Date post: | 01-May-2015 |
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La Dislessia Evolutiva (definizione della Orton Dyslexia
Society, 1997)
La Dislessia Evolutiva è un disturbo specificosu base linguistica, di origine costituzionale.
E’ caratterizzato da difficoltà nella decodifica diparole singole, spesso inattese in rapporto allaetà, alle abilità cognitive e scolastiche, non attribuibile a un disturbo generalizzato dellosviluppo o a una menomazione sensoriale.
Essa si manifesta con gradi variabili di difficoltà in differenti forme di abilità linguistica.
Il Dislessico non “guarisce” perché:1) la Dislessia non è una malattia 2) il Disturbo è di natura neurobiologica, costituisce una caratteristica
individuale del soggetto pertanto non lo abbondonerà mai, ma migliorerà nel tempo. Le conseguenze funzionali si modificano attraverso adeguate misure educative e riabilitative
Spesso i problemi si manifestano in prima elementare, ma in altri casi si evidenziano più tardivamente. Sono spesso associati a difficoltà comportamentali e a disturbo relazionale. Spesso le difficoltà si presentano “a grappolo”, altre volte isolate. Vi è spesso incostanza dell’errore e grande sensibilità al contesto in cui viene svolto il compito.
In sintesi….
• Familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi• Prevalenza accentuata nei maschi• Consistente associazione con altri DSA• Eterogeneità dei quadri funzionali• Eterogeneità dei profili di sviluppo• Associazione con disturbi psicopatologici
DIAGNOSI
• Valutazione presenza o assenza di patologie neurologiche
• Valutazione presenza o assenza di psicopatologie primarie
• Valutazione presenza o assenza di deficit uditivi o della visione
• Valutazione neuropsicologica con prove standardizzate per:
- Efficienza intellettiva
- Lettura nelle componenti di correttezza e rapidità di un brano
- Correttezza e rapidità nella lettura di liste di parole e non parole
- Scrittura nella componente di dettato ortografico
- Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente.Lettura di numeri e scrittura di numeri
A seconda dell’età e in base alle caratteristiche del bambino, il protocollo di base va integrato con un’analisi dettagliata del suo profilo cognitivo, delle componenti linguistiche, di memoria, di attenzione, etc…
Dislessia evolutiva
Come si manifesta?
Scuola dell’infanziafattori di rischio per DSA
• Inadeguata padronanza fonologica Non adeguata padronanza fonologica: *sostituzione di lettere *omissioni di lettere e parti di parola * parole usate in modo inadeguato e parole sostitutive
• Difficoltà di tipo metalinguistico Scarsa abilità nell’utilizzo delle parole nei giochi linguistici, nelle rime , nelle
storielle inventate, nell’isolare il primo suono delle parole e l’ultimo. Difficoltà ad imparare filastrocche
• Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio sul foglio
• Goffaggine e manualità fine difficoltosa • ( nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, riordinare
• Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo
La Dislessia Evolutiva
Difficoltà e lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico e nella applicazione delle “mappature” grafema-fonema e viceversa
Controllo limitato delle operazioni di analisi e sintesi fonemica con errori che alterano in modo grossolano la struttura fonologica delle parole lette o scritte
Accesso lessicale limitato o assente anche quando le parole sono lette correttamente
Capacità di lettura come riconoscimento di un numero limitato di parole note
Come si manifesta? Le prime fasi (inizio primo ciclo sc. Primaria)
Graduale acquisizione del codice alfabetico e delle mappature grafema-fonema che non sono pienamente stabilizzate
Possono persistere difficoltà nel controllo delle “mappature” ortografiche più complesse
L’analisi e la sintesi fonemica continuano ad essere operazioni laboriose e scarsamente automatizzate
Migliora l’accesso lessicale anche se continua ad essere lento e limitato alle parole più frequenti
In caso di discalculia nella processazione numerica in avanti e reverse. Difficoltà nei fatti aritmetici e/o calcolo scritto
La Dislessia Evolutiva
Come si manifesta?
Le prime fasi (classe 2^-4^ sc. Primaria)
Padronanza quasi completa del codice alfabetico e stabilizzazione delle mappature grafema-fonema
L’analisi, la sintesi fonemica e l’ accesso lessicale cominciano ad automatizzarsi, almeno con le parole ad alta frequenza d’uso
Limitato accesso al Lessico Ortografico Scarsa integrazione dei processi di decodifica e
comprensione: la lettura resta stentata
La Dislessia Evolutiva
Come si manifesta?
Fase finale (classe 5^ sc.Primaria-sc. Secondaria 1° grado)
I bambini con DSA possono presentare anche difficoltà :
• Nel riportare l’ordine dei mesi dell’anno, delle stagioni, ecc..
• Nel definire le distanze tra località geografiche
• Nella lettura dell’orologio
• Difficoltà negli automatismi
1)un processo automatico deve essere rapido e accurato
2)deve richiedere minime risorse attentive
Caratteristiche dell’alunno con DSA in classe
• Capacità di attenzione piuttosto breve
• Facile distraibilità
• Affaticamento
• Difficoltà ad automatizzare le procedure ( talora lentezza complessiva)
• Vocabolario non ricco
• Disordine nel quaderno, sul banco, nello zaino, nel diario
• Impulsività, irrequietezza, insofferenza
• Aggressività verso i compagni di classe
• Pigrizia, svogliatezza
• Grande senso di frustrazione
• Effetto negativo del disturbo sul livello di autostima
DIFFICOLTA’ INTERPRETATIVE NEL DSA
LA SVOGLIATEZZAI bambini con DSA vengono
considerati intelligenti e proprio per questo
le loro difficoltà scolastichevengono attribuite a scarsità di impegno
L’INTELLIGENZASi può pensare che le difficoltà
di letto-scrittura siano dovute a scarsa intelligenza
GENITORI SBAGLIATILa Dislessia ha una base genetica
o ereditaria.Spesso un bambino dislessico
ha un genitore dislessicoma cercare le cause del disturbo nella qualità
delle relazioni genitoriali è sbagliato. CAUSA PSICOLOGICAIl DSA comporta per l’alunno un peso psicologico notevole
che richiede talora un sostegno specifico. Ma non sono gli aspetti psicologici la causa del disturbo.
A scuola non impara come gli altri……sarà dislessico?
DI FRONTE A SOSPETTO
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA EFFETTUATA DA SPECIALISTI ATTRAVERSO TEST SPECIFICI
EFFETTI
IMPOSTAZIONE DELLE LINEE DI INTERVENTO A
SCUOLA
INDICAZIONI PER GIUSTI STRUMENTI
DISPENSATIVI E COMPENSATIVI
INTERVENTO RIABILITATIV
O
“SOLLIEVO” NEGLI
ADULTI E NEI
BAMBINI
Dirigente Scolastico e/o Referente della scuola per DSA
Dirigente Scolastico e/o Referente della scuola per DSA
Famiglia SpecialistaServizio Materno
Infantile
LE SCELTE CRITICHE NELLA PRESA IN CARICO
Scuola
• Differenziazione della didattica
• Utilizzazione delle risorse
• Permanenza
Servizio Sanitario
• Assegnazione sostegno
• Terapia :
- Ri/Abilitazione
- Psicoterapia
Famiglia:
Accettazione/negazione
Coinvolgimento/delega
Investimento/rinuncia
COMUNICAZIONE DELLA DIAGNOSI
• Dati raccolti durante la valutazione psicodiagnostica
-COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA E AL BAMBINO
-RELAZIONE
-PASSAGGIO DELLE INFORMAZIONI ALLA SCUOLA E AL PEDIATRA
Si assiste a sentimenti e a comportamenti che segnalano ansia, incredulità, rifiuto, preoccupazione per il futuro ma anche sollievo!! quando si temeva una diagnosi più negativa
RIFIUTO: “ non è possibile che queste difficoltà possano aver radice nella nostra famiglia” INCREDULITA’: “ non avrei mai pensato che fosse possibile”CURIOSITA’: “voglio proprio capire se è capitato a qualcuno di noi” SCOPERTA: “adesso capisco perché anch’io non ho mai letto volentieri”RINFORZO DELL’APPARTENENZA: “ siamo così simili…anch’io ero come te”
Nei primi anni di scuola elementare la famiglia spesso reagisce alle difficoltà inattese con la richiesta di cambiamento della classe per mancanza di adattamento del bambino al metodo adottato dall’insegnante. Ciò aumenta le problematiche perché i bambini dislessici mostrano scarse capacità di adattamento alle situazioni nuove
Più avanti si assiste a fasi alterne tra miglioramenti ( che aumentano il senso di competenza) e stasi ( sentimenti di sfiducia)
La scuola e i genitori devono mettersi in una prospettiva rieducativa a lungo termine in quanto le difficoltà del bambino si riducono in un arco di tempo molto lungo. Il
percorso di acquisizione delle abilità di lettura si configura pieno di ostacoli e di difficoltà con fasi alterne di
miglioramento, di stallo e di regresso. Se il bambino è accompagnato da insegnanti e genitori con equilibrio e
adeguate sollecitazioni didattiche, avrà maggiori possibilità di terminare la sua formazione.
LA FAMIGLIA
Anche se molto dipende dall’età del minore, dalla complessità e dalla gravità del problema, dal contesto di vita, ecc..in tutti i casi la famiglia dovrà:
Affrontare lo stress provocato dalla diagnosi a dagli accertamenti ad essa connessi
Riorganizzare alcune abitudini famigliari a favore del minore
IL RAPPORTO TRA GENITORI E DISLESSICO E’ MOLTO STRETTO
I genitori notano tutti i cambiamenti che avvengono nella sua crescita: nascita, ingresso nella scuola, momento della diagnosi, suo iter scolastico.
I genitori sono un indispensabile supporto e una risorsa insostituibile: è infatti all’interno della famiglia che il bambino trova l’affetto, la solidarietà, la sicurezza che sono indispensabili per affrontare questo difficile cammino scolastico
Dal momento della diagnosi è necessario informare sul problema
Il loro impegno, sia emotivo che di tempo, e’ rivolto anche a gratificare il proprio figlio e ad incoraggiarlo sia nelle attivita’ scolastiche sia in quelle ludico-ricreative-sportive
Fattori che inducono uno sviluppo positivo
• Diagnosi e trattamento specialistico precoci• Buon livello intellettivo• Assenza di altre difficoltà associate • Buona autostima• Autocontrollo e attenzione• Stile genitoriale efficace e capace di rispondere positivamente ad eventi stressanti• Amicizie strette con i pari• Modelli positivi• Buona didattica
Fattori che inducono vulnerabilità• Diagnosi tardiva• Altre difficoltà associate• Scarsa autostima• Stile adattivo evitante• Scarsa regolazione delle emozioni• Controllo esterno e difficoltà attentive• Stile genitoriale inefficace
Rieducazione DSA
RIABILITAZIONE
distinguere tra:INTERVENTO SPECIFICO ( programma ri/educativo)
Incentrato sulla specificità del disturbo. Viene formulato in seguito alla diagnosi specialistica e deve essere
aggiornato sulla base dei successivi controlliPrecoce ed Intensivo ( 1° ciclo scuola primaria)
ATTIVITA’ DIDATTICHE DI RECUPERO
Attuabili dalla scuola per tutto il periodo di scolarità dell’alunno. Fornisce un’assistenza costante nel tempo.
Deve essere aggiornato sulla base delle conoscenze acquisite.
LA RIEDUCAZIONE
OBIETTIVO no “guarire” ma aiutare il bambino con DSA a ridurre gli effetti della sua disabilità sull’acquisizione di abilità importanti come la lettura, scrittura ed il calcolo
QUANDO E COME? Proposte diverse in tempi diversi: no aggressioni terapeutiche indifferenziate ed
interminabili. Scegliere i tempi in cui intensificare l’intervento alternando fasi in cui
l’unico aiuto consiste nel monitoraggio attento delle prestazioni
Interventi
• INTERVENTO PREVENTIVO: nasce dall’identificazione precoce del disturbo (rafforzamento delle abilità metafonologiche)
• INTERVENTO RIABILITATIVO ( O RIEDUCATIVO): recupero di una funzione o di una sua componente che risultano più deficitarie ( cicli di esercitazioni mirate)
• INTERVENTI COMPENSATIVI: quando il disturbo è ormai poco modificabile si vicaria la funzione anziché ripristinarla
Quali sono i limiti attuali?
1) Rimane difficile realizzare una riabilitazione precoce
2) Difficile realizzare una riabilitazione quotidiana - spostamenti - costi -disponibilità degli specialisti
IL COMPITO DELLO SPECIALISTA E DEL
RI-ABILITATORE
• Fare una diagnosi e una prognosi non statica ma evolutiva
• Lavorare per l’accettazione della diagnosi
• Sviluppare un progetto di intervento individualizzato (inizialmente sui processi di apprendimento e più tardivamente stabilire
quali sono gli strumenti compensativi e/o dispensativi più idonei)
• Favorire relazioni positive tra scuola e famiglia
• Migliorare la perseveranza in situazioni di frustrazione
• Ricercare in famiglia un buon accordo sul “cosa c’è da fare” ed uno sguardo positivo al futuro
Le caratteristiche dell’intervento specialisticoLe caratteristiche dell’intervento specialistico
Fase inizialeFase iniziale: l’obiettivo principale è la costruzione dell’abilità :: l’obiettivo principale è la costruzione dell’abilità :
1)1) Acquisizione ( e stabilizzazione ) del codice alfabetico e del Acquisizione ( e stabilizzazione ) del codice alfabetico e del sistema di mappatura grafema-fonemasistema di mappatura grafema-fonema
2)2) Costruzione ( e stabilizzazione) delle operazioni basilari di analisi e Costruzione ( e stabilizzazione) delle operazioni basilari di analisi e sintesi fonemicasintesi fonemica
Fase successiva:Fase successiva: diventa importante l’automatizzazione delle diventa importante l’automatizzazione delle abilità appreseabilità apprese
1) automatizzazione delle operazioni di analisi ortografica1) automatizzazione delle operazioni di analisi ortografica2) automatizzazione delle operazioni di conversione grafema-fonema2) automatizzazione delle operazioni di conversione grafema-fonema3) automatizzazione delle operazioni di sintesi fonemica3) automatizzazione delle operazioni di sintesi fonemica4) automatizzazione delle operazioni accesso lessicale4) automatizzazione delle operazioni accesso lessicale
• Induzione di strategie immediate di compenso ( es alfabetiere Induzione di strategie immediate di compenso ( es alfabetiere personalizzato)personalizzato)
All’esordio del problema …..
• Intervento tardivo Intervento tardivo – Riduzione del danneggiamento
• Riduzione dell’interferenza della decodifica sul controllo dei contenutiRiduzione dell’interferenza della decodifica sul controllo dei contenuti• Uso autonomo delle strategie di compensoUso autonomo delle strategie di compenso• Uso mirato degli strumenti dispensativiUso mirato degli strumenti dispensativi• Sostegno alle funzioni affettive e socialiSostegno alle funzioni affettive e sociali
A disturbo stabilizzato ….
Come si sente chi è in difficoltà?
• Il bambino con DSA si trova a far parte di un contesto ( scuola) nel quale vengono proposte attività per lui troppo complesse e astratte
• Si confronta con i compagni e non si sente membro del gruppo
• Continue sollecitazioni dell’adulto: “ stai più attento!” “ impegnati di più!”
• Spesso non trova soddisfazione neanche in attività extrascolastiche
• Matura un forte senso di colpa
• Ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui ( insegnante e genitori)
• Mette in atto meccanismi di difesa ( disimpegno, bullismo, aggressività, inibizione, chiusura)
La scuola e i DSA
L’INSEGNANTE PUO’…
2) riconoscere la frustrazione provata dal bambino
3) riconoscere eventuali problemi comportamentali e di autostima
4) sviluppare un buon rapporto con la famiglia
1) sviluppare un buon rapporto con il bambino
6) riconoscere le potenziali differenze tra le abilità verbali ed il lavoro scritto
5) ricordarsi che il bambino apprende, ma in modo diverso
7) fare attenzione che i compagni capiscano che essere dislessici non significa essere poco intelligenti, per evitare al bambino umiliazioni e derisioni
Aiuti e suggerimenti….
Consigli in classe:
• Aiutarlo nell’organizzazione del diario ( scrivergli o controllare le materie giornaliere)
• Se il bambino presenta difficoltà attentive fare pause, porgli domande dirette sull’argomento
• In caso di difficoltà a stare seduto a lungo dargli incarichi di responsabilità per farlo alzare dal banco
• Leggere a voce la spiegazione degli esercizi da svolgere ( anche testi di problemi)
• Fornire schemi per analisi grammaticale e logica, tavola pitagorica, tabella dei numeri, tabella delle misure, linea dei numeri, calcolatrice : PERSONALIZZATE!
• Assicurarsi che le cose scritte alla lavagna per essere copiate rimangano fino a che tutti gli alunni abbiano copiato e scrivi se possibile in stampato maiuscolo
• Controlla, tutte le volte che puoi, passando tra i banchi, che ogni cosa sia copiata correttamente sui quaderni e sui diari, anche se i ragazzi sono grandi
• Ricorda che i dislessici, nel corso della loro vita, dovranno usare degli ausili per sopperire alle loro difficoltà, quindi incoraggiateli ad imparare bene la tastiera, l’uso della calcolatrice, a scrivere al computer a casa e a scuola.
Introdurre il computer come strumento compensativo per tutti gli alunni
• Non essere avaro nelle gratificazioni ed usa il rinforzo come strumento usuale
• Richiedere agli specialisti controlli periodici sull’evoluzione degli apprendimenti per confrontarsi sugli obiettivi e abilità da raggiungere
• Programmare incontri periodici anche con la famiglia per condividere un percorso educativo
E poi nel materiale:
• La penna cancellabile è meglio della stilografica
• Evitare astucci pieni di oggetti attraenti
• Usare quaderni con fogli spessi, con margini e copertine rigide
• Evidenziate, se occorre, l’inizio della riga o del quadretto, con un puntino colorato
Rapporti con la famiglia
RISCONTRO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI IN CLASSE E CORREZIONE DELLE VERIFICHE
• Chi segue il ragazzo a casa necessita inoltre conoscere:
- Quali attività sono state svolte nella mattinata a scuola e quali compiti sono stati assegnati ( copia degli appunti dettati)
- Quali argomenti sono da ripassare perché non adeguatamente assimilati ( es verifiche negative) . Sarebbe utile che l’insegnante consegnasse la fotocopia della verifica con le correzioni apportate
MAGGIORI PROBLEMI: LENTEZZA E AFFATICABILITA’tempi e i modi delle verifiche
• La LENTEZZA E L’AFFATICABILITÀ sono causa di un impegno quotidiano di più ore sia a scuola che casa
• A volte questo porta alla rinuncia di attività sportive- ricreative- ludiche e ciò sarebbe assolutamente da evitare
E’ necessario quindi ridurre il carico di compiti ( selezionare loro gli esercizi più utili o di fornire sintesi)
E’ importante che l’impegno quotidiano del pomeriggio e i momenti di riabilitazione vengano riconosciuti dagli insegnanti come momenti di responsabilità ed impegno e che l’alunno venga adeguatamente gratificato
COME INSEGNARE LE ABILITA’ DI STUDIO
• Predisponi periodicamente percorsi sulle abilità di studio, sulla preparazione di mappe concettuali, di schemi, di sottolineature.
• Programma le interrogazioni perché ciò responsabilizza e da fiducia in se stessi.
• Avvisa 10 minuti prima di interrogare, per dare il tempo di prepararsi psicologicamente
• Mostra schemi e fai preparare schemi il più spesso possibile• Fai spiegare ai ragazzi tra loro i diversi modi che ognuno usa per prepararsi,
per stare attento, per studiare• Uso di materiale audiovisivo ed altri sussidi
( registratore, computer, dvd,etc..)
• Ricordati che i ragazzi dislessici hanno bisogno di più tempo e non devono essere penalizzati per questo.
VALUTAZIONE
• Valuta separando l’errore dal contenuto• Fai capire che gli errori sono sempre migliorabili • Metti pochi segni rossi, fai attenzione all’impegno e valuta diversamente da come
valuti la classe• Lascia usare liberamente gli strumenti di compensazione
Consigli specifici• L’argomento della verifica va definito precedentemente (possibilmente su un unico
argomento )• Le verifiche orali sono preferibili a quelle scritte ( diff di lettura)• Le verifiche scritte con risposte chiuse sono indicate per gli alunni con difficoltà
nell’esposizione orale, di accesso lessicale• Attenzione particolare alla grafica della verifica o del testo da studiare
Consigli generali
Il contrasto
• Come effetto visivo il contrasto può attirare l’attenzione del lettore verso le informazioni essenziali.
- Contrasto fra testo e sfondo
Un testo scuro su sfondo bianco è più facile da leggere
Un testo scuro su sfondo scuro è difficile da leggere
Anche un testo chiaro su sfondo scuro è difficile da leggere
- Contrasto con evidenziazioni
- Contrasto con evidenziazioni e colore
-Gli elementi più grandi posti accanto agli altri più piccoli attirano l’attenzione
Usare dimensioni grandi del carattere per le INFORMAZIONI ESSENZIALI
Un uso attento dei colori può indirizzare l’attenzione del lettore
Troppe evidenziature ottengono l’effetto contrario
L’uso eccessivo del grassetto fa apparire la pagina pesantee si rischia che l’alunno trovi il testo brutto e faticoso
Così il grassetto attira l’attenzione su un punto specifico
-Contrasto con spazio bianco
- Contrasto con linee scure
L’uso dello spazio bianco attorno al testo aumenta la rapidità di lettura e la comprensione
L’uso dello spazio bianco attorno al testo aumenta la rapidità di lettura e la comprensione
La sottolineatura delle parole può rendere difficile la decodifica, soprattutto delle parole contenenti
lettere con tratti discendenti, come oggi, pigna, quegli, hobby
L’orientamento• La disposizione del testo e degli elementi grafici sulla pagina
crea un flusso
Cerchia le cose che stanno succedendo nell’epoca in cui vive Li Sisi
*La gente avvia le proprie attività economiche
*La gente lavora per imprese private
*Le mode arrivano da Hong Kong
Cerchia le cose che stanno succedendo nell’epoca in cui vive Li Sisi
•La gente avvia le proprie attività economiche
•La gente lavora per imprese private
•Le mode arrivano da Hong Kong
Il carattere• Scelta del tipo di carattere ( font) e dello stile, dimensioni
La scelta del font influisce in modo determinante sulla leggibilità di un testo quindi sulla possibilità, da parte degli alunni , di acquisire le informazioni.
La scelta del font influisce in modo determinante sulla leggibilità di un testo quindi sulla possibilità, da parte degli alunni , di acquisire le informazioni.
La scelta del font influisce in modo determinante sulla leggibilità di un testo quindi sulla possibilità, da parte degli alunni , di acquisire le informazioni.
La scelta del font influisce in modo determinante sulla leggibilità di un testo quindi sulla possibilità, da parte degli alunni , di acquisire le informazioni.
• I testi, a seconda del destinatario, non devono superare le 150-250 parole complessive• Le parole devono essere il più possibile tratte dal Vocabolario di base• Le frasi devono essere brevi e semplici, coordinate più che subordinate• È preferibile ripetere il soggetto e l’oggetto anziché ricorrere a pronomi,
specialmente se possono essere riferiti a cose o persone diverse e pertanto generare equivoci
Tra i modi verbali l’indicativo è da preferire al congiuntivo• Tra i tempi dell’indicativo sono da usare: presente, passato prossimo, futuro semplice• La forma passiva va evitata il più possibile• Sono da evitare le doppie congiunzioni e le doppie negazioni
LO STUDIO DISCIPLINARE nel buon lettore:-Viene effettuato quasi esclusivamente tramite la lettura
-Richiede continui processi di controllo
-I processi di controllo si realizzano attraverso la ri-lettura
LO STUDIO DELL’ALUNNO CON DISTURBO DI APPRENDIMENTO:
-tendenza a leggere solo una volta
-utilizzo quasi esclusivo di una delle due vie
-difficoltà ad accettare gli strumenti compensativi perché considerati marcatori di difficoltà
-l’eccessivo controllo sui processi e sulla tecnica ne riduce i controllo e la revisione ( processi metacognitivi)
UTILIZZO DELLE MAPPE CONCETTUALI e/o MENTALI
• Le mappe servono per accedere alle informazioni in autonomia minimizzando il deficit strumentale che impedisce loro di usufruire di testi tradizionali
• Si basano su un criterio gerarchico-associativo che ne determina una memorizzazione soprattutto visiva
Le mappe concettuali o quelle mentali possono essere utilizzate per scopi diversi quali per es:
- Nello studio, per ridurre il carico del materiale da leggere e per memorizzare meglio ( memoria visiva)
- Nel ripasso, in preparazioni di interrogazioni e/o verifiche scritte- Problem solving- Per prendere appunti- Per una esposizione più fluente nelle interrogazioni- Per rappresentare una traccia di un testo
Correlazione fra mappe e stile di apprendimento degli studenti dislessici
• Le informazioni vengono presentate in ambiente di lavoro visivo particolarmente adatto a studenti per i quali il pensiero visivo è prevalente su quello verbale
• I concetti sono rappresentati con immagini, colori, forme, parole chiave o frasi minime
• La strutturazione di una mappa consente che i concetti siano organizzati indipendentemente da una rigorosa struttura grammaticale della frase
• Consente una riduzione del testo a beneficio non solo della facilitazione del processo di apprendimento ma anche della riduzione del tempo necessario per lo studio
• Consentono una rapida visione d’insieme dell’argomento
Mappe cartacee e software
• LIMITI DELLE MAPPE IN CARTACEO
1) Difficoltà di lettura in caso di disgrafia, errori ortografici, diff. spaziali
2) Impossibilità di riorganizzazione o espansione dei concetti
• VANTAGGI DELL’USO DI UN SOFTWARE
1) Non presenta limiti di spazio
2) Aspetto finale ordinato e accattivante
3) Possibilità di modificare
4) Controllo ortografico, sintesi vocale, cataloghi di immagini…
www.ispiration.com/freetrial/index.cfm
MISURE DISPENSATIVE E
COMPENSATIVE
Le misure dispensative
• Prove orali al posto di scritte• Prove ridotte o tempo maggiore• Interrogazioni programmate• Minor quantità di lavoro a casa• Dispensa da alcune prestazioni es. lettura a voce alta,
scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline.
• Dispensa dallo studio di lingue straniere e lingue antiche ( almeno in forma scritta)
• Evitare di consegnare del materiale scritto a mano e prediligere quello stampato maiuscolo
Le misure compensative
-strumenti che compensano la debolezza funzionale del disturbo-diminuiscono il carico delle difficoltà, in questo modo permettono al soggetto di liberare l’attenzione per compiti cognitivi più complessi- sono da considerare una sorta di protesi
• Tavola pitagorica• Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche• Calcolatrice• Registratore• Computer ( programmi di videoscrittura con correttore
ortografico e sintesi vocale )
Limite delle misure compensative non modificano alcune caratteristiche tipiche dei DSA es. lentezza operativa
Gli arnesi dell’autonomia
Computer• Carlo II ( con sintesi vocale, controllo ortografico e
predittore ortografico)• Power Point o “Softkids”• Enciclopedia Multimediale
Indirizzi utiliwww.dislessia.it
Riferimenti tecnico scientifici/tecnologie disponibili
• Enciclopedie multimediali: es.“Microsoft Encarta” e “Omnia De Agostini”• Traduttori: “Power Traslator Pro” ( www.questar.it) , traduttore di Carlo
Mobile ( www.anastasis.it)
Lettura, scrittura, calcolo:www.areato.orgdidatticamente.netaisi.itImparacliccando.itivana.itiannaronca.itRhoda.itFiodor’s
Perché la videoscrittura?• Controllo ortografico: consente di identificare le parole che
non sono scritte in forma ortografica corretta• Predittore ortografico: prevede a seconda delle prime lettere
digitate la parola che il soggetto sta per scrivere sulla base del lessico di ciascun soggetto e dalla frequenza di utilizzo di quella singola parola
Consente di economizzare lo sforzo per scrivere testi , rende disponibili le lettere , allena la competenza ortografica, permette testi puliti e più controllabili
Richiede conoscenza della tastiera, capacità di digitazione,capacità anche limitata di analizzare le componenti fonologiche delle parole e conoscenza dei loro corrispettivi grafici
Scrittura Registratore al posto degli appuntiCarta copiativaScelta delle righe e dei quadrettiSegni particolari per scelta riga
Video scrittura con correttore o predittore ortografico.Software con riconoscimento vocaleSintesi vocale( es CARLO)
Lettura Utilizzo del segna rigaAttenzione alla grandezza del carattere e spaziatura
Sintesi vocali e scannerLibri elettroniciScanner a penna
Matematica Tavola pitagorica, linea dei numeriTabelle con formule e misure
CalcolatriceFogli elettronici di calcolo
Studio Fogli con schemi e graficiAiuti nell’organizzazione del lavoro scolastico (cartelline, fogli colorati, evidenziatori)Linea del tempoCartine geografiche
Software per mappe mentaliRegistratori con controllo del parlatoOrganizer elettroniciBeeper dei cellulariRicerche su internet
Ausili tecnologici
RIEDUCAZIONE
integrazione tra riabilitazione e scuola
Cosa può fare la scuola?
ATTENZIONE E RICERCA
Occorre favorire dei rapporti ancora poco considerati:
Diagnosi/ ricadute operative didattiche
Progetto riabilitativo/ ruolo della scuola
I PREREQUISITI COSTRUTTIVI
Per imparare a leggere e a scrivere l’alunno deve acquisire 4 concetti che sono alla base del sistema di scrittura:
1) Quanti fonemi ci sono in una parola?2) Quali sono i fonemi della parola?3) Come questi fonemi sono disposti?4) Come questi fonemi sono rappresentati?
Abilità metafonologiche o consapevolezza fonologica (= manipolare coscientemente la struttura fonologica delle parole)
Abilità metafonologica: •Segmentazione e fusione fonemica
Lettura•Accesso al testo scritto(corretta corrispondenza grafema-fonema)
Scrittura •Passaggio dalla fase sillabico-alfabetica alla fase alfabetica convenzionale • Competenza ortografica
Obiettivi
L’attività di recupero si è svolta:1° mese tutti i giorni x 10 minuti
(training metafonologico)dal 2° mese in sessioni di 15-20 minuti,
3 volte alla settimana a scuola e 2 volte alla settimana (casa – riabilitazione) per un periodo di 6 mesi circa.
Tempi
Organizzazione del lavoro
L’attività è stata condotta a scuola dalle insegnanti con supervisione settimanale della psicopedagogista
Materiale cartaceo (es.lettere mobili, liste di sillabe, parole, schede) e informatizzatoStrumenti e
attività
Verifica finale
Prove standardizzate di lettura e scrittura ( dettato)
A scuola…LINEE GUIDA
attività svolte regolarmente in classe
• Lavoro quotidiano sull’analisi fonologica delle parole
• Utilizzo di riferimenti visivi stabili per l’acquisizione dei grafemi (alfabetiere personalizzato e sempre visibile)
• Uso esclusivo dello stampato maiuscolo per tutto il percorso di acquisizione della scrittura e di script per la lettura
• Alla lavagna scrittura in stampato maiuscolo
(PAROLE BISILLABE PIANE)
SEGMENTAZIONE FONEMICA
OCA ________________________________APE _________________________________CASA _________________________________
TOPO _________________________________RANA _________________________________SOLE _________________________________MARE _________________________________LUPO _________________________________PANE _________________________________SALE _________________________________NIDO _________________________________
IN QUESTA SCATOLA METTIAMO TUTTE LE PAROLE CHE INIZIANO CON….Ritaglia e incolla
A a ----------------------------------------------
----------------------------------------------
----------------------------------------------
----------------------------------------------
---------------------------------------------
---------------------------------------------
---------------------------------------------
---------------------------------------------
TC
Identificare il suono iniziale delle parole attraverso una scelta di immagini stabili e ad alto valore d’immagine per il bambino
Es: C di CASA
1°) Lettura di sillabe
to te ti tu ta
me ma mu mi mo
fo fe fi fu fa
pa pe pi pu po
va vi vo ve vu
no ne ni nu na
le la li lo lu
su so sa si se
ru ra ri re ro
ba bo bu bi be
da do du di de
go ga gu gi ge
ca co cu ci ce
1°T._____2°T.______N° sillabe 130
S
B A N A
V
D
L
M
A R E
R
Z
Come inizia e come finisce la parola?
O L
U B
O P
A S
A N
O S
E T
COMPLETA LA PAROLA
A O A
A O O
A I A
U O A
I A O
GIOCO CON LE LETTERE MOBILI
O M T P AER
Scrivi con le lettere che sono sul tavolo la parola“PORTA”
P
Esempio:Prendi tanti cartoncini quante sono le parole della frase
che io ti dirò e mettili davanti a te:“Il cane beve”
Bravo! e ora, prima di scrivere la frase sul quaderno, devi ripeterla lentamentetoccando un cartoncino per ogni parola
IL…… CANE….. ….. BEVE
MIA SORELLA
Abilitazione …all’apprendimento
In seguito a quanto osservato e in riferimento delle Circolari Ministeriali prot. n° 4099/A/4 del 5/10/2004 e prot. n° 26/A 4° del 5/01/2005 si ritiene opportuno allegare le seguenti indicazioni didattiche da applicarsi nel gruppo-classe STUDIO E VERIFICHE: Evitare lo studio mnemonico di parole e dati o poesie prive di rima Assegnare verifiche più brevi e darle più tempo per eseguirle Privilegiare e programmare le interrogazioni orali su argomenti predefiniti permettendole di consultare una mappa concettuale o uno schema che lo aiuti a ricordare ed esporre meglio. Leggere le consegne degli esercizi e verificarne la comprensione Se si vuole verificare una semplice produzione: a) Favorire l’uso di schemi testuali:si può procedere tramite l’uso di immagini ( disegni, foto, vignette) da descrivereb) Dato un elenco di parole le si chiede di produrre, per ognuna di esse, una frase. SCRITTURA: Evitare di farlo scrivere alla lavagna Evitare l’uso del corsivo Evitare di far prendere appunti, ricopiare testi ( anche dalla lavagna il compito di copiatura risulta difficile) Controllare che scriva correttamente i compiti sul diario Fornirgli gli appunti dettati su supporto digitalizzato o cartaceo stampato ( preferibilmente arial o comic sans o Times new roman 14-16) Grammatica: permettergli di utilizzare schemi di grammatica semplificati personalizzati
LETTURA: Evitare la lettura ad voce alta davanti ai compagni ( eventualmente si può preparare in anticipo sulle righe da leggere) La comprensione del testo risulta migliore se è utilizzato lo stampato maiuscolo ( carattere da preferire agli altri anche per i testi dei problemi e per prove di verifica scritte) La comprensione del testo, essendo strettamente correlata alla decodifica, per Matteo risulta migliore solo dopo una lettura ripetuta e corretta e ciò richiede tempi maggiori. LINGUE STRANIERE Privilegiare e valutare la forma orale MATEMATICA Consentire l’uso della tavola pitagorica e della linea dei numeri Consentire l’uso di tabelle di misura, di peso, di geometria,ecc.. Semplificare la terminologia o di abbinarla sempre a esempi pratici: M. presenta difficoltà nella comprensione e memorizzazione di termini specifici (es.maggiore-minore, crescente-decrescente, addizione, sottrazione,….) Fornire i testi dei problemi già dattiloscritti o scritti in stampatello dall’insegnante
Incentivare l’utilizzo del supporto grafico durante l’esecuzione dei problemi
GRAZIE