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B R A S I L E B R A S I L E dal 18 febbraio al 4 marzo 2008 dal 18 febbraio al 4 marzo 2008 Gruppo Luca
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B R A S I L EB R A S I L E dal 18 febbraio al 4 marzo 2008dal 18 febbraio al 4 marzo 2008

Gruppo Luca

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Pensate a un cronista, inviato in Brasile con l'incarico di realizzare quello che nelle redazioni si chiama un pezzo "di colore": non avrebbe che l'imbarazzo della scelta. In tutti i sensi. Già, perché in un paese universalmente riconosciuto come tra i più belli da vede-re è logico che gli occhi abbiano molto da fare. E che quindi proprio i colori re-galino un filo conduttore al viaggio, legati come sono ai mille aspetti che fanno del Brasile una terra unica ma mai uguale a se stessa.

Il Brasile è il Paese in cui si fondono tutte le razze del mondo. Forse è questo che lo rende uno tra i paesi più belli e affascinanti. Chiunque visita il Brasile si trova a proprio agio con la gente, col Samba, con le città, con le "mulheres", con le discoteche, con i locali di musica, con il mare, con le churrasca-rias. E' normale immergersi nella vita notturna carioca, fermarsi tutto il giorno sulle spiagge, bere agua de coco, caipirin-ha, chop, gustare abacaxi, camarão. Ma, attenti!!!.... quando risalirete sull'aereo, per il viaggio di ritorno, comincerà ad assalirvi la "saudade"...... "a sauda-de", altro non è che il mal di Brasile. Come il mal d' Africa, chi visita il Brasile generalmente, resta con la Sua nostalgia per tanto tempo.

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Para conhecer o Brasil

Para conhecer o Brasil ... Leve pouca bagagem, Coloque na mala somente roupas leves e coloridas; Deixe em casa casacos, sapatos caros e livros de leitura você não vai ter tempo para isso. Para conhecer o Brasil ... É preciso deixar para trás muitos dos seus credos, Há de se despojar de preconceitos, ignorância, obtusidade e de qualquer outra resistência psicológica ou cultural, E estar pronto a se surpreender. Para conhecer o Brasil ... Abra bem os olhos e aguce todos os sentidos, Pois tudo é exuberância. Para conhecer o Brasil ... Deixe-se embalar pela música: mistura de índio e afro com tempero europeu, Mergulhe em suas águas cristalinas E deite-se preguiçosamente numa praia de areia branquin-ha, à sombra de um coqueiro, Conheça suas fazendas, grutas, lagoas, montanhas e florestas. Para conhecer o Brasil ... Fuja dos destinos preestabelecidos e de programas para gringos, Saia às ruas e faça amizade com o povo, Freqüente os botecos, rodas-de-samba e gafieiras, Esqueça as pizzas e espaguetes e abandone-se ao prazer de um churrasco a rodízio, uma suculenta feijoada ou deliciosas moquecas, Saboreie uma cerveja estupidamente gelada ou aquela caipirinha ligeiramente estonteante, Admire suas lindas mulheres e suas crianças encantado-ras, mas não as use como mercadoria; Viva um romance, se pintar, mas não carregue essa pes-soa para casa, como um simples souvenir. E se acontecer de você se apaixonar ... É tudo culpa dos trópicos, ou quem sabe, da ausência de Eros em sua vida. De qualquer maneira, você vai ficar contagiado e, com certeza, nunca mais será o mesmo. Para conhecer o Brasil ... É preciso escancarar o coração E deixar-se contaminar por uma imensa alegria de viver!

Marta Helena da Mata Almeida

Per conoscere il Brasile

Per conoscere il Brasile ... Porta con te solo l’indispensabile,

Metti in valigia vestiti leggeri e colorati; Lascia a casa cappotti, scarpe costose e libri di lettura – non

avrai tempo -.

Per conoscere il Brasile ... Dovrai abbandonare molte idee preconcette,

Dovrai lasciar perdere stereotipi, pregiudizi, ignoranza, ottusità e qualunque altra resistenza psicologica o culturale,

Ed essere pronto a lasciarti sorprendere.

Per conoscere il Brasile ... Apri bene gli occhi e sveglia tutti i sensi,

Perché tutto è esuberanza.

Per conoscere il Brasile ... Lasciati cullare dalla musica: infuso d’indio e afro con condi-

menti europei, Tuffati nelle sue acque cristalline

E sdraiati con pigrizia su una spiaggia di sabbia bianchissima, all’ombra di un albero da cocco, conosci le sue fazendas, grot-

te, laghi, montagne e foreste.

Per conoscere il Brasile ... Scappa dai destini prescelti e dai programmi per gringos,

Esci nelle strade e fai amicizia con la gente, Frequenta i botecos, rodas-de-samba e gafieiras,

Dimentica le pizze e spaghetti e lasciati sedurre dal piacere di un churrasco a rodízio, una saporita feijoada o deliziose mo-

quecas, Assapora una birra stupidamente ghiacciata o quella caipirin-

ha leggermente inebriante, Ammira le sue donne stupende e i suoi bambini deliziosi, ma

non usarli come mercanzie; Vivi un romanzo, se capita, ma non pensare di portare a casa

questa persona come un semplice souvenir. E, se per caso, capita di innamorarti ...

Sarà tutta colpa dei tropici, o chissà, della mancanza di Eros nella tua vita.

Comunque vada, tornerai cambiato e non sarai mai più lo stesso.

Per conoscere il Brasile ... Devi aprire il tuo cuore

E lasciarti contagiare da un’immensa allegria di vivere!

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Informazioni

Nome completo: Repubblica Federale del Brasile

Nome ufficiale: República Federativa do Brasil

Lingua ufficiale: Portoghese

Capitale: Brasilia (2.016.497 ab./2000)

Politica

Governo: Repubblica federale

Presidente: Luiz Inácio Lula da Silva

Capo di governo:

Indipendenza: dal Portogallo nel 1822

Ingresso all'ONU: 24 ottobre 1945 1

Area

Totale: 8.514.876 km²

Pos. nel mondo: 5°

% delle acque: 0,65 %

Popolazione

Totale: 184.101.109 ab. (2004)

Pos. nel mondo: 5°

Densità: 22 ab./km²

Geografia

Continente: America del Sud

Fuso orario: UTC da -2 a -5

Economia

Valuta: Real

Energia:

Varie

TLD: .br

Prefisso tel.: +55

Sigla autom.: BR

Inno nazionale: Hino Nacional Brasileiro

Festa nazionale: 7 settembre

1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all’ONU nel 1945.

Mercoledì 13 Febbraio 2008

1 Euro = 2.55224 Real brasiliano 1 Real brasiliano (BRL) = 0.39181 Euro (EUR)

Il cambio medio é stato 2.54430 / 2.55224 (vendita/acquisto) Cambio stimato in base al rapporto di cambio con il dollaro USA.

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PROGRAMMA DI VIAGGIO PROGRAMMA DI VIAGGIO

LUNEDI -18 FEBBRAIO CAGLIARI / MALPENSA

Incontro dei partecipanti e partenza con bus GT per Cagliari. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con il volo della Easy Jet per Malpensa delle ore 15.30. Arrivo a Malpensa e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.

MARTEDI -19 FEBBRAIO ITALIA / BRASILE

Prima colazione e trasferimento in aeroporto. Partenza da Milano con volo TAM su Rio de Janeiro, via Sao Paulo. Pasti a bordo. Arrivo a Rio de Janeiro, incontro con la guida parlante italiano e trasferimento all’Hotel Astoria Palace. Welcome drink e sistemazione nelle camere riservate.

MERCOLEDI - 20 FEBBRAIO RIO DE JANEIRO

Prima colazione in hotel, mattinata a disposizione, pranzo in hotel . Nel pomeriggio partenza per l’escursione con guida parlante italiano al Corcovado: in cima alla famosa roccia alta 710 mt. si erge la grande statua del Cristo Redentore che sovrasta la città, rag-giungibile con un trenino a cremagliera che attraversa la grande foresta urbana da Tjuca. Rientro in hotel, cena.

GIOVEDI - 21 FEBBRAIO RIO DE JANEIRO

Prima colazione in hotel, partenza con guida parlante italiano per la visita di citta’: centro antico, cattedrale, sambodromo ed il famoso Stadio Maracana’. Pranzo in hotel , pomeriggio a disposizione. In serata, cena in churrascaria tipica e show al Plataforma.

VENERDI - 22 FEBBRAIO RIO DE JANEIRO

Prima colazione in hotel, giornata interamente dedicata all’escursione alle Isole Tropicali con pran-zo incluso. Rientro in hotel in serata, cena in hotel e pernottamento .

SABATO - 23 FEBBRAIO RIO DE JANEIRO /BELO HORIZONTE

Prima colazione in hotel, incontro con la guida e trasferimento in aeroporto, partenza per Belo Ho-rizonte . All’arrivo, incontro con la guida e trasferimento all’Hotel Liberty. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento .

DOMENICA - 24 FEBBRAIO BELO HORIZONTE / SAO JOAO DEL REY

Dopo la prima colazione, incontro con la guida parlante italiano e partenza per il tour delle città coloniali. Prima tappa Congonhas: a 72 km. a Belo Horizonte, città dal passato coloniale di cui è rimasto lo straordinario gruppo statuario dei Profeti realizzato da Aleijadinho per la Basilica do Bom Jeus de Matosinhos. Pranzo e proseguimento per Tiradentes: deliziosa cittadina che sorge ai piedi delle montagne è cambiata pochissimo negli ultimi due secoli riuscendo a conservare quella magi-ca atmosfera d’altri tempi. Visita della città e proseguimento per Sao del Rey a bordo della vecchia locomotiva d’epoca “maria Fumaça. Arrivo a Sao Joao del Rey, sistemazione presso la Pousada do Bispo (o similare), Cena e pernottamento.

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LUNEDI - 25 FEBBRAIO SAO JOAO DEL REY / OURO PRETO

Dopo la prima colazione, partenza per Ouro Preto. All’arrivo, visita di questa bellissima cittadina coloniale, perfettamente conservata, dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Sistemazione alla Pousada Arcanjo . Visita della città, con pranzo in corso d’escursione. Cena e pernottamento in Pousada.

MARTEDI - 26 FEBBRAIO OURO PRETO / MANAUS

Prima colazione in pousada e mattinata libera. Primo pomeriggio trasferimento all’aeroporto di Belo Horizonte partenza per Manaus (via Brasilia). All’arrivo, incontro con la guida e trasferimento all’Hotel Tropical Manaus. Sistemazione nelle camere riservate, pernottamento.

MERCOLEDI - 27 FEBBRAIO MANAUS / AMAZZONIA

Prima colazione in hotel, mattina libera. Verso le ore 14.00 incontro con la guida e trasferimento al Lodge Amazon Village. Welcome drink e sistemazione nelle camere riservate. Servizio di pensione completa. Nel giorno di arrivo verrà fatto un incontro per spiegare le attività e le escursioni in Amazzonia.

GIOVEDI - 28 FEBBRAIO AMAZZONIA

Pensione completa presso il lodge. Intera giornata dedicata ad escursioni nella foresta (inclusa uscita notturna per l’avvistamento dei caimani).

VENERDI - 29 FEBBRAIO MANAUS /SALVADOR

Dopo la prima colazione, trasferimento a Manaus e poi in aeroporto. Partenza per Salvador,via Brasilia. All’arrivo, trasferimento all’hotel Mercure e sistemazione nelle camere riservate. Pernottamento.

SABATO - 01 MARZO SALVADOR

Dopo la prima colazione, partenza per la visita storica della città con guida parlante italiano. Pranzo in corso di escursione. Rientro in hotel, alcune ore di relax, nel tardo pomeriggio trasferimento per la cena in ristorante e poi show al Teatro Santana .

DOMENICA - 02 MARZO SALVADOR

Tempo a disposizione per attività balneari e relax, o per escursioni facoltative. Pranzo e cena in hotel.

LUNEDI - 03 MARZO SALVADOR BAHIA / ITALIA

Prima colazione in hotel, mattinata a disposizione per gli ultimi acquisti. In tempo utile, trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia, via Sao Paulo.

MARTEDI - 04 MARZO ITALIA

Arrivo in Italia in mattinata proseguimento con volo Volare Web per Alghero. Trasferimento con bus GT per Oristano e Cagliari.

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Rio De Janeiro Astoria Palace Hotel

dal 19 al 22 febbraio

(compreso)

Belo Horizonte Liberty Palace Hotel

Sabato 23 febbraio

Liberty Palace Hotel è a comoda distanza da tutto quello che Belo Horizonte ha da offri-re, e si trova a solo 8 km (5 miglia) da dall'a-eroporto internazionale di Belo Horizonte. Ciascuna delle 94 camere di questo hotel a 4-stella mette a disposizione tutti i comfort e le comodità di casa. Incluse in tutte le came-re sono Asciugacapelli, Radiosveglia, Tele-visione , Aria condizionata, Camere non fumatori.

Sao Joao del Rey

24 e 25 febbraio

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Manaus Hotel Tropical

Martedi 26 febbraio

27 e 28 febbraio

Manaus

Salvador hotel Mercure

29 febbraio 1 e 2 marzo

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P er molti il Brasile vuol dire Rjo de Janeiro . Alcuni vi soggiornano solo per po-chissimi giorni, spesso nel periodo di Carnevale che certamente con le sue fe-ste di musica e colori rappresenta un’occasione speciale per visitare il paese.

Del resto la città è un vortice brulicante di energia, in continuo movimento dai grattacieli del centro alle spiagge incantevoli del litorali. Rjo de Janeiro sembra non dormire mai e la vita notturna è intensa e coinvolgente. Ma altrettanto bella e caratteristica è Salvador , considerata la Roma nera per la sua cultura africana da visitare a ritmo di samba ! Ma l’altra faccia del Brasile si sviluppa fuori dai centri urbani…nella fitta vegeta-zione della Foresta Amazzonica , nelle sorprendenti cascate di Iguacu …per chi ricerca l’avventura!

Ma ricordate che prima di tutto il Brasile è nei sorrisi della gente del posto: lasciatevi coinvolgere e conoscerete il Paese oltre i luoghi comuni, oltre i fenomeni del calcio e nella stravaganza del carneva-le! Vi affascinerà!

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dal 19 al 22 febbraio

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Rio de Janeiro significa Fiume di Gennaio in portoghese). La città è famosa per le sue spiagge turistiche (Copacabana e Ipa-nema) su cui si affacciano file di alberghi, per la gigantesca statua di Gesù, nota come Cristo Redentore ("Cristo Redentor") sul mon-te Corcovado, e per il suo annuale carnevale. Rio de Janeiro con-tiene anche la più grande foresta all'interno di un'area urbana. L'at-tuale sindaco è Cesar Maia. Rio si trova a 22° 54' Sud di latitudine e 43° 14' Ovest di longitu-dine. La città ha una popolazione di circa 6.150.000 abitanti (al 2006), e occupa una superficie di 1.256 km². La popolazione com-presa l'area metropolitana è circa 12 milioni. Rio è la seconda città del Brasile dopo San Paolo e fu la capitale della nazione fino al 1960, quando Brasilia ne prese il posto.

IL BRASILE PER IL SUO CLIMA, PER LE SPIAGGE IMMENSE, PER IL POPOLO COSI' AL-LEGRO E OSPITALE HA UNA VOCAZIONE TURISTICA INNATA , MA OGNI CITTA' HA CA-

RATTERISTICHE DIFFERENTI CHE QUI ABBIAMO CERCATO DI RIASSUMERE.

Perché Rio SI

• Perché il popolo Carioca è stato recentemente nominato il più simpatico e cordiale del Mondo.

• Per gli 83 km di spiagge urbane.

• Per praticare sport estremi come Surf, Parapendio, Deltaplano e Sub.

• Perché a Capodanno si riuniscono solo 2 Milioni di persone sulla spiaggia di Copacabana e vengono sparate decine di Tonnellate di Fuochi d'artificio in 17 minuti.

• Perché il Carnevale di Rio è la più grande produzione artistica del mondo ed è difficile non farsi coinvol-gere dal Samba.

• Per il panorama incantevole che si può ammirare dalla cima della montagna del Corcovado (Cristo Re-dentore). I turisti ci dicono che il viaggio a Rio ne vale la pena anche solo per ammirare quel panorama.

• Per il suo clima Tropicale.

• Per la frenetica e agitatissima vita notturna.

• Per la facilità di relazioni sociali.

• Non sei mai solo, non sei mai triste.

• Per l'unica foresta tropicale (in parte vergine) urbana del Mondo.

• Per vedere perchè tutti la chiamano Città Meravigliosa.

• Perché a partire dal mese di Giugno del c.a. è in corso l'iniziativa "Zona Sul Legal" atta ad aumentare la sicurezza degli abitanti e dei turisti con ottimi risultati (Effettivamente i turisti ci dicono che camminando per la città si sentono sicuri e tranquilli per via dell'alto numero di forze dell'ordine presenti sulle strade)

de)

Perché Rio NO

• Qualche piccolo inconveniente dovuto alla miseria e alla prostituzione

• Se godi ad esser triste

• Se non vuoi essere coinvolto dall'allegria e dalla m usica

• Se non ti piace il mare e le spiagge

• .....e poi non conosciamo ragioni per non venire a Rio, bisogna chiedere a chi c'è stato e non gli è piaciuto

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L a città viene comunemente divisa nel Centro Storico; la Zona Sud turistica,

con le rinomate spiagge; l'industriale Zona Nord; la Zona Ovest; e la nuova regione della Barra da Tijuca.

CENTRO Il Centro è la parte storica della città. Tra i luoghi di interesse si trovano la Chiesa della Candelaria e la Cattedrale in stile moderno, il

Teatro municipale e diversi musei. Il Centro rimane il cuore della comunità finanziaria della città. Il "Bonde", un tram giallo, parte da una stazione del centro nei pressi della nuova Cattedrale, attraversa l'ex acquedotto in stile romano - l'"Arcos da La-pa" costruito nel 1750 e converito in un viadotto tramviario nel 1896 - e corre lungo le strade in pendenza del vicino sobbor-go di Santa Teresa. ZONA SUD La zona meridionale di Rio de Janeiro è composta da diversi distretti, tra i quali São Conrado, Leblon, Ipanema, Arpoador, Copacabana, Leme, Botafogo e Flamengo, che compongono la famosa linea costiera di Rio. Il quartiere della spiaggia di Copacabana ostenta una delle più spettacolari feste di Capodanno del mondo, con più di due milioni di festeggianti che si affollano sulla sabbia per guardare i fuochi d'artificio. I fuochi vengono sparati da delle barche, per garantire la sicurezza dell'evento. Oltrepassando Copacabana e Leme, nel distretto di Urca si trova il Pan di Zucchero ("Pão de Açúcar"), il cui nome caratteriz-za la famosa gobba che si erge dal mare. La cima può essere raggiunta con una funivia accessibile dal Colle di Urca ("Morro da Urca"), e offre una vista seconda solo a quella del Corcovado. La più alta montagna della città comunque, con 842 meteri, è la Pedra da Gávea di São Conrado. Il deltaplano è un'attività popolare su questo picco. Dopo un breve volo di atterra alla Praia do Pepino a São Conrado. Dal 1961, la Foresta di Tijuca è diventata parco nazionale. ZONA NORD La zona nord di Rio ospita lo Stadio Maracanã, il più grande stadio di calcio del mondo, in grado di contenere quasi 200.000 persone (comunque il più grande stadio in genere si trova a Praga, anche se non è adatto al calcio). Di recente la capacità è stata ridotta per conformarsi alle moderne regole di sicurezza e con l'introduzione dei soli posti a sedere. Attualmente in via di rinnovamento, finirà per contenere circa 120.000 posti. Il Maracanã sarà la sede delle cerimonie di apertura e chiusura e degli incontri di calcio, per i Giochi Panamericani del 2007. ZONA OVEST La zona ovest è la regione metropolitana più distante dal centro di Rio de Janeiro. Comprende Barra da Tijuca, Jacarepaguá, Campo Grande, Santa Cruz e Bangu. Barra da Tijuca è un'area a sviluppo accelerato, che attrae principalmente la parte più ricca della popolazione, mentre i distretti confinanti della zona ovest rivelano nette differenze tra classi sociali. La zona è dotata di aree industriali, ma rimangono ancora delle aree agricole. Oltre ai quartieri di Barra da Tijuca e Jacarepagua, un altro distretto che ha mostrato una buona crescita economica è quello di Campo Grande. Alcuni degli eventi sportivi dei Gio-chi panamericani del 2007 si svolgeranno nel Centro Sportivo Miécimo da Silva, soprannominato Ginnasio "Algodão", e altri nello Stadio Ítalo del Cima, a Campo Grande. LE FAVELAS Rio è una città di contrasti, e anche se gran parte della città si possa affiancare alle più moderne metropoli del mondo, una percentuale significativa dei 13 milioni di abitanti di Rio vive ancora in zone estremamente povere. La peggiori di queste sono le baraccopoli note come favelas, spesso addossate sui fianchi delle colline, dove è difficile costruire edifici robusti, e gli smottamenti, provocati principalmente dalle piogge intense, sono frequenti. Le favelas sono afflitte dalla diffusione dei

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crimini legati alla droga, dalle lotte tra bande e da altri problemi sociali legati alla povertà. La Favela da Rocinha é la piú grande dell'America latina.

Il Carnevale di Rio de Janeiro, è sicuramente la più significativa delle espressioni culturali brasiliane, dove si fondono arte, musica e divertimento in 4 giorni di "piacevole follia". Le sfilate si svolgono all'interno del Sambódromo, strada costeggiata da gradinate installate appositamente, dove sfilano le migliori scuole di samba della città. Il carnevale di Rio offre diversi eventi, tra cui le famose parate delle Escolas de Samba nel Sambodromo di Rio de Janeiro e i popolari "blocos de carnaval" che sfilano praticamente in ogni angolo della città. I più famosi sono:

• Cordão do bola preta: sfila nel centro della città, è uno dei più tradizionali "bloco de carnaval".

• Banda de Ipanema: nonostante includa persone di tutte le età, estrazioni sociali e sesso, è oggi il bloco su cui convergono gay, transessuali e drag queen. Attra-versa la spiaggia di Ipanema.

• Suvaco do Cristo: Banda che sfila nel giardino botanico, proprio sotto il braccio della Statua del reden-tore. Il nome si traduce in "Ascella di Cristo" ed è stato scelto proprio per questo motivo.

• Bloco das Carmelitas: Banda che prende il nome dal Convento delle Suore Carmelitane delle colline di Santa Tereza, dove il bloco sfila dal 1991.

• Simpatia é quase amor: Banda storica creata nel 1985.

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Belo Horizonte (2.438.526 abitanti) è la capitale dello stato di Minas Gerais dal 1897, anno in cui venne ultimata la sua costruzione, su progetto dell'ingegnere Aarão Reis. Circa 25% dei cittadini di Belo Horizonte sono oriundi italiani. È la prima città brasiliana costruita su progetto, anche se nelle idee originarie non avrebbe dovuto superare i 200.000 abi-tanti. Oggi Belo Horizonte ha 2.438.526 abitanti, raggiungendo i 5.357.942 abitanti nell'intera regione metropolitana. La città è un importante centro economico, industriale, commerciale e culturale: molte aziende brasiliane e multinazionali hanno i loro uffici a Belo Horizonte, come Google. La FIAT ha una sua fabbrica nelle immediate vicinanze della città, presso Betim. Non moltissime ma di valore le attrattive turistiche: ideata per essere una città-giardino, all'interno di Belo Horizonte si trovano molti parchi ed aree verdi, su tutti il lago artificiale di Pampulha, fatto costruire negli anni '40 su impulso dell'allo-ra sindaco Juscelino Kubitschek insieme all'omonimo quartiere. Quasi in riva al lago spicca la chiesa di S. Francesco d'As-sisi, ideata dall'architetto brasiliano Oscar Niemeyer. È la città brasiliana con la più grande concentrazione di bar, essendo la maggior parte di loro localizzata nella zona sud, in particolare nel ricco e moderno (però ancora tradizionale) quartiere Savassi, nome dovuto a un antico panificio italiano nella zona. Nonostante non sia una città prettamente turistica, Belo Horizonte costituisce un ottimo punto di partenza per visitare le splendide città coloniali nei dintorni, ad esempio Ouro Preto e Sabará. E’ una città che offre una fra le migliori qualità di vita del Brasile. Grandi viali, strade ariose, isolati simmetrici e un

parco centrale. È affettuosamen-te chiamata Belô o Beagá, la città ha un’intensa produzione arti-stica e culturale, eccellente ga-stronomia, ricco artigianato ven-duto nelle fiere e botteghe specia-lizzate, oltre alla sua più tradizio-nale caratteristi-ca: l’ospitalità.

Belo Horizonte

Stato federale: Minas Gerais

Mesoregione: Belo Horizonte

Microregione: Belo Horizonte

Coordinate: 19°49′01″S 43°57′21″W /

-19.816944, -43.955833

Altitudine: 858 m s.l.m.

Superficie: 330,9 km²

Abitanti : 2.438.526 (2006)

Densità: 7.325,1 ab./km²

CAP: 30000-000

Nome abitanti: belo-horizontino

Sindaco: Fernando Pimentel

23 febbraio

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24 febbraio

Il nome Congonhas deriva da tipo di vegetazione incontrata nei prati, è una pianta che gli indigeni chiamava-no Congõi, che in tupi significa "ciò che sostiene, ciò che alimenta." Nome molto suggestivo. Situata in una valle circondata da imponenti montagne, la città oggi nutre l’anima di coloro che desiderano rivivere l’epoca d’oro della città. Il complesso architettonico e artistico della Chiesa do Bom Jesus dos Matosinhos è stato ri-conosciuto come Patrimonio dell’Umanitá della Unesco nel 1985. La città fu anche la culla dell’opera Marista in Brasile. Congonhas do Campo è stato un importante centro di miniere di lì ne u-scirono immense ricchezze. Alcune pepite d’oro erano grandi come delle patate, come quelle del famoso filone detto Batateiro. Nel 1796, la fama dell’oro ha portato a Congonhas lo scultore detto Aleijadinho, già famoso a quel tempo. Lì, Aleijadinho ha lasciato per sempre la manifestazione più concreta della grandiosità della sua arte. La città ha anche conosciuto fama negli anni ’60, date le cure realizzate dal medium Zé Arigó, che, si dice, personificava lo spirito del medico te-desco Fritz. Gente di tutti i posti del Brasile e del mondo arrivavano a Congonhas per farsi curare da lui.

Congonhas do Campo

Congonhas do Campo

Regione: Minas Gerais

Zona: Sud Est

Popolazione: 41.256 abitanti

Codice Telefono: (31)

Distanze

Belo Horizonte: 78 km

Rio de Janeiro: 370 km

São Paulo: 580 km

Brasília: 850 km

Clima Nonostante sia una città con clima caldo e con un’estate piovosa, l’inverno registra temperature abbastanza bas-se. In genere le sere sono gradevoli tutto l’anno. Le sta-gioni dell’anno con temperatu-re più piacevoli sono l’autunno (marzo/giugno) e la primave-ra (settembre/ottobre).

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La singolare formazione di São João Del’Rei - evoluta da paese minerario a importante polo commerciale della regione del Campo das Vertentes - è responsabile della sua più significati-va caratteristica: in essa è possibile ammirare l’evoluzione urbana della ‘vila’ (rango inferiore a quello di città) coloniale di Minas - cui il nucleo storico rimane abbastanza preservato, in armonia con le costruzioni eclettiche del secolo XIX - e i cambiamenti avvenuti nel secolo XX. São João Del’Rei ha avuto origine a partire dall’antico Arraial Novo del Rio das Mortes ed è sempre stata un passo più avanti riguardo agli altri paesi minerari di quel periodo. Il centro urbano della città possiede opere d’architettura tra le più antiche della regione. Le sue edifi-cazioni sono tuttora intatte, dopo quasi due secoli di vita. Andare in giro per le strade di São João Del’Rei è trovarsi sui luoghi che hanno aiutato a co-struire la storia di Minas Gerais e del Brasile. Vi si riunivano i leader del movimento dell’ “Inconfidência Mineira”, che hanno lottato contro le tasse abusive che erano imposte dalle autorità portoghese. Le case e i luoghi di questi incontri sono tuttora preservati. In quello stesso periodo, la città si è molto sviluppata economicamente e ciò si è riflettuto sul suo sviluppo urbano. Le edificazioni di quel periodo - come la casa bancaria, l’ospedale, la biblioteca, il teatro e il cimitero pubblico - aiutano a raccontare la bella e ricca storia di São João Del’Rei. I dintorni della città sono ricchi in attrazioni. Grotte, cascate e sentieri affascinano con la loro bellezza e mostrano le strade percorse dai fondatori di São João Del’Rei.

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attrazioni Centro di Preservazione della Storia Ferroviaria di Sã o João Del’Rei Insieme di edificazioni totalmente restaurate che appartenevano all’antica Strada di Ferro Ovest di Minas - EFOM, creata per mezzo di concessione provinciale del 1872, con il nome di Strada di Ferro dell’ Ovest. Palazzo della Stazione Inaugurato nel 28 agosto 1881, è una bellissima struttura di ferro con un’elegante rifinitura. Funziona normalmente come stazione ferroviaria. Museo Ferroviario La funzione originale del palazzo che ospita il museo era quella di magazzino della ferrovia. Tra altre reliquie, vi si trova la locomotiva numero 1. È stato inaugurato nel 28 agosto 1981, quando si festeggiava il centenario del primo tratto ferroviario della Strada di Ferro Ovest di Minas. Al viaggio inaugurale habbo preso parte l’Imperatore D. Pedro II e l’Imperatrice Tereza Cristina. Chiesa Nossa Senhora do Carmo Uno dei templi che più colpiscono a São João Del’Rei è la Chiesa dell’Ordine 3° del Carmo. I primi rif erimenti alla sua co-struzione risalgono al 1734, quando la cappella maggiore ha ricevuto la benedizione. I lavori sono durati più di un secolo. Museo Regionale di São João Del’Rei È installato in una delle imponenti case di São João Del’Rei. La casa è stata costruita nel 1859 come residenza della fami-glia del Commendatore João Antônio Silva Mourão. Il processo per farla diventare patrimonio storico è iniziato negli anni 40, ma i suoi proprietari l’hanno venduta ad un’impresa edile che ha subito dato inizio alla demolizione per edificarvi un hotel. L’ IPHAN è riuscito a bloccare la demolizione e l’ha dichiarata patrimonio storico nel agosto 1946. Acquisti: Oggetti in Stagno Servizi di tè o caffè, candelabri, vasi e altri oggetti in stagno sono i prodotti principali della città. La fabbrica più tradizionale è la John Sommers, che permette le visite al settore di produzione (9h/17h; chiuso sab/dom) e al Museo dello Stagno, ac-canto al negozio (9h/18h, dom. 9h/16h). Gli oggetti si trovano anche nei negozi dell’ Av. 31 de Março (uscita per Belo Hori-zonte). Sculture di legno A Prados (28km), la famiglia Julião ha raggiunto fama inter-nazionale con gli animali di legno in misura naturale e le colonne con gli animali intrecciati. I più famosi sono i cugini Antônio, con atelier all’ingresso della città e Márcio, che lavora in zona Caraça. Gli artigiani della zona Mãe Espera-nça fanno lo stesso tipo di scultura. A São João Del’Rei, i fratelli Silva fanno mobili, animali, immagini, reliquario, ora-tori e altari per chiese. A Santa Cruz di Minas si producono animali, mobili e oratori in Av. Min. Gabriel Passos. La mag-gior parte degli artigiani lavora su ordinazione. Pezzi su telaio Al municipio di Resende Costa (36 km) la popolazione vive della confezione di pezzi su telaio manuale, come copriletto, plaid per divani, tappeti e tende. La produzione è venduta nei negozi dell’ Av. Alfredo Penido, la via principale della città. ‘Abrolhos’ (pizzo), cachaça e scultura A Coronel Xavier Chaves (15 km) le donne hanno ripreso la tradizione degli ‘abrolhos’, tipo di pizzo intrecciato con le mani. Tovaglie per vassoi, panni da cucina e altri prodotti sono in vendita presso l’Associazione delle Artigiane. All’ Engenho Boa Vista, costruito nel 1755, si può degustare la cachaça (acquavite di canna da zucchero), ogni sabato dal-le 10h alle 12h. Durante la settimana, si può conoscere an-che il mulino e l’alambicco. Lo scultore David, cui lo stile è influenzato dall’ Aleijadinho, vende lavori in pietra saponaria e granito a casa sua, all’ingresso della città.

São Francisco de Assis

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Ouro Preto

La città di Ouro Preto costituisce una testimonianza unica del Brasile coloniale del XVIII secolo. Fon-data nel 1698, ai piedi della catena montagnosa di Minas Gerais, conserva nelle stradine tortuose e ripide l'atmosfera dei tempi passati. Ouro Preto (Oro Nero) era il cuore del Circuito dell'Oro, e le sue chiese conservano grandi tesori: il prezioso metallo adorna altari, colonne e sculture, creando un mi-rabile contrasto con le immagini dei Santi e le scene bibliche. Il talento dei maestri Aleijadinho e A-thayde si sviluppò in questa atmosfera, e giunse a conquistare fama mondiale.

La città rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura barocca al mondo, dove alle chiese si affiancano le semplici case bianche con porte e finestre variopinte. Questo è lo scenario ideale per le numerose celebrazioni religiose e popolari, che fanno rivivere le tradizioni del Brasile coloniale. Nel

1980 Ouro Preto fu dichiarata dal-l' UNESCO parte del Patrimonio Culturale dell'Umanità. Tra le ca-ratteristiche che fanno di Ouro Preto una città 'sui generis' trovia-mo le numerose fontane che de-corano le sue strade e le piazze, alcune intatte altre in rovina. So-no tutte in pietra, con decorazioni o espressive scritte in latino, e furono costruite per sopperire alla mancanza d'acqua in città.

Tra i musei della città, che ospita-no collezioni su diversi soggetti, da non perdere è il Museo Incon-fidencia, dedicato alla storia della Cospirazione di Minas Gerais e alle opere degli artisti dell'epoca, animati da ideali di libertà. Le città storiche dell'epoca dello sfrutta-mento delle miniere d'oro rappre-sentano la principale attrazione turistica dello stato di Minas Ge-rais. Con le loro chiese, gruppi di case e monumenti ben preservati, formano parte del circuito dell'oro oltre a Ouro Preto, Congonas do Campo, Sao Joao del Rei, Tira-dentes e Diamantina.

La città ha 66.277 abitanti (dati del cen-simento del 2000), distribuiti in 12 di-stretti; è una "città di montagna", con un'altezza media di 1.116 metri (il punto più elevato è il Pico de Itacolomi, 1.722 metri).

25 febbraio

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La città brasiliana impressiona per la natu-ra, i parchi ecologici e le molte aree verdi che sembrano non avere mai fine, come il Parco Co-munale di Mindù e il Giardino Botanico più grande del mondo. Ma sono il Teatro Amazonas e il fenomeno della confluenza delle acque le attrazioni più note.

Tra le tante suggestioni che offre il Brasile la parte del nord ospita il polmone verde del mondo, la meravigliosa Foresta Amazzonica . Ed è proprio nel cuore della giungla, alla confluenza tra il Rio Negro e il Rio delle Amazzoni, che sorge Ma-naus , la capitale dell’Amazzonia. Città unica nel suo genere, deve il suo nome agli Indios Manaos: impressiona per le sue bellezze naturali, i parchi ecologici e le molte aree verdi che sembrano non aver mai fine, accostate ad un polo industriale di alta tecnologia, permeato di un passato glorioso quando fiorì il commercio internazionale della gomma. Le radici di Manaus risalgono alla seconda metà del Settecento, in seguito alla costruzione del Forte de São José da Barra , che aveva come obiettivo quello di proteggere la regione dall’in- vasione straniera. E’ sul finire del XIX secolo che, gra-zie alla ricchezza ottenuta con l’espor-tazione della gom- ma, si ebbe la possi-bilità di finanziare la costruzione di sontuosi palazzi in stile europeo: il Tea-tro Amazonas ne è il simbolo più co-nosciuto, reso famoso non solo per essere il teatro in mezzo alla foresta, ma anche perché vi hanno suonato e tutt’oggi presenta- no i loro spettacoli le compagnie operi- stiche teatrali ed orchestre da tutto il mondo. La struttu-ra, che compren- de 700 posti, è stata costruita con mat- toni importati dall’-Europa, vetri fran- cesi e marmo italia-no. Tra i punti turistici della città spiccano anche la spiaggia di Ponta Negra , dal cui belvedere si ammirano splendidi tramonti, la Ca- scata Cachoeira do Paricatuba , sul margine destro del Rio Negro, forma- ta da rocce sedi-mentarie e circon- data da un’abbonan-te vegetazione, la Cascata Cascatin-ha do Amor , con acque limpide e fredde, nascosta in un sentiero nella foresta. Il Parco Comunale del Mindú , nel rione Parque 10 de Novembre, è stato creato nel 1992 su un’area di foresta rimanente nella città, ed è utilizzato per attività scientifiche, educative, culturali e turistiche: è famoso per essere uno degli ultimi rifugi del sauim-de-coleira, scimmia piccola esistente soltanto nella zona di Manaus, e per ospitare ecosistemi diversi. Altro punto di forza è il Giardino Botanico Adolpho Ducke , situato in una riserva ecologica: è il più grande del mondo, con un’immensa ricchezza di specie vegetali e animali. Incanta chiunque abbia la possibilità di ammirarlo in battello o in idrante lo straordinario fenomeno naturale provocato dalla confluenza delle acque , derivato dall’incontro tra quelle scure del fiume Rio Negro e le acque marrone-chiaro del fiume Rio Solimões, che si incontrano per formare il fiume Rio delle Amazzoni. Per un’estensione di 6 chilometri le acque dei due fiumi non si mescolano mai per la grande differenza tra le temperature e la velocità delle loro correnti: l’effetto stupefacente è quello dell’imponente massa d’acqua chiara che scorre parallela a quella scura, un ulteriore dono che solo il Brasile riesce a regalare.

ManausManausManausManaus nel cuore della nel cuore della nel cuore della nel cuore della

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26/27/28 febbraio

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L’Amazzonia occupa nove stati brasiliani e il 42 per-cento della superficie tota- le. Si tratta della maggior foresta tropicale del mon- do. Quando si parla di Brasile occorre pensare in grande, perché in questo paese, esteso 28 volte l’Italia, tutto è davvero mega. Prendiamo l’Amazzonia , che occupa nove stati brasiliani e il 42 percento della superficie totale. Si tratta della maggior foresta tropicale del mondo, estesa su 6 milioni di km quadrati (pari a 23 volte l’Italia) in otto diversi stati del Sud America, per tre quarti in Brasile. Tra i suoi alberi alti fino a 50 metri, la giungla, i fiumi e i laghi vive un decimo delle specie animali e vegetali di tutto il pianeta, ossigena un quinto totale dell’aria e contiene un quinto di tutta l’acqua dolce della terra. La sua incredibile biodiversità cela 30 milioni di specie animali, 80 mila di vegetali, il 20 percento di uccelli e di piante del mondo, il 10 di mammiferi, 1.800 specie diverse di farfalle, purtroppo anche 200 di zanzare, ma due terzi dei suoi pesci sono ancora sconosciuti alla scienza.Un numero imprecisato di specie animali e vegetali, com-prese migliaia di piante medicinali, scomparirà prima ancora di essere conosciuto; un grosso guaio, se si consi-dera che un terzo dei nostri farmaci deriva dalle piante. In Amazzonia piove tanto: circa 200 giorni all’anno, con una media di 2,3 m di pioggia, ma soltanto un terzo alimenta i fiumi perché il resto viene assorbito dalla vegetazione che la rievapora poi nell’atmosfera. Foreste e fiumi impediscono lo sviluppo delle strade e la mobilità avviene quasi tutta via acqua; vi sono 80 mila km di fiumi navigabili , seppure molti corsi d’acqua sono ancora inesplorati. Si può dire che i fiumi sono le autostrade della foresta, anche perché per metà dell’anno una superficie grande quanto l’intero bacino del Po viene allaga-ta. Spina dorsale del sistema idrico è il mitico Rio delle Amazzoni , il fiume maggiore del mondo, che nasce sulle Ande e dopo un percorso di 6.700 km sbocca nell’Atlantico con una portata di 12 miliardi di litri al minuto, dieci volte quella del Mississippi; in 4 secondi potrebbe dissetare Milano per un giorno. Lungo il suo corso, largo fino ad 11 km, riceve qualcosa come 1.100 affluenti: non si tratta di fiumiciattoli, in quanto 3 superano i 3.000 km di lunghezza e 17 i 1.600. E’ navigabile per 3.500 km dalla foce fino ad Iquito in Perù; su un suo ramo si trova anche la maggior centrale idroelettrica del mondo. Le sue acque pescosissime ospitano almeno 2.400 specie

diverse di pesci, più che in tutto l’Atlantico. Nono-stante le dimensioni gigantesche, presenta una pendenza irrisoria: a 1.500 km dalla foce si trova infatti ad una al-tezza di soli 15 m slm e compie quest’ultimo tratto con una pendenza di appena un centimetro per chilometro. In Amaz-zonia si trovano anche le più ricche miniere di oro e di ferro e nel 1800 è stata la maggior pro-duttrice di cauciù del mondo. Manaus è la principale città d'accesso per la visita dell'interno dell’A-mazzonia, non sempre facile, per le condizioni di clima e natura.

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29 febbraio 1/3 marzo

Salvador è la capitale dello stato di Bahia , appartenente alla regione nord orientale del Brasile . Il nome per esteso è São Salvador da Bahia de Todos os Santos ma per i brasiliani è più semplice-mente Salvador de Bahia e, specie nel passato, anche solamente Bahia , dicitura, quest'ultima, che è stata poi utilizzata per dare il nome all'intero st ato di cui Salvador è la capitale. Salvador è la te rza città più popolosa del Brasile, dopo San Paolo e Rio de Janeiro , e la maggiore della regione del Nord-Est. I suoi abitanti sono chiamati soteropolitani , dalla versione greca del nome Salvador (Salvatore), vale a dire Soteropolis , traducibile letteralmente come "città del Salvato re". Salvador merita di essere vista e gustata in molti suoi aspetti: nelle testimonianze architettoniche e artistiche della sua storia, ben conservate nella c ittà alta e nel famoso quartiere Pelourinho, che raggruppa uno straordinario insieme di edifici colo niali del XVII e XVIII secolo (l'UNESCO li conside-ra i meglio conservati delle due Americhe , tanto da aver inserito la città nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità ); il quartiere antico si presenta oggi sapientemen te ristrutturato e costituisce uno dei complessi architettonici in stile coloniale meglio conservati al mondo. Nei suoi scorci paesaggistici, ricchi di belle spiagge e di isole tropicali; nella gioiosa atmosfera delle sue notti musicali e danza n-ti.

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Nella Cidade Alta , contigua alla Praça da Sé incontrerete il Terreiro de Jesus (dove ogni domenica si tiene un mercatino artigianale con bei pizzi fatti a mano, oggetti in pelle e cuoio, dipinti e altri a rticoli), con le tre celebri chiese di Salvador: La grande Ca ttedrale, il cui altare centrale è lavorato in lami na d'oro , la Chiesa Domenicana (XVII sec.) e la Chiesa di S an Pietro (XVIII sec.). Nelle vicinanze, a Praça Anchieta, si trova la Chie sa di San Francesco con l'annesso monastero dal-l'affascinante cortile: è una delle chiese barocche più ricche al mondo ed ospita uno splendido San Pietro ligneo. Da visitare, nel centro della città, anche il Museo delle Arti Sacre: sicuramente uno d ei preziosi dell' America Latina . Nella piazza centrale troverete la casa di Jorge Amado , il museo-biblioteca dello scrittore brasiliano più amato e celebrato. Nei pressi potete anche visi tare il piccolo Museo da Cidade, dove sono esposte interessanti opere del folclore afro-brasiliano e d ella religione Candomblé . Da piazza Pelourinho si può raggiungere la Chiesa d i Nossa Senhora do Rosario dos Pretos, una chie-sa realizzata dagli schiavi per gli schiavi, essend o nel passato a loro preclusa la frequentazione di al-tre chiese. Di sicuro rilievo per importanza storica e costrutt iva, sono la Chiesa Carmelitana e l'annesso conven-to, realizzati nel 1585. La città Alta è raggiungibile anche utilizzando L 'Elevador Lacerda, un imponen-te ascensore realizzato nel 1930 seguendo i canoni estetici dell' Art Deco , che sale fino a 85 m. La Cidade Baixa rappresenta il volto più moderno e commerciale di Salvador. Qui potrete immergervi nel Mercado Modelo , il mercato artigianale più famoso della città: un o spazio pittoresco dove, oltre a contrattare ed acquistare, si può assistere e diver tirsi con spettacoli di musica e Capoeira. Poco più in là si incontra la Chiesa di Nossa Senhora da Concei çao che ospita, il 18 dicembre di ogni anno, una delle più importanti processioni religiose della ci ttà. Di fronte si notano l´edificio dell´Ammiraglia to ed il forte di São Marcelo, che sembra galleggiare al centro dell´antico porto. Famose sono le spiagge di Salvador, soprattutto quelle della costa settentrio nale. Barra, la spiaggia della città, è nota per il clima di accoglienza e allegria che i suoi caffè e bar sa nno assicurare a tutte le ore. Procedendo verso nor d, s'incontrano numerosi altri lidi, qua e là costeggi ati da alberghi e piantagioni di cocco . A Pituba potete avvistare jangadas e frotte, le tipiche imbarcazion i a vela dei pescatori realizzate con tronchi di le gno. Piata e Itapoan (in quest'ultima il tramonto è uno spettacolo da non perdere) vengono considerate le spiagge più belle di Salvador.

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è sicuramente una delle manifestazioni popolari più imponenti e affascinanti, in cui le scuole di samba si sfida-no a colpi di carri imponenti e balli sfrenati sino a tarda notte, per la felicità dei turisti, soprattutto in città come Rio e Bahia, e dei brasiliani stessi, che alla preparazione della festa dedicano in alcuni casi tutto il resto dell’anno, tanta è forte la rivalità tra le varie scuole e la felicità, da sbandierare in faccia agli avversari, per i vincitori.

Altra grande passione dei brasiliani è rappresentata dallo sport, che è ovunque seguito e praticato. Accanto al be-ach-volley e al beach-soccer, che proprio in Brasile sono nati, trovano grandissimo seguito la Formula Uno, anche grazie alle figure di Fittipaldi e soprattutto Ayrton Senna, grandissimo campione scomparso tragicamente in un Gran Premio di San Marino e la pallavolo, che sia in campo maschile che femminile duella da anni, assieme anche all’Italia, per il ruolo di migliore al mondo.

Ma vera e propria passione sportiva dei brasiliani è naturalmente il calcio, che ha nel Maracanà di Rio uno dei suoi “tempi” maggiori, che in questa nazione ha sempre trovato la sua forma più spettacolare e offensiva, grazie a nomi come Pelè, Garrincha, Zico, Falcao, Romario, fino a giungere ai giorni nostri con campioni del calibro di Ronal-do, Rivaldo, Ronaldinho, Adriano e Kakà, da sempre costretti ad emigrare in Europa a causa delle difficoltà eco-nomiche del paese.

Ma quando questi campioni si ritrovano per vestire la maglia della nazionale verde-oro, conosciuta anche come pentacampeao (a ricordare i cinque titoli mondiali vinti), lo spettacolo e i successi sono assicurati. Per capire la passione per il futebol, basti pensare che nel 1958, i brasiliani, allora padroni di casa nei mondiali, persero in ma-niera beffarda la finale in casa contro i cugini dell’Uruguay, guidati dal grande campione Schiaffino, nel paese si contarono centinaia di suicidi..

La religione ufficiale dello stato brasiliano è quella cristiana, che nel paese trova, come in tutto il Sud-America, uno dei suoi maggiori serbatoi di fedeli e che si fonde localmente con riti voodoo di derivazione indigena e africana, mentre la lingua ufficiale è il portoghese, che presenta migliaia di dialetti e accenti a seconda delle regioni.

cultura, tradizioni, usanze,

usi e costumi.

L’arte trova in un paese come il Brasile terreno fertile e prosperoso. I brasiliani infatti, a causa della loro natura estroversa e al tempo stesso allegra e triste, hanno sempre espresso picchi altissimi in ogni campo dell’arte a partire dall’epoca pre-colombiana, con l’arte degli indios che ancora oggi influenza la produzione artigianale.

Un campo dove sicuramente i brasiliani raggiungono l’eccellenza è la musica, da sempre sottofondo (ad alto volume) dei balli e della vita quotidiana locale, che col tempo ha avuto modo di riscuotere grande successo a livello mondiale grazie a generi come la bossanova e il samba, colonna sonora del carne-vale, e all’apporto di artisti come quelli della Scuola di Bahia, vera e propria capitale della musica brasi-liana grazie ad artisti del calibro di Caetano Velo-so, Joao Gilberto e Gilberto Gil. Il Brasile vanta inoltre una grande tradizione nel campo della lette-ratura, con scrittori del calibro di Jorge Amado e, per risalire ai giorni nostri, Paolo Coelho, dell’ar-chitettura e della pittura.

La grande passione per il ballo e per la musica dei brasiliani trova sfogo soprattutto in quella che viene considerata la manifestazione brasiliana per antono-masia: il carnevale. Celebrato nel mese di feb-braio, che in Brasile corrisponde alla fine dell’estate,

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Gastronomia: cosa e come si mangia,

le bevande e le specialità.

Gusti europei, conoscenze indigene e africane, e cibo di tutto il mondo:questa è la cucina brasiliana. Il periodo della schiavitù ha dato vari contributi alla cultura brasiliana. Uno dei più importanti è stato quello alla gastrono-mia. L'influenza degli africani si fa notare nel modo di preparare gli alimenti e nell'uso dei loro ingredienti. Gli schiavi, cattu-rati in Africa e portati in Brasile in cattive condizioni, trovandosi in un posto dove i “padroni” importavano il cibo, hanno do-vuto ricorrere all'improvvisazione e alla creatività per poter mangiare. Così hanno dovuto adattare le abitudini culinarie agli ingredienti trovati in loco. Usavano la “mandioca” (manioca), prodotto abbondante, il “azeite de dendê” (olio di palma) e molta carne di caccia. Il brodo occupava un posto importante nella loro cucina, utilizzato nella miscela con la farina ottenu-ta dei vari elementi, come la farina di manioca e la farina di mais. Dalla cucina portoghese, sono stati introdotti le galline e le uova, che all'inizio erano lasciati agli schiavi malati, perché si credeva fossero alimenti rinvigoranti. Pian piano la gallina ha cominciato a far parte dei piatti afro-brasiliani come il "Vatapá" ed il "Xinxin de galinha". Dalla cucina indigena, la brasiliana ha ereditato, oltre l'essenziale “mandioca”, la frutta e l'erba. Il piatto afro-indigeno più conosciuto è il "Caruru" , preparato a base di gamberetti e un legume denominato “quiabo” . È interessante osservare che molti piatti afro-brasiliani e tanti piatti africani modificati in Brasile sono tornati in Africa e fan-no ancora parte della cucina di quel continente, ad esempio alcuni piatti preparati con la manioca. Non possiamo dimenticare le icona dell'immagine del Brasile che sono venuti dall'Africa, tra altri: la banana, il caffè, il pe-peroncino chiamato "malagueta" e l'olio di palma. (continua...) I portoghesi cercavano le Indie orientali e hanno trovato il "paese della manioca". I portoghesi, al primo contatto che hanno avuto con gli indios, nel 1500, hanno presentato a loro quello che portavano nel-le navi: pecora, gallina, pane di grano, pesce cotto, dolci, vino, miele e fichi secchi. Nel 1532, hanno portato lo zucchero. È bene ricordare che è stato il cibo - specie i condimenti - che ha spinto i colonizzatori portoghesi a partire verso terre sco-nosciute. Cercavano le Indie orientali e hanno trovato il "paese della manioca". Dalla manioca si estraeva la farina, il polvi-glio , il "beiju" e delle bevande alcoliche. Si mangiava la manioca nella forma di farina pura, cotta o arrostita, mescolata con la carne, con la frutta, con i vegetali. La manioca era ed è ancora fondamentale nell'alimentazione del paese. Gli “indios” coltivavano altre cose, come le patate e l'arachide e non si può dimenticare i diversi tipi di frutta - come il "caju". Siccome il grano europeo non si adattava al posto, i colonizzatori si sono dovuti abituare a mangiare le radici. Prima dei portoghesi, la carne veniva dalla caccia ed era preparata come arrosto. Dai loro viaggi, i portoghesi hanno porta-to in Brasile varie specie di alimenti e ugualmente dal Brasile in Africa. La manioca e l'arachide hanno conquistato l'Africa e la banana ed il cocco sono stati integrati al paesaggio brasiliano. Dalla Europa, hanno portato in Brasile la gallina, la pecora, il bestiame vaccino, l'anatra, il maiale, ma è sopratutto nel con-dimento che il portoghese da il suo più importante contributo: Impone il gusto per il sale, poco utilizzato dagli “indios” e africani, e insegna loro la proprietà del sale di conservazione della carne. Altre spezie (aromi) portate da loro sono: il garo-fano, il finocchio, la cannella. Le donne "indias" hanno dovuto cucinare d'accordo con il gusto europeo, con gli ingredienti che avevano a disposizione.

Nella versione originale, la feijoada era una ricetta preparata dagli schiavi africani deportati dai coloni in Brasile. Alla tradizionale pentola di fagioli ve-nivano aggiunti ritagli e avanzi del maiale che non erano degni di essere serviti sulle tavole dei signori. Di umili origini quindi, questa preparazione, nominata "piatto nazionale brasiliano", oggi viene preparata con diversi tipi di carne selezionata. I fagioli, quasi un pretesto per mangiare il resto, vengo-no insaporiti con cipolla, aglio, alloro, peperoncino e spezie varie. A contor-no, riso in bianco, "couve" , una ver-dura molto saporita, e la deliziosa "farofa", preparato a base di farina di manioca e spezie

altri piatti brasiliani

Il piatto nazionale brasiliano

Feijoada

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Michele Atzeni

Giovanna Bonu

Cecilia Carta

Caterina Chessa

Anacleto Corda

Isabella Figus

Vincenzo Incani

Emanuele Marras

Maria Greca Onida

Paolo Onida

Annunziata Pepe

Giovannina Pinna

Viviana Salvi

Mario Silesu

Maria Talloru

Maria Rosaria Tomasi

Remo Tallu

IL

GRUPPO


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