“LA VOCE DEGLI
STUDENTI”
NEWS NET Febbraio 2019, N. 1
Salviamo la Caretta Caretta,
VISITA ALL’ACQUARIO DI
TALAMONE…
LA SCUOLA CHE VORREI
LE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE TRA I
BANCHI DI SCUOLA
Agire in modo autonomo e responsabile, conoscendo ed osservando
regole e norme, con particolare riferimento alla nostra Costituzione.
Riuscire a collaborare e partecipare, comprendendo i diversi punti di
vista delle persone.
Grandi versi per piccoli autori,
Novembre 2018
La Neve dell’Amore
La NEVE cade
La NEVE cade sull’erba verde
i guanti, il cappotto sulla pelle calda,
le macchine si fanno bianche. […]
2033
Come ti vedi da grande.
Vorresti fare il veterinario? Il
medico? L’avvocato? Il
poliziotto? Gli obiettivi per il
futuro escono dalla penna dei
giovani
adolescenti.
«Vorrei che tutti leggessero, non
per diventare letterati o poeti,
ma perché nessuno sia più
schiavo.»
Gianni Rodari
Il Rally matematico
Maggio 2018
[…]La classe quarta A della scuola
primaria Giovanni Pascoli di
Castiglione della Pescaia ha sostenuto la
finale del 26esimo Rally matematico
transalpino organizzato dal
Dipartimento di matematica
dell’Università di Siena, arrivando al
primo posto. […]
ISTITUTO COMPRENSIVO ORSINO ORSINI
CENNI STORICI E CURIOSITA’
La biblioteca di Castiglione della Pescaia è stata dedicata a Italo Calvino il 5 giugno del 2005, con l'inaugurazione della nuova sede di piazza Garibaldi. È stata presa questa decisione dopo che il grande scrittore del '900, che era molto legato al nostro territorio, ha chiesto di essere sepolto nel cimitero del nostro paese. Il comune ha pensato che questo fosse il modo migliore per rendere omaggio a colui che, traendo ispirazione per le sue opere dai nostri paesaggi ha contribuito a far conoscere Castiglione della Pescaia in Italia e nel mondo. All'ingresso della biblioteca possiamo infatti ammirare varie fotografie che la moglie del grande scrittore ha donato al comune. Tali fotografie ritraggono Calvino in vari luoghi del nostro territorio.
(Greta Fiorini)
BIBLIOTECA CASTIGLIONESE: PERCHÉ PROPRIO A ITALO CALVINO? UN OMAGGIO A UN FAMOSO SCRITTORE ISPIRATO DAL NOSTRO TERRITORIO.
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA: BREVE STORIA
Paese marinaro di origine etrusche situato su una
collina a ridosso del mare; una parte dell’attuale
pianura ad est del nucleo abitato, era occupata
dalle acque del lago Prile che si è andato
prosciugando con il trascorrere dei secoli.
Le testimonianze del periodo etrusco, provengono
da Vetulonia.
Agli Etruschi successero i Romani, la cui
espansione iniziò intorno al IV sec. a.C.; di questo
periodo sono giunte fino a noi tracce di opere
urbanistiche come acquedotti, viadotti e strade
lastricate. Intorno al X-XI sec.d.C. il territorio passò
sotto la protezione di Pisa e furono erette tre torri e
la cinta muraria.
Nel 1404 Castiglione della Pescaia passò sotto la
protezione di Firenze ed i Medici effettuarono
numerosi interventi di bonifica al fine di ripopolare
l’area. Di quella vasta area malsana, oggi rimane
la riserva naturale Diaccia Botrona.
(Gargano Andrea, Tuccio Giorgio, Valdrighi
Thomas)
Le origini risalgono a due distinte fasi del periodo
alto-medievale. Nell'VIII secolo appariva la
denominazione Castelione vicino l'argine del fiume,
mentre in un documento dell'814 l'area del più antico
insediamento romano delle Paduline risultava
denominata Piscaria a Mare. Durante il periodo
medievale risulta tuttavia prevalente l'utilizzo del
nome Castelione anche in seguito alla dominazione
pisana, mentre nelle epoche successive fu
gradualmente introdotta anche la denominazione
Pescaja, accostandola a quella più ricorrente.
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA: ORIGINE DEL
NOME
Introduzione Perché un giornalino di Istituto:
Nell’era della tecnologia digitale i ragazzi parlano poco e scrivono sempre meno; ecco l’esigenza di favorire
un contesto di interazione interdisciplinare, critica, etica e morale.
Con questa logica è nato, dall’anno scolastico 2018-2019, il giornalino scolastico “News Net”, in cui i
ragazzi sono stati chiamati a scrivere e costruire diverse Rubriche, su argomenti a loro più congeniali.
Attraverso un processo di apprendimento che segue la logica della ricerca, progettazione e rielaborazione
creativa della conoscenza e della realtà, gli studenti hanno elaborato, sotto la guida dei diversi docenti, testi
attinenti con le tematiche scelte.
Il giornalino vuole offrire agli studenti l’opportunità di leggere il proprio presente, di esprimersi, di
comunicare, interagendo con i propri coetanei e con il mondo degli adulti.
La Redazione:
Classi 1A, 1B, 2A, 2B, 3B, 3A, 3B
della Scuola Secondaria di primo
grado di Castiglione della Pescaia;
Classi quinte della scuola Primaria
di Castiglione della Pescaia;
Tutti i ragazzi delle classi coinvolti
hanno partecipato con idee, progetti,
scritti e disegni.
Insegnanti: Cumoli, Di Paola, Di
Turi,Gigluicci, Giannetti,
Giovannini, Lucera, Mangone.
Le Rubriche: 1. Le Scienze 2. La scuola che vorrei 3. Visto e letto per voi 4. Scrittori in erba:
a. Cosa farò da grande b. Spazio alla fantasia: temi liberi
5. Giochi matematici 6. La poesia 7. Interviste 8. Spazio arte
.
1. LE SCIENZE
Una cosa ho imparato nella
mia lunga vita: che tutta la
nostra scienza è primitiva e
infantile eppure è la cosa più
preziosa che abbiamo.
(Albert Einstein)
La rubrica scientifica prende
spunto dalle numerose
uscite sul nostro territorio e
dai tanti interessanti progetti
di educazione ambientale a
cui il nostro Istituto aderisce.
La classe quinta A della
Scuola Primaria di
Castiglione ha affrontato un
lungo percorso di
approfondimento
sull’educazione scientifica:
dalle rocce, al riciclo, fino
all’astronomia.
L’Istituto partecipa infatti
alle numerose iniziative del
Comune, che da sempre
riceve riconoscimenti
ambientali a livello
nazionale.
Ricordiamo il Campionato di giornalismo dell’anno passato, in cui La
Scuola Secondaria di Castiglione ha ricevuto un riconoscimento
proprio scrivendo un articolo sull’attenzione che il nostro paese
riserva all’ambiente.
Per non ridurre il Mondo ad un
accumulo di spazzatura, come
mostro con il mio disegno,
dobbiamo impegnarci tutti, fin
da piccoli. Sosteniamo la
raccolta differenziata anche
nella nostra scuola,
contribuiamo a rendere più
pulito il Mondo.
P. Jasmine 1B
Acquario di Talamone
L’Ente Parco Regionale della
Maremma gestisce l’Acquario e
il Centro Recupero tartarughe
marine di Talamone in via Nizza
20, dove è presente anche
la biglietteria del Parco, aperta
nel periodo primaverile- estivo.
L’Acquario di Talamone è
visitabile nello stesso periodo di
apertura della biglietteria, o in
occasione di incontri e convegni a tema e eventi di educazione ambientale, organizzati per le
scuole.
Nel periodo di maggior afflusso turistico (estate) presso l’acquario vengono organizzati degli
incontri serali a tema inerenti l’ambiente marino e dei laboratori didattici pomeridiani per i più
piccoli.
L‘Acquario ospita nove vasche in cui sono presenti le specie acquatiche tipiche del mar
mediterraneo. All’interno della struttura sono presenti anche una sala proiezioni nella quale
sono esposte collezioni di conchiglie e un’aula didattica munita di pannelli interattivi riferiti
agli ambienti marini.
Disegno di Tommaso Asti
L’11 ottobre 2018 i ragazzi delle prime medie di Castiglione sono andati a Talamone per
conoscere meglio l’ambiente marino, in particolare le tartarughe marine, tra cui la Caretta
Caretta:
“Era mattina e siamo partiti da Castiglione alle 8:30 insieme alla 1 A; siamo arrivati i n fretta a Talamone
e quando siamo entrati nella struttura dell’Acquario ci siamo divisi in due gruppi e noi di 1 B siamo
andati a visitare l’acquario, ricordo che nelle vasche erano presenti diverse specie di pesci, tutte molto
interessanti: anguille, carpe, lecci e una morena molto colorata. Dopo la visita alle vasche, la guida ci ha
fatto costruire con stampi in silicone dei modelli in pasta dei diversi pesci visti.
Successivamente siamo anche andati in un’aula e ci hanno spiegato perché muoiono le tartarughe e perché
il centro di Talamone si occupa del loro recupero e reinserimento nell’ambiente marino quando rimangono
impigliate nelle reti.
Tutto è stato molto bello e interessante.”
di Olmo Minella, classe 1B
disegno di
Eduardo
Bolognini
I Nostri CALCHI
L’ASTRONOMIA DELLE STAGIONI
.
Nelle ore di laboratorio
pomeridiano, noi ragazzi della
classe 3A abbiamo pensato di
realizzare un modellino per
riuscire a comprendere meglio
perché in alcuni periodi dell’anno
fa freddo e in altri fa molto caldo e
soprattutto perché questo non
avviene in tutte le zone della Terra.
Quando si parla di Sistema Solare,
si intende un sistema planetario di
cui fa parte la Terra e al centro del
quale si trova il Sole. Intorno ad
esso abitano numerosi corpi celesti,
i pianeti ed i loro satelliti, gli
asteroidi, le comete, i meteoriti e le
polveri interplanetarie.
Il Sistema Solare fa parte della
galassia della Via Lattea che è
costituita da miliardi di stelle tra
cui si trova il Sole, che per noi è la
stella più luminosa, dista circa
28.000 anni luce dal centro della
Galassia.
La Via Lattea viene percepita come
una “striscia di stelle” con un corpo
principale piatto somigliante alla
forma di un disco.
Il modellino ha voluto riprodurre i
quattro momenti fondamentali che
segnano l’alternanza delle stagioni.
I solstizi corrispondono ai giorni in
cui la differenza tra le ore di buio e
quelle di luce è massima in tutte le
parti del mondo. Gli equinozi
corrispondono ai giorni di
primavera e autunno in cui, in ogni
parte del pianeta, si hanno le stesse
ore di luce e di buio.
Per fare questo modellino abbiamo utilizzato:
-1 pannello di polistirolo
-3 sfere di polistirolo di diverso diametro
-puntine da disegno
-spago sottile
-stecche da spiedo
-tempere
-pennelli di varie dimensioni
-gessi colorati
-goniometro
-fil di ferro
-colla vinilica
Abbiamo iniziato con un pannello di polistirolo,
lo abbiamo dipinto di nero, quando la tempera
si è asciugata abbiamo tracciato con i gessetti
colorati le assi. Con un pezzo di spago e le
puntine abbiamo disegnato prima una metà
dell’ellisse, poi la seconda metà; subito dopo
abbiamo scritto nelle varie parti le stagioni
(inverno,estate,primavera, autunno). Con il
goniometro abbiamo disegnato sul polistirolo
un angolo di 67°. Inserita anche la terra con un
pezzetto di fil di ferro, abbiamo attaccato la luna
vicino alla terra.
Il nostro modello
PERCHE’…classe 5B
Perchè esistono le maree?
A causa della Luna! La nostra vicina ha ľ effetto di calamita sul mare. Perciò quando è vicina lo attira, a sua volta il mare si gonfia e si allontana
dalla spiaggia (bassa marea); quando la Luna si allontana da noi ľ acqua torna al suo posto
(alta marea).
Perché esistono gli arcobaleni?
Appare un arcobaleno
quando si danno le spalle al sole e si guarda in un posto in cui sta piovendo. Succede
che i raggi solari allora attraversano le gocce di pioggia che riflettono i 7 colori delľ arcobaleno.
Perché è difficile parlare con
qualcuno guardandolo negli
occhi?
Se quando parli con qualcuno
tendi a distogliere lo sguardo
perché proprio non riesci a
fissarlo negli occhi, la timidezza
non c'entra. Secondo una
ricerca giapponese c'è invece
un'altra spiegazione, scientifica:
un sovraccarico del sistema
cognitivo. In pratica, il cervello
riceve troppe informazioni per
scegliere su quale focalizzare
l'attenzione.
Perché mentiamo con il sorriso?
Gli studiosi hanno scoperto che, statisticamente, chi è sincero, quando risponde alle domande, contrae gli occhi sforzandosi di ricordare la risposta giusta. Chi mente invece sfodera un finto sorriso: è il cosiddetto sorriso di Duchenne - dal nome dello studioso francese che l'ha analizzato - quello con i muscoli delle guance tirati verso i muscoli degli occhi.
Perché si dice che mangiare una
gomma da masticare fa male?
Sono le paure delle mamme,le quali
pensano che la gomma da masticare
potrebbe appiccicarsi alle pareti
dell’esofago, oppure appallottolarsi
all’infinito nell’intestino. Le cose non
vanno affatto così: in primo luogo
perché le gomme da masticare sono
parzialmente composte da zuccheri,
digeribilissimi, o sostanze (es. la
gomma arabica) degradabili
nell’acidità dello stomaco. In secondo
luogo perché le gomme vengono
eliminate nel giro di qualche ora: il
tempo di attraversare indenni il tubo
digerente, arrivare nello stomaco,
proseguire attraverso l’intestino... ed
essere eliminate con le feci.
Perché esiste l’eclissi?
A volte capita che la Luna passi davanti al Sole e lo nasconda! Allora
non riceviamo più i suoi raggi e diventa notte in pieno giorno! Questo
fenomeno è molto raro e dura appena pochi minuti.
Nella rubrica dedicata alla SCUOLA ci è sembrato giusto iniziare con l’analisi di un articolo
della nostra Costituzione, in particolare, analizzando i primi 12 articoli nell’ora di educazione
alla Convivenza Civile, abbiamo pensato di soffermarci sull’articolo 3, il quale sancisce la pari
dignità sociale e l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.
Articolo 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali.
Alla luce del fenomeno delle migrazioni che ci troviamo a vivere come “paese di arrivo”, ci è
venuto spontaneo considerare la situazione di tante ragazze e ragazzi come noi che sono
costretti a lasciare la propria casa e la propria terra, affrontando lunghi e disumani viaggi alla
ricerca di una vita migliore. Dopo questa traumatica esperienza, una volta arrivati in Italia,
devono integrarsi nella nostra società e questo non è sempre facile, perché sono abituati ad una
vita diversa e molte volte nascono degli scontri che sfociano facilmente in episodi di razzismo e
diseguaglianza.
Noi vorremmo che, impegnandoci, riuscissimo tutti a comprendere e a rispettare al meglio l’art.
3, per creare una vera e buona SCUOLA!
(Emma de Martino, Benedetta Alfieri)
2. La scuola che vorrei
Il mondo che vorrei La canzone “Il mondo che vorrei” è stata ideata e scritta dagli alunni della scuola primaria di
Buriano, nell’anno scolastico 2017/2018.
Il tema era il mondo che gli alunni di Buriano vorrebbero. La canzone è stata scritta per un
video-ricordo che facevamo a Buriano, però le docenti Valeria Nascenzi,Stefania Fabbri e
Antonella Martelli hanno deciso di partecipare al concorso “Penne e video sconosciuti”: si
doveva scrivere un giornalino o avere fatto un video lungo più meno dieci minuti. Il premio,
dato a Piancastagnaio in provincia di Siena, prevedeva una “gita” al castello e,al momento della
premiazione,ti veniva affidato un articolo della Costituzione Italiana che raffigurava di più il
tuo progetto. Alla premiazione hanno fatto vedere i progetti portati e hanno chiamato sul palco
i “protagonisti” che dovevano spiegare perché avevano scelto quel titolo.
Ai giardini ho incontrato un bambino di colore, se ne stava tutto solo a pensare ad un pallone: “Amico
vuoi giocare ad acchiapparello?”, da allora è diventato mio fratello.
È venuto da lontano per scappare dalla guerra e qui vicino a me ha trovato la sua terra, diventeremo
grandi in un mondo tutto nostro e con diverse sconfiggeremo il mostro.
“Armi di amicizia, Armi no dolore, Armi di giustizia, Armi con amore, Armi senza fuoco, Armi senza
morte, Armi di speranza, che aprono le porte.”
Quell'uomo che è seduto e chiede a noi la man, chiede comprensione anche lui ha un cuore umano, la
gente passa,passa e non lo vede e alla compassione proprio non ci crede. E tu, bambino, che sei un po'
diverso, limpido e sincero come un cielo terso: ti do la mia amicizia non ti sentire perso, insieme
cambieremo il mondo e tutto l’universo.
“Armi di rispetto, di consapevolezza, armi no profitto, armi di bellezza.”
Il cielo è tutto grigio, non riesco a respirare, non voglio più inquinare, ma il mondo rispettare. E quel
gabbiano sporco di petrolio non riesce più a volare, non voglio più accettare. E quali sono le cose più
importanti, per questa città dalle luci sfavillanti, quel bimbo in braccio alla sua mamma solo pelle ed ossa,
oppure è più importante una Ferrari rossa?
“Armi di amicizia, armi no dolore, armi di giustizia, armi con amore,armi senza fuoco, armi senza morte,
armi di speranza che aprono le porte, armi di rispetto, di consapevolezza, armi no profitto, armi di
bellezza, armi di amicizia, armi no dolore, armi di giustizia, armi con amore, armi senza fuoco, armi senza
morte,armi di speranza che aprono le porte, armi di rispetto, di consapevolezza, armi no profitto, armi di
bellezza.”
Classe 1 B, anno scolastico 2017- 2018: CALDO O FREDDO
Qual è il clima nella classe?
Cosa succede quando le prof interrogano?
Di solito, quando le prof interrogano, dicono che dovremmo ascoltare l’interrogazione o, se
proprio non ci riusciamo, dovremmo fare degli esercizi.
Ma c’è qualcuno che veramente fa questo?
Esiste qualcuno che ascolta o che fa gli esercizi?
Qualcuno c’è, ma non tutti lo fanno. Quasi tutti non fanno quel che bisognerebbe fare.
C’è chi si scambia barzellette in aeroplanini di carta, chi si fa bella o bello, chi canta o balla e chi
ride a crepapelle. Insomma, ne facciamo di tutti i colori!
COSA FACCIAMO QUANDO GLIALTRI VENGONO INTERROGATI?
COSA VORREMMO CHE FACESSERO GLI ALTRI?
Alcuni ragazzi hanno detto che, mentre i loro compagni di classe vengono interrogati,
ascoltano, fanno i compiti per casa, qualcuno proprio non fa niente, qualcuno chiacchiera o fa
mappe concettuali… E altri hanno detto che, mentre vengono interrogati loro, vorrebbero che
stessero tutti in silenzio e non prendessero in giro chi è interrogato.
Sarebbe bello se tutto funzionasse nel migliore dei modi, se i ragazzi si comportassero sempre al
meglio, se ascoltassero, facessero i compiti, prendessero bei voti…
Ma che scuola sarebbe? Forse la scuola dei sogni? Ma sogni di chi????
Delle prof. o dei ragazzi??? La scuola è scuola con tutte le difficoltà annesse e connesse: i
secchioni, ma anche gli studenti in difficoltà, chi ama le materie, chi ha le odia tutte. Una grande
varietà di menti e pensieri, tutti insieme formano la VERA scuola…
“Tutti i grandi sono stati bambini, ma pochi di essi se lo ricordano”
(da Il Piccolo Principe”)
LE NOSTRE IMPRESSIONI SULLA SCUOLA MEDIA:
Il passaggio dalle medie alle elementari è stato molto strano perché noi di Buriano eravamo
pochissimi alle elementari, invece alle medie è tutto diverso, ci sono più ragazzi e le
professoresse sono molto più severe e danno più compiti.
Io vorrei che i miei compagni di classe fossero più gentili e facessero meno confusione. Vorrei
vedere di più i ragazzi delle altre classi perché quasi tutti sono miei amici. Non sopporto che
alcuni mi prendano in giro, io lo so che lo fanno per scherzare, ma non piace proprio.
(di Vittoria Masala)
Io ero preoccupato di andare alle medie, ma ora ho capito che le medie non sono cosi difficili.
Il problema delle medie è che la ricreazione è molto breve, mentre alle elementari superava i 30
minuti. Mi trovo bene con i miei compagni.
A me piacerebbe fare la ricreazione per 50 minuti e giocare con la PS4 con i professori durante
informatica. Sono felice dei professori, anche se sono un po’ pignoli.
Ci sono molte regole, anche troppe, spesso le scordiamo.
(di Gabriele Farinetti e Ester Ducchi)
IL passaggio alle medie è stato molto veloce per me, perché gli amici che già frequentavano mi
avevano raccontato tutto. Inoltre, un pomeriggio della quinta sono venuto a vederle, quindi già
il primo giorno di scuola mi orientavo.
I miei compagni mi stanno simpatici; se un giorno venisse un mago a chiedermi di cambiare
compagni gli risponderei di no, perché sto bene con tutti.
I professori sono meno severi di come mi hanno raccontato le maestre. La scuola mi piace però
vorrei che la ricreazione durasse almeno 10 minuti di più.
(di Olmo Minella)
Nella scuola di Castiglione ci sono tante regole da rispettare. A me alcune regole non piacciono,
ad esempio non capisco perché non si possa usare il telefono. Le regole sono importanti sennò
sarebbe una scuola "pazza".
Il passaggio dalle elementari alle medie è stato molto complicato per me perché ci sono molti
più prof, ci sono molti più libri, ci sono molti più amici e ci sono molte più materie.
I rapporti con i nuovi amici di classe sono molto belli perché si scherza e si gioca tutti insieme.
Certe volte alcune femmine danno noia e questa cosa mi fa incavolare. In questa scuola ci sono
tante altri classi, io con i ragazzi più grandi non mi trovo sempre bene, alcuni mi fanno paura,
altri mi stanno simpatici. I professori sono molti perché ci sono tante materie e il rapporto
secondo me con loro è molto strano perché alcuni prof danno molti compiti, ma alcuni ne danno
un po' troppi.
Una regola che permetterebbe, secondo me, di far stare meglio a scuola sarebbe che in classe un
maschio e una femmina stessero vicini. Inoltre riterrei corretto che venissero date note ai
bambini che lasciano il quaderno a casa perché alcuni prof sono così gentili che a volte
chiudono un occhio!
(di Cristian Giardina)
Il passaggio dalle elementari alle medie è stato difficile, avevo paura di essere diviso senza
nessun amico. Con la mia classe mi trovo bene, anche con le altre classi mi trovo bene perché già
conoscevo tanti ragazzi.
(di Valerio Gemignani)
Ciao, mi chiamo Lavinia e frequento la 3 media, sezione B. Oggi sono qui per consigliare dei
libri che ho letto e che mi hanno aiutato e fornito nuove conoscenze.
I libri in questione sono:
Io sono Malala
Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali (tutta la
saga)
Titolo:Io sono Malala:
Autrice: Malala Yousafzai
Trama: Malala Yousafzai ha solo dieci anni quando i talebani
occupano il suo villaggio. Gridano che la musica è un crimine.
Che alle donne non è permesso andare al mercato. Che le
ragazze non possono andare a scuola. Cresciuta in una valle
del Pakistan, sconvolta dal terrorismo, Malala ha imparato a
far sentire la propria voce per sostenere i suoi ideali e decide di
combattere per il suo diritto all’istruzione.
Il 9 ottobre del 2012 viene colpita da un proiettile mentre è a bordo dello scuolabus che la
riporta a casa e quasi perde la vita. Nessuno credeva sarebbe sopravvissuta. Ma oggi è un’icona
internazionale e la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace. La potente storia di
Malala aprirà i vostri occhi su un mondo diverso e tornerà a farvi credere nella speranza, nella
verità, nei miracoli e nella possibilità che una singola persona possa ispirare un vero
cambiamento.
Opinione: Questo è un libro che mi ha fatto pensare molto, soprattutto al fatto che spesso noi ci
sentiamo obbligati dai genitori ad andare a scuola e non pensiamo che ci sono persone come
Malala che hanno lottato invece per questo diritto che dovrebbe essere inviolabile. In più mi ha
fatto scoprire culture e modi di vivere a tratti molto vicini ai nostri, ma allo stesso tempo così
lontani che sembrano provenire da un altro pianeta.
3. Visto e letto per voi
Titoli: Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali
Trama: Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob,
unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di
ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista?
Oppure sono qualcosa d'altro e di tuttora presente, in grado
di colpire ancora?
Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob
decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto
racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima,
avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli
orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale.
Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina,
rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi
del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a
turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come
sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva
gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e
non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri
straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi e che, protetti, ma
ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo si preparino a
fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?
Opinione: Devo dire che questo libro mi è piaciuto veramente tanto, così come tutta la collana
(sono 4 libri). Magari non è il mio libro e saga preferita, ma comunque è di sicuro nella mia top
3.
WONDER
Il film che insegna che “ad essere gentili si può cambiare il mondo”
August Pullman è nato con la sindrome di Treacher Collins, una malattia genetica che causa
malformazioni cranio facciali.
Per questa ragione, la vita di Auggie e della sua famiglia è diversa da quella delle altre famiglie
e le numerose operazioni a cui il bambino ha dovuto sottoporsi lo hanno costretto a vivere in
casa ed avere come insegnante sua madre Isabel.
Lui non vuole andare a scuola perché si vergogna.
Giunto alla vigilia della prima media, proprio la mamma gli propone di andare a scuola.
Isabel sa che sarà dura per Auggie , ma allo stesso tempo si rende conto che la prima media è
un grande cambiamento per tutti e non solo per il suo bambino. Incoraggiato anche dal papà
Nate e dalla sorella Olivia, Auggie accetta la proposta di andare a scuola anche se nel suo
cammino troverà degli ostacoli nel conoscere persone nuove. Guardate e valutate voi: senz’altro
un FILM strappalacrime!!!
Ma perché SPRECARE IL NOSTRO TEMPO A LEGGERE???
Prendendo informazioni tra i miei compagni, ho scoperto
che, chi più e chi meno, per motivi diversi, tutti noi
leggiamo!
Un mio compagno mi ha detto che legge ''Il GGG'' e che
questo libro lo ha colpito perché quando lo ha visto, sulla
copertina, c'era un uomo gigante.
Un altro ha scelto ''Piantatela'' perché leggendo la trama ha
visto che parlava di bullismo.
Altri hanno scelto Agata Mistery, perché sono appassionati
di ''gialli''.Alcuni hanno scelto libri di fantasia, avventure nel
mondo o a scuola...
Facendo questa ricerca, mi sono resa conto, che molti ragazzi
impiegano il loro tempo a giocare con i video games, a
guardare la televisione, a uscire con gli amici...... In casi
molto rari troviamo ragazzi che, per passare il tempo,
leggono!! Mi sono chiesta perché non siamo propensi a
leggere: forse perché siamo pigri, forse perché passiamo
molto tempo a fare altre cose, forse perché ci spaventa la
lunghezza del testo, forse perché non vogliamo essere
considerati secchioni. Al giorno d'oggi la tecnologia sta
avanzando e sta rendendo l'azione di leggere un'inutile fatica, sta diventando ''fuori moda'',
come una perdita di tempo per chi non ha niente da fare. In molti, oggi, guardano i film che
''sostituiscono'' il libro, ma non è uguale, perché quando leggi la fantasia vola in alto, visiti
paesi che nemmeno conoscevi, luoghi sconosciuti diventano familiari, ti trasformi in animali
fantastici, voli, nuoti, esplori… tutto succede semplicemente stando sdraiati sul divano, a
riposo…
Io vorrei consigliare il libro di Harry Potter, un ragazzino che, il giorno del suo undicesimo
compleanno, scopre di essere il
figlio orfano di due potenti maghi…
Tutto ha inizio un giorno in cui una
civetta bianca come la neve porta
una lettera a Harry con su scritto:
“Vieni alla scuola di Hogwards a
imparare la magia… firmato Albus
Silente''.
I suoi zii, cui Harry è affidato, non
vogliono farcelo andare e fanno di
tutto per impedirlo.
Il suo amico Ronald non lo accetta, quindi prende la macchina volante di suo padre e va a
prendere Harry, distruggendo la barriera di tavole inchiodate dallo zio alla sua finestra.
Appena arrivato Harry è stupefatto dalla grandezza e dalla bellezza della scuola di Hogwarts,
dove il maghetto incontra il mago più potente del mondo, Silente.
In questo luogo magico Harry giocherà un’emozionante partita a scacchi viventi prima di
affrontare un mago malvagio, detrminato a distruggerlo!
Di Lorenzo Marchi
COSA FARÒ DA GRANDE…
Sperando che i nostri consigli e scelte per il futuro possano guidare i nostri
compagni più piccoli!!!
2033
Mi trovavo in un giorno qualunque nel mio piccolo bar a Miami, con il mio amico Elias.
Avevamo preso questo bar da pochi giorni ed eravamo entusiasti di questa cosa. Quel giorno,
finalmente, si esaudì il mio sogno: ANDARE A MIAMI PER FARE COCKTAILS.
Comunque, quasi al termine della giornata, verso le 18:30, 18:40 ,se non ricordo male,entrò una
signora che all'inizio sembrava familiare, ma non riuscivo a capire chi fosse. Ordinò due Cuba
libre e uscì fuori a sedersi in uno dei tavolini. Mentre ero lì a fare i drinks pensavo a chi potesse
essere questa signora.
Portai i Cuba libre al tavolo, con lei c'era anche un'altra donna, tutte e due molto familiari, fu in
quel momento che chiesi molto incuriosito: “Scusate, ma per caso, siete la signora Pia e la
signora Donatella?”. Loro annuirono.
In quel momento lasciai su un altro tavolino il vassoio e preso dall'emozione non esitai a
ripresentarmi loro; solo in quel momento capirono che ero io, Brando, un loro ex alunno delle
medie; le abbracciai subito. Poi chiamai Elias per dirgli la fantastica notizia: aver ritrovato le
nostre vecchie professoresse delle medie.
A quel punto, conversammo un po’ e raccontammo alle prof. della nostra fatica per arrivare a
Miami, ci soffermammo ognuno sul nostro percorso, dalle superiori fino a questo punto. Mi
chiesero se dopo l’alberghiero avessimo iniziato subito a lavorare, io risposi di no, gli dissi che,
finita la quinta superiore, avevo iniziato a fare vari stage di barman, in varie città italiane.
Poi raccontai che verso 23, 24 anni avevo frequentato un’accademia, un corso per diventare
barman di livello alto e che ero felicissimo di aver raggiunto questa vetta e soprattutto il mio
sogno diventare un BARMAN A MIAMI…
Di Brando Pinna
4. Scrittori in erba
È l’anno 2033 e mi trovo a Matera mentre passeggio per le strade e decido di fermarmi in un piccolo bar
per bere un tè caldo. Mi siedo e guardo distrattamente il paesaggio sterminato. Grotte punteggiano le
rocce calcaree che si perdono a vista d’occhio. Pongo la mia attenzione sulla donna che è appena entrata:
una donna di una sessantina d’anni o più. Sorrido, pensando a quanto assomigli alla mia ex-insegnante
delle medie. Torno a immergermi nella lettura di un libro su Matera. La donna si siede in un tavolino
vicino al mio e siede in modo che la possa vedere in faccia. La osservo ordinare un caffè e incrociare il
mio sguardo e sorridermi. Io mi immobilizzo, imbarazzata. Sono sicura di aver già visto quella donna, da
qualche parte. Quest’ultima si alza e viene verso il mio tavolo e si appoggia alla sedia vuota davanti a me.
-Lavinia, ma sei tu? Posso sedermi?-con un cenno sbalordito faccio accomodare la mia ex-insegnante delle
medie, la professoressa Gigliucci.
-Professoressa ma cosa ci fa qui?- erano più o meno 15 anni che non vedevo la mia insegnante di italiano
alle medie.
-Io sono qui perché sto studiando le rocce qui attorno- sorrido -io e una mia amica stiamo conducendo
degli studi approfonditi su come avessero scavato i sassi le antiche popolazioni, ma lei?-
-Beh io mi trovo qui in vacanza, che non fa mai male. E tu che mi racconti?-
-Alla fine del liceo scientifico, mi sono laureata in geologia- inizio, ma l’insegnante mi ferma -Ti sei
trovata bene alla fine?- mi chiede.
-Beh, inizialmente fisica e matematica non mi stavano molto a genio ma alla fine, anche studiando tanto,
sono riuscita a farcela- ammetto.
Nel frattempo il cameriere ci porta le bevande che abbiamo ordinato: un tè caldo per me e un espresso
per la professoressa. -Dopo il liceo ho deciso di iscrivermi a geologia, a Ferrara, e lì dopo 5 anni mi sono
laureata-. Osservo la professoressa che mi guarda e sorride – e ora cosa hai intenzione di fare?- mi chiede
–per ora sto facendo o almeno cercando di fare un dottorato di ricerca ad Oxford- rido e osservo il
paesaggio.
-Ma ora hai casa lì in Inghilterra?- chiede. -sì… ora infatti sono in viaggio per un museo di Londra. Come
le ho già detto io e una mia amica stimo studiando le popolazioni indigene di Matera- sospiro e chiedo
all’insegnante -E lei ora cosa fa?-
-Dopo i tre anni passati con voi a Castiglione sono andata a insegnare un po’ più vicino. E ora che sono in
pensione mi dedico ai miei cani e viaggio-
Dopo questa affermazione la professoressa Gigliucci si alza e fa: -Ok, ora devo andare, è stato un piacere
rivederti, Lavinia!-anch’io la saluto e vado a pagare.
Uscendo alla fresca aria di Matera non posso fare a meno di pensare a quanto sono stata fortunata ad aver
intrapreso questo ciclo di studi.
Di Lavinia Piu
Questa mattina, quando mi sono svegliata non avrei mai pensato di incontrare una persona che
per me è stata così speciale, quando ero solo una giovane adolescente.
Circa due anni fa mi sono finalmente laureata in veterinaria, dopo anni di duro studio ed ho
trovato lavoro in una clinica a Livorno. Sin da piccola sognavo di studiare medicina ed ora il
mio sogno si è avverato. Mi ricordo ancora che alle medie ero molto indecisa tra linguistico e
scientifico e alla fine, come tutti avrete capito, ho scelto lo scientifico.
A me è sempre piaciuto studiare la matematica e le materie scientifiche e adesso capisco che è
stata una scelta ottima. Ricordo che mia mamma non era molto convinta della mia scelta, perché
lei non è mai stata una grande matematica, anzi. Gran parte della mia scelta è stata guidata dai
miei insegnanti delle medie.
Come tutte le mattine mi sono alzata alle 6:23 e mi sono preparata per iniziare al meglio un’altra
giornata in clinica. Alle 6:54 ho preso la mia macchina e mi sono incamminata verso Livorno.
Appena arrivata, ho capito che avevo già un bel po’ di chiamate di alcuni miei clienti. Dovete
sapere che io non mi occupo solo di piccoli animali come gatti, cani, conigli,… ma mi occupo
anche di animali di grossa taglia come cavalli, mucche, tori,… Credo mi abbia influenzato nella
scelta della specializzazione la visione di molti documentari alla tv, che guardavo, con grande
dispiacere di mia sorella, sempre nel periodo delle medie.
Ma ora passiamo a noi: visto che oggi non sto molto bene ho deciso di rimanere in clinica.
Mentre sono lì che parlo al telefono con una mia cliente, entra una persona con un pastore
tedesco al guinzaglio: è una donna che ho già visto da qualche parte, ma non ricordo dove.
Quando smetto di parlare al telefono lei si avvicina e io le chiedo di dirmi per favore il suo
nome e il suo cognome: “DONATELLA GIGLIUCCI”.
Con mia grande sorpresa mi accorgo che è sempre uguale: lunghi capelli, a questo punto tutti
bianchi, stesso taglio, solito sorriso smagliante e solita voce. Lei non mi riconosce fino a quando
non legge il nome sulla mia targhetta. Lei è un’ appassionata di cani fin da quando io ero alle
medie, e come quando io ero a scuola inizia a farmi mille domande: “Hai realizzato il tuo
sogno? Hai dovuto studiare tanto? Come hai fatto?...”.
Io inizio a raccontarle che la scelta del liceo scientifico è stato buona perché mi ha aperto la
porta della veterinaria e che grazie a quello io ho realizzato il mio sogno.
Passiamo una buona mezz’ora a chiacchierare poi finalmente passo al mio paziente, Pluto, un
bel pastore tedesco a pelo lungo, che deve solamente farsi un “bellissimo” vaccino.
È stato bello rivedere la mia professoressa e vincere una cena a casa sua per raccontarle tutto il
mio cammino verso la veterinaria.
Di Alice Giovannelli
<<Anche la giornata di oggi è terminata!>> dico tra me e me mentre mi incammino verso la
stazione per tornare a casa. Oggi all’asilo dove lavoro mi è sembrato di vedere una faccia molto
familiare, tipo quella della mia professoressa di italiano delle medie... magari mi sbaglio. Salgo
sul treno e dopo 30 minuti sono finalmente a casa. Mi sdraio sul letto della mia casina in affitto
ripensando agli avvenimenti di quel giorno. <<Drinnn,Drinnn>>: mi alzo dal letto, mi preparo
e vado di corsa in stazione.
Salgo sul mio treno mentre mangio una barretta ai cereali e bevo un po’ d’acqua. Arrivo a
lavoro ed ecco il gruppo di bambini, un po’ assonati. Entro in classe con tutti loro, mentre la mia
collega parla con le mamme dei bambini. Dal corridoio dell’asilo sento arrivare una voce anche
essa molto familiare... Esco dalla classe e non credo ai miei occhi... <<Professoressa!>> urlo
correndo verso di lei.
Parlo un po’ con lei... è sempre simpatico, come alle medie. Mentre parlo con lei, una bambina
mi chiede perché sto parlando con la sua nonna. Non potevo crederci avevo nella mia classe la
nipotina della mia professoressa. Parlare con lei mi ha fatto un po’ emozionare. La mia collega
aveva bisogno di aiuto con i bambini e quindi ho salutato la professoressa e sono tornata
dentro. Allora non mi stavo sbagliando. Finita la giornata torno a casa distrutta, ma felice di
aver incontrato la mia vecchia professoressa delle medie.
Di Marta Moroni
SPAZIO ALLA FANTASIA: TEMI LIBERI
Perché una rubrica di scrittura: penso che possiamo semplicemente citare una delle tante frasi celebri di
scrittori famosi per capire come mai anche noi abbiamo deciso di dedicare alcune pagine del nostro
giornale alla scrittura e ai racconti.
Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali: leggere e scrivere molto. Non conosco stratagemmi per aggirare queste realtà, non conosco scorciatoie. (Stephen King)
DODICI ZAMPE I miei cani sono 3: due labrador e un beagle. I labrador si chiamano Negh e Arte Misia: Negh ha 9 anni, ed è iperprotettiva, dolce, pigra e certe volte giocherellona...Il suo colore è marrone chiaro chiaro quanto i suoi occhi selvaggi. A parte avere tutte queste qualità, ha pure un difetto...Quello all'anca. Misia ha 7 anni; è coccolosa, giocherellona e puzza! Ha un colore scuro quanto i miei capelli e anche lei ha un difetto: non ha un occhio perché un giorno scappò e un asino gli diede un calcio nell'occhio. Ora c'è la più tremenda di tutte! Lilly, un beagle che ha 5 mesi. Il primo giorno che l'abbiamo presa aveva la polmonite. È a macchie nere e marroncine, è euforica, combina guai, giocherellona e coccolosa. Appena arrivi a casa ti fa certe feste che ti stende giù. Loro mangiano cibo diverso. I labrador mangiano croccantini in scatoletta. Lilly croccantini non del tutto solidi. Negh e Misia abbaiano quando sentono gli spari e me arrivare, invece Lilly distrugge tutta casa, come la porta del 700, mobili antichi, un orologio rolex, sandali Valentino da 500 euro e metà casa...Tutti sono diventati più pazzi per via di Lilly. Questa è la loro vita che continua giorno dopo giorno. Di Nicole Sison
Mi presento ai miei nuovi insegnanti e compagni
Ciao, io mi chiamo Misael e sono nato il 3 ottobre 2007, mia mamma era cubana e mio padre
napoletano. La prima casa che io ho visto era a Porta al Colle dal mio amico Massimo, era più
un agriturismo che una casa, con tante mucche e tanti cani e cavalli. Poi nel 2010 mi sono
trasferito a Castiglione della Pescaia, paese molto bello, con il mare, giornate piene di sole e
allegria.
Io ho tante passioni e se volete sapere quali sono drizzate bene le orecchie che ve lo spiego
subito: la prima è quella del calcio, infatti io tifo Juventus; la seconda è la mia passione
preferita, cioè il canto.
Parliamo ora dei miei anni dell'asilo: le mie maestre erano tante: Barbara, Rossana, Laura, Rita,
Lucia e Giovanna. I miei anni di asilo sono più o meno andati abbastanza bene, tra amicizie,
amori e passioni varie.
Le scuole elementari sono purtroppo state sconvolte da un tragico avvenimento; se adesso
tornassi indietro nel tempo, capirei che ci sono delle cose che solo pensandoci mi verrebbe da
piangere: per esempio quando le mie maestre e i miei compagni mi hanno organizzato una festa
a sorpresa per il mio compleanno e io mi sono messo a piangere. Oppure quando noi bambini
abbiamo fatto un dolce molto molto buono e le mie maestre hanno detto che il mio dolce era il
più buono della classe. Ricordi belli di un periodo un po’ buio della mia vita: il 27 Novembre
2014. Avevo solo 7 anni, ricordo che io piansi tantissimo. La mia mamma ci lasciò a soli 42 anni.
Io mi sentivo anche un pochino in colpa, parlavo anche con la mia cugina Giada, le dicevo che
se era morta era solo colpa mia. Ricordo che lei mi consolava e mi disse che purtroppo non era
dipeso da nessuno, solo dal fatto che si era sentita male. Ricordo che io un po’ mi consolai, poi
con il passare dei giorni andai anche al cimitero e ancora oggi ci vado e parlo con mamma.
Ho piacere a ricordarla e di lei parlo con compagni e insegnanti…
(di Misael Cozzolino, classe 1B)
LE MIE VACANZE IN MONTAGNA
Durante le vacanze di Natale sono stato a Montelaterone, un paesino dell’Amiata, con i miei
genitori, il mio cane Mentolo ed alcuni amici.
Sono stati giorni fantastici perché mi sono riposato, ho giocato tantissimo con il mio babbo e sono
stato in giro per le caratteristiche feste dei paesi della nostra montagna.
Tutte le mattine mi alzavo di buon’ora e andavo a giocare a pallone o a tennis ad Arcidosso con il
mio babbo e gli amici.
Nel pomeriggio andavo sempre a fare una lunga passeggiata con i miei genitori in mezzo alla
natura e ho potuto raccogliere anche tante castagne.
In questi giorni ho mangiato tantissime cose golose che ha cucinato la mia mamma come gli
“gnudi”, il ripieno dei tortelli senza la pasta ed anche un sacco di dolci buonissimi come il pandoro con la
crema di mascarpone.
E poi ho girato tanti posti per vedere le feste che avevano preparato per le vacanze natalizie, infatti
tutti i piccoli paesi erano addobbati con tantissime luci e pieni di colori, c’erano dei profumi buonissimi
nell’aria e tanta allegra musica.
Sicuramente la festa più bella alla quale ho partecipato è quella delle “cataste” o“fiaccule” di Santa
Fiora del 30 dicembre. In tutto il paese vengono costruite delle cataste di legno altissime che la sera
vengono accese e bruciano scaldando tutto. Intorno ad esse ci sono tante persone che le ammirano, si
scaldano e girano per le cantine del paese in festa.
Ogni cantina prepara tante cose buone da mangiare come i tagliolini con i ceci, la zuppa di cipolle,
la ribollita e le salsicce e poi c’è tanta bella musica così tutti possono ballare per le strade.
A Santa Fiora il capodanno si festeggia praticamente un giorno prima con questa particolare festa.
Per me è stata un’esperienza bellissima, mi sono divertito molto a ballare e cantare, tanto che ho perso
anche la voce.
Questi giorni trascorsi in montagna mi sono piaciuti tanto perché ho trascorso molto tempo
insieme ai miei genitori, ho mangiato un sacco di cose buone e ho potuto giocare con i miei amici.
Di Zeno Nocciolini
ECCO COME PASSO IL NATALE
Il Natale per me è una gioia enorme perché festeggio con tutta la famiglia riunita, è festa ed è
nato Gesù. La mattina facciamo colazione velocemente perché non stiamo più nella pelle per
scartare i regali che ci ha portato Babbo Natale. Infatti, dopo colazione chiamo tutti per scartare i
regali e in un batter d'occhio siamo seduti davanti l'albero con i regali in mano. A casa nostra
anche i cani hanno il loro regalo cioè ossa di prosciutto tutte per loro. Iniziamo a scartarli e
come al solito Babbo Natale non ci delude mai! Finiti i regali buttiamo tutte le carte e
sistemiamo le cose nuove. Verso mezzogiorno arrivano i nonni e dopo un pò iniziamo a
pranzare. Alla fine il pranzo diventa un tutt'uno con la cena, visto che finiamo sempre verso le
cinque! Anche se sembra una cosa folle in fondo non mangiamo tantissimo : un antipasto, un
primo, chi ha ancora fame (mai successo...) prende il secondo e infine i dolci. Mentre si scaldano
i vassoi ormai freddi in forno chiacchieriamo tutto il tempo, divertendoci. Dopo aver
sparecchiato prendiamo i giochi da tavolo o le carte, mettiamo in palio le caramelle più buone e
inizia una “lotta” per vincere (anche se alla fine tutti le prendono!In fondo è Natale, dai!). Dopo
i giochi, verso le sei e mezzo, guardiamo un film dove quasi tutti tranne io e mio fratello si
addormentano... finito il film, mostro ai nonni i doni di Babbo Natale e di solito ci metto molto
(si fanno le otto).Come sempre i miei ci tengono a far assaggiare i dolci a tutti noi e quindi... si
torna sul divano, con la musica, a mangiare i dolci. Tra le chiacchiere e le battute, tra il mangiare
e il ridere si fanno le dieci molto velocemente.
Dopo ogni Natale, per dimagrire bisognerebbe stare a digiuno per due settimane!Pensate in una
giornata dalle dieci alle due di notte quanti dolci abbiamo potuto mangiare! Per farvi capire
abbiamo mangiato tanti dolci come quattro panettoni. Quindi dal ventisei dicembre al quattro
gennaio tranne il trentuno e l'uno a DIETA STRETTA!!!Anche se … devo dire che ne è valsa la
pena!Come ogni anno...A questo punto direi che la giornata si può concludere qua , i nonni
tornano a casa loro e noi sistemiamo tutto, ci prepariamo per dormire e togliamo le ossa ormai
finite dalle bocche dei cani. Mi sono divertita molto questo Natale e come al solito non vedo
l'ora di vivere il prossimo!
SPERO CHE VI SIA PIACIUTO COME PASSO IL NATALE E CHE ANCHE VOI ABBIATE
PASSATO UN BEL NATALE IN FAMIGLIA, LA COSA PIÙ IMPORTANTE AL MONDO.
Di Benedetta Alfieri
Minuo
Proprio lì, all’angolo della gabbietta, mi osserva timidamente con quell’occhino malandato e il
suo sguardo dolce, implorante.
Io la osservo attentamente …tigrata, piccina, magrolina,dolce,raffreddata, non ho esitazioni,
voglio lei!
Anche se malaticcia ho scelto proprio lei, la voglio curare, le voglio offrire giorni migliori.
Quella di cui vi sto parlando è Minou, una gattina di due mesi e mezzo circa, presa in gattile, il
mio più’ bel regalo di Natale.
Minou e’ nata con una tripla palpebra che le copre mezzo occhio e quando sarà grande andrà
operata.
La portiamo subito dal veterinario per il controllo, lei subisce la visita in preda al terrore.
Arrivati a casa, le apriamo la gabbietta, lei esce e si nasconde in bagno sotto ad un mobile.
Passano le ore, ma lei non ne vuole proprio sapere di unirsi alla famiglia, a questa nuova
famiglia che già le vuole tanto bene.
Il giorno dopo finalmente si decide ad uscire, inizia ad abituarsi ai nuovi ambienti.
Ogni giorno che passa diventa sempre più confidenziale, dolce, giocherellona…
Le abbiamo comprato tantissimi giochi con cui può sbizzarrirsi e tirare fuori il suo istinto felino.
Il momento più bello però è la sera sul divano davanti al camino che guardiamo un film, mentre
riempiamo di coccole Minou che si nasconde sotto le coperte.
Minou è una gattina fedele, amichevole e fiduciosa, i passi che faccio io li fa lei, mi tiene
compagnia quando sto in casa e mi rallegra le giornate.
Grazie per essere nata, mia piccola Minou!
Di Elisa Armellini
5. Giochi matematici
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Studenti castiglionesi sugli scudi: la classe quarta A della scuola
primaria Giovanni Pascoli ha vinto la finale della 26ª edizione del Rally matematico transalpino
organizzato dal Dipartimento di matematica dell’Università di Siena. In gara i giovani “matematici” di
Castiglione hanno combattuto contro 132 classi, e solo tre sono state ammesse alla finale per
contendersi il titolo.
«Un lavoro incredibile di squadra – sottolinea Loretta Borri, preside dell’Istituto omnicomprensivo
castiglionese – come il regolamento del Rally matematico impone e fonda la sua competizione. Poter
unire le forze è una componente fondamentale dei giochi matematici, diversa da tante altre
competizioni del genere dove il gruppo, fra ruoli operativi e strategici, diventa indispensabile per
primeggiare. E quando arriva un risultato come la vittoria la soddisfazione è enorme e i ragazzi si
sentono un tutt’uno». Per la maestra Gabriella Giovannini, che ha preparato i suoi studenti insieme
alla responsabile Giulia Giannetti in veste di accompagnatrice «sono la soddisfazione più grande della
mia carriera scolastica, un traguardo bellissimo e una gioia immensa vedere la soddisfazione dei
ragazzi per il traguardo raggiunto», dopo che lo scorso anno sempre ai giochi matematici un’altra
squadra di Castiglione si era piazzata al quarto posto finale. Da quando sono stati istituiti i giochi
matematici sono il primo successo, e la prima finale raggiunti da una classe di Castiglione.
Da Il Tirreno, 1 giugno 2018
Articolo di E. Govannelli
L’ARCOBALENO DEL MARE
Mentre costruisco un castello di sabbia
arriva un’onda con la risacca
io vado a fondo
nel mare profondo:
mi piace nuotare
e i coralli ammirare,
un arcobaleno di mille colori
è
il fondo marino con i suoi fiori.
(di Vittoria Masala in collaborazione con la classe 5ª di Buriano Anno Scolastico 2017/18)
LA NEVE DELL' AMORE
La neve cade,
la neve cade sull'erba verde:
i guanti, il cappotto sulla pelle calda,
le macchine diventano bianche.
Si va fuori,
la neve ci entra in bocca,
facciamo l'angelo distesi a terra,
la strada è deserta.
È una guerra di neve.
E noi ci divertiamo.
(di Leonardo Ghersi)
LA NEVE ha ispirato questa mia poesia perché a me piace tantissimo: bianca come il latte, morbida come
uno slime, folta come le nuvole.
6. La Poesia!
L'AUTUNNO
TUTTI GLI ALBERI COLOR ROSSO.
LE FOGLIE CHE CADONO.
INIZIANO LE PIOGGE.
IL CALDO VA NELLE SUE TANE.
SI ACCENDE IL CAMINO .
NON SI VA PIù AL MARE .
LE TALPE NELLE TANE.
MIGRANO GlI UCCELLI .
LE GIORNATE FINISCONO.
LA TERRA BAGNATA.
UNA BRUTTA GIORNATA.
IL SOLE CHE SPLENDE E L'ODOR DI CUCINA.
LA STRADA GHIACCITA E L'ACQUA MARMATA.
ARCOBALENO DI MILLE COLORI,
SI INTRAVEDE DALLE MONTAGNE.
I SERPENTI SI RITIRANO,
VIA I COSTUMI.
APRITE LE PORTE,
ECCO L'AUTUNNO!
VIAGGIO NEL TEMPO
MENTRE VIAGGIAVO NEL TEMPO
UN GATTO MI SALTÓ IN GREMBO
NEL VORTICE APPARVE UN MAGO
CHE MI PUNSE CON UN AGO.
MI TROVAI NEL MEDIOEVO,
UN’EPOCA CHE CONOSCEVO.
UN’ETÁ CHE AVEVO STUDIATO A SCUOLA,
MA QUESTA ERA TUTTA UN’ ALTRA STORIA:
GIUSTINIANO, SAN BENEDETTO, LIUTPRANDO,
MA CHI SONO?
NOMI COSÍ STRANI.....
SE VENITE VI DIRÓ
E UNA BELLA LEZIONE DI STORIA VI FARÓ Di Jasmine Pezzi
“Mi ritrovo in un luogo sconosciuto…
Sono Attila, le risorse qui in Asia sono scadenti, ecco perché ho deciso di spostarmi verso l'impero
romano. Ogni giorno ci avviciniamo a Roma, ma quello che temo di più è di essere rimpiazzato, sono
vecchio, ormai ho 45 anni .
La campagna militare è appena iniziata, per ora va bene. Tra un po' dovrebbe scoppiare una rivoluzione,
ne sono certo : noi UNNI stiamo iniziando ad avere parecchie terre. Stranamente gli ostrogoti ci hanno
battuto e la campagna è saltata, però stiamo puntando l' Italia. Siamo arrivati nei pressi di Ravenna e il
papa è salito verso questa città ed ho deciso di scappare e andare ala ricerca di ATLANTIDE, della vita
eterna. Ho costruito 250 navi tutte di legno di olmo, perché mio zio si chiamava Olmo.
La campagna di Italia è ormai fallita! I romani sono stati molto più furbi e preparati del mio piccolo
esercito.” Di Olmo Minella
Ti è piaciuta l’esperienza delle medie?
- Fabjana: sì, perché è stata un’esperienza molto bella e mi ha maturato molto. - Alice: sì, perché mi ha fatto crescere e mi ha fatto pensare in modo diverso
- Simone:sì, perché è una scuola che mi ha fatto crescere tanto da tutti i punti di vista e questa crescita mi accompagnerà alle superiori.
Qual è stato il tuo anno preferito, quello in cui hai trovato gli argomenti più interessanti?
- Simone: personalmente è la 3 media perché mi ha coinvolto in modo particolare la storia.
- Fabjana: per me è stata la 2 media perché a geografia abbiamo fatto gli stati Europei. - Alice: anch’ io preferisco la 3 media perché sono argomenti più attuali e interessanti da
tutti i punti di vista, soprattutto a storia e geografia.
Quel è stata la tua esperienza più bella ? Quella più brutta?
- Simone: l’ esperienza più bella è stata in 1 media: mentre la professoressa Gilgliucci spiegava storia, una nostra compagna si è messa a piangere per motivi familiari e tutti ci siamo commossi e ci siamo messi a piangere per lei. Invece il momento peggiore è successo dopo la partita di calcio tra la sezione A e la sezione B. E’ scoppiato un litigio tra le femmine delle due sezioni, solo dopo due ore ci siamo calmati.
- Alice: uno dei momenti migliori di questi tre anni di scuola è stata la gita a Cinecittà, ci siamo divertiti un sacco! Ci siamo divertiti tanto perché eravamo tutti insieme, però la cosa più divertente della gita sono state le montagne russe. Uno dei momenti più brutti è stato il litigio per il capitano della partita di basket in 1 media. Ci siamo urlati contro, però alla fine la professoressa ci ha calmati.
- Fabjana: il momento più bello di questi anni è stata la gita nella costiera Amalfitana perché è stata la prima gita da soli di tre giorni e soprattutto lontani da casa. Il momento più brutto è stato quando i ragazzi di 2B e di 2A hanno litigato dopo una partita di calcio.
Qual è la materia che ti hanno spiegato meglio?
- Fabjana, Simone e Alice:la materia che abbiamo amato di più in 1 media era arte insegnata dalla professoressa Calabassi, perché ci coinvolgeva nel lavoro e nella spiegazione.
Un’alunna della IA è andata ad intervistare tre alunni della III
B per conoscere le loro opinioni sulla scuola media.
7. Interviste
A che scuola superiore vorresti andare?
- Simone:personalmente è una scelta molto difficile rispetto alle altre che ho preso finora. La mia scelta principale è il liceo musicale o il liceo alberghiero professionale e il liceo linguistico.
- Alice:per la scelta del liceo ho ancora tanta confusione nella mia testa, però ho varie idee:liceo artistico perché mi piace disegnare, il liceo linguistico o scientifico perché vorrei lavorare nel campo della medicina.
- Fabjana: per quanto riguarda la scelta per la superiori sono molto indecisa tra il liceo scientifico e quello delle scienze umane, perché anche io vorrei entrare nel campo della medicina per poi diventare farmacista.
Pensi che gli studi delle medie ti serviranno in futuro?
- Fabjana, Alice e Simone: per noi tutto quello che ora apprendiamo sarà utile nella nostra vita.
Novembre 2018 (Emma De Martino)
Un personaggio famoso
Se avessi la possibilità di intervistare un personaggio famoso intervisterei Lionel Messi, l’ho
scelto perché e un uomo che crede in se stesso ed è
anche molto gentile.
E un calciatore formidabile,lo chiamano "la pulce"
E nato in Argentina a Rosario,a 37 anni. Ha fatto un lunga carriera calcistica e adesso gioca nel
Barcellona. È un uomo leale nel campo ed è velocissimo; come ruolo è attaccante, purtroppo è
un pò vecchio e tra pochi anni si dovrà ritirare dalla cariera calcistica.
Messi ha tre figli maschi.
Nome completo: Lionel Andrés Messi Cuccitini
Data di nascita: 24/giu/1987
Luogo di nascita: Rosario
Età: 31
Altezza: 1,70 m
Nazionalità: Argentina
Spagna
Posizione: Attaccante - Ala destra
Piede: sinistro
Procuratore: Famiglia
Squadra attuale: FC Barcellona
Scadenza: 30.06.2021
MUSICA PER PASSIONE INTERVISTA AL PROFESSOR ANGELO MAGLIONE 1 AMAVA LA MUSICA FIN DA PICCOLO? Sì, FIN DA PICCOLO AMAVO LA MUSICA. A 13 ANNI QUANDO HO VISTO LA PRIMA CHITARRA HO PASSATO ORE A FISSARLA. 2 INQUANTE SCUOLE HA INSEGNATO PRIMA DI VENIRE AD INSEGNARE IN QUESTA SCUOLA? HO INSEGNATO A NAPOLI E A MILANO. 3 HA MAI SUONATO IN BAND MUSICALI? Sì, HO SUONATO IN DUE BAND CHE SI CHIAMAVANO "FANS” E “ULTIMA ERA". 4 LE PIACE DI PIU' LA MUSICA MODERNA O LA MUSICA CLASSICA? PREFERISCO LA MUSICA MODERNA PERCHE' E' PIU' FACILE DA CONDIVIDERE CON GLI STUDENTI. 5 PERCHE' HA VOLUTO FARE IL PROFESSORE? HO VOLUTO FARE IL PROFESSORE PERCHE' MI PIACE TRASMETTERE AI RAGAZZI LA PASSIONE PER LA MUSICA. 6 HA MAI PARTECIPATO A QUALCHE PROGRAMMA MUSICALE? NON HO MAI PARTECIPATO A DEI PROGRAMMI MUSICALI ANCHE PERCHE' QUANDO SUONAVO IO NON C'ERANO MOLTI PROGRAMMI PER GIOVANI TALENTI, COME OGGI. 7 LE PIACE IL RAP? IL RAP MI PIACE QUANDO E' DI BUONA QUALITA', PER ESEMPIO LE CANZONI DI J-AX E EMIS-KILLA. 8 QUANTI STRUMENTI SA SUONARE? SO SUONARE TANTI STRUMENTI: L'UKULELE, IL DIJERIDOO, CHE E' UNO STRUMENTO AUSTRALIANO FATTO A FORMA DI TUBO, MOLTO LUNGO, TERMINANTE A FORMA DI IMBUTO ED INFINE UN TAMBURO ARMONICO CHE FA UN SUONO DOLCE. 9 QUALE PREFERISCE? OGNI STRUMENTO HA DELLE SUE PARTICOLARITA' ANCHE PERCHE' L'USO È DIVERSO.
.
IL PATTINAGGIO: INTERVISTA A SARA GEMIGNANI D: Definisci com è essere istruttrice di pattinaggio in una realtà come Castiglione? R: Significa che a maggio tutto è finito, perché c’è il mare nel nostro splendido paese, quindi significa giostrarsi con la realtà lavorativa dei genitori e delle bambine che vivono a Castiglione. Del resto anche io faccio la stagione, non insegno solo pattinaggio quindi per me è un momento molto impegnativo. Quest'anno abbiamo raggiunto diverse iscrizioni. D: Il tuo è solo un hobby o una passione? R: La mia è una passione! D: Una curiosità: da dove nasce Il tuo interesse per questo sport? R: Io sono nata con le rotelle ai piedi. A 4 anni ho cominciato a pattinare ne ho 37 e ne devo ancora uscire. D: Esiste qualcuno che è diventato grande e ha percorso la strada di questo sport come professionista? R: Si, nella nostra realtà credo che tutti conoscano Marco Santucci che proviene dalla società Hockey Club Castiglione! Nel pattinaggio non è possibile essere un professionista, perché nel pattinaggio a rotelle non c’è il professionismo. D: Quanti allievi avete? R: In questo momento fra piccoli e grandi abbiamo 23/30 atlete. D: Sono in aumento o in diminuzione? R: Purtroppo sono in diminuzione. D: C’è passione tra gli allievi? R: Si, chi più chi meno hanno passione per questo sport...soprattutto per il tempo che ci dedicano.
(Serafin Alice)
Sara Gemignani
Alessia: “Sono nata dentro ad un palazzetto, visto che ho
imparato prima a pattinare e poi a camminare. Non ho avuto molta scelta, ma è andata molto bene così… Il pattinaggio per me è uno degli sport più completi
perché oltre a formare a livello fisico forma anche a livello mentale.”
REALTÁ SPORTIVE CASTIGLIONESI: LA PAROLA AGLI ISTRUTTORI
IL CALCIO: INTERVISTA AD ALESSANDRO VALDUGA D: Definisci cosa vuol dire essere un mister? R: E’ una cosa bella, perché sto a contatto con i bambini e poi faccio un gioco che mi è sempre piaciuto. D: Il tuo è solo un hobby o una passione? R: Il mio è solo un hobby. D: Una curiosità: da dove nasce Il tuo interesse per questo sport? R: E’ una passione che ho sempre avuto sin da piccolo e nella quale ho messo sempre impegno e dedizione, prima come giocatore e poi come mister. D: Esiste qualcuno che è diventato grande e ha percorso la strada di questo sport come professionista? R: Si. D: Quanti allievi avete? R: Ho un gruppo di quindici bambini tra cui c’è anche una femmina. D: Sono in aumento o in diminuzione? R: A livello nazionale sono in calo a causa delle sempre minori nascite. D: C’è passione tra gli allievi? R: Si, chi più chi meno hanno passione per questo sport...soprattutto per il tempo che ci dedicano. D: Quali vantaggi offre avere uno sport come il vostro a Castiglione? R: I ragazzi riescono a svolgere una bella attività fisica sportiva a due passi dal paese.
(Filippo Bennati, Sofia Bennati,
Matteo Papalini, Mattia Maddalena)
Alessandro Valduga
Alessia
Santucci
“La Terra si
colora con i
colori della
solidarietà”
di Alice
Giovannelli,
Concorso
LIONS CLUB
Di Francesca Rocchi,
Concorso “Il palio marinaro”
9. Spazio Arte
Francesca Rocchi
Di Clarissa Pandoo
Di Alice
Giovannelli
Di Kevin Terni