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Aprassia disprassia

Date post: 01-Jul-2015
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Aprassia: che cos’è? Un disturbo del gesto appreso e volontario In assenza di danni sensoriali Si esprime come un disordine nella pianificazione motoria (A. ideativa) oppure come fallimento nell’esecuzione di movimenti su comando (A. ideomotoria) “While...apraxia is commonly referred to as a motor programming disorder, the specific cognitive-motor operations that are disrupted remain elusive. This is conspicuous …in the definition of apraxia which places more emphasis on the causes to which it cannot be attributed… than the reasons for the disorder.” Harrington and Haaland (1997) In Rothi & Heilman (Eds) Apraxia: The Neuropsychology of Action. Psychology Press La La PRASSIA DEGLI ARTI SUPERIORI PRASSIA DEGLI ARTI SUPERIORI rappresenta l rappresenta l esito di un processo esito di un processo cognitivo che permette di eseguire movimenti volontari dotati di cognitivo che permette di eseguire movimenti volontari dotati di un un significato, atti motori privi di senso e sequenze di gesti, def significato, atti motori privi di senso e sequenze di gesti, def inite come inite come combinazioni di azioni pi combinazioni di azioni pi ù ù complesse. complesse.
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Aprassia: che cos’è?• Un disturbo del gesto appreso e volontario• In assenza di danni sensoriali• Si esprime come un disordine nella pianificazione motoria (A.

ideativa) oppure come• fallimento nell’esecuzione di movimenti su comando (A.

ideomotoria)

“While...apraxia is commonly referred to as a motor programming disorder, the specific cognitive-motor operations that are disrupted remain elusive. This is conspicuous …in the definition of apraxia which places more emphasis on the causes to which it cannot be attributed…than the reasons for the disorder.”

Harrington and Haaland (1997) In Rothi & Heilman (Eds)Apraxia: The Neuropsychology of Action. Psychology Press

La La PRASSIA DEGLI ARTI SUPERIORIPRASSIA DEGLI ARTI SUPERIORI rappresenta lrappresenta l’’esito di un processo esito di un processo cognitivo che permette di eseguire movimenti volontari dotati dicognitivo che permette di eseguire movimenti volontari dotati di un un significato, atti motori privi di senso e sequenze di gesti, defsignificato, atti motori privi di senso e sequenze di gesti, definite come inite come combinazioni di azioni picombinazioni di azioni piùù complesse.complesse.

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Produzione(livello inferiore)

AmbienteSistemi muscolari effettori

Meccanismi per il controllo del movimento

Produzione(livello superiore)

Programmi di azioniInformazioni specifiche dei programmiTraduzione dei programmi in azioneAttivazione dei programmi

Conoscenze dell’azione in forma sensomotoria

Concettuale(top down)

Conoscenze relative alla funzione dell’oggetto, all’azione, all’ordine seriale.Concetti linguistici, percettivo sensoriali.Attenzione agli aspetti critici

Conoscenze astratte dell’azione

SISTEMIDETTAGLI OPERATIVILIVELLO

Modello di prassia adattato da Roy e Square (1985)

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Rumiati & Humphereys (1998)

Oggetto visto “2”

Conoscenze strutturali

( forma, colore, superficie)

Nome dell’oggetto “1”

Conoscenze

semantiche

Pattern di azioni memorizzate

AZIONE

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Sviluppo delle prassiesistemi di movimento coordinati in funzione di un

risultato o di un’intenzione

• prima dei 3 anni indicano un oggetto senza fare nulla

• 4 anni, i bambini usano soprattutto parti del corpo come se fossero l’oggetto invece di manipolare direttamente l’oggetto.

• 8 anni, i bambini mostrano di possedere una rappresentazione dello strumento incluso in un’azione

• 12 anni, il 93% delle azioni include rappresentazioni differenziate dell’agente dell’azione, dell’oggetto, e dello strumento.

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Riassumendo…Il bambino inizia con…

• 1. indicare l’oggetto senza adoperare lo strumento, poi

• 2. adopera una parte del corpo invece dello strumento,

• 3. rappresenta lo strumento, ma la dimensione e la forma non sono rispettate in relazione alla grandezza della mano o all’oggetto che subisce l’azione ed infine raggiunge una ..

• 4. pantomima accurata in cui l’agente dell’azione, lo strumento, od oggetto, e le relazioni spaziali tra queste componenti sono ben rappresentate.

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Disprassia evolutiva

Modalitàverbale

Modalità Imitativa

ModalitàVisivo-tattile

Modalità visiva

Conoscenze semantiche

(su oggetti e attrezzi, sequenza dell’azione, movimenti degli arti).

Informazioni senso-motorie dei

movimenti delle braccia

(visive e cinestesiche)

Informazioni tattilisulle caratteristiche intriseche di oggetti

e attrezzi

Riconoscimento visivo di oggetti e attrezzi

MEMORIA MOTORIA PER I GESTI

pattern di innervazione motoria

SISTEMI MOTORI Zoia (2004)

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0

20

40

60

80

100

imitativa visuo-tattile visiva verbale

Modalità

Perc

entu

ali r

ispo

ste

corr

ette

Effetto modalità sensoriale nella produzione di un’azione transitiva volontaria

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DIVERSA NATURA DEI GESTI TRANSITIVI, INTRANSITIVI CON E SENZA SIGNIFICATO“ritagliare una figura con le forbici”“fare il segno di vittoria”“portare l’indice sulla punta del naso”

MODALITÀ CON CUI IL GESTO È RICHIESTOmodalità visiva + tattile (uso reale degli oggetti ) modalità visiva (visione degli oggetti)comando verbale (verbale)Imitazione

MUSCOLATURA PROSSIMALE VS. DISTALE“Pettinarsi i capelli” muscolatura prossimale “Scrivere con una penna” muscolatura distale

SINGOLI MOVIMENTI VS. SEQUENZE “Mostrare come si usa un martello”“Ritagliare una figura per poi incollarla”

NOVITÀ VS. FAMILIARITÀ DEL GESTO“Segno di vittoria”“Lavarsi i denti”“Mettere una mano sulla spalla opposta”

“Usare chiodo e martello”

FATTORI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DELLA PRASSIA

SPAZIO DELL’AZIONE: extra-personale o peripersonale“Aprire una bottiglia di succo di frutta VS Pettinarsi”

GESTI DEGLI ARTI SUPERIORI VS. BUCCO-FACCIALI

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Gesti per la prassia degli arti superiori e bucco-facciale(Kaplan, 1968)

GESTI TRANSITIVI1. Mostrami come ti lavi i denti con uno spazzolino.2. Mostrami come pettini i tuoi capelli con un pettine.3. Mostrami come mangi il gelato con il cucchiaino.4. Mostrami come batti un chiodo con il martello. 5. Mostrami come tagli un foglio con le forbici.6, Mostrami come scrivi con una penna.GESTI INTRANSITIVI1. Mostrami come saluti.2. Mostrami come mandi un bacio.3. Mostrami che il tuo stomaco è pieno.4. Mostrami come fai un pugno.5. Mostrami come fai “arrivederci”.6. Mostrami come schiocchi le dita.GESTI OROFACCIALI1. Mostrami come fischi.2. Mostrami come tossisci.3. Mostrami come mastichi il chewing gum.4. Mostrami come annusi un fiore.5. Mostrami come bevi da una lattina con una cannuccia.6. Mostrami come fai l’occhiolino.

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Nessuna risposta

Il gesto è eseguito in una porzione dello spazio errata rispetto alla posizione del corpo.

Errore di locazione

L’azione dinamica del movimento è distorta; la forza, la sequenza temporale e l’ampiezza richieste dal gesto sono alterate. Si possono notare incrementi o decrementi nell’uso di tali parametri durante l’esecuzione.

Errore d’azione

Posizione scorretta del braccio o della mano; posizione scorretta nei movimenti orofacciali.

Errore di postura

Rotazione scorretta del palmo della mano rispetto al braccio, alla posizione o al piano su cui normalmente l’azione ha luogo.

Errore di movimento

Movimenti aggiunti utilizzando parti del corpo o espressioni facciali non richieste dall’azione.

Movimenti aggiunti

Eccessiva latenza nell’inizio della risposta.Ritardo

Movimenti accurati spazio-temporalmente senza aggiunta di movimenti non inclusi nell’azione o verbalizzazioni.

Corretto

DESCRIZIONECATEGORIA D’ERRORE

Classificazione degli errori nella valutazione dei gesti (Dewey e Kaplan, 1993)

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1 - Lavarsi i denti2 - Pettinarsi3 - Battere con il martello sul chiodo4 - Tagliare la figura di un fiore ed incollarla5 - Stappare un succo di frutta e versarlo in un bicchiere6 - Preparare una lettera in modo che possa essere imbucata7 – Rompere una noce con lo schiaccianoci8 - Avvitare e svitare una vite9 - Aprire e chiudere un lucchetto10 - Aprire e chiudere un braccialetto11 - Preparare il caffè12 - Ascoltare una cassetta di musica con il registratore 13- Mettere i lacci ad una scarpa e fare il fiocco 14- Fare un pacco regalo 15 - Vestire una bambola

Gesti transitivi 3 ai 14 anni

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1 - Segno di marameo2 - Segno di OK3 - Segno di autostop4 - Segno delle corna5 - Segno di vittoria6 - Saluto militare7 - Segno di matto8 - Segno di avvicinarsi9 - Segno di buono10 - Indicare qualcuno11 - Segno di alt12 - Segno di così così13 - Segno di no14 - Segno di stare zitto15 - Segno delle forbici16 - Segno delle ali della farfalla17 - Segno del cannocchiale

GESTI INTRANSITIVI CON SIGNIFICATO3 ai 12 anni

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1 - Tamburellare con tutte le dita di una mano sul tavolo2 -Aprire e chiudere la mano3 - Toccare il pollice con ogni dito della stessa mano4 - Incrociare il dito indice col medio5 - Toccare la punta del naso col dito indice6 - Chiudere un occhio con la mano7 - Mettere la mano sulla bocca8 - Mettere il pugno sulla fronte9 - Appoggiare la mano sulla spalla opposta10 - Mettere il dito indice nell'orecchio11 - Fare un cerchio con il pollice e l'indice della stessa mano12 - Mettere la mano sotto il mento13 – Fare il pugno con una mano e prenderlo con l'altra mano14 - Ruotare la mano15 - Stendere un braccio diritto e toccare il gomito con l'altra mano16 - Stendere le braccia avanti con le mani una in sù ed una in giù17 - Tenere la testa con una mano avanti e una dietro18 - Incrociare le dita delle mani dietro la testa19 - Prendere i polsi con le mani20 - Prendere i gomiti con le mani dietro la schiena.

GESTI INTRANSITIVI SENZA SIGNIFICATO3 ai 12 anni

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Il gesto non viene eseguitoNon eseguito

Il gesto manca di una o più parti che lo costituisconoGesto incompleto

Gesto completamente diverso da quello richiestoAltro

Entrambi le mani vengono utilizzate per eseguire il gesto per il quale èrichiesta una sola mano

Uso altra mano

Movimenti o gesti aggiunti che non servono all’azioneMovimenti aggiunti

Difficoltà del gesto

Errato ordine sequenziale e logico delle parti del gestoSequenza

La mano sostituisce simbolicamente l’oggetto da utilizzare nell’azioneUso mano come oggetto

L’oggetto o lo strumento necessario al gesto è usato in modo non appropriato all’azione

Inadeguato uso oggetto

Rappresentazione del gesto

Inesatta relazione spaziale tra la posizione del corpo e il gesto o l’oggetto

Locazione

Configurazione errata della mano o dell’arto rispetto al gesto richiesto o all’oggetto dato

Postura Qualità del gesto

Accuratezza nell’esecuzione del gesto nello spazio senza aggiunta di movimenti o produzione di movimenti esagerati

Corretto

DESCRIZIONEERRORI

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La difficoltà di rappresentazione del gesto èparticolarmente critica intorno ai 5-6 anni, dopo gli 8 anni èdisponibile e non responsabile di eventuali imprecisazioni o fallimenti nella produzione di un gesto.

La qualità del gesto, definita da errori posturali o di localizzazione dell’azione, non mostra uno sviluppo lineare: con il crescere dell’età, la diminuzione di questo tipo di errori non è significativa. Spiega soprattutto le imprecisioni e i fallimenti nella produzione gestuale dopo i 9 anni.

La difficoltà del gesto spiega la produzione gestuale dopo i 9 anni, soprattutto nelle azioni svolte in modalità visiva e verbale.

Dalla valutazione degli errori …

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110120230Totale12132513-14 anni1727449-12 anni2731587-8 anni3627635-6 anni1822403-4 anni

FemmineMaschiNr. PartecipantiEtà

Caratteristiche del campione italiano

Zoia, 2004

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12 (1.7)12 (1.3)5 (0.3)14 (1.0)13 -14 anni (N = 25)

11 (2.4)11 (2.0)5 (0.7)13 (1.6)9 -12 anni (N = 44)

7 (3.4)9 (2.4)4 (1.3)11 (2.7)7 - 8 anni (N = 58)

5 (2.6)5 (2.4)3 (1.4)9 (2.5)5 - 6 anni (N = 63)

2 (1.6)3 (1.5)2 (1.1)5 (1.9)3 - 4 anni (N = 40)

Media (dev.S.)Media (dev.S.)Media (dev.S.)Media (dev.S.)

1313515Punteggio massimo

VerbaleVisivaImitativaVisuo-tattileModalità

Risposte corrette nei gesti transitivi prodotti secondo quattro diverse modalità

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18 (1.0)19 (0.4)15.4 (1.4)17 (0.4)9 -12 anni (N = 44)

17 (1.6)18 (1.3)13.4 (2.4)16 (1.2)7 - 8 anni (N = 58)

15 (2.4)16 (1.9)9.4 (2.7)15 (1.8)5 - 6 anni (N = 63)

8 (2.1)13 (3.6)5.3 (1.8)11 (2.6)3 - 4 anni (N = 40)

Media (d.s.)Media (d.s.)Media (d.s.)Media (d.s.)

20201717Punteggio massimo

VerbaleImitativaVerbaleImitativaModalità

senza significatocon significatoGESTIINTRANSITIVI

Risposte corrette nei gesti intransitivi prodotti secondo due diverse modalità

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Caratteristiche della disprassia evolutiva

∗ Disturbo più frequentemente diagnosticato in l'età scolare.

∗ Descritta come eccesso di fallimenti nelle azioni di vita quotidiana

∗ Costante bisogno di pensare alla pianificazione dei movimenti che sembrano non diventare mai automatici.

∗ 60% dei casi sono presenti povere abilità fini e grosso-motorie

∗ A volte cinestesico-tattile povero con particolare deficit nell’interpretazione delle qualità spaziali e temporali dell'informazione ricevuta attraverso il tatto, con conseguente scarsa consapevolezza nello schema corporeo (Ayres, 1980)e difficoltà nei giudizi cinestesici (Hulme et al., 1982).

∗ Frequentemente è presente una storia di lentezza nell'apprendimento motorio, sebbene abilità quali sedersi, gattonare e camminare siano state raggiunte entro limiti considerati normali. Non attività sportive.

∗ L’apprendimento della scrittura progredisce con estrema incertezza: le lettere sono irregolari nella forma e organizzate male nella pagina, evidenti difficoltà di gestione dello spazio del foglio ed inadeguata manipolazionedella penna.

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Imitation (a)

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5-6 y 7-8 y 9-10 y

Controls Children w ith DCD

V+T modality (b)

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5-6 y 7-8 y 9-10 y

Controls Children w ith DCDVi modality (c)

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100

5-6 y 7-8 y 9-10 y

Controls Children w ith DCD

Ve modality (d)

0

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60

80

100

5-6 y 7-8 y 9-10 y

Controls Children w ith DCD

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Nei gesti dei bambini con disprassia …Gesti transitivi< numero di gesti transitivi corretti > errori > % di errori legati all’uso di parti del corpo in sostituzione all’oggetto (mod. verbale) > % ed errori dovuti ad un errato uso dello spazio peripersonale ed extrapersonale (cioè, errori di configurazione esterna e interna maggiori su imitazione).

Gesti intransitivi> movimenti superflui > errori nella modulazione della forza e nell’ampiezza del movimento. Nella pantomima verbale maggiori difficoltà nell’uso appropriato dello spazio ed errori posturali rispetto alla modalità imitativa.

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Nei gesti dei bambini con disprassia …

5-8 anni difficoltà nell’uso di informazioni visive e tattili. Discriminante la modalità visuo-tattile.

7 anni migliora l’uso dell’informazione visiva ma povera consapevolezza sensoriale tattile e deficitarie le competenze propriocettive che rendono i movimenti scarsamente sincronizzati e le azioni ricche di errori posturali, di sequenza e di movimenti esagerati e con aggiunte di movimenti inutili.Discriminante la modalità visuo-tattile.

Dopo i 9 anni i gesti su imitazione e pantomina visiva sono simili a quelli eseguiti dai bambini di controllo, mentre in modalità verbale sono sempre peggiori rispetto ai controllo, anzi la discrepanza tende ad aumentare con l’età.

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Disprassia evolutiva

DEFICIT FUNZIONALI

Principalmente …

1. difficoltà nell’integrare informazioni sensoriali provenienti dai diversi sensi (vista, tatto, cinestesia, udito) e di conseguenza difficoltànell’organizzare un piano d’azione ben definito.

2. una particolare disabilità nell’utilizzare un comando verbale per rappresentare un’azione.


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