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AVSI Dadaab

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CORNO D’AFRICA AVSI in prima linea a Dadaab per l’emergenza educativa
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CORNO D’AFRICAAVSI in prima linea a Dadaab

per l’emergenza educativa

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«Con profonda preoccupazioneseguo le notizie provenienti

dalla regione del Corno d’Africa e in particolare dalla Somalia,

colpita da una gravissima siccità e in seguito, in alcune zone,

anche da forti piogge che stannoanche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria».

Benedetto XVIAngelus, domenica 17 luglio 2011

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In Africa Orientale 11 milioni di persone stanno soffrendola più grave carestia degli ultimi 20 anni.

Sollecitati dal Santo Padre a prendere posizionell’ ti AVSI è i i li t llsull’emergenza carestia, AVSI è in prima linea accanto alla

popolazione nei campi profughi di Dadaab, l’agglomeratopiù grande del mondo.

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AVSI è a Dadaab dal 2009 un campo profughi in Kenya inAVSI è a Dadaab, dal 2009, un campo profughi in Kenya incui si rifugiano quotidianamente centinaia di famigliesomale che fuggono la sete e la fame, e lavora perché lepersone che arrivano possano ricominciare una vita degna.

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Campo profughi di Dadaab, Kenya:‐ 500 km da Nairobi e 80 km dal confine somalo‐ 450.000 persone: oltre il 54% bambini e ragazzi

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http://www.worldmapfinder.com/Map_Earth.php?ID=/En/Africa/Kenya/Dadaab

Dadaab è la terza città del Kenya ‐ per dimensioni ‐– anche se non è segnata ufficialmente sulle mappe.

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In particolare, AVSI si occupa di educazione su richiesta dell’Altorichiesta dell Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), della Cooperazione Italiana per lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, con la deg a ste , co aMount Kenya University, UNICEF e il PCE, il Centro Permanente per l’Educazione dell’Uganda, partner per la formazione in p pAfrica.

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Prevalentemente AVSI costruisce e mette a posto scuole e centri educativi semi permanenti e organizza la formazione ai maestri che insegnano ai bambini.

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Il punto essenziale è una presenzaIl punto essenziale è una presenza centrata sulla persona e non sui “rifugiati” o “profughi” che riparta dalla sua dignità e alimenti la speranzae alimenti la speranza.

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AVSI ritiene che l’educazione non sia solo apprendimento nozionistico, ma strumento per , pogni individuo di crescere e scoprire il proprio valore.

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In collaborazione con il Centro Permanente per l’Educazione dell’Uganda AVSI così ha avviato dei seminari educativi suldell Uganda, AVSI così ha avviato dei seminari educativi sul valore della persona e sull’essere educatori tra gli insegnanti già formati. Anche UNICEF ha chiesto la collaborazione ad AVSI condividendone l’approccio e il metodo.

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Kampala, Uganda: La nuova sede del Permanent Centre for Education intitolato a don Luigi Giussani è stata inaugurato il 28‐30 gennaio 2009intitolato a don Luigi Giussani è stata inaugurato il 28 30 gennaio 2009 grazie alla Campagna delle Tende. Il Centro è una piattaforma nata per rispondere all’emergenza educativa in Africa con formazione agli insegnanti, seminari e incontri.

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Il PCE è stato costruito anche grazie a un finanziamento del Ministero degli Affari Esteri Italiano, da Cesal, ONG spagnola partner di AVSI.

Oggi è una realtà che ha già formato, attraverso corsi di aggiornamento e seminari, più di 14.000 persone tra cui professori universitari, insegnanti, dirigenti scolastici, genitori, guardie carcerarie, assistenti sociali, medici, infermieri.

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La logica dell’intervento di AVSI a Dadaab ‐ con i fondi che sta raccogliendo ‐ è quella di g qrispondere all’emergenza educativa attraverso il miglioramento della qualità e accesso all’educazione;accesso all educazione; riqualificando gli insegnanti e costruendo spazi sicuri dove bambini e adolescenti possano i l iimparare a leggere e a scrivere, oltre che ricevere sostegno psicosociale.

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Così come agevolare la frequenza scolastica delle bambine e fornire testi scolastici, banchi e tutto l’arredamentobanchi e tutto l arredamento necessario.

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BENEFICIARI DIRETTI:‐ 7’110 bambini tra i 2 e i 11 anni presenti nel campo di Ifo extension,

Kambioos e nei tre campi di Ifo, Hagadera, Dagahaley;‐ 60 insegnanti delle scuole primarie.

POPOLAZIONE INTERESSATA direttamente: le famiglie dei bambini e le comunità per un totale di 329.192 persone circa.

RISULTATI ATTESI: costruzione di 4 scuolee 20 centri educativi semi‐permanenti nei campi, fornitura banchi, arredamenti e testi scolastici; riqualificazione di 60 insegnanti delle scuole primarie.di 60 insegnanti delle scuole primarie.

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Secondo le statistiche di UNHCR le persone presenti a Dadaabfino a gennaio 2011 erano 310.942 ; di cui 168.857 bambini g ;e ragazzi dai 5 ai 17 anni (88.060 maschi e 80.797 femmine): il 54% ca. della popolazione.In agosto la popolazione ha superato le 400.000 persone.

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Tra giugno e luglio 2011 a Dadaab si contavano 30.000 nuovi arrivi al mese (1.500 persone al giorno).(1.500 persone al giorno).

60.000 persone vivono ancora fuori dai campi in attesa di ricevere indicazioni e un posto dove viveree un posto dove vivere.

Tra i nuovi arrivi più della metà sono bambini in età scolare e tutti malnutriti. UNHCR sostiene che ogni giorno ne muoiono circa 6.

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La popolazione maggiormente presente a Dadaab è somala (94.4%), il resto proviene d ll’dall’Etiopia e da altri paesi africani.

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“Le persone in fuga dalla Somalia hanno camminato per giorni ecamminato per giorni e giorni prima di arrivare qui a Dadaab. Le loro storie sono molto tristi.molto tristi.Madri che hanno visto i loro figli sbranati dalle bestie feroci; famiglie obbligatefamiglie obbligate ad abbandonare tutto e in cerca di una speranza…” Leo Capobianco

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Leonida CapobiancopRappresentante AVSI in Kenya.

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Chi raggiunge il campo a Dadaab ha bisogno di tutto: vestitiChi raggiunge il campo a Dadaab ha bisogno di tutto: vestiti, pane e acqua. Ma da subito domanda un luogo sicuro e scuole per i propri figli, per dare una svolta alla loro vita. Segno della ricerca di una vita semplice e normale.

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“A un certo punto una donna, dopo che con un po’ di fatica sono riuscita a stringerle la mano, inizia a parlare, chiama le altre, ridono. Mi dicono di raccogliermi i capelli perché non si vede il viso … Ma non ho un elastico e così faccio fare ad una di loro, che mi fa una treccia …”

Victoria Martinengo, cooperante AVSI in Kenya.

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“Alla fine erano tutte contente e ridevano soddisfatte.Insomma questo per dirvi che, e’ vero qui c’e’ fame, sete, q , ,terrore negli occhi dei bambini, ma la vita non si ferma, la gente ride, come per far capire a noi, che spesso pensiamo di avere la risposta a tutto che c’èavere la risposta a tutto, che c è altro, che la vita non finisce lì. Nonostante la disperazione e la crisi umanitaria, e l’impotenza che abbiamo di fronte a

h itutto, ammetto che non riesco a togliermi dalla mente lo sguardo della donna e il suo gesto.” Victoria M.

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DAL SUSSIDIARIO.NET Maria Li Gobbi, cooperante AVSI a Dadaab:DAL SUSSIDIARIO.NET Maria Li Gobbi, cooperante AVSI a Dadaab: “Ieri, 14 settembre 2011, ho mostrato il nostro operato ad una delegazione della Cooperazione Italiana. Ho fatto vedere quello che stiamo facendo con i fondi che stiamo raccogliendo…”

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“Siamo andati anche a Dagahaley, dove stiamo costruendo la scuola più grande che ospiterà circa 2 000 bambini Io non avevola scuola più grande che ospiterà circa 2.000 bambini. Io non avevo mai seguito la costruzione di una scuola… vedere quei buchi nel terreno che tra poco prenderanno forma per insegnare e far diventare grandi le nuove generazioni è emozionante.” M.

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COME LEGGERE IL BISOGNOL’analisi dei bisogni delle persone nei campi di Dadaab è stata condotta da AVSI utilizzando metodologie dirette come interviste ai nuovi arrivati visite sul campo ecome interviste ai nuovi arrivati, visite sul campo e forum con altre organizzazioni umanitarie come UNHCR, LWF, ADEO, CARE, MSF, WFP.

Metodologie indirette come statistiche settimanali i d ll’ ffi i di i ll i i diricevute dall’ufficio di ricollocamento e registrazione di

UNHCR a Dadaab hanno inoltre dato un idea più dettagliata e numerica delle persone presenti all’interno e all’esterno dei campi profughi.

Rapporti delle agenzie educative e di UNICEF hanno permesso di avere una chiara idea dei bisogni a livello strutturale nei campi e nelle periferie.

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L’educazione in campo di emergenza assicura e sostiene la vita. Offrendo spazi sicuri i bambini e i giovani

imparano e diventano grandi. Le scuole, anche nell’emergenza, sono il cuore della comunità , g ,

e rappresentano l’opportunità per le future generazioni. L’impegno di AVSI a Dadaab con i suoi partner vuole essere

la risposta concreta all’emergenza educativa in corso.

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CAPACITY BUILDINGAVSI, insieme ad UNICEF e alle agenzie responsabili del settore educativo a Dadaab, in collaborazione con UNHCR, crea occasioni dove i beneficiari diretti e indiretti sono sensibilizzati sul valore e l’importanza dell’educazione, compreso il mantenimento delle strutture costruite che facilitano l’apprendimento e rendono l’ambiente sicuro. Le comunità stesse, composte da genitori, insegnanti e leaders, sono coinvolte nelle decisioni e nelle attività, così da sentirsi parte dicoinvolte nelle decisioni e nelle attività, così da sentirsi parte di un lavoro di gruppo e poter crescere.

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“Il piccolo Shukri ha 6 anni. Viene da un campo “Il piccolo Shukri ha 6 anni. Viene da un campo profughi di Mogadiscio. E’ scappato con il fratello. profughi di Mogadiscio. E’ scappato con il fratello. Sono i cosiddetti ‘minori non accompagnati’ che Sono i cosiddetti ‘minori non accompagnati’ che ricevono priorità assoluta. Vivono nei ‘safe heaven’, ricevono priorità assoluta. Vivono nei ‘safe heaven’, piccole isole felici e protette all’interno dei campi.”piccole isole felici e protette all’interno dei campi.”

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COSA HA GIA’ FATTO AVSI A DADAAB:Nel 2009 , grazie a fondi della Cooperazione Italiana, AVSI ha riabilitato 33 classi delle scuole secondarie e 3 laboratori nei tre campi, inoltre ha avviato corsi di formazione con la Mount Kenya University per insegnanti di scuola primaria, permettendo di ottenere un certificato riconosciuto dal Ministero dell’Educazionericonosciuto dal Ministero dell Educazione Keniota e a livello internazionale. ‐ Nel 2009, 171 insegnanti profughi hanno ottenuto il certificato. ‐Dal 2010 AVSI è diventata partner di UNHCR e ha potuto così riabilitare altre 193 classi delle scuolepotuto così riabilitare altre 193 classi delle scuole primarie e formare 210 nuovi insegnanti. ‐ Dal 2011 l’impegno continua e si rafforza per contrastare l’emergenza educativa in corso.

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C l T d AVSICon le Tende AVSI, in collaborazione con il PCE

(Centro Permanente Educativo) vuole sostenere il progetto:

“Kenya. Anche nella carestia del Corno d’Africa

l’emergenza è l’educazione”

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SCHEDA Progetto Tende 2011-2012: Kenya. Anche nella carestia del Corno d’Africa l’emergenza è l’educazione

CHI: la Fondazione AVSI con le Tende e il Centro Permanente per

DOVE SIAMOp

l’educazione - Permanent Centre for Education ( PCE)

CHE COSA E PERCHÈ: rispondere all’emergenza educativa

attraverso il miglioramento della qualità e accesso all’educazione, riqualificando gli insegnanti eriqualificando gli insegnanti e costruendo spazi sicuri dove bambini e adolescenti possano imparare a leggere e a scrivere, oltre che ricevere sostegno psicosociale. Così come agevolare la frequenza scolastica delle bambine e fornire testi scolasticibambine e fornire testi scolastici, banchi e tutto l’arredamento necessario.

DOVE: Dadaab, campo profughi Kenya, Africa Orientale

QUANDO: 2011-2012

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COME SOSTENERE IL LAVORO DI AVSI:• Bonifico: Credito Artigiano

IBAN: IT56S0351201614000000002675Causale “Tende‐Emergenza Corno d’Africa”

c/c intestato ad AVSI;

• Donazioni online e infowww avsi orgwww.avsi.org

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La Fondazione AVSI è una organizzazione non governativa, ONLUS, nata nel 1972 e impegnata con oltre 100 progetti di cooperazione allo sviluppo in 39 paesi del mondo di Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia.

AVSI opera nei settori socio‐educativo, sostegno a distanza, sviluppo urbano, sanità, lavoro, agricoltura, sicurezza alimentare e acqua, energia e ambiente, emergenza umanitaria, migrazioni, adozioni internazionali. La sua missione è promuovere la dignità della persona attraverso attività di cooperazione allo sviluppo con particolare

MILANO Via Legnone, 4 20158 MilanoTel +39.02.674988.1Fax [email protected]

CESENA ‐ V. Padre Vicinio Da dignità della persona attraverso attività di cooperazione allo sviluppo con particolare attenzione all’educazione, nel solco dell’insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica. AVSI lavora con 700 partner locali (Istituzioni governative, educative, sanitarie, organizzazioni non governative e organizzazioni religiose); con donatori privati e pubblici, come comuni, province, regioni, stato Italiano, Unione Europea, Cooperazioni bilaterali, organismi internazionali, Banche di sviluppo ) e con oltre 60 organizzazioni unite nel “network AVSI”, ovvero una rete informale di soggetti del privato sociale che in modo sistematico collaborano per la realizzazione di progetti, per la riflessione

Sarsina 21647521 Cesena (FC)Tel +39.0547.360811 Fax [email protected]

AVSI‐USA www.avsi‐usa.org

Headquarters:comune sulle problematiche dello sviluppo, per condividere metodi ed esperienze. AVSI è riconosciuta dal 1973 dal Ministero degli Esteri italiano come organizzazione non governativa di cooperazione internazionale (ONG); è registrata come Organiz‐zazione Internazionale presso l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (Usaid); è accreditata dal 1996 al Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite di New York (Ecosoc); è accreditata con Status consultivo presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo dell’Industria di Vienna (Unido) e presso il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia di New York (Unicef); è inserita nella Special List delle ong

Headquarters: 125 Maiden Lane, 15th Floor, New York, NY 10038

DC Office: 529 14th Street NW Suite 994Washington, DC 20045Ph/fax: +1 202.429.9009 p ( ); p g

dell’Organizzazione Internazionale dell’Onu per il Lavoro di Ginevra (Ilo); è iscritta nella lista dell’Agenzia delle Entrate come organizzazione non lucrativa per il 5 per mille; èassociata al network LINK 2007 e alla CDO Opere Sociali. La Fondazione per la Sussidiarietà è partner culturale e scientifico.AVSI è anche un Ente autorizzato dal Governo italiano per le adozioni internazionali. Il Bilancio di AVSI è certificato e pubblicato sul sito avsi.org

infoavsi‐[email protected]


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