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Atti del III convegno sui rapporti economici e commerciali con il continente africano || Mozione...

Date post: 25-Jan-2017
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Mozione generale Source: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 14, No. 5/6, Atti del III convegno sui rapporti economici e commerciali con il continente africano (SETTEMBRE-DICEMBRE 1959), pp. 340-341 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40759362 . Accessed: 15/06/2014 15:56 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 194.29.185.230 on Sun, 15 Jun 2014 15:56:29 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
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Page 1: Atti del III convegno sui rapporti economici e commerciali con il continente africano || Mozione generale

Mozione generaleSource: Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africae l’Oriente, Anno 14, No. 5/6, Atti del III convegno sui rapporti economici e commerciali conil continente africano (SETTEMBRE-DICEMBRE 1959), pp. 340-341Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40759362 .

Accessed: 15/06/2014 15:56

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

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Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extendaccess to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente.

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l'amicizia sincera e leale che ha incontrata fra noi e che noi porteremo nel suo Paese quando andremo prossimamente a visitarlo.

S .E. Longuet ci ha fatto un quadro dell'eco- nomia del Madagascar, Paese essenzialmente agricolo, ma interessante anche nel campo indu- striale, soprattutto per quanto riguarda le indu- strie di trasformazione dei prodotti agricoli: e noi del Mezzogiorno d'Italia, dove esiste appun- to il problema della trasformazione industriale dei prodotti agricoli, lo abbiamo ascoltato con particolare attenzione. S.E. Longuet ci ha infor- mati - ha informato soprattutto voi, amici ope- ratori - che oggi esistono nel Madagascar tutte quelle agevolazioni fiscali e finanziarie, tutti que- gli incoraggiamenti - alcuni ancora da perfe- zionare - di cui l'iniziativa privata ha bisogno per poter vittoriosamente affrontare il rischio connesso con ogni impresa oltremare.

Per la Nigeria abbiamo sentito Ton. Obande e il dott. Asaboro, i quali ci hanno tracciato un profilo politico, oltreché geo-economico, del loro Paese, con particolare riguardo ad alcune regio- ni, allargando così le nostre conoscenze e raf- forzando il nostro interesse.

Debbo poi ringraziare Mr. Gbenyon per il saluto gradito che, per suo mezzo, ci è giunto dall'amica Repubblica di Liberia. La prego, Mr. Gbenyon, di portare il nostro ringraziamento ed il nostro saluto all'Ambasciatore Barnes, che ha voluto giustificare personalmente anche a me la sua assenza, in quanto impegnato a New York nei lavori dell'ONXJ; e la prego di voler trasmet- tere il nostro saluto - il saluto dell'Istituto Ita- liano per l'Africa, ma, se me lo consentite, anche il saluto del Convegno - al Presidente della Repuubblica Mr. Tubman, che ci onora della sua amicizia.

Alla Somalia e al suo popolo ricambiamo cordialmente il saluto che ha voluto portarci un operatore economico, il signor Abdullahi Seek Mao. L'Italia è lieta e fiera di potere, dopo aver contribuito cori schietto spirito di dedizione al- l'avvenire della Somalia, consegnare, anche anti- cipatamente, l'amministrazione della Somalia al suo popolo amico.

Questo è il sentimento che anima l'Italia e

gli italiani; noi comprendiamo le aspirazioni e i bisogni delle popolazioni africane che chiedono indipendenza e saremo al loro fianco per collabo- rare in opere di pace e di giustizia.

E ora che ho ringraziato quanti hanno por- tato un contributo attivo ai lavori del Convegno, consentitemi di ringraziare anche e sopratutto voi, che li avete seguiti con tanta attenzione e pazienza. Ieri sera alcuni di noi sono stati chia- mati alla RAI per un incontro televisivo. Ho detto all'inizio che, qui, in questo Convegno, non ci siamo chiesti se l'incremento dei rapporti tra l'Italia e l'Africa fosse utile e possibile, perché la risposta era già implicita nel Convegno stesso, e che l'utilità e la possibilità di tale incremento sono per noi un fatto scontato. Ma iersera, alla RAI, ci è stato proposto proprio questo quesito, che non rispeccnia, evidentemente, un auobio della Radiotelevisione italiana, ma una frase rac- colta nell'aria. Ora, noi tutti abbiamo concorde- mente dimostrato, e non soltanto affermato, que- sta necessità, questa convenienza, questa possi- bilità, sulle quali nessuno, neppure il più sprov- veduto e il più scettico, può nutrire alcun dubbio.

Noi vogliamo sentirci vicini agli africani con il nostro cuore e con la nostra intelligenza nel: l'opera di evoluzione e di elevazione che il con: unente africano sta perseguendo in modo così prodigioso.

Questa, da parte nostra, è più che una voca- zione - che potrebbe rimanere platonica - è un'aspirazione concreta a lavorare con loro. Noi vogliamo - per rovesciare la frase di Alan Patón - « sentirci vicini e migliori e riconoscerci fra- telli, certi che dal nostro amore non potrà nasce- re che amore e che/così facendo, avremo lavo- rato per una nuova èra di umanità e di pace ».

PRESIDENTE (on. Foderaro) : Prego il dott. Dorato di voler leggere la mozione principale che la Presidenza sotto- pone alPesame e all'approvazione del Convegno, nonché le quattro mozioni particolari che sono state presentate alla Se- greteria.

(Il dott. Dorato legge la mozione principale, che è appro- vata per acclamazione. Fossa quindi a leggere la mozione del dott. Martucci, la mozione del dott. Ricci, di cui sottolinea la importanza, e le due mozioni del dott. Introna, tutte approvate all'unanimità dai congressisti. La mozione principale e le quat- tro mozioni particolari sono riportate qui di seguito).

Mozione generale II Ili Convegno sui rapporti economici e commerciali con il Continente africano, indetto dall'Istituto Ita-

liano per l'Africa presso la Fiera del Levante in Bari nei giorni 18 e 19 settembre, con la partecipazione di

Ministri economici e di delegazioni ufficiali di sei Paesi africani, di rappresentanti diplomatici in Roma di

Paesi africani o aventi interessi diretti in Africa, di rappresentanze del Governo e del Parlamento e di espo- nenti ed esperti di tutti i settori economici e di studio italiani,

UDITE le dichiarazioni del rappresentante del Governo italiano e dei rappresentanti dei Governi afri-

cani presenti; le enunciazioni programmatiche del Presidente dell'Istituto Italiano per l'Africa; le relazioni

generali sui rapporti economici e sugli scambi commerciali con il. Continente africano; le relazioni degli esper- ti africani per i singoli settori dell'economia dei rispettivi Paesi; le comunicazioni e gli interventi di carattere

specifico degli esperti e degli operatori economici italiani;

CONSIDERATI gli elementi emersi dalle discussioni e dallo scambio di informazioni e di chiarimenti fra

le parti interessate;

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TENUTO CONTO degli orientamenti e delle proposte contenuti nella sintesi finale del presidente del convegno;

PRESO ATTO con viva simpatia della legittima aspirazione dei popoli africani di crearsi appropriate strut- ture politiche, sociali ed economiche in un clima di pace e di solidarietà internazionale;

RILEVATO l'interesse e le favorevoli disposizioni con cui quésti pòpoli guardano alla partecipazione che l'Italia è pronta a dare allo sviluppo dei rispettivi Paesi;

CONSTATATA la confluenza dei consensi sull'opportunità e l'urgenza di sviluppare le recrproche rela- zioni non solo economiche, ma anche culturali ed umane fra l'Italia e i Paesi africani, favorendo al massi- mo gli incontri e le intese dirette;

FA'VOTI

a) Perché l'Istituto Italiano per l'Africa si impegni, con l'appoggio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero del Commercio con l'Estero e degli altri Ministeri interessati, a dare carattere permanente al Convegno stesso, conservando ed anzi accentuando l'organicità e la specializzazione attuale e facendo di esso una base per concrete iniziative;

b) Perché la cooperazione tra l'Istituto Italiano per l'Africa e la Fiera del Levante, già in atto con il Convegno annuale, si sviluppi e si approfondisca su base continuativa e permanente, in modo da assicurare, tramite un'azione coordinata delle due organizzazioni, un maggior respiro alla iniziativa italo-africana, una migliore conoscenza delle condizioni dei mercati e un ulteriore motivo di sviluppo al progresso economico del Mezzogiorno:

Perché la via intrapresa dell'organizzazione di missioni economiche e di studio in Africa sia per- seguita sistematicamente in maniera da poter prendere contatto e da stabilire una collaborazione proficua con tutte le aree geografìche del Continente africano;

d) Perché, con mezzi adeguati ai suoi compiti, l'Istituto possa ampliare la sua azione, estendendola anche alla istituzione di borse di addestramento tecnico e commerciale per l'Africa e alla redazione e l'esecu- zione di piani di lavoro comuni con gli africani.

Mozioni particolari IL CONVEGNO

Richiama l'attenzione dei paesi africani ed europei e degli organi di cooperazione internazionale, come l'ONU, la FAO, TOIL e la CEE, sulla necessità urgente di studiare il problema dell'emigrazione italiana verso i paesi africani come valido strumento di equilibrio sociale, di valorizzazione economica e di progresso e come fattore insostituibile di amicizia e di pace.

Raccomanda all'Istituto Italiano per l'Africa di prendere le iniziative' opportune per realizzare in breve periodo di tempo risultati concreti in questo senso.

Rivolge un saluto ai lavoratori italiani, europei e africani, che in stretta collaborazione., animati da uno stesso ideale, operano per il progresso economico e civile dell'Africa a beneficio dell'umanità.

(Mozione Martucci)

Prende atto con viva soddisfazione del proposito manifestato dal Ministero per il Turismo e lo Spettacolo di favorire al massimo lo sviluppo delle relazioni turistiche tra l'Italia ed i paesi Africani.

Auspica che le Missioni economiche, avviate periodicamente in paesi e territori africani ad iniziativa dell'Istituto Ita- liano per l'Africa, siano in futuro integrate con esperti turistici, in vista di una stretta collaborazione sul piano tecnico e, possibilmente, anche su quello finanziario.

(Mozione Ricci)

Preso atto del soddisfacente incremento produttivo siderurgico nazionale (cui darà notevole contributo l'erigendo impian- to di Taranto).

Invita i tecnici e gli economisti italiani a redigere un completo ed accurato studio sui giacimenti ferrosi africani, che presentino caratteristiche tecniche ed economiche tali da renderne conveniente l'impiego al fine di accrescere il nostro approvvigionamento di materia prima in quei territori.

Analogo invito il Congresso rivolge alla CECA ed al MEC perché tale iniziativa venga appoggiata ed estesa sul piano comunitario, onde portare - mediante maggiorate importazioni di minerali ferrosi - l'intercambio euro-africano su livelli più alti degli attuali, dare a quei governi più ampie disponibilità valutarie ed offrire a quelle popolazioni nuove fonti di lavo- ro e nuovi mezzi di vita.

Convinto della necessità di far conoscere agli italiani l'evoluzione politica-economica-sociale di Stati e Territori africani con relative prospettive e programmi a medio e lungo termine.

Invita l'Istituto Italiano per l'Africa a cooperare con la Fiera del Levante per l'intensificarsi, nelle prossime manifesta- zioni, di una efficiente e persuasiva presenza africana, capace di determinare un maggior interessamento verso l'Africa e

* verso le grandi possibilità che essa offre in tutti i campl. Tale intensificazione dovrebbe concretarsi con un maggior numero di padiglioni ufficiali, privati, collettivi d'argomento

africano; con l'istituzione di una speciale "Giornata" dedicata all'Africa; e con tutte quelle altre iniziative editoriali e propagandistiche che l'Istituto Italiano per l'Africa e la Fiera del Levante crederanno utile realizzare per il sollecito raggiungi- mento del fine suddetto.

(Mozioni Introna)

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