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02-APR-2017 da pag. 8
Settimanale Direttore: Tommaso Cerno nazionale Lettori Audipress 12/2016: 292.779
ESPRESSO 3
Mar Nero
I tre fiumi di metano ---TAP
Italia 63 km
Mar Adrlatlco 105km
Alban la 215 km 4.000km Gree la 550 km __ ! N p
---SCP
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ESPRESSO 4
lsterTap, la mafia calabrese, i narcos sudamericani, le valigie piene di denaro nero, le casseforti anon i me con la targa offshore, gli oligarchi russi, gli affari
sti italiani legati alla politica e altri misteriosi protagonisti e comprimari. Alla base del Tap, i1 supergasdotto che minaccia di perforare le coste del Salento, c'e una storia nera mai raccontata prima. Un intreccio di vicende pubbliche e segreti privati che rilancia quel groviglio di interrogativi che fanno da detonatore delle proteste esplose in Puglia contro lo sradicamento dei primi 231 olivi: chi ha deciso l'attuale tracciato? E davvero necessario far pa sare miliardi di metri cubi di gas tra spiagge meravigliose e oliveti secolari, anziche dirottare i maxi-tubi in zone gia industrializzate, che si potrebbero disinquinare con una minima parte dei fondi de! Tap? Come mai i finanziamenti pubblici europei sono stati incamerati da una societa-veicolo con azionisti svizzeri? Se e vero che ii gasdotto e strategico per molti Stati sovrani, perche sono le aziende private a progettare dove, come e con chi costruire una grande opera tanto co tosa e controversa?
11 Tap, che sta per Trans Adriatic Pi-
L'amministratore della societi-madre del Tap smistava valigie di denaro dalla 'ndrangheta ai narcos. E in Svizzera spuntano patti segreti con gli oligarchi
peline, e la parte finale di un gasdotto gigantesco: quasi quattrornila chilometri di condotte per trasportare enormi quantita di metanodall'Azerbaijan all'Jtalia. II cos to preventivato e di 45 miliardi. II troncone iniziale Sud-Caucasico parte dal giacimento azero di Shah Deniz 2 e attraversa la Georgia. II secondo tratto, chiamato Tanap, percorre tutta la Turchia. II Tape !'ultimo pezzo, lungo 878 chilometri, che s'inerpica nel nord della Grecia (fino a quota 1.800), seen de sulla costa albanese, s'inabis a in mare (fino a meno 820 metri) e arriva in Sa-
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ESPRESSO 5
lento: l'approdo previsto e la spiaggia di San Foca, a Melendugno, dove in questi giorni, tra rumorose proteste popolari, e iniziato lo sradicamento degli olivi. La societa capofila Tap Ag, che raggruppa in Svizzera una cordata di multinazionali, assicura che ii gasdotto sara interrato, tutti gli alberi verranno ripiantati e gli altissimi standard di sicurezza azzereranno ogni rischio di inquinamento, incidente o disastro.
In Italia finora sono iniziati solo i lavori preparatori del micro-tunnel previsto dal ministero dell'Ambiente per
Tenslone tm manlfestantl e forze dell'ordlne In un cantlere Tap
non devastare una costa che vive di turismo: una galleria di cemento che parte in mare, a 800 metri dalla riva, passa otto la spiaggia e riaffiora nei campi, a
700 metri dalla battigia. Dali ii progetto continua su terra, per altri 8,2 chilometri, fino a un nuovo terminate di recezione: qui ii consorzio Tap prevede di spostare 1.900 alberi secolari. Per collegarsi alla rete nazionale del gas, poi, servono altri 55 chilometri di condotte fino a Mesagne, vicino a Brindisi. Gli olivi a rischio, in totale, salgono cosi a 10 mila.
Contro questo tracciato, oltre ai cit-
tadini del fronte "No Tap'; si so no schierati i sindaci interessati e ii governatore della Puglia, Michele Emiliano, che ha chiesto piu volte di «far approdare ii gasdotto direttamente a Brindisi, evitando 55 chilometri di scavi e tubi superflui». l govern! Monti, Letta e Renzi hanno pero inserito ii Tap tra le opere strategiche, per cui si possono ignorare comuni e regioni: basta una valutazione d'impatto ambientale gestita dal ministero, che in questi giorni e stata convalidata dal Consiglio di Stato. )
11 super gasdotto, dunque, e un'o-
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ESPRESSO 6
> pera progettata, eseguitae gestita da imprese private, ma dichiarata di
eccezionale interesse pubblico, addirittura sovranazionale. L'Espresso ha potuto esaminare una serie di document! riservati della Commissione europea, che svelano il ruolo cruciale di una societa-madre, finora sconosciuta: l'azienda che ha ideato il progetto e ha ottenuto i primi decisivi finanziamenti pubblici. Si chiama Egl Produzione Italia, e una societa per azioni con 200 mila euro di capitale, ma e controllata dalla Egl lussemburghese, a sua volta posseduta dal gruppo elvetico Axpo, che fa capo a diversi cantoni della Svizzera tedesca. Le carte, ottenute grazie a una richiesta di attl dell'organizzazlone Re:Common, documentano che la Egl italiana ha ottenuto, nel 2004 e 2005, due finanzlamenti europei a fondo perduto, per oltre tre milioni, utilizzati
proprio per i progetti preliminari e gli studi di fattibilita del Tap. I ricercatori avevano chiesto di esaminare tutti gli altri atti, ma la Commissione europea ha risposto che devono restare riservati per rispettare i segreti industriali, la sicurezza e la privacy delle aziende del gasdotto. Comunque ora e chiaro che il Tape nato con «fondi strutturali europei» concessi a un colosso svizzero dell'energia, in teoria esterno alla Ue.
Anche l'amministratore delegato di questa Egl Italia, la societa-madre del Tap, e un cittadino svizzero: Raffaele Tognacca, 51 anni, un manager che ha fatto anche politica con i liberali in Canton Ticino. Tognacca ha lavorato per anni tra Roma e Genova come dirigente del gruppo italiano Erg, che ha diversificato dal petrolio agli impianti eolici e solari soprattutto al sud. Tomato in Svizzera, ha aperto con la moglie la so-
cieta finanziaria Viva Transfer, che un'indagine anti-mafia italiana ha additato come una lavanderia di soldi sporchi. Intervistato dalla tv svizzera italiana, ii procuratore aggiunto Michele Prestipino descrisse la vicenda come «Un caso esemplare di riciclaggio internazionale di denaro mafioso».
Tutto parte nella primavera 2014, ~ quando la Guardia di Finanza di Roma ~ scopreunapresunta bandadinarcotraf- ~
i ficanti collegati alla 'ndrangheta.11 clan, ..; capeggiato dalcalabrese Cosimo Tasso- 1'l'
ne, e accusato di aver importato oltre ! mezza tonnellata di cocaina dal Suda- f merica, con altri 220 chili sequestrati a £' Gioia Tauro. In quel glorni, secondo ~ l'accusa, il clan calabrese deve versare :;
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un milione e mezzo di euro ai narcos sudamericani, ma non puo usare il previsto canale bancarlo brasiliano. Q uindi ii braccio destro di Tassone reduta una ~
II poker del gas: i manager, II finanziere svizzero che gestiva i soldi dei clan calabresi. l!uomo d'affari legato a D'Alema assunto da un oligarca n1sso della cerchia di Putin. II sodale di Dell'utri condannato per furto di libri antichi. II top manager per l'energia del regime azero. Ecco i quattro assi al centro della partita segreta sul maxi-gasdotto contestato in Puglia
Massimo De Caro Condannato per furto di libri antichi, amico di Del l'Utri , e stato vicepresidente del colosso energetico russo Avelar
Raffaele Tognacca Manager e politico svizzero, ha guidato la societa-madre del gasdotto Tap. Ora e a l centro di un caso di riciclaggio mafioso
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ESPRESSO 7
famiglia di promotori finanziari toscani, ii padre e due figli, che accettano di «trasportare quei soldi in contanti, dentro due trolley, a Lugano, nella sede della Viva Transfer», come confermano le confessioni degli stessi corrieri poi arrestati. A ricevere tutte quelle banconote, da mandare in Brasile, e stato «Raffaele Tognacca in persona». Proprio ii manager che ha tenuto a battesimo ii Tap.
Quando Tognacca entrain scena, le intercettazioni captano una lite che rischia di degenerare; dal Sudamerica i narcos si lamentano di aver ricevuto mezzo milione in meno. In Italia Tassone, furibondo, pensa a un furto e manda i suoi uomini a terrorizzare un figlio del corriere toscano: «Gli spacco la testa ... Noi non siamo imprenditori!». L'altro figlio intanto viene tenuto in ostaggio in Brasile, come garanzia umana. Dopo
altre violenze e int imidazioni, ii boss calabrese si convince che nessuno gli ha rubato i soldi mancanti: e la societa di Tognacca che ha incamerato u na parcella-record di oltre 400 mila euro («ii 30 per cento!» ). Proprio allora scattano gli arresti. Al processo, tutt'ora in corso, i pm di Roma hanno formulato una specifica accusa di riciclaggio. E dopo la retata, hanno incontrato i colleghi elvetici, competenti a valutare la parte estera del presunto reato. Tognacca si e difeso pubblicamente dichiarando di «non essere stato oggetto di nessuna misura penale ne in Italia ne in Svizzera». Per i magistrati italiani resta a sodato che ii clan calabrese uso la Viva Transfer per pagare la cocaina. Ma i giudici elvetici potrebbero aver archiviato tutto per «mancata prova del dolo»: Tognacca poteva non sapere che erano soldi di mafia. Magari pensava di
aiutare ones ti evasori fiscali. Certo e che mister Tap non disprezzava le valigie di denaro nero.
Oggi la Egl italiana non esiste piu: e st ata assorbita da Axpo. Ma ii Tap va avanti. Ne! 2009 la Commissione europea accetta pure di cambiare ii beneficiario del residuo finanziamento a fondo perduto, dirottato dalla Egl alla Tap Asset spa, un'altra filiale di Axpo con sede a Roma, nello stesso palazzo della delegazione europea. La vicinanza aiuta. La societa-bis infatti eredita i contributi quando e gia diventata una scatola vuota: nove mesi prima, infatti, havenduto ii progetto del supergasdotto, per almeno 12 milioni, all'attuale capofila Tap Ag. Pure que ta e una societa svizzera, ma oggi e controllata da multinazionali dell'energia come l'italiana Snam, !'Inglese Bp, la belga Fluxys, ) la Spagnola Enagas, J'azera Az-tap e
gli amici politici, ii ladro
Roberto De Santis Uomo d'affari pugliese legato a D'Alema, e diventato manager dell'oligarca russo di Avelar rivelando accordi riservati sul Tap
Zaur Gahramanov Top manager di Stato dell 'Azerbaijan : i Panama Papers svelano la sua cassaforte offshore collegata al Tap
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> naturalmente Axpo. Nel2013 il corridoio sud de! gas, cioe l'intero ma
xi-gasdotto, viene approvato dalle autorita europee, appoggiate dagli U a, con una dichiarata funzione anti-russa, per creare un'alternativa al metano della Gazprom. Ma ora i documenti mettono indubbioquestagiustificazionegeo-politica: ii gigante russo Lukoil, infatti, e entrato con ii 10 per cento nelconsorzio guidato da Bp e dalla societa azera Socar per sfruttare ii giacimento di Shah Deniz 2, proprio quello del Tap. Mentre alcune intercettazioni italiane autorizzano a pensare all'esistenza di accordi sotterranei anche con altre societa russe. Controllate da oligarchi fedeli al presidente Vladimir Putin.
Ne! febbraio 2009 l'imprenditore pugliese Giampaolo Tarantini viene registrato al telefono, nell'inchiesta sulle escort di Berlusconi, mentre parla con Roberto De Santis, un manager legato all'ex premier Massimo D'Alema. Ne! colloquio, gia pubblicato dall'Espresso, De Santis chiede aiuto a Tarantini per ottenere ii via libera de! governo Berlusconi a un progetto «enorme», dove «la societa capogrnppo sichiama Tap». Ora e possibile cap ire i retroscena diquell'intercettazione. Intervistato dalla tv pugliese Telerama, De Santis ha giu tificato cosi le sue parole sul gasdotto: «Ero consigliere d'amministrazione della societa Avelar, che aveva interesse nel Tap, ma dal 2010 in poi non ne ha piu avuto, perche non ha piu ritenuto op-
portuno continuare in quella avventura imprenditoriale ... Avelar aveva degli accordi con la svizzera Egl, che poi sono venuti meno nel 2010».
II problema e che Avelar non e mai comparsa ufficialmente nel Tap. E una societa svizzera creata dal miliardario Viktor Vekselberg, titolare del colosso Renova evicinissimo a Putin, per investire nelle energie rinnovabili. Per sbarcare in Italia, Vek elberg ha inserito nella Avelar due manager senza alcuna esperienza nell'energia, ma con forti agganci politici a destra e a sinistra: ii dalemiano De Santis, appunto; e un grande amico di Marcello Dell'Utri, Massimo Marino De Caro, come vicepresidente e ecutivo. De Caro e stato poi arrestato e condannato per ii colossale furto di libri antichi nella biblioteca dei Girolamini a Napoli. Quell'inchiesta nata a Firenze ha anche rivelato che De Caro, do po aver ricevuto un bonifico milionario dalla Avelar, ha girato oltre 400 mila euro a Dell'Utri, per motivi rimasti oscuri, mentre l'ex senatore di Forza Italia era ancora libero, in attesa della condanna definitiva per mafia . Finora si ignorava che un oligarca amico di Putin, attraverso l'italo-svizzera Avelar, avesse stretto accord!, mai rivelati, sul ga dotto anti-russo.
Ad aumentare il ta o di mi teri attorno al Tap pensano anche i Panama Papers. I documenti offshore ottenuti dal consorzio giornalistico Icij, di cui fa parte L'Espresso in esclusiva per !'Italia, mostrano che tra i clienti dello studio
II capo delle aziende energetiche dell'Azerbaijan ha una societi alle lsole Vergini: una cassaforte personale riservatissima, svelata dai Panama Papers
Mossack Fonseca (i cui titolari nel frattempo sono stati arrestati a Panama) compare anche ilmanagerpiu importante della Tap Ag svizzera. Si chiama Zaur Gahramanov, e nato nel 1982 in Azerbaijan e occupa ruoli cruciali in tutte le societa chiave del maxi-gasdotto: e dirigente di grandi aziende de! gruppo Socar, ii colosso petrolifero dello Stato azero; consigliere d'amministrazione dei gasdotti Tap e Tanap; e gestore di varie societa estere, tra cui la cassaforte svizzera che gestisce i profitti miliardari di gas e petrolio. Nella sua posizione di super manager di Stato, dovrebbe avere qualche problema ad aprire societii. offshore, cioe casseforti anonime utilizzabili per nascondere denaro nero e azzerare le tasse (o peggio). lnvece il 18 febbraio 2011 lo studio di Panama registra proprio Gahramanov come azionista di una societa offshore delle British Virgin Islands, chiamata Geneva Commodities International Ltd. La societa e gestita da un fiduciario elvetico e tutti gli atti vengono trasmessi in Svizzera, spesso su richiesta di una banca. GU altri due sod della offshore sembrano fiduciari di altri soggetti che vogliono restare nell'ombra: sono un professionista tedesco residente in Svizzera e un rus o con domicilio in I raele. Nello studio Mossack Fon eca, accanto al certificato azionario, ci sono tutti i dati personali de! manager azero dei gasdotti. II timbro della societa anonima ha un disegno con tre spighe di grano. Sembra quasi un programma: con le offshore c'e grano per tutti. La cassaforte segreta delle Isole Vergin! viene resa inattiva ii 12 settembre 2014, con una singolare coincidenza di date: proprio quel giorno il governo di Enrico Letta approva la valutazione d'impatto ambientale de! Tap. La stessa autorizzazione ministeriale ora convalidata da un'autorevole sentenza del Consiglio di Stato. Che sarebbe stata ancora piu autorevole se, a guidare ii collegio, fosse andato un togato diverso dall'espertissimo burocrate scelto dal governo Renzi come presidente aggiunto del Consiglio di Stato: Filippo Patroni Griffi, ex ministro e poi sottosegretario dello ste o esecutivo che ha approvato ii Tap. •