Pieve San Paolo

Mercoledì e Venerdì dalle ore 8,20 alle ore 12,35; Lunedì, Martedì e Giovedì dalle 8,20 alle ore 15,30

Scuola Primaria di Tassignano

Lunedì,Mercoledì,Giovedì,Venerdì, Sabato dalle ore 8,30 alle ore 12,30; Martedì, dalle ore 8,30 alle ore 15,30 (SOLO LE CLASSI 3^, 4^ E 5^)

Scuola Primaria di Capannori Capoluogo

dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8,30 alle ore 16,30

Scuola Secondaria di Primo grado “Carlo

Piaggia”

dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,15 alle ore 13,15

COSA CARATTERIZZA IL NOSTRO ISTITUTO

C.1

Page 15: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Analisi dei bisogni e delle esigenze formativeDall’esame, seppur sommario, della situazione sociologica del nostro territorio emergono evidenti alcune caratteristiche, storiche o che si sono andate costituendo negli ultimi anni , che sono alla base dei bisogni per cui e in cui opera il nostro Istituto.La ridotta percentuale di laureati del nostro Comune (5% rispetto al 6,5% della regione e al 7% nazionale) induce alla sensibilizzazione nei confronti del problema e all’attivazione di percorsi volti alla sollecitazione della motivazione allo studio e allo sviluppo e consolidamento di competenze di base che inducano al proseguimento degli studi fino al livello universitario.La condivisione delle stesse strutture con il liceo e la partecipazione comune a esperienze didattiche e educative che si è realizzata negli ultimi anni hanno sicuramente contribuito a molte scelte di percorsi liceali che trovano il loro naturale sbocco nel percorso universitario. L’importante lavoro di orientamento al contempo ha fatto sì che la totalità degli alunni, negli ultimi anni abbia proseguito gli studi nei vari percorsi, dai più tecnici ai professionalizzanti.Il massiccio aumento della percentuale d’immigrati, provenienti dalla Comunità o extracomunitari, con problemi di alfabetizzazione e d’integrazione ha modificato fortemente la formazione delle classi sempre più eterogenee, i percorsi didattici, sempre più diversi, e gli stessi percorsi educativi che ovviamente devono tener presenti le diverse culture, tradizioni, religioni degli alunni presenti. Grazie al protocollo accoglienza si attua un’analisi della situazione iniziale, al fine di un inserimento mirato sul versante formativo e umano. Spesso alle difficoltà legate alla lingua, si evidenziano problematiche familiari, per quel che concerne il versante lavorativo, economico, abitativo, sociale. Per quanto emerso si è puntato a una risposta educativa collaborazione e sinergia con Enti, Associazioni, altri Istituti nella logica dell’alterità, dell’integrazione, dell’accoglienza, dello sviluppo integrale della persona. Le attività proposte sono state elaborate in stretta intersecazione con l’Offerta Formativa dell’Istituto e sono divenute parte integrante dei percorsi educativi di ogni sezione- classe, al fine dello sviluppo di un clima sociale positivo, basato su valori aperti al dialogo, al confronto, al rispetto. Contemporaneamente, poiché la convivenza, specialmente se iniziata in età preadolescenziale o adolescenziale, non sempre è immediata e facile, è stato opportuno attivare percorsi di educazione alla legalità, di cui comunque,sempre si rileva l’importanza e la positiva ricaduta sociale.L’evoluzione economica, occupazionale, abitativa e sociologica che si è andata affermando ha portato con sé un disagio sul piano affettivo e relazionale che la scuola vive e testimonia giornalmente in ogni ordine e plesso. Si evidenzia così la necessità per i docenti e tutti gli operatori di formazione per attivare strategie di osservazione, ascolto, contenimento, aiuto per le varie manifestazioni che gli allievi manifestano sempre più spesso e con maggiore frequenza. Da qui la collaborazione sempre più stretta con la NPI, le Associazioni e gli Enti preposti, gli esperti in genere per individuare e attivare percorsi ad personam o di gruppo a integrazione del progetto educativo - didattico previsto. La presenza nel nostro Istituto di un plesso che è stato caratterizzato da una sperimentazione per l’inserimento di alunni disabili gravi e gravissimi ha dato all’Istituto stesso una connotazione e una rilevanza sul territorio.

Page 16: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Le competenze acquisite, la specializzazione della didattica e dei percorsi, gli ottimi risultati raggiunti negli anni, hanno fatto sì che la percentuale di alunni disabili, indirizzati qui dalla NPI e dai genitori stessi, fosse molto alta. Quest’aspetto del nostro Istituto ha costituito l’elemento di forza che più caratterizza l’Istituto stesso: l’accoglienza, l’integrazione, una disposizione particolarmente positiva verso il diverso e il più debole, in sostanza una costante formazione di convivenza civile e di crescita dell’individuo. L’istituto realizza vari progetti educativo- didattici che consentono l’individualizzazione dei percorsi di apprendimento e quindi l’integrazione di tutti quei bambini che presentano difficoltà legate sia a svantaggi di vario tipo che a disabilità anche gravi , attraverso la sperimentazione di didattiche inclusive , l’utilizzo di metodologie specifiche (metodo ABA, comunicazione aumentativa alternativa, psicomotricità funzionale, tutoring, facilitatori hardware e software specifici per le disabilità).Negli anni l’Istituto Comprensivo è stato riconosciuto come sede del Centro territoriale Scolastico per i comuni della piana di Lucca e sede del Centro territoriale di supporto per la provincia di Lucca e inoltre è stato capofila per il Piano Integrato di Area su differenti temi riconducibili al tema dell’inclusione.In seguito a questi riconoscimenti ha attivato una “rete” sul territorio sempre più ampia, coinvolgendo i vari enti e organizzazioni, anche del volontariato, per una sempre più efficace organizzazione non solo delle attività didattiche ma anche per ampliare il percorso educativo informale. Questa caratteristica, gratificante per l’apprezzamento dell’opera svolta, al contempo comporta conseguenti problematiche ancora irrisolte:

La presenza di alunni provenienti da altri comuni non è accompagnata dalla compartecipazione degli stessi agli oneri che la presenza di questi allievi comporta.-Dalla costituzione dell’Istituto comprensivo è aumentata la percentuale di alunni disabili nella Scuola Media che in pochi anni è raddoppiata, Questo fenomeno è stato affrontato investendo molto sulla continuità e attivando progetto finalizzate allo scopo (formazione, strutture, laboratori…)Il carico di lavoro e le difficoltà per quest’ordine di scuola sono sicuramente aumentati. E’ innegabile che la conciliazione tra l’obiettivo di mantenere alto il tradizionale standard formativo della scuola, il bisogno oggettivo di aumentare le competenze della popolazione scolastica del territorio e le difficoltà operative che l’integrazione dei disabili comporta, renda sempre più impegnativa l’opera dei docenti.

C.2Finalità educative

La pratica educativa dell’Istituto Comprensivo tende a raggiungere le seguenti finalità:

● Sviluppare la personalità del bambino (identità personale)● Formare l’uomo e il cittadino (identità sociale)● Promuovere la prima alfabetizzazione culturale (identità culturale)

Page 17: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● Promuovere la continuità educativa fra i diversi ordini di scuola.● Promuovere l’inserimento degli alunni diversamente abili.

Promuovere l’integrazione degli alunni provenienti da paesi stranieri, prevenzione del razzismo e della xenofobia

Cosa caratterizza il nostro istituto“Star bene a scuola” è il nostro “motto educativo” che si traduce con la

creazione di un clima di collaborazione e condivisione tra docenti, genitori e personale non docente:

- Accoglienza,intesa come integrazione e valorizzazione delle diversità come ricchezza per tutti- Identità di plesso condivisa da tutti gli insegnanti e integrata nell’Istituto- Centralità dell’allievo e del suo vissuto corporeo come mezzo per sviluppare le competenze- Differenti moduli orari: senza rientri pomeridiani, con un rientro, con due rientri, tempo pieno, …- Organico dei plessi piuttosto stabile e piena contitolarità dei docenti specializzati nel sostegno- Laboratori curricolari, sperimentali ed opzionali - Biblioteca, Multimedialità, Psicomotricità, Morbidosa, …)- Educazione alla convivenza democratica assemblee periodiche di plesso e/o per classi parallele- Progetti di plesso (es. Libero, Isola delle coltivazioni, Progetto Crisalide, Progetti intercultura, Progetti sull’ambiente, progetti sul disagio, progetti sull’ascolto, …) e progetti con il territorio ed europei- Feste e momenti comunitari di plesso e di Istituto - Tipologia di programmazione condivisa dal Collegio Docenti (dalla Matrice progettuale alla macrotematica e sottotematiche)- Metodologie specifiche Globalità dei linguaggi, didattica laboratoriale, psicomotricità relazionale e funzionale, classi aperte.

C.3

Page 18: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

C.4

Creare luoghi,

atteggiamenti e relazioni positive

per favorire lo “star bene” a scuola

mediante l’attivazione

di “buone pratiche” e strategie

che promuovano l’accettazione

e la valorizzazione

di tutta la comunità scolastica

BUONE PRATICHE E PROSPETTIVEALUNNI Clima sereno nella comunità scolasticaCollaborazione fra docenti, genitori e personale della scuola

Page 19: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Forte impegno di tutti i docenti e clima positivoCondivisione delle scelte educative sia didattiche che relative alle regole di convivenza democraticaProgettualitàAccoglienza di ciascuno (docenti, allievi, genitori, altro personale che opera nella scuola)Buono standard di uscitaLa continuità: iniziative mirate a favorire il passaggio degli alunni da un grado al successivo con una particolare attenzione agli alunni disabiliValorizzazione dei “saperi caldi” attraverso l’esperienza direttaLa possibilità di garantire servizi adeguati alle richieste dell’utenzaAttività a classi aperte, gruppi anche in verticale, tutoring, cooperative learning, …Momenti comunitari: assemblee degli alunni per condividere regole comunitarieAttività ricreative: feste per ricorrenze e di fine anno scolastico; manifestazioni sportive e non in collaborazione con istituzioni e associazioni presenti nel territorioRapporti con il territorio: partecipazione delle scuole dell’Istituto ad iniziative proposte da istituzione e associazioni presenti nel territoriorealizzazione di progetti in collaborazione con istituzione e associazioni presenti nel territoriorealizzazione di momenti ricreativi in collaborazione con istituzione e associazioni presenti nel territorio.

DOCENTIASPETTI POSITIVIPresentazione dei docenti nei Collegi e nel Consiglio di Classe Presentazione delle attività della scuola Scambio di informazioniDisponibilità e serenità nei rapporti interpersonaliCondivisione e corresponsabilità nelle scelte Flessibilità negli orari e nei ruoli (contitolarità)PROSPETTIVEIncontri periodici fra Dirigente Scolastico e presidenti Interclasse/Intersezione/Rappresentante dei Coordinatori di classeSportello per i nuovi docenti e per quelli nell’anno di formazioneScambio di buone pratiche.

GENITORIASPETTI POSITIVIAssemblee periodiche informative e di confrontoCoinvolgimento nei momenti comunitari (feste, mostre, Carnevale, feste di fine anno)Incontri con esperti (corsi formazione, laboratori, …)Progetto genitori (scuola media)Commissioni dell’Interclasse di CapannoriPROSPETTIVE

Page 20: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Gruppi docenti e genitori per favorire la formazione della comunitàMaggiore documentazioneCoinvolgimento dei genitori in attività laboratorialiIncontri con esperti (psicologici, …)Proposta ministeriale: Scuola aperta.

C.5

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVADELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA

Le finalità che la Scuola dell’Infanzia si pone sono:✰ valorizzare l’intuizione, l’immaginazione e l’intelligenza creativa;✰ consentire ai bambini di raggiungere traguardi di sviluppo in merito a:● Identità personale e culturale;● Raggiungimento di autonomia sia come capacità di orientamento che

come capacità di scelte autonome in contesti relazionali e normative diverse;

● Acquisizione di competenze ed abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive che gli consentano di riorganizzare le esperienze e di esplorare la realtà.

La Scuola dell’Infanzia si propone come:● Luogo di apprendimento e socializzazione;● Filtro delle esperienze scolastiche;

● Luogo che permette di sviluppare capacità critica e autonomia del comportamento.

La Scuola dell’Infanzia tiene conto di un bambino che:● Al suo ingresso nella scuola ha già una storia personale alla quale è

necessario attingere come dato primario di una progettualità mirata al massimo grado di progettualità;

Page 21: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● E’ un soggetto attivo, curioso, interessato a conoscere e capire, aperto alle relazioni sociali, capace di appropriarsi di abilità fondamentali per il suo ulteriore cammino formativo.

La Scuola dell’Infanzia consente di raggiungere traguardi di sviluppo in ordine a:

● Benessere:stare bene a scuola significa stare bene con se stessi e con gli altri; possedere capacità di comunicare e agire; conquistare valori culturali; riconoscere e valorizzare la diversità propria e altrui; avere atteggiamenti positivi nella soluzione dei conflitti;

● Comunicazione- relazione: la relazione comunicativa ed il rapporto corporeo con gli altri rimane il principale contesto entro il quale il bambino sviluppa e costruisce i suoi schemi conoscitivi, questi gli consentiranno di concettualizzare le conoscenze, di costruire categorie mentali, di avere regole morali e sociali;

● Identità: la progressiva maturazione dell’identità consente al bambino di avere stima di sé, fiducia nelle proprie possibilità, capacità di controllare le emozioni e sensibilità verso gli altri;

● Autonomia: intesa sia come conquista di abilità motorie e pratiche che come maturazione delle capacità di rapportarsi con cose, persone e situazioni, promuovendo il rispetto della libertà di pensiero;

● Competenza: la competenza, l’abilità, la costruzione di eventi complessi, l’ordinamento di concetti, avvengono attraverso relazione di significato tra l’esperienza didattica e il vissuto del bambino. Vanno dunque sviluppate e consolidate abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e cognitive, per far sì che il bambino elabori schemi di pensiero che lo porteranno alla conquista dell’autonomia razionale ed etica.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DELLASCUOLA PRIMARIA

Finalità Specifiche della Scuola Primaria:● Sapersi accettare positivamente;● Abituarsi a pensare in positivo;● Essere critico nei confronti di se stesso e degli altri;

Page 22: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● Essere pronto ad accettare cambiamenti; ● Essere disponibile ad accettare la diversità ( stato sociale, intellettuale, culturale, razza religione, sesso );● Essere consapevole dei propri diritti e dei propri doveri;● Essere consapevoli che è importante apprendere.

La scuola offre un ambiente che:

● Aiuta il bambino a prendere gradualmente coscienza delle proprie potenzialità,delle proprie capacità e dei propri limiti;● Aiuta il bambino a rispondere ai bisogni della propria persona, ad assolvere ai vari impegni scolastici, ad assumere atteggiamenti adeguati nei confronti di persone, cose e ambiente;● Aiuta il bambino a riflettere sul proprio comportamento, a riconoscere la necessità di rispettare norme stabilite, ad esprimere il proprio pensiero,a rispettare le opinioni degli altri, ad instaurare un rapporto di collaborazione;● Aiuta il bambino ad osservare, a riflettere e modificare il proprio modo di agire in ordine ai cambiamenti;● Aiuta il bambino ad avere fiducia nelle proprie capacità, a prendere decisioni, ad elaborare in modo personale le conoscenze, ad utilizzare i vari linguaggi;● Favorisce la possibilità di conoscere e di approfondire le diversità culturali, promuovendo forme di solidarietà affettiva e materiale;● Offre la possibilità di trovare soluzioni a conflitti; promuove e tutela la libertà nel rispetto delle norme democratiche;● Permette di appropriarsi di tutte le competenze di base nello spazio quotidiano, trasferendo i criteri di lettura in realtà più vaste e lontane; promuove la consapevolezza del proprio dovere per la realizzazione del bene comune; ● Risponde alle curiosità del bambino, suscita interesse, offre strumenti per conoscere e comprendere la realtà;● Aiuta ad esprimere bisogni, esperienze, sentimenti, a riferire conoscenze relative alle discipline, a formulare ed esprimere giudizi;

● Suscita nel bambino il bisogno di ascoltare; educa la capacità di attenzione, e concentrazione;

● Sviluppa gradualmente abilità motorie, senso-percettive, rappresentative, logiche, cognitive; valorizza il lavoro manuale inteso come capacità di “imparare facendo”; interviene con strategie adeguate ed individualizzate ai bisogni degli alunni, tenendo conto dell’unitarietà del sapere e dello sviluppo armonico psico-fisico del bambino;● Abitua ad utilizzare strumenti e materiali per acquisire conoscenze, per formare

concetti, per risolvere problemi, per sviluppare la creatività; stimola ad elaborare progetti e a realizzarli.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

La Scuola Secondaria di 1° grado si propone le seguenti finalità:

Page 23: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● Costruzione del concetto di identità e differenza;● Riconoscimento e superamento di stereotipi e pregiudizi;● Conoscenza dell’altro inteso come pluralità di soggetti lontani nel tempo e

nello spazio;● Costruzione di un percorso che promuova: la coscienza e la conoscenza

di sé e delle proprie possibilità e prospettive, la capacità di orientare le proprie azioni secondo scelte criticamente maturate;

● Realizzazione di una continuità didattica e metodologica tra i vari ordini di scuola;

●Formazione di una maturità psico-affettiva nei giovani, tramite la promozione di un processo di crescita e di analisi critica delle problematiche dell’adolescenza;

● Potenziamento delle capacità di comunicazione, di ascolto, di interazione sociale, combattendo le forme di comportamento aggressivo nella scuola e promuovendo valori tesi al rispetto alla collaborazione e all’aiuto reciproco;

● Acquisizione del rispetto delle regole della comunità e della vita democratica;

● Integrazione dei ragazzi diversamente abili, raccordando risorse ed esperienze per offrire progetti educativi efficaci e personalizzati in base ai bisogni di ciascuno;

● Acquisizione di una cultura volta al rispetto dei beni ambientali ed alla conservazione e delle tradizioni del territorio di appartenenza;

● Apertura della scuola al territorio facendola luogo di incontro e di confronto, con il coinvolgimento dei genitori al progetto educativo attraverso esperienze concrete di collaborazione.

La Scuola si propone di far acquisire agli allievi le seguenti competenze trasversali:Lavorare e collaborare con gli altri:

● Essere puntuali nell’organizzazione scolastica e nei compiti a casa;● Saper assumere decisioni consapevoli e portarle a termine● Accettare il contributo degli altri, saper dialogare e confrontarsi con

persone con opinioni diverse;● Saper riconoscere e superare pregiudizi e stereotipi.

Comprendere testi sia orali che scritti: ascolto:

● Saper ascoltare con attenzione individuando le informazioni principali e mettendole in relazione;

● Saper riconoscere l’intenzione di un messaggio intervenendo con osservazioni pertinenti;

● Saper ascoltare ed eseguire istruzioni: lettura:

● Saper leggere ad alta voce con ritmo sempre più vicino a quello parlato;● Saper leggere silenziosamente ed usare diverse strategie di lettura a

seconda delle scopo;● Saper individuare le informazioni principali e quelle secondarie;● Saper selezionare le informazioni principali e quelle secondarie;● Saper riconoscere lo sviluppo logico e cronologico di un testo;

Page 24: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● Saper sintetizzare un testo;● Saper ricavare inferenze, formulare giudizi e distinguere, in un testo, i fatti

dalle opinioni.

Comunicare idee e dati Comunicazione orale:

● Saper formulare risposte a specifiche richieste e porre domande pertinenti;

● Saper adeguare il lessico alle varie situazioni;● Saper riferire un’esperienza personale;● Saper esporre in maniera chiara corretta ed organica

Comunicazione scritta:● Saper scrivere con chiarezza le proprie esperienze personali;● Saper adattare forma, contenuto e stile di scrittura alla natura del

compito;● Saper produrre testi secondo uno schema fornito o organizzato

autonomamente;● Saper rivedere lo scritto per completarlo, riorganizzarlo, chiarirlo.

Risolvere problemi:● Saper definire un problema;● Saper fare ipotesi di soluzione;

● Saper predisporre le soluzioni per la definizione di un problema (pianificare);

● Saper ordinare, seriare dati, conoscenze ed informazioni;● Saper analizzare situazioni problematiche, analisi del testo di un problema,

individuare nel testo le informazioni necessarie per distinguere dati, incognite, rappresentazione grafica opportuna;

● Saper tradurre in termini matematici situazioni problematiche; far riferimento a ciò che si conosce prima di formulare possibili soluzioni; ricercare dati o elementi che mancano per le possibili soluzioni; eseguire manualmente quanto progettato;

● Formulare ipotesi possibili di soluzioni e verificare le ipotesi formulate.Disporre di strumenti e pratiche di fruizione di arte, cinema, teatro e musica:● Saper progettare e realizzare un prodotto attraverso l’uso di materiali

diversi;● Acquisire manualità: far corrispondere l’idea alla sua realizzazione;● Sviluppare e affinare il gusto estetico;● Conoscere i linguaggi tecnici e gli strumenti operativi come mezzi per lo

sviluppo delle capacità creative.

Page 25: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

C.6

Normativa di riferimento: D.M. n.137 /2007

La costruzione del Curricolo “…finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.” (tratto dalle Finalità Generali delle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo)

Il sistema scolastico e formativo del nostro paese si inserisce in contesti socio-culturali profondamente mutati in un tempo relativamente breve. L’apprendimento scolastico non è che una delle molteplici esperienze di formazione per bambini ed adolescenti, che si muovono in scenari educativi eterogenei e, a volte, contraddittori. La comunità professionale della scuola è chiamata al difficile compito di definire un percorso coerente e progressivo che, da un lato, fornisca alle nuove generazioni la capacità di ricercare il senso della conoscenza per ridurre le frammentazioni dei saperi; dall’altro, ponga al centro dell’azione educativa l’individuo in quanto tale, con i suoi bisogni, le sue inclinazioni, le sue diversità. Obiettivi generali diventano, quindi, non soltanto lo sviluppo di competenze “tecniche”, il passaggio dei saperi e dei linguaggi di base, ma principalmente la formazione della persona in senso globale, sul piano cognitivo, culturale e relazionale, in grado di aprirsi positivamente alle diversità e alle sfide future, capace di autonomia di pensiero e di senso critico. La scuola, applicando una parte preponderante dell’autonomia che lo Stato le attribuisce, procede con la costruzione del proprio curricolo all’interno del piano dell’offerta formativa, attraverso il quadro di riferimento dettato dalle Indicazioni Nazionali. Esse trovano contestualizzazione attraverso le scelte contenutistiche, metodologiche, procedurali e valutative effettuate dalla scuola, in coerenza con i traguardi formativi che esse stesse prevedono nel documento. Il curricolo, quindi, rappresenta il nucleo fondante l’identità dell’Istituto: è espressione di libertà d’insegnamento, di autonomia scolastica, di scelte educative e didattiche rilevanti per il contesto culturale in cui si opera. Coerentemente con le scelte organizzative dello Stato, che ha generalizzato sul territorio nazionale la presenza degli istituti comprensivi, le Indicazioni Nazionali si riferiscono ad uno studente che compie un itinerario scolastico di base all’interno di una scuola unitaria; inoltre, nelle Indicazioni, viene espressamente indicato quale deve essere il profilo delle competenze dello

Page 26: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

studente a cui tendere al termine del primo ciclo di istruzione, profilo che diventa obiettivo generale del sistema formativo ed educativo italiano. La scuola deve, quindi, essere in grado di progettare un unico curricolo verticale, progressivo e continuo, che copra l’arco di istruzione dai 3 anni ai 14 anni. All’interno del curricolo, occorre tenere presente i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di I grado; contemporaneamente, però, è indispensabile costruire il cammino in continuità, avendo chiari i traguardi intermedi previsti a conclusione della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. In tal modo, la scuola potrà individuare obiettivi d’apprendimento, conoscenze e abilità, omogenei e progressivi, garantendo un percorso unitario per raggiungere i livelli di competenze prescritti.La certificazione di una competenza è la descrizione e la relativa valutazione di un saper fare intenzionale, efficace e contestualizzato, che richiede l’uso di diverse abilità e conoscenze.La certificazione delle competenze, così intesa, costituisce un documento integrativo alla scheda di valutazione.

Approfondimento del curricolo locale vedere cartella materiale per la progettazione allegata su usb

Page 27: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-
Page 28: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-
Page 29: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

OSSERVARE /ORIENTARSI CONOSCERE

LEGGERE/RAPPRESENTAREPROBLEMATIZZARE

PROGETTARECurricolo localeProfilo di competenza per la scuola primaria CONOSCERE

• Conosce mediante l’osservazione elementi tipici (fisici ed antropici, istituzionali)del proprio territorioLEGGERE

• Riconosce nel proprio territorio le soluzioni date dall’uomo in risposta ad alcuni bisogni (abitare, comunicare, lavorare, nutrirsi, stare insieme, curarsi,…)

• Riconosce/analizza aspetti del proprio territorio attraverso i linguaggi specifici delle disciplinePROBLEMATIZZARE

• Fa ipotesi argomentate per migliorare il territorio in cui vivePROGETTARE

• Rappresenta, attraverso semplici progetti, alcune trasformazioni avvenute nel proprio territorio

• Elabora progetti di intervento e di trasformazione sul proprio territorio

CONOSCENZE PER LO STUDIO DEL TERRITORIO

PROFILI DI COMPETENZA PER

IL CURRICOLO LOCALE per la conoscenza dell’ambiente e del territorio

Ordine di scuola Competenze finali

Scuola

OSSERVARE● Osserva gli ambienti direttamente esperibili (scuola, casa, giardino...) rapporti topologici, rapporti cronologici semplici)

ORIENTARSI● Si orienta in ambienti conosciuti e li utilizza in modo adeguato

INTERVENIRE● Manipola (muove, organizza) elementi di un ambiente conosciuto per realizzare uno scopo ( per giocare, per lavorare, per

Page 30: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

dell’infanzia ascoltare le fiabe...)RAPPRESENTARE

● Rappresenta con linguaggi diversi trasformazioni di spazi conosciutiPROGETTARE

● Realizza collettivamente progetti degli spazi che vuol trasformare: l’orto, il giardino, la propria aula...

Scuola primaria

CONOSCERE● Conosce mediante l’osservazione elementi tipici (fisici, antropici, istituzionali) del proprio territorio

LEGGERE● Riconosce nel proprio territorio le soluzioni date dall’uomo in risposta ad alcuni bisogni (abitare, comunicare, lavorare,

nutrirsi, stare insieme, curarsi...)● Riconosce / analizza aspetti del proprio territorio attraverso i linguaggi specifici delle discipline

PROBLEMATIZZARE● Fa ipotesi argomentate per migliorare il territorio in cui vive

PROGETTARE● Rappresenta, attraverso semplici progetti, alcune trasformazioni avvenute nel proprio territorio● Elabora progetti di intervento e di trasformazione sul proprio territorio

Scuola secondaria di 1°

grado

OSSERVARE● Sa dirigere la propria osservazione su alcuni aspetti/problemi del territorio● Sceglie e usa strumenti di osservazione adeguati ai percorsi individuati

CONOSCERE● Recupera e confronta con i compagni conoscenze e vissuti relativi al tema● Coglie e distingue i vari elementi costitutivi del territorio considerato ( noti e non noti, biotici e abiotici, naturali e antropici)

LEGGERE/ RAPPRESENTARE● Ricerca, legge, interpreta e costruisce carte topografiche e mappe relative al territorio conosciuto e/o studiato● Riconosce analogie e differenze tra il territorio di appartenenza e altre realtà● Cataloga i materiali raccolti e/o osservati secondo criteri, descrive, consulta testi per trovare ulteriori informazioni (seleziona

informazioni utili)● Coglie e rappresenta con linguaggi diversi le relazioni tra gli elementi del territorio● Riconosce/ analizza aspetti del proprio territorio attraverso i linguaggi specifici delle discipline

RIELABORARE/ INTERPRETARE/ UTILIZZARE● Utilizza i dati raccolti (relativi a emozioni/ sentimenti) per produrre differenti tipi di testo e per confrontare esperienze e

vissuti● Individua le modalità per partecipare attivamente alla vita della propria comunità

PROBLEMATIZZARE● Individua le relazioni sociali e le relazioni uomo/ambiente ed esprime argomenti e giudizi● Riflette ssulla propria appartenenza per fare confronti e comparazioni● Formula ipotesi per modificare il territorio in un confronto collaborativo● Sa a quali agenzie e istituzioni rivolgersi per “muoversi” sul territorio● Si muove sul territorio di appartenenza con buona consapevolezza

Page 31: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

MATRICE DEL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE

AMBITODI

SVILUPPO

COMPETENZE CHIAVE

DI CITTADINANZAAREA DI COMPETENZA

(competenze “essenziali”) INDICATORI

COSTRUZIONE DEL SE’ IMPARARE AD IMPARARE Gestione del sé e autocontrollo - Conoscenza di sé, autostima

PROGETTAREGestione e utilizzo delle risorse intellettuali

- Elaborazione logica

RELAZIONE CON

GLI ALTRI COMUNICARE Comunicazione efficace - Espressione

Page 32: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

COLLABORARE E PARTECIPAREGestione del sé e autocontrollo - Relazione/lavorare con gli altri

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

Gestione del sé e autocontrollo - Responsabilità e autocontrollo

RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE

RISOLVERE PROBLEMI Gestione e utilizzo delle risorse intellettuali

- Elaborazione operativa

INDIVIDUARE COLLEGAMENTIE RELAZIONI

Gestione e utilizzo delle risorse intellettuali

- Elaborazione logica

ACQUISIRE ED INTERPRETAREL’INFORMAZIONE

Comunicazione efficace - Comprensione

COMPETENZE ATTESE IN USCITA DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA

COMPETENZAESSENZIALE

INDICATORI (componenti)

DESCRITTORI1° ANNO

DESCRITTORI2° ANNO

DESCRITTORI3° ANNO

1. COMUNICAZIONE EFFICACE

1.1 COMPRENSIONE

1.1.1 E’ in grado di ascoltare e comprendere semplici racconti e comunicazioni verbali e non.

1.1.1 E’ in grado di ascoltare e comprendere:-Semplici racconti e comunicazioni verbali caratterizzate da nessi logici e causali.-Messaggi non verbali

1.1.1 E’ in grado di ascoltare e comprendere:-Comunicazioni verbali caratterizzate da nessi spazio temporali e causa-effetto.-Messaggi gestuali e iconici

1.2 ESPRESSIONE 1.2.1 E’ in grado di:-Utilizzare in modo comprensivo il codice verbale.-Sperimentare alcune tecniche espressive.

1.2.1 E’ in grado di:-Utilizzare in modo chiaro il codice verbale.-Utilizzare varie tecniche espressive anche corporee.

1.2.1 E’ in grado di:-Utilizzare in modo chiaro e appropriato il codice verbale.-Sperimentare liberamente diverse tecniche espressive.-Utilizzare il corpo per “giocare” con le parole (scansione in sillabe, rime…)

2. GESTIONE E UTILIZZO

DELLE RISORSE INTELLETTUALI

2.1 ELABORAZIONE

LOGICA

2.1.1 E’ in grado di cogliere semplici relazioni:-temporali-spaziali-analogie e differenze

2.1.1 E’ in grado di riconoscere semplici relazioni:-temporali-spaziali-analogie e differenze

2.1.1 E’ in grado di utilizzare relazioni:-temporali -spaziali -analogie e differenze

Page 33: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

2.2 ELABORAZIONE

OPERATIVA

2.2.1 E’ in grado di svolgere anche con l’aiuto dell’insegnante, semplici attività proposte

2.2.1 E’ in grado di svolgere in modo autonomo un’attività proposta

2.2.1 E’ in grado di organizzare in maniera adeguata e autonoma le attività proposte

3. GESTIONE DEL SE’ E AUTOCONTROLLO

3.1 CONOSCENZA DI SE’, AUTOSTIMA

3.1.1 E’ in grado di accettare situazioni diverse rispetto al proprio ambiente familiare.3.1.2 E’ in grado di sperimentare le proprie possibilità motorie.

3.1.1 E’ in grado di accettare figure e situazioni diverse all’interno dell’ambiente scolastico.3.1.2 E’ in grado di avere la percezione delle varie parti del corpo iniziando a controllare la coordinazione motoria.

3.1.1 E’ in grado di affrontare serenamente situazioni nuove (cambiamenti di figure di riferimento o di ambiente)3.1.2 E’ in grado di muoversi usando gli schemi motori di base in modo coordinato.

3.2 RESPONSABILITA’

E AUTOCONTROLLO

3.2.1 E’ in grado di adeguarsi alle regole della vita scolastica.3.2.2 E’ in grado di collaborare al riordino del materiale.

3.2.1 E’ in grado di accettare le regole della vita scolastica.3.2.2 E’ in grado di gestire il materiale di uso scolastico seguendo le indicazioni delle insegnanti.

3.2.1 E’ in grado di comprendere le regole della vita scolastica.3.2.2 E’ in grado di gestire in modo autonomo il materiale di uso scolastico.

3.3 LAVORARE CON GLI ALTRI

3.3.1 E’ in grado di entrare in relazione con gli insegnanti e nel gruppo.3.3.2 E’ in grado di partecipare ad esperienze comuni.

3.3.1 E’ in grado di mettersi in relazione con gli altri.3.3.2 E’ in grado di partecipare attivamente a esperienze comuni.

3.3.1 E’ in grado di rispettare gli altri e relazionarsi positivamente.3.3.2 E’ in grado di condividere esperienze comuni con il gruppo e collaborare.

COMPETENZE ATTESE IN USCITA DALLA SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZA ESSENZIALE

INDICATORI (componenti)

DESCRITTORI1° ANNO

DESCRITTORI2°ANNO

DESCRITTORI3° ANNO

DESCRITTORI4° ANNO

DESCRITTORI5° ANNO

1. COMUNICAZIONE

EFFICACE

1.1COMPRENSIONEE’ in grado di comprendere i contenuti essenziali di un messaggio e di un testo

E’ in grado di comprendere il significato globale di un messaggio e individuandone gli elementi essenziali

E’ in grado di comprendere il significato di semplici testi orali e scritti, riconoscendo lo scopo e la funzione

E’ in grado di comprendere il contenuto di testi orali e scritti con termini riferiti ai linguaggi specifici

E’ in grado di comprendere il significato esplicito e implicito di testi orali e scritti

1.2 ESPRESSIONEE’ in grado di raccontare un’esperienza personale in maniera chiara e comprensibile

E’in grado di raccontare un’esperienza personale e non, seguendo un ordine logico-temporale

E’in grado di esprimere in modo chiaro, appropriato e corretto un’esperienza personale, un fatto o un evento

E’in grado di esprimersi in modo chiaro, appropriato e corretto su un argomento definito

E’ in grado di esprimersi in modo organico su una varietà di argomenti.

2. GESTIONE

E UTILIZZO DELLE RISORSE INTELLETTUALI

2.1 ELABORAZIONE LOGICA

E’ in grado di classificare elementi secondo una o più caratteristiche, in situazioni concrete

E’ in grado,in situazioni concrete,di analizzare elementi e/o insiemi per cogliere le caratteristiche peculiari

E’ in grado di individuare collegamenti tra situazioni secondo la relazione spazio-tempo e causa-effetto

E’ in grado di individuare dati e interpretarli, formulando deduzioni e ipotesi

E’ in grado di individuare informazioni provenienti da contesti diversi per gestire una situazione e/o risolvere un problema.

Page 34: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

2.2 ELABORAZIONE OPERATIVA

E’ in grado di organizzare in maniera adeguata e autonoma le attività proposte adeguandosi ai ritmi scolastici

E’ in grado di conoscere e utilizzare materiali e strumenti necessari alle varie attività adeguandosi ai ritmi scolastici

E’ in grado di usare strumenti ,adeguarsi ai ritmi scolastici e utilizzare le tecniche di base specifiche delle discipline

E’ in grado di usare procedure sperimentate e conoscenze apprese nei vari contesti legati alle discipline

E’ in grado di rielaborare dati, informazioni e conoscenze, in contesti definiti, anche utilizzando semplici tecniche di revisione/autocorrezione

COMPETENZE ATTESE IN USCITA DALLA SCUOLA SECONDARIA DI 1°

COMPETENZA INDICATORI (componenti)

DESCRITTORI1° ANNO

DESCRITTORI2° ANNO

DESCRITTORI3° ANNO

1. COMUNICAZIONE EFFICACE

COMPRENSIONE E’ in grado di comprendere messaggi individuando informazioni essenziali e accessorie.

È in grado di comprendere messaggi individuando informazioni e scopo della comunicazione.

È in grado di comprendere messaggi complessi individuando le varie informazioni e lo scopo della medesima.

Page 35: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

ESPRESSIONE E’ in grado di esprimere le proprie esperienze e le proprie emozioni in maniera chiara.

Riesce a esprimere le proprie esperienze ed emozioni in maniera chiara e articolata anche in riferimento a vari contenuti proposti

Riesce ad esprimersi adeguando il registro verbale ai vari contesti

2. GESTIONE E UTILIZZO

DELLE RISORSE INTELLETTUALI

ELABORAZIONE LOGICA

È in grado di cogliere gli elementi essenziali per la risoluzione di un problema.

È in grado di raccogliere informazioni e selezionarle per risolvere un problema.

E’ in grado di raccogliere e selezionare informazioni provenienti da contesti diversi per gestire una situazione e/o risolvere un problema.

ELABORAZIONE OPERATIVA

E’ in grado di rielaborare dati, informazioni e conoscenze basilari e applicarli in contesti noti.

E’ in grado di rielaborare dati, informazioni e conoscenze basilari e utilizzarli per fini diversi.

E’ in grado di rielaborare dati, informazioni e conoscenze, utilizzando in modo efficace anche linguaggi multimediali.

3. COMPETENZE RELAZIONALI

CONOSCENZA DI SE’, AUTOSTIMA

E’ in grado di gestire i propri stati emotivi e affettivi, accettando punti di vista diversi dal proprio.

E’ in grado di riconoscere e accettare opinioni diverse.

E’ in grado di sostenere le proprie convinzioni argomentandole e di interagire con gli altri in modo spontaneo e costruttivo comprendendo opinioni e culture diverse.

RESPONSABILITA’ E AUTOCONTROLLO

È in grado di rispettare le regole di convivenza civile e di controllare la propria emotività.

È in grado di rispettare le regole di convivenza civile e di controllare la propria emotività riuscendo a superare i propri insuccessi.

Essere in grado di riconoscere le proprie capacità e limiti ed accettarli anche in funzione di una adeguata futura scelta scolastica.

LAVORARE CON GLI ALTRI

E’ in grado di lavorare in gruppo accettandone le regole.

Contribuisce in modo produttivo al raggiungimento di un obiettivo comune.

Sa proporre le proprie idee nel gruppo e accettare quelle degli altri, mettendosi in gioco per il raggiungimento di un obiettivo comune.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Page 36: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-
Page 37: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-
Page 38: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Il presente costituisce un estratto del Regolamento di Istituto redatto da rappresentanti delle varie componenti scolastiche e approvato dal Consiglio di Istituto.

Page 39: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

ORGANIZZAZIONE GENERALED.2

Gli organi collegiali

Che cosa sono Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici.

COLLEGIO DEI DOCENTI

E' composto dai docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nella scuola; lo presiede il Dirigente Scolastico. Tra le sue molteplici competenze, si evidenziano

quelle relative a:

- Potere deliberante in materia di funzionamento didattico; in particolare cura la programmazione dell'azione educativa, anche al fine di adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche condizioni ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinari- Formulazione di proposte al D.S. per la formazione e la composizione delle classi e per la struttura dell'orario delle lezioni, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto- Adozione dei libri di testo, sentito il parere dei Consigli di classe- Adozione e promozione di iniziative di sperimentazione- Valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati e per attivare gli opportuni interventi educativi e integrativi - Promozione di iniziative di innovazione e di ricerca educativa e di aggiornamento dei docenti

Il collegio si articola in Coordinamenti di materia e di area che hanno compiti di:

- Programmazione annuale dell'attività didattica- Coordinamento dei programmi- Progettazione e attuazione di attività integrative

- Verifica

Page 40: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Rappresentanza Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni.

Composizione

Il Consiglio di Intersezione, quello di Interclasse e di Classe, hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti.

Page 41: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole.

In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti.Inoltre il consiglio di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico e amministrativo, del circolo o dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001, art.2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di circolo/istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, e inoltre i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.

D.3

Page 42: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

ORGANIGRAMMA

D.4RISORSE

Page 43: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

a. Umane (docenti e operatori scolastici)b. Materiali (spazi e attrezzature)

a. Umane (docenti e operatori scolastici)DOCENTI

Articolo I.Articolo II. Scuola

N° totale docenti

Articolo III.Articolo IV.

Di cui Curriculari

Di cuiSostegno

Lingua 2

Di cuiReligione Altro

Infanzia di Capannori12 10 1 X 8h 1 (su tutte

le scuole dell’infanzia)

Infanzia diCarraia

6 6

Infanzia diColognora

6 6

Infanzia diLunata

9 6 2 x 25h1 x 4h

Primaria diCapannori

46 32 14 11(compresi tra i docenticurriculari)

1

Primaria diLunata

12+1x18h (6h in serivizio aTassignano)

9 2(di cui 1x18hstesso docente di Tassignano)

1 + 1 (docente curriculare)

1

Primaria diPieve S.Paolo

13 10 2+ 1 x6h stesso docente di Lunata)

4 (compresi tra i docenti curriculari)

1

Primaria diTassignano

8 5 2(di cui 1 x 19h)

1 doc.curr.1x6h(stessodoc.di Lunata)

1 x 2h1 stesso doc.di PieveS.Paolo

Secondaria di I grado46 24 14 6 2

Page 44: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Totale159 108 38 7 7

OPERATORI SCOLASTICI

Scuola Collaboratori scolastici

Operatori ANFFASS

Altro Totale

Infanzia di Capannori3 + 1x6h(la stessa che è a Lunata primaria)

2 servizio civile

5

Infanzia diCarraia

2 2

Infanzia diColognora

2 2

Infanzia diLunata

2 2

Primaria diCapannori

4 8 4 serv.civ.5 pers.B&B

21

Primaria diLunata

1 + 1 x12h(la stessa che è a Capannori infanzia)

1 serv.civ. 3

Primaria diPieve S.Paolo

2 (di cui una in serv. anche alla sc.media)

1 serv.civ. 3

Primaria diTassignano

1 1

Secondaria di I grado“Carlo Piaggia”

4+ 1( dalla Pieve per n. 1 giorni settimanali)

7 11

Page 45: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Totale22 15 13 50

D.5

PROGETTIARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

L’Istituto, sulla base delle linee d’indirizzo e delle conseguenti scelte educative e culturali esplicitate, ha organizzato le proprie attività per l’arricchimento dell’offerta formativa in tre macroaree progettuali, sulla cui base si articola il Programma Annuale.

Page 46: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Progetto Continuità Particolarmente rilevanti per la condivisione dei processi e per la costruzione di una identità culturale d’Istituto diventano i percorsi educativi e didattici in continuità tra i diversi ordini di scuole. Tale progetto vuole essere il contenitore di senso dove trovano il giusto valore le attività curricolari trasversali alle discipline, le progettualità di potenziamento e integrazione dei curricoli, le azioni di orientamento verso le scuole secondarie di II grado. In esso trovano spazio sia le attività da proporre alle classi in previsione del passaggio al grado di istruzione successivo, sia le specifiche progettualità che i docenti dei vari ordini di scuola elaborano insieme e propongono a studentesse e studenti come arricchimento dell’offerta formativa. Appare evidente che, sottesa al progetto, vi è una condivisione d’intenti tra i docenti dell’Istituto, che si esplicita non solo nella progettazione e nella realizzazione dei vari interventi di continuità, ma soprattutto nella visione unitaria del processo formativo.

Progetto integrazione Alla luce di quanto esplicitato precedentemente, obiettivo fondamentale dell’Istituto deve essere il sostegno, il recupero e l’integrazione di ogni studente. Ciascun plesso, in base alle proprie peculiarità e alle diverse situazioni

Page 47: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

problematiche da affrontare, organizza al suo interno percorsi di rinforzo per garantire il diritto allo studio e l’uguaglianza delle opportunità formative ad alunne e alunni in ogni ordine di scuola. Progetto intercultura per educare alla reciprocità e al rispetto, alla creazione di un clima sociale positivo, all’acquisizione di concetti di identità, di alterità, di atteggiamenti aperti al dialogo e all’integrazione, valorizzare la rete di rapporti interpersonali.costituire un corpo congiunto e sinergico con le diverse azioni. Questo Progetto racchiude in sé tutti gli interventi attivati tutte le azioni d’accoglienza, affiancamento e alfabetizzazione rivolte all’utenza straniera. Finalità prioritarie sono l’inclusione scolastica per tutte/i le/gli alunne/i, in particolare per quelle/i con disabilità e/o disturbi specifici d’apprendimento. Diventa fondamentale una progettazione individualizzata del percorso formativo, in accordo con Enti Locali, ASL e famiglie, a sottolineare la responsabilità educativa condivisa di tutti i soggetti che si “prendono cura” dell’alunna/o con disabilità.

CTS Centro territoriale di supportoScuola Polo (CTS)La scuola primaria di Capannori si occupa da oltre venti anni dell’inserimento scolastico dell’handicap grave. E’ emersa la necessità di diffondere le conoscenze acquisite e di estendere sul territorio di Capannori il concetto di integrazione attivando momenti di formazione congiunti e

di ottimizzazione delle risorse. Questa esigenza è stata recepita dall’ USP di Lucca il quale individuò allora nella ex Direzione Didattica di Capannori 2° Circolo la sede opportuna per la nascita della “scuola polo” del centro territoriale per le scuole dei Comuni della Piana di Lucca. Si è così costituita una rete di scuole con scopi di informazione, formazione e documentazione. Nell’anno scolastico 2008/09 di attività il Centro si è consorziato con gli altri due della provincia (I.C. di Massarosa 1° per la Versilia e I.C. di Castiglione Garfagnana per la Media Valle) per realizzare un centro risorse sia di ausili, sia di informatica.Con la nascita dell’Istituto Comprensivo “Carlo Piaggia” la sede legale del CTM è stata definitivamente individuata in un apposito locale ricavato presso la scuola primaria “A. Del Fiorentino” di Capannori, gestita da 2 insegnanti del plesso coadiuvati da una commissione di docenti coordinatori provenienti sia dal nostro Istituto che da altri della piana.

Attualmente il Centro è dotato di materiale specifico, soprattutto software, messo a disposizione di docenti, genitori e d alunni; l’apertura per l’utenza esterna del

centro è garantita dalla presenza di insegnanti almeno per 1 volta alla settimana.Particolare attenzione viene posta alla costruzione sia dei momenti di passaggio tra i diversi ordini di Scuola sia all’accompagnamento in uscita dal sistema scolastico. Come stabilito dalle Linee Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e dalla L.104/92, l’Istituto, ha istituito al suo interno un gruppo di lavoro con competenze specifiche, che si occupa delle azioni/iniziative/attività connesse alle tematiche in esame, tra cui l’assegnazione dei docenti di sostegno alle classi e ai casi specifici;

Page 48: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Progetto ICF ( classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute) selezionato dal MIUR Progetto PEZ(progetto educativo zonale) partecipano al gruppo di lavoro, oltre al 1° collaboratore del Dirigente scolastico, la Funzione Strumentale dell’Integrazione

Progetti in Rete Come previsto dal D.P.R. 275/99, le scuole hanno la possibilità di promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento della proprie finalità istituzionali. L'accordo può riguardare attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, ma altresì avere ad oggetto la gestione amministrativa, la contabilità e l’organizzazione, coerentemente con le finalità istituzionali; se l'accordo è dedicato a tematiche didattiche o formative, esso viene approvato, oltre che dal Consiglio di Istituto, anche dal Collegio dei Docenti delle singole scuole interessate, per la parte di propria competenza. L’Istituto già da diversi anni ha sottoscritto un accordo di rete con altri Istituti

Progetto di inclusione

PROGETTO Di.Sco.Lo Progetto in rete

Progetto DI.SCO.LO (Diversità-Scoperte-Logiche operative) è un progetto pilota in rete con altre scuole della provincia (scuola capofila I.P.S.I.A “G. Giorni” di Lucca); si tratta di un progetto sperimentale con l’intento di formare i docenti ad individuare precocemente i disturbi specifici di apprendimento e di intervenire con adeguate metodologie Fase A: Formazione dei docenti per la somministrazione e la lettura degli screening con esperti dell’A.I.DFase B: Screening(classi prime e seconde scuola Primaria – classi prime scuola secondaria1° )Fase C: Formazione dei docenti sulle metodologie di intervento - Convegni di valutazione

Sezione IV.1 Obiettivi misurabili- Saper individuare alunni a rischio D.S.A. dopo aver effettuato screening e test di valutazione- Saper interpretare correttamente i risultati emersi dai test- Saper intervenire con metodologie e percorsi necessari per migliorare le situazioni rilevate- Screening finale e valutazione dei risultati ottenuti - Valutazione del percorso di formazione

1) Schema di descrizione sintetica del PROGETTO (livello scuola)

Il progetto ha per finalità quella di rispondere alle esigenze e ai bisogni educativi di tutti gli alunni attraverso :

● La realizzazione di contesti di apprendimento improntati alla didattica laboratoriale (ambienti strutturati con facilitatori) ;

● L’ utilizzazione di metodi specifici per la compensazione e per la risposta ai bisogni speciali (Facilitatori cognitivi, sociali, psicologici, motori. Metodo ABA; Comunicazione Aumentativa Alternativa, Psicomotricità funzionale, Cooperative learning, tutoring, facilitatori hardware e software specifici per le disabilità e DSA; strumenti compensativi per l’autonomia degli alunni con D.S.A)

Page 49: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● L’utilizzazione di metodologie mirate alla “prevenzione” (individuazione precoce di casi a rischio D.S.A) e all’autonomia didattica degli alunni con D.S.A. - didattica metafonologica e prove per indagare sui precursori critici dell’apprendimento della lettura e della scrittura - screening per l’individuazione precoce di situazione a rischio dislessia e l ’utilizzo nella didattica di materiale specifico(cartaceo e informatico) per il recupero

- didattica “compensativa”(uso di strumenti informatici hardware e software per D.S.A. , come supporto alla didattica di classe)

2) Elementi di verifica e valutazione del Progetto

Monitoraggio iniziale, intermedio e finale, utilizzando strumenti d’indagine e valutazione relativamente agli obiettivi del progetto e alle singole azioni.Attivazione di gruppi di controllo-verifica per ogni azione del progetto, anche in relazione alla trasferibilità delle azioni da un contesto all’altro Descrittori per la verifica sulle azioni:

● Contesti di apprendimento-controllo sull’efficacia degli interventi rivolti a promuovere la partecipazione attiva dell’alunno

● Metodi specifici- avere competenze sulle metodologie descritte-Condividere e confrontare le esperienze-Controllo sull’efficacia degli interventi rivolti a promuovere la partecipazione attiva dell’alunno-Utilizzo di una metodologia esperienziale-Utilizzo di una valutazione che prende in esame vari aspetti dell’apprendimento: conoscenze, abilità apprese, e la capacità a saper lavorare insieme.

-verifica con gli operatori socio-sanitari e la famiglia per analizzare la situazione di partenza del l’alunno e lo sviluppo del percorso educativo-didattico effettuato.

● Metodologie mirate ai D.S.A- avere una “cultura” del D.S.A e degli screening come strumento d’individuazione precoce - utilizzare protocolli di accoglienza per alunni con D.S.A , attuare percorsi personalizzati con strumenti dispensativi e compensativi - documentare i percorsi personalizzati (P.D.P)- avere competenze sulle metodologie descritte - avere competenza informatica e nell’uso di materiale specifico per D.S.A

- controllo sull’efficacia degli interventi rivolti all’individuazione precoce e al trattamento del D.S.A

Progetto sperimentale inclusione scolastica

alunni disabili

Il progetto nasce :● a seguito di un percorso di riflessione all’interno della Conferenza Zonale

dei Sindaci:● per una messa a punto omogenea ed appropriata di competenze e ruoli

differenziati● per innescare processi di collaborazione ● per ridurre la dispersione di tempi e risorse.

Page 50: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Finalità e obiettivi

● Assegnazione di un team di operatori come risorsa stabile, che possa essere maggiormente coinvolta nell’attuazione del PEI (o PIS), per interventi mirati all'inclusione scolastica, condivisi fin dalla progettazione.

● Garantire una migliore qualità del servizio in un percorso didattico pedagogico collettivo, che, anche in assenza dell'educatore assegnato, possa dare continuità al progetto;

● Favorire l'impiego dell'educatore, in caso di temporanea assenza dell'alunno disabile a lui assegnato, in attività educative rivolte anche agli altri alunni disabili in carico al Servizio, sia a livello individuale, sia in piccoli gruppi;

● Possibilità di utilizzare l'operatore in attività di laboratorio, rivolte a più alunni e definite dal POF. Tali attività di laboratorio sono da considerarsi integrative rispetto agli interventi individuali.

● offrire una maggiore flessibilità gestionale, nell'ambito dell'orario di lavoro degli operatori, che consenta di affrontare tutte le situazioni, ordinarie e straordinarie.

● Migliorare la qualità dell'intervento attraverso il coinvolgimento diretto di più operatori nell'attuazione del progetto educativo personalizzato.

● possibilità di elaborare e arricchire il POF con progettualità mirate all’inclusione dei propri alunni.

Il progetto verrà monitorato e verificato da un gruppo di lavoro costituito da:

● I Dirigenti scolastici degli IICC (Patto per la scuola) del Comune di Capannori ( o loro delegati)

● FFSS per l’inclusione degli IICC ● Dirigente dell’ufficio scuola del comune di Capannori o suo delegato.● Coordinatrice scuola del Soggetto Gestore ● CTM Piana di Lucca

Assegnazione degli operatori ai singoli alunni

E’ compito del Dirigente Scolastico l’attribuzione funzionale e organizzativa degli operatori nei singoli plessi di frequenza degli alunni disabili seguendo criteri di continuità educativa e delle competenze degli operatori in riferimento al PEI dell’alunno.

● Ogni alunno in carico al Servizio avrà come referente funzionale un operatore del team in una logica di corresponsabilità educativa con tutti gli altri operatori.

● La definizione delle attività con l'alunno deve avvenire in collaborazione con gli insegnanti e del personale ATA allo scopo di definire i reciproci livelli di intervento.

● L‘operatore avrà la responsabilità, per quanto di sua specifica competenza, della realizzazione degli interventi previsti nel P.E.I.(PIS) e, in tale veste, parteciperà a tutte le fasi progettuali e di verifica dello stesso.

Page 51: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● Il Dirigente Scolastico dovrà definire nel POF il complesso delle attività di gruppo programmate dalla scuola che prevedono la partecipazione degli alunni disabili e degli operatori di assistenza da riportare all’interno dei singoli PEI( pis) a completamento delle ore personali dell’alunno.

● Le attività possono prevedere il coinvolgimento di più alunni disabili con il gruppo classe e/o parte di essa.

● La realizzazione dell'attività è affidata agli insegnanti con la collaborazione di uno o più operatori, comunque sempre in coordinamento con i docenti per quanto di loro specifica competenza, rimanendo sempre in capo alla scuola, la complessiva responsabilità dell'attività di gruppo.

● Durante lo svolgimento delle attività di gruppo, l’azione professionale dell’ operatore si estende su tutti gli alunni coinvolti.

● Il Dirigente Scolastico dovrà definire nel POF il complesso delle attività di gruppo programmate dalla scuola che prevedono la partecipazione degli alunni disabili e degli operatori di assistenza da riportare all’interno dei singoli PEI( pis) a completamento delle ore personali dell’alunno.

● Le attività possono prevedere il coinvolgimento di più alunni disabili con il gruppo classe e/o parte di essa.

● La realizzazione dell'attività è affidata agli insegnanti con la collaborazione di uno o più operatori, comunque sempre in coordinamento con i docenti per quanto di loro specifica competenza, rimanendo sempre in capo alla scuola, la complessiva responsabilità dell'attività di gruppo.

● Durante lo svolgimento delle attività di gruppo, l’azione professionale dell’ operatore si estende su tutti gli alunni coinvolti.

Assegnazione del budget ore/operatori

● A inizio anno scolastico attribuzione del 80% budget storico, derivante dai PEI del precedente anno scolastico per gli alunni in gravità.

● Vengono inoltre convenzionalmente stabilite fino a un massimo di 5 ore per i nuovi inserimenti

A fine ottobre, dopo l’approvazione del P.O.Fattribuzione di un ulteriore 15% del budget orario a completamento dell’organizzazione del servizio di assistenza e sulla base dei POF

Page 52: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

PROGETTO PER L’ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Scuola di Capannori

Seconda edizione

Page 53: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

(già finanziato per a.s. 2012/2013 da Cesvot su percorsi di innovazione)

Il progetto intende riprendere il percorso iniziato lo scorso anno scolastico rafforzandole competenze acquisite dai bambini e rimodulando nuovi obiettivi che coinvolgeranno oltre il gruppo di lavoro (bambini e operatori) anche le classi di appartenenza. L’attività sarà svolta in forma di laboratorio (laboratorio del “Fai da Te”) una volta la settimana per la durata di n. 2 ore condotto da n. 2 operatori esperti in percorsi d’autonomia e una volontaria dell’Associazione Down Lucca con la presenza di un’insegnante. Per maggiori dettagli si rimanda al progetto iniziale

Progetti di plesso

All’interno del Piano dell’Offerta Formativa si inseriscono anche tutte quelle occasioni di arricchimento curricolare che i docenti attivano nelle classi e nei plessi. Le scuole dell’Istituto, per specificità storicamente consolidate e per l’apporto di professionalità diverse del corpo docente assegnato, attivano progetti di arricchimento dell’offerta formativa diversificati fra loro e in sintonia con le richieste dell’utenza

.

PROGETTI RELATIVI ALL’AREA DELLE RELAZIONI E DELL’ACCOGLIENZA

Progetto AccoglienzaProgetto ContinuitàProgetto Disagio ed Handicap Progetto Intercultura

La realizzazione di tali percorsi prevede buone pratiche di accoglienza dei bambini a partire dal loro ingresso nella prima esperienza di comunità scolastica. I genitori sono accolti e rassicurati mediante la loro partecipazione all’inserimento. Viene creato un ambiente a misura di bambino in modo tale che il distacco dalla famiglia sia meno traumatico possibile. Le attività laboratoriali sono la prassi comune per acquisire manualità, conoscere i vari

Page 54: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

ambienti, sapersi muovere in essi con sicurezza, assumendo atteggiamenti autonomi e sicuri. Tutto questo porterà a stabilire relazioni positive con i compagni e con gli adulti per arrivare al superamento della fase egocentrica propria di questa fascia di età.Il progetto Continuità permette al bambino di essere accompagnato al successivo ordine di scuola senza eccessive ansie; a tale scopo vengono effettuate visite presso le scuole primarie presenti sul territorio, in modo da prendere dimestichezza con la nuova realtà.I progetti concernenti l’area del “Disagio” consentono di intervenire su alcune problematiche nel tentativo, che se affrontate precocemente, possano essere superabili.L’inserimento di bambini stranieri è facilitato dall’insegnamento graduale della lingua italiana, fatto da insegnanti della scuola stessa che si rendono disponibili a tale scopo (progetto Intercultura.)PROGETTI RELATIVI ALL’AREA ESPRESSIVA- DIDATTICA

● Lingua 2● Musica● Psicomotricità relazionale.● Ceramica

PROGETTI RELATIVI ALL’AREA AMBIENTE E TERRITORIO● Vetrina del Comune: lettura, musica e ambiente sicuro infanzia

PROGETTI RELATIVI ALL’AREA SCUOLA APERTA AL TERRITORIO E ALLA FAMIGLIA

● Scoperta del territorio e delle sue usanze: Isola delle Coltivazioni. Uscite sul territorio

● Festa di Natale● Festa di Carnevale● Festa di fine anno.

PROGETTI RELATIVI ALL’AREA DELLE RELAZIONI E DELL’ACCOGLIENZA● Progetto Continuità

● Progetto intercultura● Progetto alfabetizzazione alunni stranieri● Progetti di prevenzione del disagio● Progetti relativi all’accoglienza dei bambini

diversamente abili● Progetto di psicomotricità con esperto● Progetto di musicoterapia con esperto● Progetto “Tutti in gioco”

Page 55: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● Progetto Carnevale● Festa di fine anno

PROGETTI RELATIVI ALL’AREA ESPRESSIVA-DIDATTICA:● Libero: progetto multidisciplinare a classi aperte in verticale.● Teatro● Musica● Classe 2.0● Lettura creativa● Progetti relativi all’area motorio-prassica● Rilevazione nazionale INVALSI● Robotica educativa

PROGETTI LEGATI AL TERRITORIO E ALLA FAMIGLIA:● Scuolidarietà – Coro Arcobaleno -● Doniamo insieme● L’Isola delle Coltivazioni● Progetto pilota nazionale “Alfabetizzazione Motoria”● “Tutti in Gioco”● Progetto Scuola polo del Centro Territoriale Misto● Feste e manifestazioni: Natale, Carnevale, festa di fine anno● Progetto Comenius, attuato dalla scuola primaria di Capannori Capoluogo,

concernente scambi culturali con scuole di Paesi facenti parte della Comunità Europea.

PROGETTO COMENIUS 2013/2014

SCUOLA di Capannori

“FESTIVAL OF FRIENDS FOR FRIENDS”

La tradizione della nostra scuola prosegue con un altro progetto approvato dalla Agenzia Nazionale LLP che ha come titolo : “Festival of friends for friends”. Questa volta la nostra

scuola approfondirà nel corso del biennio (2013-2014) il valore delle feste che caratterizzano ogni Paese e la propria ricaduta sulle scuole coinvolte. I Paesi che partecipano a questo progetto sono : Germania, Olanda, Gran Bretagna e Italia. Tale progetto avrà

una novità nel suo svolgimento che vede coinvolte responsabilmente le famiglie e i docenti: le mobilità con gli alunni; infatti in questi due anni le classi quarte (che saranno le classi quinte del prossimo anno scolastico) affronteranno insieme ai loro insegnanti le visite presso le scuole dei tre Paesi coinvolti.

PROGETTI LEGATI ALL’AREA DELL’ACCOGLIENZA

Page 56: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● Progetto Crisalide● Isola delle coltivazioni● Progetto anni ponte● Convivenza civile● Tutti in gioco● Progetto intercultura

PROGETTI RELATIVI ALL’AREA ESPRESSIVA- DIDATTICA:● Laboratorio multimediale● Laboratori riconducibili alle varie aree disciplinari quali: area logico-

matematica - informatica, area linguistico espressiva, area motoria, area artistica e musicale.

● Concerti● Progetti di recupero● Progetti di avanzamento● Progetto di avviamento al latino ● Progetti miranti al recupero del disagio● Progetto intercultura di 1° e 2° livello● Progetto di educazione ambientale● Progetto “Alla scoperta dell'Italia● Progetto Trinity● Progetto “Primi passi al museo”● Progetto Crisalide● Rilevazione nazionale INVALSI

PROGETTI LEGATI AL TERRITORIO E ALLA FAMIGLIA:● L’Isola delle coltivazioni● Vetrina del Comune● Educazione stradale, con possibilità per gli alunni di prendere il patentino,

progetto svolto in collaborazione con la Polizia Municipale● Educazione alimentare● Educazione all’affettività ed alla sessualità, progetto svolto da insegnanti

interni ● Progetto COOP● Feste e manifestazioni: festa di fine anno, concerti● Progetto Aeliante

I progetti l’Isola delle Coltivazioni e Crisalide necessitano di essere illustrati, perché sono quelli che maggiormente identificano e contraddistinguono il nostro Istituto ed in particolar modo la Scuola Secondaria di primo grado “Carlo Piaggia”.

Isola delle coltivazioni

Page 57: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

è un progetto che ha avuto inizio nell’anno scolastico 1997/98, in seguito a scambi culturali fra la scuola media Carlo Piaggia e la scuola media di Sorso in Sardegna. Alla fine del percorso nacque l’idea di creare nel giardino della nostra

scuola ambienti agricoli tipici del capannorese, per cui furono piantati dei pioppi lungo una proda affiancata ad un campo coltivato a granturco. L’esperienza fu positiva e quindi si pensò di allargarla a tutto lo spazio scolastico esterno, dando il via al progetto denominato “Isola delle coltivazioni tradizionali della piana”, che ancora oggi viene portato avanti e che è stato inserito nella vetrina dei progetti del Comune, affinché le scuole del territorio, di ogni ordine e grado, vi possano partecipare. Grazie all’apporto e al contributo dei docenti, delle varie associazioni, e del Comune di Capannori, avvenuti nel corso degli anni, oggi “l’isola delle coltivazioni” costituisce un polo ambientale e didattico aperto sul territorio che comprende:

-“Il giardino dei semplici” comprendente le varietà più importanti di erbe mediterranee aromatiche, con percorso didattico illustrato;- La pergola di Uva fragola (in produzione);- L’oliveto (15 piante in produzione) ;- L’orto(cipolle aglio, pomodori);- Le coltivazioni di frumento (orzo- grano);- La pioppeta;- Piante di gelso (baco da seta)- La casina dell’artigiano (con impianti per impagliatura fiaschi e 2 telai in legno);- Il museo dell’isola (suddiviso in 3 percorsi didattici);- La vasca vivaio;- Il laboratorio per la lavorazione artigianale dei prodotti agricoli (produzione di vino fragolino, olio, olive, liquori, erbe aromatiche).

Gli obiettivi di tale progetto sono:● Recupero di vecchie entità vegetali spontanee e/o coltivate che per motivi

antropici stanno scomparendo● Far acquisire agli studenti conoscenze del territorio dal punto di vista agricolo -

naturalistico e conoscenze delle lavorazioni tipiche dei prodotti agricoli tradizionali● Ripristino di attività artigianali con acquisizione di professionalità● apprendere gli antichi procedimenti artigianali per la trasformazione dei prodotti

agricoli tradizionali lucchesi (vendemmia-vino, raccolta olive-olio, erbe aromatiche-liquori)

● sensibilizzare gli studenti verso il rispetto e la conservazione dell’ambiente naturale e del proprio territorio.

Progetto CrisalideIl progetto prende il nome dallo stadio intermedio di sviluppo delle farfalle e sottintende l’idea che ogni persona porta in sé

la possibilità ed il diritto di crescere e di trasformarsi, sviluppando al meglio le proprie capacità e potenzialità.

Questo progetto capovolge l’ottica della valutazione: essa è centrata sul patrimonio delle potenzialità, dove la competenza,

seppur ridotta o residua, si colloca come una parte del tutto ed il bambino sarà percepito e valutato non in base a ciò che “sa fare”, ma in base a quello che “può

Page 58: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

fare”.Il progetto Crisalide vede la sua realizzazione attraverso l’attivazione di laboratori che, di anno in anno, vengono progettati in base alle caratteristiche ed ai bisogni che gli alunni disabili presentano. Sono stati allestiti laboratori espressivo- creativi: pittura, manipolazione della creta, della carta,…, costruzioni meccaniche, falegnameria,…. Vengono svolte attività di musico-terapia, attività teatrali e corporee. E’ stato allestito uno spazio dedicato alla cucina, e regolarmente vengono effettuate esperienze nell’ambito informatico- tecnologico.Altra esperienza che gli alunni fanno è quella relativa al laboratorio di acquaticità.Tutte queste attività vengono effettuate anche con il coinvolgimento di alunni normodotati, che si alternano nei vari laboratori, sempre nel principio di una adeguata crescita affettiva, sociale, relazionale, che abitua al rispetto e alla conoscenza dell’altro.

D.6FUNZIONI STRUMENTALI E LORO INTERRELAZIONI

INTERSEZIONIFRA LE LINEE PROGRAMMATICHEDELLE FUNZIONI STRUMENTALI

Page 59: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

FUNZIONI STRUMENTALI

Page 60: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

POF – FORMAZIONE DOCENTI –INFORMATICA E NUOVE TECNOLOGIE

FORMAZIONE DOCENTI E CURRICOLO

FUNZIONE STRUMENTALE: Pasciuti Barbara

Piste di lavoro a.s. 2013/2014

Bisogni formativi dei docenti

- Monitoraggio e aggiornamento d’istituto

- Promozione di percorsi di formazione individuali e/o per gruppi e di- Autoformazione d’istitutoRicerca e innovazione didattica:- Progetto Di.sco.lo (sviluppo d’istituto)- Progetto ”Imparare a scrivere, imparare a leggere” - Promozione di progetti d’innovazione organizzativa e metodologica Curricolo - Condivisione e Utilizzo - Monitoraggio e Revisione del curricolo in verticale

- Sperimentazione di format di progettazione per competenze (D.M. 137/2007 sviluppo di competenze di base previste dagli assi culturali) e di strumenti di valutazione delle competenze (rubriche, compiti autentici..) - Curricolo locale e documentazioneAltri impegni

Page 61: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

- Coordinatore progettazione e documentazione scuola primaria- Referente Docenti neo-assunti (sc,infanzia e sc.primaria)- Tutor dei tirocinanti di “Scienze della formazione” (D.M.249/2010)- Referente d’istituto per Forma-Rete (Piana di Lucca)

AGGIORNAMENTO D’ISTITUTO A.S. 2013-14

Percorsi formativi d’innovazione didattica

MULTIMEDIALITÀ E TECNOLOGIAFunzione strumentale Francesca P. Bini

PROGRAMMA ANNUALE

Page 62: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

● Progetti di Istituto - Cl@ssi 2.0 (Fine del Progetto- pubblicizzazione)- Robotica Educativa (formazione e attuazione – Prim. e Sec.)- Un computer per amico● REGISTRO ELETTRONICO (sostegno alla Segreteria e ai docenti – contatti

con installatori e programmatori)● ACQUISTO DI MATERIALI TECNOLOGICI (preventivi, offerte, controllo)

ATTIVITA’ SPECIFICHE● Manutenzione SITO di Istituto (Fava M. E. 30 ore)● Laboratori scolastici (laboratorio di Lunata – Del Frate M. 20 ore)● Laboratorio e materiale tecnologico Sec. I grado (Salvadori 30 ore)● Manutenzione pc e riparazioni (Bini)● Handicap e DSA – Consulenza per strumenti dispensativi e compensativi –

Software e hardware – Progetti specificiATTIVITA’ GENERALI

● ELABORAZIONE DI PROGETTI (specifici per le tecnologie o in collaborazione con docenti FS per la realizzazione di progetti generali e specifici sulle tecnologie)

● CTM (Acquisto e manutenzione strumenti e attrezzature tecnologiche hardware e software)

● Collaborazione e sostegno alla Segreteria (Invalsi, Axios, acquisti, gare d’appalto, …)

● ICF – Piattaforma Scuolashare (manutenzione e aggiornamento con Ins. Mungai)

● SITI E PIATTAFORME – Sperimentazione di elaborazione di siti e piattaforme per condividere e pubblicizzare il materiale didattico per scegliere una linea comune

● GIORNATA DELLA TECNOLOGIA per la pubblicizzazione dell’impegno dell’istituto nell’ambito della tecnologia

● Approccio agli strumenti FREEWARE E OPENSOURCE● Laboratorio “riparazioni” – in collaborazione con Hacking Lab

Page 63: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Funzione strumentale: Fabiana Mungai

ORIENTAMENTO IN USCITAALUNNI CLASSI SECONDE

• Coordinamento con il centro per l’impiego per azioni di formazione (aprile-maggio 2 incontri di due ore ciascuno)

ORIENTAMENTO IN USCITA CLASSI TERZE• incontri nella classe con i docenti referenti per l'orientamento• incontri nella classe con operatori del centro per l’impiego e

docenti responsabili dell’orientamento (4h per ciascuna classe- incontri pomeridiani)

• partecipazione agli incontri di orientagiovani 2012 (5 rappresentanti di ogni classe terza il 16.12) )e meccanicamente (camera di commercio - da definire)

• divulgazione del materiale fornito dalle scuole

Page 64: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

• allestimento punti info

ORIENTAMENTO IN USCITA GENITORI

• assemblea con docenti responsabili dell’orientamento e operatori del centro per l’impiego (3 dicembre ore 17.00)

• giornata di incontro con gli insegnanti delle scuole superiori (6 dicembre)• allestimento punti info• comunicazione delle giornate di scuola aperta

creazione e aggiornamento del sito scolastico sull’orientamento

AREA 3 – HANDICAP

PISTE DI LAVORO PER L’A.S 2012/2013▪ Progetto ICF: -Sperimentazione della griglia di osservazione

iniziale per aree di sviluppo - sperimentazione del P.I.S

-sviluppo della piattaforma - autoformazione -monitoraggio intermedio con i referenti delle scuole in rete

▪ Progetto P.E.Z : coordinamento delle varie attività▪ Progetto associazione Down “Sono capace anch’io imparo la mia autonomia” ▪ Progetto di psicomotricità▪ Tutti in gioco: progettazione e coordinamento della manifestazione con il Comune ▪ Continuità scuola infanzia/ primaria e primaria/secondaria (versante alunni,

docenti, genitori)▪ Laboratori pomeridiani (scuola primaria di Capannori) coordinamento,

monitoraggio e verifica dei laboratori Raccordo con gli esperti che svolgono i laboratori

Page 65: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Funzione strumentale Alfreda BullentiniDISAGIO Rilevazione casi di disagio all’interno dell’istituto

VERSANTE ALUNNI

VERSANTE ADULTI-GENITORI

RIEPILOGO FUNZIONI STRUMENTALI

I progetti attuati nel nostro Istituto sono riconducibili a diverse Funzioni Strumentali, cioè insegnanti responsabili di determinate aree progettuali che sono così ripartite:

Area “ Dalla parte dei bambini”Docente Simona Pera

Rientrano in questa area i seguenti progetti : Libero, Continuità, Feste e Momenti Comunitari, Tutti in Vasca, Tutti in Gioco.Tali progetti vengono svolti dagli insegnanti di Istituto e da personale esterno se necessario.

Page 66: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Area “Orientamento” Docente Fabiana Mungai

Tale progetto si qualifica come un’attività trasversale rivolta ad alunni e famiglie e risponde al bisogno di imparare a scegliere, con consapevolezza, l’ordine di scuola superiore più rispondente alle capacità e possibilità di ciascuno.Il percorso viene effettuato dall’insegnante responsabile in collaborazione con i docenti di classe, con gli Istituti Superiori, con il Centro per l’Impiego, con il Comune e con l’agenzia formativa ENAIP.

Area “Tecnologia, multimedialità, informatica, sito di Istituto”Docente Francesca Paola Bini

I progetti che fanno riferimento a questa area mirano ad alfabetizzare il personale della scuola e a diffondere maggiormente l’utilizzo della multimedialità nella didattica. Gli alunni sono avviati ad un uso corretto e adeguato delle TIC.

Area “Disagio - Intercultura”

DocenteAlfreda BullentiniFernando Vannucci

Le attività riguardanti tale area mirano ad educare gli alunni al rispetto reciproco, creando un clima sociale positivo attraverso l’acquisizione di atteggiamenti e valori aperti al dialogo. Vengono favoriti processi di integrazione interna ed esterna alla scuola tra allievi di regioni, culture ed etnie diverse. Sono messi in atto percorsi di alfabetizzazione e monitorati i casi di disagio per poi effettuare corsi di recupero personalizzati

Area “Sostegno alunni disabili”Docente Moira Lorenzetti

Gli obiettivi e le finalità dei progetti riguardanti questa area sono: l’integrazione, la continuità e l’orientamento degli alunni diversamente abili, il coordinamento degli insegnanti di sostegno di ogni ordine di scuola e la collaborazione con i docenti curricolari, con l’U.O. di neuropsichiatria infantile, con gli operatori Anfass e con le Associazioni del territorio.

Area “Formazione e continuità documentativa”Docente Barbara Pasciuti

Gli obiettivi relativi ai progetti di questa area mirano ad instaurare un proficuo percorso di “continuità informativa” tra i docenti relativamente agli alunni nel passaggio tra un ordine e l’altro di scuola. Vengono individuate competenze di uscita-ingresso tra un ordine e l’altro di scuola attraverso l’attivazione di raccordi metodologici- didatticiPer quanto riguarda la “formazione” i docenti possono, attraverso la rete informatica, scambiarsi esperienze e confrontarsi con altre realtà scolastiche per elaborare linee di indirizzo comuni. Vengono altresì attuati corsi di aggiornamento che abbiano ricaduta sulla didattica.

Area “Piano dell’Offerta Formativa”Collaborazioni:Silvia Maria Amadei Ada Carignani

Tutti i progetti programmati e realizzati nell’Istituto, gli obiettivi educativi di ciascun ordine di scuola, la struttura ed il funzionamento di ciascun plesso scolastico vanno a costituire il P.O.F., cioè il documento informativo e di presentazione dell’Istituto stesso. Le insegnanti responsabile di questa area hanno il compito di redigere annualmente il Piano dell’Offerta Formativa, adeguandolo alle nuove esigenze dell’utenza e alla normativa vigente. Hanno anche il dovere di raccordarsi con i docenti responsabili di ogni area progettuale per verificare l’andamento e la ricaduta sugli alunni dei progetti stessi. Seguono la Progettazione e la pubblicazione degli estratti del pof da distribuire ai genitori dei nuovi potenziali iscritti. Sono inoltre referenti dell’Invalsi per la gestione della somministrazione e raccolta dati.

Page 67: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

FUNZIONI STRUMENTALI E LORO INTERRELAZIONIINTERSEZIONI

FRA LE LINEE PROGRAMMATICHEDELLE FUNZIONI STRUMENTALI

D.7VERIFICHE E VALUTAZIONI

Scuola dell’infanziaLa verifica dell’apprendimento di ogni alunno ha scansioni periodiche e viene effettuata attraverso osservazioni sistematiche ed occasionali e prove di vario genere,che ciascun insegnante elabora ed attua in itinere, nel corso dell’anno scolastico. Tali osservazioni sono riassunte nel “profilo personale” di ogni bambino al fine di:• identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare• verificare le competenze acquisite nei vari ambiti di apprendimento. La valutazione dell’intero percorso di crescita viene inserita nel “ profilo orientativo”dell’ultimo anno di frequenza che viene consegnato dalle insegnanti della scuola dell’infanzia alle insegnanti della scuola primaria e presentata ai genitori nell’ultimo colloquio individuale.Scuola primaria

Page 68: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

La verifica dell’apprendimento di ogni alunno ha scansioni periodiche e viene effettuata attraverso osservazioni sistematiche e prove di vario genere. Tali verifiche possono essere cosi articolate:TEST D’INGRESSO per il controllo della situazione di partenza VERIFICHE FORMATIVE per il controllo in itinere del processo di apprendimento;sono verifiche frequenti su singole abilitàVERIFICHE SOMMATIVE per il controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione ; sono verifiche più distanziate nel tempo e strutturate in modo da comprendere la verifica di più abilità. In linea generale la valutazione rivolta agli alunni dell’Istituto deve essere orientata in senso formativo ed essere utilizzata principalmente come strumento di recupero. Non solo, ma l’alunno deve essere gradualmente condotto a prendere coscienza dei risultati raggiunti, divenire più responsabile del personale processo di apprendimento. I docenti pertanto:• Definiscono la situazione iniziale, appurata attraverso rilevazioni sistematiche, prove trasversali e disciplinari• Stabiliscono gli interventi educativi e didattici più opportuni per recuperare consolidare e potenziare la propria situazione.• Comunicano ai genitori degli alunni nel corso degli incontri periodici Scuola -famiglia la situazione. Le valutazioni verranno espresse numericamente in decimi, come previsto dal Decreto del Ministro Gelmini. Si utilizzeranno I voti dal 4 al 10.Al termine del ciclo di istruzione verrà rilasciata a ciascun alunno la certificazione delle competenze relative ad ogni area con i livelli acquisiti (di base, intermedio, positivo, sicuro, soddisfacente), così come previsto dalle ultime disposizioni di legge. Per la voce “ COMPORTAMENTO” sulla scheda si utilizzano valutazioni secondo una scala numerica dal 5 al 10.Scuola secondaria di primo gradoLa verifica dell’apprendimento di ogni alunno ha scansioni periodiche e viene effettuata attraverso osservazioni sistematiche e prove di vario genere. Tali verifiche possono essere cosi articolate:TEST D’INGRESSO per il controllo della situazione di partenza VERIFICHE FORMATIVE per il controllo in itinere del processo di apprendimento;sono verifiche frequenti su singole abilitàVERIFICHE SOMMATIVE per il controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione ; sono verifiche più distanziate nel tempo e strutturate in modo da comprendere la verifica di più abilità.TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE: • Prove oggettive test vero/falso test a risposta chiusa esercizi di completamento questionari• Prove soggettive elaborati produzioni personali interrogazioni• Utilizzo di griglie di osservazione sistematica per la rilevazione di comportamenti e/o atteggiamenti. Le prove svolte sono a disposizione dei genitori per la visione: • a scuola, durante il colloquio con gli insegnanti• a casa, a discrezione dei singoli docenti o su richiesta dei genitori. Tutte le prove svolte in classe vengono poi conservate a scuola.

Page 69: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

In linea generale la valutazione rivolta agli alunni dell’Istituto deve essere orientata in senso formativo ed essere utilizzata principalmente come strumento di recupero. Al fine di portare l’alunno gradualmente a prendere coscienza dei risultati raggiunti e divenire più responsabile del personale processo di apprendimento,i docenti:• Definiscono la situazione iniziale, appurata attraverso rilevazioni sistematiche, prove trasversali e disciplinari• Stabiliscono gli interventi educativi e didattici più opportuni per recuperare consolidare e potenziare la propria situazione.• Comunicano ai genitori degli alunni nel corso degli incontri periodici Scuola -famiglia la situazione. La valutazione sarà effettuata in base ad una scala numerica dal 4 al 10 (6 come primo grado di positività) Per la voce “ COMPORTAMENTO” sulla scheda si utilizzano valutazioni secondo una scala numerica dal 5 al 10.Vengono fissati i seguenti obiettivi formativi:• Socializzazione• Comportamento• Motivazione• AutonomiaLimitatamente alla scheda di valutazione, viene allegato un documento in cui il Consiglio di Classe indica i problemi e la loro soluzione. Al termine del ciclo di istruzione verrà rilasciata a ciascun alunno la certificazione delle competenze relative ad ogni area con i livelli acquisiti (di base, intermedio,alto), così come previsto dalle ultime disposizioni di legge

ISTITUTO COMPRENSIVO “CARLO PIAGGIA”Via del Casalino – 55012 Capannori (Lu)

Tel.0583/935233 – fax 0583 935194

Anno scolastico ………………………..

Scuola Primaria ……………………………………...........................

Classe 5a sezione ………....

Page 70: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

Alunno/a ………………………………………………………………………………………………Nato/a il ………………………………… a……………………………(prov. …………).

La certificazione delle competenze è prevista dal D.L.vo n. 59/2004, dal D.P.R. n.275/1999 e dal D.P.R. n.122/2009. La certificazione delle competenze definisce la capacità di applicare le conoscenze in situazioni differenziate, mentre il voto attribuito nelle singole discipline, inserito nella scheda di valutazione, si riferisce alle conoscenze acquisite ed al processo di apprendimento.

Il presente documento fa riferimento a: art. 10 del D.P.R. 8 maggio 1999 n. 275; art. 3 della Legge 30 ottobre 2008 n. 169;artt. 1 e 5 della C.M. del 20 maggio 2009 n. 50;“Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente” (18/12/2006) del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea.

Per le competenze acquisite sono previsti tre livelli di certificazione:

1°livello (L 1) - 2° livello (L 2) - 3° livello (L 3).

COMPETENZE PRIMO LIVELLO (L 1)(6)

SECONDO LIVELLO (L 2)(7-8)

TERZO LIVELLO (L 3)(9-10)

*

IMPARARE ADIMPARARE

Guidato, utilizza informazioni e strategie note per svolgere compiti non complessi.

Utilizza diverse fonti diinformazione, impiegandoadeguatamente i tempi ed attuandostrategie conosciute per organizzareil proprio apprendimento

Utilizza diverse fonti d’informazioneanche extrascolastiche gestendo con efficacia i tempi ed applicandostrategie personali per organizzare ilproprio apprendimento

PROGETTAREGuidato, utilizza conoscenze ed abilità per progettare le proprie attività.

Applica strategie di azione e utilizzale conoscenze per progettare, realizzare le proprie attività di studio

Definisce strategie di azione eutilizza le conoscenze per progettare, realizzare attività di studio e di lavoro

COMUNICAREComprende ed utilizza leinformazioni principali disemplici messaggi.

Comprende i messaggi complessi trasmessi con diversi linguaggi e liriutilizza per rappresentare i vari aspetti della realtà

Interpreta e seleziona messaggi digenere e complessità diversi; li riutilizza con linguaggi adeguati alloscopo e al destinatario per rappresentare i vari aspetti della realtà

Page 71: Anno Scolastico 2013/14A.1 Il nostro “POF” A.2 Mission dei diversi plessi B. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED EXTRASCOLASTICA B.1 Identità dell’Istituto B.2 Contesto geografico-

COLLABORAREE PARTECIPARE

Sollecitato, interagisce con il gruppo in situazioni strutturate, nel rispetto formale delle regole

Interagisce positivamente con il gruppo, apportando contributi personali, nel rispetto dei diritti di tutti

Interagisce consapevolmente con ilgruppo, definisce modalità di azionee di organizzazione, favorendo l’apprendimento comune e la realizzazione di attività collettive, nelrispetto dei diritti di tutti

AGIRE IN MODOAUTONOMO ERESPONSABILE

Guidato, organizza glistrumenti necessari per losvolgimento del proprio lavoro.Riconosce le proprie emozioni pur non controllandole sempre

Organizza tempi e strumenti utili allo svolgimento del proprio lavoro inserendosi positivamente nella realtà scolastica, riconoscendo econtrollando in parte le proprieemozioni

Conosce e controlla le proprie emozioni, consapevole dei proprilimiti e risorse personali, organizza il proprio lavoro e si inserisce in modocostruttivo e critico nella realtà scolastica

RISOLVEREPROBLEMI

Individua procedure dirisoluzione di semplicisituazioni, utilizzandostrumenti predisposti

Risolve problemi in contesti diapprendimento noti, organizzando il proprio ragionamento e definendostrategie idonee

Organizza il proprio ragionamentorielaborando le conoscenze, percostruire strategie utili a risolvere problemi in ogni contesto di apprendimento

INDIVIDUARECOLLEGAMENTIE RELAZIONI

Stabilisce semplici relazioni tra i saperi appresi utilizzando facilitazioni

Riconosce gli elementi significativi dei diversi linguaggi, al fine di stabilire relazioni e collegamenti tradiscipline di studio

Riconosce gli elementi costitutivi dei diversi linguaggi e stabilisce relazioni e collegamenti tra vari ambiti disciplinari. Utilizza i saperi appresi per spiegarsi la realtà

ACQUISIRE EDINTERPRETAREL’INFORMAZIONE

Assume le informazionibasilari dei diversi ambitidisciplinari e, guidato, leriutilizza in situazionistrutturate

Arricchisce le conoscenze traendo le informazioni da diverse fonti e le riutilizza per risolvere situazioniproblematiche in contesti noti

Utilizza le informazioni da fonti diverse per arricchire la conoscenze,sviluppare le competenze e formulare opinioni personali nelle varie situazioni di apprendimento

* Utilizzare la sigla del relativo livello descrittivo.I docenti dell’équipe pedagogica Il Dirigente Scolastico …………………………………………… ……………………………………………….......…………………………………………………………………………………………

.


Recommended