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autorama-2013-01

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asapress.net HUBCOMUNICAZIONE N º 536/GENNAIO-FEBBRAIO 2013 - € 3,00 in onDA DA mArzo A Dicembre tutti i VenerDÌ ALLe 21.15 su oDeon24 Digitale terrestre: canale 177 satellite: canale 914 sKY LA primA AgenziA stAmpA AutomobiListicA itALiAnA A UTORAMA A UTORAMA Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori A UTORAMA LA PROVA pag. 20 LA PROVA pag. 22 Ford Fiesta: anno nuovo, faccia nuova pag. 12 Il mercato di suv e crossover tiene e l’offerta aumenta Solo l’ “effetto web” allontanerà i concessionari dal baratro: gli esperti spiegano come e perché Maserati Quattroporte: la regina d’Italia cambia tutto 2ª PARTE 80 AUTO PER RIPARTIRE In tanti pensano che nel 2013 inizieremo ad uscire dalla crisi e le case si preparano con un’agenda ricca di novità SPECIALE 4X4 Ford Kuga Mercedes CLA Peugeot 2008 Subaru Forester Kia Pro Cee’d Chevrolet Corvette Bmw Serie 4 Renault Captur Ford Fiesta: anno nuovo, faccia nuova Maserati Quattroporte: la regina d’Italia cambia tutto
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Page 1: autorama-2013-01

asapress.net

ahubcomuNicazioNe Nº 536/geNNaio-febbraio 2013 - € 3,00

in onDA DA mArzo A Dicembretutti i VenerDÌ

ALLe 21.15 su oDeon24Digitale terrestre: canale 177

satellite: canale 914 sKY

LA primA AgenziA stAmpA AutomobiListicA itALiAnAAUTORAMAAUTORAMA

Mensile di informazione e cultura del mondo dei motoriAUTORAMA

LA PROVA

pag. 20

LA PROVA

pag. 22

Ford Fiesta: annonuovo, faccia

nuova

pag. 12

Il mercato di suv e crossovertiene e l’offerta aumenta

Solo l’ “effetto web” allontanerà i concessionari dal baratro: gli esperti spiegano come e perché

Maserati Quattroporte: la regina d’Italia cambia tutto

2ª PARTE

80AUTO PER RIPARTIREIn tanti pensano che nel 2013 inizieremoad uscire dalla crisi e le case si preparano con un’agenda ricca di novità

SPECIALE 4X4

Ford Kuga Mercedes CLA

Peugeot 2008

Subaru Forester

Kia Pro Cee’d

Chevrolet Corvette

Bmw Serie 4

Renault Captur

Ford Fiesta: annonuovo, faccia

nuovaMaserati Quattroporte:

la regina d’Italia cambia tutto

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AUTORAMA2

Gennaio/Febbraio 2013

AUTORAMAn. 536/Gennaio-Febbraio 2013

Mensile di informazione e cultura del mondo dei motori fondato nel 1958

direttore reSponSabile: Cristina [email protected]

direttore editoriale: Saverio [email protected]

Hanno collaborato: Michele Orfino (grafica), Marco Coletto, Adriano Tosi, Mattia Eccheli, Andrea Rapelli, Renato Gallo

conSulente di direZione: Paolo Altieri

Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano n. 133 del 3/4/1969.Una copia Euro 3,00; arretrati Euro 6,00.ABBONAMENTO: annuo Euro 30,00, estero Euro 60,00. Versamento su c/c bancario IBAN IT74 I030 6920 7051 00000001 415 intestato a Hub Comunicazione Srl.

Poste Italiane S.p.A.Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art.1, comma 1, DCB-Milano.

Manoscritti e fotografie non richiesti non si restituiscono. Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.

Il numero uno di Autoscout24 in Italia attacca

così: “il vostro sito web è la vostra concessiona-

ria”. Un concetto semplice per chi è abituato a

confrontarsi ogni giorno col web, un po’ meno

per certi professionisti legati alle tradizioni e resi-

stenti al cambiamento. E non è tutto, perché il si-

to non basta: bisogna esporre la propria offerta

commerciale anche sui portali dedicati, quelli che

i potenziali clienti visitano con maggior frequen-

za. Solo con una presenza capillare in rete si può

pensare di essere, oltre che competitivi, anche,

banalmente, presi in considerazione e conosciuti.

L’imprenditore, inoltre, si deve mettere in testa

che l’automobilista che lo contatta, nella stra-

grande maggioranza dei casi, è un utente già

informato, che ha cioè trascorso del tempo su in-

ternet alla ricerca della soluzione migliore. Una

maggiore specializzazione sul lato della domanda

impone altrettanta competenza su quello dell’of-

ferta: ecco perché non basta più occuparsi del

proprio sito “a tempo perso”. Si devono impiega-

re risorse umane - e quindi economiche - specifi-

che (immagini 1 e 6 nella pagina a lato), da for-

mare e da riservare alla cura del web e alla gestio-

ne dei lead (contatti qualificati). Nello specifico,

una persona può gestire fino a 100 lead al mese

(inizialmente 50) e 100 lead gestiti bene possono

generare circa 15 vendite. In considerazione di

ciò, una persona in un mese deve generare non

meno di 10 vendite.

Una volta che si è deciso di investire risorse nel

web, è fondamentale capire come indirizzarle al

meglio. Punto numero uno, la piattaforma deve

essere consultabile sia da computer, sia da

smartphone e tablet (imagini 2 e 3). Secondo: il

budget dedicato alla pubblicità su internet deve

essere adeguato alle dimensioni assunte dal mez-

zo. Tradotto in numeri, si deve allocare su inter-

net dal 20% al 50% del budget riservato al

marketing. Oppure, fatta 100 la somma che si in-

veste in pubblicità sui mezzi di comunicazione,

minimo il 50% (meglio l’80%) di essa deve essere

riservata al web.

Tornando alla presentazione delle offerte (imma-

gine 4), l’ABC di internet richiede l’esposizione

di almeno dieci foto (ma non c’è un limite massi-

mo) per vettura, assolutamente vere e curate nei

dettagli. Non si deve aver paura di rivelare even-

tuali difetti dell’auto: la trasparenza paga sempre.

VINCENZO BOZZO

Internet è come una vetrina

SPECIALE

Evento formativo dedicato ai concessionari eorganizzato da Quintegia e DriveK, InternetMotors mette al centro della sua analisi losfruttamento di internet, strumento diventatoormai imprescindibile quando si trattadell’acquisto di auto e beni correlati. Ma con il web è possibile anche pianificare nuovestrategie di marketing e gestione per sviluppare il proprio business e utilizzare al meglio le risorse

che ne derivano. In questo numero di Autorama (e proseguiremo sul prossimo) riprendiamo aparlarvi delle relazioni tenute al convegno daimassimi esperti italiani di internet e automotive,in rappresentanza di aziende come Google,Automobile.it, Autoscout24.it, Sophus3, Blogmetere altre ancora. Il loro sguardo è evidentementeproiettato sui mercati esteri dove vengonoapplicati approcci innovativi e vincenti

Informazioni chiare,corrispondenti al vero e complete. È questo il punto di partenza per una strategia vincentein internet, che richiedeinvestimenti in risorseumane, in pubblicità e in formazione specifica

CHI ÈLaureato in Economia Aziendale,Master presso la AndersonSchool of Management – UCLA,Los Angeles. Ha iniziato la suacarriera in Fiat Auto e perl’azienda italiana ha lavorato inItalia, Francia e Olanda. Haassunto l’incarico di MarketingManager di Sportal Italia, per poidiventare Direttore Marketing eProdotto di Monster Italia, e infineDirettore della divisone OnlineStrategy & Planning del GruppoBrand Portal. Nel 2008 arriva inAutoScout24 Italia, di cui, dagiugno 2010, diventa CEO.

Come superare la crisi del mercato dell’auto 2ª 2ª PARTE

I concessIonarIsI salveranno solo con Il web

marketing editoriale: Marco [email protected]

redaZione e amminiStraZione

Viale dei Partigiani, 118/c20092 Cinisello Balsamo (MI)Tel. 02.22472162 - Fax [email protected]

Sede legale: Via Stresa, 15 - 20125 Milano

diffuSione abbonamenti

Cellofangraf 2000 S.r.l. - Mazzo di Rho (MI)

Stampa e legatoria: Eurgraf - Cesano Boscone (MI)

02-03.Autorama 536 Internet Motors 2 Sav:Layout 1 21/01/13 18:08 Pagina 1

Page 3: autorama-2013-01

Quanto alle informazioni,

devono essere personalizzate

per il tipo di vettura e offerta

(prezzo, prestazioni, condi-

zioni del veicolo e degli ac-

cessori). Da non trascurare i

video, che stanno diventando

lo strumento principe per il

coinvolgimento del cliente.

Ultimo, ma non meno im-

portante: il prezzo deve esse-

re competitivo.

A proposito di competitività,

strategica è anche la compo-

sizione dell’offerta dell’usato

e delle “km 0” (immagine 5).

Gli acquisti devono essere

basati sullo “storico” e sulle

previsoni di vendita attraver-

so un monitoraggio continuo

dello stock e delle sue varia-

zioni. La strategia vincente

per gli acquisti è multicanale:

una rete di fornitori come

commercianti, aste, case,

flotte e privati assicura condi-

zioni vantaggiose. Tornando

alla determinazione del prez-

zo, bisogna sfruttare le diffe-

renze esistenti, ad esempio, a

livello locale, acquistando e

vendendo nei luoghi e nei

momenti “giusti”. La richie-

sta di una vettura può essere

variabile in base all’area geo-

grafica e al periodo: il profes-

sionista deve sfruttare queste

leve per trarne il massimo

profitto. Infine, mai far pas-

sare più di un’ora fra la do-

manda di un utente e la ri-

sposta. Meglio ancora se si ri-

sponde in mezz’ora (slide 7).

Il responsabile automotive di Google

Italia ha puntato il proprio intervento

sul concetto “renziano” di rottamazio-

ne: un destino inevitabile per i precon-

cetti legati alla rete e un passaggio ine-

vitabile per il concessionario, se vuole

sopravvivere in questo periodo di con-

trazione delle vendite e di transizione

verso un nuovo modello di business.

Il primo pregiudizio (immagine 1 qui

sotto) è questo: internet è un passatem-

po per sfaticati che non hanno di me-

glio da fare o per ragazzini. Sbagliato.

Internet è lo strumento irrinunciabile

per migliorare il proprio lavoro ed è

questo il motivo per cui gli investi-

menti nel mondo virtuale si ripagano

non solo nel medio e lungo periodo,

ma anche nel breve. Un esempio? Ne-

gli USA, più avanti di noi nello sfrutta-

mento della rete, tra il 2007 e il 2010 è

cresciuto del 70% il numero di leads

(contatti qualificati, ovvero persone di

cui si conoscono informazioni impor-

tanti dal punto di vista commerciale)

che si sono poi tramutati in vendite.

Da ripensare è anche la promozione

della propria attività: dato che il web è l'unico canale in continua crescita,

che senso ha continuare a pagare, per esempio, per avere spazio in mani-

festazioni locali di ogni

genere e tipo? Internet

permette di essere molto

più selettivi, raggiungen-

do potenziali clienti in

modo quasi “chirurgico”.

In quest’ottica è anche

importante un approccio

professionale al web: non

basta investire denaro, bi-

sogna anche misurare i

benefici di questo investi-

mento. Per farlo, si deve

innanzitutto misurare il

traffico generato; da que-

sto, ricavare il numero di

lead generati e, in ultimo,

cercare la correlazione

fra lead e contratti con-

clusi. Un processo non

semplicissimo, che è me-

glio affidare a società spe-

cializzate; è vero, si tratta

di impiegare altri soldi,

ma è l’unico modo per

evitare di sprecare l’inve-

stimento iniziale.

Altro preconcetto da su-

perare è quello che inter-

net venga sfruttato solo

da ristrette fasce della po-

polazione: il 72% degli

italiani (immagine 3) ha

accesso alla rete - una

percentuale più bassa ri-

spetto ad altri Paesi, ma

significativa - per un tota-

le di oltre 28 milioni di

navigatori mensili.

FABIO GALETTO

Parola d’ordine:rottamareInternet è l’unica arma dei concessionaricontro la crisi. Ma esserci non basta: si deve applicare un metodo professionale.Dalla creazione del sito fino ad arrivareall’analisi dei risultati

CHI ÈLaureato in ingegneria

elettronica, entra in Fiat nel 1995.Dal 2001 è nel Marketing e, nel

2006, diventa Direttore MarketingFiat in Italia, lanciando la nuova

500 di cui, insieme alla Panda, dal2008 è Direttore worldwide. Ha

insegnato marketing nel campustorinese della business school

ESCP e ha vinto il premio ADICO“marketer dell’anno 2007”.

Attualmente, ricopre la carica diresponsabile del settore

Automotive per Google Italia.

SUL NUMERO DI MARZO GLI INTERVENTI DI MATTHEW WATKINS E ROBERTO REPagine a cura di Adriano Tosi

1

4

6

5

7

1

2

3

2

3

Generazione deltraffico internet

Gestione deileads

Vendereautomobili

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AUTORAMA4

Gennaio/Febbraio 2013

Le auto che verranno

le novità del 2013

A1 CABRIOCome la Fiat 500C e la Citroën

DS3, la tedesca sarà una cabrio"parziale", ovvero con il tetto apribile in tela, ma i montanti centrali e posterioriidentici a quelli della versione chiusa. Una soluzione che taglia i costi produttivi,ma che contiene l'aumento di peso in pochi kg e non compromette la rigiditàdella scocca. La Cabrio sarà spinta dalle stesse unità del resto della gamma:dal 1.200 TSI al 2.0 TDI, da 86 a 143 CV. Al top la 1.4 TFSI da 185.

A3 CABRIOIl 2013 sarà l'anno delle scoperte

più accessibili della gamma Audi: oltrealla A1, debutterà infatti anche la varianteaperta della compatta di Casa, che andràad affiancare la 3 porte e la Sportback. La capote, rigorosamente in tela, sarà adazionamento elettrico e per completare le operazioni di apertura e chiusuradovrebbero essere richiesti non più di 9secondi. Sotto il cofano solo motorisovralimentati, che erogheranno da 122 a180 cv. Più avanti, arriverà anche una versione “S” più potente.

TTIl design sarà di Wolfgang Egger,

papà dell’Alfa 8C, quindi la prossima TTsarà di certo una bella auto. Utilizzeràmolto alluminio, per essere più leggeranonostante un piccolo aumentodimensionale, e il pianale Mqb chepermetterà di “giocare” con passo esbalzi per avere uno stile accattivante.Obiettivo: avvicinarsi, per feeling di guida,alla cugina Porsche Boxster. I motori, tuttiturbo, saranno 1.8 e 2 litri a benzina e 2litri a gasolio. La trazione sarà anteriore ointegrale. La Roadster arriverà nel 2014.

SERIE 2 CABRIOA Monaco stanno rivisitando il criterio delle dominazioni e così,

come le versioni coupé e cabrio della Serie 3 costituiranno la Serie 4,così le varianti 2+2 della Serie 1 origineranno la Serie 2. Prima adebuttare sarà la “2” cabrio, seguita dalla coupé. Passo e carreggiateaumenteranno rispetto a quelle delle berline, mentre i motorisaranno inizialmente tutti a 4 cilindri, con turbo e iniezione diretta: a benzina di 1,6 e 2 litri e diesel di 2 litri. Più avanti arriverà un sei cilindri biturbo di 3 litri per le versioni M.

SERIE 3 GTLa Serie 5 GT, almeno in Italia, non ha riscontrato i favori del

pubblico, ma il successo negli USA ha convinto la BMW a ripeterel'operazione con la Serie 3. Ecco dunque questa due volumi e mezzo,che coniuga il dinamismo di guida della Serie 3 berlina con lafunzionalità di una SW, pur senza la coda alta della Touring: ilportellone (disponibile anche ad azionamento elettrico) donerà infattiversatilità di carico. Inedito anche il frontale, mentre la meccanicaricalcherà quella di berlina e Touring.

X5Le BMW, per “regolamento interno”, vanno in pensione

dopo 7 anni di vita quindi nel 2013 toccherà alla X5. La sostitutanascerà sul pianale maggiorato della X3, manterrà più o meno ledimensioni attuali e i 5 posti (più due di emergenza a richiesta). Dalpunto di vista motoristico, la novità sarà l’introduzione di un 4 cilindriturbodiesel di 2 litri da circa 200 CV per contrastare la Mercedes ML250 CDI. Il resto della gamma proporrà i 6 e 8 cilindri a benzina e agasolio. La X5 M col 4,4 biturbo da quasi 600 CV arriverà nel 2014.

Q2Una vera e propria “crossovermania” è scoppiata negli uffici marketing di quasi

tutte le case: la Q2, anticipata dal concept Crosslane Coupé (sotto), sarà un mix tra unasuv, della quale ha l'altezza, e una coupé, per il taglio del tetto, pensato per fareconcorrenza alla Mini Countryman. Interessanti le soluzioni meccaniche, tra le quali non èda escludere anche il sistema ibrido plug-in con un 3 cilindri 1.5 TFSI da 130 CV abbinatoa due motori elettrici, uno da 116 CV per la trazione e l’altro per rigenerare le batterie.

AUDI DICEMBR

E

APRILE

GIUGNO

OTTOBRE

APRILE

NOVEMBR

ENOVE

MBRE

BMW

SERIE 4La “fu” Serie 3 coupé diventa Serie 4: una scelta, dicono in BMW, dettata dal “fil rouge” che la collega alle granturismo

storiche come le Serie 6 e 8. Il concept del Salone di Detroit che ne anticipa le forme è lungo 4,64 metri, largo 1,83 e, grazie alpasso maggiorato di 5 cm rispetto al modello attuale, offre un'abitabilità superiore. La meccanica ricalca quasi completamentequella della Serie 3, xDrive comprese. Più avanti arriveranno la Serie 4 Cabrio, la GranCoupé, la M4 e forse anche una X4.

GENNAIO

CHEVROLET

C4 PICASSONon si tratterà di un

modello completamente nuovo,ma di un profondo restyling,anche perché in questaconfigurazione resterà sulmercato solo per tre anni o pocopiù per poi lasciare il posto alnuovo monovolume sviluppatocon General Motors che verràvenduto con i marchi Citroën,Peugeot e Opel. Sarà il muso laparte più nuova, con un aspettomolto caratterizzato e aggressivo,quasi in chiave DS. Ai motoriattuali si aggiungerà anchel’ibrido diesel della DS5. Saràdisponibile a 5 e 7 posti.

GIUGNO

CORVETTE STINGRAYÈ una ventata di ottimismo contro

la crisi, la settima generazione dellaCorvette, che torna alla denominazioneStingray. Più che un'auto, è un'icona delpiacere di guida a stelle e strisce: sotto il suo immenso cofano pulsa un V8 6.2 ainiezione diretta da 450 CV e 610 Nm dicoppia. Le altre novità sono lastrumentazione elettronica, la riduzione delpeso (telaio scatolato in alluminio e cofanoin carbonio) e due cambi: un sette marcemanuale e un automatico a 6. Più avantiarriveranno le versioni “arrabbiate”.

ALFAROMEO

4CLa meccanica è di quelle “commoventi”, per gli amanti dell’Alfa. La scocca è in fibra di carbonio, il

motore - centrale posteriore - è il 1.750 TBi da oltre 240 CV e la trazione si trova al posto giusto: sulle ruotedietro. I numeri e le premesse lasciano presagire una guidabilità da sogno, che diverrà realtà al Salone diGinevra a marzo, quando verrà presentata la versione definitiva. La 4C rappresenta l’inizio della strategiaannunciata da Marchionne, che vedrà l’Alfa Romeo puntare su auto premium con un'immagine sportiva.

MARZO

DUSTERDopo il grande successo dei primi anni, la SUV franco-rumena

comincia a segnare un po’ il passo nelle vendite e necessita di unaggiornamento, che coinvolgerà il muso, ridisegnato a immagine e somiglianzadella Sandero, i paraurti e gli interni, che saranno ripresi da quelli più curatidella Lodgy e potranno quindi avere anche il sistema di infotainment enavigazione. Sul fronte motori, resteranno i due 1.500 turbodiesel da 90 e 100CV, mentre il 1600 a benzina verrà sostituito da un 1.200 turbo da circa 115 CV.

MARZO

Oltre 80 novità in tutte le fasce di mercato,dalle citycar alle supersportive, passando percompatte, SW e berline. Con un trend semprepiù marcato: il proliferare di suv e crossover,i segmenti che soffrono meno la crisieconomica in atto. Altra tendenza è quelladelle auto ibride ed elettriche, su cui puntanoormai quasi tutte le case

SPECIALE

TRAXLa piccola SUV Chevrolet, gemella diversa della Opel Mokka, è

lunga 4,24 metri, ha un abitacolo spazioso e un bagagliaio la cui capacitàspazia fra 356 e 1.370 litri. Tra i motori a benzina ci sono un 1.400 turbo da 140

CV abbinato alle 4WD (0-100 km/h in 9,8 s e 15,6 km/l di consumo) e un 1.6002WD aspirato da 115 CV. Il turbodiesel è un 1.700 da 130 CV, disponibile con latrazione anteriore e il cambio manuale o automatico, e con le 4WD e il manuale.

MARZO

CITROËN

DACIA

CHEVROLET

GENNAIO

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AUTORAMA5

Gennaio/Febbraio 2013

FERRARI F70Da vera superstar, la Ferrari più estrema, costosa,

potente e raffinata di sempre ha fatto crescere il desideriospogliandosi un pezzo per volta. Dopo il V12 abbinato alsistema ibrido Hy-Kers e la monoscocca, la Ferrari ha diffusole immagini del retrotreno montato. La vettura eroga 900 CV,snocciolati da un cambio a doppia frizione a 7 rapporti,mentre un motore elettrico recupera l'energia e taglia del40% la CO2. Da Formula 1 la gestione dinamica del veicolo,finalizzata alla massima prestazione, oltre che alla sicurezza.

MARZO

LEXUS

ISLa berlina IS arriverà in Italia in un’unica versione: l’ibrida 300h,

con un inedito 4 cilindri 2.5 a ciclo Atkinson combinato con il motoreelettrico, per un totale di 220 CV. Da segnalare il Drive Mode Select, chefornisce le modalità di guida Eco, Normal, Sport e Sport+. Quanto alleemissioni, l’obiettivo della Lexus è di ottenere l’omologazione al di sottodei 100 g/km di CO2. Basata sulla piattaforma accorciata e ristretta dellanuova GS, la IS promette piacere di guida e confort grazie all'avantreno adoppi triangoli e al retrotreno multilink. Nuovo anche il cambio.

GENNAIO

LAND ROVER RANGE ROVER HYBRIDAl Salone di Ginevra farà la sua apparizione la versione ibrida della Range Rover Classic. La

combinazione tra il V6 turbodiesel di 3 litri e il motore elettrico fornirà ben 340 CV, ovvero la stessapotenza del 4.4 litri turbodiesel a 8 cilindri. Questo dovrebbe consentire di scattare da 0 a 100 km/h incirca 7,5 secondi. Il cambio sarà l’automatico a 8 rapporti prodotto dalla tedesca ZF, mentre il motoreelettrico sarà alimentato da una batteria agli ioni di litio da 1,7 kWh. Nel 2014, poi, arriverà anche laversione plug-in con autonomia elettrica estesa.

MARZO

RANGE ROVER SPORTAnche la Range “corta” adotterà la scocca in alluminio come la Classic, ma il risparmio di peso globale sarà

“solo” di 300 kg anziché di 420, perché la Sport avrà sospensioni e dotazioni più raffinate rispetto ad oggi. Lo stile saràsimile a quello della sorella maggiore, ma sportivizzato dal muso ispirato a quello della Evoque, da minigonne e dal tettopiù spiovente verso il posteriore. Arriverà anche il V8 turbodiesel da 339 CV e, forse, una versione del 5 litri V8sovralimentato derivata da quella da 550 CV della Jaguar XKR-S per sfidare la Porsche Cayenne Turbo.

APRILE

KIA

SOULNon cambia la tipologia crossover, ma sarà

ristilizzata in modo abbastanza percepibile nel muso, che esibirà una calandra più ampia e alta, e negli interni, per acquistare un aspetto più importante. I motori, a benzinae diesel, saranno gli stessi della nuova c’eed. Sembratramontata la possibilità che ne venga tratta anche unavariante cabrio, in compenso è stato annunciato ufficialmenteche nel 2014 riceverà anche la motorizzazione elettrica e rappresenterà un debutto per la Kia in questo settore.

FEBBRAIO

PRO CEE’D GTContribuirà molto a definire quell’immagine sportiva con la quale la Kia vuole differenziarsi dalla consociataHyundai. Sarà caratterizzata esteticamente da untrattamento aerodinamico più estremo per il muso e dalprofilo estrattore per il paraurti posteriore, oltre che daidoppi scarichi. Il motore sarà un 1.600 turbobenzina ainiezione diretta da 204 CV che, secondo la Casa, faràscattare l’auto da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi. In Italiaarriverà solo in versione pro-cee’d a 3 porte, mentre sualtri mercati sarà disponibile anche con 5 porte.

JAGUAR

F-TYPE CONVERTIBLENella tarda primavera del 2013 arriverà finalmente sul mercato la nuova

sportiva della Jaguar, con dimensioni e prezzi compresi tra 70 e 90 mila euro che –furbescamente – andranno a collocarsi tra quelli delle Porsche Boxster e 911 neltentativo di rubare clienti ad entrambe. I motori saranno tre, tutti sovralimentati concompressore volumetrico: 3 litri V6 da 340 o 380 CV e 5 litri V8 da 495 CV. Il cambiosarà automatico a 8 marce e l’assetto sarà regolato per puntare su un feeling di guidasportivo. Per la coupé bisognerà invece aspettare il 2014.

GIUGNO

FOCUS ELECTRICL'auto a cinque posti piùefficiente degli USA ha

un'autonomia di circa 120 km(dati certificati EPA, l'agenzia

americana per la tutelaambientale) e si ricarica in 4

ore, utilizzando una tensione di240V. Il tutto, a fronte di 145 CV,250 Nm di coppia, 136 km/h divelocità e un piacere di guida -

assicurano in Ford - pari aquello delle Focus con motori

convenzionali. In America l'autocosta l'equivalente di 30.000

euro, tasse escluse: troppo, persfondare in Europa.

GIUGNO

KUGACoerente con la strategia "One Ford", la nuova Kuga è destinata al mercato globale. Cresciuta

di 8 cm rispetto al vecchio modello (4,52 metri), ha un abitacolo più spazioso e 80 litri di bagagliaio in più. La gamma si articola su versioni a trazione anteriore (con controllo della coppia Torque Vectoring)e integrale, mentre i motori sono un Ecoboost 1.6 a benzina da 150 CV e due diesel 2.0 da 140 e 163CV. Al top la sicurezza: MyKey, SYNC e sistemi di ausilio alla guida. Prezzi da 26.000 a 36.000 euro.

FEBBRAIO

FIAT

FORD

500 XLPer le famiglie allargate, ecco la versione allungata della 500L. La crescita si

concentrerà tutta nella parte posteriore: lo sbalzo aumenterà di 20 cm (per un totaledi 4,35 metri), grazie ai quali la parte posteriore della vettura ospiterà una terza fila disedili con abitabilità adatta anche a due adulti. La meccanica verrà invece ripresa dalla500L, compreso il motore TwinAir 0.9 turbo. Per la 500X, ovvero con la trazioneintegrale permanente, bisognerà invece attendere l'anno prossimo.

LUGLIO

LAMBORGHINI

GALLARDOLe linee saranno estreme e ispirate a quelle

dell’Aventador, mentre il pianale sarà modulare, così da poteressere impiegato anche sulla prossima Audi R8 e sulle futurePorsche a motore centrale. Non verrà fatto un uso particolarmenteesteso del carbonio e sparirà il cambio manuale, per lasciare postoa un doppia frizione come unica soluzione. Il motore V10 da 5.2litri verrà portato a circa 600 CV e la gamma prevederà anchestabilmente una versione con la sola trazione posteriore.

MARZO

MONDEOIl muso si ispira all'Aston Martin, ma sotto il cofano ci sarà addirittura il 3 cilindri turbo da 1 litro: la

Mondeo è aggressiva nel design, ma attenta all'ambiente. E ai costi industriali: la vettura sarà venduta inEuropa, USA e resto del mondo. Grande attenzione è stata posta anche alla sicurezza: ci sono gli airbag per lecinture posteriori, i più avanzati ausili alla guida, oltre al SYNC e al MyKey, che limita le prestazioni della vetturaquando viene affidata ai neopatentati. In un secondo momento arriverà l'ibrida.

SETTEMB

RE

APRILE

CARENSHa debuttato

staticamente al Salonedi Parigi nel settembrescorso e di lei si sa quasi tutto. Primo, che il progetto è inedito. Poi, che l'impostazione è molto più sportiva, grazie a un design meno da"furgone" e alla lunghezzae all'altezza inferiori di 2 e 4 cm rispetto allapassata edizione. Cresce invece il passo (5 cm),a vantaggio dello spazio in abitacolo, che offre fino a 7 posti. Per l'Europasaranno disponibili un diesel - 1.7 in due step di potenza, 115 e 136 CV - e un benzina 1.6 a iniezione diretta da 135 CV.

MAGGIO

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SPACE STARPensata e costruita per i Paesi di prima motorizzazione, è una vettura

compatta e semplice, il cui obiettivo è il massimo contenimento dei costi. Prodottain Thailandia, questa 2 volumi è lunga 3,71 metri, larga 1,66 e ha un look piuttostoanonimo, ma è stata modificata nella messa a punto per soddisfare gli automobilistieuropei. Il motore è un 1.000 a tre cilindri da 70 CV che, grazie anche al dispositivostart&stop, emette solo 92 g/km di CO2.

MITSUBISHI FEBBRAIO

AUTORAMA6

Gennaio/Febbraio 2013SPECIALE

MASERATI QUATTROPORTELa berlina più veloce del mondo

(secondo la Maserati) è lunga 5,26 metri e larga 1,95. Le sue rivali sono Audi A8, BMWSerie 7, Jaguar XJ e Mercedes S, rispetto allequali, però, punta a offrire un piacere diguida superiore. Le sospensioni sono acontrollo elettronico e della piattaformaChrysler d’origine rimane poco. Due i motori,messi a punto dalla Ferrari: un V8 3.8 da 530CV e un V6 3.0 da 410, entrambi a iniezionediretta e turbo. Il V6 è abbinabile anche

alla trazione integrale. E traqualche pagina trovate già

la prima prova

FEBBRAIO

LEVANTEMaserati fonda il futuro sulla propria storia e sulla suv Levante (dall’indirizzo storico della Casa

modenese) poggiano le basi per raggiungere il traguardo delle 50.000 auto vendute all'anno. Un obiettivoambizioso, per raggiungere il quale l'est torna protagonista: i mercati più promettenti, per l'aziendamodenese, sono Cina e India, con gli USA al primo posto. La meccanica sarà derivata da quella della JeepGrand Cherokee, verrà probabilmente costruita in USA e i motori saranno V8 a benzina e V6 turbodiesel.

DICEMBR

E

MAZDA MX-5In attesa del modello completamente

nuovo, che arriverà nel 2014 e che, dal 2015, verràdeclinato anche in versione Alfa Romeo, la spider piùvenduta nel mondo si ritocca il trucco con un frontalepiù intrigante, che prevede anche il cofano asollevamento automatico per ridurre i danni aipedoni in caso di investimento. Promette anche unosterzo più rapido e una frenata più aggressiva. Noncambiano i motori, entrambi a 4 cilindri: il 1.800 da126 CV e il 2.000 da 160.

GENNAIO

MERCEDES

A45 AMGLa sigla non tragga in inganno: il 45 indica l'anniversario della

AMG nel 2013 e non la cilindrata, che invece è di 2 litri. La Classe A piùarrabbiata sarà infatti spinta da un quattro cilindri 2.0 turbo a iniezione direttada oltre 170 CV/litro. Tradotto: circa 350 CV di pura sportività, supportati da untelaio opportunamente modificato, scaricati sull'asfalto tramite la trazioneintegrale e il cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti.

GIUGNOCLASSE S

Rivoluzionaria. Tra le numerose tecnologie della nuova ammiraglia diStoccarda, una (il cui debutto sulla Classe S è quasi certo) la dice lunga sul livelloraggiunto: il sistema di infotainment che riconosce i movimenti della mano tramiteuna telecamera, traducendoli in comandi. Per il resto, ci sarà una forte riduzionedi peso, un design più dinamico e una gamma motori ampia: benzina, diesel,ibrido e ibrido plug-in le varianti disponibili, senza dimenticare le AMG V8 e V12.

APRILE MLA

Q3, X1 ed Evoque non saranno più sole. A contendere loro il ruolo di reginadelle piccole suv premium si aggiungerà la MLA, costruita sulla piattaforma di Classe A eClasse B, con le quali condividerà alcuni propulsori e cambi. Tra questi, il già annunciato2.0 turbo benzina da 211 cv, che per la più cattiva variante AMG potrebbe toccare quota350 cv. Il diesel sarà un 1.800 cc (con diversi step di potenza), mentre i cambi saranno unmanuale a sei marce e un automatico a doppia frizione e sette rapporti.

DICEMBR

E

CLALa linea è da coupé, ma le porte posteriori e l'abitacolo sono pensati

per cinque persone. Lunga 4,6 metri e larga 1,89, la CLA dovrebbe essere -secondo la Mercedes - l'auto che riporterà gli italiani sulle berline. Questa lagamma: CLA 180 da 122 CV (1.595 cc), da 29.900 euro; lo stesso motore spingela CLA 200 da 156 CV, mentre la CLA 250 monta il 1.991 cc da 211 CV e il cambioa doppia frizione 7G-DCT. I diesel? CLA 200 CDI (1.796 cc), con 136 CV e 300 Nmdi coppia e la CLA 220 CDI (2.143), con 170 CV, 350 Nm e cambio 7G-DCT.

APRILE

CLASSE E COUPÉCABRIO RESTYLING

Al salone di Detroit hanno fatto la loro apparizione le versioni a dueporte della rinnovata Classe E, chesbarcheranno in Italia tra giugno eluglio. Le modifiche sono le stesseche ringiovaniscono lo stile di berlina e SW, mentre dal punto divista tecnologico ci sono i nuovimotori a quattro cilindri BlueDIRECTe i sistemi di assistenza alla guida(Intelligent Drive), come quello ingrado di evitare incidenti con veicoliperpendicolari all'asse stradale ocon pedoni e quello che regolal’intensità luminosa in automatico.

GENNAIO

MINI HATCHBACKLa terza generazione della Mini by BMW con carrozzeria berlina sarà commercializzata nel

2014 ma potrebbe essere presentata già a fine 2013. Rimarrà fedele allo stile conosciuto, però avrà unmuso allungato e un cofano più piatto per soddisfare le norme per la sicurezza dei pedoni. Sarà ancheun po’ più larga e la famiglia si arricchirà di una variante a cinque porte. I motori saranno i nuovi trecilindri turbo, a benzina o diesel, e si parla addirittura di un cambio automatico a 9 rapporti.

DICEMBR

E

CLASSE E RESTYLINGAddio doppi fari anteriori, addio incidenti agli

incroci: il restyling della Classe E è importante dal puntodi vista estetico, ma anche tecnologico. Fra gli 11 nuoviausili alla guida, da segnalare quello che aiuta a evitaregli impatti con le auto che si incrociano, grazie allatelecamera multi-purpose. Capitolo motori: tra i benzinadebuttano il 2.0 4 cilindri turbo da 184 CV e il 3.0 V6biturbo da 333 BlueDIRECT a iniezione direttapiezoelettrica. Arriverà in Italia in primavera.

GENNAIO

NISSAN e-NV 2000Abbinando il motore da

80 kW (109 CV) e le batterie al litio della Leaf alla strutturadell’NV200, la Nissan ha realizzatoun veicolo commerciale elettricoche arriverà sul mercato italianoverso la fine del 2013. Il volume di carico non cambia rispetto aquello delle versioni con motoreendotermico. Dispone di un sistema di carica rapida cheripristina l’80% dell’autonomiatotale in 30 minuti. L’e-NV200 sarà venduto anchenella versione Evalia destinata al trasporto passeggeri.

NOVEMBR

EQASHQAILa regina dellecrossovercompatte ègiunta almomento dellapensione e lasecondagenerazione èquasi ultimata.Lo stile saràquello anticipatodalla conceptHi-Cross, esposta allo scorso Salone di Ginevra (sopra), le dimensioni non cambieranno molto(la lunghezza resterà di circa 4,3 metri) e sparirà il 1.600 aspirato a benzina per far posto a un1.200 turbo da 115 CV. Probabilmente non sarà riproposta la versione a sette posti, per lasciarespazio a un allestimento “conviviale” della futura X-Trail.

NOTELa piccola multispazio, già

in vendita in Giappone, ha uno stile completamenterinnovato. Le proporzionirimangono le stesse ma il frontalecambia radicalmente - con una calandra più personale e i proiettori sottili che si riallacciano al nuovo corso Nissan - e le fiancate sono piùscolpite. Monterà i tre cilindri 1.200 della Micra – aspirato da 80 CV e sovralimentato da 98 CV –oltre al 1.500 turbodiesel di origine Renault, nella versioneaggiornata da 90 cv.

MAGGIOJUKE

NISMOSe finora ha ispirato un misto distupore e simpatia, conquell'alternarsi di spigoli e curve,ora la Juke incute un certotimore. La versione Nismo si fanotare per l'assetto ribassato eirrigidito, i passaruota allargati, la griglia frontale dilatata e le minigonne. Il tutto, condito da cerchi da 18" e spoilerposteriore. A giustificare tantaapparenza, la sostanza del 1.600turbo da 200 CV, per 215 km/h di velocità (200 la 4WD) e 7,8secondi nello 0-100 km/h (8,2).

GENNAIO

GHIBLIIl nome è quello di una delle coupé storiche del Tridente, ma la Ghibli del terzo millennio sarà una berlina del

segmento E premium, cioè quello di Audi A6, BMW Serie 5, Jaguar XF e Mercedes Classe E, per intenderci. Spinta dallo stessoV6 3.0 turbobenzina della nuova Quattroporte, riceverà anche un 3.0 V6 turbodiesel da 250 CV, indispensabile per fare concorrenzaalle rivali di cui sopra e per raggiungere gli obiettivi di vendita. Avrà sia la trazione posteriore che integrale.

OTTOBRE

OTTOBRE

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AUTORAMA7

Gennaio/Febbraio 2013

PEUGEOT

308Riprenderà alcuni dettami stilistici annunciati dalla concept SR1 del 2010, vale a dire la calandra di dimensioni

molto più contenute rispetto a quelle della 308 di oggi, i proiettori sottili e le fiancate scolpite. Il pianale sarà lo stesso della Citroën C4 e così anche i motori, che però saranno arricchiti dall’ibrido diesel della DS5 e anche da un 1.200 a tre cilindri con turbo e iniezione diretta di benzina, votato alla massima efficienza.

NOVEMBR

E

2008Nel 2013 ci sarà l’invasione di

piccoli SUV e crossover: tra questi, anche lafrancese (costruita in patria, in Cina e in Brasile)

che nasce sulla base della 208. Lunga 4,14 metri e larga 1,74, abbina la compattezza

da utilitaria alla sensazione di sicurezza della posizione

di guida rialzata. Sotto il cofano ci sarà il nuovo 1.200 3 cilindri turbobenzina da 110 CV, in alternativa agli altri motori già disponibili sulla 208. Quasi sicura,

invece, l'assenza della trazione integrale.

GIUGNO

208 GTI e XYDopo essere apparse in vesti sempre più definitive nei

principali saloni del 2012, le versioni top di gamma della 208 metteranno finalmente le ruote su strada. La GTi è certo la più attesa: utilizzerà un 1.600 turbo da 200 CV che dovrebbe consentirle di toccare i 220 km/h e di bruciare lo 0-100in soli 7 secondi circa, grazie anche al peso contenuto in 1.160 kg.Arriverà anche la lussuosa XY, con finiture interne particolarmente curate e motori 1.600 a benzina da 120 e 155 CV, oppure a gasolio da 62 e 115 CV. Entrambe le versionisaranno proposte solo con carrozzeria a tre porte.

MARZO

RCZ RESTYLINGArrivata a metà carriera, la coupé francese

beneficia di qualche leggero ritocco esterno, soprattuttonel muso, dove compaiono una mascherina più discretain stile 208 e proiettori allungati. Dentro ci sono solomodifiche di dettaglio, mentre la gamma motori siarricchisce di un 1.600 turbobenzina da ben 263 CV, che verrà montato sulla nuova versione supersportiva R,dotata anche di differenziale autobloccante Torsen. C’è anche il Sound System, che corregge la tonalità degliscarichi per renderla più coinvolgente.

FEBBRAIO

OPEL

ADAMLa nuova piccola Opel che vuol fare

tendenza lancia la sfida a Fiat 500, Citroën DS3 e Mini puntando su possibilità dipersonalizzazione quasi infinite. Inizialmente saranno disponibili solo tre motori a benzina: 1.2 litri da 70 CV e 1.4 da 87 oppure 100 CV. I prezzi vanno da 11.750 a 15.600euro. Nel corso dell’anno, però, si aggiungerà un 1.000 a tre cilindri con turbo e iniezione direttache porterà in dote anche il cambio a sei marce.

FEBBRAIO

CASCADAIl soft-top della tedesca si

apre e chiude, elettricamente, in 17 secondi e fino a 50 km/h. La Cascada offre quattro posti veri eun bagagliaio da 350 litri (280 atetto aperto), oltre ai fari anterioriadattivi, l’Opel Eye con lettura dei cartelli stradali, indicatore della distanza e allerta incidente.Non mancano il telaio HiPerStrut ele sospensioni elettroniche FlexRide. I motori: 1.4 a benzina da 120 e 140 CV, il nuovo 1.6 SIDI (a iniezione diretta) da 170 e il 2.0 CDTI da 165.

PORSCHE

918 SPYDERUn tripudio di potenza e coppia: questo è l'ibrido (plug-in)

secondo Porsche, che da un V8 4.6 e due motori elettrici (uno anteriore e uno posteriore) tira fuori la bellezza di 770 CV e 600 Nm di coppia a soli 1.000 giri. E se i 200 km/h con partenza da fermo vengonodivorati in soli 9 secondi, con la ricarica fatta in box si viaggia a emissioni zero per 25 km. L'abitacolo è rigorosamente per due, mentre la trazione è integrale. Il prezzo è già definito da tempo: 768.026 euro.

MARZO

911 TURBOGli appassionati di track day non

la considerano nemmeno: troppo pesante per saltare tra i cordoli e per dare la caccia al record sul giro. Ma con oltre 500 CV, la trazione integrale e una quantitàindustriale di coppia, la Turbo sarà la soluzione perfetta, portafoglio permettendo, per chi vuole un'auto utilizzabile tutti i giorni, ma senza compromessi sulle prestazioni. Segni particolari: carreggiata posteriore allargata e grosse prese d'aria sulle fiancate per dare fiato agli intercooler.

DICEMBR

EMACANSi baserà sull'Audi Q5 la SUV

media con cui la Porsche vuole dare una spinta decisa al fatturato:

l'obiettivo è quello di piazzarne 75.000all'anno. Dell'Audi Q5, la Macan

riprenderà non solo sospensioni e sterzo,ma molto probabilmente anche

i motori 3.0 V6 TDI, il 3.0 V6 benzina e l'ibrido (che si basa sul 2.0 TFSI).

Il tutto, ovviamente, rivisto e messo apunto secondo le specifiche esigenze

di Casa Porsche. Non è infine daescludere una variante a 3 porte, rivale

della Range Rover Evoque.

OTTOBRE

911 TARGANella sconfinata (e in via di definizione)

gamma della 911, la Targa rappresenta il trait d'union fra la classica coupé e la Cabrio.Rispetto alle ultime Targa, però, non avrà più il tetto scorrevole in cristallo ma tornerà alle origini, con la parte superiore del padiglione amovibile e il rollbar centralefisso. La meccanica sarà la stessa di Carrera e Carrera S: i motori saranno il 3.400 da 350 CV e il 3.800 da 400. Trazione posteriore o integrale.

MARZO

FEBBRAIO ZAFIRA

TOURER BITURBORappresenta una novità solo perl’Italia perché, in realtà, la vettura ègià in vendita in molti Paesi europei.Il motore è il 2 litri a gasolio condoppia sovralimentazione giàutilizzato sull’Insignia: sviluppa 195CV, con una coppia massima di ben400 Nm e permette allamonovolume tedesca di toccare i 218km/h e di scattare da 0 a 100 km/hin 8,9 secondi: davvero niente male per una sette posti compatta. Il prezzo dovrebbe essere di circa 32 mila euro.

GIUGNO

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AUTORAMA8

Gennaio/Febbraio 2013SPECIALE

RENAULT CLIO RSDa sempre, è una tra le

piccole sportive più apprezzate. Nonsolo per le prestazioni, ma soprattuttoper la messa a punto del telaio,garanzia di adrenalina e divertimento.Doti che la nuova RS dovràconfermare, date le novità cheintroduce: motore 1.6 turbo al postodel 2.0 aspirato e cambio a doppiafrizione come unica possibilità.Debutterà inoltre la gestioneelettronica di sterzo, cambio e motore(Normal, Sport e Race i setupdisponibili); confermata la possibilitàdi avere il telaio "pronto pista" Cup.

FEBBRAIO

CAPTURIl frontale è simile a quello della

nuova Clio berlina, ma la Captur vienedefinita - dalla stessa Casa francese - unmix tra una suv (per stile e posizione diguida rialzata), una monovolume (spaziomodulare) e una berlina compatta (piaceredi guida). Lunga 4,12 metri, la “cugina”della Nissan Juke ha lo stesso pianale dellanuova Clio, così come i motori, ai quali sidovrebbe aggiungere un 1.200turbobenzina da 115 CV e, più avanti,anche il 1.600 turbobenzina da 200 CVdella sportivissima Clio RS.

MARZO

ZOEDoveva debuttare lo scorso autunno, insieme con la Clio IV, ma poi è stata fatta slittare per nonrubare la scena alla sorella. Il 2013, però, sarà il suo anno e alla Renault sono convinti che chi

l’acquisterà non vorrà più tornare al motore termico. I 65 kW (88 CV)permettono alla Zoe di raggiungere i 135 km/h. Secondo

la Renault, l’autonomia è di 200 km circa: unaricarica dalla presa di casa richiede 6/8 ore, ma

c’è anche un sistema rapido che permettedi fare il “pieno” in un’ora oppure

di recuperare 50 km diautonomia in 10 minuti.Prezzi da 21.650 euro.

MAGGIO

CLIO SPORTERPresentata in veste definitiva allo scorso Salone di Parigi, la variante

station wagon della nuova Clio ha una linea decisamente più elegante egradevole rispetto alla prima generazione, grazie alla fiancata più modellata econ i montanti quasi invisibili e anche alla lunghezza accresciuta. Inizialmentei motori per il nostro mercato saranno quelli della berlina: 1.200 da 75 CV,900 turbo da 90 CV e 1.500 turbodiesel da 90 CV. Più avanti potrebbearrivare anche per la Sporter il 1.600 turbo da 200 CV della RS.

FEBBRAIO

OCTAVIAL'edizione numero tre della berlina

ceca è più grande (la lunghezza supera i 4,5metri), ma più leggera e tecnologica, cometestimoniano per esempio il debutto delcruise control adattivo, la gestione automaticadegli abbaglianti e il sistema diriconoscimento della segnaletica stradale.Sotto il cofano, ci sarà il meglio dellaproduzione Volkswagen: 1.2 e 1.4 TSI (turbo einiezione diretta) fra i benzina, 1.6 e 2.0 TDIfra i diesel. Non dovrebbe mancare lavariante sportiva RS con meccanica Golf GTI.

MAGGIO

RAPIDLa nuova tre volumi ceca è stata già presentata da tempo, ma

arriverà in Italia solo da gennaio. Le sue doti principali sono la grandeabitabilità, la versatilità (il terzo volume nasconde un ampio portellone)e i prezzi ragionevolissimi, che partono dai poco meno di 14 mila eurodella 1.200 aspirata a benzina, per arrivare a 20.850 euro nel caso della1.400 turbobenzina con cambio automatico DSG a doppia frizione. Gliallestimenti sono tre: Active, Ambition ed Elegance.

GENNAIO

SEAT

SKODA

LEON SCNon lascia nulla di

intentato, la Volkswagen, perrilanciare il marchio piùsofferente tra quelli presenti nel suo vastissimo portafoglio.Se le Leon di prima e secondagenerazione erano disponibilesolo a 5 porte, la nuova arriveràad offrire ben tre carrozzerie, trale quali la SC (SportCoupé) a 3porte è la variante per i piùgiovani. La meccanica ricalcheràquella della sorella berlina, fattasalva la taratura del telaio, chesarà più improntata aldinamismo.

LUGLIO LEON ST

Dal debutto del 1998,questa è la prima SW dellaLeon. Un debutto indotto dalsuccesso crescente dellefamiliari di segmento C in Europa, oltre che dallacondivisione dei costi con laVW Golf Variant, con cui laspagnola condivide molto dellameccanica. Stando a quantodichiarato dai vertici Seat, laLeon ST è pensata più per gliappassionati di sport (surf,ciclismo...) che per i carichi"eccezionali". I motori sarannogli stessi della due volumi.

OTTOBRE

TOLEDOCon un listino che parte da soli 16.450 euro e moderni motori firmati VW - tutti turbo e a iniezione diretta, tranne

l'1.2 MPI da 75 CV - la tre volumi spagnola è una vera e propria ricetta anti-crisi su ruote. La vocazione familiare èconfermata dalla capacità del bagagliaio, pari a 550/1.490 litri, e dall'abitabilità generosa. Nel dettaglio dei motori, i piùinteressanti per l'Italia sono il 1.200 TSI da 86 CV e il 1.600 TDI (105). Per la 1.4 TSI c’è anche il cambio DSG.

GENNAIO

IBIZA CUPRASe volete far arrabbiare l'Ibiza, datele della Cupra: le

griglie anteriori diventano a nido d'ape, l'assetto si abbassa eirrigidisce, mentre la vitaminica doppia sovralimentazionespreme la bellezza di 180 CV dal 1.400 quattro cilindri(accoppiato al cambio a doppia frizione DSG e al differenzialesimil-autobloccante XDS). Le prestazioni sono da sportivaautentica: il tachimetro si ferma a 228 km/h, mentre lo scattoda 0 a 100 km/h viene bruciato in soli 6,9 secondi.

APRILE

SUBARU FORESTERGuardandola

distrattamente potrebbesembrare un restyling delmodello attuale. In realtà, si tratta di un progettocompletamente nuovo,dotato di un passo piùlungo e, dunque, di un abitacolo piùspazioso. A proposito di abitacolo, il sistema di infotainment è statorivisto da cima afondo. A noncambiare, se non neidettagli, è lo schemameccanico, basato sugliinossidabili motori

boxer a benzina (ritornaanche la versione turbo da 240CV) e diesel, olre che sullatrazione integrale permanente.

FEBBRAIO IMPREZA

L’ultima generazione della Impreza èstata presentata in Giappone più di un annofa ma nel nostro Paese è arrivata solo laversione “suvizzata” XV. E l’importatoreitaliano non è ancora sicuro di cominciarne ladistribuzione nel 2013. La vettura vienecostruita sia come 2 volumi/5 porte, sia come3 volumi/4 porte. La trazione, ovviamente, èintegrale e i motori più interessanti sono ilnuovo 1.600 da 114 CV e il 2.000 turbodieselboxer da 150. E per le più cattive, con motorederivato da quello della coupé BRZ, potrebbearrivare un turbo elettrico con potenze fino a320 CV.

GIUGNO

SMART

FORTWO/FORFOUR

La nuova Smart, che saràdisponibile sia a due che aquattro posti con passoallungato, dovrebbe esserepresentata in autunno e vendutanel 2014. Le linee, anticipate dadiverse concept tra cui laforvision della foto, saranno piùmorbide e tondeggianti e la lunghezza crescerà di pochi cm, nonostante il muso pronunciatoper salvaguardare i pedoni. Alla base della gamma dovrebbe esserci un 900 da 65 CV e nonmancherà la variante elettrica. Dallo stesso progetto dovrebbe derivare la futura RenaultTwingo, anche se gli accordi industriali tra le due Case sono ancora in fase di definizione.

OTTOBRE

MEGANE/SCÉNIC RESTYLINGIl muso della nuova Clio, con la mascherina sottile e i fari allungati, darà nuova linfa vitale anche alla sorella maggiore

Megane e alla sua derivata monovolume, mentre il resto della carrozzeria subirà solo modifiche di dettaglio. Quanto all’interno, ci sarà a richiesta un sistema multimediale più completo e con schermo touch. Un 1.200 turbo da 130 CV sostituiràl’attuale 1.400 con la medesima potenza, mentre al vertice della gamma diesel potrebbe arrivare un 1.600 biturbo da 160 CV.

LUGLIO

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VOLKSWAGEN ECO UP!Un kg di metano (0,9

euro) se lo fa bastare per 34,5 km:la up! a metano è l’auto perfetta intempi di crisi. Disponibile concarrozzeria a 3 e 5 porte, la citycartedesca eroga 68 CV e dispone didue serbatoi per il gas - montatisotto il pianale - dalla capacitàtotale di 11 kg, mentre quello dellabenzina si ferma a 11 litri, perun’autonomia totale di circa 600km. La velocità massima dichiarataè pari a 164 km/h, lo scatto da 0 a100 km/h avviene in 16,3 secondi.

GENNAIO

GOLF RSi farà attendere meno che

in passato la più arrabbiata delle Golf, e a solo un anno daldebutto della settima generazione,arriverà la versione R. Come per la Golf VI, sotto il cofano cisarà lo stesso motore della GTI - il 2.0 4 cilindri a iniezionediretta - al quale, però, verrà datoun bel "giro di vite" lavorandosulla turbina. Risultato: 280 CV, per rimanere incollati a sportive ben più pretenziose, grazie anchealla motricità e alla sicurezza della trazione integrale.

NOVEMBR

EGOLF e-MOTION

I numeri di mercato non sonotra gli obiettivi della variante a“emissioni zero” dell’auto più vendutad’Europa: l’importante per la VW, al momento, è dare dimostrazione dipossedere le conoscenze tecnologichee fare esperienza nel campo delleelettriche. La Golf e-Motion dovrebbeessere spinta da un motore da 115 CV, alimentato da un pacco dibatterie al litio posizionato sotto il sedile posteriore. Per quantoriguarda le prestazioni, si parla di circa 140 km/h di velocità massimae 150 km di autonomia.

DICEMBR

EGOLF VARIANTArriverà nelle concessionarie

giusto in tempo per le vacanzeestive la variante per famiglie dellaGolf di settima generazione. Dal punto di vista meccanico, disorprese non dovrebbero essercene: le novità sono già stateanticipate dalla due volumi (traqueste, ricordiamo il cruise controladattivo e il sistema attivo chemantiene l’auto in carreggiata). Il bagagliaio dovrebbe avere una capacità oscillante tra i 550 e i 1.600 litri; la gamma motoriricalcherà quella della berlina.

GIUGNO

MAGGIOLINO CABRIONon c’è Maggiolino senza cabrio. La versione scoperta del mito

tedesco ha il tetto elettrico in tela, che si apre e chiude in 10 secondi efino a 50 km/h. Rimane un’auto per tutti i giorni: ospita quattro adulti e ilbagagliaio ha una capacità di 225 litri. Tra i motori a benzina ci sono il1.200 TSI da 105 CV, il 2.000 TSI da 200 CV e il 1.400 TSI da 160; tra idiesel: il 1.6 TDI da 105 CV e il più potente 2.0 TDI 140 CV.

MAGGIO

E-UP!La versione elettrica

della up! sarà spinta da un motore da 60 kW (82CV) alimentato da batterie al litio da 18,7 kWh. Il peso inevitabilmentecrescerà – circa 250 kg in più rispetto alla versione a benzina - ma l’abitabilitàrimarrà invariata, perché gli accumulatori sarannodisposti sotto il pianale e nel tunnel centrale. La velocità massima dovrebbe essere di circa 130 km/h, mentre per l’autonomia di parla di 100 km. Più avanti arriveranno anche le varianti elettriche delle gemelle Skoda Citigo e Seat Mii.

OTTOBRE

AUTORAMA9

Gennaio/Febbraio 2013

VOLVO S/V/XC 60 RESTYLINGRingiovanimento su tutta la linea per la

gamma “60” - quella intermedia - della Casasvedese. Berlina (S), station wagon (V) e suv(XC) saranno tutte soggette a un restyling. Larivisitazione interessa l'estetica, che si ispira,pur senza stravolgimenti, a quella delle ConceptYou e Universe proposte negli ultimi saloniinternazionali, mentre dal punto di vistameccanico ci sarà una riduzione di consumi ed emissioni.

MAGGIOV40 CROSS COUNTRY

Audi e BMW attaccano con Q3 e X1, Volvo risponde con V40 Cross Country, cioé la variante 4x4 per il "light off-road" (ma non manca l'HDC per la gestione automatica delle pendenze impegnative) della compatta diCasa. A distinguerla dalle V40 normali provvedono i cerchi in lega specifici, i paraurti scuri, la griglia a nido d'ape e i fari diurni verticali. La gamma motori comprende il T4 1.6 da 180 CV, il D4 e il D3 2.0 da 150 e 177 CV. La trazione integrale è disponibile solo sulla T5 da 254 CV. Prezzi da 26 mila euro.

GENNAIO

S-CROSSSostituirà la SX4 e la linea sarà simile a quella del

prototipo presentato allo scorso Salone di Parigi (a destra).La lunghezza sarà di circa 4,3 metri, l’abitacolo potrà ospitare comodamente cinque

adulti e il suo obiettivo sarà quello di sfidare Nissan Qashqai e VW Tiguan. I motori, di1.6 litri, dovrebbero essere un benzina di progettazione giapponese e un turbodiesel

progettato dalla Fiat, che potrebbe ricavare da quest’auto l’erede della Sedici.

SETTEMB

RE

SUZUKI

AURIS TOURINGSPORTS

Non solo segna il ritorno della Toyotafra le wagon di segmento C, ma

rappresenta una primizia mondialenella sua classe, perché una familiareibrida nel segmento C non s’era maivista. Già, perché la meccanica dellaTouring Sports ricalca quella della

variante a due volumi. Oltre all'ibridoda 136 CV, comunque, ci saranno anche i 1.300 e 1.600 a benzina (99 e 132 CV),

mentre i turbodiesel sono il 1.400 da 90 CV e il 2.0 da 124. La carrozzeria siallunga di ben 29 cm (invariato il passo), tutti a vantaggio del vano di carico.

GIUGNORAV4

Completamenteriprogettata, è costruita con

componenti più leggeri che hannopermesso di utilizzare più materiale

fonoassorbente, mentre la lievecrescita delle dimensioni lasciaspazio a un abitacolo e a un

bagagliaio (con portellone verticalee non più ad apertura laterale)

ampliati. Quanto ai motori, l'offertasi articola su un benzina 2.0 da 150 CV, un diesel 2.0 da 124(disponibile anche con la trazione anteriore, per meno di 130

g/km di CO2) e un diesel 2.2 da 150 CV.

FEBBRAIOTOYOTA

V6O PLUG-IN HYBRIDCaratterizzata da un colore specifico

e da uno sportello sopra il parafango sinistro (per dare accesso alla presa di ricaricadelle batterie), la svedese può percorrere fino aa 50 km in modalità solo elettrica “Pure”,percorre 52,6 km/l (emettendo 49 g/km diCO2) in “Hybrid” e sprigiona ben 285 CV (6,1secondi nello 0-100 km/h) in “Power”. Il 2.400turbodiesel è collegato alle ruote anteriori,mentre l'elettrico da 70 muove quelleposteriori. I prezzi partiranno da 57.000 euro.

SETTEMB

RE

GOLF GTIIl debutto, statico, risale al Salone

di Parigi dello scorso settembre. Ma gli appassionati non vedono l’ora diguidarla. Motivo? I 220 CV erogati dal suo 2.0 turbo a iniezione diretta, per 246km/h uno 0-100 km/h in 6,6 secondi. Il piacere di guida sarà garantito da unassetto ad hoc e dal nuovo sterzoprogressivo. Per gli incontentabili saràdisponibile un kit Performance con cui la potenza schizzerà a 230 CV. In arrivo anche la GTD 2.0 da 180 CV conassetto e look vicini a quelli della GTI.

APRILE

CROSS-UP!La stagione invernale 2013-2014

avrà una protagonista in più: la citycardi Wolfsburg in versione “simil-suv”. In realtà, la trasformazione del modellosarà prettamente estetica. Oltre all’innalzamento dell’assetto di 1,5 cm, infatti, non ci saranno altre soluzioni tecniche specifiche, salvo la possibile adozione dell’XDS,funzione aggiuntiva dell’ESP che emula il differenzialeautobloccante per migliorare la motricità sui fondi a bassa aderenza e in uscita di curva.

GIUGNO

04-09.Autorama 536 Novità 2013 SavCRI:Layout 1 23/01/13 15:44 Pagina 6

Page 10: autorama-2013-01

PERCHÉ PUÒ PERDERENon basta un’idea geniale (che presenta qualche problema: per i passeggeriposteriori non è semplice uscire dall’abitacolo) per aggiudicarsi un premio.Nonostante si tratti di un’auto destinata alle famiglie, l’abitacolo è meno spaziosorispetto ad altre concorrenti e il peso elevato si riflette sulle le prestazioni.

Ford B-Max

PERCHÉ PUÒ VINCEREÈ la dimostrazione che le automobili coreane hanno raggiunto lo stessolivello di contenuti delle tedesche e sotto certi aspetti (rapporto qualità/prezzoe design) lo hanno anche superato. Moderna, sexy, ben costruita e con una

garanzia lunghissima (cinque anni con chilometraggio illimitato).

PERCHÉ PUÒ PERDEREHa una linea sportiva ma il comportamento stradale è maggiormente orientatoverso il comfort. Mancano varianti grintose e due caratteristiche fondamentali perchi cerca il piacere di guida (sensibilità dello sterzo e precisione del cambio)deludono se paragonate a quanto offerto dalle best-seller del segmento.

Hyundai i30

PERCHÉ PUÒ VINCEREOffre tutto quello che l’automobilista medio chiede ad una vettura piccola:dimensioni esterne non esagerate (è lunga meno di quattro metri), prezziabbordabili e consumi davvero bassi (sotto questo aspetto il motore 1.400turbodiesel HDi, con i suoi 3,4 l/100 km dichiarati, è praticamente imbattibile).

PERCHÉ PUÒ PERDERELa gamma motori al lancio è priva (per ora) di unità piccole sovralimentate a benzina, presenti su quasi tutte le rivali dirette. Gli interni - ben rifiniti macon sedili migliorabili e con una strumentazione che non piace a tutti (ilcruscotto è posizionato sopra il volante) - possono deludere i giurati.

Peugeot 208

PERCHÉ PUÒ VINCERERispetto all’antenata ha perso in praticità ma ha guadagnato in coraggio: entrarenel segmento più amato dagli europei - il “C”- con un prodotto riuscito senzaalcuna esperienza pregressa non è da tutti. Sportiva (i cambi sono da dieci e lode),ecologica (alcuni motori sono già Euro 6) e con un abitacolo abbastanza spazioso.

Mercedes Classe A

PERCHÉ PUÒ PERDEREApparentemente è priva di difetti gravi ma manca di soluzioni innovative, generalmente moltoapprezzate dai membri della giuriadell’Auto dell’Anno. Nel corso degli annila Mercedes ha realizzato spessomodelli impeccabili ma nonostantequesto solo una volta è stata premiata:nel lontano 1974...

PERCHÉ PUÒ VINCERELe porte posteriori scorrevoli (al debutto assoluto su una monovolume di piccoledimensioni) e, soprattutto, il montante centrale a scomparsa sono soluzionioriginali che possono conquistare il pubblico alla ricerca di un’auto versatile nontroppo ingombrante e i giurati dell’Auto dell’Anno.

In concomitanza con il prossimo Salone di Ginevra, verrà assegnato il riconoscimento

europeo più importante nel campo delle quattro ruote, giunto alla cinquantesima

edizione. Tra le “nominations” si nota una folta presenza di compatte ma, purtroppo,

l’assenza di vetture italiane: un evento che non si verificava dal 2010.

In queste pagine vi riveliamo i punti di forza e di debolezza delle otto candidate al titolo e vi diciamo qual è, secondo noi,

il modello più meritevole del premio

AUTORAMA10

Gennaio/Febbraio 2013IlPRONOS

Auto dell’anno 2013

otto pretendenti

al trono

continentale

10-11.Autorama 536 Auto dell'anno SavCRI:Layout 1 21/01/13 18:35 Pagina 1

Page 11: autorama-2013-01

AUTORAMA11

Gennaio/Febbraio 2013LA

PR

EFER

ITA

DI

AU

TO

RA

MA Il verdetto

Non sappiamo quante possibilità reali abbia la Volvo V40 di diventare Auto dell’Anno 2013, anche per il poco“peso” politico della Casa svedese, ora di proprietàcinese. Ma secondo noi meriterebbe questo premio. È lavettura che in caso di incidente protegge meglio i proprioccupanti e presenta una gamma completa di numerosevarianti adatte a qualsiasi tipologia di automobilista: c’èla D2 per chi vuole consumare poco, la T5 per chi amaandare forte e la Cross Country a trazione integrale, chestrizza l’occhio alle suv. Ma nelle ultime edizioni delpremio i giurati hanno preferito assegnare questoprestigioso riconoscimento a modelli estremamenteecologici, sebbene destinati a una diffusione limitata(l’elettrica Nissan Leaf e la Opel Ampera ad autonomiaestesa) e in mezzo secolo hanno assegnato alla Volvosolo un terzo posto nel 1983 con la 760.

PERCHÉ POSSONO VINCEREHanno ridato vita ad un segmento - quello delle sportive abbordabili - che

da anni languiva per colpa della crisi e dello scarso interesse da partedelle case. Un successo delle due divertentissime gemellegiapponesi a trazione posteriore stimolerebbe gli altri brand atornare a proporre modelli divertenti dal prezzo non esagerato.

PERCHÉ POSSONO PERDERESono per appassionati e hanno caratteristiche non il linea con ilgrande pubblico generalista: abitacolo spartano e striminzito,

bagagliaio minuscolo, posizione di seduta bassa e solo un motore abenzina. Gli amanti della guida sportiva e delle prestazioni potrebbero

invece non gradire l’assenza della sovralimentazione.

Subaru BRZ/Toyota GT86

PERCHÉ PUÒ VINCEREL’auto più amata dal pubblico europeo non è mai stata così riuscita:realizzata con materiali di elevata qualità e con una gamma propulsoricompleta, può soddisfare le esigenze di qualsiasi automobilista grazieanche ad un bagagliaio capiente adatto ad una famiglia, seppure nontroppo numerosa.

PERCHÉ PUÒ PERDERESotto la pelle è stata (quasi) completamente stravolta ma nel realizzareil design della carrozzeria il nostro Walter de’Silva ha preferito nonrischiare puntando su linee già note. Più spaziosa della serie precedentema non ancora quanto altre rivali, ha in gamma motori turbodiesel chenon sempre (come nel caso del 1.600) convincono in ripresa.

Volkswagen Golf

PERCHÉ PUÒ VINCEREÈ l’auto più sicura (secondo i crash test Euro NCAP) e offre una gamma motori

completissima, composta anche da unità sportive a cinque cilindri. Prevede undispositivo innovativo come l’airbag esterno per proteggere i pedoni e lafamiglia si è recentemente arricchita della versione 4x4, rara nel segmento C

PERCHÉ PUÒ PERDEREPer essere una compatta è un po’ fuori misura (sfiora i 4,40 metri dilunghezza) e malgrado questo lo spazio a disposizione di chi si accomodadietro non è molto. E al suo principale punto di forza (la sicurezza) nonsempre i giurati dell’Auto dell’Anno assegnano il peso opportuno.

Volvo V40

PERCHÉ PUÒ VINCEREÈ già stata premiata due volte (con la primagenerazione nel 1991 e con la terza nel 2006), ma nonè detto che non possa farcela ancora. La gamma deipropulsori presenta unità sovralimentate a benzina di piccola cilindrata (ma anche diesel efficienti) e il pesocontenuto garantisce un comportamento su strada agile,consumi contenuti e una frenata pronta.

PERCHÉ PUÒ PERDEREPer essere una “segmento B” è ingombrante (la lunghezza superaabbondantemente i quattro metri) ma lo spazio a bordo non è il massimo: in treseduti dietro si sta stretti. Le finiture interne prestano il fianco a qualche critica e non è ancora previsto un cambio a sei marce.

Renault Clio

OSTICO10-11.Autorama 536 Auto dell'anno SavCRI:Layout 1 23/01/13 16:12 Pagina 2

Page 12: autorama-2013-01

AUTORAMA12

SALICE D’ULZIO “Sì, ma io mi fac-

cio la BMW perché la

trazione posteriore…”:

buona parte di parte di

quelli che si schierano a

favore delle auto bavaresi lo

fanno per questa ragione “re-

ligiosa”. Poi, però, una percen-

tuale ragguardevole di quelli che entra-

no in una concessionaria con la penna

già calda per firmare l’assegno, subisce

una mutazione e se ne esce con una

4x4 che, evidentemente, viene ritenuta

un’opzione meno ansiogena.

I dati di vendita italiani, infatti, rivela-

no che più o meno quaranta BMW

vendute ogni cento hanno la trazione

integrale. Ma non basta: alla faccia del-

le questioni filosofiche e della sete di

emozioni e guida sopraffina, più si sale

di categoria e prezzo, quindi mano a

mano che l’esigenza di contenere la

spesa diventa meno pressante, più gli

acquirenti scelgono, laddove c’è la pos-

sibilità, le quattro ruote motrici.

A Monaco questa tendenza l’hanno

capita per tempo, dopo l’esordio con

pochi clamori della 325ix del 1985.

Prima hanno esteso la trazione integra-

le alla Serie 5, poi, nel 1995 hanno af-

frontato il settore dei suv con la X5,

che è stata subito un successo perché è

riuscita a infondere lo spirito BMW in

una formula di vettura che di sportivo

aveva ben poco. Anche se questo ne ha

abbassato di molto le possibilità fuori-

stradistiche.

Oggi la famiglia integrale BMW è

composta addirittura da 46 modelli,

con prezzi che variano dai poco più di

33 mila euro della 120d xDrive Unique

da 184 CV, ai quasi 120 mila della X6

xDrive M da 555 CV. L’unico modello

Anche in Italia i modelli a quattro ruote motrici stanno assumendo un peso sempre più importante

nelle vendite della Casa di Monaco

Gennaio/Febbraio 2013LaPROVA

BMW Gamma xDrive

Una “x” che risolve

le incognite

Lo schema di trazione integrale della BMW èdenominato commercialmente xDrive dal 2003, cioèda quando è stata adottata la ripartizione variabileautomatica a controllo elettronico della coppia tra ruoteanteriori e posteriori: vale a dire che in condizioni di aderenza normali, le ruote dietro si sobbarcano ilmaggior lavoro (60% contro 40) in modo da mantenere un feeling di guida simile a quello tradizionaledella produzione bavarese. Quando invece si incontra un fondo scivoloso, le proporzioni possono esseremomentaneamentestravolte fino al casolimite della solatrazione anteriore. Lagamma xDrive si èarricchitarecentemente dellaSerie 1 (a destra), chemai prima d’ora avevaavuto le quattro ruotemotrici. Lemotorizzazionidisponibili sono due:un quattro cilindriturbodiesel di 2 litri da184 e il sei cilindriturbobenzina di 3 litrida 340 CV.

SPECIALE 4x4

Schema raffinato e anche “in piccolo”

12-13.Autorama 536 Bmw xDrive SavCRI:Layout 1 21/01/13 18:39 Pagina 1

Page 13: autorama-2013-01

che non ha neppure una variante 4x4 è

la spider Z4, ma visto la determinazio-

ne con la quale le case automobilisti-

che ormai cercano di coprire anche le

nicchie di mercato meno importanti, è

possibile aspettarsi di tutto.

Certo non possiamo sostenere che ci

sia una BMW a quattro ruote motrici

per qualsiasi portafogli, perché si parte

comunque da cifre impegnative, però

l’offerta è ormai diventata a portata di

tante tasche, grazie anche all’introdu-

zione recentissima di questa soluzione

sulla Serie 1, che non ne aveva mai be-

neficiato in precedenza.

Alla prova dei fatti, il risultato conse-

guente all’architettura meccanica e al-

le tarature scelte dalla BMW è davvero

notevole, perché il sottosterzo sull’a-

sciutto, specialmente nella guida bril-

lante, risulta effettivamente inferiore a

quello della grande maggioranza delle

integrali della concorrenza, rispetto al-

le quali si percepisce anche una sensa-

zione di maggiore agilità e di rapidità

in fase di ingresso in curva. Mentre sul-

la neve battuta, una BMW xDrive con

coperture invernali adeguate sembra

comportarsi più o meno come un’auto

a trazione convenzionale sul bagnato,

cioé richiede solo un po’ di saggezza

supplementare e non precauzioni par-

ticolari.

E siccome abbiamo potuto cimentarci

anche su un circuito chiuso innevato,

dove è stato possibile effettuare prove

di frenata, motricità e stabilità senza

mettere a repentaglio le vetture, una

volta di più ci siamo confrontati con

evidenze che spesso vengono trascura-

te dall’utente comune, che considera le

quattro ruote motrici un toccasana

universale.

Innanzitutto chi frequenta spesso la

montagna in inverno non può comun-

que prescindere dalle gomme inverna-

li, senza le quali anche la migliore tra-

zione integrale sulla neve va in crisi,

specialmente in discesa. E, poi, bisogna

ricordare l’influenza determinante del

peso dell’auto: chi pensa che per anda-

re a sciare la soluzione ideale sia un

grosso suv, sbaglia di grosso. Sulla neve

la leggerezza è impagabile e una Serie

3 berlina da 1.500 kg finisce per risul-

tare di gran lunga più guidabile e velo-

ce rispetto, ad esempio, a una X5 M da

ben oltre due tonnellate, sebbene abbia

una potenza tripla. E a questa regola

non sfuggono nemmeno le Serie 5 e le

ammiraglie Serie 7 e X6, che montano

evoluzioni ancora più raffinate ed effi-

caci dell’xDrive ma che, quando l’ade-

renza è davvero ai minimi termini,

scontano i loro tanti kg.

Saverio Villa

AUTORAMA13

Gennaio/Febbraio 2013

Oggi la famiglia integraleBMW è composta addiritturada 46 modelli, con prezzi che

variano dai poco più di 33 milaeuro della 120d xDrive Unique

da 184 CV, ai quasi 120 miladella X6 xDrive M da 555 CV.

La neve si affrontaanche cosìLa prova per la stampa dellagamma xDrive, durante la qualeabbiamo realizzato questoservizio, è stata organizzata aSalice D’Ulzio, in Alta Val Susa, ela scelta non è stata affattocasuale, perché qui la BMWpromuove da dieci anni“Progetto SciAbile”, una scuoladi sci riservata ai diversamenteabili, frequentata fino ad oggi daoltre un migliaio di allievi, che, tra l’altro, si avvale di testimonialcome Alex Zanardi, che dopo il terribile incidente del 2001 èanche diventato un ottimo discesista, e gli ex nazionali KristianGhedina e Kurt Ladstaetter.

12-13.Autorama 536 Bmw xDrive SavCRI:Layout 1 21/01/13 18:39 Pagina 2

Page 14: autorama-2013-01

MADONNA DI CAMPIGLIO - Per vende-

re, oggi come oggi, spesso non basta co-

struire buone auto, ma bisogna realizza-

re intorno a loro tutto un mondo che

coinvolga e attiri il pubblico di riferimen-

to. Ed è quello che ha fatto la Fiat per

promuovere la sua gamma 4x4 e, per

estensione del concetto, anche la versione

Trekking, a due ruote motrici ma con un

allestimento di sapore fuoristradistico.

Gran parte di questo mondo, però gravi-

ta proprio attorno alla nuova Panda 4x4

che sta riscuotendo un grandissimo suc-

cesso nei Paesi alpini. In Austria, addirit-

tura, oltre il 70% della Panda vendute ha

la trazione integrale.

E allora siamo andati a vedere cosa può

fare sulla neve la piccola suv italiana.

In effetti sono sufficienti pochi metri su

un fondo a scarsissima adertenza per

comprendere come mai la Panda 4x4 va-

da a ruba nelle zone di montagna e an-

che per capire quanto sbagliano coloro

che ritengono le grosse suv i mezzi ideali

per andare a sciare.

Sulla neve, come abbiamo già ampia-

mente sottolineato nelle due pagine pre-

cedenti dedicate alla BMW, il fattore pe-

so è determinante per muoversi con faci-

lità e in sicurezza - soprattutto in discesa

- e i poco più di 1.000 chili della Panda

sono un toccasana.

Il sistema di trazione integrale che varia

automaticamente la distribuzione di cop-

pia tra avantreno e retrotreno, mette

sempre in condizioni di sfruttare tutta l’a-

derenza disponibile e all’occorrenza si

può chiedere aiuto alla funzione ELD,

che simula l’effetto dei differenziali auto-

bloccanti e permette l’avanzamento an-

che quando una sola delle quattro ruote

fa presa sulla strada.

Un ruolo determinante l’hanno anche i

pneumatici speciali compresi nel primo

equipaggiamernto, che hanno una me-

scola e una scolpitura apposite per af-

frontare anche il ghiaccio.

Da questo punto di vista, il percorso di

prova previsto dalla Fiat a Madonna di

Campiglio era quasi proibitivo, ma la

Panda 4x4 è uscita indenne anche da si-

tuazioni affrontabili da ben poche altre

vetture. Con il motore turbobenzina Twi-

nAir riesce a rimanere sotto il tetto dei 17

mila euro ma manifesta un carattere bril-

lante che invita a divertirsi anche sull’a-

sfalto, mentre la turbodiesel Multijet, che

costa 700 euro in più, è più compassata,

consuma meno ma è altrettanto inarre-

stabile.

Insomma: una vera auto multiuso, che sa

cavarsela alla grande in città e diventare

inarrestabile quando quasi tutte le altre

alzano bandiera bianca.

Saverio Villa

Il prezzo è ragionevole rispetto ai contenuti e la mobilità su neve

e ghiaccio è impareggiabile, ma resta un’eccellente city car

perchÉ vale la pena di penperchÉ vale la pena di pensarcisarci

Fiat Panda 4x4 1.3 MJT

questa all’estero ce la invidiano

Per far colpo sui giovani e sugliappassionati di sport spettacolari, la Fiat ha legato l’immagine dellaPanda 4x4 allo snowboard acrobatico esponsorizza campioni di questaspecialità. E per realizzare uno spottelevisivo pubblicitario di grandeimopatto ha addirittura realizzato unaversione “big foot” della sua piccolaintegrale. Per questo, però, ha dovutoricorrere a un trucco: la basemeccanica è quella di una Jeep CJ7con motore 6 cilindri a benziona di4.200 cc, sulla quale è stata montata la carrozzeria della citycar. Battezzata“Monster Truck”, questa Panda è altaquasi quattro metri e larga due emezzo, mentre i pneumatici, del tipoimpiegato sui trattori, raggiungono il metro e mezzo di diametro.

Per stupire tuttodiventa lecito

Il sistema ELD, offerto di serie,migliora l’aderenzanelle situazioni difficili che capitano durante il movimento agendoprincipalmentesull’asse posteriore e, una volta inseritotramite il pulsantesulla plancia, permettedi disimpegnarsifacilmente non solosulla neve e sulghiaccio ma anchesull’erba bagnata e nel fango

In alcune zone europee montagnose, la 4x4spopola ed è addirittura la versione più vendutadella Panda, perché in condizioni limite diaderenza se la cava meglio di suv e fuoristrada

AUTORAMA14 Gennaio/Febbraio 2013

LaPROVA

fia

t p

an

da

4x

4 1

.3 m

jt PREZZO: 17.650 €i numerii numeriMOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in lineaCILINDRATA: 1.248 ccPOTENZA: 55 kW/75 CVCOPPIA: 190 NmCAMBIO: manuale a 5 rapportiTRAZIONE: integrale permanente LUNG./LARG./ALT.: 3,68/1,67/1,60 mt CAPACITÀ BAG.: 225/870 litri0/100 KM/H: 13,0 secondiVELOCITÀ: 165 km/hCONSUMO COMBINATO: 4,7 l/100 kmEMISSIONI CO2: 125 g/km

cosa c’è e cosa si pagacosa c’è e cosa si pagaALZACRISTALLI ELETTR. ANT.AUTORADIOBLUETOOTHCERCHI IN LEGACLIMATIZZATOREESPFENDINEBBIANAVIGATORE SATELLITARESENSORI DI PARCHEGGIOVERNICE METALLIZZATA

di seriedi serie

300 €di seriedi seriedi seriedi serie

500 €300 €500 €

con chi se la giocacon chi se la giocaDacia Duster 1.5 dCi 90 4x4Fiat Sedici 2.0 MJT 4x4Suzuki SX4 2.0 DDiS 4WD

da 16.400 € da 22.300 €da 22.374 €

SPECIALE 4x4

14-15.Autorama 536 Panda 4x4-Land Rover Freelander SavCRI:Layout 1 21/01/13 18:58 Pagina 1

Page 15: autorama-2013-01

ROMA - Ma se questo è uno speciale

4x4, perche metterci una trazione an-

teriore? Innanzitutto perché una Land

Rover può comparire a buon diritto in

qualsiasi discorso legato all’offroad e

poi perché questa Freelander, grazie

all’esperienza del Marchio, può affron-

tare situazioni che fermano certe suv

integrali non specializzate.

Gli appassionati, comunque, devono

ancora riprendersi dalla notizia di

questa new entry 4x2. Ma dalla Land

Rover rispondono che i clienti hanno

sempre ragione e che certi compro-

messi sono inevitabili per raggiungere

gli obiettivi sia a livello di quote di

mercato che di profitto. Senza dubbio,

la richiesta sempre più elevata di suv e

crossover 2WD giustifica questa scelta

tecnica, a maggior ragione dopo aver

letto il prezzo: a parità di allestimento,

la Freelander 2.2 eD4 costa 3.400 eu-

ro meno della Td4. Ovviamente, mi-

gliorano anche i consumi e le emissio-

ni: 6 l/100 km invece di 6,2 e 158

g/km di CO2 invece di 165. La Free-

lander 2 eD4 arriva nelle concessiona-

rie con l'immagine aggiornata all'ulti-

mo facelift, le cui novità si concentra-

no nei gruppi ottici - dalla grafica più

moderna e con i led a impreziosire

quelli posteriori - e nella cornice luci-

da della mascherina. Rivisto anche l'a-

bitacolo, che offre uno schermo touch

7" nel mezzo della console e un altro

da 5" fra tachimetro e contagiri. Non

mancano novità tecnologiche come il

freno a mano elettronico intelligente

(la cui azione varia in base a tempera-

ture e pendenze), la chiave elettronica

con avviamento a pulsante, il clima-

tizzatore con programmazione setti-

manale e la telecamera posteriore

con sistema Hitch Assist, per aiutare

l'aggancio di un eventuale rimorchio.

Sotto il cofano della Freelander 2 eD4

pulsa il 2.2 turbodiesel da 150 CV e

420 Nm, per 181 km/h di velocità

massima e 11,7 secondi nello 0-100

km/h. Un motore che evidenzia un

po' di ruvidità a freddo, ma che ha

nella progressività la propria forza: la

spinta inizia prima dei 2.000 giri, da

2.000 a 3.500 giri allunga deciso e non

va in affanno nemmeno in zona rossa.

Quanto al telaio, la base offroad della

Freelander assicura una vocazione

fuoristradistica che molte competitor

nemmeno avvicinano: l'inglese incassa

colpi duri e supera ostacoli con una fa-

cilità disarmante. Il merito è dell'altez-

za da terra di 21 cm, della capacità di

guado di 50 cm e di angoli d'attacco e

di uscita superiori ai 30 gradi.

Convince anche il comportamento su

asfalto: la sportività è altra cosa, ma la

tenuta di strada è buona, così come l'a-

gilità nei cambi di direzione e la stabi-

lità. Alla trazione anteriore sono abbi-

nabili due allestimenti: S (base) ed SE.

Quello top - HSE - resta invece riser-

vato alle 4WD. I prezzi partono da

26.900 euro, 30.300 per la SE, che al-

la dotazione della S aggiunge fari diur-

ni a led, connessione usb e iPod, crui-

se control, sensori luce e pioggia, lava-

fari, park control e fendinebbia.

Paolo Altieri

AUTORAMAGennaio/Febbraio 2013 15

La classe e il fascino Land Rover si uniscono alla razionalità

delle 2 ruote motrici: il top per chi viaggia solo su strada

perchÉ vale la pena di penperchÉ vale la pena di pensarcisarci Land Rover Freelander 2 eD4

Più land roverPer tuttiGrazie alla trazione anteriore e allo start&stop, la Freelander 2taglia il prezzo e i costi di gestione. Da buona Land Rover, però,supera guadi e sterrati con una facilità superiore a molte 4x4

LaPROVA

2.0 Si4: la versioneper sportivi

Nonostante la trazione siasolo sulle ruote anteriori

la Land Rover Freelander eD4è capace di cose che alla

maggior parte delle sue rivalisono precluse. Sopra, nellafoto al centro, il display da 7

pollici che ringiovanisce il design della plancia

In occasione del facelift, la Freelander 2 viene dotata anche del turbobenzina 2 litri da 240 CV. Sotto il cofano della 2.0 Si4,disponibile solo in abbinamento alla trazione integrale, questo 4cilindri si rivela morbido e brillante e si sposa alla perfezionecon il cambio automatico a sei rapporti. Risultato: i 1.775 kgdella suv inglese vengono proiettati da 0 a 100 km/h in 8,8secondi, fino a 200 km/h. I consumi? 9,6 l/100 km. E quando il gioco - in offroad - si fa duro, ci si può mettere serenamentenelle mani del nuovo Terrain Reponse (che si regola non piùruotando una manopola, bensì tramite pulsanti), il sistema chegestisce il motore, il cambio, la trazione integrale e i freni inbase all’aderenza offerta dal fondo sul quale si sta viaggiando:sterrato leggero, neve, fango, sabbia o ghiaia.

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PREZZO: 30.300 €i numerii numeriMOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in lineaCILINDRATA: 2.179 ccPOTENZA: 110 kW/150 CVCOPPIA: 420 NmCAMBIO: manuale a 6 rapportiTRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,50/1,91/1,74 mt CAPACITÀ BAG.: 550/1.670 litri0/100 KM/H: 11,7 secondiVELOCITÀ: 181 km/hCONSUMO COMBINATO: 6,0 l/100 kmEMISSIONI CO2: 158 g/km

cosa c’è e cosa si pagacosa c’è e cosa si pagaCRUISE CONTROLFARI ALLO XENOFENDINEBBIAINTERNI IN PELLENAVIGATORE SATELLITARERETROVISORI RIPIEG. ELETTR.SEDILI REGOLABILI ELETTRIC.SENSORI DI PARCHEGGIOTETTO APRIBILEVERNICE METALLIZZATA

di serie770 €

di serie1.730 €1.880 €di serie

890 €di serie1.420 €

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14-15.Autorama 536 Panda 4x4-Land Rover Freelander SavCRI:Layout 1 21/01/13 18:58 Pagina 2

Page 16: autorama-2013-01

NIZZA - In questo pazzo mercato dell’au-

tomobile, inguaiato come mai in Europa

e in espansione come mai a livello mon-

diale, chi può ha un gran daffare a cele-

brare le proprie prelibatezze, specie quel-

le più costose che portano denaro e fanno

immagine. Nel 2012 si sono festeggiati in

pompa magna gli anniversari della Mer-

cedes AMG (45°) e della BMW Motor-

sport (40°), mentre nel 2013 sarà la volta

del trentennale della quattro (si scrive mi-

nuscolo, non è un errore), cioè del repar-

to “effetti speciali” dell’Audi, il cui nome

è legato al sistema di trazione integrale

più celebre di sempre, che dà gran lustro

alla Casa Ingolstadt su strada e nelle com-

petizioni.

E così, per sottolineare adeguatamente il

compleanno, la scaletta delle new entry

“by quattro” dei prossimi 12 mesi preve-

de addirittura quattro nuovi modelli ad

altissime prestazioni. Si comincia con la

RS5 Cabriolet, seguita dalla RS6 Avant,

dalla RS7 (presentata pochi giorni fa al

Salone di Detroit) e da una versione ultra-

cavallata, non ancora annunciata ufficial-

mente, della Q3 o Q5.

La RS5 Cabriolet, a dire il vero, è una no-

vità solo al 50%, perché deriva dalla

coupé che è sul mercato da oltre due an-

ni, ma è comunque un’auto straordinaria

per le prestazioni assolute elevatissime e,

soprattutto, per la facilità con cui le mette

a disposizione di qualsiasi conducente.

Purché abbia la possibilità di firmare un

assegno di 94.500 euro, ovviamente.

Il motore è un otto cilindri di 4,2 litri da

450 CV capace di superare gli 8 mila gi-

ri, se glielo si chiede, ma, all’atto pratico,

non ha affatto bisogno di arrivare a tanto:

basta sfiorare l’acceleratore e farlo bor-

bottare un po’ per ritrovarsi ad andature

impressionanti. L’Audi dichiara una velo-

cità di 250 km/h limitata elettronicamen-

te e solo 4,9 secondi da 0 a 100 km/h, e

pagando un sovrapprezzo di 1.700 euro

la si può “slegare” fino a 280 km/h. Che

comunque sono sempre “blindati” dall’e-

lettronica, perché la vettura potrebbe fare

ancora meglio.

La trazione integrale – una prerogativa di

tutte le Audi marchiate RS – attacca que-

sta supercabrio alla strada facendo sem-

brare tutto facile anche quando l’aderen-

za non è perfetta, le sospensioni elettroni-

che permettono di adeguare l’assetto alle

varie esigenze di guida, senza mai arriva-

re ad essere davvero granitiche, e il cam-

bio a doppia frizione a sette rapporti può

essere comandato anche dal volante. Ma

il tiro del V8 è sempre così esagerato, che

anche in modalità automatica c’è tutto

quel che serve a uno sportivo. Solo lo ster-

zo manca un po’ di comunicativa, special-

mente col settaggio sportivo, ma si tratta

solo di farci l’abitudine, perché la precisio-

ne è tanta.

La capote è in tela e davvero ben fatta,

per cui non si sente la mancanza del tetto

ripiegabile rigido, e questa scelta permet-

te di guadagnare peso e di mantenere un

bagagliaio di almeno 320 litri, che non

sono affatto male per una vettura di que-

sto genere. Il movimento è, ovviamente,

elettrico e sono necessari 15 secondi per

l’apertura e 17 per la chiusura, operazio-

ni che possono essere eseguite anche in

movimento a bassa velocità. I due posti

dietro sono abbastanza comodi e sfrutta-

bili anche da adulti, ma quando si viaggia

a capote aperta il riparo dal vento non è

molto. Chi sta davanti, invece, è molto più

riparato, specialmente quando viene

montato il frangivento a rete, che però

rende inaccessibili i posti posteriori.Saverio Villa

In occasione della presentazionedella RS5 Cabriolet, l’Audi ha esibitoper la prima volta, anche se solostaticamente, la RS6 Avant, chedebutterà al salone di Ginevra amarzo e diventerà la station wagonpiù “bestiale” del mercato,nonostante la cilindrata un pocoridimensionata rispetto al modelloprecedente. Il vecchio V10 5.0 da580 CV lascia infatti il posto a un V8biturbo di 4 litri da 560 CV, capace dispingerla fino a 305 km/h. Il prezzonon è ancora noto, ma dovrebbepartire da circa 110 mila euro.

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godersi il V8 in diretta

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La wagon più cattiva che ci sia

La nuova supercabriodell’Audi ha prestazionispettacolari ma anche una straordinariafacilità di utilizzo anche al limite

AUTORAMA16 Gennaio/Febbraio 2013

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Con lei Ci si sente subito

maestri di guida

La calandra single frame invariante RS presenta una griglia a nido d’ape color antracite, con logo RS5 e cornice in look alluminioopaco. Il profilo inferiore dei fari è caratterizzato dalle fasce luminose a LEDche fungono da luci diurne

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16-17.Autorama 536 Audi RS5--Ford Kuga SavCRI:Layout 1 23/01/13 16:08 Pagina 1

Page 17: autorama-2013-01

NIZZA - Trecentomila Kuga vendute,

dal 2008 ad oggi, non sono mica uno

scherzo. Ecco perché la sfida dei tecnici

Ford assume contorni davvero interes-

santi, oltre che impegnativi. Piuttosto

che partire dal classico foglio bianco, al

quartier generale della Casa si sono

concentrati su un progetto globale – la

Kuga europea non è altro che la Escape

americana con qualche modifica – pri-

vilegiando una base tecnica già esisten-

te. A cambiare, per cominciare, sono le

dimensioni, poiché la suv Ford si allun-

ga di qualche centimetro (8 in più rispet-

to alla vecchia). Così, le ginocchia dei

passeggeri posteriori possono tirare un

sospiro di sollievo. Non solo: il vano ba-

gagli, già generoso, aumenta considere-

volmente (da 410/1.505 a 456/1.653 li-

tri) mentre gli schienali conquistano un

più pratico sistema di abbattimento, tra-

mite una leva posta alla base della sedu-

ta. I veri nerd, poi, potranno scegliere

l'apertura del portellone automatica, so-

lo avvicinando un piede al paraurti: co-

modo quando si arriva carichi come

muli con le borse del supermercato. Se

nell'esterno le matite dei designer non

sono andate giù pesante, modificando

solo qualche tratto qua e là, la plancia

ha subito invece un bel cambiamento,

uniformandosi alla produzione Ford più

recente (vedi B-Max). Con pregi e difet-

ti: l'andamento colpisce l'occhio, tutta-

via l'ergonomia si può migliorare poiché

alcuni tasti si trovano a fatica, almeno

sulle prime. Ciò detto, la posizione di

guida che ci si può ritagliare è ok, pur

con il limite dello schienale regolabile a

scatti. All'accensione il 2 litri TDCi da

163 CV, una vecchia conoscenza in ca-

sa Ford, si fa un po’ sentire. Basta però

mettere il cambio in D e partire per di-

menticarsene. Il meglio, questa Kuga, lo

dà in autostrada, dove si coprono di-

stanze siderali con un buon comfort, e

fra le curve: qui, è una delle poche sport

utility a regalare un briciolo di piacere

di guida. Il merito va allo sterzo, più

pronto che preciso, e al reparto sospen-

sioni, che digerisce bene gli avvallamen-

ti presi in velocità. Senza dimenticare il

sistema di trazione integrale, rivisto per

l'occasione: in grado di reagire con una

velocità inferiore di 20 volte rispetto al

nostro battito di ciglia, trasferisce la tra-

zione dove ce n’è più bisogno. Non è fi-

nita: entrando in curva troppo forte il

Curve Control è in grado, agendo su

freni e tagliando la potenza, di far scen-

dere fino a 16 km/h la velocità di mar-

cia. Diminuendo, così, il sottosterzo. In

ambito cittadino bisogna solo fare i con-

ti con una certa durezza dell'assetto, che

si scompone sulle buche più profonde.

Ci si consola con la sicurezza: oltre ai

crash test Euro NCAP da 5 stelle, la Ku-

ga può montare una pletora di dispositi-

vi, fra i quali l'interessante Emergency

Assistance: in caso di sinistro il sistema,

collegato via Bluetooth, chiama auto-

maticamente il numero d’emergenza e

comunica l'esatta posizione del veicolo

tramite il GPS. Il tutto, in lingua locale.

Andrea Rapelli

Cresce nelle dimensionie nelle intenzioni.Perché, oltre ai sistemidi sicurezza e allatecnologia di bordo, c’èpure un pizzico dipiacere di guida fra le curve. E una trazioneintegrale rivista, percavarsela anche quando l’asfalto finisce.

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Sopra, il bagagliaio è ampio e ben sfruttabile, nonostanteil gradino fra il piano di caricoe gli schienali (se abbattuti).

La plancia ricorda moltoquella della Focus e della C-

Max, con il (fin troppo) piccoloschermo a colori sullasommità della console

Notevole la profusione di sistemi elettronici per rendere più facile edistesa la vita a bordo. Oltre ai classici assistenti di corsia e disorpasso, la Ford Kuga può montare infatti un sistema di parcheggiosemiautomatico, una sorta di angelo custode in grado di rilevare lastanchezza del guidatore e di consigliargli una pausa. Il dispositivoFord SYNC (optional a 500 euro) governa tutto senza richiedere l’usodelle mani: bastano infatti i comandi vocali per telefonare tramiteBluetooth, per impostare la destinazione sul navigatore o perregolare la temperatura del climatizzatore. Senza dimenticarel’utilissima funzione Emergency Assist (foto a sinistra), che in casodi incidente stradale chiama automaticamente i soccorsi. Peccatosolo che il display centrale da cinque pollici sia un po’ troppo piccoloper visualizzare comodamente tutte le funzioni di cui dispone.

É piena di chip per tutti i gusti

Ford Kuga 2.0 TDCi 163 CV Titanium 4x4

si ripresenta

tutta hi-tech

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Si sta comodi, c’è tanta tecnologiaper viaggiare sicuri e, nel misto,

ci si diverte. Il tutto, senza consumare una follia

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16-17.Autorama 536 Audi RS5--Ford Kuga SavCRI:Layout 1 23/01/13 16:57 Pagina 2

Page 18: autorama-2013-01

MILANO - In un mercato che continua acontrarsi sono poche le auto che reggonoa testa alta l’impatto con la crisi. Una diqueste è la 208 ed è una vera manna peril gruppo formato da Peugeot e Citroën,che tra i colossi dell’auto è tra quelli colpi-ti più duramente dalla recessione.Certo la 208 ha dalla sua parte l’effettonovità, perché ha debuttato meno di unanno fa ed è uno dei modelli più “freschi”della categoria. Ma il segreto della buonaaccoglienza non sta solo qui. Innanzituttoè comoda e ben fatta, come tutte le Peu-geot degli ultimi anni, e questo ha fatto sìche chi l’ha acquistata finora abbia accet-tato di buon grado di pagare cifre un po’superiori a quelle di molte concorrenti: illistino della piccola francese, infatti, co-mincia da 12.400 euro, mentre si puòcomprare una Punto a partire da 11.650euro, una Fiesta da 11.750, una Micra da11.060, una Corsa da 10.800 e una Yarisda 11.000.In seconda battuta c’è una componente dioriginalità legata all’impostazione di gui-da inusuale, col volante insolitamente pic-colo, la strumentazione che lo sovrasta e ilgrande display multimediale che fuoriescedalla plancia come una propaggine dellaconsole. Questa configurazione ha riscos-

so inizialmente pareri di segno diversoma, evidentemente, è stata metabolizzatabene e i clienti ne hanno apprezzato ivantaggi.Quello che invece, al di là di quanto reci-tato ufficialmente dalla scheda tecnica, sipercepisce nell’uso costante della 208 èl’effetto del contenimento del peso, dellariduzione delle dimensioni e del downsi-zing meccanico.Il compattamento della carrozzeria, pur afronte di un’abitabilità leggermente cre-sciuta rispetto alla 207, contribuisce allamaneggevolezza e alla parcheggiabilità. Ilbeneficio dei kg risparmiati - anche 135kg su certe versioni - si avverte in ogni mo-mento in termini di leggerezza e facilità diguida e al distributore quando si ha lapercezione dei consumi reali.L’applicazione più pregevole del concettodi downsizing, infine, è riscontrabile sullaversione della nostra prov a, spinta dal trecilindri VTi di 1,2 litri, che è sicuramenteuno dei migliori motori di impostazioneutilitaria del momento.A differenza di altre unità col medesimofrazionamento, ha un arco di erogazioneparagonabile a quello di un quattro cilin-dri e un’ottima fluidità anche ai reginibassi, mentre la sonorità metallica tipicadei motori con questa architettura, chenon tutti trovano gradevole, emerge soloai regimi più elevati e, comunque, in mo-do molto filtrato.La soppressione di un cilindro, oltre a ri-durre il numero degli elementi del moto-re, a vantaggio del peso e del costo, hapermesso di ottenere camere di scoppio di

400 cc l’una, ovvero con il volume che itecnici motoristici individuano come ilmigliore per avere il rendimento ottimale.E infatti, al di là dei dati di consumo di-chiarati, che non sono mai rispondenti al-la realtà, la 208 VTi effettivamente si ac-contenta di 5/5,5 litri di benzina ogni 100km se la si usa con criterio.Il “nostro” allestimento Allure è al top digamma e ha un prezzo già impegnativo,ma offre una dotazione molto completa,con l’unica “caduta” di tono dei sensori diparcheggio posteriori a pagamento. Men-tre l’allestimento intermedio Active, conprezzi a partire da 13.800 euro, rappre-senta sicuramente una proposta più inte-ressante per il mercato italiano.

Renato Gallo

La scorsa estate, una 208 1.4 VTi a 5porte ha partecipato al MongolRally, un raid “vecchio stile” - noncompetitivo e a scopo benefico - chesi disputa ogni anno e termina aUlaanbaatar, antica capitale dellaMongolia, su strade spesso moltodissestate, sabbia, fango e rocce. La vettura, assolutamente di serie,è giunta al traguardo senzainconvenienti dopo 25 giorni di viaggio. Al termine è statavenduta all’asta e il ricavato è statodevoluto all’organizzazione “MediciSenza Frontiere”.

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A Ulaanbaatar per beneficienza

A un anno dal debutto,il bilancio di mercatodella baby Peugeot è positivo, nonostantegli effetti della crisi

AUTORAMA18 Gennaio/Febbraio 2013

LaPROVA

Peugeot 208 1.2 VTi Allure 5p

tra le piccole qualcuno sorride

L’impostazione inusuale del posto guida della 208,caratterizzato dal volantemolto piccolo e dallastrumentazione alta, ha riscosso inizialmentegiudizi contrastanti ma, allafine, sembra essere statapremiata dal pubblico

18-19.Autorama 536 Peugeot 208-Honda Civic SavCRI:Layout 1 22/01/13 10:03 Pagina 1

Page 19: autorama-2013-01

NIZZA - La pappa pronta, ai giapponnesidella Honda, proprio non piace: i moto-ri preferiscono costruirseli da sé. Eccoperché c’è voluto qualche anno d’attesa,prima che la Civic potesse avere un die-sel commercialmente appetibile: in Euro-pa, infatti, i 1.600 a gasolio rappresenta-no il 75% delle vendite, nel segmento dimercato della Civic. Da inizio anno la la-cuna è finalmente colmata e si può direche l’attesa non è stata vana. Il nuovo 4cilindri vanta 120 CV e 300 Nm di cop-pia, con una richiesta (secondo i dati di-chiarati) di soli 3,6 litri di carburante per100 km, emettendo 94 g/km di CO2. Aproposito di sostenibilità, questo 1.600 èil primo motore costruito con la tecnolo-gia Honda Earth Dreams (orientata cioèal massimo contenimento delle emissio-ni) e nasce nella fabbrica britannica diSwindon, in esclusiva per il mercato eu-ropeo; rispetto al 2.2 i-DTEC da 150 CV,che continua a essere venduto, il peso delpropulsore scende di 54 kg, a vantaggionon solo dell’efficienza, ma anche dellaguidabilità, del piacere di guida e dellastabilità. Proprio una delle strade più note agli ap-passionati di guida del vecchio Continen-te, quella del Rally du Var, è stata il tea-tro della prova del nuovo motore. Anchein uscita dalle curve più strette e in salita,quando il regime di rotazione è prossimoal minimo, la spinta non manca e l’ero-gazione è fluida. Non è da meno l’allun-go nella zona alta del contagiri: i 10,5 se-condi dichiarati per scattare da 0 a 100km/h e i 203 km/h di velocità massimasembrano alla portata della vettura. Prestazioni a parte, la giapponese sa esse-re divertente: l’accoppiata motore-cam-bio (la cui leva ha una corsa breve e inse-rimenti precisi e morbidi) regala rispostepronte alle richieste del pedale del gas,ben supportate dal telaio. Lo sterzo è pre-ciso e fra i più diretti della categoria,mentre la tenuta di strada consente di te-nere il passo di qualche sportiva più pre-tenziosa .Quanto ai consumi, nel percor-so di prova fatto di strade di montagna eurbane, la media è stata di 6,3 l/100 km.Per il resto, la linea molto elaborata ponequalche limite alla visibilità: i finestrinisono piccoli e nelle curve strette si devo-no fare i conti con i montanti anteriori,molto inclinati. Qualche difficoltà emer-ge anche in retromarcia, a causa del lu-notto diviso in due; fortunatamente,però, la retrocamera è di serie.

Lunga 4,25 m, larga 1,76 e alta 1,46, laCivic si conferma come una delle piùcompatte del segmento C, ma anche unadelle migliori nello sfruttamento dellospazio. La giapponese è al top per abita-bilità, il bagagliaio spazia tra 477 e 1.378

litri e il sedile posteriore non solo si abbat-te, ma “annega” nel pavimento della vet-tura liberando uno spazio a prova di tra-sporti eccezionali. La Civic 1.6 i-DTEC è proposta in quat-tro allestimenti: si parte dalla Comfort, a21.750 euro con cerchi in lega di 16", cli-matizzatore automatico e radio di serie.La Sport aggiunge i fendinebbia, il cli-matizzatore bizona e le ruote da 17" e co-sta 22.900 euro. 24.900 euro è il prezzodella Lifestyle; 27.100 infine quello dellatop di gamma Lifestyle Navi.

Adriano Tosi

AUTORAMAGennaio/Febbraio 2013 19

Originale nel look, è spaziosa,parca e piacevole da guidare.

Con 3 anni di garanzia e una dotazione quasi full optional

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LaPROVA

Earth Dreams è il “sigillo” disostenibilità ambientale chela Casa giapponese apporrà

su ogni propulsore acombustione interna di ultimagenerazione. Earth Dreamsinteresserà gradualmentemotori da 660 a 3.500 cc, dadue a 6 cilindri, sia aspirati

che sovralimentati, accoppiatia cambi manuali o CVT

Il nuovo 1.600 rende molto più interessante l’offerta a gasolio della giapponese.

Più economica nel prezzo di listino, oltre che nei costi di gestione, non impone rinunce dal punto di vista

delle prestazioni, del piacere di guida e del comfort

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MOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in lineaCILINDRATA: 1.597 ccPOTENZA: 88 kW/120 CVCOPPIA: 300 NmCAMBIO: manuale a 6 marceTRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,28/1,79/1,46 mt CAPACITÀ BAG.: 477/1.378 litri0/100 KM/H: 10,5 secondiVELOCITÀ: 207 km/hCONSUMO COMBINATO: 3,6 l/100 kmEMISSIONI CO2: 94 g/km

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Alfa Romeo Giulietta 1.6 JTDmMercedes A180 CDI BlueEff.Volkswagen Golf 1.6 TDI

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L'abitacolo della Civic (rinnovata in molti dettagli nel 2012, ma stretta parente del modello lanciato nel 2005) è uno deipiù originali della categoria. La plancia, grossa e avvolgente, è caratterizzata da un cruscotto su due livelli: il tachimetrodigitale e lo schermo del computer di bordo sono nella parte

superiore, il contagiri analogico e gli altristrumenti si trovano in quella inferiore.Un’impostazione scenografica, ma chenon favorisce la leggibilità delleinformazioni. Inoltre, per non occultare il tachimetro, il volante rimane semprepiuttosto basso, limitando le possibilitàdi regolazione della posizione di guida.Quanto alla qualità, le plastichesoddisfano e dettagli come la pedalierain alluminio regalano un look sportivo.Ineccepibile l’assemblaggio dellenumerose superfici della plancia, che danno una piacevole sensazione di solidità anche sui fondi sconnessi.

Salite in astronave...pardon in auto

Honda Civic 1.6 i-DTEC Sport

il diesel che mancava

18-19.Autorama 536 Peugeot 208-Honda Civic SavCRI:Layout 1 22/01/13 10:03 Pagina 2

Page 20: autorama-2013-01

Il restyling ha giovato al design e alla tecnologia. La Fiesta è ora più sicura e connessa, con motori

brillanti e parchi nei consumi

perchÉ vale la pena di penperchÉ vale la pena di pensarcisarci

Ford Fiesta 1.6 TDCi Titanium

ritocchi di sostanzaIl rinnovamento stilistico si è concentrato nel frontale,mentre dietro è statamodificata soltanto la graficadei proiettori. In basso, laplancia dal look moderno maun po’ troppo affollata di tasti

Il restyling della Fiesta non è la classica operazione di facciata.

Oltre all’immagine rinnovata, ci sono anche novità importanti che

riguardano connettività, motori esicurezza, con particolare

attenzione ai giovani

AUTORAMA20 Gennaio/Febbraio 2013

LaPROVA

MILANO - A guardarla, quello che bal-

za all’occhio è la somiglianza del fron-

tale (niente meno che) con l’Aston

Martin. Un look quasi pretenzioso -

plasmato dal taglio dei fari e dalla ca-

landra - che però non sconfina nell’ec-

cessivo e, soprattutto, non fa dimenti-

care alla Fiesta la sua vera mission, ov-

vero quella di auto per tutti.

Un concetto che troviamo ben rappre-

sentato nella My Ford Key (di serie su

tutte le versioni), una tecnologia pro-

gettata per la sicurezza dei più giovani.

In pratica, il sistema consente di impo-

stare su una chiave della vettura (quel-

la che verrà data loro) determinati pa-

rametri - velocità massima, accensione

in anticipo della spia della riserva, pro-

memoria per le cinture di sicurezza e

volume massimo dello stereo - che ver-

ranno attivati ogni volta che quella

chiave verrà utilizzata.

Altra novità importante è racchiusa

sotto il cofano, dove il 3 cilindri Eco-

boost 1.0 coniuga contenimento dei

consumi e discreto brio. Rispetto al

“fratello maggiore” da 125 CV, ovvia-

mente, le prestazioni sono inferiori,

ma, per chi compra una Fiesta, 80 CV

sono più che sufficienti. Questo moto-

re non era purtroppo disponibile per la

prova in anteprima, così ci siamo con-

centrati sul 1.600 TDCi da 95 CV. Un

propulsore che, sul momento, non col-

pisce per lo scatto né per l’allungo,

però si fa apprezzare chilometro dopo

chilometro. Grazie infatti ai 200 Nm

di coppia a soli 1.750 e alla leggerezza

della vettura, ogni movimento del pe-

dale del gas si traduce in un deciso

cambio di passo, riducendo ai minimi

termini l’uso del cambio. Persino a

1.000 giri le riprese sono decise, oltre

che accompagnate da un’invidiabile

fluidità di erogazione . Come da tradi-

zione Ford, grande cura è stata posta

nella messa a punto del telaio: non so-

lo lo sterzo è diretto, sensibile ai picco-

li angoli e comunicativo, ma le sospen-

sioni concedono poco al rollio, a tutto

vantaggio della tenuta di strada e del-

l’agilità nei cambi di direzione. Il tutto,

unito a una grande sicurezza: la stabi-

lità non è mai in discussione e, se pro-

prio si esagera o ci si trova costretti a

effettuare un brusco cambio di direzio-

ne, il controllo di stabilità (sempre di

serie) smorza sul nascere qualsiasi rea-

zione anomala del retrotreno.

Quanto al comfort, la taratura delle

sospensioni non è delle più indulgenti

sulle sconnessioni, ma non mette in

crisi né la schiena degli occupanti, né

la silenziosità di bordo: grazie all’accu-

ratezza dell’assemblaggio, le plastiche

non generano mai scricchiolii o vibra-

zioni. A proposito di materiali, i rive-

stimenti più esposti (parte superiore

della plancia e dei pannelli porta) sono

lavorati in maniera accurata, mentre le

porzioni meno in vista, più rigide, evi-

denziano qualche inevitabile conces-

sione al taglio dei costi industriali.

Buone la capacità di carico (290-974

litri) e l’abitabilità, allineate a quelle

delle concorrenti: quattro adulti siedo-

no comodamente, mentre il quinto de-

ve fare i conti con qualche limitazione

a livello delle spalle.

Adriano Tosi

fo

rd

fie

st

a 1

.6 t

dc

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ita

niu

m PREZZO: 17.000 €i numerii numeriMOTORE: turbodiesel, 4 cilindri in lineaCILINDRATA: 1.560 ccPOTENZA: 70 kW/95 CVCOPPIA: 200 NmCAMBIO: manuale a 5 marceTRAZIONE: anteriore LUNG./LARG./ALT.: 3,97/1,72/1,50 mt CAPACITÀ BAG.: 290/974 litri0/100 KM/H: 11,7 secondiVELOCITÀ: 181 km/hCONSUMO COMBINATO: 3,6 l/100 kmEMISSIONI CO2: 94 g/km

cosa c’è e cosa si pagacosa c’è e cosa si pagaAIRBAG LATERALI E A TENDINAATTACCHI ISOFIXBLUETOOTH BRACCIOLO ANTERIORECERCHI IN LEGA DA 15”CLIMATIZZATORE MANUALE SISTEMA FRENATA AUTOMATICASPECCHIETTI ELETTRICI E RISC.START & STOPVERNICE METALLIZZATA

di seriedi serie

750 €di seriedi seriedi serie

250 €di serie

250 €550 €

con chi se la giocacon chi se la giocaFiat Punto 1.3 Mjet 95 CV Peugeot 208 1.6 e-HDi 92cv S/S Renault Clio 1.5 dCi 90 CV

da 17.050 € da 17.000 € da 17.000 €

Ford SYNC (optional a 750 euro) non è un banalevivavoce: è il sistema che permette di gestire ilproprio smartphone dai comandi della vettura.Dovete chiamare casa? Basta pronunciare: “chiamacasa” e, se la voce “casa” è memorizzata nellarubrica del telefono, il sistema comporrà il numeroautonomamente. SYNC sa anche leggere gli SMS,riproducendoli attraverso gli altoparlanti dellavettura. Ancora: sulla nuova Fiesta è disponibilel’Active City Stop: 250 euro che vale la pena dispendere. Il dispositivo aiuta infatti a evitare impatti:a velocità inferiori a 30 km/h, rileva l'eventualearresto improvviso del veicolo che precede e attiva in automatico l’impianto frenante. Infine, non mancanol’ausilio per le partenze in salita, i sensori di pressione dei pneumatici e la già citata My Ford Key.

Sempre connessi e protetti

20-21.Autorama 536 Ford Fiesta-Jaguar XF SavCRI:Layout 1 22/01/13 10:14 Pagina 1

Page 21: autorama-2013-01

MILANO - Station wagon sarebbe stata

una definizione troppo banale e popo-

lare, per una Jaguar. Forse. Di sicuro,

nonostante gli uomini del marketing si

siano impegnati, resta il fatto che la

XF Sportbrake è a tutti gli effetti la

versione familiare della berlina inglese

lanciata alla fine del 2007. Un’auto di-

segnata da Ian Callum, che ha avuto il

merito di rivoluzionare lo stile di un

Marchio fino a quel momento ancora

troppo legato al proprio passato e di

togliere dalle cattive acque l’azienda,

sofferente dopo alcuni modelli di scar-

so successo come X-Type ed S-Type.

A distanza di cinque anni, mentre la

quota di maggioranza delle azioni è

passata dalla Ford alla Tata, ecco que-

sta declinazione formato famiglia, che

nasce con il difficile compito di misu-

rarsi con le “solite” tedesche Audi A6

Avant, BMW Serie 5 Touring e Mer-

cedes CLS Shooting Brake. Le sue ar-

mi principali sono il mix equilibrato

fra imponenza e dinamismo e il moto-

re 2.2 biturbo a gasolio, perfetto per

tagliare i costi di gestione, ma senza

compromessi quanto a prestazioni (per

gli incontentabili esiste comunque la

3.0 V6 DS da 275 CV).

Proprio il motore è la prima, piacevo-

le sorpresa: se un 2,2 litri a gasolio può

sembrare piccolo, è sufficiente girare

la chiave e partire per essere smentiti.

La spinta è una progressione decisa da

1.400 a 4.000 giri, ma anche al di fuo-

ri di questo range non ci sono vuoti di

erogazione. Unico difetto che si può

imputare al propulsore dell’inglese è

una certa ruvidità nella fascia interme-

dia e alta del contagiri (più precisa-

mente da 2.500 a 4.300): l’architettura

a 4 cilindri, per sua natura, innesca

delle vibrazioni difficili da contenere, a

cui infatti sono soggette anche le rivali

made in Germany. Ad accomunarla

alle tedesche, o meglio a una di queste

- la BMW - la Jaguar ha anche il cam-

bio automatico: si tratta dello ZF a 8

rapporti, tanto fluido nell’uso di tutti i

giorni, quanto rapido se usato sporti-

vamente. Rispetto alla rivale bavarese,

però, la XF non gode di una messa a

punto altrettanto fine dell’elettronica,

che richiede più tempo per cambiare

strategia di cambiata in base allo stile

di guida e tende a tenere un po’ trop-

po a lungo il rapporto, nonostante l’e-

lasticità del 2.2 consentirebbe di viag-

giare a regimi più contenuti.

Quanto alle curve, con una lunghezza

di quasi 5 metri e oltre 1.800 kg di pe-

so, non ci si può aspettare un handling

da sportiva. Detto questo, i limiti di te-

nuta sono elevati, lo sterzo è abbastan-

za rapido e preciso, mentre l’ESP, se

parzialmente disinserito, lascia un

buon margine al guidatore per con-

trollare dei leggeri sovrasterzi di po-

tenza. Trattandosi di una Jaguar, però,

ciò che conta di più è il comfort: l’abi-

tacolo della XF è una “bolla” isolata

dalle sconessioni e dai rumori, con

spazio a volontà per quattro adulti di

qualsiasi statura e una posizione di

guida ergonomica.

Infine, il capitolo costi: il prezzo è ele-

vato, ma proporzionato alla tecnolo-

gia, al prestigio offerto e alla concor-

renza tedesca, mentre il consumo me-

dio rilevato è di 7,4 l/100 km. Non

male, data la mole.A.T.

Per il marchio prestigioso e il lookalternativo a quello delle

tedesche. Alle quali ha poco dainvidiare, tecnologicamente

perchÉ vale la pena di penperchÉ vale la pena di pensarcisarci

Jaguar XF Sportbrake 2.2D Portfolio

carichi blasonatiGrande, grossa, eppuredinamica. Masoprattutto prestigiosa,come si conviene a ogniJaguar, anche se SW.Ecco la XF Sportbrake,con un 2.2 turbodieselbrillante, ma dai costi di gestione abbordabili e dagli spazi a misura di famiglia

LaPROVA

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PREZZO: 57.710 €i numerii numeriMOTORE: biturbo diesel, 4 cilindri in lineaCILINDRATA: 2.179 ccPOTENZA: 147 kW/200 CVCOPPIA: 450 NmCAMBIO: automatico a 8 rapportiTRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 4,97/1,88/1,48 mt CAPACITÀ BAG.: 550/1.675 litri0/100 KM/H: 8,8 secondiVELOCITÀ: 214 km/hCONSUMO COMBINATO: 5,1 l/100 kmEMISSIONI CO2: 135 g/km

cosa c’è e cosa si pagacosa c’è e cosa si pagaAIRBAG LATERALI E A TENDINAAPERTURA BAGAGLIAIO AUTOM. BLUETOOTHCRUISE CONTROL ADATTIVOLUCI XENO ADATTIVENAVIGATORE PARK CONTROL (CON CAMERA)SEDILI RISC. E VENTILATITELECAMERA ANGOLO CIECOVERNICE METALLIZZATA

di serie530 €530 €

1.590 €640 €

2.540 €950 €

di serie €550 €

1.100 €

con chi se la giocacon chi se la giocaAudi A6 Avant 2.0 TDIBMW 525d TouringMercedes E 250 CDI SW

da 45.650 € da 51.850 € da 53.421 €

Sopra, il rivestimento in pelledella plancia, della parte

superiore dei pannelli porta e dei sedili è di serie sulla

versione Portfolio. A sinistra,il quadro strumenti,

all’interno del quale ci sono le indicazioni relative

al rapporto inserito. Sotto, il dettaglio del faro posteriore

a led, di serie

Nel passaggio da berlina aSportbrake, la XF ha guadagnatocentimetri sia in abitacolo chenel bagagliaio. Il tetto, menodiscendente verso la coda, hapermesso infatti di ricavare 5cm di spazio in più per la testadei passeggeri posteriori.Quanto al vano di carico, se lacapacità di base rimane quasiinvariata (da 549 a 550 litri),varia molto quella a schienaliposteriori abbattuti, che passada 963 a 1.675 litri. Il vano dell’inglese, tuttavia, non è solo spazioso, ma ancheaccuratamente rifinito: la moquette è di prima qualità, l’illuminazione è di unoscenografico colore bianco e le soluzioni per organizzare il carico sono numerose.Tra queste, i binari sui quali far scorrere una barra telescopica (per trattenereun’eventuale, singola valigia), reti e paratie.

Cresce il bagagliaioma non solo

20-21.Autorama 536 Ford Fiesta-Jaguar XF SavCRI:Layout 1 22/01/13 10:15 Pagina 2

Page 22: autorama-2013-01

AUTORAMA22

NIZZA - Negli anni 60, un certo Mar-

cello Mastroianni amava guidare per le

strade di Roma una berlina italiana di

lusso, con l'intima consapevolezza di

avere, sotto il cofano, un motore da cor-

sa. Dopo 50 anni, è bello notare come

certe cose non siano cambiate. Certo

lei, la Quattroporte, nel corso di tutte

queste primavere è cambiata eccome.

Tanto per cominciare, nella vocazione,

ora decisamente cosmopolita. Perché è

stata concepita esattamente per le esi-

genze dei ricchi arabi, cinesi o russi: ba-

sta osservarla per capirlo. La lunghezza

di 5,26 metri rende questa Maserati

davvero extralarge per le nostre latitudi-

ni (e i nostri spazi vitali). Ecco il motivo

per cui, a breve, arriverà anche la più

piccola Ghibli, pronta a vedersela con

Audi A6 e BMW Serie 5.

Ciò detto, per un designer tracciare il

profilo di una berlina di classe così lun-

ga è una sfida mica da poco: in questo,

bisogna riconoscere a Lorenzo Rama-

ciotti e a tutto il suo team di avere lavo-

rato davvero bene. Se infatti in fotogra-

fia la Quattroporte può apparire un

passo indietro rispetto alla versione pre-

cedente, dal vivo la situazione cambia

radicalmente. Il mix di tratti tesi e bom-

bati – vi assicuriamo – fa sempre il suo

bell'effetto sugli astanti. Che potrebbero

storcere un po’ il naso alla lettura della

scheda tecnica, dove si dice che la parte

centrale del pianale, compresa l'ossatu-

ra dell’impianto elettrico, deriva in par-

te dalla parente Chrysler 300. In sua di-

fesa, Maserati ribatte di aver lavorato

tanto sul contenimento del peso: in ef-

fetti cofani, porte e sospensioni sono in

alluminio, mentre la traversa che sostie-

ne la plancia è in magnesio. Tutto ciò,

sul piatto della bilancia, significa un bel

-100 kg rispetto al vecchio modello. E

poi, signori, che motori... Progettati a

Maranello in collaborazione con i tecni-

ci Ferrari, promettono scintille: noi ab-

biamo provato il 3.8 V8 da 530 CV, ma

in seguito arriverà anche un V6 da 410,

pure in combinazione con la trazione

integrale prodotta da Magna Steyr. En-

trambi possono vantare iniezione diret-

ta di benzina e il doppio turbo con tec-

nologia Twin-Scroll, per un'erogazione

corposa e senza buchi.

In effetti, la cosa che più colpisce al vo-

lante - oltre alla nuova e splendente

plancia, ancora puntellata di difettucci

di finitura qua e là - è la risposta del V8:

mansueta ai bassi regimi, furente agli

alti, fino ai 7.200 giri. La colonna sono-

ra, che rimane comunque lontana dal

latrato del vecchio 8 cilindri, appare

particolarmente intonata alla situazio-

ne: cupa e sorniona andando piano, la-

cerante verso la zona rossa. Le strette

strade della Costa Azzurra, dove abbia-

mo testato l’auto non sono esattamente

il palcoscenico ideale per mettere alla

prova 5 metri e spiccioli di macchina,

ma tant’è: l'occasione è troppo ghiotta

per lasciarsela sfuggire. Specie ora che,

oltre alla modalità I.C.E. (Increase

Control Efficiency), studiata per conte-

Per viaggiare come sultani sulsedile posteriore o per guidareforte nel misto, divertendosi.

Scusate se è poco...

perchÉ Vale la pena di penperchÉ Vale la pena di pensarcisarci

Gennaio/Febbraio 2013LaPROVA

Uno dei pochi difetti della vecchia Quattroporte era la scarsa tecnologia di bordo. Oggi, la Casa del Tridente propone un sacco di chicche: si parte con il Maserati Touch Control,sistema di infotainment che comprende schermo tattile da 8,4”, radio, navigatore, lettoreDVD, Bluetooth, lettore di schede SD e prese usb/aux. Inserendo una scheda SIM nelrouter WLAN (optional), l'elegante abitacolo diventerà un hot-spot wi-fi su ruote: tutti i passeggeri potranno connettersi al web tramite i propri smartphone, tablet e computerportatili. Altro optional d'eccellenza è l'impianto audio Bowers&Wilkins, che sfrutta 15altoparlanti sistemati attentamente all'interno, un amplificatore a 16 canali e il sistema dielaborazione del suono QuantumLogic Surround Sound, per una potenza totale di 1280W.

L’ammiragliaMaserati compie 50anni: in occasione

dell’importantegenetliaco dimagrisce

di 100 chili, pur crescendo

decisamente nelledimensioni. Grazie

al nuovo V8 biturboda 530 CV tocca

i 307 km/h di punta massima e si lancia alla

conquista dei ricchimercati emergenti

Maserati Quattroporte V8

è italiana la limousine più veloce del mondo

I fari posteriori orizzontalidanno una percezione di larghezza superiorerispetto a quelli dellavecchia Quattroporte. Ladoppia coppia di scarichi èdi serie

ma

se

ra

ti

qu

at

tr

op

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te

V8 PREZZO: 149.000 €

i numerii numeriMOTORE: benzina, V8 biturbo a iniezionedirettaCILINDRATA: 3.798 ccPOTENZA TOTALE: 390 kW/530 CVCOPPIA: 650 NmCAMBIO: automatico a 8 rapportiTRAZIONE: posteriore LUNG./LARG./ALT.: 5,26/1,95/1,48 mt CAPACITÀ BAG.: 530 litri0/100 KM/H: 5,7 secondiVELOCITÀ: 307 km/hCONSUMO COMBINATO: 11,9 l/100 kmEMISSIONI CO2: 278 g/km

cosa c’è e cosa si pagacosa c’è e cosa si paga6 AIRBAG BLUETOOTHIE CAMBIO AUTOMATICO A 8 RAPPORTICERCHI IN LEGACLIMA AUTOMATICOESP DI SERIEIMPIANTO STEREO CON MP3KEYLESS GO SYSTEMNAVIGATORE SATELLITARESOSPENSIONI ATTIVE SKYHOOK

di seriedi seriedi seriedi seriedi seriedi seriedi seriedi seriedi seriedi serie

con chi se la giocacon chi se la giocaAudi A8 W12 Quattro Lunga BMW 760Li Eccelsa Jaguar XJ 5.0 V8 LWB Supersport S/C Mercedes S 600 V12 Lunga Avantgarde

143.400 €149.500 €147.150 €169.150 €

Quanto a tecnologia adesso parla quasi tedesco

22-23.Autorama 536 Maserati 4P OK SavCRI:Layout 1 22/01/13 10:21 Pagina 1

Page 23: autorama-2013-01

AUTORAMA23

Gennaio/Febbraio 2013

nere consumi ed emissioni, c’è perfino

un tasto che permette di disaccoppiare

il florido assetto attivo Skyhook dallo

Sport Mode di cambio e motore. Così,

in caso di asfalto butterato, non sarete

costretti a saltellare sulle asperità ma

potrete sfruttare più morbidamente le

sospensioni. I timidi rettilinei immersi

nelle curve delle Alpi francesi non ci

hanno permesso di esplorare tutta l'en-

ciclopedia di CV che la Quattroporte si

porta appresso. Ciononostante, abbia-

mo costatato che basta premere con de-

cisione sul gas per sentire una grossa

mano invisibile spingervi in avanti. La

bassa temperatura esterna e i grossi Pi-

relli da 20 pollici hanno costretto il trac-

tion control al superlavoro: lui, però,

per sua natura, non vi tedia mai, alme-

no se non commettete errori da neopa-

tentato, chiaro. In quel caso, occorre es-

sere lesti con il controsterzo perché, pur

rimanendo limpidi nel traverso, i 1.900

kg della berlinona del Tridente esigono

correzioni pronte. In questo lo sterzo,

ancora idraulico (i tecnici non sono riu-

sciti a trovare un setup soddisfacente

con il servo elettrico) aiuta, fornendo

una buona quantità di informazioni.

Sulle prima appare un filo vuoto al cen-

tro ma, via via che aumenta l'angolo di

sterzata, comincia a “parlare” sempre

più: ascoltarlo con i polpastrelli è facile

e provoca assuefazione. Per il cambio,

invece, gli uomini Maserati sono andati

sul sicuro, scegliendo il classico ZF au-

tomatico a 8 rapporti. Non ha permes-

so di adottare lo schema Transaxle tan-

to caro ai puristi – infatti è montato da-

vanti, in blocco con il V8 – ma riesce

contemporaneamente a donare alla

Quattroporte passaggi marcia conforte-

voli e rapidi, anche in caso di guida bril-

lante. E poi la ripartizione dei pesi è ri-

masta al 50/50 sui due assali, quasi una

garanzia. Messe le ruote in autostrada,

qualche neo non tarda a comparire: i

fruscii a 130 km/h sono ben avvertibili

e il consumo è significativo. In questo

caso, tuttavia, basta far guidare l'autista

e gustare il comfort regalato dalla mor-

bida pelle del divano posteriore. Da lì,

anche il rumore dell'aria non arreca poi

tuto quel fastidio...

Andrea Rapelli

Morbidamente sprofondatinelle quattro poltrone, non cisi accorge dello scorrere dei

chilometri. Viaggi da firstclass sono garantiti anche

dalla disponibilità del lettoreDVD posteriore e dai generosi

portaoggetti centrali

Tanti cavalli grazie anche al “Cavallino”Il nuovo 8 cilindri a V di 90°, non è solo sviluppato insieme con i tecnici Ferrari, ma è anche costruito a Maranello. Sfrutta dueturbo twin-scroll per raggiungere i suoi 530 CV a 6.800 giri e ogni turbo ha il proprio intercooler, montato in basso e lontanodal radiatore principale, per ottenere un apporto costante di ariafresca. Se a tutto ciò aggiungete l'iniezione diretta di benzina e una cubatura piuttosto ridotta, non farete fatica a comprendere come è stato possibile ridurre del 20% i consumirispetto al V8 aspirato e neppure i paralleli aumenti di potenza(+18%) e coppia (+39%). Nonostante l'abbandono dello schemaTransaxle, la ripartizione dei pesi è rimasta sul 50:50 e le sospensioni – doppi bracci all'anteriore e multilink a 5 leveal posteriore – hanno il sistema di regolazione attivo Skyhook.

22-23.Autorama 536 Maserati 4P OK SavCRI:Layout 1 22/01/13 11:06 Pagina 2

Page 24: autorama-2013-01

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e.it IL MONDO DELL’AUTO

IN DIMENSIONI

Dalla sezione del nostro sito dedicataad Autorama è possibile consultaree scaricare tutti i numeri della rivista

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Nello spazio dedicato al settimanaleYellow potete rivedere i servizi dellepuntate trasmesse in TV

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Inoltre nell’area listini troverete il materiale commerciale fornito

dalle Case nella forma originale e più dettagliata

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