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RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE
DELL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017
Signori Azionisti,
il bilancio al 31.12.2017, che sottoponiamo
alla vostra approvazione, chiude con un
risultato di esercizio pari a 2.306.490, al
netto delle imposte.
Il patrimonio netto della Banca era a fine anno
pari a Euro 23.523.940 (a fine 2016 era pari a
Euro 21.949.236)
I. Il contesto generale
Il quadro internazionale nel 2017
L’aspetto più importante del 2017 è stata
l’uscita della economia globale da una fase
sfavorevole, durata tre anni, nel corso della
quale la debolezza della Eurozona, il
rallentamento della economia cinese e il forte
ribasso del prezzo del petrolio avevano
condizionato il potenziale di crescita. A partire
dalla fine del 2016, grazie al recupero degli
investimenti industriali in USA,
all’allargamento della ripresa anche ai Paesi
più deboli nella Eurozona ed agli effetti
positivi delle politiche monetarie dei principali
Paesi, è iniziata una fase di crescita globale
sincronizzata che non si verificava da molti
anni.
In questo quadro l’Europa è risultata essere
non solo l’area economica con la maggiore
dinamicità e crescita in rapporto al suo
effettivo potenziale, ma anche l’area che ha
realizzato risultati costantemente migliori
rispetto a quelli attesi. La Germania ha
indubbiamente favorito in larga misura la
accelerazione, registrando forse il miglior
periodo sotto il profilo economico dopo la
riunificazione. Ma anche gli altri Paesi europei
hanno contribuito, registrando consistenti
miglioramenti: dalla Grecia, finalmente
ritornata in territorio positivo quanto a
crescita, a Francia e Italia, rimaste distaccate
da Germania e Spagna nel 2016. Nel
complesso nel 2017, grazie ad una espansione
sincronizzata, l’Europa è passata da una fase
di recupero ad una fase espansiva del ciclo
economico.
Nel 2017 gli Stati Uniti hanno proseguito il
lungo periodo economico favorevole con una
progressione continua che non ha dato segni
di rallentamento. Come è normale attendersi
nella fase finale di un ciclo, in alcuni casi i
risultati societari hanno registrato livelli
inferiori ai massimi ma, in generale, crescite
salariali contenute e condizioni favorevoli sui
mercati globali hanno permesso il
mantenimento dei margini su alti livelli e la
crescita degli utili ancora consistente. Da
segnalare il tasso di disoccupazione, che ha
raggiunto il minimo storico del 4.1%.
Il Regno Unito nel 2017 ha in qualche modo
“digerito” lo shock seguito al referendum che
nel giugno 2016 ha portato alla Brexit.
Nonostante le incertezze a livello politico
legate alla difficile negoziazione delle
condizioni di uscita dalla Unione Europea, gli
indici della attività economica hanno
recuperato rapidamente rispetto ai minimi,
portando la crescita prevista per il 2017
(+1.7%) ad un livello certamente inferiore a
quello pre-referendum ma ben lontano dal
panorama recessivo temuto da molti.
Contrariamente a quanto avvenuto negli anni
scorsi, nel 2017 la Cina non è stata fonte di
particolari preoccupazioni. I dati di crescita
dell’economia sono risultati stabili (di poco
inferiore al 7%) con vari indicatori che
confermano una sua stabilizzazione dopo un
periodo di incertezze. Aspetto negativo,
tuttavia, continua essere l’elevato livello di
indebitamento, che ha portato alla
introduzione di misure di contenimento del
credito.
Una ulteriore conferma della sincronizzazione
del ciclo economico a livello globale, viene dal
Giappone, la cui crescita è continuata nel 2017
grazie a una dinamica positiva a livello
consumi e investimenti interni ed a livello
esportazioni. La domanda interna è stata
spinta da una crescita salariale stimolata da un
tasso di disoccupazione ai minimi storici e da
una propensione al consumo sui livelli
massimi degli ultimi dieci anni. In parallelo, la
crescita globale ha supportato l’esportazione
giapponese riportando la bilancia commerciale
in positivo dopo due anni negativi.
Nel 2017 la politica monetaria delle principali
Banche Centrali ha indubbiamente favorito un
ciclo globale favorevole e sincronizzato.
Accompagnando la fase di maturità del ciclo
economico americano, la FED ha proseguito il
processo di normalizzazione portando, con tre
successivi incrementi, il tasso dei FED Funds al
1.5%. Più distanziate nel ciclo economico,
Eurozona e Giappone hanno proseguito, con le
rispettive Banche Centrali, i programmi di
Quantitative Easing e ed il mantenimento di
tassi a breve negativi. In Ottobre, tuttavia, la
BCE ha finalmente annunciato un piano di
riduzione del programma di acquisto di titoli
iniziato nel 2015 dimezzando i quantitativi
mensili ma, nello stesso tempo, allungando ad
almeno Settembre 2018 gli interventi e
prevedendo la continuazione del
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reinvestimento delle cedole e dei titoli scaduti
anche dopo il termine del programma di
acquisto.
Evoluzione dei Tassi di Riferimento nel 2017
Dal Tasso%
FED 15-03-2017 1,00%
14-06-2017 1,25%
13-12-2017 1,50%
Dal Tasso%
BCE (*) 1-1-2017 0,00%
(*)Tasso di rifinanziamento
Le maggiori economie nel 2017
GDP Inflazione Disoccupazione
USA +2,6% +2.1% 4.1%
Area
Euro
+2,7%
+1,4%
8.7%
Cina +6,8% +1.8% 4,0%
India +7.1% +5.2% 4.9%
Brasile +1.4% +3,0% 12.0%
I Mercati Finanziari nel 2017
L’inizio del 2017 ha visto i mercati azionari
generalmente positivi e con contenuta
volatilità, sulla scia di dati macroeconomici in
miglioramento e di buoni risultati societari.
Ciò ha consentito di assorbire gli effetti
negativi seguiti ai primi annunci del neo
Presidente americano, che avevano fatto
temere un rallentamento degli scambi
commerciali derivanti dalla revisione di alcuni
trattati. La spinta positiva è continuata fino a
maggio, anche a seguito dell’esito delle
elezioni francesi che, come per le elezioni
olandesi che le hanno precedute, hanno
allontanato i timori circa una possibile
disgregazione dell’ Euro. Una interruzione
della fase positiva dei mercati azionari
europei è tuttavia avvenuta nel mese di giugno
a seguito del forte calo del prezzo del petrolio
(-15% rispetto a inizio anno) ed al manifestarsi
di timori circa una politica monetaria meno
accomodante da parte della BCE a fronte di
una crescita economica superiore al previsto.
Dopo un andamento alterno nei mesi estivi, i
mercati hanno ripreso il trend positivo con un
mese di settembre in marcata accelerazione.
La fase positiva è continuata nell’ultimo
trimestre dell’anno con il mercato americano
in continua ascesa seguito da quello Europeo.
In particolare evidenza il mercato italiano,
favorito dalla positiva accoglienza da parte
degli investitori Piani Individuali di Risparmio
(PIR) introdotti a fine 2016. Nel corso degli
ultimi tre mesi dell’anno anche il mercato
giapponese ha segnato un consistente
recupero, realizzando un +12%. Nel complesso
nel 2017 i mercati azionari mondiali hanno
conseguito, in analogia con l’andamento delle
varie economie mondiali, un progresso
sincronizzato e caratterizzato da bassa
volatilità.
Andamento dei mercati azionari
Anno
2016
Anno
2017
Stati Uniti
S&P 500 +9,5% +19,4%
NASDAQ +7,5% +28,2%
Europa
DJ Euro Stoxx
50
+0,7% +6,5%
DJ Stoxx 600 -1,2% +7,7%
FTSE MIB -10,2% +13,6%
Giappone
Nikkei 225 +0,4% +19,1%
Paesi
Emergenti
MSCI EM +8,6% +34,4%
Mondo
World MSCI +5,4% +20,1%
Nota: variazione degli indici calcolata
in valuta locale MSCI EM e World MSCI in US$.
Per quanto riguarda l’andamento dei tassi di
interesse il mercato dei Titoli di Stato
decennali nel 2017 ha registrato alcuni
momenti di discontinuità con conseguenti
effetti sui mercati obbligazionari nei vari
segmenti che li compongono. I rendimenti
inizialmente in rialzo per i titoli decennali
italiani e tedeschi sono poi scesi
considerevolmente all’inizio del secondo
trimestre per poi risalire nuovamente a giugno
e stabilizzarsi nell’ultima parte dell’anno. Da
notare in quest’ultima fase la riduzione dello
spread fra i decennali tedeschi e quelli italiani.
Andamento analogo per il decennale USA, che
ha poi chiuso l’anno con un rendimento pari a
quello di inizio 2017.
Tassi e rendimenti obbligazionari a fine anno
2016 2017
US$
3 mesi (Tit. di Stato USA) 0,49% 1,38%
2 anni “ “ “ “ 1,18% 1,88%
10 anni “ “ “ “ 2,44% 2,40%
Titoli societari 3,37% 3,27%
EURO
3 mesi (Tit.di Stato Germania) -0,98% -0,75%
2 anni “ “ “ “ -0,76% -0,63%
10 anni “ “ “ “ 0,20% 0,42%
3 mesi (Tit.di Stato Italia) -0,49% -0,60%
2 anni “ “ “ “ -0,19% -0,26%
10 anni “ “ “ “ 1,81% 2,01%
Titoli societari 0,81% 0,78%
Differenza di rendimento (spread) fra i Titoli di
Stato decennali italiani e tedeschi
(in punti base) 2016 2017
a inizio anno 160 154
Massimo dell’anno 186 210
(data) (24/11) (13/04)
Minimo dell’anno 97 133
(data) (04/1) (08/12)
a fine anno 181 156
Valore medio 129 169
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L’andamento valutario, per quanto riguarda il
rapporto Euro/Dollaro, ha smentito fin dai
primi mesi dell’anno le attese di un
apprezzamento del Dollaro nate con la
elezione del nuovo Presidente. Di fatto, l’Euro
si è rafforzato rispetto alla valuta americana
con una accelerazione in particolare nel terzo
e quarto trimestre chiudendo l’anno con un
progresso del 14% rispetto ai valori di inizio
anno. Analogo apprezzamento dell’Euro si è
verificato nei confronti delle altre principali
valute
Andamento dell’Euro rispetto alle principali
valute
Anno
2016
Anno
2017
Euro/Dollaro USA -3,2% +14,2%
Euro/Lira sterlina UK +15,7% +4,1%
Euro/Yen giapponese -5,9% +10,0%
Euro/Franco svizzero -1,5% +9,2%
I primi mesi del 2018
I primi tre mesi del 2018 vedono tutti gli
indicatori economici ancora orientati verso
una robusta crescita a livello globale, con i
Paesi sviluppati in prima fila. Le economie
emergenti cominciano a loro volta a mostrare
vivacità, dopo un 2017 che le aveva viste
meno reattive. Il livello dei tassi di inflazione
ha cominciato a manifestare qualche tensione
nei Paesi sviluppati mentre, cosa interessante
da osservare, nei Paesi emergenti la tendenza
sembra essere quella di un suo progressivo
allentamento. In generale la politica monetaria
dei Paesi sviluppati è guidata dalle mosse della
Fed verso la “normalizzazione” (il tasso di
riferimento americano è stato portato a 1.75%
in marzo). Per La Banca Centrale Europea la
strada della normalizzazione è più lunga
dovendo passare per una progressiva
riduzione degli interventi “non convenzionali”
(il Quantitative Easing). Da notare la posizione
opposta delle Banche Centrali dei Paesi
Emergenti, che appaiono ora inclini a allentare
la loro politica restrittiva.
Il segnale più evidente circa il tasso di
inflazione viene dagli Stati Uniti, dove
comincia a farsi sentire la spinta su prezzi e
salari conseguente alla robusta crescita di
questi anni. Tale dinamica non appare per il
momento preoccupante ed era comunque già
prevista nelle proiezioni economiche e tenuta
in conto nelle decisioni di politica monetaria
che porteranno ad un ulteriore graduale
incremento dei tassi di riferimento nel 2018.
Nella zona Euro, dopo il buon recupero della
crescita nel 2017 è difficile pensare ad
ulteriori miglioramenti. Siamo infatti a metà di
un ciclo economico che negli ultimi mesi ha
avuto una importante accelerazione e non è da
escludere un possibile rallentamento nella
restante parte dell’anno.
Passando al comportamento dei mercati
finanziari, con l’inizio del 2018 i titoli azionari
e quelli obbligazionari hanno cominciato a
registrare un rialzo della volatilità, rimasta
eccezionalmente bassa per tutto lo scorso
anno. Ciò si è manifestato all’inizio di febbraio
con correzioni importanti, in particolare, sui
mercati azionari, solo in parte recuperati nelle
settimane successive. A causare quella che per
ora non è considerato un vero cambiamento di
tendenza, i segnali inflazionari negli Stati
Uniti, visti come possibile motivazione per un
incremento dei tassi di interesse più
accelerato del previsto, ed i timori circa gli
effetti sulla crescita globale della politica
commerciale degli Stati Uniti voluta dalla
amministrazione Trump.
I mercati di riferimento per Banca Albertini
Syz
Il principale mercato di riferimento è quello
dei prodotti e servizi di Private Banking, al
quale la Banca partecipa offrendo gestioni
patrimoniali, investimenti in titoli o tramite
Fondi, servizi di consulenza agli investimenti,
di amministrazione titoli nonché di raccolta
ordini e negoziazione. La clientela alla quale si
rivolge la Banca è quasi esclusivamente
italiana.
Sulla base dei dati più recenti disponibili,
dall’analisi del mercato italiano emerge che la
ricchezza privata delle famiglie nel 2016 si è
attestata 4.168 miliardi di Euro rispetto al
valore di 4.117 miliardi di Euro registrato
nell’esercizio precedente, con una crescita
dell’1,2%, riconducibile per circa il 65% a nuovi
flussi netti positivi e per la restante parte
all’effetto positivo dei mercati finanziari.
Anche l’analisi dei dati (fonte Banca d’Italia)
relativi ad un orizzonte temporale più ampio
(2011-2016) mostra un tasso di crescita
annuale composto (Cagr ) della ricchezza pari
al 3,6%.
La composizione della ricchezza delle famiglie
italiane relativa al periodo 2016 suddivisa per
asset class evidenzia la seguente
configurazione:
Forme di deposito bancario pari a
circa il 34%
Obbligazioni pari a circa il 9%
Azioni e partecipazioni pari a circa il
22%
Quote di fondi comuni pari a circa il
12%
Assicurazioni e fondi pensione pari a
circa il 23%.
Tale composizione mostra un incremento del
peso degli investimenti in fondi comuni ed
investimenti assicurativi per circa il 2% a fronte
di una riduzione principalmente in
investimenti in titoli azionari ed
obbligazionari.
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Spostando l’attenzione sul mercato del Private
Banking in Italia, l’evoluzione delle masse in
gestione (AUM) dei clienti serviti al 31
dicembre 2016 ammontano a 763 miliardi di
Euro e mostrano una crescita rispetto al
precedente periodo del 5,1%, dovuto
principalmente al buon andamento della
raccolta.
Anche ampliando l’orizzonte temporale di
osservazione al periodo 2011-2016 si registra
una crescita costante delle masse in gestione
nella misura di circa il 6% annuo. Si ricorda che
tali dati (fonte AIPB) hanno subito una
variazione significativa nell’esercizio 2015 in
seguito all’inclusione nelle statistiche del
settore dei dati relativi a reti di promozione
finanziaria oltre agli effetti di alcuni
cambiamenti di modello organizzativo da
parte di operatori rilevanti per il settore.
Per quanto riguarda la struttura del mercato
italiano, il settore del private banking si
presenta maturo e molto solido, con un indice
di penetrazione del servizio dell’86% contro
una media europea del 63% europeo e
mondiale del 42%. Ciò nonostante, l’Italia
risulta essere, secondo vari studi, ancora un
territorio ad alto potenziale, all’interno del
quale vi sono ancora 230 miliardi di Euro di
ricchezza da intercettare mediante il servizio
del private banking.
La composizione delle variazioni nell’ultimo
periodo evidenzia che l’effetto positivo è
riconducibile al positivo andamento dei
mercati finanziari e ad un effetto non
ricorrente legato alla variazione del perimetro
di rilevazione dei dati. La medesima analisi
estesa al periodo 2011-2016 evidenzia un
incremento sostanzialmente bilanciato tra la
componente di nuova flussi di raccolta netta
ed effetto positivo dei mercati finanziari.
Il numero di operatori in Italia è decisamente
elevato: secondo indagini di mercato (fonte
Magstat) a fine 2016 l’Italia contava 255
operatori nel settore, circa 2.700 uffici private
/ filiali e 1,16 mln di clienti. Le aree
geografiche in cui gli operatori di private
banking trovano maggior diffusione sono:
Lombardia (500 uffici private / filiali), Veneto
(207), Emilia Romagna (202), Piemonte (178),
Lazio (129), Toscana (112).
L’evoluzione della quota di mercato delle
diverse categorie di operatori mostra che è in
corso un processo di incremento della quota
di mercato da parte della categoria “banche
specializzate” (da 11,6% al 31 marzo 2016 a
13,9% al 30 giugno 2017), e di “business unit”
tra cui figurano i principali operatori del
settore della gestione del risparmio (da 17,9%
al 31 marzo 2016 a 22,3% al 30 giugno 2017)
a danno delle “banche universali grandi” (da
61% al 31 marzo 2016 al 54,2% al 30 giugno
2017).
Con riferimento ai profili di redditività, il
return on assets (RoA) di mercato
nell’esercizio 2016 si è attestato a 71 basis
points (bps) registrando una riduzione rispetto
all’esercizio precedente di 3 bps. L’evoluzione
della stessa nel periodo 2011-2016 appare
tuttavia in crescita, da 63 bps registrati nel
2011 al valore di 71 bps citato in precedenza
(fonte AIPB).
In particolare, il dettaglio della redditività
riferita all’esercizio 2016 per tipologia di
attivo sottostante evidenzia valori più alti per i
fondi comuni di investimento e per i prodotti
assicurativi pari rispettivamente a 90 bps e 93
bps, mentre, all’interno dei prodotti di
risparmio gestito, le gestioni patrimoniali
presentano una redditività di 78 bps. La
medesima graduatoria si registra anche con
riferimento ai ricavi.
Con riferimento al settore dell’asset
management, il contesto italiano mostra un
patrimonio in gestione pari a 1.943 miliardi di
Euro al 31 dicembre 2016 registrando una
crescita del 6% rispetto al periodo precedente,
di cui circa la metà riconducibile alla raccolta
netta positiva del periodo e per la parte
restante al positivo andamento dei mercati
finanziari. Di particolare rilevanza risulta
l’andamento di progressiva crescita delle
masse in gestione registrato nel corso degli
ultimi 5 anni che sono sostanzialmente
raddoppiate.
Gran parte della crescita va attribuita ad una
maggiore diffusione ed apprezzamento da
parte dei risparmiatori dei fondi comuni come
strumento di diversificazione del portafoglio.
Alla luce di tale contesto si nota, tuttavia,
come ricavi e redditività non stiano andando di
pari passo con la crescita degli AuM:
nell’ultimo anno, infatti, i ricavi hanno subito
una contrazione dell’1%, mentre la redditività
è calata di 2,6 bps (da 29,3 a 26,7 bps).
La contrazione osservata è principalmente
dovuta al trend di disinvestimento di prodotti
attivi a favore di prodotti passivi. Le
commissioni si stanno abbassando sia nel
segmento istituzionale che retail. Nel primo,
per la pressione competitiva, nel secondo, per
effetti normativi (trasparenza dei costi /
divieto di commissioni di distribuzione).
Per quanto riguarda le commissioni di
gestione, considerando il periodo 2010 –
2016, si è osservata una forte contrazione nei
fondi Azionari (-3,5%/anno), Monetari (-
3%/anno) e negli ETF (-3%/anno); una
riduzione più contenuta nei fondi Hedge (-
1%/anno) e nel Private Equity (-1,5%/anno);
una crescita nei fondi Multiasset (+2%/anno),
Fixed Income (+3%/anno), Private Debt
(+3%/anno).
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Nel contesto sopra descritto, l’analisi dei dati
riferiti agli intermediari che offrono servizi di
Private Banking porta ad alcune
considerazioni:
- il mercato italiano, con 230 Mdi di Euro di
ricchezza da intercettare mediante i
servizi di Private Banking, continua a
presentare un elevato potenziale di
sviluppo
- la tendenza alla riduzione del RoA
manifestatasi negli ultimi due anni unita
ad una crescita dei costi dovuta, in buona
parte, alla implementazione di quanto
necessario per il rispetto della normativa,
tende a comprimere i margini
- la crescente complessità dei mercati di
investimento, in parte congiunturale (tassi
anormalmente bassi, difficoltà a creare
performance per il cliente) in parte
strutturale (regolamentazione invasiva ed
in continua crescita, proliferazione di
strumenti di investimento complessi da
valutare), rende necessari investimenti in
capacità professionali ed in tecnologia
- il numero di operatori del Private Banking
attivi in Italia è eccessivamente elevato,
con una anti-economica frammentazione
che rischia di abbassare la qualità media
dei servizi offerti, a scapito della
possibilità di sfruttare in pieno le
potenzialità del mercato.
Le considerazioni sopra esposte portano a
considerare come salutare un consolidamento
fra gli operatori del settore del Private
Banking, in particolare quelli appartenenti al
segmento degli “operatori specializzati”, per i
quali è obiettivo di assoluta importanza
mettersi nelle migliori condizioni per trarre
vantaggio dalle potenzialità del mercato.
A differenza degli anni precedenti, il 2017 ha
cominciato a registrare alcune operazioni in
tale direzione, a partire dalla stessa Banca
Albertini Syz, che ha fatto da battistrada ad
alcune operazioni annunciate nell’anno o che
verranno probabilmente annunciate nei
prossimi mesi.
Dando seguito alla decisione strategica del
Gruppo Syz di concentrare in Svizzera la
propria attività di private banking/wealth
management cedendo la propria quota di
maggioranza in Banca Albertini Syz, fin dai
primi mesi del 2017 è stata attivamente
cercata una combinazione, col primario
obiettivo di assicurare la soddisfazione della
clientela esistente ed attrarre quella
potenziale.
La soluzione ideale, per affinità e per
complementarietà, è stata trovata nel Gruppo
ERSEL, che una volta ottenuta la approvazione
della Autorità di Vigilanza, subentrerà al
Gruppo Syz nell’azionariato della Banca
accanto all’altro attuale azionista.
L’operazione, annunciata a fine ottobre, ha
avuto ampio rilievo sui media.
II . Le attività della Società nel 2017
Strategie di investimento dei portafogli
gestiti
Nel 2017, i positivi dati macroeconomici
provenienti da tutte le aree geografiche, con
un’inflazione sottotono e politiche monetarie
ancora accomodanti, hanno supportato la
scelta di mantenere per quasi tutto il corso
dell’anno un’asset allocation con un
contenuto di rischio relativamente più
elevato rispetto al recente passato. In
particolare evidenza la componente
azionaria, con una preferenza per i mercati
europei.
Sul versante obbligazionario, sono state
identificate nei Subordinati Europei ed in
alcune emissioni dei Paesi Emergenti due
sottoclassi attraenti, nella ricerca di
rendimenti soddisfacenti.
Questa attitudine è stata favorita anche da
una volatilità sui minimi storici. Al contrario
del 2016, infatti, i principali eventi politici,
come le elezioni in Francia e Germania, non
hanno provocato tensioni sui mercati e gli
esiti sono stati accolti positivamente dagli
investitori. Solo nel periodo estivo, le
schermaglie tra Stati Uniti e Nord Corea
hanno dato origine ad alcune temporanee
prese di profitto.
Nella seconda parte dell’anno è stata
incrementata la quota di strumenti
alternativi nei portafogli, a discapito
soprattutto, ma non solo, della parte
obbligazionaria, ridimensionata dati i
rendimenti insoddisfacenti. È stata inoltre
diminuita la duration dei portafogli. Nel
corso dell’anno, comunque, l’asset
allocation dei vari Profili di Investimento non
ha subito modifiche rilevanti.
Masse amministrate ed attività commerciale
L’esercizio 2017, principalmente per effetto
del favorevole andamento dei mercati, ha visto
un incremento delle masse della clientela della
Banca.
Nell’anno è stato confermato la tendenza
positiva, in atto da anni, della attività di
advisory esplicitamente remunerata, che è
arrivata a coprire quasi il 58% (53% nel 2016)
delle masse relative ai rapporti amministrati.
Le masse oggetto di contratto di gestione
discrezionale sono pari al 59% (60% nel 2016)
del totale dei patrimoni della clientela della
Banca.
Le masse in advisory ed in delega relative a
clientela Istituzionale sono progressivamente
aumentate, da 111 a 269 milioni anche per
effetto delle deleghe gestionali assunte per
due nuovi fondi, uno relativo al comparto
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obbligazionario e destinato sia alla clientela
Istituzionale sia a quella retail e l’altro relativo
al comparto azionario destinato alla sola
clientela retail.
Patrimoni della clientela (in milioni di Euro)
2017 2016
Totale dei patrimoni 2.790 2.707
Patrimoni “Gestiti” 1.647 1.626
Patrimoni
”Amministrati”
1.143 1.081
Numero clienti (in unità)
2017 2016
Clienti 1.799 1.812
Rapporti “Gestiti” 1.085 1.120
Rapporti “Amministrati” 1.122 1.032
Rete commerciale (in unità)
2017 2016
Private Bankers 27 27
- entrati 2 2
- usciti 2 2
Sedi secondarie
L’attività della Banca è condotta, oltre che
presso la Sede principale di Milano, tramite le
filiali di Bologna e Reggio Emilia.
Organizzazione e Sistema Informativo
Nel maggio scorso si è provveduto alla
migrazione al nuovo outsourcer, il Gruppo
CSE, ed al contemporaneo avvio del servizio
informatico e di back-office. Preceduta da una
intensa fase preparatoria, la migrazione è
avvenuta nel rispetto della tempistica prevista
ed è stata caratterizzata da una serie di attività
di controllo svolte in parallelo al processo. La
migrazione è stata seguita da un periodo di
adattamento che ha impegnato la struttura
della Banca per alcuni mesi. Nella seconda
metà dell’anno, la Banca è stata, inoltre,
impegnata con il nuovo Outsourcer nella
pianificazione e nell’implementazione dei
cambiamenti conseguenti alla prevista entrata
in vigore della cosiddetta normativa Mifid II.
Attività di ricerca e sviluppo
La Banca non ha svolto attività di ricerca e
sviluppo.
Risorse Umane
Risorse Umane (in unità)
2017 2016
Occupazione puntuale di fine
periodo
62 66
- di cui part-time 7 7
- di cui a tempo determinato 2 1
- di cui dirigenti 12 11
- di cui quadri direttivi 26 30
- di cui impiegati 24 25
La Banca si avvale, inoltre, di 13 Promotori
Finanziari.
Immobilizzazioni
Immobili, mobili e impianti “netti”(in euro)
2017 2016
Mobili e arredi 87.205 93.936
Impianti
elettronici
ed attrezzature
50.967 92.969
Veicoli 43.564 51.975
181.736 238.880
Nel corso dell’anno si è provveduto al
completamento della sostituzione della
infrastruttura informatica interna.
Pianificazione, programmazione e controllo
di gestione
Nel corso dell’Esercizio 2017 si è provveduto
alla predisposizione della reportistica
nell’ambito del nuovo Sistema Informativo.
E’ stato inoltre dato un significativo contributo
alle attività connesse all’individuazione del
nuovo partner ed alle fasi di due diligence.
Sistema dei Controlli Interni
Nel 2017 i valori dei ratios patrimoniali,
previsti dalla normativa prudenziale e di
vigilanza, pur riflettendo l’aumentata
rischiosità della gestione della liquidità e del
portafoglio di proprietà, si sono mantenuti nei
limiti stabiliti.
I ratios monitorati dal Fondo
Interbancario Tutela Depositi sono risultati
significativamente migliori rispetto alla media
del settore, tanto che la Banca ha goduto di
una, seppur minima, riduzione del proprio
contributo al fondo obbligatorio.
La Società si è avvalsa - come negli anni
precedenti – della collaborazione di
consulenti esterni per la sicurezza sul luogo di
lavoro.
7
Nel corso dell’anno alla Società è pervenuto un
reclamo da clientela, già composto.
Struttura Societaria
La struttura societaria è così composta:
64.3% 35.7%
Risultati economici
L’esercizio 2017 di Banca Albertini Syz S.p.A.
si chiude con un utile di 2.306.490 Euro.
Al risultato conseguito hanno contribuito:
positivamente
- il significativo incremento delle
commissioni di performance rispetto
all’anno precedente;
- il miglioramento delle commissioni di
advisory applicate ad un maggior numero
di clienti;
- la riduzione dei costi operativi, legata alla
rinegoziazione di alcuni contratti.
negativamente
- la diminuzione delle commissioni di
collocamento relative a nuove emissioni,
quasi azzeratesi;
- il margine d’interesse ancora negativo a
causa dell’applicazione di tassi negativi da
parte della Banca d’Italia e di alcune
controparti, anche se in significativa
riduzione rispetto al 2016;
- i costi informatici sostenuti per la
migrazione;
Le altre componenti del conto economico non
hanno evidenziato significative variazioni
rispetto all’anno precedente.
Principali fattori e condizioni che incidono
sulla redditività
In termini generali, tenuto conto del contesto
e degli aspetti descritti nei punti precedenti
della relazione, il settore in cui opera la Banca
presenta opportunità di ulteriore crescita,
anche se non particolarmente rilevante.
L’attività tipica della Banca è caratterizzata da
una sostanziale stabilità dei ricavi in rapporto
alle masse gestite. Per quanto riguarda i
portafogli gestiti, solo la componente dei
ricavi relativa alle commissioni di performance
riflette l’andamento dei mercati e la capacità
della banca di produrle, mentre per i
portafogli amministrati ed in advisory i ricavi
riflettono in parte l’andamento dei mercati e la
composizione, in termini di strumenti di
investimento, dei portafogli.
III. Rapporti con Società del Gruppo
La Banca ha effettuato operazioni rientranti
nella consueta operatività bancaria e di servizi
di investimento con amministratori, sindaci e
con gli altri soggetti aventi funzioni di
amministrazione, direzione e controllo, con i
loro familiari e con società da questi
possedute o amministrate.
Poiché, in tutti i casi, le condizioni praticate
non si discostano da quelle applicate alla
clientela o presenti sul mercato, l’interesse
della Banca nel compimento delle operazioni è
esclusivamente legato alla realizzazione di
opportunità economiche.
La Banca ha, infine, rapporti di collaborazione
a titolo commerciale, remunerati a normali
condizioni di mercato, con diverse società del
Gruppo Syz, principale azionista della Banca.
IV. Gestione rischi finanziari
La Banca è esposta ad un ridotto rischio
finanziario e creditizio, generato all’attività di
investimento del capitale sociale, delle riserve
e del risultato economico maturato nel corso
dell'anno. Essendo tale attività esclusivamente
finalizzata all’investimento dei mezzi propri,
non ha dato luogo ad alcuna forma di
indebitamento. La gestione di tali disponibilità
ha inoltre rispettato i medesimi criteri di
prudenza applicati negli esercizi precedenti.
L’attività di investimento connessa al servizio
di tesoreria, che ha per oggetto sia il
patrimonio della Banca che la liquidità non
investita dei clienti, è stata improntata, anche
nel 2017, al mantenimento di un contenuto
rischio finanziario e creditizio. La gestione di
tali disponibilità ha, pertanto, non solo
rispettato i criteri di prudenza applicati negli
anni passati, ma si è tenuta ampiamente
all’interno dei limiti di Regolamento interno e
della normativa Bankitalia.
Nel 2017 il contesto macroeconomico è
migliorato considerevolmente e nonostante la
presenza della Banca Centrale Europea con il
programma di politica monetaria, si è assistito
ad un primo “repricing” delle aspettative
d’inflazione con il conseguente rialzo delle
curve governative dai minimi riscontrati a
metà del 2016.
In tale contesto il portafoglio di proprietà, pur
mantenendo un’elevata concentrazione su
Titoli di Stato italiani e corporate bond attorno
ai 2-2.5 anni, ha avuto una maggior
diversificazione e movimentazione rispetto
agli esercizi precedenti. In particolare, la
duration del comparto obbligazionario è stata
gestita attivamente, cosi come l’esposizione
Financière
Syz SA
A.Albertini
8
valutaria sull’USD. In corso d’anno si è deciso
di inserire una quota consistente in
fondi(10%-15%), per aumentare la
diversificazione e cercare un incremento di
rendimento che le singole obbligazioni non
potevano offrire. Si è provveduto inoltre ad
attivare una copertura sul BTP decennale e a
partecipare alle aste di Titoli di Stato,
cercando di vendere i titoli nel breve periodo.
Sul fronte delle disponibilità liquide in capo
alla clientela, la decisione della BCE di imporre
tassi negativi sui depositi, - 0.40% da marzo
2016 in avanti, ha reso onerosa la detenzione
di tali somme, spingendo le controparti
bancarie ad abbassare i tassi offerti sui conti
correnti a vista. Nonostante ciò, la Banca ha
comunque preferito mantenere un profilo di
rischio prudente, prediligendo conti a vista
presso primarie controparti bancarie e facendo
largo uso del conto presso Banca d’Italia. Nel
corso dell’anno sono stati aperti 3 nuovi
rapporti con controparti bancarie, che hanno
aiutato a ridurre la liquidità soggetta a tasso
negativo.
L’investimento in Titoli di Stato, per contro, è
rimasto al di sotto delle soglie massime
previste, in considerazione sia dell’impatto sui
coefficienti di patrimonializzazione del Gruppo
Syz, che del profilo rischio/rendimento,
spesso insoddisfacente.
V. Fatti di rilievo verificatisi dopo la
chiusura dell'esercizio
Nel corso dei primi mesi dell’esercizio la Banca
ha curato l’implementazione e l’affinamento
delle procedure previste in seguito all’entrata
in vigore della normativa “Mifid II”.
VI. Prevedibile evoluzione della gestione
Le risultanze dei primi mesi del 2018 fanno
prevedere per l’intero Esercizio un risultato in
linea con quello registrato nell’anno
precedente al netto dei ricavi da commissioni
di performance.
Proposte all'Assemblea
Signori Azionisti,
Vi invitiamo ad approvare il bilancio
dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017,
così come presentato dal Consiglio di
Amministrazione, nel suo complesso e nelle
singole appostazioni.
Vi proponiamo inoltre la seguente ripartizione
dell’utile:
Utile d’esercizio Euro 2.306.490
meno:
- alla Riserva Legale
in ragione del 5% Euro 115.325
- agli azionisti possessori
delle n. 10.000.000
azioni ordinarie:
Euro 0.175 per azione Euro
1.750.000
- a nuovo Euro 441.165
Milano, 28 marzo 2018
Il Consiglio di Amministrazione
9
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL’ASSEMBLEA DEGLI
AZIONISTI SULL’ATTIVITA’ DI VIGILANZA SVOLTA
RELATIVAMENTE ALL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017
12
BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO 31.12.2017 31.12.2016
10. Cassa e disponibilità liquide 10.300.087 135.077.346
20. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
62.540.807 59.245.254
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 25.062
60. Crediti verso banche 178.975.489 80.091.605
70. Crediti verso clientela 622.502 1.141.943
110. Attività materiali 181.736 238.881
120. Attività immateriali
di cui:
- avviamento
2.803.817
2.705.265
3.037.431
2.952.265
130. Attività fiscali 1.043.665 2.135.374
a) correnti - 988.410
b) anticipate 1.043.665 1.146.964
di cui alla L. 214/2011
150. Altre attività 14.045.950 10.374.217
Totale dell’attivo 270.514.053 291.367.113
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31.12.2017 31.12.2016
10. Debiti verso banche 3.874.284 300.114
20. Debiti verso clientela 227.205.099 262.055.039
80. Passività fiscali 332.033 -
a) correnti 332.033 -
100. Altre passività 13.465.600 5.040.041
110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.975.303 1.881.494
120. Fondi per rischi ed oneri: 137.794 141.189
b) altri fondi 137.794 141.189
130. Riserve da valutazione (185.574) (153.788)
160. Riserve 11.403.024 10.641.304
180. Capitale 10.000.000 10.000.000
200. Utile (Perdita) d’esercizio 2.306.490 1.461.720
Totale del passivo e del patrimonio netto 270.514.053 291.367.113
13
BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017
CONTO ECONOMICO
2017 2016
10. Interessi attivi e proventi assimilati 552.123 661.803
20. Interessi passivi e oneri assimilati (294.935) (518.092)
30. Margine di interesse 257.188 143.711
40. Commissioni attive 21.733.462 19.958.882
50. Commissioni passive (4.733.691) (5.140.126)
60. Commissioni nette 16.999.771 14.818.756
70. Dividendi e proventi simili - -
80. Risultato netto dell’attività di negoziazione (553.683) (471.063)
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: - 19.208
b) attività finanziarie disponibili per la
vendita
- 19.208
120. Margine di intermediazione 16.703.276 14.510.612
130. Rettifiche/riprese di valore nette per
deterioramento di:
(25.062) 28.288
b) attività finanziarie disponibili per la
vendita
(25.062)
(8.165)
d) altre operazioni finanziarie - 36.453
140. Risultato netto della gestione finanziaria 16.678.214 14.538.900
150. Spese amministrative: (16.118.974) (17.370.371)
a) spese per il personale (9.255.433) (9.347.762)
b) altre spese amministrative (6.863.541) (8.022.609)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed
oneri
(137.794) (141.189)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali
(69.871) (87.070)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività
immateriali
(104.711) (132.434)
190. Altri oneri/proventi di gestione 3.778.045 4.833.377
200. Costi operativi (12.653.305) (12.897.687)
230. Rettifiche di valore dell’avviamento (247.000) (247.000)
250. Utile (Perdita) della operatività corrente al
lordo delle imposte
3.777.909
1.394.213
260. Imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente
(1.471.419) 67.507
270. Utile (Perdita) della operatività corrente al
netto delle imposte
2.306.490 1.461.720
290. Utile (Perdita) d’esercizio 2.306.490 1.461.720
14
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
(in unità di euro)
Voci 2017 2016
10. Utile (Perdita) d’esercizio 2.306.490 1.461.720
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
senza rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti (31.786) (19.832)
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle
imposte
(31.786) (19.832)
140. Redditività complessiva (voce 10+130) 2.274.704 1.441.888
Il “Prospetto della redditività complessiva” riporta l’utile d’esercizio e le “Altre componenti reddituali” che
riflettono le variazioni di valore delle attività registrate nell’esercizio in contropartita delle riserve da
valutazione (al netto delle relative imposte).
15
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
(in Euro migliaia)
Esisten
ze al 3
1.1
2.1
6
Mo
difica sald
i ap
ertu
ra
Esisten
ze al 1
.1.1
7
Allocazione
risultato
esercizio
precedente
Variazioni dell’esercizio
Patrim
on
io
n
etto
al 3
1.1
2.1
7
Variazio
ni d
i
riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Red
ditività
co
mp
lessiva
esercizio
31
.12
.20
17
Riserve
Divid
en
di e
altre
destin
azio
ni
Em
issio
ne
nu
ove azio
ni
Acq
uisto
azio
ni p
ro
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Distrib
uzio
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aria
divid
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di
Variazio
ne
stru
men
ti d
i
cap
itale
Derivati su
pro
prie azio
ni
Sto
ck
o
ptio
ns
Capitale: 10.000 - 10.000 - - - - - - - - - - 10.000
a) azioni ordinarie 10.000 - 10.000 - - - - - - - - - - 10.000
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - -
Riserve: 10.641 - 10.641 762 - - - - - - - - - 11.403
a) di utili 9.898 - 9.898 762 - - - - - - - - - 10.660
b) altre 743 - 743 - - - - - - - - - - 743
Riserve da valutazione (154) - (154) - - - - - - - - - (31) (185)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie - - - - - - - - - - - - - -
Utile (Perdita) di esercizio 1.462 - 1.462 (762) (700) - - - - - - - 2.306 2.306
Patrimonio netto 21.949 - 21.949 - (700) - - - - - - - 2.275 23.524
Esisten
ze al 3
1.1
2.1
5
Mo
difica sald
i ap
ertu
ra
Esisten
ze al 1
.1.1
6
Allocazione
risultato
esercizio
precedente
Variazioni dell’esercizio
Patrim
on
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n
etto
al 3
1.1
2.1
6
Variazio
ni d
i
riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Red
ditività
co
mp
lessiva
esercizio
31
.12
.20
16
Riserve
Divid
en
di e
altre
destin
azio
ni
Em
issio
ne
nu
ove azio
ni
Acq
uisto
azio
ni p
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prie
Distrib
uzio
ne
strao
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in
aria
divid
en
di
Variazio
ne
stru
men
ti d
i
cap
itale
Derivati su
pro
prie azio
ni
Sto
ck
o
ptio
ns
Capitale: 10.000 - 10.000 - - - - - - - - - - 10.000
a) azioni ordinarie 10.000 - 10.000 - - - - - - - - - - 10000
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - -
Riserve: 10.163 - 10.163 478 - - - - - - - - - 10.641
a) di utili 9.420 - 9.420 478 - - - - - - - - - 9.898
b) altre 743 - 743 - - - - - - - - - - 743
Riserve da valutazione (134) - (134) - - - - - - - - - (20) (154)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie - - - - - - - - - - - - - -
Utile (Perdita) di esercizio 2.978 - 2.978 (478) (2.500) - - - - - - - 1.462 1.462
Patrimonio netto 23.007 - 23.007 - (2.500) - - - - - - - 1.442 21.949
16
RENDICONTO FINANZIARIO
Metodo diretto
(Importi in migliaia) 31.12.17 31.12.16
A. ATTIVITA’ OPERATIVA
1. Gestione 2.397 1.871
- interessi attivi incassati (+) 229 604
- interessi passivi pagati (-) (304) (518)
- dividendi e proventi simili (+) - -
- commissioni nette (+/-) 17.000 14.819
- spese per il personale (-) (9.255) (9.348)
- altri costi (-) (7.001) (8.164)
- altri ricavi (+) 3.199 4.410
- imposte e tasse (-) (1.471) 68
- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto
dell’effetto fiscale
(+/-)
- -
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (103.892) 37.764
- attività finanziarie detenute per la negoziazione (3.044) 20.209
- attività finanziarie valutate al fair value - -
- attività finanziarie disponibili per la vendita 25 (25)
- crediti verso clientela 519 1.420
- crediti verso banche: a vista (98.597) 17.785
- crediti verso banche: altri crediti (215) (125)
- altre attività (2.580) (1.500)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (22.419) (4.852)
- debiti verso banche: a vista 3.549 29
- debiti verso banche: altri debiti 34 12
- debiti verso clientela (28.354) (1.827)
- titoli in circolazione - -
- passività finanziarie di negoziazione - (1)
- passività finanziarie valutate al fair value - -
- altre passività 2.352 (3.065)
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa (123.914) 34.783
B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO -
1. Liquidità generata da - 41
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
- vendite di attività materiali - 41
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d’azienda - -
2. Liquidità assorbita da (131) (201)
- acquisti di partecipazioni - -
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
- acquisti di attività materiali (13) (124)
- acquisti di attività immateriali (118) (77)
- acquisti di rami d’azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (131) (160)
C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - -
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (732) (2.519)
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (732) (2.519)
LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO (124.777) 32.104
17
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio (importi in migliaia) 31.12.17 31.12.16
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 135.077 102.977
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio (124.777) 32.102
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 10.300 135.077
18
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO D’ESERCIZIO
AL 31 Dicembre 2017
Parte A - ……………………………………………………………….………………Politiche contabili
Parte B - …………………………………………………….Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C - ………………………………………………………...Informazioni sul conto economico
Parte D - …………….…………………………………………………………Redditività complessiva
Parte E - ……………………..Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F - …………………………………………………………………Informazioni sul patrimonio
Parte G - …..…………Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Parte H - ………………………………………………………………Operazioni con parti correlate
Parte I - ……………………Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L - …………………………………………………………………………..Informativa di settore
PARTE A – POLITICHE CONTABILI
A.1 – PARTE GENERALE
Sezione 1
Dichiarazione di conformità ai principi contabili
internazionali
Il presente bilancio è stato redatto in conformità
alle disposizioni del D. Lgs n. 38 del 28 febbraio
2005 che ha recepito il Regolamento n. 1606/02
del 19 luglio 2002 della Commissione Europea
relativo all’introduzione dei principi contabili
internazionali IAS/IFRS e nelle forme tecniche
dettate dal provvedimento della Banca d’Italia del
22 dicembre 2005 e successive modificazioni.
In particolare, si precisa che non sono stati
applicati l’IFRS 8 “Informativa di settore” e lo IAS
33 “Utile per azione” in quanto previsti solo per le
società quotate.
L’introduzione di nuovi principi non ha avuto
impatti sui conti economici e patrimoniali della
Banca.
In applicazione dei provvedimenti sopra riportati
tutti gli importi degli schemi di bilancio sono
espressi in unità di Euro e nella Nota Integrativa
sono state omesse le tabelle che per Banca
Albertini Syz risultano prive di valori.
Principi contabili internazionali con
applicazione successiva al 2017
I Principi Contabili Internazionali, le
interpretazioni e le modifiche ad esistenti principi
contabili e interpretazioni approvati dallo IASB e
già omologati per l’adozione nell’Unione Europea
alla data della presente relazione sono i seguenti:
Principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with
Customers
Il principio è stato pubblicato in data 28 maggio
2014 e integrato con ulteriori chiarimenti
successivi ed è destinato a sostituire i principi IAS
18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts,
nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer
Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for
the Construction of Real Estate, IFRIC 18 –
Transfers of Assets from Customers e SIC 31 –
Revenues-Barter Transactions Involving
Advertising Services. Il principio stabilisce un
nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si
applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti
ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di
applicazione di altri principi IAS/IFRS come i
leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti
finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione
dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
l’identificazione del contratto con il
cliente;
l’identificazione delle performance
obligations del contratto;
la determinazione del prezzo;
l’allocazione del prezzo alle performance
obligations del contratto;
i criteri di iscrizione del ricavo quando
l’entità soddisfa ciascuna performance
obligation.
19
Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018
ma è consentita un’applicazione anticipata.
Le modifiche all’IFRS 15, Clarifications to IFRS 15 –
Revenue from Contracts with Customers,
pubblicate dallo IASB in data 12 aprile 2016, non
sono invece ancora state omologate dall’Unione
Europea.
Principio IFRS 9 – Financial Instruments
(pubblicato in data 24 luglio 2014).
Il documento accoglie i risultati del progetto dello
IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:
introduce dei nuovi criteri per la
classificazione e valutazione delle attività
e passività finanziarie;
con riferimento al modello di impairment,
il nuovo principio richiede che la stima
delle perdite su crediti venga effettuata
sulla base del modello delle expected
losses (e non sul modello delle incurred
losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando
informazioni supportabili, disponibili
senza oneri o sforzi irragionevoli che
includano dati storici, attuali e prospettici;
introduce un nuovo modello di hedge
accounting (incremento delle tipologie di
transazioni eleggibili per l’hedge
accounting, cambiamento della modalità
di contabilizzazione dei contratti forward
e delle opzioni quando inclusi in una
relazione di hedge accounting, modifiche
al test di efficacia).
Il principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018,
ma è consentita un’applicazione anticipata.
Considerato che la Banca attualmente detiene un
portafoglio titoli esclusivamente con finalità di
trading, ne deriva la valutazione al fair value e il
conseguente impatto delle variazioni di valore nel
conto economico.
Per quanto riguarda i crediti, la Banca attualmente
non svolge attività di credito verso clientela, tipica
di una banca tradizionale, e non detiene quindi un
portafoglio impieghi.
L’adozione del nuovo principio contabile e
l’impatto della sua applicazione, in particolare per
quanto attiene le nuove regole di impairment delle
esposizioni, non comporterà pertanto effetti sul
bilancio.
IFRS 16 - Leases
In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il
principio “IFRS 16 – Leases”, che sostituisce le
regole contabili previste dallo IAS 17. In base a
questo nuovo principio, per ogni contratto la
Società deve valutare se esso rientra nella
definizione di lease. Si definisce lease un contratto
per cui, in cambio di un corrispettivo, il
conduttore ha il diritto di controllare l'utilizzo di
un'attività specifica per un periodo di tempo
determinato superiore ai dodici mesi. Il principio
si applica a partire dal 1° gennaio 2019. È
consentita un'applicazione anticipata per le
imprese che adottano in via anticipata l'IFRS 15.
Allo stato attuale si ritiene che il nuovo principio
non comporterà effetti sul bilancio.
Improvements to IFRSs - 2014-2016 Cycle
In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso un
insieme di modifiche agli IFRS (“Annual
Improvements to IFRSs - 2014-2016 Cycle”), che
modificano tre standards: l’IFRS 1, l’IFRS 12 e lo
IAS 28. Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in
tali emendamenti sono:
la cancellazione delle esenzioni short-term
per i first-time adopters (IFRS 1);
il chiarimento del campo di applicazione
delle informazioni previste dall’IFRS 12
per le “Attività destinate ad essere
cedute”;
la valutazione degli investimenti di una
società collegata o joint venture a fair
value (IAS 28).
Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio
2018.
Allo stato attuale si ritiene che il nuovo principio
non comporterà effetti sul bilancio.
Modifiche all’IFRS 2
In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato le
modifiche all’ “IFRS 2 - Classification and
Measurement of Share-based Payment
Transactions”, che hanno l’obiettivo di chiarire la
contabilizzazione di alcuni tipi di operazioni con
pagamento basato su azioni.
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio
2018; è tuttavia consentita un’applicazione
anticipata.
Sezione 2
Principi generali di redazione
Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal
conto economico, dal prospetto della redditività
complessiva, dal prospetto delle variazioni di
patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e
dalla Nota Integrativa ed è corredato dalla
relazione degli amministratori sull’andamento
della gestione, sui risultati economici conseguiti e
sulla situazione patrimoniale e finanziaria della
banca.
Gli schemi di bilancio e le tabelle di nota
integrativa presentano anche i corrispondenti dati
di raffronto con l’esercizio precedente.
Rispetto al bilancio pubblicato al 31 dicembre
2016 alcuni saldi patrimoniali sono stati riesposti
a seguito di riclassifiche operate per una migliore
esposizione delle voci che rendono omogeneo il
raffronto con il 2017.
Le risultanze contabili di Banca Albertini Syz sono
state determinate in applicazione ai principi
contabili internazionali. Il bilancio si fonda
20
sull’applicazione dei seguenti principi generali di
redazione dettati dallo IFRS 1:
a) Continuità aziendale
Attività e passività sono valutate secondo i valori
di funzionamento della società, in quanto
destinate a durare nel tempo.
b) Competenza economica
Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal
momento del loro regolamento monetario, per
periodo di maturazione economica.
c) Coerenza di classificazione
Presentazione e classificazione delle voci sono
mantenute costanti nel tempo allo scopo di
garantire la comparabilità delle informazioni, salvo
che la loro variazione sia richiesta da un Principio
Contabile Internazionale o da una Interpretazione
oppure renda più appropriata, in termini di
significatività e di affidabilità, la rappresentazione
dei valori.
Se un criterio di presentazione o di classificazione
viene cambiato, quello nuovo si applica (ove
possibile) in modo retroattivo; in tal caso vengono
anche indicati la natura e il motivo della
variazione, nonché le voci interessate.
d) Aggregazione e rilevanza
Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta
distintamente nel bilancio. Le voci di natura o
destinazione dissimile sono presentate
distintamente a meno che queste siano irrilevanti.
e) Divieto di compensazione
Attività e passività, costi e ricavi non vengono
compensati fra loro, salvo che ciò non sia richiesto
o permesso da un Principio Contabile
Internazionale o da una interpretazione oppure
dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i
bilanci delle banche.
Nel rilevare i fatti di gestione nelle scritture
contabili si è data rilevanza al principio della
sostanza economica rispetto a quello della forma.
Sezione 3
Eventi successivi alla data di riferimento del
bilancio
Per quanto richiesto dalla presente sezione si
rimanda alla relazione degli amministratori sulla
gestione.
Sezione 4
Altri aspetti
In diverse occasioni, congiuntamente, Banca
d’Italia, Consob e Isvap hanno svolto alcune
considerazioni in merito alla incertezza dei
mercati, chiedendo agli Amministratori di fornire
nei bilanci alcune informazioni ritenute
indispensabili per rappresentare più chiaramente
la situazione e gli andamenti aziendali, con
particolare riferimento alla continuità aziendale, ai
rischi finanziari, alle verifiche per riduzione di
valore delle attività ed alle incertezze nell’utilizzo
di stime.
Per quanto concerne le richieste riguardanti
l’informativa relativa ai rischi finanziari, si fa rinvio
alle informazioni fornite nella presente Nota
Integrativa mentre per ciò che concerne le
verifiche relative alla riduzione di valore delle
attività e le incertezze nell’utilizzo di stime si
ritiene non siano “sostanzialmente” applicabili alla
Società poiché la stessa non effettua attività
creditizia con clientela.
Gli Amministratori confermano di avere la
ragionevole aspettativa che la Società continuerà
con la sua esistenza operativa in un futuro
prevedibile e che, di conseguenza, il bilancio
dell’esercizio 2017 è stato redatto nella
prospettiva della continuità dell’attività aziendale,
nel rispetto del principio della competenza
economica. Confermano altresì di non avere
rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria e
nell’andamento operativo sintomi che possano
indurre incertezze sul punto di detta continuità. Si
da’ inoltre atto che i principi e i criteri contabili
utilizzati ai fini della redazione del presente
bilancio sono omogenei con quelli utilizzati per la
predisposizione del bilancio dell’esercizio
precedente.
Nel maggio scorso si è provveduto alla migrazione
al nuovo outsourcer informatico, il Gruppo CSE, ed
al contemporaneo avvio del servizio informatico e
di back-office. Preceduta da una intensa fase
preparatoria, la migrazione è avvenuta nel rispetto
della tempistica prevista ed è stata caratterizzata
di una serie di attività di controllo svolte in
parallelo al processo. A livello operativo, si è
proceduto ad una iniziale migrazione dei saldi
contabili al 31 dicembre 2016; successivamente,
con riferimento ai dati contabili dal 1 gennaio
2017 alla data di migrazione, si è proceduto ad
un’attività di migrazione analitica. La migrazione è
stata seguita da un periodo di adattamento che ha
impegnato la struttura della Banca per alcuni mesi.
Inoltre, nella seconda metà dell’anno, la Banca è
stata impegnata con il nuovo Outsourcer nella
pianificazione e nell’implementazione dei
cambiamenti conseguenti alla prevista entrata in
vigore della cosiddetta normativa Mifid II.
A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI
BILANCIO
Di seguito sono descritti i principi contabili
adottati per la redazione del bilancio d’esercizio
IAS/IFRS al 31 dicembre 2017. L’esposizione dei
principi contabili adottati è effettuata con
riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione,
valutazione e cancellazione delle diverse poste
dell’attivo e del passivo.
1 - Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
a) Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dei titoli di debito e di capitale
avviene alla “data di regolamento”.
21
Gli strumenti del portafoglio di negoziazione sono
rilevati all’atto dell’iscrizione iniziale ad un valore
pari al costo (prezzo di acquisto) che di norma
rappresenta il fair value dello strumento, senza
considerare eventuali costi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso che
sono registrati a conto economico.
b) Criteri di classificazione
La presente categoria comprende attività
finanziarie acquisite con finalità di negoziazione.
In particolare sono classificati in questa voce
esclusivamente i titoli di debito e di capitale che
rientrano nella definizione di strumenti finanziari
held for trading ai sensi dello IAS 39 e, come tali,
nella più ampia categoria degli strumenti
finanziari valutati con l’attribuzione delle
variazioni di fair value a conto economico.
c) Criteri di valutazione
Gli strumenti finanziari classificati di trading e
ricompresi nella presente voce di bilancio,
successivamente alla rilevazione iniziale, sono
valutati in base al valore corrente alla data di
valutazione e gli effetti delle relative variazioni
vengono imputati direttamente a conto
economico.
Per gli strumenti finanziari quotati il fair value è
pari alle quotazioni di chiusura espresse da
mercati attivi mentre per gli strumenti non quotati
si ricorre a metodi di stima e modelli valutativi che
tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati
agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili
sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione
di strumenti quotati che presentano analoghe
caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati,
modelli di determinazione del prezzo di opzioni,
valori rilevati in recenti transazioni comparabili.
Nei casi in cui non sia possibile determinare in
modo attendibile il fair value come sopra
descritto, gli strumenti vengono mantenuti al
costo rettificato a fronte di perdite per riduzione
di valore. La valutazione al fair value è effettuata
sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la
significatività degli input utilizzati nelle
valutazioni.
Se il fair value di un’attività finanziaria diventa
negativo, tale attività è contabilizzata come una
passività finanziaria. Gli utili e le perdite realizzati
mediante cessione o rimborso, nonché gli utili e le
perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del
fair value del portafoglio di negoziazione, sono
classificati nel risultato netto dell’attività di
negoziazione.
d) Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando
scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività stesse o quando l’entità
viene ceduta con trasferimento sostanziale dei
rischi e dei benefici ad essa connessi.
2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
a) Criteri di iscrizione
Le attività finanziarie disponibili per la vendita
sono inizialmente rilevate al fair value che
corrisponde al costo dell’operazione comprensivo
degli eventuali costi di transazione direttamente
attribuibili allo strumento stesso.
b) Criteri di classificazione
Si tratta di attività finanziarie che non sono
classificate come finanziamenti e crediti,
investimenti posseduti sino a scadenza, o attività
finanziaria detenute per la negoziazione. Possono
essere classificati come investimenti finanziari
disponibili per la vendita i titoli del mercato
monetario, gli altri strumenti di debito e titoli
azionari. In particolare la Banca ha incluso in tale
voce le quote di partecipazione non qualificabili
come partecipazioni di controllo, collegamento o
controllo congiunto.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, detti
investimenti sono valutati al fair value alla
chiusura del periodo di riferimento. Gli utili e le
perdite derivanti dalle variazioni del fair value
sono rilevati in un’apposita riserva del patrimonio
netto fino a quando l’attività finanziaria non è
alienata, momento in cui gli utili e le perdite
cumulati sono iscritti nel conto economico.
Per gli strumenti finanziari quotati il fair value è
pari alle quotazioni di chiusura espresse da
mercati attivi mentre per gli strumenti non quotati
si ricorre a metodi di stima e modelli valutativi che
tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati
agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili
sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione
di strumenti quotati che presentano analoghe
caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati,
modelli di determinazione del prezzo di opzioni,
valori rilevati in recenti transazioni comparabili.
Nei casi in cui non sia possibile determinare in
modo attendibile il fair value come sopra
descritto, gli strumenti vengono mantenuti al
costo rettificato a fronte di perdite per riduzione
di valore. La valutazione al fair value è effettuata
sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la
significatività degli input utilizzati nelle
valutazioni.
Le variazioni di fair value rilevate nella voce
“Riserva da valutazione” sono esposte anche nel
prospetto della redditività complessiva alla voce
20 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che
l’attività abbia subito una riduzione permanente di
valore, la perdita cumulata che è stata rilevata
direttamente nel patrimonio netto viene trasferita
a conto economico.
L’importo della perdita complessiva che viene
trasferita dal patrimonio netto al conto economico
è pari alla differenza tra il valore di carico e il fair
value corrente, dedotta qualsiasi perdita per
riduzione di valore rilevata precedentemente a
conto economico. Le perdite per riduzione di
valore rilevate a conto economico per un
investimento in uno strumento rappresentativo di
capitale classificato come disponibile per la
vendita non vengono stornate con effetto rilevato
nel conto economico. Se, in un periodo
successivo, il fair value di uno strumento di debito
classificato come disponibile per la vendita
aumenta e l’incremento può essere correlato
22
oggettivamente ad un evento che si verifica dopo
che la perdita per riduzione di valore era stata
rilevata nel conto economico, la perdita per
riduzione di valore viene eliminata, con l’importo
stornato rilevato a conto economico.
d) Criteri di cancellazione
La cancellazione delle attività finanziarie
disponibili per la vendita avviene solamente se la
cessione ha comportato il sostanziale
trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi
alle attività stesse.
3 - Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
Al momento la Banca non ha attivato il portafoglio
delle attività finanziarie detenute sino alla
scadenza.
4 - Crediti
a, b) Criteri di iscrizione e classificazione
I crediti sono iscritti nelle voci “60. Crediti verso
Banche” e “70. Crediti verso clientela” in base
all’ammontare corrisposto; in tali voci rientrano
tutti gli impieghi con banche e i temporanei
scoperti con clientela non quotati in un mercato
attivo e che non sono stati classificati all’origine
fra le attività finanziarie disponibili per la vendita.
In tale voce vi rientrano tutti i crediti di
funzionamento connessi con la prestazione di
attività e servizi finanziari.
c) Criteri di valutazione
Trattandosi di crediti di breve durata (a vista o con
scadenza nel breve periodo) sono valorizzati al
costo storico considerato una buona
approssimazione del fair value.
Il fair value così determinato viene
convenzionalmente classificato in corrispondenza
del livello 2 nella gerarchia del fair value.
d) Criteri di cancellazione
I crediti vengono cancellati dalle attività di bilancio
quando scadono i diritti contrattuali dei flussi
finanziari dagli stessi derivanti o quando vengono
ceduti con sostanziale trasferimento di tutti i
rischi e benefici derivanti dalla proprietà.
5 - Attività finanziarie valutate al fair value
Al momento la Società non ha attivato il
portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair
value.
6 - Operazioni di copertura
Banca Albertini Syz non detiene nessuno
strumento derivato per operazioni di copertura di
rischi al fine di neutralizzare potenziali perdite
rilevanti su un determinato elemento o gruppo di
elementi, attribuibili ad un determinato rischio,
nel caso in cui questi rischi dovessero
effettivamente manifestarsi.
a) Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale avviene alla data di
regolamento in base al costo sostenuto per
l’acquisizione della partecipazione.
b) Criteri di classificazione
In questa categoria sono classificate le
partecipazioni in società controllate, collegate e a
controllo congiunto.
c) Criteri di valutazione
Il valore contabile della partecipazione è
sottoposto, periodicamente in occasione del
bilancio annuale e intermedio e comunque quando
ne ricorrano i presupposti, alla verifica della
riduzione di valore, tramite il confronto tra il suo
valore recuperabile e il suo valore contabile, se
sussistono evidenze che il valore della
partecipazione possa avere subito una riduzione.
La perdita di valore viene riconosciuta mediante
imputazione a conto economico. Qualora vengano
meno i presupposti che hanno determinato la
perdita di valore, il valore di carico della
partecipazione deve essere incrementato per
l’importo corrispondente al recupero di valore, ma
fino a concorrenza del valore di iscrizione iniziale.
d) Criteri di cancellazione
Le partecipazioni sono cancellate quando l’attività
in esame viene ceduta, trasferendo
sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi
o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari.
8 - Attività materiali
a) Criteri di iscrizione
Le attività materiali sono registrate al costo di
acquisto comprensivo degli eventuali oneri
accessori direttamente imputabili all’acquisto e
alla messa in funzione del bene. Le spese di
manutenzione straordinaria, che comportano un
incremento dei benefici economici futuri, vengono
imputate ad incremento del valore dei cespiti,
mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria
sono rilevati a conto economico.
b) Criteri di classificazione
Le attività materiali comprendono gli impianti
tecnici, i mobili e gli arredi, le opere d’arte e le
attrezzature di qualsiasi tipo detenute per essere
utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni
e servizi e che si ritiene di utilizzare per più di un
periodo.
Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati
nell’ambito di contratti di leasing finanziario
sebbene la titolarità giuridica degli stessi rimanga
alla società locatrice.
c) Criteri di valutazione
Le attività materiali sono valutate al costo, dedotti
gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite
di valore, in base a quanto disposto dallo IAS 16.
L’ammortamento è determinato sulla base della
vita utile delle immobilizzazioni adottando come
criterio di ammortamento il metodo a quote
23
costati fatta eccezione per le opere d’arte non
sottoposte ad ammortamento data
l’indeterminazione della loro vita utile e in
considerazione del fatto che il relativo valore non
è destinato normalmente a ridursi al trascorrere
del tempo. Per i beni acquistati nel corso
dell’esercizio l’ammortamento è calcolato a partire
dalla data di entrata in uso del cespite.
d) Criteri di cancellazione
Le immobilizzazioni materiali vengono eliminate
dallo stato patrimoniale a decorrere dalla data di
dismissione del cespite e qualora non siano attesi
benefici economici futuri.
9 - Attività immateriali
a) Criteri di iscrizione
Le attività immateriali, diverse dall’avviamento,
sono registrate al costo di acquisto, comprensivo
degli oneri accessori e aumentato delle spese
successive sostenute per accrescere le iniziali
funzionalità economiche.
Il disavanzo generato dall’operazione di fusione
inversa di Valora S.p.A. in Banca Albertini Syz
S.p.A., tenuto conto delle modalità di formazione,
è stato imputato ad “avviamento”.
b) Criteri di classificazione
La presente categoria comprende le attività non
monetarie, prive di consistenza fisica, ma
comunque identificabili, utilizzate
nell’espletamento della propria attività e dalle
quali sono attesi benefici economici futuri per
l’impresa. Esse includono i software ad
utilizzazione pluriennale.
c) Criteri di valutazione
Le attività immateriali di durata limitata formano
oggetto di valutazione secondo il principio del
costo. La durata dei relativi ammortamenti
corrisponde alla vita utile stimata delle attività e la
loro distribuzione temporale è a quote costanti.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione
infrannuale, alla presenza di evidenze di perdita di
valore, si procede alla stima del valore di recupero
dell’attività.
Il valore dell’avviamento, considerate le modalità
di formazione e la sostanza economica, è stato
correlato alla dinamica dei flussi di cassa attesi
associati al portafoglio di relazioni con la clientela
esistente. L’analisi della curva di sopravvivenza,
costruita sulla base dei dati storici riferiti ad un
adeguato periodo di osservazione, ha condotto
alla stima della vita utile residua e alla
correlazione del valore dell’avviamento ai flussi di
cassa attesi in tale orizzonte temporale di
riferimento.
d) Criteri di cancellazione
Le attività immateriali vengono cancellate dal
bilancio quando hanno esaurito integralmente le
loro funzionalità economiche o al momento della
eventuale dismissione.
10 - Attività non correnti in via di dismissione
Nella presente voce devono essere classificate le
attività non correnti ed i gruppi di attività in via di
dismissione. Attualmente, la Società non ha
attività classificabili in questa voce.
11 - Fiscalità corrente e differita
Le imposte sul reddito, determinate in conformità
alla vigente normativa nazionale, vengono
contabilizzate in base al criterio della competenza
economica e pertanto rappresentano il saldo della
fiscalità corrente e differita relativa al reddito
dell’esercizio.
Le attività e passività fiscali correnti accolgono il
saldo netto tra le passività calcolate in base ad
una prudenziale previsione dell’onere tributario
dovuto per l’esercizio e le attività rappresentate
dagli acconti, dalle ritenute subite e dagli altri
crediti d’imposta.
Le attività e passività fiscali differite vengono
determinate sulla base delle differenze
temporanee tra il valore contabile attribuito ad
un’attività o ad una passività ed i corrispondenti
valori assunti ai fini fiscali.
Qualora la componente che da origine alla
differenza abbia interessato il conto economico, la
contropartita della fiscalità differita è
rappresentata dalla voce imposte sul reddito,
mentre se la componente ha interessato
direttamente il patrimonio netto, anche il relativo
effetto fiscale differito viene direttamente
imputato al patrimonio netto.
Le attività per imposte correnti e anticipate
vengono iscritte nella misura in cui esista la
probabilità del loro recupero, valutata sulla base
della capacità della società di generare con
continuità redditi imponibili positivi.
In presenza di perdite fiscali riportabili o di crediti
d’imposta non utilizzati, vengono rilevate attività
fiscali differite nella misura in cui è probabile che
sarà disponibile un reddito imponibile futuro a
fronte del quale potranno essere utilizzate le
citate perdite fiscali o i crediti d’imposta
inutilizzati.
Le attività e le passività iscritte per imposte
anticipate o differite sono calcolate applicando le
aliquote fiscali che si attende saranno applicabili
nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività o
sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote
fiscali e della normativa fiscale vigenti alla data di
chiusura del periodo.
12 - Fondi per rischi e oneri
a,c) Criteri di iscrizione e valutazione
L’importo iscritto è pari alla migliore stima delle
passività che la Banca dovrà sostenere.
I fondi accantonati vengono rivisti ad ogni data di
bilancio e rettificati per riflettere la miglior stima
corrente.
Il differimento temporale dell’attuale fondo rischi
non assume rilevanza tale da necessitare un
adeguamento al valore attuale il cui effetto
sarebbe irrilevante.
24
b) Criteri di classificazione
I Fondi per rischi e oneri sono passività di
ammontare o scadenza incerti che sono rilevati in
bilancio soltanto se:
- esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita)
per effetto di un evento passato;
- è probabile l’esborso di risorse finanziarie per
l’adempimento dell’obbligazione;
- è possibile effettuare una stima attendibile del
probabile esborso futuro.
13 - Debiti e titoli in circolazione
a,b) Criteri di iscrizione e classificazione
Nelle voci relative ai debiti verso clientela e verso
banche sono inseriti i diversi strumenti (non di
negoziazione) mediante i quali la Banca realizza la
raccolta di fondi presso terzi. Le passività in
argomento vengono registrate in base al principio
della “data di regolamento”. Tra i debiti verso
banche sono inoltre inclusi i debiti per operazioni
di leasing finanziario e i debiti di funzionamento
connessi con la prestazione di attività e servizi
finanziari.
c) Criteri di valutazione
Trattandosi di passività a breve durata i debiti
rimangono iscritti al valore nominale e, come per i
crediti, il valore contabile è considerato una buona
approssimazione del fair value che, così
determinato, viene convenzionalmente classificato
in corrispondenza del livello 2 nella gerarchia di
fair value.
d) Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal
bilancio quando risultano scadute o estinte.
14 - Passività finanziarie di negoziazione
a, c, d) Criteri di iscrizione, valutazione e
cancellazione
Sono applicati i medesimi criteri previsti per le
attività finanziarie detenute per la negoziazione e
pertanto si fa rimando a quanto esposto
precedentemente.
b) Criteri di classificazione
Questa voce comprende il valore negativo dei
contratti derivati di trading valutati al fair value e
le passività che originano da scoperti tecnici
generati dall’attività di negoziazione di titoli.
15 - Passività finanziarie valutate al fair value
La società non ha attualmente passività
classificabili in questa voce.
16 - Operazioni in valuta
a,b) Criteri di iscrizione e classificazione
Le operazioni in valuta sono rappresentate da
tutte le attività e passività denominate in valute
diverse dall’Euro. Esse sono inizialmente registrate
in divisa di conto applicando all’importo in valuta
estera i tassi di cambio a pronti correnti alla data
di ciascuna operazione.
c) Criteri di valutazione
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione
infrannuale, le poste in valuta sono valorizzate in
base ai tassi di cambio in essere alla data di
chiusura. Le differenze di cambio che derivano dal
regolamento di elementi monetari o dalla
conversione di elementi monetari a tassi diversi da
quelli di conversione iniziale o di conversione del
bilancio precedente, sono registrati a conto
economico nella voce 80. “Risultato netto
dell’attività di negoziazione”.
17 - Altre informazioni
Trattamento di fine rapporto del personale
L’indennità di fine rapporto è stata accantonata in
base all’anzianità raggiunta a fine esercizio da
ogni singolo dipendente, in conformità alle leggi
ed ai contratti di lavoro vigenti alla data del
bilancio. Successivamente la passività è stata
iscritta in base al valore attuariale della stessa in
quanto quantificabile quale beneficio ai dipendenti
dovuto in base ad un piano a prestazioni definite.
La determinazione del valore attuariale degli
impegni è effettuata da un perito esterno secondo
le migliori stime riguardanti le variabili
comprendenti ipotesi demografiche come
mortalità, turnover, età di pensionamento e
variabili finanziarie come il tasso di sconto, lo
stipendio e altri benefici.
Gli utili e le perdite attuariali vengono
contabilizzati a patrimonio netto e sono oggetto
di rappresentazione nel “Prospetto della redditività
complessiva”.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati
tra i costi del personale voce 150 a) “Spese per il
personale” come ammontare di contributi versati,
contributi di competenza di esercizi precedenti
non ancora contabilizzati, interessi maturati, ricavi
attesi derivanti dalle attività a servizio del piano.
Gli utili e le perdite attuariali, così come previsto
dal nuovo IAS 19, vengono contabilizzati in una
riserva di valutazione.
Riserve da valutazione
Nella presente voce figurano le riserve da
valutazione relative agli utili (perdite) attuariali su
piani a benefici definiti.
Criteri di rilevazione delle componenti
reddituali
Le commissioni attive e gli altri proventi derivanti
dalle prestazioni di servizi sono rilevati nel
bilancio nei periodi in cui i servizi stessi sono
prestati.
Gli altri proventi sono rilevati in bilancio in base al
criterio di competenza economica.
Le voci e le sezioni che non riportano valori per
l’esercizio 2017 e il precedente non sono state
riportate.
25
I dati esposti, così come espressamente richiesto,
sono stati messi a confronto con quelli relativi
all’esercizio precedente.
Tutti gli importi esposti nella Nota Integrativa
sono arrotondati alle migliaia di Euro se non
diversamente indicato.
Il bilancio è oggetto di revisione da parte della
società PricewaterhouseCoopers S.p.A.
A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA
PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
Nel corso del 2017 non sono state effettuate
riclassifiche di attività finanziarie.
A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informativa di natura qualitativa
L’IFRS 13 stabilisce che le valutazioni degli
strumenti finanziari al fair value siano classificate
sulla base di una gerarchia del fair value
caratterizzata da tre livelli che riflette la
significatività degli input di valutazione utilizzati.
Si distinguono quindi i seguenti livelli:
livello 1: se lo strumento è quotato in un
mercato attivo;
livello 2: se il fair value dello strumento è
determinato sulla base di tecniche di
valutazione che prendono a riferimento
parametri osservabili sul mercato, diversi
dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
livello 3: se il fair value è calcolato sulla
base di tecniche di valutazione che
prendono a riferimento parametri non
osservabili sul mercato.
La Banca, nel rispetto dei principi IAS/IFRS, per la
misurazione delle poste valutate al fair value su
base ricorrente quali le attività e passività
finanziarie, verifica la presenza di un mercato
attivo da cui trarre con regolarità i prezzi in esso
quotati.
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di
valutazione e input utilizzati
In assenza di un mercato attivo, il fair value è
determinato attraverso il reperimento di
quotazioni espresse da mercati diversi da una
Borsa Ufficiale e facendo riferimento a tecniche di
misurazione che massimizzano l’uso di dati
osservabili e alle informazioni disponibili sul
mercato. Al 31 dicembre 2017 la Banca non rileva
nel Livello 3 alcuna attività.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
I parametri non osservabili in grado di influenzare
la valutazione degli strumenti classificati come
livello 3 sono principalmente rappresentati dalle
stime ed assunzioni da parte del valutatore che
non si sono rese necessarie per l’assenza di
strumenti finanziari non riconducibili ad un
mercato attivo.
A.4.3 Gerarchia del fair value
La Banca classifica le proprie attività e passività
finanziarie per grado decrescente di qualità del
fair value così come illustrato nei precedenti
paragrafi.
A.4.4 Altre informazioni
Al 31 dicembre 2017 non si hanno informazioni
da riportare ai sensi dell’IFRS 13, paragrafi 51, 93
(i) e 96.
26
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di
fair value
Per la Banca le uniche attività e passività valutate al fair value su base ricorrente sono di natura finanziaria,
come riportato nella seguente tabella:
31.12.2017 31.12.2016
Attività/Passività misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 62.541 - - 59.245 - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - 25
4. Derivati di copertura - - - - - -
5. Attività materiali - - - - - -
6. Attività immateriali - - - - - -
Totale 62.541 - 59.245 - 25
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
Totale - - - - - -
Legenda:
L1: livello 1
L2: livello 2
L3: livello 3
Al 31 dicembre 2017 gli strumenti finanziari valorizzati sulla base di prezzi attinti da mercati attivi (Livello 1)
rappresentano la totalità degli importi iscritti in bilancio.
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività
finanziarie
detenute per
la
negoziazione
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali - - 25 - - -
2. Aumenti - - - - -
2.1. Acquisti - - - - -
2.2. Profitti imputati a: - - - - - -
2.2.1 Conto economico - - - - - -
- di cui plusvalenze - - - - - -
2.2.2 Patrimonio netto x x - - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - - - - -
3. Diminuzioni - - - - -
3.1. Vendite - - - - - -
3.2. Rimborsi - - - - - -
3.3. Perdite imputate a: - - - - - -
3.3.1 Conto economico - - - - -
- di cui minusvalenze - - - - - -
3.3.2 Patrimonio netto x x - - - -
3.4. Trasferimenti al altri livelli - - - - - -
3.5. Altre variazioni in
diminuzione
- - (25) - - -
4. Rimanenze finali - - - - - -
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Non sono presenti nel bilancio della Banca passività valutate al fair value su base ricorrente a Livello 3.
27
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non
ricorrente: ripartizione per livelli di fair value
Attività/Passività
non misurate al
fair value o
misurate al fair
value su base non
ricorrente
31.12.2017 31.12.2016
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività
finanziarie
detenute sino
alla scadenza
- - - - - - -
2. Crediti verso
banche
178.975 - 178.975 - 80.092 - 80.092 -
3. Crediti verso
clientela
623 - 623 - 1.142 - 1.142 -
4. Attività
materiali
detenute a
scopo di
investimento
- - - - - - -
5. Attività non
correnti e
gruppi di
attività in via di
dismissione
- - - - - - -
Totale 179.598 - 179.598 - 81.234 - 81.234 -
1. Debiti verso
banche
3.874 - 3.874 - 300 - 300 -
2. Debiti verso
clientela
227.205 - 227.205 - 262.055 - 262.055 -
3. Titoli in
circolazione
- - - - - - - -
4. Passività
associate ad
attività in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 231.079 - 231.079 - 262.355 - 262.355 -
Legenda:
VB = Valore di bilancio
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
A.5. INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
Ai sensi dell’IFRS 7, paragrafo 28, Banca Albertini Syz non ha posto in essere nell’esercizio operazioni da cui è
derivata la contabilizzazione del c.d. “Day One Profit/Loss”.
28
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1
CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
31.12.2017 31.12.2016
a) Cassa 28 28
b) Depositi liberi presso Banche Centrali 10.272 135.049
Totale 10.300 135.077
Accoglie valori in contanti presenti in cassa alla data del 31 dicembre 2017 e la liquidità depositata presso la
Banca d’Italia.
29
Sezione 2
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE – VOCE 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci/valori 31.12.2017 31.12.2016
Livello 1 Livello
2
Livello 3 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa 62.491 - - 59.237 - -
1. Titoli di debito 59.118 - - 58.436 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 59.118 - - 58.436 - -
2. Titoli di capitale 1 - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. 3.372 - - 801 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale A 62.491 - - 59.237 - -
B. Strumenti derivati 50 - - 8 - -
1. Derivati finanziari 50 - - 8 - -
1.1 di negoziazione 50 - - 8 - -
1.2 connessi con la fair value
option
- - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value
option
- - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale B 50 - - 8 - -
Totale (A+B) 62.541 - - 59.245 - -
Come commentato nella relazione sulla gestione, i titoli detenuti nel portafoglio di negoziazione sono
rappresentati prevalentemente da titoli di stato italiano con durata breve (72%), altri titoli di stato europei e
statunitensi (8%) e bond societari italiani ed esteri.
30
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori 31.12.2017 31.12.2016
A. ATTIVITA’ PER CASSA 62.491 59.237
1. Titoli di debito 59.119 58.436
a) Governi e Banche Centrali 46.487 53.631
b) Altri enti pubblici 3.223 -
c) Banche 2.570 1.048
d) Altri emittenti 6.839 3.757
2. Titoli di capitale 1 -
a) Banche - -
b) Altri emittenti: 1 -
- imprese di assicurazione - -
- società finanziarie - -
- imprese non finanziarie 1 -
- altri - -
3. Quote di O.I.C.R. 3.371 801
4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche centrali - -
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale A 62.491 59.237
B. STRUMENTI DERIVATI 50 8
a) Banche 50 8
b) Clientela - -
Totale B 50 8
Totale (A+B) 62.541 59.245
31
Sezione 4
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA – VOCE 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/valori 31.12.2017 31.12.2016
Livello
1
Livello
2
Livello
3
Livello
1
Livello
2
Livello
3
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - - - 25
2.1 Valutati al fair value - - - - - 25
2.2 Valutati al costo - - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
Totale - - - - - 25
Il FITD - Schema Volontario - nel corso dell’esercizio ha provveduto ad una serie di interventi a favore di
Caricesena, Carim e Carismi, finalizzati alla successiva cessione delle stesse banche a Credit Agricole
Cariparma che ha poi determinato la completa svalutazione delle ricapitalizzazioni effettuate da FITD.
Prudentemente la Banca ha ritenuto opportuno svalutare totalmente la propria quota di partecipazione pari a
circa 25mila euro.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori 31.12.2017 31.12.2016
1. Titoli di debito - -
a) Governi e Banche Centrali - -
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri emittenti - -
2. Titoli di capitale - 25
a) Banche - -
b) Altri emittenti: -. -
- imprese di assicurazione - -
- società finanziarie - -
- imprese non finanziarie - 25
- altri - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Governi e Banche centrali - -
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale - 25
32
Sezione 6
CREDITI VERSO BANCHE – VOCE 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Tipologia
operazioni/Valori Totale 31.12.2017 Totale 31.12.2016
VB
FV
VB
FV
Livello
1
Livello 2 Livello
3
Livello
1
Livello 2 Livello
3
A. Crediti verso
Banche Centrali
- - - - - - - -
1. Depositi vincolati - - - - - - - -
2. Riserva obbligatoria - - - - - - - -
3. Pronti contro
termine
- - - - - - - -
4. Altri - - - - - - - -
B. Crediti verso
banche
178.975 - 178.975 - 80.092 - 80.092 -
1. Finanziamenti 178.975 - - - 80.092 - - -
1.1 Conti correnti e
depositi liberi
158.899 - - - 77.736 - - -
1.2 Depositi vincolati 19.824 - - - 2.106 - - -
1.3 Altri finanziamenti 252 - - - 250 - - -
- Pronti contro
termine attivi
- - - - - - - -
- Leasing
finanziario
- - - - - - - -
- Altri 252 - - - 250 - - -
2. Titoli di debito - - - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito - - - - - - - -
Totale 178.975 - 178.975 - 80.092 - 80.092 -
Legenda:
FV = Fair value
VB = Valore di bilancio
La voce B.1.2 comprende la Riserva Obbligatoria assolta in via indiretta mentre il time deposit è scaduto nei
primi giorni di gennaio e non è stato rinnovato.
Gli altri crediti alla voce B.1.3 sono connessi con la prestazione dell’attività di servizi finanziari.
Il fair value dei Crediti verso Banche è allineato al valore di bilancio tenuto conto delle controparti e
trattandosi di crediti a breve scadenza.
Non risultano esposizioni deteriorate verso banche.
33
Sezione 7
CREDITI VERSO CLIENTELA – VOCE 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia
operazioni/Valori
Totale 31.12.2017 Totale 31.12.2016
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Non
deteriorati
Deteriorati L1 L2 L3 Non
deteriorati
Deteriorati L1 L2 L3
Acquistati Altri Acquistati Altri
Finanziamenti 623 - - - 623 - 1.142 - - - 1.142 -
1. Conti correnti 236 236 - - - - -
2. Pronti contro
termine attivi
- - - - - - - - - - -
3. Mutui - - - - - - - - - - - -
4. Carte di
credito,
prestiti
personali e
cessione del
quinto
- - - - - - - - - - - -
5. Leasing
finanziario
- - - - - - - - - - - -
6. Factoring - - - - - - - - - - - -
7. Altri
finanziamenti
387
-
-
-
-
906
-
-
-
-
-
Titoli di debito - - - - - - - - - - - -
8. Titoli
strutturati
- - - - - - - - - - - -
9. Altri titoli di
debito
- - - - - - - - - - - -
Totale 623 - - - 623 - 1.142 - - - 1.142
L’importo evidenziato alla voce “1. Conti correnti” è rappresentato da temporanei scoperti conseguenti
all’addebito di fiscalità, commissioni e spese, tutti già incassati alla data di stesura della presente nota.
Al punto 7. sono esposti i crediti rivenienti dalla prestazione di servizi finanziari.
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016
Non
deteriorati
Deteriorati Non
deteriorati
Deteriorati
Acquistati Altre Acquistati Altre
1. Titoli di debito - - - - -
a) Governi - - - - - -
b) Altri Enti pubblici - - - - - -
c) Altri emittenti - - - - - -
- imprese non
finanziarie
- - - - - -
- imprese finanziarie - - - - - -
- assicurazioni - - - - - -
- altri - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 623 - - 1.142 - -
a) Governi - - - - - -
b) Altri Enti pubblici - - - - - -
c) Altri soggetti 623 - - 1.142 - -
- imprese non
finanziarie
5 - - 35 - -
- imprese finanziarie 389 - - 891 - -
- assicurazioni - - - - - -
- altri 229 - - 216 - -
Totale 623 - - 1.142 - -
34
Sezione 11
ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 110
11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori 31.12.2017 31.12.2016
1. Attività di proprietà 182 239
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili 87 94
d) impianti elettronici 51 93
e) altre 44 52
2. Attività acquisite in leasing finanziario - -
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
Totale 182 239
35
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettron.
Altre Tot.
A. Esistenze iniziali lorde - - 678 735 208 1.621
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - (583) (643) (156) (1.382)
A.2 Esistenze iniziali nette - - 95 92 52 239
B. Aumenti: - - - 13 - 13
B.1 Acquisti - - - 13 - 13
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a:
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a
scopo di investimento
- - - - - -
B.7 Altre variazioni - - - - -
C. Diminuzioni: - - (8) (54) (8) (70)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Ammortamenti - - (8) (54) (8) (70)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a:
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - - - - -
b) attività in via di dismissione - - - - - -
C.7 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - - 87 51 44 182
D.1 Riduzioni di valore totali nette - - (591) (697) (164) (1.452)
D.2 Rimanenze finali lorde - - 678 748 208 1.634
E. Valutazione al costo - - - - - -
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata dei beni a partire dalla loro data di
entrata in funzione. La vita utile stimata per le principali categorie di cespiti è la seguente:
- mobili e arredi 7 anni;
- hardware e macchine ufficio 3 anni;
- attrezzature 5 anni;
- autovetture 3 anni.
11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)
Non si segnalano impegni di particolare significatività per acquisto di attività materiali al 31 dicembre
2017.
36
Sezione 12
ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Attività/Valori 31.12.2017 31.12.2016
Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento x 2.705 x 2.952
A.2 Altre attività immateriali 99 - 85 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 99 . 85 .
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 99 - 85 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 99 2.705 85 2.952
Le altre attività immateriali a durata limitata sono rappresentate da software applicativo.
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Avviamento Altre attività
immateriali:
generate
internamente
Altre attività
immateriali:
altre
Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 3.693 - - 311 - 4.004
A.1 Riduzioni di valori nette (741) - - (226) - (967)
A.2 Esistenze iniziali nette 2.952 - - 85 - 3.037
B. Aumenti - - - 118 - 118
B.1 Acquisti - - - 118 - 118
B.2 Incrementi di attività immateriali
interne
x - - - - -
B.3 Riprese di valore x - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto x - - - - -
- a conto economico x - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni (247) - - (104) - (351)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore:
- Ammortamenti x - - (104) - (104)
- Svalutazioni
+ patrimonio netto x - - - - -
+ conto economico (247) - - - - (247)
C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto x - - - - -
- a conto economico x - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti
in via di dismissione
- - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 2.705 - - 99 - 2.804
D.1 Rettifiche di valore totali nette (988) - - (47) - (1.035)
E. Rimanenze finali lorde 3.693 - - 146 - 3.839
F. Valutazione al costo - - - - - -
Legenda: Def: a durata definita INDEF: a durata indefinita
37
12.3 Altre informazioni
La verifica annuale del valore dell’avviamento (generato nel 2014 a seguito dell’operazione di fusione inversa
di Valora S.p.A. in Banca Albertini Syz S.p.A.) risulta in linea con la stima della vita utile residua del
portafoglio di relazioni con la clientela detenuto altresì conto della consistenza delle masse desumibili
dall’analisi di una curva di sopravvivenza costruita sui dati storici di un adeguato periodo di osservazione.
La vita utile delle altre attività immateriali, che non sono generate internamente, è definita ed è considerata
pari a due anni. Non sono presenti attività immateriali costituite in garanzia di debiti né sono presenti
impegni contrattuali rilevanti per l’acquisto di attività immateriali al 31 dicembre 2017.
Sezione 13
LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80 DEL
PASSIVO
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
Le principali tipologie di differenze temporanee che hanno portato all’iscrizione di attività per imposte
anticipate riguardano principalmente:
IRES IRAP
- - Affrancamento da avviamento 758 154
- Oneri pluriennali ed emolumenti non pagati 13 -
- Ammortamenti: differenza generata dall’applicazione delle aliquote fiscali 8 -
- - Accantonamento al fondo rischi 38 -
- Quota eccedente TFR 73 -
890 154
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
31.12.2017 31.12.2016
1. Importo iniziale 1.087 1.226
2. Aumenti 47 48
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 47 48
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 47 48
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
3. Diminuzioni (162) (187)
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio (162) (187)
a) rigiri (162) (187)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
a) Trasformazione in crediti d’imposta di cui alla
legge n. 214/2011
- -
b) altre - -
4. Importo finale 972 1.087
38
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
31.12.2017 31.12.2016
1. Importo iniziale 60 52
2. Aumenti 12 8
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 12 8
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 12 8
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni - -
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio - -
a) rigiri - -
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 72 60
Passività per imposte correnti 31.12.2017
- Debiti IRES e IRAP (1.358)
- Acconti IRES e IRAP 558
- Crediti per versamenti in eccesso 468
Totale (332)
Sezione 15
ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 150
15.1 Altre attività: composizione
31.12.2017 31.12.2016
- Crediti verso clientela per fiscalità e commissioni da recuperare 1.481 4.315
- Risconti relativi ad altre attività 525 77
- Anticipi a fornitori, note di credito e depositi cauzionali 52 59
- Crediti verso erario 11.203 5.786
- Migliorie a beni di terzi 12 14
- Crediti per partite viaggianti e altri crediti 773 123
Totale 14.046 10.374
I crediti verso erario riguardano principalmente l’acconto della fiscalità relativa alla clientela e all’imposta di
bollo liquidata.
39
PASSIVO
Sezione 1
DEBITI VERSO BANCHE – VOCE 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016
1. Debiti verso banche centrali - 33
2. Debiti verso banche 3.874 267
2.1. Conti correnti e depositi liberi 3.786 204
2.2. Depositi vincolati - -
2.3. Finanziamenti - -
2.3.1 Pronti contro termine passivi - -
2.3.2 altri - -
2.4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
2. 5. Altri debiti 88 63
Totale 3.874 300
Fair value – livello1 - -
Fair value – livello 2 3.874 300
Fair value – livello 3 - -
Totale fair value 3.874 300
Sezione 2
DEBITI VERSO CLIENTELA – VOCE 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016
1. Conti correnti e depositi liberi 218.899 254.716
2. Depositi vincolati - -
3. Finanziamenti - -
3.1 Pronti contro termine passivi - -
3.2 altri - -
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
5. Altri debiti 8.306 7.339
Totale 227.205 262.055
Fair value – livello1 - -
Fair value – livello 2 227.205 262.055
Fair value – livello 3 - -
Totale fair value 227.205 262.055
La voce “5. Altri debiti” accoglie la passività relativa a dividendi da accreditare che nei precedenti esercizi era
compresa nella voce “Altre passività”. Per rendere omogeneo il raffronto, è stata portata la riclassifica anche
agli importi del 2016. La voce 5 inoltre comprende il debito relativo alle prestazioni di servizi finanziari
ricevute dai promotori finanziari della banca.
40
Sezione 8
PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 80
Si rimanda alla sezione 13 dell’attivo “Le Attività fiscali e le passività fiscali”
Sezione 10
ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 100
10.1 Altre passività: composizione
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016
- Debiti verso erario 10.200 2.581
- Debiti verso dipendenti 1.731 1.519
- Debiti verso fornitori e per fatture da ricevere 303 333
- Debiti verso Enti Previdenziali 581 549
- Debiti per partite viaggianti e altri debiti 646 47
- Risconti passivi 5 11
Totale 13.466 5.040
Nella presente voce figurano le passività non riconducibili alle altre voci del passivo.
I debiti verso erario riguardano le somme da riconoscere al fisco per conto della clientela e dei dipendenti.
Gli importi del 2016 sono variati in funzione della riclassifica commentata nella sezione 2 del Passivo alla
voce 20 “Debiti verso Clientela”.
41
Sezione 11
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
31.12.2017 31.12.2016
A. Esistenze iniziali 1.881 2.088
B. Aumenti 189 191
B.1 Accantonamento dell’esercizio 123 134
B.2 Altre variazioni 66 57
C. Diminuzioni (95) (398)
C.1 Liquidazioni effettuate (89) (393)
C.2 Altre variazioni (6) (5)
D. Rimanenze finali 1.975 1.881
Totale 1.975 1.881
La voce B.1 rappresenta l’accantonamento dell’esercizio, determinato su base attuariale, riferibile ai
dipendenti che hanno optato per mantenere il TFR in azienda.
La voce B.2 accoglie la variazione al fondo relativa ad importi discrezionali già accantonati nel 2016 ma
erogati nel corso del 2017 e la componente attuariale contabilizzata a patrimonio netto.
La voce C.2 si riferisce all’imposta sostitutiva sulla rivalutazione.
11.2 Altre informazioni
Il trattamento di fine rapporto copre l’ammontare dei diritti maturati al 31/12/2017 del personale
dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro. L’importo calcolato ai
sensi dell’art. 2120 del Codice Civile ammonta a 1.700 migliaia di Euro. La valutazione degli oneri futuri
relativi al trattamento di fine rapporto è stata effettuata da attuario indipendente sulla base dei criteri dettati
dallo IAS 19.
Le ipotesi attuariali utilizzate per la determinazione della passività alla data di riferimento del bilancio sono le
seguenti:
1. – ipotesi demografiche
Con riferimento alle ipotesi demografiche sono state utilizzate le tavole di mortalità ISTAT 2004 e le
tavole di inabilità/invalidità INPS.
Relativamente alle probabilità di uscita dall’attività lavorativa per cause diverse dalla morte, sono state
utilizzate delle probabilità di turn over riscontrate nella Società oggetto di valutazione su un orizzonte
temporale di osservazione ritenuto rappresentativo, in particolare sono state considerate le seguenti
frequenze annue percentuali:
Banca Albertini Syz 4,50%
2. – ipotesi economico-finanziarie
Riguardano le linee teoriche delle retribuzioni, il tasso tecnico d’interesse, il tasso d’inflazione ed i
tassi di rivalutazione delle retribuzioni e del TFR.
Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi descritte dalla seguente tavola:
Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,30%
Tasso annuo di inflazione 1,50%
Tasso annuo aumento retribuzioni
complessivo
3,00%
In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, si è scelto di prendere come indice di riferimento l’indice
per l’Eurozona Iboxx Corporate AA con durata coerente con la durata media finanziaria del collettivo
oggetto di valutazione (10+anni).
3. – anticipazioni
In merito alle anticipazioni si è ipotizzato, come effettuato per il turn over, un tasso medio
annuo pari al 3,00% ed un importo medio pari al 70% del TFR accumulato.
42
Sezione 12
FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Voci/valori 31.12.2017 31.12.2016
1. Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi per rischi ed oneri 138 141
2.1 controversie legali - -
2.2 oneri per il personale 138 141
2.3 altri - -
Totale 138 141
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Fondi di
quiescenza
Altri fondi Totale
A. Esistenze iniziali - 141 141
B. Aumenti - 138 138
B.1 Accantonamento dell’esercizio - 138 138
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di
sconto
- - -
B.4 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni - (141) (141)
C.1 Utilizzo nell’esercizio - (141) (141)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di
sconto
- - -
C.3 Altre variazioni - - -
D. Rimanenze finali - 138 138
12.4 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi
Il fondo per rischi ed oneri del personale accoglie la quota di retribuzione variabile 2017 “sospesa” in
relazione all’applicazione dei meccanismi di ex post risk adjustment previsti dal “Regolamento meccanismi di
remunerazione e incentivazione”.
43
Sezione 14
PATRIMONIO DELL’IMPRESA – VOCE 130, 160, 180 E 200
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
Il Capitale Sociale è costituito da n. 10.000.000 di azioni del V.N. di 1 Euro.
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio 10.000.000 -
- interamente liberate 10.000.000 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) - -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 10.000.000 -
B. Aumenti - -
B.1 Nuove emissioni - -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: - -
- a favore dei dipendenti - -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie - -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 10.000.000 -
D.1 Azioni proprie (+) -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio 10.000.000 -
- interamente liberate 10.000.000 -
- non interamente liberate - -
14.3 Capitale: altre informazioni
Il Capitale Sociale risulta interamente versato e liberato.
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
31.12.2017
1. Riserva ordinaria legale 2.126
2. Riserva FTA -
3. Utili (perdite) portati a nuovo 8.210
4. Riserva per azioni proprie -
5. Altre riserve 324
Totale 10.660
44
PROSPETTO DI DISPONIBILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE RISERVE DI PATRIMONIO NETTO
(ART. 2427 CC)
Natura/descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre esercizi
precedenti
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 10.000 - - - -
Riserve di capitale:
- Riserva sovrapprezzo - - - -
- Versamento soci in
c/capitale
- - - -
Riserve di utili:
- Riserva legale 2.126 B 2.126 - -
- Altre riserve 15 A,B 15 - -
- Altre riserve 309 A,B,C 309 - -
- Riserva azioni proprie - - - - 91
- Utili a nuovo 8.210 A,B,C 8.210 - -
Altre Riserve:
- Altre riserve 743 A,B,C 743
Totale 21.403 11.403 - -
Quota non distribuibile - - 2.141 - -
Residua quota distribuibile - - 9.262 - -
Legenda:
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione ai soci
45
ALTRE INFORMAZIONI
1. Garanzie rilasciate e impegni
31.12.2017 31.12.2016
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria - -
a) Banche - -
b) Clientela - -
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale -
a) Banche - -
b) Clientela - -
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 281 52
a) Banche - -
i) a utilizzo certo - -
ii) a utilizzo incerto - -
b) Clientela 281 52
i) a utilizzo certo - -
ii) a utilizzo incerto 281 52
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -
6) Altri impegni - -
Totale 281 52
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
31.12.2017
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti 933.545
1. Regolati 933.545
2. Non regolati -
b) Vendite 822.879
1. Regolate 822.879
2. Non regolate -
2. Gestioni di portafogli 1.804.163
a) Individuali 1.546.834
b) Collettive 257.329
3. Custodia e amministrazione di titoli 784.865
a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni di portafogli)
-
1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. Altri titoli
b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 724.863
1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. Altri titoli 724.863
c) Titoli di terzi depositati presso terzi 699.166
d) Titoli di proprietà depositati presso terzi 60.002
4. Altre operazioni
a) Ricezione e trasmissione ordini: acquisti 1.665.631
b) Ricezione e trasmissione ordini: vendite 1.418.765
46
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1
GLI INTERESSI – VOCI 10 E 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
31.12.2017
Totale
31.12.2016
1. Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
415 - - 415 638
2. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
- - - - -
3. Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
- - - - -
4. Crediti verso banche - 127 - 127 24
5. Crediti verso clientela - - - -
6. Attività finanziarie
valutate al fair value
- - - - -
7. Derivati di copertura x x - - -
8. Altre attività x x 10 10 -
Totale 415 127 10 552 662
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
31.12.2017 31.12.2016
- su attività finanziarie detenute per la negoziazione 65 65
- su crediti verso banche 88 24
Totale 153 89
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci /Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
Totale
31.12.2017
Totale
31.12.2016
1. Debiti verso banche centrali (266) x - (266) (511)
2. Debiti verso banche (28) x - (28) (4)
3. Debiti verso clientela - x - - -
4. Titoli in circolazione X - - - -
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
6. Passività finanziarie valutate al fair
value
- - - - -
7. Altre passività e fondi X x (1) (1) (4)
8. Derivati di copertura x x - - -
Totale (294) - (1) (295) (519)
Gli interessi passivi pagati alla Banca d’Italia ed esposti alla voce 1. si riferiscono al costo addebitato a seguito
dell’applicazione di tassi negativi alle disponibilità liquide ivi depositate, in seguito alle decisioni di Politica
Monetaria prese dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea.
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
31.12.2017 31.12.2016
- su debiti verso banche (15) (2)
Totale (15) (2)
47
Sezione 2
LE COMMISSIONI – VOCI 40 E 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori 31.12.2017 31.12.2016
a) Garanzie rilasciate - -
b) Derivati su crediti - -
c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 21.335 19.179
1. Negoziazione di strumenti finanziari 1.193 1.068
2. Negoziazione di valute 230 -
3. Gestioni di portafogli 13.774 11.786
3.1. individuali 13.235 11.469
3.2. collettive 539 314
4. Custodia e amministrazione di titoli - -
5. Banca depositaria - -
6. Collocamento di titoli 1.633 1.585
7. Attività di ricezione e trasmissione di ordini 2.329 2.879
8. Attività di consulenza 2.176 1.859
8.1 in materia di investimenti 2.176 1.859
8.2 in materia di struttura finanziaria - -
9. Distribuzione di servizi di terzi - 5
9.1 gestioni di portafogli - 5
9.1.1. individuali - -
9.1.2. collettive - 5
9.2. prodotti assicurativi - -
9.3. altri prodotti - -
d) Servizi di incasso e pagamento 31 31
e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazioni - -
f) Servizi per operazioni di factoring - -
g) Esercizio di esattorie e ricevitorie - -
h) Attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -
i) Tenuta e gestione dei conti correnti 308 308
j) Altri servizi 59 441
Totale 21.733 19.959
Nel 2017 sono state incassate commissioni di performance sulle gestioni di portafogli pari a 1,929 milioni di
euro.
48
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori 31.12.2017 31.12.2016
a) Presso propri sportelli: 13.685 11.867
1. Gestioni di portafogli 12.230 10.444
2. Collocamento di titoli 1.455 1.418
3. Servizi e prodotti di terzi - 5
b) Offerta fuori sede: 1.722 1.506
1. Gestioni di portafogli 1.544 1.339
2. Collocamento di titoli 178 167
3. Servizi e prodotti di terzi - -
c) Altri canali distributivi: - -
1. Gestioni di portafogli - -
2. Collocamento di titoli - -
3. Servizi e prodotti di terzi - -
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori 31.12.2017 31.12.2016
a) Garanzie ricevute - -
b) Derivati su crediti - -
c) Servizi di gestione e intermediazione: (4.346) (4.856)
1. Negoziazione di strumenti finanziari (1.053) (1.277)
2. Negoziazione di valute - -
3. Gestioni di portafogli: (3) (15)
3.1 proprie - -
3.2 delegate da terzi (3) (15)
4. Custodia e amministrazione di titoli (98) (98)
5. Collocamento di strumenti finanziari - -
6. Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e
servizi
(3.192) (3.466)
d) Servizi di incasso e pagamento - -
e) Altri servizi (388) (284)
Totale (4.734) (5.140)
49
Sezione 4
IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto [(A+B)
– (C+D)]
1. Attività finanziarie di
negoziazione
135 32 (571) (509) (913)
1.1 Titoli di debito 89 29 (564) (501) (947)
1.2 Titoli di capitale - - - (2) (2)
1.3 Quote di O.I.C.R. 46 3 (7) (6) 36
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di
negoziazione
- - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Altre attività e passività
finanziarie: differenze di
cambio
x
x
x
x
318
4. Strumenti derivati - - (9) - 41
4.1 Derivati finanziari: - - (9) - (9)
- su titoli di debito e tassi
di interesse
- - (9) - (9)
- su titoli di capitale e
indici azionari
- - (9) - (9)
- su valute e oro x x X x 50
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale 135 32 (580) (509) (554)
50
Sezione 6
UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie 19 - 19
1. Crediti verso banche - - - - - -
2. Crediti verso clientela - - - - - -
3. Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
19 - 19
3.1 Titoli di debito - - - - - -
3.2 Titoli di capitale 19 - 19
3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4. Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
- - - - - -
Totale attività 19 - 19
Passività finanziarie - - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività - - - - - -
Sezione 8
LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO – VOCE 130
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la
vendita: composizione
Operazioni/componenti
reddituali
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di
valore
(2)
Totale
31.12.2017
Totale
31.12.2016
Specifiche Specifiche
Cancellazioni Altre A B
A. Titoli di debito - - - - - -
B. Titoli di capitale - X X (8)
C. Quote OICR - - X - - -
D. Finanziamenti a banche - - - - - -
E. Finanziamenti a
clientela
- - - - - -
F. Totale - - - (8)
51
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie:
composizione
Operazioni/componenti
reddituali
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore
(2)
Totale
31.12.2017
Totale
31.12.2016
Specifiche
Di
portafoglio
Specifiche Di
portafoglio
Cancellazioni
Altre
A B A B
A. Garanzie rilasciate - - - - - - - - -
B. Derivati su crediti - - - - - - - - -
C. Impegni ad erogare
fondi
- - - - - - - - -
D. Altre operazioni - - - - - - 36
E. Totale - - - - - - 36
Legenda
A = Da interessi
B = Altre riprese
52
Sezione 9
LE SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori 31.12.2017 31.12.2016
1) Personale dipendente (7.312) (6.981)
a) salari e stipendi (5.459) (5.174)
b) oneri sociali (1.290) (1.244)
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (178) (137)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi
simili:
- -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: (190) (181)
- a contribuzione definita (190) (181)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri
strumenti
patrimoniali
- -
i) altri benefici a favore dei dipendenti (195) (245)
2) Altro personale in attività (16) (13)
3) Amministratori e sindaci (1.927) (2.354)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre
aziende
- -
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la
società
- -
Totale (9.255) (9.348)
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
31.12.2017
Personale dipendente:
a) dirigenti 12
b) quadri direttivi 27
c) restante personale dipendente 23
Altro personale 2
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
Gli altri benefici a favore dei dipendenti comprendono buoni pasto, assicurazioni sanitarie, corsi di
formazione e altre liberalità.
53
9.5 Altre spese amministrative: composizione
31.12.2017 31.12.2016
- Spese di outsourcing (941) (702)
- Spese per servizi gestione rete informativa (32) (43)
- Servizi informativi (39) (228)
- Affitti e canoni passivi (982) (1.109)
- Oneri professionali e consulenze (271) (243)
- Spese per utenze (76) (89)
- Spese viaggi (110) (91)
- Spese postali (33) (37)
- Imposte e tasse diverse (3.805) (4.869)
- Premi assicurativi (15) (16)
- Manutenzioni (45) (59)
- Cancelleria e stampati (57) (76)
- Spese di rappresentanza e ristoranti (85) (101)
- Beneficenza (60) (48)
- Pulizia e sorveglianza (82) (82)
- Contributi associativi (142) (133)
- Altri costi (89) (97)
Totale (6.864) (8.023)
La voce “Imposte e tasse diverse” trova quasi integrale recupero alla voce 190 “Altri oneri/proventi di
gestione” ed è relativa all’imposta di bollo.
Nella stessa voce sono compresi i contributi al FITD per euro 41 mila e il contributo annuale di euro 26 mila
al Fondo di Risoluzione Nazionale.
Nella medesima voce si trova anche il contributo di euro 54 mila destinato al nuovo intervento a favore di
Caricesena, Carim e Carismi che costituiscono un intervento anticipatorio - per la quota di pertinenza della
Banca - degli aumenti di capitale delle banche riservati allo Schema Volontario.
Le spese di outsourcing comprendono i costi sostenuti nella fase di migrazione al nuovo sistema
informativo e inerenti il supporto e l’assistenza all’avviamento nonché il perfezionamento di tutte le attività
inerenti.
Sezione 10
ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
L’accantonamento trova commento alla voce 120.b “Fondi per rischi ed oneri: altri fondi”.
Sezione 11
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/Componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di
valore
(c)
Risultato
netto
(a+b-c)
A Attività materiali (70) - - (70)
A.1 Di proprietà
- ad uso funzionale (70) - - (70)
- per investimento - - - -
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale - - - -
- per investimento - - - -
Totale (70) - - (70)
54
Sezione 12
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Attività/Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di
valore
(c)
Risultato
netto
(a+b-c)
A Attività immateriali (105) - - (105)
A.1 Di proprietà (105) - - (105)
- generate internamente
dall’azienda
- - - -
- altre (105) (105)
A.2 Acquisite in leasing finanziario -
-
-
-
Totale (105) - - (105)
Sezione 13
GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
31.12.2017 31.12.2016
- Ammortamenti su migliorie a beni di terzi e minusvalenze
cessione cespiti
(2)
(14)
- Spese controparti (126) (117)
- Rimborsi straordinari ai clienti e altri oneri (14) (102)
Totale (142) (233)
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
31.12.2017 31.12.2016
- Recuperi imposte indirette 3.658 4.713
- Recuperi spese 132 127
- Altri proventi 130 227
Totale 3.920 5.067
Sezione 16
RETTIFICHE DI VALORE DELL’AVVIAMENTO – VOCE 230
16.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione
La verifica annuale del valore dell’avviamento ha portato alla determinazione di una rettifica pari a 247 mila
Euro.
Seguendo la metodologia dei “Modelli attuariali di analisi della vita utile residua” e sulla base del
suggerimento metodologico proposto da Banca d’Italia è stata effettuata l’analisi con un approccio basato
sulla “permanenza” delle masse, della relativa “vita attesa”, nonché della loro consistenza. Nello specifico,
dall’analisi svolta si evince come la curva continui anche nell’anno 2017 ad essere decrescente. Non rilevando
indicazioni di potenziali perdite di valore, si è ritenuto ragionevole ed adeguatamente prudenziale continuare
a ripartire il valore dell’avviamento sull’orizzonte temporale di 15 anni, per quote costanti, come negli anni
passati.
55
Sezione 18
LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 260
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Componenti reddituali/Valori 31.12.2017 31.12.2016
1. Imposte correnti (-) (1.358) (534)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 2
740
3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti
d’imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (115) (138)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) - -
6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3bis+/-
4+/-5)
(1.471) 68
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
(in unità di Euro)
Esercizio 2017 Esercizio 2016
Imponibile/
Aliquota %
Imposta Imponibile/
Aliquota %
Imposta
Onere fiscale effettivo
Utile/Perdita ante imposte 3.779.475 2.133.796
Onere fiscale effettivo
- Ires (26,64%) (1.006.982) (14%) (291.151)
- Irap (9,28%) (350.648) (11%) (242.629)
- Totale Ires + Irap (35.92%) (1.357.630) (25%) (533.780)
Onere fiscale teorico
Variazioni fiscali in aumento/diminuzione
definitive senza rilevazione di imposte
anticipate/differite
(117.724) (32.374) (1.075.064) (295.643)
- Ires teorica (27,50%) (1.039.356) (27,50%) (586.794)
Spese per il personale 9.255.433 - 9.347.762 -
Dividendi - - - -
Altre spese amministrative 686.354 - 802.261 -
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri
137.794 - 141.189 -
Ammortamenti 17.458 - 21.950 -
Oneri/proventi di gestione (3.778.045) - (4.833.377) -
Base imponibile Irap teorica 10.098.469 - 7.613.581 -
Variazioni fiscali in aumento/diminuzione
definitive senza rilevazione di imposte
anticipate/differite
(3.803.170) (211.837) (3.257.584) (181.447)
- Irap teorica (5,57%) (562.485) (5,57%) (424.076)
56
SEZIONE 20 – ALTRE INFORMAZIONI
COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE
Di seguito si fornisce il dettaglio dei compensi corrisposti alla Società di revisione PricewaterhouseCoopers
S.p.A. nell’esercizio 2017 ai sensi dell’art. 2427 del c.c., comma 16 bis e del D. lgs 39/2010.
Tipologia di Servizi Compensi
- Revisione legale dei conti ai sensi degli artt. 14 del D. lgs 39/2010 e
dell’art. 9 del D. lgs 58/98
27
27
I compensi indicati non comprendono le spese vive, contributo Consob e l’Iva. La società di revisione non ha
fornito ulteriori servizi nel corso dell’esercizio.
PARTE D – REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
PROSPETTO ANALITICO DELLE REDDITIVITA’ COMPLESSIVA
Voci Importo Lordo Imposta sul
reddito
Importo Netto
10. Utile (Perdita) d’esercizio x x 2.306
Altre componenti reddituali senza
rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti (43) 12 (31)
130. Totale altre componenti reddituali (43) 12 2.275
140. Redditività complessiva (Voce
10+130)
2.263 12 2.275
57
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
PREMESSA
Il presidio del rischio è un obiettivo fondamentale per Banca Albertini Syz al fine di:
− garantire la salvaguardia del patrimonio aziendale, assicurando la massima efficacia ed efficienza del
processo di creazione del valore;
− integrare nei processi decisionali ed operativi di gestione delle differenti aree di business la duplice
dimensione rischio rendimento;
− garantire la coerenza dei processi operativi con le strategie, le politiche ed i regolamenti interni.
In ottemperanza a quanto indicato dagli Organi di Vigilanza, Banca Albertini Syz è impegnata a sviluppare e
mantenere soluzioni organizzative che:
− assicurino la necessaria separatezza tra le funzioni operative e quelle di controllo;
− consentano di identificare, misurare e monitorare adeguatamente tutti i rischi assunti o assumibili nei
diversi segmenti operativi;
− stabiliscano attività di controllo a ogni livello operativo e consentano l’univoca e formalizzata
individuazione di compiti e responsabilità;
− assicurino sistemi informativi affidabili e idonee procedure di reporting;
− garantiscano che le anomalie riscontrate siano tempestivamente portate a conoscenza di livelli appropriati
dell’azienda e gestite con immediatezza;
− consentano la registrazione di ogni fatto di gestione e di ogni operazione con adeguato grado di dettaglio
e corretta attribuzione temporale.
Conformemente a quanto disposto dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia il sistema dei controlli
interni - inteso come l’insieme di regole, procedure e strutture organizzative che mirano ad assicurare il
rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento degli obiettivi inerenti l’efficacia e l’efficienza dei
processi aziendali - si articola su tre distinti e separati livelli:
Controlli di Primo Livello, o di linea - diretti ad assicurare il concreto e corretto svolgimento dei processi o
di una loro parte - demandati alle stesse unità aziendali alle quali viene attribuita la responsabilità di
esecuzione dei processi o di parte di essi.
Controlli di Secondo Livello, hanno l’obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di
misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di
controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento
assegnati.
Controlli di Terzo Livello volti ad individuare andamenti anomali, violazioni delle procedure e della
regolamentazione, nonché a valutare l’adeguatezza e l’efficacia dei sistemi, dei processi, delle procedure e
dei meccanismi di controllo della Banca.
La Banca ha predisposto ai sensi della normativa di vigilanza vigente la Policy di Risk Appetite Framework che
esplicita l’insieme dei dispositivi di governo societario e dei meccanismi di gestione e controllo finalizzati a
definire e monitorare la propria “propensione al rischio” (Risk Appetite Framework – RAF), identificando le fasi
operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle funzioni aziendali a vario titolo coinvolte.
Il presidio continuativo dei rischi è assicurato dalle Funzioni di Compliance, Risk Management e
Antiriciclaggio che hanno il compito di identificare, valutare e gestire il rischio di non conformità alle norme,
di assicurare il controllo e il monitoraggio dei rischi assunti dalla Banca e di contribuire alla corretta gestione
dei rischi medesimi.
Alla Funzione di Risk Management sono specificamente affidati i seguenti compiti:
collaborare alla definizione del sistema di gestione dei rischi dell’impresa e alla definizione del RAF;
presiedere al funzionamento del sistema di gestione dei rischi dell’impresa e verificarne il rispetto da
parte dell’intermediario e dei soggetti rilevanti;
verificare l’adeguatezza e l’efficacia delle misure prese per rimediare alle carenze riscontrate nel sistema
di gestione dei rischi dell’impresa.
Alla Funzione di Compliance sono attribuiti i seguenti compiti:
identificazione nel continuo delle norme applicabili alla Banca e misurazione/valutazione del loro impatto
su processi e procedure aziendali;
mappatura e misurazione/valutazione del rischio di non conformità;
verifica dell’adeguatezza e dell’efficacia delle procedure interne volte ad assicurare il rispetto della
normativa e proposta di relative modifiche organizzative e procedurali;
consulenza e assistenza agli organi aziendali;
collaborazione nell’attività di formazione del personale;
correttezza e rispetto dello spirito e della lettera delle norme.
La Funzione Antiriciclaggio, infine, provvede – con riferimento alle normativa in materia di antiriciclaggio - a:
58
identificare le norme applicabili e valutare il loro impatto sui processi e le procedure interne, collaborare
all’individuazione del sistema dei controlli interni e verificarne l’idoneità;
prestare consulenza e assistenza agli organi aziendali e all’alta direzione;
verificare l’affidabilità del sistema informativo di alimentazione dell’archivio unico informatico aziendale;
curare la predisposizione di un adeguato piano di formazione, finalizzato a conseguire un aggiornamento
su base continuativa del personale dipendente e dei collaboratori.
Sezione 1
RISCHIO DI CREDITO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Banca Albertini Syz non svolge alcuna attività creditizia nei confronti di clientela privata; i crediti evidenziati
alla voce 70 dell’Attivo dello Stato Patrimoniale si riferiscono a scoperti di liquidità conseguenti all’addebito
di fiscalità, commissioni e spese recuperate nei giorni successivi alla chiusura dell’esercizio.
L’attività creditizia nei confronti delle banche è rappresentata prevalentemente da rapporti di conto corrente a
vista e, parzialmente, a termine richiamabili da parte della Banca intrattenuti con primarie banche oltre che
con Banca d’Italia e che impiegano:
la liquidità presente nei conti correnti relativi alle gestioni patrimoniali ed ai rapporti “amministrati”;
l’eventuale liquidità relativa ai mezzi propri.
Nessuna operatività è stata effettuata in prodotti finanziari innovativi o complessi.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Banca Albertini Syz si è dotata di un “Regolamento Finanza”, rivisto nel corso dell’esercizio, che disciplina
l’attività di Trading/Investimento relative alla “proprietà” della Banca e l’attività di Tesoreria.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
In particolare nell’ambito del Regolamento Finanza sono previsti massimali per l’impiego delle disponibilità
derivanti alla Banca dalla raccolta in Euro ed in valuta riveniente dai saldi liquidi dei conti delle Gestioni
Patrimoniali e dei Rapporti Amministrati, il cui rispetto è verificato dalla Funzione di Risk Management.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Nessuna rettifica di valore è stata apportata sia ad attività finanziarie sia a crediti.
Nessuna garanzia è stata acquisita a fronte di attività finanziarie e crediti.
59
A. QUALITA’ DEL CREDITO
A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE,
DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori di bilancio)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre esposizioni
non deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
-
-
-
-
-
-
2. Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
-
-
-
-
-
-
3. Crediti verso
banche
- - - - 178.975 178.975
4. Crediti verso
clientela
- - - - 623 623
5. Attività finanziarie
valutate al fair
value
- - - - - -
6. Attività finanziarie
in corso di
dismissione
- - - - - -
Totale 31.12.2017 - - - - 179.598 179.598
Totale 31.12.2016 - - - - 81.234 81.234
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori lordi e netti)
Portafogli/qualità Attività deteriorate Attività non deteriorate
To
tale
(esp
osizio
ne
netta)
Esp
osizione
lord
a
Rettifiche
sp
ecifiche
Esp
osizione
netta
Esp
osizione
lord
a
Rettifiche d
i
portafoglio
Esp
osizione
netta
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - -
2. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
- - - - - - -
3. Crediti verso banche - - - 178.975 - 178.975 178.975
4. Crediti verso clientela - - - 623 - 623 623
5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - x x - -
6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -
Totale 31.12.2017 - - - 179.598 - 179.598 179.598
Totale 31.12.2016 - - - 81.234 - 81.234 81.234
Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze cumulate Esposizione netta
1. Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
- - 59.169
2. Derivati di copertura - - -
Totale 31.12.2017 - - 59.169
Totale 31.12.2016 - - 58.444
60
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce
di scaduto
Tipologie esposizioni/valori Esposizione Lorda Rettifiche
di valore
specifiche
Rettifiche
di valore
di
portafoglio
Esposizione
netta Attività deteriorate Attività
non
deteriorate
Fino a 3
mesi
Da olt
re 3
mesi fino
a6 m
esi
Da olt
re 6
mesi fino a
1 anno
Oltre 1
anno
A. A. ESPOSIZIONE PER
CASSA
- - - - 181.546 - - 181.546
a) a) Sofferenze - - - - x - x -
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - x - x -
b) b) Inadempienze probabili - - - - x - x -
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - x - x -
c) c) Esposizioni scadute
deteriorare
- - - - x - x -
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - x - x -
d) d) Esposizioni scadute non
deteriorate
x x x x - x - -
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
x x x x - x - -
e) e) Altre esposizioni non
deteriorate:
x x x x 181.546 - - 181.546
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
x x x x - X - -
TOTALE A - - - - 181.546 - - 181.546
B. ESPOSIZIONI FUORI
BILANCIO
- - - - - - - -
a) Deteriorate - - - - X - x -
b) Non deteriorate x x x x 50 x - 50
TOTALE B - - - - 50 - - 50
TOTALE A+B - - - - 181.596 - - 181.596
61
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce
di scaduto
Tipologie esposizioni/valori Esposizione Lorda Rettifiche
di valore
specifiche
Rettifiche
di valore
di
portafoglio
Esposizione
netta Attività deteriorate Attività
non
deteriorate
Fino a 3
mesi
Da olt
re 3
mesi fino
a6 m
esi
Da olt
re 6
mesi fino a
1 anno
Oltre 1
anno
C. A. ESPOSIZIONE PER
CASSA
- - - - 57.171 - - 57.171
f) a) Sofferenze - - - - x - x -
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - x - x -
g) b) Inadempienze probabili - - - - x - x -
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - x - x -
h) c) Esposizioni scadute
deteriorare
- - - - x - x -
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - x - x -
i) d) Esposizioni scadute non
deteriorate
x x x x x -
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
x x x x - x - -
j) e) Altre esposizioni non
deteriorate:
x x x x 57.171 x - 57.171
- di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
x x x x - x - -
TOTALE A - - - - 57.171 - - 57.171
D. B. ESPOSIZIONI FUORI
BILANCIO
- - - - - - - -
a) Deteriorate - - - - x - x -
b) Non deteriorate x x x x 281 x - 281
TOTALE B - - - - 281 - - 281
TOTALE A+B - - - - 57.452 - - 57.452
A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di
rating esterni
Esposizioni Classificazione di rating esterni Senza
rating
Totale
Classe
1
Classe
2
Classe
3
Classe
4
Classe
5
Classe
6
A. Esposizioni creditizie per
cassa
4.972 3.653 161.546 36.561 21.479 - 13.877 242.088
B. Derivati 50 50
B.1 Derivati finanziari - - - - - 50 50
B.2 Derivati creditizi - - - - - - - -
C. Garanzie rilasciate - - - - - - - -
D. Impegni a erogare fondi - - - - - - 281 281
E. Altre - - - - - - - -
Le classi di rating utilizzate nella tabella sono quelle definite da Moody’s e il raccordo tra le classi di rischio è
stato effettuato sulla base delle classi di merito di Banca d’Italia.
62
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
Esp
osiz
ione
netta
Rettif
iche
valo
re
sp
ecif
iche
Rettif
iche
valo
re d
i
portafoglio
Esp
osiz
ione
netta
Rettif
iche
valo
re
sp
ecif
iche
Rettif
iche
valo
re d
i
portafoglio
Esp
osiz
ione
netta
Rettif
iche
valo
re
sp
ecif
iche
Rettif
iche
valo
re d
i
portafoglio
Esp
osiz
ione
netta
Rettif
iche
valo
re
sp
ecif
iche
Rettif
iche
valo
re d
i
portafoglio
Esp
osiz
ione
netta
Rettif
iche
valo
re
sp
ecif
iche
Rettif
iche
valo
re d
i
portafoglio
Esp
osiz
ione
netta
Rettif
iche
valo
re
sp
ecif
iche
Rettif
iche
valo
re d
i
portafoglio
A. Esposizioni per cassa - -
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- Di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - - - - - - - - - -
- Di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
A.4 Esposizioni non deteriorate 46.487 - - 3.222 - - 3.720 - - 103 - - 3.411 - - 229 - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
TOTALE A 46.487 - - 3.222 - - 3.720 - - 103 - - 3.411 - - 229 - -
B. Esposizioni “fuori bilancio”
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - - - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate - - - - - - 281 - - - - - - - - - - -
TOTALE B - - - - - - 281 - - - - - - - - - - -
TOTALE (A+B) 31.12.2017 46.487 - - 3.222 - - 4.001 - - 103 - - 3.411 - - 229 - -
TOTALE (A+B) 31.12.2016 53.631 - - - - - 3.139 - - - - - 1.596 - - 216 - -
62
63
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso
clientela (valore di bilancio)
ITALIA ALTRI PAESI
EUROPEI
AMERICA ASIA RESTO DEL
MONDO
Esposizioni/Aree
geografiche
Esposizione
netta
Rettific
he d
i
valo
re
com
plessiv
e
Esposizione
netta
Rettific
he d
i
valo
re
com
plessiv
e
Esposizione
netta
Rettific
he d
i
valo
re
com
plessiv
e
Esposizione
netta
Rettific
he d
i
valo
re
com
plessiv
e
Esposizione
netta
Rettific
he d
i
valo
re
com
plessiv
e
A. Esposizioni per cassa - - - - -
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
- - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non
deteriorate
46.236 - 5.433 - 5.502 - - - - -
TOTALE A 46.236 - 5.433 - 5.502 - - - - -
B. Esposizioni “fuori
bilancio”
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non
deteriorate
281 - - - - - - - - -
TOTALE B 281 - - - - - - - - -
TOTALE A+B 31.12.2017 46.517 - 5.433 - 5.502 - - - - -
TOTALE A+B 31.12.2016 43.331 - 2.525 - 12.726 - - - - -
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso
banche (valore di bilancio)
ITALIA ALTRI PAESI
EUROPEI
AMERICA ASIA RESTO DEL
MONDO
Esposizioni/Aree
geografiche
Esposizione
netta
Rettifiche d
i
valo
re
com
plessiv
e
Esposizione
netta
Rettifiche d
i
valo
re
com
plessiv
e
Esposizione
netta
Rettifiche d
i
valo
re
com
plessiv
e
Esposizione
netta
Rettifiche d
i
valo
re
com
plessiv
e
Esposizione
netta
Rettifiche d
i
valo
re
com
plessiv
e
A. Esposizioni per cassa -
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
- - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non
deteriorate
180.257 - 932 - 357 - - - - -
TOTALE A 180.257 - 932 357 - - - - -
B. Esposizioni “fuori
bilancio”
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non
deteriorate
50 - - - - - - - - -
TOTALE B 50 - - - - - - - - -
TOTALE A+B 31.12.2017 180.307 - 932 - 357 - - - - -
TOTALE A+B 31.12.2016 80.974 - 173 - - - - - - -
B.4 Grandi esposizioni
a) Ammontare (valore di bilancio) 253.394
b) Ammontare (valore ponderato) 188.401
c) Numero 16
64
Sezione 2
RISCHI DI MERCATO
2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI
NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali
Il portafoglio di negoziazione di Banca Albertini Syz è rappresentato dall’investimento in strumenti
finanziari dei mezzi propri e della liquidità riveniente dai portafogli gestiti ed amministrati della clientela.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse e di prezzo (c.d. rischio di posizione) - definito come il rischio
derivante dall’andamento dei mercati (Rischio generico) e alla situazione dell’emittente (Rischio
specifico) - interessa, quindi, il “portafoglio di proprietà” investito per la parte prevalente in strumenti
obbligazionari, in particolare titoli di stato italiani ed esteri.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del
rischio di prezzo
Banca Albertini Syz si è dotata di un “Regolamento Finanza”, rivisto nel corso dell’esercizio ed approvato
dal Consiglio di Amministrazione, che disciplina:
1. l’attività di Tesoreria prevedendo l’impiego di almeno il 40% della liquidità riveniente dai portafogli
gestiti ed amministrati della clientela presso la Banca d’Italia o in deposito a vista presso altre banche
individuate dal Consiglio di Amministrazione. Per la restante parte è consentito l’impiego in titoli di
stato europei almeno investment grade della durata massima di 6 mesi (fino al 60% del totale),
compresa fra 6 e 18 mesi (fino al 30%) o compresa tra 18 e 60 mesi (fino al 15%); oppure in PCT o
depositi vincolati su banche con durata massima di 3 mesi (25% del totale del portafoglio). Per quanto
riguarda la liquidità in divise diverse dall’euro, fermo restando i vincoli sopra citati, essa deve essere
impiegata per almeno il 50% nel conto deposito presso la Banca Centrale e/o, seguendo criteri di
adeguata diversificazione, in depositi a vista presso le Banche individuate dal Consiglio di
Amministrazione. Tale liquidità può essere impiegata, nel caso di alcune divise principali selezionate,
fino al 50% in titoli di stato con vita residua massima di 12 mesi emessi da stati in cui abbia valore
legale la divisa a cui si riferisce l’impiego.
2. l’attività di Investimento prevedendo specifici limiti operativi distinti per fattispecie di strumenti
finanziari :
- Obbligazionari con plafond riservati al Comitato d’Investimento su (a) rating emittente, (b)
duration;
- Azionari con un plafond pari al 30% dei mezzi propri della Banca e con distinti plafond
riservati al Comitato d’Investimento su (a) titoli azionari ed assimilati, (b) fondi azionari e
bilanciati ed assimilati, limitatamente al 15% (c) fondi hedge o fondi di fondi hedge ed
assimilati, limitatamente al 15%.
E’ inoltre previsto un ulteriore limite d’investimento in singolo titolo azionario non superiore
al 5% del patrimonio a disposizione.
- Investimenti in ETF indicizzati ad indici rappresentativi di Titoli di Stato governativi europei
fino al 10% del patrimonio a disposizione con un limite massimo di concentrazione del 3% per
ciascun singolo strumento.
- Opzioni, futures e derivati azionari in genere consentita operatività unicamente a fini di
hedging. E’ imposto un limite di Euro 200.000 quale perdita massima cumulata (realizzata +
potenziale rispetto ai valori di carico) da inizio anno, al raggiungimento della quale tutte le
posizioni dovranno essere liquidate, riferendo al Consiglio di Amministrazione.
Le attività di tesoreria e di investimento sono sottoposte a controlli di primo livello effettuati dalle
strutture operative e a controlli di secondo livello effettuati dalla Funzione di Risk Management.
Il Consiglio di Amministrazione riceve periodica informativa in merito all’attività di investimento e agli esiti
delle attività di controllo.
65
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di
riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari
Valuta di denominazione: EURO
A
vista
Fino
a 3
mesi
Da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
Da
oltre 6
mesi
fino a
1 anno
Da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Da oltre
5 anni
fino a
10 anni
Oltre
10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 966 1.108 27.367 17.458 5.782 1.844 - -
1.1 Titoli di debito - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
966 807 - 402 3.754 1.844 - -
- altri - 301 27.367 17.056 2.028 - - -
1.2 - Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - 3.836 - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - 3.836 - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - 3.836 - - - - -
+ Posizioni lunghe - 3.836 - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
66
Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE
A
vista
Fino
a 3
mesi
Da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
Da
oltre
6
mesi
fino a
1
anno
Da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Da oltre
5 anni
fino a
10 anni
Oltre
10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - 4.253 - 208 16 - - -
1.1 Titoli di debito - 4.253 - 208 16 - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - 208 - - - -
- altri - 4.253 - - 16 - - -
1.2 - Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - 3.836 - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - 3.836 - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - 3.836 - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - 3.836 - - - - -
L’analisi di sensitività che consente di misurare la variazione del valore delle posizioni effettuate sui
portafogli di proprietà a seguito di “shock” della curva dei tassi di interesse (ipotizzato uno spostamento
parallelo di 100 b.p. della curva dei tassi di mercato) evidenzia i seguenti effetti sul margine di
intermediazione e sull’utile d’esercizio:
Risk Scenari Effetto sul margine di intermediazione/risultato
economico
Interest rate Shift + 100 b.p parallelo 470
Interest rate Shift - 100 b.p parallelo (470)
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi
della sensitività
Non utilizzati.
67
2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di
interesse e del rischio di prezzo
Il rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario - costituito dalle attività e passività complessive ad
esclusione delle posizioni incluse nel portafoglio di negoziazione - deriva da variazioni potenziali dei tassi
di interesse in relazione alla struttura finanziaria dell’attivo e del passivo. In presenza di mismatching
nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso d’interesse di attività e passività finanziarie presenti
in bilancio, infatti, i movimenti dei tassi d’interesse possono determinare una variazione del margine
d’interesse, con impatti sulla redditività, ovvero una variazione del valore di mercato delle attività e delle
passività e quindi del conto economico.
Tale rischio non è ritenuto potenzialmente rilevante in quanto la Banca non eroga finanziamenti e non
effettua raccolta diversa dal deposito, da parte della clientela, di liquidità a vista non remunerata.
Nel corso del 2017, la politica di investimento della liquidità raccolta su un numero maggiore di banche ha
ridotto fortemente la divergenza tra la raccolta effettuata a costo nullo e la remunerazione negativa
dell’investimento della liquidità, che aveva caratterizzato l’esercizio precedente.
Il portafoglio bancario di Banca Albertini Syz non è esposto al rischio di prezzo.
68
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle
attività e delle passività finanziarie
Valuta di denominazione: Euro
A vista Fino a
3 mesi
Da
oltre 3
mesi
fino a
6 mesi
Da
oltre
6
mesi
fino
a 1
anno
Da
oltre 1
anno
fino a
5 anni
Da
oltre 5
anni
fino a
10
anni
Oltre
10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 145.070 19.823 - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 144.618 19.823 - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 452 - - - - - -
- c/c 65 - - - - - -
- altri finanziamenti 387 - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
-
-
- - - - - -
- altri 387 - - - - - - -
2. Passività per cassa 218.475 - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela 218.387 - - - -
- c/c 210.081 - - - - -
- altri debiti 8.306 - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - -
- altri 8.306 - - - - - -
2.2 Debiti verso banche 88 - - -
- c/c - - - - - - -
- altri debiti 88 - - - - - -
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori
bilancio
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
69
Valuta di denominazione: Dollari Usa
A vista Fino
a 3
mesi
Da
oltre 3
mesi
fino a 6
mesi
Da
oltre
6
mesi
fino
a 1
anno
Da
oltre 1
anno
fino a 5
anni
Da
oltre 5
anni
fino a
10 anni
Oltre
10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 11.243 - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 11.073 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 170 -
- c/c 170 - - - - - - -
- altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2. Passività per cassa 9.370 - - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela 5.584 -
- c/c 5.584 - - - - - - -
- altri debiti -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche 3.786
- c/c 3.786 - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori
bilancio
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
70
Valuta di denominazione: Sterline
A
vista
Fino
a 3
mesi
Da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
Da
oltre
6
mesi
fino a
1
anno
Da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Da oltre
5 anni
fino a
10 anni
Oltre
10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 827 - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 827 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela -
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2. Passività per cassa 739 - - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela 739
- c/c 739 - - - - - - -
- altri debiti -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori
bilancio
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
71
Valuta di denominazione: Franchi svizzeri
A
vista
Fino
a 3
mesi
Da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
Da
oltre
6
mesi
fino a
1
anno
Da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Da oltre
5 anni
fino a
10 anni
Oltre
10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 1.274 - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 1.274 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela -
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - -
2. Passività per cassa 1.409 - - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela 1.409 -
- c/c 1.409 - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- - con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori
bilancio
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
72
Valuta di denominazione: Altre valute
A
vista
Fino
a 3
mesi
Da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
Da
oltre
6
mesi
fino a
1
anno
Da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Da oltre
5 anni
fino a
10 anni
Oltre
10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 1.361 - - - - - - -
1.1 Titoli di debito -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 1.361 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti -
- con opzione di rimborso
anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri - - - - - - -
2. Passività per cassa 1.086 - - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela 1.086 - - - - - - -
- c/c 1.086 - - - - - - -
- altri debiti
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori
bilancio
+ posizioni lunghe - - - - - - - -
+ posizioni corte - - - - - - - -
73
2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Una variazione inattesa negativa dei tassi di interesse di 100 bps avrebbe determinato una diminuzione
degli interessi sulle attività finanziarie di circa 1,801 milioni di Euro, mentre una diminuzione di 200 bps
avrebbe prodotto un risultato negativo di circa 3,591 milioni di Euro. Una variazione positiva di 100 bps
avrebbe determinato un incremento degli interessi di circa 1,778 milioni di Euro, mentre una variazione di
200 bps avrebbe prodotto un aumento di circa 3,567 milioni di euro.
Il calcolo della maturity gap analisys sulle tabelle precedenti avrebbe evidenziato un incremento di utile di
713 mila euro a fronte di una diminuzione dei tassi di 100 bps; qualora la diminuzione fosse stata di 200
bps l’utile si sarebbe incrementato di 1,426 milioni di euro.
2.3 RISCHIO DI CAMBIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Il “Regolamento Finanza”, approvato dal Consiglio di Amministrazione, prevede una esposizione massima
valutaria, sul portafoglio di proprietà, non superiore al 50% dei mezzi propri aziendali, comprensiva della
tesoreria, ed è finalizzata a cogliere specifiche opportunità.
Il rispetto del citato limite operativo è sottoposto a controlli di primo livello effettuati dalle strutture
operative e a controlli di secondo livello effettuati dalla Funzione di Risk Management.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Voci VALUTE
Dollari USA Sterline Franchi
svizzeri
Altre
valute
A. Attività finanziarie 15.720 827 1.274 1.377
A.1 Titoli di debito 4.477 - - 16
A.2 Titoli di capitale - - - -
A.3 Finanziamenti a banche 11.073 827 1.274 1.361
A.4 Finanziamenti a clientela 170 - - -
A.5 Altre attività finanziarie - - - -
B. Altre attività 169 - 126 -
C. Passività finanziarie 9.370 739 1.409 1.086
C.1 Debiti verso banche 3.786 - - -
C.2 Debiti verso clientela 5.584 739 1.409 1.086
C.3 Titoli di debito - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - -
D. Altre passività - - - -
E. Derivati finanziari 3.836 - - -
- Opzioni - - - -
+ Posizioni lunghe - - - -
+ Posizioni corte - - - -
- Altri derivati 3.836 - - -
+ Posizioni lunghe - - - -
+ Posizioni corte 3.836 - - -
Totale attività 15.889 827 1.400 1.377
Totale passività 13.206 739 1.409 1.086
Sbilancio (+/-) 2.683 88 (9) 291
Le passività in valuta sono rappresentate dalla liquidità presente nelle gestioni patrimoniali e nei rapporti
“amministrati” dei clienti ed è investita in depositi a vista presso banche oltre che per 7,132 milioni di euro
in una piccola posizione BEI in dollari australiani. A questi valori vanno aggiunte alcune posizioni di
investimento del capitale della proprietà in obbligazioni in dollari statunitensi per complessivi 4,477
milioni di euro, il cui rischio di cambio era parzialmente coperto da una vendita a termine.
74
2.4 Gli strumenti derivati
A. Derivati finanziari
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo
Attività sottostanti/Tipologie
derivati
31.12.2017 31.12.2016
Over the counter Controparti
centrali
Over the
counter
Controparti
centrali
1. 1. Titoli di debito e tassi
d’interesse
- - - -
a) a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
2. 2. Titoli di capitale e indici
azionari
- - - -
f) a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward - - - -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
3. 3. Valute e oro 3.836 - 949 -
a) Opzioni - - - -
b) Swap - - - -
c) Forward 3.836 - 949 -
d) Futures - - - -
e) Altri - - - -
4. Merci - - - -
5. Altri sottostanti - - - -
Totale 3.836 - 949 -
75
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotto
Portafogli/Tipologie derivati Fair value positivo
31.12.2017 31.12.2016
Over the
counter
Controparti
centrali
Over the
counter
Controparti
centrali
A. Portafoglio di negoziazione di
vigilanza
50 - 8 -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward 50 - 8 -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
B. Portafoglio bancario – di copertura - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
C. Portafoglio bancario – Altri derivati - - - -
a) Opzioni - - - -
b) Interest rate swap - - - -
c) Cross currency swap - - - -
d) Equity swap - - - -
e) Forward - - - -
f) Futures - - - -
g) Altri - - - -
Totale 50 - 8 -
76
A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali,
fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Governi
e
Banche
centrali
Altri
enti
pubblici
Banche Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese
non
finanziarie
Altri
soggetti
1) Titoli di debito e tassi
d’interesse
- Valore nozionale - - - - - - -
- Fair value positivo - - - - - - -
- Fair value negativo - - - - - - -
- Esposizione futura - - - - - - -
2) Titoli di capitale e indici
azionari
- Valore nozionale - - - - - - -
- Fair value positivo - - - - - - -
- Fair value negativo - - - - - - -
- Esposizione futura - - - - - - -
3) Valute e oro
- Valore nozionale - - 3.836 - - - -
- Fair value positivo - - 50 - - - -
- Fair value negativo - - - - - - -
- Esposizione futura - - 38 - - - -
4) Altri valori
- Valore nozionale - - - - - - -
- Fair value positivo - - - - - - -
- Fair value negativo - - - - - - -
- Esposizione futura - - - - - - -
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua Fino a 1
anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5
anni
Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 3.836 - - 3.836
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi
d’interesse
- - - -
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici
azionari
- - - -
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 3.836 - - 3.836
A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
B. Portafoglio bancario - - - -
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi
d’interesse
- - - -
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici
azionari
- - - -
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - -
B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -
Totale 31.12.2017 3.836 - - 3.836
Totale 31.12.2016 949 - - 949
77
Sezione 3
RISCHIO DI LIQUIDITA’
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
L’esposizione al rischio di liquidità - che si sostanzia nel rischio di inadempimento ai propri impegni di
pagamento per l'incapacità sia di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk) sia di smobilizzare i
propri attivi (market liquidity risk) - è risultata essere marginale per la Banca in ragione della natura
dell’attività svolta e della tipologia dei servizi prestati. Banca Albertini Syz, infatti, non eroga finanziamenti
e non effettua raccolta fatta eccezione per le disponibilità liquide non investite in strumenti finanziari da
parte della clientela o del servizio di gestione. Allo scopo di garantire un adeguato livello di liquidità, il
Consiglio di Amministrazione ha previsto idonee regole per l’impiego di tale raccolta in depositi a vista
(almeno il 40%) presso Banca d’Italia o selezionati istituti di credito, in titoli di stato europei a breve
scadenza ovvero limitatamente alla provvista in divise diverse dall’euro in titoli di stato in cui tale valuta
ha corso legale. La Banca si è, inoltre, dotata di una procedura di monitoraggio della liquidità di proprietà
che prevede un controllo di secondo livello, in capo alla Funzione di Risk Management, finalizzato a
valutare la coerenza tra la liquidità disponibile ed il totale degli assets della Banca risultanti dalle evidenze
contabili.
Non sono, infine, presenti attività finanziarie che hanno formato oggetto di operazioni di cartolarizzazione
né sono stati sottoscritti titoli ABS.
78
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività
finanziarie
Valuta di denominazione: EURO
Voci/Scaglioni temporali A vista Da
oltre
1
giorno
a 7
giorni
Da
oltre 7
giorni
a 15
giorni
Da
oltre
15
giorni
a 1
mese
Da
oltre
1
mese
fino a
3
mesi
Da
oltre 3
mesi
fino a
6 mesi
Da
oltre 6
mesi
fino a
1 anno
Da
oltre 1
anno
fino a
5 anni
Oltre
5
anni
Indet.
Attività per cassa 149.342 - 17.500 5 10 10.151 24.212 16.898 2.101 2.323
A.1 Titoli di Stato - - - - - 10.120 24.146 12.000 - -
A.2 Altri titoli di debito 900 - - 5 10 31 66 4.898 2.101 -
A.3 Quote di OICR 3.372 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 145.070 - 17.500 - - - - - - 2.323
- Banche 144.617 - 17.500 - - - - - - 2.323
- Clientela 453 - - - - - - - - -
Passività per cassa 219.121 - - 1.190 9.598 2.032 - - - -
B.1 Depositi e conti
correnti
210.081 - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - -
- Clientela 210.081 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività 9.040 - - 1.190 9.598 2.032 - - - -
Operazioni “fuori
bilancio”
- - - - 3.836 . - - - -
C.1 Derivati finanziari
con scambio di
capitale
- - - - 3.836 . - - - -
- Posizioni lunghe - - - - 3.836 - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e
finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni
irrevocabili a
erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie
finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 Garanzie
finanziarie ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi
con scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi
senza scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
79
Valuta di denominazione: Altre valute
Voci/Scaglioni temporali A vista Da
oltre
1
giorno
a 7
giorni
Da
oltre
7
giorni
a 15
giorni
Da
oltre
15
giorni
a 1
mese
Da
oltre
1
mese
fino a
3
mesi
Da
oltre
3
mesi
fino
a 6
mesi
Da
oltre
6
mesi
fino
a 1
anno
Da
oltre
1
anno
fino
a 5
anni
Oltre
5
anni
Indet.
Attività per cassa 14.705 - 3.224 419 3 630 210 16 - -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - 3.224 419 3 630 210 16 - -
A.3 Quote di OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 14.705 - - - - - - - - -
- Banche 14.535 - - - - - - - - -
- Clientela 170 - - - - - - - - -
Passività per cassa 12.604 - - - - - - - - -
B.1 Depositi e conti correnti 12.604 - - - - - - - - -
- Banche 3.786 - - - - - - - - -
- Clientela 8.818 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
Operazioni “fuori bilancio” - - - - 3.836 - - - - -
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- - - 3.836 - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - 3.836 - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio
di capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
80
Sezione 4
RISCHI OPERATIVI
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite finanziarie a causa di inadeguati processi
interni, di errori umani, di carenze nei sistemi informatici, della mancata osservazione di disposizioni
normative oppure di eventi esogeni.
La valutazione dell’esposizione ai rischi derivanti da sicurezza sul posto di lavoro è stata effettuata
mediante il supporto fornito da una società di consulenza specializzata su tale tematica.
La valutazione dell’esposizione ai rischi relativi alla sicurezza informatica dei dati e sistemi informativi è
stata effettuata mediante un’apposita metodologia che prevede le seguenti fasi:
la classificazione delle risorse ICT in termini di rischio informatico;
la valutazione del rischio potenziale cui sono esposte le risorse informatiche esaminate;
l’individuazione e la valutazione del livello di protezione fornito dalle misure di attenuazione
idonee a contenere il rischio potenziale;
la determinazione del rischio residuo;
la definizione delle misure alternative o ulteriori di trattamento del rischio.
La valutazione dell’esposizione alle altre fattispecie di rischi operativi, è stata effettuata mediante la
definizione delle categorie di rischi operativi cui la Società è esposta (rapporti di lavoro, compliance, altri
rischi operativi) e la individuazione dei processi aziendali interessati dagli eventi di rischio. L’esposizione
alle singole categorie di rischio è misurata qualitativamente in funzione dell’impatto potenziale valutato
sulla base delle aree aziendali interessate e dei potenziali impatti negativi e della frequenza del potenziale
evento di rischio.
Alla luce degli esiti, aggiornate con periodicità annuale nell’ambito del Processo Icaap, sono individuate, in
base al livello di criticità rilevato, le misure da adottarsi per garantire un adeguato presidio ed è definito
un programma di attuazione.
Le risultanze, esposte nel resoconto ed approvate dal Consiglio di Amministrazione, evidenziano
un’esposizione elevata ai rischi operativi efficacemente mitigata dai presidi organizzativi e di controllo in
essere.
Con riferimento a tale fattispecie di rischi i presidi organizzativi sono costituiti, in via generale, da:
− Poteri di firma interni e verso terzi;
− Manuale delle Procedure Interne;
− Regolamenti interni;
− Codice Etico;
− Codice di Comportamento.
I presidi di controllo sono riconducibili, invece, al sistema dei controlli interni all’interno del quale diverse
strutture organizzative rivestono un ruolo fondamentale:
- Funzione Organizzazione, che definisce e formalizza le procedure interne, al fine di massimizzare
l’efficienza aziendale complessiva e garantire un adeguato livello di controllo dell’operatività;
- Comitato Sicurezza Informatica che costituisce l’organo aziendale deputato alla gestione della
sicurezza informatica.
- Responsabile Sicurezza Informatica, la figura preposta a mettere in atto le strategie relative alla
sicurezza informatica definendo le soluzioni tecniche, nel rispetto delle direttive impartite dal
Comitato di Sicurezza Informatica e attuando opportune politiche di sicurezza dei sistemi ICT;
- Ufficio Information Technology, che si occupa di garantire un costante livello di servizio e di
sicurezza per quanto riguarda le infrastrutture di rete, gli apparati hardware, il software
distribuito, il software relativo al principale sistema informativo aziendale, i sistemi di protezione
e autorizzazione;
- Funzione di Compliance con lo specifico compito di identificare, valutare e gestire il rischio di non
conformità alle norme;
- Funzione Antiriciclaggio con lo specifico compito di identificare, valutare e gestire il rischio di
riciclaggio;
- Funzione di Risk Management che effettua un’attività di monitoraggio con particolare riferimento
ai profili di rischio derivanti da carenze nel trattamento delle operazioni o nella gestione dei
processi;
81
- Funzione Internal Audit, che verifica il puntuale rispetto delle procedure interne da parte delle
diverse strutture della Banca evidenziando eventuali anomalie o criticità con l’obiettivo di valutare
la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni.
Per quanto attiene ai rischi derivanti da sicurezza sul posto di lavoro dall’attività di valutazione effettuata
dalla società di consulenza specializzata emerge un livello di criticità bassa.
Con riferimento ai rischi relativi alla sicurezza informatica dei dati e sistemi informativi dall’attività di
valutazione effettuata è emerso come il livello di rischio residuo si colloca tra i valori Basso e Medio
consentendo di affermare che il patrimonio tecnologico/applicativo della Banca risulta sufficientemente
protetto.
Dal punto di vista operativo, si è provveduto a ridondare tutti gli apparati informatici critici, ad effettuare
copie regolari di sicurezza dei dati, a definire procedure organizzative specifiche per gestire l’impossibilità
ad operare di una o più filiali.
La Banca è, infine, dotata di siti di elaborazione alternativi a quello di produzione per tutte le procedure
ritenute critiche e il piano di Disaster Recovery e Business Continuity, viene in via continuativa testato,
aggiornato e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Nel 2017 gli errori imputabili ai rischi operativi non hanno comportato complessivamente delle perdite.
82
INFORMATIVA AL PUBBLICO
Si rende noto che le informazioni riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le
caratteristiche dei sistemi preposti all’identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi
verranno pubblicate sul sito internet della Banca all’indirizzo www.albertinisyz.it, nella sezione
“Informativa al pubblico - mifid”.
INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO
In data 17/6/2014 la Banca d’Italia ha pubblicato il 4° aggiornamento alla Circolare n. 285 inserendo, in
particolar modo, un nuovo capitolo che recepisce nell’ordinamento italiano la disciplina dell’informativa al
pubblico Stato per Stato introdotta con l’art. 89 della direttiva 2013/36/UE (“CRD IV”), volta a garantire
una maggiore trasparenza riguardo alle attività delle banche.
In particolare, è richiesto agli enti di pubblicare annualmente e con riferimento a ciascuno Stato ove sono
insediati dati relativi a:
- Denominazione e natura dell’attività
- Fatturato
- Numero di dipendenti
- Utile o perdita prima delle imposte
- Imposte sull’utile o sulla perdita
- Contributi pubblici ricevuti
che trovano formalizzazione nella tavola di seguito esposta.
Tipologia informazione Dati
Denominazione delle società insediate Banca Albertini Syz S.p.A.
Natura dell’attività Gestioni patrimoniali, intermediazione al dettaglio,
custodia e amministrazione di strumenti finanziari
per conto dei clienti.
Fatturato (1)
16.703
Numero di dipendenti su base equivalente a tempo
pieno (2)
59
Utile o perdita prima delle imposte (3)
3.778
Imposte sull’utile o sulla perdita (4)
(1.471)
Contributi pubblici ricevuti (5)
-
Note
(1) Per “fatturato” è da intendersi il margine di intermediazione di cui alla voce 120 del conto
economico. (cfr la Circolare n. 262)
(2) Per “Numero di dipendenti su base equivalente a tempo pieno” è inteso il rapporto tra il monte ore
lavorato complessivamente da tutti i dipendenti, esclusi gli straordinari, e il totale annuo previsto
contrattualmente per un dipendente assunto a tempo pieno.
(3) Per “Utile o perdita prima delle imposte” è da intendersi la somma delle voci 250 e 280
(quest’ultima al lordo delle imposte) del conto economico di cui alla Circolare n. 262 (1).
(4) Per “Imposte sull’utile o sulla perdita” sono da intendersi la somma delle imposte di cui alla voce
260 del conto economico di cui alla Circolare n. 262 e delle imposte sul reddito relative ai gruppi
di attività in via di dismissione (2).
(5) Nella voce “Contributi pubblici ricevuti” devono essere indicati i contributi ricevuti direttamente
dalle amministrazioni pubbliche.
83
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
Sezione 1
IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA
A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Nella gestione del patrimonio la Banca segue un approccio basato sui seguenti principi fondamentali:
il patrimonio è considerato il primo presidio a fronte dei rischi connessi con l’attività bancaria;
una adeguata patrimonializzazione consente di mantenere autonomia imprenditoriale e di mantenere
la stabilità della Banca.
Banca Albertini Syz utilizza, quale nozione di patrimonio, la definizione di “Mezzi Propri” contenuta nelle
norme di Vigilanza.
Alla data di riferimento il patrimonio della Banca è costituito dal capitale sociale, dalle riserve e dall’utile
del periodo.
L’adeguatezza del patrimonio è oggetto di costante monitoraggio sia nella fase di pianificazione
(approvazione del budget e del Piano strategico triennale) sia nella fase di monitoraggio e
rendicontazione, i cui momenti risultano pertanto strettamente connessi.
E’, inoltre, oggetto di monitoraggio in via continuativa - da parte delle Funzione preposta alle segnalazioni
di vigilanza e della Funzione di Risk Management - il rispetto dei valori di capitale minimo regolamentare,
definiti e determinati nei requisiti patrimoniali minimali a fronte dei rischi cui la Banca risulta esposta.
Le risultanze dei citati controlli sono periodicamente sottoposte all’esame del Consiglio di
Amministrazione.
84
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci/Valori 31.12.2017 31.12.2016
1. Capitale 10.000 10.000
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve
- di utili 10.660 9.898
a) legale 2.126 2.053
b) statutaria - -
c) azioni proprie - -
d) altre 8.534 7.845
- altre 743 743
4. Strumenti di capitale - -
5. (Azioni proprie) - -
6. Riserve da valutazione (185) (154)
- Attività finanziarie disponibili per la vendita - -
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura di flussi finanziari - -
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Utili (Perdite) attuariali relativi a piani
previdenziali a benefici definiti
(185)
(154)
- Quote delle riserve da valutazione relative
alle partecipate valutate al patrimonio netto
- -
- Leggi speciali di rivalutazione - -
7. Utile (perdita) d’esercizio 2.306 1.462
Totale 23.524 21.949
B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue
1. Esistenze iniziali (154)
2. Variazioni positive 12
2.1 Utili dovuti a modifiche del tasso di sconto
2.2 Altri utili attuariali
2.3 Altre variazioni 12
3. Variazioni negative (43)
3.1 Perdite dovute a modifiche del tasso di sconto
3.2 Altre perdite attuariali
3.3 Altre variazioni (43)
4. Rimanenze finali (185)
85
Sezione 2
I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA
2.1 Fondi propri
A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
I Fondi Propri ed i coefficienti patrimoniali sono periodicamente segnalati alla Banca d’Italia e sono
calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determinati con l’applicazione dei
principi contabili utilizzati per il bilancio individuale.
Il 1° gennaio 2014 sono entrati in vigore i nuovi standard normativi, definiti dal Comitato di Basilea, per la
vigilanza bancaria (Basilea III). Tali novità sono contenute nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella
Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) del 26 giugno 2013. Al fine di rendere applicabili tali disposizioni, Banca
D’Italia ha introdotto due provvedimenti regolamentari per adeguare la normativa interna alle novità
intervenute nel quadro regolamentare internazionale (circolare 285 e circolare 286 del dicembre 2013).
1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)
Il Patrimonio di base è costituito dal Capitale Sociale, dalle altre riserve, dall’utile del periodo al netto degli
elementi negativi quali l’avviamento, le immobilizzazioni immateriali e prudenzialmente decurtato
dell’importo relativo alla distribuzione degli utili.
2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
La Banca non presenta elementi che rientrano nella definizione di Patrimonio supplementare.
3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)
La Società non ha strumenti che rientrano nell’ambito del Patrimonio di terzo livello.
86
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
31.12.2017 31.12.2016
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 –
CET1) prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
19.044 17.542
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) - -
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti
del regime transitorio (A +/- B)
19.044 17.542
D. Elementi da dedurre dal CET1 - -
E. Regime transitorio – Impatto su CET1 (+/-) - -
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity
Tier 1 – CET1) (C –D +/- E)
19.044 17.542
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del
regime transitorio
- -
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall’AT1 - -
I. Regime transitorio – Impatto su AT1 (+/-) - -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1
– AT1) (G –H +/- I)
- -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2) al lordo degli elementi
da dedurre e degli effetti del regime transitorio
- -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio – Impatto su T2 (+/-) - -
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2) (M – N +/- O) - -
Q. Totale fondi propri (F+L+P) 19.044 17.542
87
2.2 Adeguatezza patrimoniale
A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
La valutazione dell’adeguatezza patrimoniale della Banca è effettuata verificando – sia in ottica consuntiva sia
in ottica prospettica sulla base dei dati contenuti nel Budget previsionale e nel Piano Strategico - il grado di
capienza del patrimonio di vigilanza rispetto al patrimonio assorbito a fronte dei rischi cui la società è
esposta, espresso nei requisiti patrimoniali regolamentari, aumentato del capitale a rischio derivante
dall’effettuazione delle prove di stress.
B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO 205.495 229.154 41.871 20.221
A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI
CONTROPARTE
205.495 229.154 41.871 20.221
1. Metodologia standardizzata
2. Metodologia basata sui rating
interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI
VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di
controparte
3.350 1.618
B.2 Rischio di aggiustamento della
valutazione del credito
- -
B.3 Rischio di regolamento - -
B.4 Rischio di mercato 2.302 1.005
1. Metodologia standard 2.302 1.005
2. Modelli interni - -
3. Rischio di
concentrazione
- -
B.5 Rischio operativo 3.211 3.514
1. Metodo base 3.211 3.514
2. Metodo
standardizzato
- -
3. Metodo avanzato - -
B.6 Altri elementi di calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 8.863 6.137
C. ATTIVITA’ DI RISCHIO E
COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 110.783 76.714
C.2 Capitale primario di classe 1 /
Attività di rischio ponderate
(CET1 capital ratio)
17,19 22,87
C.3 Capitale di classe 1 / Attività
di rischio ponderate (Tier 1
capital ratio)
17,19 22,87
C.4 Totale fondi propri / Attività
di rischio ponderate (Total
capital ratio)
17,19 22,87
I requisiti patrimoniali esposti nella tabella sono calcolati come attività ponderate per il rischio secondo la
normativa prudenziale vigente. Si rammenta tuttavia che la Banca è soggetta ad un requisito minimo di
capitale pari a 10.000.000 di euro e pertanto quest’ultimo valore va considerato quale requisito patrimoniale
minimo prudenziale.
88
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Nella tabella sono riportati gli importi (in migliaia di Euro) relativi agli emolumenti corrisposti agli
Amministratori, ai Sindaci, al Direttore Centrale Operativo e al Condirettore Centrale della Banca.
Amministratori e Sindaci 1.927
Dirigenti 781
Totale 2.708
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Sulla base delle indicazioni previste dallo IAS 24, la Banca ha provveduto ad individuare le persone fisiche e
giuridiche che sono parti correlate, tenendo in considerazione la struttura organizzativa e le regole di
governance della società.
Nel seguente paragrafo si forniscono le informazioni integrative sulle operazioni e le relazioni che
intercorrono con le Parti Correlate necessarie per la comprensione dei loro potenziali effetti sul bilancio.
In conformità a quanto indicato dallo IAS 24, le informazioni sono riportate distintamente per categorie di
Parti Correlate come segue:
a) Società Controllante
Financiéré Syz
b) Società Controllate
La Banca non detiene società controllate.
c) Esponenti aziendali
Rientrano in questa definizione gli Amministratori, i Sindaci, il Direttore Centrale Operativo, il Condirettore
Centrale, il Responsabile della funzione Internal Audit, il Responsabile della funzione Compliance e della
funzione di Risk Management.
d) Altre Parti Correlate
In questa categoria sono ricondotti i familiari stretti dei soggetti di cui al punto c) precedente e società agli
stessi riconducibili ai sensi dell’art. 136 TUB.
INFORMAZIONI QUALITATIVE
Tipologie di operazioni con esponenti aziendali, soggetti ad essi riconducibili e altre parti correlate
Banca Albertini Syz, nell’ambito della propria attività istituzionale di prestazione di servizi di investimento,
intrattiene rapporti con altre parti correlate e, specificatamente, con i soggetti aventi funzione di
amministrazione, direzione e controllo, con i loro stretti familiari e con società da questi possedute o
amministrate.
In particolare trova applicazione la procedura prevista dall’art. 136 del Testo Unico Bancario, la quale richiede
la previa deliberazione dell’organo amministrativo presa all’unanimità, il voto favorevole di tutti i componenti
del Collegio Sindacale e della controllante.
Poiché, in tutti i casi, le condizioni praticate non si discostano da quelle applicate alla clientela o presenti sul
mercato, l’interesse della società nel compimento delle operazioni è esclusivamente legato alla realizzazione
di opportunità economiche.
89
INFORMAZIONI QUANTITATIVE
Nella tabella che segue vengono riportati i rapporti in essere al 31.12.2016 con le parti correlate.
Crediti Debiti Garanzie Raccolta
amministrata
Raccolta
Gestita
Commissioni
attive/altri
ricavi
Commissioni
passive/altri
costi
a) Società
Controllante
- 6.946 - - - - -
b) Società
Controllate
- - - - - - -
c) Esponenti
aziendali
- 887 - (159) (145) 41 -
d) Altre parti
correlate
440 5.136 - (6.905) 6.031 798 242
Totale 440 12.969 - 7.064 5.885 839 242
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE
La Società non è tenuta ad applicare il principio contabile IFRS 8.
Il Legale Rappresentante
Consiglio di Amministrazione (dal 28/04/2016)
Presidente Eric Syz
Vice Presidente Riccardo Zingales
Amministratore Delegato Alberto Albertini
Consiglieri Ernesto Marelli
Tiziana Buoso *
Annunziata Melaccio
Alfredo Piacentini
Antonio Pironti **
Ciro Vinciguerra
Collegio Sindacale
Presidente Franco Fondi
Sindaci Effettivi Paolo Maria Mori
Gianluigi Rossi
Sindaci Supplenti Adriano Propersi
Ennio Franzoia
Direzione
Direttore Centrale Gian Carlo Grassini
Condirettore Centrale Giovanni Cesarini
Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers
Azionisti Financière Syz SA
Alberto Albertini
*(Dal 14/12/2016)
**(Dal 19/12/2017)
BANCA ALBERTINI SYZ S.p.A.
Via Borgonuovo 14 20121 Milano
Telefono +39 02 30306.1 Fax +39 02 30306.294
e-mail: [email protected]
www.albertinisyz.it