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Date post: 03-Aug-2015
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Laboratorio di Cittadinanza Attiva Aula Verde “Il Museo Narrante” I ISTITUTO COMPRENSIVO Scuola Secondaria I Grado Don Vincenzo Meo, Classe IB Anno Scolastico 2013/2014 Docenti: Silvana Errico, Antonella Arseni, Angela Argentieri Esperta: dott.ssa Angela Marulli Dirigente Scolastico Prof. Antonio Santoro 1 Diari o di Bordo
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Laboratorio di Cittadinanza Attiva Aula Verde

“Il Museo Narrante”

I ISTITUTO COMPRENSIVO

Scuola Secondaria I Grado Don Vincenzo Meo, Classe IB

Anno Scolastico 2013/2014

Docenti: Silvana Errico, Antonella Arseni, Angela Argentieri

Esperta: dott.ssa Angela Marulli

Dirigente Scolastico Prof. Antonio Santoro

Diario di Bordo

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Se è vero che i bambini sono la nostra speranza, allora il piccolo libro scritto dagli allievi della IB della Scuola Meo ci dice che possiamo essere fiduciosi nel futuro.

Questo libro contiene infatti i risultati di un anno di lavoro, svolto in aula come Laboratorio di cittadinanza attiva ed incentrato su un tema di vitale importanza e grande attualità come il paesaggio.

Sotto la guida di insegnanti sensibili e preparati gli allievi hanno imparato a conoscere gli strumenti della legislazione italiana ed europea che tutelano il patrimonio culturale e paesaggistico, dall’art. 9 della Costituzione Italiana, alla Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze nel 2000. Hanno imparato, soprattutto, che il paesaggio non è un concetto estetico, ma un valore culturale di fondamentale importanza per l’identità di un popolo, poiché esso costituisce l’esito dei continui processi di interazione fra comunità umane ed ambiente. Il paesaggio ci rappresenta, prendersene cura significa avere cura di noi.

La cosa più importante di questo lavoro è, però, che adesso i bambini sono in grado di spiegarci cosa può fare una società civile per prendersi cura del proprio patrimonio millenario, custodito nel paesaggio. Sono loro ad indicarci un percorso in cui conoscenza, partecipazione e creatività si intrecciano per salvaguardare la bellezza dei paesaggi, che riflettono la bellezza della nostra storia. Partendo dall’archeologia, dal nostro remoto passato – conservato a San Vito sulla collina del Castello di Alceste-, i bambini hanno contribuito ad elaborare un progetto per il futuro, coerente con le ‘utopie’ della candidatura del territorio salentino a Capitale Europea della Cultura 2019.

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Credo che il lavoro degli allievi dell’Istituto Meo sia uno degli esempi più belli di ‘buone pratiche’ da inserire nel libro della candidatura, il famoso Bid Book attraverso il quale il Salento indica quale percorso vuole seguire per conseguire il prestigioso titolo. Esso è, però, innanzitutto un modello in cui si fondono i principi didattici più innovativi, unitamente alla passione civile che anima i docenti: è un concentrato di solide nozioni e di entusiasmo creativo.

Il Museo Diffuso del Castello di Alceste è un punto di riferimento importante nel lavoro dei bambini, in piena coerenza con gli obiettivi condivisi con l’Amministrazione Comunale di San Vito dei Normanni fin dal momento in cui, più di quindici anni fa, si dette avvio al processo di valorizzazione del sito archeologico. L’attenzione specifica al tema dell’educazione delle giovani generazioni riveste un ruolo importante sia nell’allestimento del museo all’aperto, che nella realizzazione del sito web e nell’attivazione del Laboratorio Ecomuseale.

Ringrazio la prof.ssa Silvana Errico per avermi chiesto di dedicare queste poche parole alla presentazione del lavoro, da lei coordinato con grande entusiasmo e con la sua nota competenza. Ne sono onorata e felice perché penso che i piccoli cittadini della scuola Meo saranno i migliori depositari del nostro bene più prezioso e i più bravi custodi, nel futuro, della bellezza del territorio salentino.

Prof.ssa Grazia Semeraro

Responsabile scientifico scavi Castello di AlcesteUniversità del SalentoLecce 25/5/2014

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LABORATORIO di CITTADINANZA ATTIVA Aula Verde

Il Museo NarranteLa classe IB della Scuola Don Vincenzo Meo (Istituto Comprensivo di San Vito dei Normanni, Brindisi) all’inizio dell’anno ha aderito al Progetto il “Museo Narrante” e avviato, così, il Laboratorio di cittadinanza attiva “Aula Verde”. Sono stati realizzati cinque cartelloni di foto, pensieri, opinioni frutto delle attività svolte in classe durante l’ora di Cittadinanza e Costituzione. Questi i Temi e le attività svolte:•La Partecipazione come metodo di lavoro•Le emozioni evocate dal nostro Paesaggio (colori e Forme)•La lettura della Mappa di Comunità del paesaggio di San Vito dei Normanni (sia cartacea che interattiva)•La raccolta della documentazione necessaria e il collage di immagini ritagliate.Il laboratorio è impegnato sul confronto e sulle proposte per un a buona gestione del Museo Diffuso Castello D’Alceste: si studia il sito, le attività che all’interno vi si possono svolgere (Giornata del Paesaggio, mostra, corto cinematografico sulla storia antica). L’obiettivo finale è scrivere e condividere il Manifesto dell’Ecomuseo dei Ragazzi, o meglio: il Manifesto della Bellezza dell’Ecomuseo dei ragazzi di San Vito dei Normanni.Il Museo Diffuso di Castello D’Alceste: una risorsa fondamentale per il nostro territorio che non si vuole esaurire nella

sola sistemazione paesaggistica e successiva manutenzione, ma La sfida che si vuole lanciare è quella della creazione o perlomeno di un primo tentativo di MUSEO PARTECIPATIVO, orientato a un coinvolgimento attivo e intelligente della comunità e dei visitatori per renderlo luogo maggiormente dinamico, stimolante, interattivo, rilevante e aperto ad un gruppo di persone che sia il più ampio e differenziato possibile.

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Laboratorio di cittadinanza attiva Aula Verde

Il Museo Narrante

Dopo alcuni incontri preliminari nel mese di ottobre, il 5 novembre abbiamo già elaborato il nostro programma e la nostra idea del progetto.

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Strumenti DidatticiLa Mappa di Comunità del

Paesaggiocartacea e interattiva

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Museo Diffuso Castello D’Alceste

Il nostroMuseo Narrante

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La Partecipazione come Metodo di Lavoro

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Normativa vigente

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Il nostro manifesto di Buone Pratiche del Paesaggio

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Art. 9Costituzione della Repubblica

Italiana

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Settimana DESS

La Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (dal 18 al 24 novembre 2013) chiude la prima fase del Laboratorio di cittadinanza attiva Aula Verde. Questa ottava edizione della Settimana DESS, dedicata ai temi del Paesaggio, della bellezza e della creatività, è perfettamente in linea con i contenuti e le finalità del nostro progetto.

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Settimana DESS 2013

Creatività

PaesaggioBellezza

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Dicembre 2013

Sognando il nostro Rebirth Day

A dicembre ci si incontra nelle strade e nelle piazze di tutto il mondo, e anche attraverso internet, per dar vita alla grande festa inaugurale del Terzo Paradiso. È un’opportunità straordinaria di creare insieme con gioia e entusiasmo il nostro futuro destino, partecipando, con ogni mezzo espressivo (performance, musica, suoni, installazioni, immagini...) alla creazione di una grande opera comune.Rebirth-day  è un appuntamento annuale, una festa che ogni anno si rinnova: lavoriamo tutti insieme al Rebirth-day al Museo!

Da: Città dell’arte Fondazione Pistoletto

Il termine paradiso proviene dall’antico persiano e significa giardino protetto. l simbolo del Terzo Paradiso è una riformulazione del segno matematico dell’infinito

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Verso l’Ecomuseo dei ragazzi di San Vito dei Normanni

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L’Ecomuseo dei Ragazzi

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Riviviamo e rappresentiamo con Gionata la

La vita dei Messapi (4 dicembre 2013)Ipotesi di futuro concorso scolastico Arkeo-Ciak

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…ancora Alcestee il suo ‘narrare’…

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Il Valore della Bellezza

“Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo” Maria Montessori

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Pensiamo una Mostra Itinerante dei nostri cartelloni per diffondere il valore paesaggistico e culturale dell’Ecomuseo

Il metodo della partecipazione (Brainstorming) per la costruzione di una mostra e l’individuazione dei canali ufficiali di diffusione delle informazioni_KIDS ART TOURISM

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Pensiamo le attività future per realizzare Forme di Turismo esperienziale

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L’articolo su Il PonteGiornalino Scolastico

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..aspettando l’arch. Francesco Baratti (coordinatore degli

Ecomusei Puglia) Pensiamo la Giornata del Paesaggio

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..Pronti a mostrare a Francesco il nostro

Angolo dell’Ecomuseo

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25 febbraio 2014 – L’arch. Francesco Baratti (resp. Sistema Ecomuseale del Salento) ospite

dell’Aula Verde

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..parliamo Noi, i nostri cartelloni, le nostre idee. Francesco, Silvana, Angela

e Gionata ci ascoltano.

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Ogni Luogo Di PugliaÈLa Tua Storia

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..e la Foto di Gruppo

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Aula verde fra le Buone Pratiche di Lecce2019

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Le 8Utopie di Lecce2019 perché Lecce2019 è Brindisi2019 #lecce2019èbrindisi2019

Cenni sui Social Media L’hashtag

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Le Nostre 8 Utopie

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La Proposta di una Mostra Itinerante a conclusione del progetto.

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Rappresentiamo la nostra idea di mostra

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Chiediamo il patrocinio di FAI Scuola e ICOM Puglia

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Archeologia e Paesaggio

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L’Ecomuseo del Paesaggio per una Città Sostenibile

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Il Mestiere dell’Archeologo con Christian Napolitano.

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Cenni di Archeologia

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Archeologia nella Piana di Brindisi

Urbanistica Complessa già in

Età Arcaica (VI sec. a.C. )

In molti centri

Storie dalla terra

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Lecce2019 torna a trovarci…

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La Cultura per noi è:Evoluzio

ne

Musei

Educazio

ne

Scuola

Lavori

Lingua

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Arriva Aprile 2014 Cominciamo a pensare ed organizzare la

mostra dei nostri lavori

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Coloriamo noi la Mappa di Comunità del Paesaggio di San Vito dei Normanni

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Le nostre mani ‘sono’ le foglie di un albero speciale,

il nostro Paesaggio.

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L’Ecomuseo: Un Albero con tante Foglie

Le nostre mani

raccontano le

foglie e l’insieme degli

attrattori storico culturali

del nostro

territorio.

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ICOM, International Council of Museums, è l'organizzazione

internazionale dei musei e dei professionisti museali impegnata a

preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale

mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale. 

Organizzazione non governativa (ONG) f ondata nel 1946,  ICOM è associato all'UNESCO e gode dello

status di organismo consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle

Nazioni Unite. 

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SAVE THE DATE: le iniziative di ICOM Italia per la Giornata Internazionale dei Musei 

Make connections with collections | Creare connessioni

con le collezioni   è il tema dell' importantissimo

appuntamento di condivisione internazionale dei valori

fondamentali del museo che ICOM ha scelto per l'edizione

2014 della Giornata Internazionale dei Musei del 18

maggio. 

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L’ Adesione alla Giornata Internazionale Dei Musei 2014 (promossa da ICOM) prevista dal 18 al 24 maggio, ci

sembra subito la naturale conclusione del nostro Progetto il Museo Narrante portato avanti dal Laboratorio di

cittadinanza attiva “Aula Verde. Infatti focus dell’evento è: “I musei sono un importante mezzo di scambio culturale, di

arricchimento delle culture e di sviluppo della reciproca comprensione, della cooperazione”.

PROGRAMMA: Esposizione Cartelloni

realizzatiInstallazione alberello di

Legno con le foglie che raccontano il nostro

patrimonio materiale e Immateriale

Proiezione Diario di Bordo

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La mia Regione: Proposta di un Programma/calendario di attività ed escursioni rivolto a turisti amici e

familiari-..e non può mancare la visita al Museo Diffuso Castello

D’Alceste.

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www.castellodialceste.it

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Il Rammendo delle Periferie di Renzo Piano

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Nelle periferie non bisogna distruggere, bisogna trasformare.

“Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. Perché le periferie? Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. Nel centro storico abita solo il 10 per cento della popolazione urbana, il resto sta in questi quartieri che sfumano verso la campagna. Qui si trova l’energia.

*Articolo e foto da Archphoto

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I centri storici ce li hanno consegnati i nostri antenati, la nostra generazione ha fatto un po’ di disastri,ma i giovani sono quelli che

devono salvare le periferie. Spesso alla parola «periferia» si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni.

Diventeranno o no pezzi di città? Diventeranno o no urbane, nel senso anche di civili?

 Bisogna che le periferie diventino città ma senza ampliarsi a macchia d’olio, bisogna cucirle e fertilizzarle con delle strutture

pubbliche. Un’altra idea guida nel mio progetto con i giovani architetti è quella di portare in periferia un mix di funzioni. La città giusta è

quella in cui si dorme, si lavora, si studia, ci si diverte, si fa la spesa. Se si devono costruire nuovi ospedali, meglio farli in periferia, e così

per le sale da concerto, i teatri, i musei o le università. Andiamo a fecondare con funzioni catalizzanti questo grande deserto affettivo.

Costruire dei luoghi per la gente, dei punti d’incontro, dove si condividono i valori, dove si celebra un rito che si chiama urbanità.

Terza per rendersi conto della fortuna che abbiamo avuto a nascere in Italia, perché se non si va all’estero si rischia di assuefarsi a questa grande bellezza e a viverla in maniera indifferente. Si tratta di una

bellezza che non è per nulla inutile o cosmetica, ma che si traduce in cultura, in arte, in conoscenza e occupazione. E’ quella che dà

speranza,che crea desideri, che dà e deve dare la forza ai giovani italiani.” Renzo Piano

 

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“Nel 1979 a Otranto abbiamo fatto qualcosa di molto simile con il Laboratorio di quartiere, un progetto patrocinato dall’Unesco per “rammendare” il centro.”  Renzo Pianohttp://www.archphoto.it/wp-content/uploads/2014/01/otranto.jpg

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Ancora Urbanistica: cenni sul Piano Regolatore Generale di San Vito dei

Normanni redatto dall’Arch. Cervellati

Ecomuseo, Paesaggio, Urbanistica

Il Museo come Patrimonio Attivo: crea legami, riflessioni e narrazioni non autoritarie.

Il Patrimonio deve servire per migliorare la qualità della vita delle persone, deve Creare Legami e Relazioni!

MUSEO Di

LEGAME

Tra Patrimonio e Collettività

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Il Calendario degli Incontri fatto da noi.

Ognuno di noi compila una scheda

abbinata ad un mese, colorando di verde il

Martedì, il giorno della settimana che per noi ha coinciso con l’Aula Verde.

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Urbanistica, Paesaggio e MusicaContributi Musicali All’Urbanistica

Ascoltiamo il Ragazzo della Via Gluck, Adriano Celentano, 1966“a piedi nudi a giocare nei prati, mentre qua in centro respiro

cemento”

Celentano in questa canzone parla di Periferia, di suburbio.

E il brano si conclude con uno sfogo, rafforzato dalla nostalgia: “non so perché continuano a costruire le case e non lasciano

l’erba”

Il Brano ha suscitato grande interesse artistico nella corrente neo-realistica di Pasolini, che ne avrebbe voluto trarne un film.

..e di vie Gluck ce ne sono tante e le città, ovunque si trovino, non sono fatte solo di edifici.

Perché non provare a leggere i Fenomeni urbani e suburbani attraverso gli indizi lasciati dalla musica?

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Gli Ulivi Raccontano l’Ecomuseo

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5 Giugno 2014 in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente #WorldEnvironmentDay #Ecomuseo #AulaVerde #ilMuseoNarrante

A conclusione del nostro progetto ci rechiamo al Museo Diffuso Castello D’Alceste ed esponiamo i nostri lavori e l’albero di legno

L’arrivo al Museo che in quanto Ecomuseo è:

Museo del Legame

Museo della Prossimità

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Siamo sullo scavo, la Prof.ssa Semeraro e gli archeologi dell’Università del Salento ci raccontano le tracce antiche degli Ambienti del “Grande Edificio”

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..ancora sullo scavo

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Sulle passerelle esploriamo il sito e leggiamo i pannelli informativi

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L’Archeodromo, l’Area di Archeologia Sperimentale

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La ricostruzione della Capanna di Età Arcaica (VI sec. a.C.)

..e se rappresentassimo la vita dei Messapi o la leggenda di Alceste con una rappresentazione teatrale?

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Entriamo nella Capanna, fedele ricostruzione della tipica abitazione del villaggio dell’Età del Ferro (VIII a.C.)

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All’ombra dell’albero di fico, Narriamo la nostra passeggiata e questa giornata tanto attesa

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Il Paesaggio è il vero Museo.

Il Paesaggio come Museo Vivente dell’evoluzione culturale.

Il progetto Aula Verde_Il Museo Narrante, con la realizzazione dei cartelloni e del Diario di Bordo finale, vuole essere una restituzione soprattutto visiva del lungo viaggio fatto in aula, una serie di immagini e scatti che raccontano i momenti più significativi delle attività svolte. Metodo, contenuti, rapporti umani e professionali raccolti e documentati da sguardi che si incrociano, mani che disegnano , colorano, ritagliano; forme e colori che si compongono; testi, gesti, fonti e ricerche che formano come un grande puzzle a testimoniare e narrare un percorso, un territorio e il paesaggio, il nostro. Le immagini e gli scatti, opportunamente scelti, pensiamo siano lo strumento più vero, diretto ed emozionale affinché di un momento irripetibile rimanga traccia. I cartelloni, l’albero di legno, il report prodotti sono stati uno strumento creativo che ha coinvolto con vivacità e spontaneità tutti gli alunni. Il laboratorio è stata un’occasione unica di ricostruire in termini attuali e aggiornati il legame tra i ragazzi, i luoghi e l’Ecomuseo. È un racconto efficace, semplice, diretto e accessibile a tutti. Questo progetto diventa così una sorta di naturale e spontanea evoluzione di quell’archivio permanente di memoria locale e racconto paesaggistico che è la Mappa di Comunità del Paesaggio di San Vito dei Normanni, trasmettendone il valore e significato ecomuseale.

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Il Museo Diffuso Castello di Alceste , questo insediamento arcaico fatto di atmosfere sospese, di testimonianze raccontate dai tracciati antichi, diventa una finestra su un passato antichissimo, ma con la sorpresa di scoprire un sito che è un documento storico e paesaggistico, un patrimonio culturale unico . Nel complesso, nel percorso, le principali dimensioni emerse sono:Sociale e culturale: si è posto l’accento su ciò che si conosce e si valorizza del proprio territorio; Cognitivo: è stato realizzato un approccio positivo, costruttivo e conoscitivo con il proprio patrimonio storico, artistico, naturalistico finalizzato alla lettura del valore paesaggistico; Relazionale: Si è valorizzato il rapporto personale dei ragazzi con la propria comunità e lo spirito collaborativo dell’operare.Questa presentazione dell’esperienza fortemente voluta dalle docenti e dall’esperta esterna, mette in evidenza , non solo il percorso, ma il modo di operare nell’ambito della ricerca e della sensibilizzazione .

L’esperta in processi partecipativi ed ecomuseali, Resp. del Progetto Angela Marulli

Le docenti: Silvana Errico, Antonella Arseni, Angela Argentieri

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L’aula Verde:

Silvana Errico, Antonella Arseni, Angela Argentieri, Angela Marulli, Bassi Angelo Luca, Carucci Emanuele, D’Agnano Daria, De Leonardis Gianluigi, De Leonardis Martina, Iannotta Swami, Lore Sara, Marinò Sara, Nappo Alex, Pizzuto Mattia, Ruggero Danilo, Ruggiero Francesca, Saponaro Annarita, Siciliano Noemi, Turco Alessandro, Turrisi Giuseppe, Veneziano Andrea, Vingi Armida, Zurlo Alessandro.

Fonti:“L’insediamento arcaico sulla collina del castello di Alceste a San Vito dei Normanni” Grazia Semeraro“Itinerario di visita del Castello di Alceste” Grazia Semeraro“Ecomusei, paesaggi e comunità” Francesco Baratti “Mappa di Comunità del Paesaggio di San Vito dei Normanni” Francesco Baratti e Angela MarulliMappa Di Comunità interattiva a cura di Angela Marulli http://www.castellodialceste.it/Ita.html

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GRAZIE AIl Comune di San Vito dei NormanniLa Prof.ssa Grazia Semeraro: Docente dell’Università del SalentoL’arch. Francesco Baratti: coordinatore Ecomusei PugliaChristian Napolitano: Archeologo, Università del Salento, Libera Università di AmsterdamAntonietta Recchia: Associazione LaMusicaDentroGionata Atzori: Associazione AmaRezzaGianluca Rollo: Animatore Territoriale per Lecce2019

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Un Ringraziamento speciale al

Dirigente scolastico, Prof. Antonio Santoro per aver condiviso e sostenuto il nostro progetto.


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