Date post: | 03-May-2015 |
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Attività sul ghiacciaio Strandline
Misura dell’ablazione superficiale
Misura della velocità superficiale
Misura dell’innevamento
Misura del dry calving
Parcella sperimentale
Misure di portata
Radarstratigrafie
Carta delle isopache della copertura nevosa residua presente il 15-17 dicembre 2002
Misura del dry calving mediante la posa di paline a intervalli di 15 m in prossimità dell’orlo superiore
della falesia
-700
-600
-500
-400
-300
-200
-100
0
100
123456789101112131415
3.1 - 14.1
11.12 - 3.1
cm
I crolli non sono uniformemente distribuiti: i due maggiori crolli sono avvenuti nello stesso settore, corrispondente al settore della falesia più alto e fratturato. Al centro, come nel 2000-2001, si nota un rigonfiamento della fronte dovuto al progressivo allargamento delle fratture.
Parcella sperimentale
• Ha lo scopo di misurare direttamente alla superficie del ghiaccio fusione, evaporazione e acqua in eccedente la porosità efficace.
• Comprende: • - Minidatalogger programmato per una lettura
sincronizzata della T a – 0,12 e 0 m ogni 2’. • - Lisimetro in PET trasparente alto 0,12 m,
immerso sino ad avere il bordo superiore allo stesso livello della superficie esterna, riempito con un blocco estratto dal ghiacciaio avente la stessa forma.
• - Lisimetro col fondo perforato per il drenaggio dell’acqua di fusione.
• - Datalogger con sonde nel campo spettrale 450-950 nm, che misurano il downward e l’upward flux a 0,12 m di profondità.
• - Datalogger con sonde UVA che misurano il downward e l’upward flux a diverse profondità.
• - Palina ablatometrica
La scelta delle caratteristiche tecniche è avvenuta in funzione della profondità di penetrazione della radiazione
% irradiance 0.12 m depth
0
0.5
1
1.5
2
8.38 13.26 18.14 23.02
Max
Min
Med
W/m2
Rapporto fra D12 e U12
y = 1.3e0.036x
0
5
10
15
20
35 45 55 65
D12
U12
W/m2
L’ablazione misurata ai lisimetri rappresenta oltre il 98% dell’ablazione superficiale
Nel periodo di funzionamento del lisimetro si è così potuto misurare direttamente fusione e evaporazione, confrontandole con i dati delle paline ablatometriche
0
100
200
300
400
500
600
700
800
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17gennaio
mg
/s
Abl. Tot.
Abl. Sup.
Evaporazione
Fusione
Il buon funzionamento del lisimetro è stato inoltre verificato confrontando l’energia teoricamente
assorbita per l’ablazione con quella misurata dai quantofotoradiometri
0
100
200
300
400
500
2280
32880
34380
50580
80400
87120
s
Bilancio rad. 10-11.1
I (W/m2)
E’ stata misurata la distribuzione spaziale dell’irradianza, per estendere i risultati dei lisimetri
all’intera superficie dello Strandline
Fronte innevata, altezza del sole 35°, albedo 87%
0
100
200
300
400
500
600
700N
NE
E
SE
S
SW
W
NW
0
5
30
60
90
120
Angoli zenitali
W/m2
Sono stati sistemati due impianti di raccolta dell’acqua di fusione, uno drenante fra ghiaccio e substrato detritico, l’altro nell’active layer della
morena di fondo, che è in condizioni di permafrost.
• la portata massima delle acque subglaciali è 5-10 volte superiore a quella delle acque di falda
Portate parcelle 4 gennaio
0
10
20
30
40
50
60
70
0.00 4.48 9.36 14.24 19.12 0.00
Subglacial waters
Active layer waters
g/s
La portata risente in pochi minuti di annuvolamenti, e quindi è influenzata da acque
compienti un tragitto nell’acquifero molto breve; nei giorni freddi e nuvolosi, come il 14 gennaio, può essere nulla per tutte le 24 ore.
Effetto di un annuvolamento (ore 14.47)
0
20
40
11.55 13.07 14.19 15.31
Subglacial waters
Active layer waters
g/s
La portata è molto variabile da un giorno all’altro, non sembra in relazione con i valori giornalieri di ablazione
superficiale e acqua eccedente la porosità efficace, indicando che il sistema acquifero ha un tempo di
risposta relativamente alle grosse variazioni di portata superiore alle 24 ore;
0
10
20
30
40
50
60
Sup.10.1
A.L.10.1
Sup. 11.1
A.L.11.1
Principali risultati
• I processi di fusione sono essenzialmente subsuperficiali, ma sono misurabili mediante lisimetri;
• Le tecniche adottate potrebbero essere estese allo studio di tongue o piccoli ice shelf, in cui sono fondamentali processi difficilmente quantificabili come il calving e la fusione subsuperficiale.