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Apparato digerente

Date post: 02-Jun-2015
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L’APPARATO DIGERENTE Classe II B a. s. 2010/2011 Scuola Media Pantigliate
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Page 1: Apparato digerente

L’APPARATO DIGERENTE

Classe II Ba. s. 2010/2011

Scuola Media Pantigliate

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APPARATO DIGERENTE

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L’uomo deve assorbire tutte le sostanze di sua necessità, a questo provvede l’apparato digerente.Esso ha il compito di demolire, con la digestione, le sostanze complesse contenute negli alimenti, in modo che possano essere assorbite facilmente dall’organismo.Le sostanze che servono all’organismo sono: gli zuccheri o carboidrati, le proteine, i grassi o lipidi.

FUNZIONI DELL’APPARATO DIGERENTE

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ORGANI DELL’APPARATO

DIGERENTE

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GLI ORGANI DELL’APPARATO DIGERENTE

L’apparato digerente è formato da:- Un tubo digerente, per il passaggio del cibo,

comprendente: la bocca, la faringe, l’esofago, lo stomaco e l’intestino.

- Una serie di ghiandole, tra cui le ghiandole salivari, il fegato, il pancreas.

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LA

BOCCA E

I DENTI

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LA BOCCALa bocca è delimitata verso l’esterno dallelabbra; esse sono rivestite da diversi strati di pelle e sono composte da muscoli,principalmente si dividono in labbro superiore e labbro inferiore. Di lato invece sono presenti le guance, in alto il palato; in basso è presente la lingua un muscolo volontario sulla cui si trovano le papille gustative responasbili del senso del gusto. Oltre alle ghiandole salivari, molto importanti sono presenti anche 2 arcate dentali formate dai denti,inserite nella mascella superiore e in quella inferiore ( o mandibola).

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I DENTI La dentatura definitiva di un adulto è

formata da 32 denti, cioè 16 per ogni arcata. Essi hanno forme diverse per svolgere funzioni differenti: - 4 incisivi che servono per tagliare- 2 canini che servono per

strappare- 4 premolari e- 6 molari che hanno la superficie

più larga e servono per schiacciare e triturare.

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LA STRUTTURA DEL DENTE In ogni dente possiamo distinguere:- la corona, la parte sporgente dalla gengiva, costituita da un tessuto molto duro, la dentina, rivestita di smalto, che èil tessuto più duro del corpo, composto per il 99% di amteriale minerale- la radice (avvolta dal cemento), la parte infissa nell’alveolo dentale, una piccola cavità scavta nell’arcata dentale.

- la polpa dentaria, la parte viva contenuta all’ interno del dente, ricca di vasi sanguigni e di terminazioni nervose, è la parte sensibile del dente, che ci fa avvertire « il mal il denti».

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L'esofago è un tubo lungo circa 25 cm che collega la faringe allo stomaco. Le sue pareti ricche di muscoli si contraggono e così spingono il bolo nello stomaco.

L’ esofago termina con il cardias, una valvola che lo pone in comunicazione con lo stomaco

ESOFAGO

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LO STOMACO

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LA FORMA

Lo stomaco è un organo a forma di sacco allungato o a ‘‘ J’’, situato tra l’esofago ed il duodeno. E’ lungo circa 25cm e riesce a contenere fino a 1,5 – 2 litri di liquidi.

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LE REGIONI DELLO STOMACO

Lo stomaco viene suddiviso nelle seguenti regioni:

• Il fondo disposto superiormente ed a sinistra della valvola tra esofago e stomaco;

• Il cardias, corrispondente alla valvola gastroesofaga;

• Il corpo, che occupa gran parte dello stomaco e si trova tra il fondo e l’atrio;

• l'antro, posto nella parte finale dello stomaco,che si estende dalla piccola curvatura sino al piloro;

• il piloro, che rappresenta il confine tra lo stomaco ed il duodeno.

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L’INTESTINO

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L'intestino è distinto in due parti principali, intestino tenue

e intestino crasso con una

lunghezza complessiva di

9 m.

L'intestino è l'ultima parte dell‘ apparato digerente .

Si presenta come un tubo di diametro variabile con pareti flessibili,

ripiegato più volte su se stesso.

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L'intestino tenue è un tubo arrotolato lungo 6-7 metri che occupa larga parte dell'addome inferiore. E' il segmento più lungo dell'apparato digerente e collega lo stomaco all'intestino crasso. Quasi tutto il cibo ingerito viene digerito nell'intestino tenue grazie a sostanze chimiche chiamate enzimi. Il cibo digerito viene poi assorbito dalla parete dell'intestino tenue. Internamente l'intestino tenue è ricoperto da migliaia di piccole pieghe, i villi.

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L'intestino crasso, un tubo lungo 1.5 - 2 m, è la parte terminale dell'apparato digerente. La sua estremità superiore è collegata all'intestino tenue e quella inferiore sbocca all'esterno del corpo, tramite l'ano. Qui non si verifica alcun processo digestivo, ma solo l’assorbimento di sostanze residue utili, come acqua, sali minerali, vitamine. Nel retto, la sezione più corta, si depositano le feci ( i prodotti di rifiuto), prima di essere espulse con la defecazione.

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L’INTESTINO CRASSO E’ FORMATO DA TRE PARTI:• IL CIECO, CHE PRESENTA L’APPENDICE;

• IL COLON , DIVISO IN COLON ASCENDENTE, COLON TRAVERSO E COLON DISCENDENTE;

• IL RETTO, CHE TERMINA CON L’APERTURA ANALE. L’INTERO INTESTINO E’ AVVOLTO DA UNA PARTICOLARE MEMBRANA PROTETTIVA, IL PERITONEO.

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L’ importanza degli ENZIMI

Nella digestione è molto importante il lavoro degli enzimi.

La loro funzione è quella di trasformare le molecole complesse in molecole più semplici.

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Il processo

di

digestione inizia

nella bocca …

… continua nello

stomaco…

e poi finisc

e nell’intesti

no

tenue.

Completandosi con

l’assorbimento e infine

l’espulsione delle

sostanze di sc

arto

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La digestione inizia nella bocca …

Il cibo viene introdotto nella bocca dove viene triturato dai denti e impastato con la saliva.

La saliva contiene la ptialina, un enzima che trasforma l’ amido cotto in maltosio

Il cibo masticato e insalivato prende il nome di bolo alimentare; esso attraverso la faringe e l’esofago giunge nello stomaco.

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LE REAZIONI CHIMICHE CHE AVVENGONO NELLO STOMACO

Le pareti dello stomaco contengono ghiandole gastriche, che producono un succo gastrico, formato da enzimi, muco e acido cloridrico. Esso ha una duplice azione:- Uccide gran parte dei microbi che

si sono introdotti con il cibo- Rende acido l’abiente dello

stomaco, favorendo l’azione della pepsina, un enzima che inizia ad attacare le proteine demolendole, cioè scindendole in parti e frammenti più piccoli detti i peptoni

Il cibo così trasformato prende il nome di chimo

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PROTEASI: enzimi coinvolti nella digestione proteica. Sono in grado di spezzare i legami che uniscono i vari amminoacidi e dalla cui ripetuta concatenazione originano le molecole proteiche. La PEPSINA è una proteasi

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Le proteasi sono sintetizzate anche

dal pancreas e dalla

mucosa intestinale

per ridurre le proteine in frammenti molecolari

sufficientemente piccoli da

permetterne l'assorbimento.

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LA DIGESTIONE SI COMPLETA NELL’ INTESTINO TENUE

Il chimo attraversa il piloro e passa

nell’ intestino tenue dove la digestione viene completata dalla bile, dal succo pancreatico e dalle ghiandole intestinali.

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Il fegato è una ghiandola localizzata al di sotto del diaframma. È l'organo più voluminoso del corpo umano

dopo la cute. Gioca un ruolo fondamentale nel metabolismo e svolge una serie di processi tra cui l'immagazzinamento del glicogeno, la sintesi delle

proteine del plasma, la rimozione di sostanze tossiche dal sangue. Produce la bile, che è in grado di

emulsionare i grassi, cioè di disperderli in minutissime goccioline più facilmente attaccabili dagli

enzimi.

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IL PANCREAS Il pancreas è una ghiandola che produce il

succo pancreatico il quale contiene numerosissimi enzimi tra cui : la tripsina , che completa la scissione delle proteine in

amminoacidi; la maltasi che scinde il maltosio in due molecole di glucosio; la

lipasi pancreatica che scinde i grassi in glicerolo e acidi grassi. Il succo pancreatico contiene anche il bicarbonato di sodio che serve a neutralizzare l’ acidità del

chimo.

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VIE BILIARI E VIE PANCREATICHE

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LE CELLULE DEL PANCREAS

RICCHE DI ENZIMI

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LE GHIANDOLE INTESTINALI

Le ghiandole intestinali si trovano nelle pareti dell’ intestino tenue e producono il succo enterico, anch’ esso ricco di enzimi tra cui la lattasi, che scinde il lattosio in glucosio e galattosio, la lipasi ed altre proteasi che scindono le proteine in amminoacidi.

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A questo punto il cibo ha l’aspetto di un liquido lattiginoso

chiamato chilo.

Esso contiene amminoacidi, glicerolo, acidi grassi,

glucosio e altri zuccheri semplici, oltre a sali minerali

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L’ASSORBIMENTO

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L’ASSORBIMENTO

I prodotti della digestione sono ormai pronti per passare attraverso le pareti dell’intestino per essere assorbiti dal sangue.L’assorbimento avviene attraverso milioni di villi intestinali, piccole espansioni a forma di dito che si trovano sulle pareti dell’intestino tenue.

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I VILLI INTESTINALI

Funzionano come minuscole pompe aspiranti che risucchiano le molecole di piccole dimensioni presenti nel chilo

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Il materiale non assorbito dai villi passa

nell’intestino crasso

Qui si verifica l’assorbimento di acqua, sali minerali e vitamine

Le sostanze non assorbite costituiscono le feci, che vengono eliminate attraverso l’ultimo tratto dell’intestino crasso, il retto, che termina con l’apertura dell’ano.

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Alimenti ricche di fibre

facilitano la peristalsi

intestinale e l’eliminazione

delle feci

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L’ INDIGESTIONEL’ indigestione è causata da un pasto abbondante, o composto da alimenti non freschissimi.A volte si avverte una “pesantezza” di stomaco, magari accompagnata dal mal di testa; altre volte il disturbo è più acuto e costringe a vomitare ciò che è appena stato ingerito.L’atto di vomitare, in alcuni casi, serve a eliminare dallo stomaco proprio quelli alimenti che avevano provocato l’indigestione.

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COLITE

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La colite non è altro che

l’irritazione del colon. L’azione di

batteri e virus possono agire sull’intestino

alterando il suo funzionamento e

provocando irritazioni e spasmi,

a volte dolorosi.

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I sintomi della colite sono classici:

stitichezza e diarrea. La maggior parte delle

persone può controllare questi

sintomi semplicemente

adeguando la propria dieta, utilizzando

qualche farmaco nelle fasi acute e tenendo

sotto controllo lo stress.

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ULCERA

GASTRICA

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L’ulcera è l’infiammazione dello stomaco dovuta ad un cattiva alimentazione e anche all’assunzione di alcool e fumo.

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La mucosa produce una

grossa quantità di succo gastrico che corrode la mucosa

fino a farla sanguinare .

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Esistono molti farmaci efficaci che combattono la formazione dell’ulcera, ma è sempre meglio prevenirla, seguendo un’alimentazione più sana ed equilibrata.

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L’epatite è l’infiammazione del fegato. Ci si ammala di epatite A quando si ingeriscono cibi o bevande contaminati con il virus che

la provoca.

L’ EPATITE A

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Nella maggior parte dei casi non compare alcun sintomo; raramente compaiono affaticamento, febbre, nausea o vomito, feci chiare, una colorazione gialla degli occhi e della pelle chiamata ittero, urina color scuro, dolore al fianco destro che si può diffondere alla schiena.

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E’ prudente evitare di consumare cibi crudi come i pesci di mare (come le cozze in

particolare), a meno che non si sappia con certezza che provengono da acque limpide e sicuramente non contaminate. A differenza di altre forme di epatite (B o C ) l’ epatite A

non si trasforma mai in una malattia cronica.

Oggi esiste un vaccino sicuro; tuttavia nella maggior parte dei casi , l’ epatite A guarisce

stando a riposo due o tre settimane.

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La carie dei denti è provocata, quasi sempre da residui di cibo: rimanendo a lungo a contatto con i denti, soprattutto se sono ricche di zuccheri, le particelle degli alimenti si depositano sullo smalto dei denti, rivestendolo di una placca biancastra Su questa si fissano i batteri che, normalmente abitano nella nostra bocca e che producono acidi capaci di corrodere lo smalto.

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Sulla placca si fissano i batteri che, normalmente abitano nella nostra bocca e che producono acidi capaci di corrodere lo smalto. Il dente diventa sensibile al caldo e al freddo: in questi casi occorre l’intervento del dentista per evitare che venga intaccata la polpa.Per prevenire la carie occorre lavarsi i denti tutte le volte che si è mangiato qualcosa, soprattutto se si tratta di alimenti dolci e in ogni caso è meglio limitare il consumo di cibi contenenti dello zucchero.

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La celiachia è una malattia dell’ intestino

dovuta ad una particolare intolleranza

alimentare; l’intolleranza al glutine, una proteina presente in molti tipi di

cereali. Le persone affette da celiachia non

possono mangiare il pane, la pasta e tutti gli alimenti che contengono

farina di grano. L’ingestione di questi

alimenti può sviluppare disagi all’intestino e con

il passare del tempo anche delle malattie

gravi.

CELIACHIA

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In molte mense, ristoranti pizzerie e

supermercati si vendono cibi anche senza glutine, prodotti a base di farine

particolari, ma buoni quanto i prodotti con la

farina di grano.


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