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Aperitivo con immagini - QUATTRONET2quattronet2.it/wp-content/uploads/2014/04/Quattro_210.pdf ·...

Date post: 04-Aug-2020
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Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 - tel. 02 45477609 – 3381414800 - e-mail: [email protected] Sito internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni. Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, Valentina Geminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, Alberto Tufano. Ha collaborato a questo numero: Margherita Maroni. Tiratura 16.800 copie. COPIA OMAGGIO Giornale di informazione e cultura della zona 4 Anno XXIII, numero 210, novembre 2019 ATHOS 12 novembre – 7 gennaio 2020 Storie di brand e innovazione nel sud est di Milano Mostra fotografica a cura di QUATTRO Martedì 12 novembre ore 19 Inaugurazione presso il ristorante La Cucina dei Frigoriferi Milanesi, via Piranesi 10 Nel ristorante dello chef Marco Tronconi, che da sempre ospita anche incontri culturali e rassegne d’arte, con l’aperitivo con finger food a 8 euro, potrete visitare la mostra fotografica di Rita Cigolini con le foto di oggetti e prodotti di alcune delle principali fabbriche della nostra zona, bandiere dell’innovazione e del design italiani. A illustrare la mostra, Stefania Aleni, curatrice insieme all’architetto Vito Redaelli del libro Storie industriali. Passato e presente nel sud est di Milano e l’autrice degli scatti, Rita Cigolini. La mostra sarà aperta fino al 7 gennaio e sarà visitabile negli orari di apertura del ristorante, dalle 8 alle 15 e dalle 18 alle 24. Aperitivo con immagini Dopo la pubblicazio- ne nel 2017 del libro Milano sud ritratti di fabbriche 35 anni dopo di Giuseppe Corbetta edito da QUATTRO, accom- pagnato da una mo- stra fotografica espo- sta anche in Cascina Cuccagna, è prose- guita la ricerca stori- co fotografica svolta da Giuseppe Corbetta, Stefano De Crescenzo e Andrea Corbetta nella zona nord di Milano, che viene mostrata ora in anteprima con una prima tranche di fotografie realizzate tra il 2017 e il 2019 nelle periferie industriali ritratte da Gabriele Basilico oltre 35 anni fa. La mostra intitolata “Milano nord ritratti di fab- briche 35 anni dopo” si tiene presso lo Spazio MiFAC di via Santa Marta 18, dal 5 al 17 no- vembre a ingresso gratuito - Orari: 15.30-19.30 (chiuso il lunedì e domenica 10 novembre). Evento BookCity Sabato 16 novembre ore 18 Milano ritratti di fabbriche revisited: la periferia rivelata con Giovanna Calvenzi, Roberta Valtorta, Stefania Aleni e Giuseppe Corbetta. Da Milano sud a Milano nord, ritratti di fabbriche in mostra Tra storia e strumenti di scrittura e di calcolo L a lettera di tre pagine di Alessandro, un residente del nostro municipio, nelle im- mediate vicinanze di via Piranesi, non riusciamo proprio a pubblicarla per intero, ma cerchiamo di sintetizzarla rispettandone lo spi- rito civico e la consapevolezza, ampiamente condivisibile, “che la rinascita della città passa prima ancora che dai grandi progetti, da una maggior cura del territorio e dell’arredo urbano, del verde e dei servizi, nonché della pulizia e decoro che sono poi il vero valore aggiunto che una città deve riservare ai cittadini e ai turisti”. L’area considerata è l’asse che dall’aeroporto di Linate arriva fino in viale Campania/Mugel- lo, ovvero i viali Forlanini e Corsica, porta di accesso alla città: “Lungo il viale Forlanini non si può non notare il muro scrostato, pericolante e imbrattato dai soliti graffiti dell’ex azienda chimica DAC dismessa negli anni 90 e ora oc- cupata da una serie di attività; sotto i ponti della tangenziale vi sono gruppi di tende/baracche occupate da senza tetto e poco più avanti il mu- ro della ex polveriera che separa il cantiere di M4 da viale Forlanini, è anch’esso degradato e pericolante! Non sarebbe il caso, di “chiude- re” i cantieri con delle cesate e abbellirle o co- lorarle come fatto lungo l’asse della M4?” Ol- trepassati i tre ponti di viale Corsica, il lettore denuncia sporcizia e assenza di manutenzione nel parterre centrale alberato (compreso tra via Negroli e via B. Sassi) (ad esempio “il parapetto giallo che separa il parterre dalla corsia prefe- renziale è arrugginito e ammaccato in diversi punti da anni, in alcuni tratti mancante; le siepi sono sparute, spelacchiate e assenti in diversi punti; anche l’asfalto stesso è oramai pesan- temente compromesso”. Arriviamo allo slargo all’altezza di via Batti- stotti Sassi: “Vi è ancora traccia dei binari del- l’ex capolinea del tram davanti alla Banca Po- Radiografia di un quartiere (Corsica e dintorni) Come promesso, presentiamo anche in zona 4 il libro di Umberto Di Donato, presidente del Museo della Macchina da Scrivere, dal titolo “LE TASTIERE MAGICHE di scrittori e personaggi importanti”. Si tratta di un lungo viaggio da Magonza a Ivrea passando per Novara, Chicago e Brooklyn, tra storia e strumenti di scrittura e di calcolo, accompagnato da una lunga car- rellata delle macchine più interessanti della sua collezione, quelle ado- perate da scrittori e personaggi importanti della politica, da giornalisti e imprenditori. Vi aspettiamo! Mercoledì 20 novembre ore 17.30 Presso la Biblioteca Calvairate via Ciceri Visconti angolo piazzale Martini Presentazione del libro LE TASTIERE MAGICHE di Umberto Di Donato - Ed. QUATTRO Intervengono: Stefania Aleni, direttore di QUATTRO Umberto Di Donato, presidente del Museo della Macchina da Scrivere segue a pag. 2
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Page 1: Aperitivo con immagini - QUATTRONET2quattronet2.it/wp-content/uploads/2014/04/Quattro_210.pdf · Martedì 12 novembre ore 19 Inaugurazione presso il ristorante La Cucina dei Frigoriferi

Editore: Associazione culturale QUATTRO. Registrato al Tribunale di Milano al n. 397 del 3/6/98. Sede legale: viale Umbria 58, 20135 Milano Redazione: via Tito Livio 33 - tel. 02 45477609 – 3381414800 - e-mail: [email protected] internet: www.quattronet2.it Videoimpaginazione: SGE Servizi Grafici Editoriali Stampa: Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento Galeati Via Selice, 187/189 - IMOLA (BO). Direttore responsabile: Stefania Aleni.Redazione: Vanda Aleni, Fiorenza Auriemma, Patrizia Avena, Lorenzo Baio, Sergio Biagini, Athos Careghi, Luca Cecchelli, Giovanni Chiara, Rita Cigolini, Lidia Cimino, Antonella Damiani, Elena Gadeschi, ValentinaGeminiani, Giovanni Minici, Gianni Pola, William Porzio, Francesco Pustorino, Alberto Raimondi, Emiliano Rossi, Azzurra Sorbi, Riccardo Tammaro, Alberto Tufano. Ha collaborato a questo numero: MargheritaMaroni. Tiratura 16.800 copie. COPIA OMAGGIO

Giornale di informazione e cultura della zona 4

Anno XXIII, numero 210, novembre 2019

ATHOS

12 novembre – 7 gennaio 2020Storie di brand e innovazione nel sud est di MilanoMostra fotografica a cura di QUATTRO

Martedì 12 novembre ore 19Inaugurazione presso il ristorante La Cucina dei Frigoriferi Milanesi, via Piranesi 10

Nel ristorante dello chef Marco Tronconi, che da sempre ospita anche incontri culturali e rassegned’arte, con l’aperitivo con finger food a 8 euro, potrete visitare la mostra fotografica di RitaCigolini con le foto di oggetti e prodotti di alcune delle principali fabbriche della nostra zona,bandiere dell’innovazione e del design italiani. A illustrare la mostra, Stefania Aleni, curatriceinsieme all’architetto Vito Redaelli del libro Storie industriali. Passato e presente nel sud est diMilano e l’autrice degli scatti, Rita Cigolini.La mostra sarà aperta fino al 7 gennaio e sarà visitabile negli orari di apertura del ristorante,dalle 8 alle 15 e dalle 18 alle 24.

Aperitivo con immagini

Dopo la pubblicazio-ne nel 2017 del libroMilano sud ritrattidi fabbriche 35 annidopo di GiuseppeCorbetta edito daQUATTRO, accom-pagnato da una mo-stra fotografica espo-sta anche in CascinaCuccagna, è prose-guita la ricerca stori-co fotografica svoltada Giuseppe Corbetta, Stefano De Crescenzoe Andrea Corbetta nella zona nord di Milano,che viene mostrata ora in anteprima con unaprima tranche di fotografie realizzate tra il 2017e il 2019 nelle periferie industriali ritratte daGabriele Basilico oltre 35 anni fa.La mostra intitolata “Milano nord ritratti di fab-briche 35 anni dopo” si tiene presso lo SpazioMiFAC di via Santa Marta 18, dal 5 al 17 no-vembre a ingresso gratuito - Orari: 15.30-19.30(chiuso il lunedì e domenica 10 novembre).

Evento BookCity Sabato 16 novembre ore 18Milano ritratti di fabbriche revisited: la periferia rivelata con Giovanna Calvenzi, Roberta Valtorta, Stefania Aleni e Giuseppe Corbetta.

Da Milano sud a Milano nord, ritratti di fabbriche in mostra

Tra storia e strumenti di scrittura e di calcolo

La lettera di tre pagine di Alessandro, unresidente del nostro municipio, nelle im-mediate vicinanze di via Piranesi, non

riusciamo proprio a pubblicarla per intero, macerchiamo di sintetizzarla rispettandone lo spi-rito civico e la consapevolezza, ampiamentecondivisibile, “che la rinascita della città passaprima ancora che dai grandi progetti, da unamaggior cura del territorio e dell’arredo urbano,del verde e dei servizi, nonché della pulizia e

decoro che sono poi il vero valore aggiunto cheuna città deve riservare ai cittadini e ai turisti”.L’area considerata è l’asse che dall’aeroportodi Linate arriva fino in viale Campania/Mugel-lo, ovvero i viali Forlanini e Corsica, porta diaccesso alla città: “Lungo il viale Forlanini nonsi può non notare il muro scrostato, pericolantee imbrattato dai soliti graffiti dell’ex aziendachimica DAC dismessa negli anni 90 e ora oc-cupata da una serie di attività; sotto i ponti dellatangenziale vi sono gruppi di tende/baraccheoccupate da senza tetto e poco più avanti il mu-ro della ex polveriera che separa il cantiere diM4 da viale Forlanini, è anch’esso degradatoe pericolante! Non sarebbe il caso, di “chiude-re” i cantieri con delle cesate e abbellirle o co-

lorarle come fatto lungo l’asse della M4?” Ol-trepassati i tre ponti di viale Corsica, il lettoredenuncia sporcizia e assenza di manutenzionenel parterre centrale alberato (compreso tra viaNegroli e via B. Sassi) (ad esempio “il parapettogiallo che separa il parterre dalla corsia prefe-renziale è arrugginito e ammaccato in diversipunti da anni, in alcuni tratti mancante; le siepisono sparute, spelacchiate e assenti in diversipunti; anche l’asfalto stesso è oramai pesan-temente compromesso”.Arriviamo allo slargo all’altezza di via Batti-stotti Sassi: “Vi è ancora traccia dei binari del-l’ex capolinea del tram davanti alla Banca Po-

Radiografia di un quartiere(Corsica e dintorni)

Come promesso, presentiamo anche in zona 4 il libro di Umberto Di Donato, presidente del Museodella Macchina da Scrivere, dal titolo “LE TASTIERE MAGICHE di scrittori e personaggi importanti”.Si tratta di un lungo viaggio da Magonza a Ivrea passando per Novara, Chicago e Brooklyn, tra storiae strumenti di scrittura e di calcolo, accompagnato da una lunga car-rellata delle macchine più interessanti della sua collezione, quelle ado-perate da scrittori e personaggi importanti della politica, da giornalistie imprenditori. Vi aspettiamo!

Mercoledì 20 novembre ore 17.30Presso la Biblioteca Calvairate via Ciceri Visconti angolo piazzale Martini

Presentazione del libro

LE TASTIERE MAGICHEdi Umberto Di Donato - Ed. QUATTROIntervengono:Stefania Aleni, direttore di QUATTROUmberto Di Donato, presidente del Museo della Macchina da Scrivere

segue a pag. 2

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polare di Milano, in un tratto dove si accumula immondizia, fo-glie secche mai rimosse, relitti di moto e bici e sciatteria gene-rale! Il lato opposto di viale Corsica (lato numeri pari) è impu-nemente occupato dalle auto (dei residenti?) in mezzo a fango,rifiuti e altre schifezze. Le auto qui andrebbero rimosse comeè stato fatto da corso 22 Marzo in poi! Analoga situazione perle auto parcheggiate sui marciapiedi in mezzo a fango e detritinelle via adiacenti e in viale Campania (dove si potrebbero rea-

lizzare veri par-cheggi magari po-sando green-blocko autobloccante)”. Il problema delparcheggio è cita-to anche quandosi parla di vialeMugello e si pro-pone di mantene-re solo un corsiaper le bici renden-dola bi-direziona-le, recuperandoposti auto dall’al-tro lato, o quandosi chiedono par-cheggi a lisca dipesce in via Cena.“Un altro proble-ma – prosegue lalettera - riguardapoi l’occupazioneabusiva da partedi taluni soggetti

delle palazzine ex macello (vedi Macao), gioiello architettonicoliberty anni ’20 del 900, vergognosamente imbrattate e abban-donate a se stesse; purtroppo il Comune, tollera da anni questoscempio e senza alcuna azione di contrasto”. Altri punti critici segnalati sono i cestini sempre traboccanti acausa dell’inciviltà dei cittadini, la mancanza di alberature, ilparchetto di via Terenzio, soprattutto l’area bambini, piazzaGrandi “trascurata e sciatta”, oltre al capitolo riguardante il tra-sporto pubblico.

A questo proposito, segnaliamo che c’è stata una raccolta difirme per chiedere il ripristino delle due fermate soppresse (unaper senso di marcia) in viale Corsica a seguito dei lavori fattiper le nuove fermate. La mancata preventiva informazione e pre-

sentazione del progetto hanno colto i residenti di sorpresa e creatomalcontento. Si attende un confronto con l’assessore alla mobilità,ma non abbiamo la data nel momento in cui scriviamo.

Stefania Aleni

Bocciofila ForlaniniLa Bocciofila Forlanini, regolare associazione sportiva affiliataalla FIB, il venerdì sera apre le porte a quanti, liberamente, vo-gliano avvicinarsi al gioco delle bocce o desiderino passare laserata sfidando gli iscritti; la sede è in via Dalmazia 11 e chiedetedi giocare: non verrete respinti. Non solo, anche gli appassionati

del gioco delle carte possono “bussare” alla porta del circolo eimpegnarsi in partite con gli affezionati frequentatori di questabocciofila ben organizzata, con un presidente pieno di idee evoglia di fare divenuta punto di riferimento per chi in zona de-sidera trascorrere il proprio tempo tra un “rigolo” o un “al volo”o cercare di fare “primiera e settebello” a scopa. Alla fine unospritz al bar per festeggiare non importa se si è vinto o perso.Quando si dice essere organizzati, volonterosi e disponibili verso tutti.Circolo Ricreativo Bocciofilo Forlanini - Via Dalmazia 11- Tel.02738 1601

S.B.

Università della Terza Età Auser È partita lo scorso 14 ottobre la sessione autunnale 2019 dellaUniversità della Terza Età Auser Municipio 4, presso la Salaconsiliare di via Oglio 18.Le lezioni si tengono il lunedì dalle 15 alle 17. Pur essendo pre-feribile e consigliato seguire tutto il programma, vi segnaliamoalmeno i prossimi incontri:Arte: Leonardo” l’uomo e il genio” Docente: Simone Sancassani, 11 e 18 novembreStoria: Cleopatra regina di Roma Docente: Marisa D’Aloiso, 25 novembreSpettacolo: Storia dei canti di Natale Docenti: Marco Brambilla e Nadia Serao, 2 dicembrePer informazioni potete contattare i tutor volontari Auser MilanoRogoredo cell. 3473346729

Nasce il Comitato Italia VivaMunicipio 4Si sta costituendo in municipio 4 il “ComitatoItalia Viva Milano 4”, per offrire uno spazio aper-to di confronto e partecipazione sui temi locali,per fare proposte, contribuendo al bene comune.Chi fosse interessato può inviare una mail a [email protected]

Che cos’è il Progetto SollievoA febbraio di quest’anno ha avuto inizio un percorso innovativoper la sua impostazione, denominato Progetto Sollievo, per darerisposte al problema del consumo di droga nell’area della sta-zione di Rogoredo. Il progetto è stato ideato dalla FondazioneEris, che ha sede in zona Lambrate, e il percorso proposto siavvale di una rete cittadina di associazioni del privato socialee di un servizio SerD, con medici e specialisti qualificati.Il progetto risulta essere un utile modello per contrastare conmodalità contemporanee l’uso delle nuove sostanze in circola-zione che sono diversissime da quelle degli anni ‘80 e ‘90, an-corché più devastanti e pericolose.Si tratta in pratica di agganciare i ragazzi di Rogoredo e proporreloro percorsi iniziali, intermedi e finali di fuoruscita dal tunneldella dipendenza. La maggior parte dei ragazzi che vengono as-sistiti è senza una famiglia d’appoggio, senza fissa dimora, esprovvista di rete parenterale valida.In questi primi mesi sono stati seguiti oltre 130 ragazzi con unalista d’attesa che si allunga giornalmente. La Casa del Sollievoospita non più di 6 giovani alla volta in un ciclo continuo di ro-tazione. Per far conoscere alla cittadinanza l’esistenza di questopercorso importante quanto necessario, il prossimo 16 novembrealle ore 16 si terrà lo spettacolo teatrale Il Berretto a Sonaglidi Luigi Pirandello presso la Polisala SIANESI della ParrocchiaSacra Famiglia, via Monte Peralba 15 a Rogoredo. Ingresso 12€; il ricavato sarà devoluto al Progetto Sollievo. Per informazionie prenotazioni: 339 2624144.

E.Ro.

In ricordo di JoseJose se n’è andata in un’assolata mattinadello scorso agosto. La capostipite, conil marito Pierino, della panetteria e orapasticceria Anfossi in piazza Salgari findal 1961, non la troveremo più dietro ilbanco o sulla porta a fare quattro chiac-chiere, ma anche otto se necessario, conle clienti diventate nel tempo amiche.Bella la frase di un conoscente che la de-scrive “intenta ad incartare lieve, quasi

senza fare rumore quello che avevamo scelto” e che prendiamoin prestito, per ricordarla. QUATTRO non avendo potuto pubblicare la notizia lo scorsomese, rinnova le condoglianze a Ornella e famiglia.

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Radiografia di un quartieresegue da pag. 1

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Iprimi studenti universitarisono entrati nell’anno ac-cademico 2018-2019, ma

l’inaugurazione ufficiale si ètenuta lo scorso 10 ottobre acura del Politecnico di Milanoe alla presenza dell’assessore

all’educazione del Comune diMilano Laura Galimberti e delpresidente di Municipio 4. Torniamo quindi a parlare del-la residenza universitaria divia Einstein, di cui avevamoseguito le fasi iniziali del pro-getto edilizio, per raccontarela nuova realtà.Ci fornisce dati e informazioniil direttore generale del Poli-tecnico Graziano Dragoni cheincontriamo nel suo ufficio dipiazza Leonardo Da Vinci.Innanzitutto il Direttore con-ferma l’interesse e l’importan-za per il Politecnico di offrirealloggi agli studenti fuori sede,italiani e stranieri, che arrivanosempre più numerosi a fre-quentare i corsi di laurea di Ar-chitettura, Ingegneria e Design.A fronte di una offerta soddi-sfatta di posti letto di solol’8% a livello cittadino, il Po-litecnico raggiunge il 20%: dal2001 è stato infatti avviato unampio programma di recupe-ro, riqualificazione di edificiesistenti e realizzazione dinuove residenze universitarie,a Milano e nei poli territoriali,che ha portato alla creazionedi circa 1700 posti alloggio,attraverso i quali si raggiun-gerà una ospitalità complessi-va di oltre 2000 posti. Per quanto riguarda la residen-za Einstein, sono confermati idati delle presenze degli ospiti,come erano stati forniti all’ini-zio dell’iter edilizio: 214 posticomplessivi, di cui 120 desti-nati a studenti che usufruisco-no di borsa di studio, 60 a stu-denti dottorandi, 20 a visitingprofessors, e 40 a studenti chepagano la retta intera.

Questo intervento, il cui im-porto ammonta a 12 milioni dieuro, è stato reso possibile aseguito della partecipazione aibandi 338 del MIUR (il Mini-stero dell’Istruzione, Univer-sità e Ricerca) che finanziano

progetti di residenze universi-tarie che ospitino il 60% distudenti meritevoli e con red-diti bassi; altri finanziamentisono arrivati dalla Regione eda altri partner.Dopo l’incontro con il diret-tore generale, non potevamancare una visita alla Resi-denza Einstein. Ci ha accom-pagnato nel giro FrancescoSquillaci, direttore della strut-tura, data in gestione dal Po-litecnico a una società che sioccupa di tutti gli aspetti, dalportierato alla manutenzione,ai rapporti con gli studenti.Entrando nell’ingresso si ècolpiti dall’ampiezza e lumi-nosità degli spazi comuni: apiano terra infatti, nel corpodi fabbrica bas-so che connettei tre edifici, sitrovano i servi-zi comuni perlo studio e leattività ludico-ricreative. Inparticolare, c’èuna palestra,una sala giochi,una sala video,una sala musi-ca, una salameeting e, pro-prio all’ingres-so una sala stu-dio/biblioteca,anche accessi-bile ai residenticome sala let-tura. Al mo-mento perònon ci sono an-cora libri ogiornali dispo-nibili, ma si

vuole provvedere. Non rientrafra le attività ludico-ricreative,ma segnaliamo che c’è ancheun’ampia lavanderia e stire-ria…Per quanto riguarda gli allog-gi, la tipologia prevalente èdata da veri e propri apparta-menti di 4/6 camere da lettosingole e uno spazio cucina esoggiorno in comune; vi sonopoi 14 monolocali. Alcuni al-loggi appositamente predispo-sti possono ospitare studenticon disabilità.Gli alloggi affacciano interna-mente su ampi ballatoi che ri-cordano le case di ringhieramilanesi. All’esterno degli edi-fici vi è uno spazio verde dipertinenza dello studentato eun giardino pubblico con gio-chi per bambini e panchineper la sosta.Chiediamo al direttore, che perinciso è residente in zona e laconosce molto bene anche perle opportunità culturale che of-fre, qualche dettaglio sullacomposizione degli ospiti.«Premesso che è una residen-za molto richiesta, anche perla posizione e la facilità di col-legamento col Politecnico, frai nostri ospiti abbiamo circa50 ragazze e circa metà sonostranieri, molti dei quali pro-venienti da Pakistan, India,Iran e Cina».Che dire? Fortunati questi stu-denti! La residenza è vera-mente molto accogliente efunzionale, niente a che vede-re con le vecchie Case dellostudente. D’altronde studentimeritevoli meritano anche unaresidenza di qualità!

Stefania Aleni

Scopriamo insieme la Residenza Einstein Il canile di Milano è un mo-

dello di riferimento così al-l’avanguardia che è consi-

derato uno dei migliori a livel-lo europeo dal punto di vistastrutturale, al punto che è statovisitato e preso ad esempio daimprenditori cinesi e maroc-chini (questi ultimi preoccupatidal randagismo, ma soprattuttodal diffondersi della rabbia)che si sono avvalsi della con-sulenza italiana per costruirneuno nei rispettivi Paesi.Tutte queste e altre informa-zioni le ha raccontate aQUATTRO la dottoressa Ma-nuela Michelazzi, direttricedella struttura, che si estendesu 35mila quadri, dove si tro-vano i ricoveri per gli animali,ispirati all’architettura dellecascine milanesi con anchevaste aree per le sgambate do-ve ogni giorno i cani vengonolasciati liberi di correre e in-teragire con i propri simili, te-nendo sempre conto delle ca-ratteristiche comportamentalidi ognuno.È necessario molto personaleper svolgere questo compito?«Certamente – risponde Ma-nuela -. Possiamo contare suinostri operatori, che si occu-pano della pulizia dei box e diprovvedere al pasto, e su unbuon numero di volontari, for-mati con un breve corso, cheoltre a garantire una mezzagiornata il sabato e la dome-nica sono disponibili una o piùvolte alla settimana ad accom-pagnare in passeggiata i cani.Risorsa importante che ci per-mette di fare una serie di atti-vità con i cani che con le soleforze del canile non riusciamoa fare». Un aspetto importanteè l’interazione e la socializza-zione tra cani che sono stativalutati compatibili tra di loroe poi la socializzazione tra ca-ni e persone sia per quelli tro-vati sia con quelli che essendostati lasciati hanno già un sen-so di casa.Come arriva qui un cane?«Sostanzialmente ci sono duegruppi: quelli che arrivanodalla Asl, cioè cani vaganti sulterritorio (il randagismo è au-mentato nel nord Italia anchea causa di mamme e cuccioliabbandonati) che vengono te-nuti in osservazione, in unastruttura apposita, dopo di cheli prendiamo in carico. Poi cisono cani che giungono da si-tuazioni di maltrattamento aseguito di sequestri penali,perché tenuti male, picchiati,e infine cani ceduti al Comuneda chi perde casa, lavoro, vie-ne carcerato o portato in co-munità; addirittura cani che incaso di separazione né maritoné moglie vogliono tenere.

Abbiamo anche casi di cessio-ni temporanee».La capacità ricettiva è di 200cani, ma attualmente gli “ospi-ti” sono 170. I box sono tuttioccupati perché quelli aggres-sivi, molossi o pitbull, vengo-no messi da soli, ma vengonocomunque portati fuori in pas-seggiata. Ogni cane o gruppidi cani dispone di uno spazioesterno, ma coperto e riscal-dato a pannelli, dove passeg-giare mentre la “zona notte” èdotata di una lampada riscal-dante. La pulizia viene effet-tuata quando il cane è fuori asgambare e due volte al giornoviene distribuita la “pappa”con un occhio di riguardo achi ha problemi dermatologici

o gastrointestinali. Infine, unastruttura è adibita a prontosoccorso con un veterinarioquattro ore al giorno, ma di-sponibile H24, per piccoli in-terventi come la sterilizzazio-ne o lievi ferite. Per casi com-plessi o urgenti il canile è con-venzionato con due clinicheveterinarie. Parliamo adesso dei gatti, glialtri ospiti.«Ne abbiamo ad oggi più omeno tanti quanti sono i canie la cosa bella del gattile è chenon ci sono gabbie. Le strut-ture sono aperte e si creanomicro colonie in base al reci-proco grado di simpatia. Lettia castello, graffiatoi, traspor-tini uno sopra l’altro dove isimpatici quadrupedi amanorintanarsi o scalare; qualcunoaddirittura dorme sulle reti chestendiamo a mo’ di amaca ne-gli spazi aperti».Poi c’è la stanza delle coccoledove gatti paciosi, affettuosifanno la pet therapy o sono lacompagnia di scolaresche chevengono in visita alla struttura.Intruso del gattile un cane tipolevriero, che viene da una si-tuazione difficile, divenuto lamascotte dei gatti che lo “sop-portano” indifferenti. Inutile

aggiungere che le cure e le at-tenzioni riservate ai “pelosi”non sono da meno di quelle ri-servate ai loro vicini che ab-baiano.Ultimo argomento l’adozio-ne e un consiglio: fare un gi-ro al canile prima di com-prare un animale.«Le adozioni prevedono uncolloquio dove si valutano leesigenze delle persone, se so-no sedentarie o attive; presen-tiamo diversi tipi di cane e unavolta deciso inizia il percorsodi affiatamento che dura unmese. Spesso la gente portaqui il proprio cane per far sìche prenda confidenza con ilprossimo inquilino di casa.Importante il contatto con

eventuali bambini, il farlo an-dare in auto o portarlo nellacasetta che abbiamo arredatocome se fosse un casa, per abi-tuarlo all’ambiente che trove-rà. Alla fine cane o gatto chesia, viene consegnato con unaserie di raccomandazioni e re-gole personalizzate su comeinteragire con l’animale, e aseguire controlli a casa anchefino a sei mesi dopo l’adozio-ne. Un dato positivo sia per icani che per i gatti: tanti ne en-trano tanti ne escono».Gli undici anni di attività nelCanile-Gattile si notano e al-lora è in atto una ristruttura-zione per migliorare la perma-nenza dei simpatici quattrozampe, permanenza che tuttisi augurano sia temporanea fi-no a quando trovino l’affettoe il calore che meritano.

©Sergio Biagini

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Cani e gatti o gatti e cani?

Il lucernario centrale con vista sui ballatoiinterni

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Chi ha interesse per laStoria, ragionando sututto il possibile acca-

duto e trovandosi al cospettodel suo possibile ripetersi, nonpuò non porsi delle domande.Quella che ci accompagna finodai tempi in cui, da bambini,sfogliavamo le pagine di Hi-storia e Storia Illustrata di no-stro padre era come fosse pos-sibile che a individui pericolosiquali Hitler, Mussolini e Stalin,ma altri ce n’erano, fosse statodato modo di arrivare a gover-nare con potere assoluto deipopoli.Per Mussolini è presto detto:ci ha provato con una parvenzadi colpo di stato, “La marciasu Roma”, che qualsiasi gover-no degno del minimo decoroavrebbe stroncato senza spara-re un colpo, e che invece il ve-ro golpista, Vittorio EmanueleIII, spaventato dalle masse so-cialiste e, soprattutto, dall’ideadi finire come lo zar di Russiaucciso insieme con la propriafamiglia, ha di fatto favorito.Per Stalin poco da dire: si ètrovato al centro di uno dei re-gimi più repressivi mai conce-piti, e se ne è appropriato, fa-

cendo strage deglioppositori veri opresunti.Quello che invececrea più imbarazzoè Hitler, perché ilmodesto pittoreaustriaco, fondato-

re di un movimento che avevanelle pesanti condizioni di pa-ce imposte dopo la GrandeGuerra un vigoroso combusti-bile, è salito al potere vincendole elezioni. E qui sta il punto,che ci porta a guardarci intornocon qualche legittima appren-sione.La Storia ama ripetersi, e alloranon ci si può non domandarechi siano oggi i nemici dellapace che arrivano al potere at-traverso consultazioni popola-ri, per dopo di questo poteredisporre in modo pericolosoper gli equilibri mondiali, fortidi un favore interno qualequello di cui sia Mussolini cheHitler, checché se ne dica, finoalla vigilia della II GuerraMondiale avevano goduto.Ed eccoli all’opera, gradassi eobliqui, consapevoli che ilmondo li lascerà fare per nonrestarne sconvolto, e perciòpressoché invulnerabili. Uno èil compagno Putin, ex comu-nistissimo capo del comuni-stissimo KGB, gli oscuri ser-vizi segreti dell’URRS di buo-na e non felice memoria, cheutilizza tutti i mezzi disponibiliper influenzare i governi stra-

nieri che potrebbero fargli om-bra, uno su tutti quello statu-nitense, che appunto con il suocontributo si è visto infliggereun presidente che sarebbe sem-brato inattendibile perfino inuna sit comedy di quelle conrisate registrate in sottofondo,e che invece è ora l’uomo piùpotente del mondo, compagnoPutin permettendo.Ed è allarmante constatare co-

me questo nuovo zar, che hamesso all’angolo la liberastampa e tiene sotto scaccol’opposizione, riscuota entu-siastico gradimento presso cer-ti politici nostrani, bolliti orampanti che siano. Fatto sta

che il compagno Putin ha ag-gredito uno stato sovrano eu-ropeo, l’Ucraina, le ha sottrattola Crimea inglobandola, e an-cora oggi ne occupa altre partidel territorio con le proprietruppe, che è come se l’Austriainvadesse l’Alto Adige, laFrancia annettesse la Valled’Aosta e la neutrale Svizzeraoccupasse la Lombardia, e ciòè avvenuto nell’indifferenza

generale, salvo qualche inutilesanzione, come a dire che laterra è di chi se la prende e ilresto è fatto di chiacchiere.L’altro campione dell’attentatoalla pace sta in Turchia e sichiama Erdogan, che è l’uomo

che, eletto legittimamente inun paese che Atatürk (1881-1938) aveva tolto all’arretra-tezza occidentalizzandolo, stapasso dopo passo riportandoloindietro per sostituire le sueistituzioni laiche con quelleislamiche. Ebbene questa Tur-chia, peraltro nella NATO, nel-le cui piazze si è esultato quan-do i terroristi di Bin Ladenhanno polverizzato le Twin To-

wers, ha preso a in-vadere il nord dellaSiria, abitata da queicurdi che sono statideterminanti nellosconfiggere l’Isische aveva travoltol’esercito siriano.Questo attacco è sta-to reso possibile do-po che l’uomo piùpotente del mondos’è tirato da parte,dimostrando una ce-cità politica e strate-gica quali mai si era-no viste nelle ammi-nistrazioni a stelle estrisce. Così le magnificheragazze curde in tutamimetica e kalashni-kov, cioè le donne

più emancipate di tutto il pa-norama nordafricano e medio-rientale, eccezione fatta ovvia-mente per Israele, sono tornatea combattere e morire, mentrela popolazione civile abbando-na i villaggi, incalzata dal-

l’esercito turco e dalle milizieche lo fiancheggiano. I curdi,combattendo i tagliagole del-l’Isis, hanno impartito una le-zione di civiltà rispettando iprigionieri e le loro famiglie,quando avrebbero potuto eli-minarli lontano dagli occhi diun mondo che avrebbe fatto ditutto per non vedere.È un popolo senza patria, tor-mentato e fiero, e, una voltasubito il voltafaccia miserabiledegli alleati USA per rispar-miare i cui soldati erano mortiloro, è logico che debbano tro-vare nuove sponde per non fa-re la fine degli armeni, cheguarda caso proprio i turchicercarono di sterminare ucci-dendone fra il 1915 e il 1917oltre un milione.Ed ecco l’alleato che potrebbemettere a freno Erdogan, cioèproprio il compagno Putin, dicui tutto si può dire tranne chenon sia un politico intelligente,al punto che ha visto giusto fa-vorendo con ogni mezzo ov-viamente illecito l’elezione diun Trump che, di fatto, ha per-duto ogni credibilità negliscacchieri di crisi, così da met-tere il gelido e, ripetiamolo, in-telligente zar, nelle condizionidi sostituirlo e chiudere il cer-chio. Il fatto poi che nostranonna dicesse che uno sembraintelligente quando quelli cheha intorno sono stupidi, è solodesueta saggezza popolare.

Giovanni Chiara

70. PICCOLI NEMICI DELLA PACE CRESCONO

storie di storia

Programma: partenza ore 7 davanti Iper-coop viale Umbria – ore7.15 via Rogoredo ang. viaFeltrinelli Arrivo a Verona e visita gui-data del centro storico. Visitaalla 36° Rassegna interna-zionale dei presepi all’inter-no del Palazzo della Gran

Guardia in piazza Bra, lapiazza dell’Arena e dellastella cometa più grande delmondo. Pranzo libero e visita liberaai mercatini. Rientro da Ve-rona ore 17. Quota di partecipazione:soci Coop e Atl € 32,00 (dapagare alla prenotazione, mi-

nimo 45 partecipanti). Laquota comprende: a/r bus –assicurazione – visita guidata– ticket ingresso. Le prenotazioni si ricevonopresso Ufficio soci IpercoopPiazza Lodi – Ufficio sociSuper, via Rogoredo. Organizzazione tecnica: RTPRobintur Travel Partner

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novembre 2019 5

Ètempo di Bookcity e lalettura torna protagoni-sta in una cinque giorni

che animerà tutta la città trail 13 e il 17 novembre. Innu-merevoli gli eventi (tutti a in-gresso libero), tra anteprimeassolute, dialoghi con autori,ospiti d’onore e spunti tema-tici che sapranno mettere tuttid’accordo, per un’edizioneche si preannuncia ricchissi-ma. Il programma, comoda-mente consultabile online subookcitymilano.it, è davverosterminato. Nella nostra zona,tanti sono i luoghi coinvoltinel corso di uno o più appun-tamenti della manifestazione.Oltre a quelli che già trovatenelle pagine degli eventi espettacoli, ve ne vogliamo se-gnalare altri. I Frigoriferi Milanesi (viaPiranesi 10) ospiteranno unintero pomeriggio dedicato aSimenon (16/11, a partire dal-le 15.30), mentre negli stessiambienti la Scuola Philo pro-porrà tra il16 e il 17/11ben 9 semi-nari a metàstrada tra fi-losofia, psi-canalisi espiritualità.Alla Casa di Vetro di viaSanfelice 3 è prevista l’inau-gurazione della mostra “Le-wis W. Hine. AmericanKids”, alla presenza dei cura-tori (16/11, ore 10.30). Wor-kshop sull’illustrazione il15/11 presso F.lli Bonvini divia Tagliamento 1 (ore 19),prima dell’opening della nuo-va esposizione “Atelier Bingox Atelier 1909”, il 16/11 alle11 negli stessi locali. “1, 2, 3…Magaria!” è inveceil titolo dell’iniziativa per ipiù piccoli organizzata dallaLibreria Punta alla Luna divia Marochetti 27 (16/11, ore17). Ancora, la Cascina Ca-sottello di via Fabio Massimo19, con tante riflessioni sulmulticulturalismo, la sfidadell’integrazione e le storie dichi fugge dall’Africa (dal 15al 17, orari variabili). C’è poiRogoredo, con lo scalo fer-roviario cornice di un readingcontro la droga (16/11 ore10.30) e le letture nella nebbia

a cura di Verde Festival(17/11 ore 17.30). L’ArciMondini di via Freikofel 1sarà la sede di un talk sulleperiferie (16/11, ore 18), men-tre quella di via Oglio 21aprirà le porte il 15/11 alle 21per una serata di canti popo-lari della Grande Guerra. Piazzale Ferrara e il proget-to di riqualifica “Made inCorvetto” daranno vita a unweekend di grandi nomi, daAlessandro Costacurta (15/11ore 18.30) ai professionisti dicomunicazione digitale diWritist; poco distante, in viaMincio 10 il 16/11 alle ore17, il continente africano tor-na in evidenza nell’appunta-mento di Reading Room. Sicontinua il 16/11 alle 11.30presso la libreria Il Mio Li-bro di via Sannio 18 con unbrunch d’autore in compa-gnia di Rosario Pellecchia,oltre a una serie di proiezionispeciali al Cinemino di viaSeneca (14 e 17/11, orari va-

riabili). Nonp o t e v a n omancare laC a s c i n aCuccagna,per un week-end densissi-mo con 10

incontri a tema alimentazio-ne, fra cui segnaliamo in par-ticolare il 16 pomeriggio alle16.30 la presentazione del li-bro Crime & Food di LucaSteffenoni, moderatore Ser-gio Biagini, così come il Tea-tro Franco Parenti, con per-formance di teatro e poesiada ogni angolo del mondo.Tante presentazioni anche daSEM, in via Cadore 33, doveforse il più atteso sarà Fede-rico Moccia con il suo “Laragazza di Roma Nord”(16/11 ore 17.30). Fedele allasua vocazione, la Libreriadelle Donne di via Calvi 29s’inserisce nel palinsesto contre talk a tema, nel tardo po-meriggio del venerdì, del sa-bato e della domenica. Infine,al CRAL di via Bezzecca 24,in agenda una conversazionesulle parole scomparse e il di-zionario degli innamorati(16/11 ore 15.30). Evviva BookCity!

Emiliano Rossi

VIII edizione di BookCity:tutti gli appuntamenti in zona

In occasione del recente insediamentodel Progetto DeSidera al Teatro OscarQUATTRO ha intervistato il neodi-

rettore artistico Giacomo Poretti, caba-rettista e componente del celebre trio in-sieme ad Aldo e Giovanni, nonché resi-dente nel Municipio 4.La tua infanzia è legata a Villa Cortesenel Legnanese, dove sei nato. Quandosei arrivato a Milano, precisamente quiin zona?«A Milano nel 1990, ormai adulto. Risiedoqui in zona però dal 2000, dopo essermisposato con mia moglie Daniela: abitiamonon troppo lontano dal teatro Oscar, daquasi 20 anni. Da piccolo mio figlio ha an-che frequentato l’oratorio di S. Pio V. Mipiace molto questo quar-tiere, bazzico felicementemolti locali e negozietti».Qual è stata la scintillache ti ha avvicinato almondo del teatro? «L’amore per il palcosce-nico risale ai tempi del-l’oratorio di Villa Cortese.Un oratorio di provinciacon un teatrino nel quale,un paio di volte l’anno, ilsacerdote portava in scenacommedie facendo recita-re la gente del paese. Daquando ebbi l’occasionedi prenderne parte rimasiaffascinato. Una fascina-zione che per anni è rima-sta solo una passione, datoche avevo un altro lavoroin ospedale. Finché nel1985 si presentò la possi-bilità di entrare in unacompagnia di teatro ragazzi e lasciai quellavoro “in maniera sconsiderevole” – co-me mi dissero allora – dato che era unaprofessione sicura».Il tuo esordio ufficiale in palcoscenicoavviene interpretando Francesco Sfor-za ne Il conte di Carmagnola di Man-zoni. Come ricordi quel momento? «Quando misi piede in scena la prima vol-ta mi sembrava di morire, paura mistaall’emozione di parlare davanti agli spet-tatori con gli occhi puntati. Poi la primavolta, in alcuni momenti, ci si lascia pren-dere la mano credendo di essere Gassman,mentre in realtà non sei altro che un in-capace assoluto (ride)! In questo mestiereci vuole tanta esperienza per essere perlo meno decenti. Oggi, con qualche annoin più alle spalle, mi sento più a mio agioma le prime volte era terrorizzante».Quando hai capito invece che sapevifar ridere? Sei una persona spiritosaanche al di fuori del palcoscenico?«No, sono sempre stato molto timido. È il tea-

tro, come solitamente accade, che ha saputotirarmi fuori qualità insospettabili».E quando hai deciso che avresti fattoil cabarettista?«Mentre facevo prosa per ragazzi per so-pravvivere è arrivato il cabaret. Mi pia-ceva il genere e negli anni ’80, tra la chiu-sura del Derby e l’apertura dello Zelig,c’erano ancora tanti locali a Milano e inprovincia per cimentarsi. Anzi era ancheuna discreta fonte di reddito. Bei tempi?Più che altro in termini di sperimentazio-ne, perché ero attivo ogni fine settima-na».Proprio in uno di questi locali di cabaretnel 1991 incontri Giovanni e Aldo e in-sieme debuttate al Caffè Teatro di Ver-

ghera di Samarate. Da quel momentoinizia la storia del trio. Avresti immagi-nato il successo che è seguito e che con-tinua ancora oggi?«No. Certe cose sono inimmaginabili, so-prattutto all’inizio. In quel momento pen-savo solo a far ridere. Certo, la nostra in-tenzione era quella di farci conoscere, senon cerchi visibilità non puoi esprimertiartisticamente ma nessuno di noi immagi-nava quel successo. Forse ho cominciatoa realizzarlo la prima volta nel 1994 in te-levisione con Mai dire gol».C’è una tua battuta o un personaggioche sei orgoglioso di aver inventato,magari citato ancora oggi dalle giovanigenerazioni? «So che Tafazzi è entrato nello Zingarelli(sorride). Ma non solo lui, ci sono tantipersonaggi e situazioni che mi è piaciutoinventare con i miei soci. Cosa a cui storipensando di più negli ultimi due anniquando, dopo tre decadi di carriera, ognu-no di noi si sta dedicando a progetti per-

sonali. Oggi mi rendo conto che tutta que-sta esperienza nel settore comico mi haaperto tante possibilità. Se non avessi la-vorato con loro non avrei probabilmentepotuto portare in scena Fare un’anima epoi Litigar Danzando, spettacolo-esperi-mento sui litigi di coppia insieme a miamoglie che è psicoterapeuta».Mentre è già atteso il tuo ritorno al ci-nema con Aldo e Giovanni il 30 gennaio2020 nel film Io odio l’estate, questo me-se porterai in scena all’Oscar il tuonuovo monologo, Chiedimi se sono diturno, ispirato all’immaginario ospe-daliero. Si ride o si riflette di più? «Si ride. Anche se, nonostante situazionispiritose e simpatiche, l’ospedale resta

notoriamente il luogo del-la malattia. Alcune sonolievi o comunque non in-validanti ma non bisognadimenticare che tante per-sone entrano in ospedalee non escono più. Raccon-to la professione dell’in-fermiere, poeticamente trala vita e la morte. Unoscenario dove forse si puòcogliere meglio il vero va-lore della vita».Oltre alla tua casa ora tilega alla zona anche ilTeatro Oscar. Come tisenti nel ruolo di futurodirettore artistico? «L’ambizione mia insie-me a Luca Doninelli eGabriele Allevi – e anchemia moglie Daniela chemi ha aiutato – è quellafar diventare questo teatro

della parrocchia che ci ospita, e che noiringraziamo, un luogo nel quale il pub-blico non solo venga a divertirsi ma anchea riflettere. Il fatto che sia diretto da mepoco importa, mi interessa che si perce-pisca questo desiderio di condivisione eapprofondimento. Lo diciamo come slo-gan ma crediamo che sia davvero “unluogo dell’anima”. Parola che, di fronteall’attuale rischio di essere dimenticata,sarebbe invece auspicabile che tornassead avere il ruolo che merita. Bisognerebbeistituire l’Anima Week». Sogni nel cassetto?«Era…giocare in serie A e vincere unachampions league. Oggi mi limito a fareil tifo per la mia squadra. La vita comun-que mi ha ricompensato, non ho nient’al-tro da chiedere. A parte forse… la regiadi due spettacoli speciali che spero di po-ter portare qui al teatro Oscar entro il2020, protagonisti i genitori di una scuola(sorride)».

© Luca Cecchelli

L’Oscar a Giacomo Poretti, nuova anima artisticadella sala di via Lattanzio e non solo

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Gianluca Ferraris è ungenovese classe ’76,trasferitosi a Milano a

inizio del nuovo millennio perfare il giornalista, che ha quasisempre lavorato per il gruppoMondadori (Panorama, Eco-nomy e ora Donna Moderna)e può già vantare la pubblica-zione di sette libri tra saggi eromanzi gialli. La curiositàche ci ha spinto a rintracciarloe intervistarlo è che questi ul-timi sono ambientati in buonaparte nella zona 4 di Milano eper chi la conosce e vi abita lalettura si fa ancor più sfiziosa.La genesi del suo lavoro e lemotivazioni dialcune scelte civengono diretta-mente racconta-te dall’autore:«Io resto princi-palmente ungiornalista, direiun tuttofare, emi tengo strettal’isola felice da-ta dai periodicifemminili chenon sembranorisentire troppodella dilagantecrisi dell’edito-ria. I miei primilibri sono statidei saggi e difatto una prose-cuzione dellemie inchieste dacronista, spa-ziando dallo scandalo del cal-cio scommesse a quello dellefalse promesse di guarigionecon le cellule staminali. Per isuccessivi romanzi invece houtilizzato la mia esperienza dicronaca nera e ho quindi cer-cato di riportarvi i meccanismie le dinamiche delle infiltra-zioni criminali nell’ambito de-gli appalti e delle grandi ope-re».Ferraris è divenuto soprattuttocelebre per la trilogia noir in-centrata sulla gradevolissimafigura di Gabriele Sarfatti, asua volta giornalista oltre cheinformatore della polizia e di-sinvolto consumatore di so-stanze stupefacenti. Una figurache ha colpito il pubblico perla sua sensibilità e scaltrezzanel muoversi sempre sul cri-nale del burrone col sorrisosulle labbra. Una sorta di ‘tos-sico indipendente’ potremmodefinirlo. Da qui il successodei romanzi e l’inizio di unanuova carriera parallela discrittore, che pure vuole man-tenere grande aderenza con larealtà che scandaglia da gior-nalista.

«Sono passato dalla cronaca edalla saggistica al romanzoprincipalmente per due motivi.Il primo è il cosiddetto ‘effettoGomorra’, ovvero la necessitàdi raccontare dinamiche realiusando la fantasia. I personag-gi sono fittizi ma reale è ilcontesto che li produce. Èun’esigenza di mercato e sti-listica, il noir italiano funzionae per di più non si prendonoquerele. Poi c’è anche la que-stione personale, la scritturanarrativa per me è terapeutica,mi permette di abbattere tuttele gabbie mentali che mi sonocostruito. Il sogno sarebbe

quello di vedere i miei perso-naggi adattati a livello cine-matografico, per questionieconomiche ma anche di inti-ma soddisfazione personale.In ogni caso posso già vantaretra i miei lettori un buon nu-mero di poliziotti, magistratie politici».Ne approfittiamo naturalmenteper saperne di più sui mecca-nismi con cui si infiltra e agi-sce sul territorio la criminalitàorganizzata oltre che, a segui-re, sulla visione di GianlucaFerraris dello stato dell’artedella città di Milano e in par-ticolare della sua e nostra zona4.«Per quello che riguarda l’am-bito criminale nulla è realmen-te cambiato fin dai tempi diTangentopoli, soprattutto se siparla di edilizia. Le dinamichesono di fatto sempre le stesse.C’è un enorme quantità di de-naro sporco da ripulire che ar-riva tramite complicate trian-golazioni con paradisi fiscalisituati chissà dove, ci sonograndi appalti che fanno golae c’è un buon numero di fun-zionari a tutti i livelli facil-

mente corruttibili. I tempi fa-talmente si allungano, ci si tro-va in emergenza ed è in quelmomento che pur di terminarein fretta le opere si scavalcanole normali regole procedurali.A Milano solamente le trattedel Passante hanno sostanzial-mente rispettato tempi e costiperché realizzate a metà anni’90 quando Mani Pulite era difreschissima memoria nellacollettività. Poi è bellamentetornato tutto su per giù comeprima. Detto ciò ho imparatoad amare molto Milano che sitrova ora come tessuto urbanoed economico a metà del gua-

do. Non era il Bronx prima enon è Manhattan adesso. Cre-do abbia tutte le carte in regolaper avere un buon futuroavanti a sé a patto di evitarealcuni errori come l’eccessivagentrificazione, il caro affitti,il consentire la formazione dighetti incontrollabili e l’esa-gerata cementificazione che fagola a tanti ma rischia di sna-turarne la storia e il suo fasci-no. Il compito di una buonagiunta è quello di bilanciaretutti gli aspetti evitando peròdi nascondere la polvere sottoil tappeto. Io ho ambientato imiei lavori in zona 4 perché ciho abitato sempre fino a qual-che mese fa e, come Stein-beck, sono dell’idea che biso-gna scrivere di ciò che si sa.Inoltre ci sono affezionato, èmigliorata sotto tanti punti divista, tranne forse i prezzi del-le case. Avete a disposizioneun gran numero di esercizicommerciali, verde, servizi,scuole. Direi che ci si può vi-vere proprio bene e ha pureuna sua precisa personalità».Siamo pienamente d’accordo!

Alberto Raimondi

Gianluca Ferraris, trilogia noir in zona 4 PALAZZINA LIBERTY

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Venerdì 8 novembre ore 21I Concerti della Civica Orchestra di Fiati diMilanoALDA MERINI e la sua In_Sana Elegia

Musiche dalrepertorioclassico epoesie di AldaMerini.Ideazione,drammaturgia,

interpretazione e regia di Manuela TadiniIngresso libero fino a esaurimento postiSabato 9 novembre ore 20CHILDREN OF ZEUSJazzRefund e Soul Math presentano ilnuovo percorso artistico e culturale cheintendono sviluppare per tracciare unaunione tra il jazz classico e le nuovecontaminazioni sonore che ne compongonol’evoluzione. A cura di AssociazioneCulturale “Casanoego” [email protected] – cell. 347 4228505Domenica 10 novembre ore 18.30TU VUO’ FA L’AMERICANOWacky Brass quintetto di ottoniA cura di Milano ClassicaVenerdì 15 novembre ore 20.30CLASSICO VARIABILE. Da Ravel a EllingtonRecital lirico del baritono Gustavo Castillo,vincitore del Concorso Internazionale diCanto Lirico “Premio Koliqui”. Evento diraccolta fondi a favore del progetto “Stiledi Vita, Nutrizione e Vela” a cura di RotaryClub Milano San Babila [email protected] Sabato 16 novembre ore 21SOUND OF WANDERIdeazione e produzione MDI EnsembleBIOPROJECTConcerto inaugurale con strumentibiodegradabiliSara Caneva e Francesco Filidei, con lapartecipazione di Luccia DiscalziLombardo(sculture). A cura dell’AssociazioneMusicadesso – cell. 347 1364439Domenica 17 novembre ore 18.30Danze, ballate, balletti dal Vecchio al Nuovo Mondomusiche di B. Bartók, F. Martin, A. CoplandGiampaolo Pretto flautoOrchestra Milano ClassicaVenerdì 22 novembre ore 21PARADE ELECTRONIQUEA cura di MM&T Creative Lab [email protected] Sabato 23 novembre ore 21SOUND OF WANDER. ICO / NI / CACarlo Gesualdo da Venosa e Marco Momi, conla partecipazione del sestetto vocale CantandoAdmont Graz. A cura dell’AssociazioneMusicadesso

Domenica 24 novembre ore 18.30ELEMENTSMusiche di C. Debussy, M. De FallaMatthieu Mantanus, pianoforte edelettronicaSabato 30 novembre ore 16Stagione Lirica de La Compagnia delBelCanto OnlusLE NOZZE DI FIGAROOpera buffa in quattro atti di WolfgangAmadeus MozartRiduzione in forma scenica, con lapartecipazione dei vincitori del ConcorsoLirico “A Ruoli d’Opera” 2019Davide Rocca, regiaPrenotazioni e biglietteria: 333 [email protected] Domenica 1 dicembre ore 15.30Stagione del Festival LiederìadiCHRISTMAS CAROLSBENJAMIN BRITTENAspettando il Natale con le opere delcompositore inglese per soprano, tenore,baritono, coro di voci bianche, coro a 4voci miste e pianoforteDomenica 1 dicembre ore 18.30Stagione di Milano Classica#TheClassicalExperienceEAST SIDE STORYMusiche della tradizione est-europeaBoz TrioDaniel Romila, clownerie

OTTAVA NOTAVia Marco Bruto 24 - tel. 02 89658114

16 novembre ore 21MUSICA E MISTERI NELLA LONDRA DI HAENDEL Racconto - concerto a cura di AlessandroNardin22 novembre ore 21Milano Music Week 2019ELETTROCLASSIC FESTIVALFabrizio Paterlini (pianoforte, elettronica)30 novembre ore 18MUSICA E COLOREInaugurazione dell’esposizione pittorica acura dell’Associazione GAFMConcerto Amadeus Ensemble Diletta Andreini, flautoAlice Zaniboni, violinoFilippo e Giacomo Ravasio, violoncelliIngressi a offerta libera

MMUUSSIICCAA

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novembre 2019 7

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Carta, forbici e stoffe. Loshowroom di MartinoMidali di via Bronzetti

23 è un vero laboratorio crea-tivo, che lo scorso mese haaperto le sue porte a un nutritopubblico di amici, clienti eospiti in occasione di un even-to davvero speciale per la Mai-son. Martedì 8 ottobre si è te-nuta infatti la presentazione delnuovo libro La stoffa della miavita. Un intreccio di trama eordito, edito da Cairo, nelle cuipagine lo stilista affida allagiornalista Cinzia Alibrandi ilcompito di tirare le fila di una

carriera trascorsa a inseguiree vivere il sogno di fare modaa Milano, in un`epoca in cuiun ancora poco conosciutoGiorgio Armani tracciava il fe-lice destino di una città desti-nata a diventare capitale dellamoda e un pionieristico ElioFiorucci proponeva la sua per-sonale rivoluzione fatta di je-ans sexy, abiti succinti e coloripop.Sollecitato da queste stimolantisuggestioni, Martino Midali hainiziato così le sue prime spe-rimentazioni con pellicce com-prate al mercato e poi sapien-temente ricucite e camicie danotte tinte in modo artigianalee trasformate in moderne tuni-che strette in vita da larghi cin-turoni. Una passione che si tra-sforma presto in un lavoro atempo pieno e che lo ha por-tato a intuire le potenzialità diun tessuto indeformabile comeil jersey, originariamente im-piegato dai pescatori dell`omo-nima isola inglese come retegrazie alle proprietà di resi-stenza ed elasticità della suamaglia e che Midali sceglienon solo per le sue famose T-shirt, ma anche per pantaloni,gonne, vestiti e bermuda, fir-

mando nel 1981 le sue primecollezioni. Dal successo divendite nel mercato italiano al-la scelta di aprire il primo sho-wroom nel quartiere di corsoIndipendenza fino alla consa-crazione internazionale conl`inaugurazione negli anni `90delle due boutique newyorkesiin Madison Avenue e in Co-lumbus Avenue, così si raccon-ta durante la serata alla presen-tatrice Jo Squillo e ai giorna-listi presenti in sala.Nel Vecchio e nel NuovoMondo il suo stile piace, lon-tano da una moda difficile e

cerebrale che propone capi ve-stibili solo dagli evanescenticorpi delle modelle. E nei suoinumerosi viaggi durante gli ol-tre trent`anni di carriera trovala propria ispirazione sempreon the road, che sia nei quar-tieri di Brera o nel rutilantemondo della Grande Mela, fre-quentato da clienti del calibrodi Barbra Streisand, DebraWinger e Whoopi Goldberg,che gli commissionano ordinispeciali per cifre da capogiro.Lontano dalle passerelle, guar-da alle esigenze della donnamoderna, sempre più dinami-ca, indipendente e sicura di sé,e le interpreta attraverso capicomodi, eleganti e casual alcontempo grazie alla lorogrande vestibilità, che li rendeattuali ora come un tempo.Un viaggio sul filo dei ricordiin cui Martino Midali si è rac-contato al suo pubblico traaneddoti curiosi e divertentiretroscena per ricordare conorgoglio e gratitudine una car-riera felice, che prosegue tut-tora nei suoi dieci negozi mi-lanesi e di cui si ripromette dicontinuare a parlare nel suoprossimo libro.

Elena Gadeschi

Un sogno chiamato moda

In via degli Etruschi 1 in-contriamo, in una caldamattinata autunnale, Maria

Grazia Casagrande, presidentedel Comitato quartieri Calvai-rate-Molise-Ponti, organizza-zione di volontariato che si ècostituita formalmente lo scor-so anno per proseguire e am-pliare le attività del Comitatoinquilini presente da più ditrent’anni in quel quartiere, di-versificando le iniziative in ba-se a una popolazione che si èmodificata rispetto alle origini,eterogenea nei bisogni e nellaprovenienza. Il supporto agli inquilini per tutte le pra-tiche nei confronti di Aler e MM continuaininterrottamente sia per le rimostranzesia per le richieste di cambio alloggio odi abbassamento canone, richiesto adesempio da chi ha perso il lavoro. Losportello aiuta anche nella lettura dei bol-lettini ricevuti e accompagna gli inquilinipresso gli uffici Aler o MM per evitareconfusione e facilitare la comprensionereciproca, anche da un punto di vita tec-nico, grazie allo sportello manutenzioneche si integra con gli altri servizi per unagestione efficace delle criticità quotidiane. Anche lo sportello legale, aperto in giorniprestabili e da poco anche il sabato mat-tina, grazie alla disponibilità di avvocaticivilisti e penalisti, eroga un servizio dipatrocinio gratuito agli abitanti della zona. L’altra attività storica del comitato è quel-la del doposcuola per i bambini delle ele-mentari, medie e superiori; negli anni siè poi ampliata con l’attivazione di corsid’inglese dedicati principalmente alla con-versazione. A grande richiesta è nato an-che il corso d’inglese per le mamme deibambini che, oltre ad apprendere una nuo-va lingua possono così aiutare i propri fi-gli nei compiti a casa. In questo contestoeducativo, trova spazio anche lo studiodella lingua madre, in particolar mododell’arabo, lingua di una ampia fetta deibambini del quartiere, che a casa spessoparlano il dialetto. L’obiettivo è quello didare loro un’opportunità, recuperando laloro lingua d’origine e facilitando il dia-logo con i nonni quando tornano nel loroPaese d’origine. Il corso, oltre alla gram-matica, approfondisce anche temi legatialla cultura, al teatro e alla musica araba. Da quest’anno, inoltre, il Comitato si èdotato di una figura dedicata ai progetticulturali che sono organizzati per i bam-bini e per le mamme e che hanno comescopo quello di approfondire la storia delquartiere con il coinvolgimento di perso-naggi ‘storici’ che ne raccontino la tradi-zione, ma anche quello di aprire alla co-noscenza della città di Milano, attraversovisite a musei, mostre e alle aree della cit-tà in crescente sviluppo, in modo da per-mettere l’uscita dal perimetro del quartieree sentirsi parte di qualcosa di più grandee che è a loro disposizione.Lo sviluppo delle iniziative sociali delComitato ha visto anche la nascita, da cir-ca un anno, della Bottega solidale di vialeMolise 47 che, grazie al know-how messoa disposizione da Caritas, all’ex assessoreMajorino e al Banco Alimentare, fornisce

il sostegno alimentare per 52 famiglie del-la zona. Le 170/180 persone censite e in-dividuate, possono recarsi in Bottega set-timanalmente, per ritirare il pacco di fruttae verdura e avere a scelta fino a un mas-simo di 110 prodotti al mese, in base allanumerosità dei componenti del nucleo fa-migliare. Gli accordi stipulati per l’ap-provvigionamento del cibo da distribuire,oltre a quello con il Banco Alimentare,dove il ritiro avviene ogni mese nella sededi Muggiò e ogni settimana in via degli

Umiliati per il fresco, sono con MilanoRistorazione presso quattro scuole (MonteVelino, Mugello, Cipro e Quadronno) peril recupero del pane e della frutta avanzatae con il panettiere di viale Corsica 5 peri prodotti da forno rimasti invenduti dalgiorno prima, nel pieno rispetto delle nor-me di conservazione. L’impegno dei volontari per svolgere almeglio il servizio della Bottega, è note-vole, non solo per la distribuzione dei pac-chi, ma anche per la preparazione deglistessi e per il ritiro dei prodotti dai vari‘fornitori’. L’attenzione all’alimentazionee al cibo si realizza anche attraverso l’ini-ziativa della ‘spesa sospesa’ di NaturaSì,già realizzata nei mesi primaverili e inpreparazione per il prossimo Natale. L’attenzione al cibo in ottica educativa eanti spreco si sposa integralmente conl’iniziativa dell’Orto didattico: uno spazioche il Comune di Milano ha messo a di-sposizione all’interno del Parco Alessan-

drini e che il Comitato gestiràinsieme all’associazione di zo-na Allons Enfants e alla scuolaTommaso Grossi. Al momentoè stata fatta opera di pulitura,dopo un periodo di abbandonodi quattro anni; l’inverno ser-virà per lavorare il terreno e perprovvedere in tempi celeri allarecinzione e alla messa in sicu-rezza dello spazio affinché ibambini possano accedervi sen-za rischi e pericoli. Un costo dasostenere importante per cui sistanno cercando anche finan-ziamenti esterni che ne possanopermettere la realizzazione.

In ottica di raccolta fondi finalizzati allarealizzazione di tutte le iniziative e persostenere i costi mensili di affitto e dellespese correnti che, seppur calmierati, sonoingenti per il Comitato, si è svolto nel me-se di ottobre il Mercatino solidale, nellasede di via degli Etruschi: un’occasionedi incontro tra chi porta oggetti in buonostato che non servono più e chi li acquistaa prezzi contenuti. Vi anticipiamo inoltreche a breve riprenderà il Cineforum incollaborazione con la Società Umanitariae la propria mediateca, che fino a prima-vera scorsa si è svolto tutti i sabati seraper gli adulti e tutte le domeniche pome-riggio per i bambini. Un’altra occasione di integrazione, di dia-logo e di apertura verso il mondo esternoe verso se stessi!

Azzurra Sorbi

Per conoscere le iniziative del Comitato,visitate la pagina Facebook comitatomo-lisecalvairateponti. Per chi volesse darela propria disponibilità come volontario,basterà inviare una mail a: [email protected]

Comitato quartieri case popolari Calvairate-Molise-Ponti, il nuovo inizio

Il Festival di Giacimenti Urba-ni, la settima edizione, que-st’anno è diffuso per la città per

sviluppare al meglio differentiaspetti della riduzione dello sprecodi risorse e dell’economia circolare: - dal 23 al 24 novembre dalle 10alle 19 presso il Laboratorio diQuartiere di via Salomone 32 conlo Spazio TuttoGratis, dove ognunopuò donare quello che vuole purchéin buone condizioni e facilmentetrasportabile, e prendere quello chevuole fino a 5 pezzi; - il 24 novembre, dalle 10 alle 20è in Cascina Cuccagna con il tradi-zionale Mercato Circolare, dove tro-vare idee, prodotti e soluzioni regalodi qualità che non abusano delle ri-sorse del Pianeta, laboratori di riusoper grandi e piccoli, ricette antispre-co con i produttori di Naturasì, e iltradizionale Restart-party, doveprovare a rifare insieme ai Restartermilanesi apparecchi elettrici ed elet-tronici rotti, dal phone alla radio.

Festival di GiacimentiUrbani 2019

Il salone di ingresso in via degli Eruschi

La bottega solidale

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8 novembre 2019

uesta puntata è dedi-cata alla linea extraur-bana Milano-Binasco-

Pavia. L’area che oggi è indi-viduata come Porta Ticinese èstata da secoli centro motoredel commercio, del movimen-to delle merci e delle personee ha visto contemporaneamen-te lo sviluppo dei trasporti:dall’acqua al vapore, dai ca-valli all’elettricità. Pensiamosolo alla Darsena, il porto diMilano, punto di raccordo dinumerose vie d’acqua tra cuile più importanti il NaviglioGrande - il Naviglio Pavese –il Naviglio Martesana. I tra-sporti fluviali fecero crescerela città e contribuirono a farela storia della sua immagine,dalla costruzione del Duomoalle opere ingegneristiche delgrande genio Leonardo daVinci, di cui quest’anno ricor-rono i 500 anni dalla sua mor-te (2 maggio 1519). Porta Ticinese, uno dei sestieridi Milano, fu il portone d’in-gresso alla cittadella a inizio

‘300 con il Borgo limitrofo al-le colonne di San Lorenzo, diepoca imperiale, fino alla co-struzione delle mura fortificatedi Azzone Visconti. Assunsenel tempo nomi diversi: PortaTessinova nel XVI secolo,Porta Marengo nel XIX secoloper celebrare con il monumen-to neoclassico del Cagnola lavittoria di Napoleone Bona-parte e la sistemazione dellaporta daziaria, poi nel 1814tornò a richiamarsi Porta Ti-cinese. L’inizio della linea, con la suastazione di testa a ridosso delleMura Spagnole, si trovava inun’area al confine con il no-stro Municipio, a quel tempoindividuata come Riparto 3°.Il 7 novembre 1878 la Depu-tazione Provinciale di Milanoapprova il progetto di unatramvia a vapore per collegarele città di Milano e Pavia, pas-sando per Binasco, presentatadagli ingegneri Angelo FelinoLuè e De Righetti. La relativaconcessione viene definitiva-

mente accordata dalConsiglio Provin-ciale nella sedutadel 23 febbraio1879 alla SocietàFrancese rilevatariadei predetti inge-gneri, costituitasisotto la denomina-zione di Societè DesTramways et Che-min de fer Econo-mique de la HauteItalie, interamente acapitale belga, chene gestirà l’eserci-zio. Dopo l’aperturaall’esercizio del pri-mo tratto fino a Bi-nasco, avvenuta nel-l’agosto del 1880,la concessione pas-serà alla SocietàAnonima Ferroviedel Ticino (SFT). Vediamone nel dettaglio il per-corso. La partenza, da Milano,avviene dal deposito/stazionedi Porta Lodovica (oggi vialeBligny) e, utilizzando in parte

i binari dellalinea tramvia-ria urbana po-sati sulla stra-da di Circon-v a l l a z i o n eall’altezza diSan Celso epercorso ilviale di PortaTicinese (oggiviale Col diLana), giungefino a piazzadel Mercato(oggi piazzaXXIV Mag-gio). Qui,svoltando a si-nistra, si im-mette in corsoSan Gottardo,

attraversando l’omonimo Bor-go, e raggiunge la strada pro-vinciale pavese (oggi AscanioSforza, indi Strada StataleSS35) attraverso via Torricelli.Fin qui il tratto urbano. Co-steggiando poi il Naviglio Pa-vese giunge a Binasco/Casa-rile per una lunghezza di circa19 chilometri. Come richiestodal capitolato d’opera il bina-rio viene posato sul fianco si-nistro della strada provinciale,lato opposto del Naviglio Pa-vese e separato da paracarri.Non viene posta in atto alcunaopera stradale particolare conl’eccezione di un allargamentodel ponte in corrispondenzadella Conca Fallata e del pontesul Navigliaccio a Binasco pergarantire il necessario raggiodi curvatura della trenovia. Siprosegue poi per Pavia e quisi intersecano i binari dellaferrovia Milano-Pavia, quindisi entra in città raggiungendoil capolinea in piazza Petrarca.

L’armamento della linea, ascartamento ordinario di 1445mm, era un po’ discontinuo eutilizzava rotaie di tipo Vigno-les (dal nome dell’ingleseCharles Vignoles che la intro-dusse in Europa), con un pesodi 20 chili per metro lineare,mentre l’andamento altimetri-co, sostanzialmente pianeg-giante, presentava alcuni trattiin pendenza in corrispondenzadell’attraversamento del Na-viglio Pavese dove si passavadai 122 metri slm di Milano ai77 metri slm di Pavia. Erano generalmente impiega-te locomotive della SociétéAnonyme la Metallurgique deTubize e in seguito locomo-tive della Henschel & Sohn edella Société Anonyme deCouillet in quanto la SFT eraa prevalente capitale belga.Questi locomotori ripropone-vano gli stessi inconvenientidi altri modelli più utilizzati,come il Brown, soprattutto per

quanto riguardavala manovrabilità daparte del macchini-sta. Nei primi anni diservizio la linea èmolto sfruttata an-che per il trasportodelle merci, assor-bendo gran parte diquello fluviale chepercorre parallela-mente. Compaionoquindi speciali carridi varie fogge: apianale, chiusi, asponde alte, con di-mensioni e portatevariabili costruiti ingran parte dalla dit-ta italiana Grondona& Comi. A partiredal 1933 la SFT èassorbita dalla So-

cietà Milano-Magenta-Casta-no (MMC) e il 1° maggio1936 la trenovia viene defini-tivamente dismessa e sostituitacon un servizio automobilisti-co, già operativo, della SocietàGenerale Esercizi Automobili(SGEA). Nella prossima puntata parle-remo della linea Milano-Me-legnano-Lodi.

Gianni Pola

Le tramvie presenti nel Municipio 4 (terza puntata)

Convoglio della SFT trainato da motrice Tubize n°107 in direzione Pavia transita inpza XXIV Maggio-1908 (Fuori Porta in Tram-Cornolò)

La stazione/rimessa del tramway Milano- Pavia

Il prossimo numero di

esce il giorno 3 dicembre 2019

Da pochi giorni ha aperto nellanostra zona un nuovo punto diriferimento gastronomico: Boi-

do tartufi, al civico 14 di via Faà diBruno. Come l’insegna rivela, si trattadi una piccola bottega - una vetrina -molto ben fornita di specialità a basedi tartufo, oltre che di tartufo fresco,in base alla disponibilità e ai prezzi delmercato. «Questo negozio nasce sul-l’onda di una mia passione per il tar-tufo – racconta Claudio Pedrocchi, chene è il gestore –. Sono laureato in bio-logia, ma per 30 anni ho lavorato comemanager di diverse aziende tra Nike,Apple, Superdry e Huawei. Ora final-mente ho avuto l’opportunità di met-tere in piedi questa attività». Il tartufo fresco – si sa – costa molto.Però chi entra in questa boutique delgusto può trovare diversi prodotti a ba-

se di tartufo (creme, salse anche confunghi, oli, miele, grappe, olive, pestoecc) a prezzi accessibili, cui si aggiun-gono le preziose indicazioni e i consiglidi Pedrocchi, molto utili per chi si av-vicina per la prima volta a questo gio-iello della natura. «Per preparare unprimo al tartufo abbiamo una scelta va-ria di prodotti aromatizzati, tra cui

strangozzi, riso, polenta, tagliatelle, ta-gliolini, pappardelle - racconta Pedroc-chi. - A 60 gradi però il tartufo perdegran parte del suo aroma, per cui il mioconsiglio è abbinare uno dei nostri con-dimenti: basta un cucchiaino di crematartufata, o mezzo cucchiaino di salsatartufata bianca». Al momento, sonocirca una cinquantina le referenze innegozio, che però aumenteranno nelleprossime settimane in vista del Natale,per permettere a chi lo desidera di re-galare o regalarsi qualche delizia al tar-tufo e/o ai funghi.Tutti i prodotti del negozio portano ilmarchio dei fratelli Marco e Paolo Boi-do - molto conosciuti nel settore – chehanno propri cavatori nella zona diAlessandria e Asti e affidano la realiz-zazione delle merci a produttori spe-cializzati. «I Boido hanno già molti

clienti a Milano, che finora comprava-no online mentre ora possono venirequi in negozio», dice Pedrocchi, cheha aperto una pagina Facebook e unprofilo Instagram a nome Boido tartufiMilano, e che sta organizzando ancheun servizio di consegne a domicilio. Quindi, da una parte c’è una clienteladi base che già conosce il tartufo e ilmarchio Boido, e che avrà in quest’in-segna un’ulteriore possibilità di acqui-sto; dall’altra, la sfida di incuriosire iresidenti della zona nei confronti di unprodotto così particolare. Inoltre, se-guendo l’esempio e in accordo con altricommercianti vicini, Pedrocchi vor-rebbe prendere in carico e curarel’aiuola del marciapiede che fronteggiail negozio, per contribuire a migliorarela via.

Fiorenza Auriemma

Un negozio di tartufi in Faà di Bruno? Eccolo

Q

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novembre 2019 9

1 0 n o v e m b r e 2 0 1 9 - o r e 1 4 . 3 0

C A L V A I R A T E - V O G H E R E S E 1 9 1 92 4 n o v e m b r e 2 0 1 9 - o r e 1 4 . 3 0

C A L V A I R A T E - V E R G I A T E S E1 d i c e m b r e 2 0 1 9 - o r e 1 4 : 3 0

C A L V A I R A T E - S E T T I M O M I L A N E S E

2091. SOLUZIONE

2101. PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (Riccardo Tammaro)

ENI4MISTICAA cura della Fondazione Milano Policroma

ORIZZONTALI1. Un generale della Guerra Civile Americana - Piazza

nei pressi di Nosedo2. Sorgeva nei pressi di piazzale Cuoco3. Un elemento del sistema linguistico - Può comparire

in un indirizzo (abbr.)4. Nota cantautrice australiana - Iniziali del figlio di Rem-

brandt - Golda, fu politica israeliana5. Via del quartiere di Santa Giulia - Articolo greco 6. Concernente i pesci - Iniziali del fotografo Ingberg -

Un caso latino (abbr.)7. Ippolito, scrittore e garibaldino - Le hanno carrozze e

calessi8. L'autobus che portava all'Idroscalo - Via che si dirama

da piazzale Martini9. Lo è il baronetto inglese - Piccolo comune del Tirolo

- Un anche latino

VERTICALI1. Via che fa parte del tracciato della Via Emilia2. Danno il nome a una sala di Palazzo Reale3. Attimo, momento4. Uno sport invernale - L'opposto di morto5. Movimento involontario - La scuola francese6. Artista musicale contemporaneo - Terni in auto7. Via traversa di via Marcona - Un tipo di società8. Comune in provincia di Reggio Emilia9. Nota musicale - Sono noti i suoi Bronzi10. Via traversa di viale Omero - Gruppo musicale

sudcoreano11. Dicesi di donne in buone condizioni di salute -

Si usano per cucire12. Ne era originario un Sant'Ignazio13. Tim, uno degli autori del musical “Evita”

Maglioni ben piegati sugli scaffali,abiti appesi negli armadi, oggettie biancheria per la casa sistemati

su tavoli e mensole. È tutto ordinato nelnuovo Emporio di Federico, il guardarobasolidale di Società di San Vincenzo dePaoli, inaugurato il 29 settembre nella Par-rocchia SS. Nereo e Achilleo di viale Ar-gonne 56.Uno spazio nato per organizzare in modorinnovato la distribuzione gratuita di abitie altri beni a persone adulte in condizionidi bisogno. Il servizio, che qui esiste datempo, potrà così rispondere meglio allerichieste dell’utenza, utenza diversa rispet-to al passato: ci sono persone sole o conproblemi di dipendenze, molti giovani, tan-ti extracomunitari, ma anche tanti italiani,alcuni ex carcerati e, situazione nuova pergli operatori, persone un tempo benestanti,precipitate nella povertà per perdita di la-voro, malattia, investimenti sbagliati. I vo-lontari del gruppo operativo (denominato“Conferenza”, come tutti gli altri gruppidella San Vincenzo diffusi sul territorio)consegnano abiti, biancheria per la casa,coperte o altro, ma questa è solo una partedell’ aiuto che offrono ai poveri. «Noi cifacciamo carico della persona – raccontaValeria Fattarelli, responsabile della Con-ferenza San Vincenzo SS. Nereo e Achilleo- conosciamo la famiglia, arriviamo quasia un rapporto amicale, andiamo a trovarlia casa». L’accesso al servizio fa parte, dun-que, di un rapporto più ampio e profondo. Il nuovo spazio per la distribuzione favo-risce il contatto e il dialogo tra volontarie utenti. «Questo Emporio – spiega il Par-roco, don Gianluigi Panzeri - completal’attività della San Vincenzo che è attivanella nostra Parrocchia da 80 anni e sic-come è strutturato come se fosse un nego-zio, per i bisognosi è più dignitoso rispettoa un deposito, un magazzino come eraquello di prima». Prima, infatti, magaz-zino e stanza per la distribuzione - alla qua-le affluivano tutte le persone insieme - era-no lontani e mal collegati; adesso sono nel-lo stesso luogo. «L’Emporio cambia l’or-

ganizzazione e anche l’approccio con lapersona – spiega Valeria – perché più diuno, due alla volta non si possono fare en-trare e quindi l’incontro diventa anche unmomento di colloquio, di parola». Girandotra gli scaffali con i volontari, spesso gliutenti raccontano attese, problematiche,desideri. È un modo per valorizzare le per-sone nel bisogno, farle sentire come in unnegozio, dar loro modo di guardare, chie-dere, scegliere e al tempo stesso comuni-care. «Sono 89 le famiglie seguite nel carismavincenziano – continua Valeria - con lequali si è stabilito un rapporto serio e du-raturo». Al di là della distribuzione di beninecessari per vivere, certamente indispen-sabili, il gruppo operativo si impegna percombattere con empatia e concretezza lapovertà nella varie forme in cui si mani-festa, materiale, economica, socio-relazio-nale, educativa e per cercare di rendere au-tosufficiente ogni persona, promuovendonela dignità. Fedeli alla caratteristica del per-corso vincenziano, i volontari – 20 in que-sta Parrocchia – lavorano sulla speranza,su quelle risorse latenti che la povertà spes-so nasconde. Per ottenere buoni risultati,talvolta preferiscono non fare da soli, machiedere l’intervento di assistenti sociali,di un patronato, un sindacato, del Comune. L’Emporio, al quale si accede da via Pan-nonia 1, è aperto tutti i giorni su appunta-mento per gli utenti; a breve sarà ancheaperto con regolarità due volte al mese, ingiorni ancora da decidere; sempre due vol-te al mese - il secondo e quarto martedìdalle 10 alle 12 - è possibile donare abitie oggetti. Al momento l’accesso è riser-vato alle persone già seguite; solo occa-sionalmente è consentito a quelle non co-nosciute. Poi ci sono gli incontri a portechiuse: gruppi di lavoro e riunioni dedicateal confronto. «Due le frasi importanti – conclude Va-leria – : fare in modo che queste famigliefacciano a meno di noi e rendere felici que-ste persone».

Lidia Cimino

L’Emporio di Federico, il guardaroba solidale

Promozione della creatività,sviluppo imprenditoriale,scambi di idee e tanta mu-

sica: potrebbe essere questo iltrailer di LePark, uno specialespazio di coworking inauguratonel maggio 2018 al civico 60 divia Sismondi. Speciale perché anzitutto votatoa progetti di natura musicale, inuna strategia ad ampiospettro che sta regi-strando un certo suc-cesso in città. «In realtànasciamo come unoshowroom di cabine in-sonorizzate - precisaMarco Galeotti, unodei responsabili dellastruttura -; l’aziendaproduttrice B-Bengopera infatti nel campodell’acustica, con laproduzione di sistemimodulari isolati in cuipoter suonare, registrare, fare edi-ting. Il passo successivo è statoquello di trasformare questo spa-zio in un coworking». Ed eccoche tra i più assidui noleggiatoridei tanti boxy disponibili ci sonoprofessionisti che, in una gammadi generi che va dalla classica allatrap, si occupano di recording,mixaggio e post-produzione. Nonsolo: «La richiesta da parte diesperti di doppiaggio e podcast èin forte crescita», aggiunge Mar-co, trattandosi di due settori cheal momento non sembrano cono-scere crisi. La musica come co-lonna sonora dell’intera iniziativa,dunque: cinque persone di staff,un portfolio di clienti importante(inclusi colossi dell’industria di-scografica come Warner, Sony eUniversal), una ventina di scri-vanie a disposizione di tutti. Ma c’è di più: LePark è stato

concepito come un hub artisticoa partire dal bisogno di mettersiin relazione con gli altri, di sti-molare l’incontro tra musicisti,cantanti, tecnici, operatori dellacomunicazione. «Sono in molti asceglierci per la tranquillità diquesta cornice, quasi under-ground, al riparo dai riflettori deipalazzi più blasonati del centro»

sintetizza il nostro interlocutoreche, per motivi di riservatezza,non può fornire maggiori dettaglisugli habitué di queste mura. Ineffetti, le diverse postazioni di la-voro (si va dal semplice tavolo incondivisione alle salette per riu-nioni private) sono quotidiana-mente prese d’assalto da autono-mi abituati a lavorare da remoto.È l’esercito degli smart worker(come start up, grafici, progettistidi eventi, addetti di computer arte videomaking), sempre connessida ogni angolo del mondo, traflessibilità e precariato. Alleata di tutti gli avventori diLePark è quella che il nuovo di-zionario di markettese indica co-me chill out zone, l’area ludica incui sorseggiare qualcosa, decom-primere lo stress, scambiare quat-tro chiacchiere. E coltivare col-laborazioni inedite, così che que-

sto luogo possa davvero divenirela fucina dei talenti del domani. Non sorprende dunque che, perdescrivere la sua filosofia, i ge-stori dello spazio impieghinoespressioni come “incontrare”,“connettere”, “produrre”: «È soloattraverso la condivisione di emo-zioni, spunti creativi e intuizioniinnovative che LePark può non

solo essere uno spaziopoliedrico, ma divenireun centro gravitaziona-le per gli artisti emer-genti e per quelli giàaffermati» continuaMarco. Collaborazioni,modelli di business al-ternativi, attrazione ter-ritoriale: è in questosenso che va letta lapresenza anche di unasala polifunzionale perospitare workshop edeventi pubblici, ren-

dendo ancora più innovativoquello che vorrebbe anzitutto of-frirsi come un contenitore di idee.E pensare che qui fino a pocotempo fa c’era un magazzino distoccaggio di materiale edile eprima ancora un deposito di vini:«Curiosamente - svela Marco -abbiamo trovato nelle cantineenormi contenitori di vino cheveniva poi trasferito in recipientipiù piccoli e caricato tramite ap-posito argano sui camion». Così, tra i modernissimi comple-menti di design che arredano lagrande sala del piano terra si puònotare l’argano e altre strutture inferro conservate. Piccoli dettaglidi archeologia industriale di unacittà in costante evoluzione, in unambiente che per certi aspetti as-somiglia a un piccolo backstagedel futuro.

Emiliano Rossi

Il lavoro (condiviso) in musica: ecco LePark

Page 10: Aperitivo con immagini - QUATTRONET2quattronet2.it/wp-content/uploads/2014/04/Quattro_210.pdf · Martedì 12 novembre ore 19 Inaugurazione presso il ristorante La Cucina dei Frigoriferi

10 novembre 2019

Musica dal vivo e teatro. Un’accoppiata collaudata e vin-cente che L’Albero di Nicolas, associazione da anniattiva con i suoi “progetti del cuore” in zona 4, con il

patrocinio del Municipio 4, presenta in Applausi, scoppiettantee divertente spettacolo che andrà in scena:

sabato 30 novembre alle 18 e domenica 1 dicembre alle 16al Politeatro di viale Lucania 18

Sul palco, oltre alla “vecchia guardia” dell’Albero, musicisti eattori straordinari, tanti giovani pieni di talento che frequentanoil laboratorio teatrale sperimentale, nato quest’anno con l’intentodi dare loro spazio creativo e possibilità di sperimentarsi sulpalco. L’ingresso è libero con prenotazione fino a esaurimento posti.Per info e prenotazioni: cell. 3921968222, www.lalberodinico-las.org; [email protected] anche un’altra iniziativa dell’Albero di Nicolas:domenica 24 novembre i volontari dell’associazione imban-diranno un gustoso pranzo per gli anziani della nostra zona. In-sieme trascorreranno un pomeriggio pieno di giochi, divertimentoe “confessioni”.Prima delle festività natalizie infine il dolcissimo Babbo Nataledell’Albero e i suoi solerti aiutanti distribuiranno doni alle fa-miglie in difficoltà della zona, segnalate dai centri d’ascolto edalle scuole.Per saperne di più, consultare il sito www.lalberodinicolas.orge la pagina facebook http://it-it.facebook.com/LAlberoDiNico-lasAps.

L’Albero di Nicolas, spettacoli e opere di bene

Il prossimo 14 novembre loSpazio Tertulliano inaugu-rerà la sua decima stagione

teatrale: ad attenderci ci saran-no dodici spettacoli, di cui trenuove produzioni proprie. LoSpazio Tertulliano, al civico70 della via omonima, è unvero gioiellino del Municipio4 e il direttore artistico, Giu-seppe Scordio, è davvero or-goglioso di ogni singola sta-gione andata in scena sul suopalcoscenico. È proprio graziea lui che negli ultimi dieci annigli spettatori del Tertullianohanno potuto assistere alle per-formance di grandi attori e aidebutti di tantecompagnie tea-trali emergentiche poi si sonoaffermate anchein grandi teatri. Noi abbiamoavuto il piaceredi farci raccon-tare la nuovaStagione pro-prio da Scordioche in questeproduzioni in-terne ha volutoraccontare qualè il vero valoredella vita. Il primo dei tre spettacoli an-drà in scena dal 14 novembreal 15 dicembre con sedici datetotali. Si intitola “Forse… las-sù qualcuno mi ama” ed è unmonologo scritto, diretto e in-terpretato dallo stesso Giusep-pe Scordio. Il protagonista delracconto è Giuseppe Fragome-ni, il pugile campione delmondo WBC nel 2008 per lacategoria dei pesi massimi leg-geri. Fragomeni nasce nellostesso quartiere di Scordio edè proprio in quelle case di pe-riferia che si consuma la suatragedia familiare. Il padre hagravi problemi con l’alcol eper questo sfoga le sue ire conla moglie e i figli. Il giovaneGiuseppe non riesce più a so-stenere questa terribile situa-zione domestica e per questocerca rifugio nella droga e in-fine tenta addirittura di suici-darsi buttandosi sotto un treno.Quel giorno, però, qualcosa loferma. Quel giorno Fragomeninon ci si butta sotto al treno,ci sale. Ed è proprio questo ilpunto su cui Scordio cerca diporre l’accento per tutta la du-

rata dello spettacolo: vuole ca-pire le ragioni che hanno spin-te Fragomeni a sperare in unfuturo migliore fatto di vittoriee non di sconfitte, di felicità enon di oppressione, di virtù enon di malsane dipendenze.Uno spettacolo eclettico chevi riporterà alla mente non so-lo il mondo dello sport, ma an-che quello del cinema e dellapoesia. Nella sua produzioneScordio cita anche autori e re-gisti celeberrimi come RobertWise che nel 1956 dirige ilfilm “Lassù qualcuno mi ama”con Paul Newman, ispirato al-la biografia di Rocky Grazia-

no, il campionedi boxe italoa-mericano deglianni Quaranta.Non mancanoperò anche pic-coli e implicitirimandi a unodei poeti ameri-cani più cono-sciuti del secoloscorso, EdgarLee Master au-tore degli epi-taffi dedicatiagli abitanti del-la collina diSpoon River.

Così, ecco che Scordio quegliepitaffi li dedica a centinaia ecentinaia di giovani morti perabuso di eroina nel quartieredella Stadera - tra le vie Neera,Palmieri e Barrili. Dal 16 gennaio al 2 febbraiola programmazione riprenderàcon “Il talento di vivere”, unarivisitazione a cura di FaustoMalcovati del celeberrimo rac-conto di Anton Cechov “Unastoria noiosa”. A seguire, il terzo spettacolodi produzione propria andrà inscena dal 13 al 28 febbraio:“Vivi! Come il mare. Pièce perdue delfini”, scritto a quattromani da Giulia Lombezzi e lostesso Scordio. Una coppia didelfini, padre e figlio, sono allaricerca di acque pulite in cuirifugiarsi, lontano da quelleterribili isole di plastica che sisono depositate sui fondali ma-rini.Per la programmazione com-pleta seguite poi le nostre pa-gine degli spettacoli e il sitowww.spaziotertulliano.itBuona stagione, Tertulliano!

Margherita Maroni

Spazio Tertulliano alla sua decima stagione

«Dare vita ad un al-tro cartellone tea-trale? Una follia

a Milano, soprattutto se con-sideriamo eccellenze qui in zo-na come il Franco Parenti. Ep-pure di teatri non ce n’è maiabbastanza»: con queste parolel’attore Giacomo Poretti hapresentato lo scorso ottobre,insieme a Luca Doninelli eGabriele Allevi, il progettoDeSidera al Teatro Oscar.L’inedito trio alla direzione ar-tistica, dopo l’esordio al Ro-setum, ha illustrato la nuova ericca stagione dal titolo “ViviAma DeSidera” in program-mazione presso la sala di viaLattanzio. Un cartellone molto fitto inau-gurato lo scorso 17 ottobreproprio da Poretti insieme allamoglie Daniela Cristofori conlo spettacolo Litigar Danzan-do, ovvero l’arte del litigio tracoppie. Giacomo, che torneràin scena il 25 novembre colnuovo monologo Chiedimi sesono di turno, ispirato alle sueesperienze in corsia, ha dichia-rato: «Nelle 80 date che gesti-remo vorremmo trattare tema-tiche legate alla quotidianità.Viviamo in un periodo mera-viglioso ma per certi versi ter-ribile e vorremmo parlare colpubblico del senso di questaavventura straordinaria che èla vita. Sembra che ci sia tantoa disposizione ma credo che inrealtà, nella frenesia degli ul-timi anni, ci sia sfuggito qual-

cosa di spirituale, per questoci interessa contribuire a ren-dere fecondo il dibattito in cit-tà». Gabriele Allevi, responsa-bile di DeSidera, nome del fe-stival bergamasco che da di-versi anni il Teatro de Gli In-camminati e l’AssociazioneInAtto realizzano con un’at-tenzione alle nuove realtàemergenti e alla ricerca di le-gami sul territorio, aggiunge:«Quando è nato il festival cisembrava necessario, adessoci sembra indispensabile par-lare di certi argomenti. “ViviAma DeSidera” non è solouno slogan. Non vogliamo cheil teatro Oscar sia solo un luo-go per rappresentare gli spet-tacoli in cartellone ma piutto-sto che diventi una casa per glispettatori, in modo che possa-no partecipare attivamente, se-

condo la filosofia dell’origina-le festival bergamasco». Ri-guardo il cartellone spiega:«Trasgrediremo incrociandolinguaggi teatrali, da quello ditradizione all’avanguardia, fi-no a quello più commercialeper dare stimoli al pubblico».Luca Doninelli, scrittore, gior-nalista e direttore del Teatro deGli Incamminati approfondi-sce: «Il compito del teatro nonè quello di ricucire le ferite madi tenerle bene aperte. Il teatrosi occupa di una zona oscurada cui viene la verità. Parlere-mo di alzheimer con il Vange-lo secondo Antonio e di temipiù spirituali con l’incontro tracristianesimo e Islam in Ma-ryam scritto da me o dell’in-contro tra Gesù e Erode, Pilatoe Caifa in La passione secon-do i nemici. E si riderà anche

con Giacomo Poretti o ArturoBrachetti, perché il riso è tut-t’altro che stupido».In cartellone si alterneranno ti-toli di successo come Marato-na di New York o una versionecontemporanea de Il maestroe Margherita allo sport conQuasi gol dedicato a NicolòCarosio e Puskás chi? di Gian-felice Facchetti. Per i giornidella memoria verrà propostala storia della ventisettenneebrea Etty Hillesum morta adAuschwitz in Cercando un tet-to a Dio. La vita e sue relativecriticità saranno raccontate uti-lizzando anche solamente dellemaschere, come in Goose. Co-sì come con maschere, trave-stimenti, musica e pantomimeandrà in scena l’Arlecchino fu-rioso.A completare l’offerta infinegli appuntamenti dei progettispeciali, dalla Divina Comme-dia alle fiabe in versione adul-ta, al teatro del sacro. Corradod’Elia leggerà alcuni passi deiPromessi Sposi nel ciclo Mi-lano e il suo romanzo mentrenel Ciclo Versus, da un’idea diStefano Boeri, assisteremo adei “contraddittori milanesi”quali Torre Velasca vs Pirello-ne, Jannacci vs Gaber, Risottvs Casseola e Inter vs Milancon arbitri d’eccezione. In col-laborazione con lo IULM, in-fine, verranno presentati deimonologhi, risultato di un con-corso di drammaturgia.

Luca Cecchelli

“Di teatri non ce n’è mai abbastanza”:DeSidera al Teatro Oscar

La stagione 2019/2020 del TeatroColla conferma scelte di una pre-cisa attenzione educativa legata al

teatro di figura, come formaartistica e culturale vicinaall’infanzia e ai ragazzi. Laprogrammazione degli spet-tacoli, con una replica al sa-bato e due la domenica po-meriggio, dedica i più pic-coli racconti di avventure efiabe che ispirano l’immagi-nazione.Il calendario delle rappresentazioni, inau-gurato da Il mago di Oz e Cappuccetto

rosso, vedrà in scena a novembre Le av-venture di Alice nel paese delle meravigliee Peter Pan a dicembre.

Altri titoli seguiranno nel2020 fra cui La freccia azzur-ra di Gianni Rodari, storiapoetica di Francesco, un ra-gazzo che ammira, senza po-terli acquistare, i giocattolinella vetrina della Befana ein particolare sogna il trenoazzurro. Citiamo inoltre ilnuovo spettacolo Lo scim-

miottino color rosa di Carlo Collodi, inscena ad aprile, ambientato in un bosco,

con protagonisti un famoso studioso chevuole conoscere bene gli animali della fo-resta e incontra lo scimmiottino Pipì ilcui nome nel linguaggio delle scimmiesignifica “color di rosa”.Narrazioni e interpretazioni proposte conmusicalità e poesia, per lo stupore e la fe-licità che illuminano gli occhi dei bam-bini, scoprendo storie e personaggi emo-zionanti da ricordare. Il Teatro Colla esprime e conferma le pro-prie qualità, apprezzate per tradizione eprofessionalità familiari, nel teatro di ani-mazione e delle marionette.

Antonella Damiani

Teatro Colla al Teatro SilvestrianumSfumature intense di fantasia con marionette ed attori

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novembre 2019 11

IL CIELO SOTTO MILANOPassante ferroviario di Porta Vittoria

cell. 340 4763017 / 338 9648850

8 novembre ore 20.451791 – L’ULTIMO ANNO DI MOZARTConcerto-racconto a cura di Mario Borciani conla Dual Band16 novembre ore 20.45GRANDI E VACCINATIdi e con Andrea Migliorini21, 22, 23 novembre ore 20.45 e 24 novembreore 16.30DEUS EX MUSICALLa nascita degli dèi più simpatici del mondoMusical di Anna Zapparoli e Mario Borciani,con la Dual Band27, 28, 29 novembre ore 20.45 e 30 novembreore 16.30DEK.RU Anime leggereCompagnia di Mimi1 dicembre ore 20.45LOVE RIOT – LOTTARE PER AMOREdi Marchioro e Donini

TEATRO KOLBEvia Padre M. Kolbe ang. viale Corsica 68

tel. 02 70605035

7, 14, 21 e 28 novembre ore 21L’ISPETTORE KOPLER E IL CASO DELLE DUEGOCCE D’ACQUAdi Edgar Wallace - Regia di Gianluca Frigeriocon gli attori della compagnia “Makaresco” sta-bile di prosa del Teatro Caboto. Biglietto: 7 €

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - tel. 333 5730340

7-9 novembre ore 21 e 10 novembre ore 16LA NOTTE DI PINOCCHIOdi Marco Avarello, a cura di Artinmovimento9 novembre ore 16LUCA LUNAdi Sara Pessina, con Davide Rustioni19 novembre ore 21DIE MAUER – IL MUROcon Marco Cortesi e Mara Moschini30 novembre ore 21LIVE FOR LOVE - RELOADEDcon il coro Rejoice Gospel Choir, diretto daGianluca Sambataro

TEATRO SILVESTRIANUMVia Maffei 29 – tel. 02 5455615

9 novembre ore 21DI COSA PARLIAMOQUANDO PARLIAMO D’AMOREAtti unici di E. De Filippo, A. Schnitzler, E. Ionesco,A. Campanile, O. Magi - Regia di Oscar Magi30 novembre ore 21NATALE AL BASILICOCommedia brillante di Valerio di Piramo - Regiadi Andrea De Nisco

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

Rassegna DeSidera7-8 novembre ore 21Le fiabe non raccontano favole CAPPUCCETTO ROSSOdi e con Silvano Petrosino - voce recitante Eli-sabetta Raimondi Lucchetti - pianoforte MatteoGalli e Iacopo Petrosino13-14 novembre ore 21GOOSEdi Marialice Tagliavini - Compagnia La Caval-cade en Scène 19-20 novembre ore 21STORIE DI UOMINI E DI VINIdi Giuseppe Petruzzelli - Compagnia TeatroIpotesi 25 novembre-5 dicembre ore 21CHIEDIMI SE SONO DI TURNOScritto e interpretato da Giacomo Poretti - Regiadi Andrea Chiodi

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63

tel. 02 55181377

7-17 novembre LO ZOO DI VETROdi Tennessee Williams, con Tindaro Granata 28 novembre-8 dicembreIL BERRETTO A SONAGLIdi Luigi Pirandello

TEATRO KOLBEVia Kolbe ang. viale Corsica 68

tel. 02 70605035

7-14-21-28 novembre ore 16Spettacolo Teatro Ragazzi (3-9 anni)LA MAGICA POZIONERegia di Ciro Cipriano

BIBLIOTECA CALVAIRATE Via Ciceri Visconti 1

Sabato 16 novembre ore 16 Bookcity Young La rondine e il cantastorieFiaba musicale con Moustapha Dembélé, griotoriginario del Mali. A seguire, laboratorio diritmo e improvvisazione con i numerosi stru-menti tradizionali di legno, pelle e zucca.Bambini 6-11 anni e famiglie. Prenotazione ob-bligatoria: tel. 0288465801

BIBLIOTECA OGLIO Via Oglio 18 – tel. 0288462971

Sabato 16 novembre ore 11 Bookcity Young Alla scoperta della savana!Laboratorio e lettura per bambini/e dai 6 annipartendo dal libro Con te non ho paura di SaraRattaro. Sarà presente l’autrice. È gradita la pre-notazione.

TEATRO COLLATEATRO SILVESTRIANUM

Via Maffei 29 – tel. 02 55211300

16-24 novembreLE AVVENTURE DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIEdi Lewis CarrolSabato ore 16.30 - domenica ore 15.00 e 17.30

TEATRO OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

Domenica 17 novembre ore 16Produzione Teatro Oscar DanzateatroPIERINO E IL LUPORegia Daniela Monico - Coreografie MonicaCagnaniDai 3 ai 10 anni - [email protected] – Tel. 02 5455511 / 335 5294652Domenica 10 novembre dalle 15.30 alle 18.30 Laboratorio per bambini: creattori (per un giorno) Età consigliata: dagli 8 agli 11 anni - Labora-torio creativo per giovani: autori, attori, sce-nografi, costumisti, musicisti, registi, Light de-signerIngresso 15 € - Prenotazione obbligatoria a:[email protected]

ASSOCIAZIONE 4GATTITel. 335 210 037 - [email protected]

Rassegna di teatro ragazzi AEROPLANINI DICARTADomenica 17 novembre ore 16A NASO IN ARIA Liberamente ispirato a “Marcovaldo” di Italo Cal-vino. Testo e regia di Riccardo Colombini - 8+Alla fine di ogni spettacolo un divertente mo-mento che coinvolge genitori e figli nella co-struzione di aeroplanini di carta da far volaretutti insieme.

PPEERR BBAAMMBBIINNII

OTTAVA NOTAVia Marco Bruto 24 - tel. 02 89658114

Sabato 9 novembre ore 16.30Laboratorio di Burattinia cura del Teatro Laboratorio Mangiafuoco conPaola BassaniCosto: € 10, prenotazione obbligatoriaSabato 23 novembre ore 16.30LE STORIE DI SINDELdi e con Matteo Curatella - Costo: € 5Domenica 1 dicembre ore 16.30LE FATE DELLA LUNA BLUa cura del Teatro VariaMente - Costo: € 5

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - tel. 333 5730340

Domenica 17 novembre ore 15.30 DRAGON TRAINER - Il Mondo Nascosto

PALAZZINA LIBERTY IN MUSICA

Largo Marinai d’Italia 1 - tel. 02 88462320

Milano Classica presentaFAMILY CONCERT. Concerti con merendaper famiglieDomenica 24 novembre ore 10.30FAMILY LAB III I VIOLINI HANNO LA PANCIA?ore 10.30 Laboratorio di liuteria - ore 11 Me-renda - ore 11.15 ConcertoMusiche di autori variFrancesco Borali, violinoGiacomo Borali, violinoStefania Mormone, pianoforte

TEATRO CARCANOCorso di Porta Romana 63

tel. 02551813.77/62

In collaborazione con MUBA, la compagniabolognese Fantateatro, presenta “I Fantawee-kend”, per bambini dai 3 anni in su. Testi e regiadi Sandra BertuzziDomenica 10 novembre ore 11LA SPADA NELLA ROCCIA - IL MUSICAL ROCKDomenica 24 novembre ore 11L’ORCO PUZZA

VICINARTEVia Tito Livio 29

Corso di Tecniche artistiche per bambiniIl corso inizierà il 7 novembre dalle ore 17 alleore 18.30 e si terrà tutti i giovedì fino a dicem-bre 2019. Info al 3491625263 o via email a [email protected]

CINEMA TEATRO DELFINOPiazza Piero Carnelli - tel. 333 5730340

Cinemacaffè: doppia proiezione. Biglietto: 5,00 €11 novembre ore 15.30 e 20.45IL TRADITORE di Marco Bellocchio 18 novembre ore 15.30 e 20.45STANLIO & OLLIO di Jon S. Baird 25 novembre ore 15.30 e 20.30BEAUTIFUL BOY di Felix Van Groeningen2 dicembre ore 15.30 e 20.30QUANTO BASTAdi Francesco Falaschi

CINEFORUM OSCARVia Lattanzio 58 - tel. 02 36522916

Il costo dell’abbonamento per 21 film è di €85,00. Biglietto singolo € 5,00. Doppia proie-zione giornaliera il lunedì ore 15.15 e ore 21.

CCIINNEEMMAA

Gli altri spettacoli16 novembre ore 21 LENTAMENTE CI UCCIDONO Regia di K.Capra e E. Drago - Prenotazioni:[email protected] novembre ore 21 e 24 novembre ore 16 IN SCENA LA COMPAGNIA AMATORIALE MA-GIA D’OLI Sabato 30 novembre ore 21RISATE DA OSCAR: GIANLUCA DE ANGELIS EMARTA ZOBOLIPer prenotazioni Risate da Oscar cell. 3317435613

SPAZIO TERTULLIANOVia Tertulliano 70 - cell. 320 6874363

14 novembre-l dicembre e 12-15 dicembre FINO ALL’ULTIMO ROUND (Forse…“lassù qualcuno mi ama”) Scritto, diretto e interpretato da Giuseppe Scor-dio - Produzione Spazio Tertulliano

IL POLITEATROViale Lucania 18 – cell. 335 5376122

14 novembre ore 20.45UN CUORE PER TUTTISerata benefica a cura della cardiologia del-l’ASST SS. Paolo e Carlo (info e biglietti 3495660350, 347 3868688)16 novembre ore 21SERATA COMMEDIA17 novembre ore 15.30 e 17SPETTACOLO DI MAGIA PER BAMBINI

TEATRO FRANCO PARENTIVia Pier Lombardo 14 - tel. 02 59995206

Fino al 17 novembre MARJORIE PRIMEdi Jordan Harrison - Regia di Raphael TobiaVogelFino al 17 novembreSCHIANTOIdeato e diretto da Stefano CordellaFino al 17 novembreSI NOTA ALL’IMBRUNIRE(Solitudine da paese spopolato)Testo e regia di Lucia Calamaro, con Silvio Or-lando19-22 novembreSOCIALMENTEdi e con Francesco Alberici e Claudia Marsicano22-24 novembrePRÓXIMO ArgentinaTesto e regia di Claudio Tolcachir19 novembre-1 dicembreIL GATTOdall’omonimo romanzo di Georges Simenon20 novembre-1 dicembreGINO IL POSTINOdi e con Francesco Brandi23 novembre-1 dicembreTROPICANAdrammaturgia a cura di Francesco Alberici26 novembre-1 dicembreVORREI ESSERE FIGLIO DI UN UOMO FELICEdi e con Gioele Dix

TIEFFE TEATRO MENOTTIVia Ciro Menotti 11 - tel. 02 36592544

Fino 7 novembreON STAGE FESTIVALFino al 17 novembre DON CHISCIOTTEcon Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi -adattamento e regia di Davide Iodice19-24 novembreCOPPIA APERTA QUASI SPALANCATA conChiara Francini - Regia di Alessandro Tedeschi28-29 novembreLA NOTTE È DEI FANTASMI Scritto e diretto da Eleonora Pippo - Teatro dellaTosse 3-8 dicembre TRAINSPOTTING Regia di Sandro Mabellini

TTEEAATTRRII

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12 novembre 2019

11 novembreSTANLIO & OLLIO di Jon S. Baird 18 novembreTHE CHILDREN ACT - IL VERDETTO di Richard Eyre2 dicembreIL TRADITORE di Marco Bellocchio

CC INSIEMEVia dei Cinquecento 1a

16 novembre ore 20.45 / domenica 17 ore 17 TUTTI LO SANNO di Asghar Farhadi

CASCINA CUCCAGNAVia Cuccagna, ang. via Muratori

tel. 02 83421007

Ciclo dedicato ai “Popoli silenti” 18 novembre ore 20.45 ARMENIA- THE PROMISE di Phillippe Noyce (2016) – (Popolo Armeno).25 novembre ore 20.45 CUORE DI TUONOdi Michael Apted (1992) – (Popolo Nativi Ame-ricani).Ciascun incontro sarà preceduto da un aperitivocondiviso a partire dalle ore 20.

PARROCCHIAANGELI CUSTODI

Via Colletta 21 - Sala Don Peppino

7 novembre ore 15.30FOLLIE PER L’OPERALuca Morelli presenta l’opera L’elisir d’amoredi Gaetano Donizetti. Nel corso dell’incontrosi proiettano video.14 novembre ore 15.30IL GIOCO DELL’OCA DI MILANO Sei squadre si sfidano: vince quella che arrivaper prima in Piazza del Duomo.21 novembre ore 15.30A RACCONTARE COMINCIA TUA partire da ricordi di Francesco Guccini, Ro-berto Guarnieri avvia i nostri ricordi sullecose perdute . 28 novembre ore 15.30LEONARDO CHE NON T’ASPETTIFavole, facezie e barzellette del più grande ge-nio di tutti i tempi, a cura di Clara.

EQUILIBRIINCORVETTO

Venerdì 8 novembre ore 18.30Presso Arci Corvetto (sala Ivan Della Mea) viaOglio 21 PERIGEION: un atto di poesia con Guido Cu-pani, Piero Simon Ostan. Intervengono GiusiDrago, Nino Iacovella, Francesco Tomada

Sabato 9 novembre ore 18Presso C.I.Q.(Cascina Casottello) via FabioMassimo 19Incontro con Cinzia Sciuto sul suo saggio NONC’È FEDE CHE TENGA – approccio laico aiproblemi del multiculturalismo. Sabato 16 e domenica 17 novembre: WEEK END per BOOKCITYSabato 16 ore 15: Pomeriggio di poesie Nonpossiamo abituarci a morire – Presso la Casadi Giacomo, chiosco bar – P.le Corvetto Domenica 17 ore 15 Pomeriggio di letture alLaboratorio di Quartiere, via Mompiani, 5Sabato 23 novembre ore 10.30 – 12.30Gruppo di Lettura su OPEN di Andre Agassi -A Casa di Giacomo, chiosco bar – P.le Corvetto

VIVI ROGOREDO

Sabato 9 novembre ore 15presso il Circolo Mondini, via Freikofel 1Incontro con Associazione contro il bullismoscolastico

ASS. COOPERATIVACUCCAGNA

Via Cuccagna, ang. Muratoritel. 02 83421007– [email protected]

Sabato 9 novembre dalle ore 18CORTO E FIENO VÀ IN CITTÀFestival del Cinema Rurale Corto e Fieno pro-mosso dall’Associazione Culturale Asilo Bianco.Verranno proiettati una selezione di cortome-traggi della sezione Frutteto e Germogli della de-cima edizione 2019. A fine serata sarà offerta unadegustazione di prodotti tipici del novarese.Acceso libero e gratuito. Info su pagina fb diAssociazione Cooperativa Cuccagna.Lunedi 11 novembre Aperitivo ore 20 - inizio spettacolo ore 211915 IL CANTO SPEZZATOMusica e poesia armena: evento multimedialeideato e realizzato dal soprano armeno Ani Ba-lian, per ridare voce ai protagonisti sconosciutidella Storia. Ingresso a contributo libero.

CHIESA DI SAN VITTORE E 40 MARTIRI

Viale Lucania 20

11 novembre ore 16SUITE PER 10 SOLISTIdi Massimiliano Ferrari e Stefano Buonanno18 novembre ore 15GIALLO IN CHIESINAdi Conny Tommmasone. Esposizione opere let-terarie e pittoriche dell’autrice, reading audiodramma

LIBRERIA DEL CONVEGNOVia Lomellina 35

13 novembre ore 19Presentazione del libroIL PRINCIPE NERO. DON GIOVANNI, UN SO-GNO FEMMINILEIncontro con l’autore Fabio Galiberti in con-versazione con Laura Pigozzi

28 novembre ore 18I libri sono ali - gruppo di lettura (8-11 anni)KATITZI E IL PICCOLO SWINGdi Katarina Taikon

BIBLIOTECA CALVAIRATE Via Ciceri Visconti 1- Tel. 0288465801

Giovedì 14 novembre ore 17Conferenza Le utenze luce e gas: casi concreti di rapportotra gestore, venditore e cliente finale. A cura d i Federica Magnani e Daniela Casaril,avvocate.

BIBLIOTECA OGLIO Via Oglio 18 – tel. 0288462971

Venerdì 15 novembre ore 18.30 1989: UNA BRECCIA NEL FUTURO. PECHINO.A partire dal romanzo di Ma Jian Pechino è incoma, incentrato sulla rivolta degli studenti diPiazza Tienanmen, Stefano Locati, Laura De-naro e il giornalista Gabriele Battaglia in col-legamento da Pechino raccontano il 1989 e lasua eco.

ARCI CORVETTO Via Oglio 21

Bookcity Milano Venerdì 15 novembre ore 21 Presentazione del libro Al rombo del cannon – Grande Guerra e cantopopolaredi Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lo-vatto.Saranno presenti i tre autori. Coordina: RobertoMigliavada – libreria Calusca Milano. Cantano: il Canzoniere Resistente e il Gpr. Acura di Circolo Arci Corvetto, Il Cantastorieon line, Ascolti in Calusca, Ass. culturale Vocidi mezzo

BIBLIOTECA ANTONIANUMCorso XXII Marzo 59/A

Nel cuore del Rinascimento: due incontri conAngela PomesSabato 16 novembre ore 15.30“Sforzinda”: da Francesco Sforza a LeonardoSabato 30 novembre ore 15.30L’eredità di Leonardo nel contesto europeo

SPAZIO MELOTTIVia Melotti 4

16 novembre ore 14SALVA-BIMBOCorso certificato - A cura di Salvagente Italia23 novembre ore 15.30CORSO DI ORLO E CUCITOA cura di verdeFestival

CENTRO ARTISTICO CULTURALE MILANESE

Viale Lucania 18

16-24 novembreEMOZIONI DI COLORI esposizione dei pittori Pino Balzaretti, OttavioDi Nola, Giuseppe Garau, Renzo CantelliInaugurazione sabato 16 novembre ore 16.30;segue rinfresco.Orari: sabato e domenica ore 15-18.30

VERDE FESTIVAL

Domenica 17 novembre ore 17.30Presso la piazza della Chiesa a RogoredoLETTURE NELLA NEBBIAReading a cura di Valentina Di Cataldo

CIRCOLO BENTIVOGLIOVia Bellezza 16

17 novembre ore 15.30 MILANO IN GIALLO Con gli autori e le loro opere: Enrico Carlini,Massimo Tallone, Villani Flavio e GiuseppeFerdico. Si parlerà di gialli ambientati a Milanoe dintorni. Verrà proiettato il trailer Sergio PortaInvestigatore non vedente di Giuseppe Ferdico,tra i 10 finalisti alla 17° edizione del trailerfilmfest di Milano.

ALLE DOCCEVia Monte Piana 15

Domenica 17 novembre ore 10-17BookCity Alle DocceSTORIE NELLA NEBBIAInstallazione

ASS. ROGERSIANAMENTE Via Burlamacchi 11

29 novembre ore 18.30PresentazioneQUANDO LA FAMIGLIA ESPATRIALe implicazioni sulla coppia e sui figli del tra-sferimento all’esteroCon Luisella Zappetto, giornalista e scrittrice

WOW SPAZIO FUMETTOViale Campania 12 – tel. 02 49524744

Fino al 5 gennaio 2020Lupus in fabula. Nel mondo di Tony WolfTony Wolf, pseudonimo di Antonio Lupatelli,è considerato il più grande illustratore per ra-gazzi italiano; in mostra oltre cento opere ori-ginali, che ripercorrono la carriera dell’artistadai suoi esordi inglesi fino agli ultimi lavori.Ingresso intero 5 euro. Orari: da martedì a ve-nerdì, ore 15-19; sabato e domenica, ore 15-20.

EEVVEENNTTII


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