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Pavia, 28-29 novembre 2008WORKSHOP DELLA SOCIETÀ CHIMICA ITALIANA
ATTIVITÀ DI DECOMMISSIONINGE GESTIONE DEI RAD-WASTES
Maurizio PietrobonSOGIN SpA, Project Management Impianti
Battistina BianchilliNUCLECO SpA, Unità CARA
3Sogin SpA
Sogin ha il compito principale di smantellare gli impianti nucleari, di recuperare i siti e valorizzarli
Sogin è la società nata nel 1999 per gestire la chiusura del ciclo di vita degli impianti nucleari italiani e opera secondo gli indirizzi strategici formulati dal Ministero dello sviluppo economico.Sogin ha come missione lo smantellamento (decommissioning) degli impianti nucleari e la gestione dei rifiuti radioattivi. Tecnici ed esperti formati ai massimi livelli lavorano per il conseguimento degli obiettivi della SocietàA Sogin sono state conferite le quattro centrali nucleari italiane di Trino, Caorso, Latina e Garigliano. Nel 2003 le sono stati affidati in gestione gli impianti di ricerca sul ciclo del combustibile di Enea (EUREX di Saluggia, OPEC e IPU della Casaccia, ITREC di Rotondella). L'impianto di fabbricazione del combustibile di Bosco Marengo è stato acquisito nel 2005.Sogin è impegnata anche in attività di ricerca, consulenza, assistenza e servizio in campo nucleare, energetico e ambientale
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
6I programmi di decommissioning
Gli attuali programmi di smantellamento SOGIN prevedono il raggiungimento della condizione di “brown field” dei siti (date in grassetto), ipotizzando che le istanze di smantellamento siano approvate a tempo debito (date in parentesi).
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
sito data sito dataCaorso (2009) 2019 Bosco Marengo (2008) 2009Latina (2010) 2018 Saluggia (2011) 2019
Garigliano (2009) 2018 Casaccia (2011) 2018Trino (2009) 2013 Trisaia (2011) 2019
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Il processo di disattivazione di un impianto nucleare implica la gestione di notevoli quantità di materiali di diversa natura, con diverse caratteristiche e con diverso contenuto di radioattività, radioattività a sua volta dovuta a cause diverse (attivazione o contaminazione). Non necessariamente questi materiali sono tutti considerati “rifiuti”.Dato che i costi associati alla gestione dei rifiuti radioattivi costituiscono una parte rilevante rispetto alla totalità delle attività di smantellamento, un’accurata caratterizzazione radiologica dei materiali (SSC), consente innanzitutto di ridurre al minimo la quantità di materiali da trattare, immagazzinare e smaltire come rifiuti radioattivi.In secondo luogo, la gestione dei rifiuti radioattivi richiede azioni pianificate e sistematiche per garantire che i prodotti finali (manufatti condizionati) soddisfino criteri di qualità predefiniti (linee guida e standards)Per garantire la qualità del prodotto finale è assolutamente necessario conoscere e controllare i parametri chimici e radiochimici dei processi lungo tutto il ciclo di vita della gestione dei rifiuti radioattivi
La gestione dei rifiuti radioattivi
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La caratterizzazione radiologica è una fase importante nella gestione dei rifiuti radioattivi e dei manufatti derivanti dalle attività di disattivazione degli impianti nucleari dismessi.Mediante la caratterizzazione radiologica si ottengono i dati e le informazioni necessari per classificare i rifiuti, definire le modalità per il loro trattamento e condizionamento, valutare l’impatto radiologico connesso con queste attività e verificare il rispetto di limiti e prescrizioni per lo smaltimento.Le modalità di caratterizzazione radiologica dei rifiuti sono diverse se questi derivano dall’esercizio dell’impianto nucleare oppure dalle attività di smantellamento e decontaminazione.
nel primo caso si eseguono valutazioni e misure direttamente sul rifiutonel secondo caso è necessaria una pre-caratterizzazione di impianto per determinare l’inventario radioattivo presente (sistema, componente o struttura) la cui decontaminazione e demolizione da origine ai rifiuti.
In tutti i casi, la disponibilità di dati ed informazioni di esercizio influenza notevolmente la pianificazione e l’estensione delle attività di caratterizzazione radiologica. La mancanza di informazioni e dati storici costringe ad estendere l’indagine sperimentale per completare la caratterizzazione radiologica.
Rilevanza della caratterizzazione
9Rilevanza della caratterizzazione (2)
La caratterizzazione dell’impianto consente di progettare meglio le principali fasi connesse con le attività di Decommissioning e in particolare:
selezionare e ottimizzare i processi di decontaminazione, le attività di smantellamento (manuali, semi-automatiche o completamente remotizzate) e gli strumenti necessari;stabilire una stima più affidabile dell’impegno di dose per i lavoratori, per la popolazione e per l'ambiente a seguito delle operazioni di smantellamento dell’impianto;Stimare le quantità di materiale che potrà essere rilasciato dall’impianto e le quantità, con relativa classificazione, dei rifiuti radioattivi prodotti; Stabilire in modo più affidabile i costi derivanti dalle operazioni di Decommissioning.
Questi elementi sono fondamentali per la definizione accurata della strategia di Decommissioning e un’ottimizzazione del programma globale di disattivazione in termini di gestione dei materiali e dei rifiuti.
10Aspetti operativi
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
Le attività di caratterizzazione possono essere suddivise in macroattività
Centrali e Impianti del Ciclo del combustibile presentano aspetti specifici che differenziano sensibilmente le problematiche di caratterizzazione radiologica.
11Attività di caratterizzazione
Per le Centrali la caratterizzazione della parte attivata degli impianti è stata eseguita da ENEL negli anni ’90 nel quadro della custodia protettiva passiva.Per ciascuna centrale è oggi predisposto un programma di caratterizzazione radiologica con la descrizione delle attività già effettuate e quelle da svolgere nel corso del decommissioning.Per gli impianti del ciclo del combustibile è in corso la caratterizzazione dei rifiuti di esercizio ed è di prossimo avvio la caratterizzazione delle strutture, dei sistemi e dei componenti di impianto (impostata per Trisaia e Bosco Marengo, in predisposizione per gli altri siti)Si prevede uno sviluppo significativo delle attività di caratterizzazione nel breve periodoSogin ha capacità proprie che intende mantenere e sviluppare- Laboratori delle Centrali (in particolare Trino e Caorso)- Laboratori di Saluggia e Casaccia
Sogin ha comunque necessità di acquisire dall’esterno sia supporto progettuale (piani e procedure di caratterizzazione) che operativo (campagne di caratterizzazione)- Nucleco come entità ad alta specializzazione del Gruppo- Altri operatori qualificati, anche in associazione con Nucleco
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
12Nucleco SpA
La Nucleco S.p.A. è il piùimportante operatore italiano per la
gestione dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività, prodotti nei centri nucleari, nelle industrie, nei
centri di ricerca e nei processi farmaceutici/ospedalieri, nel
contesto di un servizio integrato coordinato da ENEA.
Nell’ambito della caratterizzazione radiologica Nucleco è ed è stata
impegnata in campagne di caratterizzazione relative ad una grande varietà di rifiuti radioattivi
provenienti dai vari processi di produzione nucleare adottando
procedure e metodologie consolidate a livello nazionale e
internazionale
ENEA Casaccia Research Centre
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
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Caratterizzazione
Radioprotezione
Decommisioning & DecontaminationEnvironmental RemediationGestione rifiutiDeposito rifiutiMonitoraggio e dosimetria ambientale Disposizioni Esperto Qualificato (Dlgs. 230 - 241 e s.m.i.)Sorveglianza fisica e medica: WBC, dosimetria personale, analisi radiotossicologiche e visite medicheSorveglianza ambientale: impianti e attività operativeKnow-how: consulenza tecnico/scientifico
UnitàCARA
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
Unità CARA
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Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
Nucleco Integrated Waste Assay System
NIWAS
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SpettrometriaGamma
SpettrometriaGamma
ER
Mappaturaradiologica
impianto
D&D
Contratti ENI
Fanghi Latina
Boiler Latina
Biomedicali Trisaia
Rifiuti Speciali
Scintillazione liquida β
Conteggio α e β/γ
Scintillazione liquida α
Radiological Survey
SpettrometriaGamma
UNICEN e Norme
Protocollo
SINAL
Network
Pubblicazioni
Environmental Remediation
In sede
Attività correlate
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
Capacità operative di Nucleco
In “situ”
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• 2002 – 2006 5000 Campioni contaminati β/γ caratterizzati con tecniche DA: sistemi beta/gamma da laboratorio
• 2002 – 2006 1000 m3 Componenti caratterizzazione con tecniche NDA/DA
• 2003 – 2006 5500 fusti contenenti SMN, prodotti di fissione e HTMR caratterizzati con tecniche NDA/DA
• 2003 – 2006 Bonifica di 4 siti industriali contaminati da prodotti di fissione e NORM
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
Linee di attività
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• 2005– 2006 BOILER centrale di Latina- caratterizzazione DA α/β/γ
•2007 Progetto di massima per la Sicurezza nucleare e radiologica diuna nave russa per il trasporto di combustibile nucleare e rifiuti nucleari - Global Partnership
• 2005 – 2007 Supporto tecnico/ scientifico per attività di Caratterizzazione e Radioprotezione
• 2002 – 2005 Caratterizzazione Pre - Decommissioningdi tutti gli impianti italiani del ciclo del combustibile
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
Linee di attività (2)
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PRINCIPALI PROBLEMATICHE
• Grandi quantità di campioni da misurare con tecniche distruttive
• Carenza di “Laboratori caldi” (strutture e personale)
• Rischio di perdita di competenze
PROSPETTIVE FUTURE
• Creazione, sviluppo e riattivazione di “Laboratori caldi” (strutture e personale)
• Messa a punto di metodi per i processi di trattamento, di estrazione e misura
• Creazione di network tecnico/scientifici per la condivisione e lo sviluppo di know-how
Attività di decommissioning e di gestione dei radwastes
Problematiche e prospettive