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Area tematica n° 1 Storia e tradizioni  · Web viewGli scout nautici in Italia (Breve panoramica...

Date post: 10-Dec-2018
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Area tematica n° 1 Storia e tradizioni 1) Gli scout nautici in Italia (Breve panoramica sull’organizzazione del Settore) La parola a B.P. “Ogni ragazzo normale ha (o spero che abbia) il desiderio, in un momento o nell’altro durante la sua adolescenza, di evadere sul mare. Ebbene, noi gli diamo i mezzi per diventare un navigatore e un avventuriero, sia pure in scala ridotta, e quindi egli acquista, grazie al suo entusiasmo, molte virtù virili, sul piano fisico, mentale e morale. B.-P. Compito del Settore è la salvaguardia e lo sviluppo della traduzione metodologica attraverso la proposta nautica. Secondo il regolamento organizzazione attualmente in vigore : Art. 45 - Nautici L’associazione riconosce la specificità e la peculiarità dello scautismo in ambiente nautico. Per diffondere e valorizzare fra le unità la cultura delle attività nautiche, si avvale del Settore Nautico. Agli Incaricati Nazionali al Settore Nautico, in collegamento con l’area metodologica e formativa sono affidati i seguenti mandati: 1. diffondere nell’associazione la cultura dell’acqua ambiente educativo per tutti e realizzare un osservatorio permanente sulla diffusione nelle unità delle tecniche nautiche; 2. promuovere e coordinare iniziative ed attività per le unità nautiche e ad indirizzo nautico, mantenendo uno stretto contatto con le branche, ed in particolare la branca E/G; 3. garantire la valenza educativa e dell'uso del metodo di branca nell'esperienza dei campi e dei corsi nautici, in armonia con i contenuti del Progetto nazionale; 4. incrementare il numero delle unità nautiche sensibilizzando i Capi ad utilizzare l’acqua quale ambiente educativo, proponendo esperienze e spazi di presentazione della traduzione metodologica nautica ai campi scuola e corsi specifici; 5. riconoscere, su proposta dei Comitati Regionali, le unità nautiche e i Centri Nautici; 6. perseguire la diffusione delle norme di sicurezza in relazione alle attività nautiche e ai mezzi nautici utilizzati; 7. segnalare agli Incaricati Nazionali al Metodo ed agli Interventi Educativi i capi degli eventi per ragazzi ed agli Incaricati Nazionali alla Formazione Capi quelli degli eventi per Capi, per la nomina da parte del Comitato Centrale secondo le procedure in uso per la nomina di capi e formatori; 8. collaborare con gli altri Settori nel perseguire gli scopi statutari. 9. Gli Incaricati Nazionali, per l’organizzazione delle attività e il perseguimento dei mandati, si avvalgono dei Centri Nautici e delle Basi Nautiche, che concretizzano, attraverso le attività, gli obiettivi che il Settore Nautico persegue. I Centri Nautici, strutture logistiche, tecnico – pratiche – operative sono costituiti da Capi e Tecnici che offrono la propria competenza con lo scopo di permettere a tutte le unità di sperimentare l’acqua come ambiente educativo. I Capi Centro Nautico sono nominati, su proposta dei Comitati Regionali, dagli Incaricati Nazionali al Settore. I Comitati Regionali garantiscono il collegamento fra più Centri Nautici presenti nella regione. Le Basi Nautiche sono strutture permanenti dotate delle necessarie caratteristiche tecniche, attrezzature e dotazioni di mezzi, che, ove riconosciute idonee al perseguimento degli scopi del Settore, vengono riconosciute dagli Incaricati Nazionali quali Basi Nazionali del Settore Scautismo Nautico. I Responsabili delle Basi Nautiche sono nominati dagli Incaricati Nazionali al Settore Organizzazione del Settore: 1
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Page 1: Area tematica n° 1 Storia e tradizioni  · Web viewGli scout nautici in Italia (Breve panoramica sull’organizzazione del Settore) La parola a B.P. “Ogni ragazzo normale ha (o

Area tematica n° 1 Storia e tradizioni

1) Gli scout nautici in Italia (Breve panoramica sull’organizzazione del Settore)

La parola a B.P.“Ogni ragazzo normale ha (o spero che abbia) il desiderio, in un momento o nell’altro durante la sua adolescenza, di evadere sul mare. Ebbene, noi gli diamo i mezzi per diventare un navigatore e un avventuriero, sia pure in scala ridotta, e quindi egli acquista, grazie al suo entusiasmo, molte virtù virili, sul piano fisico, mentale e morale. B.-P.

Compito del Settore è la salvaguardia e lo sviluppo della traduzione metodologica attraverso la proposta nautica.Secondo il regolamento organizzazione attualmente in vigore :Art. 45 - NauticiL’associazione riconosce la specificità e la peculiarità dello scautismo in ambiente nautico. Per diffondere e valorizzare fra le unità la cultura delle attività nautiche, si avvale del Settore Nautico. Agli Incaricati Nazionali al Settore Nautico, in collegamento con l’area metodologica e formativa sono affidati i seguenti mandati:1. diffondere nell’associazione la cultura dell’acqua ambiente educativo per

tutti e realizzare un osservatorio permanente sulla diffusione nelle unità delle tecniche nautiche;

2. promuovere e coordinare iniziative ed attività per le unità nautiche e ad indirizzo nautico, mantenendo uno stretto contatto con le branche, ed in particolare la branca E/G;

3. garantire la valenza educativa e dell'uso del metodo di branca nell'esperienza dei campi e dei corsi nautici, in armonia con i contenuti del Progetto nazionale;

4. incrementare il numero delle unità nautiche sensibilizzando i Capi ad utilizzare l’acqua quale ambiente educativo, proponendo esperienze e spazi di presentazione della traduzione metodologica nautica ai campi scuola e corsi specifici;

5. riconoscere, su proposta dei Comitati Regionali, le unità nautiche e i Centri Nautici;

6. perseguire la diffusione delle norme di sicurezza in relazione alle attività nautiche e ai mezzi nautici utilizzati;

7. segnalare agli Incaricati Nazionali al Metodo ed agli Interventi Educativi i capi degli eventi per ragazzi ed agli Incaricati Nazionali alla Formazione Capi quelli degli eventi per Capi, per la nomina da parte del Comitato Centrale secondo le procedure in uso per la nomina di capi e formatori;

8. collaborare con gli altri Settori nel perseguire gli scopi statutari. 9. Gli Incaricati Nazionali, per l’organizzazione delle attività e il perseguimento dei

mandati, si avvalgono dei Centri Nautici e delle Basi Nautiche, che concretizzano, attraverso le attività, gli obiettivi che il Settore Nautico persegue.

I Centri Nautici, strutture logistiche, tecnico – pratiche – operative sono costituiti da Capi e Tecnici che offrono la propria competenza con lo scopo di permettere a tutte le unità di sperimentare l’acqua come ambiente educativo. I Capi Centro Nautico sono nominati, su proposta dei Comitati Regionali, dagli Incaricati Nazionali al Settore. I Comitati Regionali garantiscono il collegamento fra più Centri Nautici presenti nella regione. Le Basi Nautiche sono strutture permanenti dotate delle necessarie caratteristiche tecniche, attrezzature e dotazioni di mezzi, che, ove riconosciute idonee al perseguimento degli scopi del Settore, vengonoriconosciute dagli Incaricati Nazionali quali Basi Nazionali del Settore Scautismo Nautico. I Responsabili delle Basi Nautiche sono nominati dagli Incaricati Nazionali al SettoreOrganizzazione del Settore:

INCARICATI NAZIONALI (Pattuglia Nazionale)

Incaricati Regionali Centri Nautici Basi Nautiche Nazionali

Reparti a Indirizzo NauticoReparti Nautici

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2) Tradizioni (Tradizioni comuni a tutto il Settore)

1) Conferenza Nazionale del Settore Nautico incontro nazionale di tutti i capi impegnati nel Settore, avviene ogni 2 anni.

2) Incontro Nazionale Gabbieri incontro nazionale organizzato in collaborazione con la branca R/S che avviene ogni 2 anni.

3) L’asilo dei capitani: incontro Regionale di tutti i capi interessati alla nautica, dei gabbieri e dei tecnici che avviene almeno due volte l’anno.

4) Il fratelli della costa: raduno Regionale o di più Regioni vicine delle unità nautiche o interessate alla nautica che avviene una volta l’anno e vi partecipano con modalità diverse unità intere, alte squadriglie, o squadriglie a seconda del numero e del tipo di attività prevista.

3) Storia dello scoutismo nautico in Italia (Brevi cenni storici )Gli scouts nautici nella storia dello scautismo

italianoNel paese dei navigatori poteva mancare lo scautismo nautico? Il settore nautico non ha tuttavia una veneranda attività anche se dal 1919 vennero pubblicati articoli relativi alle specialità di astronomo, battelliere, carpentiere, guida marina, velaio e pilota. Vi erano allora scouts nautici a Genova, Bosa, Fiume, Roma, Catania, Portici, Fano, Venezia, Napoli. Con la ricostruzione delle associazioni scout, nel dopo guerra, riebbe inizio in Italia anche lo scautismo nautico, pur con grandi difficoltà. Il maggior sviluppo si ebbe solo dopo il 1954. Nell’ottobre di quell’anno fu presentata una relazione sullo scautismo nautico, al termine della quale fu approvata all’unanimità una mozione auspicante che Governo, Enti pubblici e privati, Capitanerie di Porto dessero il loro appoggio ed aiuto allo scautismo nautico, per la sua maggiore diffusione. Come primo risultato concreto vi fu una circolare del Generale Comandante le Capitanerie di Porto, affinchè si mettessero a disposizione degli scouts per quanto potesse occorrere. A partire dagli anni sessanta poi lo scautismo nautico si è reso promotore della diffusione del salvamento a nuoto fra gli scouts, ottenendo brillanti risultati. Agli inizi degli anni settanta la Marina Militare ha ritenuto opportuno nominare un Ufficiale della Guardia Costiera per il collegamento con lo scautismo per una maggiore e più fattiva collaborazione, migliorando in tal modo i rapporti fra lo scautismo e la Marina.Oggi il settore nautico esiste in tutte le associazioni scout italiane. Recentemente ci si è sensibilizzati e si è rivalutato il settore tanto da creare una giovane struttura che inizia ora la sua pratica esperienza e ciò le è valso nuovamente l’appoggio e la collaborazione delle Capitanerie di Porto in diverse attività.

Tutto ciò lascia ben sperare!1910 - Iniziano in Italia le prime esperienze scout che ben presto si diffondono in varie località del Paese. Qualche anno più tardi in alcune città della costa nascono le prime unità “marine”.

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1913 - Il primo incontro di Baden Powell con lo scautismo italiano: B.-P. di ritorno dal viaggio di nozze con la giovane moglie Olave, fa scalo a Napoli per una breve visita all’Istituto Superiore di Agricoltura di Portici (il più importante centro di ricerca agraria dell’epoca oggi Università di agraria). Alla stazione ferroviaria, B.-P. viene accolto da una rappresentativa di scouts “marini” porticesi che lo invitano a visitare la loro sede, situata sotto l’edificio della Capitaneria di Porto (Sulla parete destra dell’edificio, una lapide in marmo, ricorda l’importante avvenimento).

1915 - Una croce al valore, viene assegnata allo scout nautico Boccacini Bernardo del Gruppo di Terni per aver salvato dalle acque di una roggia, un bambino che vi era caduto, sottraendolo a morte sicura.

1915 - Gli scouts nautici della costa Campana svolgono intensissime attività con campi ed esercitazioni al largo della costa vesuviana guidati dal Commissario Cattapani. Vengono svolti interessanti servizi civili per lo stato di guerra, e collaborazione alla C.R.I. e agli ospedali.

1916 - Vengono pubblicate le prime “Norme Direttive” dell’ASCI. Nell’articolo 30 sono fissate le norme relative agli scouts nautici e alle loro uniformi.

1916 - Ad Arona sul lago Maggiore lo scout nautico Battista Uccelli di anni 13, si cala dal muraglione del porto, per soccorrere un bambino che si dibatteva e spariva nell’acqua molto profonda; lo scout riusciva a raggiungerlo e portarlo in salvo.

1916 - Doppio salvataggio in mare a Sassari: lo scout nautico Leandro Salinas di anni 16, salva da sicura morte due donne cadute in acqua nel porto di Portotorres.

1917 - Il conte Mario di Carpegna, Capo scouts dell’ASCI, scrive il primo manuale degli scouts nautici.

1917 - Gli scouts nautici di Sulzano lago d’Iseo, salvano un gruppo di studenti caduti in acqua mentre ritornavano da una gita sull’isola di Montisola.

1917 - Primo convegno nazionale degli scouts nautici. Il convegno si articola in due fasi: la 1^ dal 10 al 20 agosto a La Spezia; la 2^ dal 14 al 24 settembre a Salerno. Partecipano reparti di 32 gruppi. A La Spezia i premi più importanti vanno ai reparti di Savona, Portici, Napoli, Genova, Roma, Salerno e Messina. A Salerno ai reparti di Genova, Salerno, Roma, Civitavecchia, Portici, Cagliari, Ancona e Rimini.

1917 - Per la prima volta scouts nautici di Venezia partecipano a corsi velici presso il Comando Marina. L’iniziativa viene accolta con molto fervore dai giovani ed appoggiata anche dalla stampa nazionale.

1918 - Corso annuale di esercitazioni marine per scouts a Varigliano, sotto l’Alto patronato della Regia Marina Militare. La premiazione finale avviene sulla nave scuola “Amerigo Vespucci”. I reparti partecipanti si classificano sel seguente ordine: Napoli, Roma., Genova, Rimini, Bari, Ravenna, Savona, Messina, Portici, Civitavecchia, Ancona, Fano.1919 - Raid fluviale Torino-Venezia. Otto scouts del reparto Torino 1° fra i 15 e 17 anni, riescono, sotto la guida di un Ufficiale della Marina, a percorrere oltre 700 km. con una yoletta a 4 remi. Partono da Torino il 17 luglio, e dopo otto tappe, entrano nel bacino di San Marco accolti da imbarcazioni festanti. Encomi, elogi, plausi, giungono da ogni parte e lo stesso Ministro della Marina invia un telegramma d’elogio all’Associazione.

1921 - Il Consiglio Centrale dell’ASCI riorganizza il Commissariato Centrale e costituisce il 7° ufficio, che si occupa dei nautici e ne affida la direzione all’ing. Paolo Cassinis.

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1922 - Raid Vicenza-Trieste-Vicenza (800 km.). Il 6 agosto giungono a Trieste gli scouts fluviali di Vicenza, protagonisti del Raid Vicenza-Trieste e ritorno.

1923 - Il Notiziario ufficiale informa che viene nominato un Commissario Centrale come responsabile dei nautici, tale nomina è dovuta al notevole numero di unità nautiche e alla loro specifica attività.

1923 - Gli scouts nautici di Riva del Garda, compiono una grande impresa, navigano al completo periplo del “Bernaco”, cioè del Garda, seguendone le coste sempre a remi, per ben 140 km.

1923 - Il Roma 16° effettua durante il campo estivo un percorso di 250 km. a remi, e dal 29 luglio al 18 agosto del 1924 una crociera a vela fra Formia e Napoli. 1924 - Su delibera del Consiglio Generale, il Commissariato Centrale nomina una commissione nazionale per studiare particolari norme che tengano conto delle specifiche esigenze dei reparti nautici. Ad aprile viene pubblicata la relazione della commissione nazionale per i nautici. A maggio vengono pubblicate le nuove norme per gli scouts nautici.

1926 - Raid nautico Torino-Trieste. Gli scouts fluviali di Torino dal 31 luglio al 14 agosto, portano a compimento un’impresa tenace e ardimentosa, raggiungono per via fluviale e marittima Trieste. Imbarcati su una yoletta a 4 remi, navigano tutto il Po, superando difficoltà, dighe, rapide, secche ecc. Giungono a Venezia, prendono il mare e costeggiando la costa, raggiungono la città di San Giusto, sbarcando al molo “Audace”.

1926 - Il 21 luglio presso Moletto Castelfidardo, una ragazza rischia di annegare, lo scout nautico Mario Tarquini di Pesaro,

sentendo le invocazioni si getta in acqua e con grandi sforzi riesce a portarla a riva e salvarla.

1926 - Il 18 agosto, nei pressi della Capitaneria di Porto di Catania, il lupetto Raimondo Gagitano di 12 anni, scorge in mare un bambino che sta per annegare. Spinto da senso di altruismo si butta in acqua traendolo dal fondo dove era già colato. Ma nonostante gli sforzi, finiscono insieme sott’acqua. Uno scout, resosi conto della gravità del momento, si butta in mare e con esperta e fulminea manovra riesce a portarli in salvo.

1927 - Il 21 luglio, una squadriglia del reparto nautico di Portici che stava effettuando attività di voga a circa 800 m. dalla costa, partecipa al soccorso di un grosso barcone semiaffondato. Riescono a mettere in salvo 10 persone, sistemandoli alla meglio nella loro scialuppa a remi.

1928 - La Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia pubblica il decreto di scioglimento del CNGEI e dell’ASCI. Al momento dello scioglimento i gruppi nautici erano presenti nelle regioni: Istria, Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Campania, Sicilia, Lazio, Liguria, Piemonte, Sardegna.

1944 - Fin dall’inizio della ripresa l’Associazione si orientò di nuovo per i nautici, ma non come Branca a sé, ma come specializzazione e dipendenza quindi dalle rispettive Branche.Nacquero così i primi Gruppi nautici del dopoguerra.

1953 - Dopo una serie di responsabili che si avvicendarono nell’incarico con scarsi risultati, Gennaro Angiolino per la Branca R/S ed Elio Caruso per la Branca esploratori ebbero l’incarico dei nautici. Gennaro e Elio, ricchi di entusiasmo e di idee diedero subito un impulso nuovo allo scautismo nautico. Sono di quel tempo le modifiche alle Norme Direttive, l’aggiornamento delle specialità, l’adozione per i nautici del giglio sormontato dall’ancora, i contatti con la Marina Militare, i primi incontri a livello nazionale dei Capi, i campi scuola per Capi nautici.

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1954 - Gennaro Angiolino presenta una relazione come rappresentante dello scautismo nautico italiano al Congresso Internazionale di Etnografia e Folklore del mare alla Mostra d’Oltremare di Napoli. La relazione riscuote unanimi consensi e viene approvata una mozione auspicante l’appoggio del Governo, della Marina Militare e della Marina mercantile a questo tipo di attività scout.1954 - Il Roma 5° effettua durante il campo estivo con lance della Marina Militare un eccezionale raid Livorno-Castiglioncello-Piombino e circumnavigazione dell’isola d’Elba, a remi e vela.1957 - Raid con zattera, Portici-Amalfi.In occasione del cinquantenario della fondazione dello scautismo mondiale, gli scouts dell’alta squadriglia del riparto Portici 1°, portano a compimento un’impresa eccezionale denominata “Kon-Tiki 2”. Nel porto di Portici costruiscono una zattera di metri 6 x 4 armata con una vela quadra. La navigazione inizia dal porto di Portici con l’assistenza della Capitaneria di Porto e prosegue lunga la costa; fra mille difficoltà gli scouts portano a compimento l’impresa con tenacia e ardimento, raggiungono Amalfi dopo due giorni di navigazione accolti da migliaia di cittadini e moltissime imbarcazioni dei circoli velici.

1958 - Don Annunzio Gandolfi viene nominato Assistente nazionale dei nautici. La nomina è azzeccata, Nunzio ha uno spirito corsaro ed è un vulcano di idee. A lui dobbiamo la bella preghiera del mattino degli scouts nautici.

1958 - Edo Biasoli, promotore del Centro nautico “Adriatico” con sede a Caponero di Cesenatico, pubblica il 1° Quaderno tecnico nautico dell’ASCI dal titolo “Le materie plastiche nelle costruzioni navali”.

1959 - Gennaro Angiolino pubblica il 1° opuscolo ufficiale sullo scautismo nautico in Italia e nel mondo.

1961 - L’Esploratore, periodico mensile della Branca Esploratori dell’ASCI, diretto da Don Nunzio, dedica un intero numero della rivista agli scouts nautici.

1961 - A seguito della rinuncia di Elio Caruso passato ad altri incarichi, Gennaro Angiolino viene nominato coordinatore esecutivo per il settore delle specializzazioni e dei nautici per ambedue le Branche.

1961 - Il Riparto Ercolano 1° durante il campo estivo con lance a remi effettua un raid sul percorso Portici-Nisida-Capo Miseno-Procida e circumnavigazione dell’isola d’Ischia.

1961 - In Italia vi sono scouts nautici a: Milano, Genova, Varazze, Celle Ligure, Roma, Napoli, Crotone, Ercolano, Portici, Torre del Greco, Reggio Calabria, Augusta, Cefalù, Messina, Fano, Rimini, Murano, Locri, Ardore Marina, Lonigo, Fermo.Unità di scouts nautici Italiani vi sono pure ad Alessandria d’Egitto e a Porto Said. 1962 - Il Commissariato Centrale decide di scindere il settore specializzazioni e nautici, affidando a Carlo Trevisan le specializzazioni e a Pio Guerrieri i nautici. Pio è un esperto velista e diffonderà questa tecnica nel settore in cui è imperante la voga.

1965 - L’Esploratore, la rivista della branca esploratori dell’ASCI diretta da Don Nunzio Gandolfi, dedica un secondo numero della rivista allo scautismo nautico.

1966 - A seguito delle decisioni del Consiglio Generale, l’arco di età dei nautici viene ricondotto a quello della Branca Esploratori escludendo quindi la Branca Rover. A livello nazionale il settore viene affidato a due incaricati: Pio Guerrieri per il centro sud e Edo Biasoli per il nord. Nel triennio vengono pubblicati tre sussidi

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tecnici “Costruire il Kappa, La Vela, La pesca” a cura di Biasoli, Alai, Rossi e Bertini.

1970 - Edo Biasoli organizza e dirige il 1° campo nazionale nautico dell’ASCI sulle rive del Lago di Bracciano. Vi partecipano 230ragazzi e 21 capi nautici provenienti da Rimini, Cesena, Fano, Ancona, Porto Recanati, Porto Civitanova, Salerno, Napoli, Roma, Ostia Lido.Sono inoltre presenti sette capi nautici con funzioni di istruttori di vela e di voga, tre istruttori della Federazione nuoto e salvamento, due sottufficiali dei servizi Meteo.Questo campo permetterà il lancio nell’Associazione di due nuove tecniche: meteorologia e il salvamento a nuoto (seguite da un numero notevole di scouts).Durante il campo i Capi dell’Adriatico aderiscono all’iniziativa di Edo Biasoli, di costituire un Centro nautico dell’Alto Adriatico, con compiti di coordinamento, assistenza e reciproco appoggio.

1970 - Il costituente Centro Nautico “Alto Adriatico” organizza a Fano il 1° corso nazionale di Vela d’altura per Capi e Rovers della durata di una settimana. Organizza e dirige il corso Carlo Bertini di Fano.

1971 - Vengono pubblicati altri due sussidi tecnici “Mariscout” e “Cucinare il pesce” a cura di Don Nunzio Gandolfi e Carlo Bertini.

1972 - Il settore nautico partecipa ai “Lanci Nazionali” organizzati dalla Branca Esploratori. I Lanci nazionali “Lo Squero e Aria di Mare” organizzati dal settore nautico a Bracciano hanno visto una massiccia ed entusiastica partecipazione di scouts terrestri.

1972 - Vengono pubblicati i sussidi tecnici: “Kajak (Kappa) e Giochi in acqua” a cura di Mario Vanni e Don Nunzio Gandolfi.

1973 - Viene organizzato a Fano il 4° corso nazionale di Vela d’altura.

1973 - A Cesenatico, in via sperimentale, viene organizzato il 1° corso nazionale di vela e meteo per scouts del 4 e 5 livello. Il corso è della durata di una settimana e lo dirige Edo Biasoli di Cesena.

1974 - In occasione del 7° Campo Nazionale Esploratori, tenutosi nei dintorni del Lago di Vico, viene organizzato anche un sottocampo nautico. Il sottocampo nautico costituito da 700 scouts è stato in grado di proporre e sostenere tutta una serie di attività che andavano dalla vela al nuoto per salvamento, alla meteorologia., alla canoa e alle costruzioni navali. Il settore ha impiegato in questo campo 26 membri del centro nautico nazionale, 14 imbarcazioni a vela e a remi, 30 canoe, 1 stazione meteo campale e una massa notevole di materiale tecnico nautico.

1975 - Costituzione ufficiale del Centro Nautico dell’Alto Adriatico. Viene varato il 2° progetto quinquennale del settore che si propone il potenziamento nautico e la rinascita del Basso Tirreno.

1975 - Un reparto nautico dell’AGESCI partecipa al 14° Jamboree mondiale che si tiene a Lillehammer in Norvegia.

1976 - Le prime Capo e scolte partecipano ai corsi nazionali di vela e salvamento a nuoto.

1978 - 1° Scout o Rama - Carney Park Pozzuoli (Napoli). Raduno europeo di scouts, figli del personale della NATO. Partecipano a questo mini-Jamboree reparti scout francesi, americani, britannici, greci, turchi, olandesi e italiani. La squadriglia nautica Squali del reparto Portici 1° conquista il primo premio con la

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costruzione di un meraviglioso veliero; l’avvenimento viene trasmesso per televisione negli Stati Uniti. 1979 - Viene costituito ufficialmente il Centro nautico del Basso Tirreno con base a Torre Annunziata (Napoli) zona Rovigliano. Gli scouts portanti del Centro sono del Napoli 7°, Ercolano 1°, Portici 1°, Torre del Greco 3°. Responsabile del Centro viene nominato Claudio Ventura del Napoli 7°.

1979 - Fondazione dei primi reparti femminili nautici: Rimini 2°, Cesena 3°, Napoli 7°.

1979 - Gennaro Lorido del Portici 1°, pubblica il 1° opuscolo sull’uso del fischietto marino.

1980 - Prende il via il progetto Alto Tirreno che ha lo scopo di costituire in un quinquennio il 3° Centro nautico italiano. I due reparti portanti del Centro sono il Pisa 3° e il Genova 9° diretti rispettivamente da Sabina Nuti e Giorgio Bottino.

1980 - Edo Biasoli di Cesena pubblica i primi due numeri del Quaderno di Rotta.

1980 - Il Centro Nazionale nautico decide che i Centri nautici assumano la denominazione in Dipartimenti.

1981 - Gennaro Lorido del Portici 1° compone la Preghiera della sera dello scout nautico.

1981 - Umberto Ronci, responsabile del Dipartimento dell’Alto Adriatico organizza il primo campo delle unità nautiche dell’Alto Adriatico sul Lago di Bolsena. Vi partecipano il Cesena 3°, il Rimini 2° l’Ancona 3°, il Porto Recanati 1° e il Portocivitanova 1°.

1982 - Il Basso Tirreno consolida la Base di Rovigliano e apre una nuova Base a Fiumara Grande di Ostia Lido. Animatori e Capi delle due basi sono Rino Fraia del Portici 1° e Roberto

Trippa del Roma Lido. L’Alto Tirreno in via di costituzione organizza con Sabina Nuti il 1° Corso del Tirreno a Calambrone (Livorno).

1983 - Il settore nautico partecipa al Campo nazionale delle Branche E/G organizzando e gestendo il sottocampo della Balena situato sulle rive del Lago di Barrea. Vi partecipano 26 reparti nautici costituiti da 730 scouts e guide, con 22 imbarcazioni a vela e aremi, 31 kappa e canoe e una stazione meteo campale. Il sottocampo ospita a più riprese circa 1800 scouts degli altri sottocampi per una navigazione in barca. Il reparto Portici 1° ripete l’impresa realizzata nel 1978 al raduno europeo dello “Scout o Rama” a Pozzuoli, costruendo il veliero al centro del sottocampo. Diventa l’impresa più osservata e più interessante del campo.

1984 - Viene costituito il Dipartimento nautico scout dell’Alto Tirreno. Responsabile viene nominata Sabina Nuti di Pisa e vice responsabile Giorgio Bottino di Genova.

1984 - Claudio Ventura per motivi di lavoro lascia la responsabilità del Basso Tirreno che viene affidato a Rino Fraia di Portici.

1984 - Edo Biasoli pubblica il 3° Quaderno di rotta.

1984 - Il Settore nautico partecipa per la prima volta al Salone della nautica “Nautex” di Rimini, con un proprio stand, organizzatori Umberto Ronci e Pietro Ughi di Rimini.

1984 - Viene organizzato a Bari un corso nazionale di vela per Capi e Rovers e parte il progetto di costituire il Dipartimento Basso Adriatico e dello Ionio.

1986 - Sabina Nuti per motivi di lavoro si trasferisce in Sud America. Assume la responsabilità del Dipartimento Alto Tirreno Giorgio Bottino di Genova.

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1986 - Edo Biasoli pubblica il 4° e 5° Quaderno di rotta.

1987 - Il Settore nautico partecipa al 1° Jamborette mondiale dello scautismo nautico che si tiene in una isoletta del golfo di Botnia in Finlandia. L’Italia partecipa con 9 squadriglie provenienti dai reparti di Cesena, Ancona, Porto Recanati, Genova, Monfalcone e Roma.

1988 - Viene costituito il Dipartimento del Basso Adriatico e Ionio, ne assume la guida Egidio Sarno di Bari.

1988 - 1^ Conferenza nazionale dello scautismo nautico a Bracciano.

1988 - Gianni Lorido del Portici 1° pubblica il sussidio tecnico: “Nodi e legature nelle attrezzature nautiche”.

1988 - Rino Fraia lascia, per motivi di lavoro, la direzione del Dipartimento Basso Tirreno che viene assunta da Roberto Trippa di Roma.

1989 -Il Consiglio Generale ufficializza i Dipartimenti che diventano strutture organizzative dell’Agesci e dà mandato al Settore di promuovere ed organizzare attività in acqua per le Branche E/G.

1989 - Il Settore nautico aderisce agli Alisei e ne organizza 4 a carattere nautico, tre sui laghi e uno in riva al mare. Partecipano 80 reparti di cui una trentina nautici.

1989 - Edo Biasoli e Umberto Ronci, su mandato del Consiglio Generale, prendono contatti con il Rettore dell'Università di Agraria di Bracciano per iniziare la trattativa alla concessione del bosco sottostante la Base Agesci che ha un lungo fronte sul Lago.

1990 - In seguito alle decisioni del Consiglio Generale nasce il “Progetto del Settore nautico degli anni 90 che si concluderà nel 1993.

1990 - Per interessamento del Settore nautico, viene acquisito dall’Agesci il bosco sottostante la Base Nazionale con l’obiettivo di costituire una base nautica nazionale.

1991 - Nascono i primi Centri Nautici Dipartimentali dell’Agesci (CND).

1992 - Dopo 21 anni di servizio al Settore Nautico, Edo Biasoli lascia l’incarico di Responsabile nazionale dei Nautici a Giorgio Bottino di Genova.

1992 - Come prevedeva il Progetto anni 90, tutte le unità nautiche vengono mobilitate per trovarsi insieme a celebrare Cristofaro Colombo. Viene lanciata l’operazione “San Salvador” che si concluderà con un campo nazionale nautico nel 1993.

1993 - Giorgio Bottino organizza il campo nazionale nautici “San Salvador” a Bracciano. Partecipano 26 reparti per un totale di 600 scouts/guide e 80 capi e istruttori. Molte e svariate le attività a carattere nautico gran parte delle quali si svolgono sul Lago. A fine campo, tutte le unità lasciano un segno tangibile per accrescere le dotazioni nautiche della Base nautica di Bracciano.

1993 - Al campo nazionale dei nautici a Bracciano, l’Assistente nazionale dei nautici Padre Carlo Huber, durante una solitaria nuotata al centro del Lago, viene colto da malore e in procinto di annegare, viene salvato dallo scout nautico Giuseppe Saragò del Portici 4°.

1994 - Per fine mandato Roberto Trippa ed Egidio Sarno lasciano le rispettive direzioni dei dipartimenti Basso Tirreno e Basso Adriatico, gli succedono Giovanni Monte di Portici e Luigi Cacace di Manfredonia.

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1995 - Viene affidata per un biennio, l’organizzazione del Centro nautico nazionale di Bracciano a Edo Biasoli che amplia il ricovero delle imbarcazioni coadiuvato dal gruppo Roma 79° e da volontari dell’Alto Adriatico.

1995 - Un reparto nautico misto di formazione nazionale, partecipa al Jamboree in Olanda. I nautici italiani, partecipano con una flottiglia di 4 barche tipo meteor, alla “Armada” navale dello scautismo nautico europeo, che dopo essersi concentrati ad Anversa (Belgio) e a Kiel (Germania), si trasferiscono alla marina del Jamboree, dopo cinque giorni di navigazione.

1996 - Viene organizzata la 2^ Conferenza nazionale dello scautismo nautico. A seguito dell’incontro si pubblica l’elenco di tutti i centri nautici Dipartimentali in attività: Base Nautica Nazionale di Bracciano. Base Nautica Dipartimentale di Celle Ligure (Savona). Base Nautica Dipartimentale di Ostia Lido Roma. Centro Nautico Dipartimentale di Costa Volpino Lovere

(Bergamo). Centro Nautico Dipartimentale di Genova. Centro Nautico Dipartimentale “Scirocco” Portici (Napoli) Centro Nautico Dipartimentale di Oristano. Centro Nautico Dipartimentale di Porto Empedocle

(Agrigento) Centro Nautico Dipartimentale di Catania. Centro Nautico Dipartimentale di Crotone. Centro Nautico Dipartimentale di Manfredonia (Foggia) Centro Nautico Dipartimentale di Bari. Centro Nautico Dipartimentale “Grecale” Ancona. Centro Nautico Dipartimentale “Tramontana” Rimini (Forlì). Centro Nautico Dipartimentale “Libeccio” Cesena (Forlì). Centro Nautico Dipartimentale “Bora” Monfalcone (Gorizia).

1997 - Per fine mandato Giorgio Bottino viene sostituito come Incaricato Nazionale ai nautici, da Marcella Siri di Celle Ligure.

1997 - Celebrazioni dell’85° di fondazione dello scautismo nautico porticese. Le molteplici manifestazioni celebrate per l’intero anno, hanno avuto un finale significativo per lo scautismo italiano: la comunità scout porticese ha voluto ricordare la visita di B.-P. agli esploratori marini di Portici, collocando sulla parete destra dell’antica sede scout una lapide commemorativa. (1° incontro di B.-P. con lo scautismo italiano). A far da cornice alla manifestazione finale è stata la presenza fattiva della banda musicale della Guardia Costiera. Presenti alla manifestazione Mario Sica, Piero Badaloni, Mauro Furia, Autorità Civili e Militari e i massimi esponenti campani delle associazioni scout: AGESCI, CNGEI, AIGSEC, AIC, MASCI.1998 - Il Dipartimento Basso Tirreno, viene diviso in due Dipartimenti: Medio Tirreno affidato a Mario Lorido di Portici, e Basso Tirreno affidato a Rino De Miceli di Porto Empedocle.

2000 - Marcella Siri organizza a Bracciano la 3^ Conferenza Nazionale dello Scautismo Nautico. Alla chiusura della Conferenza, prima della cerimonia dell’ammaina bandiera, la Presidente dell’Agesci Grazia Bellini, a nome del Comitato Centrale, affida per altri tre anni, la direzione del Settore nautico a Marcella Siri. Don Romano Nicolini del Dipartimento Alto Adriatico, viene nominato Assistente Nazionale del Settore nautico. 2000 - Scouts nautici del Dipartimento Alto Adriatico dell’Agesci, in canoa verso San Pietro per il Giubileo. 72 scouts coinvolti nella “discesa del Tevere in canoa”, l’avventuroso pellegrinaggio si è svolto dal 29 aprile al 2 maggio, navigando per circa 25 km. da Meana a ponte Milvio. L’impresa per l’Anno Santo ha coinvolto 47 scouts e guide dei reparti di Rimini 2 e 5, Cesena 3, Bagnacavallo 1, Riccione 2, Villanova 1, e una ventina di Capi del Dipartimento Nautico Alto Adriatico. All’arrivo a Roma gli scouts hanno visitato le Catacombe di Priscilla, le Basiliche maggiori concludendo con

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emozione e indubbia soddisfazione il loro pellegrinaggio a San Pietro.

2001 - Il settore nautico dell’Agesci organizza nella base nautica nazionale di Bracciano il 2° Campo Nautico Nazionale. Capi campo vengono nominati: Marcella Siri di Celle Ligure e Gennaro Lorido di Portici. Assistente Ecclesiastico Don Romano Nicolini di Riccione. Tesoriere Edo Biasoli di Cesena. Logista Mario Lorido di Sabaudia. Organizzazione: Rino Fraia, Fabio Bertoli, Antonio Cadei, Carlo Volpe, Alessio Allori, Gian Mario Delucis, Carlo Cadei, Luca Maugeri, Massimo Venturino, Fabio Furlanis, Cecco Bordin, Francesco Proietto, Emilio Curci.Partecipano 34 unità raggruppate in 13 sottocampi; oltre 1000 fra esploratori/guide e capi. Praticamente il Settore Nautico organizza questo 2° Campo Nautico Nazionale considerando 6 principali obiettivi da raggiungere: 1) Offrire opportunità di incontro e crescita, alle unità nautiche

e ad indirizzo nautico, nello scambio vicendevole di tradizioni.

2) Proporre una sorta di gemellaggio alle unità ad interesse nautico, per favorire il loro avvicinamento e una maggiore conoscenza del Settore.

3) Far vivere a tutti i partecipanti una serie di esperienze “speciali ed importanti”.

4) Offrire occasioni di maggior competenza tecnica.5) Fornire ai singoli capi informazioni sulla metodologia

nautica.6) Valorizzare la competenza dei Rover e delle Scolte

impegnati come gabbieri.All’innaugurazione del campo, Edo Biasoli - il Nostromo più anziano d’Italia - viene acclamato da tutti i partecipanti “Faro nazionale di tutti i nautici”. Il gruppo gabbieri, coordinati da Rino Fraia, costruiscono un meraviglioso veliero sul prato della nuova base nautica nazionale. Questa impresa diventa il polo di attrazione del campo nazionale nautico.

2001Presso la sede del gruppo Agesci Roma Lido, con la presenza del Capo Dipartimento Mario Lorido, si riuniscono i capi nautici del Lazio, per la costituzione del Centro Nautico Dipartimentale del Lazio. Il CND ha sede presso la nuova Base Nazionale sul Lago di Bracciano (presenti i Capi nautici dei gruppi: Roma Lido 1° - Civitavecchia 6° - Roma 79° - Roma 80° - Sabaudia 1° - MASCI di Ostia).

2001In una cerimonia festosa, presso la caserma scuola ufficiali della forestale di Sabaudia, il Gruppo Agesci Sabaudia 1° passa al settore nautico. Presenti alla cerimonia la responsabile nazionale al settore Marcella Siri, il Capo Dipartimento Mario Lorido, i Responsabili di zona e tanti scouts provenienti dal Lazio e dalla Campania.

2001Su mandato del Consiglio Generale dell’Agesci si istituisce una commissione paritetica per la ridefinizione del settore nautico, fanno parte della commissione i Capi Dipartimento insieme agli Imie. L’incontro avviene nella sede di Roma di Piazza P.Paoli, presenti: Antonio Cadei, Mario Lorido, Marcella Siri, Rosa Calò, Paolo Pasolini, Paolo Sgallini, Giuseppe Ottolino e Fabio Scanu.

2002Incontro della commissione paritetica Agesci con i Capi storici del Settore a Cesena. Scopo della riunione e quello di offrire alla commissione ulteriori e significativi spunti di riflessione, per il prosieguo del lavoro. Presenti, oltre ai componenti la commissione, Edo Biasoli, Gennaro Lorido, Umberto Ronci, Pietro Ughi, Stefano Tonini, Giorgio Bottino, Fabio Bertoli, Franco Tallone, Batini Riccardo, Egidio Sarno, Luigi Cacace, Rino De Miceli e don Romano Nicolini.

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Per fine mandato, Marcella Siri lascia l’incarico di Responsabile Nazionale ai Nautici, al suo posto, il Comitato Centrale dell’Agesci, nomina Mario Lorido del Sabaudia 1°. Area tematica n° 2 Spiritualità

ELEMENTI DI CATACHESI PER LA BRANCA E/GIN AMBIENTE NAUTICO

DALL’ACQUA E DAL MARE VIENE UN MESSAGGIO DI FRATERNITA’ E DI SUPERAMENTO DELLE DIFFERENZE:

NELL’ACQUA NON ESISTONO CONFINI MA C’E’ ARMONIA NELLA DIVERSITA’.

·        Nel corso delle riflessioni avremo davanti:

a) Un elemento legato all’acqua o al mare o a qualcosa di attinente  ad esso

b) Una citazione dalla Bibbia

c) Un riferimento ad un episodio di vita comune d) Una icona o simbolo che possa dare visibilità a quanto si è detto e che

possa essere stimolo per la vita pratica.

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ACQUA: UN ELEMENTO FONDAMENTALE PER LA VITA.

1)   Ogni volta che una spedizione spaziale raggiunge la sua meta, la prima domanda che viene posta è sempre la stessa: “C’è acqua su Marte, Plutone,Venere ecc.?” 2)     Perché tanta insistenza? Perché, come tutti sanno, l’acqua è fonte di vita: se essa si trova in un posto  qualsiasi , è sempre possibile sopravvivere.E’ composta da due molecole di idrogeno e da una di ossigeno: dall’ossigeno viene la vita nella forma come la intendiamo abitualmente. 3)     Si dice che uno dei motivi per i quali certi paesi del Nord del mondo hanno sviluppato più ricchezza e più tecnologia di altri sia stato proprio la possibilità di utilizzare l’acqua come strada per i trasporti,  forza motrice per i mulini, gli argani delle fonderie, fonte di cibo (pesci) per i periodi di guerra ecc..  La stessa cosa , al contrario, si dice a proposito delle nazioni nella quali essa scarseggia o è troppo discontinua. 4)     I primi a capire l’importanza delle vie acquatiche sembra siano stati i Fenici che , invece di occupare il tempo nella pastorizia, si lanciarono sui mari con le loro veloci navi. Anche per questo si ritiene che siano stati capaci di inventare la bussola, il primo alfabeto e molte altre innovazioni fondamentali. 5)     Gli Ebrei si accorsero cosa voleva dire essere liberi dalla catene di ferro degli Egiziani ma essere schiavi della propria incapacità di soffrire . Giunti nella zona di Massa e Merìba,cominciano a lamentarsi con Mosè perché non hanno l’acqua fresca a portata di mano. Il povero Mosè non sa come rispondere ma Dio gli dà una mano, facendo sgorgare un’acqua dalla roccia. Tuttavia, anche dopo questo miracolo, gli Ebrei non smettono mai di lamentarsi. 6) Leggiamo questo episodio nel libro dell’Esodo  17,1-7

L'acqua miracolosa   1 Tutta la comunità degli Israeliti levò l`accampamento dal deserto di Sin, secondo l`ordine che il Signore dava di tappa in tappa, e si accampò a Refidim.

Ma non c`era acqua da bere per il popolo. 2 Il popolo protestò contro Mosè : "Dateci acqua da bere!". Mosè disse loro: "Perché protestate con me? Perché mettete alla prova il Signore?". 3 In quel luogo dunque il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: "Perché ci hai fatti uscire dall`Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?". 4 Allora Mosè invocò l`aiuto del Signore, dicendo: "Che farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!". 5 Il Signore disse a Mosè : "Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e và! 6 Ecco, io starò davanti a te sulla roccia, sull`Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà". Mosè così fece sotto gli occhi degli anziani d`Israele. 7 Si chiamò quel luogo Massa e Meriba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: "Il Signore è in mezzo a noi sì o no?". 7) BP parla della importanza dell’acqua in un episodio famoso del libro “Scautismo per ragazzi”. Dice che una spedizione di scienziati tanto ricchi quanto presuntuosi  si perse nella savana. Stavano per morire di sete quando una semplice ragazzina indigena disse loro che una pianta da essi ignorata era piena di acqua. Detto fatto , gli scienziati si dissetarono ma ammisero che non bastava avere il denaro per sopravvivere: bisognava avere la competenza. 8)     GARA : Cercare su “Scautismo per ragazzi” l’episodio e dirne la pagine nella quale si trova.

 9)     IMPEGNO: Ora facciamo passare davanti a voi una ciotola con della acqua benedetta: voi fate bene  il segno della Croce (NOTA:Sarà utile che qualcuno lo

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spieghi bene!) e poi prendete un impegno concreto: essere portatori di vita agli amici. Dite a voce o scrivete  su un foglio cosa intendete fare per aiutare certi amici a venire più vicino alla Chiesa.

IL MARE : UNA REALTA’ CHE CONDIZIONA TUTTO  1)     Una cosa che suscita sempre stupore è il trovare tracce chiarissime di vita marinara anche sulle rocce dell’Himalaya e nel deserto del Sahara. Conchiglie fossili, piccoli pesci mummificati, strati di sale ……indicano che una volta il mare era davvero presente ovunque sulla terra. Oggi occupa ancora il due terzi della superficie del nostro pianeta  e ne condiziona la vita sotto tutti i punti di vista.E’ proprio vero: quando comandava il mare non c’erano confini:oggi invece… 2)     L’Italia è famosa nel mondo non – come pensiamo noi – per i suoi giocatori o i suoi cibi ma perché ha una forma di stivale così netta  che è impossibile confonderla con altri. Anche nei villaggi più sperduti della foresta , quando un maestro fa vedere per la prima volta un mappamondo, tutti i bambini puntano subito il dito su quella strana  terra che assomiglia ad una gamba. Solo dopo, dietro le spiegazioni  del maestro, scoprono dove si trova la loro terra.  3)     Sarà un segno della predilezione di Dio! Il fatto è che l’Italia è circondata da 8000 kilometri di coste  ed è , di fatto, un ponte  proteso nel Mediterraneo, capace di far dialogare  in pace tutte le razze e culture. 4)     Un “messaggio di pietra” della cultura italiana è l’intera città di Venezia. Essa è un immenso scrigno di arte: più che di  pietra , sembra fatta come un enorme disegno di pizzi e merletti. E’ incredibile come queste favolose opere d’arte stiano in piedi su palafitte composte da milioni di alberi conficcati nella sabbia e pietrificati dal tempo. Venezia è forse l’unica città al mondo che è nata attorno ad una chiesa, San Marco , e su di essa abbia preso le misure per i suoi quartieri che anche oggi sono indicati con il nome di “parochie”. 5)     Anche gli Ebrei hanno avuto il loro mare da temere e poi da amare: il Mar Rosso. Vi erano giunti dopo la liberazione dall’Egitto e rischiavano di morirci dentro per colpa dell’esercito del faraone che lo premeva. Per fortuna Dio

trovò la fede in  Mosè  che stese le acque e fece aprire il Mar Rosso come se fosse un immenso corridoio per la salvezza . 6)     Leggiamo dal libro dell’Esodo l’episodio del Mar Rosso : capitolo 14, dal versetto 19 al versetto 31.

Passaggio del Mar Rosso

19 L`angelo di Dio, che precedeva l`accampamento d`Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro. 20 Venne così a trovarsi tra l`accampamento degli Egiziani e quello d`Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte.21 Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento d`oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. 22 Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. 23 Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare.24 Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. 25 Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: "Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!".26 Il Signore disse a Mosè : "Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri". 27 Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. 28 Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l`esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. 29 Invece gli Israeliti avevano camminato sull`asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. 30 In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; 31 Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l`Egitto e il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè .

7)     DOMANDA: Chi ha visto uno o più film sul passaggio degli Ebrei  attraverso il  Mar Rosso? Che effetto vi ha fatto ? Che insegnamento si può trarre da questa straordinaria premura di Dio per un popolo schiavo? 8)     ICONA: Ognuno disegna ora ramoscello di ulivo, a ricordo  del bastone con il quale Mosè ha aperto il Mar Rosso:lo porta in casa e lo appende in un posto ben in vista, senza dire niente ai familiari. Solo dopo una settimana, se sarete stati capaci di portare la pace e la concordia fra tutti, spiegherete perché l’avete appeso

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e lo riconsegnerete  qui in sede. Se non avrete mantenuto l’impegno, non riportatelo indietro.

LA VITA NEL MARE: SIMBOLO DELLA IMMENSA FANTASIA CREATRICE DI DIO.

1)  Tempo fa c’era uno studioso, Lamarque, che diceva: se un essere vivente si trova in un ambiente dove ci sono certe condizioni di vita, pian piano quell’essere sviluppa alcuni arti per sopravvivere. Se ,per esempio,il cibo scarseggia a terra, le giraffe allungano lentamente il collo fino a raggiungerlo sulla punta delle piante. 2)  Il ragionamento non farebbe una piega se non ci fosse una grossa obiezione: nei mari profondissimi della Fossa delle Marianne, dove certamente le condizioni di vita sono uguali  per tutti, dovrebbero esserci solo una categoria di pesci: invece c’è una tale varietà di esseri viventi che nemmeno ce lo sogniamo. In altre parole: non è affatto dimostrato che le giraffe abbiano  allungato il collo perché era finita l’erba a terra: è molto più probabile che la fantasia  creatrice di Dio abbia lavorato da sola, senza preoccupazioni. 

3)  (Un piccolo particolare: il primo a scendere fino in fondo alla Fossa delle Marianne  è stato il francese Piccard con un batiscafo costruito in Italia e battezzato “Trieste”.) 4) Se ci mettessimo a descrivere le stupefacenti forme di vita presenti nel mare non finiremmo mai : si pensi, tanto per fare un esempio, che vivono animaletti di cui forse è impossibile la sopravvivenza sulla terra: i pesci trasparenti. Chi li guarda vede tutte le membra interne come se fosse di vetro.

5)     E’ davvero piena di valore  la esclamazione di Davide nel  salmo 8 :  “ O signore nostro Dio, come è grande il tuo nome su tutta la terra!”. Leggiamolo per intero e ,se possibile, impariamolo a cantare.      Gloria di Dio e dignità dell' uomo   1 Al maestro di coro. Sul canto: "I Torchi...". Salmo. Di Davide. 2 O Signore, nostro Dio,quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.3 Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,per ridurre al silenzio nemici e ribelli.4 Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,la luna e le stelle che tu hai fissate, 5 che cosa è l`uomo perché te ne ricordi e il figlio dell`uomo perché te ne curi?6 Eppure l`hai fatto poco meno degli angeli,di gloria e di onore lo hai coronato:7 gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,tutto hai posto sotto i suoi piedi;8 tutti i greggi e gli armenti,tutte le bestie della campagna;9 Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,che percorrono le vie del mare. 10 O Signore, nostro Dio,quanto è grande il tuo nome su tutta la terra. 6)     La storia biblica di Giona si svolge tutta sul mare. E’ un racconto simbolico ma rende benissimo l’idea: Dio vuole salvare anche Nìnive, la grande città peccatrice , e chiede a Giona di andare a predicarle la conversione: Giona non ne vuol sapere, fugge sul mare ma una terribile tempesta fa capire a lui che Dio lo castiga. Gettato in mare, Giona si salva nel ventre della balena. Entrato finalmente a Ninive, Giona annuncia Dio e vede , con grande stupore , che i ninivìti si convertono realmente. Si arrabbia con Dio perché Ninive era nemica degli Ebrei: se fosse rimasta nel peccato, Dio l’avrebbe castigata. Stavolta anche Dio si arrabbia con Giona e gli impone di stare finalmente zitto: se lui è Dio , deve offrire la possibilità di salvarsi a tutti, non soltanto agli Ebrei. 

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7)     Il libro di Giona è chiaramente un testo simbolico ma è molto interessante. Anche Gesù lo cita dicendo che, dopo i tre giorni nel sepolcro, lui  uscirà allo scoperto come ha fatto Giona dal ventre della balena. In altre parole, Gesù dice che morirà ma con la sua risurrezione vincerà per sempre la morte. 8)     ICONA: Disegniamo un pesce, a ricordo del mare e del profeta Giona che ha portato l’annuncio di Dio anche a chi sembrava sordo. Dopo aver fatto il disegno del pesce, chiediamo al parroco perché era uno dei primi simboli dei cristiani.Una pista: “pesce” in greco si dice “iktùs” , da cui proviene la parola italiana “Mercato ittico”. Ma perché i primi cristiani usavano questo simbolo?

UN ASPETTO IMPORTANTE PER LA VITA DEGLI OCEANI   E DELLA TERRA:LE MAREE.

 1)     Di solito ci si dimentica di ricordare che le maree sono una caratteristica essenziale per la vita del mare e della stessa terra: esse sono prodotte dalla forza di gravità esercitata dalla Luna e sono assolutamente instancabili. Se si fermassero anche solo per pochi giorni, la vita nell’acqua e nella terra subirebbe danni irreparabili.E’ un altro segnale chiarissimo della interdipendenza della vita nella terra. 

2)     Le maree sono le principali artefici della erosione delle coste, della nascita della sabbia, del rimescolamento delle piante e degli animali acquatici,dei venti e di quasi tutto quello che accade sulla faccia della terra. Esse sono il simbolo della infaticabilità e della costanza: doti che ci aspetta siano le caratteristiche degli scouts. Gli adulti si attendono dagli scouts soprattutto una grande capacità di perseverare nelle difficoltà. 3)     Uno dei personaggi più famosi che hanno indossato la uniforme scout è John Kennedy, presidente degli Stati Uniti, assassinato nel 1963  a causa della sua lotta durissima contro la mafia e il razzismo. Egli stesso racconta che , quando era scout, aveva un capo squadriglia severissimo  che comandava a suon di calci; era speciale per imporre fatiche enormi che poi non servivano a niente. Una volta ordinò a John di andare a prendere un secchio d’acqua , d’inverno, in una lontana sorgente: quando arrivò, John aveva le mani così congelate che dovettero  medicarle. Naturalmente il secchio d’acqua non serviva a niente.4)     John Kennedy  morì senza vedere la vittoria  delle sue idee: la mafia ed il razzismo trionfarono momentaneamente uccidendo lui, suo fratello Robert ed il pastore nero Martin Luther King . E’ vero : il male vinse fino ad apparire insuperabile ma oggi in America la mafia ha molto ridotto i suoi affari e uomini di colore occupano tranquillamente tutti i posti di responsabilità ai quali meritano di arrivare. Fino agli anni 1960-70 era impensabile che un uomo di colore potesse arrivare a fare il professore,il generale,il ministro di un governo , il segretario di Stato ecc..  5)     Come si vede, la costanza nel fare il bene e combattere il male (simboleggiata anche da San Giorgio,patrono degli scouts) è una dote fondamentale che ci si attende da tutti ma soprattutto dagli scouts. 6)     Un personaggio che ha dovuto resistere alla tentazione di arrendersi nel fare il bene è certamente Mosè. Egli era cresciuto ricco, si era buttato dalla parte dei poveri, era scappato nel deserto, aveva risposto a Dio che lo invitava a liberare il suo popolo ma poi, giunto al cospetto degli Ebrei schiavi del faraone, si sentì dire che li lasciasse in pace tanto non avrebbero mai potuto diventare liberi. Malgrado queste obiezioni così devastanti, Mosè andò dal faraone ben dieci volte per ottenere la liberazione degli Ebrei: ogni volta il faraone sembrava pentirsi vedendo le piaghe dell’Egitto e ogni volta cambiava idea.  

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7)     Ottenuta finalmente la liberazione dopo il passaggio miracoloso del Mar Rosso, il povero Mosè dovette subire altri 40 anni di ribellioni e brontolii perché nel deserto – ovviamente – non c’era l’acqua fresca o le verdure dell’Egitto.   Anche questa volta Mosè non si arrese, ricevette da Dio i dieci comandamenti (cioè dieci leggi uguali per tutti gli uomini) e poi giunse finalmente alla Terra Promessa : stava per superare il Giordano ed entrarvi quando morì. Anche se non ha potuto godere i frutti della sua perseveranza, il successo  finale  è da attribuirsi a lui. E’ un emblema di come si deve comportare ogni cristiano ed ogni scout : lottare contro il male facile e per il bene difficile. 8)     ICONA : Riceviamo una piccola bustina di plastica con dentro un pizzico di sabbia: mettiamoci sopra il nostro nome scritto sulla etichetta e poi portiamolo a casa. Collocato  sul tavolo di studio, ogni volta ci ricorderà come sia importante essere perseveranti nelle cose che facciamo: studio, preghiera, animazione delle attività ecc.. Con il proprio parroco facciamo un piano di lavoro  che comprenda l’impegno in parrocchia e nella frequenza ai sacramenti.

UN ELEMENTO DECISIVO PER LA TUTELA DELL’ACQUA: IL RISPARMIO NELL’USO E LA SUA DIFESA DALL’INQUINAMENTO.

 

1)     Ormai la lista delle petroliere che hanno fatto naufragio con il loro carico di morte non ha fine: preferisco non farne il nome per non sentire un senso di profondo avvilimento.Solo in questi casi – purtroppo! – tutti si accorgono come davvero nel mare non ci siano confini e come non sia possibile continuare a pensare ciascuno per sé. 2)     C’è un film americano che dice come, a forza di inquinare, la natura si ribella e mette in moto un meccanismo perverso di uragani, trombe d’aria,enormi maree, ecc..Nel film si vede come la neve arriva ai piani alti dei grattacieli di New York, la morte dilaga  perché non c’è più vegetazione, il ghiaccio miete vittime a migliaia, gli americani  ricchi  che sfondano la rete di confine per il Messico per mettersi in salvo in un paese più caldo (NOTA : sarebbe una situazione  da augurarsi,visto che adesso sono i sudamericani  a  dover  sfondare le  munitissime  reti degli USA!).Tutto sembra giungere alla fine quando il sole ha un sussulto di vivacità e riprende il comando: la vita ritorna a fiorire. 3)     Chiaramente si tratta di un film di fantascienza ma……….Noi scouts dobbiamo  reagire  quando vediamo abbattere alberi, sprecare la carta , gettare sporcizia nei fiumi e nel mare: l’articolo 6° della Legge scout dice che lo scout e la guida amano e rispettano la natura. Ovviamente , quando c’è bisogno, la difendono anche.4)     Un altro film racconta  una storia spassosissima che potrebbe essere accaduta: un capo scout americano(cui  diamo il nome di John)  viene eletto al Parlamento USA. John entra con la solennità di chi crede di andare in un luogo sacro ma poi si accorge che grassi e potenti politicanti fanno tutto quello che vogliono. Un giorno John  viene a sapere che  un intero parco sarà abbattuto per costruirvi sopra una serie sterminata di case. Ingenuamente chiede aiuto agli altri ma tutti glielo negano. Allora da solo si impegna in una lotta allo spasimo: tenere la parola per un discorso lungo ore e ore (cosa che il regolamento permette) affinché i deputati - palazzinari si arrendano. La scena è di una ilarità incredibile: John parla sempre senza interrompersi mai , non supera mai i 10  minuti di intervallo  previsti dal regolamento ; non sapendo cosa dire si mette a leggere la Bibbia , poi l’elenco telefonico,  poi l’orario ferroviario e tutto quello che i suoi ragazzi gli passano sotto il vassoio dei caffè . I palazzinari resistono per una decina di ore e poi, sfiniti, si arrendono:John viene portato in trionfo dai suoi scouts ma si addormenta sulle loro braccia:ha vinto! 5)     Ovviamente questa storia è inventata ma rende l’idea di cosa ci si potrebbe trovare a dovere fare per salvare il mare e la natura.

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6)     Nella Bibbia c’è un messaggio chiaro a favore dell’amore alla natura:lo Spirito di Dio aleggia sulle acque e da esse tira fuori il primo esserino (forse una amèba) che resiste alle terribili tempeste della preistoria e inaugura la vita sulla terra. Questa pagina della Bibbia è famosissima ed è anche di una bellezzasuprema: anche se la sappiamo a memoria, rileggiamola: fa vedere quanto Dio ama il suo creato. GENESI ,capitolo 1, versetto 1 e seguenti: la creazione. 

Creazione del cielo e della terra

1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l`abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.3 Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.6 Dio disse: "Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". 7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.9 Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l`asciutto". E così avvenne. 10 Dio chiamò l`asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona.

7)     ICONA: Disegniamo una conchiglia: è l’icona di chi sta nel mare in silenzio per tenerlo  pulito senza stancarsi mai. Ci ricorderà che la salvaguardia dell’acqua e della natura comincia dalle piccole cose che possiamo e dobbiamo fare ogni giorno. “OGNI BARCA E’ GRANDE IN TERRA E OGNI BARCA E’ PICCOLA IN MARE” (proverbio marinaro)

IL MARE INSEGNA A TUTTI LA UMILTA’ E LA FRAGILITA’.  1)     Quando uno sta bene , ha i soldi ed è giovane  è facile che sia tentato di montarsi la testa. Gli sembra che tutto gli possa essere permesso in nome dei suoi privilegi.E’ quanto si dice a proposito del “Titanic” : sembra che qualcuno abbia scritto sulla sua fiancata “Neppure Dio lo affonderà” e sembra che il comandante non si sia preoccupato per la presenza degli icebergs perché tanto – pensava – la nave è attrezzata per evitarli. In realtà, come sappiamo, il Titanic affondò proprio nel suo viaggio inaugurale. 2)     Nella Bibbia c’è un esempio di persona che si vanta delle sue doti fisiche ma alla fine ne risulta schiavo: il re Saul. Egli è proclamato re dal profeta Samuele per le sue capacità di eccellente guerriero ma poi, vistosi superato dal giovane pastorello Davide, cade in una gelosia pazzesca, talmente forte che cerca addirittura di ucciderlo. Per fortuna Gionata, il figlio di Saul, è così leale con Davide (consacrato re da Samuele al posto di Saul) che lo aiuta a mettersi in salvo diverse volte: è un esempio bellissimo di amicizia disinteressata. 

3)     Se la vita ed il buon senso insegnano la umiltà , il mare la impone: chi vi cammina sopra è sempre costretto a ricordarsi che è una ben piccola cosa di fronte alla sua immensità. Uno di questi è San Pietro: credeva di saper governare la

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barca ma poi è messo in ginocchio dalla paura : la sua barca  sta affondando e Gesù dorme: Vangelo di Matteo  8 ,23-27. La tempesta sedata

23 Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24 Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. 25 Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!". 26 Ed egli disse loro: "Perché avete paura, uomini di poca fede?" Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. 27 I presenti furono presi da stupore e dicevano: "Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?".

4)     C’è un episodio che ricorda a tutti come l’uomo sia piccolo sul mare. Verso la metà della estate 2000 , il sommergibile nucleare “Kursk” , russo, perse il controllo di se stesso e sprofondò nelle gelide acque del Mar Baltico. Malgrado avesse la più moderna tecnologia  della Russia ( che è pur sempre alla avanguardia nella ricerca spaziale) , quel sottomarino non riuscì ad emergere. Sforzi enormi furono compiuti per tirarlo fuori ma non ci fu niente da fare: oltre 100 marinai morirono lentamente soffocati, nella più completa disperazione . Un particolare toccante : mentre il mondo seguiva con angoscia quella orribile morte lenta , due milioni di giovani facevano festa al Papa a Roma , Tor Vergata , per l’Anno Santo 2000, e invocavano la pace per tutti. In mezzo alle lacrime più brucianti , quei due milioni di giovani dicevano al mondo che , se si fosse seguita la parola di Gesù e del Papa, non ci sarebbero stati armamenti e 100 poveri loro coetanei non sarebbero stati costretti a morire per la stupida pazzia di pochi. 5)     E’ proprio vero: il mare insegna la umiltà e la necessità di essere uniti. Sulla terra  non ci sono confini: se io mi comporto  male  prima o poi tutti ne subiranno le conseguenze ; se faccio del bene , tutti ne trarranno vantaggio. 6)     Al termine del nostro cammino “sul mare” , ricordiamoci come proprio nella sua prossimità è nato lo scautismo: sulla isola di Brownsea un generale ricchissimo e potentissimo , BP , non pensò di tenere per sé le sue doti ma le mise al servizio degli altri. Nacque così lo scautismo, una grande famiglia di fratelli che non accettano di vedere il mondo diviso. Se poi questi fratelli scout vivono anche la avventura della competenza nautica , allora essi comprendono

ancora prima  come il mondo può essere ricostruito nella pace . Con l’aiuto di Dio essi promettono di fare del proprio meglio, cioè di mettercela tutta per crescere buoni, competenti, allegri, capaci di servire,fedeli a Dio,  sempre pronti a mettercela tutta per fare il bene. Lo scautismo in  generale e quello nautico in particolare spingono ogni persona a dare tutto di sé per creare un mondo unito, così come lo ha pensato il Padre. 7)     AL TERMINE DELLE NOSTRE RIFLESSIONI, RIPETIAMO LA PROMESSA SCOUT : CON ESSA CI IMPEGNIAMO A VIVERE COSI’ BENE LA NOSTRA AVVENTURA CHE TANTISSIMI ALTRI VERRANNO DA NOI. 

PREGHIERA DEGLI SCOUT NAUTICIPadre buono e onnipotente,

noi Scout nautici,di fronte all'immensità dell'azzurro mare,

al calore del sole radioso,alla potenza dell'onda infuriata,

leviamo i nostri cuori a Te,Creatore e Signore di tutte le cose.

Aiutaci affinché la nostra mente sia sempre limpida,la nostra volontà forte e il nostro corpo ubbidiente.

Nel pericolo soccorri, nella notte guida,nello forzo incita, nella debolezza perdona,

perché possiamo superare con serenità e gioiagli ostacoli della nostra navigazione

e giungere un giorno fino a Te, nostro ultimo porto.E Tu Maria, Stella del Mare, Sii sempre il sicuro riferimento a

cui guardare con fiducia in ogni istante,per orientare la nostra prua e per non sentirci soli

nella nostra Imbarcazione.Con la sincerità degli uomini di mare,

Ti ringraziamo fin d'ora, o Padre Nostro,della burrasca e del sereno:

li affronteremo nel nome di Gesù,che seppe vincere l'una e godere dell'altro.

Nel Suo nome sapremo servire il nostro Paeseed essere fèdele equipaggio della barca di Pietro,

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il grande “Pescatore” al quale hai affidatoil timone dell'umanità.

Amen

BUONA ROTTA!Don Romano

Area tematica n° 3 Celebrazioni e progressione personale

1) La promessa2) La Legge3) I 4 punti di B.4) Il segno scout, i saluti e la stretta di mano5) Le bandiere6) Il fischietto da nocchiere7) Canti Nautic8) L’uniforme e distintivi

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9) Corsi Nautici / Specialità e competenze (Schede tecniche sulle specialità e Competenze)

I corsi nautici Avviamento e/g Competenza e/g Tecniche nautiche r/s o capi Formazione gabbieri r/s o capi Animazione nautica per capiI corsi rivolti alla branca e/g sono proposti annualmente dal Settore, nei vari Dipartimenti, coprono le diverse esigenze dei ragazzi nel loro percorso di avvicinamento e successivo perfezionamento tecnico-pratico.Essi costituiscono occasioni specifiche di crescita e sono momenti importanti nel cammino di progressione personale.Si svolgono nello spirito dell'impresa, della progettualità, del confronto, della condivisione, dell'impegno gioioso e della verifica di quanto si è appreso e concretamente sperimentato.

Il corso di avviamento costituisce la traduzione nautica della 1° e 2° tappa vale a dire della scoperta e della responsabilità. La durata è generalmente di 4/5 giorni.In esso sono favorite le attività nautiche primarie che stimolano le personali capacità del ragazzo e della ragazza, mettendoli in condizione di poter scoprire un nuovo ambiente, dove potranno sperimentare, misurandosi in momenti di crescita e responsabilità propria. Al corso di avviamento si forniscono ai ragazzi approcci graduali e corretti all’ambiente acquatico, ed esperienze occasionali/occasionate che permettono loro di scoprire Dio in un rapporto intimo, collegando l’ambiente e l’attività stessa ad intensi momenti di catechesi.Il corso di competenza è rivolto ai ragazzi e alle ragazze in cammino verso le tappe dell’autonomia e dell’animazione, in possesso di alcune specialità specifiche o con una buona esperienza acquisita. Offre l’occasione, ed è il momento privilegiato, per affinare uno specifico ambito di competenza attraverso l’approfondimento ad alto

livello di una tecnica. Gli esploratori e le guide imparano a condurre una imbarcazione con responsabilità.Acquisiscono competenza tecnica maggiore, raggiungono l’autonomia e si fanno animatori e proponenti verso ogni altro componente dell’equipaggio. Al corso di competenza, che dura solitamente 6/7 giorni, si forniscono ai ragazzi opportunità adeguate per sperimentare sino al raggiungimento di sicurezza e coordinamento nelle proprie mansioni e manovre per non mettere a rischio la propria incolumità e quella degli altri, infatti nelle attività nautiche la competenza non è soltanto una tappa da raggiungere ma è un requisito necessario. Il cammino di catechesi è formulato in riferimento alle attività ed ai contenuti della proposta, compatibile alle esigenze del ragazzo, adeguato alla progressione personale ed alla sensibilità dei singoli.

Il corso di tecniche nautiche può essere rivolto a rover e scolte rispettando i criteri e lo stile di strada, comunità e servizio adottati nella proposta riservata ai ragazzi in branca r/s. Questo corso può essere rivolto anche ai capi e permette l’approccio alle tecniche nautiche da parte di coloro che successivamente potranno perfezionare la preparazione tecnica acquisita ed estendere la proposta alle loro unità. Le tecniche che vengono presentate sono quelle classiche: nuoto, canoa, voga e vela, con cenni di meteorologia e salvamento.Gli argomenti di questi corsi si possono sviluppare su 5/6 giornate consecutive o suddivisi in 3/4 fine settimana. Il cammino di catechesi è di stimolo alla riflessione e alla valorizzazione dei talenti personali.

Il Corso di formazione gabbieri è rivolto ad r/s oppure a capi che vogliono acquisire la competenza tecnica necessaria, a porsi quali istruttori, per offrire agli altri le proprie capacità.Si propone in questo corso molta vela e molto approfondita, l’utilizzo dei motori, il recupero di uomo a mare, il salvamento a nuoto, le tecniche di primo soccorso.La necessità di approfondimento tecnico richiede una base di conoscenza e capacità già precedentemente acquisita e lo sviluppo del programma su 6/7 giornate con uscite quotidiane e pratica in mare.Le attività proposte stimoleranno nei partecipanti il senso concreto del servizio, finalizzato al trapasso nozioni. Essi saranno successivamente chiamati come “maestri” e saranno figure di forte riferimento per i più giovani in corsi ed attività organizzate dal settore, oltre che a prestare servizio nelle unità nautiche o ad indirizzo nautico, a sostegno tecnico dei capi unità.

Il Corso di Animazione è rivolto ai capi che vogliono proporre la nautica nelle proprie unità. Verte su un approccio meno tecnico, ma più mirato ad interventi metodologici, tali da utilizzare l’acqua quale ambiente educativo per fare scoutismo. Il Corso di animazione permette di acquisire la capacità per costruire attività in cui la nautica possa caratterizzare momenti particolari nelle varie branche e per vivere con i

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ragazzi momenti intensi di catechesi e riflessione. Solitamente si fa riferimento agli strumenti tipici del metodo nelle diverse branche per animare il campo in stile nautico.Durante il corso si arriva a conoscere, attraverso la storia, la tradizione propria dello Scoutismo Nautico, per continuare nella proposta specifica.

Specialità e Brevetti Nautici- Sono un' occasione per vivere in maniera avventurosa (e non solo nelle attivitàScout): quanto più sappiamo e conosciamo, tanto più sapremo cavarcela in ognisituazione e saremo autonomi.- Sono un'occasione per ritrovare il piacere di lavorare bene e di provare soddi-sfazione per le cose ben fatte. Un buon lavoro è gratificante per chi lo esegue, ma anche per chi lo guarda: è piacevole osservare una bella opera di artigiana-to, un bello spettacolo, un lavoro che dimostri creatività e abilità.- Sono un'occasione per mettere a disposizione degli altri ciò che sappiamo fare..

Che cosa c'entrano i capi, il maestro di specialità e le attività con la tua specialità?

I capi sono persone che ci aiutano a crescere, e impegnarsi per una specialità significa, senza dubbio, cimentarsi in un cammino di crescita: scopriamo i nostri talenti, ci mettiamo alla prova, cerchiamo di metterli a disposizione degli altri, proviamo ad arricchirli. In questo cammino, i capi ci sono vicini con consigli e incoraggiamenti; ci aiutano ad avere più consapevolezza di ciò che facciamo. Perciò, nel progettare come raggiungere una specialità, è consigliabile confrontarsi con uno di loro.

I! "maestro di specialità" è un esperto della tecnica che ci interessa; può anche non essere scout, ad esempio un insegnante, un genitore, un caposquadriglia, un esploratore o una guida con il brevetto ecc. È la persona da cui apprendiamo la tecnica della specialità.

Sono maestri di specialità, a tutti i diritti, se hanno ottenuto la specialità in questione, gli esploratori e le guide che stanno lavorando alla conquista o hanno già conquistato un brevetto di competenza.

Abbiamo accennato alle imprese e alle attività. Alcuni le chiamano "prove", oppure "realizzazioni_ Al di là del nome, attività, prove, realizzazioni o imprese sono tutte quelle occasioni che ci permettono di sperimentare, offiire e consolidare le nostre conoscenze e capacità, magari assumendoci la responsabilità di un posto d'azione. Sono il mezzo attraverso il quale traduciamo i nostri buoni propositi in qualcosa di veramente concreto.

Le specialità sono "un pezzo particolare" del sentiero di ogni guida ed esploratore; non sono un fatto individuale, che viene sbrigato tra noi e i capi: le specialità coinvolgono anche il reparto e la squadriglia, perché si conquistano e si mettono in gioco durante le imprese, siano esse di reparto come di squadriglia. Per questo si discutono in Consiglio della Legge. Infatti il Consiglio della Legge è il luogo in cui ci assumiamo impegni di fronte agli altri ed è il luogo della loro verifica.Specialità individuali:Specialità individuali: battelliere, carpentiere navale, guida marina, osservatore meteo, modellista navale, nocchiere, nuotatore, pennese, pescatore Come si conquista una specialitàUna volta scelta una specialità, per conquistarla occorre impegno, costanza e fin dall'inizio, idee chiare:

- Perché voglio raggiungere questa specialità?- Quali conoscenze posseggo già in questa tecnica?- A che cosa potrà servire?- Che cosa posso e voglio imparare di nuovo?

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- Da chi posso imparare?- Quali realizzazioni pratiche e imprese dovrei realizzare per

conquistarla?In pratica, quali sono i miei obiettivi e quali mezzi scelgo per raggiungerli? Ecco allora uno schema utile che riporta in ordine queste domande. Fotocopia-lo, o riproducilo tu stesso, compilalo e conservalo nel quaderno di caccia.

SPECIALITA’ ……………………………………………………………..

Nome………………………………………………………………….Equipaggio……………………………………………………………Reparto……………………………………………………………………..Data…………………………………………………………………………

Perché ho deciso di conquistare questa specialità…………………........……………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………...………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

A che cosa potrà servire…………………………………………………..……………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………....

Quali sono le mie conoscenze e/o capacità attuali in questa tecnica………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Quali sono le conoscenze e/o capacità su cui mi devo impegnare………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Il mio maestro di specialità è……………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Attività (o imprese) da portare a termine Entro

………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. Che cosa mi è piaciuto di più…………………………………………… ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. Aspetti negativi o problemi che ho incontrato durante la conquista della specialità…………………………………………………………… ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. Dove potevo fare meglio……………………………………………………….. …………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………….

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……………………………………………………………………………. ……per la prossima volta……………………………………………………... ………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………….

BATTELLIERE

Che cosa devi conoscere?I termini marinareschi relativi alle imbarcazioni a remi e gli ordini di voga, sapendo come eseguirli a seconda dei diversi ruoli sulla barca (timoniere, prodiere e vogatore);le dotazioni di sicurezza di un'imbarcazione a remi.

Che cosa devi saper fare?Manovrare una piccola imbarcazione a remi puntando, sciando e vogando.

Accostare e scostare da riva, da un pontile e da un'altra imbarcazione. Eseguire i più comuni nodi marinari e lanciare bene una sagola e una ciambella di salvataggio.

Saper dare e prendere rimorchio.Saper nuotare.

CARPENTIERE NAVALE

Che cosa devi conoscere?Gli elementi costitutivi di un'imbarcazione di legno e i materiali per le costruzioni marine; i più comuni attrezzi di carpenteria (trapano, viti, sega, ascia e carta vetrata); le norme di sicurezza nell'uso di utensili elettrici.

Che cosa devi saper fare?Svolgere alcuni lavori di riparazione e rimessa in armamento di uno scafo, con l'utilizzo di vari materiali, tra cui corda e pece per

calafatare e vetroresina. Costruire un kayak o una piccola imbarcazione, rendendola impermeabile con l'uso delle vernici apposite, conoscendo le loro caratteristiche.

GUIDA MARINAChe cosa devi conoscere?

La costa della tua località, gli approdi, i porti e i suoi servizi (rifornimento di carburante, di acqua, collegamenti con le altre località. Guardia costiera, sanità marittima ecc.); la fauna e la flora della zona costiera (a terra e in acqua) e i rischi che corre; le fonti delle informazioni meteorologiche locali; le persone a cui rivolgersi in caso di emergenza in acqua.

Che cosa devi saper fare?Renderti utile qualora ce ne fosse bisogno, offrendo ogni tipo di informazione a chi naviga nella zona. Leggere una carta nautica e interpretare la profondità dei fondali, fari e fanali, punti di approdo, tratti in cui non si può navigare e ogni altra indicazione utile. Individuare le coordinate di un punto allargo con l'uso della carta, e fornire indicazioni per raggiungerlo. Usare una barca a remi e conoscere l'uso di una radio Vhf e le norme per comunicare.

OSSERVATORE METEO

Che cosa devi conoscere?I principi fisici, le origini e le cause dei vari fenomeni atmosferici (nubi, precipitazioni, circolazione atmosferica ecc,); il funzionamento degli strumenti meteo, la previsione del tempo sulla base delle osservazioni strumentali (pressione, temperatura, umidità) e dirette (vento, nuvole, segni del cielo), tradizioni popolari (segni del cielo, comportamenti animali ecc.); i principali siti e numeri telefonici delle stazioni di rilevamento nivo-meteorologico.

Che cosa devi saper fare?23

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Allestire una stazione meteorologica. Costruire la strumentazione (anemometro, pluviometro, nefoscopio ecc.). Prevedere il tempo (a casa, al campo). Interpretare bollettini meteorologici. Tenere un quaderno con annotazioni sulle condizioni meteo della tua zona. Valutare le influenze del tempo sullo stato del mare. Riconoscere la forza del vento dai suoi effetti a terra e in mare, oltre ai segni che avvertono l'avvicinarsi di un'area depressionaria.MODELLISTA NAVALE

Che cosa devi conoscere?Le varie tecniche di esecuzione dei modelli di navi e imbarcazioni e la relativa terminologia; l'evoluzione della tecnica costruttiva delle navi nel corso dei secoli e i principi elementari della costruzione delle navi.

Che cosa devi saper fare?Costruire un modello statico "per ordinate" o “ a pane e burro", rifinito in tutti i suoi particolari.

NOCCHIEREChe cosa devi conoscere?

Luso delle vele. le andature. i venti e gli ordini di manovra; le norme di precedenza in mare e le dotazioni di sicurezza di una barca a vela; nozioni di meteorologia. carteggio e orientamento con le stelle; la rilevazione del punto nave con la bussola per seguire una rotta assegnata.

Che cosa devi saper fare?Eseguire gli ordini di manovra in tutti i ruoli della barca a vela e collaborare alle manovre di recupero di uomo in mare. Dare e prendere rimorchio. ancoraggio. ormeggio e partenza da pontile/molo, spiaggia. gavitello/boa. Raddrizzare la barca dopo la scuffia. Lanciare una ciambella di salvataggio e issare a bordo il recuperato.

NUOTATOREChe cosa devi conoscere?

Le origini di questo sport; alcuni stili di nuoto (ad esempio il crawl, il dorso, la rana e il delfino); la correzione degli errori più comuni in

riferimento ai diversi stili; gli effetti del movimento in acqua, il modo di alimentarsi, di allenarsi (in palestra e in vasca); i pericoli in acqua, la prevenzione dei malori che possono capitare nuotando e le principali tecniche di liberazione dalle prese di un annegando e di trasporto fino a riva; nozioni di primo soccorso in caso di annegamento.

Che cosa devi saper fare?Nuotare almeno in due stili e con sufficiente resistenza. Tuffarti e recuperare un oggetto ad alcuni metri di profondità. Lanciare con precisione una ciambella di salvataggio. In caso di necessità, trasportare un annegando. Prenderti cura delle eventuali dotazioni di sicurezza in acqua del reparto.

PENNESEChe cosa devi conoscere?

La fattura e i materiali con cui si costruiscono le cime e le caratteristiche tecniche delle diverse cime. In quali occasioni e per quali nodi è preferibile l'uso di un materiale o di un tipo di lavorazione piuttosto che un altro, e come addugliare e riporre in ordine le cime in modo che chiunque le possa utilizzare senza faticare troppo a sciogliere nodi e nodini.

Che cosa devi saper fare?Realizzare una discreta quantità di nodi, la legatura quadra, a croce e a testa di capra e l'impiombatura di una cima. Costruire una rete, un'amaca o una scala di corde. Riparare una vela o una tenda strappata. Nelle situazioni più comuni al campo (rottura di un tirante della tenda, innalza mento di una costruzione elevata ecc.) devi sapertela cavare con abilità nell'arte dei nodi.

PESCATOREChe cosa devi conoscere?

Nozioni di base di idrologia e biologia acquatica (marina e fluviale); le esche, le specie ittiche, il modo corretto per utilizzare l'attrezzatura da pesca; le abitudini dei pesci che vuoi catturare; il funzionamento di base delle principali tecniche di pesca, individuale e di gruppo, approfondendone e specializzandoti almeno in una; come si

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conservano, preparano e cucinano i vari tipi di pesce.Che cosa devi saper fare?

Possedere e conservare in modo corretto un'attrezzatura personale da pesca. Fare i nodi e armare la canna da pesca, il bolentino, il palamito o l'attrezzatura di pesca che intendi approntare, sia essa nassa, rete, o altro. Praticare la pesca in acqua dolce o in mare. Pulire e preparare i pesci per cucinarli.Specialità di equipaggio:CHE COSA E’ LA SPECIALITA’ DI EQUIPAGGIO

«Se siete un equipaggio che ama le sfide, se vi sapete impegnare nel lungo periodo, se siete gelosi della vostra autonomia, se ognuno di voi si sente responsabile del buon andamento dell’equipaggio, se avete ben chiaro il ruolo di ognuno,se prendete le decisioni in maniera democratica, allora c'è una specialità di equipaggio che vi aspetta».

La "specialità di equipaggio" è una sorta di brevetto di competenza di grup-po, un riconoscimento che viene assegnato agli equipaggi che si dimostrano competenti in una tecnica specifica. Esistono 3 specialità nautiche fra cui scegliere e che coprono tutte le tecniche nautiche; non c'è che l'imbarazzo della scelta.

CHE COSA SIGNIFICA ESSERE AUTONOMI?

Per un equipaggio essere autonomo significa:. possedere proprio materiale;. essere in grado di agire da solo;. essere capace di fare buone riunioni e buone uscite; .'. saper prendere decisioni con democrazia. '

IL CONSIGLIO DI EQUIPAGGIO

Il "consiglio di equipaggio" è una riunione di equipaggio in forma solenne, che si tiene in uniforme e viene verbalizzata sull'Albo d'oro. Ogni equipaggio segue tradizioni diverse e rispetta proprie regole spesso sconosciute agli stessi capireparto (che non possono parteciparvi, se non invitati). Durante il consiglio, l’equipaggio discute e prende le decisioni più importanti (le imprese da realizzare, la specialità

di equipaggio da conquistare..,), verifica le imprese portate a termine, il buon funzionamento di incarichi e posti d'azione,l'impegno dei singoli ecc.. È un momento di assoluta democrazia, in cui tutti hanno la possibilità di esprimersi il consiglio viene preparato dal capo e dal vice.

COME SI CONQUISTA LA SPECIALITA’ DI EQUIPAGGIOLa specialità di equipaggio si conquista:- realizzando due imprese attinenti l'ambito tecnico della specialità scelta; . - portando a termine con successo una missione assegnata dai capi del reparto e sempre attinente all'ambito tecnico della specialità;- scrivendo una relazione di tutto ciò che si è realizzato, e inviandola agli Incaricati regionali di branca E/G (i vostri capi hanno l'indirizzo).

Gli Incaricati regionali, dopo aver valutato il lavoro svolto dal vostro equipaggio, decideranno se assegnarvi o no la specialità e consegnarvi il guidoncino verde da attaccare all'alpenstock (sotto al guidone).

Le imprese e la missione potranno essere svolte in qualunque ordine.Il cammino di conquista può durare al massimo un anno e un equipaggio in un

anno potrà conquistare al massimo una specialità.Il guidoncino verde servirà a segnalare che il vostro equipaggio è competente in

un determinato settore e che si mette quindi in questo campo a disposizione di tutti.

Perché il guidoncino verde può essere conservato soltanto per un anno? Perché la competenza, se l'allenamento si riduce e se cambiano i componenti dell’equipaggio, può venir meno. Il guidoncino quindi non è un riconoscimento "per sempre", ma annuale, e può essere portato soltanto per l'anno successivo alla conquista. In ogni caso, ogni squadriglia ha la possibilità di rinnovare per un altro anno la specialità, realizzando un'ulteriore impresa nell'ambito della tecnica. Anche in questo caso la relazione dell'impresa realizzata deve essere inviata agli Incaricati regionali, che valuteranno, alla luce della nuova impresa realizzata se autorizzare la squadriglia a mantenere la specialità.

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NAUTICAPer conquistare questa specialità non è necessario far parte di un reparto nautico,ma è necessario, visto che si avrà a che fare con un elemento, l'acqua, preparasi bene, curare la sicurezza e imparare tutti a nuotare, conoscendo le principali tecniche di salvamento.Attenzione! In acqua usare sempre i giubbotti di salvataggio, esclusiva-mente quelli omologati per legge.

1. Costruire e varare un kayak.2. Esplorare un ambiente acquatico (costa, mare, fiume, lago ecc.) stu-diando e catalogando flora e fauna, raccogliendo e analizzando campioni, realizzando rilievi e misurazioni.3. Costruire una zattera con cui compiere un percorso di esplorazione. 4. Realizzare più di un'uscita di squadriglia dedicata alla pesca ( dal-l'acqua alla padella); attenzione alle autorizzazioni!5. Riparare, mettendola in condizione di prender il mare, un'imbarcazio-ne per la squadriglia (vele, scalmi, timone, deriva, albero, pozzetto, gavone ecc.).6. Organizzare un corso di salvamento e giochi acquatici per il reparto.GABBI ERIQuesta specialità riguarda tutte le tecniche del vento e dell'acqua. Per prepararvi potete chiedere l'aiuto degli esperti del Settore Nautico.

1. Costruire un'imbarcazione.2. Organizzare una regata di squadriglia o di reparto.3. Recuperare un'imbarcazione a vela in cattive condizioniMETEOROLOGIA1 Allestire una stazione di osservazione meteorologica (autocostruendola) con gli strumenti di rilevazione più importanti (igrometro, psicrometro, pluviometro, anemometro, barometro ecc.) ed

emettere dei bollettini meteo giornalieri per almeno un mese (da affiggere in sede, sulla bacheca del campo, in parrocchia ecc.).2. Curare le previsioni meteo al campo.3. Creare una fototeca che documenti vari fenomeni meteorologici (nubi, ghiaccio, neve, stato del cielo ecc.). 4. Costruire aquiloni e mongolfiere per studiare i fenomeni di cambia-mento di temperatura e di vento alle diverse quote. .Brevetti di Competenza:

Che cosa sono la competenza e il brevetto di competenzaSe ti chiedessero all'improvviso "che cos'è la competenza", senza poter sbirciare sul vocabolario, come te la caveresti? Ti aiutiamo.Essere competente significa, prima di tutto, avere buone conoscenze in un determinato campo (può essere un settore tecnico, scientifico, artistico, letterario e così via); poi, saper utilizzare queste conoscenze per risolvere problemi o per realizzare delle attività.Essere competente non vuol dire soltanto conoscere un sacco di tecniche (saper fare molti nodi, avere uno sterminato repertorio di commedie per il fuoco di bivacco, cucinare come un vecchio chef di Montmatre). Chi è competente ha le antenne sempre all'erta per conoscere persone e cose nuove, è pronto alle sorprese e agli imprevisti, ha il cervello curioso e mai pigro. Di conseguenza, chi è competente sa usare tutte le proprie conoscenze (quelle raggiunte in reparto, ma anche le moltissime altre ottenute curiosando qui e là) per organizzare bene il proprio lavoro (e a volte anche quello degli altri) e per ottenere i migliori risultati.Nello scautismo, darsi da fare per conquistare il brevetto di competenza vuoi dire:- approfondire le varie tecniche che riguardano il brevetto;- utilizzare efficacemente tecniche diverse per realizzare imprese di buona qualità nell'ambito della competenza scelta;- rendere disponibili le proprie conoscenze a favore della squadriglia, del reparto e in ogni occasione sia necessario;- essere promotori di attività e imprese nell'ambito tecnico della competenza scelta;- proporsi, quando necessario, come maestri di specialità.

Come si conquista il brevetto di competenzaPer conquistare un brevetto di competenza occorre che tu:. abbia approfondito una particolare tecnica sia nella teoria sia nella pratica;. possegga almeno quattro specialità relative a quel settore;

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. abbia messo al servizio degli altri le tue conoscenze facendo il maestro di specialità, oppure come responsabile di un gruppo d'impresa;. abbia partecipato a un campo di competenza o a un'altra occasione equivalente.

Qui di seguito c'è l'elenco aggiornato delle specialità nautiche divise per brevetto. Questa divisione però non è legge scolpita con il fuoco, ma è indicativa.Ad esempio, nell'elenco, "informatico" non è compreso nel brevetto di "amico della natura", ma se per approfondire le tecniche di amico della natura decidessi di realizzare un cd-rom su un particolare ambiente naturale o un database per il riconoscimento delle piante, finiresti con il mettere in gioco anche delle competenze informatiche. L’importante è che alla fine del percorso tu abbia seriamente approfondito le tecniche del brevetto, andando oltre i contenuti delle singole specialità.

ALCUNE PRECISAZIONI IMPORTANTI

- Le quattro specialità. da conquistare in uno. stesso ambito tecnico sono un. aiuto necessario, non una tassa da pagare per poter accedere al brevetto. Infatti, queste specialità ti aiuteranno ad acquisire conoscenze di base utili a orientarti nella tecnica del brevetto.

-Un modo per approfondire una tecnica, e per verificare se realmente stiamo imparando bene, è confrontarsi con altre persone. Per questa ragione agli esploratori e alle guide in cammino verso un brevetto si chiede di partecipare a incontri con altri esploratori e guide che sono in cammino verso lo stesso brevetto. Queste occasioni non sono soltanto i campi di. competenza del Settore Specializzazioni e del Settore Nautico, ma possono anche essere eventi organizzati dalla tua zona, dalla tua regione ecc.

- Se decidessi di conquistare due brevetti. affini (cioè che riguardano tecniche in cui si devono mettere in gioco parte delle stesse nozioni e abilità), puoi utilizzare le stesse specialità.Gabbiere. Astronomo, battelliere, carpentiere navale, corrispondente radio, disegnatore, falegname, fa tutto, guida marina, infermiere, osservatore meteo, modellista navale, nocchiere, nuotatore, pennese, sarto, segnalatore, topografo.Timoniere. Astronomo, battelliere, carpentiere navale, corrispondente radio, falegname, fa tutto, guida marina, infermiere, modellista navale, nocchiere, osservatore, osservatore meteo, nuotatore, pennese, pescatore, segnalatore,

topografo.Motorista navale. Battelliere, carpentiere navale, elettricista, falegname, fa tut-to, infermiere, meccanico, modellista navale, nuotatore, pennese, pompiere.Meteorologo. Astronomo, fotografo, guida marina, informatico, osservatore, osservatore meteo (obbligatoria), naturalista, agricoltore, topografo.

GABBIERESui velieri, il gabbiere era il marinaio addetto alla manovra delle vele di gabbia (le seconde dal basso per ogni albero). Nello scautismo, il gab-biere è chi ha approfondito la conoscenza della navigazione su barche a vela in ogni ruolo. È quindi capace di eseguire con competenza partenze e ormeggi (da pontile, spiaggia, gavitelli, il recupero di uomo in mare e raddrizzare la barca dopo la scuffia. Sa nuotare bene ed è al corrente delle principali tecniche di salvamento. Conosce le regole della navigazione e le caratteristiche della costa vicina al proprio reparto. È capace, inoltre, di riportare su carta la rotta seguita e di percorrere una assegnata.TIMONIEREIl timoniere è il più esperto a bordo di qualsiasi imbarcazione: sa condurla dove è necessario e conosce perfettamente il modo per farlo. Se sitrova su una barca a remi, sa quali ordini impartire, conosce gli effetti dinamici della voga e del timone, sa come distribuire i rematori; su una barca a vela, conosce le andature e la manovra delle vele; su una barca a motore, sa tenere conto degli effetti evolutivi dell' elica e delle potenzialità del motore in dotazione. È a proprio agio con bussole e carte nautiche, così come con strumenti e previsioni meteo.Sa organizzare l'equipaggio, allestisce le dotazioni di sicurezza e adotta tutte quelle regole che tutelano la vita umana in mare.Quella del timoniere è una competenza di grande responsabilità, che non si inventa, ma si acquisisce con molta pratica e serio impegno. Egli deve essere in grado di:. Preparare per la navigazione un'imbarcazione a remi (lancia, canoa, kayak ecc.), a motore (gommone, lancia, pilotina ecc.) o a vela, pianificando e provvedendo all'armamento e alle dotazioni di sicurezza, e ponendo logicamente la massima attenzione allo stato di manutenzione di

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scafo e attrezzature.. Svolgere qualsiasi compito a bordo di un'imbarcazione a remi (pro-diere, vogatore, timoniere, capo equipaggio), a vela (manovra alle vele o timoniere), a motore (prodiere, addetto all'ormeggio, timoniere o capo equipaggio), in particolare con le imbarcazioni in dotazione al reparto.

. Con qualsiasi tipo di imbarcazione, eseguire a regola d'arte, e in diver-se condizioni meteorologiche, le seguenti manovre: partenze e ormeggi (da pontile o gavitello), ancoraggi, prendere e dare rimorchio, recupero di uomo in mare.. Conoscere la meteorologia con riferimento soprattutto ai segni (caratteristiche dei fronti caldi o freddi, pressione, tipi di nubi, vento) che indicano variazioni in peggioramento delle condizioni meteo, e saper applicare le regole di sicurezza nella navigazione con tempo cattivo ( terzaruolare, cinture di salvataggio, cappa ecc.).Dimostrare la propria preparazione come nuotatore nelle situazioni di salvamento a nuoto (con recupero di persona in difficoltà), lancio del salvagente anulare, corretto uso del giubbotto salvagente, tecniche di respirazione artificiale.

. Immergersi e raccogliere oggetti sul fondo ad almeno 3 metri di profondità.

. Collaborare attivamente alla costruzione di una piccola imbarcazione (funzionale alle attività del reparto) e alla manutenzione di scafo e attrezzatura di imbarcazioni di legno e di vetroresina.

. Dimostrare di avere un'ottima conoscenza della costa almeno nel raggio di 5 chilometri dalla base di reparto: tipo di costa, bassifondi, scogli, relitti, ormeggi, ripari e ancoraggi, correnti e maree, ausili alla navigazione (fari, fanali, boe ecc.).

. Aver dimostrato in più occasioni di saper eseguire rilevamenti con la bussola, determinare un puntonave, utilizzare gli strumenti da carteggio, tracciare una rotta sulla carta e seguirla con l'ausilio di una bussola, determinare distanze e coordinate geografiche da una carta nautica.

. Riconoscere il significato dei fanali di navigazione di tutti i tipi di natanti e saperli utilizzare per prevenire gli abbordi in mare.

. Conoscere le precedenze da rispettare in navigazione nella conduzione di barche a vela, a motore e a remi.MOTORISTA NAVALE

Il motorista navale ha approfondito la conoscenza dei motori marini (fuoribordo ed entrobordo, diesel e benzina), teorica e pratica. Conosce i guasti ricorrenti ed è in grado di svolgere riparazioni. Cura, inoltre, la manutenzione dei motori.È in grado di smontare, pulire, lubrificare e rimontare le parti principali del motore. Sa svolgere le più importanti manovre (partenza, ormeggio,ancoraggio, prendere e dare rimorchio, recupero di uomo in mare) in ogni ruolo su un'imbarcazione a motore, e conosce le dotazioni di sicurezza, le regole per prevenire gli abbordi e tutti i segnali diurni e notturni dei natanti.Attenzione! LUSO della barca a motore è consentito ai ragazzi di almeno16 anni per le barche fino a 25 cc. METEOROLOGOIl meteorologo deve:. Aver illustrato in più occasioni ad altri (squadriglia, reparto, altri scout, a scuola ecc.) i principali fenomeni meteorologici: il clima mondiale e locale (temperatura), le regole e i principi della circolazione dell'aria nell'atmosfera (i venti, la pressione) e il ciclo dell'acqua (conoscere i vari tipi di nubi,

. Aver realizzato proprie osservazioni, anche con l'aiuto di esperti, sull'influenza delle condizioni meteo sull'agricoltura (semina, raccolto ecc.), la pesca (salinità del mare) e l'allevamento (comportamenti animalD,

. Saper usare i principali strumenti meteorologici: termometro a minima e massima, barometro, igrometro, pluviometro, anemometro.

Saper utilizzare gli strumenti di una semplice stazione meteorologica, e averne costruito alcuni dei più semplici.

. Saper leggere i segni del tempo per fare previsioni meteo, (i fronti, le alte e le basse pressioni, le brezze, i sistemi nuvolosi ecc.).

. Saper utilizzare e interpretare le carte meteorologiche fornite sia dalla televisione sia dai siti internet.

. Aver condotto un'analisi sul tempo della propria zona: caratteristicheprincipali (vento, precipitazioni, stagioni eccJ, detti popolari che riguardano le previsioni locali, osservazioni dirette e documentate (per un periodo di almeno tre mesD con dati ricavati da una propria stazione meteorologica.

Attenzione! la copertura assicurativa relativa alle attività scout prevede quanto segue: "Sono esclusi

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dalla garanzia infortuni la pratica del paracadutismo, immersioni subacquee con uso di autorespiratore, speleologia e alpinismo con scalata di rocce di grado superiore al 3° della scala UIM, salto dal trampolino con gli sci, bob, pugilato, deltaplano, sport aerei in genere».

COMPETENZA ……………………………………………………………..

Nome………………………………………………………………….Equipaggio……………………………………………………………Reparto……………………………………………………………………..Data…………………………………………………………………………

Perché ho deciso di conquistare questa competenza…………………........……………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………...………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

A che cosa potrà servire…………………………………………………..……………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………....

Quali sono le mie conoscenze e/o capacità attuali in questa competenza………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Quali sono le conoscenze e/o capacità su cui mi devo impegnare………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………

Il mio maestro di specialità è……………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Attività (o imprese) da portare a termine Entro

………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. ………………………………………………………… ……………. Che cosa mi è piaciuto di più…………………………………………… ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. Aspetti negativi o problemi che ho incontrato durante la conquista della competenza…………………………………………………………… ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. Dove potevo fare meglio……………………………………………………….. ……………………………………………………………………………

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……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. ……per la prossima volta……………………………………………………... ………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………….

Area tematica n° 4 Tecnica

1) I nodi2) Meteorologia3) La barca e le sue parti in dettaglio4) Tecniche di navigazione5) Maree e correnti6) Il cielo di notte7) Andare in barca a vela8) I motori9) Come si rema10) Le regole delle rotte11) La bussola e il carteggio nautico12 Come pianificare una rotta13) Navigare sui fiumi e lungo la costa14)Tipi di barche da canottaggio15)La canoa16)Rafting17)La cura e il buon mantenimento della barca18)L’Angolo di Equipaggio19) Costruzioni al campo20) Missione di Equipaggio21) Impresa Nautica (Ogni paragrafo sarà corredato da schede tecniche e disegni )

Area tematica n° 5 Sicurezza

1) Pronto soccorso2) Il nuoto e tecniche di salvataggio3) Dotazioni di sicurezza4) Come vestirsi in navigazione5) Equipaggiamento personale e di gruppo6) Il menù adatto per un uscita in mare7) Navigare in sicurezza8) Come raddrizzare la barca 9) Segnali di pericolo10) Uso e regole di utilizzo delle radio VHF a bordo.11) Come spegnere il fuoco a bordo12) Mezzi di sicurezza(Ogni paragrafo sarà corredato da schede tecniche e disegni )

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