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Anno XI - n° 10-2009 IL GIORNALE DELLAAnno XI - n 1-2009 Poste Italiane SpA - Spedizione in A 1,...

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www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 10-2009 PENSIONATI Controllate bene l’indirizzo 9 ENPAM Equilibrio dei Fondi di previdenza 8 PARODI Sempre parole di speranza 2 www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 1-2009 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri Previdenza 2 STORIA L’ospedale più antico di Roma 51 COLERA InadGrave emergenza in Zimbabwe 39 DONNE MEDICO Maternità: astensione facoltativa 30 PARODI Tanti problemi risolti e da risolvere 1 Un poster francese dei primi del ’900 che pubblicizza Tho-Radia, panacea di tutti i mali CONSIGLIO NAZIONALE Unanimità sul Bilancio di Previsione 2009 www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 2-2009 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri Previdenza 1 MEDICI ILLUSTRI Alzheimer e la mente che vacilla 22 QUOTA B InadFondo libera professione 13 PREVIDENZA Fondi: calcolo dei trattamenti 6 MEDICINA GENERALE Passo avanti per l’Accordo 4 Pubblicità del “Thermogen” raccomandato come rubefacente contro “malattie articolari e i dolori di petto” ENPAM Parodi: Noi e la crisi IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 6-2009 Previdenza ASSICURAZIONE Al via la polizza sanitaria 12 ASSISTENZA “Metica” per i più deboli 28 PROFESSIONE Quando il medico è amministratore o sindaco 15 GIOVANI Un progetto Enpam solo per loro 6 PARODI Parlare di previdenza 3 Il manifesto che propagandava le pastiglie di liquirizia per rendere gradevole l’alito anche dopo il fumo Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma periodico DCOER0953 IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 7-2009 Previdenza Poste Italiane SpA Spedizione in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 CNS/AC-Roma periodico Omologato DCOER0953 CONSIGLIO NAZIONALE Approvato il Bilancio consuntivo 4 FEDERSPEV La terza età va difesa VAGNI La prigionia di un eroe PARODI All’insegna della trasparenza 3 43 49 Grande Pharmacie des Halles Centrales (1905, Ars Medica Collections, Philadelphia Museum of Arts) IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 8-2009 Previdenza Poste Italiane SpA Spedizione in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 CNS/AC-Roma PREVIDENZA La sfida: sostenibilità dei Fondi PARODI Tanti problemi difficili 3 6 PROTEZIONE CIVILE Bertolaso e i medici nelle emergenze 16 Due stetoscopi del XIX secolo IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 9-2009 Previdenza Poste Italiane SpA Spedizione in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 CNS/AC-Roma periodico DCOER0953 PENSIONATI Abolizione dell’esonero contributivo 2 7 SOLIDARIETÀ Telethon, vent’anni di ricerca 12 Termoscopio galileiano PARODI Ai colleghi: repetita iuvant www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 3-2009 Poste Italiane SpA Spedizione in Abb Post D L 353/2003 (conv in L 27/2/2004 n 46) art 1 comma 1 CNS/AC Roma IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri Previdenza 64 DONNE MEDICO Chiarimento del ministero sulla maternità 11 QUOTA A InadContributi e domiciliazione bancaria 8 PREVIDENZA Aliquota ridotta per specializzandi della Gestione separata 6 PARODI Se è possibile ancora una volta aiutiamoci 1 Litografia del 1901: riguarda i prodotti farmaceutici provenienti dalle Americhe ASSICURAZIONE Precisazioni sulla Polizza IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 4-2009 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma L’AQUILA, 6 APRILE 2009: OSPEDALE SAN SALVATORE Parodi Non possiamo lasciare soli coloro che chiedono aiuto. L’Enpam è pronto a finanziare il nuovo ospedale. Così ha deciso all’unanimità il Consiglio di amministrazione il 24 aprile © Claudio Morelli/Emblema/Sintesi Previdenza IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 5-2009 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma LA NUOVA POLIZZA SANITARIA [ pagg. 23-40 ] Parodi È stata rinnovata con un’altra Compagnia di assicurazione. Ancora una volta l’Enpam ha agito a favore dei colleghi tenendo ben presente che siamo noi tutti gli artefici del nostro futuro Previdenza periodico DCOER0953 Previdenza Poste Italiane SpA Spedizione in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 CNS/AC-Roma
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www.enpam.it ENPAMFondato da Eolo ParodiAnno XI - n° 10-2009

PENSIONATIControllate

benel’indirizzo

9

ENPAMEquilibriodei Fondi

di previdenza

8

PARODISempre

paroledi speranza

2

www.enpam.it ENPAM

Fondato da Eolo Parodi

Anno XI - n° 1-2009

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

2

STORIA

L’ospedale

più antico

di Roma

51

COLERA

InadGrave

emergenza

in Zimbabwe

39

DONNE MEDICO

Maternità:

astensione

facoltativa

30

PARODI

Tanti problemirisolti

e da risolvere

1

Un poster francese dei primi del ’900 che pubblicizza Tho-Radia, panacea di tutti i mali

CONSIGLIO NAZIONALE

Unanimità

sul Bilancio

di Previsione 2009

www.enpam.it ENPAM

Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 2-2009

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

1

MEDICI ILLUSTRI

Alzheimere la menteche vacilla

22

QUOTA B

InadFondolibera

professione

13

PREVIDENZA

Fondi:calcolo

dei trattamenti

6

MEDICINA GENERALE

Passoavanti

per l’Accordo

4

Pubblicità del “Thermogen” raccomandato come rubefacente contro “malattie articolari e i dolori di petto”

ENPAM

Parodi:Noie la crisi

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli Odontoiatri

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli Odontoiatri

www.enpam.it ENPAM

Fondato da Eolo ParodiAnno XI - n° 6-2009

Previdenza

ASSICURAZIONE

Al via la polizza sanitaria 12

ASSISTENZA

“Metica”

per i più deboli

28

PROFESSIONE

Quando il medico

è amministratore o sindaco

15

GIOVANI

Un progetto Enpam

solo per loro

6

PARODI

Parlare

di previdenza

3

Il manifesto che propagandava le pastiglie di liquirizia per rendere gradevole l’alito anche dopo il fumo

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma

periodico

Omologato

DCOER0953

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli Odontoiatri

www.enpam.it ENPAM

Fondato da Eolo Parodi Anno XI - n° 7-2009

Previdenza

Poste Italiane SpA

Spedizione in Abb. Post.

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004,

n. 46) art. 1, comma 1

CNS/AC-Roma

periodico

Omologato

DCOER0953

CONSIGLIO NAZIONALE

Approvato

il Bilancio

consuntivo

4FEDERSPEVLa terza etàva difesa

VAGNILa prigioniadi un eroe

PARODI

All’insegna

della trasparenza

3 43

49

Grande Pharmacie des Halles Centrales (1905, Ars Medica Collections, Philadelphia Museum of Arts)

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli Odontoiatri

www.enpam.it ENPAM

Fondato da Eolo Parodi

Anno XI - n° 8-2009Previdenza

Poste Italiane SpASpedizione in Abb. Post.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004,n. 46) art. 1, comma 1

CNS/AC-Roma

PREVIDENZALa sfida:sostenibilità dei Fondi

PARODITantiproblemi difficili

3 6 PROTEZIONE CIVILEBertolasoe i medicinelle emergenze

16

Due stetoscopi del XIX secolo

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli Odontoiatri

www.enpam.it ENPAMFondato da Eolo Parodi

Anno XI - n° 9-2009Previdenza

Poste Italiane SpASpedizione in Abb. Post.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004,

n. 46) art. 1, comma 1 CNS/AC-Roma

periodico

Omologato DCOER0953

PENSIONATI

Abolizionedell’esonerocontributivo

2 7 SOLIDARIETÀ

Telethon,vent’annidi ricerca

12

Termoscopio galileiano

PARODI

Ai colleghi:repetitaiuvant

www.enpam.it ENPAMFondato da Eolo ParodiAnno XI - n° 3-2009

Poste Italiane SpA Spedizione in Abb Post D L 353/2003 (conv in L 27/2/2004 n 46) art 1 comma 1 CNS/AC Roma

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

64

DONNE MEDICOChiarimentodel ministero

sulla maternità

11

QUOTA AInadContributi

e domiciliazionebancaria

8

PREVIDENZAAliquota ridotta

per specializzandidella Gestione separata

6

PARODISe è possibile

ancora una voltaaiutiamoci

1

Litografia del 1901: riguarda i prodotti farmaceutici provenienti dalle Americhe

ASSICURAZIONEPrecisazionisulla Polizza

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli Odontoiatri

www.enpam.it ENPAM

Fondato da Eolo Parodi

Anno XI - n° 4-2009

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma

L’AQUILA, 6 APRILE 2009: OSPEDALE SAN SALVATOREParodi Non possiamo lasciare soli coloro che chiedono aiuto. L’Enpam è pronto a finanziare il nuovo ospedale. Così ha deciso all’unanimità il Consiglio di amministrazione il 24 aprile

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Previdenza IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli Odontoiatri

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Anno XI - n° 5-2009

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma

LA NUOVA POLIZZA SANITARIA [pagg. 23-40]

Parodi È stata rinnovata con un’altra Compagnia di assicurazione. Ancora una volta l’Enpam ha agito

a favore dei colleghi tenendo ben presente che siamo noi tutti gli artefici del nostro futuro

Previdenza

periodicoOmologato

DCOER0953

Previdenza

Poste Italiane SpASpedizione in Abb. Post.

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004,n. 46) art. 1, comma 1

CNS/AC-Roma

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un futurodi certezze.

Per mantenere il tuo standard di vita dopo aver cessato l’attività lavorativa avrai necessità del 75/80% dell’attuale reddito professionale.

FondoSanità è la risposta alle tue esigenze di integrazione previdenziale.

Per aderire:A) Scaricare dal sito internet www.fondosanita.it la SCHEDA DI

ADESIONE e il MODULO DI BONIFICO.

B) Spedire la SCHEDA DI ADESIONE compilata unitamente alla copia del BONIFICO EFFETTUATO alla Segreteria di FondoSanità,

P.zza della Repubblica, 68 - 00185 Roma.

Come pagare MENO TASSEI benefi ci fi scali per chi aderisce a FondoSanità sono consistenti: i versamenti infatti sono oneri deducibili in capo all’iscritto per un importo annuale complessivamente non superiore a 5.164,57 euro. Per i familiari a carico i versamenti sono deducibili dal reddito IRPEF del “capofamiglia”, sempre nel limite complessivo di 5.164,57 euro; la deducibilità fi scale, peraltro, è indipendente dalla detrazione di imposta IRPEF del 19%

per le Polizze Vita eventualmente stipulate dall’iscritto prima del 1° gennaio 2001. Inoltre la tassazione della rendita vitalizia del 15% è

ridotta dello 0,30 per ogni anno eccedente il 15° anno di partecipazione fi no ad arrivare al 9%.

CAPITALE TOTALE RENDITA ANNUALE LORDA

Euro 51.645,69 Euro 3.640Euro 154.937,07 Euro 10.920Euro 258.228,45 Euro 16.650,64

Esempio di rapporto tra capitale accumulato (versamenti + rendimenti) e rendita vitalizia calcolato utilizzando un coeffi ciente medio di conversione per l’età di 65 anni. (Legge 335/95)

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PER INFORMAZIONI: Tel. 06 48294333 Sig.ra DANIELA BRIENZA

Tel. 06 48294337 Sig. ra PAOLA CINTIOFax 06/48294284 - E-mail: [email protected]

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Fondi chiusi o fondi aperti?FondoSanità (fondo “chiuso” riservato ai lavoratori del settore) si fa preferire ai numerosi fondi “aperti” disponibili sul mercato per evidenti e concreti vantaggi:• possibilità di scelta e di eventuali cambiamenti dei gestori;• infl uenza sulle scelte attraverso le elezioni dei Rappresentanti dell’Assemblea

e del C.d.A.;• infl uenza sulle scelte strategiche ed organizzative del fondo;• commissioni di gestione (tra 0,10% e 0,15%) nettamente inferiori ai

fondi aperti (in generale tra 0,60% e 2%) e quindi solo 1,5% in 10 anni e non il 6-20%, con sensibili differenze nei rendimenti accumulati e quindi nel capitale e nella rendita vitalizia;

• nessuna spesa per pubblicità e nessuna commissione da corrispondere a venditori o agenti.

Prestazioni pensionisticheIl diritto alla prestazione pensionistica complementare si acquisisce con almeno cinque anni di partecipazione. L’associato potrà chiedere che gli venga liquidato subito, sotto forma di capitale, al massimo il 50% dell’importo maturato, mentre il rimanente verrà impiegato come premio unico per l’acquisto di una rendita vitalizia rivalutabile personale oppure reversibile (moglie, ecc.). In misura non eccedente il 10% della propria contribuzione annua, è possibile acquisire polizze vita assicurative complementari per la copertura dei rischi di invalidità e premorienza.Il regime di capitalizzazione (il capitale versato più i rendimenti accumulati serviranno a garantire le prestazioni pensionistiche future) e di contribuzione defi nita (il livello contributivo è predefi nito e la pensione è in funzione del rendimento netto del fondo) scelti da FondoSanità, lo rendono uno strumento previdenziale sicuro, trasparente, vantaggioso, necessario.

ChiSiamo: FondoSanità, approvato dalla COVIP il 26 luglio 2007, è una associazione senza fi ni di lucro il cui unico obiettivo è quello di offrire un valido strumento di previdenza complementare agli esercenti le professioni sanitarie. Nasce dalla trasformazione del preesistente FondoDentisti che, costituito nel 1996, ha già assicurato la previdenza integrativa agli odontoiatri italiani dall’aprile 1999, risultando il primo fondo pensione chiuso destinato ai lavoratori autonomi. Possono già aderire a Fondosanità tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’ENPAM, gli infermieri iscritti all’ENPAPI , i farmacisti iscritti all’ENPAF e gli iscritti alla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI (infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia), nonché i soggetti fi scalmente a carico degli aderenti.

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SOMMARIO

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

IL GIORNALE DELLA

Numero 10/2009

30-31 Aiuto a chi soffre 32-33 Risparmio dell’e-government34-37 Congressi, convegni, corsi

38 “Fase 1” inaugurata a Cagliari 39 Notizie

40-41 Vita degli Ordini42-45 Recensioni libri 46-47 Viaggi, ancora… Giappone

48 Fiori 49 Mostre ed esposizioni in Italia

50-51 Dada e Surrealismo52 Accadde a… Dicembre 53 “Radio gioventù”

54-55 “Io interpreto un medico in famiglia”56 I volti di Meryl Streep 57 I grandi della Chanson

58-60 Lettere al Presidente 61 Medici senza età 62 Filatelia 63 L’avvocato 64 Conferenza dei giovani medici

2 Parole di speranza3 Enpam: ieri, oggi, domani4 “Casse”, efficacia della privatizzazione5 Centro studi della Federspev

6-7 Nuovi obblighi e antichi problemi 8 Equilibrio dei Fondi 9 Pensionati, attenzione all’indirizzo

10 Medici di bordo “qualificati” 11 Medicina su Internet 12 Assistere un familiare13 Permessi per il padre 14 Tomografia ottica al computer 15 Numeri e formule anticancro

16-17 L’intervista/1: prospettive in ortopedia 18-19 L’intervista/2: dipendenza da Internet20-21 L’intervista/3: farmaci contraffatti22-23 Medici illustri. Aulo Cornelio Celso 24-25 Emergenze, la tubercolosi 26-27 Melanoma cutaneo 28-29 Medico nelle carceri

in questo numero

BORSA DI STUDIO IN MEMORIA DI MARIA BONINO

L’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Valle d’Aosta bandisce un concorso per l’assegnazione di una bor-sa di studio annuale in memoria della dott.ssa Maria Bonino già iscritta a questo Ordine e deceduta in Africa nell’espleta-mento dei suoi doveri professionali. La borsa di studio è indirizzata ai giovani medici che presenteranno lavori di ricercaquali tesi di laurea e/o di specializzazione, sulle problematiche sanitarie più rilevanti, quali ad esempio malattie infettivee malnutrizione nella popolazione materno-infantile dei paesi in via di sviluppo. Il premio di euro 6.000,00 verrà assegnatosulla base della valutazione del lavoro di ricerca presentato, del curriculum universitario e della documentazione di pre-gresse esperienze personali di cooperazione a progetti sanitari nei paesi in via di sviluppo. Possono partecipare al concor-so tutti gli iscritti da non più di sei anni dalla data del presente bando agli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatrid’Italia. I candidati dovranno far pervenire entro e non oltre il 31.12.2009 all’Ordine dei medici chirurghi e degli odonto-iatri della Valle d’Aosta – Corso Lancieri d’Aosta, 5 – 11100 Aosta: 1) domanda di partecipazione al concorso in cartasemplice; 2) copia del lavoro di ricerca (es. tesi di laurea e/o di specializzazione); 3) curriculum universitario; 4) docu-mentazione di pregresse esperienze personali di cooperazione in progetti sanitari nei paesi in via di sviluppo.Per ulteriori informazioni: Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Valle d’Aosta tel. 0165/32953 - fax 0165/31134.

La redazione augura ai lettori Buon Natale e Felice Anno Nuovo

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LA FINESTRA DEL

di Eolo Parodi

Andiamo incontro an-cora una volta adun lungo periodo fe-

stivo, che si conclude conl’inizio del nuovo anno. Di solito sono feste emo-zionanti e stupefacentiche meritano auguri sin-ceri. E’ tradizione che io,ogni anno, trasmetta unmessaggio affettuoso atutti voi, alle vostre fami-glie e, principalmente, acoloro che soffrono nonsolo la malattia, ma spes-so l’indigenza. Un salutoparticolare ai nostri pen-

Presidente

Parole di speranza

sionati, agli anziani, maanche ai giovani che sonoil futuro di tutti noi. Stiamo lavorando per an-dare incontro alle diversenecessità ed aspettative,laddove le leggi e gli or-gani di tutela ce lo con-sentiranno. Care colleghee cari colleghi, se potetedateci sempre più fiducia:noi ce la mettiamo vera-mente tutta. Ecco perchécon tanto affetto e com-mozione vorrei abbrac-ciare ognuno di voi. In una società così triste,talmente spaventata chenon crede in nulla e nes-suno, penso che un po’ ditenerezza offerta conumiltà possa rappresen-tare un raggio di sole chesquarcia le tenebre. Perquesto concludo con unamassima a me cara che hasempre orientato la miavita e che vorrei tanto di-ventasse anche la vostra:“Se devi fare una cosatanto vale farla bene”. •

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APPUNTAMENTI

Enpam:ieri, oggi e domani

partenenza alla professionepiù nobile che ci sia, invi-tandoli a rigettare tutte leprovocazioni che riportanoa divisioni e conflittualitàinterne, non dimenticandodi ricordare polemicamen-te che sono la categoria“meno pagata” in Europa(questa testimonianza ci èstata offerta dal dottor Fio-renzo Corti, responsabilenazionale della Fimmg cheringraziamo). Il presidente ha rassicuratoi congressisti sulla soliditàdella Fondazione Enpamche lui presiede da tempo eper la quale si è dichiarato,a scadenza di mandato, di-sponibile ad ogni ruolo chegli verrà assegnato dai me-

dici. Continuerà, insieme atutta la rappresentanza me-dica che con lui opera al-l'interno dell'Ente, a ga-rantire a tutti i contribuen-ti la pensione massima per-messa dalla sostenibilità deiconti e l'assistenza solidaledi cui recentemente, in se-guito alle ultime tristi vi-cende dell'Abruzzo e Mes-sina, si è data ampia dimo-strazione pratica. Parodi,interrotto frequentementedagli applausi dei conve-nuti, ha dichiarato che di-fenderà, unitamente al Con-siglio di amministrazionedell’Enpam, il patrimoniodella Fondazione (triplica-to nel corso della sua ge-stione) dai ricorrenti attac-

Parodi a Cagliari al congresso della Fimmg

“Il presidente

ha confermato ai congressisti

la solidità dell’Enpam

Intenso ed applauditissi-mo intervento del nostropresidente Eolo Parodi al

congresso nazionale dellaFimmg di fronte a 1500medici di famiglia riuniti inSardegna. Ancora una vol-ta, dopo la trionfale acco-glienza avuta a Torino daicongressisti del Sumai, ilmedico che guida l’Enpamha innanzitutto richiamatoi colleghi all'orgoglio di ap-

Soluzioni aggiuntive per dare

miglior potere di acquisto

alle pensioni

chi da parte di chi è sog-getto a facili voglie di sot-trarre ai medici il frutto didure fatiche e sacrifici. Unpatrimonio finalizzato allatranquillità futura dei pen-sionati e delle loro famiglie. Il nostro presidente è poipassato a parlare dei Fondidell’Enpam. Per risponde-re alle giuste esigenze di te-nuta nel tempo dei bilancidei Fondi verranno prestomesse in pratica le oppor-tune e rigorose manovre diriequilibrio, sempre nelconfronto con le organiz-zazioni professionali inte-ressate e nel rispetto del-l'accettabilità sociale dellemisure adottate. La strategia per la tuteladell'attività post lavorativache l’Enpam persegue siestenderà anche all'analisidi soluzioni aggiuntive perdare miglior potere di ac-quisto alle pensioni e perintegrare volontariamentele stesse nella fase lavorati-va. Parodi, acclamato dal-l’assemblea in piedi, haconcluso sottolineando conrigore l’assoluta trasparen-za ed efficienza dell'opera-to dell’Ente di previdenzadei medici e degli odonto-iatri italiani, efficienza rag-giunta e dimostrata anchenei momenti di difficoltà le-gati alla recente crisi eco-nomica mondiale. •

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“ “

4

PREVIDENZA

curo ma realmente libero.È noto a tutti che nel Con-siglio di amministrazionedell’Enpam siedono, no-minati da vari ministeri vi-gilanti, vari consiglieri e ilpresidente del Collegiosindacale. Ogni modificasostanziale del nostro mo-do di governare deve es-sere approvata dagli stes-si ministeri che esigonostabilità di bilanci con re-gole attuariali da loroemanate e per un periodoche è passato dai 15 ai 30anni e con tendenziale a50. Siamo soggetti a unadoppia iniqua tassazionesui soldi in entrata e sullepensioni e non sempre riu-sciamo ad avere rispostesollecite a richieste fattenell’esclusivo interesse de-gli azionisti.I richiami che il presiden-te del nucleo di valutazio-ne della spesa previden-ziale (Nuvap) AlbertoBrambilla di tassi di ren-

dimento più prudenziali,vista la nostra mission dierogatori di pensioni e as-sistenza può essere sen-z’altro recepita. In effettil’estrema variabilità deirendimenti dei vari istitu-ti possono farci conside-rare anche l’opportunitàdi discutere ad un tavolotecnico regole più omoge-nee per la valutazione dipatrimoni e rendimenti sesi vogliono evitare para-goni non omogenei. Comespesso accade però c’èsempre qualcuno che ten-de di ridurre al minimo glispazi di libertà ai quali unEnte privatizzato non puòassolutamente rinunciarearrivando a dire: “Bisognaavere il coraggio di rimet-tere le mani nell’ordina-mento previdenziale delleCasse privatizzate, isti-tuendo un soggetto che leraccolga tutte, riducendole singole Casse a gestio-ni. Insomma una sorta di

Casse previdenziali, l’efficacia della privatizzazione

“Considerare anche l’opportunità

di discutere a un tavolo tecnico regole più omogenee per la valutazione

di patrimoni e rendimenti se si voglionoevitare paragoni non omogenei

Dalla privatizzazione è stata percorsamolta strada con risultati gestionali

che sono sotto gli occhi di tutti e che ci portano ad essere considerati tra i primi Fondi pensione dell’Europa

di Mario Falconi (*)

Con il D.Lgs 509 del1995 l’Enpam, conaltre Casse di previ-

denza, si privatizza dive-nendo Ente di diritto pri-vato con piena autonomiagestionale, contabile e am-ministrativa sotto il diret-to controllo dello stato.Da allora molta strada èstata percorsa, con risul-tati gestionali che sonosotto gli occhi di tutti eche ci porta ad essere con-siderati tra i primi fondipensione dell’Europa.Ovviamente riteniamo chea garanzia delle pensioniin essere e di quelle futu-re di tutti i suoi azionisti,medici e odontoiatri, ilcontrollo di organi dellostato sia assolutamente in-dispensabile .Qualche dubbio ci assalequando esso tende ad ap-pesantire quelle ali di unvolo che deve essere si si-

Inps delle Casse libero-professionali”. •

P.S. Siamo ancora in atte-sa dal Ministero del Lavo-ro e Politiche Sociali e daquello dell’Economia e del-le Finanze dell’autorizza-zione alla deroga, limita-tamente agli esercizi fi-nanziari 2009 e 2010 peruno stanziamento per pre-stazioni assistenziali chepossa passare dal 5 all’8%.Provvedimento indispen-sabile per venire incontroalle tantissime colleghe ecolleghi tristemente colpitidal terremoto dell’Aquila edi altri comuni della Re-gione Abruzzo. Il nostroCDA ha deliberato tale ri-chiesta in data 26 giugnoc.a. e il mese successivo èstata inviata ai Ministeri.Per favore Signori delle Isti-tuzioni vigilate, vigilate manon appesantiteci le ali.

(*) Vice Presidente vicario Enpam

Da più parti si sentono voci che vorrebbero ridurre gli spazi di libertà delle Fondazioni istituendo un nuovo soggetto

che le raccolga tutte, riducendo le singole Casse libero-professionali sotto un’unica gestione

Considerazioni in difesa dell’Enpam

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“Disponibili

a collaborarecon istitutiuniversitari

ed Enti pubblici

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muove tale ambizioso pro-getto con la consapevolez-za che rappresentarli signi-fica farsi carico delle loronecessità e istanze. Noi siamo aperti e disponi-bili alla collaborazione e al-la condivisione di informa-zioni con gli Istituti univer-sitari ed anche enti pubbli-ci, quali, ad esempio, l’Istato il Censis, che svolgono ri-cerca e attività su questi ar-gomenti di vitale importan-za per i cittadini. Perché siamo convinti chetutti possano trarne benefi-cio. Non solo i pensionati. •

(*) Presidente Federspev

È nato il Centro studisulla terza età

FEDERSPEV

possibile conservarsi in buo-na salute e vivere più a lun-go in maniera autonoma?Gli emolumenti previden-ziali sono adeguati a soste-nere un tenore di vita di-gnitoso? Come sono perce-piti i senior dalla pubblicaopinione? Viene loro rico-nosciuto il merito di avercustodito, valorizzato e pro-mosso la tradizione, la cul-tura, l’identità e il progres-so che rendono viva e vita-le la società? Dare una risposta concretaa questi ed altri quesiti è ciòche si prefigge il neonato“Centro Studi sulla TerzaEtà” istituito dalla Feder-spev, la federazione di sani-tari pensionati che presiedoda oltre vent’anni, seguen-do il buon esempio di

un’iniziativa analoga deno-minata S.H.A.R.E. (Surveyon the Health, Ageing andRetirement in Europe) allaquale partecipano ben 16nazioni europee. L’attività del Centro, pilota-to dall’Istituto d’Igiene del-l’Università di Bologna, sa-rà articolata nella raccolta enell’analisi dei dati inerentiagli effetti sociali delle at-tuali dinamiche demografi-che, all’invecchiamento bio-logico, all’invecchiamentoistituzionale e alle normeche regolano il pensiona-mento in Italia e nei paesioccidentali, ma non solo.La Federspev, da sempre at-tenta e sensibile nel coglie-re mutamenti, tendenze enuove criticità nel pianetadei pensionati lancia e pro-

di Eumenio Miscetti (*)

L’Europa è l’area delmondo maggiormentecolpita dal fenomeno

dell’invecchiamento. Nelvecchio Continente più di18 milioni e mezzo di abi-tanti hanno superato il ve-nerabile traguardo degli ot-tanta anni: a tale primatol’Italia, che è tra i paesi eu-ropei con la più alta pre-senza di anziani, contribui-sce in misura determinan-te. Ma che vita conduce og-gi, nel Terzo millennio, chiha raggiunto la Terza età?Quali sono le prospettive intermini di benessere e di sa-nità dei pensionati soprat-tutto in considerazione ditutto ciò che (inevitabil-mente? ne siamo propriocerti?) la vecchiaia com-porta: la comparsa di disa-bilità da patologie cronichenonché il deficit delle capa-cità motorie e sensoriali chesi traducono in riduzionedella qualità della vita coni conseguenti pesantissimicosti economici e sociali? È

Bandi aperti dalla Federspev per l’assegna-zione di 5 premi studio (1550 euro ciascu-no) nel 2010 a 5 orfani di sanitari (medici,farmacisti,veterinari) per un lavoro indivi-duale originale su argomenti di medicina echirurgia, farmacia, veterinaria, economiae giurisprudenza. Il concorso è riservato ailaureati negli anni accademici 2007/08/09il cui genitore superstite sia iscritto da al-meno un anno alla Federazione; è esclusocolui che abbia già vinto il premio negli an-ni precedenti. I lavori giudicati meritevolidalle apposite commissioni di selezione perogni disciplina saranno premiati nel corso

del 47° Congresso nazionale della Feder-spev che avrà luogo il prossimo maggio (da-ta e luogo da definire).Modalità e termini di presentazione della do-manda: il concorrente in possesso dei re-quisiti necessari alla partecipazione dovràinviare un plico contenente la domanda, ilcurriculum vitae e il lavoro da esaminare me-diante raccomandata a/r entro il 31 genna-io al Delegato nazionale, dr. Ugo Tenchini,via Fontanello, 15 -25075 Nave (BS).Per ogni ulteriore informazione sulle moda-lità di partecipazione, regolamento e modu-li di presentazione: www.federspev.it

PREMI STUDIO A ORFANI DI SANITARI

L'attività della struttura sarà articolata, tra l'altro, nella raccolta e nell'analisi dei dati inerenti agli effetti sociali delle attuali

dinamiche demografiche, all'invecchiamento biologico,all'invecchiamento istituzionale

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È stato stabilito di spostare ad almenotrenta gli originali quindici anni di equilibrio definiti al momento

della privatizzazione

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PREVIDENZA

“tratto col contribuente darispettare all’atto del pen-sionamento.I Ministeri vigilanti per unamaggior sostenibilità delleCasse dei Professionistihanno stabilito con la Fi-nanziaria 2007 ed il suc-cessivo Decreto Intermini-steriale di spostare ad al-meno trenta gli originaliquindici anni di equilibriodefiniti al momento dellaprivatizzazione e di impor-re nuovi criteri di redazio-ne dei bilanci tecnici trien-nali sulla tenuta delle ge-stioni con l’impostazioneannunciata di emanare di-rettive come strumento diindirizzo.Così, a fronte di fisiologiciproblemi previdenziali edeconomici l’Enpam si tro-va ora ad affrontare nuoviobblighi condizionanti lasua attività, che nei primiquindici anni di gestioneprivatistica oltre a rispetta-re tutti i parametri di con-trollo ha visto triplicare ilsuo Patrimonio.

Sostanzialmente sono cin-que le problematiche da af-frontare: • Longevità crescente • Recessione economica • Patrimonio tassato • Aumento pensionati • Flusso contributivo Scenario longevità: aumen-to di tre mesi dell’aspetta-tiva di vita per ogni annoche passa. A sessantacinque anni sihanno statisticamente an-cora più di diciotto anni diaspettativa di vita se ma-schio e ventuno e mezzo sefemmina.Ciò rende più difficile de-finire oggi per domani lavalorizzazione di ogni con-tributo incassato, dato cheper definirla in maniera at-tuarialmente neutra - as-soluta corrispettività tracontributi incassati e pre-stazioni liquidate - si devetener conto della redditivi-tà potenziale che il contri-buto potrà dare fino a chesarà gestito nel Fondo, el’arco temporale di godi-mento della pensione del-l’avente diritto (titolare esuperstite). L’alternativa sarebbe adot-tare il metodo contributivodella definizione della pre-stazione, che non assegnala valorizzazione del con-

Tra nuovi obblighi ed antichi problemi

di Alberto Oliveti (*)

Icontributi dei medici edodontoiatri vengono usa-ti sia per pagare le pre-

stazioni a chi è in pensionesia per accumulare un pa-trimonio di riserva, la cuidimensione minima è defi-nita dalle disposizioni go-vernative di controllo e sor-veglianza emanate al mo-mento dell’avvenuta priva-tizzazione della Cassa nel1994. Cosa viene dato in cambioal contribuente?La vigilanza dei ministerivigilanti sulla sostenibilitàdei Fondi e la possibilità dicostruirsi versamento suversamento l’importo fina-le della pensione, grazie al-la valorizzazione assegnatacon l’aliquota di rendimen-to ad ogni contributo findal momento del suo in-casso da parte della gestio-ne, di fatto un impegno fi-nanziario mensilmente con-

tributo al momento del suoincasso, ma solo al mo-mento del pensionamento,e quindi solleva la gestionedel Fondo dalle responsa-bilità attuariali della neu-tralità tra la valorizzazionedei contributi e le presta-zioni, dato che queste ulti-me vengono definite a po-steriori. Ne va però a scapitol’adeguatezza delle pre-stazioni e l’equità tra ge-nerazioni successive, de-terminata dalla non faciletransizione da un metodoall’altro, per cui i giovanisi troverebbero un pesan-te debito pregresso da so-stenere con il loro lavoroe l’aspettativa di pensionipiù magre di chi li ha pre-ceduti. Evidenti i pesantiriflessi sulla tenuta del si-stema.Recessione economica:l’abbiamo vista tutti e su-bita per quota parte neisuoi riflessi sulla vita rea-le. Il vero problema è co-me minimizzarne primapossibile gli effetti. LaFondazione Enpam ha bi-sogno di un Patrimonioimportante per integrarecon un consistente flussofinanziario da capitale ilflusso dei contributi ne-cessario per pagare le pre-

Mettere efficacemente a reddito i contributi per pagare le prestazioni, questa è la missione di derivazione costituzionale

della Fondazione Enpam. Le diverse problematiche da affrontare

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stazioni in corso e quellepromesse a chi sta ver-sando contributi.Fare politica previdenzialesignifica per la Cassa im-postare anche una efficacepolitica degli investimentia finalità previdenziale, do-ve la diversificazione del ri-schio e la durata degli in-vestimenti siano stretta-mente collegati alle previ-sioni attuariali dei bilancitecnici. Sul Patrimonio tassato c’èpoco da dire, dal momentoche anche i rappresentantiministeriali ne riconosconol’iniquità. La tassazione sot-trae risorse al pagamentodelle prestazioni e per mi-nimizzarne l’effetto ci co-stringe ad artifizi societariche potrebbero essere ab-bandonati se venisse aboli-ta. Ci stiamo adoperandosu tutti i fronti per almenovederla ridotta, ma lo sce-nario economico naziona-

le rende difficoltosaper motivi di cassa

quella che sa-

rebbe una risoluzione equadella questione. I pensionati della Fonda-zione sono destinati ad au-mentare considerevolmen-te quando l’attuale genera-zione dei cinquantenni la-scerà il lavoro tra 2015 e2025.Il rapporto iscritti/pensio-nati ne uscirà modificatoper cui è prevedibile cheper qualche anno alcuniFondi potrebbero portare abilancio consuntivo la ne-gativizzazione transitoriadel saldo previdenziale -contributi verso pensioni –sempre però contando sul-la copertura capiente delPatrimonio accumulato. Tale condizione non ver-rebbe considerata come in-dice strutturale di defaultdel Fondo se le proiezionia cinquanta anni mostras-

tante di una aspettativa li-mitata di guadagno profes-sionale contrapposta nelcampo della previdenza adun consistente patto gene-razionale da onorare. Appare evidente che permantenere intatta la cinghiadi trasmissione delle gene-razioni subentranti, si deb-ba lavorare sull’equità e sul-l’adeguatezza delle presta-zioni, in poche parole sullaconvenienza di ognuno astar dentro un sistema sif-fatto.Dato che l’obiettivo rigo-rosamente perseguito dagliamministratori della Fon-dazione è quello di garan-tire ad ognuno la pensionemassima sostenibile dal si-stema, va promosso il con-cetto della integrazione pre-videnziale tempestiva con-seguente all’analisi tempe-stiva dei propri bisogni postlavorativi, al tempo stessoillustrando gli strumentiidonei per farlo. La “busta arancione” cherendiconti tutti i contribu-ti versati e proietti la pre-stazione corrispondente aseconda di alcune variabilidi evoluzione degli scenarimacroeconomici, appare untassello importante per unacomunicazione più efficacecon gli iscritti che potreb-be arricchirsi in seguito dicontenuti aggiuntivi favo-renti appunto la crescitadella cultura della previ-denza il cui fondamentoprincipale resta la solida-rietà, declinata in una retedi assistenza accessibile,equa, fruibile e centrata sul-le esigenze reali. •

(*) Consigliere Enpam

PREVIDENZA

“ “

Fare politica previdenziale significa per la Cassa impostare anche

una efficace politica degli investimenti

sero poi una ripresa con lapositivizzazione del saldoprevidenziale e il successi-vo accumulo patrimoniale.Sono allo studio attuarialegli opportuni e tempestiviinterventi sui parametri digestione di ogni Fondo pergarantire tale dinamica diequilibrio concordata con iMinisteri Vigilanti.Si valutano interventi per-corribili e socialmente ac-cettabili sull’aumento deicontributi e sulla loro valo-rizzazione (aliquote di ren-dimento) nel mantenimen-to dell’attuale sistema dicalcolo della prestazione ditipo retributivo reddituale,cercando di non agire sul-l’età pensionabile di vec-chiaia e proponendo la ri-valutazione delle pensionialmeno fino al livello at-tualmente in uso all’Inps. Sul flusso contributivo, lapopolazione che invecchiadovrebbe garantire un cre-scente consumo di sanità

per cui sarà compitodelle organizzazioniprofessionali di rap-presentanza delle ca-tegorie tutelate dallaFondazione sorveglia-re sulla corretta corri-spondenza tra le ri-sorse impiegate nellatutela della salute ed iflussi contributivi in-dividuali ai Fondi.Alla generazione me-dica ed odontoiatricache verrà si prospettalo scenario poco invi-

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PREVIDENZA

mento una situazione di cri-ticità, peraltro scontata, inquanto tutte le gestioni era-no calibrate per garantirel’equilibrio entro l’arco tem-porale di quindici anni, aisensi della previgente nor-mativa. Proprio nell’otticadi assicurare la prescrittastabilità dei quindici anni,infatti, erano stati adottati,nel recente passato, dallaFondazione gli interventicorrettivi sui regolamenti diprevidenza dei Fondi.Ne discende che per con-sentire interventi mirati alperseguimento del nuovoequilibrio trentennale, in li-nea con l’esigenza di ri-spettare il principio del-l’equità intergenerazionale,nella valutazione della sta-bilità delle gestioni deve es-sere in qualche modo con-siderata la consistenza delpatrimonio dell’Ente e nonsolo la sua redditività. Inbuona sostanza non si con-cretizza lo squilibrio di unfondo sino a che il patri-monio dell’Ente è in gradodi coprire eventuali tempo-ranei negativi saldi previ-denziali ovvero correnti. So-lo la strutturale incapacitàdel patrimonio accumulatodi garantire l’erogazione

delle prestazioni per il pre-scritto cinquantennio de-termina una reale situazio-ne di insolvenza della ge-stione.È, quindi, su tale premessache vanno studiate e for-malizzate le riforme.L’attuale orientamento èquello di agire con inter-venti di tipo parametrico sulvigente sistema retributivoreddituale.Un eventuale diverso inter-vento di natura strutturale,con passaggio al sistema dicalcolo delle prestazioni conil metodo contributivo, de-terminerebbe, infatti, in-dubbi riflessi negativi in ter-mini di adeguatezza dellaprestazione ed equità inter-generazionale.Tale orientamento, peraltro,nella realtà Enpam è con-fortato dalle seguenti con-siderazioni:– il sistema retributivo tut-tora vigente è più virtuosodi quello già in uso negliEnti pubblici perché calco-la le prestazioni sui redditidell’intera vita lavorativa;– il consistente patrimoniodell’Ente consente di dilui-re nel tempo ogni utile cor-rettivo.Il progetto di riordino deifondi gestiti dalla Fonda-zione dovrà, perciò, esserefondato su interventi che ri-guardano essenzialmente iprofili contributivi e l’as-setto delle prestazioni, cali-brati sulla base delle espo-sizioni delle singole gestio-ni, con l’obiettivo di assicu-rare la prescritta stabilitàtrentennale, fatta salva lapossibilità di supportare conil patrimonio eventuali tem-poranee situazioni di squi-

L’equilibrio dei Fondi di previdenza dell’Enpam

Le riforme a breve che dovranno esseredefinite in sede tecnica interesseranno

tutti i Fondi ad eccezione di quellodegli Specialisti esterni

di Ernesto Del Sordo (*)

Come è noto la legge fi-nanziaria 2007, modi-ficando il disposto del-

l’art. 3, comma 12 della leg-ge 335/1995, ha introdottonovità di rilievo sulla sferadi autonomia normativa ri-conosciuta agli Enti di pre-videnza privati e sui con-trolli cui gli stessi sono sot-toposti da parte degli Or-gani vigilanti. In particolare, gli Enti sonotenuti ora a ricondurre lastabilità delle gestioni entroun arco temporale più am-pio, almeno pari a trent’an-ni in luogo dei previgentiquindici. Nel contempo, illoro potere di interventonormativo è stato svincola-to dalla precedente preor-dinata casistica per essereriferito a tutti “i provvedi-menti necessari per la sal-vaguardia dell'equilibrio fi-nanziario di lungo termine”,da emanarsi tenendo contodelle risultanze del bilanciotecnico, redatto secondo cri-teri uniformi determinaticon Decreto del Ministrodel Lavoro di concerto conil Ministro dell'Economia.A seguito dell’emanazionedel Decreto ministeriale 29novembre 2007, che ha da-to attuazione al dispostodella citata legge finanzia-ria, la Fondazione ha ac-quisito i bilanci tecnici deifondi di previdenza riferitial 31 dicembre 2006, le cui

risultanze danno conto de-gli anni in cui, a normativavigente, assumono valorenegativo rispettivamente ilsaldo previdenziale, il saldocorrente ed il saldo com-plessivo.Giova in proposito precisa-re che il saldo previdenzia-le è dato dalle entrate con-tributive e dalle uscite perprestazioni del singolo an-no; il saldo corrente è rife-rito al totale delle entrate(contributi e rendimento delpatrimonio) ed al totale del-le uscite (prestazioni e co-sti di gestione) dell’anno; ilsaldo complessivo indical’anno in cui la gestione, purutilizzando la disponibilitàpatrimoniale accumulata,non è in grado di coprireper intero il costo delle pre-stazioni.In merito va preliminar-mente rappresentato che ilcitato Decreto ministerialenon indica esplicitamente aquale parametro si debbafar riferimento per deter-minare l’effettiva situazio-ne di squilibrio finanziariodei fondi. Utilizzando il sal-do previdenziale ovvero ilsaldo corrente come indi-catore di stabilità, i bilancitecnici evidenziano al mo-

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In effetti gli archivi anagra-fici trasmessi dagli Ordinidei Medici contengono giài dati di tutti gli iscritti al-l’Albo, anche se hanno su-perato il 65° anno di età.Anche dopo il pensiona-mento dall’Enpam vienespedita ai medici una granmole di corrispondenza im-portante: ad esempio il Mo-dello D, per la denuncia delreddito professionale chepuò essere prodotto a qua-lunque età e sul quale oc-corre versare la contribu-zione proporzionale, il cor-rispondente Modello Mavper effettuare il relativo ver-samento, il cedolino dellapensione, e soprattutto ladocumentazione fiscale perla denuncia dei redditi, il fa-moso Modello Cud, che vie-ne inviato ai pensionati en-tro la fine di febbraio di cia-scun anno. Si comprendequindi come sia importan-te per la Fondazione e per ititolari di pensione potercontare su un indirizzo at-tendibile: per farseneun’idea basterebbe guarda-re la mole di modelli fisca-li che ritornano al mittenteper mancato recapito.Il vero problema per avereun indirizzo corretto è pe-rò rappresentato dal fattoche molti medici, dopo ilcompimento del 65° annodi età, pur restando iscrittiall’Albo, non conservano unrapporto costante con ilproprio Ordine di apparte-

nenza. Può così accadereche l’indirizzo di residenzacomunicato all’Enpam inoccasione del loro pensio-namento sia più aggiorna-to di quello che risulta me-morizzato presso l’archiviodell’Ordine. Trasferire sicet simpliciter l’indirizzomemorizzato dall’archiviodell’Ordine nell’archiviodell’Enpam potrebbe quin-di in diversi casi essere unerrore, perché riportereb-be in uso un indirizzo nonpiù attivo.D’altra parte, il medico checontinua ad esercitare ocomunque a svolgere atti-vità ordinistica e cambiaresidenza dopo i 65 anni,giustamente ritiene di averadempiuto ai suoi obblighisemplicemente comuni-cando all’Ordine il nuovoindirizzo, senza inviareanaloga notizia alla Fon-dazione.Ecco perché l’Enpam ha de-ciso di inviare (all’attualeindirizzo memorizzato inarchivio) a tutti i pensionatimedici e odontoiatri ultra-sessantacinquenni (o pen-sionati per invalidità asso-luta e permanente) che ab-biano mantenuto l’iscrizio-ne all’Ordine Provincialeuna lettera nella quale vie-ne comunicato l’indirizzo diresidenza a tutt’oggi conte-nuto negli archivi ordinisti-ci. Se l’interessato non da-rà alcun riscontro alla let-tera dell’Enpam, l’indirizzo

Pensionati Enpam, attenzione all’indirizzo

librio del saldo previden-ziale.Dalle prime proiezioni at-tuariali effettuate su alcuneipotesi di studio è emersoun dato positivo: agendocon misure di tipo parame-trico è possibile evidenzia-re, per i prescritti cinquan-t’anni di previsione, un sal-do complessivo sempre po-sitivo per tutto il periodo divalutazione, anche se laconsistenza del patrimoniodecresce in corrispondenzadegli anni in cui per effettodella struttura per età dellapopolazione degli iscritti(gobba previdenziale) si re-gistra un forte aumento del-le uscite per pensioni. An-che in tali anni, comunque,il patrimonio è in grado diassicurare la riserva legaleprescritta dal decreto legi-slativo n. 509/1994.Le riforme che dovranno abreve essere definite in se-de tecnica, per essere, quin-di, sottoposte al vaglio deicompetenti organi delibe-rativi dell’Ente, interesse-ranno tutti i Fondi di previ-denza, ad eccezione delFondo Specialisti Esterni.Per tale gestione, infatti, laprescritta stabilità resta almomento legata al favore-vole evolversi del conten-zioso giudiziario in atto conle società obbligate al ver-samento del contributo dicui all’art. 1 comma 39 del-la legge n. 243/2004 ed aipositivi riflessi connessi al-l’adozione del metodo con-tributivo per il calcolo del-le prestazioni, già formal-mente deliberato dall’En-pam. •

(*) Vice Direttore generale Enpam

di Giovanni Vezza (*)

Da gennaio l’allinea-mento anagrafico congli Ordini coinvolge

anche i medici e gli odon-toiatri in pensione.Com’è noto, già da alcunianni l’Enpam ha avviato unprogetto di allineamento edaggiornamento degli archi-vi anagrafici ai dati tra-smessi in via telematica da-gli Ordini provinciali deiMedici e degli Odontoiatri.L’iniziativa sinora ha inte-ressato esclusivamente gliiscritti cosiddetti attivi, cioèdi età inferiore ai 65 anni: èstata infatti ritenuta priori-taria l’esigenza di inviare adindirizzi corretti le cartelledi pagamento del contribu-to minimo obbligatorio, alfine di assicurare il più pos-sibile la regolarità del rap-porto con l’Enpam. In ef-fetti questa modalità tecni-ca consente di ottimizzare itempi e la qualità della tra-smissione e della acquisi-zione dei dati, e, nel con-tempo, di ridurre i possibi-li errori di inserimento do-vuti alla digitazione ma-nuale degli stessi, garan-tendo in questo modo unamaggiore sicurezza.Ora che il progetto per imedici e gli odontoiatri inattività può dirsi a regime,in quanto tutti gli Ordini vihanno ormai aderito, ègiunto il momento di esten-derlo anche ai pensionati.

PREVIDENZA

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Enpam ha deciso di inviare a tutti ipensionati ultrasessantacinquenni

una lettera nella quale viene comunicatol’indirizzo di residenza a tutt’oggicontenuto negli archivi ordinistici

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di residenza comunicatodall’Ordine si intenderà sen-z’altro approvato, e ad essoverrà inviata tutta la suc-cessiva corrispondenza, ivicompreso il Modello Cuddel prossimo mese di feb-braio. Se invece l’indirizzofosse diverso o comunquevi si riscontrasse un qual-siasi errore (numero civico,CAP, inesatta indicazionedella frazione, ecc.) l’inte-ressato dovrà recarsi tem-pestivamente all’Ordine diappartenenza, responsabi-le della tenuta dell’Alboprofessionale, per effettua-re le necessarie variazioni.E’ ammessa anche la co-municazione postale del-l’indirizzo corretto, da in-dirizzarsi sempre all’Ordi-ne, accompagnata dalla fo-tocopia di un documento diriconoscimento. Non avran-no invece alcuna efficaciale comunicazioni di varia-zione dell’indirizzo di resi-

denza effettuate nei con-fronti dell’Enpam, che ter-rà conto esclusivamente diquelle comunicate diretta-mente dagli Ordini nel loroflusso telematico.Si ringraziano fin d’ora lestrutture degli Ordini pro-vinciali, che saranno chia-mate nelle prossime setti-mane ad uno sforzo sup-plementare per fornire il ne-cessario supporto alle istan-ze degli iscritti; d’altra par-te, si può star certi che ilmaggior impegno richiestooggi ai dipendenti ordini-stici produrrà certamentedomani una contrazione delloro lavoro, grazie alla dra-

stica riduzione di disguidi esmarrimenti.Tutto questo per i medici egli odontoiatri che restanoiscritti all’Ordine. Per quan-ti si sono già cancellati dal-l’Albo (e che quindi non ri-ceveranno dall’Enpam nes-suna comunicazione) inve-ce non cambia nulla: l’even-tuale variazione di indiriz-zo dovrà essere comunica-ta direttamente alla Fonda-zione tramite l’apposito mo-dulo reperibile presso gliOrdini dei Medici oppuresul sito Internet della Fon-dazione alla voce www.en-pam.it/ Modulistica/Co-municazione residenza. Al-

PREVIDENZA

lo stesso modo dovrannocomportarsi i superstiti diiscritto, che ovviamente nonsono inseriti negli archiviordinistici.Sempre all’Enpam gli iscrit-ti, i non iscritti e i supersti-ti possono indicare – trami-te l’apposito modulo - unsecondo indirizzo, non uf-ficiale, da utilizzare pereventuali comunicazioni.Attenzione, però: per ognivalenza legale resterà co-munque valido il primo in-dirizzo di residenza, quelloper intendersi comunicatodall’Ordine ovvero sempredall’interessato che lo ha in-dicato come principale,qualora sia variato dopo lacancellazione dall’Albo.L’Enpam, comprendendo ilpiccolo disagio arrecato aipensionati, è comunque cer-to della loro fattiva colla-borazione, nel comune in-teresse. •

(*) Dirigente Enpam

Comunicazione del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali -Dipartimento dell’Innovazione - Direzione Generale del Personale,

dell’Organizzazione e del Bilancio

Qualifica sanitaria per i medici di bordo

L’Italia sin dall’anno1895, al fine di ga-rantire una immedia-

ta assistenza sanitaria nellesituazioni più diverse a tut-ti i passeggeri durante le lun-ghe o brevi traversate a bor-do delle navi, si è fatta cari-co di individuare una speci-fica qualifica sanitaria: il“medico di bordo”.Tale figura è, infatti, il risul-tato di un’attenta attività del

Ministero della Salute oraMinistero del Lavoro, dellaSalute e delle Politiche So-ciali che, con concorso pub-blico effettuato con caden-za quinquennale, selezionaattraverso una complessa se-rie di esami i candidati – giàabilitati all’esercizio dellaprofessione medica – idoneiad ottenere l’autorizzazioneall’imbarco in qualità, ap-punto, di medico di bordo.

È sempre a cura dell’ex Mi-nistero della Salute, sulla ba-se della normativa vigente,inserire i medici abilitati ne-gli specifici elenchi da cui lecompagnie di navigazione egli armatori devono attinge-re per le loro necessità.Ciò premesso, considerato ilrilievo ormai assunto dal-l’attività medica a bordo del-le navi, il carattere poliva-lente ed il contesto interna-

zionale della stessa, appareutile segnalare che, per chifosse interessato ad appro-fondire le proprie esperien-ze professionali in questosettore, sulla Gazzetta Uffi-ciale – IV serie speciale – del20 novembre 2009 è pub-blicata la sessione d’esami diidoneità per il consegui-mento dell’autorizzazione al-l’imbarco in qualità di me-dico di bordo. •

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Considerando la copertura mediatica che l’influenzaA ha ricevuto negli ultimi otto mesi non è una sor-presa la diffusione sul Web di siti e servizi dedicati

all’argomento. Rilevante per lo sforzo compiuto nella con-divisione e nella personalizzazione dell’informazione è sta-to l’impiego di strumenti del Web 2.0 da parte del Centroamericano per il controllo e la prevenzione delle malattie(Centers for Disease Control and Prevention - CDC).A cominciare con l’apertura a maggio 2009 di un profilosu Facebook (www.facebook.com/CDC) aggiornato quo-tidianamente, e di canali su Twitter (http://twitter. com/ CDCflu), la piattaforma di microblogging in cui gli utentipossono inserire messaggi non superiori ai 140 caratteriper informare i visitatori delle novità in tempo reale, il CDCha mostrato impiegando i social network la volontà di coin-volgere i più giovani. Un canale aperto su YouTube(www.youtube.com/cdcstreaminghealth) offre oltre 60 vi-deo riguardanti argomenti medici tra cui tavole rotonde sulvirus, motivazioni dietro al ritardo del rilascio del vaccinoe la somministrazione di medicinali antivirali durante la ma-lattia. Ad aggiungersi alla “Public Health Image Library”(http://phil.cdc.gov/phil/home.asp) che fornisce l’accessoalle numerose immagini di proprietà del CDC, troviamo an-che un canale su Flickr (www.flickr.com/photos/cdc_ e -health), l’applicazione online per la gestione e la condivi-sione di foto, con interessanti immagini riguardanti la cam-pagna informativa sull’influenza e lo studio al microscopiodel virus. Ovviamente non potevano mancare i Feed RSS(www 2c.cdc.gov/podcasts/rss.asp) per consentire l’inte-grazione degli aggiornamenti nell’aggregatore di notizie scel-to dall’utente e i podcast (www.cdc.gov/podcasts) per ascol-tare file audio e vedere video in streaming direttamente dalpc o scaricarli sul proprio lettore portatile.Per avere un collegamento diretto con gli esperti del CDCè stato istituito un blog “Focus on Flu” (http:// blogs .web

md.com/focus-on-flu) in collaborazione con gli esperti diWebMD (www. webmd.com/), portale pluripremiato dedi-cato alla medicina. Anche la navigazione con il cellulare hatrovato spazio con l’“Internet Mobile CDC Web Site”(http://m.cdc.gov) con più di 16 mila pagine a disposizione.A settembre 2009 è stata anche lanciata una campagna pi-lota per inviare importanti notizie sanitarie direttamente al-l’utente: il progetto della durata di tre mesi prevede l’inviodi tre SMS a settimana. In Italia il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politi-che sociali oltre a fornire sul sito ufficiale (www.ministerosalute.it) un focus sull’influenza con notizie sulla situazionedella penisola, domande e risposte sul vaccino, consigli peri genitori, ordinanze e circolari per gli addetti ai lavori e pre-cisazioni sul Call center 1500 (che risponde dal lunedì alvenerdì dalle ore 8 alle ore 18), ha lanciato la campagna in-terattiva contro il virus creando la risorsa www. fermail virus.it che offre comunicazioni e strumenti adatti al pub-blico come la mappa dei sintomi, giochi, un test per rico-noscere il virus, ma anche i cosiddetti widget, cioè quelleapplicazioni che illustrano i contenuti della Campagna eche possono essere integrati nei blog, nei siti web persona-li, o nelle pagine private dei social network. •

Il virus H1N1 sul Web

a cura di Claudia Furlanetto INTERNET

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NORMATIVA

famigliare (coniuge, figli,genitori, fratelli) disabile insituazione di gravità rico-nosciuta dalla Commissio-ne ASL e non ricoverato atempo pieno in un istitutopuò usufruire di tre giornidi permesso mensile, anchefrazionati a mezza giornatao a ore, scelti secondo le ne-cessità e comunicati al da-tore di lavoro in tempo uti-le per consentirne la sosti-tuzione e l’organizzazionedel lavoro; fanno eccezioneimprovvise e sopravvenutenecessità connesse alla di-sabilità e in tal caso la co-municazione va fatta primadell’inizio del servizioQuesti permessi non inci-dono su ferie e tredicesimae sono utili ai fini del trat-

tamento di quiescenza; nonsono invece valutabili né aifini del trattamento di fineservizio (indennità premiodi servizio ed indennità dibuonuscita) né del TFR.

Congedo straordinarioQuando non ci siano altrepersone che possono pren-dersene cura al lavoratoreper l’assistenza di soggetticonviventi con handicap insituazione di gravità (ossiaaffetti da minorazione, sin-gola o plurima, che abbia ri-dotto l’autonomia persona-le, correlata all’età, in mo-do da rendere necessario unintervento assistenziale per-manente, continuativo eglobale nella sfera indivi-duale o in quella di relazio-

ne), accertata dalle apposi-te commissioni istituitepresso le ASL, è concesso(entro 60 giorni dalla ri-chiesta) un periodo massi-mo retribuito di due annicomplessivamente (tra tut-ti i soggetti fruitori).L’indennità per il congedostraordinario non essendouna retribuzione non ha ef-fetto sulla tredicesima men-silità, sulle ferie e neppuresul trattamento di fine ser-vizio o fine rapporto. Il con-gedo straordinario è invececoperto ai fini del tratta-mento di quiescenza dacontribuzione figurativa neilimiti previsti dal tetto dei36.151,98 euro indicizzatiannualmente.Va ricordato che per il re-quisito di “convivenza” vafatto riferimento alla resi-denza, quale luogo abitua-le ai sensi dell’art. 43 del co-dice civile, non potendo ri-tenersi conciliabile con lapredetta necessità la condi-zione di domicilio né la me-ra elezione di domicilio spe-ciale previsto per determi-nati atti o affari dall’art. 47del codice civile. •

(*) Consigliere Enpam

Assistenza a un familiareper il dipendente pubblico

Può capitare la necessità di dover assistere un familiare disabile come il coniuge, i figli, i genitori o i fratelli.

Per il lavoratore dipendente sono previste dalla legge particolari agevolazioni

“Il dipendente pubblico

può richiedere un periodo di congedo

non retribuitofino ad un massimo

di due anni

di Marco Perelli Ercolini (*)

Permesso per lutto oimprovvisa grave in-fermità di un fami-

gliarePer legge sono previsti 3 gior-ni all’anno di permesso retri-buito per improvvisa graveinfermità o decesso di un famigliare di primo grado.

Congedo per gravi motividi famigliaIl pubblico dipendente puòrichiedere un periodo dicongedo non retribuito finoad un massimo di due anninell’intero arco di vita la-vorativa (assommato adeventuali periodi di conge-do straordinario eventual-mente fruito) per gravi mo-tivi personali o famigliari.La concessione non è un di-ritto assoluto ed è discre-zionale da parte dell’ammi-nistrazione.

Permessi mensiliIl lavoratore che assiste un

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vita del bambino o entroil primo anno dall’in-gresso in famiglia del mi-nore adottato o affidato,anche qualora la madresia casalinga.

Ricordiamo come lalegge 1204 del 30

dicembre 1971all’articolo 10preveda che idatori di la-voro debba-no consentire

alle lavoratri-ci madri, du-rante il primo

anno di vi-

ta del bambino, due pe-riodi di riposo della dura-ta di un’ora ciascuno, an-che cumulabili durante lagiornata. Questi riposi siriducono a uno solo sel’orario giornaliero di la-voro è inferiore a sei ore.La legge 903 del 9 di-cembre 1977, all’articolo6-bis commi 1 e 2, ha poiprevisto che questi perio-di di riposo potessero es-sere usufruiti anche dal pa-dre lavoratore in determi-nate situazioni e precisa-mente, nel caso in cui i fi-gli venissero affidati al so-lo padre, in alternativa al-la madre lavoratrice di-pendente che non se ne av-valga, oppure nel caso incui la madre non sia la-voratrice dipendente ecioè lavoratrice autono-ma (artigiana, commer-ciante, coltivatrice di-retta), parasubordina-ta o libero professio-nista e, infine, in casodi morte o di grave

infermità della madre. Rimaneva esclu-

so il diritto delpadre ai riposiorari quando lamadre non

svolgesse at-tività lavo-rativa (fat-

NORMATIVA

Madre casalinga e padre lavoratore

Con la sentenza n. 4293 del 2008 il Consiglio di Stato hariconosciuto a un padre il diritto ai riposi orari anche se la madrenon svolge attività lavorativa essendo casalinga ma pur tuttaviaimpegnata in attività che la distolgano dalla cura del neonato

“Quando la madre è

casalinga e non puòdi dedicarsi alla cu-

ra del neonato perché im-pegnata in altre attività,i riposi giornalieri di ma-ternità (meglio conosciu-ti riposi per l’allatta-mento) spettano alpadre: in pratica, ilpadre dipendentepuò fruire dei riposigiornalieri, nei limi-ti di due ore o diun’ora al giorno a se-conda dell’orario gior-naliero di lavoro, entroil primo anno di

Purché la madre si trovi nell’oggettiva

impossibilità diaccudire la proleperché impegnata

in altre attività

ta salva l’ipotesi di graveinfermità). Con la sentenza n. 4293del 9 settembre 2008 ilConsiglio di Stato sez. VI,poiché numerosi settoridell’ordinamento conside-rano la figura della casa-linga come lavoratrice, in-dividuando così la ratiodella norma, volta a bene-ficiare il padre di permes-si per la cura del figlio al-lorquando la madre nonne abbia diritto in quantolavoratrice non dipenden-te e pur tuttavia impegna-ta in attività che la distol-gano dalla cura del neo-nato, ha riconosciuto a unpadre il diritto ai riposiorari anche se la madrenon svolgeva nella fatti-specie attività lavorativaessendo casalinga. Ora l’Inps, con la circola-re n. 112 del 15 ottobre2009, in considerazionedell’interpretazione esten-siva operata dal Consigliodi Stato, fornisce le indi-cazioni per usufruire didetta possibilità, purchéla madre si trovi nell’og-gettiva impossibilità diaccudire la prole perchéimpegnata in altre attivi-tà (ad esempio accerta-menti sanitari, partecipa-zione a pubblici concor-si, cure mediche ed altresimili). •

m. p. e.

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MEDICINA

di Enzo Gallo

L’ospedale Umberto Idi Siracusa si è forni-to di un apparecchio

all’avanguardia per le gra-vi affezioni oculari: il To-mografo a coerenza ottica.Un importante passo avan-ti fatto dall’Ausl di Sira-cusa, che a seguito di pro-cedura negoziata, è riusci-ta ad assicurarsi il prezio-so strumento, che consen-tirà con grande precisionedi curare molte patologiedell'oftalmologia, diretta-mente sul territorio sici-

liano. Già presente in altriospedali del nord, in Sici-lia con l’acquisizione del-l’importante macchinario,si potranno avere risultatifinora insperati, dato chele principali applicazionidella tomografia a coeren-za ottica si hanno nellachirurgia vitreoretinica,nella retina medica, nelglaucoma e nelle patologiecorneali. Dunque il nuovostrumento diagnosticol’OCT (Tomografia Otticaa luce Coerente) partico-larmente utile nella curadelle degenerazioni macu-

lari senili, contribuirà allariduzione delle lunghe li-ste di attesa della regioneSicilia. Si tratta di una me-todica diagnostica non in-vasiva d’introduzione re-lativamente recente ma en-trata ormai nella praticaclinica consolidata, con unambito di applicazioni invia di continua espansionee che ha radicalmentecambiato la diagnosticaper immagini della retina.Il tomografo ha un mec-canismo di funzionamen-to semplice: un pannellodi luce bianca viene pro-

iettato sulla struttura daanalizzare ed il raggio diluce rifatto viene analizza-to dal medesimo strumen-to. La tecnica trova largouso in oftalmologia e hanumerose altre applica-zioni biomediche. L'OCTsfrutta un raggio laser in-frarosso. Analogamente aquello che fa un sonar coni fondali (a livello acusti-co), riesce a ricostruire alcomputer la struttura cor-porea in due o tre dimen-sioni. Il tutto grazie al ri-flesso dei raggi infrarossi.Consente, ad esempio, lostudio in sezione dellamembrana retinica la dia-gnosi di eventuali patolo-gie. Infatti, si possono in-dividuare eventuali rottu-re, assottigliamenti o alte-razioni del tessuto nervo-so che ci consente la vi-sione. È una tecnica parti-colarmente importante perla diagnosi e la prognosidel foro maculare e dellamembrana epiretinica. In-fatti consente di analizza-re con particolare cura lostato della macula, la zo-na centrale della retina ric-ca di fotorecettori impie-gati per la visione fronta-le (si tratta dei coni, che ciconsentono di vedere a co-lori in modo distinto). •

Tomografia ottica computerizzataall’ospedale di Siracusa

Tecnica importante per la diagnosi e la prognosi del foro maculare e della membranaepiretinica. Consente di analizzare lo stato della macula, la zona centrale della retina

ricca di fotorecettori impiegati per la visione frontale

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MEDICINA

arch Council, per con-durre l’impresa, 1,7 mi-lioni di euro, una cifrasufficiente a coprire i co-sti di cinque anni di ri-cerca. Con questo finan-ziamento sarà possibileutilizzare strumenti e tec-niche computazionali al-l’avanguardia, con l’obiet-tivo di costruire un mo-dello virtuale dell’evolu-zione del morbo su scalacellulare, arrivando così acomprendere il perché dicrescite tumorali diffe-renti tra una persona el’altra. Dice infatti il pro-fessor Mark Chaplain,preside della Facoltà dimatematica dell’universi-tà: “Una delle grandi sfi-de nella cura del cancro èche si possono avere duepazienti con lo stesso tipodi tumore nella stessa par-te del corpo, ma che poisubiranno uno sviluppodella malattia completa-mente diverso. I fattoriche contribuiscono allaformazione e alla crescitadelle cellule tumorali pos-sono tutti essere misura-ti: la maggior parte deiprocessi biologici chehanno luogo nel corpoumano coinvolge molti fe-nomeni diversi ma inter-connessi a cui si possonoapplicare i criteri della

matematica”. Il cancro èuno dei grandi killer delmondo sviluppato: circa11 milioni di nuove dia-gnosi e circa 7 milioni dimorti ogni anno. E iltrend è in incremento: se-condo l’Organizzazionemondiale della sanità, lemorti per cancro saranno9 milioni nel 2015 e 11,5milioni nel 2030.Il progetto quinquennaleimpegnerà sette ricerca-tori a tempo pieno, tra cuibiologi, medici, fisici ematematici. La DundeeUniversity, secondo Cha-plain, “ha la necessariaesperienza di collabora-zione tra discipline per la-vorare al meglio su que-sta importante sfida”. Ineffetti, l’istituto accade-mico vanta una lunga tra-dizione in biologia mate-matica: il professor D’Ar-cy Wentworth Thompson,docente dal 1884 al 1917ed autore di “Growth andForm” (Crescita e For-ma), può essere conside-rato il primo biologo ma-tematico.I fondi europei sono statiassegnati in virtù dei suc-cessi riscossi dalla Facol-tà di matematica. Negliultimi tempi è stato regi-strato un boom di iscri-zioni sia a livello di corsi

accademici che in materiadi studi post-laurea. “Èevidente che l’interesseper la matematica sta au-mentando, e noi ne siamoorgogliosi”, continua ilprofessore. “Il lavoro sulmodello virtuale dello svi-luppo tumorale testimo-nia come sia possibile ap-plicare la scienza dei nu-meri a numerosi campi diconoscenza, dalla scienzaallo sport fino all’econo-mia. E c’è una nuova ge-nerazione di studenti chese ne rende conto piena-mente”. Saranno i nume-rosi libri sull’argomento,saranno serial tv come“Numbers”, che vede pro-tagonisti gli algoritmi ap-plicati alle indagini sul cri-mine, fatto sta che l’at-tenzione verso la mate-matica è in crescita espo-nenziale. Forse la chiavedel suo fascino sta nellasua presunta capacità dispiegare i fenomeni che cicircondano. Scriveva Ga-lileo Galilei nel “Saggia-tore”: “Questo grandissi-mo libro… (io dico l’uni-verso)… non si può in-tendere se prima nons’impara a intender la lin-gua, e conoscer i caratte-ri, né quali è scritto. Egliè scritto in lingua mate-matica”. •

Numeri e formulecontro il cancro

Crescita e diffusione delle cellule tumorali seguono un preciso schema matematico? È quanto cercheranno di stabilire i ricercatori della scozzese

Dundee University dove si usa la matematica per capire la crescita tumorale

“Circa 11 milioni di nuove diagnosi

e 7 milioni di morti ogni anno

di cancro

di Livio Frittella

Usare modelli nume-rici per studiare lecaratteristiche del

cancro non è di certo unanovità: ad esempio, un pa-io di anni fa una docentedi matematica all’HarveyMudd College della Cali-fornia, Lisette De Pillis,aveva individuato alcunialgoritmi in grado di otti-mizzare la combinazionedi diverse strategie impie-gate per combattere ilcancro (vaccinoterapia,immunoterapia e chemio-terapia). Stavolta, però,gli esperti britannici vo-gliono indagare con for-mule e calcoli il progredi-re del tumore e come ilmale si sviluppa e si dif-fonde nel corpo, per poiformulare la corretta dia-gnosi e quindi scegliere lecure più indicate.L’ateneo di Dundee rice-verà dall’European Rese-

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“Il problema non è se il paziente potràcorrere tra pochimesi ma se potrà

rincorrere il nipotino quando sarà

anziano!

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L’INTERVISTA/1

di Carlo Ciocci

Ache punto è oggil’ortopedia? Il progresso scienti-

fico è per molti aspetti on-divago: ad una fase di ra-pido sviluppo segue spes-so l’assestamento. Attual-mente, per quanto riguar-da la chirurgia articolaree sportiva siamo in una fa-se di “digestione”: inten-do dire che vi sono fasi dirapido assorbimento del-le novità che poi vengonoanalizzate e metabolizza-te: la parte nobile è assor-bita e quella di rifiuto eli-

minata dall’esperienza. Inquesti anni si inizia ad in-travedere nuovi orizzonticon l’impiego della gene-tica e della biochimica mo-lecolare che andranno adaffiancare l’operato del chi-rurgo. Queste, allo stato at-tuale, sono strade ancoranebulose ma certamente infuturo il chirurgo dovrà av-valersi di tali metodiche.Oggi giorno si parla moltodi cellule staminali ed i pa-zienti chiedono, spesso con-fusamente, proprio una chi-rurgia con le staminali. Siparla di fattori di crescitache abbiamo iniziato adusare ma non sappiamo an-cora modulare. Il processobiologico di riparazione del-le nostre lesioni è ben co-dificato ed attraversa tre fa-si: una fase infiammatoriapostraumatica, una fase ri-parativa ed una di rimodel-lamento. Questa è una leg-ge universale che è validaper gli uomini così come

per tutti gli altri esseri vi-venti. Noi con i fattori dicrescita andiamo ad inter-ferire e agevolare una diqueste fasi, ma non sappia-mo come e quando inter-venire in queste fasi e perquanto tempo. La verità èche siamo ancora in una fa-se sperimentale ed iniziale.I risultati li vedranno leprossime generazioni di or-topedici.

E la sua generazione qua-li risultati ha raggiunto? Intanto va detto che unprimo assioma che ho im-parato è che non sono ingrado di ristabilire con inostri interventi “rico-struttivi” la normalità: noiristabiliamo solo unapseudo-normalità anato-mica! Non abbiamo lapossibilità di ricostituirel’anatomia così fine e co-sì complessa quale quellache ci ha fornito la natu-ra. Per perfette che possa-

no essere le nostre rico-struzioni, risultiamo esse-re grossolani. Ridiamo lafunzionalità, ma nonl’anatomia! Ogni inter-vento chirurgico che vadadal semplice menisco allaricostruzione legamento-sa, dallo stabilizzare unarotula, o una spalla, ha uncosto biologico. Inevita-bilmente si svilupperannoalterazioni a carico del-l’osso con insorgenza difenomeni artrosici più omeno gravi: nella chirur-gia articolare c’è questocosto da pagare. Con talepremessa, oggi cerchiamodi essere più rispettosi del-l’anatomia con interventimini-invasivi. Il concettodi mini-invasività nellachirurgia non deve signi-ficare però minor cicatri-ce ma rispetto maggioredell’anatomia!

Lei si riferisce ai proble-mi legati al periodo im-mediatamente postchi-rurgico o a distanza? Mi preoccupo di ciò chepotrà accadere al mio pa-ziente tra vent’anni. Nellemie valutazioni se opera-re o meno un paziente in-tervengono anche consi-derazioni proiettate nel fu-turo: il problema non è seil paziente potrà correretra pochi mesi, ma se po-trà rincorrere il nipotinoquando sarà anziano!

La tecnica operatoria è lastessa sia che si operi unatleta sia una persona co-mune? I pazienti vengono tratta-ti allo stesso modo e non

Alzati e cammina,ti ho rimesso a posto

Pier Paolo Mariani, dopo la laurea in Medicina,entra alla Clinica ortopedica del Policlinico Um-berto I di Roma – allora diretta dal prof. Lam-berto Perugia. Attualmente è professore ordinario di Ortope-dia presso l’università di Roma del Foro Itali-co, risultata settima nelle classifiche stilate dalMinistero della Pubblica Istruzione. Nel 1976ha approfondito la tecnica artroscopica all’este-

ro ed è stato il primo ortopedico ad introdurre tale metodica in Italia.

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“Ogni intervento chirurgico, che vada

dal menisco alla ricostruzione legamentosa, dallo stabilizzare una rotula

o una spalla, ha un costo biologico

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vi sono differenze nel mioapproccio. La vera diffe-renza è nella fase succes-siva all’intervento, allor-quando l’atleta avrà unostaff di medici e riabilitatori a lui dedicati.

Veniamo alle indagini uti-li a prendere la decisionese e come operare… Sono quelle classiche. In-tanto l’esame clinico è so-vrana anche in un tempodi esasperata tecnologia epoi l’esame strumentaletra i quali la radiografia,la risonanza, l’ecografia.

Veniamo ora all’artrosco-pia. Argomento interessante,anche perché ritengo cheoggi della tecnica si abu-si. Attualmente si aspor-tano menischi a personeanziane che non hannouna patologia traumaticama degenerativa. Vengo-no fatte artroscopie per fa-re diagnosi, mentre do-vrebbe essere utilizzatacome elemento chirurgi-co: il vecchio approccio di“andiamo a vedere che co-sa c’è” dovrebbe essere li-mitato a casi particolari.Ultimamente si è impostal’idea di eseguire un’ar-troscopia per fare una“pulizia” del ginocchio,come se la nostra artico-lazione fosse una cantinapolverosa. Eseguire un’ar-

troscopia è intervento re-lativamente facile per mol-ti ortopedici. Cosicchénelle strutture sanitarie sisvolgono un gran numerodi questi interventi chepotrebbero essere evitati.La scarsa invasività del-l’artroscopia è alla basedel suo scriteriato impie-go: spesso vengono allamia consultazione pazien-ti che sono stati sottopo-sti ad esame artroscopicoma che un semplice esameradiografico sarebbe statosufficiente per la diagnosidi artrosi! E questo mal-costume ha costi socialied economici di rilevanza.

Quali sono le cause di ta-le atteggiamento? La causa è insita nei bene-fici stessi della tecnica: ve-locità di esecuzione dell’ar-troscopia, scarsa morbilitàe rischi connessi alla tecni-ca. Se lei avesse un’auto-mobile che andasse a due-cento chilometri orari, pro-babilmente sarebbe porta-to a correre oltre i limiticonsentiti in autostrada! Atutto questo si potrebbemettere un freno conun’adeguata formazione de-gli specializzandi, grazie amaestri che sappiano inse-gnare il corretto uso di unametodica utile ma abusata.

Nonostante i passi inavanti della scienza esi-

stono ancora lesioni chenon si è in grado di ripa-rare? Purtroppo si, lesioni graviin grado di compromette-re la funzionalità dell’arti-colazione. Basti pensare al-la lussazione del ginocchio,vale a dire la rottura di tut-ti i legamenti, che è raranello pratica sportiva mamolto comune nella trau-matologia stradale. In par-ticolare, poi, in alcuni pae-si tali lesioni sono mag-giormente frequenti per lapresenza di una popola-zione in sovrappeso.

Dialogano ortopedico epaziente? Il dialogo è utile ma se sidialogasse in due. A voltenon è facile instaurare unrapporto con il paziente.Oggigiorno il paziente vasu Internet che spesso co-me canale di informazionemedica rappresenta unaturbativa del rapporto tramedico e paziente. Infatti,sul web si legge tutto ed ilcontrario di tutto e non siriesce a capire dove sia laverità. Capitano pazientiche, presuntuosamente,credono di sapere cosadebba fare il medico per ri-solvere il proprio proble-ma. E spesso il ragiona-mento clinico dello spe-cialista viene a contrastar-si con quanto riportato danon si sa bene chi su In-ternet. In generale si può dire cheil dialogo ed un positivo at-teggiamento da parte delpaziente aiuta questi a gua-rire. In ambito traumato-logico un paziente forte-

mente motivato a guarireriesce ad affrontare la suamalattia anche se per rag-giungere tale scopo fosse-ro necessari più di un in-tervento o un lungo pe-riodo di assenza dal mon-do del lavoro.

Per ultimo, professor Ma-riani, sarebbe in grado dibuttare giù una forma-zione di atleti che si sonorivolti a Lei ? Lei ha avuto occasione disbirciare la mia sala di me-dicazione che io definiscola “sala dei ricordi”. Ho in-fatti l’abitudine di appen-dere fotografie o lettere dipazienti inviatemi dai pa-zienti. Tutto nacque quan-do un bambino, vittima diun grave incidente, mi fecepervenire un disegno con ilquale ringraziava i dottoriche lo avevano operato. Co-me lui, nel tempo, fecerotante altre persone “comu-ni” che hanno testimoniatocon una pagina scritta, unpensiero o una foto la lorogratitudine. Conservo talitestimonianze perché sonolegato affettivamente adognuno di questi pazienti.Come avrà osservato vi so-no alcune foto anche diatleti ma in minor numero.L’atleta, particolarmente losportivo di alto livello, spes-so non è grato al chirurgo,perché anche per lui, e di-rei soprattutto per lui, ènormale che debba esserecurato e guarito per potertornare alla propria attivi-tà. Come dire che il medi-co “deve” risolvere il pro-blema e se ci riesce ha sem-plicemente fatto il suo do-vere. •

L’INTERVISTA/1

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L’INTERVISTA/2

di Claudia Furlanetto

“Internet è la testi-monianza concretadi un nuovo modo

di pensare, è uno strumen-to che ha amplificato la li-bertà di comunicazione tragli esseri umani: il nostro am-bulatorio si rivolge solo aquelle persone che, para-dossalmente, di fronte a que-sto mezzo, cominciano asentirsi meno liberi, senza al-ternative extraweb“. È il dot-tor Federico Tonioni, re-sponsabile del’ambulatoriodedicato alla cura dell’Inter-net Addiction Disorder(IAD), la dipendenza da In-ternet, a spiegarci gli obiet-tivi della nuova struttura isti-tuita all’interno del Day Ho-spital di Psichiatria del poli-clinico “Agostino Gemelli”di Roma, diretto dal profes-sor Pietro Bria. “Da qualcheanno – continua il dottor To-nioni – nell’ambito del miolavoro, ho notato nuove sin-tomatologie, nuove condot-

te psicopatologiche, cam-biamenti strutturali dellamente delle persone, tra-sversali a tutte le patologie.Ho ipotizzato che potesse es-serci un cambiamento nellastruttura mentale presentesoprattutto in pazienti gio-vani: i ragazzi che si rivolgo-no a noi oggi sono stati ibambini tecnologizzati, cioèquelli che in fase di imprin-ting - da zero a sei anni - han-no interagito con un am-biente esterno globalizzato,dove il tempo e lo spaziohanno una rappresentazio-ne diversa. Dato che la no-stra identità si costituisce at-traverso la dialettica con ilmondo esterno, se questocambia è possibile ipotizza-re anche dei cambiamentistrutturali della mente nondel tutto compresi nei mo-

delli psichiatrici e psicoana-litici che prima usavamo perlavorare”.Perché Internet causa di-pendenza? L’assenza del limite, la pos-sibilità di fare associazioni diqualunque tipo, il fatto di po-ter stare in più posti con-temporaneamente, il vissutodi onnipotenza, una dimi-nuzione della capacità di at-tesa. Tutto ciò che è limitenella realtà, su Internet è pos-sibile travalicarlo. È impor-tante notare comunque chela dipendenza non è pro-porzionata al numero di orepassate sul Web ma riguar-da un’inversione di tenden-za tra il tempo che si tra-scorre online e quello che sipassa occupati in attività ex-tra Web. È l’investimentomentale che si fa sul Web

Federico Tonioni, psichiatra, è ricercatore universitarioper il settore scientifico-disciplinare “MED/25

Psichiatria” presso la facoltà di Medicina e Chirurgiadell’Università Cattolica del Sacro Cuore, afferisce

all’istituto di Psichiatria e Psicologia e svolge l’attivitàclinica, in qualità di dirigente medico, presso il DayHospital di Psichiatria Clinica e Farmacodipendenze

del policlinico “A. Gemelli” di Roma

Prigionieri della Rete

che è indice di un disturbo: èmeno sano trascorrere alcomputer quattro ore perchésono le sole a disposizionema passare il resto della gior-nata pensando ossessiva-mente a tutto ciò che sta ac-cadendo online, al Social net-work o al Gioco di ruolo acui si partecipa, alle e-mailche si ricevono e che non sipossono leggere, a tutte le in-formazioni a cui non si puòaccedere, rispetto ad un qua-dro in cui si è costretti a sta-re dieci ore al giorno davan-ti al computer e su Internetma non si vede l’ora di tor-nare a casa e occuparsi di al-tre attività. È nel primo casoche si crea uno stato di sof-ferenza e tendenza compul-siva a collegarsi. I pazienti che si sono pre-sentati nel vostro ambulato-rio sono adolescenti?No, sono giovani che hannogià un certo grado di consa-pevolezza della dipendenza.Negli adolescenti, proprio perl’acquisizione di un nuovomodo di pensare non è pre-sente la concezione della di-pendenza. Comunque l’ado-lescente che viene accompa-gnato dal genitore, dopo laprima visita, deve esplicitarela propria volontà di conti-nuare il trattamento. Al difuori della richiesta di aiutospontanea del paziente nonci può essere terapia.Lo IAD si presenta in co-morbilità?Esiste quasi sempre un trat-to premorboso, ma questo èvalido per lo sviluppo diqualsiasi dipendenza pato-logica. C’è sicuramente l’as-sociazione con alcuni aspet-ti depressivi, mancanza dicreatività e di piacere in tut-

A Roma, presso il policlinico “Agostino Gemelli”, l’apertura dell’ambulatorio per la cura

della dipendenza da Internet. L’assenza del limite, il problema del controllo, le conseguenze ed il trattamento

I ragazzi che oggi si rivolgono a noi sonostati i bambini tecnologizzati che in fase

di imprinting hanno interagito con un ambiente esterno globalizzato

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L’INTERVISTA/2

Non credo che esista unasottodipendenza più fortedelle altre. È la possibilità disapere sempre quello chefanno e dove sono gli altriche seduce la mente degli es-sere umani. Nella societàodierna il controllo è diven-tato normale e non ce nerendiamo conto. Cellulari,navigatori satellitari, teleca-mere, il satellite di Googleche ti permette di curiosareovunque. Non è un caso chela cocaina, per definizione ladroga che aumenta la sensa-zione di riuscire a controlla-re ma anche quella di esserecontrollati, oggi sia quella piùutilizzata e che tutte le pato-logie psichiatriche basate sulcontrollo, sulla paranoia esulla compulsione siano au-mentate. In Psichiatria i sin-tomi cambiano. Anni fa, al-cuni disturbi legati all’ali-mentazione non esistevano,non si pensava al fatto di po-ter onnipotentemente rap-presentarsi in maniera idea-le o asessuata.I cinque sottotipi di dipen-denti da Internet - il cyber-sexual addiction (sesso vir-tuale e pornografia), il cyber-

relational addiction (socialnetwork), il net-compulsion(gioco d’azzardo, shoppinge commercio on-line), l’in-formation overload (ricercaossessiva di informazioni) eil computer addiction (coin-volgimento eccessivo in gio-chi “virtuali” o “di ruolo”) -hanno in comune l’assenzadel limite e l’attivazione didinamiche onnipotenti.Ma è lo strumento che pro-voca la dipendenza o ilcomportamento che vi siassocia?Lo strumento comunqueamplifica, perché selezionadelle operazioni mentali ri-spetto ad altre. Le dinami-che mentali che si attivanodavanti ad un computer nonsono le stesse di quelle chesi attivano nella realtà. Ilpensiero di controllare glialtri attiva delle precise vieneurofisiologiche che, con-tinuando ad essere solcatenel tempo, si riattivano inautomatico anche fuori dalWeb. Il controllo di una per-sona non finisce quando sispegne il computer. È perquesto che si parla di modi-ficazione del pensiero pro-

babilmente evolutiva, quin-di al di là del positivo o delnegativo, però più basata sul-l’ipercontrollo. Qual è il trattamento?C’è un primo colloquio tesoad evidenziare una patologiasottostante se presente. E poicolloqui successivi che pro-muovono l’inserimento deiragazzi in gruppi di riabili-tazione dove il gruppo, persua stessa natura, riattiva imeccanismi di relazione dalvivo: il contatto, gli sguardi,l’odore, il rossore, il sensodel limite, la capacità di at-tesa, tutto ciò che riguardala comunicazione non ver-bale che noi diamo per scon-tato, ma che non lo è per chisi rivolge a noi.La proposta di inserire il di-sturbo nella prossima edi-zione del DSM (ManualeDiagnostico e Statistico deiDisturbi Mentali) ha creatoqualche polemica. Alcunipsichiatri ritengono che cu-rare lo IAD sia in realtà cer-care di curare la normalitào, meglio, una cattiva abi-tudine. Prendendo ad esempio lacocaina, posso dire che nontutte le persone che ne fan-no uso sono dipendenti manon per questo dobbiamochiudere un ambulatorioche cura chi si sente cocai-nomane. Internet non è unostrumento negativo. Hacambiato la comunicazionetra gli esseri umani. È un al-tro livello della realtà, neocostituito. Perché dobbiamonegare uno spazio alle per-sone che vivono un disagiodavanti al Web, che pensa-no di non avere più un’al-ternativa nel mondo reale?Perché demonizzarli? •

te le attività praticate al difuori dal Web, una sorta diritiro sociale. Ma più cheavere a che fare con la de-pressione possiamo notarela presenza di tratti schizoi-di della personalità.Quali sono le conseguenzedel disturbo?Le conseguenze fisiche sonominoritarie e vanno da unaimportante alterazione delritmo sonno-veglia, ai pro-blemi alla vista, alla schiena,alla sindrome del tunnel car-pale. Dal punto di vista so-ciale una permanenza pato-logica su Internet tende pro-gressivamente alla costitu-zione di un mondo autisticosotto il totale controllo delsoggetto dipendente in ma-niera molto simile a quellache avviene con l’assunzio-ne di droghe. Nei casi piùgravi abbiamo persone chenon escono dalla propriastanza, che non frequenta-no più gli amici, con una di-minuzione dell’eloquio. In-fatti, al di fuori del Web, nonparlano con nessuno, nem-meno con i genitori. Inoltresi riscontrano difficoltà nel-la comunicazione non ver-bale ed una influenza nega-tiva nelle attività lavorative:non è un caso che sei azien-de su dieci abbiano ridottol’utilizzo di Internet. Come si sentono le personecon IAD quando sono on-line?Sono assorti, quasi in unostato dissociativo: è il moti-vo per cui spazio e tempovengono percepiti in manie-ra diversa e per cui si arrab-biano se disturbati. È possibile che una delle ap-plicazioni della Rete sia lacausa scatenante?

L’ambulatorio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 al-le 13.30. Per accedere alla prima visita occorre prenota-re telefonicamente, contattando i numeri 06 30154332-4122

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L’INTERVISTA/3

di Andrea Sermonti

Gli esperti delle azien-de farmaceutiche ditutto il mondo riuni-

ti a Roma in un summit aporte chiuse trovano unaccordo “strategico” perbloccare la crescente dif-fusione di farmaci con-traffati e di copie non ga-rantite che, dopo i merca-ti del terzo mondo, stan-no invadendo anche quel-li dei paesi industrializza-ti. Gli oltre 300 esperti diproprietà intellettuali nel-l’industria farmaceuticariuniti al IX InternationalPharma Licensing Sym-posium hanno approvatouna serie di documenti

che identificano quattro li-nee di azione prioritarieper garantire in primis lasicurezza dei prodotti incommercio e la sicurezzadel mercato. “Ma anche la“certezza del diritto” – ag-giunge Marco Mochi,Consigliere dell’EuropeanTrade Policy (ETP) per iPaesi emergenti – indi-spensabile a stimolare leaziende nel continuare aricercare nuove soluzionialle sfide che la medicinapone ogni giorno”.

Quali sono queste “prio-rità d’azione” approvatedagli esperti dell’IPLS?Riguardano sostanzial-mente una maggiore con-

centrazione degli sforzipolitici e diplomatici del-l’industria farmaceuticasulla Commissione Euro-pea per ciò che riguardain primis la situazione di4 paesi in particolare: Ci-na, Turchia, Brasile e In-dia, dove la situazione èparticolarmente difficile.A questo si aggiungeun’integrazione “concen-trica” delle associazionidell’industria farmaceuti-ca europea EFPIA con lestrutture ‘sorelle’ PHRMA(USA) e JPMA (Giappo-ne) relativamente ad unastrategia comune di pro-tezione dei dossier regi-strativi e una forte oppo-sizione alle “licenze ob-

bligatorie”, imposte da al-cuni Stati che obbliganole aziende originatrici aconcedere la licenza diproduzione e commercia-lizzazione di un dato pro-dotto ad un’azienda loca-le (vedi l’esempio di quan-to successo con Merck inIndia per un farmaco perla terapia dell’Aids e lastessa cosa successa aGSK in Thailandia, sem-pre per un farmaco anti-Aids).

Solo richieste agli Stati ealle associazioni di setto-re, quindi?No! L’impegno preso èanche quello delle azien-de: orientare gli sforzi del-la ricerca su prodotti ori-ginali della biotecnologia,perché su questi prodottisi verifica una maggioreprotezione a livello delprocesso di produzione.In Paesi come India, Cina,Turchia e Brasile, tantoper rimanere a quelli ci-tati, ad oggi non esiste al-cun prodotto originalefrutto della ricerca bio-tecnologica. Questo per-ché non ci sono ancora lecondizioni strutturali e diKnow how per avviarne laproduzione.

Qual è il problema deipaesi emergenti?Da una parte, l’aver allar-gato a questi paesi il mer-cato farmaceutico, rappre-senta una grande conqui-sta sociale per il mondo in-tero – essendo questi finoa pochi anni fa esclusi dal-la distribuzione di farmacianche salva-vita – ma allostesso tempo fonte di pro-

Intervista con Marco Mochi – Consigliere del-l’European Trade Policy (ETP) per i Paesi emer-genti – sui problemi del mercato farmaceuticointernazionale. L’occasione è stata l’incontroche ha visto 300 esperti di proprietà intellet-tuali nell’industria farmaceutica di tutto il mon-do riuniti a Roma al IX International PharmaLicensing Symposium per affrontare i proble-mi dei paesi emergenti e dell’immissione incommercio di farmaci copia – se non addirit-tura ‘falsi’ – con gravi rischi per i pazienti ed

evidenti ‘difficoltà’ per i medici, che non possono avere garanzie che ilprodotto utilizzato dal malato corrisponda alla loro prescrizione

Farmaci contraffattidai mercati emergenti

Gli esperti delle aziende farmaceutiche di tutto il mondo trovano unaccordo strategico per “stoppare” l’invasione di farmaci-copie da Cina,

Turchia, Brasile e India. No alle “licenze obbligatorie” alle aziendelocali per commercializzare i prodotti frutto della ricerca e spinta

verso la produzione di biotecnologici di alto livello

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blemi legati ad abusi, con-traffazioni e mancanza ditutele legali di ogni tipo.Nella gran parte dei casi leaziende sono consapevoliche iniziare la commercia-lizzazione di un prodottoin questi paesi significa chegià il giorno dopo entreràin commercio un prodottocontraffatto non solo suquello stesso mercato, maa livello mondiale, attra-verso il canale della vendi-ta on line o attraverso im-portazioni parallele, favo-rite da intermediari com-piacenti.

Comportamenti ai limitidella legge penale...Senza arrivare a questi‘eccessi’ esistono anche al-tre situazioni, alcune assaifrequenti, che rendonodifficoltosi i rapporti coni paesi emergenti: alcuniimpongono tasse all’im-portazione di principi at-tivi e prodotti finiti di pro-venienza ‘internazionale’assai elevate e non recu-perabili, tali da impediredi fatto la presenza di pro-dotti stranieri in alcuniPaesi (Brasile, Cina, In-dia); altri impongono li-cenze obbligatorie (Paesidel Sud Est Asiatico, Afri-ca, Medio Oriente) oppu-re non riconoscono la pro-tezione sui dati generatinei dossier di registrazio-ne (Cina, India, Brasile,Argentina, Russia). E poic’è chi impone barriereagli investimenti stranierioppure una sorta di ‘estin-zione’ internazionale delmarchio, che si traducenella possibilità di con-sentire, senza controlli sul-

L’INTERVISTA/3

sfruttamento economico ecommerciale della scoper-ta. Tempi così ridotti chenon consentono alle azien-de di recuperare gli inve-

stimenti miliardari neces-sari a passare dall’intui-zione dei ricercatori allacommercializzazione delprodotto. •

la qualità, le importazioni“parallele” di prodotto(con rischi di contraffa-zione).

Ma c’è anche un proble-ma legato alla durata deibrevetti?I tempi della protezionebrevettuale di una scoper-ta scientifica sono via viapiù corti, e questo per unaserie di motivi che vannodalla richiesta di dossiersempre più allargati e ap-profonditi da parte delleorganizzazioni internazio-nali, con studi clinici lun-ghi e documentati, fino al-la necessità di prevedereun “ombrello” brevettua-le di copertura sempre piùesteso e dettagliato, perevitare che aziende con-correnti possano, con unaminima modifica d’uso,aggirare la protezione bre-vettuale e accedere allo

Al simposio internazionale IPLS si è parlato anche del futuro dell’industriafarmaceutica e di dove porteranno questi cambiamenti per quanto riguardai Paesi emergenti, nonché dell’interesse che l’occidente ha nei loro confron-

ti. Ma l’obiettivo del confronto tra gli esperti di tutti i Paesi industrializzati è sta-to anche quello di sensibilizzare le autorità e spingerle ad allungare i tempi dei bre-vetti e mettere a punto norme che regolino la commercializzazione dei prodotticontraffatti, impedendone le importazioni. “E’ necessaria una chiara presa di co-scienza da parte del Governo italiano e, in generale, del mondo occidentale permodificare le attuali leggi che garantiscono poco o nulla le imprese in tema di bre-vetti – ha detto Claudio Cavazza, vicepresidente di Farmindustria – mettendo incampo importanti incentivi di tipo fiscale e una lotta serrata alla contraffazione,nonché riconoscere un valore patrimoniale ai Dossier registrativi. In sede Euro-pea, le organizzazioni di settore, di comune accordo con i massimi organismi del-l’Unione e con le pari associazioni di settore statunitense stanno implementandoper ottenere il necessario riconoscimento – specialmente nei Paesi emergenti – alvalore di azienda che tali proprietà intellettuali rappresentano, tramite azioni teseal riconoscimento e all’estensione dei brevetti, all’istituto della protezione com-plementare dei dossier registrativi e alla lotta alla contraffazione, tutto ovviamen-te a tutela della salute pubblica e dei pazienti ai quali, ovunque, deve essere ga-rantito il trattamento ai migliori standard qualitativi”.

IL FUTURO DEL MERCATO FARMACEUTICO

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MEDICI ILLUSTRI

di Luciano Sterpellone

Nel III secolo a. C. siverificò un evento adir poco sorpren-

dente per l’epoca: Romaconquistò definitivamentela Grecia, ma presto fu a suavolta “conquistata” dalla suacultura. A quell’epoca era-no già vissuti, o stavano vi-vendo, personaggi comeAristotele, Socrate, Eschilo,Pitagora, Pericle. In Medi-cina, Esculapio, Erofilo, Ip-pocrate. È rimasta celebre

m’era da prevedersi, ap-prodarono a Roma - quasicome “terra di conquista” -medici greci di basso livel-lo, se non addirittura ciar-latani e impostori, che pre-sto delusero ogni aspettati-va, non di rado suscitandol’ira degli stessi Romani cheli avevano accolti a bracciaaperte: come un certo Ar-cagate che, accolto comegrande medico, fu scaccia-to a sassate con l’eloquen-te appellativo di carnifex.Tuttavia, dopo la prima on-data di questi avventurieri,cominciò ad arrivare anchequalche medico capace diaiutare in qualche modo chisi presentava al suo jatrèion(poi detto medicatrina): adesempio Asclepiade di Biti-nia, approdato a Roma nel91 a. C., che divenne medi-co di Cicerone, Crasso eMarco Antonio. Questi me-dici di buon livello conqui-starono pian piano la fidu-cia dei pazienti, entrarononei ginnasi, nelle terme, nel-l’esercito, divennero medi-ci dei gladiatori e deglischiavi (o, se schiavi lorostessi, divennero liberti), fin-ché furono accolti anchenelle case dei patrizi, deiconsoli e dei nobili. Infine,nell’anno 46 a.C. Giulio Ce-sare concesse loro l’onoredella cittadinanza romana,attirando in tal modo altrigreci nell’alveo di Roma. Es-si assunsero sempre mag-gior prestigio, talora riu-scendo anche ad accumula-re enormi fortune, comeAntonio Musa, che curòVirgilio, Orazio, Mecenate,e divenne medico persona-le dell’imperatore Augusto,il quale gli fece addirittura

la frase di Orazio: Graeciacapta ferum victorem cepit,et artes intulit agresti Latio(la Grecia, conquistata,conquistò il feroce vincito-re e le arti portò nel Lazioagreste). Sino ad allora era prevalsaa Roma una medicina emi-nentemente domestica edempirica, e gli unici medicierano stati etruschi, libertioppure schiavi provenientidai Paesi conquistati. La te-rapia si era basata quasiesclusivamente sull’impie-

go del cavolo (brassica, con-siderato una panacea) e delvino come eccipiente o vei-colo di qualche “medica-mento” che vi veniva infu-so. In uso anche il melogra-no per combattere i paras-siti intestinali e la dispepsia,nonché il coriandro, la men-ta e la ruta contro le ulcere. Dopo aver conquistato laGrecia, quindi, Roma co-minciò ad assorbire la cul-tura greca, sino ad essernetotalmente permeata. Ma in un primo tempo, co-

Anche se secondo molti storici non praticava la professione medica, fu autore della più vasta opera enciclopedica del suo tempo, il De Artium Liber, i cui capitoli dedicati alla medicina sonoconsiderati il primo importante trattato sull’argomento

Aulo Cornelio Celso,un medico…non medico

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erigere una statua nel Foro.Eppure, in un periodo in cuinell’Impero romano la Me-dicina era appannaggiopressoché esclusivo di me-dici greci, il primo trattatomedico di maggiore rilievofu scritto in latino. Addirit-tura da un non-medico: Au-lo Cornelio Celso, fedele al-la tradizione che considera-va disdicevole esercitare laprofessione medica per uncivis romanus, per di piùpatrizio. Celso era tutt’al piùun filiatra, un semplice ami-co e pratico di quest’arte, ilcui grande meritò è stato pe-rò di riunire in un’enciclo-pedia (De Artium Liber,scritta probabilmente sottoTiberio tra il 25 e il 35 d.C.)tutte le conoscenze del-l’epoca, dall’agricoltura al-l’arte militare, dalla retori-ca alla filosofia, dalla giuri-sprudenza alla medicina.Dei ventuno volumi deiquali era costituita questaenciclopedia, se ne sono sal-vati soltanto otto, riguar-

feriore, gli interventi di pla-stica per le perdite di tessu-to, l’asportazione di cata-ratta, la tonsillectomia. Tut-ti interventi che venivanoeseguiti con strumenti ap-positamente ideati, comegli scalpelli (scalpri) di va-ria forma, le sonde (speci-li), gli uncini (unci), le pin-ze (forceps), le tenaglie, itrapani, le seghe, le spato-le, oltre che le ventose (cu-curbitae), le compresse, lecorregge. Un altro merito del De ReMedica è di riportare tra-dotta in latino la termino-logia greca che aveva do-minato sin’allora il lin-guaggio dei medici anchein ambito romano. È il pri-mo dizionario, che domi-nerà la scienza medica perdue millenni.Il De Re Medica andò an-ch’esso perduto: ma fu ri-trovato quattordici secolidopo in una vecchia cassa-panca della chiesa di S.Ambrogio a Milano da unsemplice suddiacono, Tom-maso Perentucelli, che nel1447 sarebbe divenuto pa-pa Niccolò V. La sua im-portanza fu considerata ta-le, che esso divenne il pri-mo libro di Medicina pub-blicato a mezzo della stam-pa a Firenze nel 1478. Se-condo gli storici, esercitòun’influenza fondamenta-le sulla Medicina rinasci-mentale. •

danti proprio la Medicina.Alcuni studiosi hanno ipo-tizzato che Aulo CornelioCelso fosse realmente me-dico, sostenendo che alcu-ne sue acute osservazioni ri-velano una insolita familia-rità con le teorie e la prati-ca della Medicina, sopra-tutto con i medicamenti evari metodi di terapia. Il fat-to è che, come ogni altro pa-terfamilias, egli curava i suoischiavi e altri dipendenti.Tuttavia, altri storici esclu-dono che Celso fosse medi-co, sostenendo in primo luo-go che, essendo per se stes-so ricco, non solo nonavrebbe mai esercitato laprofessione per denaro, mauna ricompensa per even-tuali prestazioni sarebbesuonata come una sua de-gradazione al basso rangosociale del medico di allora.Un’altra prova sarebbe da-ta dagli infuocati strali da luilanciati contro l’avidità deimedici e la sua condanna dicerti sistemi di diagnosi. Comunque siano andate lecose, si ricorda che il De ReMedica (la parte dell’operadedicata alla Medicina) èsuddiviso in otto libri, pre-ceduti da una lunga prefa-zione contenente la storiadella Medicina da Omeroad Asclepiade di Bitinia. Ilprimo libro tratta della die-ta e dell’igiene, il secondodelle malattie e dei fattoriche le influenzano (com-

preso l’ambiente), il terzo li-bro delle febbri, e riporta lastorica tetrade semeioticadell’infiammazione: rubor,tumor, calor et dolor.Al quarto libro, dedicato al-la clinica di varie malattie,segue il quinto sui medica-menti, che Celso distinguein purganti, sudoriferi, vo-mitivi, narcotici: tra i primiricorda l’aloe e l’elleboro,mentre tra quelli per usoesterno enumera alcunepiante ricche di tannino. Peril trattamento delle feriteraccomanda di arrestarel’emorragia con il tampo-namento, di suturarne imargini, e di applicare an-tisettici come l’olio di timo,il catrame, la trementina el’arsenico. Per calmare ildolore consiglia il giu-squiamo, la mandragora,l’oppio. Dà anche la ricetta sicuraper dimagrire: mangiareuna sola volta al giorno,prendere molti purganti,dormire poco, fare bagni emassaggi in acqua salata,muoversi molto.Seguono poi i libri sulle ma-lattie della pelle, sulla chi-rurgia e sul trattamento del-le fratture e delle lussazio-ni. Tra gli interventi descrittida Celso molti sono dive-nuti classici, come la litoto-mia laterale (asportazionedei calcoli urinari previo ta-glio sul fianco), l’operazio-ne per cancro del labbro in-

Il De Re Medica riporta la terminologiagreca tradotta in latino. È il dizionario che dominerà la scienza medica per due millenni

Aulo Cornelio Celso MEDICI ILLUSTRI

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EMERGENZE

BCG, il cosiddetto “vacci-no” antitubercolare, cheuna volta inoculato avreb-be dovuto riprodurre la ma-lattia in forma attenuata sti-molando una immunità per-manente (in Italia l’obbli-gatorietà del BCG ha resi-stito dal 1975 al 2001): èstato il più colossale falli-mento dei servizi di sanitàpubblica. Nel mondo, in cir-ca 90 anni sono state som-ministrate 4 miliardi di do-si di vaccino con l’aspetta-tiva di debellare la malattiama con due sconfortanti ri-sultati: nel 1993 l’OMS hadefinito la TB una “globalemergency” e alcuni annidopo ha dichiarato che “nel1995 la TB ha ucciso piùpersone di quanto non ab-bia fatto in qualsiasi altroanno della storia dell’uo-mo”.Vacillano da tempo i pila-stri dell’immunologia anti-tubercolare tradizionale.L’ultimo colpo è stato loroinferto, nel gennaio 2009,da Lalita Ramakrishnan,dell’Università di Washin-gton, Seattle, la quale, stu-diando il granuloma tuber-colare nel pesce zebra, haipotizzato che macrofagi elinfociti, invece di contene-re l’infezione rappresentino

piuttosto il traghetto usatodai bacilli per colonizzarel’intero organismo. Oggi, nel background deimedici italiani, le nuove ipo-tesi scientifiche convivonocon “consolidate dimenti-canze”, quali il mancato ri-conoscimento sia della ma-lattia tubercolare (il ritardodiagnostico medio è di 6mesi) che dell’“infezione tu-bercolare”, cioè della cuti-positività tubercolinica (fi-gura 1), considerata para-dossalmente una protezio-ne dalla malattia e non unacondizione di rischio tu-bercolare meritevole di ade-guato trattamento.

La globalizzazione e l’“ap-prodo” in Europa di immi-grati regolari e clandestiniprovenienti da Paesi ad al-ta endemia tubercolare ciobbligano dunque ad af-frettare la ricostituzione diuna cultura tisiologica conla quale affrontare la recru-descenza della malattia e lasua nuova aggressività ingran parte dovuta alla coin-fezione TB-HIV e alla mul-tifarmacoresistenza (MDR).Preoccupano proprio i datisulla TB MDR la quale è ilrisultato delle terapie con-dotte negli ultimi 3 decen-ni in modo approssimativoche invece di eliminare i ba-cilli li hanno resi antibioti-co-resistenti, e quando i mi-cobatteri “resistono” a tut-ti i farmaci antitubercolariconosciuti, la TB (XDR) di-venta incurabile. E preoc-cupa la consapevolezza chesoprattutto le frontiere me-ridionali dell’Europa (Lam-pedusa, Portopalo, Pozzal-lo) sono varcate da clande-stini che almeno nel 40%dei casi risultano infetti.

È di scena la tubercolosi, questa sconosciuta!

Nel 1993 l’OMS ha definito la tubercolosi una “global emergency”e, alcuni anni dopo, ha dichiarato che il 1995 è stato l’anno

con il maggior numero di decessi causati dalla malattia nella storiadell’uomo. Alcuni suggerimenti ai medici per identificarne i casi

“Il dato della provincia

di Siracusa: l’incrementodella malattia

rispetto al 2004 è del 600 percento

di Salvatore Rossitto (*)

Alla fine degli anni ’70si diffuse la convin-zione che la tuberco-

losi (TB) fosse stata debel-lata. Alcune circostanze sto-riche, il reale arretramentodella malattia nei Paesi piùricchi (Europa occidentale,America del Nord e Au-stralia) e la fiducia nella Me-dicina che era stata capacedi eradicare il vaiolo (la di-chiarazione dell’OMS è del1977) contribuirono a quel-la temporanea cecità di epi-demiologi, sociologi e poli-tici nei confronti della TB.Per decenni si è anche rite-nuto, erroneamente, cheesistesse una immunità an-titubercolare simile a quel-la attiva contro altre infe-zioni batteriche (come ladifterite) o virali (come ilmorbillo e la rosolia) con-tro le quali esistono vacciniefficaci. Si è così creduto nel

Soggetto di 31 anni, peso 72 Kg, radiografia del torace negativa.Emocromo con formula leucocitaria, GOT, GPT, glicemia, creatininemia,VES ed esame urine = normali.Diagnosi: Infezione tubercolare.

Figura 1

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600%. Ma nel 2010, con lacostituzione dell’Area di Li-bero Scambio, è verosimileche le coste meridionali del-l’Europa, aperte ai flussicommerciali con Cina e In-dia (serbatoio mondiale deimalati tubercolari) dovran-no fronteggiare una ulte-riore crescita del numero dimalati per la quale non sia-mo ancora pronti. Nel1993, mentre l’OMS di-chiarava la TB una “globalemergency”, la Regione Si-ciliana(1) chiudeva i dispen-sari antitubercolari e nel1995 aboliva lo screeningtubercolinico scolastico sen-za che le risorse recuperatevenissero investite nel con-trollo dei gruppi a rischio.Ma vi è forse un’inversionedi tendenza, nel settembre2009 l’Assemblea Regiona-le Siciliana ha richiestoun’audizione al Gruppo diStudio Tubercolosi dell’AI-PO: “La lotta alla tbc va fi-nanziata nel Piano Regio-nale Sanitario o siamo in-coscienti” ha affermato unparlamentare della Com-missione sanità chiedendomaggiori risorse per la ge-stione della TB.

In attesa che dalle parole sipassi ai fatti è opportunodare alcuni suggerimenti aimedici per “sospettare” uncaso di TB. Sottolineare chese è vero che la TB polmo-nare si manifesta con tosse,febbre e dimagrimento, è al-trettanto vero che bisognacercare tali sintomi accura-tamente: a volte la febbrenon viene riferita, anche sepresente da più settimane,e la tosse viene di regola ad-debitata a patologie infiam-matorie delle vie aeree su-periori, specialmente fre-quenti nei giovani africani,o all’abitudine al fumo; di

conseguenza occorre darepiù importanza al dimagri-mento. Ricordare che l’art.2.5.2.2 del Provvedimento17/12/1998 della Confe-renza Stato Regioni obbli-ga ad eseguire la mantoux5 U.T. (mai il tine-test), “neisoggetti recentemente im-migrati, il più presto possi-bile dopo l’ingresso in Ita-lia”. Ribadire infine che perun soggetto positivo allamantoux, di età inferiore ai35 anni, o indipendente-mente dall’età se è un con-tatto di caso indice di TBpolmonare, bisogna sempreconsiderare il trattamentoantitubercolare. •

(*) Responsabile del Dispensario antituberco-

lare di Siracusa

1) Gazzetta Ufficiale RegioneSiciliana n. 12, serie specialen. 3 del 26/3/1994. “Legge n.30” del 3/11/1993, art. 55,comma 15.

2) Gruppi di Studio Infezionie Tubercolosi AIPO-SIMeR.“Documento per l’utilizzo deinuovi test immunologici per ladiagnosi di infezione tuberco-lare latente”. Rassegna Pato-logia Apparato Respiratorio22:13, 2007.

EMERGENZE“

“Ricostituire

una cultura tisiologica con la quale affrontare

la recrudescenza della malattia

Sappiamo infatti che di es-si, il 5% si ammalerà entroi primi cinque anni dall’in-fezione. Traducendo in ci-fre ciò significa che per ogni1000 stranieri che arrivanoin Sicilia (a parte i soggetticon la malattia in atto) al-meno 400 sono gli infetti (il40%), di costoro, 20 (il 5%di 400) si ammaleranno ditubercolosi entro 5 anni dal-l’infezione e poiché ognimalato contagia in media12 persone in un anno, du-rante lo stesso periodo essicontageranno circa 240 per-sone sane che a loro voltaavranno un rischio del 10%di ammalarsi di tubercolo-si nell’arco della loro vita.Già oggi in Sicilia la TB rap-presenta una emergenza sa-nitaria; basti citare il datodella provincia di Siracusaove l’incremento della ma-lattia rispetto al 2004 è del

- Ogni malato di TB infetta in media 12 persone ogni anno- Ogni infetto ha un rischio di sviluppare la malattia attiva pari al 5% nei primi

5 anni, più un altro 5% nel resto della vita- Dal 2000 al 2006 i casi notificati di TB in cittadini non italiani sono passati dal

22% al 46,2%- La percentuale di infetti tra gli immigrati da Paesi ad alta endemia tubercolare

varia dal 40 al 70%

I NUMERI DELLA TUBERCOLOSI

Nel mondoInfetti: 2.000.000.000Malati: 9.000.000/annoMorti: 2.000.000/anno

In ItaliaInfetti: 6.840.000 su 57 milioni di abitanti(2)

Malati: 5.000/annoMorti: 500/anno

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“Il valore della biopsia

del LNs è stato largamente dimostrato

da una serie di pubblicazioni

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MEDICINA

di Ettore Minutilli (*)

La patologia cutanea, didiagnosi non difficileall’occhio di un medi-

co esperto in dermatologiaoncologica, può compro-mettere la sopravvivenzadel paziente allorché hainiziato la sua fase di cre-scita aggressiva a livellodermico che sarà respon-sabile della successiva fa-se di metastatizzazioneprevalentemente linfatica.Allo stato attuale, quindi,la necessità di una preven-zione primaria (diagnosiprecoce del melanoma cu-taneo) si affianca a quellasecondaria (diagnosi pre-coce del melanoma meta-statico) finalizzata ad in-staurare una terapia ido-nea per il miglioramentodella sopravvivenza. Nes-suna indagine non invasi-va è riuscita sino ad oggiad individuare precoce-mente e con certezza laprima localizzazione siste-

mica di melanoma cuta-neo; viceversa, sfruttandoil razionale scientifico chela via preferenziale di me-tastatizzazione del mela-noma cutaneo è quella lin-fangiogenetica che la neo-plasia stessa si crea versoil primo linfonodo loco-re-gionale (sentinella) dre-nante, è diventato ormaicomune eseguire la biop-sia del linfonodo sentinel-la (LNs), così come avvie-ne per il carcinoma mam-mario. Secondo le lineeguida attuali, tale metodi-ca viene eseguita in regimedi day-surgery entro 90giorni dalla diagnosi isto-logica di un melanoma cu-taneo con spessore di Bre-slow ≥ 1 mm o IV-V livel-lo di Clark, iniettando untracciante radioattivo (ge-neralmente Tc99) intornoalla cicatrice chirurgica delpregresso melanoma e in-dividuando prima l’ima-ging della stazione linfati-ca loco-regionale drenantecon una linfoscintigrafiapre-operatoria e successi-vamente con l’ausilio diuna gamma sonda intra-operatoria il segnale di piùalta radioattività del LNsrispetto agli altri linfonodidella stazione linfatica. Piùrecentemente, sono state

introdotte apparecchiatu-re in grado di rilevare inmodo sofisticato l’imagingintra-operatorio del LNs,senza la necessità di unalinfoscintigrafia pre-ope-ratoria. La biopsia del LNsè finalizzata alla diagnosiprecoce della metastasi lin-fonodale, valutata istolo-gicamente (macrometasta-si), immunoistochimica-mente (micrometastasi) edeccezionalmente con tec-niche di biologia moleco-lare; solo in caso di positi-vità per micro/macrome-tastasi del LNs, si procederispettivamente alla radi-calizzazione parziale/tota-le del distretto linfatico lo-co-regionale in una secon-da sessione operatoria.Il valore della biopsia delLNs è stato largamente di-mostrato da una serie dipubblicazioni scientificheche hanno concluso che ledimensioni della metasta-si nel LNs rappresentanoil più importante fattoreprognostico per l’eventua-le coinvolgimento dei lin-fonodi restanti (non-LNs).Tale passaggio è obbliga-torio per una corretta sta-diazione (IIIA = microme-tastasi LNs, IIIB = macro-metastasi LNs, IIIC = me-tastasi LNs clinicamente

palpabile, IVA = coinvol-gimento non-LNs) e quin-di per impostare il regimeterapeutico più appropria-to finalizzato a migliorarela sopravvivenza libera damalattia (RFS) e la so-pravvivenza globale (OS).Infatti, se è vero che i trialsclinici finora condotti nonhanno dimostrato con cer-tezza una superiorità dellabiopsia del LNs seguita daimmediata radicalizzazio-ne linfonodale loco-regio-nale rispetto all’osserva-zione clinica della stazionelinfatica distrettuale edeventuale successiva linfa-denectomia totale in ter-mini di OS più che RFS, èaltrettanto dimostrato cheuna idonea terapia adiu-vante post-chirurgica è ingrado di migliorare sicura-mente la RFS e probabil-mente anche la OS.La terapia adiuvante post-chirurgica si avvale già datempo dell’uso endoveno-so di IFN- -2a/b ad alte do-si per almeno un anno conrisultati soddisfacenti intermini di RFS più che OSnei pazienti con melanomaad alto rischio (stadio III).Più recentemente, l’intro-duzione della tecnica del-la biopsia del linfonodosentinella ha permesso diaffinare la stadiazione delmelanoma ad alto rischio,soprattutto grazie alle in-dagini immunoistochimi-che più che di biologia mo-lecolare condotte sul LNs(stadio IIIA per microme-tastasi rilevabili all’immu-noistochimica versus sta-dio IIIB per macrometa-stasi rilevabili all’esameistopatologico di routine).

Melanoma cutaneo,diagnosi e terapie

Il punto su una neoplasia che ancora frequentemente è causa di decesso anche nella popolazione più giovane.

Dalla prevenzione primaria alla terapia alla biopsia del linfonodosentinella come avviene per il carcinoma mammario

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“È dimostrato

che una idonea terapia adiuvante post-chirurgica è

in grado di migliorare la sopravvivenza

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Inoltre, i trials clinici in-ternazionali hanno dimo-strato i vantaggi dell’usoad alte dosi della forma pe-ghilata (PEG-IFN- -2a/b)rispetto a quella non-pe-ghilata sia in termini di mi-gliore compliance (som-ministrazione sottocutaneasettimanale) e tollerabilità(minori effetti collaterali)sia in termini di maggioreefficacia, più per RFS cheOS, particolarmente nellostadio III-N1 (IIIA-B). A talproposito, lo studioEORTC 18991 ha dimo-strato che la somministra-zione di PEG-IFN- -2b alladose di 6 g/kg/sett. per 8sett. seguita da 3 g/kg/sett.per ulteriori 10 mesi per-mette di raggiungere buonirisultati in termini di RFSpiù che OS nei pazienti in

stadio III-N1 più che III-N2 con accettabile e re-versibile tossicità; inoltre,risultati superiori sono at-tesi dopo un periodo di 5anni di trattamento e ulte-riore follow-up. L’uso didosi più elevate (6-8g/kg/sett.) di PEG-IFN- -2a, che ha dimostrato ri-sultati soddisfacenti anchein termini di OS nei pa-zienti con stadio IV, mal-grado una scarsamente ac-cettabile tossicità, potreb-

be essere proposto nellostadio III-N1 per ottenereuna maggiore risposta te-rapeutica in termini di OS,magari con una sommini-strazione bisettimanale (3-4 g/kg) in relazione al suoprofilo farmacocineticoper almeno un anno. L’in-dividuazione di nuovi fat-tori prognostici, quali ledimensioni delle metasta-si (micro- versus macro-metastasi) nel LNs e lapresenza di una significa-tiva reazione immunitaria(alta espressione moleco-lare HLA-I e II e densitàcellule dendritiche maturecon conseguente espan-sione delle cellule dellamemoria T-citotossiche ef-fettrici antigene-specifi-che) nel LNs, ha permes-so inoltre di selezionare i

pazienti ad alto rischio(IIIA-B) più idonei ad unaimmunoterapia adiuvante,come dimostrerebbe lapossibile regressione spon-tanea (< 0,1 mm) o far-maco-indotta della micro-metastasi di melanoma. Negli stadi più avanzati(IIIC-IVA), viceversa, l’im-munoterapia ad alte dosipuò avvalersi della combi-nazione con nuovi farma-ci chemioterapici (temo-zolomide, carboplatino,paclitaxel) e/o proapopto-tici, quali più o meno spe-cifici inibitori di tirosin-chinasi (TK) che interagi-scono con rilevanti segna-li intracellulari della repli-cazione neoplastica. Talecategoria di farmaci proa-poptotici ha posto quindil’indicazione assoluta allostudio del profilo geneti-co-molecolare del mela-noma metastatico per ot-timizzare la selezione deipazienti più idonei a que-sto nuovo approccio tera-peutico. Le mutazioni ge-netiche sporadiche più fre-quentemente riscontratenel melanoma metastaticosono BRAF e NRAS e lamonoterapia con gli inibi-tori di TK anomale secon-darie a tali mutazioni si èdimostrata di scarso valo-re, laddove la sua associa-zione con l’immunoterapiaad alte dosi con PEG-IFN--2a/b sembrerebbe moltopromettente nella futuraterapia del melanoma me-tastatico. •

(*) Dipartimento di Scienze Chirurgiche

Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma

MEDICINA

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IL PUNTO SU…

tanto difficile da tutelare edi quanto i nuovi assetti or-ganizzativi e burocratici ab-biano complicato questocompito. In relazione aquesto ultimo aspetto, cidice Fazioli che “quello cheemerge è che ancora non èstata recepita, da alcuniprovveditori regionali, lanorma dettata dal diparti-mento della Amministra-zione penitenziaria che, daqualche anno, ha dato loroil compito di programma-zione del servizio con even-tuale potere di ridistribu-zione delle risorse econo-miche ed umane. La legge 230 del 1999 – in-fatti - sanciva il trasferi-mento dell’assistenza sani-taria carceraria dall’ammi-nistrazione della Giustiziaa quella della Salute, quin-di alle Asl, ma il passaggioè stato bloccato ed i fondisono stati ridotti. L’ammi-nistrazione della Giustizia,e di conseguenza l’Autori-tà giudiziaria, che usufrui-sce della sanità penitenzia-ria anche per fini medico-legali, tendono a conserva-re lo status quo fino aquando i nuovi soggetti delServizio sanitario pubbliconon si dimostreranno entu-siasti di acquisire, insiemealla sanità penitenziaria, an-che tutti quei problemi car-cerari che ruotano sulla so-cialità finalizzata al recu-pero umano, ma con pocherisorse adeguate”.

Forse, arrivati a questopunto, è utile fornire al let-tore alcune informazioni.In sostanza, HIV, epatiti vi-rali e tubercolosi sono – ol-tre a quelle psichiatriche -fra le malattie più diffusein carcere. In tutta Italia il 17% deireclusi è affetto da malat-tie virali croniche. Solo nelLazio il 3,33% dei dete-nuti ha l’Hiv. In sostanza,malattie mentali, Aids eTbc rappresentano i malistorici. Poi c’è la nuovaemergenza: l’Epatite C.Colpisce un detenuto sutre. E rispetto a questo ul-timo dato c’è da aggiunge-re che la diffusione del vi-rus non si ferma all’inter-no del carcere ma esce in-sieme al detenuto, rappre-sentando un pericolo perla salute pubblica. Questoè quanto denunciato daimedici penitenziari dellaS.I.M.S.Pe; questo è quan-to fotografato da un’inda-gine GfK-Eurisko rispettoall’emergenza posta in at-to dall’Epatite C. Dai datidel 2007 tale patologia ri-sulta diffusa in 25 istitutidi pena italiani. Tutto ciò ci fa dire che, seesercitare la professionemedica è difficile e richie-de una competenza sempreaggiornata, fare il medicoin determinate condizioninon può che risultare an-cora più complicato. Il ri-badire che le malattie non

si fermano dietro un can-cello chiuso a chiave e chei virus non trovano un osta-colo in un muro di cinta èdecisivo sia per il rispettodell’uomo detenuto sia perl’intera società. Quindi, di-re che la salute è l’ele-mento chiave dei proble-mi carcerari è riduttivo.Probabilmente è più op-portuno dire che la tuteladella salute in qualsiasiambiente è una garanziaper tutti. Un esempio: se-condo i dati internaziona-li, ben il 60% dei detenu-ti tossicodipendenti è sie-ropositivo ma, ai test, lasieropositività tra i dete-nuti - secondo quanto di-chiarato da Sergio Babu-dieri, infettivologo peni-tenziario e docente al-l’Università di Sassari - èpassata dal 10%, del1990, al 2,5% circa a fine2001. La notizia non puòche essere valutata positi-vamente se non fosse chele verifiche dell’HIV tra idetenuti non sono obbli-gatorie. Ci dice a questoproposito il dottor Fazio-li: “A Rebibbia, se sonovere le stime internazio-nali, ci dovrebbero esserecirca il 17% dei detenutiaffetti da HIV. Ne risulta-no, invece, solo il 5%. Per-ché il prelievo per esameHIV è facoltativo? Così -sottolinea il nostro inter-locutore - esiste il perico-lo di contagiare personeche vivono in una colletti-vità obbligata e, qualoraun cittadino detenuto fos-se sieropositivo senza sa-perlo, di aggravare il pro-prio stato di salute permancanza di cure. È para-

Fare il medico in ambiente carcerario

“In tutta Italia

il 17% dei reclusi è affetto

da malattie virali croniche

di Antonio Gulli

Il dibattito che negli ulti-mi tempi si è sviluppatosui mezzi di informazio-

ne sulla situazione carce-raria in Italia ci ha sugge-rito di riprendere l’argo-mento. Il nostro giornale siera già occupato della si-tuazione attraverso un’ana-lisi attenta delle caratteri-stiche dell’istituzione de-tentiva e, in particolare, delruolo svolto dal medicopreposto alla sanità peni-tenziaria. Il numero 3 del2003, infatti, ospitava ilcontributo del dottor Ser-gio Fazioli in qualità diesperto della questione car-ceraria e delle problemati-che relative alla tutela del-la salute dei detenuti. In-calzati dalle contingenze dicronaca, siamo andati a ri-trovare il dottor Fazioli percapire se – a distanza ditempo – qualcosa fossecambiato e quali altre coserestavano da fare. L’inter-vista che abbiamo a lui ri-volto rappresenta una pre-ziosa testimonianza di co-me la salute nella popola-zione carceraria sia ancora

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dossale che non si rendaobbligatorio l’esame HIVnella popolazione carcera-ria – ribadisce il dottor Fa-zioli - proprio per tutelarladal contagio. L’unico esa-me attualmente obbligato-rio, all’ingresso in carcere,per la prevenzione dellemalattie veneree, è la rea-zione Wassermann”. Un altro aspetto che rendedifficile il lavoro del medi-co penitenziario è – senza

dubbio – il non tenere con-to che non tutti i luoghidetentivi sono uguali. Cidice ancora il dott. Fazio-li: “ Tra l’altro non vengo-no considerate le diffe-renze tra un Istituto pe-nale (Casa di Reclusione),con popolazione carcera-ria stanziale, ed un Istitu-to penitenziario giudizia-rio (Casa circondariale),con un turn-over elevatis-simo di detenuti transi-

tanti. In un Istitu-to giudiziario puòtransitare, per mo-tivi legati soprat-tutto ai procedi-menti penali, cir-ca il 400% dellapopolazione resi-dente e cioè a direannualmente lapopolazione di ungrande carceregiudiziario puòrinnovarsi 4 volte.Le stime sulla do-manda di salute equindi sul fabbi-sogno di medici,nei due casi, sonoradicalmente dif-ferenti tra una po-polazione control-labile che noncambia (Casa direclusione) e unapopolazione (car-cere giudiziario)con turn-over ele-vato, che consen-te con difficoltà diprevedere le situa-zioni critiche disalute proprie diuna grande Co-munità Confinata(rischi di epide-mie, etc.)”. Come si è potuto

vedere, questo frastagliatomondo di intrecci econo-mici, sociali, umani e psi-cologici che è il carcere fasi che le relazioni che al suointerno si consumano le sipossano definire comeun’esperienza umana par-ticolarmente sui generis,che presenta molte diffi-coltà per poterla trincera-re all’interno di un’unicadefinizione. Ma quanti sono questi ope-

ratori della salute? “I me-dici penitenziari – ci diceFazioli - sono pochi e so-prattutto non distribuiti se-condo i carichi di lavoro: cisono Istituti penitenziaricon un medico incaricatoper una popolazione di cir-ca 30 detenuti, altri Istitu-ti, come la Casa circonda-riale di Rebibbia NuovoComplesso, dove il rappor-to medico incaricato/dete-nuti è di circa 1/250, finoad alcuni Istituti Peniten-ziari siciliani ove tale rap-porto sale notevolmente(1/400)”. Proprio in ragio-ne che il “medico peniten-ziario è una professione nonconosciuta e poco ricono-sciuta e che richiede moltecompetenze”, quale forma-zione può essere ordinataaffinchè un giovane possaricoprire questa professio-ne? Per quanto ne sappia-mo, all’Università di Paviasi è avviato un corso di me-dicina penitenziaria, men-tre, per quanto riguarda co-loro che medici già lo sono,il ministero fa corsi di for-mazione ogni decennio, do-tandoli di un libro - D.A.P.IV volume - dove sono de-scritte le “Norme e disposi-zioni sui profili professio-nali” e il profilo del ruolo.Cioè una formazione chepossa permettergli pienaautonomia e – come giàsuccede in Francia – in gra-do di decidere e risponde-re della salute del detenu-to, in analogia ai nostri di-rettori sanitari di aziendasanitaria pubblica e che ri-spondano direttamente alministero della Salute. •

IL PUNTO SU…

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specialistica e diagnostica, Rsa e hospice per i malati ter-minali, un ambulatorio infermieristico e un servizio di me-dicina generale attivo 24h/24h per rispondere a tutte leesigenze di cura della persona. Pazienti italiani e stranie-ri, di qualsiasi ceto sociale, turisti, possono afferire ai va-ri servizi evitando, in alcuni casi, le lunghe liste di attesagrazie alla metodica della continuità assistenziale, fonda-mentale ad esempio nella diagnosi precoce dell’artrite reu-matoide. La continuità assistenziale è svolta anche pressol’ambulatorio di U.O. Medicina Interna che dal 2007 è unpunto di riferimento per la cura e l’assistenza dei pazien-ti affetti da malattie infettive, per la ricerca clinica ed epi-demiologica. La responsabile, dottoressa Anna Rita Pla-stino, sino ad oggi ha accolto circa 1884 pazienti, per il 70per cento donne, di tutte le età, sia giovanissime che an-ziane. “Cerchiamo di essere attenti alla qualità della vitadel paziente, somministrando cure che devono garantireil mantenimento dell’autonomia della persona il più a lun-go possibile”. L’accoglienza offerta ai pazienti che afferi-scono presso l’ambulatorio non è solo medica; oltre ad es-

sere improntata sull’educazione sociale dei comportamentia rischio quali relazioni violente, uso di sostanze o di al-col, pericoloso acceleratore della replicazione virale, c’èmolta attenzione alla persona nella sua interezza.I pazienti visitati dalla dottoressa Plastino provengono datutte le fasce sociali, agiate e non; in gran parte sono in-viati dai centri di accoglienza della capitale: profughi diguerra, rifugiati, perseguitati politici, persone oltre la so-glia di povertà e poi tantissime donne vittime di violenza,molte delle quali inviate dai Centri Antiviolenza di Roma.Tante di esse sono terrorizzate dalla possibilità di aver con-tratto una malattia venerea a seguito della violenza subi-ta. Nelle situazioni di violenza le donne subiscono unacompromissione della propria salute, con forte malesseresia reale che percepito, danneggiate nel corpo e nella men-te. “In numerosi casi è sorprendente il recupero della di-gnità e del benessere psico-fisico della persona che accet-ta di essere educata rispetto ai comportamenti sicuri daadottare per il mantenimento della propria salute o perevitare i rischi di trasmissione” conferma la dottoressa Pla-stino che da gennaio 2009, essendo la Medicina Peniten-ziaria divenuta di competenza della Asl RmA, due volte asettimana si reca presso il carcere di Regina Coeli di Ro-ma. Qui ha incontrato 602 detenuti; su un campione di332 individui, gli italiani (16,5 per cento) sono risultatipositivi all’epatite C più che gli stranieri (5,1 per cento).

Nel caso dell’epatite B la situazione si ribalta conuna prevalenza tra gli immigrati, 7,5 per

cento, contro il 5,4 per cento de-gli italiani.

Hiv, tubercolosi, sifilide, epa-titi B e C sono spesso corre-

late. Coloro che sono affettisoprattutto da epatite Bprovengono da paesi co-

me l’Africa Occidentale eil Corno d’Africa, dove le

scarse condizioni igieniche ela cattiva gestione medica con-

Migliorare la salute degli altriper proteggere noi stessi

IN ATTENZIONE

di Lina Losacco

Nell’antico complesso del monastero di San Cosimato risalente al X secolo, tra artee storia, sorge il Presidio territoriale del Nuovo Regina Margherita di Roma.Nuovo modello di sanità, il Presidio offre una rete completa di servizi sanitari,

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L'homepage del sito dedicato al Programma delle Nazioni Unite sull'Hiv/Aids (Joint United Nations Programme on HIV/AIDS - Unaids)

lanciato nel 1996 (www.unaids.org)

tribuiscono alla formazione di riserve di agenti infettivi. InIndia convivono con il virus dell’epatite B più di 30 mi-lioni di persone, il triplo rispetto all’Europa. In Cina sono93 milioni, un quarto dei malati cronici di tutto il mondo.Altro serio problema è la tubercolosi; considerata spesso“malattia del passato”, colpisce non solo paesi a redditomedio basso ma anche quelli ricchi (Vedi articolo alle pa-gine 24-25). L’ambulatorio di infettivologia del PresidioNuovo Regina Margherita, collegato ai tre SerT presentinel territorio della Asl RmA, svolge il counselling infetti-vologico per l’Hiv con l’effettuazione facilitata del Test diScreening che consente l’accesso gratuito e senza preno-tazione, tutto in rigoroso anonimato.Negli anni ’80 la pandemia da Hiv ha colpito decine di mi-lioni di persone in tutti i paesi del mondo diventando laprima patologia dell’era della globalizzazione. È divenutauna malattia a decorso cronico a metà degli anni ’90 gra-zie alle Haart (Highly Active Anti-Retroviral Therapy).Secondo il rapporto del Programma Unaids(1), nel 2007le persone affette da Hiv sono state 33 milioni, con pro-gressi significativi nell’ambito della prevenzione, pur per-manendo un’alta incidenza del virus nell’Africa Subsaha-riana. In Italia secondo l’Istituto Superiore di Sanità dopo

un declino tra il 1996 e il 2006, c’è stato un riacutizzarsia partire dal 2007.“L’epidemia da Hiv ha ancora molte zone d’ombra sia alivello terapeutico, sia per quanto riguarda l’aspetto dellaprevenzione e del controllo della diffusione del virus” haaffermato Massimo Galli (direttore Divisione malattie in-fettive e tropicali, Azienda ospedaliera Luigi Sacco di Mi-lano) nell’ambito del I Congresso Icar (Italian Conferen-ce on Aids and Retroviruses) 2009(2) tenutosi a Milano.“Un Congresso che ha riunito specialisti di varie discipli-ne (virologi, immunologi e infettivologi) con la volontà dicreare una stretta collaborazione scientifica tra le diversecompetenze” – spiega Antonella D’Arminio Monforte, di-rettore della Clinica malattie infettive e tropicali del-l’Azienda ospedaliera San Paolo di Milano.Grazie ad un’intensa attività di ricerca, assistenza, volon-tariato, nuovi presidi terapeutici, oggi è possibile parlaredi normalizzazione del paziente affetto da Hiv. L’Italia èinoltre al 7° posto tra i Paesi industrializzati per la produ-zione scientifica relativa alla ricerca sull’Aids (M. Galli).C’è ancora tanto lavoro da fare. “È necessario che dal-l’osservazione clinica emergano domande ai problemi nonancora risolti dalle terapie, che rilancino la ricerca in tut-ti i campi, epidemiologica, farmacologica, di base, dei mec-canismi immunologici e immunopatologici” afferma Adria-no Lazzarin, primario Divisione malattie infettive, Istitu-to San Raffaele di Milano. Ma la grande difficoltà del sistema sanitario resta anco-ra quella di dover garantire la tutela della salute alle fa-sce di popolazione che vivono ai margini del sistema. Percoloro che sono in condizioni di fragilità sociale, econo-mica e culturale, l’accesso ai servizi risulta essere estre-mamente difficoltoso vuoi per disinformazione dell’utentevuoi per la difficoltà dell’operatore sanitario, spesso im-preparato nell’accogliere la malattia, la condizione so-ciale e lo stato d’animo del paziente ai margini. Inevita-bilmente anche lo straniero integrato nella fascia sociale“svantaggiata” (basti pensare alla condizione di prosti-tuzione o di devianza), avrà delle ridotte opportunità ri-spetto alla propria salute. Un sistema sanitario pubblicoche intenda tutelare la salute della intera popolazione de-ve partire necessariamente da una efficiente organizza-zione dei servizi sanitari in funzione di una concreta frui-bilità da parte dei pazienti stranieri e non. A tal fine l’in-tervento di inclusione sociale è fondamentale: migliora-re lo stato di salute degli altri è il solo modo per proteg-gere se stessi. •

IN ATTENZIONE

(1) Il Programma delle Nazioni Unite sull’Hiv/Aids (Joint United Nations Programme on Hiv/Aids, Unaids), avviato nel 1996, promuove e coordina la lottacontro la pandemia globale di Hiv e Aids. Unaids gode del sostegno delle seguenti istituzioni: Unicef, Pnud, Unfpa, Acnur, Oms, Unesco, Bancamondiale, Unodc (Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta al crimine e alla droga), Pam ed Ilo.

(2) Icar 2009 è stata promossa da Simit - Società italiana di malattie infettive e tropicali e dalle principali Società scientifiche nazionali di immunologia evirologia, con la partecipazione delle Associazioni pazienti Anlaids, Arcigay, Lila e Nadir.

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privacy ed efficienza in sanità sono possibili già oggi, sesi investe per alleggerire le architetture informatiche. Insanità come nella pubblica amministrazione anche l’Ita-lia ci sta provando. La parola d’ordine è “virtualizzazio-ne”. Virtualizzare vuol dire scomporre l’hardware ed ilsoftware dei pc e dei server, e ricomporli su un’altra uni-tà, più potente, più gestibile, meno ingombrante. In pra-tica clonare tanti piccoli pc in un cervellone grosso, chealla fine risparmia energia, richiede meno licenze, e ta-lora offre soluzioni che fanno lavorare meglio. A Este,vicino Padova, il sindaco Giancarlo Piva sta rivoluzio-nando municipio ed uffici decentrati. “La rete del comuneera diventata così complessa che spendevamo gran par-te del budget IT per far sopravvivere la stessa struttura,e non per nuovi servizi. Ma se a casa sua ogni utente puòaggiornarsi hardware e software quando vuole, accanto-nando considerazioni economiche, a noi che abbiamoproblemi di budget in fondo il computer serve per obiet-tivi limitati: scrivere testi e riempire moduli preconfe-zionati; archiviare documenti; navigare in Internet (si spe-ra non per stupidaggini personali); scaricare posta elet-tronica; utilizzare programmi per la contabilità, gestiretributi, o per la ricerca anagrafica. Perché dare la caccia

all’ultimo pentium XIII, o al software aggiornato (di cuiusiamo il 7-8 per cento) che poi richiede anche l’ultimascheda grafica e microprocessore, altrimenti “gira pia-no”? Così, al posto dei 130 pc collegati in rete con seiserver, man mano che il vecchio materiale si usura, mon-tiamo ultra-thin client, in pratica terminali dotati di solimonitor e tastiera”. “Inserendo il suo badge in un lettore – continua Piva – ildipendente accede alla struttura server, che concentra edelabora tutti i dati e i programmi utilizzati in ufficio. Sa-rà ‘alleggerito’ l’85 per cento delle postazioni; resteran-no ‘tradizionali’ gli uffici tecnici”. Il primo vantaggio è diordine pratico. “Nessuna cpu, niente ram o dischi, nien-te che si possa rompere o “configurare”, spiega il dottorAndrea Tecchio, artefice della sperimentazione comuna-le. “Tutti i dati sono centralizzati, recuperabili in temporeale”. Secondo step, i soldi: al minor costo iniziale d’ac-quisto degli strumenti (meno di 200 euro per un ultra-thin client contro i 4-500 di un pc, che per quanto usa-to bene dura la metà) si aggiunge una previsione di spe-sa energetica abbattuta di oltre sessanta volte. “Un pcconsuma 0,3kw/h medi – spiega Tecchio – ma almenoun 30 per cento di potenza è dissipata in calore – cui vaaggiunto il consumo generato dal mancato distacco dal-la corrente che va da 0,002 a 0,015kw/h. Un ultra thinclient in funzione invece consuma solo 0,003 kwh, un

Il risparmio dell’e-government

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TECNOLOGIA E SANITÀ

di Mauro Miserendino

Se usiamo bene l’informatica daremo tre opportunità ai nostri figli: vivere in unmondo più verde e pulito, rendere i segreti accessibili solo a chi può servirsene a findi bene e, forse, migliorare le cure ai malati. Ma risparmio energetico, tutela della

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centesimo di un pc, e quasi quanto un computer spentonon staccato dalla presa. Considerate 100 postazioni dilavoro, 10 ore al giorno e 250 giornate all’anno, passia-mo da 62,5 a 1 MegaWatt annui”. Inoltre, “l’aggiorna-mento sulla macchina diviene subito operativo per tuttigli utenti dei desktop remoti. Infine, i risparmi nelle li-cenze; coerentemente con gli inviti dell’Unione europeaalle pubbliche amministrazioni a dialogare con linguag-gi informatici universali e teoricamente a costo zero, sca-ricabili da tutti gli utenti, ad Este si è adottato un soft-ware open source puntando su linux CentOs, al momentosenza smantellare Windows”.Si passasse armi e bagagli al sistema operativo ‘per tutti’Tecchio vede altri risparmi, dell’ordine di 15-20 mila eu-ro, temperati in parte da maggiori costi di manutenzionesoftware. In ogni caso, il Comune prevede di tenere pernuovi investimenti 230 mila euro in quattro anni. Ma inumeri di grandi realtà (Finsiel, Daimler, Onu) parlanodi risparmi del 35-40 per cento alla voce sistemi infor-matici. Nelle Asl, su centinaia di posti lavoro e postazio-ni, in teoria si potrebbe risparmiare fino al 50 per cento.Un cenno a parte merita la tutela della privacy. “Intanto,ci costa meno adeguarci alle normative. Quanto alla si-curezza – dice Tecchio – ogni impiegato ha bisogno dibadge con identificativo e password ed ogni accesso ècontrollato dall’amministratore del sistema. Sul termi-nale poi non c’è disco, non c’è memoria ram, nulla chepossa essere utilizzato per conservare dati. L’operatore‘periferico’ può solo ‘navigare’ nei dati ai quali è abilita-to; e non può copiarli dato che non c’è dispositivo loca-le. Per utilizzare memorie rimovibili (come le memorypen usb, o cd/dvd esterni) deve chiedere l’abilitazione al-l’amministratore. Dall’altra parte, il sistema è predispo-sto per conservare ogni particolare operazione”.In Lombardia, negli ospedali di Crema, Lodi e Bergamo,dove già i medici hanno una card che consente solo a lo-ro l’accesso alle cartelle dei pazienti, il potenziamento deiserver è teso a consentire di muoversi senza dover at-tendere di tornare al proprio posto per consultare infor-mazioni utili o inserirne di nuove nei propri documentiinformatici. Agli Ospedali Riuniti di Bergamo, lo spe-cialista attiva la postazione informatica e abilita la ses-sione di lavoro utilizzando la propria ‘tessera intelligen-te’ (smart card), che diventa quindi strumento di identi-ficazione e abilitazione secondo le recenti norme in temadi privacy e gestione dei dati sensibili del paziente. L’in-formatizzazione dei servizi diagnostici quali Radiologiae Laboratorio oltre al Pronto Soccorso e alle Sale Ope-ratorie consentono oggi al medico di disporre al termi-nale di tutte le informazioni relative al paziente che ha incura senza più richiedere copia cartacea dei documenticon risparmi di tempo e di denaro. “Con la prospettiva

dell’apertura del Nuovo Ospedale ci siamo posti l’obiet-tivo di garantire al medico o all’équipe di fruire delle in-formazioni cliniche ovunque essi si trovino, riducendoal minimo i tempi”, spiega l’ingegner Flavio Martinelli,che conduce la sperimentazione di Bergamo. “Per rag-giungere l’obiettivo doteremo il Nuovo Ospedale di in-frastrutture di trasmissioni dati wireless, di dispositivimobili (carrelli informatizzati) e soprattutto potenzie-remo il sistema di autenticazione. Oggi al momento dispostarsi, il medico convocato, poniamo in ps, toglie lasmart card che lo identifica e il pc si spegne. Ma perchélo stesso medico possa senza interruzione richiamaredall’altra postazione, dopo essersi autenticato con la card,le stesse informazioni su cui stava lavorando, è neces-sario che la sessione di lavoro resti aperta sul server cen-trale. Per fare questo c’è bisogno di virtualizzare tutte lepostazioni dei sanitari. La sperimentazione fin qui con-dotta è incoraggiante anche se l’introduzione di questistrumenti sarà graduale sia in numero di postazioni siain numero di applicazioni virtualizzate in quanto, in sa-nità, scontiamo una certa complessità legata al numerodi periferiche e al numero di servizi di soggetti terzi dagestire in primis quelli legati al sistema informativo del-la regione Lombardia a cui siamo tutti collegati. Più cheuna rivoluzione rapida, occorre metodo”. •

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TECNOLOGIA E SANITÀ

Un minor costo iniziale d’acquisto deglistrumenti ed una previsione di spesa

energetica abbattuta di oltre sessanta volte

Ogni impiegato ha bisogno di badge conidentificativo e password ed ogni accesso ècontrollato dall’amministratore del sistema

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TEMPI E MODI PER LA PUBBLICAZIONE

Le notizie inerenti congressi, convegni, corsie manifestazioni scientifiche, devono essererese note alla redazione del giornale dell’En-pam - oltre tre mesi prima dell’evento - tra-mite posta all’indirizzo Via Torino, 38 - 00184Roma; via e-mail all’indirizzo [email protected]; via fax ai numeri 06/48294260 -06/48294793. Per esigenze tipografiche e di spa-zio si invita a trasmettere testi sintetizzati in cir-ca dieci righe. Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisiè gratuita.

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Scuolatao Bologna e Università La Sapienza RomaIntegrazione tra medicina tradizionale cinese e medicina occidentale Bologna, lezione introduttiva 12 e 13 dicembre presso il Best Western City Hotel, via Ambrogio Magenta 10Le lezioni hanno cadenza mensile, si svolgono a Bologna, nei fine settimana, nel corso di tutto il 2010; il master è rivolto a medici e odontoiatri che possono conseguire un attestato universitario di II livello che possiedevalore legale di titolo nei concorsi pubblici Iscrizioni: entro gennaio 2010Informazioni: Segreteria Scuolatao, via Gambara 15, 29122 Piacenza. tel. 0523 623168, 346 6183551, lun-ven 9.00 - 13.00sito Internet: www.scuolatao.com e-mail: [email protected]

AgopunturaCatania, 19-20-21 febbraio / 23,24,25 aprileDirezione: Gesuele SciaccaAlcuni argomenti: teoria dello ying yang; legge dei cinque elementi; percorsi energetici, meridiani principali, secondari,curiosi; i punti di agopuntura; la stimolazione efficace del punto; meccanismi di produzione di energia ed i tre focolai

Medicina omeopaticaCatania, 26-27-28 febbraioDirezione: Giuseppe Crisafulli, Alessandro PumoAlcuni argomenti: principi generali della medicina omeopatica e loro applicazione nelle patologie più comuni; principali profili clinici e rimedi più frequentiInformazioni: Segreteria Scientifica: tel. 329 4851520, sito web: istitutomedicinadidattica.itSegreteria Organizzativa Istituto di medicina didattica, Via Cesare Vivante 3, 95123 Catania, tel. 095 437357

È nata FisopaLa Federazione Italiana delle Società Scientifiche dell’Ospedalità Privata Accreditata (F.I.S.O.P.A.), è nata con l’in-tento di promuovere la ricerca scientifica ed il riconoscimento della professionalità dei medici che operano nella re-altà della Sanità Privata Accreditata, per creare linee guida comuni e protocolli clinici miranti ad ottimizzare il livel-lo di assistenza al malato. Per la prima volta in Italia, medici di diverse specializzazioni, si sono uniti in una federazione che opera nell’ambitodi una sanità pubblica, pur avendo una gestione indiretta delle risorse di tipo privato. Durante la presentazione sonostati evidenziati i dati nazionali dell’attività delle strutture private che dimostrano risultati di efficienza e di presenzafattiva nell’erogazione della prestazioni nel SSN. Dal confronto dei dati presentati si evince che le Strutture PrivateAccreditate sono la terza forza nel panorama nazionale della sanità e i collocano al primo posto come gradimento del-l’utenza.

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

I Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università Sapienza RomaMetodi statistici per la ricerca e la pratica biomedica Sicurezza e qualità degli alimenti e delle bevande: valutazione, gestione e comunicazione del rischioEconomia e management sanitario in ospedale e nei servizi sanitari territorialiRoma, a.a. 2009/2010Direttore: prof. Antonio BocciaInformazioni: Dipartimento di medicina sperimentale, Università “Sapienza” Roma, Viale Regina Elena 324, 00161 Roma, tel. 06 49970251, fax 06 4958348, e-mail: [email protected], sito web: www.uniroma1.it/studenti/corsi/altaformazioneLa scadenza per la presentazione delle domande è il 30 novembre 2009

Università degli studi di Bologna - Dipartimento di medicina clinicaEndoscopia avanzataBologna, gennaio 2010Direttore: prof. Giancarlo CalettiAlcuni argomenti: ecografia endoscopica diagnostica e operativa; endoscopia operativa delle vie biliari e pancreatiche; diagnosi e terapie endoscopiche delle urgenze emorragiche; terapie endoscopiche delle neoplasieiniziali e palliazione di quelle avanzateInformazioni ed iscrizioni: [email protected]; tel. 051 6955224; fax 051 6955206, sito web: www.unibo.it/Portale/default.htm cliccare Master

Chirurgia colo-rettaleRoma, a. a. 2009-10, Università Cattolica del Sacro CuoreDirettore: prof. Claudio CocoObiettivi: il master ha lo scopo di fornire le basi teorico pratiche della coloproctologia e di assicurare un tirocinio pra-tico in: tecniche diagnostiche radiologiche di studio del grosso intestino; tecniche diagnostiche e terapeutiche endosco-piche; laboratorio di fisiopatologia anorettale (manometria, ecografia, elettromiografia); patologia proctologica: ragadi,emorroidi, fistole, prolassi (classificazioni, fisiopatologia, tecniche chirurgiche e terapeutiche); patologia da alterata de-fecazione (stipsi, incontinenza: aspetti di fisiopatologia, diagnosi differenziale e terapia); patologia infiammatoria delcolon (rettocolite ulcerosa, morbo di crohn): aspetti medici e chirurgici ; patologia neoplastica del grosso intestino;nuove tecniche terapeutiche in patologia colorettale: tem, chirurgia laparoscopica, neuromodulazione sacraleInformazioni: coordinatore didattico del Master Dott. Claudio Mattana tel. 06-3053853-30154166 mail [email protected], sito web: www.rm.unicatt.it

Dermatologia come arte: dermart 2009Roma 12 e 13 dicembre, Hotel Residenza in Farnese, Via del Mascherone 59Direttori: Massimo Papi, Biagio DidonaArgomenti: tatuaggi, piercing e psoriasi; i colori che fanno fare diagnosi; le farfalle cutanee; dermatosi anulari e figurate; i disegni delle infezioni; le macchie bianche; le forme dei nei da temere; l’arte della medicazione; l’arte del camouflage, l’arte della dermocosmesi naturaleInformazioni e iscrizioni: Francesca Giuliani 338 7091451, e-mail: [email protected]: riconosciuti 28 crediti ecm

Riunione italo francese orl/cmf & montagnaSestriere, 12 e 13 dicembre, Grand Hotel Sestriere Responsabili dell’organizzazione: dott. Beatrice Fabio, dott. Dumas Georges, dott. Lejeune Jean-Michel, dott. Perottino Flavio Obiettivo: scambio di esperienze da una parte e dall’altra delle Alpi ma anche incontro propositivo per eventualistudi e ricerche da sviluppare insieme in un prossimo futuro in ambito epidemiologico, patologico e di trattamentodelle patologie otorinolaringoiatriche e maxillofacciali legate alla montagna Argomenti: trauma della laringe , trauma del terzo medio della faccia e dei denti, vertigini post traumatiche, trauma cervicale, tumori cutanei del volto, attualita’ sulla sordita’ improvvisa, roncopatia in montagnaInformazioni ed iscrizioni: Segreteria Organizzativa Asl To2, Ospedale Giovanni Bosco, Torino, dott. Perottino, tel.338 9051566, fax 02 70039720, e-mail: [email protected]. Briccarello, tel. 338 7870357Ecm: richiesti crediti formativi ministeriali

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Analisi transazionale clinicaSpecializzazione in psicoterapia per medici e psicologiTorino, 18 dicembre Presidente: dott. F. Vercellino Direttore: dott. C. GiovannoliL’analisi transazionale è sorta negli anni ’50 negli Usa ad opera di E. Berne, medico. Fin dall’inizio è stata applicatain campo ospedaliero e ambulatoriale. Integra aspetti clinici e psicologici; è applicabile a bambini, adulti, anziani e per la sua concretezza può essere mirata a problemi specificiInformazioni: Segreteria Organizzativa tel 011 7743351, e-mail: [email protected], sito web: www.itat-formazione.it

Università Cattolica del Sacro Cuore

Flebologia chirurgicaRoma, a. a. 2009-2010/2010-2011Direttore: prof. Gregorio CinaRequisiti di ammissione: l’ammissione al master è riservata a laureati in medicina e chirurgia in possesso di diplomadi specializzazione o esperienza documentata in chirurgia vascolare o chirurgia generale. Le domande di ammissione dovranno essere presentate entro il 18 dicembre 2009.Informazioni: tel. 06 30155840, fax 06 30155846, e-mail: [email protected], sito web: www.rm.unicatt.it/master, prof. G. Cina, tel. 06 30156127, 335 6571968, fax 06 30155951, e-mail: [email protected]

Trattamento mesoterapico del rachide con l’omotossicologiaMilano, 12 dicembreArgomenti: anatomia, biomeccanica, fisiologia, patologia del rachide. trattamento mesoterapico con prodotti omeopatici-omotossicologici per le patologie rachidee più frequentiInformazioni: Metidea srl, tel. 02 29518315, e-mail: [email protected]: assegnati 8 crediti ecm

Chirurgia epato-biliareRoma, a. a. 2009-2010, Università Cattolica del Sacro CuoreDirettore: prof. Gennaro NuzzoObiettivi: il Master ha lo scopo di fornire un approfondimento teorico-pratico delle problematiche biologiche, fisiopatologiche, diagnostiche e terapeutiche relative alle patologie epatobiliari di interesse chirurgico. In particolare, oltre alla formazione teorica, garantita da un periodo intensivo, propedeutico di lezioni e seminari, sarà dato ampio spazio alla formazione pratica. Informazioni: Segreteria Scientifica Prof. F. Giuliante, dott.ssa M. Vellone, dott. F. Arditotel. 06 30154967, 06 30155187, e-mail: [email protected]

Inail

La nuova tabella delle malattie professionali tra tradizione ed innovazione: aspetti sociali, normativi, medico-assicurativi e riflessi sulla prevenzioneNapoli, 11 dicembreAlcuni argomenti: quadro normativo del sistema tabellare, caratteristiche ed anomalie del nuovo sistema tabellare,ruolo dell’Inail nella prevenzione: evoluzione normativa, patologie muscolo scheletriche del nuovo sistema tabellaree riflessi sulla prevenzioneInformazioni: Segreteria Organizzativa d.ssa Giuseppina Laporta, tel. 081 7784525, e-mail: [email protected],dott. Roberto Formicola, tel. 081 7784340, e-mail: [email protected], dott. Vittorio Massimo Zurlo, tel. 0824 57259, e-mail: [email protected], fax 081 7784606

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Ecografia con m.d.c. (ceus) in medicina interna Frattamaggiore, gennaio - giugno 2010, ospedale S.Giovanni di DioResponsabile: prof. L.TarantinoObiettivi: l’ecografia con mezzo di contrasto (contrast enhanced ultrasound) è una tecnica ben tollerata, priva di effetti collaterali, ripetibile, che può fornire informazioni fisio-anatomo-patologiche determinanti per la diagnosi e la gestione terapeutica di numerose patologie Informazioni: Segreteria A.n.i.c.e., sig.ra Colomba Mennella, tel. 340 1446371, e-mail: [email protected], dott. I. Sordelli, tel. 328 6598053, e-mail: [email protected], sito web: www.ecografiainterventistica.it

Seminario di medicina omeopatica

Omeopatia e reumatologiaRoma, 16 gennaio, Istituto Nazareth, Via Cola di Rienzo 140 Argomenti: il metodo diagnostico, clinico e terapeutico omeopatico nelle artralgie, nell’artrite reumatoide, nelle ar-trosi e nelle connettivitiInformazioni: Segreteria Organizzativa I.r.m.s.o., Via Paolo Emilio 32, 00192 Roma,tel. 06 3242843 fax 06 3611963, e-mail: [email protected], sito web: www.irmso.itEcm: richiesti crediti ecm

Analisi bioenergetica per psicoterapeutiGenova, gennaio 2010Direttore: Nicoletta CinottiArgomenti: il Corso di specializzazione in analisi bioenergetica è rivolto a psicoterapeuti di altri orientamenti clinici. L’analisi bioenergetica si basa sul principio dell’identità funzionale mente-corpo, per cui gli stati psicologici riflettono ciò che si verifica a livello fisico e, viceversa, ciò che accade fisicamente si riflette sullo stato emotivo. Il corso, della durata di 2 anni, più uno facoltativo di supervisione, rilascia un titolo riconosciuto dalla Società Italiana di Analisi Bioenergetica, scuola di specializzazione riconosciuta dal MiurInformazioni: Centro studi di psicoterapia, tel. 010 562164, e.mail: [email protected]

Ghiandole accessorie della via seminaleRoma, 23 gennaio, Auditorium, Via del Serafico 1Destinatari: specialisti e mmgRelatori: V. Mirone, A. Lenzi, V. Gentile, M. Maggi, A. Isidori, F. Dondero, GM Colpi, A. Amici, V. Pansadoro, L. Miano, V. Ferdinandi, G. Spera, E. Jannini, S. Mazzilli, S. Pecoraro, C. GiammussoInformazioni: Segreteria Scientifica Dott. Diego Pozza, Studio di Andrologia e di Chirurgia Andrologica, via B.Gozzoli 84B, 00142 Roma, tel. 06 5192858, e-mail:[email protected] Segreteria Organizzativa: Medicon Italia srl., Piazza Mancini 4, 00196 Roma, tel.06 3233301, fax 06 3233304,email:[email protected]: richiesti per medici

Ipnosi clinicaVerona, gennaio-dicembre 2010/ gennaio-dicembre 2011, Hotel Palace, Via Galvani 9Destinatari: medici, psicologi, psicoterapeuti e odontoiatriStruttura: dieci seminari mensili per anno con cadenza un week end al meseInizio: 23 gennaio 2010Informazioni: tel. 045 9786394, cell. 347 0398016, 338 4178566, sito web: www.istitutoipnosibernheim.it, e-mail: [email protected]: è in corso la procedura per l’accreditamento ecm del ministero della Salute

CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

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RICERCA

di Anna Maria Greco

Nel nuovo centro spe-cialistico all’ospeda-le G. Brotzu si po-

tranno sperimentare fino a3-4 farmaci ogni anno e so-no 5 i prodotti di potenzia-le interesse in esame: un an-tibiotico, un antinfettivo,due molecole sviluppate dalCNR di Roma ed una dal-l’Università di Genova. I volontari, reclutati conuna campagna promozio-nale partita a metà set-tembre nell’isola, sono 78ma dovranno triplicarsi.Sono tutti adulti e sani eavranno un gettone daimille ai tremila euro. Sonotutti sardi, cioè apparte-nenti ad una popolazioneche geneticamente è mol-

to interessante dal puntodi vista medico. “Fase 1” èun fiore all’occhiello perl’Italia e in particolare perla Sardegna: sono previsti12 posti letto con 6 posta-zioni attrezzate per il mo-nitoraggio continuo di Ecg,pressione arteriosa, fre-quenza cardiaca e tempe-ratura corporea. La strut-tura nasce in collaborazio-ne con l’Istituto superioredi sanità, l’Agenzia italia-na del Farmaco e il CentroSardegna Ricerche e perinaugurarla sono volati aCagliari il presidente del-l’Istituto Superiore di Sa-nità Enrico Garaci; il di-rettore generale dell’AifaGuido Rasi e il presidentedi Farmindustria SergioDompè.

“La possibilità di avvaler-si dei servizi specialisticidell’azienda, ma anche delsuo sistema informatico diavanguardia - ha spiegatoGiampaolo Pilleri, Diret-tore di Fase 1 - garantisceprecisione e qualità ma an-che la sicurezza del pa-ziente. Lavoreremo instretta collaborazione conpsicologi, radiologi, car-diologi, medici dei labora-tori. D’altro canto Fase 1,eseguendo i primi delicatistudi su nuovi farmaci al-l’interno del sistema avan-zato dell’ospedale, potràcontribuire ad attrarre an-che ben più ampie speri-mentazioni di fase II e IIIche potranno svolgersi di-rettamente nelle unità spe-cialistiche di cura del Brot-

zu”. Ha aggiunto che ognipartecipante alla speri-mentazione avrà diritto aun gettone di presenzasimbolico che diventeràpiù cospicuo quando sa-ranno firmati i protocollidi collaborazione con le ca-se farmaceutiche. La sele-zione dei candidati - hadetto Pilleri - sarà seguitadal Comitato etico di Fase1 nel rispetto della norma-tiva vigente”. Il presidente di Farmindu-stria Sergio Dompè ha sot-tolineato che “è un pro-getto che, per la prima vol-ta in Italia, si basa su ec-cellenze reali come il cen-tro Sardegna Ricerche el’Azienda ospedaliera Brot-zu di Cagliari. Tutto que-sto è dovuto al fatto che laSardegna ha avuto il co-raggio di puntare senzatentennamenti su una spe-cializzazione, come quelladella ricerca e della speri-mentazione in camposcientifico e farmaceutico”. Il centro permetterà lo svi-luppo di nuovi farmaci nel-la sede di Sardegna Ricer-che, il parco scientifico etecnologico Polaris di Pulae dal punto di vista clinicola loro sperimentazione sa-rà eseguita su volontari sa-ni e pazienti oncologici. “Ingenerale i brevetti in Italia- ha affermato Enrico Ga-raci - mancano di uno svi-luppo e giacciono nei cas-setti. Un reparto come Fa-se 1 ha anche lo scopo diattrarre i giovani ricercato-ri nell’area biomedica e ri-mettere nel circuito ricer-che promettenti che maiavrebbero potuto esseresviluppate”. •

Inaugurata “Fase1” nell’ospedale Brotzu

Con 4 milioni di euro garantiti dalla Regione Sardegna nasce a Cagliari la prima struttura italiana di ricerca clinica

e preclinica in ospedale interamente finanziata con fondi pubblici

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NOTIZIE

Il 18 dicembre il Cral del-l’Enpam “Sergio Roserba”compie 30 anni. Tanto tem-

po è passato da quel lontano1979: è stato un percorso ric-co di eventi culturali (mostree gite in luoghi di particolarepregio artistico), eventi spor-tivi (gare di pesca, tornei dibowling, calcetto e gare di go kart) e tanti viaggi al-l’estero, gli ultimi lo scorso mese nella caotica e af-fascinante Istanbul affiancata dalla fiabesca e irrea-le regione della Cappadocia e nella orientale Thai-landia. Lo scopo del Cral di favorire e promuovere,nel tempo libero dagli impegni di lavoro, l’attività ri-creativa e culturale dei soci organizzando momentidi aggregazione e socializzazione è stato pienamen-te raggiunto attraverso l’ampliamento e la diversifi-cazione delle numerose iniziative con la prospettivae la ferma intenzione di allargare sempre di più il no-vero degli iscritti. Il Cral ha mantenuto il passo con i tempi e, grazie al-le nuove tecnologie, le varie proposte vengono pre-sentate agli iscritti tramite e-mail e inserite nella In-tranet aziendale attraverso la quale i soci possonocondividere i propri interessi e accedere in temporeale alle informazioni ed a un numero infinito di ser-vizi altrimenti inaccessibili. Proprio il sito web del Cral dell’Enpam è l’ultima no-vità in ordine di tempo e sarà a breve completato conil suo trasferimento in ambiente di dominio pubbli-co, per consentire la visualizzazione direttamente dacasa anche ai soci non presenti in ufficio. Tanta strada è stata fatta ma tanta ne rimane ancorada percorrere, con la soddisfazione e la gioia dellemete raggiunte e con lo sguardo attento a nuovi obiet-tivi che potranno essere realizzati con l’impegno co-stante del Comitato Direttivo e la partecipazione at-tiva di tutti gli iscritti. Ci teniamo, infine, a ringra-ziare il presidente prof. Eolo Parodi che spesso mo-stra attenzione alla notra attività. •

Patrizia NapoleoniPresidente Cral Enpam “ S. Roserba”

Grande suggestione e straordinaria meravigliasuscita il Museo “Roberto Papi” di storia del-la medicina e della strumentazione chirurgica,

inaugurato a Salerno a metà del mese di settembrescorso. I valori racchiusi nella nuova e stupenda strutturadi Palazzo Galdieri, un vero e proprio scrigno di ar-chitettura posto nel cuore del centro storico cittadi-no, a via Trotula De Ruggiero, ginecologa della pre-stigiosa Scuola Medica Salernitana, sono tradizione,storia e cultura. Nel museo sono esposte alcune mi-gliaia di strumenti databili tra i XVII e XX secolo,la cui ricerca, acquisizione e catalogazione sono sta-te curate dai collezionisti romani Mario e Ferdinan-do Papi, rispettivamente padre e fratello di Rober-to, prematuramente scomparso, cui, appunto, il Co-mune di Salerno, l’Ente Provinciale del Turismo,d’intesa con la Regione Campania, la FondazioneScuola Medica Salernitana e l’Ordine dei Medici diSalerno, hanno intitolato il Museo. Gli oggetti espo-sti sono riconducibili a tutte le diverse branche del-la medicina: dalla chirurgia d’urgenza a quella mili-tare, passando per l’ortopedia, la ginecologia e lapneumologia. “E’ un luogo di forte impatto storico-culturale - ha dichiarato il sindaco di Salerno Vin-cenzo De Luca - all’interno del quale sono stati ri-prodotti fedelmente antichi studi medici, piccoliospedali militari da campo di due scoli fa, e studiodontoiatrici. All’interno del centro storico abbiamo dato vita adun percorso storico di altissimo livello, ha aggiuntoil Primo cittadino, riportando alla luce la Salernodell’anno mille, luogo di sviluppo culturale di tuttol’Occidente.”La collezione esposta al museo Papi di assoluto edindiscutibile interesse, è tra le più importanti perquantità e valore scientifico. Molti esemplari fanno parte di intere collezioni deltutto originali, spesso rari, per lo più finemente la-vorati in botteghe di coltellinai celebri. Sono presenti, tra l’altro, teche integre per interventioculistici, neurochirurgici e ortopedici. •

Dom. D. Port.

Cral Enpam, 30 anni e non li dimostra

Al via il museo“Roberto Papi”

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VITA DEGLI ORDINI

CataniaDue iniziative a favore dei bambini meno fortunatiLa prima si chiama “Legatelo al di-to!”, e si propone di garantire il di-ritto al cibo, alla salute e all’istru-zione di 10mila bambini di variPaesi. E’ promossa dal Forum-SAD, il Forum permanente per ilSostegno a Distanza, una Onlusche rappresenta 59 associazioni nazionali impegnate daanni nel Terzo Settore. La campagna, che mira a tene-re viva l’attenzione del grande pubblico sui temi dellasolidarietà e della cooperazione internazionale, si con-cluderà a febbraio 2010, articolandosi attraverso varieforme di comunicazione ed eventi, nazionali e locali,nei quali si inviteranno gli italiani ad aderire a uno o piùprogetti di sostegno a distanza. Madrina della campa-gna è Raffaella Carrà, che ha girato uno spot televisivoe uno radiofonico, che saranno diffusi il prossimo au-tunno attraverso i media e i circuiti di metropolitane estazioni ferroviarie.Per ulteriori informazioni: Campa-gna 10.000 adozioni tel. 06.69.921.981 e-mail: [email protected] www.legateloaldito.orgSi intitola invece “Disegna l’Africa”, e vuole sostenerei bambini del continente africano con la creatività deiloro coetanei italiani, il concorso promosso dalla Fon-dazione Previasme ONLUS. La partecipazione, gratui-ta, è aperta a tutti i bambini fino ai 14 anni, suddivisiin tre categorie in base all’età. L’obiettivo è quello di so-stenere i progetti dell’Amref (African Medical and Re-search Foundation), a cui verranno devoluti 10 euro perogni partecipante al concorso. L’iniziativa, patrocinatadalla Fondazione Enpam e sostenuta attivamente dallaFederazione italiana dei medici di famiglia (Fimmg) eda Assomedico, intende sensibilizzare in particolar mo-do i medici e le loro famiglie sul tema della tutela dellasalute delle popolazioni più svantaggiate.

GenovaL’istanza di rimborsosulla tassa rifiutiCome riportato su “Genova Medi-ca”, n.7-8/2009, pag.16, si ricordaai colleghi che hanno pagato laTARSU per gli anni 2002 e 2003che possono richiedere il rimborsodi quanto indebitamente versato

(nella misura della differenza tra quanto pagato secon-do le tariffe annullate e quanto sarebbe stato dovuto inbase alle previgenti tariffe). Il diritto a chiedere il rim-borso si prescrive in due anni.I due fac-simile per la richiesta del rimborso sono sca-ricabili dal sito www.omceoge.org oppure ritirati pres-so l’Ordine. Le istanze di rimborso potranno essere spe-dite tramite raccomandata oppure consegnate a manofacendole protocollare a: Comune di Genova - PiazzaOrtiz 8 - 16128 Genova. Qualora il Comune dovessenegare il diritto al rimborso, ovvero rimanere in silen-zio per tre mesi, sarà possibile ricorrere alla Commis-sione tributaria.

NovaraDal 1° Gennaio 2010 scontrinoparlante criptato in farmaciaDal 1 gennaio 2010 in ottem-peranza alle indicazioni fornitedal Garante della privacy in da-ta 29 aprile 2009 gli scontriniper l’acquisto di medicinali infarmacia (validi per la detra-zione fiscale) dovranno osser-vare le indicazioni dell’Agenziadelle entrate emanate con la circolare n. 40/09.Fermo restando l’obbligo della natura, della quantitàdell’acquisto e del codice fiscale del destinatario del me-dicinale, la qualità invece, ossia la denominazione delfarmaco, dovrà essere espressa col codice Aic (numerodi autorizzazione all’immissione in commercio) rileva-bile mediante la lettura ottica del codice a barre.

ModenaObbligo della certficazione per l’assunzione dei minoriNegli ultimi tempi numerosimedici di medicina generaleavevano posto all’attenzione delnostro Ordine il problema del-la obbligatorietà del rilascio del-le certificazioni ai minori primadell’assunzione al lavoro.Abbiamo per questo chiesto unparere al nostro legale Avv.to Giorgio Fregni il qua-le aveva analizzato sia la normativa nazionale sia quel-

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VITA DEGLI ORDINI

la regionale in materia, palesemente in conflitto fradi loro. Sussistendo ampi margini di dubbio sulla interpreta-zione di un conflitto normativo nella definizione del-la gerarchia delle fonti, l’Avv.to Fregni concludevaconsigliando ai medici un atteggiamento “prudenzia-le” e quindi “orientato nel senso di continuare a ri-spettare l’obbligo di presentazione di certificati”.A sostegno della tesi dell’avvocato, e in riposta a unquesito specifico il Ministero del Lavoro ha chiaritodefinitivamente la vicenda con la lettera nella qualesi ribadisce che i medici di medicina generale posso-no effettuare la visita in sostituzione delle ASL chenon effettuano più questo tipo di servizio.

Il presidente

RovigoLavoro straordinario del diri-gente medico va pagatoLa sentenza 17 giugno 2009pronunciata dal Giudice del La-voro del Tribunale di Firenzeaccogliendo il ricorso presen-tato da un dirigente medico chi-rurgo contro l’Azienda ospe-daliero universitaria Careggi,ha condannato la datrice di la-voro al pagamento integrale delle ore di straordinarioprestate dal dipendente anche in carenza di una pre-ventiva autorizzazione scritta: “Il monte di ore di stra-ordinario non è stato oggetto di riposo compensativo,non è stato retribuito, non è stato recuperato all’attodelle dimissioni e comunque non è contestato dalladatrice di lavoro. Anzi, tale monte ore straordinario rappresenta per illavoratore una sorta di patrimonio permanente che,fino alla cessazione del rapporto, è solo suscettibiledi incrementi e diminuzioni. Prova ne sia il fatto che quel monte ore venga ag-giornato mensilmente dalla stessa Amministrazioneproprio in funzione di quelle diminuzioni e/o incre-menti e venga mensilmente specificato a mezzo deiprospetti mensili consegnati mensilmente al dipen-dente; pertanto tale documento ha il valore di auten-tico riconoscimento di debito. Quanto alla preventiva autorizzazione, questa emer-gerebbe dal fatto che lo straordinario sia stato pre-stato esclusivamente in ottemperanza di una turna-

zione oraria stabilita dal primario del reparto, e nonper un mero e arbitrario motus del medico. I turni diservizio stabiliti dal superiore gerarchico, avendo ca-rattere vincolante, costituirebbero orario di lavoro atutti gli effetti”.

VeneziaCasella di posta elettronica certificataSi rammenta ai colleghi che la leg-ge numero 2 del 2009 pubblica-ta sulla Gazzetta Ufficiale n. 22del 29 gennaio 2009 – supple-mento ordinario numero 14 – pre-vede che al più tardi entro un an-no dall’entrata in vigore della stes-sa, cioè il 28 gennaio 2010, tutti i professionisti iscrit-ti in Albi ed Elenchi istituiti con la legge dello Stato sidotino di una casella di posta elettronica certificata ecomunichino tale indirizzo email all’Ordine di appar-tenenza. Si rammenta altresì che è allo studio da parte dell’Or-dine dei medici di Venezia, di concerto con la Fnomceo,la possibilità di procedere ad un acquisto centralizzatodi PEC per tutti gli iscritti.

Antonio Lo Giudice

La SpeziaNovità nella terapia del doloreTraguardo importante per i pa-zienti che soffrono di dolorecronico sia di natura oncolo-gica che osteoarticolare. Un’or-dinanza del ministero dellaSalute che ricolloca diversi op-piacei utilizzati nella terapia deldolore nella tabella II serie D ela conseguente possibilità di prescrivere attraversol’utilizzo della ricetta ordinaria (SSN) da rinnovarsidi volta in volta. Cadendo quindi l’obbligo della pre-scrizione su ricettario speciale, l’accesso alla terapiacon analgesici oppiacei viene facilitato e si attribui-sce a questa categoria di farmaci un ruolo di estremaimportanza nella gestione del dolore cronico intenso.

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Geroglifici fai da teL’amore per l’Egitto dei faraoni, la curiositàe poi la passione per la loro lingua e la loroartistica e misteriosa scrittura, il fascino del-la loro cultura e della loro storia sono i mo-tivi che hanno spinto Vitaliano Staibano adinteressarsi allo studio dei geroglifici.Il volume, dall’elegante veste tipografica edalle belle e numerose immagini a colori, hala caratteristica di trasmettere al lettore lo stesso entusiasmoche l’autore ha vissuto nella scoperta di questo mondo lon-tano ed arcano. Interessanti sono le informazioni che l’au-tore fornisce sulla civiltà egizia e le notizie sulla nascita, losviluppo, la durata, lo splendore e poi la decadenza, il disu-so e l’oblio di questa scrittura e, infine, dopo tanti secoli didimenticanza, come sia stato possibile tornare a decifrarla.

Vitaliano Staibano“Geroglifici fai da te”

Pubblicato in proprio - www.ilmiolibro.it

Il progetto terapeutico per la persona con malattia di AlzheimerPer il morbo di Alzheimer, dalle forti impli-cazioni sociali, sanitarie, umane e culturali,Antonella Notarelli propone un progetto te-rapeutico individuale alla portata di tutti glioperatori, tendente a sfruttare le potenzialitàrimaste all’ammalato e ad infondere fiduciaai suoi familiari. L’autrice punta sull’impor-tanza di affiancare alle necessarie risorse tec-nologiche anche quelle umane che si sono di-mostrate altrettanto efficaci, come sa chi hafiducia nel lavoro di gruppo. Alla realizzazione del proget-to è chiamata tutta l’équipe dedicata alla cura del malato: ilmedico di base, lo specialista, gli infermieri, l’assistente so-ciale, gli animatori e il familiare fornitore di assistenza, “ca-regiver”, i quali avranno tanti maggiori successi, soprattut-to nelle prime fasi della malattia, quanto più riusciranno adinterpretare i bisogni del malato.

Antonella Notarelli“Il progetto terapeutico per la persona con malattia di Alzheimer”

Mef, Firenze - pp. 158, euro 15,90

Dizionario illustrato di micotossicologiaI vocaboli riguardanti la tossicologia micologicaappartengono alla terminologia medica, ma risul-tano spesso incomprensibili ai micologi ed ancheai clinici, perché le patologie funghine non com-paiono nei normali corsi universitari di medicina.Per questi motivi l’elegante “Dizionario Illustratodi Micotossicologia” di Riccardo Mazza sarà digrande utilità a medici e micologi. I diversi sinto-mi di avvelenamento sono descritti alfabeticamente

in un’apposita parte del volume che rimanda al capitolo con-tenente la descrizione delle sindromi in cui essi rientranounitamente alle indicazioni di terapia per i casi di maggioreimportanza. Questa pratica impostazione permetterà al me-dico di ipotizzare rapidamente le sindromi di riferimento neicasi di avvelenamento da ingestioni nocive.

Riccardo Mazza“Dizionario illustrato di micotossicologia”

Romar, Segrate (MI) - pp. 200

Salute e sostenibilitàLo sviluppo tecnologico, l’inquinamento am-bientale, la crescita demografica, l’allungamen-to della vita, l’iperspecializzazione medica, l’iper-medicalizzazione e la conseguente insostenibi-lità degli attuali sistemi assistenziali sono causadi seri problemi sociali e sanitari.In questo volume Mariano Dimonte raccogliegli interventi presentati al Convegno Nazionale- Corso Ecm per medici - su “Tecnologia, Pro-gresso, Nuovi schemi per la salute” tenutosi a

Tricase, Lecce, il 29 gennaio 2005. Essi forniscono un’am-pia panoramica degli aspetti medici, comportamentali, eco-nomici, politici e ambientali riguardanti, ormai su scala mon-diale, la salute dell’uomo e danno conto delle improcrasti-nabili scelte di cui il settore medico deve farsi carico per fa-vorire progetti di accettabilità e non di utopica ottimalità,con i quali assicurare non tutto a tutti acriticamente, ma aciascuno ciò di cui ha veramente bisogno.

Mariano Dimonte“Salute e sostenibilità”

Levante editori, Bari - pp. 237, euro 15,00

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RECENSIONI

Libri ricevuti

Molti medici ci telefonano, ci scrivono, inviano fax, usano il sito del giornale per invitarci a recensire i loro libri. Si trattadi opere spesso relative a studi sulla medicina ma, con sempre maggiore frequenza, di libri di fantasia. I medici scritto-ri sono centinaia, la maggioranza si appoggia a case editrici, ma numerosi sono quelli che pubblicano “belle storie” aloro spese. Il frutto di scienza e fantasia viene impilato sulle nostre scrivanie. Di volta in volta, stando alla data d’arrivo,pubblichiamo orgogliosamente le recensioni. Ma per esaurire l’elenco non sarebbe sufficiente lo spazio completo di cin-que numeri della nostra rivista. Assicuriamo i colleghi che continueremo a rendere pubbliche le loro fatiche letterarie;nello stesso tempo li invitiamo, con affetto e stima, ad avere pazienza. Alle recensioni stiamo dedicando un sempre mag-gior numero di pagine. La comprensione sarà un graditissimo regalo di Natale per tutti noi. G. Cris.

di G. F. Barbalace

. . . due parole ai medici scrittori

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In breveTutti i cibi dalla “A” alla “Z”La nuova edizione di questacompleta guida alimentare com-pilata e ampliata da Renzo Pel-lati sulla base dei dati elaboratidall’Inram (Istituto nazionale diricerca per gli alimenti e la nu-trizione) analizza tutti i cibi e lebevande oggi disponibili sulmercato. Illustra anche i regimisalutari e le diete dimagranti,dando informazioni sui fitoste-

roli, i fitoestrogeni, l’indice glicemico, i probiotici, le mi-cro-onde, i radicali liberi, i cibi irradiati, la nutrigeno-mica, gli omega-3 e gli omega-6.Di ogni cibo o bevanda fornisce la composizione chi-mica e l’apporto calorico, il contenuto di proteine, gras-si, carboidrati, vitamine, minerali, colesterolo e fibre,dando così al lettore la possibilità di scegliere gli ali-menti più adatti alle proprie esigenze.

Renzo Pellati“Tutti i cibi dalla A alla Z”

Oscar Mondadori, Milano - pp. 690, euro 14,00

3° bollettino del polline dal 2001 al 2006L’allergologo Giuseppe Vargiuha riunito in questo suo terzobollettino gli oltre cento articoliche, dal 2001 al 2006, ha pub-blicato sulla Nuova Sardegna perparlare delle caratteristiche del-le piante e dei sintomi allergiciche possono causare nelle di-verse stagioni.Oltre a queste informazioni dicarattere sanitario, gli scritti for-niscono una ricca messe di notizie di carattere storico,geografico, etimologico, antropologico, culinario e aned-dotico che rendono la lettura di ciascun pezzo sempreinteressante e dimostrano, oltre alla passione per la suaprofessione, l’ampia cultura dell’autore. È auspicabileperò che un prossimo bollettino comprenda indici alfa-betici e analitici per una pratica consultazione delle tan-te informazioni che ha saputo raccogliere.

Giuseppe Vargiu“3° bollettino del polline dal 2001 al 2006”

Pubblicazione in omaggio ai richiedentiVia Alagon, 16 - 07100 Sassari

Fabrizio Menchini FabrisLA STORIA DELL’ANDROLOGIA ITALIANA:COME L’HO VISSUTAL’andrologia cura l’infertilità maschile, il deficit erettivo e mol-te malattie del sistema genito-urinario anche connesse all’in-quinamento e a comportamenti errati. Il suo fondatore traccial’evoluzione di questa disciplina ricca di prospettive anche nelcampo della prevenzione e ricorda i numerosi personaggi checon lui hanno partecipato a questa avventura. Edizioni Ets, Pisa - pp. 139, euro 15,00

Antonio Di GregorioSULLA CROCE A SINISTRAIl figlio di un pastore assassinato da predoni, viene educato adAlessandria d’Egitto. Dopo aver girato il mondo antico comeerudito, si ritrova sulla croce per aver vendicato il padre. Daquella posizione assiste alla crocefissione del Nazareno e, ri-cordando il proprio passato, medita sulla sua ansia di cono-scenza e sui propri dubbi, che sono quelli che affliggono l’uo-mo moderno.Novamedia Editore, Borgomanero (NO) - pp.106

Bernardo BarattiSENZA FRANCOBOLLOSette corrispondenze impossibili, che non si possono far rien-trare nel tipico racconto epistolare. Vi è infatti in questi car-teggi fantasiosi una visione dell’uomo, della storia, della scien-za e degli affetti molto originale, con spunti di amara ironia,ma a volte anche di comicità, che ne rende difficile la classi-ficazione.Piero Manni s.r.l., S. Cesareo di Lecce - pp. 213, euro 17,00

Églio Masèti (Elio Masetti)UL VANGÉLI DA SAN MARCUQuesto vangelo tradotto in dialetto legnanese è, oltre che un’ope-ra letteraria, un’operazione filologica di notevole livello, un im-pegno di conservazione e divulgazione di quel dialetto, nonchéla traduzione fedele del testo biblico approvato dalla C.E.I. co-me attesta l’Imprimatur dell’Arcidiocesi di Milano.Pubblicato in proprioPass. IV Novembre, 5 - 24020 Ranica, (BG)

Maria Pia SelvaggioL’ARCISTREA BELLEZZA ORSINIAmbienti foschi, neri personaggi, stormi di uccelli neri, lupi ne-ri e ululanti, neri recipienti per filtri e pozioni, antri bui, scenenotturne, boschi tenebrosi, poteri misteriosi delle acque, degliabissi e delle tenebre, incontri osceni e poi il processo, la tor-tura, il rogo nella vita della strega più famosa del beneventa-no. La narrazione, alternata ad un dialetto dagli accenti me-dievali, accresce l’ambientazione della storia.Spring Edizioni, Caserta - pp. 181, euro 15,00

RECENSIONI

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Testo-Atlante di Microbiologia diagnosticaQuesto “testo-atlante” di Microbiologia dia-gnostica, mirabilmente tradotto dall’ultimaedizione del celebre Trattato, riporta in mo-do dettagliato ed esauriente quanto è oggidoveroso conoscere di batteriologia medi-ca sia in senso bio-morfologico che nei suoiriflessi diagnostici e clinici (sino ai micror-ganismi di più recente scoperta), affron-tando puntualmente gli aspetti delle prati-che quotidiane di laboratorio di patologiaclinica, dalla raccolta e dal processamento del materiale al-l’analisi, all’identificazione dei singoli microrganismi e al-la refertazione dei reperti. Da segnalare inoltre per la loroattualità e chiarezza gli aggiornatissimi capitoli relativi al-la microbiologia molecolare, alla parassitologia, alla mico-logia, alla tecnica e interpretazione dei test di sensibilità agliagenti antinfettivi. L’elegante opera è completata da circacentocinquanta pagine di tavole a colori che raffiguranocon insolita fedeltà i caratteri microscopici e colturali deisingoli microrganismi, per ciascuno dei quali vengono in-dicati con esemplare chiarezza e fedeltà i dettagli morfolo-gici, i metodi di colorazione e di coltura nonché i criteristrutturali e differenziali. Un’opera essenziale specie per ilpatologo clinico e l’infettivologo, ma indispensabile in ognibiblioteca e laboratorio. (L. S.)

Koneman Elmer W. “Testo-Atlante di Microbiologia diagnostica”

Delfino Editore, Roma - pp. 1780 (due volumi), euro 150,00

S.O.S single. Manuale di sopravvivenzaNella vita a volte arriva una mareggiata. Ci si tro-va in balia di forze più grandi di noi, di situazio-ni o sentimenti che ci travolgono, di ondate vio-lente e incontrollabili che spazzano tutto e man-dano in frantumi legami e matrimoni in appa-renza solidi e incrollabili. Poi la mareggiata fini-sce e ci si ritrova sulla riva, tra i rottami e lo scon-quasso. E allora, da soli, bisogna darsi da fare,mettere insieme i vari pezzi, buttare il superfluoe l’irrecuperabile, costruire cose nuove, più semplici e piùsolide. Questo manuale semiserio, in cui il pathos e la poe-sia sono sempre volutamente uniti e contrapposti all’ironiae alla comicità, ci dice come fare. La storia di un uomo dimezza età abbandonato dalla moglie, ironico, impietoso eapparentemente cinico, che offre ai suoi “colleghi” – l’uni-verso dei single – delle ricette di sopravvivenza spesso al li-mite del paradosso. Un libro in bilico tra umorismo e ma-linconia, utile per imparare a vivere più leggeri.

Giorgio Gazzolo“S.O.S Single. Manuale di sopravvivenza”

Piccin Nuova Libraria, Padova – pp. 174, euro 9,80

Lettere a PratiNon è Prati a scrivere le lettere a se stes-so, come potrebbe apparire dal titolo, maè lui a rispondere ai quesiti più significa-tivi dei lettori “laici” della sua pregevolerivista “Cuore e Salute”. Purtroppo l’emi-nente Cardiologo è venuto a mancare pro-prio in questi giorni, e non ha potuto com-piacersi della pubblicazione di questo prezioso libro riccodi notizie, consigli e informazioni, di “messe a punto” di ar-gomenti anche controversi o tuttora sub iudice: perché piùci si sofferma su determinate tematiche, sempre più se neapprezzano i pregi. In primo luogo, la chiarezza e l’impec-cabilità dei concetti e del linguaggio, essenziali per una co-municazione medico-paziente corretta ed efficace, non sem-pre reperibili nella letteratura corrente; in secondo luogo,la precisione e la completezza delle risposte ai vari quesiti,arricchite da suggerimenti e consigli di facile fruizione. Mac’è un terzo pregio che emerge da ogni pagina: la semplici-tà con la quale Prati si rivolge al lettore; mai con atteggia-mento del “maestro”, anzi, quasi un chiedere sommessa-mente scusa di insegnargli qualcosa. Un raro binomio -Scienza e Umiltà - che lo ha costantemente caratterizzatoquand’era in vita. Un libro “da non mancare”, che insegnaancora molte cose anche a noi medici. (L. S.)

Pier Luigi Prati“Lettere a Prati”

pp. 250, offerta libera a Centro Lotta Infarto, via B. Buozzi 60, 00197 Roma

La zampogna di Esìodo Il libro nasce da diversi anni di sperimentazionesulle canne sonore condotti da Piero Bottali, mu-sicologo e polistrumentista. Due gli intenti: il pri-mo dimostrare come sia possibile costruire unostrumento relativamente complesso, come unazampogna con ance semplici, utilizzando un ma-teriale comunissimo e “povero” come le canne eservendosi di pochi elementari attrezzi; il secon-do ricreare un timbro arcaico e dimenticato, quel-lo appunto della rustica zampogna di canna, as-

sai suggestivo in virtù della sua estrema antichità. Nono-stante le sue origini antiche l’ancia semplice gode ancor og-gi di ottima salute, tanto che la troviamo nei saxofoni e neiclarinetti e, naturalmente, nelle cornamuse. La zampognadi canna con la sua estensione di quasi un’ottava diatonicapermette di eseguire praticamente tutte le melodie legate almondo rurale suonate in occasione di feste legate alla ter-ra, ai suoi frutti, alle sue tradizioni e ai suoi ritmi.

Piero Bottali“La zampogna di Esìodo”

Edizioni La Grotteria, Roma – pp. 86, euro 15,00

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IN EDITORIA

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IN EDITORIA

Outsourcing ed esternalizzazioni tra diritto commerciale e diritto del lavoro

L’opera è strutturata in modo tale daoffrire un’analisi completa del feno-meno delle esternalizzazioni e, speci-ficamente, dell’outsourcing, nei suoiprofili civilistici, di diritto commercialee giuslavoristici. L’esame dei suddettiprofili muove dalla cessione di ramod’azienda e, più in generale, dal tra-sferimento d’azienda e delle operazionisocietarie ad esso riconducibili. Gli ef-

fetti del trasferimento d’azienda sul rapporto di lavoro ven-gono esaminati nelle specifiche disposizioni sul manteni-mento dei diritti dei lavoratori, sulle procedure sindacali diinformazione e consultazione, nonché sui divieti di licen-ziamento. Completa il volume una serie di testi contrattuali,di accordi e di comunicazioni alle organizzazioni sindaca-li e agli enti pubblici interessati, riguardanti il contratto dicessione di ramo d’azienda, le procedure di licenziamentocollettivo, il contratto di outsourcing.

Pasquale Dui“Outsourcing ed esternalizzazioni tra diritto commerciale

e diritto del lavoro”Giuffrè editore, Milano – pp. 332, euro 36,00

La Santa Fabbrica del Vittoriale nel carteggio inedito d’Annunzio-MaroniL’ultimo tratto della parabola esi-stenziale di Gabriele d’Annunzio, con-trassegnata dalla progressiva clau-strazione nel Vittoriale, ebbe come te-stimone Gian Carlo Maroni, che diquella sontuosa dimora fu, per cosìdire, geniale coautore insieme col Poe-ta e, dopo la morte di questo, custo-de fedele. Dal fitto carteggio inter-corso tra i due, qui collazionato ecommentato da Franco Di Tizio,emerge non solo lo speciale legame affettivo di Maroni col“Comandante”, quella devozione sincera che porterà lo stes-so d’Annunzio a riconoscere nel “caro caro Gian Carlo” ilproprio vero e unico “fratello”, ma anche gli atteggiamen-ti del Poeta nei confronti del regime fascista e del suo “Ca-po”: dalla rivendicazione dei propri meriti di precursore al-la fervida adesione all’impresa etiopica, dal disdegno pergli orpelli accademici alle perplessità sull’alleanza con laGermania hitleriana.

Franco di Tizio“La Santa Fabbrica del Vittoriale nel carteggio

inedito d’Annunzio-Maroni”Ianieri editore, Pescara – pp. 720, euro 48,00

Demoni e santitàIl libro di Eraldo Camarri non è soloun’indagine sulle relazioni tra la malat-tia e la sua rappresentazione artistica: èanche uno scavo in alcuni momenti si-gnificativi della storia culturale euro-pea, con speciale attenzione all’età mo-derna e contemporanea. Si va dalla cac-cia alle streghe nell’Europa del XV e XVI secolo, con la suacoda velenosa di torture e condanne al rogo, al fenomenodel Tarantolismo in un Salento ai confini fra tradizione emodernità; dall’episodio delle “vergini di Salem” a quellodelle streghe di Triora; dalle guarigioni miracolose dei re“taumaturghi” francesi, capaci di sanare la scrofola con lasola imposizione delle mani, ai riti del Voodoo haitiano edel Candomblé brasiliano, con il loro peculiare meticcia-mento di tradizioni “indigene” e influenze cristiane.Un libro intelligente, coltissimo, narrativamente intrigante;una lezione di metodo, una dimostrazione felice di comesaperi e interessi diversi si possano utilmente contaminaree reciprocamente sostenere e arricchire. Una storia senzatrionfalismi, con più vinti, forse, che vincitori, senza innisciolti alle “magnifiche sorti e progressive”, un libro cheparla della vita degli uomini con la pietas di un medico cheè uomo di scienza ma anzitutto, semplicemente, uomo.(Dalla presentazione di Mario Lentano)

Eraldo Camarri“Demoni e sanità. Storia arte e leggende”

Mef-Firenze Atheneum, Firenze – pp. 208, euro 19,40

Il posto dell’amore negatoIl testo descrive una indagine sulle caratte-ristiche sessuali, relazionali e psicopatolo-giche, condotta su un gruppo di soggetti re-legati in carcere e comunità terapeutico/ria-bilitative. Vengono affrontate le tematicheriguardanti i background che generano ladevianza, le patologie che possono condurreal crimine e quelle che traggono origine dall’istituzionaliz-zazione. Il volume espone le difficoltà operative e le fortiresistenze, intellettuali e istituzionali incontrate nello svol-gere un’inchiesta come questa che viene effettuata, forseper la prima volta in Italia, con uno strumento standardiz-zato, quindi inconfutabile, su un argomento delicato e pertroppo tempo volutamente dimenticato: il pianeta sesso deireclusi. In questi soggetti si acuisce il bisogno di un’affetti-vità e di una relazionalità che, non potendo trovare altre viedi sfogo, si esprime attraverso gli eccessi delle perversionisessuali e le degenerazioni prodotte dalla psicopatologia.

Leonardo Boccadoro, Sabina Carulli“Il posto dell’amore negato”

Edizioni Tecnoprint, Ancona – pp. 248, euro 20,00

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testo e foto di Mauro Subrizi

KYOTO

Kyoto è stata la capita-le del Giappone perpiù di mille anni, e in

quel periodo ha dato luogoalle massime espressionidell’arte, della cultura, del-la religione e delle idee. Fon-data nel 794 con il nome diHeian-Kyo (città della pacee della tranquillità), è statacostruita sul modello dellacinese Chang-an del perio-do Tang.

importante della città, chesi trova un paio di chilome-tri a nord della stazione. Ilcentro della vita commer-ciale e notturna si trova fraShijo-dori a sud e Sanjo-do-ri a nord, e fra Kawarama-chi-dori a est e Karasuma-dori a ovest. Alcune delleprincipali attrattive di Kyo-to sono situate in centro. Maquasi tutti i luoghi di mag-gior interesse sono concen-trati nei quartieri periferici,lungo le pendici dei montiorientali e occidentali.Kyoto Station. La stazionedi Kyoto è una straordina-ria struttura in acciaio e ve-tro, un’avveniristica catte-drale consacrata all’era deitrasporti. Inaugurata nel set-tembre del 1977, l’opera hasuscitato pareri contrastan-ti: alcuni critici l’hanno giu-dicata non in armonia conl’architettura tradizionale diKyoto. L’immensa cupolache sormonta l’atrio princi-pale è senza dubbio di gran-de impatto visivo.

La cultura di Kyoto fu findall’inizio il risultato di va-rie influenze. Il ruolo più im-portante lo svolsero la cor-te imperiale e la nobiltà. Piùtardi furono i samurai, ilbuddhismo zen e l’introdu-zione della cerimonia del tèa incidere sulle abitudiniculturali degli abitanti diKyoto, e infine i mercanti.La città fu ridotta in mace-rie a più riprese a causa deiterremoti, degli incendi e deidieci anni di conflitto civileconosciuto come GuerraOnin (1467 – 1477). Nel

corso del periodo Edo(1600 – 1868) il baricentrodel potere si spostò da Kyo-to a Edo (Tokyo), e Kyotoperse il suo status di capita-le nel 1868.Kyoto ha una pianta a scac-chiera e quindi è molto fa-cile orientarsi. La stazioneferroviaria principale, laKyoto Station si trova nellaparte meridionale della cit-tà. In treno superveloce ar-riverete da Tokyo a Kyotoin 2 ore e 40 minuti. Il centro si sviluppa attornoa Shijo-dori, la strada più

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Le due città, che custodiscono tesori inestimabili e tradizioni mai decadute, sembrano non essere state scalfite dal trascorrere del tempo. I templi e le vie tradizionali con la loro atmosfera serena corrispondono proprio all’immagine di quel Giappone che abbiamo sempre sognato

Kyoto e Nara, le antiche capitali imperiali

Padiglione d'oro

VIAGGI

Cervi nel parco di Nara

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Vicolo Pontocho. Questo vi-colo è delizioso soprattuttodopo il crepuscolo, quandoricorda un stampa antica.Un tempo soltanto una stri-scia di sabbia, la zona co-mincia ad essere valorizza-ta nel 1670, quando diven-tò, e lo è ancora oggi, il quar-tiere dei divertimenti. Seb-bene si sia abusato di neone cemento, nella via sono si-tuate numerose sale da tètradizionali, dove le geishaintrattengono i clienti.Quartiere Gion. È il quar-tiere di geisha più famoso diKyoto, e per il giapponesemedio è il simbolo dei pia-ceri della vita. La storia diGion comincia in epoca feu-dale, con i locali per soddi-sfare i bisogni di pellegrini evisitatori, in seguito trasfor-mati in sala da tè. Alla finedel XVI secolo, il Kabuki sitrasferì qui dalla riva del fiu-me Kamo dove era nato, ap-prodando nei numerosi tea-tri a est del fiume e contri-buendo alla fama di Gioncome paradiso per i giovanidi mondo.Kinkaku-ji: il Padiglioned’oro. Scintillante lascitodel Giappone medievale fufatto costruire dal terzo sho-gun Ashikaga Yoshimitsu.In origine il tempio era lasua villa privata. Cammi-nando lungo un viale albe-rato, si arriva ad un giardi-no, al di là del quale si tro-va il favoloso padiglione;l’elegante struttura a tre or-dini è totalmente rivestitacon foglie d’oro, con in ci-ma una fenice di bronzo.Castello Nijo. Il castello èuna delle poche fortifica-zioni del Giappone. È fa-moso soprattutto per i suoi

NARANara, situata a 42 Km a suddi Kyoto, è la prima auten-tica capitale del Giapponeanche se lo fu per appena 75anni. Fu deciso il trasferi-mento della corte in un’al-tra sede (Kyoto), per pre-servarla dal potere semprepiù influente, in quel perio-do, del clero di Nara.Le attrazioni di maggior in-teresse sono concentrate in-torno alla stazione. Nel Par-co di Nara, meglio cono-sciuto come il “Parco deicervi”, potrete vedere gli ele-ganti animali addomesticatigiocare in completa libertà.A occidente si trova il tem-pio Kofuku-ji costruito nel710, dove si trovano due pa-gode: una a tre piani ed unaa cinque risalenti rispettiva-mente al 1143 e al 1146. Ilmonumento antico più fa-moso della città è il tempioTodai-ji che, con la sua va-sta sala e la gigantesca sta-tua del Buddha, costituiscela principale attrattiva di Na-ra. Lungo il tragitto verso iltempio oltrepasserete un im-ponente portale con dueguardiani Niò dall’espres-sione agguerrita. Realizzatenel XIII secolo, queste sta-tue lignee sono state recen-temente restaurate e son trale più belle del Giappone.Un altro luogo frequentatomolto dai turisti è il grandesantuario Kasuga, eretto nel768, uno dei santuari scin-toisti più famosi. Gli edificidipinti di rosso vermigliocreano un contrasto sor-prendente con la vegetazio-ne circostante. Milleotto-cento lanterne di pietra so-no disposte lungo il muro dicinta del santuario. •

interni decorati e per i ca-ratteristici “pavimenti del-l’usignolo”, ideati per pro-durre, nel momento in cuivengono calpestati, un suo-no simile al canto di un uc-cello. Il complesso è il sim-bolo del potere e della ric-chezza dello shogunato diEdo.

Santuario Fushimi. Il piùcelebre tra le migliaia di san-tuari dedicati a Inari, la di-vinità del riso e del sakè. Ilviale, molto fotografato, èformato da centinaia di por-te ed è stato finanziato da-gli uomini d’affari che qui sirecano a pregare per la pro-sperità.

VIAGGI

Stazione Kioto

Nara Tempio Todai-ji

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FIORI

corte e imbronciate giornate invernali, che inducono a re-stare più tempo a casa, riesce a illuminare quasi con untocco di magia l’ambiente domestico. Questa volta vi pro-poniamo, dunque, di creare nel vostro appartamento unangolo tutto candore. Che cosa offre di bianco la naturain questo periodo? Un numero adeguato di piante che sipossono trovare nei garden center più attrezzati conside-rando che oggi le tecniche colturali consentono di crearevarietà precoci. Ecco dunque un elenco di alcune pianteche si vestono di bianco. Iniziamo con l’immancabile “Eu-phorbia pulcherrima”, o stella di Natale che, oltre al ros-so classico, esiste anche in bianco. Si possono trovare pian-te nane che, riunite in un cesto, creano un effetto moltosuggestivo. Poi troviamo il ciclamino bianco il quale habisogno di terra grassa che va tenuta sempre umida. Pro-seguiamo con l’azalea, se ne trovano in miniatura ma an-che alte una quarantina di centimetri; per una buona riu-scita bisogna innaffiarla con acqua decalcificata, altrimentideperisce in pochi giorni e muore. Un’altra pianta candi-da è la margherita con corone di petali folte provenientidall’Olanda. Ci sono infine le piccole ortensie precoci e icrisantemini. In casa, per Natale, non può mancare un ra-mo di vischio con le sue palline opalescenti che, appesosopra una porta, vi indurrà a baciarvi sotto di esso, comeda tradizione, per un buon augurio. Restando sul bianco,ricordiamo la rosa di Natale che non è una vera e propriarosa, ma i suoi fiori non hanno nulla da invidiare alle ro-selline selvatiche. Parliamo poi dell’“Helleborus niger”. Èuna pianta perenne sempre verde, dal fogliame robustoed elegante, che fiorisce a partire da dicembre. I fiori, deldiametro di due o tre centimetri, hanno i petali bianchi el’interno dorato. Cresce bene all’ombra, è insensibile alfreddo più intenso ed è eccellente per la produzione difiori da recidere: durano a lungo e sono ideali per abbel-lire la casa nel periodo delle feste di fine anno. Per con-cludere il tema del bianco ecco un suggerimento per ad-

dobbare l’albero di Natale: fatelo rigorosamente bianco eargento. Se poi siete dei tradizionalisti l’albero potrà es-sere rosso e oro, le stelle di Natale rosse, così i ciclaminie le azalee. Potrete aggiungere, al posto del vischio, un ra-mo di agrifoglio che, con le sue foglie di un bel verde lu-cido, è molto ornamentale. La tradizione vuole che findall’antichità sia ritenuta una pianta augurale; per gli an-tichi romani era capace di tenere lontani i malefici, con-vincimento che, attraverso i secoli, è giunto sino ai nostrigiorni. Il parente povero dell’agrifoglio è il pungitopo, me-no elegante nelle foglie ma, per quanto riguarda le bac-che rosso corallo, non ha nulla da invidiargli. Il suo no-me deriva dal fatto che un tempo i contadini lo adopera-vano per difendere le scorte di cibo dall’assalto dei topigrazie alle sue foglie che terminano con un pericoloso acu-leo. Si tratta di una specie protetta e quindi, se ci si im-batte in campagna, non può essere raccolta; ci sono peròi vivai che la coltivano regolarmente per metterla in ven-dita nel periodo natalizio. •

Un...candido Nataledi Diana Geraldini

Il bianco, si sa, è il colore dell’inverno. Bianca è la neve, bianco è il Natale (come cantavaBing Crosby in “White Christmas”), candidi gli animi di chi ritiene di santificare le festedi fine anno. Ma, lasciando da parte i risvolti mistici, il bianco è anche il colore che, nelle

La stella di Natale esiste anche in bianco. Le piante nane riunite in un cesto,

creano un effetto suggestivo

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INGANNI AD ARTE.MERAVIGLIE DEL TROMPE-L’OEILDALL’ANTICHITÀ AL CONTEMPORANEO FIRENZE – fino al 24 gennaio 2010Attraverso oltre cento opere la mostraripercorre la storia del trompe-l’oeil os-sia dell’arte di rappresentare come verociò che vero non è.

Palazzo Strozzitelefono: 055 2645155

www.fondazionepalazzostrozzi.it

TELEMACO SIGNORINI E LA PITTURA IN EUROPAPADOVA – fino al 31 gennaio 2010Oltre cento opere raccontano i rappor-ti del pittore macchiaiolo con la pitturaeuropea, gli incontri con Degas e Ma-net, i viaggi in Francia ed Inghilterra.

Palazzo Zabarellatelefono: 049 8753100

IL CIELO STELLATO SOPRA DI NOIGENOVAfino al 29 gennaio 2010Viaggio attraverso antichi libri diastronomia, alla scoperta dell’uni-verso dall’antichità all’Illuminismo.

Biblioteca Civica Berio telefono: 010 5576050

PITTURA TOSCANA. COLLEZIONI A CONFRONTOPIACENZAfino al 2 maggio 2010Quaranta opere eccezionali fir-mate dai principali protagonisti delmovimento macchiaiolo e po-stmacchiaiolo a cui in anni recen-ti sono state dedicate importantimostre monografiche.

Galleria d’arte moderna Ricci Oddi

telefono: 0523320720523-320742 - www.riccioddi.it

GLI ANNI ’80. IL TRIONFODELLA PITTURA. DA SCHIFANO A BASQUIATMONZA – fino al 14 febbraio 2010La mostra illustra per la prima volta levicende artistiche che hanno caratteriz-zato gli anni Ottanta attraverso i movi-menti e gli artisti che ne sono stati pro-tagonisti.

Serrone della Villa Reale e Arengariotelefono: 02 43353522

MICHELANGELOARCHITETTO A ROMAROMA – fino al 7 febbraio 2010Oltre cento opere, tra cui 30 disegni eun inedito per la realizzazione del tam-buro della Cupola di San Pietro. In pri-mo piano la statua di Giove che Miche-langelo aveva scelto per adornare Pa-lazzo Senatorio in Campidoglio, ritro-vata nei depositi a Palazzo Braschi.

Musei CapitoliniPalazzo Caffarelli,

piazza del Campidogliotelefono: 060608

DA REMBRANDT A GAUGUINA PICASSORIMINI – fino al 14 marzo 2010Occasione imperdibile per ammirare ca-polavori provenienti dal Museum of Fi-ne Arts di Boston di pittori come Rem-brandt, Velasquez, Van Dyck, Tiepolo,Manet, Gauguin, Cézanne, Van Gogh,Monet, Picasso e Matisse.

Castel Sismondotelefono: 0422 429999

www.lineadombra.it

BOLDINI E GLI ITALIANI A PARIGI. TRA REALTÀ E IMPRESSIONEROMA – fino al 14 marzo 2010Grande mostra dedicata a Boldini e agliartisti italiani che nella seconda metà delsecolo XIX soggiornarono a Parigi.

Dart - Chiostro del Bramantetelefono: 06 68809035

www.chiostrodelbramante.it

CHAGALL E IL MEDITERRANEO

PISA – fino al 17 gennaio 2010In esposizione centocinquanta ope-re selezionate dalle storiche edizio-ni Tériade e provenienti dalle piùimportanti istituzioni pubblichefrancesi, come il Musée NationalMarc Chagall di Nizza, il CentrePompidou di Parigi, il Musée Ma-tisse di Le Cateau Cambrésis e dacollezioni private.

Palazzo Blutelefono: 050 500197

EDWARD HOPPERMILANOfino al 24 gennaio 2010Grande mostra antologica, senzaprecedenti in Italia, dedicata all’in-tera carriera del più popolare e no-to artista americano del XX secolo.

Palazzo Realetelefono: 0445 230304

www.arthemisia.it

MOSTREa cura di Anna Leyda Cavallied esposizioni in Italia

Henri Cadiou, “Lo strappo”, 1981, dipinto su tela

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di Riccardo Cenci

Evoca immagini sepol-te nel fondo della co-scienza il Surrealismo,

memorie addormentate chesembrano risvegliarsi d’im-provviso, oggetti abbando-nati i quali emergono dal-l’oscurità del passato comedalle profondità insondabi-li del mare. Quando il gio-vane André Breton, diviso

ce di trasformare le radicidella società. In quest’otticala fede nell’inconscio sim-boleggia la rivolta nei con-fronti di un mondo obsole-to e stanco, il concetto diuna rivoluzione che a trattiassume connotazioni benprecise (evidenti nell’influs-so delle teorie marxiste, nel-la momentanea adesione alpartito comunista francesee nello sviluppo di un’azio-ne politica per nulla dilet-tantesca), ma che alla fineproclama l’assoluta indi-pendenza dell’arte comestrumento per conoscere larealtà e le profondità del-l’animo umano. Nel pano-rama dei grandi stravolgi-menti provocati dalle avan-guardie del primo Novecen-to, le vicende del Surreali-smo si intersecano con quel-le del movimento Dada.Nelle pieghe di un terminevolutamente ambiguo, da fi-lastrocca infantile, i suoi so-stenitori adombrano un at-teggiamento intellettuale,uno stato d’animo più cheun programma ben preciso,un progetto nichilista il qua-le, nella sua volontà di ne-gazione assoluta, coltiva i

fra la professione di medicointrapresa con scarsa con-vinzione e la vocazione let-teraria, scopre Freud, alloraquasi sconosciuto in Fran-cia, non può immaginare leconseguenze enormi di que-sto incontro. Le teorie dello psicanalistaviennese forniscono la baseper tradurre le manifesta-zioni dell’inconscio in formeed immagini concrete, schiu-

dono le porte di un mondodapprima ignoto, prefigura-to certo da alcuni precurso-ri particolarmente audaci,quali Lautréamont o Ber-trand, ma mai presente contale scientifica evidenza. Nel-le associazioni verbali deimalati mentali, studiate du-rante la sua esperienza nelCentro neuropsichiatrico diSaint-Dizier, Breton scoprequel “gioco disinteressatodel pensiero”, quell’auto-matismo psichico lontano daqualsiasi controllo della ra-gione e della volontà che èalla base della sua poetica.Nel saggio “Il Surrealismo ela pittura”, egli smonta lafunzione imitativa dell’arte,incitando alla ribellione con-tro ogni conformismo acca-demico, rivendicando la ne-cessità di aderire esclusiva-mente ad un modello “inte-riore”, l’unico totalmente li-bero da costrizioni e condi-zionamenti. Eppure il Sur-realismo non nasce in senoalle arti figurative, ma gra-zie alla spinta di poeti e let-terati, decisi ad abbandona-re i canoni passatisti per get-tarsi anima e corpo inun’esperienza nuova, capa-

Fino al 7 febbraio 2010, nelle sale del Vittoriano, la mostra che raccoglie oltre cinquecento opere dei due movimenti di avanguardia. Accanto ai grandi maestri, il percorso artisticocurato da Arturo Schwarz, ci presenta una moltitudine di autorimeno noti che permetteranno una maggiore comprensione delle due correnti che hanno caratterizzato la prima metà del novecento ma la cui influenza si spinge fino ai giorni nostri

Alle sorgenti dell’inconscio,Dada e Surrealismo riscoperti

Max Ernst, “Loplop presenta. La bella stagione", 1930 ca

ARTESigmund Freud

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germi del proprio esauri-mento. “Non è dada il non-sense – l’essenza del nostrotempo è il nonsense”, pro-clamano i militanti del mo-vimento, evidenziandoun’attitudine alla contraddi-zione che, al di là delle in-numerevoli declinazioni deldadaismo, è il vero fulcro delloro pensiero. Compito ar-duo riunire in un’unica espo-sizione due correnti tantocomplesse, difficilmenteclassificabili e semplificabi-li, sfuggenti per loro intrin-seca natura. Il percorso allestito dal cu-ratore Arturo Schwarz nel-le sale del Vittoriano (fino al7 febbraio prossimo) ponelo spettatore di fronte al-l’improvviso schiudersi del-la propria vita interiore, pre-sente in una moltitudine diforme e manifestazioni. Siparte dai precursori e daicompagni di viaggio, dal-l’erotismo decadente di Max

Ready-mades) si inserisco-no in tale ottica, salvo supe-rarla in una ridefinizione to-tale del concetto di operad’arte. A testimoniare di co-me il Surrealismo sia statoavanguardia nel senso piùprofondo del termine, pron-to quindi a coinvolgere qual-siasi forma di espressione,ecco scorrere le immaginidei primi esperimenti filmi-ci di Buñuel (“Un chien an-dalou” e “L’âge d’or”, scrit-ti in collaborazione con Da-lí); l’ambiguità è la cifra diqueste pellicole nelle quali,attraverso uno sguardo fil-trato dalle simbologie freu-diane, il regista tenta un’im-mersione nelle profonditàinesplorate del subconscio.“Dada e Surrealismo risco-perti” è il titolo della mostra,e davvero accanto ai mostrisacri (Ernst, Man Ray, Pica-bia, Masson, Mirò, Picasso,Calder, Magritte, Dalí, ecc.),tutti impegnati nella defini-zione di nuovi canoni este-tici, troviamo una moltitu-dine di artisti meno noti, co-munque interessanti per in-dagare una costellazione an-cora in parte sconosciuta.L’arco cronologico è vastis-simo e giunge fin quasi aigiorni nostri, a testimoniareun percorso creativo parti-colarmente affascinante ericco di risultati. Se le teledipinte da Magritte fannoormai parte del nostro im-maginario, se gli enigmi vi-sivi creati da Dalí sono notia tutti, lo spettatore attentopotrà divertirsi a cercare te-sori nascosti nell’enormemole di opere esposte, oltrecinquecento, scoprendo inesse quelle più vicine al pro-prio mondo interiore. •

Klinger alle ingegnose geo-metrie di Klee, dai voli oni-rici e infantili di Chagall al-le enigmatiche fantasie di DeChirico. L’indipendenza assoluta delpensiero diviene una filoso-fia di vita, una maniera perindagare il funzionamentodella mente i cui testimonipiù eloquenti sono i disegnidenominati “Cadaveri squi-siti”; in queste opere collet-tive, espressione di un at-teggiamento ludico divenu-to primario, alle quali ognu-no aggiunge un particolaresenza vedere quello che l’al-tro ha fatto prima di lui, ciòche conta è la sorpresa, ilfrutto imprevedibile del-l’immaginazione. Allo stes-so modo Calder, riducendoil controllo dell’artista sullapropria creazione mediantel’introduzione del movi-mento casuale, trasformal’opera in un vero e proprioevento in corso di svolgi-

mento, assimilabile per mol-ti versi ad uno spettacoloteatrale. La rinuncia alla sog-gettività del processo creati-vo richiama i procedimentialeatori utilizzati in ambitomusicale da alcuni compo-sitori, e non è un caso che lamostra ospiti il noto piano-forte rovesciato di John Ca-ge, emblema certo di un ca-povolgimento dei canoniestetici, ma anche manife-stazione di quella tendenzaverso l’ironia (il titolo del-l’opera è “Suona per favoreo la madre, il padre o la fa-miglia”) intesa come segnodistintivo irrinunciabile. L’atteggiamento irriverenteed anti-artistico del movi-mento Dada si evidenzia inuna predilezione per le tec-niche del collage e del foto-montaggio, nelle quali Ernstè maestro, sentite come to-talmente dinamiche e mo-derne. Anche i gesti anar-chici di Duchamp (i famosi

René Magritte, “Il Castello sui Pirenei", 1959

Joan Mirò, “Donna circondata dal volo di un uccello”, 1941

ARTE

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9 DICEMBRE 1990Lech Walesa, leader di So-lidarnosc, viene eletto inPolonia presidente della re-pubblica.

1° DICEMBRE 1988In Pakistan viene elettapresidente Benazir Bhutto.È la prima volta che unadonna in un paese musul-mano arriva a ricoprire lacarica di capo del governo.

21 DICEMBRE 1987Jurij Romanenko, astro-nauta russo, ritorna sullaTerra dopo aver trascorsoben 326 giorni in orbitanello spazio.

23 DICEMBRE 198415 morti e 130 feriti è il bi-lancio dello scoppio di unabomba a San BenedettoVal di Sambro sul rapidoNapoli-Milano.

22 DICEMBRE 1926Il pubblico accoglie consuccesso la proiezione delfilm Ben Hur, una tra le pel-licole più costose della sto-ria del cinema.

30 DICEMBRE 1922L’Unione delle repubblichesocialiste sovietiche,l’URSS, viene istituita a Mo-sca nel corso del primo con-gresso pansovietico.

11 DICEMBRE 1908Suscita grande clamore aNew York la proiezione delprimo film a colori sul gran-de schermo.

27 DICEMBRE 1979Kabul, capitale dell’Af-ghanistan, viene occupatadalle truppe sovietiche.

10 DICEMBRE 1977Premio Nobel per la paceall’organizzazione uma-nitaria Amnesty Interna-tional.

15 DICEMBRE 1959Nobel per la letteratura alpoeta italiano SalvatoreQuasimodo.

10 DICEMBRE 1951Lo statunitense Max Thei-ler, grazie alle sue ricerchesulla febbre gialla, viene

insignito del Nobelper la Medicina.

11 DICEMBRE 1941Germania e Italia di-chiarano guerra agliStati Uniti.

15 DICEMBRE 1966A Burbank, negli Stati Uniti, muore Walt Di-sney creatore di Topolino e tanti altri per-sonaggi dei cartoni.

Dicembree le sue storie...

Lech Walesa

Benazir Bhutto

Salvatore Quasimodo

Walt Disney

I rivoluzionari sono più formalisti dei conservatori.

Italo Calvino, Il barone rampante

7 DICEMBRE 1912In Egitto, a Teil el Amar-na, alcuni archeologi te-deschi riportano alla lu-ce il busto di Nefertiti.

ACCADDE A...

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COMUNICAZIONE

53Il sito Internet www.radiogioventu.com

comunicazione più in voga (con Internet e i telefonini)tra i ragazzi. Da qui l’idea di “Radio Gioventù” nata perveicolare le opportunità fornite da un ministero verso igiovani “una fascia di popolazione normalmente piutto-sto allergica alla comunicazione istituzionale classica”. Ilministero, promotore dell’iniziativa, è quello della Gio-ventù, e chi parla è Nicola Procaccini direttore oltre cheideatore di “Radio Gioventù”. “Che poi in realtà è unarubrica – precisa – con la particolarità di essere cedutagratuitamente a tutte le emittenti che abbiano interessea trasmetterla.” Altra particolarità che a condurre il pro-gramma è il ministro Giorgia Meloni affiancata dal gior-nalista Pierluigi Diaco. Ma chiediamo a Nicola Procac-cini quale sia stata la genesi e la storia di questa radio chea dicembre festeggia il suo primo anno di vita.Perché “Radio Gioventù”?C’era bisogno di avvicinare i giovani alle istituzioni e leistituzioni ai giovani. Mezz’ora di trasmissione a settima-na per rendere partecipi i ragazzi delle opportunità mes-se in campo dal ministero, ma non solo. Volevamo ancheraccontare una “meglio gioventù” che trova poco spazionei mass media che ci parlano di ragazzi violenti, di bul-lismo, droga, stupri e sassi dai cavalcavia. Si tratta peròdi una minoranza, è la storia della foresta che cresce e fameno rumore dell’albero che cade. Noi vogliamo parlaredi questa foresta, di ragazzi forti del loro talento e gene-

rosità, a volte generosità estrema. Come Simone Neri unragazzo di 28 anni che nella tragedia dell’alluvione diMessina ha perso la vita dopo aver salvato otto persone,a lui abbiamo dedicato questa stagione di trasmissioni.Come scegliete i temi delle puntate?Durante briefing piuttosto informali tra me, il ministro eDiaco. L’occhio è sull’attualità per questo le puntate lepensiamo anche il giorno prima della messa in onda. Poici sono occasioni che richiedono più tempo e impegnocome la partecipazione del presidente Napolitano e quel-la del presidente della Camera Fini in occasione dell’uscitadel suo libro “Il futuro della libertà. Consigli non richie-sti ai nati nel 1989” una sorta di lettera aperta ai venten-ni di oggi. Diamo anche spazio alle tante iniziative delministero della Gioventù, a breve presentiamo l’Expo de-dicata ai giovani. Una grande manifestazione che nel giu-gno del 2010 e per quattro giorni trasformerà il quartie-re Eur di Roma nella cittadella del talento italiano. Che cosa chiedono i giovani alle istituzioni? Non privilegi, non tutto e subito come è avvenuto per al-tre generazioni. Chiedono la possibilità di far valere leproprie capacità in ogni ambito, nel lavoro dipendente enella libera professione, nell’università e nella scuola, sen-tono di avere diritto una rivoluzione del merito dove tut-ti si parte alla pari a prescindere dal sesso, l’età, la fami-glia che si ha alle spalle. Ma da lì in poi deve valere il ta-lento, la grinta, la determinazione il sacrificio o la gene-rosità. Da un cambiamento come questo ne beneficeràl’individuo e conseguentemente la collettività.Siete riusciti a scardinare il sospetto e la disaffezione deigiovani verso la politica?Ci vuole ben altro per risollevare la credibilità delle isti-tuzioni. Ma con questa Radio, che è completamente gra-tuita, cerchiamo di mandare un segnale ai cittadini e allapolitica e cioè che si può fare qualcosa di utile e ben fat-to senza gravare sulle finanze pubbliche. Basta un pizzi-co di creatività e un po’ di disponibilità da parte di tutti. Pensate che altri Ministeri seguiranno il vostro esempio?No, ma sarebbe un’idea carina. Anche se probabilmentela radio si presta di più alle tematiche delle politiche gio-vanili, rivolgendosi a un pubblico più informale come èinformale il mezzo radiofonico. •

La “meglio gioventù” alla radiodi Ludovica Mariani

Ricordate quando la radio sembrava dover sparire dalle case degli italiani? Oggi,liberatasi dalla polvere degli anni e con un trucco nuovo che non ha cambiato lasua natura di compagna da ascoltare a tutte le ore e le occasioni, è il mezzo di

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medicina ambientale. Di-venta nonno. Pian piano egliè riaffiorato nella mia me-moria ed ho subito ritrovatola sintonia con la famiglia(catodica) Martini. La for-tuna di questa fiction si de-ve anche al clima affettuosoche si è creato tra di noi econsolidato nel tempo.Secondo lei, i medici italia-ni si riconoscono nel dottorLele e quali sono le sue vir-tù professionali?Credo di sì. Io mi sono ispi-rato ad un mio amico che fail medico e fa di cognomeMartini (un segno del desti-no?!). Lele è un medicocompetente, efficiente e ca-pace di comprensione, con-forto, confidenza, consola-zione, rassicurazione. Ascol-ta i pazienti con attenzione equando li visita mette al ban-

vicende di una famiglia me-dia italiana dove la figura delmedico è centrale, ha avutoun’accoglienza travolgentesuperando, nelle prime dueserie, il traguardo dei 10 mi-lioni di spettatori. Grazie an-che alla bravura e al garbocon cui Giulio Scarpati, at-tore di razza con cromoso-mi napoletani da parte ma-terna, portava (e porta, nel-la serie in corso) il camice deldottor Lele Martini.Abbiamo voluto incontrareGiulio che, nonostante ab-bia collezionato al suo esor-dio, nel giro di pochi anni,premi prestigiosi (da quelloconferitogli da Giorgio Stre-hler quale miglior attore pro-mettente nel 1989 al Daviddi Donatello, dal Telegattoall’Oscar della televisione)per la sua intensa attività in

teatro come sul grande e pic-colo schermo, deve la noto-rietà al simpatico “Medico infamiglia”. Ed ecco l’intervi-sta.Giulio Scarpati, l’amabiledottor Lele, dopo otto annipassati all’estero, è ritorna-to finalmente in famiglia: ilsuo (inevitabile) ritorno sulset di casa Martini è stato fa-cile?Non è stato semplicissimo.Lele è stato via tanto tempolasciando tutto sulle spalle disuo padre, nonno Libero (lostrepitoso Lino Banfi). Or-mai ha varcato la soglia deicinquant’anni, ha fatto car-riera, è diventato docente al-la Sorbona di Parigi. In que-sta nuova serie, ritorna a Ro-ma per il matrimonio del suosecondo figlio Ciccio, deci-de di restare e occuparsi di

La vita e la carriera di Giulio Scarpati, che ha indossato per diversestagioni il camice del dottor Lele Martini, nella serie che va in ondadal 1998 su RaiUno

TELEVISIONE

Un “Medico in famiglia”

di Paola Stefanucci

La tivù ama indossare ilcamice bianco. E ai te-lespettatori (di tutte le

età) le fiction in corsia piac-ciono. È naturale, quindi, chei signori dei palinsesti televi-sivi, dalla Rai a Mediaset,continuino a puntare sul fa-scino collaudato e vincentedei seguaci di Ippocrate pervincere la sfida dello share.Così il cinico “Dr. House”(Hugh Laurie) infallibile nelrisolvere diagnosi impossi-bili (pensate un po’: lebbralepromatosa diffusa, sindro-me di Wiskott-Aldrich, diSjögren, coproporfiria ere-ditaria, blastomicosi cardia-ca…) tiene duro da cinquestagioni. Sul fronte della lun-ga serialità (e gradimento)non è certo da meno (15 sta-gioni) il drappello dei medi-ci in prima linea di “E.R.”, ilcult movie, scritto da Mi-chael Crichton e firmato, tragli altri, da fuoriclasse holly-woodiani quali Steven Spiel-berg e Quentin Tarantino,che decretò il successo diGeorge Clooney nel ruolo diDoug Ross, pediatra sexy esciupafemmine. Mentre trale serie nostrane, più longe-ve e di maggior popolarità,che affollano tutte le reti nonha perso smalto e simpatiz-zanti “Medico in famiglia”,dal 1998 in onda su Raiuno.Sin dal suo debutto la fortu-nata fiction, che racconta le

Da sinistra: Margot Sikabonyi, Michael Cadeddu, Gabriele Paolino, Giulio Scarpati,

Domiziana Giovinazzo,Eleonora Cadeddu

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do la fretta. Tutti sannoquanto sia importante il dia-logo franco tra medico e pa-ziente: nessuna tecnologiaper quanto avanzata potràmai sostituirlo e potrà maicancellare il rapporto tra noie colui che si prende curadella nostra fragilità di esse-ri umani. Pur facendo un la-voro di ricerca in medicinaambientale, Lele sente il ri-chiamo della medicina di ba-se, del rapporto umano coni suoi pazienti. Il medico ge-nerico, di base, ha un’im-portanza fondamentale. È alui e al suo buon intuito chelo specialista farà poi riferi-mento. La comprensione diun problema di salute passaobbligatoriamente dall’esa-me dei dati clinici ma anchedall’ascolto e dall’osserva-zione della persona, della suastoria, della sua famiglia edell’ambiente in cui vive e la-vora che aiutano ad identifi-care la malattia. Non amogeneralizzare, ma in realtàesistono buoni e cattivi (pur-troppo) medici, così comeesistono attori bravi e non. Lei è stato protagonista divari film di successo e di me-morabili spettacoli teatralie non può essere pirandel-lianamente imbalsamato nelruolo tutto simpatia del me-dico in famiglia che pur leha dato tanta fama…Io ho esordito sulla ribaltarecitando Goldoni, Dosto-jevskji, Marivaux, i classicigreci perché ritengo che unvero attore debba rinnovar-si completamente identifi-candosi in modo culturale eviscerale con il personaggioche incarna di volta in volta.La tavolozza di un attore im-pegnato (quale mi sento) e

si culturali e che è ancheun’apprezzata regista. Ognitanto lavoriamo insieme, manon sempre. Cerchiamo dinon fare proprio ditta.Impegni imminenti?Uno spettacolo teatrale, chedicono mi rispecchi, “Trop-po buono”. Autori: MarcoPresta e Nora, mia moglie.Con me sarà in scena il pia-nista attore Bob Messini. Iltema: i rischi della bontà rac-contati attraverso i versi diPetrarca, Gozzano, Dosto-jevskji, i brani divertentissi-mi scritti da Marco e Nora,una fantastica poesia di Fran-co Califano “Pasquale, l’in-fermiere”, un’esilarante rivi-sitazione dell’Amleto “Esse-re o Benessere” e le canzonidi Fossati, Jovanotti, RinoGaetano. Un sogno artistico?Sono affascinato dalla storiadella medicina. Vorrei soste-nere la parte di un grandemedico, un medico che ab-bia contributo con la suaopera al progresso e al be-nessere dell’umanità. •

valido (come sono determi-nato ad essere) deve essereardua e diversificata. Consi-dero tutti i personaggi cheho interpretato, da Don Lui-gi Di Liegro a Don Zeno Sal-tini, dal giudice ragazzino al-l’insegnante alle prime armiin una scuola della periferiaromana in “Compagni dibranco” e tutti gli altri, comeuna tappa estremamente im-portante del mio cammino.Ho cominciato con una coo-perativa teatrale di giovani,recitavamo nelle comunitàmontane, negli ospedali psi-chiatrici, montavano noi lescene, cucivamo noi i costu-mi. Grande impegno, tantabuona volontà e niente sol-di. Ma il piacere della recita-zione per me è stato lo stes-so, sempre e ovunque, in unacantina come al Sistina.Cambia il contesto, il nume-ro degli spettatori, ma il pia-cere di regalare un’emozio-ne è lo stesso. Un piacere alquale non rinuncio.Un medico che ricorda conparticolare affetto?

Mio nonno materno GiulioSchreiber, dentista di origi-ne svizzero tedesca molto fa-moso a Napoli, dove eserci-tava la professione. Un miozio medico a Montecorice,un piccolo paese nel Cilen-to: era il punto di riferimen-to per tutti, una figura ami-ca capace di comprendere econdividere timori, soffe-renze e speranza. Ancora og-gi nei piccoli paesi il medicoè una delle figure sociali piùimportanti. In città l’attivitàè sicuramente più frenetica,il ruolo del medico con il cre-scere della società si è diver-sificato, ma è comunque ri-masto importante.Nella sua vita c’è spazio perla famiglia?Sì. La mia vita familiare èmolto intensa. Considero gliaffetti ed i valori della fami-glia come il baricentro dellamia vita. Ho due figli, un ra-gazzo di ventuno anni e unaragazza di quindici. Ho lafortuna di avere una moglie,Nora Venturini, che condi-vide e stimola i miei interes-

TELEVISIONE

Michael Cadeddu Lino Banfi Giulio Scarpati

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IL PROIETTORE

““Prima dei 40 anni mi sentivo sull’orlo dellapensione. Ancora adesso dopo ogni film,penso che non me ne offriranno un altro

Ma come fa? Come fa Meryl Streep ad essere così brava, a passare dalla velenosamadre superiora di “The doubt” alla salterina protagonista di “Mamma mia”alla gigantesca caciarona cuoca Julia Child di “Julie&Julia”, solo per citare gli

I mille volti di Meryl Streepdi Maricla Tagliaferri

arte drammatica a Yale. È cavalieredelle Arti e delle Lettere in Francia. Ècertamente la più grande di tutte. Ep-pure: “Ancora prima dei 40 anni misentivo sull’orlo della pensione. An-cora adesso dopo ogni film, penso chenon me ne offriranno un altro. Per for-tuna ora ci sono più dirigenti donne,più registe, più sceneggiatrici e sonotornati i ruoli interessanti anche perchi non ha vent’anni”. Forse anchegrazie a lei, la prima a denunciare ilmaschilismo di Hollywood.Il segreto è che non ha mai puntatosul glamour: “Mi sento come argillanelle mani di un regista. Non mi im-porta di interpretare un uomo, unacicciona, una vecchia. E poi mi la-scio influenzare dai miei colleghi, ru-bo da tutti quelli con cui lavoro, pre-feribilmente dagli uomini, che nonse ne accorgono mai”. Ma i tempi sono cambiati, non sem-pre in meglio, ed è preoccupata perle due figlie attrici: “Negli anni ’70c’era più tolleranza, più spazio perdonne fisicamente diverse, meno ste-reotipi. Oggi si pensa che una donna

debba avere una sua forma predeterminata, meglio se fi-liforme, e questo limita le possibilità di ruoli davvero buo-ni. La mia è una professione meravigliosa, ma a diffe-renza di tutte le altre arti, quando si fa una critica, nonsi critica solo il tuo lavoro, si critica la tua persona, testessa. Non è facile reggere il colpo”. Ha i suoi rimpianti: “Ho invidiato un paio di colleghe,certo. Ho desiderato cose che non ho avuto. Non sonosempre di buon umore come credete, basta chiedere amio marito”. Certo non piange sull’età che avanza: “For-se oggi sono più stanca a fine giornata, sento qualche do-loretto in più. Ma credo di essere vitale come tante don-ne della mia età. Io e le mie coetanee siamo più consa-pevoli, sappiamo dare di più, amare di più e forse vo-gliamo qualcosa di più”. •

ultimi titoli della sua sterminata car-riera, ed essere sempre credibile, in-credibilmente brava. Come fa ad es-sere così simpatica, umana, travol-gente, modesta e sorprendente ognivolta che la incontri. Come si fa adessere Meryl Streep? “Oh oh”, ridelei. “Sono stata molto fortunata, hoavuto una vita meravigliosa, un ma-rito che in 31 anni mi ha sempre so-stenuto, quattro figli che mi riporta-no continuamente coi piedi per ter-ra, che mi criticano per qualunquecosa, da come mi vesto a come rac-conto male le barzellette. Non c’è mo-do di sentirsi la prima della classe. Lafamiglia mette tutto nella giusta pro-spettiva. E per quanti superlativi pos-siate usare per me, grazie, ma cono-sco i miei difetti, come madre, comedonna e come attrice”.Per esempio: “Sono una grande rom-piscatole sul lavoro. Metto bocca sututto, anche su quello che non mi ri-guarda e non tutti lo apprezzano. So-no pigrissima e non ci penso nean-che a far ginnastica per tenermi informa. Vorrei somigliare di più a miamadre, una persona che illumina la stanza in cui entra”,elenca senza apparentemente accorgersi che sì, la stan-za intorno a lei s’è illuminata. Mary Louise Streep ha compiuto 60 anni il 22 giugno. Hapreso due Oscar, per “La scelta di Sophie” e “Kramer con-tro Kramer”, che si scordò in una toilette. Ha il record diquindici nomination, con cui ha battuto Bette Davis e Ka-therine Hepburn, le quali fin dai suoi inizi la indicaronocome loro erede indiscussa. È diplomata al Vassar e poi in

Meryl Streep nel film “Mamma mia!”

Bette Davis e KatherineHepburn la indicarono

fin dai suoi inizi come loroerede indiscussa

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MUSICA

chanson française non è l’equivalente dellacanzone italiana. Differenti sono le origini ein parte i contenuti. Questa si sviluppanell’’800 sotto l’influsso del Romanticismo,del quale ha raccolto principalmente il sen-timentalismo e troppo spesso le svenevolez-ze strappalacrime. Fanno eccezione i can-tautori, ma questo è un altro discorso. Lachanson francese è invece una canzone d’au-tore, di origine recente, attorno agli anni ’40,nella quale la melodia e l’armonia avvolgo-no le parole, che spesso sono poesie o prosepoetiche di intellettuali o scrittori di primo piano. Bastipensare a Prévert, Brel, Brassens, Louiguy e tanti altri. Lacanzone d’autore è profondamente radicata nella menta-lità francese e naturalmente i cantanti non ne sono rima-sti indifferenti. È il caso di Aznavour, Bécaud e Montand. Shahonur Vaghinagh Aznavurian nasce a Parigi nel 1924da famiglia di origine armena. I genitori lo inseriscono qua-si bambino nel mondo dello spettacolo col nome d’arte diCharles Aznavour (si è esibito, sempre trionfalmen-te, recentemente a Milano). Colpo di fortuna,viene scoperto da Edith Piaf che lo porta intournée in Francia e negli Stati Uniti. So-prannominato il “Frank Sinatra della Fran-cia” (ma in realtà la sua voce vibrante e ma-linconica è assai diversa da quella virile,calda e noncurante di Sinatra), componepiù di mille canzoni, molte assai struggenti,che canta in ben sei lingue. La sua bravu-ra e versatilità lo hanno fatto esibire nei mag-giori teatri del mondo duettando, fra le al-tre, con Liza Minnelli e Céline Dion e, in Ita-lia, con Iva Zanicchi e Mia Martini. Gilbert Bécaud (pseudonimo di Fraçois Gil-bert Silly, 1927 - 2001), appena quindicenneinterrompe gli studi di pianoforte al Con-servatorio di Nizza per arruolarsi nella Re-sistenza francese e già nel 1948 creaun trio artistico di buon livello.Anche lui come Aznavour,durante una tournée co-nosce la piccola, ge-

nerosa e appassionata Edith Piaf e per lei scri-ve la celebre “Mes mains” esordiendo comecantante e catturando subito la scena nazio-nale ed estera. Grandissimi successi, che for-se ancor oggi molti fischiettano dopo oltremezzo secolo, sono “Je t’appartiens” e nel1961 la disperata “Et maintenant”, uno deipiù grandi trionfi della storia musicale fran-cese, cantato anche da Sinatra e da Judy Gar-land. Quattrocento dischi e innumerevolitournées sono il compendio della sua vita ar-tistica. Bécaud viveva a Parigi in una casa gal-

leggiante sulla Senna. “Ivo, monta!” (“Ivo, sali in casa!”): questa l’origine del no-me di Yves Montand, nato nel 1921 a Monsummano Ter-me in provincia di Pistoia col nome di Ivo Livi. I suoi ge-nitori erano attivisti socialisti cosicché con l’avvento del Fa-scismo la famiglia dovette emigrare in Francia. Anche lui,come i primi due chansonnier, incontra Edith Piaf - con la

quale ha un’intensa relazione - che lo aiu-ta molto a muovere i primi passi nel

mondo della canzone dando l’avvio auna fortunatissima carriera artisticadurante la quale Montand abbinò

cinema e musica. Per la colonnasonora del film “Parigi dorme” diMarcel Carné, Joseph Kosmacompone “Le feuilles mortes” suparole di Jacques Prévert, che di-viene un brano simbolo dellacanzone francese e Montandporta a fama mondiale. Sposa-to con Simone Signoret ma as-sai attivo nei flirt (celebre quel-lo con Marilyn Monroe mentreera coniugata con Arthur Miller),

Montand dalla metà degli anni ’60si dedica ai film impegnati come

“Z - L’orgia del potere”, “Laconfessione” e “L’Ame-

rikano”, di CostaGravas.

Muore nel 1991 aSenlis. •

Quando si pensa alla canzone francese, la chanson per definizione, l’immaginazionee il ricordo delle melodie corrono svelti verso Aznavour, Bécaud e Montand, chemeglio di altri, o forse solo più compiutamente, la rappresentano. Ma attenzione:

I grandi della chansondi Piero Bottali

Charles Aznavour,soprannominato il “Frank Sinatradella Francia”,compone più

di mille canzoni,che canta in ben

sei lingue

Charles Aznavour

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LETTERE AL PRESIDENTE

Signor Presidente,le parole non bastano per esprime-

re la gratitudine (seppure con ritar-

do) di tutti coloro che, in tante oc-

casioni e specialmente in questa del terremoto a

L’Aquila, hanno ricevuto da lei, signor presidente,

e da quanti la circondano, l’espressione concreta e

attiva della sua affettuosa amicizia verso i colleghi

medici e le loro famiglie. Sono Maria Rosa Piga, ve-

dova del dott. Angelo Acitelli de L’Aquila, e mi so-

no sentita sempre orgogliosa dell’appartenenza a

questa grande famiglia Enpam, che mi era stata tra-

smessa da mio marito tanti anni fa. Dio vi benedica

tutti e lo voglio dire a nome di tutti, sicura di inter-

pretare le intenzioni e il cuore di tutti i medici e i fa-

miliari che fanno parte della famiglia Enpam.

Grazie, grazie caro signor presidente, perché vi ado-

perate da sempre anche per noi, vedove dei medici,

e con grandissima sensibilità, avete espresso questo

affetto con un gesto concreto di vicinanza, con un

offerta generosa che mi ha commosso e toccato pro-

fondamente, come penso sia stato per tutte le altre

vedove della Federspev. Colgo l’occasione per au-

gurare a lei, signor presidente e alla sua famiglia,

ogni bene, così come a tutta la federazione Enpam

e a quanti si adoperano per renderla sempre più vi-

va e operante.

Dio vi benedica tutti. Grazie !

Maria Rosa Piga, vedova Acitelli

Caro Presidente,ho avuto il piacere di conoscerti per-

sonalmente quando, negli anni ’90,

per due mandati sono stato presi-

dente dell’Ordine della mia Provincia. Ci incontra-

vamo in Federazione per le riunioni istituzionali e sei

stato ospite a L’Aquila in varie occasioni. Già da al-

lora ho sempre apprezzato la pacatezza, il buon sen-

so ed il pragmatismo del tuo operare. E certamente,

al di là delle norme e degli obblighi statutari, vi è

molto di tuo nella decisione assunta dall’Enpam di

venire incontro con fondi speciali, alle necessità dei

medici di questa bella e sfortunata città e del suo ter-

ritorio, così duramente colpito.

A parte l’aspetto economico, di non trascurabile va-

lore, questa solidarietà è soprattutto di grande con-

forto dal punto di vista umano, facendoci sentire com-

ponenti di un’unica grande famiglia, generosa e so-

cialmente impegnata.

A te e a tutto il Direttivo esprimo pertanto profonda

gratitudine, consapevole che uguale sentimento ani-

ma i colleghi aquilani.

Ti prego inoltre di estendere, attraverso la rivista del-

l’Ente, questo ringraziamento a tutti i medici ed odon-

toiatri italiani che, in gran maggioranza con animo

disponibile, hanno utilizzato parte del loro patrimo-

nio previdenziale per questa iniziativa.

Cordialissimi saluti.

dott. Giuseppe Azzarone

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QUANDO POTRÓ

ANDARE

IN PENSIONE?

Caro Presidente,sono convenzionato al Ssn dal

1979. Ho già riscattato l’an-

no del militare e sto riscattan-

do gli anni dell’Università.

Vorrei sapere quando potrò

andare in pensione ed a quan-

to essa ammonterà.

Cordiali saluti.

(lettera firmata)

Caro Collega,sulla posizione previden-ziale in essere presso ilFondo dei Medici di Medi-cina Generale risultano ac-creditati contributi, dal mar-zo 1979 all’agosto 2008,pari ad euro 180.662,23.È stato, altresì, perfeziona-to il riscatto di un anno delperiodo degli studi univer-sitari ed è in fase di paga-mento quello relativo aglialtri 5 anni del corso legaledi laurea.Considerando la situazionecontributiva come sopraesposta, ivi compresi i so-li versamenti finora effet-tuati del riscatto in essere,in costanza di contribuzio-ne ordinaria alla gestionematurerai il requisito dei 35anni di anzianità contributi-va al Fondo, necessario peraccedere alla pensione dianzianità, nel mese di ot-tobre del 2010.Tuttavia, in ottemperanzaalle disposizioni recate dal-la L. 449/97, che prevedo-no un differimento del go-

dimento della pensione ri-spetto alla data di raggiun-gimento dei requisiti (le c.d.“finestre di uscita”), il trat-tamento ti verrebbe effet-tivamente erogato dal 1°luglio del 2011, data nellaquale avrai anche matura-to gli altri due prescritti re-quisiti relativi all’età ana-grafica ed all’anzianità dilaurea. L’importo della pre-stazione è stato stimato incirca euro 2.300,00 mensi-li lordi.In alternativa, completan-do i versamenti relativi adun totale di 3 anni del vi-gente riscatto, la tua posi-zione soddisferà i requisitidi specie già al compimen-to del 58° anno di età, amarzo del 2010. Atten-dendo l’apertura della “fi-nestra”, potresti definitiva-mente collocarti a riposodal 1° ottobre dello stessoanno, con un rateo mensi-le di quiescenza pari a cir-ca euro 2.200,00 lordi.Infine, completando il ri-scatto di tutti i 5 anni per iquali hai presentato do-manda, le scadenze tem-porali di soddisfacimentodei requisiti e di pensiona-mento effettivo sarebbero,logicamente, le stesse del-l’ipotesi appena descritta.Tuttavia, il rateo sarebbepari a circa euro 2.300,00mensili lordi, quindi equi-valente a quello prospetta-to in prima analisi.Ti informo, infine, che, pereffetto di eventuali modifi-che della normativa di rife-rimento, le ipotesi rappre-sentate potrebbero subirevariazioni. E’ pertanto op-portuno che, prima dellacessazione dell’attività, tu

proceda ad una verifica de-finitiva della tua posizionepresso gli uffici della Fon-dazione. Ne consegue chela presente informativa nondeve ritenersi impegnativaper l’Enpam.Ti saluto cordialmente.

Eolo Parodi

HO PRESENTATO

DOMANDA

DI RISCATTO

Caro presidente,laureato nel 1972, iscritto al-

l’Ordine dal 1974, ho svolto

solo l’attività libero profes-

sionale odontoiatrica; dovrei

compiere 65 anni di età nel

2009, con 19 anni e mezzo di

contribuzione per la Quota B

e 35 per la Quota A. In data

odierna ho presentato do-

manda di riscatto per i 6 anni

del corso di laurea. Vorrei ces-

sare l’attività al 31/12/2009.

Cortesemente ti chiedo:

1) quale sarà la mia pensione,

da quando decorrerà e quan-

do l’avrò materialmente;

2) lo stesso di cui sopra, se do-

vessi aderire alla proposta di

riscatto dei 6 anni di corso di

laurea, il costo e i benefici di

tale operazione;

3) cosa dovrò fare al

31/12/2009 (quali documenti

e a chi inoltrarli);

4) se posso mantenere l’iscri-

zione solo all’Albo degli

odontoiatri o devo mantener-

la anche per l’Ordine dei me-

dici chirurghi;

5) se invece dovessi conti-

nuare l’attività fino al

31/12/2010, come dovrei

comportarmi: comunicarlo o

meno, a chi, ed entro quale

data, e quali conseguenze o

modifiche ciò implica a pro-

posito delle domande di cui

sopra.

Ti ringrazio anticipatamente

con i più cordiali saluti.

(lettera firmata)

Caro Collega,sulla posizione in esserepresso il Fondo della Libe-ra Professione - Quota Bdel Fondo di PrevidenzaGenerale risultano accredi-tati contributi previdenzia-li, da te versati per redditiprodotti tra il 1990 ed il2007, per un totale di euro69.314,02.In costanza di contribuzio-ne, a partire dal compi-mento del 65° anno di età,previa presentazione del-l’apposita domanda (repe-ribile presso l’Ordine pro-vinciale cui sei iscritto o sulsito Internet www.en-pam.it), ti verrà erogata unapensione di vecchiaia.Alla medesima data, al trat-tamento di cui sopra si af-fiancherà quello a caricodella Quota A del medesi-mo Fondo, cui versi i con-tributi obbligatori, su baseannua, dovuti ex lege datutti i medici e gli odonto-iatri iscritti all’Albo profes-sionale.Nel dettaglio, la stima ef-fettuata ha determinato,per la Quota A, un tratta-mento mensile lordo di cir-ca euro 300,00.Ti informo, invece, che laprestazione di Quota B èstata calcolata ipotizzandocostante l’ultimo versa-mento memorizzato, conla vigente aliquota contri-

LETTERE AL PRESIDENTE

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butiva, fino all’età del col-locamento a riposo. Ne èscaturito un rateo di circaeuro 1.000,00 lordi mensi-li. Ti faccio, altresì, presen-te che, al fine di ottenereun incremento di tale ulti-ma pensione, potresti per-fezionare il riscatto del pe-riodo di laurea, del qualehai presentato domandanel dicembre 2008.Ho, infatti, incaricato i com-petenti uffici di inoltrarequanto prima alla tua at-tenzione la proposta, nonvincolante, inerente l’one-re esatto da sostenere edil beneficio pensionisticoderivante dall’adesione al-l’operazione. Ti rammentoche i versamenti per ri-scatto debbono essere ul-timati entro il compimentodel 65° anno di età.In questa sede, un calcoloapprossimativo ha deter-minato il contributo di spe-cie in circa euro 50.000,00,a fronte dei quali ti verreb-be accreditata, mensil-mente, una prestazione diquiescenza lorda di circaeuro 1.300,00.Peraltro, ti rappresentoche, in ottemperanza alledisposizioni regolamentaridella gestione, all’atto delpensionamento sarai eso-nerato dal versamento deicontributi. Tuttavia, in quan-to eventualmente ancoratitolare di reddito profes-sionale, potrai chiedere dicontinuare ad essere iscrit-to alla Quota B (effettuan-do, a scelta, i versamenticon l’aliquota ridotta ovve-ro con quella intera) fino, almassimo, al raggiungi-mento del 70° anno di età.A tal fine, dovrai barrare

l’apposita opzione nel Mo-dello D 2010, ove dichia-rerai i redditi prodotti nelcorso del corrente anno.In tale ipotesi ti spetteràun supplemento di pen-sione, che ti verrà liquida-to dall’Ente, d’ufficio, ognitriennio.Per effetto di eventualimodifiche della normativadi riferimento, le ipotesirappresentate potrebberosubire variazioni. Ti saluto cordialmente.

E. P.

UNA SERIE

DI DOMANDE

Illustre Presidente, sono un medico di MMG (an-

no di laurea 1978 e prima con-

tribuzione anno 1979) e vor-

rei avere delle delucidazioni

in merito a quanto segue:

1) prima finestra pensionabi-

le senza riscatto della laurea;

2) prima finestra pensionabi-

le con riscatto della laurea;

3) l’ammontare presumibile

della pensione con riscatto di

laurea in trattamento misto;

4) l’ammontare della pensio-

ne senza riscatto di laurea in

trattamento misto;

5) eventuale possibilità d’in-

tegrazione contributi versati

all’Inps.

Nel ringraziarti anticipata-

mente per una tua pronta ri-

sposta colgo l’occasione per i

più cordiali saluti.

(lettera firmata)

Caro Collega,presso il Fondo dei Medici

di Medicina Generale risul-tano accreditati in tuo fa-vore contributi previdenzialiper un importo complessi-vo pari a euro 128.095,83.Qualora volessi anticiparel’età del pensionamento, tifaccio presente che, senzaeffettuare il riscatto deglianni di laurea, maturerai i 35anni di anzianità contributi-va nel 2014 e, ai sensi del-la Legge 449/97 che pre-vede un differimento nel-l’erogazione della pensionerispetto alla data di rag-giungimento di tutti i re-quisiti (c.d. “finestre di usci-ta”), potrai godere effetti-vamente del trattamentoprevidenziale di anzianitàa partire dal 1° luglio 2015. A tale data, l’importo deltrattamento pensionisticoche ti verrebbe erogato acarico del Fondo in parolasarebbe pari a circa euro24.800,00 annui lordi. Nelcaso, invece, optassi per iltrattamento misto, con-vertendo in indennità di ca-pitale una quota pari, nelmassimo, al 15% della pen-sione maturata, avresti di-ritto ad una pensione pari acirca euro 21.100,00 annuilordi e ad una indennità dicirca euro 47.400,00 lordi.Attivando, invece, l’istitutodel riscatto di cui sopra po-tresti anticipare ulterior-mente l’accesso al tratta-mento pensionistico. In talcaso, infatti, dovresti at-tendere solo il compimen-to del 58° anno di età e lasuccessiva apertura dellac.d. “finestra di uscita”;quindi la pensione di an-zianità decorrerebbe a par-tire dal 1° ottobre 2010.A titolo informativo ti faccio

presente che il riscatto di 6anni di laurea comporte-rebbe un onere a tuo cari-co pari a circa euro40.100,00, il cui versa-mento può essere effet-tuato in un’unica soluzioneo in rate semestrali con lamaggiorazione degli inte-ressi legali e ti darebbe di-ritto ad una prestazione paria circa euro 21.200,00 annuilordi. Con il trattamento mi-sto, invece, l’importo pen-sionistico annuo sarebbe dicirca euro 18.000,00 e l’in-dennità in capitale di circaeuro 46.700,00.Con riferimento, invece, allatua posizione previdenzialepresso l’Inps, ti faccio pre-sente che tali contributipossono essere oggettodi ricongiunzione al Fondodei Medici di Medicina Ge-nerale mediante appositadomanda da presentare al-l’Enpam. A tal fine ti ricor-do che la ricongiunzione èun istituto a carattere one-roso; pertanto, a seguitodella tua richiesta i com-petenti uffici provvederan-no ad inviarti una comuni-cazione nella quale sarà in-dicato l’onere a tuo caricoe l’incremento pensionisti-co. La proposta non è vin-colante quindi, se non la re-putassi conveniente, nonsarai tenuto ad aderirvi.Mi corre l’obbligo, infine, diprecisarti che, a fronte dieventuali modifiche dellanormativa previdenziale diriferimento, le ipotesi so-pra rappresentate potreb-bero subire variazioni.Ti invio un caro saluto.

E. P.

LETTERE AL PRESIDENTE

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INIZIATIVE

Èquesto lo spirito concui da alcuni anni so-steniamo il progetto

“Medici senza età” che og-gi, con oltre 600 iscritti,vuole rinascere sotto una lu-ce nuova, più vicina alle esi-genze di chi sente di volerintraprendere un percorsoformativo durante la pro-pria attività lavorativa o dichi, deposto metaforica-mente il camice, si ritrovaall’improvviso senza unruolo sociale che la profes-sione gli aveva, fino a quelmomento, garantito. In un momento in cui l’En-pam vuole offrire ai suoiiscritti servizi nuovi e di-versificati, ci sembra dove-roso continuare ad aiutarecoloro che intendono riav-vicinarsi alle radici dellaprofessione e arricchirsi intermini di umanità ed emo-zioni. Lo spunto nasce dal-le richieste che riceviamo:“Sono un medico di 82 an-ni. Forse sono anziano econ le mani tremanti, masono solo e sento di avereancora lo spirito giusto persostenere chi ne ha bisogno.Come posso aiutarvi?”. Erauna delle prime, eppure daquel giorno tante cose si so-no mosse. Circa 100 le as-sociazioni di volontariatocon cui abbiamo preso con-

tatti un po’ in tutta Italia eun accordo con il Comunedi Roma per offrire la pos-sibilità di usufruire di un pa-rere medico, di una visita odi una consulenza per bam-bini, anziani o stranieri, nel-la convinzione che i “Medi-ci senza età” possano offri-re un contributo reale e im-portantissimo in tante si-tuazioni di difficoltà. Progetti di assistenza in car-cere, lezioni presso variescuole medie e superiori,collaborazioni presso strut-ture mediche fino ad arri-vare a un viaggio in Indiagestito in proprio, per aiu-tare un orfanotrofio in Ke-rala e una struttura psi-chiatrica. Sappiamo peròche tanto possiamo ancorafare. Un esempio? Aiutarela Fondazione Pro-DubboOnlus che ha lo scopo digarantire le risorse finan-ziarie necessarie per la con-tinuità della gestione, la ma-nutenzione, lo sviluppo el’eventuale ampliamentodella struttura sanitaria de-nominata “Special Mater-nal & Child Health CareCentre”, una clinica ostetri-ca e pediatrica situata aDubbo, circa 420 chilome-tri a sud di Addis Abeba,nella regione del Wolayta,una delle più povere del-

l’Etiopia. Sono bastati po-chi secondi di un video gi-rato in questa regione percomprendere la situazionesanitaria locale: la popola-zione conta oltre 400 milaabitanti con un numeroscarsissimo di medici, altis-simi indici di mortalità (spe-cie tra i bambini e gli anzia-ni), mancanza di coperturadelle vaccinazioni e inci-denza di malattie comel’A.I.D.S., la malaria, il tifo,la tubercolosi tra le peggio-ri dell’Etiopia (e quindi delMondo). L’intera regione,infatti, benché verdeggian-te e ricca di campi e di eu-calipti, è molto povera per-ché sovraffollata, con granparte delle famiglie che pos-sono contare su campi trop-po piccoli, il 30% dei gio-vani senza terreni da colti-vare e una penuria di cibo eacqua che si aggrava fino arichiamare l’attenzione de-gli aiuti internazionalid’emergenza; mancano si-stemi di irrigazione per au-mentare i raccolti, terrazza-menti dei pendii per esten-dere la terra coltivabile, pro-tezione delle zone che sistanno erodendo e via di-cendo. Dopo anni di lavoroe l’aiuto di tanti volontari, ilcomplesso ospedaliero è di-ventato un piccolo gioiello

per una regione tanto biso-gnosa, poiché ospita anchele case per i sanitari espa-triati e cinque casette per ilpersonale dirigente locale(medici, capi del laborato-rio e dell’amministrazione,infermiere anestesista). Ol-tre a cercare di risolvereproblemi ed emergenze sa-nitarie emerge il bisogno direndere sempre più stabilee continuativa la presenzadel personale qualificato epreparare operatori localiche rendano pienamentefunzionante la sala operato-ria per interventi di chirur-gia maggiore e per l’urgen-za traumatologica ortopedi-ca (attualmente la sala vie-ne utilizzata solo per i particesarei e per interventi mi-nori) e che possano contri-buire all’ampliamento dellastruttura sanitaria che ne-cessiterebbe di un “piano re-golatore” preciso. Per que-sto abbiamo bisogno dei no-stri “Medici senza Età” e del-le associazioni di volonta-riato presenti sul territorionazionale. Il Collegio Uni-versitario Aspiranti MediciMissionari (C.U.A.M.M.), ilCentro Volontari Marchi-giani (C.V.M.), il gruppoMissionari Africa di Monta-gnana (PD) sono alcuni deigruppi che si sono organiz-zati per affrontare le emer-genze, mentre la Confarti-gianato di Ancona sta at-trezzando un laboratorioper l’avviamento professio-nale, al fine di aiutare la po-polazione a svilupparsi eco-nomicamente. Vi chiediamo dunque, comeiscritti, di collegarvi al sitowww.enpam.it per ulterioriinformazioni. •

Simona Bolgia

Medici senza etàper aiutare chi soffre

Anche un piccolo aiuto può servire a ridare il sorriso. Lo sanno benetante associazioni di volontariato che in questi anni hanno cercato

il sostegno dell’Enpam a favore di un progetto di solidarietà utile a migliorare la qualità del medico, dal più giovane al più anziano

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FILATELIAdi Gian Piero Ventura (*)

Il Festival Internazionaletenutosi a Roma a fineottobre ha superato an-

che le più rosee previsioni,con un numero incredibi-le di presenze, sia di espo-sitori che di visitatori.Un’altra conferma dell’ita-lica capacità di riuscire adorganizzare cose incredi-bili, magari anche piene diimprevisti o con problemida risolvere all’ultimo se-condo, ma che poi hannopermesso di vedere belleimmagini come file di ra-gazzini entusiasti vicino aanziani collezionisti emo-zionati che si accompa-gnavano magari con un ba-stone. Così ci ha racconta-to Marisa Giannini, diret-tore della Divisione Filate-lia di Poste Italiane che haorganizzato l’evento con la

messa ma non distrutta(nella foto), recuperata aL’Aquila sotto le macerie delterribile terremoto avvenu-to quest’anno in Abruzzo,utilizzandone l’immagineproposta su cartoline posta-li in vendita a 5 euro, il cuiricavato andrà ad iniziativedi sostegno. Un piccolo sim-bolo che ha resistito al ter-remoto e che servirà semprea ricordare tele terribileevento.Ma concludiamo quest’ul-timo numero dell’anno conun po’ di speranza e di se-renità… ovvero i franco-bolli che stanno uscendoper il Natale.Ammirando le varie rap-presentazioni sacre inizia-mo ovviamente con il Vati-cano che propone la “Ma-donna con Bambino in tro-no tra due Angeli accom-pagnata da S. Gioacchinoe S. Anna”, opera del pit-tore rinascimentale Fran-cesco Melanzio. Alcunefonti del settecento collo-cano inizialmente il dipin-to all’interno della sagrestiadella Chiesa di San France-sco a Montefalco in pro-vincia di Perugia. Probabil-mente fu portato in Vatica-no dopo l’espropriazionenapoleonica e fu posizio-nato nella Chiesa di SanSalvatore in Ossibus (oggi

San Pietro in Borgo), soloin seguito è stato messo nel-la Cappella del Governato-rato sull’altare principale,attuale collocazione.Per il Sovrano Militare Or-dine di Malta e per SanMarino sono in arrivo deifoglietti.Lo SMOM con l’adorazio-ne dei Magi del Ghirlan-daio, presente al Mudi –Museo degli Innnocenti diFirenze. San Marino inve-ce propone il "Riposo du-rante la fuga in Egitto",uno dei capolavori dellaproduzione giovanile diCaravaggio. Per poste italiane infine lavignetta del francobollodedicato al soggetto reli-gioso riproduce un parti-colare del dipinto “Adora-zione dei pastori” realizza-to dal maestro DomenicoPiola e conservato pressol’Oratorio della SS. An-nunziata di Spotorno (SV).Questa si aggiunge natu-ralmente al francobolloversione laica… anche seil concetto di “Natale lai-co” forse dobbiamo anco-ra ben interpretarlo…! •

(*) [email protected]

Francobolli per il Natale

Grande successo per il più importanteevento filatelico mondiale che si è svolto

quest’anno in Italia. I francobolli che stanno uscendo per il Natale

collaborazione della Fede-razione fra le Società Fila-teliche Italiane, l’Associa-zione Filatelisti ItalianiProfessionisti e l’UnioneStampa Filatelica Italiana.Proprio quest’ultima orga-nizzazione ha creato unasensibile iniziativa che de-sideriamo citare per contodi tutte quelle che si sonosvolte durante la manife-stazione. L’USFI ha infatti adottatouna cassetta postale, mal-

Il Ghirlandaio nel fogliettoSmom

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L’AVVOCATO

Responsabilità del medico

cessualmente certo che lacondotta omissiva del me-dico sia stata condizionenecessaria dell’evento “conalto o elevato grado di cre-dibilità razionale” o “pro-babilità logica”.In terzo luogo, l’esistenzadi un ragionevole dubbiosulla base dell’insufficien-za, contraddittorietà e in-certezza del riscontro pro-batorio sulla ricostruzionedel nesso causale compor-ta la neutralizzazione del-la ipotesi prospettata dal-l’accusa e quindi l’assolu-zione dell’imputato.Dunque, la Corte, al finedi individuare il nesso dicausalità in termini di cer-tezza, ha sicuramente fat-to riferimento non a unacertezza di tipo oggettivo,ma certamente di tipo pro-cessuale, ricavabile dallavalorizzazione di tutti glielementi e circostanze delcaso concreto, seguendoun procedimento logicoche colleghi il fatto el’evento “al di là di ogniragionevole dubbio”. La Quarta Sezione ha evi-denziato, quindi, che dagliatti di causa non è risulta-to chiaro e definito il qua-dro clinico della paziente,in quanto non tutte le pa-tologie di cui era affetta lapaziente erano note e, so-prattutto, non si era riu-sciti a mettere in luce qua-le delle due aveva preval-so sull’altra con riferi-mento alle conseguenzemortali che si erano, poi,effettivamente verificate.

(*) Avvocato del Foro di Milano,

professore all’Universitàdi Milano – Bicocca

mente causa dell’eventoogni volta che la connes-sione tra gli eventi sia rap-presentata da una per-centuale vicina a 100.La seconda posizione, in-vece, sottolineava la dif-ferenza tra probabilità sta-tistica e logica, eviden-ziando come non sempreun’alta percentuale stati-stica suffraghi l’esistenzadi un nesso causale tra glieventi.Le Sezioni Unite sono,dunque, intervenute, con lacelebre sentenza Franzese(n. 30328/2002) stabilen-do i criteri di cui deve te-nersi conto al fine di indi-viduare tale nesso di cau-salità. Innanzitutto, talecollegamento sussiste quan-do si evince che, nonostan-te l’intervento doveroso ri-chiesto al medico, il fattonon si sarebbe comunqueverificato o si sarebbe ve-rificato in epoca successivao con minore intensità lesi-va. Il secondo principio èche l’alto coefficiente diprobabilità statistica non èper ciò stesso sintomo diautomatico collegamentotra il comportamento delmedico e l’evento morte delpaziente, ciò in quanto ilgiudice deve comunque ve-rificarne la validità nel ca-so concreto. Infatti, tale col-legamento sussisterà tuttequelle volte in cui, in basealle circostanze di fatto edesclusa l’interferenza di fat-tori alternativi, risulti pro-

medico e la morte della pa-ziente. In un primo momento, lagiurisprudenza della Cortedi Cassazione (n.4320/1983) ha dichiaratoche per affermare la re-sponsabilità penale di unmedico sono sufficienti, inquelle ipotesi in cui sia ingioco la vita umana, anchepoche probabilità di suc-cesso; in altre pronunce,che sia piuttosto necessa-rio che le probabilità disuccesso arrivino almenoal 30% (n. 371/1992); inaltre ancora, invece, si è ri-chiesto un sufficiente gra-do di certezza, sebbene nonassoluta, quanto meno suf-ficiente a fondare un giu-dizio di verosimiglianza (n.10437/1993). La Corte si è successiva-mente portata su posizionipiù garantiste per il medi-co, richiedendo “serie e ri-levanti possibilità di suc-cesso” o comunque innal-zando il limite percentualedi probabilità di sopravvi-venza della vittima, in vir-tù dell’intervento del sani-tario, pari al 75%. Tra il2000 e il 2002, però, si èvenuto a creare uno scon-tro giurisprudenziale taleper cui, secondo una primaposizione, tutte le espres-sioni “alto grado di proba-bilità”, “altissima probabi-lità” e simili devono essereconsiderate degli indizi peri quali l’azione o l’omissio-ne del medico sono sicura-

a cura dell’avv. Pasquale Dui (*)

Il ricorrente/imputato inservizio di guardia me-dica, era stato condan-

nato prima dal Tribunale epoi dalla Corte d’Appellodi Torino, a causa di unmancato intervento, in vio-lazione del codice deonto-logico in quanto aveva er-roneamente valutato i sin-tomi relativi a una pazien-te e consistenti in una co-piosa emorragia dagli or-gani genitali della stessa,con successivi episodi diperdita di coscienza. Il me-dico in questione era statochiamato per una consu-lenza circa la sintomatolo-gia presentata dalla signo-ra, che però rifiutava di es-sere portata in ospedale equindi ricoverata. La censura mossagli eraquella di non essere inter-venuto presso l’abitazioneove si trovava la paziente,nonostante la consapevo-lezza “della gravità della pa-tologia da cui era affetta. Ilnodo cruciale che si ponealla Suprema Corte (sen-tenza 10819/2009) per lasoluzione è quello dell’ana-lisi e della verifica della sus-sistenza del nesso causaletra la condotta omissiva del

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Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999

IL GIORNALE DELLA PREVIDENZA

DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI

PERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAM

Editore: Fondazione ENPAM

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MENSILE - ANNO XI - N. 10DEL 22/11/2009

Di questo numero sono state tirate 431.370 copie

L’autore è a disposizione degli aventi diritto con i quali

non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni

o inesattezze delle fonti delle immagini riprodotte nel presente numero

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Prof. Eolo PARODI (Presidente) Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dr. Alberto OLIVETI · Dr. Giuseppe GRECO · Dr. Nun-zio ROMEO · Dr. Arcangelo LACAGNINA · Prof. Marco PERELLI ER-COLINI · Dr. Gerardo D’URZO · Dr. Eliano MARIOTTI Dr. Gian MarioSANTAMARIA Dr. Bruno DI LASCIO · Dr. Francesco LOSURDO · Prof. Aurelio GRASSO · Dr. Giuseppe DEL BARONE · Dr. Benito ME-LEDANDRI · Dr. Paolo ORIANA Dr. Antonio SILI SCAVALLI · Dr. Mario CARLETTI · Dr. Giovanni DE SIMONE · Prof. Maurizio DAL-LOCCHIO · Geom. Carlo SFRISI · Dr. Luigi PEPE · Dr. Alfonso CELENZA· Prof. Salvatore SCIACCHITANO · Dr. Giuseppe GUARNIERI.

COMITATO ESECUTIVOProf. Eolo PARODI (Presidente) Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dr. Giuseppe DEL BARONE · Dr. Arcangelo · LACA-GNINA · Dr. Benito MELEDANDRI · Dr. Alberto OLIVETI Dr. PaoloORIANA.

ORGANI COLLEGIALI

CONFERENZA PROGRAMMATICADEI GIOVANI MEDICI

“I l ruolo dei giovani medici nel Ssn: meno po-litica e più merito nella sanità del futuro”. Que-sto il tema della conferenza organizzata dal

Segretariato italiano giovani medici (Sigm - www.gio-vanemedico.com) che si è svolto nella sede dell’En-pam lo scorso 30 ottobre. Il presidente del Sigm, Wal-ter Mazzucco, ha chiesto “un tavolo tecnico intermi-nisteriale che affronti una volta e per tutte la riorga-nizzazione e la razionalizzazione del sistema forma-tivo post laurea del giovane medico nel quale sianoattivamente coinvolti tutti i soggetti competenti: Crui,Conferenza dei Presidi, federazione degli Ordini e leassociazioni di categoria”. I giovani medici hanno avanzato anche un dettaglia-to pacchetto di proposte che vanno dalla richiesta diavviare subito il concorso per le scuole di specializ-zazione per 2009/2010 al riconoscimento degli annidi specializzazione per l’accesso alla dirigenza medi-ca ed al ruolo di ricercatore. Il vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio, presenteall’incontro, ha dichiarato: “Abbiamo la necessità dilegare maggiormente numeri e tipologie delle scuoledi specializzazione in medicina ai fabbisogni del ter-ritorio”, aggiungendo che “stiamo cercando di fissa-re misure omogenee per tutte le regioni per indivi-duare il reale fabbisogno”.

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06.4829.4829 - 06.4829.4444 (fax) - e-mail: [email protected] di consulenza telefonica. Rispondiamo a quesiti su Previdenza,

Polizza sanitaria, Servizi integrativi, Patrimonio...

Servizio Accoglienza Telefonica

Quota A - pagamento contributi 2009Il 30 novembre è scaduta la quarta rata del contributo ob-bligatorio “Quota A”.

Quota B – redditi professionali 2008Mancato ricevimento modello D - Coloro che non sono inpossesso del modello D possono utilizzare il “modello Dgenerico” disponibile sul sito www.enpam.it, presso la se-de dell’Enpam in Roma - via Torino n. 98 (II piano) opresso gli Ordini dei Medici provinciali.Ricevimento del bollettino MAV - Coloro che hanno in-viato la dichiarazione (modello D) entro il 31 luglio han-no ricevuto il bollettino MAV precompilato con scadenza31 ottobre. Coloro che hanno presentato tale dichiarazio-ne successivamente al 31 luglio dovranno attendere il bol-lettino MAV.Pagamento del contributo - Il pagamento deve essere ef-fettuato non oltre il termine indicato sul bollettino MAVprecompilato e deve essere effettuato in unica soluzione,non sono ammesse rateazioni. Il bollettino MAV è paga-bile presso qualsiasi Istituto di Credito o Ufficio Postale. Mancato ricevimento del bollettino MAV - Il mancato ri-cevimento del bollettino MAV (dovuto alla non tempesti-va comunicazione dell’avvenuta variazione di residenzaovvero ad un disguido postale) non esonera dal pagamen-to del contributo. In tal caso è necessario contattare tem-pestivamente la Banca Popolare di Sondrio al numero ver-de 800.24.84.64, la quale provvederà all’invio di un dupli-cato del MAV, ovvero fornirà le istruzioni necessarie pereffettuare il pagamento di quanto dovuto entro i terminiregolamentari.Utenti registrati. MAV “Quota B” - Per gli utenti registra-ti presso il portale www.enpam.it è attivo un servizio distampa on-line del duplicato del bollettino MAV. In questocaso il pagamento potrà essere effettuato esclusivamentepresso gli Istituti di Credito.Sanzioni per il ritardato pagamento - Il vigente regimesanzionatorio, in caso di pagamento dei contributi oltre iltermine regolamentare, prevede:- una sanzione in misura fissa pari all’1% del contributo,

qualora il versamento sia effettuato entro 90 giorni dallascadenza (entro il 29 gennaio 2010);

- qualora il versamento sia effettuato oltre tale termine,una sanzione, in ragione d’anno, pari al Tasso Ufficiale diRiferimento (T.U.R.) maggiorato di 5,5 punti, fino ad unimporto massimo pari al 70% del contributo.

Trattamento ordinario del Fondo di Previdenza Genera-le - Ai sensi del vigente Regolamento del Fondo di Previ-denza Generale, gli iscritti nati nel 1945 potranno presen-tare la domanda di pensione ordinaria, nel corso dell’anno2010, dal compimento del 65° anno di età.Il modulo verrà recapitato agli iscritti unitamente alla di-chiarazione concernente il diritto alle detrazioni d’impo-sta, da allegare obbligatoriamente compilata in ogni parte.

Area riservataPer accedere all’area riservata ed usufruire dei servizi on-line è necessario essere registrati al sito www.enpam.it.Per informazioni riguardanti la registrazione contattare ilSAT al numero 06.4829.4829 oppure scrivere a [email protected] indicando nome, cognome e recapito telefonico.Gli utenti registrati possono modificare nel profilo utentei seguenti campi: numero di telefono fisso, numero di tele-fono cellulare e indirizzo di posta elettronica.

Riscatti. Versamento di un acconto - Gli iscritti che han-no presentato domanda di riscatto e sono in attesa di rice-vere il prospetto di calcolo possono effettuare il versa-mento di un acconto, entro e non oltre il 15 dicembre2009 mediante bonifico bancario presso la Banca Popola-re di Sondrio IT06 K 05696 03200 000017500X50.Nella causale del bonifico indicare cognome e nome, codi-ce Enpam, tipologia del riscatto, Fondo sul quale è statorichiesto il riscatto e su cui sarà accreditato il versamento.

Riscatti. Versamento una tantum - In caso di riscatto incorso di pagamento, l’iscritto può effettuare, entro e nonoltre il 15 dicembre 2009, un versamento aggiuntivo neilimiti del debito residuo.Il suddetto versamento non sostituisce la rata di dicembreche, pertanto, deve essere versata alla scadenza prevista.Per la tempestiva rendicontazione da parte del Servizio Ri-scatti e Ricongiunzioni, dovrà essere trasmessa entro enon oltre il 15 gennaio 2010 copia della ricevuta del boni-fico al seguente numero di fax 06.48.294.978.

Deducibilità - I contributi previdenziali obbligatori sono,ai fini IRPEF, interamente deducibili dall’imponibile fisca-le ai sensi dell’art. 10, comma 1, lettera e), del Testo Uni-co delle Imposte sui Redditi approvato con D.P.R. n. 917del 22/12/1986 modificato dal D. Lgs. 18/2/2000 n. 47.Sono pertanto interamente deducibili dal reddito: il contri-buto Quota A, il contributo Quota B, gli importi versati atitolo di riscatto, le somme corrisposte a titolo di ricon-giunzione.

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Servizio Accoglienza Telefonica

Page 68: Anno XI - n° 10-2009 IL GIORNALE DELLAAnno XI - n 1-2009 Poste Italiane SpA - Spedizione in A 1, comma 1 - CN S/AC-Roma IL GIORNALE DELLA P dei Medici e degli Odontoiatri revidenza

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