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AUTORITà DI BACINO REGIONALE CAMPANIA CENTRALE La … · per la gestione integrata del territorio,...

Date post: 19-Jul-2020
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Eventi Lunedì 22 settembre 2014 6 Green Economy - Klimahouse Puglia L’ Autorità di Bacino Re- gionale della Campania Centrale svolge funzioni di pianificazione, controllo e mo- nitoraggio dell’assetto idrogeo- logico e delle risorse idriche in un territorio che comprende 183 comuni di tutte e cinque le province campane, incluso il sistema insulare di Ischia, Ca- pri e Procida. Il segretario generale dell’Au- torità, Stefano Sorvino, spiega “operiamo secondo gli indirizzi del governo regionale e dell’as- sessorato alla Protezione Civile e Difesa del Suolo, guidato da Edoardo Cosenza, al centro di un sistema di governance orientato alla difesa del suolo, in collaborazione con tutti gli enti del territorio”. Con oltre quattro milioni di abitanti in poco più di 2 mila km 2 di superficie, questa Auto- rità è la più densamente popo- lata d’Italia. Il suo territorio è stato segnato da eventi luttuosi, come l’al- luvione di Sarno del 5 maggio 1998, che causarono 160 morti e indussero lo Stato a investire seriamente in una politica di prevenzione del rischio idro- geologico, finanziando i primi Piani Straordinari di tutte le Autorità di Bacino per la rimo- zione del rischio. La Campania Centrale è caratterizzata anche da un alto rischio sismico e vulcanico, con il raggruppa- mento di tre unità vulcaniche del Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia, oltre l’elevato rischio antropico, per la straordinaria concentrazione delle urba- nizzazioni e delle attività pro- duttive. “Il principale compito dell’Autorità - illustra Sorvino - è l’elaborazione e gestione del Piano di bacino con i suoi stralci funzionali, in particolare il Piano di Bacino per l’Assetto Idrogeologico, quello dell’ero- sione costiera, della tutela del suolo e delle risorse idriche. Tali strumenti di pianificazione sono avanzati per l’approfondi- mento e la maturità delle cono- scenze raggiunte, per la scala di dettaglio e di rappresentazione, per lo sviluppo dei contenuti e l’ampliamento dei tematismi indagati”. Oltre alle attività di pianifi- cazione, sottolinea Sorvino, “svolgiamo anche un ruolo di controllo mediante l’espres- sione di pareri di compatibilità per Progetti e Piani Territoriali, rispetto alle norme di attuazio- ne. È proprio il controllo e l’in- formazione sul territorio che ci consente di tenere aggiornati, a costi contenuti, i nostri Pia- ni e strumenti. Concorriamo, poi, per la Regione Campania, a progettazioni strategiche di sistemazioni idrauliche e idro- geologiche come per il “Gran- de Progetto - Completamento della riqualificazione e recupe- ro del fiume Sarno” e per una serie di interventi previsti nell’Accordo di Programma Stato-Regione per la difesa del suolo. Inoltre, contribuiamo e partecipiamo all’attuazione delle politiche regionali col- legate, confrontandoci con la Protezione civile, il Governo del territorio, l’Agricoltura e Consorzi di bonifica, Parchi, strutture dell’Ambiente e del Ciclo Integrato delle Acque”. Il territorio di questa Auto- rità è in continua emergenza Un territorio ferito che deve tornare a vivere Una forte pressione antropica e situazioni potenzialmente pericolose. Ma anche tante bellezze da proteggere e valorizzare L’ Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale nasce nel mag- gio 2012 dall’incorporazione dell’Autori- tà di Bacino Regionale della Campania Nord-Occidentale nell’Autorità di Bacino Regionale del Sarno. È il risultato di una riorganizzazione promossa dall’attuale Governo regionale e concretizzatasi con le leggi Finanziarie del 2011 e del 2012, insieme con l’altro accorpamento che ha visto l’Autorità di Bacino Interregionale del Sele e le altre due Autorità di Bacino Regionali adiacenti confluire nell’unica Autorità di Bacino Regionale Campania Sud e Interregionale Sele. Gli effetti sulla razionalizzazione e l’effi- cientamento delle funzioni di bacino e sul contenimento della spesa regionale sono immediatamente emersi, consentendo in Campania, in un momento di spending review, la sopravvivenza in forma ag- gregata di irrinunciabili funzioni per la tutela delle risorse ambientali e tutela di beni e persone dal rischio idrogeologico. Il territorio di competenza dell’Autori- tà di Bacino Regionale della Campania Centrale, posto tra le provincie di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, si estende su una vasta area regionale, com- prendente i territori delle ex Autorità di Bacino Regionali Nord Occidentale della Campania e del Fiume Sarno. L’articolata caratterizzazione territoriale dà luogo ad ambiti diversificati sul piano dell’assetto fisico-territoriale, morfologico-insedia- tivo, delle connotazioni paesaggistico- ambientali, storico-archeologiche, delle condizioni di vulnerabilità idrogeologica e dei fenomeni di dissesto. Dal litorale domitio, a nord, caratteriz- zato da una morfologia pianeggiante con costa bassa e sabbiosa, segnato dalla pre- senza dei Regi Lagni e dai due estuari del Lago Patria, che costituisce un sistema costiero fortemente compromesso nelle componenti acque e suolo, si passa - pro- seguendo lungo la costa - all’area vulca- nica flegrea con i laghi e le isole di Ischia e Procida, dove la pressione antropica si alterna ad aree a valenza naturalistico- ambientale. Più a sud, si collocano la piana campa- na, fino alla conurbazione di Napoli, connotata da un’intensa e diffusa urba- nizzazione con implicazioni sulle matrici acqua e suolo; il sistema vesuviano (co- stiero e interno), la piana sarnese, attra- versata dal fiume Sarno e caratterizzata dalla presenza di fattori di degrado e di criticità del sistema fluviale, spesso causa di inondazioni e danni a beni e persone. L’area di foce del Fiume Sarno - tra Ca- stellammare di Stabia e Torre Annunzia- ta - segna la fascia costiera caratterizzata da un’elevata pressione antropica, con forte commistione tra insediamenti pro- duttivi e residenziali che convivono con il rischio di inondazione e soffrono la scar- sa salubrità delle acque del fiume. La Penisola Sorrentina e l’Isola di Capri chiudono a sud il territorio dell’Autorità di Bacino connotandosi per le rilevanti valenze paesaggistico-ambientali asso- ciate a specifici fattori di rischio dovuti all’erosione della costa alta e a pericolo- sità da frana. ■■ AUTORITà DI BACINO REGIONALE CAMPANIA CENTRALE / Accorpata dal 2012 comprende 183 comuni, incluse le isole di Ischia, Capri, Procida La difesa del suolo è essenziale per lo sviluppo sostenibile Per uscire dall’emergenza e vivere in sicurezza in una terra che fa i conti con il dissesto idrogeologico, frana, alluvione, erosione costiera Sopra: due immagini del fiume Sarno oggetto di un “Grande Progetto” di riqualificazione della Regione Campania Stefano Sorvino, segretario generale dell’Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale ambientale, ricorda l’avvocato Sorvino: il dissesto idrogeolo- gico di Sarno, Quindici, Sia- no, Bracigliano e San Felice a Cancello, lo storico stato di inquinamento del fiume Sar- no, la contaminazione di suoli industriali come quello di Ba- gnoli e i problemi di salubrità ambientale dovuti all’inquina- mento delle falde acquifere, dei suoli e dell’aria - per citar- ne solo alcuni - hanno deter- minato, in passato, numerosi commissariamenti statali, con cui sono state realizzate diver- se opere per la mitigazione del rischio da frana e idraulico, per il disinquinamento del fiume Sarno e la bonifica di diversi suoli. “Si tratta, però, di azioni spesso non risolutive, ma per ottimizzarle - afferma Sorvino - occorre una gestio- ne integrata, a scala di bacino territoriale, di tutte le matrici ambientali”. La crescita di nuove oppor- tunità di sviluppo, anche in chiave di Green Economy, “ri- chiede l’istituzione di vere e proprie Units of management per la gestione integrata del territorio, nella direzione tracciata dalle Direttive comu- nitarie 2000/60/Ce e 2007/60/ Ce, che prevedono le Autorità di distretto - prospetta Sor- vino -. Il redigendo Piano di Gestione del Rischio Alluvioni del Distretto dell’Appennino Meridionale rappresenta una valida esperienza di collabora- zione tra gli enti operanti nella difesa del suolo, senza disper- dere il patrimonio di esperien- ze e di attività maturate nella dimensione dei bacini idro- grafici regionali, non meno importanti di quelli nazionali”. Il Distretto idrografico, con- clude Sorvino “se non corret- tamente attuato con il coor- dinamento e la salvaguardia delle organizzazioni preesi- stenti, corre il rischio di costi- tuire un mal riuscito artefatto giuridico e territoriale nell’as- setto della difesa del suolo”. L’ Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale ha adottato in via preliminare il Piano Stralcio per l’As- setto Idrogeologico, a seguito del processo di aggiornamento e omogeneizzazione dei previgenti Psai delle due ex Autorità di Bacino (Sarno e Nord Occidentale della Campania), che sarà presentato il prossimo 29 settembre nel Forum di Con- sultazione Pubblica che si terrà a Napoli, Auditorium della Regione Campania, Centro Direzionale - Is. C3. Il Forum Psai del prossimo 29 settembre
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EventiLunedì 22 settembre 20146 Green Economy - Klimahouse Puglia

L’Autorità di Bacino Re-gionale della Campania

Centrale svolge funzioni di pianificazione, controllo e mo-nitoraggio dell’assetto idrogeo-logico e delle risorse idriche in un territorio che comprende 183 comuni di tutte e cinque le province campane, incluso il sistema insulare di Ischia, Ca-pri e Procida. Il segretario generale dell’Au-torità, Stefano Sorvino, spiega “operiamo secondo gli indirizzi del governo regionale e dell’as-sessorato alla Protezione Civile e Difesa del Suolo, guidato da Edoardo Cosenza, al centro di un sistema di governance orientato alla difesa del suolo, in collaborazione con tutti gli enti del territorio”.Con oltre quattro milioni di abitanti in poco più di 2 mila km2 di superficie, questa Auto-rità è la più densamente popo-lata d’Italia.Il suo territorio è stato segnato da eventi luttuosi, come l’al-luvione di Sarno del 5 maggio 1998, che causarono 160 morti e indussero lo Stato a investire seriamente in una politica di prevenzione del rischio idro-geologico, finanziando i primi Piani Straordinari di tutte le Autorità di Bacino per la rimo-zione del rischio. La Campania Centrale è caratterizzata anche da un alto rischio sismico e vulcanico, con il raggruppa-mento di tre unità vulcaniche del Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia, oltre l’elevato rischio antropico, per la straordinaria

concentrazione delle urba-nizzazioni e delle attività pro-duttive. “Il principale compito dell’Autorità - illustra Sorvino - è l’elaborazione e gestione del Piano di bacino con i suoi stralci funzionali, in particolare il Piano di Bacino per l’Assetto Idrogeologico, quello dell’ero-sione costiera, della tutela del suolo e delle risorse idriche. Tali strumenti di pianificazione sono avanzati per l’approfondi-mento e la maturità delle cono-scenze raggiunte, per la scala di dettaglio e di rappresentazione, per lo sviluppo dei contenuti e l’ampliamento dei tematismi indagati”. Oltre alle attività di pianifi-cazione, sottolinea Sorvino, “svolgiamo anche un ruolo di controllo mediante l’espres-sione di pareri di compatibilità per Progetti e Piani Territoriali, rispetto alle norme di attuazio-ne. È proprio il controllo e l’in-formazione sul territorio che ci consente di tenere aggiornati, a costi contenuti, i nostri Pia-ni e strumenti. Concorriamo, poi, per la Regione Campania, a progettazioni strategiche di sistemazioni idrauliche e idro-geologiche come per il “Gran-de Progetto - Completamento della riqualificazione e recupe-ro del fiume Sarno” e per una serie di interventi previsti nell’Accordo di Programma Stato-Regione per la difesa del suolo. Inoltre, contribuiamo e partecipiamo all’attuazione delle politiche regionali col-legate, confrontandoci con la

Protezione civile, il Governo del territorio, l’Agricoltura e Consorzi di bonifica, Parchi, strutture dell’Ambiente e del Ciclo Integrato delle Acque”.Il territorio di questa Auto-rità è in continua emergenza

Un territorio ferito che deve tornare a vivereUna forte pressione antropica e situazioni potenzialmente pericolose. Ma anche tante bellezze da proteggere e valorizzare

L’Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale nasce nel mag-

gio 2012 dall’incorporazione dell’Autori-tà di Bacino Regionale della Campania Nord-Occidentale nell’Autorità di Bacino Regionale del Sarno. È il risultato di una riorganizzazione promossa dall’attuale Governo regionale e concretizzatasi con le leggi Finanziarie del 2011 e del 2012, insieme con l’altro accorpamento che ha visto l’Autorità di Bacino Interregionale del Sele e le altre due Autorità di Bacino Regionali adiacenti confluire nell’unica Autorità di Bacino Regionale Campania Sud e Interregionale Sele.Gli effetti sulla razionalizzazione e l’effi-cientamento delle funzioni di bacino e sul contenimento della spesa regionale sono immediatamente emersi, consentendo in Campania, in un momento di spending review, la sopravvivenza in forma ag-gregata di irrinunciabili funzioni per la tutela delle risorse ambientali e tutela di

beni e persone dal rischio idrogeologico.Il territorio di competenza dell’Autori-tà di Bacino Regionale della Campania Centrale, posto tra le provincie di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, si estende su una vasta area regionale, com-prendente i territori delle ex Autorità di Bacino Regionali Nord Occidentale della Campania e del Fiume Sarno. L’articolata caratterizzazione territoriale dà luogo ad ambiti diversificati sul piano dell’assetto fisico-territoriale, morfologico-insedia-tivo, delle connotazioni paesaggistico-ambientali, storico-archeologiche, delle condizioni di vulnerabilità idrogeologica e dei fenomeni di dissesto. Dal litorale domitio, a nord, caratteriz-zato da una morfologia pianeggiante con costa bassa e sabbiosa, segnato dalla pre-senza dei Regi Lagni e dai due estuari del Lago Patria, che costituisce un sistema costiero fortemente compromesso nelle componenti acque e suolo, si passa - pro-

seguendo lungo la costa - all’area vulca-nica flegrea con i laghi e le isole di Ischia e Procida, dove la pressione antropica si alterna ad aree a valenza naturalistico-ambientale. Più a sud, si collocano la piana campa-na, fino alla conurbazione di Napoli, connotata da un’intensa e diffusa urba-nizzazione con implicazioni sulle matrici acqua e suolo; il sistema vesuviano (co-stiero e interno), la piana sarnese, attra-versata dal fiume Sarno e caratterizzata dalla presenza di fattori di degrado e di criticità del sistema fluviale, spesso causa di inondazioni e danni a beni e persone. L’area di foce del Fiume Sarno - tra Ca-stellammare di Stabia e Torre Annunzia-ta - segna la fascia costiera caratterizzata da un’elevata pressione antropica, con forte commistione tra insediamenti pro-duttivi e residenziali che convivono con il rischio di inondazione e soffrono la scar-sa salubrità delle acque del fiume. La Penisola Sorrentina e l’Isola di Capri chiudono a sud il territorio dell’Autorità di Bacino connotandosi per le rilevanti valenze paesaggistico-ambientali asso-ciate a specifici fattori di rischio dovuti all’erosione della costa alta e a pericolo-sità da frana.

■■■ AUTORITà DI BACINO REGIONALE CAMPANIA CENTRALE / Accorpata dal 2012 comprende 183 comuni, incluse le isole di Ischia, Capri, Procida

La difesa del suolo è essenziale per lo sviluppo sostenibilePer uscire dall’emergenza e vivere in sicurezza in una terra che fa i conti con il dissesto idrogeologico, frana, alluvione, erosione costiera

Sopra: due immagini del fiume Sarno oggetto di un “Grande Progetto” di riqualificazione della Regione Campania

Stefano Sorvino, segretario generale dell’Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale

ambientale, ricorda l’avvocato Sorvino: il dissesto idrogeolo-gico di Sarno, Quindici, Sia-no, Bracigliano e San Felice a Cancello, lo storico stato di inquinamento del fiume Sar-no, la contaminazione di suoli

industriali come quello di Ba-gnoli e i problemi di salubrità ambientale dovuti all’inquina-mento delle falde acquifere, dei suoli e dell’aria - per citar-ne solo alcuni - hanno deter-minato, in passato, numerosi commissariamenti statali, con cui sono state realizzate diver-se opere per la mitigazione del rischio da frana e idraulico, per il disinquinamento del fiume Sarno e la bonifica di diversi suoli. “Si tratta, però, di azioni spesso non risolutive, ma per ottimizzarle - afferma Sorvino - occorre una gestio-ne integrata, a scala di bacino territoriale, di tutte le matrici ambientali”. La crescita di nuove oppor-tunità di sviluppo, anche in chiave di Green Economy, “ri-chiede l’istituzione di vere e proprie Units of management per la gestione integrata del

territorio, nella direzione tracciata dalle Direttive comu-nitarie 2000/60/Ce e 2007/60/Ce, che prevedono le Autorità di distretto - prospetta Sor-vino -. Il redigendo Piano di Gestione del Rischio Alluvioni del Distretto dell’Appennino Meridionale rappresenta una valida esperienza di collabora-zione tra gli enti operanti nella difesa del suolo, senza disper-dere il patrimonio di esperien-ze e di attività maturate nella dimensione dei bacini idro-grafici regionali, non meno importanti di quelli nazionali”. Il Distretto idrografico, con-clude Sorvino “se non corret-tamente attuato con il coor-dinamento e la salvaguardia delle organizzazioni preesi-stenti, corre il rischio di costi-tuire un mal riuscito artefatto giuridico e territoriale nell’as-setto della difesa del suolo”.

L’Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale ha adottato in via preliminare il Piano Stralcio per l’As-

setto Idrogeologico, a seguito del processo di aggiornamento e omogeneizzazione dei previgenti Psai delle due ex Autorità di Bacino (Sarno e Nord Occidentale della Campania), che sarà presentato il prossimo 29 settembre nel Forum di Con-sultazione Pubblica che si terrà a Napoli, Auditorium della Regione Campania, Centro Direzionale - Is. C3.

Il Forum Psai del prossimo 29 settembre

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