Date post: | 06-Apr-2016 |
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CONVEGNO I Contratti di Fiume per la sicurezza idraulica
della Toscana Firenze 24 novembre 2014
Accademia dei Georgofili Logge Uffizi Corti
Massimo Bastiani
Tavolo Nazionale Contratti di Fiume
Polaris - Mappa degli eventi di inondazione con vittime nel periodo 1964-2013
Rapporto Periodico sul Rischio posto alla Popolazione Italiana da Frane e da Inondazioni - Primo
Semestre 2014 - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologic (IRPI) Consiglio Nazionale delle
Ricerche (CNR).
Ci siamo accorti dei fiumi perché il Rischio Idrogeologico è divenuta un’emergenza nazionale ?
Il rischio derivante dai fattori climatici nel nostro paese, deve
essere valutato con grande attenzione per via del particolare
assetto morfologico e utilizzo dei suoli che ne eleva la vulnerabilità.
Un territorio vulnerabile
Fonte: percezione del rischio degli eventi idrogeologici - Doxa indagine per Consiglio
Nazionale delle Ricerche (CNR) 2013.
Un territorio vulnerabile
E’ necessario reagire a quella sorta di “blackout della ragione”, verificatosi in poco meno di un secolo, all’interno della nostra società
Ricercare nuovi valori collettivi
Un territorio vulnerabile
CAMERA DEI DEPUTATI Disegno di Legge - Contenimento del
consumo del suolo e riuso del suolo edificato. Presentato il 3 febbraio
2014
Nel testo l’opzione di non intervento (opzione zero) è stata ritenuta non
adeguata (cioè il continuare con l’attuale trend di consumo del
suolo)……
L’aumento sfrenato della cementificazione delle superfici agricole
ha un impatto irreversibile sul territorio, con pesanti ricadute non
solo sociali ed ambientali, ma anche di carattere economico.
Ci siamo accorti dei fiumi perché il Rischio Idrogeologico è divenuta un’emergenza nazionale ?
Non è un atto di superstizione, ma di affidamento a Dio". Don Evandro, parroco di Brescello, e la sua
comunità in apprensione per la piena del Po, hanno sfilato dalla chiesa fino alla golena portando con sé il
Cristo parlante reso celebre dai film di Don Camillo e Peppone (Repubblica 18/11/2014)
Ci siamo accorti dei fiumi perché il Rischio Idrogeologico è divenuta un’emergenza nazionale ?
Corriere dell’Umbria, 18 ottobre 2014
Ci siamo accorti dei fiumi perché il Rischio Idrogeologico è divenuta un’emergenza nazionale ?
I contratti di Fiume uno strumento di governance
I contratti di fiume sono uno strumento e non devono essere in nessun caso scambiati per un nuovo livello di pianificazione o programmazione
Un processo di governance multi-stakeholders che si deve
sempre chiudere con delle decisioni (con valore deliberativo –
N. Bobbio) e una assunzione di responsabilità nel garantire la
loro attivazione, nel rispetto di tutte le componenti coinvolte
Una Forma di Democrazia Diretta
Le forme del Contratto
Contratti di Fiume, di Lago, di foce, di falda..di costa…
Intervenire sulle diverse matrici territoriali
I processi generano contratti, i contratti generano progetti ed i
progetti azioni ed interventi
Le trame verdi e blu del territorio
Il contributo eco-sistemico dei fiumi
Fonte: Riccardo Santolini Università Urbino, Rimini 2014
Agricoltura e manutenzione del territorio
Fonte: Ugo Baldini, Caire Potenza 2014
In Ligura “nel 2010 la perdita di
aziende agricole sfiora l'80 %
rispetto al censimento del 1961 con
una perdita di oltre 3.800 kmq dei
5.400 che formano l'estensione
complessiva dell'intero territorio
regionale
Volumi
allagamento (m3)
Attuale T = 100 anni V all. = 52800 mc Q scar. = 18.2 mc/s
Attuale T = 100 anni Inv. Idr. 20 % V all. = 35100 mc Q scar. = 16.8 mc/s
Progetto T = 100 anni V all. = 3400 mc Q scar. = 18.1 mc/s
Progetto T = 100 anni
Inv. Idr. 20 % V all. = 0 mc Q scar. = 13.4 mc/s
Seveso Inondazioni SIMULAZIONI Fonte: A. Paoletti-Etatec
La gestione delle acque in ambito urbano
Manutenzione del territorio
Attivato nel 2008…Milano 2010 5° Tavolo Nazionale presentata la Carta Nazionale
del Contratti di Fiume, Torino 2011, Bologna 2012, Firenze 2013, Venezia 2014
Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume
Riconoscimento dei CdF – IX Tavolo Nazionale
Tra le Regioni italiane, 9 hanno adottato la Carta Nazionale dei Contratti di
Fiume (Milano, 2010) altre 5 sono in fase di adesione, nelle altre avvio di
processi o di politiche di sostegno al loro sviluppo
Lombardia
Piemonte
Veneto
Umbria
Lazio
Toscana
Campania
Basilicata
Calabria
Sicilia
Abruzzo
Marche
Emilia Romagna
CdF Realizzati
CdF Attivatii
CdF Annunciatii
Friuli Venezia Giulia
Riconoscimento dei CdF – IX Tavolo Nazionale
Regione Toscana - Delibera N 1026 del 18-11-2014 Adesione alla Carta
Nazionale dei Contratti di Fiume
Delibera….di riconoscere il Contratto di fiume, strumento volontario di
programmazione negoziata e partecipata, quale strumento innovativo
per la riqualificazione e la valorizzazione del bene fluviale, da
esplicarsi attraverso il coinvolgimento attivo, propositivo e
cooperativo di tutti gli attori sociali, così da stimolare una
progettualità territoriale dal basso, promuovere soluzioni
collettive, prevenire l'insorgere di conflitti, contribuendo
altresì al consolidamento di un sistema di governance a
livello di bacino o sottobacino idrografico, ove le azioni per la
mitigazione del rischio e per la tutela e la corretta gestione delle risorse
idriche si integrano con la tutela e valorizzazione ecologica, fruitiva e
paesaggistica del sistema fluviale;
Riconoscimento dei CdF e definizione di criteri di qualità
Identificazione di un ristretto numero di indicatori sintetici in grado di testare
l’efficacia dei CdF rispetto al raggiungimento degli obiettivi specifici e strategici,
previsti nel CdF stesso, nonché di valutare l’effettiva capacità del CdF d’incidere
positivamente sugli obiettivi di area vasta
Definizione di una checklist ad hoc per la verifica della rispondenza dei CdF ai
requisiti di base
Costituzione di un Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume (ONCF),
presso il Ministero dell’Ambiente/ISPRA e collegato all’attività del Tavolo Nazionale
dei CdF
DEFINIZIONI E REQUISITI QUALITATIVI DI BASE dei Contratti di Fiume –
Armonizzazione degli approcci
Collegato Ambientale (152/2006) alla Legge di Stabilità
ART. 24 bis "I contratti di fiume
concorrono alla definizione e
all’attuazione degli strumenti di
pianificazione di distretto a
scala di bacino e sotto-bacino
idrografico, quali strumenti
volontari di programmazione
strategica e negoziata che
perseguono la tutela, la corretta
gestione delle risorse idriche e
la valorizzazione dei territori
fluviali, unitamente alla
salvaguardia dal rischio
idraulico, contribuendo allo
sviluppo locale di tali aree".
Decreto “Sblocca Italia”
ART. 7 (Governance delle
risorse idriche)
Le risorse sono prioritariamente
destinate agli interventi integrati,
finalizzati sia alla mitigazione
del rischio sia alla tutela e al
recupero degli ecosistemi e
della biodiversità, ovvero che
integrino gli obiettivi della
direttiva 2000/60/CE …e della
della direttiva 2007/60/CE…
Decreto Sblocca Italia
ART. 24. – (Misure di
agevolazione della
partecipazione delle
comunità locali in materia di
tutela e valorizzazione del
territorio). –
I comuni possono definire con
apposita delibera i criteri e le
condizioni per la realizzazione
di interventi su progetti
presentati da
cittadini singoli o associati,
purché individuati in relazione al
territorio da riqualificare.
CONTRATTI DI FIUME e PON Governance
Necessario un supporto per un
accompagnamento di tali nuovi
strumenti al fine di agevolarne
la diffusione a scala nazionale
in una forma il più possibile
coordinata (pur nel rispetto delle
singole realtà territoriali) e
migliorarne l’efficacia.
Tale accompagnamento
potrebbe prevedere azioni di
ricaduta nazionale nel campo
della formazione e
dell’assistenza tecnica.
Investimenti e fondi strutturali 2014-2020 nei territori fluviali
Strumento di finanziamento disponibile alle regioni per proporre politiche integrate.
Sviluppi occupazionali e professionali legati a Contratti di Fiume
Sviluppo dei CdF nella programmazione dei fondi 2014-2020
Sviluppo dei CdF nella programmazione dei fondi 2014-2020
Gruppo 3: Strategie di attuazione dei CdF
piemonte PSR 2014-2020
Art. 35: COOPERAZIONE
Sottomisura “Sostegno ad azioni congiunte per la
mitigazione del cambiamento climatico e l’adattamento
ad esso e sostegno per approcci comuni ai progetti e
alle pratiche ambientali in corso”
(sostegno a progetti collettivi di carattere ambientale)
• attuazione dei contratti di fiume;
• ………………..
Fonte: Regione Piemonte Elena Porro Rimini 2014
LA “LUNGA MARCIA” DEI CONTRATTI DI FIUME
L’enorme potenziale dei Contratti di Fiume risiede, a mio
parere, nel fatto che dalle piccole comunità locali fino al
Governo Nazionale, si sta ormai diffondendo la
consapevolezza che sono necessari nuovi
modelli di gestione del territorio e di
conseguenza nuovi strumenti governance.
Non pensiamo che il cambiamento sarà facile o veloce,
non ci illudiamo di poter cambiare l’Italia solo con i
Contratti di Fiume, ma gli vogliamo considerare un
fattore d’innesco del cambiamento della ricerca
di nuovi modelli di vita più sostenibili e di spazi di
decisione aperti alla condivisione ed al
contributo attivo delle Comunità locali
Massimo Bastiani
Twitter: @ContrattiFiume
Sito web – Tavolo Nazionale Contratti di Fiume
http://nuke.a21fiumi.eu