Apritequella porta!

© 2008 Benoît Jacques

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Titolo originale La nuit du visiteurTraduzione dal francese di Francesca Lazzarato

Apritequella porta!

Benoît Jacques

traduzione di Francesca Lazzarato

orecchio acerbo

Il giorno è finito,la casa nel boscoè ormai sprofondatanel buio più fosco.

La Nonna è già a letto:ha chiuso la porta e aspetta che arrivila sua Cappuccetto.

Toc toc! C’è qualcuno che bussa pian piano.

–Mi sembra di averesentito un rumore…

–Ma certo che sì:

c’è qui Salvatore!

Su, aprimi in fretta:

ti porto la cena,

mia cara nonnetta.

–Più forte! Non sento!Insomma, chi c’è?

–E chi vuoi che sia?È arrivato Fefè!Se tu apri la porta io apro la sportapiena di panini,crocchette e patè.

–Che cosa? Che hai detto?Sei tu, Cappuccetto?Vuoi farmi uno scherzo?

-Sono il barbuto Oderzo!Ho qui il mio carrellocon dentro la spesa,e in fondo ci ho messoanche una sorpresa!

–Ripeti, ti prego!

–Nonna, sono Diego,non so mi spiego…La mia pizza a domiciliomanda tutti in visibilio!

–Son dura d’orecchi,son già in là con gli anni…

–Mi senti? Sono Gianni!Non vuoi metterti a tavola?Questa, te lo assicuro,è una cena da favola.

–Non capisco, che dici?

–Dico che sono Gigi!Ecco una squisitezza:polpa di granchio lessacon molta maionese!

–Non credermi scortese,è che sento soltanto un rumore di fondo…

–Sono Giocondoooo!Avanti, esci dal guscioooovieni ad aprirmi l’usciooo!Ho coltello e forchettae anche il tovagliolo.

–Ma caro figliolo,proprio non sei capace di parlare più chiaro?

–Sono Gennaro!E sono alquanto stufo,sordissima nonnetta!Apri, vado di fretta!

–Come come come?

–Sono Simone!Aprimi e non discutere!Perché, devi sapere,c’è ancora molta genteche mi tocca vedere!

–Oh poveretta me!Ci sento così male!

–E dai! Sono Pasquale!È ora di concluderequesto gioco infernale!

–Perché borbotti e mormori?Non sento quasi nulla!

–Uffa, sono Fanfulla,che ormai da più di un’orati scongiura e ti implora!

–Proverò a indovinare:hai chiesto che ora è?

Io mi chiamo Josè,dell’oranon mi importa:aprirò questa portaa costo di smontarla!