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anno VIII - numero 3 - giugno 2011 · FILASTROCCA INVENTATA DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE IB FRATTA...

Date post: 17-Feb-2019
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amico per un anno amico per un anno anno VIII - numero 3 - giugno 2011 Giornalino realizzato dagli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria del Secondo Circolo Didattico di Solofra DISTRIBUZIONE GRAUITA Disegno di Asya De Stefano 5ª B Fratta
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amicoper un anno

amicoper un anno

anno VIII - numero 3 - giugno 2011

Giornalino realizzato dagli alunni della scuoladell’infanzia e della scuola primariadel Secondo Circolo Didattico di Solofra

DISTRIBUZIONE GRAUITA

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sya

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fano

B F

ratta

Dirigente scolasticoDr. Antonella Ambrosone

RedazioneAlunni e InsegnantiCoordinamento

Nellina SpinaImpaginazione e Stampa

Tipografia PrinterDisegno di copertina realizzato da

Luciano Giannicola della classe IV di Sant’Agata

amicoper un anno

So

mm

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io

Errata CorrigeIl testo pubblicato nella seconda uscita non era dell 5ª di Sant’Agata ma della 5ª A di Fratta.

Per la realizzazionedi questo numero

del giornalinoringraziamo

Studio di Radiologia MedicaEcografia e Terapia Fisica

del dott. Pasquale Volino s.r.l.Via Ammiraglio Ronca, 13

Avellinotelefono 0825.35859

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Premio Poesia

La mia passione per la PoesiaIl 28 maggio 2011, ho partecipato ad un concorsonazionale di poesia e pittura chiamato L'Areopagoletterario che si è tenuto a Fisciano e a cui sono statipresenti diverse autorità molto importanti. Con miagrande soddisfazione e sorpresa, da questoconcorso ne sono uscita vincitrice perla sezione giovanissimi con unex-aequo.Da un po' di tempoho scoperto lapassione per lapoesia. Trovatal'ispirazione, mi vienemolto facile scrivere,sia in rima che in versisciolti, su argomenti varicome l 'amicizia, lanatura, gli animali, lafamiglia, la scuola…Lamia prima poesia me l'haispirata Giada, mia miglioreamica oltre che compagna d iclasse, e s'intitola appunto Giada, l'amica.Verso la fine di aprile ho saputo di questo concorsograzie a mio nonno. Ho così presentato le seguentipoesie: Giada, l'amica. - Gli ecologisti. - La natura.Dopo aver consegnato le tre poesie sono trascorsimolti, anzi moltissimi giorni prima di ricevere l'invitoalla premiazione dove ho trovato su scritto che avevovinto, proprio io, grazie a Giada l'amica. Naturalmentealla serata ho invitato Giada, la mia musa ispiratrice.Come potevo non invitarla, insomma è lei che mi hafatto diventare una piccola poetessa, se ci pensiamo!!!

Finalmente è arrivato il giorno da me tanto atteso: il28 maggio. Il tema del concorso di quest'anno era lanatura e per questo motivo è stata invitata la famigliadi Angelo Vassallo, sindaco di Pollica e grandenaturalista, proprio per ricordare il grande esempioche ci ha lasciato quest'uomo. La serata è iniziata conun discorso sull'Unità d'Italia e sui suoi 150 anni esubito dopo è seguita la premiazione. Certo, le altrepoesie erano molto belle e abbiamo aspettato ben due

ore prima che mi chiamassero. Vi confessoche abbiamo addirittura pensato che

si fossero dimenticati dellac lassi f ica poesie

giovanissimi. Poif i n a l m e n t e ètoccato a me…e ho

r i c e v u t o u n abellissima coppa e

u n o s t u p e n d odiploma. Ero così

emozionata che misentivo le gambe di

ricotta, insomma, mifissavano tutti!!! Ma

questa giornata il miocuore la ricorderà per sempre.Io sono molto timida e per me la poesiaè u n m o d o p e r sfogarmi, confidarmi erilassarmi e quindi spero che questa passione non miabbandoni mai. Comunque, devo dire che anche lamia cara amica Giada è una bravissima poetessa!!!Ecco una delle sue ultime poesie:

GIADA, L'AMICA.Giada, sei un fulmine d'amore e d'amiciziache mi ha colpito e mi ha portato da te,come l'alba porta vicino il tramonto.Tu, ispirazione di un disegno;tu che mi hai insegnato a parlare;tu, sentimento di una farfalla;tu, rondine che vola verso altri luoghiancora sconosciuti;tu, sentimento di un bambino;tu, mente di un adulto.Poi, d'un tratto due farfalle si misero insiemee viaggiarono verso luoghi ancora piùsconosciuti,ancora più belli ed emozionanti,ancora più vicini al traguardo,il traguardo di cui alcuni non ne conosconoancora l'esistenza,quelli immaturi!

Esso è il traguardo dell'amiciziae solo un cuore unito ad un altro ci può arrivare.

Annalisa

VIVERE

Vivere è conoscere il mondo,conoscere la vita,conoscere la mente,conoscere le persone econoscere un qualcosa.Per vivere c'è bisogno d'amore,d'amicizia, di pregi e di difettie senza sentimenti siamo animevaganti nell'oscurità.Per vivere c'è bisognod'avventure, esperienze,gioie infinite e dolori.Per vivere c'è bisognodi soddisfazioni,anche di delusioniper migliorare efar migliorare gli altri.Vivere è sapere,essere consapevolidi ciò che si ha,di ciò che si deve averee di ciò che dobbiamo donare agli altri.

Giada

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Progetto continuità

Quanti suoni in fattoriache ti mettono allegria!Musicisti eccezionalisono tutti gli animali:ogni verso, ogni rumoreti risveglia il buonumore.E' felice l'uccellino,canta già di buon mattino!

COCCODE' fa la gallinaChe fa l'uovo ognimattina.Il pulcino fa PIO PIO:alla chiocciola tornoio!Con un granCHICCHIRICCHI'incomincia ilnuovo dì,salutando il solebellomentre raglial'asinello.

Se QUA QUAfanno le oche,un po' buffe son le notee il belato dell'agnello è un concerto proprio bello!Corre il cane e forte abbaia,poi scodinzola per l'aia,mentre miagola il gattino:sembra un suono di violino!

Comanda l'anatra: “Qua, qua, qua,presto tuffatevi nel fosso qua”.Ma gli anatroccoli hanno paura,stan sulla riva, ch'è più sicura.Guardano e tremano:”Pipio,pipio,è fredda l'acqua, non vengo io.E dice l'anatra:”Qua, qua, qua,la volpe capita, eccola là.”Tutti ci credono, la vedon già,pronti si tuffano:”Pipio, qua,qua!”

Classe I B Fratta

La Fattoria

FILASTROCCA INVENTATADAGLI ALUNNI DELLACLASSE IB FRATTA

Alla fattoria Terranova siamo andatie tutti contenti siamo arrivati.

L'animale che più ci hacolpitoè stato un pavonetutto impettito.

Il suo nome abbiamosaputo:

si chiama Nicola ed èpaffuto.

Nicola è un pavonevanitoso

sempre allegro e spiritoso.Ha lunghe piume colorate

che al sole son dorate.E' elegante con il collo blu

e con il becco che va all'ingiù.Davanti a tutti apre il suo

ventaglioche somiglia ad un bersaglio,

tutti guardiamo con stuporeammirati del suo colore.

Si fa ammirare, Nicola il pavone,ma poi scivola e fa un ruzzolone.

I bambini di cinque anni della Scuola dell'Infanzia di Sorbo,insieme agli alunni della classe prima della scuola primariadi Cappuccini, hanno svolto insieme il Progetto Continuitàdalla tematica: “ I musicanti di Brema”; oltre all'ascolto dellastoria sono state associate anche delle attività sugli animalidella fattoria.Il progetto è stato svolto con tanta gioia e viva partecipazioneda parte di tutti gli alunni che si sono divertiti a colorareschede e cartelloni sui vari animali presenti nella fattoria.

Abbiamocoloratoquesto disegno

I suoni della fattoria

Scuola dell’Infanzia “Sorbo”

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...mentre coloriamo Tutti insieme!

Progetto continuità

a cura della Classe I S.Agata Irpina

L’albero di tiglio

La colazione

Formine di pasta di sale

Le piantine

Il formaggio

tutti noi!!!

La prima “gita” scolaslastica

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Progetto continuità

Leggi le rime e impareraia disegnare gli animali

IL GATTOGuarda, guarda quest'ovettoche nasconde, che burlone

un allegro micetto,silenzioso e un po' sornione.Zampe, orecchie e una codina,

ecco pronto il micetto.Manca ancora qualcosina?

Ma sì, è proprio un belmusetto!

II B Fratta

LA COCCINELLACon un cerchio e tanti ovali

ecco testa ed ali,di una bestiolina bella

che si chiama coccinella.Ha i pallini sulle ali

e davvero non ha eguali,con un po' di fantasia

se ne vola via.

IL MAIALINOCon gli ovali sarà un giocodisegnare a poco a poco

un allegro maialinodi nome Pallino.

La zampina spigolosasi muove senza posa,la coda a cavatappi

è una tentazione per i gatti.

IL CAVALLOHa le zampe forti e potenti,

gli zoccoli lucenti,una lunga coda nera

e una fantastica criniera.Corre, corre il cavallinoper trovare un angolino

per potersi riposaredopo tanto trotterellare.

Scuola dell’Infanzia “Fratta”Visita alla fattoria... i nostri disegni

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a cura della 1ª CappucciniVisita alla fattoria

Mercoledì 25 Maggio 2011 siamo andati all'agriturismo “Terranova” ,abbiamo visitato la fattoria con la signorina Maria.L'animale che ci è piaciuto di più è stato il pavone maschio che all'improvviso, mentre si sentiva osservato, ha apertola sua meravigliosa coda. Che spettacolo!!!

Progetto continuità

I nostri quadretti sugli animaliScuola dell’Infanzia “S.Agata”

Gli alunni della scuola dell'Infanzia di Sant' Agata Irpina , per il ProgettoContinuità, hanno colorato insieme alle loro insegnanti gli animali dellafattoria realizzando dei bellissimi quadretti…

Poi… i bambini si sono divertiti afare delle piccole palline di cartavelina…ed ecco che cosaabbiamo realizzato!

IL BALLO DELLEPECOREQuattro pecore sulpratoma tre sole hannoballato,tre hanno fattocapriolesui papaveri e levioletre, su margheritee gigli,han ballato coi conigli:ma la quarta no perchéi conigli erano tre.

IL BALLODELLAFATTORIANella vecchiafattoriail bestiame è inallegria:c'è il tango degli uccellie c'è la rumba dellamuccae la samba della cocca,il tip-tap di Ricki il galloe c'è il rock di Clop, ilcavallo.

In classe la maestra ci haraccontato delle favole suglianimali … quella che ci èpiaciuta di più è:

LA COLOMBA E LAFORMICAUn giorno una formica aveva setee si avvicinò ad un lago, ma caddee stava annegando.Una colomba la vide e corsein aiuto lanciandole unafoglia.Subito dopo uncacciatore stava

per sparare alla colomba,ma la formica punse ilcalcagno del cacciatorecosì la colomba potèvolare lontano.Questa favola ci havoluto insegnareche chi fa unabuona azione asua volta nepotràricevere

un'altra in cambio.

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Progetto continuità

Il ballo delle pecorea cura della 1ª A Fratta

Gli alunni della scuola dell'Infanzia di “Sorbo” hanno realizzato un cartellone gigante suglianimali della fattoria e hanno disegnato e colorato gli animali che hanno visto alla fattoriafacendo una distinzione tra gli animali quadrupedi e quelli bipedi…

Scuola dell’Infanzia “Sorbo”

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Animali quadripedi e bipedi

Gita scolastica

Viaggio a ROMA

Quest'anno siamo andati in gitaa Roma il 7 maggio.Ci siamo ritrovati vicino al plesso della scuoladi Fratta alle 5:30 del mattino. Dopo un po'di attesa sono arrivati i pullman e noi ci siamosistemati, come per tradizione, sul pullmancon i compagni del plesso di Cappuccini.Alle 6:00 siamo partiti e dopo quattro oree mezza siamo arrivati. Il viaggio è statotranquillo e non abbiamo, per fortuna,trovato traffico.Ad accoglierci c'era una guida che ci hafatto visitare l 'Arco di Costantino chesimboleggiava la vittoria perché ai tempidei Romani gli archi avevano questosignificato e venivano costruiti percelebrare le grandi imprese di conquista.Poi ci ha fatto vedere la più grandecostruzione dei romani "il Colosseo" e ci ha spiegatoche prima era detto anfiteatro Flavio poi è statodenominato Colosseo perché c'era il colossodell'imperatore Nerone.

a cura della 5ª San’Agata

Dopo aver percorso via Dei Fori Imperialied aver visto la sede dell'antico Senatoromano, abbiamo sostato davanti all'Altaredella Patria e abbiamo osservato la colonnaTraianea. Abbiamo poi proseguito il nostropercorso e siamo arrivati alla fontana diTrevi e la nostra guida ci ha raccontato unaleggenda che dice di lanciare due monetine,una per promettere di ritornare a Roma eun altra per esprimere un desideriopersonale. Cosa avreste fatto al postonostro? Noi non ci siamo lasciati sfuggirel'occasione e, a turno, abbiamo rispettato latradizione gettando monetine nell'acquadella bellissima fontana.Dopo aver visitato questi monumenti siamoandati a mangiare al ristorante e, dopo il

pranzo, ci siamo fermatia

comprare qualchesouvenir per i parenti.Alle 16,15 siamo andati al Time Elevetor eabbiamo visto un film in 4D su come fufondata Roma. E' stato divertente ancheperché le poltroncine su cui eravamo sedutisi muovevano e ci davano l'impressione diessere anche noi parte della proiezione.Verso le 17:00 siamo ritornati in PiazzaVenezia e siamo risaliti sul pullman. Siamoritornati a Solofra alle 21,15 circa.Per noi la gita a Roma è stata bellissima edemozionante anche se faceva moltocaldo.Vorremmo ripetere quest'esperienzaperché per molti era la prima volta chevisitavano la bellissima Roma.

Federica,Fatima,Mariapia,Nicola G.,Filomena,Francesca.Classe 5°A - Sant'Agata Irpina

TELA ADOTTATADALLA CLASSE IVCAPPUCCINI

TITOLO: Madonnadel Rosario con i SantiDomenico,Caterina ,Tommaso d'Aquino,Giacinto Odrowac,Pietro da Verona , PioV con il CardinaleFabrizio Savelli e laprincipessa DoroteaOrsiniOLIO su tela 351X225- Datata 1644-1649Solofra- Chiesa del

Convento di San Domenico

La tela presenta sul lato destro la Madonna delRosario con una veste rossa e un manto di coloreceleste da cui fuoriesce il piede nudo . In braccioporta il Bambino Gesù dove spicca il colore incarnatocaratteristico del naturalismo guariniano.Sulla sx si vede S.Domenico con la sua veste bianca lunga e morbida.Sulla dx si vede S.Caterina , sul cui copricapo portauna corona di spine.In basso Papa Pio V dove spicca l'abito damascatocolor oro, con dei fiocchi color rosa .Dietro alla Madonna si vedono san TommasoD'Aquino e Pietro da Verona.Dietro a San Domenico si vedono il Cardinale FabrizioSavelli e Giacinto Odrowaz.

In basso sulla sx vediamo la principessa DoroteaOrsini, ex feudataria di Solofra, che per la sua grandedevozione alla Madonna del Rosario commissionòquesto quadro al Guarini per la chiesa di SanDomenico.V i c i n o a l l aprincipessa DoroteaOrsini si nota unpiccolo cagnolinocon in bocca unac a n d e l i n aaccesa.Si pensache sia stato dipinto“un cane” proprioperché il termine“Domenicani”derividal latino “Domini-Cani” che tradottoin italiano significa“Cani di Dio”.In questo quadrosono evidenti moltielementi tipici deln a t u r a l i s m oguariniano come ilpanneggio preziosode l le ves t i , lef i s i onomie de ipersonaggi, il voltoin piena luce.I colori sono densie squillanti come il rosso, il blu, il giallo acceso,ilcarminio degli abiti, gli incarnati degli angeli cherecano alla Madonna una ghirlanda di fiori.

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Progetto Ambiente

Anno GuLe classi IV del 2° Cir

un quadro di Fra

Francesco Guar in i (1611-1651)“Giuseppe venduto dai fratelli"Opera datata intorno al 1645

Per la qualità esecutiva e realismonarrativo può essere pienamenteconsiderata autografa, perché l'elementodominante è l'autoritratto dell'autore , pureessendo un elemento esterno all'opera.La vendita di “Giuseppe” si riallaccia neicolori forti, nelle figure che esprimonovitalità, all'iniziale periodo naturalisticoguariniano dove l'artista usava unlinguaggio forte, plebeo, sociale epolemico. In questa opera si notano lecaratteristiche dei volti dei personaggi,l'abbigliamento degli stessi, che si rifannocertamente a modelli locali.

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uarinianorcolo hanno adottatoancesco Guarini

Francesco Guarini (1611-1651)Transito di GiuseppeOlio su telaCappella del paradiso nella Collegiata

Il Transito di S. Giuseppe è considerata una tra le miglioriopere della maturità del pittore.La tela rappresenta il passaggio di S. Giuseppe dalla vita allamorte.Lo stile adottato è simile al naturalismo del Caravaggio, infattinel quadro sono evidenti molti elementi tipici del naturalismocome ad esempio gli utensili da falegname, il realistico angelocon i piedi sporchi e le ali di uccello, il pomeriggio delle vesti.Inoltre l'ambientazione è caratteristica dello stile del Guarini:notturna, cupa, la luce è flebile ma a tratti violenti e spessosquarcia l' oscurità illuminando in parte i visi dei personaggi.I colori delle venti sono caldi e vivaci come il rosso e il bludel vestito di Gesù, infine il talento del pittore è evidenteperché riesce a far trasparire dai personaggi emozioni esentimenti.

TELA ADOTTATA DALLA CLASSE IVSANT'AGATATITOLO: Martirio di Sant'Agata: il suppliziodelle braci ardentiOLIO SU TELA140_140DATATA 1638 circaCHIESA PARROCCHIALE SANT'AGATA

Il dipinto, concentrato sulle azioni di pochipersonaggi, rappresenta il martirio diSant'Agata. A sinistra si nota una figura chesoffia sui carboni ardenti e di cui si vede soloil corpo e una parte del busto. Dal fondo,celato da una lieve oscurità, un uomo gravee lento incede, portando il canestro coi carboni.Nella parte centrale, in secondo piano, sinotano due aguzzini in preda allo stupore ecome estasiati di fronte al coraggio dellaMartire.La violenta realtà della scena è di ispirazione

caravaggesca e gli accenti di luce dati dal panno bianco e dal nudo femminile, ne sottolineano il taglioessenziale.Gli aguzzini, stagliati intorno alla Santa da un lieve effetto di controluce derivante dalla fonte luminosaproveniente dal fondo, ne esaltano la fase di estatica resistenza al martirio, che fu miracolosamenteinterrotto dalla caduta di una manna invisibile volta a lenire il dolore. Infatti, l'unico dettaglio di sofferenzavera è nella mano destra della Santa, contratta sulla brace. I colori preferiti sono quelli caldi,ma anchel'ocra,la terra di Siena ,la terra d'ambra, spesso a tratti più decisi .E' evidente il talento ritrattistico dell'artista che, oltre a cogliere i tratti somatici dei soggetti, fa trasparireda essi emozioni e sentimenti molto intensi.

Progetto Continuità

Quest'anno, noi alunni dellaclasse V di Cappuccini per ilprogetti Lettura e Continuitàabbiamo letto due libri: “La casadi Nonna Italia” e “Un amicovenuto dal mare”.Il primo libro ci ha permesso dic o n o s c e r e l a n o s t r aCosti tuzione in manieraconcreta, toccando con manoi diritti e i doveri che regolanoogni azione della nostra vita,sia a casa che a scuola.“Un amico venuto dal mare”,invece, parla di un ragazzodella nostra età, venuto dalMarocco, di nome Abdul. Egliè arrivato dall'Africa con unodei barconi degli scafisti, di cuisentiamo parlare ogni giornoin tv. E' giunto in Italia con lozio ed il fratello, poichè il padreera malato e la mamma lodoveva curare. Questobambino ha subito molti atti dibullismo da parte dei compagnidi scuola, e perché erastraniero e perché era ritenutoun pericolo per il gruppo.Grazie ad un torneo di calcioorganizzato dalla scuola, Abdulè riuscito a farsi apprezzare edamare dai suoi nuovi amici.

Con questa letturaabbiamo affrontato iltema del “bullismo”nello specifico eabbiamo riflettutos u l l e s u ecarat ter ist iche:l'intenzionalità, lapersistenza nelt e m p o el'asimmetria nellarelazione.Infatti, il bulloagisce sempreintenzionalmentecontro la vittima e i suoi“attacchi”si ripeteranno spesso.Il bullo è quasi sempre ilcontrario della vittima, cioè piùforte e più grande fisicamente.Il bullismo dei maschi è diretto,ossia verbale e fisico, ed èanche più evidente.C'è anche una forma dibullismo “indiretto”, usatosoprattutto dalle ragazzine, chesi svolge invece sul pianopsicologico e in maniera menoevidente.Riflettendo sul fenomeno,abbiamo notato che nellanostra classe non si sonoverificati veri e propri atti di

b u l l i s m o m a ,qualche volta, ci sono statedelle esclusioni dal gruppo.Siamo riuscit i a scuola,svolgendo alcune attività inpiccoli gruppi a vincere spessoi litigi e le esclusioni; fuori dallascuola, invece, condividendosport come la pallavolo, ilcalcio, il basket, abbiamorafforzato il nostro gruppo . Ora,dopo cinque anni, dispiacemolto dividerci perché siamostati bene e siamo anchecresciuti insieme.

Il Bullismoa cura della 5ª Cappuccini

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A conclusione di questo ultimoanno scolastico, e collegandocial Progetto Continuità in cuiabb iamo af f ronta to var ietematiche che ci hanno fattocapire quanto sia importante ilrispetto verso tutti come personee come c i t tad in i ,abbiamo preparatouno spettacolo di fineanno impegnandocie dando il meglio dinoi stessi. Dalmese di aprileabbiamo iniziatoa imparare parti,cantare, ballaree provare per larecita che hacome argomento ilBULLISMO, un tema che ciha interessato molto sia comeconoscenza diffusa del problema,sia come lezione di vita per ilnostro futuro.Ricordate la canzone di LucioDalla, dal titolo Attenti al lupo!Bene, il nostro spettacolo s'intitolaproprio così, ma con una piccolavariante: Attenti al bullo! Essanarra, in modo simpatico, di dueragazzini di nome Paolino e Nicolache, il primo giorno di scuola allemedie, diventano vittime dibullismo, ma grazie all'interventodi due ragazzi di terza media,riescono a scamparla. Nellascuola ci sono anche delle bulletteche prendono in giro o mancanodi rispetto alle insegnanti, mai

però quanto i tre bulli, i qualioperano non solo contro icompagni, ma anche control'intero personale scolastico,incluso il preside. A ravvivare larecita ci sono anche delle notecanzoni accompagnate dasimpatiche coreografie. Oh,dimenticavamo, c'è una bella e

significativa poesia Ehi,amico bullo…che

incita i bulli acambiare e ad i v e n t a r e

mig l i o r i . I lmessaggio più

f o r t e p e r ò ,q u e l l o c h e

abbiamo colto noie che vogliamo

dare a tutti è che inquesti casi, non

b i s o g n a m a imantenere i l segreto, maraccontare sempre tutto ad unamico, un geni tore o uninsegnante che di certo saprannocosa fare. Perché ricorda, ILSILENZIO PROTEGGE ILBULLO!Comunque, il nostro spettacolocon canti, balli e recitazione èstata una vera palestra per noi:abbiamo faticato molto, abbiamoriso e scherzato, ma è semprestata una gioia provare insiemeed una grande emozione essereriusciti a creare qualcosa dispeciale e unico!!!

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Noi diciamo: “NO al BULLISMO”a cura della 5ª B Fratta

Progetto Continuità

EHI, AMICO BULLO!!!

Ehi, amico bullo,tu che cammini dritto e spavaldo,voltati e guarda dietro di teperché lasci solo paura e pregiudizi,che ti e ci rovinano.

Ehi, amico bullo,forse non te ne accorgi,ma crei solo scompiglio,timore e rimorsoincancellabili.

Ehi, amico bullo,ricatti e minaccesono il tuo peccatoche dentro di te rimanecome macchia indelebile.

Ehi, amico bullo,il tuo comportamento è riprovevole:verbale, diretto, indiretto,è paragonato al tuo lavoro,lavoro da vigliacco!

Ehi, amico bullo,se è questo che vuoi fare,non sarai amico di nessunoe sarai consideratoun soggetto da evitare.

Ehi, amico bullo,lanci minacce, sorrisetti strani,crei segreti e diceriee fai temere la tua immagine.

Ehi, amico bullo,forse hai bisogno di noi.Basta chiedere:ognuno è pronto a darti una manoe un tipo giusto sarai.

Se vuoi cambiare, puoi.Per migliorare te stesso,per imparare a vivere.

Ehi, Amico,amico bullo…se solo lo vorrai,essere nostro amicopotrai!!!

Giada

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Recital di Fine Anno

“Na camminata into a l’uorto”a cura della 2ª A Fratta

Per la recita di fine anno , noi alunnidi classe II A Fratta, l'8 giugno 2011alle ore 17 faremo una recita daltitolo “ Na camminata into a l'uorto”.Per la scenografia abbiamorealizzato i prodotti dell'orto incartapesta.Adesso vi spieghiamo le varie fasi:

Ed ecco ciò che è venuto fuori!!!!Vi piace???? A noi è piaciuto tanto dipingere…

Abbiamo gonfiato un pallone

Lo abbiamo rivestito con cartada giornale

Lo abbiamoricoperto di scottex

Fatto asciugareInfine colorato

RECITAL CAPPUCCINI a cura delle classi III, IV, V

“Una Sirena di nome SERENA”

A conclusione del progetto musicale,per il quale il II Circolo si è avvalsodella collaborazione dell'espertaAlessia Pisano, le classi III - IV- V diCappuccini presentano il 27 Maggio2011 un recital dal titolo “Una sirenadi nome Serena”.Serena è una giovane sirena un po'teppista, sgarbata e viziata, che

sembra disinteressata a qualsiasiproblema riguardante gli altri esserie l'ambiente in cui vive, ed è in ognisituazione incurante delle regole: incasa, a scuola, nel traffico marino.Riuscirà nonno Tritolone a farle capirel'importanza del rispetto?“Una sirena di nome Serena” è unaproposta teatrale e musicale che

affronta temi quanto mai attuali: ilrispetto delle regole, la convivenzacivile, la legalità. Sono valori daacquisire in giovane età e questospettacolo ne sottolinea l'importanzain maniera divertente ed efficaceattraverso i suoi personaggi difantasia.

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Recital di Fine Anno

Questa recita s’ha da far

Quest'anno la nostra classe ès t a t a i m p e g n a t a n e l l apreparazione di uno spettacoloteatrale ispirato al celebreRomanzo “I Promessi Sposi” diAlessandro Manzoni.Innanzitutto ci siamo preparatileggendo un'edizione ridotta perbambini di questo famosissimoromanzo storico, appassionandocialle vicende dei protagonisti etifando per i giovani sposi affinchépotessero coronare il loro sognod'amore.Il percorso è continuato conl'assegnazione delle parti. Si sonocreati anche dei piccoli malumoriperché, essendo la la nostraclasse quasi tutta al femminile,alcune bambine hanno dovuto

interpretare ruoli maschili, ma allafine tutto si è concluso per ilmeglio!!! Il lavoro è continuato conle prove del copione e con lapreparazione delle coreografie edei canti e , a tal proposito,vogliamo Ringraziare la signoraAntonietta per la sua preziosacollaborazione e per la suapazienza. I personaggi principali,Renzo Tramaglino e LuciaMondella, sono stati affidati adAdriana Adamo e a Simone DeStefano,ma alla fine ci siamo resiconto che ogni ruolo avevaLa sua importanza!Ormai ci siamo affezionati aipersonaggi e all'autore di questoromanzo che, quando scrisse lastoria pensava di non aver più di

25 lettori. Abbiamo studiato labiografia dell'autore e abbiamoappreso che “I Promessi Sposi”sono divenuti un classico che tutticonoscono. Il 7 giugno saliremosul palco e cercheremo di dare ilmeglio di noi stessi.Anche se siamo piccoli, abbiamocompreso e fatta nostra la“morale” del libro e,parafrasandole ultime righe dei “PromessiSposi”, possiamo dire che “I guaivengono spesso e anche lacondotta più cauta e innocentenon basta a tenerli lontani e chequando i problemi si presentano,per colpa o senza colpa, la fiduciain Dio li raddolcisce e lirende utili per una vita migliore”.

Giulia Nestore

a cura della 5ª A Fratta

Quest'anno, per il Progetto Teatro, noi alunni dellaterza A di Sant'Agata Irpina, abbiamo analizzato erappresentato il giorno 26 Maggio nel nostro plesso,la f iaba della Bella Addormentata nelbosco, riscritta in chiave comica ein napoletano dallanostra insegnante diMatematica dal titolo:“ A storia e Carmela…a bella addormutaint'o palazzo reale “.E ' s t a t au n ' e s p e r i e n z ai m p o r t a n t e esignificativa per noibambini perché ci hapermesso di superare timidezze,paure, insicurezze rendendoci piùconsapevoli e maturi. E' stato molto emozionante

vedere la nostra Dirigente, i genitori e tanti parenti,commossi, felici e grati per il lavoro che abbiamorealizzato insieme ai nostri insegnanti, che ci hannoaccompagnati, incoraggiati ed elogiatiin ques to percorsoeducativo e

didattico.Un grazieè

riconosciutoa tutti coloro

c h e h a n n ocollaborato nella

realizzazione diquesto magnificospettacolo.

La nostra recita a cura della 3ª A S.Agata

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Recital Finale

Ci stiamo preparando per portarein scena una parodia del romanzostorico “I promessi sposi”di A.Manzoni. Le provep r o c e d o n oa b b a s t a n z atranquillamente epiano piano c ist iamo calandoruoli assegnati… Illavoro dell'attorenon è semplicecome sembra:infatti alcuni di noinon sono ancorariusciti a vincerel' imbarazzo direci tare ruol iparticolari comeq u e l l o d e if i d a n z a t i n i“Renzo e Lucia”,mentre altri sono stati più bravi adentrare nello spirito della recita…La storia de “I promessi sposi”abbastanza conosciuta, ma ve lar i assum iamo b revemen teManzoni immagina di aver ritrovatoun vecchio manoscritto scritto inlingua dozzinale o sguainata cheperò rappresenta una vicendainteressante e quindi la riscrive indialetto milanese. La vicenda ècollocata tra il 1628 e il 1630 eracconta di Don Rodrigo, unsignorotto del luogo, che siinnamora di Lucia Mondellafidanzata con Renzo Tramaglino.La storia inizia con i bravidi Don Rodrigo che inducoDon Abbondio a non farcelebrare il matrimonio.Quando Renzo va dalprete per prendere gliaccordi per le nozze DonAbbondio inventa dellefa ls i tà per non farcelebrare il matrimonio.Renzo si accorge che c'èqualcosa che non va, poine ha la certezza perchéPerpetua, la domestica delcurato, si lascia sfuggirela verità. Allora Renzo vada Lucia e da sua madreAgnese, i tre chiedonoconsiglio a fra' Cristofolo,un frate cappuccino. Egli cerca diconvincere Don Rodrigo a lasciarperdere la vicenda, ma senzarisultati perché egli sta progettandodi rapire Lucia. Renzo si reca

dall'avvocato Azzeccagarbugli cheappena sente il nome si DonRodrigo lo caccia fuori, a questopunto non avendo via di uscita

o r g a n i z z a u nm a t r i m o n i o asorpresa. Questai dea non ebbesuccesso ma fuprovvidenziale perchéquella notte dovevaavvenire il rapimentodi Lucia ma la ragazzanon stava incasa, il paesenon era piùsicuro per i dueragazzi e quindise ne andaronodal paese e sidivisero tutti e dueper le loro strade.Renzo su consiglio

di fra Cristofolo si reca aMilano dai frati cappuccini,mentre Lucia trova rifugio nelmonastero di Monza, doveviene accolta da Gertrude,antica nobile , segnata da unavicenda tormentata. Don Rodrigoriesce a catturare Lucia grazieall'intervento dell'Innominato, maquando Lucia viene rinchiusa nelcastello piange, supplica e silamenta tanto che l'Innominato lalascia andare. La conversioneinizia con l'incontro con il cardinaleFederigo Borromeo, che lo

accoglie come il figlio prodigo.Lucia viene liberata con l'aiuto diDon Abbondio. Inizia un'epidemiadi peste; anche Renzo si ammalama riesce a guarire, e torna a

Milano perc e r c a r eL u c i a .Q u a n d oarrivò trovò u n as o r p r e s a a m a r a l apopolazione lo credeva ancoraammalato e quindi portatore dipeste, ma poi tutto si calmò eseppe che Lucia si è ammalata esi recò al lazzaretto . Qui ritrovòfra' Cristoforo il quale,

a n c h ' e s s oammalato di peste, assiste i malati.Il frate indicò a Renzo Don Rodrigomorente e quindi lo invitò allapreghiera e al perdono. Renzotrova Lucia in via di guarigione cheperò lo accoglie freddamenteperché per essere liberata avevafatto voto di non sposarsi. Il fratemorente la convinse a sposarsisciogliendo il suo voto e i due

giovani si sposarono duegiorni dopo e fu Don Abbondioa celebrare il matrimonio.La nostra rappresentazione,come dicevamo prima, è unaparodia di questo romanzo,cioè racconta le stesse cosein modo più divertente.Abbiamo anche inseritopersonaggi di fantasia, alcunecanzoni e un paio di ballettiche aiutano a movimentareun po' l'atmosfera… Saremostat i bravi… In questomomento ancora non losappiamo, di sicuro vipossiamo assicurare checomunque c i sa remoimpegnati al meglio delle

nostre possibilità!

Denis, Sabato, Mirko,Gianluca,Nicola D. Classe 5^ A - Sant'AgataIrpina

I Promessi sposia cura della 5ª A S.Agata

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Gli alunni della classe IIB con entusiasmo hannop a r t e c i p a t o a lPROGETTO LETTURAleggendo e rielaborandoil testo “CRESTA D'OROSUPERSTAR”Il testo parla di unafattoria con un pollaio,dove vivono tre galletti.Tra questi c'è CrestaD'Oro, un ga l le t tomusicista che insiemealla sua ROCK BAND,a l l i e t a l e s e r a t eriscuotendo un grandesuccesso con spettacolistrepitosi quali nonmancano insol i te edivertenti trovate

a cura della 2ª BCappuccini

a cura della 3ª BCappuccini

Progetto Lettura

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Eroi contemporanei

In ricordo del nostro caro Papa

Giovanni Paolo IIa cura della 5ª A Fratta

Il primo maggio è stato beatificato il papa più amato dai giovani di tutto il mondo:Giovanni Paolo II.Dopo 455 anni, la Chiesa ha avuto un pontefice non italiano, Karol Wojtyla,”chiamatoda un Paese lontano”.Il 16 ottobre del 1978 il papa polacco iniziò il suo lungo pontificato durato 27anni. Papa Vojtyla ha avuto uno speciale rapporto con i giovani ed il suo amoreper la gioventù lo spinse ad istituire, nel 1985, la “Giornata Mondiale della gioventù”con cadenza annuale.Al momento della sua prima apparizione dal balcone centrale della basilica diSan Pietro, Papa Wojtyla conquistò tutti con la sua umiltà e simpatia e sonorimaste nei nostri cuori le sue parole: “ Se mi sbaglio, mi corrigerete”. E resterannoanche nel ricordo di tutti le sue parole ed i suoi insegnamenti: “Non abbiate paura,anzi spalancate le porte a Cristo”, messaggio forte che ha segnato la sua missione;ed ancora: “L'amore nonè una cosa che si può insegnare, ma è la cosa più importante che si può imparare”.Papa Giovanni Paolo II ha saputo parlare, viaggiare, agire e la gente, in ogni angolo della Terra, loaccoglieva e lo ascoltava. Si batté contro la guerra “avventura senza ritorno” e fece convocare tutti i capireligiosi ad Assisi per pregare per la pace. Il 13 maggiodel1987 venne gravemente ferito e, da quelmomento, la sua salute fu minata. Morì in Vaticano il 2 Aprile del 2005 e la folla riunita in Piazza SanPietro gridò: “Santo subito”.Solo dopo sei anni dalla sua morte, infatti, il 1° maggio 2011è stato proclamato beato, (primo passo versola santità) ed il 22 ottobre di ogni anno sarà il giorno dedicato alla sua memoria.

Mariapia Vietri classe V A Fratta

Un nuovo inizio

Visita alle Scuole Mediea cura della 5ª S.Agata

Il giorno 4 maggio 2011 siamoandati alle medie per visitarela scuola con i laboratori e leclassi .Ci ha accolto la professoressaMarina De Martino ed è statamolto gentile con noi e ci haguidati nella nostra visita moltogentilmente.In un delle aule in cui siamoentrati, una classe prima perla precisione, ci hannospiegato le dieci regolefondamentali da rispettare ece le hanno fatte ancheleggere. Le più importantisono:-Arrivare in orario a scuola ;- far durare la merenda 10minuti ;- non fare più di 50 assenze ;-indossare la tuta-divisa cheè stata adottata per garantireil decoro dell'abbigliamentoscolastico…….La professoressa ci ha fattovedere la palestra della scuolache è a disposizione di tutti, èampia ed è attrezzata perquasi tutti gli sport.In seguito abbiamo visto i duelaboratori di informatica, unodei quali era più bello eattrezzato e serve non soloper studiare l'informatica , maanche come laboratoriolinguistico.

Poi abbiamo vis i tato ilaboratori di scienze e diarte:quest'ultimo era pieno diquadri davvero molto belli,dipinti dagli studenti.Infine siamo andati nell'aulaLIM, cioè la sala contenentela lavagna in te ra t t i va

multimediale; in questa salala professoressa , con lalavagna multimediale , chepermette di approfondire gliargomenti studiati , ha svoltouna lezione di scienze , e ciha fatto prima ascoltare una r g o m e n t o e p o i ,visualizzandoli sulla lim, ci hafatto eseguire dei questionari.Per noi visitare le scuolemedie è stata un' esperienzafantastica perché tra tre mesidovremo f requen ta r la .

Gianluigi, Giovanna, Christian,RaffaellaClasse 5^A - Sant'Agata Irpina

Saluti alla Scuola Primaria

Ciao scuola ciao!!!a cura della 5ª B Fratta

Scuola elementare,a te un saluto speciale,un ricordo che non tramonta mai.Dirti un semplice CIAO! non possiamo,ma dirti qualcosa di bello è facile.A te che ci hai accolto tra le tue braccia,che ci hai visto crescere e viverela nostra vita passo dopo passo.Aiutaci a salutare i nostri cari insegnantiche nel viaggio della vita ci hanno avviato.A non dimenticare i nostri compagnidi cui alcuni, grazie a te, ora sonoi nostri migliori amici.Ti salut iamo ,dunque, dicendot iche sei una cosa importante,e nella nostra mente ricorderemo,giorno dopo giorno,il momento più bello,il momento che abbiamo vissuto con te.CIAO, scuola elementare!CIAO!!!

Care maestre e maestro, in questo lungo cammino ci avete lasciatotutto quello che ci avete insegnato.Ci avete sostenuto in ogni momento

ed è stato un vero divertimento.Fin da piccoli ci avete rafforzatoe così abbiamo imparato.Anche se urlavate un pochino,subito dopo ci facevate l'occhiolino.Col vostro carattere ci avete dato amore e

per sempre vi terremo nel nostro cuore.Questo è uno dei segni che ci avete lasciatoe sempre nella nostra mente rimarrà scolpito.Ci avete fatto crescere e da semplici

insegnanti,siete diventati per noi le persone piùimportanti.

Come splendide farfalle siamo uscite dalbozzolo e adesso voliamoper raggiungere il nostro traguardo e cosìcrescere, maturare.Arriverà un giorno dove dei nostri tantiviaggi ricorderemocon piacere i bei momenti trascorsi insieme.Anche se voi insegnanti ci mancherete, il

vostro ricordoc i darà la forza per a f f rontarecoraggiosamente la vita.Tante parole non rendono sempreinteressanti i discorsi …A volte basta una sola parola a racchiudereun significato importante … GRAZIE!!!

In questi cinque annitanti amici abbiamo incontratoe voi maestri ci avete accompagnato.Abbiamo trovato dei tesori in mezzo al mare,e una spalla su cui contare.Come figli ci avete trattatoed ogni giorno ci avete amato.Grazie vi diciamo in questo giorno speciale,

per quest i anni trascorsi in modosensazionale.Ai nostri insegnanti più belli,preziosi come gioielli,

per noi siete stati come genitorie ci avete riempito il cuore di mille colori.La gioia, l'amicizia e il rispettosono i valori che ci avete trasmesso.A questo punto vi salutiamo e purtroppo vilasciamo,ma con un bagaglio pieno di affetto e di ricordice ne andiamo.I ricordi di voi tutti nel nostro cuore resteranno,e a tutti auguriamo felice fine anno!!!!

SALUTI VARICiao cara scuola,ormai sono passati cinque bellissimi anniinsieme ai nostri insegnanti che ci hannofatto crescerefacendoci diventare ragazzi maturi.Per questo vi vogliamo ringraziare:

per tutta la vostra passione verso di noie la vostra pazienza.Di cuore vi auguriamo un bellissimo futuroPerché ci avete dato un bellissimo presente!!!


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