ANONIMO
LA VIA DOLOROSA
benedettinefano
LASELEZIONE E-BIBLIO
MONASTERO BENEDETTINE
SS. BENEDETTO E SCOLASTICA
Via Rosciano 4 – 61032 FANO (PU)
benedettinefano.it
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Immagine in copert ina: Pietá di Michelangelo
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LA PREGHIERA È LUCE (DELL’ANIMA) Collana della Selezione E-BIBLIO per il Lettori di
benedettinefano.it
Una Via della Croce da leggere e partecipare tutta d’un fiato. Una proposta di Lettura per la meditazione personale.
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INDICE
I STAZIONE 9
II STAZIONE 10
III STAZIONE 11
IV STAZIONE 12
V STAZIONE 13
VI STAZIONE 14
VII STAZIONE 15
VIII STAZIONE 16
IX STAZIONE 17
X STAZIONE 18
XI STAZIONE 19
XII STAZIONE 20
XIII STAZIONE 21
XIV STAZIONE 22
XV STAZIONE 23
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Stabat Mater dolorósa iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.
Cuius ánimam geméntem, contristátam et doléntem
pertransívit gládius.
O quam tristis et afflícta fuit illa benedícta Mater Unigéniti!
Quae moerébat et dolébat, et tremébat, cum vidébat
nati poenas ínclyti.
Quis est homo, qui non fleret, Christi Matrem si vidéret
in tanto supplício?
Quis non posset contristári, piam Matrem contemplári
doléntem cum Filio?
Pro peccátis suae gentis vidit Jesum in torméntis
et flagéllis subditum.
Vidit suum dulcem natum moriéntem desolátum, dum emísit spíritum.
Eia, mater, fons amóris, me sentíre vim dolóris fac, ut tecum lúgeam.
Fac, ut árdeat cor meum
in amándo Christum Deum, ut sibi compláceam.
La Madre addolorata stava in lacrime presso la Croce su cui pendeva il Figlio.
E il suo animo gemente,
contristato e dolente una spada trafiggeva.
Oh, quanto triste e afflitta
fu la benedetta Madre dell'Unigenito!
Come si rattristava, si doleva
e tremava vedendo le pene del celebre Figlio!
Chi non piangerebbe
al vedere la Madre di Cristo in tanto supplizio?
Chi non si rattristerebbe
al contemplare la pia Madre dolente accanto al Figlio?
A causa dei peccati del suo popolo
Ella vide Gesù nei tormenti, sottoposto ai flagelli.
Vide il suo dolce Figlio
che moriva, abbandonato da tutti, mentre esalava lo spirito.
Oh, Madre, fonte d'amore,
fammi provare lo stesso dolore perché possa piangere con te.
Fa' che il mio cuore arda
nell'amare Cristo Dio per fare cosa a lui gradita.
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Sancta Mater, istud agas, crucifíxi fige plagas
cordi meo válide.
Tui Nati vulneráti, tam dignáti pro me pati, poenas mecum dívide.
Fac me vere tecum flere,
Crucifíxo condolére donec ego víxero.
Iuxta crucem tecum stare,
te libenter sociáre in planctu desídero.
Virgo vírginum praeclára, mihi iam non sis amára, fac me tecum plángere.
Fac, ut portem Christi mortem,
passiónis fac me sortem et plagas recólere.
Fac me plagis vulnerári,
cruce hac inebriári et cruóre Fílii.
Flammis urar ne succénsus, per te, Virgo, sim defénsus
in die iudícii.
Fac me cruce custodíri morte Christi praemuníri,
confovéri grátia.
Quando corpus moriétur, fac, ut ánimae donétur
paradísi glória.
Amen.
(Beato Jacopone da Todi)
Santa Madre, fai questo:
imprimi le piaghe del tuo Figlio crocifisso fortemente nel mio cuore.
Del tuo figlio ferito
che si è degnato di patire per me, dividi con me le pene.
Fammi piangere intensamente con te, condividendo il dolore del Crocifisso,
finché io vivrò.
Accanto alla Croce desidero stare con te, in tua compagnia,
nel compianto.
O Vergine gloriosa fra le vergini non essere aspra con me, fammi piangere con te.
Fa' che io porti la morte di Cristo,
avere parte alla sua passione e ricordarmi delle sue piaghe.
Fa' che sia ferito delle sue ferite,
che mi inebri con la Croce e del sangue del tuo Figlio.
Che io non sia bruciato dalle fiamme,
che io sia, o Vergine, da te difeso nel giorno del giudizio.
Fa' che io sia protetto dalla Croce,
che io sia fortificato dalla morte di Cristo, consolato dalla grazia.
E quando il mio corpo morirà
fa' che all'anima sia data la gloria del Paradiso.
Amen.
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El Greco – Pietá
8
MARIA Calma …silenzio
quale momento si sta preparando… quale orrore si sta preannunciando…
sapevo che sarebbe accaduto figlio mio…amore assoluto.
Ecco…stanno arrivando, tu…sei pronto ma io non sono pronta… vorrei fermare il tempo…
vorrei cancellare quelle voci che sento attorno a te… Ho paura…
Figlio mio nasconditi!! Corri tra le mie braccia… togli questo velo nero che già copre la mia faccia!!
GESU’
Madre…tu sola capisci il mio dramma. Nudo mi sento e senza difese…
come un bambino ho verso di te le braccia protese… Non posso fuggire…il male è troppo profondo
il peccato degli uomini è già entrato nel mio corpo e solo il sostegno del Padre non mi fa sentire già morto.
Talmente sono orripilanti i drammi umani, che per farsi spazio stanno lacerando la mia anima
fino a farla sanguinare.. attraverso il mio sudore la voglio liberare.
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I STAZIONE
PILATO TI CONDANNA GESU’ Madre..per un istante vedo il tuo sguardo tra la folla inferocita.. Vorrei tanto dirti di non guardarmi, dirti che sono forte… IO sono entrato nel tuo grembo per sconfiggere la morte! Oh Madre se tu sapessi quanto mi sei di conforto, e quanta tristezza provo nel vederti soffrire a causa della mia condanna… Cerco di rifugiarmi in te come quando mi cantavi la ninna nanna! Come quando eravamo felici e pregavamo insieme a Giuseppe.. Sono tutto una piaga ormai.. Chissà se così dilaniato Nella tua mente mi ricostruirai..
MARIA
“Ho udito la tua voce nel giardino…e mi sono nascosto.”. Figlio mio…tu hai preso quel posto
Il posto di quell’uomo che rifiutò per sempre L’amore di Dio..
sei flagellato tu..lo sono anch’io…. Per questo vivo i patimenti con te
e con te subisco la condanna…io sono la tua mamma!!!
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II STAZIONE
GESU’ TU PRENDI LA CROCE
MARIA Figlio mio…non posso fare nulla per te…
Tutta questa gente grida, urla mi toglie il respiro e mi sento mancare..
questo legno ti prego fa che al tuo posto io lo possa portare! Perché da solo? Perché?
ti prego fa patire anche me! GESU’ Madre..potrei perdere i sensi Il Padre mio non vuole comprendo la tua passione IO Sono aggrappato alla mia lucidità al momento di raggiungerlo essa mi soccorrerà…. Tu sai…questa generazione. risoluta. vuole farmi credere che non abbia senso il mio sacrificio..perché non cambierà niente al bene preferisce il male.. sapendo di perdersi per sempre Madre..porto questo legno Pur sapendo che per molti Non rimarrà niente di nessun segno. Ma tu mi segui..adesso mi basta Il tuo amore fa violenza a mio Padre.. Forse per te abbrevierebbe la mia pena.. Egli vede scorrere il tuo sangue Mentre offro il mio nell’ultima cena.
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III STAZIONE
LA PRIMA CADUTA
MARIA Figlio mio…non mi abbandonare tu cadi..e io mi sento precipitare.
Fino alla geenna sento le urla dei dannati
che in questi corpi si sono trasformati.. Null’altro possono essere mentre ti schiacciano
con le loro percosse e pretendono che tu riprenda a camminare..
Ah se potessi guardarli in viso mi metterei a urlare!
“Basta basta! non è così che si tratta il figlio dell’uomo”.. Invece resto in silenzio
e per loro chiedo perdono. GESU’ Madre..mi sono caricato del peccato di ognuno di questi sicari… Non riesco a pensare che alla loro salvezza.. Madre…di fronte alla loro rabbia questa croce è una carezza.. e per quanto duri siano i colpi e le battiture che colpiscono la mia carne dispersa a brandelli… IO soffro per loro perché sono miei fratelli.
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IV STAZIONE
GESU’ INCONTRI TUA MADRE
MARIA
O Gesù…mio adorato figlio sono qui con te..
Ti prego perdona questo popolo incosciente Perdonali con me che non posso fare niente..
Fa che sia per loro il mio sguardo pieno d’amore e di tristezza infinita,
in questa carezza sul tuo viso nel quale abbandono la mia vita. Amore mio…cosa vuol dire adesso tendere la mano verso di te
Essere Divino e umano che tante volte ho tenuto per mano..
Cosa vuol dire vedere i tuoi occhi innocenti confondersi nel peccato di tutti i tempi
Tu sei forte lo so, è il Padre che ti rende tale..
Quanto è straziante per Noi subire il potere del male. GESU’ Madre..fino a quando ho potuto ho detto sempre la verità Ora ti dico “Donna da oggi tutto cambierà” Vedi come una larva adesso mi trascino… ma riprendo forza con te vicino.. Tu mi dai fiducia nel genere umano anche se per molti di loro io muoio invano… In questo loro chiasso odo il tuo pianto Nella luce che mi rimane intravedo il tuo viso.. “Ogni donna che sarà come te..verrà con me in Paradiso”.
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V STAZIONE
COSTRINGONO IL CIRENEO A PORTARE LA CROCE
CIRENEO Io non so chi sei
mi dicono che hai bestemmiato e ti sei proclamato Dio fatto carne..
Io di tutto questo non so cosa farne.. ho ben altri problemi a cui pensare
mi fa innervosire tutto questo gridare… e questa croce che mi hanno caricato
sulle spalle per permetterti di concludere la tua patetica sfilata, maledetto sia colui che l’ha inventata..
Io sono un uomo giusto che aiuta un condannato a morte..
chissà cosa farei se mia fosse la tua sorte! Sei così spoglio di sembianza umana,
talmente offeso nella dignità che ti rimane che vorrei fuggire per non vederti..
invece ti osservo con gli occhi bene aperti.. sento che questa fatica compiuta a mio malgrado
non è priva di senso tu non sei come tutti noi, tu potresti salvarti, ma non vuoi.
GESU’ Sei io mi salvassi ora E dimostrassi la mia potenza Quale uomo avrebbe crisi di coscienza… Satana domina il mondo Egli ha deciso il prezzo, in cambio della salvezza umana IO SONO colui che deve essere tolto di mezzo. Egli vuole distruggere ogni bene del Padre ci riuscirebbe se non avessi Maria come madre. Lei è una creatura, ma la mia Divinità dentro di lei agisce sicura.
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VI STAZIONE
VERONICA ASCIUGA IL TUO VOLTO
VERONICA
Non pensavo che sarebbero arrivati a questo punto.. Temevo si mio Signore
che ti avrebbero fatto del male tu eri troppo speciale..
Ma questa condanna per invidia no… sono qui Rabbuni....
questo telo di lino ho.. lo appoggio su ciò che rimane del tuo volto sfigurato
ancora tremante di paura ed esausta nel vederti così torturato..
Un attimo prima di essere spinta via con arroganza oso Signore..di abbandonare la mia distanza
avvicinandomi a te e toccandoti come fece la donna che tu guaristi dal flusso di sangue,
questa volta il tuo sangue scorre su questo telo bianco..
e nessuno lo fermerà nemmeno tua madre con il suo pianto. GESU’ Cosa sento sul mio viso? Chi compie questa azione così delicata?. la mia anima sembra rinata… Il mio spirito cerca un contatto continuo con il Padre chi sei tu Donna per darmi questo segno? un raggio di luce in un diabolico disegno. Tu in questo momento rappresenti tutte le stelle del mio firmamento…nel tuo gesto pieno di calore umano Il Padre mi incoraggia “Figlio andiamo”.
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VII STAZIONE
GESU’ CADI PER LA SECONDA VOLTA GESU’ Se fossi nel xx secolo sarei in televisione… magari davanti un plotone.. Cambia poco per me essere di nuovo a terra.. questa tortura non risparmierà in futuro nessuna guerra… Il mio viso sbatte sulle pietre il mio corpo non reagisce più solo il sostegno di mio Padre lo fa tornare su…. Mi sento sporco imbrattato di sangue polvere e miseria umana.. IO SONO stato distrutto in una settimana. Se non amassi lo scopo di questa resistenza ostinata l’anima mia sarebbe già liberata. Ho pietà di questi esseri..che inveiscono contro di me.. sono gli stessi che insieme a Giuda volevano farmi Re.
MARIA Lo so figlio mio..
Il tradimento di Giuda ti fa soffrire, egli ti ha venduto al popolo eletto senza capire..
Ascoltarti per assalirti osannarti per poi colpirti
baciarti per tradirti Satana lo ha posseduto
lui non si è ricreduto Quante volte hai cercato di salvarlo..
per te la sua perdizione era come un tarlo Nemmeno la forza del tuo immenso amore
ha tolto in lui il peso della colpa ha preferito andare nel posto da lui scelto..piuttosto di umiliarsi.
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VIII STAZIONE
LE DONNE DI GERUSALEMME PIANGONO SU DI TE
DONNE Come possiamo Maestro
restare qui inermi.. Pesano i giudizi umani su di te, pesano su di noi quelli eterni.
Noi donne inascoltate che tu hai trattato come sorelle
per la prima volta ci siamo sentite dentro veramente belle.. ora noi perdiamo chi ci protegge,
chi ci ha sempre amato, perché non ti sei ribellato?
I nostri figli sono con i traditori.. e rendono sterili i nostri grembi che li partorirono con dolori
GESU’ I vostri figli schiavi della legge si sono perduti come si è perduto il loro gregge mi hanno abbandonato per orgoglio.. volevano che fossi ciò che non voglio. Ma voi che colpe non ne avete non per me piangete.. perché se trattano così il legno verde cosa accadrà al destino del legno secco quando lo si perde? Io vado al Padre e risorgo vittorioso Ma per coloro che non credono, sarà chiusa la porta e sordo al richiamo resterà lo sposo.
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IX STAZIONE
GESU’ CADI PER LA TERZA VOLTA
GESU’ Com’è pesante il mio corpo… Tutto mi trascina verso il basso.. Il mio cuore pesa come un masso. Mentre penso ad altri momenti Sono costretto a rialzarmi e a stringere i denti. Sono unito alla mia corona da una spina Conficcata dentro un ammasso di carne avanzata Dalla quale emergono nervi e ossa torturate Solo la mia anima si ricompone Divinamente Del figlio dell’uomo non rimane ormai più niente. Padre mio se tu mi ascolti Porgimi ora la tua mano Fa che possa rialzarmi da questa terra che geme verso di me E affranta dal dolore mi chiede perché!!
MARIA Figlio mio ti ho amato e sempre ti amerò
Come nuda terra un giorno ti accolsi E festeggiai con il cielo la tua venuta..
Ora piango con lei di dolore.. Nel vedere la tua caduta..
La terra..la nuda terra figlio mio Vorrebbe essere per te un tappeto
Per poterti accogliere senza farti del male.. Essa non può sopportare
Il peso delle gocce di sudore e sangue Che penetrano nelle sue fessure..
E io con essa vorrei coprirti di premure.. È strano sai quanto io mi senta unita a lei
Nel compatire questi uomini..che saranno figli miei.
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X STAZIONE
GESU’ SEI SPOGLIATO DELLE TUE VESTI
GESU’ Con quale cura Madre mia Tu mi spogliavi da piccino La tua mano accarezzava con cura Il mio tenero corpicino E adesso non ho il tempo di pensare Sono straziato nella carne Per il modo che i diavoli hanno di fare.. So che i tuoi occhi mi stanno guardando Mi vergogno per la mia nudità Sono qui in attesa di salire Per amore della mia umanità. Non mi resta niente a parte l’amore La forza viene solo dal Padre Tra poco rinuncerò anche a te Ti donerò al mondo come Madre.
MARIA E io? A cosa rinuncio..
Ricordo L’angelo e il suo annuncio.. Elisabetta felice Giuseppe perplesso
E poi la tua nascita…come fosse adesso. Ecco la spada..sta per arrivare
In questo nostro calvario la vedo scintillare. Non è il dolore fisico che mi spaventa…
Ma è il potere del male che mi tormenta Nel momento che accolsi la richiesta di Dio Di concepirti per opera dello Spirito Santo
Non sapevo cosa volesse dire arrivare a tanto.. Adesso lo so, davanti a questa croce dove tu stai per salire
Adesso so dove l’incontro doveva avvenire Qui Satana ci ha trascinato…perché l’uomo lo ha voluto con il peccato.
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XI STAZIONE
LA CROCIFISSIONE
GESU’ Madre mia..Madre mia… Nascondi il tuo sguardo.. Prega per questi uomini vuoti dentro Che fissano bene i chiodi per piantarli nel centro Il loro sguardo è deciso Anche le mie vesti hanno diviso.. Devono arrivare fino in fondo È il loro lavoro.. O muoio io o muoiono loro.
MARIA Sono qui figlio mio…
Non ti lascio Non penso a niente
Non sento gli schiamazzi e le urla della gente Ti offendono ti prendono in giro
Io prego per loro Vedo Satana a dirigere il coro
Aspetta un tuo cedimento Si illude che tu possa dubitare
Solo per un momento.. Nella sua disperazione per ciò che ha perso
Vorrebbe che tu fossi diverso.. Per giustificarsi in tutto
Per distruggerti con l’umanità intera.. Perché non è più ciò che era.
Ho imparato a conoscerlo Per questo non lo temo
Se lui non fosse entrato nel mondo A questo punto non saremo.
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XII STAZIONE
GESU’ STAI MORENDO
GESU’ Madre il tuo viso si allontana A malapena distinguo i tuoi lineamenti.. Cerco di trascinare con forza sulla mia croce Tutti i tuoi sentimenti.. So che sei con me Adagiata sul calvario.. E lo sarai anche dopo Quando sarò avvolto nel sudario. Quanto vorrei abbracciarti e Liberare il mio essere Divino Con tutta la potenza delle lacrime piangendo come un bambino… ma non ho più carne non ho più sangue ho solo te..e il Padre che guarda in silenzio.. Madre ti dono al mondo.. Che mi considera come assenzio.. Madre Sono solo..come lo è il Padre mio nell’uomo più solo della terra Come l’agnello innocente per sacrifico sgozzato Perchè IO SONO ABBANDONATO ?
MARIA Hai reclinato il capo..
Figlio mio..ti trafiggono il costato Esce l’acqua mescolata con il sangue
Perché Satana non piange? Perché il male ha scelto di non ravvedersi?
In questo terremoto tutti i suoi seguaci si sono dispersi.. In questa tempesta la croce è scossa con violenza. E rivendica esausta
La tua onnipotenza.
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XIII STAZIONE
GESU’ SEI DEPOSTO NELLE BRACCIA DI TUA MADRE
MARIA
L’anima mia si getta in te Signore.. Ti ho portato in grembo
E ti consegno con dolore.. Ti abbraccio figlio mio
Bacio le tue piaghe Ciò che fa l’uomo schiavo del peccato è troppo grave
Non si rende conto O forse lo sa
Che tu soffrirai per questo Nella tua eternità..
Per sempre figlio..tu per sempre pagherai il prezzo Del rifiuto e della ribellione
Rifugiandoti nei deboli e negli afflitti Che subiscono la tua stessa condanna
Tu sarai nei carcerati, nei poveri, nei bambini abortiti Nei malati dimenticati
In tutti i corpi e gli spiriti martirizzati E io sarò accanto a te
Come lo sono stata mentre eri in vita Solo che la mia preghiera di intercessione
Sarà infinita. PADRE Non è una gioia per me l’epilogo di questa storia.. piegarsi al male..non è una vittoria.. l’uomo continua ad avere la sua responsabilità uccidere Dio non è la felicità. Io ho lasciato che le scritture liberassero il loro contenuto.. Ma vedere mio figlio assassinato non mi è piaciuto Lo lascio tre giorni libero dal corpo.. Poi lo restituisco perché sia proclamato “Il RISORTO”
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XIV STAZIONE
GESU’ VIENE DEPOSTO NEL SEPOLCRO
GIUSEPPE D’ARIMATEA
Signore..ho chiesto il tuo corpo.. Per darti una degna sepoltura..
Avrei voluto fare di più Oramai non vivi più.
Ti ho sentito parlare di resurrezione… Ma io non ho la più pallida idea di questa condizione..
So solo che mentre le donne Stanno onorando il tuo corpo Con unguenti e oli profumati..
Io penso solo a quanto codardi siamo stati. La paura di fare la tua stessa fine
Si esaurisce in questo luogo In questo mio sepolcro nuovo..
E un grande sgomento adesso provo.. Per questo ho trovato il coraggio
Di andare da Pilato.. Per onorarti almeno da morto per ciò che sei stato.
LE PIE DONNE
In silenzio sei adagiato sul lenzuolo.. E in silenzio iniziamo con cura una pulizia sommaria
Perché le luci del sabato sono nell’aria.. Toccarti signore
Mentre le nostre mani tremano E i nostri occhi lucidi rallentano le nostre azioni..
Com’è triste il momento delle unzioni.. Tu che eri il più bello
Tutte noi eravamo innamorate di te.. Adesso cerchiamo invano una speranza che non c’è.
Restiamo immobili nel cedere dinanzi al sepolcro che viene chiuso Forse …non è tutto concluso.
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XV STAZIONE
CRISTO RISORTO INCONTRA SUA MADRE
GESU’ Madre…sono tornato Tocca le mie mani ed il mio costato E poi abbracciami forte Perché insieme abbiamo vinto la morte! Senza di te non avrei resistito Senza di te che con me hai patito Grazie per il tuo amore Che sempre mi ha sostenuto.. Io come Dio avrei perso Se tu non mi avessi voluto. Adesso più che mai ho bisogno di te Che hai schiacciato la testa al serpente Adesso tu devi stare con me In mezzo alla gente.
MARIA Figlio mio sei qui con me.. Sai io non ho mai dubitato
Io sapevo che saresti risuscitato.. La spada che mi era stata promessa
È penetrata nella mia carne Ed ha lasciato scorrere la sua lama fino al mio cuore..
Io ho offerto tutto per amore. Abbracciata a te mi sento guarita
Ma so bene che non è finita Ancora dovrò soffrire accanto a te
Per coloro che non credono E che per amore del male
a Satana L’anima per sempre cedono.
Figlio mio un giorno tutti sapranno che sei risorto veramente Di fronte a questa verità il PADRE ha stabilito che sarai vincente.
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GESU’ Quale prezzo ha ancora La tua libertà o uomo?
Ho lasciato tutto per te.. Ho rinunciato a tutto per te…
Cosa vuoi ancora? Non posso rinnegare me stesso
Sono costretto per amore A dirti la verità
Ma se non la accetti… Chi ti salverà?
MARIA
Uomo Sei ancora in tempo Basta che rifletti
Che accetti di essere piccolo E bisognoso di tutto
Non aspettare che il dolore Ti tormenti ..
Perché potrebbe indurirti il cuore .. Accetta ora
Il nostro amore …
PADRE Uomo tu non mi vuoi conoscere
Perché sei chiuso da troppo tempo In uno spazio angusto e
Ogni luce ormai ti dà disgusto Ma io so chi sei
E posso ancora tirarti fuori Se mi lasci entrare dentro di te
Lasciati amare…. Da colui che l’amore è.
Chiamami Papà E io ti abbraccerò teneramente….
Non è poi così male Essere figlio
Di un Padre Onnipotente!