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Associazione Gados - Ritrovarsi (giugno 2014)

Date post: 01-Apr-2016
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Associazione Gados - Ritrovarsi (giugno 2014)
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Torino - Ospedale S. Anna - n° 1 Giugno 2014 - Anno XXIV 13 aprile: sfilare per sentirsi vive! Notiziario G.A.D.O.S. Associazione ONLUS Tel. 011.3134378 Fax: 011.3134550 e-mail: [email protected] www.gados.it C.C.P. 14794101 Ospedale S.Anna Corso Spezia, 60 10126 Torino Poste Italiane - Spedizione in A.P. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 D.C. Fil. TO - DCI. N° 1/2004 Eccoci al consueto appuntamento con la nostra tradizionale sfilata moda- mare: anche quest’anno siamo stati ospiti della Società Canottieri Espe- ria in c.so Moncalieri, 2 a Torino. La dottoressa Giuliana Sarteur ha sa- lutato e ringraziato quanti sono inter- venuti e ha presentato i modelli della collezione moda-mare 2014 e della corsetteria della ditta Anita Care. Come modelle, ancora quattro donne speciali, tutte new entry: Anna, Fran- cesca, Patrizia e Selene! Sono tutte passate dall’esperienza di un interven- to al seno e hanno sfoggiato con stile da professioniste la collezione 2014, con i suoi meravigliosi costumi e l’in- timo, sempre più adeguati dopo un intervento. Ringraziamo le ditte di ortopedia Sanit, di via Genova 52 angolo via Baiardi, Nuova Sanart , di via XX Set- tembre 75, e Rolando Martelli, di via Tunisi 135 per i regali messi a disposi- zione, e per l’aiuto alle modelle con la competenza di sempre. Ringraziamo inoltre anche la ditta Anita che ha messo a disposizione contributi e la nuova collezione 2014. Ha introdotto l’evento il Presidente del Nordic Walking Center Piemon- te, sig. Claudio Scrimin, che ci ha il- lustrato i benefici di tale disciplina per effettuare un cambiamento nello stile di vita. E’ intervenuto in seguito il dott. Paolo Piazza, osteopata e Wellness Coach, con preziosi consigli su come alimentare l’energia e coltivare la speranza . Durante l’intervallo, il vero clou del pomeriggio è stato rappresenta- to dalle coreografie di Danza del Ventre del gruppo BellyDea di- retto dall’insegnante Annamaria Emiliano. Dieci meravigliose don- ne hanno danzato con sensualità e leggerezza, trasmettendo a noi tutti la loro gioia di vivere trascinan- doci nel vortice della musica e del movimento. Grazie ancora con tutto il cuore alla maestra Annamaria Emiliano e a tutte le ragazze del gruppo che hanno allietato la nostra manifestazione con competenza e calore scatenando in ognuna di noi il desiderio di poter segui- re un corso così bello! Ma la vera sorpresa è stata quella di ve- dere danzare le nostre nuove allieve che hanno frequentato solo quest’anno il corso di Danza del Ventre organizzato da Gados presso il S. Anna, dirette dalla ma- estra Annamaria Emiliano che ha saputo trarre da ognuna impegno e leggerezza. Abbiamo poi estratto a sorte buoni omaggio messi a disposizione dalle ditte Sanit, Nuova Sanart e Rolando Martelli che ci hanno sostenuto nell’evento . La giornata si è conclusa con un aperi- tivo rigorosamente macrobiotico, nella cornice solare di una meravigliosa gior- nata di primavera sulle rive del Po. Arrivederci all’anno prossimo! Fernanda Ringraziamo il sig. Massimo Ghirardello, re- sponsabile della ditta Anita, che ci ha seguito e supportato durante l’organizzazione e al quale inviamo le nostre più sentite felicitazio- ni per la nascita del suo piccolo Riccardo.
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Page 1: Associazione Gados - Ritrovarsi (giugno 2014)

Torino - Ospedale S. Anna - n° 1 Giugno 2014 - Anno XXIV

13 aprile: sfi lare per sentirsi vive!

Notiziario

G.A.D.O.S. Associazione ONLUS

Tel. 011.3134378

Fax: 011.3134550

e-mail: [email protected]

www.gados.it

C.C.P. 14794101

Ospedale S.Anna

Corso Spezia, 60

10126 Torino

Poste Italiane - Spedizione in A.P. Art. 2

Comma 20/c Legge 662/96 D.C. Fil. TO - DCI. N° 1/2004

Eccoci al consueto appuntamento con la nostra tradizionale sfi lata moda-mare: anche quest’anno siamo stati ospiti della Società Canottieri Espe-

ria in c.so Moncalieri, 2 a Torino.

La dottoressa Giuliana Sarteur ha sa-lutato e ringraziato quanti sono inter-venuti e ha presentato i modelli della collezione moda-mare 2014 e della corsetteria della ditta Anita Care.

Come modelle, ancora quattro donne speciali, tutte new entry: Anna, Fran-

cesca, Patrizia e Selene! Sono tutte passate dall’esperienza di un interven-to al seno e hanno sfoggiato con stile da professioniste la collezione 2014, con i suoi meravigliosi costumi e l’in-timo, sempre più adeguati dopo un intervento.

Ringraziamo le ditte di ortopedia Sanit, di via Genova 52 angolo via Baiardi, Nuova Sanart , di via XX Set-tembre 75, e Rolando Martelli, di via Tunisi 135 per i regali messi a disposi-zione, e per l’aiuto alle modelle con la competenza di sempre.

Ringraziamo inoltre anche la ditta Anita che ha messo a disposizione contributi e la nuova collezione 2014.

Ha introdotto l’evento il Presidente del Nordic Walking Center Piemon-

te, sig. Claudio Scrimin, che ci ha il-lustrato i benefi ci di tale disciplina per eff ettuare un cambiamento nello stile di vita.

E’ intervenuto in seguito il dott. Paolo

Piazza, osteopata e Wellness Coach,

con preziosi consigli su come alimentare l’energia e coltivare la speranza .Durante l’intervallo, il vero clou del

pomeriggio è stato rappresenta-

to dalle coreografi e di Danza del

Ventre del gruppo BellyDea di-

retto dall’insegnante Annamaria

Emiliano. Dieci meravigliose don-ne hanno danzato con sensualità e leggerezza, trasmettendo a noi tutti la loro gioia di vivere trascinan-doci nel vortice della musica e del movimento. Grazie ancora con tutto il cuore alla maestra Annamaria Emiliano e a tutte le ragazze del gruppo che

hanno allietato la nostra manifestazione con competenza e calore scatenando in ognuna di noi il desiderio di poter segui-re un corso così bello!

Ma la vera sorpresa è stata quella di ve-dere danzare le nostre nuove allieve che hanno frequentato solo quest’anno il corso di Danza del Ventre organizzato da Gados presso il S. Anna, dirette dalla ma-estra Annamaria Emiliano che ha saputo trarre da ognuna impegno e leggerezza.

Abbiamo poi estratto a sorte buoni omaggio messi a disposizione dalle ditte Sanit, Nuova Sanart e Rolando Martelli che ci hanno sostenuto nell’evento .La giornata si è conclusa con un aperi-tivo rigorosamente macrobiotico, nella cornice solare di una meravigliosa gior-nata di primavera sulle rive del Po.Arrivederci all’anno prossimo!

Fernanda

Ringraziamo il sig. Massimo Ghirardello, re-sponsabile della ditta Anita, che ci ha seguito e supportato durante l’organizzazione e al quale inviamo le nostre più sentite felicitazio-ni per la nascita del suo piccolo Riccardo.

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BellyDea: il bello della Danza del Ventre

L’associazione BellyDea off re corsi di Danza del Ventre per apprendere sia lo stile classico che le evoluzioni più recenti. Propone percorsi completi, dai passi basilari alle coreografi e più complesse.

Organizza seminari tematici e sta-ge che permetteranno di acquisire e approfondire gli elementi della bel-lydance: l’indispensabile tecnica per arrivare al controllo del proprio corpo, l’armonia e la grazia dei movimenti, che diventeranno naturali non solo nella danza ma anche nel portamento quotidiano.

Durante le lezioni le insegnanti vi mo-streranno come una disciplina seria possa essere anche molto divertente”

[email protected]

Se volete partecipare a un corso per principianti …anche se avete qualche anno in più e chili di troppo, tenendo conto che il movimento, insieme a una corretta alimentazione, è per noi guarigione contattateci:

il GADOS ve lo organizza!

I due corsi organizzati durante l’in-verno e la primavera presso il Presidio ospedaliero S. Anna hanno avuto mol-to successo: aspettiamo anche voi!

[email protected]

0113134378 / 3351565732

Le Associazioni GADOS e RAVI hanno festeggiato tutte le donne con un ap-puntamento d’alta caratura.

Il convegno “Le Associazioni incon-

trano la breast unit: capire e cono-

scere per vivere meglio” si è tenuto sabato 8 marzo dalle ore 8.30 presso l’Aula Magna A. M. Dogliotti della Città della Salute e della Scienza di Torino.

Il convegno era come ogni anno ri-volto a medici, operatori sanitari, Vo-lontari e simpatizzanti oltre che a tutti coloro che si interessano delle tema-

tiche dell’oncologia femminile per capire e fare prevenzione.

L’obiettivo è stato quello di attivare e

mantenere collegamenti tra la strut-tura sanitaria, i medici di famiglia e il personale sanitario che partecipa alla presa in carico di pazienti e volontari.

Hanno moderato il convegno i dott.

Corrado De Sanctis e Riccardo Bus-

sone. Sono intervenute le dott.sse

Marinella Mistrangelo (Stili di vita nella Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta), Michela Donadio e Giulia-

na Ritorto (Novità e protocolli di trat-tamento del tumore della mammella),

Etta Finocchiaro (Verità e luoghi co-muni sull’alimentazione), Maria Gra-

zia Baù (Il test genetico e il tumore alla mammella. E poi…?), il dott. Riccardo

Torta (come facilitare il cambiamento dopo la diagnosi oncologica) e Ga-

briella Naretto (workshop in sala: an-che sulla poltrona pensiamo al nostro corpo).

Nel pomeriggio l’incontro è prose-guito con la festa del trentennale GADOS “30 anni e non dimostrarli” moderato dalla presidente dell’Asso-ciazione dott.ssa Giuliana Sarteur e dallo psicoterapeuta dott. Giuseppe

Tirone: hanno partecipato numerose Volontarie di GADOS con tante testi-monianze.

La giornata si è conclusa con il contri-buto alle Festa delle Donne dell’Asso-ciazione “Il cerchio degli uomini” e la musica della pianista Chiara Berto-

glio.

da: “VSSP NEWS”

La Danza del Ventre al S. Anna per donne operate al seno

8 marzo 2014: la breast unit incontra i torinesi

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Nella carta dei diritti della donna ope-rata al seno, al decimo posto si cita che le associazioni che riuniscono le don-ne operate al seno devono avere libe-ro accesso nei reparti di degenza per

agevolare, tramite la loro esperienza vissuta, un recupero psicologico favo-rendo così il recupero fi sico e sociale. Questa è stata la motivazione di fondo che ha portato nel lontano 1984, un gruppo di medici e di pazienti a costi-tuire l’ associazione G.A.D.O.S a Torino. Il volontariato in Italia è una grande forza operante a tutti i livelli della sani-tà pubblica e privata, nel sociale e nel-la cultura, ovunque vi sia necessità di sostegno o supplenza delle mancanze o delle carenze del pubblico, soprat-tutto in questi ultimi anni così econo-micamente diffi cili.

L’attività si integra e non si sovrappo-ne all’attività istituzionale della strut-

tura ospedaliera vera e propria: le volontarie portano il valore aggiunto di umanità e solidarietà nonché affi an-camento alle famiglie colpite e diso-rientate dalla malattia. Ogni giorno, da

30 anni, una volontaria dona un po’ del suo tem-po per sostenere altre donne in condizioni di fragilità, la testimonian-za è l’arma più credibile. L’impegno nel campo dell’informazione è uno dei fondamenti statutari dell’associazione e così da alcuni anni è attivo il corso di cucina natura-le che raccoglie sempre più consensi. Il supporto psicologico è uno degli

aspetti fondamentali per ottenere un completo reinserimento della donna nella famiglia, nel la-voro e nella società: il gruppo di mutuo aiuto gestito dal dott. Tirone ogni mercoledì, per-mette a molte donne di incontrarsi, confrontarsi e darsi reciprocamente conforto nella narrazio-ne della propria espe-rienza.

Negli ultimi mesi un nuovo progetto ci im-pegna con grande entu-siasmo: la costituzione

della Breast Unit presso il presidio ospedaliero Sant’Anna, il progetto del-la Città della Salute che si unifi ca con il presidio delle Molinette. Questa sarà la grande occasione per collaborare all’attivazione di un importante punto di riferimento per chi deve aff rontare il percorso di malattia, un centro ove ogni esigenza troverà la sua risposta e si potrà dare concretamente atto alla Carta dei diritti delle donne operate al seno.

Siamo veramente orgogliose, come associazione, di essere state coinvolte sin dai primi passi.

Il cammino prosegue sino al prossimo compleanno.

Auguri G.A.D.O.S

Dr.ssa Giuliana Sarteur

Presidente

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Il G.A.D.O.S. compie 30 anni

Una forza per il presente con l’esperienza di un grande passato.

Cinquemila volte grazie per la Vostra generosità e per il Vostro sostegno!Le preferenze dei contribuenti con il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi sono state generose: per la nostra Associazione questo signifi ca portare avanti le attività istituzionali a favore delle donne operate al seno e aprirci a nuove iniziative.

La campagna 5 per mille prosegue anche per la dichiarazione dei redditi del 2013: a Voi non costa nulla e per noi è un aiuto importante. Ci permettiamo pertanto di ricordarVi il ns. numero di codice fi scale

Associazione GADOS onlus 97512380011

che potrà essere indicato nel primo riquadro dei quattro che fi gurano nei modelli 730 e/o Unico insieme alla Vostra fi rma.

Fate il passaparola tra parenti e amici: per noi è vitale! Grazie di cuore.

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Parliamo della Gioia

Nei quasi 25 anni di vita di questo giornale, come psicologo del Gados ho scritto di vari argomenti: ho scrit-to di cancro, ho scritto di malattia, ho scritto di salute, ho scritto di morte ho detto delle esperienze avute con le persone che ho incontrato, delle loro lotte, delle loro conquiste, ma mi sem-bra di non aver mai scritto della gioia ed è di questo che vorrei dire oggi.Mi fu detto che la gioia, la gioia libera-trice, è la meta di tutto il genere uma-no.Nel confrontarmi con amici, pazienti e colleghi mi accorgo che non abbiamo precisamente la misura di cosa sia la gioia. Osservando le nostre sollecitazioni interiori pare che nella vita non ci sia che un unico e vero traguardo: essere gioia.La gioia non è riducibile alla mera felicità del bisogno soddisfatto, così come sovente si crede, ma è, nel mio sentire, l’espressione della raggiunta consapevolezza della Verità. Verità fo-riera di pace duratura che, sostenuta dalla Volontà di fusione con l’Assoluto (Dio per chi così lo vuol chiamare), e, attraverso coerenza e rigore, viene fa-vorito il superamento della separativi-tà, la cosiddetta anche dualità. È un concetto articolato e complesso quello appena espresso che però dice, a parer mio, se vien dato signifi cato preciso alle diverse parole usate, quel che credo sia la gioia vera: il compi-mento della teosi (il ritorno del fi gliol prodigo che sovente cito).La Liberazione e l’apertura della por-ta che conduce alla gioia è per tutti e non per pochi fortunati-eletti e non dipende da un credo che ne favorisce o ne ritarda il raggiungimento. La fonte di entusiasmo e di gioia è in-delebilmente stampato nel cuore di ognuno.Occorre essere presenti a se stessi, e qui parla di nuovo lo psicologo, sor-vegliare quotidianamente il proprio pensare, il proprio dire, il proprio agire e tenere la mente più possibile sgom-bra da pensieri disarmonici. Il modo per avvicinarsi più veloce-mente a quella porta è il superamento

dell’io egotistico.Vivere l’Amore come dono, come of-ferta sarà l’inizio della vera gioia. Tale amore non garantisce però gioia im-mediata, anzi a volte conduce con sé soff erenza, perché in questo mondo esso fatica a trovare la sua colloca-zione, mente l’amore come necessità egoistica appaga maggiormente, in quanto appaga l’ego e non impiega tempo a far sentire retribuiti.Per trovare la gioia, per raggiungere la Liberazione, da tutti ambita non c’è che la voce intima dell’ autocoscien-za, che ci dà il criterio per distinguere non soltanto ciò che giusto, da ciò che è sbagliato, ma ci dà il criterio per di-stinguere ciò che è transitorio da ciò che è permanente, ciò che è illusorio da ciò che è vero ed è l’esistenza stes-sa che educa, e orienta alla meta.Vi è in molti, come sopra detto, la con-vinzione che gioia sia sinonimo di feli-cità e si contrapponga al dolore.Si crede che dolore e gioia, siano con-dizioni opposte: in verità, camminano insieme. Il dolore si contrappone alla felicità che è uno stato istintuale ed emotivo mentre la gioia implica consapevolez-za dell’armonia espressa da tutto ciò che è e, il più delle volte, può non far parte alla felicità. La gioia è dello spirito mentre le in-quietudini, i timori le soff erenze ori-ginano da situazioni e da vissuti di disordineVi è la convinzione che gioia sia sino-nimo di sorriso, di allegria, di spensie-ratezza, di leggerezza.No! non è così.La gioia sta profondamente nel per-corso coerente che ciascuno ha entro di sé. Si può tentare di dire che la gioia è la riscoperta di ciò che in ciascun essere dimora. La gioia è anche nello svegliarsi al mattino un po’ sbuff anti, magari un poco annoiati di ciò che attende la giornata, ma vi è pure la convinzione profonda e intima, non soltanto sul piano mentale, che quella giornata è dono d’amore.La gioia sta nell’off erta profonda a se

stessi di ciò che è dono della Vita.Non è altro che la percezione, la sen-sazione cosciente, del tutto entro di sé; rappresenta profondamente, inti-mamente, totalmente, tale consape-volezza. È in una parola, la realizzazione del Sé; altro modo per dire: la raggiunta teosi.Se si riconosce che la vita esiste per re-alizzare la gioia, essendo ciò, il sogno felice dell’ Assoluto, va messo da parte tutto ciò che non serve o nuoce al suo raggiungimento.

♦ Siamo gioiosi e abbiamo il co-

raggio d’essere gioiosi.

♦ Liberiamoci di ciò che nella no-

stra vita non ci dà gioia.

♦ Ciascuno di noi sa profonda-

mente cosa ciò vuol dire.

♦ Liberiamoci di ciò che ci rende

schiavi, che ci limita.

♦ Liberiamoci delle cose della no-

stra vita che non ci danno gioia.

♦ Viviamola la gioia, perché è la

Via verso l’Illuminazione.

♦ Non facciamo nulla che non ci

dia gioia. Se lo facciamo, signifi -

ca che non ci amiamo.

♦ Siamo sinceri con noi stessi.

♦ Facciamolo in nome dell’Amore.

♦ Seguiamo la nostra strada.

♦ Sappiamo vivere la gioia e rifug-

gire da ciò che è fonte di dolore.

♦ Pure se ci pare impresa ardua o

non realizzabile, fuggiamo da

ciò che ci dà dolore, poiché non

contano mille spiegazioni, ma

se ciò ci dà dolore, ci nuoce e ciò

che ci nuoce, nel tempo ci mina e

ciò che ci mina ci corrompe irri-

mediabilmente.

Sia quindi gioia, cerchiamola in ciò che è, e nelle cose che facciamo; e fac-ciamo le cose che ci danno gioia.

G.Tirone

Pasqua 2014

Alcune aff ermazioni del testo sono tratte

da: G.Tirone, Psicologia dell’anima –

un fruscio d’ali, Ed. PSICHE, Torino

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Mimosa, oltre la festa

Tiriamo un sospiro di sollievo di fronte ad uno scampato pericolo e ci rodia-mo il fegato per un’ingiustizia. Un’e-mozione ci allarga il cuore o ci chiude lo stomaco. Stringiamo i denti per an-dare avanti e ci irrigidiamo per un’in-comprensione. Abbiamo sulle spalle il peso della responsabilità o ci sentia-mo alleggeriti da una speranza… Il corpo partecipa sempre alle emozio-ni e ai pensieri, spesso li rivela prima che ce ne rendiamo conto o, addirittu-ra, senza che ne siamo consapevoli. È riduttivo considerarlo come una mac-china da tenere effi ciente o un invo-lucro che contiene la nostra “vera” es-senza. È molto di più: la connessione col mondo e, allo stesso tempo, causa

ed eff etto degli stati mentali. Lo Stare Bene, dunque, richiede una maggiore consapevolezza di sé. Respirazione, postura, movimento, emozioni e pen-sieri vanno considerati con la stessa attenzione perché è dal loro insieme che derivano salute e vitalità, come confermano la medicina psicosomati-ca e le ricerche sullo stress. Non esistono soluzioni magiche ai problemi che la vita ci pone, però, sa-pendo cosa fare, tutti possiamo alle-narci per alimentare l’energia, coltiva-re la speranza, aff rontare gli inevitabili ostacoli e gli inevitabili cambiamenti. Non ci vuole più impegno di quel-lo che mettiamo nel fare molte altre cose e, in fondo, si tratta del percor-

so più ricco e godibile che possiamo intraprendere: la realizzazione di noi stessi. L’uso consapevole del corpo è fondamentale per l’equilibrio. Ad esempio se vi sentite confusi e vulne-rabili raddrizzate la postura, rendete più calmo il respiro, rilassate le ten-sioni muscolari, questi cambiamenti fi sici vi aiuteranno a fare più chiarezza. Parafrasando il Re Sole, potete sinte-tizzare il concetto ricordando questa frase: “Il corpo sono io!”.

Paolo Piazza

Dott. in Scienze Motorie, Osteopata,

Wellness Coach

www.allenatiastarebene.it

www.starebene-paolopiazza.blogspot.com

Il corpo ha delle ragioni che la ragione non conosce

La mimosa è nei miei ricordi di ragaz-za: il profumo dei suoi fi ori piumosi dal colore del sole mi riporta al giardino di mio zio in Liguria, dove mi divertivo a toccare le foglie delicate della mimosa e vederle improvvisamente ritirarsi. Era un tipo particolare di mimosa che seppi poi chiamarsi “pudica”.La mimosa è inscindibilmente legata all’8 marzo. Le radici della festa risalgono all’inizio del Novecento quando le donne ini-ziarono a rivendicare i propri diritti in ambito sociale, politico ed economi-co: in Italia la prima manifestazione si svolse nel 1922 per iniziativa del Parti-to comunista. Nell’immediato dopoguerra, è stata l’UDI, fondata nel settembre del 1944, a prendere l’iniziativa di celebrare la “Giornata della donna” l’8 marzo. Nel 1946 l’allora vicesegretario del P.C.I., Luigi Longo, chiese alle donne del partito di scegliere un fi ore da distri-buire in tale occasione. Le proposte furono varie, dalle orchidee ai mu-ghetti alle primule. Una giovane don-na Teresa Mattei (1921-2013) propose invece di adottare quale simbolo del-la festa un fi ore più semplice e diff uso che fi orisce nei primi giorni di marzo, la mimosa appunto; una pianta che ha piccoli e delicati fi ori ma sa adattarsi

anche a terreni diffi cili. Sicuramente anche questa è stata una delle ragioni per cui è stata scelta a rappresentare la festa della donna.Da allora i ciuff etti gialli sono una co-stante di questa festa. Questo suo sfruttamento commerciale limitato a un solo giorno me l’ha resa in verità un un po’ antipatica. Ma la mi-mosa è molto di più. Originaria dell’Australia e diff usa an-che nell’America centromeridionale, la pianta può superare i 6 metri di altezza e quando è nel pieno della fi oritura emana il suo caratteristico profumo.Veniva apprezzata particolarmente dai Maya per le proprietà terapeuti-che della sua corteccia. La sua polve-rizzazione infatti può guarire lesioni cutanee come ulcere, ustioni e ferite. In particolare parliamo della Mimo-sa tenuifl ora denominata in Messico Tepezchuite ,“albero della pelle”.La mimosa giunge in Europa circa 200 anni fa e grazie al clima mediterraneo si diff onde ben presto in ampie zone dell’Europa Meridionale. Viene tutto-ra coltivata soprattutto in Liguria e in Toscana. In Europa le sue proprietà curative sono state scoperte solo recentemen-te e gli studi hanno evidenziato nella

pianta sostanze antiossidanti e antira-dicaliche che agiscono sulla permea-bilità dei capillari venosi. Migliora così la microcircolazione superfi ciale e vie-ne inibita la formazione di sierosità e di edema. La mimosa è particolarmente ricca di tannini, che favoriscono l’impermea-bilità della pelle e restringono i pori, riducendo in tal modo gli stati infi am-matori. Ha anche proprietà antimi-crobiche, che inibiscono la crescita di batteri e di funghi; diventa quindi utile in caso di piaghe, ulcere e altre lesioni della cute.Per noi donne, che amiamo prenderci cura di noi stesse, può essere utile sape-re che massaggiarci la pianta dei piedi con l’olio essenziale di mimosa può ri-durre sensibilmente l’ansia e la tensione nervosa.Piccola ricetta cosmetica: mettere alcu-ne gocce di olio essenziale in un po’ di argilla verde ventilata, mescolare con cura e applicare sul viso in caso di pelle impura e delicata, quindi eliminare la maschera con acqua tiepida.Spero di aver suscitato un po’ di curiosi-tà per questo strano fi ore, storico per il movimento femminile e utile per le sue proprietà terapeutiche.

Ivana Pellizzer

Socia Gados

Page 6: Associazione Gados - Ritrovarsi (giugno 2014)

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Il Nordic Walking: facile, poco costoso e divertente

All’aria aperta, fa bene al cuore e cir-colazione, raff orza braccia e spalle, migliora la postura della schiena e tonifi ca glutei e addominali. A prima vista sembrerebbe una cura miracolo-sa. E’, invece, il Nordic Walking, nuovo metodo di praticare sport che si sta af-fermando in tutto il mondo. Sport per tutti e per tutto l’anno che off re a tut-ti, sportivi e non, un modo facile, poco costoso e divertente per gustare uno stile di vita sano e attivo.

Consiste in una camminata con i ba-stoncini. Ma attenzione! Ai molti che hanno gia camminato con i baston-cini possiamo assicurare che il nordic walking è un sistema totalmente dif-ferente in quanto il bastoncino è usa-to per spingere e non come appoggio. Non bisogna pensare che si va più veloci o si faccia meno fatica perché il principio fondamentale di questa nuova disciplina è quello di coinvol-gere il maggior numero possibile di muscoli e, di conseguenza, aumen-

tare il dispendio energetico a parità

di velocità e di distanza percorsa. Nel contempo migliora la forma fi sica.

Il Nordic Walking può essere a ragio-ne considerato una delle attività spor-tive (alla portata di tutti) più complete in assoluto. Adottando una tecnica corretta si riesce ad avere un elevato coinvolgimento muscolare ed un ef-fi cace lavoro cardiocircolatorio otte-nendo enormi benefi ci per la propria salute:

♦ Si ottiene un coinvolgimento di cir-ca l 85% della nostra muscolatura (oltre 600 muscoli).

♦ Permette un consumo energetico superiore del 20 – 30% rispetto al walking senza bastoncini e pertan-to, è consigliato anche alle persone in sovrappeso.

♦ Coinvolge gli arti superiori (favo-rendo il drenaggio linfatico) e dimi-nuisce il carico sulle articolazioni di caviglie, ginocchia e colonna verte-brale.

♦ Grazie al coinvol-gimento attivo della muscolatura ausiliaria dell’apparato respiratorio, è incre-mentata l’ossigenazione dell’intero organismo.

♦ Mantiene in esercizio quattro delle cinque forme principali di solleci-tazione motoria: resistenza, forza, mobilità, coordinazione.

♦ Migliora la postura e favorisce la mobilizzazione della colonna ver-tebrale

♦ Scioglie le contrazioni nella zona del-le spalle e della nuca (zona cervicale).

WALKING CENTER PIEMONTE Sede Legale

Corso Siracusa, 72 - Torino 10136 Tel. 011.5534007

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Il Gados, in collaborazione con il Walking Center Piemonte, ti off re la possibilità di frequentare il corso base di

Una fantastica disciplina sportiva per raggiungere una forma fi sica in modo dolce ed anche divertente, coinvolgendo gli arti superiori e diminuendo il carico sulle articolazioni di caviglie, ginocchia e colonna vertebrale.

Inoltre poiché coinvolge l’85% della muscolatura corporea e fa aumentare il consumo energetico, è consigliata anche alla persone in sovrappeso.

Tre lezioni di 2 ore o 2 lezioni di 3 ore tenute da istruttori della

“Scuola Italiana Nordic Walking”

Simona Vasario tel 3356912148

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Abbigliamento:

tuta, scarpe da ginnastica, marsupio

Minimo 7 e Massimo 12 allievi per Classe

www.walkingcenterpiemonte.it Simona

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Piccoli semi, grandi alleati a tavola

I semi oleosi sono una categoria di alimenti ricchi di nutrienti molto im-portanti per la salute, conosciuti e utilizzati fi n dall’antichità, ma solo di recente nuovamente tornati nell’ali-mentazione come valore aggiunto. Occorre innanzitutto distinguere tra frutta secca con guscio (come le noci, le mandorle, le nocciole, i pistacchi) e i semi oleosi che sono i semi di lino, di girasole, di zucca e di sesamo, per ricordarne solo i più noti. Questi ultimi sono prodotti vegetali ricchi di grassi “buoni” che aiutano a tenere pulite le arterie e fl uidifi care il sangue. Sono inoltre di grande importanza nel me-tabolismo e nella difesa di vari tessuti, dai vasi sanguigni al sistema nervoso.

All’interno di questo particolare ali-mento troviamo i minerali, elementi essenziali che hanno un ruolo fonda-mentale nel funzionamento di tutti gli organismi viventi essendo elementi strutturali delle molecole biologiche, la loro carenza può provocare un de-fi cit funzionale. Tra i più noti: il calcio che partecipa alla formazione delle ossa; il fosforo, indispensabile in vari processi di produzione di energia, che stimola le contrazioni muscolari e la trasmissione degli impulsi nervosi; il ferro contenuto nell’emoglobina; il magnesio, valido aiuto nello stess psi-chico e fi sico; e molti altri che svolgo-no un’azione complementare a quello delle vitamine.

Conosciamo ora più da vicino alcuni di questi semi.

Semi di lino:

contengono sostanze nutritive molto importanti, come gli acidi grassi Omega3 e Omega6 (in particolare quello alfa-linoleico, un acido grasso Omega3 che ha la ca-pacità di abbassare i livelli di coleste-rolo), e minerali, come fosforo, rame, magnesio e manganese. Apprezzati anche per le loro proprietà emollien-ti e protettive, sono molto utili per combattere infi ammazioni interne e esterne, in modo particolare quelle della pelle, e nelle aff ezioni respirato-

rie. Grazie alla loro alta percentuale di mucillagini, hanno potere lassativo e rappresentano un valido aiuto nella prevenzione della stipsi. Da tali semi viene prodotto l’olio di semi di lino che deve essere spremuto a freddo e rigorosamente conservato in frigo per evitare che diventi rancido e quindi inutilizzabile.

Semi di girasole:

il fi ore raccoglie tutta l’energia del sole e i semi diventano molto nutrienti ma senza eccedere in grassi. Sono ricchi di vitamine, quali B1, B2, B6, B12 (quest’ultima fondamentale per il sistema nervoso ), A, D (che rende più robusto il sistema scheletrico) ed E (effi cace contro l’invecchiamento). Tra i minerali contenuti, magnesio, ferro, cobalto, manganese, zinco e rame. I semi di girasole sono utili per control-lare il colesterolo e per prevenire ma-lattie cardiovascolari e l’arteriosclerosi. Dalla spremitura a freddo si ricava il relativo olio, ricco di acidi grassi polin-saturi, in particolare l’acido linoleico che è un acido Omega6. Anche l’olio contribuisce a prevenire l’aterosclerosi e malattie cardiovascolari. L’olio deve essere utilizzato crudo, nelle insalate o sul pesce, per poter sfruttare appieno le sue proprietà. Non deve essere quin-di utilizzato per cucinare o friggere gli alimenti.

Semi di zucca:

possono presentarsi, nell’aspetto, bianchi, neri e striati. Le tre ti-pologie hanno tutte la preziosa vitamina B12 e l’acido clo-rogenico che svolge un’azione di pro-tezione dell’organismo: i semi di zuc-ca bianchi sono ricchi di acido linolico (omega6) acido che abbatte i radicali liberi, quelli neri contengono molti minerali mentre quelli striati sono utili per migliorare le funzioni intestinali. Hanno proprietà antinfi ammatorie e fi n dall’antichità venivano impiegati come rimedio naturale contro i vermi (i semi facilitavano il distaccamento dei parassiti dalle pareti intestina-

li permettendone così l’espulsione). Hanno una buona percentuale di mi-nerali quali manganese, fosforo, ferro, rame e zinco. La loro costante assun-zione favorisce un eff etto benefi co sul tono muscolare della vescica urina-ria, aiuta a prevenire i disturbi legati all’ingrossamento della prostata e, in generale, aiuta a prevenire i disturbi dell’apparato urinario; sono dunque consigliabili nei casi di infi ammazioni e cistiti. I semi di zucca possono essere sgranocchiati per fare un sano spunti-no, mangiati da soli o aggiunti a pie-tanze, come le insalate.

Semi di sesamo:

anche questi semi sono molto im-portanti in quanto ricchi di minerali; vi troviamo infatti magnesio, selenio, potassio, fosforo, ma sono ricchi, in modo particolare, di calcio; costituiscono dunque un validissimo aiuto per rinforzare denti e ossa e diventano quindi importanti nella prevenzione della osteoporosi. Vi è presente anche lo zinco che rin-forza il sistema immunitario e il sele-nio che frena l’azione dei radicali li-beri. Anche i grassi che compongono questi semi sono “buoni” (Omega3 e Omega6) e dunque utili nella preven-zione di malattie cardiocircolatorie. Con questo tipo di seme si può prepa-rare il tradizionale gomasio utilizzato in Giappone per aromatizzare zuppe, minestre, paste, riso e insalate. Può es-sere ottenuto macinando sale marino e semi di sesamo fi no ad ottenere una polvere a grana grossa che deve esse-re conservata al fresco in un barattolo di vetro.

Un crescente numero di donne con-sidera la cura dell’alimentazione, propria e dei propri cari, elemento in-dispensabile per migliorare lo stile di vita e la salute. Spero con queste po-che righe di aver stimolato un po’ di curiosità verso questi nostri preziosi alleati. Un caro saluto a tutte le ami-che del Gados.

Ivana Pellizzer

socia Gados

edere

Page 8: Associazione Gados - Ritrovarsi (giugno 2014)

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L’alimentazione durante la chemioterapia

Dieta e chemioterapia

Molti regimi chemioterapeutici e ra-dioterapeutici causano mucositi del tubo digerente che compromettono la funzionalità digestiva e, in caso di terapie ad alte dosi, anche la possibi-lità di alimentazione per via orale. Le raccomandazioni alimentari comu-nemente fatte nei centri oncologici comprendono l’assunzione di alimen-ti cotti per evitare il rischio di sovrap-porre una infezione alimentare, di alimenti liquidi in caso di mucositi, e qualche suggerimento per combat-tere la nausea (ad esempio alimenti secchi quali cracker e parmigiano). Il problema è da aff rontare in tre fasi successive:

1) La preparazione dell’organismo, in particolare dell’intestino, prima dell’inizio delle terapie.

2) La dieta durante i cicli di terapia e in generale fi no alla guarigione delle mucositi.

3) La dieta fra i cicli di terapia e dopo la terapia, da un lato per assicurare un suffi ciente apporto nutrizionale nel paziente, dall’altro per preveni-re l’aumento di peso che frequen-temente accompagna la chemiote-rapia adiuvante.

Pur in assenza di prove scientifi che, pare logico ipotizzare che il rischio di mucositi sia maggiore nei pazienti che soff rono di stitichezza o di distur-bi gastritici o colitici fi n da prima della diagnosi. È esperienza comune nella pratica nutrizionale che una banale stitichezza o una colite non grave può essere risolta nel volgere di pochi gior-ni con una dieta adeguata. Sarebbe utile, quindi, prevedere un interven-to di educazione nutrizionale fi n dal momento della diagnosi, ancor prima della terapia chirurgica. Tale interven-to potrebbe anche essere effi cace nel ridurre la frequenza di complicazioni chirurgiche. Contro la stitichezza si tratta di aumentare la componente di vegetali nella dieta, in particolare di cereali non o poco raffi nati, e, con attenta gradualità, di legumi. Vi sono inoltre alcuni rimedi specifi ci per stip-

si da contrazione intestinale (bevanda di succo di mela con agar agar) o da mancanza di tono intestinale (zuppa di daikon e carota, kuzu).

Contro le coliti, si tratta in genere di ridurre il consumo di proteine anima-li (carni e formaggi), senza ricorrere però ad alimenti molto ricchi di fi bre per evitare danni meccanici.

Contro le gastriti e le esofagiti, vi sono vari rimedi a seconda della loro natu-ra e delle loro cause. L’adattamento della fl ora intestinale ai nuovi alimen-ti può essere favorito da piccole dosi di polifruttosani o di alimenti che li contengono.

La dieta durante la terapia dovrà se-guire alcuni prin-cipi fondamentali, quali:

1) evitare irritazio-ni meccaniche (fi bre di cereali indurite dalla cottura al forno, e in generale alimenti molto grezzi);

2) evitare proteine animali, la cui pu-trefazione produce sostanze irri-tanti, in particolare idrogeno sol-forato, molto tossico per la mucosa intestinale, dovuto alla degradazio-ne degli aminoacidi solforati (me-tionina e cisteina);

3) evitare il latte (in particolare nel-le enteriti da raggi ma anche in chemioterapia) perché il danno all’intestino tenue compromette la capacità di digerire il lattosio, con conseguenti diarree;

4) fornire proteine vegetali sotto for-ma raffi nata (per evitare la compo-nente fi bra e i fattori antimetabo-lici), ad es. creme di cereali, seitan (glutine di grano) e tofu, mante-nendo quindi un’alimentazione a base di cereali e legumi come deve essere quella dei sani; in alcuni casi le enteriti iatrogene causano an-che intolleranza al glutine, per cui vanno evitati grano, orzo, segale e

avena e l’apporto di cereali deve li-mitarsi al riso;

5) il riso integrale (molto cotto o sot-to forma di crema di riso) rimane comunque il presidio base per le enteriti, iatrogene o non; dovrebbe essere masticato a lungo o comun-que, in caso di stomatiti, insalivato;

6) fornire alimenti proteici già in parte digeriti, ricchi di aminoacidi liberi, come il miso, sotto forma di zup-pa o di condimento per cereali; la zuppa di miso può accompagnare quotidianamente tutti i pasti per

favorire la digestione (addizionata di alga wakame, ricca di sostanze emollienti e di sali minerali, è stata l’alimento base per il trattamento delle enteriti da raggi dopo la bom-ba di Hiroshima);

7) evitare lo zucchero e altri carboi-drati raffi nati; dolcifi care piuttosto con malti: evitare quindi i dolci di pasticceria e ricorrere piuttosto ai dolci al cucchiaio macrobiotici.

La dieta dopo la fi ne della chemiote-rapia dovrà ritornare ad un equilibrio fondato su verdure e cereali poco raf-fi nati, curando le fonti non carnee di ferro e di altri sali minerali essenziali, evitando invece alimenti ad alto indi-ce glicemico (zuccheri, farine raffi na-te, amidi di mais e patate) e ad alto contenuto di grassi saturi (carni bo-vine e prodotti lattocaseari), che con l’abuso di oli raffi nati sono i principali responsabili alimentari dell’obesità e della sindrome metabolica prevalente nei paesi occidentali.

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Le ricette di Giovanni: piatti con proteine vegetali

Channa (ceci stufati con spezie)Channa (ceci stufati con spezie)Ingredienti:200 gr. di ceci, 1 cipolla media, 1 c. di curcuma, 2 c. di cumino macinato, 1 c. di coriandolo macinato, 1 cm. di cannella spezzettata, 3-4 cardamomi interi, 3 carote a dadini, 1 spicchio di rapa rossa tritato, 1 peperoncino, 2 spicchi d’aglio, il succo di un limone 2 C. olio extravergine di oliva, q.b. sale marino

Ammollate i ceci per 24 ore. Lessateli

in acqua molto abbondante con gli

spicchi d’aglio, una foglia di alloro, il

peperoncino intero e pochissimo sale

fi nché non saranno teneri. Tritate la ci-

polla e brasatela con l’aggiunta di un

cucchiaio d’acqua in una casseruola:

non appena è leggermente imbiondita, aggiungete tutte le spezie tranne il

peperoncino in polvere, rimestate e cuocete a fuoco medio per un paio di mi-

nuti, rimestando con un cucchiaio di legno. Aggiungete i ceci scolati, le carote

e la rapa a dadini, aggiustate di sale, spolverate con il peperoncino in polvere

e lasciate andare a fuoco basso per 20 minuti, rimestando di tanto in tanto.

Servite con il prezzemolo tritato e, a piacere, poco succo di limone.

Fave e bietoleFave e bietoleIngredienti:400 g di fave secche, 500 g di bietole, 1 spicchio d’aglio, 3 C. di olio extra-vergine d’oliva, q.b. sale marino.

Mettete le fave a bagno per 24 ore. Scolatele, ponetele in una casseruola, co-

prite con acqua e fate cuocere a fi amma bassa, coperte, per circa 2 ore. Intanto

mondate le bietole, lavatele e fatele cuocere in acqua bollente salata per 15

minuti. Scolatele, strizzatele bene e fatele

insaporire per qualche minuto in una pa-

della con l’olio e l’aglio. A cottura ultimata

delle fave, togliete l’acqua in eccesso e

passatele al passaverdure, insaporendo il

passato con un pizzico di sale. Disponete

le bietole e il passato di fave su un piatto

di portata e servite ben caldo.

Corsi di cucina Naturale con il cuoco Giovanni AllegroCorsi di cucina Naturale con il cuoco Giovanni AllegroIl Gados invita le donne che hanno subìto un intervento e/o una diagnosi

di carcinoma mammario e tutte le persone che intendono fare prevenzione a partecipare ai

Corsi di cucina naturaleCorsi di cucina naturale

presso l’ I.I.S Giolitti, via Alassio 20 a Torino,

secondo le direttive del prof. Franco Berrino .

Per le nuove date consultare il sito www.gados.it

Per ulteriori informazioni e prenotazione telefonare a 0113134378 / 3351565732

Tutti i giorni ore 9/12 e-mail [email protected]

Quiche di tofuQuiche di tofuIngredienti:2 carote, 2 panetti di tofu, 2 C. di tahin, 1 C. scarso purea di umeboshi, 1 C. di tamari, 2 C. di arrow-root, 200 gr broccoli, 2 C. olio extravergine .

Grattugiate fi nemente le carote e

mettetele in una scodella capiente

insieme al tofu sbriciolato grossola-

namente. Nel suribachi preparate una

salsa con il tahin, la purea di umeboshi,

il tamari, l’arrow-root e un pochino di

acqua fredda. Amalgamate bene tutti

gli ingredienti e versate questa salsa su

tofu e carote. A questo punto lavorate bene l’impasto con le mani, rompendo

bene il tofu e aggiungendo le cimette dei broccoli scottate. Oliate una teglia,

mettete l’impasto di tofu e schiacciate bene con le mani fi no a formare uno

spessore di 3-4 cm. Infornate in forno preriscaldato a 180° per 20-25 minuti.

Fate raff reddare e tagliate a pezzi.

Crocchette di lenticchie e seitanCrocchette di lenticchie e seitanIngredienti:180 g seitan tritato, 60 g di lenticchie decorticate, 6 cm di alga kombu ammollata e tagliata, ½ spicchio d’aglio tritato, 1 C. di arrow-root, 1 C. di tamari, ½ C. tahin, 3 C. di pangrattato, ½ C. di lievito maltato in fi occhi, 1 C. di prezzemolo tritato, q.b. sale marino e pepe, olio sesamo per friggere.

Lavate e cuocete le lentic-

chie rosse con la kombu, due

parti d’acqua e il tamari per

30 minuti. Fatele raff reddare,

aggiungete tutti gli altri in-

gredienti, condite con il pepe

e aggiustate di sale. Lavorate con un cucchiaio di legno fi no a ottenere un

impasto omogeneo, aggiungendo del pangrattato se la consistenza risultasse

troppo morbida. Bagnatevi le mani e formate delle crocchette, passandole nel

pangrattato. Friggetele in immersione fi nché risultino dorate, e adagiatele su

un foglio di carta assorbente da cucina. Variante: una volta preparate le croc-

chette, spennellatele con olio, impanatele col pangrattato, disponetele in una

teglia con cartaforno e infornate a 180° per 15’.

Page 10: Associazione Gados - Ritrovarsi (giugno 2014)

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Vacanze: più tempo per leggere e meditare

Guarire

David Servan-Schreiber

Una nuova strada per curare lo stress, l’ansia e la depressione senza farmaci né psicanalisi

Stress, ansia e depressione sono spesso c o n s i d e r a t i responsabil i di malesseri e malattie di ogni tipo.Ma qual è l ’ a p p r o c c i o migliore per sconfiggerli? Il neuroscien-

ziato David Servan-Schreiber propone in questo libro una nuova «medicina delle emozioni» che consente di risve-gliare le energie che dormono nel no-stro organismo. Dopo anni di ricerche scientifi che, ha individuato sette me-todi terapeutici straordinariamente effi caci – la coerenza cardiaca, l’EMDR, la sincronizzazione dei ritmi cronobio-logici, l’agopuntura, l’alimentazione e gli Omega-3, l’attività fi sica, la co-municazione emotiva – per ritrovare equilibrio psicofi sico e serenità.

L’eterna ricerca dell’uomo

Paramahansa Yogananda

Questa raccolta di discorsi del grande Maestro e Yogi, colma dell’ispirazione del contatto divino, off re al lettore i mezzi pratici per rivoluzionare la pro-pria vita e trovare in se stesso la fonte di ogni gioia e appagamento.

Autore

Paramhansa Yogananda nacque nel 1893 a Gorakhpur, in India, come Mu-kunda Lal Ghosh, da una famiglia be-nestante del Bengala.

Divenne discepolo a diciassette anni del grande swami Sri Yukteswar (a sua vol-ta discepolo di Lahiri Mahasaya), presso il cui ashram rimase dieci anni.

Nel 1915, dopo la laurea presso l’Uni-versità di Calcutta, entrò a far parte dell’ordine monastico del suo maestro, ricevendo il nome di swami Yogananda.

Nel 1920 giunse a Boston, in qualità di rappresentante per l’India al Congresso internazionale dei leader religiosi.

Qui, nello stesso anno, fondò l’as-sociazione religiosa Self Realization Fellowship (SRF), poi stabilita defi niti-vamente a Los Angeles nel 1925, attra-verso la quale per oltre trent’anni, con innumerevoli viaggi, conferenze e le-zioni, espose al mondo occidentale gli insegnamenti dello Yoga e della medi-tazione.

Nel 1935 compì un lungo viaggio tra Eu-ropa e Africa per fermarsi poi, oltre un anno, in India, dove il suo maestro Sri Yukteswar gli conferì il titolo monastico di Paramahansa (cigno supremo).

Entrò nel mahasamadhi il 7 marzo 1952, lasciando sia all’Oriente che all’Occidente un’immensa eredità di or-dine spirituale e morale, testimoniata e diff usa nel mondo, così come in Italia, dai numerosi centri SRF esistenti.

Gli insegnamenti di Paramahansa Yo-gananda sono contenuti nel libro Au-tobiografi a di uno yogi e in molti suoi scritti, tra lezioni, discorsi e commenti, conservati e divulgati dalla SRF e pub-blicati, direttamente o per suo conto, in oltre 25 paesi.

Ragazze mancine

Stefania Bertola

Ingredienti: due donne diversis-sime, un cane bielorusso, una bambina che porta il nome di un fi lm in bianco e nero, un me-daglione smarri-to, tante coperte patchwork e una sana diffi denza nei confronti dell’amore. Una storia che ti accende l’allegria e poi non la spegni più.

Stefania Bertola, con Ragazze mancine,

è tra i fi nalisti del Premio Bottari Lattes

Grinzane 2014.

Il colore del latte

di Nell Leyshon

È la primavera del 1831 quando Mary incomin-cia a scrivere la sua storia. Scrive lentamente, ci vorranno quattro stagioni perché racconti tutto. Ma non importa: scri-vere è diventato un bisogno pri-

mario per lei, come mangiare e dormire.

Viene da una famiglia di contadini, ha quindici anni, una gamba più corta dell’altra e i capelli chiari come il latte. Conosce solo la fatica del lavoro nei campi, proprio come sua madre, suo padre e le sue sorelle. Conosce solo il linguaggio della violenza, che il padre le infl igge se non lavora abbastanza. Ma ha un cervello lucido e una lingua tagliente. Un giorno il padre la allontana di casa perché il vicario vuole una ragaz-za che accudisca la moglie malata. Mary non vuole abbandonare l’unica vita che conosce, ma non ha scelta. E nella nuova casa imparerà a scrivere, e scrivere rende liberi anche se la libertà ha un prezzo.

Page 11: Associazione Gados - Ritrovarsi (giugno 2014)

Fare richiesta di invalidità civile appena avuto l’esito

dell’istologico

Per la certifi cazione, rivolgersi al proprio medico o ad altri medici autorizzati dall’INPS

Rivolgersi ad un patronato per la compilazione della domandaAgevolazione contributiva

Nel caso in cui sia accertata una invalidità superiore al 74%, la lavoratrice ha diritto ad una maggiorazione contributiva di due mesi per ogni anno eff ettivamente prestato, dal mo-mento in cui viene accertato lo stato di invalidità.

La maggiorazione contributiva non può superare i 5 anni. Congedo straordinario per cure

La normativa esistente (art.26 legge 118/71; art.10 Dlgs 509/88 )

Congedo straordinario fi no ad un max di 30 gg. all’anno Può essere richiesto dai malati oncologici con un’ invalidità

superiore al 50% L’autorizzazione deve essere rilasciata dal medico di base o

dallo specialista convenzionato La richiesta deve evidenziare la correlazione delle cure con

la patologia La fruizione dei 30 gg. per cure, non rientra nel periodo di

comportoLegge 104/92

Indispensabile l’ accertamento di invalidità Riconoscimento dello stato di gravità ai sensi dell’art.33

consente di poter usufruire di 3 gg. di permesso retribuito al mese

I permessi possono essere frazionati a ore o a mezze giornateNe possono usufruire a scelta: i diretti interessati, i fi gli, il co-

niuge ed i parenti entro il secondo grado Congedo biennale retribuito

Art 42, c.5, Dlgs 26/3/2001, n° 151 Congedi lavorativi retribuiti biennali Prima solo per genitori. A seguito di una serie di sentenze

della Corte Costituzionale anche ai fi gli che assistono il geni-tore ed al coniuge

Mansioni compatibili con lo stato di salute

La lavoratrice può chiedere al datore di lavoro di essere adi-bita a mansioni compatibili con il proprio stato di salute e con la residua capacità lavorativa,compatibilmente con l’or-ganizzazione del lavoro ( D.lgs 62671994)

Permessi ai Lavoratori

La Legge 104/92 sancisce il diritto della dipendente malata di godere di permessi lavorativi per seguire le cure necessarie, concedendo la stessa facoltà anche a un familiare che la assi-ste. In particolare, i benefi ci per donne aff ette da carcinoma mammario sono: una riduzione dell’orario di lavoro (2 ore) o, a scelta, un per-

messo di 3 giorni al mese; il diritto di scegliere, laddove possibile, la sede di lavoro più

vicina al proprio domicilio, nonché il divieto per il datore di lavoro di trasferimento in altra sede senza il suo consenso;

il diritto per la lavoratrice, nel caso in cui sia riconosciu-ta un’invalidità superiore al 50%, di usufruire di 30 giorni all’anno, anche non continuativi, di congedo retribuito per cure mediche connesse allo stato di invalidità;

il diritto a trasformare il proprio contratto di lavoro da tem-

po pieno a parziale, almeno fi no a quando le condizioni di salute non consentono una normale ripresa dell’attività lavorativa;

il diritto a svolgere mansioni compatibili con il proprio stato di salute; in alcuni casi (invalidità riconosciuta superiore al 74%) di poter ri-

chiedere un pensionamento anticipato; il prolungamento del periodo di comporto, cioè il periodo di tem-

po durante il quale il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro (in caso di sospensione per malattia o infortunio). In questo lasso di tempo, la lavoratrice aff etta da tumore potrà go-dere dei trattamenti retributivi, secondo quanto disposto dalla leg-ge e dai contratti collettivi, nonché dei diritti garantiti al lavoratore in malattia.

Permessi ai Familiari

Vengono riconosciuti 3 giorni mensili retribuiti per familiari e affi ni entro il 3° grado a condizione che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno.

Il diritto a trasformare il proprio contratto di lavoro da tempo pie-no a tempo parziale, almeno fi no a quando le condizioni di salute della propria famiglia non consentono una normale ripresa dell’at-tività lavorativa.

Congedo straordinario biennale retribuito (continuativo o frazio-nato): viene riconosciuto al lavoratore-genitore, anche adottivo, di un portatore di handicap in situazione di gravità. In caso di decesso o di impossibilità di entrambi i genitori, analogo diritto è ricono-sciuto al fratello o alla sorella conviventi con il malato riconosciuto portatore di handicap grave. Questo diritto spetta anche al coniu-ge convivente prioritariamente rispetto agli altri familiari.

Nel caso di lavoro part-time, i permessi sono ridotti in proporzio-ne al lavoro prestato. I permessi non utilizzati nel mese di compe-tenza non possono essere fruiti nei mesi successivi. Per ottenere i diversi tipi di permesso è suffi ciente farne richiesta al datore di lavoro e/o all’Ente di previdenza cui si versano i contributi. Il perio-do può essere frazionato e l’indennità spettante è pari all’ultima retribuzione percepita.

Congedo biennale non retribuito (continuativo o frazionato): per gravi e documentati motivi familiari, garantisce il diritto alla con-servazione del posto di lavoro, ma vieta lo svolgimento di qualun-que attività lavorativa.

Divieto di lavoro notturno per il lavoratore che abbia a proprio ca-rico la persona disabile in stato di handicap grave.

Particolari facilitazioni per malattia oncologica:

I giorni di ricovero ospedaliero o di trattamento in day hospital e i giorni di assenza per sottoporsi alle cure sono esclusi dal computo dei giorni di assenza per malattia normalmente previsti e sono retribuiti interamente. Questo prolunga indirettamente il periodo di comporto. In particolare: Cicli di cura ricorrenti. Si applicano i criteri della “ricaduta della ma-

lattia” se sul certifi cato viene barrata l’apposita casella e il tratta-mento viene eseguito entro 30 giorni dalla precedente assenza. È suffi ciente un’unica certifi cazione medica in cui venga attestata la necessità dei trattamenti che determinano incapacità lavorativa e che siano qualifi cati l’uno ricaduta dell’altro.

Periodi intermedi. È possibile richiedere l’indennizzo con una certi-fi cazione del medico curante o dell’ospedale.

Day hospital. I giorni della prestazione in regime di day hospital sono equiparati alle giornate di ricovero.

Per fruire dei giorni di assenza per terapie salvavita è necessario spe-cifi care il motivo dell’assenza, che il datore di lavoro potrà chiedere di documentare con idonea certifi cazione medica

I nostri diritti a cura di Anna Maria Olivetti, [email protected] - cell. 3355822235

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Page 12: Associazione Gados - Ritrovarsi (giugno 2014)

G.A.D.O.S.L’associazione è nata nel 1984 per dare sostegno alle donne che all’atto della diagnosi di cancro si trovano in un grave stato di alterazione ed una forte reazione emotiva.Fino ad oggi abbiamo aiutato più di diecimila donne, prima durante e dopo le terapie oncologiche, e i loro parentiI nostri convegni annuali cercano di portare a noi donne un’informazione chiara e semplice grazie agli interventi di personale medico, e non, altamen-te qualifi cato.

Gli incontri di auto-aiuto e gli incontri individuali con lo psicologo raff orza-no le nostre capacità emotive e fi siche, contribuiscono attivamente al buon esito delle terapie oncologiche, aiutano a renderci più autonome e di conse-guenza più attive nei confronti di chi ci sta attorno.

Il tuo contributo ci aiuta a continuare.

Bollettino di c/c postale n. 14794101 intestato a GADOS onlus

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Tel. 011.3134378 - Cell. 335.1565732

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Fax (presso S. Anna) 011/3134550 ccp 14794101

Se hai bisogno di ascolto ti accogliamo

nella nostra sede

tutti i giorni dal lunedì al venerdìdalle ore 10.00 alle ore 12.00

Rispondiamo a domande sulle problematiche lavo-rative e invalidità civili

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Corso di Benessere Psicofi sico Teorico Pratico:

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consapevole dei vissuti emotivi

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con relazioni mediche su temi specifi ci;

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Sfi late di moda e corsetteria;

Gite ricreative, Festa della Donna.

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Anno XXIV n° 1 – giugno 2014Notiziario semestrale del GADOS

Ospedale Sant’Anna – Corso Spezia, 60 Tel. 011/3134378 – 10126 Torino

Direttore Responsabile

Antonella Roggero

Autorizzazione tribunale

Torino n. 3529 del 2 Maggio 1985

Invio gratuito ai soci sostenitori

Progetto grafi co , impaginazione e stampa:

Tipografi a Casa Circondariale - Ivrea

Comunicato


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