Corriere del Mezzogiorno Giovedì 7 Novembre 2019 BA9
CulturaTempo libero
Camerata Musicale BareseInaugurazione di stagione con Uto Ughi e Michail Lifits Sarà un’autentica leggenda vivente, il violinista Uto Ughi, a inaugurare questa sera al teatro Petruzzelli il cartellone della 78esima stagione della Camerata Musicale Barese. Ughi sarà accompagnato al pianoforte da Michail Lifits, un pianista di primo piano, vincitore nel 2009 del «Ferruccio Busoni» di Bolzano, uno dei più
selettivi e prestigiosi concorsi pianistici in campo internazionale. Il concerto sarà dedicato alla memoria di Nicola Sbisà, indimenticabile amico della musica che per oltre 60 anni fu il fedele testimone della vita artistica e culturale della Puglia scrivendo sulle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno.
La presentazione Il nuovo Carofiglio
Quanta gente allo Spazio Muratper salutare il ritorno di GuerrieriC’era tanta gente ieri sera allo Spazio Murat per la presentazione del nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio, La misura del tempo. La folla delle grandi occasioni per «salutare» il ritorno dell’avvocato Guerrieri, personaggio (nonché alter ego) nato dalla penna di Carofiglio.
Liceo scientifico Salvemini Un convegno di due giorni sull’attualità di Seneca
E ntra oggi nel vivo la terza edizione dellarassegna «Profili» dedicata alla figura diLucio Anneo Seneca, dal titolo «Seneca,alle radici della cultura europea», organizzatadal Liceo scientifico «Salvemini» di Bari. Parti-colarmente prestigiosi gli ospiti di questa edi-zione: Ivano Dionigi, raffinato latinista, saggi-sta e specialista del pensiero lucreziano e se-necano, già rettore dell’Università «Alma Ma-ter» di Bologna, relazionerà questa mattinaalle ore 10, in apertura del convegno in pro-gramma nell’Auditorium delle Culture del li-ceo. A introdurre saranno i saluti di StefanoBronzini, rettore dell’Università «Aldo Moro» di Bari, e di Tina Gesmundo, Dirigente scola-stica del «Salvemini». Concluderanno i lavorinella mattinata di venerdì 8 novembre i profes-sori Chiara Torre (Università di Milano) e Al-fredo Casamento (Università di Palermo).
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Scrittore e filosofo Lucio Anneo Seneca (4 a.C. - 65 d.C.)
«La scatola di cuoio» Una favola nera
Prima uscita pubblica alla Feltrinelliper il romanzo di Gianni SpinelliPrima uscita pubblica ieri alla Feltrinelli per La scatola di cuoio (Fazi editore), il nuovo libro di Gianni Spinelli, insolita favola nera sull’invidia e l’avidità ambientata nella Basilicata degli anni Cinquanta. Con l’autore, a sinistra nella foto, il giornalista Mario Sicolo e l’attore Antonio Minelli.
«Le canzoni dei Queen? Classiche Al pari di Beatles, Chopin o Monk»Il produttore Claudio Trotta racconta il musical «We Will Rock You», domani al Team
U n racconto distopicoestremamente attua-le sull’amore per la li-bertà e per la musica.Più di venti hit dei Queen ese-guite dal vivo, che hanno già convinto 65 mila persone inItalia ad assistere a We WillRock You, spettacolo che l’an-no scorso, con le sue 56 repli-che, ha battuto ogni record eche arriva al Teatroteam di Ba-ri domani sera alle 21 (info suwww.teatroteam.it). Ci sonouna nuova regia, di MichaelaBerlini, e due nuovi protago-nisti per la versione italiana,concepita e prodotta da Clau-dio Trotta per Barley Arts, allavoro con la regista e con Va-lentina Ferrari per riadattareil testo originale, tradotto daRaffaella Rolla; coreografie diGail Richardson, direzionemusicale di Riccardo Di Paolae direzione vocale di AntonioTorella e Valentina Ferrari. Loshow originale fu scritto nel2002 da Ben Elton, in collabo-razione con Roger Taylor eBrian May, rispettivamentebatterista e chitarrista deiQueen. Parliamo del senso diuno dei più longevi musicalnella storia del West End lon-dinese con il guru del liveshow, Claudio Trotta.
Trotta, come spiega il suc-cesso di We Will Rock You?
«Il testo scritto da Elton eragià visionario. Parla dellaspersonalizzazione in atto,dell’omologazione dell’indivi-duo e del potere incontrastatodelle multinazionali. La con-centrazione dei poteri è sem-pre più evidente anche nelmondo dello spettacolo.Quello italiano non è una re-plica: c’è la nuova regia di Mi-chaela Berlini che esalta anco-ra di più la forza aggregantedel rock e la bellezza dellacondivisione; coreografie,scenografie ed ensemble (consei elementi, tra i quali due
boratore Khashoggi. I seguacidel rock attendono l’arrivo de-gli eletti che restituiranno lamusica al pianeta, Galileo eScaramouche, predestinati aritrovare lo strumento chel’antico dio della chitarra hanascosto in un luogo segreto.Per essere se stessi, divente-ranno rivoluzionari».
Elton e i Queen ci avevanovisto lungo?
«La distopia di allora sem-bra simile alla realtà di oggi.Già si parlava di globalizzazio-ne e bullismo. Noi lo abbiamolegato all’attualità con riferi-menti a Greta Thunberg e allelotte per l’ambiente, a Trump;nello show si affrontano temicome la schiavitù che impri-giona le persone davanti aglischermi, la prepotenza dellemultinazionali, il tramontodelle esperienze condivise.Ma We Will Rock You è soprat-
tutto una storia d’amore tradue ragazzi. Di amore per lavita e per la musica».
Le canzoni dei Queen cheposto occupano in questoquadro?
«Sono centrali. Nella storiadel rock ci sono stati artisti ingrado di scrivere parole e mu-sica in grado di unire personedi età e culture diverse, comeloro, i Beatles o Springsteen.Attraversano il tempo grazie auna capacità compositiva fuo-ri dal comune. Sono classici,come Chopin o TheloniousMonk. May e Roger Taylorhanno superato la perdita diun’icona come Freddie Mer-cury. Con Adam Lambert allavoce sono una cosa differente,ma sempre eccezionali».
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di Nicola Signorile
Il libro
La Pugliaallo specchio,il racconto della crisi
S i presenta questa mattinaall’Università di Bari (Pa-lazzo Del Prete, in piazzaBattisti, ore 10.30 nell’aula IIGino Giugni) il volume La Pu-glia allo specchio. Il raccontodelle emergenze sociali nellosguardo della Rai regionale,edito da Cacucci. Il testo, rea-lizzato dal dipartimento diScienze politiche e dal Core-com Puglia, è curato da Patri-zia Calefato, Sabino Di Chio ePaolo Inno e raccoglie i saggidi sociologi ed esperti dellacomunicazione (Francesca Bi-tetto, Maurizio Brunialti, Li-dia Greco, Daniele Petrosino,Raffaella Scelzi) che hannomonitorato il racconto gior-nalistico del TgR Puglia dal2003 al 2017, per ricostruiretemi, frequenze e retorichedell’informazione locale sulleemergenze sociali.
Come sono rappresentati isoggetti deboli? Come è resain parole e immagini la di-stanza che li separa dal pienoesercizio della cittadinanza? Quali trasformazioni hannoprodotto eventi significativicome la crisi economica e la«primavera pugliese»? Con lacollaborazione delle TecheRai, i ricercatori hanno rico-struito l’immagine della Pu-glia prodotta dall’informazio-ne del servizio pubblico, rive-lando la centralità che in essaassume il tema della sicurez-za. Il primato della cronacanera descrive una regione im-pigliata nelle maglie della lot-ta tra legalità e illegalità, ma laretorica della sicurezza si rive-la uno stile comunicativo chelascia spazi minori al raccon-to delle esperienze di riscatto.
L’incontro odierno è intro-dotto dal direttore del diparti-mento di Scienze politiche,Giuseppe Moro, e dalla pro-fessoressa Patrizia Calefato.Intervengono Felice Blasi, vi-cepresidente Corecom Puglia,e Giovanni Di Giuseppe, diret-tore sede Rai per la Puglia.
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In scenaSopra, due immagini del musical We Will Rock You in versione italiana. A sinistra, il «mito»Freddie Mercury
chitarriste) rinnovati».Come nuovi sono i volti dei
due protagonisti Galileo eScaramouche.
«Esatto. Lei sarà MarthaRossi, scelta a suo tempo pro-prio da Brian May, e lui LucaMarconi. Confermati altri ele-menti del cast dello scorso anno come Valentina Ferrarinel ruolo di Killer Queen, Pao-lo Barillari (è il comandanteKashoggi), Claudio Zanelli neipanni di Brit e dell’insegnan-te, Loredana Fadda nelle vestidi Oz e Massimiliano Colonnainterprete di Pop».
Ora però le tocca un breve“spiegone”.
«D’accordo. Siamo nel fu-turo e la Terra è diventata ilPianeta Mall, un enorme cen-tro commerciale dove il rock èbandito e la resistenza, iBohemians, si nasconde nelsottosuolo. Un mondo in cuinon esiste più il pensiero in-dipendente e gli umani sonosolo consumatori: a dominar-lo la multinazionale GlobalSoft, capeggiata dalla spietataKiller Queen e dal suo colla-
I temiAlla base c’è una storia d’amore; ma il raccontodistopico parla di paura e iperconsumismo
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