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ARAF booklet italian - FILM PRESS PLUS · giovani vite per lo più lavorando nel bar di una...

Date post: 21-Feb-2019
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ArAf un film di Yeşim Ustaoğlu

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ArAf La bella Zehra e l’attraente Olgun trascorrono le loro giovani vite per lo più lavorando nel bar di una stazione di servizio ai bordi di un’autostrada solitaria. Solo qualche sprazzo di ingenue speranze in un futuro più luminoso rompe la monotonia dei turni di lavoro.

Tutto sembra transitorio in quello che li circonda. La zona, una volta industrialmente importante, è ora un luogo anonimo di desolazione economica e disoccupazione. La maggior parte degli abitanti è scappata nella grande città in cerca di altre opportunità. Ma Zehra, Olgun e i loro amici continuano a rimanere, intrappolati da qualche parte tra il passato e un futuro incerto. Zehra sogna che l’amore la porti via da quel lavoro insensato e dalla vita a casa con sua madre, severa e all’antica. La ragazza si infatua di un camionista più grande di lei, Mahur, che passa gran parte del suo tempo sulla strada. Quando l’infatuazione di Zehra per Mahur si trasforma in un tragico primo amore, il ribelle Olgun è sempre più frustrato, perché bloccato a casa e non ancora indipendente. I due ragazzi sperimenteranno un rito di passaggio dolceamaro, che li condurrà insieme alla sofferenza e alla consapevolezza. Pur dovendo dire addio all’innocenza dell’infanzia, l’amore e la speranza li aiuteranno ad andare avanti.

SINOPSI

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YeSim UStAoGlU PANDORA’S BOX (PANDORA’NIN KUTUSU) di Yeşim Ustaoğlu ha vinto i premi per il miglior film e la miglior attrice al Festival del cinema di San Sebastián. La storia di un’anziana donna che soffre di Alzheimer ha preso parte a molti festival internazionali, vincendo diversi premi, ed è stato distribuito in vari paesi.

Il primo film di Yeşim Ustaoğlu ad aver ricevuto dei riconoscimenti è JOURNEY TO THE SUN (GÜNEŞE YOLCULUK) del 1999. In competizione al Festival del cinema di Berlino, JOURNEY TO THE SUN ha ottenuto il premio Blue Angel (miglior film europeo) e il Peace Prize (premio per la pace). Il film, che narra la toccante storia di un’amicizia coraggiosa che non si lascia intimidire dalle difficoltà politiche, ha sbancato al Festival del cinema di İstanbul, ottenendo il premio per il miglior film e per il miglior regista, il premio FIPRESCI e l’Audience Award (premio del pubblico).

Al suo terzo film, WAITING FOR THE CLOUDS (BULUTLARI BEKLERKEN) – la vicenda di una donna costretta a nascondere per 50 anni la sua vera identità –, è stato conferito il premio Sundance/NHK International Filmmakers Award. Ha esordito nel lungometraggio con THE TRACE (iZ) del 1994.

FIlmOgraFIa (luNgOmetraggI)2012 ARAF (Turchia/Germania)2008 PANDORA’S BOX  (Turchia/Francia/Belgio/Germania) 2004 WAITING FOR THE CLOUDS (Francia/Germania/Grecia/Turchia)1999 JOURNEY TO THE SUN (Turchia/Germania/Paesi Bassi) 1994 THE TRACE (Turchia)

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il CommeNto Di YeSim UStAoGlU (regIa e SCeNeggIatura)

l’area DI SOStaHo scritto la sceneggiatura di ARAF basandomi su un fatto che mi è realmente accaduto. Il film è ambientato in una grande area di sosta per camion sull’autostrada fra Istanbul e Ankara. Questo posto è un complesso comprendente una stazione di servizio, un bar, posti letto per autotrasportatori e numerosi negozi in cui transitano ogni giorno molte persone. Durante i preparativi e le riprese del mio film precedente, PANDORA’S BOX (PANDORA’NIN KUTUSU), ci è capitato spesso di visitare quel genere di piazzole di sosta. La cosa interessante è che i clienti abituali fanno amicizia con il personale della stazione di servizio. Un giorno mi è capitato di vedere una scena con la coda dell’occhio. Era una mattina triste e piovosa, proprio come in ARAF. La giovane Zehra vede per la prima volta il camionista Mahur. Mi sono chiesta cosa potesse significare innamorarsi in un mondo così irreale, effimero, senza vie d’uscita, come quell’area di sosta. È così che è nata e si è sviluppata l’idea di ARAF. Bastava tornare in quel luogo.

“SOmeWHere IN BetWeeN”In turco, “Araf ” significa “purgatorio”, “limbo”. Una condizione di attesa a metà fra il paradiso e l’inferno. Ho tradotto “Araf ” con “Somewhere in between”. Durante la stesura della sceneggiatura, percepivo la vita all’interno e vicino alla stazione di servizio come uno stato di limbo, una condizione di attesa che non è né inferno né paradiso; una situazione di incertezza e di disperazione, come nel purgatorio. In quel periodo ho riletto la Divina Commedia, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e anche stavolta ho avuto l’impressione che il purgatorio, l’attesa, fosse la condizione più difficile. Tutto il film è avvolto da questa atmosfera. Pensate ai luoghi e ai personaggi di ARAF, con le loro vite: è evidente che tutti loro si trovano in una specie di purgatorio.

la DISPeraZIONe DeI gIOVaNIMolti giovani che vivono in zone rurali in un angolo qualsiasi dell’Anatolia o nella periferia di Istanbul si trovano nella stessa situazione dei personaggi di ARAF. In un certo senso, il film parla anche delle condizioni di vita di un determinato ceto sociale. Nel mondo di oggi, purtroppo i giovani delle classi meno abbienti vivono un’impotenza e una rassegnazione molto simili a quelle di Zehra e di Olgun. È una brutta sensazione, e fa paura. In PANDORA’S BOX ho trattato il tema della disperazione dei giovani del ceto medio-alto. La cosa più angosciante per me è che anche l’innamoramento e l’attesa del dolore per l’amore che si placa – sentimenti che ci fanno sentire vivi –, sembra essere un privilegio di certe classi sociali. Zehra paga un prezzo molto alto per quel privilegio, a causa della sua estrazione sociale.

ZeHraZehra è una ragazza di diciotto anni che vive in un piccolo villaggio con la sua famiglia. Il suo paese si trova accanto al centro industriale collegato all’area di sosta per camion dove lavora. Come molti altri giovani, vorrebbe andarsene dal paese, che è per lei come una prigione, e iniziare da capo in una grande città. Talvolta è costretta a fare turni di 24 ore all’area di servizio. Mette da parte dei soldi di nascosto, cerca un lavoro su internet e sogna di partire per mete lontane. Nel tempo libero guarda degli sciocchi programmi televisivi che rispecchiano un mondo molto diverso dal suo e che forse invidia. Per lei è l’unica possibilità per immaginarsi un’esistenza diversa. Zehra è, chiaramente, una ragazza molto ingenua e inesperta, e ama la vita.

Il DeSIDerIOQuando Zehra incontra il camionista Mahur, inizia a esprimere i suoi sentimenti e il desiderio che sente crescerle dentro in modo coraggioso e imprevedibile. È grazie a questo amore che Zehra scopre il suo corpo. Comincia a pensare di poter conquistare tutto e tutti. Allo stesso tempo è anche troppo inesperta per capire che la sua situazione attuale le impedisce di condurre la vita che tanto desidera. Si ritroverà in un vuoto di solitudine in cui si ritira e dove non può più condividere i

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l’autOStraDa IStaNBul-aNKaraL’area di sosta per camion di ARAF è situata sull’autostrada Istanbul-Ankara, poco distante da un piccolo centro industriale. È l’autostrada a pedaggio più trafficata della Turchia e collega Istanbul, considerata una delle metropoli del mondo, alla capitale del paese, Ankara. Una delle zone più animate della Turchia, resta sospesa fra modernità e cultura contadina. D’altra parte, la città di Karabük, che un tempo precorreva la Turchia moderna, con i suoi stabilimenti siderurgici risalenti agli anni Trenta, oggi sembra vivere l’esistenza di una località rurale. Dovrebbe essere il simbolo della modernità, invece sembra la ex reginetta di un concorso di bellezza che ha perso tutta la sua popolarità. Questo forte contrasto mi ha colpito molto. Ho sempre pensato che siamo noi, con la nostra percezione, a forgiare la vita. Tutto ciò che non abbiamo mai visto, udito, toccato o annusato, inizierà a sprigionarsi dentro di noi in un modo tutto nuovo, assumendo forme diverse. In ARAF, ho cercato di sfiorare quei momenti ed emozioni fuggevoli che capitano ogni tanto.

BarIS HaCIHaN Nel ruOlO DI OlguNAnche Olgun ha diciotto anni e lavora alla stazione di servizio insieme a Zehra, di cui è pazzamente innamorato. Proprio come la protagonista, anche Olgun è ingenuo a tal punto da credere che i programmi televisivi basati sull’illusione, sullo sperpero di denaro, cambieranno la sua vita. Ma è anche un ragazzo semplice e intelligente, che sta maturando, e un amico fedele. Diversamente da Zehra, non ha progettato di andarsene da quella cittadina di provincia avvolta dal fumo dell’acciaieria. Anche quella di Olgun è una vita fatta di sofferenze: non può fare a meno di voler bene a suo padre, alcolizzato e disonesto, e di rispettarlo, ma ha anche paura di diventare come lui. Così Olgun spera di diventare famoso vincendo una gara e incassando un mucchio di soldi. Ma anche questo sogno è destinato a infrangersi. Olgun è interpretato da Barış Hacıhan, ARAF è il suo primo lungometraggio. Quando guardo Barış, ancora oggi mi capita di confonderlo con Olgun. Perciò adoro ogni sua inquadratura.

suoi problemi con nessuno. Se la sua famiglia fosse meno severa, più aperta, forse la protagonista potrebbe trovare una via d’uscita. Invece la situazione precipita e Zehra dovrà quasi pagare le sue scelte con la vita. Storie simili a questa compaiono spesso nei trafiletti dei quotidiani, e magari noi condanniamo azioni di questo tipo. Ma dopo esserci immersi nel mondo della protagonista, guardiamo a lei con occhio sempre più tollerante e benevolo.

NeSlIHaN atagÜl Nel ruOlO DI ZeHraPer scegliere un’attrice per una parte difficile come quella di Zehra, e in particolare quando si ama molto il personaggio, avendo scritto la sceneggiatura, è normale fare attenzione e metterci la massima cura. Ho incontrato molte giovani donne di talento, sia attrici amatoriali che professioniste, finché ho conosciuto Neslihan Atagül. Dopo averla vista ho capito che era la persona che stavo cercando. Mi piacevano la sua energia, la sua profonda intensità e il modo di rapportarsi con me. Non solo io, tutta la troupe si è trovata bene a lavorare con lei, per tutto il periodo delle riprese. Zehra è fantastica in tutte le scene del film.

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NeSliHaN atagÜl (nel ruolo di Zehra)Neslihan nasce nel 1992. Durante gli studi di recitazione all’università di Yeditepe, nel 2005 inizia la sua carriera di attrice con numerosi spot pubblicitari per grandi aziende. Successivamente partecipa a quattro edizioni della serie televisiva YAPRAK DÖKÜMÜ. Ha alcune parti in CANIM BABAM E HAYAT DEVAM EDIYOR. Alla 14ma edizione del festival del cinema Altın Koza ottiene il Premio per la migliore attrice esordiente per il suo ruolo di Bahar in ILK ASK.

BarIS HaCIHaN (nel ruolo di Olgun)Barış Hacıhan nasce a Istanbul nel 1992. Frequenta il Collegio Europeo (Avrupa Koleji) e poi l’Ataköy Cumhuriyet Lisesi. Durante le scuole superiori partecipa a lezioni di teatro, decidendo poi di studiare recitazione presso l’istituto Sadri Alısık Kültür Merkezi. Attualmente frequenta la scuola di giornalismo.

ÖZCaN DeNIZ (nel ruolo di Mahur)Accanto alla sua carriera di cantante, Özcan Deniz ama molto recitare. Nel 1999 partecipa a una serie televisiva, ASKIN DAGLARDA GEZER, di cui è anche autore delle sceneggiature. Ha parti importanti anche in altre produzioni televisive di successo, come ASMALI KONAK (2002) e Haziran Gecesi (2004). Quest’anno parteciperà a un’altra serie a puntate, SAMANYOLU. Il suo debutto al cinema avviene con il film ONA SEVDIGIMI SÖYLE di Memduh Ün. Seguono ONA SEVDIGIMI SÖYLE, KOLAY PARA, ASMALI KONAK e un documentario finanziato dal Ministero per gli affari esteri, MEVLANA AŞKIN DANSI. Deniz nasce nel 1972 ad Ankara ma trascorre gran parte della sua infanzia ad Aydın.

BIOgraFIe DeglI attOrI / CreDItS

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DatI teCNICI35 mm | CinemaScope | Colore | Dolby digital | 124 min

CaStZehra Neslihan AtagülOlgun Barış HacıhanMahur Özcan Deniz

Derya Nihal YalçınRıfat Ilgaz KocatürkHaydar Can BaşakMeryem Yasemin ConkaNuri Erol BabaoğluFeride Feride Karaman

trOuPeRegia e sceneggiatura : Yeşim UstaoğluRiprese : Michael HammonMontaggio : Mathilde Muyard, Naim KanatArt Director : Osman ÖzcanProgettista del suono : Sylvain MalbrantCostumi : Ayşe YıldızProduzione : Ustaoglu Film (Turkey), CDP (France), The Match Factory (Germany)

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INterNatIONal SaleS

Balthasarstraße 79-81, 50670 Köln, Germanytel: +49-221-539 709-0, fax: +49 221 539 [email protected] www.the-match-factory.com

INterNatIONal PreSSRichard Lormand Film | Press | [email protected] - skype: intlpress www.FilmPressPlus.comtel: +33-9-7044 9865 (France)IN VENICE (Aug 29 - Sept 9): +39-347-256 4143


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