ANNuAl RePORT•DuemIlA•
17
INTRODUZIONE ALL’ANNUAL REPORTal Bilancio consuntivo al 31 dicemBre 2017
II
INTRODUZIONE ALL’ANNUAL REPORT 2017 1
MISSION E VALORI 3
STRUTTURA ORGANIZZATIVA • Organi Istituzionali 4• Operations 5
AREE DI INTERVENTO 6
• Prevenzione: Diventare Genitori 8• Prevenzione: Il Girotondo delle Mamme 9• Accoglienza e Cura: Comunità Residenziali 3-12 10• Accoglienza e Cura: Comunità Residenziali 12-18 12• Accoglienza e Cura: Centro Diurno Teen Lab 14• Sostegno alla Famiglia: Affido 16
EFFICACIA ED EFFICIENZA • Analisi comparativa delle metodologie di intervento 18 sui minori in Comunità • Misurazione dell’impatto sociale dei servizi 20• Certificazione di qualità ISO 9001 23
RENDICONTO ECONOMICO• Stato Patrimoniale 24• Rendiconto Gestionale 26
TRASPARENZA
• Relazione dei Revisiori 30• Analisi dei Costi dell’Associazione 32• Analisi dei Ricavi dell’Associazione 37• Analisi dei Risultati Economici 2013-2017 42 VOLONTARI PER BENE 44
AZIENDE AMICHE 45
INDICe
Mission E VALoRi
1
Quest’anno si conclude il mio secondo mandato e ancora una volta il mio più sentito ringraziamento va a tutti coloro che in questi anni hanno voluto accordarmi la loro fiducia, dandomi la straordinaria opportunità di poter dedicare le mie energie e il mio tempo a questo mondo così speciale che è la nostra Associazione CAF.
Con piacere mi appresto a illustrarvi i numeri del Bilancio d’Esercizio 2017 che, come avrete modo di vedere, sono molto positivi. Il 2017 è stato un anno di intenso lavoro, nel quale si è iniziato a dare seguito al Piano Strategico Triennale dell’Associazione elaborato nel corso dello scorso esercizio, sia nell’area dei Servizi che in quella della Raccolta Fondi. Nell’ambito dei Servizi, in particolare, abbiamo ampliato la nostra possibilità di accoglienza di adolescenti aprendo una nuova Comunità Residenziale da 5 posti negli spazi al primo piano dello stabile di Via Zurigo, che sono stati adeguatamente ristrutturati e riqualificati. La nuova Comunità, aperta nel mese di aprile, ha iniziato da subito a funzionare a pieno regime, confermando quanto emerso dall’analisi dei bisogni del territorio effettuata nel Piano Strategico dalla quale risultava una crescente domanda di servizi specialistici per gli adolescenti in difficoltà.
Di seguito evidenzio sinteticamente alcuni dati relativi alle diverse aree di intervento e presidio della nostra Associazione.
Area Prevenzione 0-2: • Nell’ambito del Servizio Diventare Genitori attraverso l’Home Visiting abbiamo seguito 26 famiglie, di cui 14 nuove prese in carico. • Nell’ambito del Servizio Girotondo delle Mamme abbiamo seguito 27 nuclei famigliari.
Area Accoglienza e Cura 3-12: • Abbiamo accolto 13 nuovi bambini, 8 maschi e 5 femmine, di cui 4 gruppi di fratelli e 2 bambine con fratelli e sorelle accolti nella
Comunità Teen. Abbiamo dimesso 12 bambini, 6 maschi e 6 femmine, di cui 6 sono tornati in famiglia, 1 è andato in adozione, 1 in Casa Famiglia, 2 nella Comunità Teen, 1 in altra Comunità e 1 in Comunità terapeutica.
• Abbiamo seguito tutte le famiglie dei nostri bambini, escluse quelle di 2 nuclei di fratelli in stato di abbandono e di 2 nuclei seguiti da altri servizi (1 dal carcere e 1 dallo Spazio Neutro).
• Abbiamo seguito a domicilio 1 bambino in carico ai Servizi Sociali di Milano e 2 ragazzi con progetto educativo individuale privato. • Abbiamo attivato 14 terapie psicologiche per i bambini residenti nelle Comunità Residenziali.
Area Accoglienza e Cura 12-18: • Abbiamo accolto 8 ragazzi, 3 maschi e 5 femmine, di cui 2 ragazze provenienti dalle Comunità 3-12. Abbiamo dimesso 6 ragazzi, di
cui 4 sono rientrati in famiglia, 1 è andato in affido etero-familiare e 1 è stato trasferito in altra Comunità. • Abbiamo seguito tutte le famiglie dei ragazzi in Comunità, tranne quella di due fratelli in stato di abbandono. • Abbiamo attivato 13 terapie psicologiche per i ragazzi residenti nelle Comunità residenziali Teen.• Nell’ambito del Centro Diurno Teen Lab, abbiamo accolto 22 ragazzi del territorio tra gli 11 e i 17 anni, di cui 10 inviati dai Servizi
Sociali del territorio. Gli utenti inviati dai Servizi Sociali sono notevolmente aumentati (da 5 a 12) e abbiamo cominciato ad accogliere anche minori inviati dal Comune di Milano, che si prevede possano aumentare grazie all’accreditamento del Centro Diurno previsto per il 2018.
INTRODuZIONe All’ANNuAl RePORT 2017
1
Luisa PaviaAmministratore Delegato dell’Associazione CAF
2
Servizio Affido: • Abbiamo realizzato 5 Incontri di informazione presso scuole e aziende al fine di far conoscere meglio la realtà dell’affido, 2 Corsi di
formazione per famiglie disponibili all’affido e 15 colloqui informativi individuali. • Abbiamo effettuato 10 Percorsi di conoscenza di nuclei disponibili all’affido. • Abbiamo realizzato 1 affido part-time che dopo 7 mesi si è trasformato in affido a tempo pieno; • Abbiamo effettuato interventi diversificati di sostegno all’affido con tutte le famiglie con affido in corso, particolarmente intensi con
quattro nuclei (3 per momento difficile nell’affido, 1 per avvio nuovo affido), 10 incontri di gruppo di famiglie affidatarie con cadenza mensile, osservazione degli incontri protetti con la famiglia d’origine (8 nuclei, per un totale di 11 bambini), interventi domiciliari (1 nucleo).
Il totale dei minori in affido nel corso del 2017 è: 11 a tempo pieno e 3 part-time.
Il volontariato ha confermato nel 2017 l’ottima performance dell’anno precedente. Sul fronte dei “volontari CON i bambini” (volontari che affiancano l’equipe educativa a stretto contatto con i minori), nel 2017 abbiamo avuto complessivamente 60 volontari, 35 attivi all’interno delle tre Comunità 3-12 di Via Orlando, 17 all’interno delle Comunità Teen e 8 presso il Centro Diurno Teen Lab. Sul fronte dei “volontari PER i bambini” (volontari che supportano l’Associazione nelle attività organizzative, di manutenzione delle strutture e di raccolta fondi), abbiamo avuto 16 volontari a supporto della struttura organizzativa e 190 volontari a supporto alle iniziative di sensibilizzazione e promozione dell’Ente. Inoltre, grazie alla collaborazione con 12 Aziende Amiche, abbiamo realizzato 28 giornate di volontariato aziendale presso le nostre strutture con il coinvolgimento di 270 dipendenti impegnati in numerose attività utili per la nostra organizzazione.
Nell’ambito della Raccolta Fondi, il 2017 è stato finalmente un anno di ripresa. Le iniziative di raccolta fondi svolte durante l’anno sono state come sempre numerose e con alcune importanti novità sul fronte delle partnership aziendali. In particolare segnaliamo che l’azienda Artsana, con il noto brand Chicco, ha scelto l’Associazione CAF come beneficiaria dell’iniziativa “Chicco di Felicità”. Una collaborazione pluriennale che permetterà alla nostra Associazione di avere grande visibilità su tutto il territorio nazionale e sosterrà i Servizi “Diventare Genitori attraverso l’Home Visiting” e “Accoglienza e cura residenziale 3-12 anni” grazie alla vendita di una serie di prodotti a marchio “Chicco di Felicità”. La Raccolta Fondi è aumentata del 16% rispetto all’esercizio precedente, superando di 108.000 euro l’obiettivo di budget previsto a copertura degli oneri dell’Associazione.
Ho dunque il piacere di comunicarVi che, grazie al buon andamento del fundraising e ad una oculata gestione dei servizi, quest’anno il Bilancio di Esercizio presenta un utile di euro 49.762.
Sono lieta inoltre di informarVi che alla fine del 2017 è stato avviato un importante progetto di riorganizzazione interna dei Servizi di Accoglienza per i minori, volto a favorire una maggiore integrazione tra i Servizi dedicati ai minori nella fascia 3-12 anni e quelli rivolti ai minori nella fascia 12-18 anni. Tale progetto, guidato dal Direttore Scientifico nonché Presidente Onorario dell’Associazione, Prof. Gustavo Pietropolli Charmet, che desidero ringraziare di cuore per l’impegno profuso, ha condotto alla riunione delle due aree di intervento sotto un’unica Direzione Scientifica e un’unica Responsabilità Tecnica.
È stato contestualmente commissionato un lavoro di analisi e ricerca dei principali modelli di cura e accoglienza per minori vittime di abusi e maltrattamenti, a livello sia nazionale che internazionale, con l’obiettivo di verificare quali siano attualmente i modelli di intervento più efficaci dal punto di vista scientifico e favorire l’evoluzione del lavoro dell’Associazione con i minori verso modelli di intervento sempre più efficaci e al passo con l’evoluzione tecnico scientifica di settore. Concludo ringraziando il Consiglio Direttivo, il Comitato Esecutivo e, in particolare, il Presidente dott. Franco Cesa Bianchi per la presenza fattiva e assidua nella gestione dell’Associazione.
INTRODuZIONe All’ANNuAl RePORT 2017
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mISSION e VAlORI
L’Associazione CAF nasce nel 1979 come primo Centro in Italia dedicato all’accoglienza, alla terapia e allo studio del maltrattamento infantile e dell’abuso sessuale sui minori. Un luogo innovativo nel quale accogliere e curare in maniera specifica e professionale bambini e ragazzi allontanati dal proprio nucleo fami-liare a causa di traumi e ferite relazionali profonde, con l’obiettivo di spezzare la catena che troppo spesso trasforma i minori vittime di violenza in adulti violenti o trascuranti.
Nel tempo, accanto al lavoro con i minori e in risposta ai bisogni del territorio, l’Associazione ha sviluppato anche servizi specifici di prevenzio-ne dell’abuso e del maltrattamento infantile e interventi di supporto alle famiglie dei minori accolti e alle famiglie affidatarie.
Dalla sua fondazione ad oggi, l’Associazione CAF ha accolto e curato oltre 1000 minori e offerto un importante sostegno a tante famiglie in crisi.
RISPETTO E TUTELA DEI DIRITTI DEI MINORIL’Associazione CAF crede nei bambini e nei ragazzi, e nella loro possibilità di riscattarsi rispetto ai trau-mi subiti e alle difficoltà affrontante in contesto familiare. Promuove fattivamente il loro diritto a di-ventare grandi e a realizzare i propri sogni per dare un contributo positivo allo sviluppo della società. Si adopera per diffondere una cultura che rispetti l’infanzia e l’adolescenza e ne valorizzi le esigenze.
INTEGRITà E TRASPARENZAOgni scelta o iniziativa messa in atto dall’Associazione ha come presupposto il rispetto del patto di fiducia instaurato con tutti i soggetti che la sostengono economicamente e operativamente. La trasparenza è perseguita ad ogni livello - economico-finanziario, organizzativo e mediatico - attra-verso strumenti di auditing, certificazioni e rendicontazioni periodiche puntuali e veritiere.
PROFESSIONALITàTale valore è uno dei pilastri fondanti della Mission dell’Associazione che nasce proprio per dare una risposta professionale e specialistica al particolare bisogno di cura di quei minori allontanati dal proprio nucleo familiare poiché vittime di gravi traumi fisici e relazionali.
4
AMMINISTRATORE DELEGATO
Presidente Franco Cesa Bianchi
Amministratore DelegatoLuisa Pavia
Consiglieri Giovanni BassettiTeodoro Catanese
Giulio Carlo Dell’AmicoNicola Gavazzi
Presidente Onorario Gustavo Pietropolli Charmet
PresidenteFranco Cesa Bianchi
ConsiglieriDemetrio AlbertiniGiovanni Bassetti
Elvira Daniela BrunoTeodoro Catanese
Giulio Carlo Dell’AmicoSergio Erede
Nicola GavazziGiorgio Girelli
Marcello GiustinianiIda Linzalone
Emanuela MonzinoVincenzo Salafia
Ida SalvoRoberto Saviane
Roberto SpadaAntonio TazartesFabio Vaccarono
Anna Zanardi
Amministratore Delegato Luisa Pavia
Revisore Giorgio Sbreviglieri
Tesoriere Stefania Bettoni
ASSEMBLEA DEI SOCI
Gustavo Pietropolli Charmet
Ida FinziAnna Rezzara
COMITATOSCIENTIFICO
Responsabile amministrazione
Responsabile comunicazionee raccolta fondi
Responsabilidei servizi
CONSIGLIODIRETTIVO
COMITATOESECUTIVO
STRuTTuRA ORgANIZZATIVA
ORgANI ISTITuZIONAlI
COMITATODI DIREZIONE
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STRuTTuRA ORgANIZZATIVA
OPeRATIONS
AMMINISTRATORE DELEGATO
SERVIZI
RISORSE UMANE
Personale Area Raccolta Fondi
8
Personale Area Amministrazione
7
Personale Psico-Educativo
68
Personale Ausiliario
13
RAPPORTIISTITUZIONALI
FINANZAE CONTROLLO
ORGANIZ.ACQUISTI
E LOGISTICA
AMMINISTRAZIONE
AMMINISTRAZIONE FINANZA
E CONTROLLO
COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
GESTIONEDONATORIINDIVIDUI
GESTIONEVOLONTARI
GESTIONEEVENTI
RACCOLTA FONDI ISTITUZIONALE
CORPORATEFUNDRAISING
REFERENTE CLINICO
RESP.TECNICO
SCIENTIFICO
EDUCATORIASS. SOCIALI
PSICOLOGI
SERVIZIO3-12 ANNI
SERVIZIO12-18 ANNI
SERVIZIOAFFIDO
DIRETTORESCIENTIFICO
DIRETTORESCIENTIFICO
REFERENTE CLINICO
EDUCATORIEDUCATORI
OPERATRICI
PSICOLOGI
COMUNITÀRESIDENZIALI
12-18 ANNI
ASSISTENZADOMICILIARE
DIVENTAREGENITORI CON
L’HOME VISITING
CENTRO DIURNO
TEEN LAB
COMUNITÀRESIDENZIALI
3-12 ANNI
GIROTONDODELLE
MAMME
RESP.TECNICO
SCIENTIFICO
RESP.TECNICO
SCIENTIFICO
RESP.TECNICO
SCIENTIFICO
COMUNICAZIONEE RACCOLTA
FONDI
SERVIZIO 0-3
MAMMEdelle
teen
teen 2
3-12
12-18
Folletti
ELFI GNOMI
affido
SERVIZIO
INTEGRATO
PROTETTE
NEUTRO
SERVIZIO
educativo
a domiciliominori
via Caf via Caf
ACCOGLIENZA E CURA L’Accoglienza e la Cura dei minori tra i 3 e i 18 anni, vittime di traumi fisici e relazionali, allontanati dalle famiglie con un provvedimento del Tribunale per i Minorenni, avviene all’interno di Comunità Residenziali psico-educative. È stato realizzato inoltre un Centro Diurno nel quale sostenere il processo di crescita degli adolescenti in difficoltà.
PREVENZIONE La Prevenzione del disagio nella relazione fra genitori e figli si attua attraverso interventi domiciliari (Home Visiting) di operatrici specializzate all’interno di nuclei familiari con bambini 0-2 anni che presentano particolari fragilità, e con uno spazio socio-educativo gratuito aperto al quartiere (Il Girotondo delle Mamme) che favorisce l’incontro fra neo-mamme con bambini 0-3 anni.
6
le ARee DI INTeRVeNTO
MAMMEdelle
teen
teen 2
3-12
12-18
Folletti
ELFI GNOMI
affido
SERVIZIO
INTEGRATO
PROTETTE
NEUTRO
SERVIZIO
educativo
a domiciliominori
via Caf via Caf
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Il Sostegno alla Famiglia si realizza attraverso interventi psico-educativi rivolti alle famiglie d’origine dei minori accolti per favorire il recupero delle funzioni genitoriali; con percorsi di formazione e affiancamento dedicati alle famiglie affidatarie; attraverso un Servizio Socio-educativo Personalizzato per Minori che fornisce un sostegno domiciliare a bambini e adolescenti in un momento difficile della loro crescita.
7
8
Diventare Genitori attraverso l’Home Visiting: cos’è? È un servizio rivolto a donne che stanno per avere o che hanno appena avuto un bambino e che si trovano in un particolare mo-mento di fragilità. L’obiettivo è quello di aiutarle a stabilire una buona relazione con il nuovo nato ed essere in grado di rispondere ai suoi bisogni. Il sostegno empatico e professionale delle operatrici dell’Asso-ciazione CAF permette alle mamme, ma anche ai papà sempre coinvolti nel progetto, di riconoscere le proprie competenze e risorse per affrontare al meglio la crescita del proprio bambino. Le operatrici seguono le famiglie presso il loro domicilio per un periodo che varia da 12 a 18 mesi incontrandole due volte a set-timana e sostenendole nella quotidianità. Inoltre, per le famiglie straniere l’operatrice viene affiancata da una mediatrice cul-turale che le facilita la comprensione del contesto culturale di appartenenza e rende il suo intervento più efficace.
Come vengono intercettati gli utenti e quali fattori di rischio presentano? Grazie ad un lavoro di rete, le famiglie in situazioni di fragilità vengono segnalate dai servizi presenti sul territorio che ope-rano sul tema della maternità, tra questi: Consultori Familiari Integrati (39% delle segnalazioni), Centri Ospedalieri (31%), Ser-vizi Sociali per la Famiglia del Comune di Milano (10%). Il restante 20% delle segnalazioni proviene sostanzialmente da privati con un crescente aumento delle Autosegnalazioni frutto del passa-parola.I principali fattori di rischio per cui le famiglie vengono segna-late sono: giovane età di uno o di entrambi i genitori, isolamento sociale, monogenitorialità, grave situazione socioeconomica, trauma migratorio, violenze e/o abusi nell’infanzia del genitore, gravi conflitti di coppia, depressione post-partum e parto trau-matico.
Quali sono i risultati di questo servizio dal 2008 ad oggi? I dati dell’OMS (2006) dichiarano che gli interventi di HV rie-scano a contenere addirittura del 30% gli allontanamenti dalla famiglia. Ciononostante solo nel 23% dei Paesi si pratica l’HV in modo sistematico. Associazione CAF ha creduto ed investito in questo progetto dal 2008, monitorandone l’efficacia attraverso un lavoro di ricerca, condotto dai professionisti di Bicocca - Dipartimento di Psicologia. Quanto emerso dalle analisi evidenzia un importante migliora-mento nella relazione mamma-bambino quale rilevante fattore di protezione per lo sviluppo infantile.
Ida Finzi - Referente Clinico del Servizio • Serena Kaneklin - Responsabile Tecnico Scientifico del Servizio
30
14
26
14
2016
2016
2017
2017
DONNE/MADRI SEGUITE
DONNE/MADRI NUOVE ACCOLTE
SROI
5,6
428
120
79
101
128
INDIVIDUI SEGUITI FRA IL 2008 E IL 2017
MAMME
FRATELLINI
PAPÀ
NEONATI
69%FAMIGLIE SEGUITE DI ORIGINE STRANIERA
30%MADRI ACCOLTE IN GRAVIDANZA
54%MADRI AL PRIMO FIGLIO
46%MADRI CON PIù FIGLI DI ETÀ 1-5 ANNI
2529
ETÀ MEDIA DELLE MADRI
PReVeNZIONe
DIVeNTARe geNITORI
gIROTONDO Delle mAmme
9
PReVeNZIONe
gIROTONDO Delle mAmme
Girotondo delle Mamme: cos’è?Il Girotondo delle Mamme è un servizio di prevenzione primaria che da oltre 5 anni garantisce alla Città di Milano, in Zona 5, un supporto professionale ed empatico rivolto a donne che vivono la delicata fase della maternità. Un luogo accogliente dove le mamme, insieme ad altri adulti, possono prendersi cura dei propri bambini, mettendo in circo-lo buone prassi e nuove competenze per accudire i più piccoli. In questo spazio gratuito, aperto più mattine a settimana, le mam-me si possono incontrare, confrontare e allo stesso tempo sentirsi ascoltate e sostenute. Accanto a loro, i bambini di età compresa tra gli 0 e i 3 anni si sperimentano in attività di gioco adatte alla loro fascia d’età (manipolazione, travasi, pittura, gioco simbolico, ecc.). Le mamme possono divertirsi con i loro figli o osservarli a distanza imparando giochi e pratiche educative da replicare a casa. Il Girotondo delle Mamme permette di raggiungere famiglie che solitamente non accedono ad altri servizi per l’infanzia, consen-tendo a professionisti esperti di intercettare eventuali situazioni di fragilità. Il servizio favorisce inoltre l’apertura verso il quartiere milanese di Gratosoglio, diffondendo una cultura virtuosa di “inclusione e protezione” piuttosto che di “separazione ed isolamento”.
Quali sono i bisogni che spingono gli utenti ad avvi-cinarsi a questo servizio e in che modo vengono af-frontati?Il servizio è gratuito e nasce per andare incontro alle esigenze di cura e accudimento di bambini molto piccoli che stanno attraver-sando la fase di sviluppo con il più alto potenziale di opportunità e di rischio.Il progetto promuove e sostiene la relazione adulto-bambino e viene messo a disposizione di tutte quelle mamme che altrimenti non fruirebbero di alcun aiuto esterno. Il Girotondo delle Mamme diventa quindi un punto di riferimento territoriale educativo dell’area 0-3 anni in collaborazione con i servizi già attivi (scuole, consultori, biblioteche, oratori).Il Girotondo delle Mamme si avvale della presenza di 1 coordina-
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26
NUCLEI ADULTO/BAMBINO
NUCLEI ADULTO/BAMBINO
TIPOLOGIA UTENTI/ACCOMPAGNATORI
TIPOLOGIA UTENTI/ACCOMPAGNATORI
2017NAZIONALITÀ DEGLI UTENTI
2016 NAZIONALITÀ DEGLI UTENTI
14 mamme
13 mamme
6 stranieri
4 stranieri
21 italiani
22 italiani
12 nonni
12 nonni
2 papà
1 papà
(di cui 4 con 2 bambini, per un totale di 31 bambini seguiti)
9 numero medio utenti giornalieri
9 numero medio utenti giornalieri
tore e 2 educatrici dipendenti part-time per un totale di 1.100 ore annue di attività.Inoltre, quando alcuni nuclei adulto/bambino evidenziano delle fragilità relazionali in alcuni momenti di passaggio nella crescita del piccolo, si propongono dei colloqui individuali che possano far emergere le difficoltà quotidiane ed offrire nuove prospettive per superarle.
Serena Kaneklin - Responsabile Tecnico Scientifico del Servizio • Marta Colombi - Coordinatrice del Servizio
10
Chi sono i beneficiari del Servizio?Il servizio di accoglienza 3-12 dell’Associazione CAF si svolge nelle 3 Comunità Residenziali psicoeducative, site a Milano nel quartie-re Gratosoglio. Ha l’obiettivo di accogliere e curare bambini allonta-nati dalle loro famiglie per decreto del Tribunale per i Minorenni, a causa di gravi situazioni che mettono in pericolo il loro benessere, la loro crescita e la loro incolumità psicofisica e affettiva. I bambini accolti in Comunità arrivano da un percorso di grande sofferenza che li ha visti coinvolti per molti anni in situazioni di maltrattamento, abuso e grave trascuratezza, senza reali alterna-tive in termini di protezione, benessere ed educazione. Tali espe-rienze spesso non permettono di raggiungere le tappe evolutive standard e possono compromettere la capacità di chiedere aiuto e protezione, la capacità di apprendimento e di concentrazione, la regolazione delle emozioni. Le relazioni con gli altri, sia coetanei che adulti, sono pervase da contenuti traumatici, risultando “inqui-nate” da paura, rabbia, angoscia, confusione, e a volte, da aspetti sessuali incongrui.
Quali sono le caratteristiche di questo intervento?L’aiuto offerto a questi bambini consiste in un complesso disposi-tivo elaborato nel corso di 37 anni di esperienza e studio, basato sull’integrazione psico-pedagogica. L’intervento prevede che siano approntati un ambiente terapeutico accogliente, una regolarità nei ritmi di vita quotidiana, una risposta attenta ed empatica ai bisogni del bambino, il ripristino di relazioni interpersonali positive che permetta a bambini così gravemente traumatizzati di iniziare un percorso di cura e di rielaborazione del trauma. Inoltre, viene offerto anche un supporto psicologico strutturato che, attraverso l’osservazione e la conoscenza dei bambini accolti e delle loro famiglie, formula ipotesi utili per sintonizzare in modo flessibile l’intervento educativo delle équipe non solo sul singolo bambino, ma anche sul suo specifico iter di rielaborazione del trau-ma subito.
Il lavoro di accoglienza e cura si articola quindi in diverse fasi:• Pronto accoglimento volto a creare un contesto di protezione e
sostegno in cui il bambino si senta accolto e contenuto, impari a fidarsi delle nuove figure di riferimento e a mantenere i rapporti con la sua famiglia di origine, laddove sia possibile e sostenibile.
• Supporto psico-socio-educativo incentrato sul processo di ripa-razione delle ferite derivanti dal trauma subito, con l’obiettivo di restituire al bambino la fiducia in se stesso e nell’adulto, nonché di avviarlo al recupero di una sana socializzazione.
• Accompagnamento nel progetto di dimissione, che può consiste-re nel rientro in famiglia, nell’affido o adozione, oppure nella pro-secuzione del suo percorso presso una comunità per adolescenti.
La cura quotidiana dei minori è affidata a educatori specializzati,
coordinati e supportati da un’équipe multidisciplinare composta da: psicologi, pedagogisti, neuropsichiatri, pediatri, direttore clinico.
Qual’è l’approccio terapeutico?La complessità del dispositivo di accoglienza psicopedagogico di Associazione CAF corrisponde alla complessità delle situazioni ac-colte, caratterizzate da gravi rischi per il benessere dei bambini, ma anche da intense sofferenze sia dei minori che degli adulti; la sfida accolta dal servizio di accoglienza 3-12 è quella di provare a interrompere quella trasmissione intergenerazionale delle situazioni di trascuratezza e maltrattamento, che risulta quasi inevitabile quando i bambini non vengono protetti e aiutati a rie-laborare le gravi esperienze subite.
All’interno delle Comunità Residenziali 3-12 anni, opera un servizio di psicologia in stretta sinergia con la Comunità e con il servizio pedagogico. Ogni bambino ospite delle comunità viene seguito e valutato fin dalle prime fasi di accoglienza all’interno della struttu-ra con l’obiettivo di conoscerne il funzionamento psicologico, valu-tare le sue risorse e comprendere il modo in cui ha dato significato alla sua difficile storia, approfondendo la presenza di eventuali esi-ti post-traumatici. Il Sostegno psico-pedagogico per bambini vitti-me di gravi abusi e maltrattamenti dell’Associazione CAF prevede l’utilizzo di specifici protocolli di osservazione: 1. Batteria di Test psicologici somministrati per fornire un qua-
dro generale delle risorse e delle aree critiche relazionali e personali del bambino.
2. Osservazione diretta da parte dell’educatore referente del minore finalizzata ad una valutazione mirata della quotidiani-tà del bambino in Comunità.
3. Definizione dell’intervento di cura specifico attraverso il la-voro dell’equipe multidisciplinare che opera sulla dimensione psicologica e comportamentale del bambino.
4. Attivazione di una rete tra i Servizi del Territorio che, attraverso il lavoro fatto in Comunità, definisce il progetto futuro del mino-re come un progetto di affido o adozione, un trasferimento ad un’altra Comunità in base all’età o ancora il rientro in famiglia.
SROI
3,4 ACCOglIeNZA e CuRA
COmuNITà ReSIDeNZIAlI 3-12Prof. Gustavo Pietropolli Charmet - Direttore Clinico del Servizio • Luigi Ciavarella - Responsabile Tecnico Scientifico del Servizio
11
6 7
4 1015 18
25 2919 23
20 23
4 4
6 617 18
3 5
2 3
15 10
5 7
16 16
4 6
7
8
8
6
13
12
10 13
0 1
01
1 0
BAMBINI SEGUITI
ETÀ
2016 2016 2016
2016
2016
2016
2016
2016
2016 2016
2017 2017 2017
2017
2017
2017
2017
2017
2017 2017
NAZIONALITÀ DEI GENITORI
NUOVI ACCOLTI
DIMESSI*
MOTIVAZIONI ALLONTANAMENTO
SESSO PROVENIENZA
TEMPO DI PERMANENZA IN COMUNITÀ
*Progetti di dimissioni
Da 3 a 5 anni
Maltrattamento fisico e psicologico
Italiana
Allontanamento famiglia d’origine
Maschi
Da 6 a 10 anni
Grave conflitto familiare, violenza assistita
Comunità mamma/bambino
Femmine
Da 11 a 12 anni
Sospetto abuso sessuale
Grave patologia del genitore, grave trascuratezza
Straniera
Entrambe/mista
Altra Comunità
Più di 12 anni
Bambini
Bambini
Grave trascuratezza,gravi difficoltà educative
Fallito affido
Morte di un famigliare
Famiglia affidataria
15 14
5 10
5 6
11 11
< 1 anno
1-2 anni
2-3 anni
> 3 anni
36 412016 2017
Rientro in famiglia
Affido extrafamiliare
Adozione
Comunità terapeutica
Comunità Teen
Altra Comunità
Casa Famiglia
3 6
2 0
1 1
1 1
1 2
0 1
0 1
ACCOglIeNZA e CuRA
COmuNITà ReSIDeNZIAlI 12-18
12
Quali sono le caratteristiche di questo dispositivo di accoglienza e cura per adolescenti?Con questo Servizio l’Associazione CAF intende rispondere ad un bisogno urgente evidenziato da autorevoli fonti. I minorenni presi in carico dai Servizi Sociali in Italia crescono al crescere dell’età raggiungendo la percentuale maggiore nel periodo adolescenziale. Si passa, infatti, da 29 bambini su mille in carico fino a 3 anni, ai 54 su mille tra 11 e 17 anni. Percentualmente preadolescenti e adolescenti in carico ai Servizi Sociali sono il 42,1% del totale: il 28,2% i bambini nella fascia delle scuola primaria, l’11,2% quelli nella fascia 4-5 anni e l’11,8% quelli in prima infanzia. (CISMAI - Ter-re des Hommes, 2015)Le Comunità Residenziali Teen accolgono ragazzi e ragazze tra i 12 e i 18 anni, temporaneamente allontanati dalla famiglia. Una équipe multidisciplinare, formata da educatori professionali e da psicologi esperti nelle problematiche dell’età evolutiva, mette a punto per ognuno un progetto psico-educativo personalizzato, in grado di rispondere ai loro bisogni di equilibrio, socialità e svilup-po, utilizzando le competenze e le risorse di cui sono in possesso. Il lavoro realizzato all’interno della struttura residenziale Teen è volto quindi a supportare i ragazzi nel loro percorso di crescita, sostenendoli nell’orientamento al futuro attraverso strumenti pratici per essere più performanti nei diversi contesti di vita: Scuo-la, Lavoro, Famiglia, Amici, Relazioni.
La metodologia utilizzata (Metodologia cognitivo-comportamenta-le di terza generazione) mira ad un processo di crescita, sia del singolo che del gruppo, basato sull’incremento della stima di sé e sull’acquisizione di nuove competenze e capacità individuali. Migliorare le proprie capacità di problem solving, far emergere risorse latenti e portare i ragazzi ad appropriarsi consapevolmen-te del proprio potenziale sono tra gli obiettivi più importanti del lavoro degli educatori. Il processo di empowerment ed il successo dei rispettivi proget-ti educativi è reso possibi-le grazie alla condivisione dell’intero percorso dei ra-gazzi accolti in un complesso lavoro di RETE che vede coin-volti numerosi interlocutori differenti, tra questi: i Servizi Sociali, i Servizi di Psicologia del Territorio, il Servizio d’as-sistenza domiciliare ai minori (A.D.M.), le scuole, gli inse-gnanti, gli impianti sportivi e i rispettivi allenatori.
Prof. Gustavo Pietropolli Charmet - Direttore Clinico del Servizio • Luigi Ciavarella - Responsabile Tecnico Scientifico del Servizio
Come si svolge la vita dei ragazzi in Comunità?La vita del ragazzo all’interno della Comunità è scandita da ritmi regolari e precisi. L’attenzione verso l’autonomia e verso la re-sponsabilizzazione dei ragazzi sono al centro del lavoro quoti-diano degli operatori della struttura. I ragazzi sono coinvolti in tutti gli aspetti della vita comunitaria integrando all’interno del proprio “progetto evolutivo” anche mansioni “pratiche” che contribuiscono ad un buon andamento della vita del gruppo, come ad esempio fare il bucato, cucinare, riordinare e pulire i propri spazi e quelli comuni. Una chiara definizione del sistema di regole contribuisce ad un buon funzionamento della Comunità, regole che aiutano a gestire le dinamiche di una buona convivenza e sono parte integrante del progetto educativo di ogni ragazzo.
La scuola viene sempre seguita con particolare attenzione da par-te del personale dell’Associazione CAF, perché ritenuto un momen-to cardine dell’iter evolutivo. Inoltre, una particolare attenzione viene rivolta, soprattutto per i ragazzi più grandi, al percorso di formazione ed inserimento lavorativo.Vengono promossi spazi d’incontro e momenti ricreativi al di fuori della Comunità, riconoscendo l’importanza che questi han-no per lo sviluppo dell’autonomia ed il benessere psico-fisico dei ragazzi. Attraverso l’interazione con i coetanei si possono speri-mentare nuovi modi di essere e di stare insieme e, utilizzare in modo costruttivo i momenti di tempo libero, rende più efficace la socializzazione. Le attività proposte vengono individuate caso per caso, adeguando ogni intervento agli interessi, alle risorse ed alle specifiche attitudini del singolo. Nel periodo estivo, oltre alle nor-mali attività, viene offerta anche la possibilità di trascorrere le vacanze con soggiorni al mare o in montagna.
Tutte le iniziative proposte sono rese possibili anche grazie al pre-zioso supporto dei volontari esterni che affiancano con passione il lavoro degli educatori.
Qual è il senso del lavoro con gli adolescenti e le loro famiglie?Il lavoro di accoglienza e cura degli adolescenti delle Comunità Teen prevede anche un sostegno psicologico per supportare i ragazzi nei punti di maggiore fragilità evolutiva. All’interno delle Comunità Teen è infatti presente uno psicologo, esperto in età evolutiva, che si occupa dei ragazzi residenti, at-traverso momenti di incontro individuale e regolare partecipazio-ne all’equipe con gli operatori. Il lavoro di cura dei minori ospiti in Comunità, a meno che non vi siano restrizioni particolari da parte del Tribunale per i Minorenni o che la famiglia non ci sia più, prevede un costante rapporto con la famiglia d’origine che viene accolta insieme al ragazzo e seguita come parte integrante del progetto di crescita.
SROI
2,2
6 3
2 4
8
1
12
8
2 46 9
4 7
1 1
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1 8
6 8
2
1
1
5
6
1
5 7
2 3
1 3
ETÀ
2016 2016 2016
20162016
2016 2016
2016 2016
2017 2017 2017
20172017
2017 2017
2017 2017
NAZIONALITÀ DEI GENITORI
NUOVI ACCOLTI DIMESSI
MOTIVAZIONI ALLONTANAMENTO
SESSO PROVENIENZA
PROGETTI DI DIMISSIONI
Da 12 a 14 anni
Maltrattamento fisico e psicologico
Italiana
Adolescenti
Allontanamento famiglia d’origine
Maschi
Da 15 a 16 anni
Grave conflitto familiare, violenza assistita
Altra ComunitàFemmine
Da 17 a 18 anni
Grave trascuratezza, gravi difficoltà educative
Straniera
Adolescenti
Mista
Altra Comunità CAF
Fallito affido
Famiglia affidataria
1 4
0
0
0
1
1
2Rientro in famiglia
Affido
Altra comunità
Abuso e violenza
11 18ADOLESCENTI SEGUITI
2016 2017
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Il Centro Diurno Teen Lab: cos’è?Teen Lab è il Centro Diurno dell’Associazione CAF rivolto ad adole-scenti di età compresa tra gli 11 ai 18 anni. Un Centro nato per supportare i ragazzi nel loro percorso di cre-scita, sostenendoli nell’orientamento al futuro a partire dai diversi contesti di vita che ogni ragazzo dovrà affrontare: Scuola, Lavoro, Famiglia, Amici, Relazioni, ecc. Teen Lab, aperto tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, può acco-gliere ogni giorno fino a 15 ragazzi sviluppando per ognuno pro-getti su misura, specificamente studiati per rafforzare le risorse e le potenzialità di ciascuno.
Chi sono gli utenti del Centro e come arrivano?Teen Lab si rivolge a ragazzi adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 18 anni con gravi sofferenze evolutive, provenienti da un fallito affido o adozione e/o provenienti da contesti familiari ed educa-tivi fragili, caratterizzati da comportamenti violenti e/o gravi ina-deguatezze educative che discendono dall’inizio dell’adolescenza del figlio. Teen Lab si caratterizza per l’integrazione tra ragazzi inviati dai Servizi Sociali, e quindi iscritti ad un Centro Diurno su mandato di un decreto del Tribunale dei Minori, e ragazzi ad “invio diretto”, ovvero segnalati dalla scuola o dalla famiglia stessa, gra-zie al passaparola.
Prof. Gustavo Pietropolli Charmet - Direttore Clinico del Servizio • Luigi Ciavarella - Responsabile Tecnico Scientifico del Servizio
15
22
UTENTI NEL 2016
UTENTI NEL 2017
9 91
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48
2
6 26 9 211
2016 20162016 2017 20172017
SESSO PROVENIENZA ETÀ
Maschi ItalianaDa 11 a 12 anni
SudamericanaDa 15 a 16 anni
Da 17 a 18 anni
Femmine MarocchinaDa 13 a 14 anni
SROI
7,2 ACCOglIeNZA e CuRA
CeNTRO DIuRNO TeeN lAB
SPUNTI DI PARTENZA: IMPRENDITORI E PROFESSIONISTI SI RACCONTANO AI RAGAZZI“Spunti di partenza” è un’iniziativa nata nel primo semestre del 2016 con l’obiettivo di offrire ai ragazzi della Comunità Teen e del Centro Diurno Teen Lab spunti interessanti per il loro futuro. Un ciclo di appuntamenti in cui imprenditori e professionisti provenienti da diversi settori raccontano come sono riusciti a realizzarsi nel mondo del lavoro, coltivando il proprio talento e le proprie passioni. L’edizione 2017 ha visto come ospiti Giovanni Covini, attore e regista che ha illustrato il suo modo di raccontare una storia attraverso il cinema, Simone Giadini, direttore di Uci Cinemas Bicocca, e Francesco Fantoni, Film Booking Manager UCI Cinemas, che hanno spiegato come lavorare nell’industria del cinema, la Food Blogger Francesca D’Agnano che ha fatto della propria passione per la cucina un vero e proprio lavoro, Giampiero Di Carlo, Fondatore di Rockol.it, nato come esperimento editoriale e diventato nel tempo primo sito musicale italiano, Simone Blasi, Communication Manager di professione e triatleta per passione, che ha raccontato la sua avventura sportiva verso l’Ironman, e Matteo Stifanelli, County Manager Airbnb Italia, che ha spiegato come è riuscito ad ottenere il lavoro dei suoi sogni.
Quali sono i pilastri del lavoro in Teen Lab?EMPOWERMENT: tutte le proposte rivolte ai ragazzi di Teen Lab mirano a favorire un processo di crescita, sia del singolo che del gruppo, basato sull’incremento della stima di sé e sull’acquisizio-ne di competenze e capacità individuali. Il ventaglio di attività che vengono offerte ai ragazzi contribuiscono a far emergere risorse latenti e portare i ragazzi ad appropriarsi consapevolmente del proprio potenziale.
METODO DI STUDIO: il Centro Diurno dell’Associazione CAF dedica un ampio spazio allo studio. L’obiettivo non è quello di voler esse-re un semplice “dopo-scuola” dove far fare i compiti, ma piuttosto quello di creare un contesto che fornisca ai ragazzi degli strumenti concreti per costruire il proprio metodo di studio ed acquisire del-le strategie che consentano di affrontare in modo più autonomo ed efficace la “professione di studente”. Grazie ad un lavoro di Rete con le scuole dei rispettivi ragazzi si evidenziano a fondo i punti di fragilità e forza di ciascun ragazzo e, attraverso la collaborazione delle insegnanti, viene concordato il “piano di lavoro” dando priorità alle materie sulle quali si concen-trano maggiori difficoltà e prevedendo, laddove ce ne fosse la ne-cessità, attività di potenziamento per ragazzi con certificazioni di disturbi specifici dell’apprendimento.Ogni ragazzo è seguito individualmente per poter rispondere con efficacia a tutte le sue esigenze e poter garantire il massimo impe-gno ed il costante rispetto delle regole. Questa disponibilità è resa possibile grazie alla presenza dei vo-lontari che, insieme agli educatori, supportano lo studio dei ra-gazzi affiancandoli settimanalmente in un rapporto uno a uno per aiutarli ad organizzare in modo più efficace e costruttivo il proprio studio.
ATTIVITÀ ESPERIENZIALI: nel corso della settimana i ragazzi di Teen Lab hanno la possibilità di vivere numerose esperienze, un susseguirsi dinamico di proposte, ogni giorno diverse, per stimo-lare il loro percorso di crescita favorendo la scoperta delle proprie capacità e la valorizzazione delle risorse di ognuno. Questa ric-chezza d’offerta è una delle caratteristiche distintive del Centro Diurno dell’Associazione CAF.
ATTIVITÀ PROPOSTE
ARTIGIANA LABIn collaborazione con Fondazione Sacra Famiglia
• Falegnameria • Ceramica e Argilla • Bigiotteria e Decoupage• Lavorazione della Carta • Giardinaggio in serra• Riciclo creativo
STUDIO LAB • Affiancamento nello studio • Preparazione esami e tesine• Collaborazione con scuole
ed insegnanti• Attività di potenziamento per
ragazzi con certificazione di disturbi specifici dell’apprendimento
CINE LAB ACT • Visione di Film selezionati • Dibattito post visione
HI-TECH LAB • Utilizzo consapevole della tecnologia, dei videogame, di internet e dei social network
SpORT LAB • Piscina • Ju Jitzu• Crossfit • Laser Game • Go Kart
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Marco Chistolini - Referente Clinico del Servizio • Elena Monetti - Responsabile Tecnico Scientifico del Servizio
Che cos’è il servizio Affido?Il Servizio Affido nasce nel 2012 a fronte di una riflessione matu-rata all’interno dell’Associazione CAF che ha messo in evidenza la necessità di rispondere in modo più tempestivo ed efficace ai bi-sogni di crescita dei minori ospiti presso le Comunità Residenziali dell’Associazione CAF.In molti casi, infatti, i bambini vivono lunghi periodi di permanenza presso le Comunità, anche laddove l’Autorità giudiziaria compe-tente (Tribunale per i Minorenni) e i Servizi Sociali deputati alla tu-tela dei minori prevedono una progettualità di carattere familiare realizzabile attraverso l’inserimento del minore presso una fami-glia affidataria.Nei minori vittime di esperienze familiari traumatiche, la perma-nenza prolungata presso una struttura di accoglienza produce spesso un fenomeno di “vittimizzazione secondaria” conse-guenza tipica delle situazioni di prolungata istituzionalizzazione. Se da una parte l’inserimento in una Comunità educativa rappre-senta un congruo e favorevole percorso di cura e protezione del bambino dopo l’allontanamento dal suo nucleo familiare (resosi necessario a fronte di maltrattamenti e gravi trascuratezze agite nei suoi confronti), dall’altra una permanenza prolungata nel tem-po rischia di non rispondere più adeguatamente ai suoi molteplici bisogni affettivi e psico-evolutivi. Pertanto, per molti dei minori accolti nelle comunità educative, la risorsa progettuale più ade-guata e funzionale al loro benessere è rappresentata dall’inse-rimento presso una famiglia affidataria (sia essa costituita da un single o da una coppia con o senza figli). Il contesto familiare, infatti, costituisce una risorsa privilegiata al fine di garantire i bisogni di protezione, accudimento, contenimen-to affettivo ed affettività del bambino.
L’esperienza dell’affido familiare rappresenta inoltre una straor-dinaria esperienza riparativa delle ferite traumatiche di cui que-sti bambini sono spesso portatori. Una famiglia che accoglie un minore nella propria casa e nella propria vita si impegna a offrirgli ciò che, per motivi diversi, la sua famiglia non è stata in grado di garantire.Parallelamente l’affido rappresenta una risorsa anche per la fami-glia d’origine del bambino: durante la durata del progetto, i genitori vengono ingaggiati in un percorso di riabilitazione e cura volto al ripristino di competenze genitoriali adeguate e funzionali all’even-tuale rientro del bambino presso di loro.
I progetti di affido possono essere diversi per durata, tipologia, fi-nalità e prevedono la possibilità di un’accoglienza per poche ore al giorno o alla settimana, durante i week-end e/o i periodi di vacan-za, fino a un’accoglienza a tempo pieno.
Quali sono gli obiettivi di questo servizio?Gli obiettivi generali che il Servizio Affido dell’Associazione CAF si pone sono:
• Offrire una risposta ai bisogni di crescita e di cura per i minori allontanati dalla propria famiglia, anche al fine di ridurre i lunghi tempi di permanenza in Comunità, attraverso la realizzazione di progetti di affido.
• Diffondere una cultura dell’accoglienza ed ampliare la cono-scenza dell’affido nei suoi significati e differenti tipologie attra-verso incontri rivolti alla cittadinanza.
• Promuovere la disponibilità delle famiglie e dei single verso un’esperienza di affido di minori accolti in strutture di accoglien-za o residenti presso un nucleo familiare in difficoltà.
• Selezionare gli aspiranti affidatari attraverso un percorso di co-noscenza e di formazione condotto da un’équipe specialistica e multidisciplinare.
• Accompagnare e sostenere le singole esperienze di affido, an-che al fine di prevenire fallimenti, attraverso progetti individua-lizzati.
• Sostenere le famiglie d’origine nella relazione con i minori in affido. • Affiancare i Servizi Sociali pubblici competenti in materia di af-
fido: nella realizzazione di progetti di affido coerenti; nell’indivi-duazione di buoni abbinamenti tra minore e famiglia affidataria; nel monitoraggio delle esperienze di affido in corso.
SROI
4,4SOSTegNO AllA FAmIglIA
AFFIDO
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MINORI IN AFFIDO
INCONTRI DI GRUPPO DI FAMIGLIE AFFIDATARIE
(CADENzA MENSILE)
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102016
72016
22016
82016
52016
432016
122016
142017
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22017
102017
52017
352017
152017
CORSI DI FORMAzIONE (4 INCONTRI DI 3 ORE
CIASCUNO PER CORSO)
PROGETTI DI SOSTEGNO EDUCATIVO
PERCORSI DI CONOSCENzA DI ASPIRANTI AFFIDATARI
INCONTRI DI SENSIBILIzzAzIONE
DEL PUBBLICO
COLLOQUI DI SOSTEGNOCOLLOQUI INFORMATIVI INDIVIDUALI O DI COPPIA
In che cosa consiste il sostegno alle famiglie affidatarie?Per molti bambini allontanati con decreto del Tribunale dalla pro-pria famiglia, poter finalmente essere accolti in una nuova casa è un sogno che si avvera. Accade però che davanti alla presenza, seppur amorevole, dei genitori affidatari, nei bambini possano riaf-fiorare le esperienze di sofferenza che hanno segnato le loro vite richiamando alla memoria le figure disfunzionali maltrattanti e i traumi subiti. Il sostegno alle famiglie affidatarie diventa quindi un elemento essenziale per poter aiutare bambini e genitori a vivere al me-glio la preziosa esperienza di un percorso di affido. Secondo i dati pubblicati da un recente articolo su “La Stampa”, il 3% delle fa-miglie “restituisce” i bambini alle strutture per un fallito affido: dal 2005 sono stati riconsegnati allo Stato oltre 1.500 minori. Secondo gli esperti dell’Associazione CAF il sostegno ai genitori affidatari è uno degli aspetti centrali per aiutare i bambini a vivere con serenità il progetto di affido e portarlo a termine con successo. Un intervento di Sostegno Psicopedagogico non prevede di met-tere in mano ai genitori affidatari un manuale di istruzioni con un pacchetto di spiegazioni preconfezionate, ma presuppone invece di leggere insieme ad essi le diverse situazioni al fine di concorda-re per ogni caso delle strategie ad hoc. Il bambino che è stato esposto ad esperienze traumatiche gravi, quando viene inserito in un nuovo nucleo famigliare funzionante, può manifestare comportamenti disfunzionali che invece veniva-no contenuti all’interno del dispositivo di cura della Comunità. I ge-nitori affidatari devono quindi essere accompagnati nella lettura
di queste reazioni, per meglio comprendere i significati che vi si nascondono dietro e per costruire con i professionisti un interven-to personalizzato. Gestire tali situazioni richiede tempo e fatica ed il sostegno alle famiglie coinvolte serve anche ad accogliere e normalizzare la rabbia e la frustrazione che possono emergere. Superata la delicata fase iniziale, l’intervento di sostegno può pro-gressivamente diradarsi per lasciare libera la famiglia di gestire il minore in affido come meglio sente, imparando a “camminare con le proprie gambe”, ma con la sicurezza di avere comunque sempre un punto d’appoggio a cui rivolgersi in caso di necessità. Come opera il servizio affido in relazione ai diversi contesti istituzionali e territoriali?Il servizio ha incrementato il lavoro di collaborazione con diversi interlocutori istituzionali.Sul territorio di Milano il servizio ha intensificato la collaborazione con il servizio coordinamento affidi e con i servizi territoriali che hanno in carico minori in difficoltà. Particolarmente proficuo il la-voro di conoscenza e coprogettazione svolto con altre associazio-ni del privato sociale, con le quali il servizio ha dato vita ad un’ATI denominata l’Affido in città, che, a seguito di contratto con il Co-mune di Milano, svolge interventi integrativi di affido familiare per il triennio 2016-2019. (sensibilizzazione, conoscenza, formazione e sostegno).Rispetto ai comuni fuori Milano i rapporti di collaborazione e cono-scenza si sono intensificati soprattutto con i Serivizi Tutela Minori, ma anche con altri servizi affidi, sia per la richiesta di famiglie affi-datarie sia per l’attivazione di vari interventi di sostegno all’affido.
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eFFICACIA eD eFFICIeNZA
ANAlISI COmPARATIVA Delle mODAlITàDI INTeRVeNTO SuI mINORI ACCOlTI IN COmuNITà ReSIDeNZIAlI Marta Musso - Psicologa e psicoterapeuta
mOTIVAZIONI All’ANAlISI
Bambini e ragazzi che hanno affrontato gravi traumi, maltratta-menti e abusi e che per questo sono stati allontanati dalla pro-pria famiglia d’origine a seguito di un decreto del Tribunale per i minorenni, si trovano in una condizione di maggiore vulnerabi-lità psicosociale. Per favorire uno sviluppo sano ed armonico di questi minori, è fondamentale assicurare loro interventi mirati ed in grado di rispondere alla pluralità delle loro esi-genze di tutela. Tali esigenze evolvono nel tempo e, allo stesso modo, grazie alla ricerca scientifica, progrediscono gli strumenti e i modelli di intervento capaci di fornire soluzioni adeguate alle fragilità dei minori allontanati dalla propria famiglia d’origine. Con l’obiettivo di garantire ai minori accolti dall’Associazione CAF interventi di cura sempre più efficaci ed in linea con i progressi della ricerca scientifica, è stata realizzata un’analisi dei princi-pali modelli di cura e accoglienza per minori vittime di abusi e maltrattamenti applicati a livello nazionale ed internazionale.
Attraverso questa analisi si è cercato di rispondere alle seguenti domande:
• Quali sono i modelli di intervento e cura maggiormente utilizzati sul territorio nazionale e internazionale, con riferimento alla fa-scia d’età 3-12/12-18 anni?
• Quali sono i modelli di intervento Evidence–based ovvero quei trattamenti specifici che si sono dimostrati maggiormente effi-caci attraverso la misurazione quali-quantitativa dei risultati in una specifica popolazione di riferimento?
• E infine, in che modo gli enti impegnati nella cura e nell’acco-glienza di minori che hanno subito abusi e maltrattamenti lavo-rano per implementare i modelli più efficaci ed eventualmente superare o eliminare quelli inadeguati o inefficaci?
PRINCIPAlI eVIDeNZe
Per quanto riguarda la situazione nazionale attuale, risulta mol-to complesso risalire ad un modello d’intervento conoscibile e condivisibile. Scorrendo la letteratura in lingua italiana degli ultimi anni, infatti, non è stato possibile trovare una indicazione convin-cente sui modelli pedagogici di riferimento delle Comunità per mi-nori (Tibollo, 2015; Bastianoni, 2009; Santerini, 2002). In generale il panorama italiano dei Servizi di Accoglienza dei minori presenta caratteristiche che ne rendono difficoltoso il monitoraggio: vi è per esempio un sistema classificatorio delle strutture residenziali per minori molto variegato, che rende arduo il confronto tra i dati esi-stenti e rende difficile la piena conoscenza e l’analisi del settore. Non vi sono inoltre standard qualitativi minimi o criteri comuni di riferimento per le Comunità che ospitano i minorenni, né dati com-pleti e aggiornati sui bambini e i ragazzi collocati nelle strutture re-sidenziali (La tutela dei minorenni in comunità - Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Ottobre 2017).
A partire dai primi anni dell’Ottocento si sviluppano gli Istituti per minori ovvero enormi “contenitori” dove rinchiudere, tutti insieme e in degradanti condizioni igienico-sanitarie, centinaia di bambi-ni. In Italia, questa consolidata prassi sociale resta attiva fino a metà degli anni Sessanta e solo nel 2006 si arriva effettiva-mente ad una completa e definitiva chiusura degli istituti grazie alla legge n. 149/2001.Bisognerà attendere comunque i primi anni Ottanta (legge n. 184, del 1983) per assistere ad un vero e proprio mutamento culturale che porti alla fattiva realizzazione di centri specialistici e di modelli d’intervento appropriati e innovativi dedicati al tema della prote-zione e della tutela dei diritti dell’infanzia.
In concomitanza con la chiusura degli Istituti per minori in Italia, iniziano ad emergere in Europa, come soluzioni alternative, nu-merose sperimentazioni con impostazioni teoriche differenti una dall’altra, determinando così una disomogeneità nei processi e nei risultati che non ha permesso di stabilire posizioni uniformi tali da generare una forma standardizzata di intervento (Grietens, 2008). Diverso è il discorso per gli Stati Uniti dove le pratiche di interven-to sono state maggiormente condivise e meno differenziate (Whit-taker, 2004) e ciò ha permesso che si sedimentassero approcci progressivamente più standardizzati.
L’intervento di tutela che utilizza come strumento la Comunità Residenziale, laddove non è stato tradotto in criteri teorico/meto-
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dologici passibili di valutazione e analisi scientifica, è stato facil-mente e riduttivamente considerato un intervento inefficace e potenzialmente dannoso. Diventa quindi fondamentale sia individuare e incrementare degli strumenti per definire, monitorare e valutare gli indicatori di pro-cesso, sia mettere a punto degli indicatori di risultato in grado di fornire delle consistenti prove di una buona riuscita dell’intervento residenziale.
Il panorama internazionale attuale, a differenza dell’Italia, offre numerosi studi volti a misurare, quantificare e confrontare gli interventi realizzati sui minori e i ricercatori, sempre di più, han-no affinato le metodologie di ricerca. Per indagare lo stato dell’arte della ricerca scientifica più recente e più completa in questo ambito, sono stati considerati gli studi che riguardano in modo specifico il trattamento di minori vittime di abusi sessuali e gravi maltrattamenti nella fascia d’età 0-19 anni.
RISulTATI
È possibile sintetizzare i risultati emersi da questo lavoro di anali-si principalmente in due concetti:
L’approccio cognitivo-comportamentale risulta essere ilmodello più efficace a breve e a lungo termine.
Il successo evidenziato nel panorama scientifico internazionale della terapia cognitivo-comportamentale è dato dalla documentata efficacia proveniente da ricerche rigorosamente condotte secondo criteri metodologicamente corretti. Oggi è ampiamente ricono-sciuta l’efficacia del trattamento cognitivo-comportamentale su una vasta gamma di disturbi dell’età infantile e adolescenziale che in precedenza risultavano difficili da trattare, in special modo per quanto riguarda i disturbi conseguenti alle esperienze traumati-che (Giamundo, 2013).In particolare, gli interventi cognitivo-comportamentali sembre-rebbero particolarmente efficaci nel favorire lo sviluppo ed il po-tenziamento di abilità estremamente importanti per i minori, che comprendono (WHO, 2006):
• Abilità nell’identificare, gestire e regolare le emozioni. • Abilità di gestione dell’ansia. • Abilità nell’identificare e cambiare percezioni inappropriate. • Abilità di problem solving.
Gli interventi cognitivo-comportamentali che sono specificamente mirati alla cura del trauma (Trauma-Focused Cognitive-Behavio-ral Therapy - TF-CBT), sembrano essere i più efficaci e mostrano risultati significativi nel ridurre l’ansia, i disturbi dell’umore, pro-blemi sessuali e i sintomi del disturbo da stress post-traumatico (DPTS) nei minori vittime di abusi e maltrattamenti. (WHO, “Pre-venting Child Maltreatment: a guide to taking action and genera-ting evidence”, 2006).
Il coinvolgimento della famiglia contribuisce in modosignificativo all’efficacia dell’intervento.
Dai risultati evidenziati dalla ricerca emerge un altro importante dato ovvero la rilevanza del coinvolgimento della famiglia d’origi-ne o dei principali caregivers del minore nel processo di cura. In particolare, gli interventi focalizzati sulla famiglia, inclusi gli affi-di familiari, risultano notevolmente più efficaci nel tempo,con ri-sultati positivi nei follow-up a distanza di 1 e 3 anni (Lees, 2007; Chamberlain, 2004). È pertanto essenziale che l’assistenza resi-denziale si fondi sul coinvolgimento della famiglia d’origine a par-tire dal momento dell’accoglienza del minore fino al trattamento post-dimissioni.
PROSPeTTIVe OPeRATIVe
Avere un modello psicopedagogico, evidence-based, che guidi ed orienti l’agire quotidiano degli operatori è più che mai necessario per offrire ai minori accolti gli interventi di cura più adeguati.
L’Associazione CAF è stata il primo Centro in Italia dedicato all’ac-coglienza, alla terapia e allo studio del maltrattamento infantile e dell’abuso. A quasi 40 anni dalla sua fondazione, l’obiettivo dell’Associazione CAF rimane invariato: la priorità è quella di offrire ai minori di cui si prende cura interventi di eccellenza. Per fare questo è doveroso perfezionare in modo continuativo il proprio modello di intervento in linea con quanto rilevato dal panorama scientifico internazionale.
Il lavoro di analisi realizzato consentirà quindi nei prossimi mesi di indirizzare la formazione del personale, definire adeguamenti logistici e strutturali dei luoghi di accoglienza, pianificare nuove azioni progettuali verso la direzione che l’evidenza scientifica in-ternazionale più recente suggerisce come la migliore per aiutare i minori che affidano il proprio futuro all’Associazione CAF.
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eFFICACIA eD eFFICIeNZA
mISuRAZIONe Dell’ImPATTO SOCIAle DeI SeRVIZI
In continuità con l’obiettivo strategico dichiarato nel 2016, e cioè accrescere la propria capacità di engagement degli stakeholder pubblici e privati con i quali realizzare partnership di valore sul fronte dell’ampliamento o del potenziamento dei servizi offerti al territorio e sul fronte dell’ottenimento di finanziamenti pluriennali da destinare al perseguimento degli scopi statutari, l’Associazione CAF ha affinato e aggiornato la valutazione dell’impatto sociale generato dai propri servizi.
Con la supervisione di Fondazione Lang Italia sono stati ricalcolati i valori dello SROI - Social Return On Investment.
Tale indicatore, ideato nel 1996 e perfezionato nel 2001, dal Ro-berts Enterprise Development Fund (REDF), un’organizzazione di venture philanthropy americana, è oggi una metodologia condivi-sa da 45 diversi paesi nel mondo grazie a Social Value Interna-tional, il più importante network internazionale sulla misurazione dell’impatto sociale.
Lo SROI è particolarmente significativo perché è un indicatore sin-tetico e basato su quantificazioni monetarie. Mette infatti in rap-porto il valore monetario del cambiamento generato (Outcome) con gli investimenti necessari per raggiungerlo (Input). In questo modo un investimento o un finanziamento che genera utilità sociale può essere valutato in termini di “rendimento socia-le”. La metodologia che ha portato alla determinazione dello SROI per ciascuno dei Servizi principali erogati dell’Associazione CAF ha implicato un’attenta mappatura dei loro effetti/impatti, cioè la de-finizione di una corretta relazione Input-Output-Outcome per ogni Servizio esaminato.
valore monetario del cambiamento generato (Outcome)
SROI = investimenti necessario per raggiungerlo
(Input)
INPUT ATTIVITÀ OUTPUT OUTCOME IMPATTO
INPUT: investimenti necessari per produrre un bene o un servizioOUTPUT: quantità misurabile di beni o servizi prodottiOUTCOME: risultati attesi e misurabili per i beneficiari IMPATTO: effetti prodotti da un intervento /servizio
MISURAZIONE A CURA DI FONDAZIONE LANG ITALIA
Fondazione Lang Italia grazie al Centro Studi Lang sulla Filantropia Strategica, attivo a livello nazionale e internazionale, promuove approcci filantropici e di investimento sociale che sostengono la crescita e il rafforzamento delle organizzazioni non profit, contribuendo a potenziare la loro capacity e l’impatto sociale generato.
www.fondazionelangitalia.it
Nel triennio 2015 – 2017 abbiamo valutato gli effetti sociali pro-dotti dai 5 principali Servizi erogati dall’Associazione CAF al ter-ritorio:
• Servizio di Prevenzione Diventare Genitori attraverso l’Home Visiting.
• Servizio di Accoglienza e Cura Residenziale 3-12 anni (Comunità Elfi, Folletti, Gnomi).
• Servizio di Accoglienza e Cura Residenziale 12-18 anni (Comunità Teen e Teen 2).
• Servizio di Accoglienza e Cura Semi-residenziale 12-18 anni (Centro Diurno Teen Lab).
• Servizio Affido.
21
EFFICACIA ED EFFICIENzA
mISuRAZIONe Dell’ImPATTO SOCIAle DeI SeRVIZI
INVESTIMENTO SROI
SOCIAl ReTuRN ON INVeSTmeNT (SROI)
TRIENNIO 2015-2017
SERVIZI ASSOCIAZIONE
CAF
SROI
5,6SROI
4,4SROI
3,4SROI
2,2SROI
7,2
PREVENZIONE
DIVENTAREGENITORI
SERVIZIOAFFIDO
COMUNITÀ RESIDENZIALE
3-12
COMUNITÀ RESIDENZIALE
12-18
CENTRO DIURNOTEEN LAB
12-18
SOSTEGNO AI MINORI E
ALLA FAMIGLIAACCOGLIENZA
E CURA
INPUT
378.921,00INPUT
377.905,00INPUT
3.926.621,00INPUT
1.716.645,00INPUT
293.529,00
50
Ogni euro immesso nei progetti sociali dell’Associazione CAF ha generato un valore di 3,5 euro.
OUTCOME
2.106.213,92OUTCOME
1.667.195,55OUTCOME
13.450.847,32OUTCOME
3.774.052,01OUTCOME
2.098.990,10
22
CRITeRI DI DeTeRmINAZIONe DellO SROI Dell’ASSOCIAZIONe CAF
SERVIZI TARGET SROI
ORIzzONTE TEMPORALE DI ANALISI
DIVENTAREGENITORI
€ 2.106.213,92 OUTCOME
8% Contributi Enti Pubblici Territoriali 92% Raccolta Fondi da Privati
€ 378.921,00INPUT
5,652FAMIGLIE
SERVIZIOAFFIDO
€ 1.667.195,55OUTCOME
21% Contributi Enti Pubblici Territoriali 49% Contributi Enti Pubblici Territoriali
diretti all’utenza30% Raccolta Fondi da Privati
€ 377.905,00 INPUT
14MINORI 4,4
SERVIZIO RESIDENZIALE
12-18
CENTRO DIURNO TEEN LAB
12-18
€ 3.774.052,01OUTCOME
€ 2.098.990,10 OUTCOME
65% Contributi Enti Pubblici Territoriali 35% Raccolta Fondi da Privati
27% Contributi Enti Pubblici Territoriali 73% Raccolta Fondi da Privati
€ 1.716.645,00INPUT
€ 293.529,00INPUT
19MINORI
43MINORI
2,2
7,2
SERVIZIO RESIDENZIALE
3-12
€ 13.450.847,32OUTCOME
74% Contributi Enti Pubblici Territoriali 26% Raccolta Fondi da Privati
€ 3.926.621,00 INPUT
57MINORI
3,4
Risparmio dovuto al mancato costo di attivazione del Tribunale
Risparmio in termini di interventi dell’Autorità di Pubblica Sicurezza
Risparmio in termini di cure sanitarie
Risparmio in termini di attivazione di Servizi Sociali di accoglienza e cura specialistica
Risparmio in termini di costi scolastici o costi addizionali per sostegni extra allo studio
Risparmio dovuto alla mancata attivazione di servizi di detenzione penitenziaria
Risparmio dovuto al mancato sostenimento di costi di accoglienza in Comunità Specialistica Residenziale
2015 2016 2017
EFFICACIA ED EFFICIENzA
mISuRAZIONe Dell’ImPATTO SOCIAle DeI SeRVIZI
Valore dei bisogni primari soddisfatti e del benessere psicologico acquisito
Valore delle esperienze e della crescita culturale
Valore generato in termini di produzione del reddito individuale (attuale: stage extra curriculari e borse lavoro; futuro: inserimento lavorativo)
Dal gennaio del 2008 l’Associazione CAF Onlus applica un sistema di gestione per la qualità conforme alla normativa internazionalmente accettata per la Politica della Qualità UNI-EN-ISO 9001, con l’obiettivo primario di definire, documentare e gestire i processi dell’Ente per una migliore pianificazione interna ed una maggiore soddisfazione dei clienti. Sono oggetto di certificazione: la progettazione e l’eroga-zione di Servizi Residenziali e specialistici per i minori maltrattati (accoglienza in Comunità, percorsi educativi e rieducativi) e di so-stegno per la famiglia in crisi (supporto psico-pedagogico genitoria-le), la progettazione e l’erogazione di Servizi di Prevenzione (Diven-tare Genitori attraverso l’Home Visiting) e di Servizi di Sostegno ai minori e alla famiglia (Servizio Affido), alcune attività fondamentali per la gestione dell’Associazione (Risorse Umane e Raccolta Fondi).
• Migliorare costantemente il modello di intervento utilizzato con i minori e con le loro famiglie in un’ottica di sempre maggiore ef-ficacia ed efficienza.
• Accogliere e curare un numero sempre maggiore di minori e di famiglie.
Per raggiungere questi obiettivi l’Associazione CAF si impegna a:
• Porre al centro dell’attenzione gli utenti dei Servizi con il fine di soddisfare al meglio le loro necessità (minori, famiglie d’origine, famiglie affidatarie e adottive).
• Perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni rivolte all’utenza.
• Sostenere i bambini e i ragazzi ospiti delle Comunità Residenziali, quando possibile, anche dopo la dimissione, inserendoli in un percorso che li aiuti ad affrontare la loro nuova vita.
• Porre grande attenzione alla formazione e all’aggiornamento continuo degli operatori.
• Porre grande attenzione alla ricerca, mantenendosi sempre al pas-so con i nuovi studi psico-pedagogici nazionali e internazionali.
• Approfondire la conoscenza di esperienze analoghe svolte da altri attori della scena sociale o di esperienze innovative svolte a livello internazionale importabili in Italia.
• Ideare e mettere in atto nuovi progetti all’interno della mission dell’Associazione.
• Applicare quotidianamente il Sistema di Gestione per la Qualità e migliorarne continuamente l’efficacia .
OBIeTTIVI DellA POlITICA DI QuAlITà
eVOluZIONe Nel TemPO
1° Certificazione di Qualità
• Servizio Residenziale 3-12 anni (3 Comunità)
• Attività delle Risorse Umane
• Attività di Raccolta Fondi
2008 2009 2015
A supporto di tali impegni la Direzione dell’Associazione CAF defi-nisce periodicamente gli obiettivi per la Qualità e si impegna a rie-saminarli annualmente insieme alla Politica per la Qualità. Questo consente all’Associazione di dedicarsi con maggior intensità al mi-glioramento del suo modus operandi, utilizzando il sistema Qualità come strumento del suo continuo percorso di crescita e sviluppo.
• Servizio di Prevenzione 0-2 anni: Diventare Genitori attraverso l’Home Visiting
• Servizio Affido• Servizio Residenziale
12-18 anni (Comunità Teen)
23
eFFICACIA eD eFFICIeNZA
CeRTIFICAZIONe DI QuAlITà DeI SeRVIZI e Delle ATTIVITà
saldo al 31/12/2017 saldo al 31/12/2016
6.945 19.825
283.410
310.180
23.39210.353
179.249
212.993
950.000 12.646
962.646
1.485.819
28.228
28.228
636.121 295.165
931.286
601.14811.145
612.293
1.571.807
52.980
3.110.607
6.051 29.034
276.832
311.917
22.11612.191
180.260
214.567
911.408 12.696
924.104
1.450.588
32.630
32.630
710.354 126.989
837.343
434.1208.326
442.446
1.312.419
49.777
2.812.784
ATTIVO
ReNDICONTO eCONOmICO
STATO PATRImONIAle
ImmobIlIzzazIonI
I. Immobilizzazioni immateriali Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Altri oneri pluriennali Spese di manutenzione e di ristrutturazione da ammortizzare
II. Immobilizzazioni materiali Impianti e macchinari Attrezzature da cucina e varie Altri beni
III. Immobilizzazioni finanziarie Titoli di investimento Depositi cauzionali
Totale immobilizzazioni
attIvo cIrcolante
I. Rimanenze
II.Crediti Verso clienti Verso altri
III. Disponibilità liquide Depositi bancari e postali Denaro e valori in cassa
Totale attivo circolante
rateI e rIscontI
TOTALE ATTIVO
24
saldo al 31/12/2017 saldo al 31/12/2016
PASSIVO
25
49.7621.961.823
2.011.585
-
2.011.585
459.311
179.976-
179.976
50.000
108.133280
61.743197.887
368.042
1.057.329
41.693
3.110.607
(36.904)1.998.728
1.961.824
-
1.961.824
399.608
136.911-
136.911
50.000
54.36897
61.254131.599247.318
833.837833.837
17.123
2.812.784
PatrImonIo lIbero
Risultato gestionale dell’esercizio Risultato gestionale da esercizi precedenti
Fondo dI dotazIone dell’ente
Totale patrimonio netto
trattamento FIne raPPorto dI lavoro subordInato
FondI vIncolatI
Fondi vincolati destinati da terzi Fondi vincolati per decisione degli organi istituzionali
FondI Per rIschI
Fondi per rischi ed oneri
debItI
Debiti v/fornitori Debiti v/banche Debiti v/istituti di previdenza Altri debiti
Totale debiti
rateI e rIscontI
TOTALE PASSIVO
* Il presente bilancio è conforme alle scritture contabili ed è stato sottoposto a revisione contabile volontaria da DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
26
ONERI DA ATTIVITà ISTITUZIONALI onerI servIzIo 0-2 Oneri del personale Materiale vario Altri oneri
onerI comunItà 3-12 Oneri diretti Comunità Oneri di struttura Oneri del personale
onerI comunItà 12-18 Oneri diretti Comunità Oneri di struttura Oneri del personale
onerI centro dIurno 12-18 Oneri diretti Centro Diurno Oneri di struttura Oneri del personale
onerI servIzIo PsIcosocIale
Oneri del personale Materiale vario Totale attivo circolanteonerI attIvItà dI FormazIone
Oneri del personale
onerI servIzIo aFFIdo
Oneri del personale Materiale vario
Totale
Fondi vincolati con delibera degli organi istituzionali e di terzionerI centro dIurno 12-18 Oneri per il personale
onerI rIstrutturazIone teen2
Totale Totale
TOTALE
121.57616.079
20
109.05098.392
1.106.989
82.37876.527
334.183
11.7847.554
87.676
43.09765
635
62.3608.092
2.166.4572.165.7102.166.457
--
-
-
2.166.457
104.35115.048
-
100.120100.348
1.098.264
99.97697.853
501.257
8.8996.700
70.197
50.643505
-
55.1179.996
2.166.4572.165.7102.319.273
-40.000
57.500
-97.500
2.166.4572.416.773
ReNDICONTO eCONOmICO
ReNDICONTO geSTIONAle
saldo al 31/12/2017 saldo al 31/12/2016
ONERI
27
16.555-
514.354473.598
6.16116.63729.397
194.857247.271
4.5758.983
20.833
4.72541.940
50.956
-
15.37710.615
1.656.825
PROVENTI DA ATTIVITà ISTITUZIONALI rIcavI servIzIo 0-2 Bando Domiciliarità Comune di Milano Altri Ricavi
rIcavI comunItà 3-12 Rette Comune di Milano Rette altri Comuni Bando Domiciliarità Comune di Milano Attività accessorie Contributo Regione Lombardia
rIcavI comunItà 12-18 Rette Comune di Milano Rette altri Comuni Attività accessorie Contributo Regione Lombardia Ricavi ISF per Ristrutturazione
rIcavI centro dIurno 12-18 Rette Comune di Milano Rette altri Comuni Totale debiti
rIcavI servIzIo PsIcosocIale
Indagini psicodiagnostiche
rIcavI attIvItà dI FormazIone
rIcavI servIzIo aFFIdo
Bando Comune di Milano Altri Comuni
TOTALE
7.4791.528
569.773395.845
8.00628.17517.208
233.95599.285
9203.971
19.286
-25.229
45.413
1.075
20.5729.240
1.486.960
saldo al 31/12/2017 saldo al 31/12/2016
PROVENTI
ONERI PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI Costi diretti per eventi e materiali Costi promozionali Costi generali Oneri del personale per raccolta fondi Altri costi
Totale
sub-totale onerI attIvItà IstItuzIonalI e onerI raccolta FondI
ONERI DA ATTIVITà ACCESSORIE
ONERI FINANZIARI E PATRIMONIALI
ONERI DI SUPPORTO GENERALE Oneri del personale Amministrativo Oneri struttura Sede Amministrativa Ammortamenti ristrutturazione immobili Ammortamenti beni immateriali Ammortamenti beni materiali Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante Oneri tributari di competenza
ReNDICONTO eCONOmICO
ReNDICONTO geSTIONAle
Totale
Totale
Totale Oneri
rIsultato gestIonale PosItIvo
TOTALE A PAREGGIO
185.85554.90810.308
252.893-
503.965
2.920.739
-
11.069
202.23178.27040.06513.11747.627
2931.874
3.383.476
3.045
3.318.329
49.762
3.368.090
174.14322.045
9.408190.945
1.658
398.199
2.564.656
-
8.151
180.81778.21938.50012.45745.103
8703.580
3.359.546
77.249
3.009.602
-
3.009.602
ALTRI ONERI
saldo al 31/12/2017 saldo al 31/12/2016
28
ONERI
PROVENTI DA RACCOLTA FONDI Contributi Generici Contributi per Progetti Lasciti Testamentari Contributi in natura Contributi 5xmille Quote associative ordinarie
Totale
sub-totale rIcavI da attIvItà IstItuzIonalI e ProventI da raccolta FondI
PROVENTI DA ATTIVITà ACCESSORIE
PROVENTI FINANZIARI E PATRIMONIALI
PROVENTI DI SUPPORTO GENERALEUtilizzo Fondi Ristrutturazione immobiliUtilizzo Fondo Home VisitingUtilizzo Fondo Teen Lab
Totale
ALTRI PROVENTI
Totale
rIsultato gestIonale negatIvo
TOTALE A PAREGGIO
* Il presente bilancio è conforme alle scritture contabili ed è stato sottoposto a revisione contabile volontaria da DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
1.178.212318.028
5.87039.76996.834
1001638.813
1.638.813
3.295.639
-
18.017
54.435--
54.435
-
3.368.090
-
3.368.090
1.022.798174.708
90.00036.96588.793
300
1.413.564
2.900.524
-
8.738
53.276-
6.669
59.945
3.491
2.972.698
(36.904)
2.972.698
Totale
Totale
Totale Proventi
saldo al 31/12/2017 saldo al 31/12/2016
29
PROVENTI
30
TRASPAReNZA
RelAZIONe DeI ReVISORI
31
RIPARTIZIONe DeI COSTI TOTAlI
32
COSTI DeI SeRVIZI PeR I mINORI e le FAmIglIe
Il 2017 è stato un anno di consolidamento e di assestamento dei servizi dell’Associazione, fatta eccezione per il Servizio 12-18 anni, nell’ambito del quale si è resa necessaria una espansione dei posti della comunità residenziale alla luce delle numerose richieste di inserimento. Sono stati pertanto ristrut-
73% - 2.416.773 euro
15% - 503.965 euro
12% - 397.590 euro
5% - 119.398 euro
54% - 1.298.732 euro
33% - 796.585 euro
3% - 85.797 euro
2% - 51.148 euro
3% - 65.113 euro
73% - 2.198.965 euro
14% - 432.795 euro
13% - 377.842 euro
6% - 142.147 euro
61% - 1.331.649 euro
23% - 499.702 euro
5% - 107.016 euro
2% - 43.162 euro
3% - 74.655 euro
COSTI SERVIzI
COSTI RACCOLTA FONDI
COSTI GENERALI
ONERI SERVIzIO 0-2
ONERI COMUNITà 3-12
ONERI COMUNITà 12-18
ONERI CENTRO DIURNO 12-18
ONERI SERVIzIO INT. PSICOLOGIA
ONERI SERVIzIO AFFIDO
COSTI SERVIzI
COSTI RACCOLTA FONDI
COSTI GENERALI
ONERI SERVIzIO 0-2
ONERI COMUNITà 3-12
ONERI COMUNITà 12-18
ONERI CENTRO DIURNO 12-18
ONERI SERVIzIO INT. PSICOLOGIA
ONERI SERVIzIO AFFIDO
2017
TOTALE 2017: 3.318.329 EURO
TOTALE 2017: 2.416.773 EURO
TOTALE 2016: 3.009.602 EURO
TOTALE 2016: 2.198.965 EURO
2017
2016
2016
turati e riadattati degli spazi nello stabile in cui già è situata la Comunità Teen creando così una nuova Comunità da 5 posti. Il Servizio 12-18 anni evidenzia pertanto un aumento dei costi derivante dagli oneri di ristrutturazione e dall’incremento degli educatori dipendenti.
13%
14%73%
23%61%
TRASPAReNZA
ANAlISI DeI COSTI Dell’ASSOCIAZIONe
12%
15%73%
33%54%
33
TOTALE 2017: 796.586 EURO
TOTALE 2017: 1.298.732 EURO
2017
Per entrambi i Servizi si evidenzia un’elevata incidenza del costo del personale educativo e del personale psicopedagogi-co, che costituiscono il fondamento del modello di intervento dell’Associazione CAF.
COSTI SERVIZIO RESIDENZIALE 3-12(30 MINORI)
(45 MINORI)
COSTI SERVIZIO RESIDENZIALE 12-18(15 MINORI)
5% - 119.398 euro
87% - 2.095.318 euro
3% - 85.797 euro
5% - 116.261 euro
8% - 100.120 euro
8% - 100.348 euro
79% - 1.030.678 euro
5% - 67.586 euro
13% - 99.976 euro
19% - 155.353 euro
63% - 498.468 euro
5% - 42.789 euro
SERVIzI DOMICILIARI
SERVIzI RESIDENzIALI
SERVIzI SEMIRESIDENzIALI
ALTRI SERVIzI
COSTI DIRETTI COMUNITà
COSTI DI STRUTTURA
COSTI DEL PERSONALE
COSTI SERVIzIO PSICOPEDAGOGICO
COSTI DIRETTI COMUNITà
COSTI DI STRUTTURA
COSTI DEL PERSONALE
COSTI SERVIzIO PSICOLOGICO
COSTI DeI SeRVIZI ReSIDeNZIAlI PeR mINORI
79%
5%
5%
8%8%
13%
19%
63%
87%
TRASPARENzA
ANAlISI DeI COSTI Dell’ASSOCIAZIONe
34
2017
DeTTAglIO COSTI Del SeRVIZIO ACCOglIeNZA ReSIDeNZIAle PeR mINORI
COSTI Del PeRSONAle
COSTI Del PeRSONAle PSICO-PeDAgOgICO
Comunità 3-12Costi riferiti a N. 1 Comunità Residenziale per Minori
66% - 226.820 euro
7% - 25.087 euro
11% - 36.625 euro
13% - 44.813 euro
3% - 10.214 euro
2017
Comunità 12-18Costi riferiti a N. 1 Comunità Residenziale per Minori
TOTALE 2017: 343.559 EURO
Costi riferiti a N. 1 Comunità Residenziale per Minori Costi riferiti a N. 1 Comunità Residenziale per Minori
Saldo al
31/12/2016
Saldo al
31/12/2016
Saldo al
31/12/2017
Saldo al
31/12/2017
Equipe Psicopedagogica composta da:• 1 Supervisore• 1 Pedagogista di Comunità• 2 Psicologhe di Comunità
Ospiti N. 10 bambiniCosto annuo a bambino
Equipe Psicologica composta da:• 1 Direttore scientifico• 1 Psicologa ragazzi• 1 Psicologa famiglie
Ospiti N. 10 ragazziCosto annuo a ragazzo
Comunità 3-12 Comunità 12-18
19.440
1.944
25.616
2.562
29.089
2.909
32.552
3.255
PERSONALE EDUCATIVO
RTS E COORDINATORI
PERSONALE PSICOSOCIOEDUCATIVO
PERSONALE AUSILIARIO
PERSONALE AMM.NEE SERVIzI GENERALI
72% - 238.272 euro
17% - 56.870 euro
11% - 37.170 euro
PERSONALE EDUCATIVO
RTS E COORDINATORI
PERSONALE AUSILIARIO
TOTALE 2017: 332.312 EURO
TRASPARENzA
ANAlISI DeI COSTI Dell’ASSOCIAZIONe
66% 72%
35
La voce di costo che determina una così elevata differenza tra gli oneri di struttura delle Comunità Residenziali per minori da 3 a 12 anni e le Comunità Residenziali Teen è quella relativa al ca-none di locazione, presente solo per la struttura Teen, in quanto le Comunità 3-12 sono situate in uno stabile del Comune di Mi-lano concesso in comodato d’uso gratuito. Nel corso del 2017 sono stati inoltre sostenuti costi di ristrutturazione per l’aper-tura della nuova Comunità Teen 2 pari a euro 38.333.
I costi diretti di Comunità comprendono tutte le spese personali per i minori riferite all’alimentazione, alla cura ed igiene perso-nale, alle cure mediche, alle spese di istruzione e alle attività extra scolastiche e di vacanza. Rispetto a questa particolare categoria di costi si evidenzia una maggior necessità di spesa per gli adolescenti.
COSTI DI STRuTTuRA COSTI DIReTTI DI COmuNITà
Costi riferiti a N. 1 Comunità Residenziale per Minori Costi riferiti a N. 1 Comunità Residenziale per Minori
Costi riferiti a N. 1 Comunità Residenziale per Minori Costi riferiti a N. 1 Comunità Residenziale per Minori
Saldo
al 31/12/2016
Saldo
al 31/12/2016
Saldo
al 31/12/2016
Saldo
al 31/12/2016
Saldo
al 31/12/2017
Saldo
al 31/12/2017
Saldo
al 31/12/2017
Saldo
al 31/12/2017
8.2962.6283.3002.1542.0538.634
6684.5051.211
33.449
6723.7911.9801.0015.3746.8503.141
10.096469
33.373
23.8859.610
9711.7087.483
76.527 2.36411.216
9594.6162.422
38.333
103.568
9764.0257.7282.0004.265
11.1949.558
19.3115.6851.909
66.651
9.4611.9693.3841.9291.4958.3721.2284.960
-
32.797
4223.3563.1701.3204.8059.7023.090
10.016468
36.350
32.23211.875
2.6452.5458.5801.7299.6221.5245.775
--
76.527
1.0685.8636.403
-3.071
21.3799.471
28.3793.1963.548
82.378
Oneri di struttura Oneri diretti
Oneri di struttura Oneri diretti
• Utenze• Manutenzioni e riparazioni• Assicurazioni e imposte• Materiali di consumo• Canoni assistenza• Automezzi• Viaggi e trasferte• Consulenti del Lavoro/Legali• Consulenze e Studi
Totale
• Spese vestiario• Farmacia e prestazioni mediche• Spese scuola• Refezione scolastica• Spese tempo libero• Spese per vacanze• Spese personali per bambini• Vitto e igiene• Prodotti di pulizia
Totale
• Canoni di locazione e spese• Utenze• Manutenzioni e riparazioni• Assicurazioni e imposte• Materiali di consumo• Canoni assistenza• Automezzi• Viaggi e trasferte• Consulenti del Lavoro/legali• Consulenze e Studi• Ristrutturazione
Totale
• Spese vestiario• Farmacia e prestazioni mediche• Spese scuola• Borse lavoro• Spese tempo libero• Spese per vacanze• Spese personali per i ragazzi• Vitto e igiene• Prodotti di pulizia• Abbonamenti trasporti
Totale
Comunità 3-12 Comunità 3-12
Comunità 12-18 Comunità 12-18
TRASPARENzA
ANAlISI DeI COSTI Dell’ASSOCIAZIONe
36
TRASPARENzA
ANAlISI DeI COSTI Dell’ASSOCIAZIONe
Nell’evoluzione dei costi per i diversi Servizi dell’As-sociazione dal 2013 al 2017 si evidenziano i se-guenti trend: i Servizi 0-2 anni, 3-12 anni e Affido mostrano per il 2017 una sensibile diminuzione dei costi rispetto agli anni passati, frutto di una oculata gestione degli approvvigionamenti e del personale.Il Servizio 12-18 anni presenta un incremento rile-vante dei costi, dovuto all’apertura di una nuova co-munità residenziale da 5 posti nel medesimo stabi-le in cui si trovano la Comunità da 10 posti e il Centro Diurno Teen Lab. Il Servizio Integrato di Psicologia evidenzia un au-mento dei costi che corrisponde ad un incremento dei ricavi, in forza di una maggiore richiesta di que-sto Servizio da parte dei Servizi Sociali. Nell’area Raccolta Fondi si rileva un aumento del costo com-plessivo, direttamente proporzionale all’aumento della Raccolta Fondi realizzata nel 2017 (+ 16%). Costi Servizi Generali: questa voce di costo eviden-zia un aumento legato all’inserimento di 2 nuove ri-sorse in Amministrazione, per far fronte all’amplia-mento dei servizi dell’Associazione avvenuto negli ultimi anni.
SERVIZIO 0-2
SERVIZIO 3-12
SERVIZIO 12-18
SERVIZIO AFFIDO
SERVIZIO PSICOSOCIALE
SERVIZIO FORMAZIONE
SERVIZIO RACCOLTA FONDI
COSTIGENERALI
20132014201520162017
146.705147.399121.847142.147119.398
1.430.6571.350.6671.313.4571.331.6491.298.732
29.430555.207631.860606.718882.382
39.70346.37558.02174.65565.113
14.87336.96935.44543.16251.148
2.0004.314
957635
-
273.609410.240424.315432.795503-965
320.986459.386487.093377.842397.590
1.500.000
1.350.000
1.200.000
1.050.000
900.000
750.000
600.000
450.000
300.000
150.000
0
eVOluZIONe DeI COSTI 2013-2017
RISPARMIO FINANZIARIO DERIVANTE DAI BENI DONATINegli ultimi anni l’Associazione ha promosso numerose campagne per la donazione di beni necessari alla vita quotidiana dei minori nelle Comunità Residenziali, con appelli specifici ai quali i nostri donatori hanno risposto con entusiasmo e con grande generosità. Le donazioni in beni pervenute nell’anno (cancelleria per la scuola, prodotti per l’igiene personale, attrez-zatura informatica e servizi di trasporto per portare i minori in vacanza), hanno inciso positivamente sui costi diretti delle Comunità, consentendo nel 2017 un consistente risparmio finanziario:
• Rimanenze Vitto e igiene• Rimanenze Scuola
Tale risparmio finanziario si estenderà anche nel 2017 grazie a beni per-venuti a fine anno e non ancora utilizzati, per i seguenti importi:
16.412166740
10.8005.555
33.673
15.75012.07827.828
• Vitto e igiene• Detersivi• Vestiario• Scuola• Vacanze
37
TRASPAReNZA
ANAlISI DeI RICAVI Dell’ASSOCIAZIONeCOPeRTuRA FINANZIARIA DeI SeRVIZI
Nel 2017 è proseguito il trend positivo iniziato nel 2016 in ter-mini di copertura finanziaria da parte degli Enti Pubblici su tutti i servizi, in particolare sui servizi residenziali, relativamente ai quali da un lato è migliorata la capacità dell’Associazione di presidiare il turn over dei minori all’interno delle strutture di ac-coglienza, dall’altro è intervenuto un lieve adeguamento delle rette da parte del Comune di Milano, dal quale provengono gran parte dei minori accolti nelle Comunità dell’Associazione.Fa eccezione solo il Servizio residenziale 12-18 in ragione dei costi sostenuti per la ristrutturazione e lo start up della nuova comunità da 5 posti, costi di cui si è fatta carico l’Associazione.
Nell’ambito degli altri servizi, si segnala un netto miglioramento della copertura finanziaria del servizio semiresidenziale 12-18 (Centro Diurno Teen Lab), il quale ha finalmente iniziato a benefi-ciare in maniera continuativa di invii di minori da parte dei Servi-zi Sociali del territorio, diminuendo drasticamente la necessità di copertura dei costi con i mezzi dell’Associazione dal 76% al 46%. Da ultimo, il Servizio Integrato di Psicologia ha confermato la completa sostenibilità, grazie alla piena rispondenza delle sue attività al crescente bisogno di servizi psicologici destinati ai minori e alle famiglie manifestato dai Comuni del Territorio.
2017
2016
SERVIZIO 0-2
SERVIZIO 0-2
SERVIZIO 3-12RESIDENZIALE
SERVIZIO 3-12RESIDENZIALE
SERVIZIO 12-18RESIDENZIALE
SERVIZIO 12-18RESIDENZIALE
SERVIZIO 12-18SEMIRESIDENZIALE
SERVIZIO 12-18SEMIRESIDENZIALE
SERVIZIO AFFIDO
SERVIZIO AFFIDO
SERVIZIO PSICOLOGICO
SERVIZIO PSICOLOGICO
SERVIZ0 FORMAZIONE
CONTRIBUTI DA ENTI PUBBLICIPROVENTI DA RACCOLTA FONDI
CONTRIBUTI DA ENTI PUBBLICIPROVENTI DA RACCOLTA FONDI
93%100%
40%
42%
60%
58%
100%
100%
72%
54%
24%
20%
22%
32%
28%
80%
78%
46%
76%
14%
7%
86%
68%
38
COmPOSIZIONe Delle FONTI DI FINANZIAmeNTO
50%
50%
49%
51%
RICAVI ISTITUzIONALI
PROVENTI DA RACCOLTA FONDI
RICAVI ISTITUzIONALI
PROVENTI DA RACCOLTA FONDI
51% 49%
2017 2016
Le fonti di finanziamento dell’Associazione CAF si dividono in due grossi raggruppamenti: i proventi da attività istituzionali e i proventi da attività di raccolta fondi. I proventi da attività istituzionali sono i ricavi legati alle rette corrisposte dagli Enti Pubblici Territoriali per l’accoglienza residenziale e semi-resi-denziale di ciascun minore e i contributi pubblici per i servizi domiciliari, psicologici e l’Affido. I proventi da raccolta fondi, invece, sono i ricavi derivanti da tutte quelle attività di solleci-
TRASPARENzA
ANAlISI DeI RICAVI Dell’ASSOCIAZIONe
50% 50%
tazione dei privati (individui e aziende) ad offrire un contributo economico destinato a sostenere le attività dell’Associazione.Il mix fra queste due fonti è molto variato nel tempo. A partire dal 2016, grazie all’adeguamento delle rette relative all’ac-coglienza residenziale di minori inviati dal Comune di Milano, si registra una riduzione della forbice tra risorse provenienti dall’attività di raccolta sui privati svolta dall’Associazione e i ricavi istituzionali provenienti dagli Enti Pubblici.
RICAVI ISTITUzIONALI
2017
51%
49%
2012
55%
45%
2013
59%
41%
2014
58%
42%
2015
58%
42%
2016
50%
50%
PROVENTI DA RACCOLTA FONDI
39
TRASPARENzA
ANAlISI DeI RICAVI Dell’ASSOCIAZIONe
2017 2016
2017 2016
PROVeNTI DA ATTIVITà ISTITuZIONAlI
PROVeNTI DA RACCOlTA FONDI
86% - 1.430.080
3% - 46.665
2% - 38.380
6% - 89.654
3% - 52.046
88% - 1.298.857
2% - 25.229
1% - 21.179
3% - 46.826
6% - 92.177
40% - 654.333
35% - 569.618
19% - 318.028
6% - 96.834
46% - 646.807
36% - 503.256
12% - 174.708
6% - 88.793
RETTE DAI COMUNI SERVIzI RESIDENzIALI
RETTE DAI COMUNI SERVIzI SEMIRESIDENzIALI
CONTRIBUTI REGIONALI SERVIzI RESIDENzIALI
CONTRIBUTI DAI COMUNI PER ALTRI SERVIzI
RICAVI PER ATTIVITà ACCESSORIE
RETTE DAI COMUNI SERVIzI RESIDENzIALI
RETTE DAI COMUNI SERVIzI SEMIRESIDENzIALI
CONTRIBUTI REGIONALI SERVIzI RESIDENzIALI
CONTRIBUTI DAI COMUNI PER ALTRI SERVIzI
RICAVI PER ATTIVITà ACCESSORIE
CONTRIBUTI GENERICI DA INDIVIDUI
CONTRIBUTI GENERICI DA AzIENDE
CONTRIBUTI VINCOLATI A PROGETTI
CONTRIBUTO 5X1000
CONTRIBUTI GENERICI DA INDIVIDUI
CONTRIBUTI GENERICI DA AzIENDE
CONTRIBUTI VINCOLATI A PROGETTI
CONTRIBUTO 5X1000
88%
35% 36%
40% 46%
6% 6%
19%12%
86%
54%
TOTALE: 1.656.825 EURO
TOTALE: 1.638.813 EURO
TOTALE: 1.484.268 EURO
TOTALE: 1.413.564 EURO
2017 2016
2017 2016
CONTRIBuTI geNeRICI RIPARTITI PeR INIZIATIVA
CONTRIBuTI VINCOlATI A PROgeTTO
21% - 272.394 euro
19% - 251.871 euro
22% - 286.461 euro
8% - 104.134 euro
12% - 158.696 euro
11% - 144.575 euro
0% - 5.820 euro
7% - 96.834 euro
20% - 250.588 euro
12% - 150.926 euro
20% - 243.407 euro
7% - 80.972 euro
12% - 153.647 euro
15% - 180.523 euro
7% - 90.000 euro
7% - 88.793 euro
DONAzIONI INDIVIDUI
DONAzIONI AzIENDE
EVENTI ISTITUzIONALI
ALTRI EVENTI
MARKETING DIRETTO CAMPAGNE PERIODICHE
MARKETING DIRETTO CAMPAGNE
LASCITI
5x1000
DONAzIONI INDIVIDUI
DONAzIONI AzIENDE
EVENTI ISTITUzIONALI
ALTRI EVENTI
MARKETING DIRETTO CAMPAGNE PERIODICHE
MARKETING DIRETTO CAMPAGNE
LASCITI
5x1000
48% - 153.120 euro
19% - 60.000 euro
5% - 15.700 euro
21% - 66.208 euro
4% - 13.000 euro
3% - 10.000 euro
48% - 84.480 euro
21% - 36.989 euro
15% - 25.500 euro
12% - 20.239 euro
4% - 7.500 euro
COMUNITà 12-18
RISTRUTTURAzIONE SEDE TEEN
HOME VISITING
COMUNITà 3-12
CENTRO DIURNO TEEN LAB
AFFIDO
COMUNITà 12-18
HOME VISITING
COMUNITà 3-12
CENTRO DIURNO TEEN LAB
AFFIDO
48% 48%
19% 21%
5%
15%21%
12%4%3% 4%
22%
11%7%
8%
12%
21%
19%
20%
15%
7%
7%
7%
12%
20%
12%
40
TRASPARENzA
ANAlISI DeI RICAVI Dell’ASSOCIAZIONe
TOTALE: 1.320.785 EURO
TOTALE: 318.028 EURO
TOTALE: 1.238.856 EURO
TOTALE: 174.708 EURO
DeSTINAZIONe FONDI PeR OgNI euRO RACCOlTO
2017 2016
15%
15%
70%
15%
13%
72%
FONDI DESTINATI A COPERTURA COSTI ATTIVITà RACCOLTA FONDI - COSTI DIRETTI E COSTI PROMOzIONALI
FONDI DESTINATI A COPERTURA COSTI ATTIVITà RACCOLTA FONDI - COSTO DEL PERSONALE
FONDI DESTINATI A COPERTURA COSTI ATTIVITà ISTITUzIONALI
FONDI DESTINATI A COPERTURA COSTI ATTIVITà RACCOLTA FONDI - COSTI DIRETTI E COSTI PROMOzIONALI
FONDI DESTINATI A COPERTURA COSTI ATTIVITà RACCOLTA FONDI - COSTO DEL PERSONALE
FONDI DESTINATI A COPERTURA COSTI ATTIVITà ISTITUzIONALI
70% 72%
15% 15%
15% 13%
Nel 2017 si registra un aumento della percentuale di fondi desti-nati a copertura del costo delle attività di raccolta fondi, dovuta all’aumento delle iniziative di raccolta fondi cui ha conseguito un incremento del 16% della raccolta totale.
41
TRASPARENzA
ANAlISI DeI RICAVI Dell’ASSOCIAZIONe
RISulTATI eCONOmICI 2013-2017
TOTALE COSTI RICAVI
3.500.000
3.000.000
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
2013 2014 2015 2016 2017
2.370.5722.411.404
3.010.5563.081.549
3.072.9942.928.033
3.009.6022.972.698
3.318.3293.368.090
TOTALE COSTITOTALE RICAVI
TOTALE COSTI
TOTALE RICAVI
42
TRASPAReNZA
ANAlISI DeI RISulTATI eCONOmICI 2013-2017
RISULTATO DI ESERCIZIO
100.000
50.000
0
-50.000
-100.000
-150.000
-36.904
49.762
-144.961
70.993
40.832
2013
40.832
2014
70.993
2015
-144.961
2016 2017
-36.904 49.762RISULTATO
DI ESERCIZIO
A partire dal 2015, il trend relativo al risultato di gestione è stato fortemente condizionato dai costi dei nuovi servizi per gli adole-scenti che, superata la fase di start-up, sono divenuti struttura-li. A questo si sono aggiunte una serie di dinamiche congiuntura-li negative, quali la necessità di prevedere un accantonamento prudenziale nel 2015 e, nel 2016, le difficoltà della raccolta fon-di nel reperire risorse finanziarie dalle Fondazioni, impegnate a
rispondere alle emergenze umanitarie che hanno interessato il nostro Paese.Nel 2017, malgrado gli investimenti sostenuti per l’apertura di una nuova comunità residenziale per gli adolescenti, il risultato è stato comunque molto positivo, presentando un utile di bilan-cio di 49.762 euro.
43
TRASPARENzA
ANAlISI DeI RISulTATI eCONOmICI 2013-2017
VOlONTARIATO DeI PRIVATI
VOlONTARIATO Delle AZIeNDe
Il volontariato è un’importante fonte di sostegno per la nostra Associazione. Da questo circuito virtuoso di persone che donano il pro-prio tempo nascono moltissime opportunità in termini di raccolta fondi, promozione delle iniziative, raccolta di beni e servizi utili alle nostre Comunità, coinvolgimento di tante altre persone attraverso un passaparola prezioso e di qualità.
44
VOlONTARI PeR BeNe
Negli anni abbiamo voluto distinguere con denominazioni di-verse i volontari che sceglievano di destinare il proprio tempo in attività a stretto contatto con gli utenti (Volontari CON i bam-bini) e i volontari che preferivano invece svolgere attività di supporto organizzativo e promozionale a beneficio dell’intera Associazione (Volontari PER i bambini).
Per i primi, necessariamente maggiorenni, la richiesta è quella di dedicare all’attività di affiancamento del personale educati-vo in Comunità una mezza giornata fissa a settimana. Si tratta, quindi, di un impegno importante e continuativo, che implica un vincolo alla discrezione e alla riservatezza, ed è subordina-to ad una verifica preliminare di idoneità da parte dei referenti
Attraverso le giornate di volontariato aziendale l’Associazione CAF offre alle aziende una soluzione efficace per rafforzare i valori di condivisione e unione, coinvolgendo in maniera diret-ta i dipendenti e dando loro l’opportunità di vivere esperienze nuove e di grande valenza motivazionale e sociale insieme ai propri colleghi.
Le attività proposte sono molto varie: dall’aiuto nella gestio-ne e manutenzione ordinaria della struttura di accoglienza (giardinaggio, cucito e rammendo, pulizia e riordino, cucina)
tecnico-scientifici delle Comunità. L’attività quotidiana si so-stanzia nel supporto alle attività di studio e di gioco, nell’ac-compagnamento dei minori alle attività extrascolastiche spor-tive e di svago, nel supporto alla preparazione delle merende e della cena.
Per i secondi, invece, è richiesta una partecipazione spot in supporto ai momenti salienti della vita associativa, e in parti-colar modo un supporto nell’organizzazione e promozione di eventi e campagne di raccolta fondi, nelle attività di sensibiliz-zazione e in specifiche attività logistico-organizzative presso le sedi dell’Associazione (questi ultimi sono detti Volontari di struttura).
al supporto nelle iniziative di raccolta fondi (confezionamento prodotti solidali, partecipazione a banchetti di piazza).
Sempre più numerose sono ogni anno le Aziende e i volonta-ri aziendali che hanno accettato di aiutare concretamente la nostra Associazione a rendere sempre più accoglienti i luoghi dove ospitiamo i nostri bambini e i nostri ragazzi. Grazie alla loro infaticabile presenza e al loro sostegno, l’Associazione CAF riesce ad abbattere e ad ottimizzare voci di spesa che altrimen-ti inciderebbero considerevolmente sul budget annuale.
2017 2016
12AZIENDE AMICHE
35 PRESSO COMUNITÀ 3-12 38 PRESSO COMUNITÀ 3-12
9AZIENDE AMICHE
28
GIORNATE DI VOLONTARIATO PRESSO LE SEDI DELL’ASSOCIAZIONE
17 PRESSO COMUNITÀ 12-18 15 PRESSO COMUNITÀ 12-18
23
GIORNATE DI VOLONTARIATO PRESSO LE SEDI DELL’ASSOCIAZIONE
270DIPENDENTI COINVOLTI
8 PRESSO TEEN LAB 8 PRESSO TEEN LAB
239DIPENDENTI COINVOLTI
60 61
190 10616 14
VOLONTARI CON I BAMBINI
VOLONTARI CON I BAMBINI
VOLONTARI PERI BAMBINI
VOLONTARI PERI BAMBINI
VOLONTARI DI STRUTTURA
VOLONTARI DI STRUTTURA
2017 2016
AZIeNDe AmICHe
FONDAZIONI AmICHe
A.W. Faber-Castell Italia
Accenture
Action Agency
Airbnb Italy
Alkimis
Allianz
Amaranto Investment SIM
AON
Arcese Trasporti
Artsana
Au Nome de la Rose
Banca Akros
Banca d’Italia
Banca Generali
Banca Popolare Di Milano
Banca Sistema
Barclays
Bic Italia
Bnp Paribas
Borbonese
Borsa Italiana
BOSE
Bottega Veneta
Bracco
Camicissima
CARGEAS Assicurazioni
Cartiere Paolo Pigna
CBA Studio Legale e Tributario
Centro Commerciale Bonola
Centro Leoni
CGP Studio Tributario e Societario
Charity Stars
Citi
Close to Media
CNP Partners
CON.FI.RE.
CRAL Zurigo Assicuazioni
C-Zone
Dalani
Data Stampa
Dea Alternative Investments
Digital&Copy
Discovery Italia
DUEC
Eccetera
Edwards Lifesciences Italia
EFIM - Ente Fiere Italiane Macchine
Egon Zehnder International
Eigenmann & Veronelli
Enervit
Epta
Eridem
European Promotional Rules
Ferrarelle
Fideuram
Fidor
Finecobank
Fineurop Soditic
Fisiorunning
Garini Immagina
Gatti Pavesi Bianchi
Generali Real Estate
Germani Trasporti
Giochi Preziosi
Giusto Faravelli
Grandi Navi Veloci
Gruppo LGM
Hearst Magazines Italia
Helvetia Assicurazioni
Hogan Lovells Studio Legale
HSBC
Hug Tap to Donate
Idea Capital Funds
Igrue
Intermedia Selection
Italia Online
Jove Invest
Kairos
Khiaconsulting
KPMG Advisory
La Molisana
LCP Livingston Capital
L’Erbolario
L’Oréal Italia
Lottoitalia
Lume
LVMH Italia
Lyreco
Marie Danielle Linea Hotel
Media Arts
Mercurio
Microsoft
Milanimal
Mirata
Moet Hennessy Italia
Morgan Stanley Bank International
MSC
Nielsen
Noi Sea
Oliver Wyman
P.R.Z. Ideal Service
Pancioc
Pandora Italia
Panificio Albanesi
PEA Promoplast
Pfizer
Pitagora
Piteco
PPD Italy
QBE
R G Projects
RAI
Ravarini Castoldi e C.
Recordati Industria Chimica
Rete del Dono
Rims Of Steel
Rockol.com
Rothschild
Rupes
Saes Getters
Sephora
Silver Sea
Società Dilettantistica Cesare da Sesto
Sotheby’s Italia
Space Holding
Spada Partners
Spontini
Sporting Milano 3 Health & Lifestyle
Sportland
State Street Bank
Stroili Oro
Studio BC&
Studio Legale Isolabella
Studio Legale Bonelli Erede
Studio Legale Simmons & Simmons
Studio Notarile Marchetti
Studio Pirola Pennuto Zei & Associato
Synergo
Taschen
Terre dei Navigli Sport e Natura
Thermowatt
Tortona Locations
Troise Mangoni Studio Legale Associato
Tucano
UBI >< Banca
UCIMU - Sistemi per produrre
Unicalce
UnipolSai
V.F.
Venini
VI.VI Communication - Consulting
Vitale & Co.
Walt Disney Co. Italia
Weplan
Wise Venture
X-Changing
Zurich
• Associazione NOI SEA -
Social Challenge
• B Solidale Onlus
• Fondazione Sacra Famiglia
• Fondazione BNL
• Fondazione CAF
• Fondazione Cariplo
• Fondazione Fiera Milano
• Fondazione ISI
• Fondazione Mediolanum
• Fondazione Opsis
• Fondazione Paola A. E. Frassi
• Fondazione Rava
• Fondazione Umano Progresso
• Fondazione De Agostini
• Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo
• UmanaMente
• Wilmington Trust SP Services
FAI UNA DONAZIONEL’Associazione CAF è una ONLUS e pertanto ogni contributo versato in suo favore è fiscalmente deducibile o detraibile per le persone fisiche e per le imprese secondo le norme vigenti.A tal fine è necessario conservare la ricevuta di versamento. • BONIFICO BANCARIO
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• ON-lINe con CARTA DI CReDITO sul sito www.caf-onlus.org
• C/C POSTAle n° 22349203
DONA IL 5X1000Basta inserire una firma e il nostro Codice Fiscale 97010160154 nella propria dichiarazione dei redditi (sezione dedicata alle onlus) per garantire un sostegno prezioso alle attività dell’Associazione CAF a favore dei minori. DIVENTA VOLONTARIOQuesta modalità di partecipazione alla vita dell’Associazione ci consente di operare con una maggiore forza organizzativa e di contenere i costi di alcune attività necessarie al buon funzionamento delle nostre Comunità per minori. Questa opportunità è rivolta anche alle Aziende che intendono coinvolgere i propri dipendenti in azioni di responsabilità sociale.
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