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Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici · VV.LL da all’attività che si vuole...

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TESINA DI BRANCA LUPETTI: “Ambientazioni fantastiche alle VdB” Serra Federico GE1 1 Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici Gruppo Genova 1 – distretto Cisalpino – Italia Nord/Ovest Tesina per il conseguimento del Brevetto di - Capo Branco - “Ambientazioni fantastiche alle VdB” di Federico Serra
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TESINA DI BRANCA LUPETTI: “Ambientazioni fantastiche alle VdB”

Serra Federico GE1 1

Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa

Cattolici

Gruppo Genova 1 – distretto Cisalpino – Italia Nord/Ovest

Tesina per il conseguimento del Brevetto di - Capo Branco -

“Ambientazioni fantastiche alle VdB”

di Federico Serra

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PRESENTAZIONE PERSONALE:

Iscritto in associazione dal 1991.

1 1990-91,1991-92,1993-ottobre 94 Branco “Arcobaleno”. 2 1994-novembre 1998 Riparto “San Giorgio”. 3 1998-agosto 2003 Clan “La Lanterna”.

Sono Federico Serra , Akela del Branco Arcobaleno Genova 1. Nato a Genova nel “lontano” 1983 sono residente in Salita San Barnaba 24 E/15. La mia vita scolastica è iniziata nello stesso Istituto dove ha sede il mio Gruppo Scout e successivamente sono stato studente al Liceo scientifico Leonardo da Vinci. Sono iscritto al quarto anno alla facoltà di ingegneria civile dove ho scelto di specializzarmi in acque e difesa del suolo essendomi laureato nel settembre 2005 dopo i primi tre anni di corso. Tutto è cominciato sul terrazzo di casa mia quando in un assolato settembre del 1990 mia mamma mi chiese “che ne dici di andar a fare i campi con gli scout? Magari poi andrai a dormire nelle tende!!”. È stato con queste semplici parole che ho iniziato la mia avventura scout. Entrato a far parte dell’associazione nel 1990 ho fatto parte del Branco Arcobaleno fin all’età di 10 anni. Da lì son passato al Riparto San Giorgio dove ho passato 5 anni indimenticabili della mia vita ed sono potuto crescere nel vero spirito scout. Nel 1998, dopo aver conseguito la prima classe ed una bella serie di brevetti , sono entrato a far parte del Clan La Lanterna. Il Clan è stato parte fondamentale per la mia crescita perché ha aiutato la formazione del carattere e della personalità. La mia vita di lupetto ed esploratore ha avuto come luoghi di attività le sedi dell’Istituto Sacro Cuore (Via L.Stallo) e quella di Clan nelle bellissime e nuovissime sedi della Parrocchia di Santa Zita (Corso Buenos Aires) dove ha sede anche la direzione di Gruppo. La mia vita di servizio è iniziata nell’ottobre 1998 quando ho svolto un “aiuto extra Associativo” presso l’Albergo dei Poveri dove ho potuto aiutare gli anziani ricoverati. Compito principale era quello di presentarsi la domenica mattina nelle stanze dello ospizio e condurre gli anziani alla messa domenicale con il sorriso e la voglia di dare gioia a persone sofferenti. Altro servizio di cui porto sempre un ricordo stupendo è il pranzo di Natale con gli anziani della parrocchia nel quale il mio clan svolge ancora oggi servizio mensa e intrattenimento con giochi e canti.

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Dopo alcuni mesi di servizio nel Riparto San Giorgio, ho intrapreso la mia “carriera in Branco” come aiuto capo di Gianluca Tammaro. Son stati 3 anni fantastici nei quali ho imparato a fare l’Akela. Nel branco eravamo tre VV.LL ed io ero il più piccolo e naturalmente ero coccolato da tutti. I primi due anni ho avuto il nome di Ikki il porcospino e dopo quello di Bagheera la pantera. L’ottobre 2003 è stato il mese che mi ha visto diventare Akela. Molte son state le difficoltà iniziali ma ogni volta che avevo bisogno ho potuto contare sull’aiuto dell’incaricato di distretto e del capo Gruppo. Tutt’oggi son Akela del Branco Arcobaleno. In questi anni il Branco è stato composto da 15-16 lupetti. Negli ultimi anni vi è stata una grossa difficoltà nel poter trovare nuovi cuccioli a causa dell’ubicazione della nostra tana, che pur essendo all’interno di un istituto scolastico non è in una zona particolarmente “giovane”. Infatti l’età media del quartiere è molto alta e i pochi bambini che vi sono vengono richiamati a fare attività nei gruppi Agesci che han sede nella Parrocchia di San Nicola che è più centrale e più facile da raggiungere anche a piedi. Ho partecipato al primo tempo di Branca Lupetti a Piobbico nell’agosto 2001 con Akela Manfredo De Santis e al campo di secondo tempo di Branca Lupetti tenutosi sempre a Piobbico nell’agosto 2003 con capo campo Akela d’Italia.

BRANCO ARCOBALENO BRANCO ARCOBALENO BRANCO ARCOBALENO BRANCO ARCOBALENO –––– GENOVA 1 : GENOVA 1 : GENOVA 1 : GENOVA 1 : Il branco arcobaleno è composto attualmente da 16 lupetti. Vi sono tre sestiglie con capi di prima stella e vice capi di prima zampa tenera. Tutti i cuccioli, ciascuno al proprio passo, han conquistato la promessa e i più anziani son riusciti “ad aprire il loro primo occhio sulla giungla”. Il Co.Bra è composto attualmente da 3 VV.LL. Due VV.LL. sono Rover in servizio e pertanto han giustamente bisogno di essere aiutati e seguiti. Negli ultimi anni la staff di Branco è cambiata molte volte a causa dei continui impegni che hanno reso molti vecchi lupi impossibilitati a partecipare. Fortunatamente il clan è sempre stato nella condizione di dare nuovi aiuti ad Akela.

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Le attività proposte in questa tesina di Brevetto sono state ideate e realizzate negli ultimi tre anni. Ogni cosa è stata a suo tempo pensata in base alle necessità del Branco e alle possibilità di realizzazione ( per tempi e modi differenti di lavorare) da parte dei VV.LL.

“L’educazione alla concentrazione e alla fantasia, alla coordinazione dei gesti e dei movimenti, al senso dell’umorismo, ad imparare a vincere e a perdere, alla competizione senza la

ricerca della sopraffazione, è qualcosa che tocca ogni persona e che, se raggiunta, aiuta a vivere più felici”

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PREMESSA:PREMESSA:PREMESSA:PREMESSA: I cardini fondamentali su cui si basa il Lupettismo sono la Giungla, il Gioco, la tecnica. È per questo motivo che in queste poche pagine voglio descrivere il gioco per quello che è e deve essere. Il gioco è uno degli strumenti fondamentali per vivere e conoscere la realtà, per esprimere se stessi e comunicare con gli altri. Il gioco aiuta il bambino a misurarsi continuamente con se stesso, a conoscere il proprio corpo ed acquisire il controllo, ad esprimersi con creatività e fantasia. La vita del lupetto si svolge interamente nel mondo fantastico. La giungla è l’ambientazione principale, è il cardine di tutto. È grazie anche al gioco e conseguentemente alla tecnica che si completa l’esperienza in prima branca del bambino. Negli anni ho potuto capire quanto sia importante per il bambino la presentazione che un VV.LL da all’attività che si vuole svolgere. È estremamente importante la cura del particolare nel travestimento, negli oggetti che vengono utilizzati e nel modo di presentare l’attività che deve essere il più possibile semplice e comprensibile a tutti. Le attività devono comunque essere “pesate” a seconda dell’età e della tipologia di bambino che abbiamo davanti. Molto importante è differenziare le difficoltà tra CdA e branco senza però far notare troppo la diversità ma contemporaneamente facendo capire che il CdA deve essere di esempio e un punto a cui i più piccoli devono tendere. A livello nazionale (campi scuola, Rupi Nazionali, Rupi di regione e di distretto) ho avuto più volte occasione di confrontarmi sull’importanza che deve avere il CdA nel Branco. Molto utile per il CdA , a mio parere, è stata la gara nazionale dei plastici giungla 2005 che ha dato l’opportunità ai bambini più grandi di mettersi in rilievo davanti al Branco per l’impegno e la bravura dimostrata. L’organizzazione delle VL’organizzazione delle VL’organizzazione delle VL’organizzazione delle VdB dB dB dB Per ogni VdB è stato realizzato un quaderno del vecchio lupo. Ogni VV.LL è fornito di un piccolo manuale all’interno del quale sono schematizzate le attività del giorno di campo. Ogni giorno è specificato con orari, VV.LL responsabili dell’attività, materiali necessari ecc…. La parte terminale del manuale riporta il tema generale delle VdB con la sua storia, le attività da svolgere (tecnica,gioco,ban ecc..) e il cast dei personaggi con riportato il VV.LL protagonista che dovrà farsi carico della parte.

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VdBVdBVdBVdB

VdB località Unità partecipanti Racconto giungla

Tema fantastico

21-27 luglio

2003

Neirone (GE)

•1 Branco Arcobaleno GE1 •2 Branco Fiore Rosso GE3

•3 Branco Giglio Selvatico Arma Taggia 1

“I cani Rossi”

“Le

Repubbliche Marinare”

26 luglio – 1 Agosto 2004.

VdB Deversi

(CN)

•1 Branco Arcobaleno GE1 •2 Branco Roccia Azzurra GE2

•3 Branco Giglio Selvatico Arma Taggia1

“L’Ankus del Re”

“L’isola del tesoro”

È molto importante ricordare che non è affatto necessario dare un tema comune all’intero campo lupetti ma è fondamentale far in modo che ogni giornata sia ambientata in maniera fantastica. I giochi e le attività manuali sono più divertenti e possono ottenere successo se sono presentate dai VV.LL. con travestimenti e scenette introduttive che possono “far sognare” lo spettatore (il lupetto). Nei miei anni di Branco ho sempre realizzato un tema di fondo fantastico ed uno giungla: il primo con il fine di far divertire e dar spazio alla fantasia, il secondo per dare un significato più profondo alle cose (pur giocando e scherzando) e ricordare che si è sempre lupetti anche nel gioco. Importante è fare in modo che il lupetto non confonda le due differenti tematiche (giungla e racconto fantastico) e questo può essere causato solo dalla superficialità con la quale viene presentata l’attività. Da quanto appreso in Regione taluni Branchi non realizzano mai temi fantastici alle Vacanza di Branco ma utilizzano esclusivamente il Racconto Giungla come filo conduttore del Campo. Il mio metodo (Racconto + Tema fantastico ) è comunque molto utilizzato e io presento alcune tipologie e idee da tenere presenti come spunti per le attività.

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Altra cosa molto importante da sottolineare è l’aver realizzato queste due VdB insieme ad altri Branchi. Nella nostra regione sono nati negli ultimi anni due gruppi. Il primo a nascere è stato Arma di Taggia, in seguito nel 2004 è rinato il Branco Roccia Azzurra dopo parecchi anni di inattività nei quali il gruppo a causa di scarsità di capi e di ragazzi era rimasto chiuso. Mi preme sottolineare che non è necessario cacciare con altri Branchi poiché le VdB sono un momento di verifica dell’attività svolta e quindi non tutti i Branchi possono aver cacciato nello stesso modo ed aver raggiunto tutti gli obiettivi nel medesimo tempo a causa della varietà di età e delle singole necessità dei bambini. Nel nostro caso si è reso necessari aiutare dal punto di vista organizzativo questi due branchi. Con una settimana di campo è stato così possibile fare vedere agli Akela e ai loro aiuti come era giusto che cacciasse un buon Branco, quali dovevano essere i tempi delle attività come caccia francescana e grande gioco, quali i modi di realizzare chiacchierate, danze, momenti di famiglia felice ecc..

VdB 2003VdB 2003VdB 2003VdB 2003

Qui sotto riporto il commento iniziale al quaderno del Vecchio Lupo scritto dal Cobra prima delle VdB.

Il Branco e i Vecchi LupiIl Branco e i Vecchi LupiIl Branco e i Vecchi LupiIl Branco e i Vecchi Lupi

I partecipanti alle VdB del Branco Arcobaleno saranno 12 Lupetti, così ripartiti: 4 prime stelle e 8 zampe tenere. Se sarà possibile, cambieremo le sestiglie che abbiamo avuto quest’anno creandone una terza; avremo così la possibilità di dare maggior responsabilità ad un capo in più e ai vice che si verrebbero a creare. Solitamente non succede di cambiare le sestiglie durante l’anno. In via del tutto eccezionale si è deciso di operare questo cambiamento poiché si vuole responsabilizzare alcuni lupetti che l’anno prossimo passeranno in Riparto. Inoltre ci siamo accorti che proprio perché la sestiglia non è una squadriglia è facilmente percorribile questa strada di “piccolo cambiamento”. Dovremo prestare particolare cura a quei Lupetti che sono alle loro prime VdB e a quelli che il prossimo anno passeranno in Riparto, fornendogli anche (ma non solo) una preparazione tecnica adeguata. Dovremo inoltre cercare il modo di far crescere (sulla loro pista e nella considerazione degli altri lupi) quei Lupetti che dovranno il prossimo anno guidare le sestiglie, soprattutto coloro che avranno solo un anno di vita di Branco alle spalle. Noi Vecchi Lupi saremo al completo, si fa per dire; fra esami, corsi, e quant’altro rischiamo di dover saltare un po’ tutti almeno una mezza giornata di VdB.

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Per questo è indispensabile che noi tutti siamo a perfetta conoscenza di quanto accade durante la nostra assenza, di quanto viene proposto e soprattutto di come e perché vengono svolte determinate attività. Bisogna cioè fare in modo da minimizzare l’effetto della nostra assenza dal campo, senza ritrovarci piombati senza punti di riferimento in una realtà in movimento di cui non conosciamo i meccanismi. Avremo inoltre tutti il compito di crescere e di migliorarci come Vecchi Lupi, anche scambiando esperienza con gli altri VVLL che saranno presenti al campo. Infine dovremo saper sfruttare l’opportunità più unica che rara di avere a disposizione per tutte le VdB un Baloo. Sarà un utilissimo punto di appoggio, ma non dovremo semplicemente demandare a lui la Pista Bianca.

AmbientazioniAmbientazioniAmbientazioniAmbientazioni Le Vacanze di Branco vivranno innanzitutto di quella che è la fondamentale e irrinunciabile ambientazione di ogni attività di Branco: la Giungla. Questo comporterà da parte di ogni VV.LL l’impegno a conoscere, approfondire e usare questo indispensabile strumento formativo; si ci dovrà sforzare di dare spessore educativo a questo ambiente che altrimenti si riduce a una semplice storiella utile per ambientare alcuni giochi. Il racconto che si svolgerà durante le VdB sarà “I Cani Rossi”. Verrà raccontato di Branco e avrà un momento comune con gli altri due Branchi presenti il giorno della Caccia (Sabato), che sarà appunto una Caccia a tema Giungla. I Cani Rossi sono il racconto della lealtà, dell’amicizia, del coraggio, del rispetto della parola data, dell’unione del Branco (…“per il Branco, per tutto il Branco, è giurato, è giurato!…”). Mowgli è sempre più il Signore della Giungla e il secondo Branco di Seeonee è forte, unito e leale. Una seconda ambientazione saranno le quattro Repubbliche Marinare; questa ambientazione verrà utilizzata in particolare nelle attività comuni, avendo cura di non insistere sugli aspetti competitivi di questa ambientazione, ma piuttosto sugli spunti storici e di atmosfera che può suggerire.

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La si utilizzerà al mattino per i racconti dell’Alzabandiera e alla sera come sfondo di attività comuni di mani abili, oltre che per il Grande Gioco serale e alcune altre attività comuni. Obiettivi generaliObiettivi generaliObiettivi generaliObiettivi generali Sarà una buona caccia se… … avremo sfruttato al meglio il nostro tempo dedicandolo all’osservazione, alla cura, al paziente insegnamento rivolto a ciascuno dei Lupetti (di tutti i Branchi, ma senza mai dimenticare i dodici che ci riguardano particolarmente) … alla fine delle VdB ogni Lupetto si sarà divertito e soprattutto se sarà cresciuto nella sua Vita di Fede, nella maturazione del suo carattere, delle sue caratteristiche sociali e delle sue doti individuali, se avrà allenato con successo i suoi sensi, la sua manualità e le sue capacità tecniche, se avrà imparato a conoscere e gestire il suo corpo nella corsa, nei giochi, nel confronto con gli altri, nella cura e pulizia di sé; infine se avrà scoperto in quanti lo circondano alle VdB non solo dei compagni di giochi, ma dei veri fratellini a cui sentirsi unito e ai quali dedicare le proprie cure e attenzioni. … i VVLL faranno raggiungere a tutti i Lupetti le prede di Pista che ci siamo prefissati e che ci prefiggeremo. Obiettivi personaliObiettivi personaliObiettivi personaliObiettivi personali Ogni Lupetto dovrà scoprire e far emergere le sue potenzialità nascoste che abbiamo già individuato ed elencato in altra sede e che ogni VL deve avere ben chiare in testa. Oltre a queste, ci sono poi una serie di obbiettivi personali che sono ricorrenti in numerosi Lupetti e perciò possono essere elencati e considerati un obbiettivo personale/collettivo: • Dare profondità e spessore alle conoscenze nozionistiche di Pista Bianca • Guadagnare fiducia nei propri mezzi e sapersi esporre davanti agli altri

(espressione) • Acquisire gradualmente spirito di servizio (soprattutto per i più grandi) • Iniziare a respirare più concretamente l’aria del Riparto (per chi passa)

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Attività in base Attività in base Attività in base Attività in base agli obiettivi prefissaticiagli obiettivi prefissaticiagli obiettivi prefissaticiagli obiettivi prefissatici Possiamo elencare alcune attività che si svolgeranno giorno per giorno seguendo un filo logico di collegamento fra loro; questo filo logico potrà essere palese ai Lupetti oppure celato; quello che è importante è che non sfugga al VL … - Pista Bianca: brani del Vangelo letti e approfonditi in stile Lupetto con attività di vario tipo (condotta in parte con Arma di Taggia); in particolare i brani scelti sono ricollegabili a qualcosa della vita di Branco e del Lupetto: Legge, Massime, B.A., … San Francesco: presentazione e scoperta del Santo protettore dei Lupetti (poco curato durante l’anno) fino alla Caccia Francescana in comune con gli altri Branchi (vedi foglio della Caccia Francescana). I tre step saranno: presentazione del Santo, Francesco e il Creato, Francesco e gli uomini. Scoperta della Santa Messa. - Pista Blu: Racconto Giungla dei Cani Rossi (in parallelo con gli altri Branchi) anticipato da un’attività di richiamo del Fiore Rosso e della Tigre, Tigre da svolgere con (e per) Arma. Caccia Giungla in comune con tutti i Branchi. Gli episodi narrati e gli insegnamenti sottesi nel racconto dovranno essere richiamati più volte possibile nel lancio di giochi, negli episodi della vita di campo, durante le Rupi, … Racconto dell’alzabandiera e attività quotidiane sulle Massime. Piccoli incarichi di responsabilità. Espressione con scenette, mimi, quadri statici; temi differenti e temi liberi. Ovviamente proposti secondo una progressione di difficoltà. Mondo, Europa, Italia, città, quartiere: conoscenza e rispetto di quanto ci circonda. - Pista Gialla: Attività di mani abili con gli altri Branchi ambientata nel tema delle Repubbliche marinare. Ripresa delle prove di prima stella già svolte durante l’anno e loro completamento. - Pista Verde: torneo di Wolfball di Branco dal martedì al giovedì. Torneo di Rugby con Arma il venerdì e sabato a squadre miste. Olimpiadi Lupetto con Arma di Taggia; mix di prove atletiche “classiche” e originali. Attività di allenamento sensi e prontezza di riflessi.

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- Pista Rossa: rilancio della B.A. Sestiglie di servizio. Il Servizio in sestiglia (Capi e vice capi sestiglia) Spirito di squadra nei giochi e fair play.

Considerazioni di fine campo sugli obiettivi: Considerazioni di fine campo sugli obiettivi: Considerazioni di fine campo sugli obiettivi: Considerazioni di fine campo sugli obiettivi: è stato un ottimo campo a mio dire. Una staff composta da ben 4 vecchi lupi. Gli obiettivi sono stati raggiunti quasi totalmente. Scarseggia la pista bianca se non realizzata da Don Stefano (Baloo) che con il suo fare scherzoso e simpatico è stato di grande aiuto. Bisognerà approfondire di più anche aspetti semplici della pista, ancora poco curati in particolare dai vecchi lupi più giovani. Ben giocato e con vero spirito lupetto il torno di wolfball. Alcune partite sono state arbitrate dai lupetti in prospettiva seconda stella, prova ben riuscita. Altamente scenografica la caccia dei cani rossi. Le attività ad essa correlate sono state articolate nel giusto modo grazie anche al buon numero di vecchi lupi presenti. All’inizio di settembre bisognerà verificare alcuni obiettivi, come lo spirito di servizio, in previsione del passaggio in Riparto dei lupi più anziani. Ben riuscito è stato il cambiamento di sestiglie ad inizio campo. I lupetti hanno superato bene un piccolo momento di crisi iniziale. I più anziani ed in particolare il nuovo capo sestiglia si sono subito calati nella parte e hanno guidato nel migliore dei modi la loro sestiglia. La buona conoscenza tra i lupetti e l’amicizia che li legava ha favorito ulteriormente questo cambiamento.

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Racconto FantasticoRacconto FantasticoRacconto FantasticoRacconto Fantastico Il doge di Venezia si presenta una mattina alle VdB dicendo che è necessario un aiuto da parte di qualcuno poiché a causa di una forte carestia il suo popolo è rimasto senza i beni di prima necessità. Casualmente è arrivato a Neirone e ha incontrato i lupetti. Ovviamente però ha bisogno di sottoporli a dure prove per capire se possono davvero dargli una mano. Il travestimento del doge è molto ricercato. Ha un mantello rosso sulle spalle tutto rifinito con cotone idrofilo sulla bordatura a simulare l'ermellino bianco e nero. Il cappello è dello stesso tessuto. Le attività che si svolgono giorno dopo giorno sono attività manuali e/o giochi a tema “repubbliche marinare” durante le quali i lupetti si confrontano. La presenza del doge è un appuntamento "fisso" delle VdB e quando si presenta ai bambini devono capire che è giunto il momento di "calarsi nella parte". E' consigliabile che questa figura sia ricoperta da un VL molto sveglio, simpatico e capace di coinvolgere tutti i lupetti. Ogni mattina all'alza Bandiera viene presentato un episodio su una delle 4 Repubbliche. Il racconto deve durare non più di tre minuti e cioè giusto il tempo che i lupetti delle sestiglie di servizio impiegano a realizzare i nodi piano e rete sulle bandiere. Attività manuali e/o giochi a tema: • Formine di pasta di pane con farina e acqua (tema marinaro). • costruzione delle bandiere di segnalazione con l’aiuto fornito soprattutto dal CdA. • Costellazioni : “carta delle stelle”. • Kim udito :“i rumori del cuoco di bordo”. • Kim di orientamento al buio nella stiva della nave. Per il CdA: attività aggiuntiva di saper accendere un fuoco in preparazione al Riparto dando sempre come filo conduttore dell’attività la necessità anche a bordo di una nave quella di dover cucinare per i marinai. Torneo rugby (girone di andata) e wolfball (girone di ritorno) con 4 squadre: • Repubblica di Genova • Repubblica di Pisa • Repubblica di Venezia • Repubblica di Amalfi

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Racconto Fantastico: Gioco SeraleRacconto Fantastico: Gioco SeraleRacconto Fantastico: Gioco SeraleRacconto Fantastico: Gioco Serale La serata conclusiva si apre con il doge che parla ai lupetti e dice di aver capito quanto son bravi e pronti i lupetti che ha davanti a se grazie al lavoro svolto nei giorni precedenti. Il doge annuncia quindi a tutti la sua decisione di intraprendere un viaggio commerciale in Oriente per poter così tornare con le stive piene di cibo da poter distribuire al suo popolo! Tuttavia mancano i fondi necessari per iniziare la campagna in Oriente e quindi non può fare altro che combattere contro i Turchi. Essi sono abitanti di zone molto vicine a Venezia ed hanno anche molti soldi che sicuramente potrebbero essere utili alla causa Veneziana una volta che i turchi fossero sottomessi. Entrano in scena i signori di Pisa,Genova e Amalfi. Il doge chiede loro di aiutarlo a conquistare il tesoro dei Turchi….ovviamente con l’aiuto dei lupetti divisi a squadre. Ad ogni squadra viene consegnato un salvadanaio nel quale i lupetti dovranno riporre i dobloni conquistati nella base dei turchi. Il terreno di gioco è delimitato da nastro rosso e la base dei Turchi è illuminata con lampade ad olio. Alcuni VV.LL., se i numeri lo consentono, dovrebbero rimanere e a controllo del gioco. Importante è che almeno un vecchio lupo chiami i lupetti in cerchio all’inizio dell’attività per permettere ai vecchi lupi travestiti di inscenare il prologo del grande gioco. Ai turchi basterà toccare i lupetti per eliminarli. I lupi presi al tocco dovranno ritornare alla propria città per avere indietro la vita.

Salvadanai 4 Repubbliche marinare

-Dipinti a mano da Federico-

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Serra Federico GE1 14

Terminato il gioco i lupetti dovranno tornare alle proprie basi e lì dovranno contare i propri denari. Vincerà la Repubblica Marinara che avrà raccolto il maggior numero di dobloni d’oro. Fine gioco: Fine gioco: Fine gioco: Fine gioco: con una bella scena di sconfitta i turchi vengono messi in fuga urlando loro di non presentarsi mai più dalle parti di Neirone per non subire ancora l’onta della sconfitta. Ed ecco che entra in scena il vascello del Doge!!..il Camioncino Porter di Wontolla tutto addobbato da vero vascello con sopra il Doge. Egli dall’alto della sua nave ringrazia e lupetti per l’aiuto datogli e in cambio dei soldi raccolti dona loro un carico di spezie molto particolari con cui preparare una calda tisana prima di andare a dormire…la camomilla, e alla squadra che più si è distinta regala inoltre un viaggio a bordo del suo vascello! Foto in alto: Foto in alto: Foto in alto: Foto in alto: il doge è a bordo del vascello. Accanto a lui il signore di Pisa (alla sua destra) e quello di Genova (alla sinistra).

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TESINA DI BRANCA LUPETTI: “Ambientazioni fantastiche alle VdB”

Serra Federico GE1 15

Foto sotto: Foto sotto: Foto sotto: Foto sotto: il Doge è a bordo del suo vascello con la squadra vincitrice.... Parti e travestimenti: Parti e travestimenti: Parti e travestimenti: Parti e travestimenti:

� Akela Ge 1. Doge di Venezia (vedi foto 2 ) � Bagheera Ge 1.Signore di Genova (vedi foto 2 - è alla sinistra del Doge) � Chil Ge1. Cavaliere Turco � Wontolla Ge 3. Marinaio “guidatore” del vascello del Doge � Bagheera Ge3. VV.LLl in servizio controllo e ordine lupetti � Kaa Ge3. Signore di Amalfi (vedi foto 3) � Chikai. Cavaliere Turco � Akela Arma di Taggia1. Signore di Pisa (vedi foto 2 - è alla destra del Doge) � Bagheera Arma di Taggia. Cavaliere Turco � Baloo Arma di Taggia. Vescovo “mediatore” � Messua e Faona. Paggi del Doge che servono la camomilla come premio!

Materiali utilizzatiMateriali utilizzatiMateriali utilizzatiMateriali utilizzati:

� carta crespa e tessuti di vario colore per le vesti del Doge e dei signori di Genova, Pisa e Amalfi.

� Telone marrone per realizzare la chiglia della nave ed uno azzurro per la vela realizzata anche con due bastoni lunghi 3 e 4 metri uniti al centro, cerchi colorare per simulare gli oblò della nave.

� Torce anti vento (2 per il veliero del doge + 6 alla base dei turchi) � Scotch da pacchi, puntine, fogli di carta bianca e spago.

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TESINA DI BRANCA LUPETTI: “Ambientazioni fantastiche alle VdB”

Serra Federico GE1 16

Da figura un bellissimo travestimento dal quale prendere

spunto per la realizzazione dei nostri travestimenti.

VdB 2004VdB 2004VdB 2004VdB 2004 (..le mie prime VdB da Akela!!)(..le mie prime VdB da Akela!!)(..le mie prime VdB da Akela!!)(..le mie prime VdB da Akela!!)

Il Branco e i Vecchi LupiIl Branco e i Vecchi LupiIl Branco e i Vecchi LupiIl Branco e i Vecchi Lupi Il branco Genova 1 è formato da tre VV.LL. e da 15 lupetti. La pista che si dovrà maggiormente approfondire sarà quella di prima stella dando spazio alle specialità poiché solo un lupetto passerà in Riparto e alla fine dell’anno diventerà lupo anziano! Gli altri Branchi partecipanti sono il nuovo nato Genova 2 “Roccia Azzurra” che può contare su 9 lupetti e 2 VV.LL. e l’ormai ben formato Branco di Arma di Taggia “Giglio Selvatico” che conta 6 lupetti e 2 VV.LL. Nel raccontare queste VdB non mi soffermerò sugli obiettivi generali del campo perché ho preferito invece dare spazio a considerazioni più specifiche sui giochi e i travestimenti realizzati. Introduzione Introduzione Introduzione Introduzione Il racconto su cui è stata improntata questa VdB è stato “l’isola del tesoro”di Robert Stivenson. Su di esso sono ambientate molte delle attività della giornata come ad esempio attività manuali e di gioco. Questo libro è scritto come se fosse un diario e quindi con focalizzazione esterna, si limita a raccontare quello che è successo senza avere un significato ben preciso. Tuttavia questo può essere diverso per ognuno di noi. Per esempio, anche se non sempre vero nella realtà, il significato profondo potrebbe essere che il bene trionfa sempre, come la giustizia, e il male è destinato a scomparire, anche se, a mio parere il bene e il male sono due cose soggettive. Nel nostro gioco i cattivi non dovranno mai essere odiati dai lupetti ma si dovrà fare capire al bambino con una morale indiretta la necessità di fare vincere il bene sul male. Il confronto, la conoscenza dei pregi e difetti e la battaglia finale lupetti- pirati sarà il momento nel quale il bene trionferà sul male.

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L’isola del TesoroL’isola del TesoroL’isola del TesoroL’isola del Tesoro di Robert Stevensondi Robert Stevensondi Robert Stevensondi Robert Stevenson

RiassuntoRiassuntoRiassuntoRiassunto Quando il vecchio capitano entrò nella locanda "Ammiraglio Benbow", decise che quella sarebbe stata la sua futura dimora. Da allora passò poco tempo perché egli cominciasse a fidarsi di Jim Hawkins, il figlio del padrone della locanda ; infatti diede a Jim l'incarico di avvertirlo se nella locanda fosse entrato un vecchio filibustiere con una gamba di legno. Quando però il capitano morì, la madre di Jim, che voleva essere pagata per la permanenza del capitano nella locanda, andò a rovistare tra la roba dell'uomo, trovando oltre ai suoi soldi, una mappa. Ma Jim sentì che un uomo cieco che, aveva incontrato qualche giorno prima e da cui era stato minacciato, scappò con sua madre. Infatti poco dopo alcuni uomini arrivarono alla locanda e la misero a soqquadro per cercare la mappa. Jim e sua madre riuscirono a scappare grazie all'aiuto di alcuni uomini e vennero portati dal conte Trelavney e dal dottor Livesey. Questi osservarono la mappa e decisero che sarebbero partiti alla ricerca dell'isola del tesoro. In poco tempo la spedizione fu preparata: fu trovata la nave, la Hispaniola e grazie all'aiuto del cuoco di bordo, Long John Silver, l'equipaggio venne trovato con facilità. Il viaggio di andata avvenne senza difficoltà, ma a pochi giorni dall'arrivo, Jim scoprì che gran parte dell'equipaggio, capitanata da Silver, stava complottando l'ammutinamento per tenere per se stessi tutto il tesoro. Subito andò ad avvertire Il conte e il dottore che assieme al capitano Smollet, quando furono sbarcati a terra, costruirono un fortino di legno dove

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trasportarono in fretta tutto il possibile. Intanto Jim, che era sbarcato a terra con Silver, scappò via e trovò sull'isola un uomo di nome Ben Gunn che era rimasto per tre anni da solo sull'isola. I due andarono al forte e dopo aver sostenuto una serie di battaglie con gli ammutinati, il ragazzo decise di esplorare l'isola da solo. Trovò così la canoa costruita da Ben Gunn con la quale andò sulla Hispaniola e dopo aver lottato con un uomo se ne impadronì. Dopo averla abbandonata in una baia tornò al forte. Al suo ritorno però trovò il fortino occupato dagli ammutinati. Il giorno dopo cominciarono da parte loro le ricerche del tesoro grazie alla mappa che avevano scambiato con il conte per il forte per un po' di provviste. Ma arrivati sul posto videro che il tesoro era già stato dissotterrato e portato via ; allora gli uomini di Silver si adirarono con il loro capitano che si mise vicino a Jim. Intanto era arrivato il dottore che sparò contro i rivoltosi. Silver, il ragazzo e gli altri superstiti allora seguirono il dottore che li portò nella grotta di Ben Gunn dove scoprirono che il tesoro era stato dissepolto da Ben e portato li. Dopo aver lasciato gli ammutinati, la Hispaniola salpò carica d'oro. Al primo porto però Silver scappò e nessuno seppe più niente di lui. Rapporto tra favola e intreccioRapporto tra favola e intreccioRapporto tra favola e intreccioRapporto tra favola e intreccio Il testo ha una struttura fabulare; infatti il racconto segue una linea del tempo precisa; soltanto all'inizio il protagonista ricorda tutta la sua avventura. I personaggi del racconto

• Jim- Wontolla GE2 : Jim Hawkins è il protagonista del racconto ma potrebbe essere anche definito un aiutante perché spesso il conte, il dottore, il capitano e tutti i loro uomini si sono salvati grazie a lui.

• Il vecchio capitano-Akela Arma T.: Il vecchio capitano è un aiutante del protagonista perché gli permette di trovare la mappa del tesoro. Il vecchio capitano usa il discorso diretto legato e il discorso diretto libero. Questo discorso evidenzia in lui la sfrontatezza.

• Il cieco e i suoi compagniò- Hati GE2 e Mang GE2: Il cieco e i suoi compagni sono i primi antagonisti di Jim.

• Il conte Trelavney-Bagheera Arma T.: Il conte Trelavney è l'aiutante di Jim perché prepara la spedizione che lo porterà sull'isola del tesoro. Il conte parla con il discorso diretto che lo rende un uomo importante e sicuro di se.

• Il dottor Livesey-Fratel Bigio GE1: Il dottor Livesey è l'aiutante del protagonista perché durante il racconto gli salva spesso la vita. Inoltre è l'aiutante

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di alcuni personaggi come il vecchio comandante che salva dalla morte per aver bevuto troppo rum. Parla con il discorso diretto per esprimere meglio la sua competenza.

• Il capitano Smollet-Akela GE1: Il capitano Smollet è uno degli aiutanti di Jim perché si schiera con il conte Trelavney e quindi anche con il ragazzo.

• Long John Silver Akela GE2 è il cuoco di bordo. Imbarcandosi sulla nave del

conte Trelavney, trova l'occasione per impadronirsi del tesoro del capitano flint. Essendo apparentemente un uomo senza scrupoli progetta di impadronirsi della nave e uccidere tutti quelli che non sono dalla sua parte. Anche se all'inizio si presenta come l'antagonista di Jim, diventa in seguito un aiutante. Infatti dopo che Jim viene catturato dall'equipaggio, viene salvato da una morte sicura solo grazie a Silver, che convince i suoi compagni a non fargli del male: "Io salverò la tua vita (se mi riesce) da loro. Ma bada bene Jim, pari e patta, tu devi salvare Long John dal penzolare". Alla fine però Jim diventa il suo aiutante perché mentre l'uomo si sta battendo con il resto dei suoi compagni, prende Jim vicino a se per salvarlo dalla morte. Così quando il dottore arriva per uccidere gli ammutinati, non spara a Silver per paura di colpire Jim: "Ah - disse Silver - è stata per me una fortuna che ci fosse lì Hawkins; voi dottore avreste lasciato fare a pezzi il vecchio John senza dargli nemmeno un pensiero. Si può dire che silver abbia tante personalità. Infatti è un capo spietato ma anche un amico fedele e sincero per chi riesca a conquistare la sua fiducia. Inoltre è anche un uomo fedele. Infatti dopo essere scappato dalla nave, durante il viaggio di ritorno, torna dalla sua donna, una donna di colore che ha lasciato per alcuni motivi parecchi anni addietro. Questo personaggio parla con il discorso diretto che gli serve per delineare la sua asprezza e la sua forza d'animo".

Il tempo del raccontoIl tempo del raccontoIl tempo del raccontoIl tempo del racconto Il racconto si svolge nel XVIII secolo ma non ci sono informazioni nel testo che fanno capire l'anno preciso. Dalle informazioni che il testo ci dà non si potrebbe capire quanto dura la vicenda ma si può intuire che dalla partenza della nave al suo ritorno sia passato un anno o poco più. Non si può però capire quanto sia durata la permanenza del vecchio capitano nella taverna di Jim. Il tempo racconto non è manipolato quasi mai. E' dilatato soltanto "ristretto" alcune volte quando il vecchio capitano si trova nella locanda.

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Gli elementi della favolaGli elementi della favolaGli elementi della favolaGli elementi della favola In questo racconto sono presenti molti degli elementi della favola. Infatti è presente un protagonista, Jim, un antagonista, Silver, alcuni aiutanti del protagonista, tra cui il dottor Livesey e il conte Trelavney, e alcuni aiutanti dell'antagonista, cioè il gruppo degli ammutinati. Ci sono vari esordi, che fanno cambiare drasticamente lo svolgersi del racconto tra cui l'arrivo del vecchio capitano alla locanda di Jim, che pone le basi del racconto, il ritrovamento della mappa, senza il quale non sarebbe stata organizzata la spedizione e quindi l'avventura di Jim e la scoperta del complotto da parte di Jim, che apre una possibilità di salvezza dalla morte sicura e inaspettata dei più alti membri dell'equipaggio. Le peripezie avvengono tra un esordio e l'altro tra cui sono presenti la permanenza del vecchio capitano nella locanda e la ricerca del tesoro da parte dell'equipaggio. C'è anche un lieto fine perché Jim riesce infine a tornare a casa sano e salvo con il tesoro. Analisi di una descrizione di spazioAnalisi di una descrizione di spazioAnalisi di una descrizione di spazioAnalisi di una descrizione di spazio "Boschi grigiastri coprivano gran parte della sua superficie. Questa tinta uniforme, veramente, era interrotta da strisce di sabbia gialla nelle zone più basse e da numerosi alberi di alto fusto della famiglia dei pini, che soverchiavano quegli altri, alcuni isolati, altri a gruppi, ma la tinta generale rimaneva uniforme e tetra. I monti si ergevano chiari al di sopra della vegetazione, in torrioni di roccia nuda. Avevano tutti forme bizzarre, e il Cannocchiale che era di tre quattrocento piedi più alto dell'isola, appariva altresì il più strano di conformazione, perché saliva a strapiombo su ogni lato, per poi spianarsi all'improvviso in cima, come piedistallo che aspetti una statua". Questa descrizione rappresenta in maniera sintetica ma accurata l'isola del tesoro vista da lontano dal narratore, cioè Jim. Grazie ad alcune espressioni l'autore ci fa comprendere che per Jim quest'isola si presenta come un ambiente tetro e pieno di pericoli: "tetra e uniforme, avevano tutte forme bizzarre, boschi grigiastri". L'isola viene rappresentata così sinistra e oscura perché Jim sa che dopo lo sbarco dovrà lottare contro l'equipaggio ammutinato e quindi non riesce a cogliere gli aspetti positivi dell'isola lasciando così spazio a quelli più negativi. L'isola del tesoro sembra qualcosa di strano, di completamente diverso dal solito, qualcosa che il narratore non ha mai visto prima: "Avevano tutte forme bizzarre". Jim vede l'isola anche come qualcosa di familiare; infatti paragona un monte che si erge su questa al piedistallo di una statua, e cioè come un qualcosa che appartiene alla sua epoca, e non all'isola dove sembra che il tempo si sia fermato.

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Attività manuali e/o giochi a tema: • Costruzione del fossile di dinosauso con colla vinilica, sabbia, carta

igienica,acqua e scotch. • “la sabbia dei Caraibi” con bottigliette dei succhi di frutta in vetro, sabbia e

tempere per colorare la sabbia. • “la bussola del Pirata”con cartoncino colorato, colla, puntine e un bastoncino per

bloccare la girandola. • Origami di carta (barca di carta, balena ecc..). • Giochi d’acqua a tema pirati l’ultimo pomeriggio durante i lavaggi

Ogni giorno è stato inoltre realizzato il “diario di Bordo” dai lupetti. Una sestiglia a turno descriveva la giornata riportando le proprie considerazioni e commenti su un cartellone precedentemente preparato dai VV.LL. ben colorato e rappresentante il libro di Bordo del vascello dei pirati. A mio parere è stata un ottima attività nella quale i lupi si son potuti confrontare e han dovuto usare la propria fantasia per non riportare notizie già scritte dagli altri. Ho notato che questo diario li ha colpiti molto: non sono mancati disegni, riassunti dei tornei, descrizioni di giochi e commentini personali!! Travestimenti: Travestimenti: Travestimenti: Travestimenti: in questa parte dedico tempo a descrivere i travestimenti da noi realizzati. Non è necessario impiegare un tempo eccessivamente lungo alla realizzazione ma l’importante è invece che l’attività sia sempre ben strutturata e cioè che non vi siano tempi morti, che i lupetti possano seguire un filo logico dell’attività che stiamo proponendo e che tutti possano divertirsi e siano coinvolti per quanto possibile nel nostro grande gioco.

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Alle nostre VdB 2004 è stato possibile impiegare tempo nella realizzazione dei travestimenti e della scenografia poiché eravamo 8 VV.LL. contando anche sui nostri “audaci” cambusieri. Il giorno o anzi i giorni prima del gioco a tema fantastico è importante, a mio parere, ottimizzare i tempi. Tutti i VV.LL. devono essere impegnati a tempo pieno: se alcuni stanno realizzando attività con i lupetti è importante che gli altri siano impegnati alla realizzazione dei costumi. Mi preme dire che i travestimenti sono “un di più”…è meglio un gioco ben organizzato e con travestimenti magari “alla buona” che un gioco poco organizzato e mal strutturato perché i VV.LL. per proprio diletto personale han preferito dedicare tempo ai costumi…è pertanto importantissimo utilizzare solo i tempi liberi (..se in prima branca possono esistere..) e non quelli che si dovrebbero dedicare ad attività di formazione lupetto. Abbigliamento: Abbigliamento: Abbigliamento: Abbigliamento: L'abbigliamento di un vero Pirata lascia molto spazio alla fantasia, pantaloni neri e giè, stivaloni e camicia bianca, possono essere variati con mantelli e cappe... magliette a righe e sandali ere variati con mantelli e cappe... magliette a righe e sandali

� Il Cappello è sempre nero, con decorazioni diverse, può essere in breve tempo, con effetti davvero eleganti. Ritagliando la base da un cartonicino bristol della dimensione 50 x 60 centimetri, si ottiene la forma tradizionale, sulla quale e si possono inserire le decorazioni ed applicare bordi di vario genere

� Il gilè può essere realizzato decorandone uno con dei ritagli di stoffa, ma non bisogna dimenticare gli accessori, l'uncino, la benda sull'occhio e... i gioielli

� La bandana può essere di colori diversi, va annodata a di lato sulla testa, anche se alcuni preferiscono portarla legata al collo.

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� Il vessillo è un simbolo riconosciuto da tutti sulla nave pirata: un tempo era nero come le vele dei vascelli, per mettere paura alle navi che i Pirati st

Scenografia e oggetti di scena:Scenografia e oggetti di scena:Scenografia e oggetti di scena:Scenografia e oggetti di scena:

� Il tesoro è il simbolo più importante della caccia!..da curare nei particolari! È stato realizzato con due scatole di cartone pitturate con colore dorato. L’intero è stato ricoperto con stoffa rossa e il forziere riempito con dobloni di vetro colorato. Importante è fare una buona presentazione del tesoro, una volta ritrovato, perché è l’obbiettivo che “fa gola” a qualsiasi pirata che si rispetti!!

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� Le armi: sciabole, moschetti e pistole. Sono il “sogno”dei lupetti. Durante tutta

l’attività ho notato che i loro occhi si illuminavano guardando i pirati. Noi abbiamo realizzato anche delle piccole spade che sono state distribuite ai lupetti la sera del grande gioco!

� La palma e il cannone: sono state il fiore all’occhiello della

nostra scenografia. La palma è stata realizzata con un tubo di cartone alto 2 metri rivestito con carta crespa marrone e cordino intrecciato a simulare la corteccia, le foglie in cartone e carta verde e la noce di cocco con carta di giornale e carta crespa marrone!

� L’uncino dei pirati : è un particolare che fa sognare i lupetti!facile da realizzare con carta stagnola e una gruccia da abiti a fare la struttura dell’uncino.

Il cannone è stato costruito con una scatola di cartone 60x60x60 cm pitturata di colore dorato. Le ruote sono state realizzate con due coperchi da pentolone per la pasta di diametro 60 cm. La bocca del cannone con cartone e stupendo è stato anche realizzare la fiammella e la miccia di accensione con un cerino da processione. (nella foto il cannone e sullo sfondo il forziere e la palma dell’isola del tesoro dopo l’assalto finale dei lupetti-pirati)

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“L'azione del romanzo si svolge nel Settecento, in un paesino marittimo d'Inghilterra

dove vivono il giovane Jim Hawkins e la madre, proprietaria della locanda Ammiraglio Benbow”

Grande Gioco finale:Grande Gioco finale:Grande Gioco finale:Grande Gioco finale: terminato il fuoco serale i lupetti sono stati mandati a letto ma mentre stavano salendo le scale che li riportava alle proprie tane si sono sentiti rumori provenire dalla taverna… Seduti davanti al fuoco della locanda vi erano i quattro pirati o meglio gli spiriti dei quattro pirati!! Stavano brindando davanti ad un buon brendy per festeggiare la loro ricchezza. I pirati raccontano ai lupetti di aver finalmente ritrovato il tesoro e di averlo nascosto su di un isola e solo chi avrebbe ritrovato la loro carta avrebbe potuto trovare il tesoro! La loro festa viene interrotta però da alcuni rumori che provengono dal corridoio della casa. Una voce ( Long John Silver) li intima a prendere tutte le loro cose e a scappare lontani. Nel trambusto per fuggire i quattro pirati si sono dimenticati i pezzi della loro mappa che, ricostruita dai lupetti, permette di andare alla conquista del tanto sospirato tesoro. Al di fuori della casa viene organizzata una scena nella quale i lupetti incontrano alcuni personaggi che li guideranno nella loro avventura divisi a squadre. Il vecchio capitano, il conte Trelavney, il dottor Livesey e il capitano Smollet decidono di aiutare Jim a ritrovare il tesoro.Ogni sestiglia seguirà un personaggio.

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Il gioco è articolato in due fasi:

1. avvicinamento all’isola e osservazione dei pirati nel buio della notte. 2. assalto finale con presa al tocco da parte dei pirati.

Nb: è stato molto importante illuminare bene il campo nella seconda parte del gioco. Altro consiglio è quello di realizzare l’attività in uno spazio aperto in modo da evitare eventuali infortuni nel caso i lupetti correndo nella penombra della sera possano farsi male. Avvicinamento all’isola e osservazione dei pirati nel buio della notte.Avvicinamento all’isola e osservazione dei pirati nel buio della notte.Avvicinamento all’isola e osservazione dei pirati nel buio della notte.Avvicinamento all’isola e osservazione dei pirati nel buio della notte. È un gioco di osservazione e avvicinamento silenzioso al luogo del tesoro. Molto importante è creare l’atmosfera giusta da parte dei VV.LL. che conducono le diverse squadre. Giunti in una radura poco distante dall’isola i lupetti devono comunicare al capo squadra ciò che sta succedendo nel luogo del tesoro. I pirati ammutinati sull’isola devono fare finta di svolgere attività ben visibili anche a decine di metri come preparare una cena mettendo ben in vista mestolo e pentolone, brindare con calici rovesciando il contenuto dei bicchieri, usare la pala e togliere della terra come a simulare il ritrovamento del tesoro ecc…

Assalto finale con presa al tocco da parte dei pirati.Assalto finale con presa al tocco da parte dei pirati.Assalto finale con presa al tocco da parte dei pirati.Assalto finale con presa al tocco da parte dei pirati. I lupetti si organizzano nei propri punti di osservazione. Le cinque squadre devono assalire l’isola del tesoro sulla quale sono rifugiati i pirati. Il vecchio capitano, il conte Tralavney, il dottor Livesey, il capitano Smollet e Jim devono condurre le proprie squadre alla conquista del tesoro. Ogni capo squadra deve caricare la sua ciurma con un canto ed esortare i suoi con urla di gioia dell’imminente vittoria. Molto importante è tenere alto il morale dei lupetti più piccoli che potrebbero spaventarsi a giocare nella penombra della notte. Il gioco è organizzato con presa al tocco da parte dei pirati dell’isola. Chi dei lupetti viene preso deve ritornare alla sua base dove riceve la nuova vita da parte del capo squadra. Vince la squadra che riesce a far entrare nella base un proprio componente che avrà così l’onore di tenere il tesoro. Il gioco termina con il fuggi fuggi generale dei pirati dell’isola che promettono con urla di sfida di ritornare un giorno per riprendersi il tanto amato tesoro!!

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Urla di gioia dei capi squadra e dei lupetti devono fare da contorno alla fine del gioco! Infine viene premiato davanti a tutti con una stretta di mano di Jim molto calorosa il lupetto che è riuscito ad entrare sull’isola per primo È Jim stesso che cerca di sottolineare l’importanza di un gesto così tanto coraggioso. Infine Jim e i suoi amici salutano tutti i branchi ringraziandoli per l’aiuto dato loro. Ci sarà sicuramente un giorno nel quale avrà bisogno nuovamente di una mano e allora, ricordandosi di questa sera di battaglia, gli verranno in mente questi lupetti e non esiterà a tornare a Deversi per richiedere il loro aiuto!! Tra urla di gioia e applausi termina il nostro gioco serale… …e per finire: …e per finire: …e per finire: …e per finire: riporto qui sotto le considerazioni dei lupetti a proposito delle attività proposte. Tutto, come già detto, veniva pubblicato nel diario di bordo. Io ho tenuto l’originale dei loro pensieri e li presento nello stesso modo di come sono scritti. Molto bello è stato notare come i lupetti avessero raggiunto gli obiettivi che noi vecchi lupi ci eravamo prefissati. I pensieri venivano scritti a proposito di attività riguardanti principalmente “l’isola del tesoro” (attività di mani abili,tornei e grande gioco). Roberto (Branco Arcobaleno): “..il sole sorgeva fra le chiome degli alberi sulle vette che circondavano Deversy. Già alle 7.40 eravamo fuori a fare ginnastica. Dopo siamo andati a fare colazione e alla fine ci siamo messi in pelliccia per l’alzabandiera dove cè stato un bel racconto quello di Akela2 . Alla fine abbiamo cantato l’inno d’Italia. alla fine ogni branco faceva dei giochi, dopo ci siamo riuniti tutti e tre i branchi per il gioco delle olimpiadi di Deversy, il gioco era la lippa. Alla fine ci sono state le premiazioni degli junior e dei segnor. È stata una bella mattina” Daniele (Branco Arcobaleno):” oggi abbiamo costruito, con l’aiuto di Akela Arma una barchetta. Akela un pezzo di polistirolo da fare la base della barchetta,poi ci ha dato un foglio quadrato e ci abbiamo disegnato sopra. Dopo ci ha dato due stuzzicadenti grandi, poi gli abbiamo attaccati insieme alla vela (foglio quadrato). L’abbiamo messa sull’acqua poi siamo andati a metterla in camera”. Gianluca ( Branco Arcobaleno) : “ torneo 3 isole. Alla prima partita di oggi di roverino si sono scontrate kawai e malakawi finita 2 a 2 in cui io ero l’arbitro. Per la specialità di giocatore di squadra. In cui ho dovuto intervenire molto per nervosismo (penso) però mi sono divertito tanto ha fare l’arbitro”. Anonimo ( Arma di Taggia):”torneo 3 isole. Oggi abbiamo fatto un torneo, il gioco consisteva: bisognava al massimo fare tre passi, i portiere erano dall’altra parte apposta e avevano in mano un bastone invece i giocatori in campo dovevano cercare di lanciare, in questo modo si faceva punto. Le squadre erano tre: malakai, kawai, wai. Io ero nella squadra malakai. Quel giorno abbiamo fatto malakai, e kawai abbiamo fino in pareggio 2-2 doppietta mia e doppietta di Davide che è un mio amico”.

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Anonimo ( branco Arcobaleno):“giornale di Bordo. La cosa che oggi mi è piaciuta di più è quando i vecchi lupi ci hanno portato sul campetto dove ci hanno fatto fare un gioco. Nel gioco c’era la squadra “floc”, io ero nella squadra “flik”. Una delle squadre si disponeva sparsa nel campo, l’altra si metteva in fila, all’esterno del campo, che era delimitato da una corda, la squadra che stava in campo doveva colpire con una palla i lupetti che stavano all’esterno del campo, i quali nel frattempo dovevano fare un percorso, dove avrebbero trovato delle basi in cui dovevano superare delle prove, che dovevano riconoscere delle figure del libro della giungla, dovevano fare dei salti con la corda con l’entrata, dovevano fare dei nodi, poi dovevano dire le massime del lupetto”. ConclusioniConclusioniConclusioniConclusioni In questo mio raccontare ho riportato spesso considerazioni personali che sono state dettate dalla mia esperienza. Le attività sono state proposte alle VdB che, a detta di tutti i VV.LL., sono riuscite molto bene. I giochi e tutto quel che ho raccontato è stato costruito secondo le necessità del mio branco ma son fiducioso che si possa costruire comunque qualcosa di buono prendendo spunto dal mio racconto. Gli obiettivi che ci siamo prefissati in entrambe le VdB son stati quasi del tutto raggiunti. Da curare in particolar modo sono la pista bianca (importantissima!!) e la pista rossa. È ovvio che non si può dire di aver fatto tutto al 100 % ma sicuramente abbiamo messo anima e corpo in quel che stavamo facendo. Lo scoutismo ci aiuta a crescere anche attraverso le fatiche e le energie che “perdiamo” per svolgere un servizio per quanto possibile buono. Ho notato che tutti i vecchi lupi che han partecipato alla realizzazione dei costumi e delle attività erano spinti da una fantasia interminabile. Ogni mente era un fiume di idee, c’era chi proponeva travestimenti, oggetti, varianti ai giochi e quant’altro potesse servire per un’ottima attività! Un ringraziamento particolare lo devo rivolgere al mio Akela Gianluca che tanto mi ha insegnato,ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto in tutti questi anni, ai miei vecchi Akela che mi hanno fatto amare la vita di Branco tanto da pensare di dedicare la mia al lupettismo un giorno diventato grande, e a tutti gli Akela e i VV.LL. che han partecipato con me alla realizzazione di queste attività e mi hanno dato spunto per la tesina di Branca Lupetti. Ed infine vorrei ringraziare i tanti lupetti che hanno fatto parte del Branco in questi anni. I loro sguardi, i loro sorrisi e la loro ingenuità mi hanno sempre spinto a fare del mio meglio. Spero che anche loro un giorno possano avere gli stessi ed indimenticabili ricordi del trascorso in Branco che io porto nel mio cuore.

“…è ora di mettersi nuovamente in caccia!”

-Federico-


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