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Associazioni Senza Fini di Lucro: ANNO XXXI - Numero 1 ... · pella della Adorazione Eucaristica...

Date post: 16-Feb-2019
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Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Genova” ANNO XXXI - Numero 1 GENNAIO - FEBBRAIO 2018 Periodico dell’Opera Diocesana “VILLAGGIO DEL RAGAZZO” www.villaggio.org - e mail: [email protected] è entrata in vigore il 31 gennaio la Legge n. 219 del 22 dicembre 2017: “Norme in materia di consenso informato e di disposi- zioni anticipate di trattamento”. Leggendo il testo sembra tutto bello a partire da quanto si recita all’art. 1: «La presente legge (nel rispetto dei principi di cui agli arti- coli 2, 13 e 32 della Costituzione e degli articoli 1, 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea), tutela il diritto alla vi- ta, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona e stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o pro- seguito se privo del consenso libero e informato della persona interes- sata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge». Il fine è positivo, controverse e discutibili alcune norme deliberate. Soprattutto in ambito cattolico, molte sono le riserve, le contesta- zioni e le criticità evidenziate. Non è la prima volta che una nuova legge sotto un titolo accattivante nasconde possibilità per noi inac- cettabili: «Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interru- D. A. T. ???
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Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Genova”ANNO XXXI - Numero 1 GENNAIO - FEBBRAIO 2018

Periodico dell’Opera Diocesana “VILLAGGIO DEL RAGAZZO”www.villaggio.org - e mail: [email protected]

è entrata in vigore il 31 gennaio la Legge n. 219 del 22 dicembre2017: “Norme in materia di consenso informato e di disposi-zioni anticipate di trattamento”.Leggendo il testo sembra tutto bello a partire da quanto si recitaall’art. 1: «La presente legge (nel rispetto dei principi di cui agli arti-coli 2, 13 e 32 della Costituzione e degli articoli 1, 2 e 3 della Carta

dei diritti fondamentali dell’Unione Europea), tutela il diritto alla vi-ta, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona estabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o pro-seguito se privo del consenso libero e informato della persona interes-sata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge».Il fine è positivo, controverse e discutibili alcune norme deliberate.Soprattutto in ambito cattolico, molte sono le riserve, le contesta-zioni e le criticità evidenziate. Non è la prima volta che una nuovalegge sotto un titolo accattivante nasconde possibilità per noi inac-cettabili: «Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interru-

D. A. T.

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zione volontaria della gravidanza» così si presenta la Legge del1978 che di fatto legalizza ampiamente l’aborto.Rileviamo i punti contestati da più parti:- il medico, che collabora alle scelte del paziente, ma poi deve ese-guire le disposizioni prese, qualunque siano;- il mancato riconoscimento dell’obiezione di coscienza per i me-dici;- la definizione della nutrizione e della idratazione “artificiali” qua-li trattamenti sanitari. Cibo e acqua, sostegni indispensabili allavita, vengono parificati a trattamenti medici e dunque potranno es-sere interrotti;- l’estensione della disciplina alle strutture sanitarie non statali,che di fatto vincolerebbero le strutture sanitarie, ad esempio diispirazione cristiana, ma non solo, ad eseguire trattamenti contrariai propri principi etici;- la disciplina per i minori e per gli incapaci che conferisce enormepotere decisionale ai genitori, al tutore e la giudice;- la disciplina della revoca della disposizione, impossibile per gli in-capaci: la “disposizione” data anni prima (in un contesto del tuttodiverso) da chi poi dovesse aver cambiato idea ma divenuto inco-sciente, vincola il medico;Vogliamo sperare che la legge sia migliorabile per una maggioregiustizia a vantaggio di tutti i cittadini.C’è chi sente odore di eutanasia incipiente e chi è insoddisfatto per-ché voleva una ulteriore permissività per le scelte personali. E civiene pure il sospetto, terribile, che allo Stato interessi di più ri-sparmiare sulle cure che prendersi cura dei malati gravi.è certo che ciascuno di noi ha dovuto o dovrà affrontare, per sé oi suoi cari, situazioni delicate di sofferenza acuta o prolungata.Nessuno di noi può sfuggire al confronto con il dolore e la morte.Per i cristiani anzi si arriva in quei momenti al culmine della fecon-

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dità dell’esistenza in unione alCristo crocifisso. E da qui deri-vano le convinzioni sulla inalie-nabile dignità umana da valo-rizzare e proteggere ad ogni co-sto, in primis con la prossimitàconcreta a chi soffre; insoppor-tabile diventa il dolore di chi èlasciato solo. Possa la promulgazione dellalegge invitarci alla consapevo-lezza su queste tematiche, allariflessione profonda, evitandole scorciatoie di disposizionidettate dalla paura della soffe-renza, dalla presunzione di es-sere padroni della nostra vita,dalla velleità di decidere se equando l’esistenza è degna diproseguimento. Ritengo che vi sia umanitàsull’evitare l’accanimento te-rapeutico e sul ricorrere allecure palliative con una effica-ce terapia del dolore; confron-tiamoci a viso aperto su tutto ilresto per fare scelte davvero li-bere perché corrispondenti alvero bene della persona uma-na.

prete Rinaldo

UN DONO GRADITO

Una bellissima tovaglia finemente ricamata a ma-no dalla Sig.ra Emanuela Leonessa di San Biagio(PG) è stata donata da Gabriella Bairo per la Cap-pella della Adorazione Eucaristica delle "LampadeArdenti", gli adoratori di ogni notte presso il Cen-tro Benedetto Acquarone.

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ATTREZZATURE DONATEI militari della Guardia di Finanza del Comando pro-vinciale di Genova, nell’ambito del controllo del terri-torio finalizzato al contrasto dei fenomeni di evasionefiscale e concorrenza sleale, hanno concluso un’indagi-ne che ha permesso di individuare un’officina di ripa-razioni d’auto abusiva. Di conseguenza, sono state se-questrate le attrezzature utilizzate nella stessa, attrezza-ture che, in virtù dell’Ordinanza disposta dalla Came-ra di Commercio Industria Artigianato e Agricolturadi Genova, che recita di devolvere il materiale seque-strato a un Istituto, la Guardia di Finanza - Brigata diRapallo ha individuato come destinatario il Villaggiodel Ragazzo. Il 13 dicembre 2017, quindi, ci è statoufficialmente consegnato il materiale, che sarà di gran-de utilità per i nostri alunni dei Corsi triennali di Istru-zione e Formazione Professionale dell’area meccanica.Si ringrazia la Guardia di Finanza del Comando Pro-vinciale di Genova e la Brigata di Rapallo per la grandeprofessionalità, disponibilità e attenzione dimostrate. 33

e molto sofisticati ma con po-tenzialità illimitate se program-mate e gestite a dovere; altroche mastro Geppetto. Nei pros-simi anni andranno a lavorare inativi digitali. Come possiamoimmaginare un lavoro, un’atti-vità senza il PC? Senza dimenticare le caratteri-stiche personali. Molto rilevantiper un imprenditore sono la ca-pacità di mettersi in contattocon l’altro, il collega, il superio-re cui vanno riportati i dati la-vorativi del giorno. Il sapersiporre in situazione, l’essere cu-rati nell’aspetto, il rispetto ver-so le persone e le cose, unabuona manualità, la disponibi-lità e la flessibilità sono tuttiaspetti importanti e che risulta-no vincenti.

(continua)

Alessandro Rio

Negli ultimi 10 anni il mondo del lavoro è notevolmente cambiato:le aziende sempre di più chiedono al proprio personale “flessibili-tà”, cioè la capacità di adattarsi alle esigenze produttive. Un giova-ne che oggi entra nel mondo del lavoro non può e non deve piùpensare solo al posto fisso. Deve mettere in conto di cambiare spes-so lavoro e mettersi costantemente in ricerca accettando contrattitemporanei. In condizioni ottimali di mercato del lavoro (impieghisempre a disposizione) l’idea potrebbe sembrare persino diverten-te: cambiare ogni tanto è stimolante, il rimettersi in gioco rendecreativi, capaci di decisioni, reattivi e costringe a riadattarsi. Oggiè meglio attrezzarsi sia a livello culturale sia a livello operativo perfronteggiare la quotidiana realtà del posto precario. I dati Istat re-centi parlano del 90 su 100 di contratti a tempo determinato e soloil restante 10% a tempo indeterminato. Questo è il lavoro di oggie il giovane di oggi, per destreggiarsi nel mondo del lavoro, devepuntare sia sulle competenze di base sia sulle competenze trasver-sali che ha maturato. Gli deve essere chiaro che un uso correttodella lingua italiana e la conoscenza delle lingue straniere ormaisono imprescindibili in ogni mestiere. Altro requisito è il saper utilizzare il PC, con i suoi programmi dibase, e tutti gli altri device che oggi la tecnologia mette a disposi-zione: smartphone, tablet, phablet, ecc. Alcune falegnamerie esempre più aziende meccaniche ci chiedono giovani a cui insegna-re l’utilizzo di macchinari a controllo numerico dai costi esorbitanti

Per un posto nel mondo

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Il presepe allestito nell’atrio della scuola primaria e secondaria delVillaggio è stato preparato dagli alunni della classe IV della scuolaprimaria che, entusiasti del progetto, si sono attivati a portare tuttol’occorrente che sarebbe servito per la realizzazione. I personaggipiù importati sono stati creati con i rotolini di cartone, inizialmentedipingendone il viso con le tempere e poi rivestendoli con la cartacrespa. Con la stessa, sono stati realizzati i copricapi e i mantelli ri-finiti poi con nastrini di stoffa, retine, spaghi, brillantini ecc. Ad al-cuni contadini sono stati incollati sulle teste delle ceste fatte col

cartoncino, con dentro il mais, il riso, la frutta e i panni lavati al fiu-me. Le pecorelle invece sono state fatte con il cotone e gli stuzzica-denti al posto delle zampe. Per la capanna so no state usate le cor-tecce di albero. Il muschio delimitava i pascoli e la ghiaia segnavail sentiero che porta a Gesù. La realizzazione del lavoro è stata pos-sibile grazie alla disponibilità delle maestre Brignole e Iannone, chehanno permesso agli alunni, pochi per volta, di assentarsi dalle lorolezioni. L’ insegnante Brignole ha anche aiutato a decorare e rifinire

Presepe fai da te anzi da noi

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alcuni elementi. Anche le colla-boratrici Marta e Simona han-no dato consigli preziosi perrenderlo più bello. Fare il prese-pe quindi è stato un modo percollaborare tutti insieme al Mi-stero del Natale! Allestirlo nelluogo che abitualmente si attra-versa per andare e uscire dascuola, fa venire in mente il Sal-mo 120,8 che recita così: “Il Si-gnore veglierà su di te, quan-do esci e quando entri”. QuelBambinello conferma la suapresenza costante nella vita ditutti. Per ultimo, ma non menoimportante: preparare il prese-pe in un luogo di passaggio, vi-sibile da tanti, induce ad una ri-flessione più profonda del Na-tale, che non è la festa di BabboNatale, né dei regali e né delleabbuffate, ma è far posto a Ge-sù nel cuore e nella propria vi-ta, anche nella scuola, perchéun Natale senza Gesù, come haricordato Papa Francesco, è unafesta vuota e senza significato.

maestra Tiziana

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Il 5 gennaio scorso, presso il teatrino del Centro Acquarone, c’è statol’ormai consueto arrivo della Befana, che ha offerto doni ai bambiniospiti del Centro e ai figli del personale del Villaggio del Ragazzo.Questo evento, come negli anni scorsi, ha voluto significare uno spa-zio di condivisione tra il Villaggio e gli utenti, le famiglie di questi equelle degli operatori, che con il loro lavoro permettono ogni giornol’esistenza stessa dei servizi.

VIVA LA BEFANA!

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Il Villaggio del Ragazzo, con grande soddisfazione, ricorda che damercoledì 15 novembre 2017, presso il Dormitorio per Senza Di-mora “Maria Teresa Buzzone” del Centro Franco Chiarella è par-tita un’importante collaborazione con i Medici di Medicina Gene-rale e i giovani della Continuità Assistenziale (Guardia Medica) delnostro territorio.La collaborazione consiste nella presenza di un medico di base unavolta alla settimana, per due ore dalle 20.00 alle 22.00, presso ilDormitorio, durante le quali gli utenti hanno l’opportunità di esse-re visitati ed eventualmente, quando necessario, ricevere un primoaiuto in ambito sanitario.Il medico di base Antonio Zampogna, che ha promosso questo pro-getto tra i suoi colleghi, ci ha dichiarato:«Il medico di medicina generale una volta era chiamato anche medicodi famiglia, perché forse più di altri professionisti della sanità è co-stantemente vicino ai bisogni delle persone; in questa ottica abbiamorisposto positivamente alla proposta del Centro.»Anche Serena Morello, Coordinatrice Area Psichiatria e Dipenden-ze del Centro ci dice la sua :«La presenza del medico volontario si integra armoniosamente con lealtre figure  che ruotano quotidianamente nell’assistenza degli utentisenza fissa dimora: operatori professionali del Villaggio del Ragazzo,volontari del Centro d’Ascolto Caritas, volontari provenientidalle Parrocchie della nostra Diocesi, volontari provenienti da altrerealtà del nostro territorio.La presenza del medico, assolutamente gratuita e svolta come volon-tariato, è una grossa opportunità per persone che, a causa della si-tuazione di massima indigenza, spesso non hanno alcun contatto conil Sistema Sanitario Nazionale se non nel momento in cui, oramaisofferenti per patologie di vario genere, finiscono al Pronto Soccorso.Si tratta, pertanto, non solo di un intervento di semplice accudimen-to, ma di cura e soprattutto prevenzione.»

I Medici di Medicina Generale coinvolti in questa iniziativa appar-tengono ad alcune associazioni di categoria, inparticolare FIMMG, SIMG e Soci Coop L.S.M.

Qui il medico è di casa

...così prete Rinaldo ha descritto laMessa di Natale dell’area socio-sani-taria nella palestra del Centro Acqua-rone, un presepe composto dallepersone che abitano e frequentanoi Centri: Aquarone, Franco Chia-rella e Costa Zenoglio, la Casa deiSacerdoti anziani, i migranti accol-ti dal Villaggio e dalle parrocchiedella diocesi, i poveri, gli operatori,i volontari, i familiari e i tanti amiciche hanno voluto condividere que-sto momento di festa.Un presepe le cui figure portavanoognuno la propria peculiarità, i sogni,i desideri, le attese, il dolore, la grati-tudine, la sofferenza, la riconoscenza,la gioia, l’emozione, il grido, il canto,il pianto. E davvero si sono visti tanti occhi lu-cidi: durante la celebrazione dellamessa, animata dal maestro France-sco Gardella con il gruppo Praelu-dium Ensemble ma anche durante ilconcerto di musiche natalizie e il bra-no cantato da Nicolò Pagliettini sul-le immagini di vita al Villaggio, comeal pranzo di fraternità nel chiostro.La presenza del Bambino era concre-ta, tangibile: è la Sua presenza la cau-sa della gioia espressa da tanti, conparole, sguardi, sorrisi, abbracci.L’augurio di prete Rinaldo, perognuno, è stato: «Che ogni giorno sial’occasione per l’incontro con Gesù inmezzo a noi».

Giovanna Tiscornia

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Un presepevivente...

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Stati Uniti, tornare nella mia comunità per fare del bene agendo sulterritorio.L’ obiettivo della “Giovanni Corrado Foundation” è motivare i gio-vani a muoversi, a fare qualcosa per gli altri e rendere la loro comu-nità migliore.La gente è stanca di donare in beneficenza senza sapere dove vannoa finire i fondi, per questo la “Giovanni Corrado Foundation” collegadirettamente il donatore con organizzazioni come il Villaggio del Ra-gazzo che lavorano con giovani bisognosi giorno per giorno. E io sonocontento di poter dare un contributo, grazie!»Anche il cantautore Andrea Medda, che ha animato musicalmentela manifestazione, ha voluto dire la sua:«Ringrazio Giovanni per avermi invitato a questo evento così speciale.Io sono coinvolto in prima persona nel progetto della Fondazione, oc-cupandomi dell’organizzazione per quanto riguarda l’Italia. Sono fe-lice di aver portato la mia musica in questo contesto, non l’avevo maifatto ed è stato davvero entusiasmante.»Ospite dell’evento di solidarietà anche il cantante e fashion desi-gner di origine cubana Julio Jonas Ferretti:«È stato bello e divertente rapportarmi con molte persone diverse dame. Io vengo da molto lontano, e mi ha reso molto, molto felice poterpartecipare a una manifestazione di questo tipo.»Un grazie sentito dal Villaggio del Ragazzo a tutti gli ospiti, orga-nizzatori e partecipanti.

Energie giovanili al servizio del bene

Il 28 dicembre scorso, pressoil Centro Acquarone, si è tenutoun evento di musica e solidarie-tà in favore degli ospiti dell’A-rea Disabili a cura della “Gio-

vanni Corrado Foundation”una non-profit statunitense cheporta il nome del suo giovanefondatore.Dopo un iniziale momento diaccoglienza, i partecipanti han-no assistito a una performancemusicale live di Andrea Med-da e Julio Ferretti, al terminedella quale c’è stato un rinfre-sco per tutti gli ospiti e  la con-segna di un’offerta al Villaggiodel Ragazzo.Giovanni Corrado, al terminedell’evento:«Questa fondazione è nata peraiutare i giovani a dare una ma-no ad altri giovani meno fortu-nati. Quindi è veramente un pia-cere per me, adesso che vivo negli

Area comunicazione

666Queste bellissime tendine e il quadro della Madonna con Bambino ri-camate a mano dalla Sig.ra Chiappara, mamma di Lina, illuminano lapiccola cappella del Centro Costa Zenoglio di Castiglione C. Un donomolto gradito accompagnato dal nostro ringraziamento più sincero.U

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Il 20 dicembre scorso, pressoil  Centro Diurno Anziani  delCentro Acquarone, si è tenutal’attesa Festa di Natale per il con-sueto scambio degli auguri contutti gli ospiti e i loro parenti.Per gli operatori e per glii anzianiospiti questa festa rappresentasempre un momento molto sen-tito per condividerne la gioia contutti i parenti e con tutte le perso-ne che sono vicine al Centro.Inoltre si tratta di un’occasioneutile per poter mostrare le attivitàrealizzate nel corso dell’anno.

Una perfetta e gioiosa “catenadi montaggio” per larealizzazione delle orecchiette

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L’ attività di cucina riveste peril Centro Diurno Anziani unruolo importante e con la picco-la cucina a disposizione, che hale caratteristiche di una cucinadomestica, le signore ospitipossono esprimersi maggior-mente. L’ obiettivo primario di questaattività è la stimolazione senso-riale e motoria, ma soprattuttoil potenziamento dell’autosti-ma, perché difficilmente questepersone riescono a esprimersinella loro casa ancora cucinan-do e sperimentando delle com-petenze e delle abilità manualiche forse non sanno di avereancora.

Ringiovanire.... in cucina

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di Pollicino. L’ attrice, unicaprotagonista, svolgeva tre ruolidiversi trasformandosi con i co-stumi. Tanto è stato gradito lospettacolo, per le emozioni cheha suscitato, da far aderireprontamente gli alunni dellaclasse II B a lavorare in gruppoper approfondire alcuni argo-menti:- le origini del teatro- il teatro del piccione- parole chiave e temi dello spettacolo “Piccoli eroi”- personaggi e scenografie- emozioni e riflessioniNe sono risultati alcuni cartel-loni esplicativi, ben illustrati edi grande impatto visivo, cheverranno presentati agli alunnidella scuola primaria nella set-timana della continuità. è sempre bello assistere all’en-tusiasmo e alle capacità espres-se dagli alunni quando vengo-no loro proposte attività collet-tive coinvolgenti e appassio-nanti.

prof.ssa Silvia Bisso

“Piccoli eroi” è il titolo della rappresentazione teatrale avvenutanella nostra scuola il 23 ottobre scorso ad opera del “Teatro delpiccione” (gruppo teatrale ligure che ha al suo attivo vari spetta-coli sia per adulti sia per ragazzi).

La compagnia ha allestito nell’Aula magna, in cinque ore di assiduolavoro, sia il palco (una sorta di anfiteatro in legno a gradinate) siala scenografia. Così alle 12,30 in punto sono state invitate le classiseconde e terze della scuola media a prendervi posto. Sono statiscelti dal regista sette alunni che hanno partecipato attivamente al-lo spettacolo, seduti attorno al tavolo, al centro della rappresenta-zione, circondati da un fitto bosco. Il tema riguardava “l’emigra-zione” e il “diventare grandi” attraverso la metafora della fiaba

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VALGRAVEGLIA A TAVOLA 2018

Serata speciale quella del 22 gennaioscorso con i ristoratori graveglini chehanno deliziato i commensali con ungustosissimo menu. Grazie di cuore atutti: ristoratori, personale di cucina edi sala e commensali.

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dei Bambini fu collocata sullascogliera di Piazza Ravenna.Così come non dimenticheròmai gli incontri con lui in CorsoGenova, quando mi abbraccia-va sempre e mi faceva i compli-menti perché io, semplice cami-ciaia, avevo avuto l'onorificen-za di Cavaliere al Merito dellaRepubblica. Mi diceva: " Sonocontento perché abbiamo unCavaliere al Villaggio" . Ed iosono orgogliosa di aver fattoparte di questa comunità e disentirmi ancora una "villaggi-na".

Cav. Edda Faraone

"Ho conosciuto don Nando nel 1946, quando avevo appena 7 annie il suo ricordo rimane indelebile nel mio cuore. è stato per me "pa-dre" tenerissimo. Mi ha insegnato come amare Gesù e come volerbene a tutti. Frequentavo il Villaggio per il doposcuola.

Eravamo allora nell'edificio delle Suore Gianelline a Chiavari. DonNando, giovanissimo, e don Luigi Mazzino ci facevano giocare epoi ci distribuivano la merenda: panino e provolone che sparivanoin pochi bocconi, tanto era il nostro appetito. Avevamo veramentefame. La mia famiglia era numerosa e povera e il Villaggio ci haaiutato a vivere, come ha fatto anche per tante altre famiglie diChiavari. Di don Nando ricordo in particolare la luce dei suoi occhi,il suo modo di esprimersi così aperto, sempre molto comprensivoe tenero. Non stava mai fermo, giocava con noi e per correre sol-levava la tonaca che, alla fine della giornata, era sempre impolve-rata. In lui c'era qualcosa che allora non capivo. L'ho scoperto dagrande: lui aveva Gesù vivo nel cuore e a Gesù ha donato la vitaattraverso tutti noi che ha aiutato. Sono stata fortunata ad averloincontrato, ho ricevuto aiuto da lui ed anche dalla sua famiglia. Neimiei lunghi anni al Villaggio sono stata anche alla Casa Charitas diVia Marana. Qui ho conosciuto suor Flaminia, che ci aiutava a farei compiti, ci vestiva e ci dava da mangiare. E aspettavamo con an-sia il Natale perché la Croce Rossa distribuiva i pacchi-dono.Ricordo con particolare commozione il giorno in cui la Madonna

Aveva Gesù vivo nel cuore

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miati per assistere, condurre e supervisionare la kermesse.30 squadre partecipanti, 6 Leve calcistiche in gioco e 280 bambinifestanti hanno animato gli impianti del Villaggio del Ragazzo neitre giorni di gara. Clemente il tempo nelle prime due giornate mameno accogliente la giornata di sabato, tra l’altro riservata ai piùpiccoli, che però non ha bloccato la manifestazione che si è conclu-sa in perfetto orario con la programmazione stabilita. Eccezionali i bambini delle Leve 2009-2010 e 2011-2012 che han-no giocato sotto scrosci d’acqua senza mostrare il minimo disagioe senza arrendersi, sospendere o abbandonare il gioco. Anche inquesto i bambini sono migliori di noi. Fantastici i piccoli calciatorima altrettanto lo sono stati i genitori che hanno supportato i propricampioni senza risparmiarsi e sopportato le pause tra una partitae l’altra con la certezza che i propri figli si stessero divertendo sulcampo e anche parecchio.Perfetta sotto ogni punto di vista la manifestazione villaggina che,nonostante il fisiologico turn-over dei volontari, continua a mieteresuccessi anno dopo anno dimostrando che il Villaggio Calcio tra-smette e tramanda il gene dell’organizzazione a chiunque subentrie sostituisca chi ci lascia, siano essi componenti del Consiglio Di-rettivo che dello Staff Tecnico o dei tanti amici che ci aiutano e col-laborano alla riuscita.

Nel ringraziare tutti i partecipanti in campo e fuori, nonché chi hapermesso che tutto questo possa essere andato in scena, vi diamoappuntamento alla ventesima edizione che già da oggi penseremoad organizzare.

Quando il calcio è gioco

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Dal 4 al 6 gennaio 2018 pressoil Centro San Salvatore si è svol-to il 19° Torneo Villaggio CalcioXII – Memorial don Nando Negri– 19° Torneo Luca Sbarboro.è calato il sipario sul nostro pri-mo Torneo dell’anno dedicatoalla memoria di Luca Sbarboroe don Nando Negri. Anche que-sta edizione è andata in archi-vio e, come avviene da dician-nove anni, con successo di pub-blico, con gioia dei partecipantie soddisfazione degli organiz-zatori che non si sono rispar-

Domenica 2 dicembre 2017, in occasione della Giornata Inter-nazionale delle Persone con Disabilità, alcuni ragazzi dell’AreaDisabili del Centro B. Acquarone, del Centro Costa Zenoglio edell’Anffas Tigullio Est hanno accompagnato, al centro del cam-po, i giocatori della partita Entella – Bari (3-1) che si è disputataalle ore 17:30 allo Stadio Comunale di Chiavari. Durante l’inter-vallo, il momento più emozionante di questo gesto simbolico vol-to a sensibilizzare sul tema della disabilità: “i nostri” hanno sfilatosul campo di gioco e poi hanno calciato alcuni rigori.

Villaggio calcio

APPLAUSI ANCHE PER NOI

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Per il Villaggio

I.m. di Pippo Sanguineti: le sorelle Angela, Luisita e Rita,Delfina e Mario Baudino - Angela Queirolo Canessa - Ni-netta Muratori Pera - Fam. Zunino - Paolo e Guido DelSoldato - Fam. Galardi - Associazione Albergo dei Fan-ciulli - Mario Conti i.m. dei suoi cari - Rachele Canepa -Gertrude Wilcox i.m. di Luigi Viacava - Gruppo “PinoSolari” - La sorella Andreina i.m. di Romana Malatto -Fam. Bosi

Per il Centro Acquarone

i.m. di Lina Chiappara: la sorella Nadia e I Leudi di Ca-rasco, Fam. Sivori-Mosna - Italgi srl - Carfin spa - Mar-tina Bozzano - Carlo Paveri - Cornelia Bolasco - Mauri-zio Terenzoni - Claudio Gnecco - Umberto Manussi - Na-talia Rissetto - Carlo Frangipane - Gianni Banfo - MariaFranca Devoto - Matilde Maggio Costa - Matilde Porcile- Fabio Bisio

Don Nando Negri onlus

Erminia La Sala - Maria Bottini - Agostino Polgati - Lui-gi Vassalli i.m. dei genitori - Isabella Devoto - CastelliLuigi e c. snc - Gianfranco Bo - Marcello Nicolini - Ric-carda Mariscotti - Giorgio Vecchio - Fiorenzo Fadigati eMaria Chiara Pulselli - Laura Re i.m. di Piero e Maria Re- Mario Vecchio i.m. di Marisa Sirtori Vecchio - AngelaSolari i.m. di Andrea Peirano - Giovanna Cerruti - Gior-gio Chiuzzi - Mariarosa Demartini - Angela Berra - Co-stanzo Rollero - Luigi Azaro - Alessandro Sassi - Fam.Migliavacca-Campi - Marisa Marin - Elio Podestà -Giampaolo e Giuseppe Molinari - Dante Sergio Costai.m. di Roberto ed Elisa, Emilia e Betta - Miryam Man-cuso i.m. di Marialuisa Casella - Ina Montedonico - Ro-sanna Copello - Carmine Licciardi - Vittorio Bacigalupo- Aldo Borrelli - Gesuina Mariani - Maria Rosaria Tam-bano i.m. dei suoi cari - Attilia Carpani - Simone Masi -Giorgio Musso i.m. di Elio Garbarino - F. Crovo Bergero- Renzo Bruschi - Maura Varani - Maria Rosa Olivari -Rita Costapiana - Suor Luigia Passoni i.m. di don Nando- Enrico Daffonchio - Ria Mecca ved. Cerruti i.m. dei de-funti delle fam. Cerruti/Mecca - Mario Puppo - CarloBassoli i.m. di Sergio Rezzano - Maria Vittoria Pangos -Rita Vaio - Francesco Bavestrello - Carlo e Andrea Don-dero - Giacomo Costamagna - Francesca Cavallo

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1111Grazie a...... Caterina di Sestri Levante e Augusto di Novi Ligureper i dolcini regalati ai nostri ragazzi...

Page 12: Associazioni Senza Fini di Lucro: ANNO XXXI - Numero 1 ... · pella della Adorazione Eucaristica delle ... con dentro il mais, il riso, la frutta e i panni lavati al fiu ... presso

In data 22 novembre 2017,l’Associazione “don Nando Ne-gri Onlus” ha rinnovato le cari-che sociali: Consiglio Direttivo: Marisa Persico - PresidenteM. Rosa Ivani - V. PresidenteMaria PatellaniPierluigi PezziRita SanguinetiDon Emilio Arata, che non fapiù parte del C.D., è stato no-minato assistente spirituale.

Il nuovo C.D. comunica che il“Premio Bontà don Nando Ne-gri” 2018 verrà consegnato ilprossimo 7 luglio, alle ore 18,al Centro di San SalvatoreVillaggio del Ragazzo

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