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ARP e routing - Istituto Nazionale di Fisica Nuclearecmp/CorsoReti/slides03/Cap5-2.pdf · M....

Date post: 04-Feb-2021
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M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 1 A R B In un router c’è una tablella ARP per ciascuna rete IP a cui è conness ARP e routing Spedire un datagramma da A a B attraverso un router R A conosce l’indirizzo IP di R
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  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 1

    A

    RB

    – In un router c’è una tablella ARP per ciascuna rete IPa cui è conness

    ARP e routing

    – Spedire un datagramma da A a B attraverso un router R– A conosce l’indirizzo IP di R

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 2

    A

    RB

    – A crea un datagramma IP con sorgente A e destinazione B– Nella sua tabella di routing, A individua il router:

    111.111.111.110– A usa ARP per ottenere il MAC address di 111.111.111.110– A crea un frame di livello 2 con il MAC address di R come

    destinazione, il frame continene il datagramma IP da A a B– Il livello data link di A invia il frame

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 3

    A

    RB

    – Il livello data link di R riceve il frame– R rimuove il datagramma IP dal frame Ethernet, vede che è

    destinato a B– R guarda la sua tabella di routing per instadare il

    datagramma -> B è direttamente connesso– R usa ARP per ottenere il MAC address per B– R crea un frame di livello 2 con il MAC address di B come

    destinazione, che contiene il datagramma IP da A a B e loinvia

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 4

    Lo schizzo originaledi Metcalfe per

    Ethernet

    Ethernet

    – La tecnologia LAN dominante - perché:– Economica: 20€ per 100Mbs!– Prima tecnologia LAN usata diffusamente– Più semplice ed economica di token ring e ATM– La velocità si adatta alla crescita delle esigenze:– 10, 100, 1000, 10000 Mbps

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 5

    Struttura del Frame Ethernet

    – L’adattatore che spedisce incapsula i datagrammi IP (o di altri protocolli di rete) in una frame Ethernet

    – Preambolo:– 7 bytes con li pattern 10101010 seguiti da un byte con li

    pattern 10101011– Usato per sincronizzare i clock degli adattatori– Tipo:– indica il protocollo di livello superiore,

    soprattutto IP, ma anche Novell IPX o AppleTalk

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 6

    Struttura del Frame Ethernet (2)

    – Indirizzi: 6 bytes– Se l’adattatore riceve un frame con il proprio indirizzo

    MAC come destinazione, oppure con indirizzodestinazione broadcast (es: ARP packet), passa ilcontenuto del frame al protocollo di rete

    – Altrimenti scarta il frame– CRC: controllato dal ricevitore, se viene rilevato un errore il

    frame è scartato senza avvertire ne l’host ne l’altroadattatore– Protocollo semplice implementato in HW

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 7

    Modello di servizio di Ethernet

    – Connectionless: l’adattatore che spedisce e quelloche riceve non stabiliscono una connessione

    – Inaffidabile: l’adattatore che riceve non manda ack onack a quello che spedisce– È possibile che vengano persi pacchetti di livello

    rete– Saranno recuperati se l’applicazione usa TCP

    • Oppure se costruisce da sola l’affidabilità– Altrimenti l’applicazione subirà una perdita di dati

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 8

    Ethernet usa CSMA/CD

    – Il tempo non è diviso in slot– frame di lunghezza variabile– Non è necessario sincronizzare globalmente i clock

    degli adattatori– Ciascun adattatore inizia a trasmettere

    indipendentemente - random access– Un adattatore non trasmette se sente che

    qualcun’altro sta trasmettendo - carrier sense– Un adattatore che sta trasmettendo si ferma quando

    si accorge che un altro adattatore ha iniziato atrasmettere - collision detection– Dopo una collisione, un adattatore aspetta un

    tempo casuale prima di riprovare a trasmettere

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 9

    L’algoritmo CSMA/CD di Ethernet

    – Un adattatore riceve un datagramma dallo strato superioree crea il frame

    – Se sente che il canale è libero, inizia a trasmettere ilframe; se è occupato aspetta che sia libero e poitrasmette

    – Se rileva una collisione durante la trasmissione, si fermaed invia il segnale di JAM (per aiutare l’altro adattatore arilevare la collisione)

    – Dopo una collisione, entra nello stato di backoffexponenziale: dopo la m-esima collisione, l’adattatoresceglie un numero casuale K tra 0 e 2m-1, e aspetta K*512bit times prima di ritrasmettere

    – Quando è riuscito a trasmettere tutto il frame senzacollisioni, considera il frame trasmesso con successo

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 10

    L’algoritmo CSMA/CD di Ethernet (2)

    Segnale di JAM:garantisce che tutti glialtri trasmettitori rilevinola collisione - 48 bits;

    Bit time: .1 microsec per 10Mbps Ethernet;per K=1023, l’attesa ècirca 50 msec

    Dopo 10 collisionil’adattatore rinuncia allatrasmissione

    backoff exponenziale:scopo: adattare i tentativi di

    ritrasmissione al caricosotto forte carico le attesesaranno più lunghe

    – Prima collisione: sceglie Kin {0,1}; il ritardo è K x512 bit times

    – Dopo la secondacollisione: {0,1,2,3}…

    – Dopo 10 collisioni,{0,1,2,3,4,…,1023}

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 11

    – Tprop = massimo tempo di propagazione tra 2 nodi– ttrans = durata della trasmissione del frame di

    dimensione massima

    – L’efficienza tende a 1, se tprop tende a 0– L’efficienza tende a 1, se ttrans tende a infinito– Molto meglio di ALOHA, ma ancora decentralizzato,

    semplice ed economico

    efficienza 11 5t

    prop/t

    trans=

    +

    Efficenza di CSMA/CD

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 12

    Technologie Ethernet : 10Base2

    – 10: 10Mbps; 2: lunghezza del cavo fino a 200 metri– Cavo coassiale sottile, topologia a bus

    – Si usano ripetitori per connettere più segmenti– I ripetitori copiano i bit che leggono su una interfaccia su

    tutte le altre interfacce: sono dispositivi di livello fisico– Tecnologia ormai obsoleta

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 13

    – Velocità di 10/100 Mbps; 100Mbps è “fast ethernet”– T: Twisted Pair (doppini incrociati)– I nodi sono connessi ad un hub: “topologia stellare”; max

    distanza tra nodi e hub: 100 m– Gli hub sono ripetitori di livello fisico:

    – I bit che arrivano su una interfaccia vengono ripetuti su tutte le altre

    – Non c’è buffering dei frame– Gli hub non implementano CSMA/CD: sono gli adattatori

    a riconoscere le collisioni– Funzionalità di gestione di rete: monitoraggio ed

    Isolamento nodi malfunzionanti

    hub

    Nodi

    10BaseT e 100BaseT

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 14

    Codifica Manchester

    – Usata in 10BaseT e 10Base2– Ogni bit ha una transizione– Permette ai clock di trasmettitore e ricevitore di

    sincronizzarsi– Non serve un clock centralizzato

    – È una funzionalità di livello fisico

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 15

    Gbit Ethernet

    – Usa il formato di frame standard Ethernet– Collegamenti punto-punto o canali condivisi– in “shared mode” usa CSMA/CD

    – per essere efficente, su rame le distanze tra i nodidevono essere modeste

    – esistono dispositivi simili agli hub, chiamati “BufferedDistributors”, ma soprattutto si usano switch– Se il canale è occupato, possono immagazzinare

    frame sulle porte di ingresso– Collegamenti punto-punto sono Full-Duplex a 1Gbps– Già disponibile 10 Gbps Ethernet

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 16

    – Bridge– livello data link– Copiano i frame– Filtrano i frame e li

    inoltrano selettivamente– Separano i domini di

    collisione– Full duplex– Tecnologie eterogenee

    – Switch– bridge con molte porte

    Connettere i segmenti di LAN

    – Ripetitori– livello fisico– Copiano i bit– Inoltrano tutto su tutte

    le interfacce– Uniscono i domini di

    collisione– Half duplex– Singola tecnologia

    ethernet– Hub

    – ripetitori con molteporte

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 17

    Interconnettere con gli HUB

    – Un hub di backbone connette diversi segmenti di LAN– Rigenera il segnale– Estende la distanza massima tra i nodi e il massimo numero

    di nodi– I domini di collisione vengono uniti

    – Se un nodo in CS e uno in EE trasmettonocontemporaneamente si ha collisione

    – La banda disponibile è condivisa tra tutti i dipartimenti– Non possono interconnettere 10BaseT & 100BaseT

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 18

    Bridge

    – Dispositivo di livello data link– Memorizza e inoltra frame Ethernet– Esamina l’intestazione del frame

    • Usa il MAC address sorgente per imparare su qualeporta risiede un adattatore

    • e inoltra selettivamente i frame basandosi sul MACaddress di destinazione

    – Quando deve inoltrare un frame su un segmento, usaCSMA/CD con gli altri adattatori sul segmento

    – trasparente: gli adattatori non si accorgono della suaesistenza

    – plug-and-play, autoapprendente, non richiedeconfigurazione

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 19

    bridge Dominio di collisione

    Dominio di collisione

    = hub

    = host

    LAN (sottorete IP)

    segmento LAN segmento LAN Domini di collisione

    Domini di broadcast

    Bridge: isolamento del traffico

    – L’installazione di un bridge divide la LAN in segmenti– I bridge filtrano i frame:

    – normalmente i frame interni ad una LAN non sonoinoltrati ad altri segmenti di LAN

    – I segmenti diventano domini di collisione separati

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 20

    come decidere su quale segmento di lan inoltrare unframe: analogo al problema di routing

    Bridge: inoltro

    bridge Dominio di collisione

    Dominio di collisione

    = hub

    = host

    LAN (sottorete IP)

    segmento LAN segmento LAN Domini di collisione

    Domini di broadcast

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 21

    Bridge: autoapprendimento

    – Un bridge ha una tabella di inoltro– Voce nella tabella di inoltro:

    – – Le voci sono eliminate dopo un periodo di tempo

    fissato (il TTL può essere 60 min)– Il bridge impara quali host sono raggiungibili attraverso

    quali interfacce– Quando riceve un frame, impara il segmento LAN da

    cui proviene il mittente– Memorizza o aggiorna una voce nella tabella di inoltro

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 22

    Bridge: filtraggio e inoltro

    – Quando un bridge ha ricevuto un frame se:– dst_MAC indirizzo MAC destinazione del frame– in_if interfaccia da cui arriva il frame– fwd_tab tabella di inoltro– find_fwd ricerca nella tabella di inoltro

    out_if = find_fwd(fwd_tab,dst_MAC);if (out_if == in_if)

    then ignora il frame;else if (out_if == null) // MAC sconosciuto

    then inoltra il frame su tutte le interfacce tranne in_if - flooding;

    else inoltra il frame su out_if;

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 23

    – Il bridge riceve il frame da C– Annota nella tabella di inoltro che C è sulla interfaccia 1– D non è nella tabella, spedisce il frame

    sulle interfacce 2 e 3 (flooding)– D riceve il frame

    Bridge: esempio di apprendimento

    – C spedisce un frame a D, e D risponde a C

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 24

    – D invia un frame a C– Il bridge riceve il frame

    – Annota nella tabella di inoltro che D è sulla interfaccia 2– Il bridge sa già che C è sulla interfaccia 1, quindi inoltra

    selettivamente il frame sull’interfaccia 1

    Bridge: esempio di apprendimento (2)

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 25

    Interconnessione senza backbone

    – Non consigliabile per due ragioni:– - l’hub di Computer Science è un

    single point of failure– - tutto il traffico tra EE e SE

    passa sul segmento di CS

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 26

    Raccomandata!• il bridge separa i domini di collisione• Sugli hub passa solo il traffico locale• Ma il bridge è ancora un single point of failure

    Configurazione con backbone

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 27

    Portadisabilitata

    Bridge: Spanning Tree

    – Per migliorare l’affidabilità, percorsi multipli tra gli hub– Creano percorsi ciclici – i bridge potrebbero moltiplicare

    i frame e inoltrarli all’infinito– Soluzione: disabilitare una parte delle interfacce per

    trasformare una rete con cicli in uno spanning tree (alberocoprente privo di cicli)

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 28

    Portadisabilitata

    LinkInterrotto

    Porta che torna in esercizio

    Bridge: Spanning Tree (2)

    – In caso di guasti di un collegamento o di un apparato,alcune delle interfacce che erano in stand-by vengonoriattivate e la rete torna connessa– Richiede un tempo di convergenza (decine di secondi)– Il protocollo STP è plug&play, ma…

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 29

    Caratteristiche dei bridge

    – Separano i domini di collisione– Migliora il throughput complessivo della rete

    – Uniscono i domini di broadcast– Un frame broadcast raggiunge tutta la rete– Se sono tanti possono intasare

    – Numero di nodi e copertura geografica illimitati– Possono interconnettere diversi tipi di ethernet (es:

    10Base2 – 100BaseT – 1000BaseSX)– Sono transparenti (“plug-and-play”): non richiedono

    configurazione

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 30

    Bridges vs. Routers

    – Sono dispositivi store-and-forward– router: dispositivi di livello rete– Bridges: dispositivi di livello di data link

    – I router mantengono tabelle di routing (una voce per reteconnessa) ed eseguono algoritmi di routing

    – I bridge mantengono tabelle di inoltro (una voce peradattatore attivo) ed eseguono autoapprendimento,fitraggio e spanning tree

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 31

    Routers vs. Bridges

    – Bridge: vantaggi e svantaggi– + operazioni più semplici, richiedono meno modifiche ai

    pacchetti– + le tabelle sono apprese automaticamente– Se ci sono percorsi multipli, il traffico può usare solo i link

    selezionati dallo spanning tree, anche se ci sarebbe altrabanda disponibile– uso subottimale della capacità della rete

    – non proteggono dalle tempeste di broadcast– occupano una voce di tabella per ogni host

    – scalabilità limitata

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 32

    Routers vs. Bridges

    – Router: vantaggi e svantaggi– + possono supportare topologie più varie, i cicli sono

    limitati dal TTL IP (e da buoni protocolli di routing cg!)– + proteggono dalle tempeste di broadcast– Richiedono configurazione di indirizzi IP sulle interfacce e di

    default gateway sugli host (non plug and play)– Gli host non possono essere spostati plug&play da una rete

    all’altra (ma c’è DHCP)– richiedono modifiche ai pacchetti– occupano una voce di tabella di routing per ogni rete– I bridge sono adeguati per reti piccole (decine o centinai di

    host), i router sono usati in reti più grandi (migliaia)

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 33

    Switch Ethernet

    – Essenzialmente un bridge conmolte interfacce

    – Inoltro di frame a livello 2,usando indirizzi LAN

    – Switching: possono parlarecontemporaneamenteA-con-A’ e B-con-B’,senza collisioni!

    – Molte interfacce (decine)– tipicamente: singoli host

    connessi a stella con lo switch– Ethernet, ma senza collisioni!

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 34

    Switch Ethernet

    – store&forward switching: il frame viene ricevutocompletamente, controllato e poi inoltrato (tipico)

    – cut-through switching: il frame viene inoltrato dalla portadi ingresso a quella di uscita senza attendere che siacompletamente ricevuto– Leggera riduzione della latenza– Non può controllare il checksum

    – Combinazioni di interfacce a banda condivisa/dedicata, a10/100/1000 Mbps– 24 porte 10/100 condivise, 2 uplink 10/100 dedicato– 24 porte 10/100, 2 uplink Gbit, tutto dedicato

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 35

    Dedicated

    Shared

    Un esempio di LAN

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 36

    Confronto

    hub bridge router switch

    Isolamento deltraffico

    no si si si

    plug & play si si no si

    Routing ottimale no no si no

    cutthrough

    si no no possibile

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 37

    Il Cablaggio ai tempi del coassiale

    – Ethernet basata su cavo coassiale:– Topologia a bus– lo stesso cavo serve molti host

    • Un host o un cavo malfunzionante influenza tutti, ebisogna andarlo a cercare (magari a km di distanza)

    – Diversi segmenti sono concentrati nello stesso localetecnico, con Repeater, bridge, router, …

    – Hub o switch venivano aggiunti nelle stanze più popolateo più attive• …e connessi al cavo coassiale

    – Prime forme di cablaggio strutturato: cavo coassialecanalizzato, cavi “andata e ritorno” per un solo host

  • M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 5 - 2 pag. 38

    Cablaggio strutturato

    – Ethernet basata su hub o switch– Topologia inerentemente stellare– Ogni host ha un cavo dedicato verso l’apparato di

    distribuzione– Edifici predisposti con prese RJ45 in tutti i locali attestate in

    un armadi di distribuzione, cavi canalizzati– Sistema modulare:

    apparato - patch - cavo canalizzato - patch - host– Il cablaggio può servire anche altri tipi di utenza (telefoni,

    ma non solo)– E se non basta si mette uno switch nella stanza…– Edifici complessi, campus: struttura gerarchica del

    cablaggio, fibre e multicoppia di backbone


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