I KIDS CONTRO I DISCORSI D’ODIO
aprile 2019
I KIDS CONTRO I DISCORSI D’ODIO
aprile 2019
AZIONE URGENTE AMNESTY KIDS
con il co-finanziamento di
E a scuola?La scuola è il luogo in cui passate la maggior parte del vostro tempo, conoscete gli amici e a volte vi scontrate con persone e idee che non sono le vostre. È importante ricordare che la discriminazione e i discorsi d’odio sono violazioni dei diritti umani e che una scuola in cui nessuno si sente solo, in cui vengono rispettate le differenze e si sta attenti a non offendere gli altri è una scuola dove si studia, si gioca, si fa sport e ci si diverte di più.
AMNESTY INTERNATIONAL E LE CLASSI AMNESTY KIDS SI RIVOLGONO AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE PER ABOLIRE I DISCORSI D’ODIO E LA DISCRIMINAZIONE A SCUOLA.
In particolare chiediamo di:
• Coinvolgere tutti gli insegnanti e gli studenti perché nella scuola vengano riconosciuti e rispettati l’uguaglianza, la non-discriminazione, la dignità e il rispetto tra le persone.
• Combattere gli stereotipi e i pregiudizi proponendo programmi e progetti dedicati ad alunni e insegnanti.
• Promuovere l’uso di libri di testo scritti in un linguaggio non discriminatorio.
• Rendere la scuola un luogo in cui tutti si sentano protetti e al sicuro.
Cosa sono i “discorsi d’odio” Hate speechIl Patto Internazionale sui diritti civili e politici delle Nazioni Unite definisce “discor-so d’odio” quelle parole che spingono a offendere le persone che vivono in un’altra nazione, appartengono ad altri popoli o credono in una religione diversa dalla nostra. Il discorso d’odio può portare alla discriminazione, all’ostilità o alla violenza e quindi deve essere vietato dalla legge.
Quando parliamo di discriminazione dobbiamo ricordare sempre quello che dice la DUDU (Dichiarazione universale dei diritti umani) e cioè che tutti i diritti umani (com-preso il diritto a non essere vittima di discorsi d’odio) appartengono a tutte le persone “senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religio-ne, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza di nascita o di altra condizione”.
Patto internazionale sui diritti civili e politici delle Nazioni Unite (New York, 1966)I principi presenti nelle Convenzioni o nelle Dichiarazioni internazionali, per essere veramente efficaci, devono diventare delle leggi e gli Stati devono fare in modo che queste leggi vengano rispettate. Purtroppo questo non sempre accade e così anche gli Stati, a volte, hanno bisogno che qualcuno gli ricordi gli impegni presi.
Il Patto internazionale sui diritti civili e politici delle Nazioni Unite nasce proprio per ricordare agli Stati di rispettare alcuni dei principi presenti nella Dichiarazione Uni-versale dei diritti umani, tra questi la libertà di pensiero, di religione, di coscienza, di parola, di associazione, di stampa e di riunione.
Il significato delle parole e dei termini sottolineati è spiegato nel glossario
GlossarioNazioni Unite: l’organizzazione delle Nazioni Unite è un insieme di Stati che ha tra i suoi obiettivi quello di mantenere la pace e la sicurezza internazionali.
Discriminazione: discriminare significa trattare una persona in maniera diversa solo per ciò che è o per ciò in cui crede.
Ministero dell’Istruzione: è un ente di governo che si occupa delle questioni relative alla scuola e all’Università italiane.
Stereotipo: gli stereotipi sono idee che si hanno su un determinato gruppo sociale e servono sostanzialmente a semplificare la realtà.
Pregiudizio: un pre-giudizio è un giudizio che diamo a persone o situazioni senza conoscerle.
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