+ All Categories
Home > Documents > ATTIVITÀ DEI CENTRI ITALIANI

ATTIVITÀ DEI CENTRI ITALIANI

Date post: 15-Jan-2017
Category:
Upload: hoangtu
View: 223 times
Download: 4 times
Share this document with a friend
4
ATTIVITÀ DEI CENTRI ITALIANI Source: Il Flauto dolce, No. 1 (Gennaio - Giugno 1971), pp. 17-19 Published by: Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/41700146 . Accessed: 15/06/2014 11:14 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Il Flauto dolce. http://www.jstor.org This content downloaded from 62.122.73.34 on Sun, 15 Jun 2014 11:14:52 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions
Transcript
Page 1: ATTIVITÀ DEI CENTRI ITALIANI

ATTIVITÀ DEI CENTRI ITALIANISource: Il Flauto dolce, No. 1 (Gennaio - Giugno 1971), pp. 17-19Published by: Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/41700146 .

Accessed: 15/06/2014 11:14

Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at .http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp

.JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range ofcontent in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new formsof scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected].

.

Fondazione Italiana Per La Musica Antica (FIMA) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve andextend access to Il Flauto dolce.

http://www.jstor.org

This content downloaded from 62.122.73.34 on Sun, 15 Jun 2014 11:14:52 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 2: ATTIVITÀ DEI CENTRI ITALIANI

ATTIVITÀ DEI CENTRI ITALIANI

Anche in Italia, da alcuni anni, il flauto dolce ha inco- minciato ad avere una sua storia ricca di Importanti , mani f estazioni artistiche e culturali. Per le sue indi scuti bili pos- sibilità espressive e propedeutiche questo antico strumento ha polarizzato su di sé l 'attenzione di insegnanti, cultori di musica e di un gran numero di giovani che con esso hanno scoperto un mezzo ed un modo semplice di fare musica e di avvicinarsi ad essa anche da un più ampio punto di vista storico.

In questo primo numero riassumiamo in breve tutte le notizie pervenuteci di attività italiane ed estere nel campo del flauto dolce e strumenti antichi proponendoci di tenere aggiornato il prossimo notiziario delle attività più recenti. In questo contiamo naturalmente sul'Ia collaborazione degli Enti e delie persone interessati.

FOGGIA

Musiche antiche per i « Venerdì musicali » Il 6 aprile 1971 ha avuto luogo a Foggia, nell'Auditorio

del Conservatorio U. Giordano, per i « Venerdì Musicali », un concerto organizzato dal l 'AG IM US, del Complesso « Fon- tegara » di Venezia (Griselda Ponce de Leon, chitarra-liuto; Stefano Casacci®, flauto dolce e cromorno; Katinka Cas- sola, Valerio de Scarpis e Vivalda Savelili, flauto dolce). Sono state eseguite musiche originali del Ri- nascimento dalle raccolte di Frottole del Petruoci e dal Libro di danze di Giorgio Mainerio per quartetto di stru- menti; una serie di brani di Simone Molinaro, Fresoo baldi, N ava r res e Mudar ra per chitarra e due brani di Händel e Scarlatti per flauti dolci e chitarra.

Lo stesso programma era stato precedentemente pre- sentato a Trani nella sede dello Sporting Club.

GENOVA

Flauto dolce e clavicembalo al Piccolo Auditorium

La diavi cem bal i sta Alda Bellasich e il flautista Francesco Costanzo hanno tenuto un interessante concerto, il terzo di una serie organizzata sotto il patrocinio di « Italia No- stra » per il restauro delia fonitana^pesc hiera dei Raggi in Piazza Vacchero. Alda Bellasich si è esibita nella Sonata Biblica di Kuhnau e in brani di Pasquini e Galuppi, accom- pagnando poi il flautista Costanzo neHa Prima e Seconda Sonata di G. Ph. Telemann e neltla Sonata Op. I n. 2 per flauto dolce e basso continuo di H anide I'.

Concerto dei « Madrigalisti »

La Cassa di Risparmio di Genova in collaborazione con il Provveditore agli studi ha organizzato una serie di con- certi dedicati agii alunni delle scuole medie. Protagonista la musica antica con ili Gruppo strumentale e corale « I madrigalisti genovesi » diretto da Leopoldo G¡amberini. I concerti si sono svolti nel Salone delia Cassa di risparmio. Il complesso strumentale formato da Elisabetta Soldatini (clavicembalo), Walter Benvenuti (liuto), Leopoldo d'Ago- stino, Lucilla Bissaldi, Arrigo Derchi, Silvio Maggiolo e Ma- rino Santamaria (flauti dolci) si è esibito in un programma comprendente brani di Holborne, Susato, Phalèse, Purcell, Couperin e S teff ani ottenendo un vivo successo. L'esecu- zione dei brani è sllaťa preceduta da una illustrazione del M° Gamberini.

MILANO Flauto dolce alla Scuola Civica Musicale

Nelil'ambito delie manifestazioni culturali e didattiche organizzate dalla Società Ital ana per l'Educazione Musicale (SI EM) c'è da segnalare il corso di flauto dolce che si è tenuto dal 23 febbraio ail 4 maggio 1971 alia Scuola Civica di Milano (Corso di Porta Vicentina). Le lezioni sono state curate dal M° Alfredo Cortiana.

PADOVA Flauto dolce nelle scuole di Padova

Dal gennaio del 1969 ha avuto inizio nella provincia di Padova l'impiego del flauto dolce soprano nell'ambito scolastico.

Neil mese di settembre delio stesso anno numerosi insegnanti delle scuole elementari del Veneto, convenuti a Padova per un corso di aggiornamento musicale, hanno aderito con entusiasmo ali 'impiego del flauto doilce nella scuola elementare impegnandoci a studiarlo al fine di rag- giungere un buon livello di conoscenza dello strumento.

Dal 26 febbraio al 27 maggio del 1970 ventuno profes- sori padovani di educazione musicale hanno partecipato a un corso di aggiornamento indetto dal SASM dedicandosi allo studio e alla didattica del flauto.

Nell'istituto magistrale « Duca d'Aosta » di Padova, tra gli strumenti ritmici e melodici, ii flauto dolce costi- tuisce la base educativa e formativa di tutti gli alunni dellle sezioni E, F, G, H (circa 500).

Da una sommaria statistica, neli giro di due anni oltre quattromila tra studenti, insegnanti e amatori avrebbero iniziato lo studio del flauto dolce.

Solerte promotore e sostenitore di queste iniziative è il M° Prof. Enrico Mancusi Ungaro, che dal 1965 si va im- pegnando nel diffondere l'uso del flauto dolce, per il rin- novamento della didattica musicale, nei corsi di aggior- namento e di perfezionamento indetti dal C.D.N.I.A. (Cen- tro Didattico Nazionale per l'Istruzione Artistica), ai quali partecipa altresì come docente di varie discipline (meto- dica, ascolto, storia, ritmica, canto, direzione corale, flauto).

Il Pror. Mancusi è autore dei metodi: « Il flauto doice soprano» (in due parti, 1a ed. 1965; nuova ed. 1970) e « Il flauto dolce contralto» (voi. unico in corso di stampa), entrambi editi dalla R.A.D.A.A. di Padova.

Saggio di flauto dolce al Liceo Pollini

Sabato 16 maggio 1970 gli allievi del corso di clarinetto e flauto dolce del M° Elio Peruzzi si sono esibiti in un saggio di finie anno. In modo particolare si è distinto Renato Sartor che ha eseguito una serie di brani tratti da opere di Händel.

PAMPABATO I Corsi di flauto dolce e strumenti antichi a Pamparato (Cuneo)

Dal 28 luglio al 2 agosto 1969, organizzatJo dall'Istituto musicale S. Cordero, si è tenuto a Pamparato (Cuneo) un ccrso di flauto dolce e strumenti antichi. Si sono tenuti anche lezioni e seminari di teoria e storia della musica antica. Sergio Dalestracci ha curato la parte relativa al flauto dolce, al cornetto e alla storia degli strumenti. Le- zioni di musica d'insieme e di paleografia musicale sono state curate da Mauro Uberti.

17

This content downloaded from 62.122.73.34 on Sun, 15 Jun 2014 11:14:52 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 3: ATTIVITÀ DEI CENTRI ITALIANI

Nel quadro deVe manifestazioni musicali che si sono svolte a Pampa rato in occasione del Festival dei Saraceni (estate 1970) si sono tenuti anche corsi di flauto dolce e liuto: docenti Paola Soffritti e Mirko Caffagni.

PAViA Attività dei soci

I Soci Cinzia Borsa, Amedeo G. Conte, Inga Kristina Fraccaro e i signori Meddemen, Polsinelli, Jayakar, Tambu- relli e Tiepolo hanno costituito un gruppo strumentale pre- valentemente formato di flauti dolci. Si riuniscono tutte le settimane, ogni venerdì, e preparano un programma di mu- siche rinascimentali e barocche.

PERUGIA I corsi di flauto dolce della Hortus Musicus

Dal 10 al 17 luglio 1969 si è tenuto a Perugia, nella sede del Conservatorio Morlacchi, il primo corso specifico di flauto dolce in Italia. Il corso è stato organizzato dalla Hortus Musicus (Centro Italiano del Flauto Dolce) di Roma in collaborazione coin il Centro Didattico Nazionale per la Istruzione Artistica e con il finanziamento della Moeck Ver- lag di Celle. Hanno tenuto le lezioni i proff. lise H ech 1er ed Helmut Mönkemeyer entrambi della scuola superiore di mu- sica di Krefeld. Il dr. Hermann Moeck ha tenuto dus con- ferenze sulla storia e l'acustica del flauto dolce. A chiusura del corso i'I prof. Mönkemeyer ha diretto un concerto-saggio tenuto dai partecipanti al corso.

Un corso analogo (secondo corso) ha avuto luogo sem- pre a Perugia, nel Conservatorio Morlacchi, nei luglio 1970. Docenti i proff. Hans Wilhelm Köneke e Elisabeth Köneke della Musikhochschule di Hannover aiutati dalle due figlie Barbara e Roswitha. Il dr. Angelo Pistoia e il dr. Giancarlo Rostirolla hanno tenuto alcuni seminari e conferenze. Alla fine del corso si è avuto un concerto dei migliori allievi in cui si sono soprattutto distinti H M° Milos Pahor, Barbara Andreotti e Stefano Casaccia.

PORDENONE Un coordinatore esemplare

Desideriamo mettere in luce l'attività veramente enco- miabile del M° Giovanni Sperandio, coordinatore della SIFD a Pordenone. Egli ci scrive: « Da quando, tramite l'inse- gnamento del flauto dolce ho potuto intravedere un chiaro cammino per l'educazione musicale nelila mia città, cioè dal mese d'i febbraio, non ho perso tempo... ». E difatti ha già cinque gruppi organizzati ed entusiasti, collabora con i collegi della città per corsi pomeridiani, ha interes- sato la stampa ottenendo appoggi per quanto riguarda i lo- cali e la pubblicità. « Le lezioni sono teoriche e pratiche con una serietà da conservatorio, ma in spirito democratico » ci scrive lo Sperandio, e ancora: « ....l'attività educativa e l 'entusiasmo devono essere tenuti in continua tensione con sempre nuo- va idee e nuovi stratagemmi che evitano la noia special- mente tra i più piccoli... ». Bene. Facciamo i nostri auguri al maestro e ai suoi allievi (che speriamo diventino presto soci della SIFD). Siamo sicuri che lo spirito della nostra Società viene realizzato a Pordenone in modo esemplare.

ROMA L'attività del Complesso « La Fontegara » di Roma

II Complesso « La Fontegara •-» delila sezione romana della SIFD ha tenuto una serie di quattro concerti in alcune scuolie romane: Scuola Magistralle Statale « Montessori » (7 maggio 1970), Istituto «Romagnoli» (20 maggio), Scuo- la di Musica «Anna Maria Macchenni » (28 maggio), Scuo-

18

la «Gaetano Grilli» (29 maggio). Sono state eseguite mu- siche classiche e folcloristiche. I concerti hanno riscosso attenzione e entusiasmo del pubblico giovanile.

Domenica 25 aprile 1971 il Complesso ha tenuto un concerto nelIi'Aula Magna del l 'Associazione culturale « Pian due Torri » di Roma. Il programma comprendeva brani d¡ Praetorius, Mainerio, Brade, Anonimi, Gussago, Banchieri, Gabrieli, Telemann e Poser. Il numeroso pubblico giovanile ha seguito con grande interesse.

Lo stesso programma è stato replicato domenica 25 aprile nell'Aula Magna gremita di studenti della Scuola Magistrale Statale secondo il metodo Montessori di via Puglie, in un concerto organizzato in collaborazione con la Società Italiana per l'Educazione Musicale (SIEM).

I componenti del Complesso « La Fontegara » sono: Anna Cardosi, Vittoria Fresco, Anna Penna, Guido Pieri (flauti soprani); Vincenzo De Gregorio, Franco Salvatorelli, Dina Vezzoso (flauti contralti); Claudio Caponi, Ilda Saba- tini Scalmati, Eugenia Vestroni (flauti tenori); Rose Gaunt, Francesco Luisi, Giancarlo Rostirolla (flauti bassi). I corsi del Centro Didattico Nazionale per l'Istruzione artistica

II Centro Didattico Nazionale per l'Istruzione Artistica organizza da diversi anni corsi di aggiornamento musicale riservati a insegnanti di educazione musicale non di ruolo che desiderano aggiornarsi suMe moderne acquisizioni nel campo della pedagogia e didattica musicali. Al CDNIS va ii merito di aver contribuito alila diffusione della cono- scenza del flauto dolce nell'ambiente degli insegnanti di musica italiani. In quasi tutti i corsi, infatti, da circa cinque Vini a questa parte, i>l Centro ha istituito un corso facolta- tivo di flauto dolce che ha* sempre riscosso successo e simpatia fra i partecipanti. Gli insegnanti che hanno te- nuto i corsi sono: Primo Beraldo (Castelfranco Veneto), Enrico Mancusi Ungaro (Padova) e Franco Pucciarello (La- vagna) . II flauto dolce all'Accademia Filarmonica Romana

Nel quadro delle attività didattiche dell'Accademia, oltre ai corsi di canto (diretti da Pablo Colino) si svolgono da tre anni corsi di flauto dolce. Insegnanti degli anni passati sono rispettivamente Marianne Perek e Giancarlo Rostirol- la. Quest'anno il corso è stato curato dalla sig.ra Katinka Cassola, con la collaborazione di Carla Cassola e Vincenzo De Gregorio. Ogni anno, alla fine dei corsi, tutti gli allievi hanno dato un saggio finale. Bach e Flauto dolce all'Associazione abruzzese e molisana

In un programma che comprendeva musiche vocali di autori antichi e moderni, il soprano Luciana Bel lisaři Ru- bino, la flautista Rose Gaunt e I oboista Martin Stancliffe accompagnati dal M° Vincenzo Montenove9i (pianoforte) e da Deborah Sawyer (violoncello) hanno eseguito, domenica 13 marzo 1971, due arie per soprano, due flauti dolci e basso continuo dalle Cantate 39 e 182 di J.S. Bach e la So- nata a tre n. ' per flauto dolce contralto, oboe e Bc. di J.B. Lceillet. Il concerto è stato replicato domenica 21 marzo nella Sala degli Amici di Castel S. Angelo.

A VOR INO Attività dei soci.

La SIFD ha raccolto molti consensi ed ha una vita ateiva e proficua anche per merito della 'prof. M. Cor- giat che è coordinatrice. I soci, che si riuniscono due volte alla settimana, sono giovani e anziani, impiegati e laureati. La studio del flauto è coltivato con serietà: ogni riunione comprende un'ora di pura tecnica e spesso si tengono le- zioni di storia e di organologia.

TRIESTE Il Flauto dolce a Trieste

Sulla vita del flauto dolce a Trieste è ida segnalare la attività intensa e qualificata di Miloš Pahor e Dina Slama,

This content downloaded from 62.122.73.34 on Sun, 15 Jun 2014 11:14:52 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions

Page 4: ATTIVITÀ DEI CENTRI ITALIANI

due giovani coniugi, coordinatori a Trieste e Udine della SIFD e insegnanti al liceo musicale 'Tomad ini* di Udine, che suonando in duo (flauto dolce e clavicembalo; o due flauti dolci) hanno riscosso finora notevoli consensi nella area triestino-slovena e anche altrove.

L'attività dei Pahor si estende anche al campo didat- tico. La scuola di flauto dolce di Trieste funziona già da tre anni e recentemente i Pahor ne hanno aperta un'altra a Udine. Per informazioni al riguardo rivolgersi a Miloš Pa- hor, via dell'Istria 5, 34137 Trieste.

Alla Glasbena Matica (Centro Musicale Sloveno)

Sull'attività e gli scopi dellla scuola triestina citiamo alcuni brani della redazione gentilmente inviataci dal socio Riccardo Perg oli s .

« ...il flauto dolce è entrato a far parte del mondo mu- sicale di Trieste tre anni fa, quando ne fu iniziato l'insegna- mento alla Scuola Musicale del lia 'Glasbena Matica' (Centro Musicale Sloveno). Gli allievi iscritti ai corsi di flauto dolce sono . . . divisi per gradi come prescrive il programma di studio del 'Trinity College of Music' di Londra, adottato sperimentalmente in questa fase iniziale. Per ogni 'grado' vengono prescritti gli studi e i pezzi da preparare, oltre alla conoscenza teorica e delle scale nelle tonalità e nei modi più usati.

Generalmente gli esami si svolgono nei mesi di febbraio e marzo, dopo di che gli allievi prendono parte ai saggi interni, assieme ad altri strumenti o in 'consort'... Recen-

temente alcuni allievi hanno anche registrato per la Radio Televisione Jugoslava di Capodistria delle musiche rinasci- mentali.

...La tendenza di questa scuola musicale triestina è di portare il flauto dolce al livello degli altri strumenti attuali, dopo i due secoli e più in cui l'a tradizione si è andata gradatamente spegnendo. E' importante però, per ottenere questo scopo, che il flauto dolce non sia solo considerato quale strumento propedeutico, attrazione folkloristica e alla moda, ma uno strumento completo, con una sua tecnica e una sua abbondantissima letteratura...

Naturalmente gli inizi son sempre difficili, ma l'entu- siasmo non manca, e con pazienza e dedizione l'insegnante e gli allievi d'ella 'Glasbena Matica' stperano di fare sentire l'influenza della loro attività in sempre più vasti circoli mu- sical-i ».

VENEZIA

Saggio di flauto dolce e strumenti antichi al Conservatorio B. Marcello di Venezia

Domenica 17 maggio 1970, alle ore 21, presso il Con- servatorio B. Marcello di Venezia, si è tenuto il saggio degli allievi di flauto dolce e strumenti antichi del prof. Pie- tro Verardo. Gli allievi Vivalda Savelli, Valerio de Scarpis, Stefano Casaccia, Raffaele Paier e Silvano Penso si sono esibiti in un interessante programma di musiche rinascimen- tali e barocche. Al clavicembalo Maria Vittoria fìizzetto.

19

This content downloaded from 62.122.73.34 on Sun, 15 Jun 2014 11:14:52 AMAll use subject to JSTOR Terms and Conditions


Recommended