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Bilancio Sociale 2007

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Il Bilancio sociale dell'anno 2007 del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Chieti
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Testi redatti con la collaborazione di:Sandra De Thomasis

Maria PasettiAnna MuscianoFiorella De Luca

Piero TomeoGiuseppe Paglione

Laura Berardi

Coordinamento:Piero Stanchi

Grafica a cura di:Mario D’Amicodatri

Le illustrazioni alle pagine 79, 81, 83, 85, 91 e il disegno di copertina sono gentilmente

concessi dal Centro Diurno dell’U.O.C. di Psichiatria della ASL di Lanciano.

Finito di stampare nel mese di novembre 2008

per i tipi della Casa Editrice éDICOLA - Chieti

BILANCIO SOCIALE 2007

Page 4: Bilancio Sociale 2007

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INDICE

Introduzione 6Nota metodologica 7

1. L’identità1.1 Che cosa sono i CSV 11

I CSV in italia 121.2 Il CSV della provincia di Chieti 14

La storia 14La missione 16I principi etici 18

I portatori di interesse: L’analisi degli stakeholder 191.3 La comunità della provincia di Chieti 22

Popolazione residente 22Le famiglie nella provincia di Chieti 26

1.4 Le Organizzazioni di Volontariato 281.5 Il governo e la struttura 34

Il gestore: CSIAPA 34Il sistema di governo 36La struttura organizzativa 38Le risorse umane 40

1.6 Il sistema di relazioni e la partecipazione a retiRelazioni e collaborazioni a livello locale, nazionale e internazionale 44

2. La dimensione economica2.1 Il sistema di rappresentazione contabile 472.2 La situazione patrimoniale 482.3 La situazione economica 50

Analisi dei proventi 51Analisi degli oneri 51

2.4 Le prospettive future - l’importanza della partecipazione 53

Page 5: Bilancio Sociale 2007

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3. La dimensione socialeIl quadro generale delle attività 61

3.1 Area Promozione 62Attività di promozione del Volontariato 63

Scuola di Volontariato - 3° edizione (2006-2007) 63Scuola di Volontariato - 4° edizione (2007-2008) 67Bandi a Sportello - Sostegno economico diretto ai progetti delle OdV 70

Attività di sviluppo delle reti e delle relazioni 72Sviluppo di reti e relazioni 72

3.2 Area Consulenza 78Accoglienza e supporto tecnico-logistico 78Accoglienza 79Il supporto tecnico logistico 85La Consulenza e altri servizi di assistenza alle OdV 86

La Progettazione sociale 88Sostegno progettualità 88Altri progetti 90

3.3 Area Formazione 95Percorsi ed eventi formativi 96

3.4 Area Informazione 99Supporto alla comunicazione delle OdV 99Comunicazione istituzionale 105Documentazione e informazione 105

4. Gli obiettivi di miglioramentoLe nostre prospettive di miglioramento 107Gli Obiettivi strategici 107Il punto di vista dei lettori 113

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Introduzione«La società civile fa... ma nessuno lo sa...»

«Gli italiani si fidano delle Associazioni di volontariato... più delle istituzioni...ma è un successo che non cambia la società...»

Sono alcune frasi estrapolate da una recentissima ricerca pubblicata a fine set-tembre 2008 che ci dicono come la fiducia di cui è circondato il mondo del vo-lontariato è più istintiva ed affettiva che razionale, forse perché facciamo ancorafatica a trasmettere il nostro vissuto quotidiano in cui cerchiamo di affermarenuovi livelli di solidarietà.

Dotarsi di un Bilancio Sociale, quindi, vuol dire descrivere l’attività svolta, i risul-tati ottenuti, la capacità di dare attuazione alla propria missione, ma anche e so-prattutto essere il più possibile trasparenti e verificabili, il tutto con l’obiettivo dialzare lo sguardo e andare oltre le stesse esperienze positive che abbiamo costruitoin questi anni.

Siamo particolarmente soddisfatti che questa edizione del Bilancio Sociale 2007venga pubblicata contemporaneamente alla Prima edizione del Bilancio Socialedelle sue Organizzazioni di Volontariato della provincia di Chieti inserite nella spe-rimentazione del Progetto di Ricerca - Intervento “Il Bilancio Sociale e di missioneper le Organizzazioni di Volontariato”.

Questo progetto, promosso dalla FIVOL (Fondazione Italiana per il Volontariato),dall’IREF (Istituto di Ricerche Educative e Formative) e dal CSVnet (CoordinamentoNazionale dei Centri di Servizio per il Volontariaato), è nato proprio con lo scopodi promuovere nelle stesse Organizzazioni di volontariato maggiore consapevo-lezza sulla utilità del Bilancio Sociale e di missione e nello stesso tempo diffon-derne l’adozione.

Nel nostro impegno ci aiuta la convinzione che i valori, le radici, la memoria e ipercorsi, attraverso lo strumento dell’associazionismo, possono contribuire allacostruzione di una società più umana e aperta e meno dipendente dalla sfera eco-nomica e dall’interesse particolare.

Ermanno di BonaventuraPresidente del Centro di Servizio per il Volontariato

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Nota metodologicaLa metafora più conosciuta per rappresentare il bilancio sociale è quella dello spec-chio. Rappresentando il bilancio sociale come uno specchio, si vuole evidenziare co-me esso sia uno strumento che porta l’organizzazione a vedere se stessa come un’im-magine riflessa.La metafora dell’immagine riflessa incorpora ed evidenzia gli elementi reputati di-stintivi del bilancio sociale: la capacità di porre in luce se stessi, lo stimolo verso unamaggiore consapevolezza di se stessi, la trasparenza verso l’esterno.Con il Bilancio Sociale, giunto alla sua TERZA edizione, il CSV di Chieti si propone direndicontare l’attività svolta e i risultati ottenuti.Il CSVCH svolge compiti di sostegno e qualificazione delle Organizzazioni di volon-tariato e deve farlo anche rispetto agli aspetti di ordine amministrativo-gestionale.Partendo da quella che è la missione dei Centri di servizio, dettata dall’art.15 dellaLegge quadro sul volontariato, il CSVCH già da qualche anno ha proposto iniziativevolte a supportare le Organizzazioni di Volontariato nei loro processi di rendicon-tazione.La volontà del CSVCH è di adoperarsi direttamente per l’adozione di questo parti-colare strumento che è, al tempo stesso, di rendicontazione, di gestione e di comu-nicazione.

Il Bilancio sociale per rendicontare. Il CSVCH si propone, attraverso questo stru-mento, di “dare conto” agli interlocutori più rilevanti e vicini (collaboratori, di-pendenti, volontari, altri interlocutori esterni rilevanti) della propria missione edella capacità di darvi attuazione.Il Bilancio sociale per gestire. Il CSVCH, attraverso il Bs, intende migliorare lapropria gestione.Il Bilancio sociale per comunicare. Il CSVCH ha concepito questo strumento percomunicare anche con gli interlocutori più lontani.

In sintesi le funzioni del Bilancio sociale sono:

AccountabilityIl Bs per rendere visibile ai portatori di interesse più vicini (in-terni o esterni) “chi siamo, cosa facciamo e come lo facciamo”

Management Il Bs per migliorare la gestione e modificare la strategia

GovernanceIl Bs per comunicare con i portatori di interesse più lontani, per go-vernare e valorizzare le relazioni con tutti gli stakeholder

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Nota metodologica

I Modelli di riferimento adottati per la elaborazione del documento sono:• Sustainability Reporting Guidelines, elaborato dal GRI (Global Reporting Ini-tiative) nel 2001. Delle tre dimensioni della sostenibilità (sociale, economica edambientale) si trascura quella ambientale perché poco significativa rispetto allepeculiarità dell’attività svolta dall’organizzazione;• Modello GBS “Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione delBilancio Sociale” (2001). Si è scelto di non adottare l’analisi della produzione e di-stribuzione del valore aggiunto in quanto ritenuta poco significativa rispetto al-le peculiarità dell’attività svolta dall’organizzazione;• Relazione economica e sociale, la rappresentazione dei risultati nelle aziendenon profit, in Michele A. Rea “Rendicontazione e controllo economico e sociale”,Giappichelli, Torino 2004;• Raccomandazione n. 7 della Commissione Aziende non profit del CNDC elabo-rata nell’ottobre 2004 su “Il Bilancio Sociale nelle aziende non profit: principi ge-nerali e linee guida per la sua adozione”;• Linee guida per la elaborazione di un Bilancio Sociale per i Centri di Servizio peril Volontariato elaborate da CSV.net nel 2004;• Guida operativa per la redazione del Bilancio sociale dei CSV elaborata dal Grup-po Nazionale “Rendicontazione, Bilancio Sociale e Valutazione” di CSV.net nel2006;• Verso il Bilancio Sociale anno 2005, elaborato da Laura Berardi con la supervi-sione scientifica del prof. Michele Rea, Università G. d’Annunzio - Chieti 2006.

ACRONIMI

BS Bilancio sociale

CSVCH - csvch Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Chieti

ODV Organizzazioni di volontariato

CSV - csv Centri di Servizio per il Volontariato

Co.Ge. Comitati di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato

CSV.net Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato

ONP Organizzazioni Non Profit

FSV Fondo Speciale per il Volontariato

RRV Registro Regionale per il Volontariato

CSIAPA Associazione Centro Solidarietà Incontro Ascolto e Prima Accoglienza

SP Stato patrimoniale

RG Rendiconto gestionale

Tabella 1:Acronimi

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Nota metodologica

Per la costruzione ed elaborazione del Bs del CSVCH è stato creato un gruppo dilavoro costituito da operatori del centro.Al gruppo operativo ristretto hanno partecipato:

• Sandra De Thomasis (direttore CSVCH);• Piero Stanchi (collaboratore CSVCH – coordinatore Bilancio Sociale);• Maria Pasetti (collaboratore CSVCH – accoglienza sportello di Lanciano);• Anna Musciano (collaboratore CSVCH – accoglienza sportello di Ortona);• Fiorella De Luca (collaboratore CSVCH – accoglienza sportello di Chieti).

La metodologia seguita è basata sulla partecipazione costante di tutti i collabora-tori del CSVCH, ciascuno per la parte di sua competenza. Della grafica, della pub-blicazione e diffusione del documento si è occupato Mario D’Amicodatri,webmaster e grafico del CSVCH.Il Bs finale è stato approvato dal Consiglio dIrettivo del CSVCH.Il documento viene reso disponibile sul sito web del CSV: www.csvch.orgRispetto all’edizione precedente sono state effettuate alcune modifiche:

• Sono stati introdotti alcuni indicatori di sostenibilità;• il documento è costituito da un numero di pagine inferiori rispetto al prece-

dente.

Il documento si articola in quattro parti (fig.1):

• l’Identità che contiene la dichiarazione di missione, lo stile etico ed il profiloorganizzativo del CSVCH;

• la Dimensione economica che rende conto degli aspetti economici dell’operatodel CSVCH;

• la Dimensione sociale che rende conto degli aspetti sociali dell’operato delCSVCH;

• gli Obiettivi di miglioramento che descrivono gli aspetti qualificanti del pro-gramma economico e sociale del CSVCH per il 2008.

Art.15 L.266/91Storia

MissioneI portatori di interesseIl sistema di governoLe reti e le relazioni

Programmaeconomico-sociale 2008

Area PromozioneArea ConsulenzaArea FormazioneArea Informazione

Bilancio economicoAnalisi degli oneri

e dei proventiAttività e bisogni

Figura 1:Articolazione del documento

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1.1 Che cosa sono i CSVI CSV sono previsti dall’articolo 15 della legge 266/1991 (Legge quadro sul volonta-riato) e vengono finanziati attraverso un Fondo Speciale Regionale alimentato dalleFondazioni di origine bancaria che destinano a tale fondo un quindicesimo deiloro proventi, al netto delle spese di funzionamento.

Art. 15 L. 266/91 - (Fondi speciali presso le regioni)“Gli enti di cui all' articolo 12, comma 1, del decreto legislativo 20 novembre 1990,n. 356 (le fondazioni di origine bancaria), devono prevedere nei propri statuti cheuna quota non inferiore ad un quindicesimo dei propri proventi, al netto dellespese di funzionamento e dell'accantonamento di cui alla lettera d) del comma 1dello stesso articolo 12, venga destinata alla costituzione di fondi speciali presso leregioni al fine di istituire, per il tramite degli enti locali, centri di servizio a di-sposizione delle organizzazioni di volontariato, e da queste gestiti, con la fun-zione di sostenerne e qualificarne l'attività.”

1. L’IDENTITÀ

NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER I CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO

Legge Quadro 11 agosto 1991, n. 266

La Legge Quadro sul Volontariato prevede l’istituzione dei Centri di Servizio a li-vello nazionale attraverso la creazione, in ogni regione, di Fondi Speciali per ilVolontariato gestiti da Comitati di Gestione.

Decreto Ministeriale 21 novembre 1991

Si tratta della legge relativa alle Modalità per la costituzione dei fondi speciali peril volontariato presso le regioni. Prevede le modalità di costituzione del FondoSpeciale regionale ed i compiti dei Comitati di Gestione.

Decreto Ministeriale 8 ottobre 1997

Legge relativa alle Modalità per la costituzione dei fondi speciali per il volonta-riato presso le regioni. Riprende il contenuto del D.M. precedente e costituisceil riferimento principale per le aree di attività in cui sono chiamati ad operare iCentri di Servizio.

Atto di indirizzo del Ministro Visco del 19 aprile 2001

Il documento prevede il dimezzamento delle erogazioni delle Fondazioni ex ban-carie a favore dei Fondi Regionali per il Volontariato.

Tabella 2: Normativa di riferimento

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L’identità

L’Atto di indirizzo del Ministro Visco ha avuto delle conseguenze critiche per i CSVd’Italia e in particolare per quelli di piccole dimensioni economiche. L’Atto infattistabiliva che le Fondazioni ex-bancarie diminuissero del 50% le loro erogazioni alFondo Speciale Regionale, dimezzando così i fondi destinati al finanziamento deiCSV. Per questo motivo il Coordinamento dei CSV ed altri esponenti del Terzo Set-tore hanno fatto ricorso al TAR del Lazio chiedendo la sospensione dell’efficacia deldocumento.In un primo momento il TAR ha rigettato il ricorso, motivo per cui si è fatto ri-corso in secondo grado al Consiglio di Stato.In attesa della sentenza del TAR e, successivamente, di quella del Consiglio di Stato,i fondi destinati ai CSV sono stati ridimensionati al 50% dell’1/15, mentre il restante50% è stato temporaneamente accantonato in un fondo indisponibile.Solo negli ultimi anni si è giunti ad una svolta per merito di un accordo direttotra mondo del Volontariato e Fondazioni di origine ex-bancarie che hanno volutoin questo modo superare l’empasse giudiziaria.Infatti, in base al protocollo di intesa si stabilisce che il fondo accumulato neglianni 2001-2005 venga destinato al Progetto Sud. A partire dal 2006 il 50% del 1/15 verrà destinato al mondo del volontariato con leseguenti modalità: 20% Progetto Sud, 10% CSV e 20% fondo di perequazione.Con la firma del protocollo di intesa, tutti i ricorsi legali vengono fatti decadere.Inoltre, la grande novità è costituita proprio dalla creazione del fondo di pere-quazione, creato per cercare di superare le disparità esistenti a livello nazionaletra i diversi CSV.A beneficiare del fondo di perequazione saranno proprio i CSV di più piccole di-mensioni, per cui è anche auspicabile che il CSV della provincia di Chieti sia unodei beneficiari (Fig. 2).

I CSV IN ITALIAI Centri di servizio per il volontariato previsti dalla legge 266/91, oggi sono 77 esono presenti in tutte le province italiane, tranne Bolzano. I CSV sono costituiti dalvolontariato, e forniscono i propri servizi a tutte le organizzazioni di volontariato.Si tratta di una rete di 77 CSV (65 provinciali, 8 regionali, 2 inter-provinciali, 2 sub-provinciali) con circa 400 punti di incontro e servizio, con locali ed attrezzature,diffusi su tutte le province italiane (tranne Bolzano) uno ogni 100 OdV e ogni150.000 abitanti. Una rete partecipata con 8.600 associazioni di volontariato sociedi cui in parte reti a propria volta costituite da associazioni di volontariato.

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L’identità

Figura 2: Suddivisione fondi per il volontariato

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L’identità

1.2 Il CSV della provincia di ChietiLA STORIAIl nostro Centro di Servizio nasce formalmente il 1 giugno 1999 con delibera delComitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato della Regione Abruzzo.La decisione, da parte del nostro Presidente (Ermanno di Bonaventura), di parte-cipare al Bando per la costituzione del CSV di Chieti (Bura n.11 del 26.06.1998) nascedalla constatazione che in Abruzzo c’era la volontà di costituire solo tre centri diservizio per le province di L’Aquila, Pescara e Teramo. Il CSV di Pescara avrebbe in-cluso anche tutto il territorio della provincia di Chieti configurandosi come CSVinter-provinciale. Chieti Sarebbe stato l’unico capoluogo di provincia della regionea non avere il proprio CSV e questa scelta avrebbe, in qualche modo, penalizzatola nostra provincia. E’ questo uno dei motivi che ha determinato la scelta del “Cen-tro Solidarietà Incontro Ascolto e Prima Accoglienza” di partecipare al bando.Il CSVCH rappresenta dunque una delle attività di un’associazione di volontariatopura, il CSIAPA. Solidarietà, Incontro, Ascolto e Accoglienza sono le parole chiavee i principi che la contraddistinguono. Il CSIAPA è una associazione che si rivolge alla “persona” e non all’utente. Il CSVCH non è espressione diretta del volontariato locale in quanto è gestito daun’unica associazione e questo crea una profonda differenza con gli altri CSV ita-liani. Ma la rappresentanza del volontariato locale è ugualmente garantita dal col-legamento costante che il CSVCH realizza con tutte le associazioni del territorioprovinciale.Fin dalla sua nascita, si stabilisce che fanno capo ad Ermanno sia il ruolo del Pre-sidente che quello del Direttore. Fin dalla elaborazione del progetto CSVCH LucaDi Iorio, consulente dell’associazione, assume di fatto un ruolo di impulso e di in-dirizzo. Il Comitato Direttivo era composto da Ermanno Di Bonaventura, AntonioDi Paolo, Michele Corsini, Antonio Mastrogiuseppe (già membri del Direttivo delCSIAPA.) e dal prof. Isidoro Franco Mariani, membro del Comitato di Gestione delFondo Speciale per il Volontariato.Lo sforzo iniziale è stato quello di far conoscere il Centro di Servizio e la sua fun-zione alle associazioni di volontariato del nostro territorio di riferimento e strut-turare l’organizzazione per offrire le attività istituzionali di consulenza, assistenza,supporto logistico, documentazione e informazione. Oltre a costituire una rete in-formativa attraverso le organizzazioni di volontariato conosciute, abbiamo sceltodi utilizzare strumenti più idonei a raggiungere contemporaneamente un maggiornumero di associazioni e persone deliberando l’apertura di sportelli periferici aLanciano, Ortona e Guardiagrele e realizzando il sito web: www.csvch.org e la pub-blicazione del periodico “La Rete della Solidarietà” distribuito, gratuitamente, nelleedicole di tutta la provincia.Il collegamento con gli altri Centri di Servizio, sia regionali che nazionali, ha con-tribuito alla nostra formazione e a migliorare la qualità della nostra attività.

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L’identità

EVENTI SIGNIFICATIVI

Gennaio 1988 Nascita dell’Associazione CSIAPA (ente gestore del CSVCH)

Marzo 1994 Iscrizione al Registro Regionale del Volontariato dell’Associazione CSIAPA

Gennaio 1995L’associazione adotta il nuovo statuto, sottoscritto da 35 aderenti all’organizzazionedi volontariato.

Giugno 1998Emissione del Bando per la costituzione di un Centro di servizio per la Provinciadi Chieti

Agosto 1998 Partecipazione al Bando

Giugno 1999 Nascita formale del CSVCH

Gennaio 2000 Inizio attività del CSVCH

Settembre 2003 Nomina del primo Direttore del CSV (Sandra De Thomasis)

Aprile 2003 Nascita dello sportello di Lanciano

Dicembre 2003Collaborazione ARCI (gestione Servizio Volontariato Europeo presso nostra sededi Chieti)

Ottobre 2004 Nascita dello sportello di Ortona

Novembre 2001 Registrazione Tribunale di Chieti della rivista “La rete della solidarietà”

Gennaio 2002 Nascita del Sito www.csvch.org

Febbraio 2002Adesione del CSVCH al Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato

Aprile 2002 Uscita 1° numero della rivista “La rete della solidarietà”

Novembre 2005 Nascita dello sportello di Guardiagrele

Maggio 2005Partecipazione del CSVCH al Gruppo Nazionale “Rendicontazione, Bilancio Sociale e Valutazione di CSV.net”

Maggio 2007 Uscita della prima edizione del Bilancio Sociale del CSVCH (ed. N°0)

Tabella 4: La storia del CSV di Chieti

Anni Fase

2000-2003 Fase di avvioFase importante da un punto di vista strutturaleche è stata caratterizzata da un livello di speri-mentazione.

2003-2006 Fase di assestamento Fase di affinamento nei servizi. Affinamento princi-palmente metodologico.

Dal 2007 Fase di crescita

A partire dal 2007 di fronte ad un incremento dellerisorse disponibili sono stati aumentati sia quanti-tativamente che qualitativamente i servizi. E per ilfuturo saranno progettati nuovi interventi qualifi-canti per le Organizzazioni di Volontariato (OdV).

Tabella 3: le 3 fasi del CSV di Chieti

L’evoluzione dell’attività del Centro di Servizio per il Volontariato della provincia diChieti, dalla nascita ad oggi, può essere semplificata in tre fasi (tab.3):

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L’identità

LA MISSIONELa missione dei CSV è tutta racchiusa nell’articolo 4 del DM 8 ottobre 1997:

Art. 4, del DM 8 ottobre 1997 – (Compiti dei Centri di Servizio)

“I centri di servizio hanno lo scopo di sostenere e qualificare l’attività di volonta-riato. A tal fine erogano le proprie prestazioni sotto forma di servizi a favore delle or-ganizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte nei registri regionali. In particolare,fra l’altro:

a. approntano strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, lapromozione di nuove iniziative di volontariato e il rafforzamento di quelle esistenti;

b. offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione,l’avvio e la realizzazione di specifiche attività;

c. assumono iniziative di formazione e qualificazione nei confronti degli aderenti adorganizzazioni di volontariato;

d. offrono informazioni, notizie, documentazione e dati sulle attività di volontariatolocale e nazionale”.

Il CSVCH “si propone di promuovere, sostenere e qualificare l’attività delle Organizza-zioni di Volontariato. A tal fine potrà porre in essere tutte le iniziative e predisporretutti gli strumenti necessari per il raggiungimento delle proprie finalità” (art.2 del Re-golamento Interno del CSVCH).

Il CSVCH condivide l’approccio introdotto dalla Legge quadro sul volontariato poi-ché essa fa riferimento ad una attività di “sostegno e qualificazione”. Inoltre, ilCSVCH, nell’erogazione dei propri servizi, non si pone mai in concorrenza con leOdV semmai è a queste complementare ed opera nell’ottica della sussidiarietà.

Al fine di esplicare questa fondamentale funzione il CSV di Chieti offre servizi di:

- promozione del volontariato e crescita della cultura della solidarietà;

- consulenza e assistenza qualificata alle OdV;

- sostegno alla progettualità sociale delle OdV;

- formazione e qualificazione di singoli volontari ed OdV;

- informazione, documentazione e comunicazione.

La specifica missione del CSVCH presenta alcune peculiarità che possono essereriassunte in alcuni punti fondamentali contenuti nel Progetto di gestione del Cen-tro di Servizio della provincia di Chieti (Modello e impostazione del Centro di Ser-vizio per il Volontariato):

“La struttura operativa del Centro di Servizio che intendiamo proporre presenta alcunepeculiarità:

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L’identità

• L’obbligo di svolgere una attività di servizio rivolta alle pluralità di esperienze cul-turali e di intervento del mondo del volontariato, iscritto e non ai registri regionali.Le organizzazioni spesso sono piccole ed agili, capaci di trasformarsi e di aderire adun territorio, ad una configurazione del bisogno, al soggetto in difficoltà, collegatead una espressione diretta. Un concetto d’altra parte molto simile al concetto dellaprossimità, segno e motivazione di molte delle azioni di volontariato. Il nostro de-siderio è di continuare a valorizzare questa dimensione, arricchendola con forme dicomunicazione e di servizio rispettose della dimensione, ma che siano in grado, nelcontempo, di favorire una crescita del volontariato nelle sue forme più evolute edadeguate al sistema sociale, istituzionale, culturale ed economico odierno. Infatti inun sistema di stato sociale come quello che si sta configurando, è necessario ade-guare le forme volontaristiche, e spesso spontaneistiche, di risposta al bisogno e divalutazione dell’intervento più evoluti e tendenti ad individuare aspetti qualitatividi cambiamento reale, di produzione di maggiore relazione e benessere;

• Le organizzazioni di volontariato non sono solo gli utilizzatori di un servizio maanche i portatori e gli interpreti dei bisogni dei soggetti in condizioni di disagio.Pertanto in quest’ottica, prevediamo momenti di consultazione periodici della ge-neralità delle organizzazioni di volontariato presenti sul territorio della provincia diChieti;

• Il Centro di servizio deve valorizzare le esperienze e le competenze già presenti nelleorganizzazioni di volontariato, deve mettere queste in relazione fra loro, deve essereun agente di sviluppo di forme innovative di attività di volontariato rispondenti aglieffettivi bisogni di quel determinato contesto;

• Il Centro di servizio dovrà essere in grado di effettuare un continuo monitoraggio deibisogni non solo delle organizzazioni di volontariato ma anche della collettività, in-dividuando e suggerendo nuovi ambiti di iniziativa;

• L’attività di un Centro di servizio deve collegarsi ai programmi dei centri istituzio-nali di natura pubblica e privata presenti sul territorio (Regioni, Enti locali, Univer-sità, Sindacati, Istituti di credito, Fondazioni ecc.), fungendo, ove possibile, daelemento di incrocio e di potenziamento;

• Nella realizzazione dei servizi dovranno essere utilizzate le esperienze e le compe-tenze presenti nello stesso mondo del volontariato, pur senza assumere alcuna chiu-sura nei confronti dei contributi di Associazioni e di altre Organizzazioni del TerzoSettore;

• Il rapporto con i soggetti che usufruiranno del centro di Servizio, pur assicurandola qualità del servizio, dovrà essere improntato su una forte carica umana, non im-personale; l’utilizzo di strumenti e tecniche di gestione anche sofisticate non potràcedere il passo a comportamenti mutuati da modelli organizzativi strettamente im-prenditoriali o, peggio, basati su un’interpretazione burocratica del proprio ruolo.”

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L’identità

I PRINCIPI ETICIIl CSVCH è gestito direttamente dall’Associazione “Centro Solidarietà, Incontro,Ascolto e Prima Accoglienza” quindi deve necessariamente fare suoi i principi cheispirano l’operatività di questa associazione di volontariato: Solidarietà, Incontro,Ascolto e Accoglienza (Fig.3).

Figura 3: i principi che ispirano il CSVCH

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L’identità

I PORTATORI DI INTERESSE: L’ANALISI DEGLI STAKEHOLDERI portatori di interesse (o stakeholder) sono tutti quei soggetti, interni o esterni,che intrattengono relazioni significative con il Centro di Servizio di Chieti e i cuiinteressi sono a vario titolo coinvolti nell’attività dello stesso (Fig.4).

Figura 4: Mappa degli stakeholder del CSVCH

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L’identità

La tabella che segue riepiloga il contributo delle fondazioni bancarie che hanno ac-cantonato risorse al Fondo speciale del volontariato della Regione Abruzzo a di-retto vantaggio del CSVCH nel 2007.

Stakeholder di missione

Le Organizzazioni di Volontariatodella Provincia di Chieti

Si tratta di 198 organizzazioni; tutti questi soggetti sono, siadirettamente, sia indirettamente, interessati alla piena at-tuazione della mission del CSVCH.

La Comunità della Provincia diChieti

Il CSVCH si pone lo scopo di promuovere il volontariato ela cultura solidale in tutta la comunità della provincia diChieti.

Finanziatori

Le Fondazioni di origine Bancaria Le Fondazioni di origine bancaria finanziano l’attività dei Csv at-traverso una quota dei loro utili. Le fondazioni, nella regioneAbruzzo, sono 4: Fondazione Cassa di Risparmio di Chieti, Fon-dazione Cassa di Risparmio dell’Aquila, Fondazione Cassa diRisparmio di Teramo, Fondazione PescarAbruzzo.

DATA FONDAZIONE IMPORTO

09/01/2007 CARICHIETI € 17.385,80

09/02/2007 PESCARABRUZZO € 38.419,25

20/02/2007 CARITERAMO € 26.925,50

03/05/2007 CARISPAQ € 13.995,63

18/05/2007 CASSA DI RISPARMIO DELLE PROV. LOMBARDE € 95.000,00

28/05/2007 CASSA DI RISPARMIO DI VERONA € 84.322,89

09/11/2007 CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO € 41.013,46

09/10/2007 CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DITERAMO € 16.728,15

07/11/2007 PESCARABRUZZO € 27.294,15

02/11/2007 CARICHIETI € 16.447,35

29/11/2007 CARISPAQ € 10.953,60

28/01/2008* CASSA DI RISPARMIO DI BOLOGNA € 29.197,48

09/11/2007 ISTITUTO BANCO DI NAPOLI € 20.746,78

10/12/2007 CARISPAQ € 17.599,00

Totale € 456.029,04

Tabella 5: erogazioni fondazioni bancarie - anno 2007

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L’identità

Stakeholder di governo

L’Organizzazione di Volontariato CSIAPA

L’Ente gestore si assume l’impegno di favorire la partecipa-zione e di garantire la trasparenza.

Il Comitato di Gestione della Regione Abruzzo

Il CO.GE. ha una funzione di indirizzo, verifica e controllodelle attività del CSVCH, che esercita attraverso l’individua-zione delle linee di orientamento, la ripartizione dei fondi, ilmonitoraggio e la valutazione. Inoltre, il CO.GE nomina unmembro del comitato esecutivo e del colleggio dei revisoridei conti del CSVCH.

I Partner

Gli altri CSV e CSVNETQuesti partner sono essenziali per sviluppare un lavoro direte che consenta scambio di esperienze e confronto.

Organizzazioni del Terzo Settore Aps, Coop. Sociali, Ong.

Le Istituzioni Scolastiche e l’Università

Tali soggetti sono fondamentali per la promozione del vo-lontariato (Scuola di Volontariato).

Gli Enti PubbliciSono coloro che collaborano con il CSVCH in occasionedi alcuni progetti: 104 Comuni, Provincia di Chieti, RegioneAbruzzo, Asl di Chieti, Scuole Superiori, Provincia di Chieti

Le risorse umane

I Collaboratori InterniIl personale è la principale risorsa del CSVCH per perse-guire la sua missione.

I Collaboratori Esterni e consulenti

Il CSVCH si avvale della collaborazione di professionistiesterni.

I VolontariSono coloro che collaborano con il CSVCH in occasionedi alcuni progetti

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L’identità

1.3 La Comunità della Provincia di ChietiPOPOLAZIONE RESIDENTE (*)La popolazione residente al 1° gennaio 2007 (Tab. 5) nella provincia di Chieti è paria 391.313 (dati Istat). Rispetto all’anno precedente si registra una diminuzione di 157unità (al 1° gennaio 2006 i residenti erano 391.470).Nel caso di Chieti, dal 2001 fino al 2006, si è avuto un incremento del numero deiresidenti, con il 2007, invece, si ha una lieve inversione di tendenza. In linea conil dato nazionale, la provincia di Chieti si presenta matura sotto il profilo demo-grafico, senza peraltro che l’irreversibile trend di invecchiamento della popola-zione trovi compensazione nel modesto aumento dell’indice di natalità che si èregistrato nel 2007 (i nati ogni mille abitanti sono 1,001 a fronte dei 0,993 del 2006)e nell’aumento dei residenti stranieri (+ 0,2% rispetto al 2006).

Anno Popolazione residente

2007 391.313

2006 391.470

2005 391.167

2004 384.398

2003 383.058

2002 381.993

Tabella 6: Popolazione residente al 1º Gennaio nella provincia di Chieti dal 2001 al 2007

Fonte: Elaborazione su dati Istat.

La provincia di Chieti comprende 104 comuni di cui 9 costieri, 33 pedemontani e62 montani.La maggior parte della popolazione residente si concentra nei comuni della fasciapedemontana (45%) e costiera (32%). I comuni montani, invece, manifestano latendenza ad un irreversibile processo di spopolamento. La provincia di Chieti è composta prevalentemente da piccoli comuni: il 74% è rap-presentato da comuni con meno di 3 mila abitanti, il 13,5% da comuni con menodi 5 mila, il 4,8% da comuni con meno di 10 mila e solo il 7,7% da comuni con piùdi 10 mila abitanti.La distribuzione della popolazione sul territorio risulta invariata rispetto al 2006:la maggior parte dei residenti si concentra nei comuni più grandi (55%) o nei pic-

(*) dati forniti dalla Provincia di Chieti

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L’identità

coli centri con meno di 3 mila abitanti (23%); seguono i comuni al di sotto dei 5mila abitanti (14%) e, infine, quelli medio-grandi (8%). I nuclei familiari residentinel territorio nel 2007 aumentano (+ 1.148 rispetto all’anno precedente), ma la lorodistribuzione rimane sostanzialmente statica (Tab. 7).

Comuni% popolazione residente

2006 2007

› 10.000 abitanti (8) 55% 55%

› 5.000 ‹ 10.000 abitanti (5) 8% 8%

› 3.000 ‹ 5.000 abitanti (14) 14% 14%

‹ 3.000 abitanti (77) 23% 23%

Tabella 7: Distribuzione della popolazione sul territorio per dimensione dei comuni

Fonte: Elaborazione su dati Istat.

Nella provincia di Chieti si possono distinguere 3 macro-aree: quella Chietino-Or-tonese, quella Lancianese e quella Vastese che comprendono rispettivamente 28,46 e 30 comuni.Tutte le aree sono costituite in prevalenza da piccoli comuni e solo nel caso delpolo Chieti-Ortona troviamo una percentuale piuttosto elevata di comuni con oltre10 mila abitanti. Il 45% della popolazione risiede nell’area Chietino-Ortonese, il 30% in quella Lan-cianese ed il 25% nella zona Vastese (Fig.5). La maggiore concentrazione della popolazione nella zona Chieti-Ortona potrebbeessere attribuita alla prevalenza di grandi comuni in quest’area.

Figura 5: Distribuzione della popolazione nelle tre macro-aree

Fonte: Elaborazione su dati Istat.

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L’identità

Anche per il 2007 sono 7 i comuni che si confermano come principali centri urbanidella provincia. Dal confronto con il dato dello scorso anno, si evince un forte au-mento della popolazione residente in particolar modo nei comuni di San GiovanniTeatino (+ 323), Vasto (+ 253) e San Salvo (+ 149). All’estremo opposto troviamoChieti, che registra la variazione più alta, ma di segno negativo (- 491).Questo è imputabile al fatto che il fenomeno della delocalizzazione sta prendendosempre più piede anche nella provincia di Chieti: problematiche quali il costo delleabitazioni, l’accessibilità dei servizi, la congestione del traffico o l’assenza di spaziverdi spingono sempre più persone a risiedere nei comuni più piccoli siti in unaposizione strategica, pur rimanendo all’interno della macro-area di riferimento.

Tabella 8: Variazioni dei residenti nei principali comuni della provincia 2006-2007

Fonte: Elaborazione su dati Istat.

Principali Comunidella Provincia

Numero AbitantiVariazioni

2006 2007

San Giovanni Teatino 10.771 11.094 + 323

Vasto 37.657 37.910 + 253

San Salvo 18.047 18.196 + 149

Ortona 23.635 23.689 + 54

Francavilla al Mare 23.570 23.611 + 41

Lanciano 36.306 36.335 + 29

Chieti 55.751 55.260 - 491

Per quanto riguarda l’età della popolazione, anche per il 2007 Chieti si confermauna provincia matura sotto il profilo demografico, conformemente a quella che èla tendenza nazionale.L’aumento dell’aspettativa di vita e il progressivo invecchiamento della popola-zione determinano nuove sfide per lo Stato e gli enti locali, che si troveranno afronteggiare un numero sempre maggiore di persone anziane sostenute sotto ilprofilo assistenziale, ma anche finanziario, da una popolazione in età lavorativasempre più esigua.Dall’analisi dell’età della popolazione emerge chiaramente la tendenza all’aumentodell’età media: infatti, a un solo un anno di distanza, si registra una lieve diminu-zione percentuale in corrispondenza delle classi “da 0 a 20” e “da 21 a 41” anni e

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L’identità

un incremento dei residenti con un’età compresa tra i 41 e i 60 anni, mentre ri-mane stabile la quota degli over 60 (Tab.9).

Classi d’etàNumero Abitanti (%)

2006 2007

0-20 anni 19,37% 19,10%

21-40 anni 27,89% 27,49%

41-60 anni 26,85% 27,50%

Oltre 60 anni 25,88% 25,88%

Tabella 9: Distribuzione della popolazione per classe d’età

Fonte: Elaborazione su dati Istat.

Analizzando l’andamento dell’età della popolazione nei comuni costieri, collinarie montani emerge il progressivo processo di spopolamento di questi ultimi dove,infatti, la popolazione è costituita prevalentemente da anziani (31%) e in minimaparte da giovanissimi (18%). Nelle zone collinari, invece, i residenti hanno per lopiù tra i 21 e i 41 anni (56%); questo vale anche per la fascia costiera, che si di-stingue ulteriormente perché la percentuale di giovanissimi è leggermente piùalta rispetto agli altri comuni (20% contro il 18% dei comuni pedemontani e mon-tani) (Fig. 6).

Figura 6: Distribuzione della popolazione per classe d’età nei comuni della provincia

Fonte: Elaborazione su dati Istat.

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LE FAMIGLIE NELLA PROVINCIA DI CHIETINel corso del 2007 nella provincia di Chieti si registra un aumento dei nuclei fa-miliari rispetto allo scorso anno. Le famiglie residenti ammontano complessiva-mente a 152.732 (più 1.148 nuclei familiari dal 2006) e sono composte mediamenteda 2,56 componenti (Tab. 10).Rispetto al panorama regionale, Chieti si rivela la provincia con il maggior nu-mero di famiglie ed è al secondo posto per il numero di convivenze (155) dopoL’Aquila (173).

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L’identità

Il grafico seguente mostra la ripartizione della popolazione residente nelle treprincipali aree territoriali per fasce d’età. Non si notano grandi differenze nei trepoli se non per il fatto che nell’area Vastese troviamo le frequenze massime deigiovanissimi e dei residenti tra i 41 e i 60 anni; l’area del Lancianese, invece, si di-stingue per la percentuale più alta di over 60 (Fig. 7).

Figura 7: Distribuzione della popolazione per classe d’età nelle tre macro-aree

Fonte: Elaborazione su dati Istat.

Rispetto alla variabile di genere non si notano differenze tra i residenti della pro-vincia di Chieti, se non per una lieve maggioranza della componente femminile(51% delle donne contro il 49% degli uomini).

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L’identità

Tabella 10: Famiglie residenti e convivenze nelle province abruzzesi - 2007

Fonte: Elaborazione su dati Istat.

Province Numero FamiglieNumero

ConvivenzeNumero medio

componenti

Chieti 152.732 155 2.06

L’Aquila 123.590 173 2.05

Pescara 120.047 92 2.06

Teramo 114.870 70 2.06

Nel 2007 si registra anche un lieve incremento demografico: i nati ogni mille abi-tanti sono 1,001 a fronte dei 0,993 del 2006 (elaborazione Sole 24 Ore su dati Istatrispetto all’indice 2001).I nuclei familiari sono abbastanza stabili in Provincia: i divorziati, infatti, rappre-sentano solo l’1% dei residenti, il 53% dei residenti è coniugato, il 38% single e l’8%è vedovo (Fig. 8).

Figura 8: Stato civile dei residenti nella Provincia di Chieti Famiglie residenti - 2007

Fonte: Elaborazione su dati Istat.

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L’identità

1.4 Le Organizzazioni di VolontariatoLe Organizzazioni di Volontariato sono organismi liberamente costituiti al fine disvolgere una attività senza fini di lucro, anche indiretto, ed esclusivamente perfini di solidarietà che si avvalgono in modo determinante e prevalente delle pre-stazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti (Legge Quadro sul Vo-lontariato - L.266/91).Possono assumere la forma giuridica che ritengono più adeguata al perseguimentodei loro fini, purchè compatibile con lo scopo solidaristico.Devono, nei propri statuti, prevedere espressamente:

• l’assenza di fini di lucro

• la democraticità della struttura

• l’elettività e la gratuità delle cariche associative

• la gratuità delle prestazioni degli aderenti e l’esplicitazione dei criteri della loroammissione ed esclusione

• i diritti e gli obblighi degli aderenti medesimi

• l’obbligo della formazione del Bilancio e le modalità di approvazione dellostesso da parte dell’assemblea degli aderenti

Le OdV presenti nel territorio della provincia di Chieti nella più recente stima ef-fettuata dal CSVCH a fine anno 2007 sono 198 (29 in meno rispetto al 2006). Talerisultato è dovuto ad una più accurata valutazione della presenza dei requisitidella L. 266/91 negli statuti delle OdV presenti nella Provincia di Chieti.La gratuità, la solidarietà e la democraticità che rappresentano i tre elementi chefondano il paradigma del volontariato, la sua identità e la peculiarità.Non abbiamoconsiderato poi le organizzazioni che mancano del requisito della solidarietà cheè la bussola dell’azione gratuità, ma che non trova una specifica definizione nellaL. 266 - ed è questo un punto debole della legge che pure prevede “fini esclusividi solidarietà” – lasciando molti margini di discrezionalità alle Regioni.

Registro Regionale del VolontariatoNel 2007, delle 198 OdV presenti nella nostra provincia, solo 61 (Tab. 11) sono iscritteal Registro Regionale. Rispetto al 2006 si rileva un incremento del 20% (Tab. 13).

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L’identità

SETTORE Anno 2004* ANNO 2005* ANNO 2006* ANNO 2007*

SOCIO-SANITARIO 42 42 19 29

SICUREZZA SOCIALE 23 21 19 20

CULTURALE 4 4 4 5

AMBIENTALE E PROTE-ZIONE CIVILE 8 7 7 7

TOTALE 77 74 49 61

Tabella 11: Associazioni iscritte al Registro Regionale del Volontariato al 31/12/2007

SETTORE Anno 2004* ANNO 2005* ANNO 2006* ANNO 2007*

SOCIO-SANITARIO 0 1 22 0

SICUREZZA SOCIALE 1 1 2 0

CULTURALE 0 4 0 0

AMBIENTALE E PROTE-ZIONE CIVILE 0 1 0 0

TOTALE 1 3 24 0

Tabella 12: Associazioni cancellate dal Registro Regionale del Volontariato

SETTORE Anno 2004* ANNO 2005* ANNO 2006* ANNO 2007*

SOCIO-SANITARIO 1 0 1 10

SICUREZZA SOCIALE 2 0 0 1

CULTURALE 1 0 0 1

AMBIENTALE E PROTE-ZIONE CIVILE 1 0 0 0

TOTALE 5 0 1 12Tabella 13: Associazioni di nuova iscrizione al Registro Regionale del Volontariato

* Fonte: Regione Abruzzo, dati ricavati dal Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo n.59 speciale del 20 maggio 2005,n.9 speciale del 2 febbraio 2007 e n.37 speciale del 2 maggio 2008.

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L’identità

Le DimensioniLe dimensioni delle Organizzazioni di Volontariato (numero medio di volontaripresenti) variano molto, ma la maggior parte di esse sono di piccole dimensioni.Questo dato è supportato anche dalla ricerca realizzata nel 2006 dalla FIVOL (Fon-dazione Italiana del Volontariato) in Abruzzo. Il 43,01% delle OdV della nostra pro-vincia può contare solo su 5 volontari e solo il 506% può avvalersi di un numerodi volontari tra 21 e 50 (*).

La distribuzione territorialeIl territorio della provincia di Chieti è suddiviso in 11 ambiti territoriali. Dalla map-patura che abbiamo effettuato, è stata rilevata la presenza di almeno una OdV in34 dei 104 comuni della provincia. Non abbiamo tenuto conto dei gruppi informalie delle sedi periferiche di ODV (ad esempio i gruppi di volontariato di protezionecivile) (Figg. 9, 10, 11).Come si può notare dalla Figura 11 a pag. 33, i comuni nei quali è stata rilevata lapresenza di almeno 1 OdV sono 34 su 104, una percentuale bassa. Infatti, dalla fi-gura si può notare che ci sono fette di territorio in cui il volontariato sembra nonessere presente (Alto Vastese, Costa Sud, Foro Alento, Sangro, Maielletta).

Figura 9: OdV sul territorio provinciale

(*) FIVOL, quarta rilevazione nazionale sulle Organizzazioni di Volontariato, 2006

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L’identità

n. Comuni popola-zione ODV

20 AVENTINO

Altino, Casoli, Civitella Messer Raimondo, Colledi-macine,Gessopalena, Lama dei Peligni, Lettopalena,Palena, Pennadomo, Roccascalegna,Taranta Peligna,Torricella Peligna

18.572 12

21 SANGRO

Archi, Atessa, Bomba, Borrello, Civitaluparella, Col-ledimezzo, Fallo, Gamberale, Montazzoli, Monte-bello sul Sangro, Monteferrante, Montelapiano,Montenerodomo, Perano, Pietraferrazzana, Pizzo-ferrato, Quadri, Roio del Sangro, Rosello, Torna-reccio, Villa Santa Maria

25.803 11

22 LANCIANO Lanciano 36.228 37

23BASSO

SANGRO

Casalbordino, Castelfrentano, Fossacesia, Frisa,Mozzagrogna, Paglieta, Pollutri, Rocca S. Giovanni,S. Eusanio del Sangro, S. Maria Imbaro, S. Vito Che-tino, Torino di Sangro, Treglio. Villalfonsina

44.090 12

24 VASTESE Vasto 37.213 33

25ALTO

VASTESE

Carpineto Sinello, Carunchio, Casalanguida, Ca-stelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenzasul Trigno, Dogliola, Fraine, Furci, Gissi, Guilmi, Li-scia, Monteodorisio, Palmoli, Roccaspinalveti, S.Buono, S. Giovanni Lipioni, Scerni, Schiavid’Abruzzo, Torrebruna, Tufillo,

25.799 5

26 COSTA SUD Cupello, Fresagrandinara, Lentella, San Salvo 24.370 6

27 MAIELETTA Fara San Martino, Guardiagrele, Palombaro, Penna-piedimonte, Pretoro, Rapino, Roccamontepiano 17.459 9

28 ORTONESE Ari, Arielli, Canosa Sannita, Crecchio, Filetto, Giu-liano Teatino, Orsogna, Ortona, Poggiofiorito, Tollo 42.408 28

29FORO-

ALENTO

Bucchianico, Casacanditella, Casalincontrada, FaraFiliorum Petri, Francavilla al Mare, Miglianico, RipaTeatina, S. Giovanni Teatino, S. Martino sulla Mar-rucina, Torrevecchia Teatina, Vacri, Villamagna

63.244 7

30 CHIETI Chieti 56.127 38

Totale 391.313 198

Tabella 14: OdV provincia di Chieti suddivise per ambito territoriale

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Figura 10: Enti di ambito sociale territoriale della provincia di Chieti

da www. cartecittadinanza.it

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Figura 11: Comunità della provincia di Chieti con presenza di OdV

Rilevazione Csvch 2007

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L’identità

1.5 Il governo e la strutturaIL GESTORE(*): CENTRO SOLIDARIETÀ INCONTRO ASCOLTO EPRIMA ACCOGLIENZA (CSIAPA) In Italia, in circa il 95% dei casi l’ente gestore è composto da una pluralità di OdV.Sono molto meno diffusi i casi di enti gestori composti da un’unica OdV (5,2%), pre-senti in particolare in Molise ed in Abruzzo.Il CSVCH è gestito da un’unica associazione di volontari, il “Centro Solidarietà Incon-tro Ascolto e Prima Accoglienza”. Per garantire comunque un maggiore radicamentodel CSVCH rispetto al territorio della Provincia di Chieti si strutturano continuamentemomenti di coinvolgimento e partecipazione di tutte le OdV del territorio.

ENTE GESTORE CSIAPA

Profilo giuridico Associazione di Volontariato

Iscrizione al RRV Iscrizione dal 30/03/1994 n. 349

Riconoscimento (ex. art.12 c.c.) Non Riconosciuta

Profilo fiscale ONLUS

Ambito territoriale Chieti e provincia

Settore di appartenenza Sicurezza Sociale

Scopi Promozione del volontariato, prevenzione disagio giovanile,recupero tossicodipendenti, sostegno ai familiari

Utenze Organizzazioni di Volontariato, singoli Volontari, persone instato di bisogno, giovani, comunità locale

Attività svolta anno 2007

Gestione del CSV CH Progetto Banca del TempoProgetto Centro interculturaleProgetto Il Ponte: Inserimento lavorativo per giovani Progetti di prevenzione disagio giovanile: L.R.45/ 1999 eL.285/1997 Progetti di sostegno familiare: Il Faggio, L.R. 45/1999 e L.R.95/95Comunità di recupero tossicodipendenti “Ali d’Aquila”

Sede Via Dei Frentani, 81 Chieti (dal 1/01/2007)

Telefono/Fax CSV: 0871.330473 Comunità: 0871.331498 Il Faggio: 0871.552429

Tabella 15: Riferimenti ente gestore

(*) La Legge quadro sul volontariato (art.15 della L.266/1991) stabilisce che il volontariato sia il ge-store dell’attività dei CSV, oltre che il soggetto che usufruisce principalmente della loro attività.Secondo quanto disposto dal Decreto interministeriale 8 ottobre 1997 (art.3 comma 1) l’istitu-zione di un CSV può essere richiesta da: Enti locali; Organizzazioni di volontariato; Fondazioni bancarie; Fe-derazioni di volontariato. Lo stesso decreto stabilisce (art.3 comma 3) che i CSV debbano essere gestitida: una Organizzazione di volontariato; una entità giuridica costituita da Organizzazioni di volontariato ocon presenza maggioritaria di esse.

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L’identità

Il “Centro Solidarietà Incontro Ascolto e Prima Accoglienza” di Chieti è un’Asso-ciazione di volontariato iscritta al Registro Regionale del Volontariato e operantedal 1988. L’associazione costituisce un punto di riferimento cittadino e provinciale per ilmondo del volontariato. Sin dalla sua costituzione ha prestato attenzione ai biso-gni emergenti nella realtà sociale, diversificando e ampliando i servizi offerti al ter-ritorio. Il Centro Solidarietà I.A.P.A. è particolarmente impegnato nel recupero di personecon problemi di tossicodipendenza, nella prevenzione del disagio giovanile e nellapromozione della “cultura del volontariato”.Il “cuore” dell’identità dell’associazione è la propria Missione:«Il Centro Solidarietà Incontro Ascolto e prima Accoglienza è un’associazione di vo-lontariato che persegue, senza scopo di lucro, esclusivamente finalità di solidarietà so-ciale nel campo dell’assistenza sociale, sanitaria e dell’educazione.L’Associazione è particolarmente impegnata, nel recupero di persone con problemi ditossicodipendenza, nella prevenzione e nell’animazione sociale per dare risposta al di-sagio e all’emarginazione giovanile e nell’erogazione di servizi per la promozione del vo-lontariato e della cultura della solidarietà. L’Associazione agisce con interventi miratisul territorio e con il coinvolgimento degli Enti Territoriali». L’associazione Centro Solidarietà Incontro Ascolto e Prima Accoglienza si pone alservizio della “persona” offrendo una serie di servizi riassumibili in tre grandi areeche si intersecano tra loro (Fig. 12).

Figura 12: aree dell’associazione

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L’identità

Il Centro Solidarietà I.A.P.A da 20 anni si pone al servizio e ascolto di chi ha biso-gno di assistenza e aiuto; raccontare la sua storia è un primo passo per definire ilsuo Stile Etico.I valori e principi etici in cui si riconosce l’Associazione sono sicuramente quellicompresi nel suo nome: Solidarietà, Incontro, Ascolto e Accoglienza.

IL SISTEMA DI GOVERNOIl sistema di governo del CSVCH si articola in quattro organi:

• il Consiglio direttivo• il Presidente• il Direttore• il Collegio dei Revisori dei conti

Il Consiglio Direttivo Il Consiglio Direttivo è l’organo gestionale ed esecutivo del CSVCH. Ad esso com-pete l’ordinaria e la straordinaria amministrazione. Ha il compito di assumeretutte le decisioni operative inerenti al funzionamento del Centro, tenendo contodegli orientamenti e delle proposte pervenute dalle OdV. E’ composto da cinquemembri di cui 4 nominati dall’Associazione CSIAPA e un membro nominato dalCo.Ge. della Regione Abruzzo. Altri soggetti possono partecipare con funzione con-sultiva (il direttore del CSVCH, il Presidente della Conferenza regionale del Vo-lontariato).Nel corso del 2007, il Direttivo si è riunito in 4 occasioni (Tab. 16).

Incontri realizzati nel 2007

Data Oggetto

8 febbraio 2007 Bilancio previsionale 2007

30 maggio 2007- Relazione attività svolta nel 2006 - Presentazione, discussione ed approvazione bilancio contabile

al 31/12/2006

Settembre 2007 - rimodulazione bilancio preventivo 2007

10 dicembre 2007 - Bilancio previsionale 2008

Tabella 16: n° riunioni consiglio direttivo CSVCH

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L’identità

Il PresidenteIl presidente del Consiglio Direttivo è il legale rappresentante dell’Associazionegestore, o un suo delegato oppure in caso di rinuncia, viene nominato dal Con-siglio Direttivo.

Il DirettoreÈ nominato dal Consiglio Direttivo, che lo sceglie per le sue attitudini e compe-tenza nella erogazione dei servizi al volontariato e per la sua condivisione dei prin-cipi ispiratori e delle finalità del CSVCH. Esso coadiuva il lavoro del Presidente delConsiglio Direttivo; cura la corretta gestione operativa del centro; riferisce pro-poste operative al Consiglio Direttivo che assume le relative decisioni; raccoglie edarchivia le richieste provenienti dagli sportelli territoriali, esprime il proprio pa-rere in merito e le sottopone al parere del Consiglio Direttivo; ricerca e coordinal’attività di consulenti e specialisti esterni (volontari e non); cura lo sviluppo delsistema informativo sia per le attività interne che per gli eventuali collegamentisul territorio.

Il Collegio dei revisori dei contiSi compone di tre membri, uno è nominato dal Co.Ge. della Regione Abruzzo; glialtri due membri sono nominati dall’Associazione CSIAPA. Al suo interno è elettoun Presidente (dura in carica tre anni). Esso ha il compito di vigilare e verificarele attività amministrativo-contabili del CSVCH pertanto ha la possibilità di acce-dere a tutta la documentazione del centro in qualsiasi momento .

Il Gruppo di formazioneHa il compito di organizzare la formazione del Volontariato provinciale; racco-gliere materiali, studi e ricerche su tematiche della formazione negli ambiti dei se-vizi sociali, culturali, socio-assistenziali e del tempo libero; produrre materiale edocumentazione inerente alla cultura del volontariato sociale; fornire consulenzae sostegno nella realizzazione di progetti proposti dalle OdV; definire un collega-mento in rete con gli altri CSV per proporre, organizzare e gestire corsi, seminari,stage di formazione e di aggiornamento per il Volontariato; organizzare manife-stazioni ed incontri che diffondano la cultura della solidarietà.Secondo quanto disposto dal regolamento interno per il funzionamento del CSVCHoccorre, inoltre, precisare che:

• tutte le cariche sociali sono gratuite, hanno la durata di 5 anni e possono esserericonfermate;

• al Presidente compete il rimborso delle spese documentate inerenti la carica ri-coperta nonché le spese sostenute nell’esercizio della rappresentanza del centro.

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38

L’identità

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVADue sono gli aspetti fondamentali che caratterizzano il modello organizzativoadottato dal CSVCH:

• la forte integrazione esistente fra le diverse aree organizzative dalla quale derivala capacità dello stesso centro di integrare servizi per rispondere in maniera in-tegrata e non settoriale alle esigenze degli stakeholder di missione (OdV e co-munità locale);

• la distinzione tra servizi che ha deciso di gestire internamente e quelli che in-vece sceglie di affidare a competenze professionali esterne.

Nella figura 13 viene riportato l’organigramma del CSVCH che descrive la strut-tura organizzativa adottata. Incidentalmente si sottolinea che quella riportata èsemplicemente una ricostruzione, non formalizzata, dell’organizzazione del Cen-tro durante l’anno 2007. Il CSVCH ha iniziato, sul finire del 2005, un processo di ristrutturazione organiz-zativa riguardante, in prima battuta, il CSIAPA (ente gestore) e, di conseguenzaanche il CSVCH in quanto area di attività dell’associazione che, nel corso del 2007,ha portato:

La composizione degli organi sociali al 31/12/2007

RUOLO NOMINATIVO

Presidente Ermanno Di Bonaventura Presidente Associazione CSIAPA

Consiglio Direttivo

Antonio Di PaoloMichele CorsiniAntonio MastrogiuseppeGiuseppe Cardelicchio

Nominato dal CSIAPANominato dal CSIAPANominato dal CSIAPANominato dal CO.GE Abruzzo

Direttore Sandra De ThomasisNominato dal Consiglio Direttivo

Collegio dei Revisori

Sandro VerzulliGabriele RecchiutiCarlo Martelli

Nominato dal CSIAPANominato dal CSIAPANominato dal CO.GEAbruzzo

Gruppo di Formazione Nominati dal Consiglio Direttivo

Tabella 17: composizione organi sociali

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39

L’identità

• all’assegnazione di precisi compiti;• alla attribuzione ai collaboratori di un certo grado di autonomia decisionale per

quanto attiene la gestione dei progetti di loro competenza;• all’assegnazione di un certo grado di responsabilità ai decisori.

Figura 13: organigramma del CSVCH

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40

L’identità

LE RISORSE UMANENel corso del 2007 i collaboratori del CSV di Chieti sono stati 13:

• 11 collaboratori a progetto;

• 2 collaboratori con partita IVA.

Inoltre il CSV ha potuto contare su 1 ragazza con borsa lavoro (6 ore settimana),che ha svolto mansioni di segreteria.La tabella che segue (Tab. 18) individua le risorse umane (interne ed esterne) alCSVCH riconducibili a ciascuna unità organizzativa nel corso del 2007:

UNITA' ORGANIZZATIVA 2007 (n.) 2007(%)

Direttore 1 8%

Amministrazione 2 15%

Consulenze esterne 2 15%

Promozione e Rafforzamento 4 31%

Consulenza e Progettazione 3 23%

Formazione e Qualificazione 0 0%

Informazioni, notizie e dati 1 8%

TOT. 13 100%

Tabella 18: risorse umane CSVCH

Descrizione delle Unità organizzative (settori e uffici) presenti:- “Direzione Generale” è costituita da una unica unità rappresentata dal Direttore

del CSVCH (Sandra De Thomasis);- “Amministrazione e Bilancio Sociale” è una unità organizzativa di staff al Di-

rettore e si collega, con funzioni di supporto e consulenza, a tutte le altre unitàoperative del CSVCH (Piero Stanchi e Luisa Rosa);

- “Consulenze esterne” è formata da vari professionisti ed esperti esterni al CSVCHche nel 2007 hanno erogato consulenze e prestazioni varie a vantaggio direttodell’organizzazione e/o a vantaggio delle OdV della provincia di Chieti (dott. LucaDi Iorio);

- “Consulenza e Progettazione” è l’unità organizzativa riferita agli sportelli terri-toriali di Lanciano, Ortona, Guardiagrele ed alla sede di Chieti. In questa unità or-ganizzativa sono ricompresi i 3 operatori di sportello che nel 2007 si sonooccupati dei servizi di accoglienza, consulenza e supporto tecnico-logistico cheil CSVCH ha erogato a favore delle OdV della provincia (Maria Pasetti, Anna Mu-sciano, Fiorella De Luca);

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41

L’identità

- “Promozione e Rafforzamento” è l’unità organizzativa dedicata a promuovere ilvolontariato e la cultura della solidarietà su tutto il territorio provinciale. Rien-trano in questa unità tutti i collaboratori della scuola di volontariato (RobertoStanchi, Piero Tomeo, Alessia Scannella, Luigi Romilio);

- “Formazione e Qualificazione” è l’unità organizzativa che si occupa del supportoalla progettazione delle OdV della provincia di Chieti e della formazione di vo-lontari ed operatori;

- “Comunicazione e informazione” è l’unità organizzativa che svolge attività disupporto alla comunicazione delle OdV della Provincia e si occupa di diffonderele informazioni relative alle iniziative ed attività del CSVCH (Mario D’Amicoda-tri).

La tabella che segue (Tab. 19) riassume le informazioni relative agli sportelli ope-rativi del CSVCH:

Sportello Referenti Ambiti Apertura

al pubblico Indirizzo

TelefonoFax

Indirizzoe-mail

Chieti FiorellaDe Luca

29-30

Martedì 15,30-17,30

Giovedì 15,30-17,30

Sabato 10,00-12,00

Via Dei Fren-tani n. 81

66100 Chieti

0871

[email protected]

Lanciano MariaPasetti

20-21-22-

23

24-25-26

Martedì 15,30-17,30

Giovedì 15,30-17,30

Sabato 10,00-12,00

Via Ortona(località Olmo

Riccio)66034 Lanciano

0872

[email protected]

Ortona Anna Musciano

28

Martedì 15,30-17,30

Giovedì 15,30-17,30

Sabato 10,00-12,00

Via Giudea,n.83,

66026 Ortona085

[email protected]

Guardia-grele

FiorellaDe Luca

27 Martedì15.30-17.30

Largo SanFrancesco

n.12,66016 Guardia-

grele

0871

[email protected]

Tabella 19: sportelli CSVCH

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L’identità

La tabella 20 invece riassume le informazioni relative ai collaboratori presentinella sede centrale di Chieti con aggiornamento al 2007:

Tabella 20: collaboratori sede centrale

Nome Ruolo Indirizzo e-mail

Sandra De Thomasis Direttore [email protected]

Piero StanchiResp. Amministrazione

Area Formazione/[email protected]

Mario D’Amicodatri Area Informazione [email protected]

Luisa Rosa Amministrazione [email protected]

RISORSE INTERNE O ESTERNE AL CSVCH N. %

operatori interni 11 85%

consulenti esterni 2 15%

TOTALE 13 100%

Analisi delle risorse umane rispetto ad alcune variabili significativeRiportiamo, qui di seguito, le tabelle che illustrano la distribuzione delle risorseumane del CSVCH: interne / esterne, sesso, titolo di studio, età, tipologia con-trattuale.

SESSO N. %

Femmine 7 54%

Maschi 6 46%

TOTALE 13 100%

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L’identità

Dai dati appena riportati si evince che:• c’è equilibrio fra presenza maschile (46%) e femminile (54%) all’interno del

CSVCH;

• il livello di istruzione di tutte le persone che hanno lavorato per e con il CSVCHnel corso del 2007 è elevato (60% laureati e 40% diplomati);

• il CSVCH può contare sulla collaborazione di persone giovani con età non su-periore ai 50 anni. Molti i giovani sotto i 30 anni (38%);

• la maggior parte delle risorse umane del CSVCH hanno rapporti di collabora-zione a progetto (85%) non esistono rapporti di collaborazione occasionale (0%)e nel corso del 2007 ci si è avvalsi di prestazioni professionali (15%).

TITOLO DI STUDIO N. %

Diploma 5 40%

Laurea 8 60%

TOTALE 13 100%

TIPO DI RAPPORTO N. %

Collaboratore a progetto 11 85%

Prestazione Professionale (con PI) 2 15%

TOTALE 13 100%

FASCE DI ETA' N. %

da 20 a 30 5 38%

da 31 a 40 3 23%

da 41 a 50 3 23%

oltre 50 2 16%

TOTALE 13 100%

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L’identità

1.6 Il sistema di relazioni e la partecipazione a retiRelazioni e collaborazioni a livello locale, nazionaleed internazionaleGli enti localiI rapporti che il CSVCH instaura con i comuni della Provincia di Chieti non sonoaffatto uniformi. La nostra presenza sul territorio con gli sportelli periferici di-pende molto dal rapporto che abbiamo costruito con le amministrazioni comunali.Per l’individuazione di sedi periferiche abbiamo cercato la collaborazione dei Co-muni più grandi così da gravare il meno possibile sul bilancio del CSVCH. Menospese di struttura, infatti, significano per noi più risorse da destinare al sostegnodelle attività delle odv:

• il comune di Lanciano ci ha affidato una sede per l’apertura dello sportello,inoltre partecipa e supporta tutte le nostre attività sul territorio di sua com-petenza;

• il comune di Guardiagrele ci ospita presso le sue strutture, ci coinvolge nellaideazione e progettazione di iniziative di solidarietà e di formazione che ri-guardano il territorio di sua competenza.

Rispetto a nostre iniziative ed eventi tutti i comuni rispondono positivamente esempre più di frequente veniamo coinvolti da richieste di “aiuto” da parte delleamministrazioni comunali.Molto positivi sono anche i nostri rapporti con l’amministrazione provinciale.

Altri soggetti pubblici e privatiUno degli obiettivi delI’azione del CSVCH (a supporto della progettualità delle OdVe per la promozione volontariato e della cultura della solidarietà) è la costruzionedi una rete di organismi e persone che operano nel e con il volontariato. Abbiamocostruito relazioni particolarmente significative che vanno in quella direzione,oltre che con gli enti locali (comuni e provincia di Chieti), anche con:

• il Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Lanciano equello di Chieti;

• il MIUR – CSA Abruzzo;• la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti;• il Dipartimento di Giustizia Minorile - Ufficio Servizi Sociali per Minorenni

d’Abruzzo;• la Caritas Diocesana Chieti-Vasto;• le scuole superiori della provincia;• l’istituto di ricerca “Mario Negri Sud”;• altre organizzazioni del terzo settore.

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L’identità

In alcuni casi abbiamo formalizzato la collaborazione con gli enti attraverso ac-cordi operativi e protocolli di intesa.In particolare:

• Con il Dipartimento di Giustizia Minorile - Ufficio Servizi Sociali per Minorennid’Abruzzo abbiamo stipulato il 15 dicembre 2003 un accordo operativo al fine disostenere la costruzione di una rete di collaborazione con le Associazioni di vo-lontariato presenti nel nostro territorio, per lo svolgimento di attività social-mente utili per i ragazzi sottoposti a procedimento penale da parte dell’ A.G.M.con particolare attenzione alla realizzazione di progetti mirati nell’ambito dellamediazione penale indiretta;

• Con la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, il MIUR - CSAAbruzzo, il Dipartimento di Giustizia Minorile - Ufficio Servizi Sociali per Minorennid’Abruzzo, la Caritas Dicocesana Chieti-Vasto il Comune di Chieti, Consulta pro-vinciale degli studenti, il Forum provinciale delle associazioni genitori di Chieti ab-biamo stipulato un protocollo d’intesa per l’avvio di azioni e strategie comunifinalizzate alla promozione della cultura della solidarietà attraverso la parteci-pazione dei giovani ai percorsi di volontariato, con il fine di mettere in motoprocessi di consapevolezza che li portino a riflettere sui propri bisogni e quellidegli altri, all’aiuto reciproco, all’uguaglianza delle opportunità. Azione princi-pale per la promozione del volontariato è stata la “Scuola di Volontariato”.

• Il Forum Sociale di Guardiagrele, pensato e voluto dal comune di Guardiagrele,con il Sistema bibliotecario provinciale di Chieti e il nostro Centro di Servizio.Il Forum è stato proposto alle Associazioni e ai cittadini con lo scopo di sti-molo alla riflessione sulla solidarietà del singolo verso i singoli e di ogni gruppoverso altri gruppi e con l’ambizione di muovere i primi passi verso un nuovo“patto sociale”.

Gli altri CSV della Regione AbruzzoE’ stato creato il coordinamento regionale dei CSV abruzzesi. Si è formalizzata unacollaborazione che di fatto esiste da sempre e ci ha visto insieme nella realizza-zione di progetti e iniziative.

Il coordinamento nazionale dei CSVIl CSVCH ha aderito, dal 28 febbraio 2002, al Collegamento nazionale dei CSV. Fin dalla nascita di CSVnet (gennaio 2003) il CSVCH realizza il collegamento congli altri CSV partecipando puntualmente agli incontri dei gruppi di lavoro speci-fici organizzati dal Coordinamento nazionale.

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2.1 Il sistema di rappresentazione contabileIl CSVCH adotta, come la maggior parte dei CSV in Italia, il principio di compe-tenza. Detto principio è, tra l’altro, richiesto dal Comitato di Gestione della Re-gione Abruzzo per la rappresentazione dei risultati economici realizzati dai quattroCSV della nostra regione ed è suggerito dalle Linee guida per la rappresentazionecontabile dei CSV di CSVnet. Lo strumento utilizzato dal CSVCH per la rendicontazione economico-finanziariaè il bilancio di competenza, secondo quanto indicato dal Co.Ge. della RegioneAbruzzo (ultime comunicazioni del 18 maggio 2007 e del 4 aprile 2008) ed in basea quanto suggerito da CSVnet nelle apposite Linee guida (2004), ricalca in buonasostanza quella proposta dalla IV direttiva CEE, che prevede i seguenti documenti:

• Lo Stato patrimoniale (SP);

• Il Rendiconto gestionale (RG);

• La relazione sulle attività svolte.

Per i Centri di Servizio per il Volontariato assume importanza il profilo autoriz-zativo (contabilità finanziaria) insito nell’approvazione del bilancio preventivo (il“vero bilancio”), mentre il bilancio consuntivo (rendiconto) passa quasi in secondopiano. Vengono previste in modo formale, con approvazione del consiglio direttivo, leentrate e le uscite che caratterizzeranno il futuro periodo amministrativo, vinco-lando - soprattutto per quando riguarda le uscite - la gestione delle risorse ai tettiindicati nel bilancio preventivo.I dati che seguono sono ricavati dal bilancio consuntivo approvato dal consigliodirettivo in data 7 maggio 2008.

2. LA DIMENSIONE ECONOMICA

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La dimensione economica

2.2 La situazione patrimonialeLa definizione della struttura formale dello stato patrimoniale passa necessaria-mente attraverso la disaggregazione delle macroclassi che lo compongono: attività,passività e netto. Per quanto riguarda l’attivo (l’insieme degli investimenti effet-tuati dal CSV) si individuano i seguenti aggregati:

• le immobilizzazioni sono pari a zero perché, come suggerito nelle linee guidacontabili di CSVnet, per quanto riguarda gli investimenti in beni durevoli ac-quistati con i fondi ex. art.15 L.266/1991, si considera corretta l’imputazione delcosto totale nell’esercizio di acquisizione senza sottoposizione degli stessi adammortamento. Detti beni pertanto vengono inseriti a Stato patrimoniale conimporto nullo, dato dalla differenza tra costo di acquisto e fondo ammorta-mento di pari importo.

• L’attivo circolante è rappresentato essenzialmente da disponibilità prontamenteliquide in cassa e banca (23%) e da crediti (77%) verso enti sostenitori (Enti lo-cali, Fondazione CARICHIETI).

La sezione contrapposta (passivo), corrispondente a passività e netto, divide ide-almente le fonti di finanziamento tra interne(il netto) ed esterne (le passività).

Al 31 dicembre 2007 il patrimonio netto del CSVCH è pari a 33.993,27 euro .I debiti, pari a 33.863,12 euro, sono per lo più riferibili a debiti a breve scadenzaverso:

• associazioni di volontariato per un importo di 4.525,00 euro;

• erario per un importo di 4.785,77 euro;

• fornitori per un importo di 11.492,74 euro;

• collaboratori 13.059,61.

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Totali Percentuali

PASSIVO

A) PATRIMONIO 33.993,27 24,5%

VII - Altre riserve 33.993,27

VIII - Utili (perdite) portati a nuovo -120.722,09

IX - Utile (perdita) d’esercizio 120.722,09

B) FONDI PER RISCHI ED ONERI 70.569,89 51%

C) FONDI TFR e TFM 0 0%

D) DEBITI 33.863,12 24,5%

E) RATEI E RISCONTI PASSIVI 0 0%

TOTALE PASSIVO 138.426,98

STATO PATRIMONIALE CSVCH 2007

La dimensione economica

Totali Percentuali

ATTIVOA) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI 0 0%

B) IMMOBILIZZAZIONI 0 0%

I - Immobilizzazioni immateriali 0

costo 3.643,00

- fondi di ammortamento 3.643,00

II - Immobilizzazioni materiali 0

costo 125.818,06

- fondi di ammortamento 125.818,06

III - Immobilizzazioni finanziarie 0

C) ATTIVO CIRCOLANTE 138.426,98 100%

I - Rimanenze 0 0%

II - Crediti 106.467,51 77%

III - Attività finanaziarie che non costituiscono immobilizzazioni 0 0%

IV - Disponibilità liquide 31.959,47 23%

D) RATEI E RISCONTI ATTIVI 0 0%

TOTALE ATTIVO 138.426,98

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La dimensione economica

2.3 La situazione economicaIl rendiconto gestionale rappresenta lo strumento attraverso il quale illustrarel’insieme di oneri e proventi che caratterizzano la complessiva vita del CSV. Il ri-sultato gestionale dell’esercizio 2007 (dato dalla differenza tra proventi ed oneritotali) è stato positivo per 120.722,09 euro. Tale risultato positivo è servito per co-prire il deficit di € 120.722,09 avuto nel corso del 2006. Il risultato negativo del 2006 è anche parzialmente spiegato dal grafico che segue(Fig. 14) il quale mostra l’andamento irregolare dei proventi tipici del CSVCH, iproventi da Comitato di Gestione provenienti dal Fondo Speciale per il Volonta-riato alimentato con gli accantonamenti obbligatori delle fondazioni di originebancaria. Questo andamento discontinuo ed incerto rende difficoltosa una qual-siasi forma di programmazione operata all’interno del CSVCH.

Figura 14: proventi da comitato di gestione dal 2001 al 2007

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51

La dimensione economica

ANALISI DEI PROVENTI Come risulta evidente dal rendiconto di gestione, nel corso del 2007 i proventi ca-ratteristici sono stati (Tab. 21):

• proventi tipici derivanti dai fondi ridistribuiti dal Comitato di Gestione della Re-gione Abruzzo: 456.029,04 euro (93%);

• altri proventi: 33.970,79 euro (7%).

PROVENTI 2007 % 2006 %

Fondo speciale volontariato 456.029,04 93% 8.495,52 13%

Altri proventi 33.970,79 7% 57.098,27 87%

Totale proventi 489.999,83 100,00% 65.623,31 100,00%

Tabella 21: analisi proventi per provenienza

ANALISI DEGLI ONERIGli oneri del 2007 sono ammontati a 391.105,44 euro (Tab. 22).

Tabella 22: analisi oneri per destinazione

ONERI PER DESTINA-ZIONE (Co. Ge.)

2007 % 2006 % 2005 %

Promozione e rafforzamento 37.807,23 9,7% 56.838,61 24,4% 72.612,25 22,8%

Consulenza eprogettazione 128.961,53 33,0% 65.954,20 28,3% 96.665,43 30,4%

Formazione 24.729,98 6,3% 28.181,17 12,1% 49.481,93 15,6%

Informazione 30.525,65 7,8% 14.116,78 6,1% 28.241,77 8,9%

Costi comuni 131.750,92 33,7% 66.105,34 28,3% 69.808,34 22,0%

Altri progetti 37.330,13 9,5% 2.004,19 0,9% 0 0,0%

Oneri gestione finanziaria 0 0% 0 0,0% 1.093,44 0,3%

Totale oneri per destinazione (FSV) 391.105,44 100,00% 233.200,29 100,00% 317.903,17 100,00%

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La dimensione economica

Quanto alla composizione degli oneri (Fig. 15) secondo la classificazione propostanello schema di Rendiconto gestionale riportato nel BS, che tra l’altro segue i sug-gerimenti di CSV.net contenuti nelle sue linee guida, emerge una netta prevalenzadegli oneri sostenuti per l’erogazione di servizi di consulenza (33%). Significativa è anche l’incidenza degli oneri sostenuti per la promozione del vo-lontariato e della cultura della solidarietà sul totale degli oneri (9,7%). Minore è, invece, l’ncidenza percentuale degli oneri sostenuti per informazione(7,8%), formazione (6,3%). Da notare che la percentuale dei costi comuni (33,7%) è circa un terzo dei costi to-tali così come auspicato dal comitato di gestione.

Figura 15: oneri anno 2007

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La dimensione economica

2.4 Le prospettive future - l’importanza della partecipazione

Le attività ed i servizi del Piano annuale delle attività 2008 sono il frutto di unprocesso di programmazione partecipata che ha coinvolto tutte le componenti in-terne del CSVCH e le Organizzazioni di Volontariato del territorio attraverso:

• la rilevazione e analisi dei bisogni: rilettura delle attività proposte e realizzatenegli anni precedenti, analisi delle tendenze del volontariato e partecipazionedelle OdV nella stesura dei programmi e delle attività;

• la definizione del Piano Annuale delle attività.

Modalità di definizione e partecipazione alla costruzione del piano an-nuale delle attività 2008La partecipazione delle OdV alla definizione del Piano annuale delle attività per il2008 ha rappresentato il fattore innovativo. Molto preziosi sono stati le loro indi-cazioni e i loro suggerimenti. Questo il percorso che abbiamo seguito:

InformazioneNella lettera (Fig.16) inviata alle 198 OdV della nostra provincia sono stati evi-denziati la descrizione delle modalità di partecipazione alla programmazione delleattività per l’anno 2008 e l’invito a partecipare a specifici momenti di analisi delbisogno.

Gent.mo Presidente,

Il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Chieti (CSVCH) coerentemente con l’approc-

cio gestionale adottato, intende coinvolgere tutte le Organizzazioni di Volontariato del suo territorio

nella programmazione previsionale delle proprie attività per l’anno 2008.

Il CSVCH, a tale scopo, sta organizzando degli incontri con le OdV perché partecipino alla progettazione

di iniziative di solidarietà ritenute utili (o necessarie) per la comunità di riferimento.

L’incontro si terrà il …………………………….

Per poter lavorare al meglio, vi invitiamo a scaricare dall’area riservata del nostro sito (www.csvch.org)

il documento di lavoro oggetto dell’incontro.

Accesso area riservata associazioni (sulla sinistra della pagina di apertura del nostro sito):

username: csv

password:csv010

Chieti, 6 novembre ’07

Fig. 16: testo invito

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La dimensione economica

Ascolto della domandaNel mese di Novembre 2007 sono stati organizzati dal Centro di Servizio per il Vo-lontariato della Provincia di Chieti gli incontri per definire con le Organizzazionidi Volontariato invitate la programmazione delle attività 2008; contestualmente siè ragionato anche su una programmazione biennale. I primi due incontri (Tab. 23) si sono svolti nelle due sedi del CSV e precisamente a:

• Lanciano: 15 novembre 2007

• Chieti: 17 novembre 2007

A Lanciano (Tab. 19) sono state invitate le OdV degli ambiti territoriali dal 20 al 26(Aventino, Sangro, Lanciano, Basso Sangro, Vastese, Alto Vastese, Costa Sud).A Chieti (Tab. 20) le OdV degli ambiti territoriali dal 27 al 30 (Maieletta, Ortonese,Foro-Alento, Chieti). Ha partecipato il 16,6% delle OdV invitate. Pensiamo sia un buon punto di par-tenza.Molte delle OdV che non hanno potuto partecipare hanno inviato via e-mail ([email protected]) il questionario allegato all’invito.

Dagli incontri e dai questionari restituiti sono emerse le seguenti indicazioni

1. il livello di interesse rispetto alle quattro aree operative del CSV (Tab.24)

La consulenza e il sostegno alla progettualità sono le aree di maggior interesseper le OdV.

Tabella 23: percentuale di OdV partecipanti

Sedi Inviti spediti OdV presenti %

Lanciano 114 13 11,4

Chieti 96 22 23

totale 210 35 16,6

poco interessante interessante molto interessante

Area Promozione 0 % 47% 53%

Area Consulenza e sostegnoProgettualità

6 % 36% 58%

Area Formazione 8 % 38% 54%

Area Informazione 10 % 40% 50%

Tabella 24: livello di interesse aree operative

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La dimensione economica

Tabella 25: OdV presenti all’incontro di Lanciano

Tabella 26: OdV presenti all’incontro di Chieti

OdV presentiSOS Frentano S. Maria ImbaroAssociazione nazionale Carabinieri LancianoCentro Italiano Femminile LancianoAssociazione Entusiasti LancianoAssociazione Vigili del Fuoco in congedo LancianoAnffas LancianoUNITALSI PollutriAIDO comunale LancianoAIDO regionale San SalvoAssociazione Diabetici Maiella CasoliAvis comunale Torricella PelignaAIDO provinciale LancianoAIDO comunale San Salvo

OdV presentiAuser - Unitel ChietiCentro Italiano Femminile ChietiAssociazione La Sorgente ChietiAssociazione S.M. Maddalena ChietiAssociazione Italiana Dislessia ChietiAssociazione Orizzonte Francavilla al MareNucleo Operativo Teate ChietiAssociazione Gaia ChietiAssociazione Punto Famiglia GuardiagreleAssociazione S. Tommaso Apostolo OrtonaAssociazione Vita e Sport ChietiAssociazione Experio OrtonaAssociazione Pro Villa Reale ChietiASADA ChietiAssociazione Nazionale Carabinieri ChietiAIDO comunale ChietiAssociazione Il Sentiero ChietiAISM ChietiANLAIDS ChietiAVIS GuardiagreleAIFO ChietiAssociazione I Bambini visti dalla luna Casalincontrada

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La dimensione economica

2. richieste specifiche

• Proporre Bandi a sportello

• Proporre Progetti interprovinciali

• Pubblicare una guida delle OdV della provincia di Chieti

• Cambiare l’orario di apertura dello sportello di Guardiagrele

• Organizzare la Giornata Internazionale del Volontariato (5 dicembre)

• Proporre iniziative tese a far maturare l’importanza dell’impegno dei volontarinelle OdV

• Organizzare corsi di informatica di primo livello

• Realizzare una Banca dati per le varie categorie di utenza

• Aprire uno sportello periferico del CSV nel territorio di Vasto/San Salvo

• Rafforzare il sevizio di consulenza giuridico-legale

• Realizzare una guida informativa su leggi del terzo settore

• Prevedere fondi per spese viaggio Associazioni

• Formazione e consulenza per raccolta fondi

• Organizzare sportello collegamento tra profit e no-profit per raccolta fondi

Un terzo incontro si è tenuto a Vasto nell’ambito della giornata di formazione“Percorsi di condivisione: prove di progettazione sociale”. Hanno partecipato 19 Organizzazioni di Volontariato (Tab. 27) che hanno contri-buito alla definizione del programma annuale delle attività.In sintesi: nei tre incontri di novembre hanno partecipato 44 associazioni e sonostati raccolti 26 questionari di partecipazione alla definizione del piano annualedelle attività.

Elaborazione del piano annuale delle attivitàLa definizione del piano annuale delle attività si è articolata con le seguenti mo-dalità:

• analisi i dati raccolti attraverso i questionari

• classificazione dei bisogni emersi e individuazione delle tipologie di servizi cor-rispondenti

• redazione preliminare del Piano Annuale delle Attività 2008

• trasmissione del documento al Comitato Direttivo.

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La dimensione economica

Tabella 27: OdV presenti all’incontro di Vasto

OdV presentiRicoclown VastoAss. Radio CB Historium VastoAss. Insieme si può VastoAss. Fabbrica dell’esperienza d’Abruzzo VastoAss. Angelo Canelli Jazz club VastoAss. Volontari Ospedalieri (AVO) VastoAss. Vastese dell’Amicizia VastoAss. Vita e Solidarietà VastoArci Nuova VastoPro.do.c.s. VastoGruppo Folk Aniello Polsi VastoPolisportiva Giovanile Salesiani VastoAss. Mondo a Colori VastoAss. Armonia VastoFedios VastoAss. Culturale Pagliarelli VastoAss. Culturale “La Cungarella” VastoCAI VastoANFFAS Vasto

Deliberazione degli Organi StatutariIl comitato direttivo, a seguito di un’approfondita analisi e discussione, ha deli-berato l’approvazione del piano annuale delle attività 2008 il giorno 10 dicembre2007.

Presentazione al Comitato di GestioneIl bilancio previsionale è stato inviato al Co.Ge, per e-mail, il giorno 10 dicembre2007.

Nel grafico che segue (Fig.17) riportiamo la suddivisione degli oneri per l’anno2008. Così come richiesto dalle stesse OdV. l’area Consulenza e progettazione èquella che assorbe maggiori risorse (26%); a seguire abbiamo l’area Formazione(22%), l’area Promozione (19%) ed infine l’area Informazione (14%).

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La dimensione economica

Figura 17: percentuali oneri 2008 divise per aree

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Il quadro generale delle attivitàL’operatività del CSVCH si articola in una serie di attività e di servizi erogati chepossono essere ricondotti alle seguenti macro-categorie:

a) attività di promozione del volontariato e di sviluppo delle reti e relazioni;b) attività e servizi di consulenza e di sostegno alla progettualità sociale;c) attività di formazione;d) attività e servizi di comunicazione ed informazione.

Di seguito si riporta la tabella (Tab. 28) dei soggetti che hanno avuto accesso aiservizi del CSVCH nel corso del 2007.

3. LA DIMENSIONE SOCIALE

Tipologia soggetti numero

OdV iscritte al registro 39

OdV non iscritte al registro 75

APS 2

Coop. Sociali 0

Enti pubblici 5

Tabella 28

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La dimensione sociale

3.1 Area Promozione

ATTIVITA' DI PROMOZIONE DEL VOLONTARIATO ONERI 2007

Scuola di volontariato 17.654,29

Sostegno economico alla promozione delle OdV 5.000,00

Bandi a sportello 5.000,00

ATTIVITA' DI SVILUPPO DELLE RETI E DELLE RELAZIONI ONERI 2007

Sviluppo di reti e relazioni 11.365,89

promozione/coordinamento/rappresentanze Volontariatolocale

4.312,64

promozione/rapporti/relazioni Odv - altri enti 5.086,95

promozione relazioni con l'estero 1.966,30

In questa sezione sono rendicontate tutte le attività del CSVCH rivolte alla citta-dinanza in generale o a suoi segmenti specifici (es. giovani) con l’intento di favo-rire il loro avvicinamento alla solidarietà e al volontariato, anche promuovendo lacostituzione di nuove OdV.

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La dimensione sociale

Attività di promozione del VolontariatoSCUOLA DI VOLONTARIATO - 3° EDIZIONE (2006-2007)Percorso educativo “Cittadini del mondo”Nell’ambito della terza annualità (2006-2007), la Scuola di Volontariato ha realiz-zato un percorso di educazione alla mondialità ed alla cooperazione internazionaledenominato “Cittadini del mondo”, coinvolgendo le classi quinte del Liceo Scien-tifico “A. Volta” di Guardiagrele (CH) in una riflessione sui grandi temi interna-zionali che caratterizzano il nostro tempo.La proposta di un percorso di educazione alla mondialità intende promuoverescelte di responsabilità sociale nei giovani suscitando in loro curiosità e domandesui grandi squilibri economici e sociali che caratterizzano i rapporti fra il Nord eil Sud del mondo, con l’obiettivo di coinvolgerli attivamente in progetti di solida-rietà internazionale. Il percorso cerca di creare legami stabili e duraturi fra i ra-gazzi delle scuole superiori della provincia di Chieti e le OdV che operano sulterritorio nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo, dell’inter-cultura e del commercio equo e solidale.“Cittadini del mondo” risponde all’esigenza di approfondire le tematiche legate al-l’educazione interculturale ed al volontariato internazionale affrontate nelle edi-zioni precedenti della Scuola di volontariato, arricchendo il già attivo percorso “Ioragazzo dell’Europa” allargandone la prospettiva a livello globale con ulteriori mo-duli formativi dedicati ai processi interculturali di inclusione sociale delle comu-nità degli immigrati extracomunitari presenti sul territorio italiano e allacooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo, con il supporto anche

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di risorse umane ed associazioni attive in questo settore nel territorio della pro-vincia di Chieti.L’intercultura, l’educazione alla pace e ai diritti umani, l’educazione alla diversitàvista come ricchezza e non come limite per le società occidentali sono un indi-spensabile strumento pedagogico con il quale aprire dinanzi ai giovani una “fine-stra sul mondo”. Lo specifico dell’educazione interculturale è, in effetti, costituitodai processi di apprendimento che portano a conoscere altre culture e a instaurarenei loro confronti atteggiamenti di disponibilità, di apertura, di dialogo. Infatti, seda un lato è importante attivarsi per operare un cambiamento nei paesi in via disviluppo attraverso progetti di cooperazione internazionale, non si può non co-minciare ad operare un cambiamento da qui, nel nostro “Nord”; soprattutto nel-l’approccio con il quale ci si pone di fronte a tali problemi.Il percorso “Cittadini del mondo” rappresenta il cuore delle attività di sensibiliz-zazione e di disseminazione dei risultati di un più ampio progetto di cooperazioneallo sviluppo chiamato “Solidarietà con il villaggio di Bati (Camerun)”, cofinan-ziato dal Programma di Cooperazione Internazionale della Regione Abruzzo 2006e promosso dalla Provincia di Chieti in partenariato con una pluralità di altri entied organizzazioni del territorio regionale, quali il Comune di Chieti, la ONG Pro-getto Sviluppo Abruzzo, l’associazione di volontariato GESPA, organizzazioni sin-dacali e associazioni di categoria.Tale progetto, che si iscrive in un processo di promozione dell’autosviluppo dellacomunità locale del villaggio di Bati, nella provincia Ovest del Camerun, volto aporre le basi per un miglioramento permanente della qualità della vita della po-polazione beneficiaria, ha consentito nell’arco di 15 mesi il completamento di un

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edificio scolastico di 6 aule ed uffici amministrativi per il C.E.S. College d’Ensei-gnement Secondaire e la ristrutturazione completa del dispensario medico localecon la costruzione di un nuovo reparto maternità. Ruolo del CSVCH all’interno del partenariato proponente è stato quello di pro-muovere la conoscenza del progetto nel territorio abruzzese ed il coinvolgimentodella comunità regionale in attività di divulgazione dei risultati del progetto e disensibilizzazione alla solidarietà internazionale.Il percorso educativo ha alternato fasi prevalentemente formative e fasi di parte-cipazione attiva ad esperienze di solidarietà internazionale promosse da associa-zioni ed enti operanti a livello locale.La fase di formazione si è articolata in 3 moduli teorico-pratici in aula di circa 2ore ciascuno, tenuti dagli operatori del CSVCH in collaborazione con i volontariitaliani e camerunesi dell’associazione GESPA impegnati nell’implementazione delprogetto “Solidarietà con il villaggio di Bati”.I temi trattati nei moduli formativi sono stati:

1. “Povertà e geografia dello sviluppo”: cos’è la povertà, come si misura, qualchecifra dal mondo, dalla povertà economica alla povertà umana, le strategie percombatterla; la crescita della popolazione, fasi attuali dei vari continenti, TerzoMondo, dinamiche Centro-Periferia, tendenze della globalizzazione, coopera-zione internazionale allo sviluppo.

2. “I Diritti umani e la nuova coscienza globale”: dalla Dichiarazione dei dirittidell’Uomo a diritti che si fanno cultura e pratica della reciprocità, il commer-cio equo, la Finanza Etica, il consumo critico, il turismo responsabile.

3. “Il progetto di Solidarietà con il villaggio di Bati”: l’approfondimento su un

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caso concreto d’analisi, il racconto di un progetto di cooperazione internazio-nale attraverso documenti e testimonianze, la visione del materiale fotograficoe video raccolto durante le visite di monitoraggio, gli obiettivi, i luoghi ed iprotagonisti del progetto, i risultati ottenuti.

Oltre all’attività di formazione in aula, il percorso ha visto il coinvolgimento di-retto dei ragazzi partecipanti nell’organizzazione di una mostra multimediale chesi è tenuta presso il complesso archeologico dei Templi romani a Chieti dall’8 al15 dicembre 2007. L’esposizione ha presentato il racconto video fotografico del pro-getto di cooperazione internazionale “Solidarietà con il villaggio di Bati” ed alcuniprodotti tipici dell’artigianato camerunese. Sei dei ragazzi del Liceo “A. Volta” di Guardiagrele, accompagnati dagli operatoridel CSVCH e dai volontari dell’associazione GESPA, hanno partecipato ad un CampoScuola di volontariato svoltosi nel villaggio di Bati dal 30 dicembre 2007 al 9 gen-naio 2008, a cui si riferiscono le foto contenute in queste pagine. L’esperienza,prima ed unica di questo tipo realizzata in Abruzzo, ha consentito ai ragazzi di vi-sitare il contesto di svolgimento del progetto di cooperazione “Solidarietà con ilvillaggio di Bati” e di contribuire attivamente con il proprio lavoro al completa-mento delle opere in costruzione al fianco dei loro coetanei di Bati.La proposta di coinvolgere la scuola e di consentire a sei giovani del Liceo Scien-tifico "A. Volta" di partire per l'Africa testimonia un riconoscimento alla qualificatapartecipazione di quei ragazzi alla Scuola di Volontariato del CSV di Chieti e allepolitiche sociali della città di Guardiagrele che ha sempre privilegiato il rapportoproprio con il CSV e costituisce uno stimolo interessantissimo per un approccionuovo con la cooperazione.

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La dimensione sociale

SCUOLA DI VOLONTARIATO - 4° EDIZIONE (2007-2008)La Scuola di Volontariato 2007- 2008 si è articolata in due fasi: una, preparatoria,chiamata “Cantieri di Solidarietà” (ott. - dic. 2007), e l’altra (gen. - mag. 2008), piùoperativa e diversificata a seconda dello specifico percorso, suddivisa a sua voltain tre momenti principali:

1. presentazione delle associazioni di volontariato e del percorso;

2. esperienza vissuta con le associazioni e nelle strutture di tutto il territorio pro-vinciale;

3. elaborazione delle esperienze e restituzione all’interno della manifestazioneVOLONTARIANDO aperta a tutta la città.

Cantieri di Solidarietà (ottobre-dicembre 2007)In questa fase c’è stato un primo approccio alla realtà del volontariato, finalizzatoa costruire insieme alle associazioni e alle scuole i percorsi concreti da realizareinsieme.L’esperienza maturata negli anni ha spinto verso un più concreto coinvolgimentodelle associazioni e degli studenti fin dai primi passi del percorso. Per questo glioperatori della Scuola di Volontariato hanno incontrato alcune associazioni delterritorio di Chieti e proposto loro una collaborazione più attiva e responsabiliz-zante, attraverso la stesura scritta di una proposta progettuale da presentare alleclassi interessate al percorso. Attraverso due incontri nei mesi di novembre e dicembre, gli operatori del CSV

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La dimensione sociale

hanno presentato l’intero percorso alle 10 classi aderenti al progetto.Gli obiettivi di questa fase sono stati:

• individuazione dei valori che stanno alla base del volontariato, attraverso tecni-che di animazione (brainstorming, foto , spot per il sociale, giochi sulla fiducia)

• panoramica del mondo del volontariato e presentazione delle proposte proget-tuali delle associazioni

• scelta dell’associazione all’interno della quale svolgere l’esperienza concreta divolontariato

Nel corso dei primi mesi del 2008 si è svolta la seconda parte del percorso.

Nel mese di gennaio 2008 sono stati organizzati incontri tra i gruppi di ragazzi ele associazioni di volontariato scelte, nel corso dei quali i volontari hanno rac-contato le loro esperienze e presentato le loro proposte di solidarietà. Si sono sta-biliti gli obiettivi, le date, gli appuntamenti, le modalità di partecipazione e,laddove necessario, si è proceduto ad una formazione di base degli aspiranti vo-lontari in preparazione alle attività concrete di volontariato da realizzare.I ragazziche hanno espresso la volontà di non impegnarsi concretamente in attività di vo-lontariato, ma di voler comunque continuare a partecipare al percorso in altreforme, sono stati invitati ad entrare nel “Gruppo X” con il compito specifico di cu-rare la programmazione e l’organizzazione della manifestazione finale.

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La dimensione sociale

Le OdV e gli altri soggetti coinvoltiLe associazioni e altri enti coinvolti nei vari percorsi della “Scuola di volontariato”sono stati:

• Associazione “Centro Solidarietà Incontro Ascolto e prima Accoglienza” Chieti /Co-munità Ali D’Aquila;

• Associazione “La Compagnia del Sorriso” Chieti;

• Anffas Chieti;

• Istituti Riuniti di Assistenza “S. Giovanni Battista” Chieti.

Partecipanti 2007 2006 2005

Scuole superiori 3 12

Studenti 200 484 320

Organizzazioni di Volontariato 5 22 27

Tabella 29: partecipanti alla Scuola di Volontariato

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BANDI A SPORTELLO - SOSTEGNO ECONOMICO DIRETTO AIPROGETTI DELLE ODV Il bando a sportello è uno strumento pensato per sostenere le iniziative promo-zionali autonomamente organizzate da Associazioni di volontariato della Provin-cia di Chieti. Ai sensi del bando, nell’anno 2007 sono state sostenute iniziativepromozionali di diffusione della cultura della solidarietà rivolte ai volontari o allacottadinanza, attraverso:

- Incontri di sensibilizzazione o di approfondimento;

- Convegni, seminari o tavole rotonde.

Il contributo economico erogato dal CSVCH per ciascuna di tali iniziative non hasuperato i 500,00 €, coerentemente con l’assunto che il vero patrimonio delle OdVposto al servizio della comunità è rappresentato dai valori, dalle risorse umane,dalle azioni concretamente svolte e dalle capacità organizzative. Nella pagina a fianco si riportano i progetti finanziati (tab. 30).

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Tabella 30: bandi a sportello - progetti finanziati

TITOLO PROGETTO ASSOCIAZIONE TERRITORIO

In nome del cibo GAIA Chieti

Progetto Formativo CIF Chieti

Giornata nazionale della Donazione Aido Lanciano

Prelievo ematico Aipa Lanciano

Il Tempo Libero dei Ragazzi San Vincenzo De Paoli Lanciano

La città della gioia Agesci Ortona 2 Ortona

Mosaicando con l'arte Heart Ortona

Racconti a merenda Experio Ortona

Sogno di una notte di mezza … Kyklos Ortona

Oggi piccoli volontari, domani grandi volontari Valtrigno Potezione Civile San Salvo

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Attività di sviluppo delle reti e delle relazioniSVILUPPO DI RETI E RELAZIONIForum Sociale Promosso dal Comune di Guardiagrele in collaborazione con Sistema Bibliotecarioprovinciale di Chieti e il nostro CSV , con i due appuntamenti di primavera e di au-tunno il Forum sociale rappresenta un tentativo di rendere visibile una città comecomunità e di provocare relazioni tra gli “attori” che la abitano.

Forum di Primavera 2007 “per l’impegno civile, la pace la legalità” Marzo: Carlo Spera, presentazione del libro “Viaggio al termine della notte (vent’annidopo l’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl)” e mostra fotografica. Maggio: Tommaso Valentinetti - arcivescovo di Pescara-Penne e presidente Pax Chri-sti; “Comunità; il volto feriale della pace. La pace entra in casa e attraversa la città”.Maggio /giugno: Mostra bibliografica “Pagine di legalità; leggere l’antimafia”.Giugno: Festa della Repubblica, Fiaccolata degli enti locali, delle associazioni edella società civile “per la legalità e contro ogni mafia”.

Forum di Autunno 2007 “la città che vive” Settembre: “Insieme per stare bene”: formazione, cultura, pratica della mutualitàe formazione di gruppi di auto aiuto nel campo della genitorialità. Ottobre: Festa dei nonni; San Francesco: festa della pace, della fraternità e del dia-logo tra appartenenti a culture e religioni diverse; tutti i diritti umani per tutti:Assisi - partecipazione marcia della pace; Banca etica: la finanza a servizio del-l’uomo; Scoutismo: 100 anni nel mondo, 10 anni a Guardiagrele; la repubblica tu-tela il paesaggio: riflessioni su Costituzione e ambiente; Giovani in musica:laboratorio musicale; progetto anziani; conferenza comunale per i servizi socialie sanitari.

Conferenza Nazionale del Volontariato - Napoli (13-14-15 aprile 2007)Nei giorni 13, 14 e 15 aprile 2007, a Napoli presso la Stazione Marittima, si è svoltala V Conferenza Nazionale del Volontariato rivolta a tutti i soggetti istituzionali,alle organizzazioni di volontariato, agli operatori impegnati nel settore, ai giovanie ai vari esponenti del mondo della ricerca. Il CSV di Chieti ha partecipato all’evento insieme a 7 volontari della provincia diChieti, per l’occasione il CSVCH si è fatto carico delle spese di vitto e viaggio deivolontari della provincia di Chieti che hanno partecipato.

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Assemblea Provinciale del Volontariato: “Essere fare partecipare” Il 14 settembre a Guardiagrele, presso il Teatro Garden in largo Pignatari, alle ore 17.30si è tenuta l’Assemblea Provinciale del Volontariato. L’incontro è stato organizzatodalla Conferenza Reg. del Volontariato con il supporto organizzativo del CSVCH.L’assemblea è stata l’occasione per un confronto tra associazioni di volontariatodella Provincia sui temi proposti dall’Assemblea Regionale, per individuare diffi-coltà legate all’agire quotidiano nonché per predisporre una piattaforma di pro-poste. All’incontro hanno partecipato 84 volontari in rappresentanza di 59associazioni di volontariato della provincia di Chieti.

Assemblea Regionale del Volontariato: “Essere fare partecipare” La Conferenza Regionale del Volontariato, in collaborazione con la RegioneAbruzzo, ha organizzando la Terza Assemblea Regionale del Volontariato. L’eventosi è svolto all’Aquila, presso la Sala Michetti del Consiglio Regionale, il 13 ottobrea partire dalle ore 9 fino alle 18 circa. Gli obiettivi dell’Assemblea Regionale sono stati molteplici e hanno ruotano in-torno alle parole chiave che dell’assemblea stessa: “Essere, Fare, Partecipare: il Vo-lontariato abruzzese a confronto”. “Essere” indica l’essenza stessa dell’azione del volontario e dei valori che ne ispi-rano l’azione. “Fare” esprime la scelta della gratuità come elemento che contraddistingue il vo-lontariato da altre forme di impegno solidale dalle quali ci vogliamo distinguerenon per separare ma per valorizzare i diversi e specifici ruoli. “Partecipare”, alla luce del principio di sussidiarietà espresso dall’art. 118 della Co-stituzione, significa saper individuare luci ed ombre del rapporto tra Volontariatoe Istituzioni, a partire dalla recente partecipazione all’interno dei Piani di Zona, af-frontando i temi della progettazione sociale e della “rappresentanza”, consapevoliche nei rapporti con le Istituzioni è necessaria una nuova capacità del volontariatodi esprimere una rappresentanza in grado di dialogare ai diversi tavoli di concer-tazione senza perdere il contatto con la base.

“Esilio Solitudine e Solidarietà” - Le Giornate della Salute MentaleLanciano (2-6 dicembre 2007)La celebrazione della giornata della salute è diventata per la città di Lanciano unappuntamento che vede coinvolti oltre alle istituzioni l’intera città: studenti, in-segnanti, associazioni di volontariato. Grazie al lavoro di tessitura di relazioni daparte del Centro Diurno del Dipartimento di Salute mentale della A.S.L. di Lan-ciano, coordinato dalla dottoressa Maurizia Iezzi, e del nostro Centro di Servizioper il Volontariato, dal 2 al 6 dicembre a Lanciano, in occasione della giornata na-zionale della salute mentale, ci sono stati dei momenti di incontro e riflessione sultema “esilio, solitudine e solidarietà”.

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Le giornate sono state divise tra esperienze e testimonianze.“Esilio, Solitudine e Solidarietà” è stato il tema intorno a cui ha ruotato l’iniziativa,sia nella giornata dedicata alle Testimonianze sia in quelle dedicate alle Esperienze;esso è stato anche il tema della piccola Rassegna Cinematografica che ha accom-pagnato l’evento di dicembre.Le Esperienze “narrate” sono frutto dei rapporti collaborativi e costruttivi che neglianni si sono andati consolidando tra il CSVCH, il Centro Diurno, l’Università, le di-verse Istituzioni (Regione Abruzzo Fondazione Carichieti, Comune di Lanciano, Isti-tuto Mario Negri-Sud), rappresentando sia varchi significativi per il superamentodi solitudini e di condizioni di vita disperanti, sia azioni concrete nell’ottica dellosviluppo di una cultura dell’integrazione che renda “possibili” le esistenze di tutti.Di seguito si riporta il calendario degli incontri:

• 2 dicembre: presentazione del video: “Esilio Solitudine e Solidarietà” realizzato dalCentro Diurno con gli studenti dell’Istituto Professionale “De Giorgio” di Lan-ciano.

• 4 dicembre: presentazione del video “Biglietti di viaggio” (realizzato dal centrodiurno e dal CSVCH); “Esili e Solitudine”: Gianni Tognoni, Gabriele Del Grande,

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Francois Poria, Filippo Maria Ferro.• 5 dicembre: presentazione del video “Biglietti di viaggio” (realizzato dal centro

diurno e CSVCH); “Sguardi che aprono alla libertà”: Gabriella Farina, Carla Co-tellessa, presentazione esperienze (Culture Frentane, Comunicazioni).

• 6 dicembre: presentazione del video “Biglietti di viaggio” (realizzato dal centrodiurno e CSVCH), “Autori e Attori di contesti sociali”: Massimo Campedelli, Isi-doro Malandra, Mario Di Nisio, presentazione esperienze (Lavor-azioni).

Altri progetti patrocinati Per questi progetti il CSVCH ha curato la comunicazione e l’allestimento grafico: • Vivi Villa Reale - Chieti (5 agosto 2007)

• Percorsi di cinema - una lettera per un film - Chieti (22, 25, 27 giugno 2007).

• Mostra Multimediale “Solidarietà con il Villaggio di Bati” - Chieti (8-16 dicem-bre 2007)

• III Edizione Giornate delle Associazioni - Vasto (1 - 2 Dicembre)

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3.2 Area Consulenza

ATTIVITA' E SERVIZI DI ACCOGLIENZA E CONSULENZA ONERI 2007

Accoglienza e supporto tecnico-logistico 71.962,67

accoglienza Chieti 39.994,60

accoglienza Lanciano 10.186,93

accoglienza Ortona 17.371,85

accoglienza Guardiagrele 0

uso beni (furgone) 3.470,03

uso beni (attrezzature d'ufficio) 939,26

uso beni (attrezzature specifiche) 0

Consulenza e altri servizi di assistenza alle OdV 25.349,96

consulenza contabile, tributaria, amministrativa e organizzativa 11.157,56

rendicontazione economica e sociale 12.230,40

consulenza legale lavoro e previdenza 1.962,00

progettazione e fund raising 0

ACCOGLIENZA E SUPPORTO TECNICO-LOGISTICOCostituisce l’attività principale del CSVCH, si tratta di servizi di consulenza perdare risposte ai bisogni delle organizzazioni di volontariato su diverse questioni.Forniamo consulenza qualificata e personalizzata nelle seguenti aree:

• amministrativa e contabile;• fiscale;• giuridico-legale;• progettuale;• informatica;• comunicazione;• raccolta fondi.

Offriamo la disponibilità, presso i nostri locali, di attrezzature e strumenti quali:telefono, fax, fotocopiatrice, computer, ecc. Prestiamo, inoltre, per lo svolgimentodi specifiche attività, altre attrezzature varie: computer portatile, lavagna lumi-nosa, videoregistratore, videoproiettore, gazebo, ecc.

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Forniamo domiciliazione alle Organizzazioni di Volontariato presso i nostri localioffrendo loro la possibilità di utilizzare spazi e strumenti del CSVCH per lo svol-gimento della loro attività istituzionali (riunioni, attività di segreteria, posta, con-tatti, ecc.)Puntiamo a consolidare e sviluppare il rapporto con le Organizzazioni di Volonta-riato attraverso la costruzione e lo sviluppo di collaborazioni sempre più ampie,anche grazie alla presenza sul territorio degli sportelli periferici di Lanciano, Or-tona e Guardiagrele, chiamati ad erogare i seguenti servizi alle Organizzazioni diVolontariato:

• Segreteria CSV;• Assistenza Associazioni;• Sostegno alla progettazione;• Contatti e/o collaborazioni con enti;• Attività legate ad alcuni Progetti del CSVCH.

ACCOGLIENZA Gli sportelli offrono un servizio di front office che non necessita di prenotazioneda parte delle OdV, erogando i propri servizi negli orari di apertura al pubblico esolo eccezionalmente, dietro richiesta, con prenotazione in giorni ed orari diversi.Nei giorni di apertura l’orario di chiusura dell’ufficio è comunque particolarmenteelastico, permettendo agli utenti di poter svolgere la propria pratica anche benoltre l’orario di chiusura.

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Gli Sportelli forniscono accoglienza e consulenza di primo livello, inoltre forni-scono collaborazione organizzativa ad eventi quali: raccolta fondi per beneficenza,mercatini di solidarietà e ogni altro evento proposto, purchè non abbia fini dilucro.

Sportello di LancianoDove siamoLo Sportello di Lanciano è sito in via Ortona (quartiere Olmo di Riccio). La strut-tura è dislocata nella zona nord di Lanciano, distante poco più di un chilometrodal centro cittadino e facilmente raggiungibile. Lo sportello di Lanciano consta ditre locali: ingresso, ufficio operatore e sala riunioni. L’intero stabile è inoltre do-tato di un parcheggio che può contenere circa venti autovetture.

Orario di AperturaL’orario di apertura è il seguente: Lunedì 15:30-17:30, Giovedì 15:30 17:30, Sabato10-12.

Ambiti territorialiLo sportello di Lanciano opera sui seguenti ambiti territoriali: Lanciano(n.22), BassoSangro (n.23), Sangro (n.21), Aventino (n.20). In occasione di attività particolari losportello di Lanciano ha operato ed opera anche negli ambiti territoriali: Vastese(n.24), Alto Vastese (n.25) e Costa sud (n.26). Come anche negli anni precedenti, le Odv che si sono rivolte allo sportello sonoin larga maggioranza, e con una più ampia frequenza, associazioni con sede a Lan-ciano (Ambito sociale 22).

ServiziVengono messi a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato, presso lo spor-tello di Lanciano i seguenti servizi:

• Servizio internet. L'operatore di sportello accompagna i volontari nella naviga-zione su internet fornendo continua assistenza;

• Fax. Le associazioni, assistite dall'operatore di sportello, possono utilizzare ilservizio di Fax;

• Telefono. Le associazioni possono usufruire del telefono della sede per effet-tuare telefonate inerenti le attività di volontariato;

• Ospitalità come sede. Le associazioni che richiedono questo servizio devonopresentare allo sportello una richiesta;

• Domicilizione postale. Tale servizio riguarda la possibilità, fornita alle associa-zioni di volontariato, di ricevere la propria posta in una sede “neutrale”, diversadalla propria abitazione, rispondendo peraltro ad una esigenza specifica dimolte associazioni di volontariato del territorio che non hanno una sede o lacondividono con altri;

• Sala riunioni (20 posti).

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Inoltre presso la sede di Lanciano vengono messi a disposizione i seguenti serviziaggiuntivi:

• Assistenza Associazioni;• Sostegno progettazione;• Contatti e/o collaborazioni con enti;• Comunicati stampa;• Attività legate ad alcuni Progetti del CSVCH.

Sportello di Ortona Dove siamoLo sportello territoriale di Ortona è collocato nel centro urbano in via Giudea n.83, parallela di corso Vittorio Emanuele, in un locale in affitto composto da 2 vani,di cui un ingresso, una stanza non molto grande per le riunioni e un bagno.

Orario di AperturaL’orario di apertura è il seguente: Lunedì 15:30-17:30, Giovedì 15:30 17:30, Sabato10-12.

Ambiti territorialiLo sportello di Ortona opera sul seguente ambito territoriale: Ortonese (n.28).

ServiziVengono messi a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato, presso lo spor-tello di Ortona i seguenti servizi:

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• Servizio internet. L'operatore di sportello accompagna i volontari nella naviga-zione su internet fornendo continua assistenza;

• Fax. Le associazioni, assistite dall'operatore di sportello, possono utilizzare ilservizio di Fax;

• Telefono. Le associazioni possono usufruire del telefono della sede per effet-tuare telefonate inerenti le attività di volontariato;

• Ospitalità come sede. Le associazioni che richiedono questo servizio devonopresentare allo sportello una richiesta;

• Domicilizione postale. Tale servizio riguarda la possibilità, fornita alle associa-zioni di volontariato, di ricevere la propria posta in una sede “neutrale”, diversadalla propria abitazione, rispondendo peraltro ad una esigenza specifica dimolte associazioni di volontariato del territorio che non hanno una sede o lacondividono con altri.

Le OdV hanno potuto usufruire dei servizi anche in giorni e orari differenti daquelli stabiliti, previo appuntamento. Molte associazioni ortonesi, hanno utiliz-zato il servizio on-line (sito web del CSVCH) per divulgazione di eventi e notizieinerenti attività associative, hanno dunque fornito all’operatore di sportello i datida inserire.Inoltre, presso la sede di Ortona vengono messi a disposizione i seguenti servizi ag-giuntivi:

• Assistenza Associazioni;• Sostegno progettazione;• Contatti e/o collaborazioni con enti;• Comunicati stampa;• Attività legate ad alcuni Progetti del CSVCH.

Sportello di GuardiagreleDove siamoLo sportello territoriale di Guardiagrele è collocato all’interno del Municipio diGuardiagrele in piazza S.Francesco n.12, in una stanza messa a disposizione, gra-tuitamente, dall’amministrazione comunale.

Orario di AperturaL’orario di apertura, quindicinale, è il seguente: Martedì 15:30-17:30

Ambiti territorialiLo sportello di Guardiagrele opera sul seguente ambito territoriale: Maieletta(n.27).

ServiziVengono messi a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato, presso lo spor-tello di Ortona i seguenti servizi:

• Ospitalità come sede. Le associazioni che richiedono questo servizio devono

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presentare allo sportello una richiesta; • Domicilizione postale. Tale servizio riguarda la possibilità, fornita alle associa-

zioni di volontariato, di ricevere la propria posta in una sede “neutrale”, diversadalla propria abitazione, rispondendo peraltro ad una esigenza specifica dimolte associazioni di volontariato del territorio che non hanno una sede o lacondividono con altri.

Inoltre presso la sede di Guardiagrele vengono messi a disposizione i seguenti ser-vizi aggiuntivi:

• Assistenza Associazioni;• Sostegno progettazione;• Contatti e/o collaborazioni con enti;• Attività legate ad alcuni Progetti del CSVCH.

Sportello di ChietiDove siamoLo sportello principale di Chieti si trova in via Dei Frentani, 81. La struttura è di-slocata nella zona Tricalle di Chieti, distante poco più di un chilometro dal centrocittadino e facilmente raggiungibile. Lo sportello di Chieti consta di 7 locali: in-gresso, sala formazione/riunioni, ufficio Presidente, ufficio Direttore, stanza Acco-glienza OdV, ufficio amministrazione, ufficio grafica/video. L’intero stabile è inoltredotato di un parcheggio che può contenere circa trenta autovetture.

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La dimensione sociale

Orario di AperturaL’orario di apertura è il seguente: dal Lunedì al Venerdì 9:30-13:30, Martedì-Giovedì14:30-18:30

Ambiti territorialiLo sportello di Chieti opera nei seguenti ambiti territoriali: Foro Alento (n.29) eChieti (n.30).

ServiziLo sportello di Chieti è aperto al pubblico tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 13.30. Lacontinuità di apertura è legata al fatto che Chieti rappresenta la sede operativacentrale del CSVCH per tutti i suoi settori d’intervento.Le attività erogate dallo sportello si distinguono per varie funzioni o servizi:

• informazione: rappresenta l’attività preponderante in quanto coincide con losmistamento di base che lo sportello opera nei riguardi delle altre funzioni delCSV e interessa tutte le notizie utili alle Associazioni: scadenze legislative e fi-scali (Privacy, iscrizione all’Albo Regionale o al Registro delle ODV); partecipa-zione a corsi di formazione organizzati dal CSV o esterni ad esso; notizie suconvegni e così via;

• ospitalità: riguarda principalmente lo smistamento della posta delle Associa-zioni ospiti del CSV;

• consulenza: diretta, nel caso in cui l’informazione riguardi una delle aree dicompetenza dello sportello, o indiretta, nel caso in cui debba essere rimandataad uno dei consulenti di cui si serve il CSV;

• orientamento: quando c’è una partecipazione attiva dello sportello rispetto nonsolo ai servizi specifici dello stesso ma anche a consigli o appoggio per le varieattività delle Associazioni

• logistica: riguarda il prestito del materiale e/o degli automezzi in dotazione alCSV di cui le Associazioni possono fare uso, previa richiesta scritta attraversoun modulo specifico.

Vengono messi a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato, presso la sededi Chieti i seguenti servizi:

• Servizio internet. L'operatore di sportello accompagna gli utenti nella naviga-zione su internet fornendo continua assistenza;

• Fax. Le associazioni, assistiti dall'operatore di sportello, possono utilizzare ilservizio di Fax;

• Telefono. Le associazioni possono usufruire del telefono della sede per effet-tuare telefonate inerenti le attività di volontariato;

• Ospitalità come sede. Le associazioni che richiedono questo servizio devonopresentare allo sportello una richiesta;

• Domiciliazione postale. Tale servizio riguarda la possibilità, fornita alle asso-ciazioni di volontariato, di ricevere la propria posta in una sede “neutrale”, di-

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La dimensione sociale

versa dalla propria abitazione rispondendo, peraltro ad una esigenza specificadi molte associazioni di volontariato del territorio che non hanno una sede ola condividono con altri.

• Sala di formazione ( 30 posti)

Inoltre presso la sede di Chieti vengono messi a disposizionee i seguenti servizi ag-giuntivi:

• Fotocopiatrice. Le associazioni possono eseguire fotocopie riguardanti l’attivitàtipica dell’OdV;

• Prestito Videoproiettore e telo per proiezioni;• Prestito gazebo;• Prestito amplificatore audio, casse audio e microfoni;• Prestito furgone 9 posti.

IL SUPPORTO TECNICO LOGISTICO Il supporto logistico che il CSV CH fornisce alle OdV consiste nella messa a di-sposizione, presso la sede di Chieti e presso gli sportelli territoriali, di:• strumenti tecnici (fax, fotocopiatrici, lavagne luminose, videoproiettori, gazebo,

etc.);• strumenti informatici (hardware e software);• locali per incontri e riunioni.

Il supporto tecnico consiste nell’assistenza fornita alle OdV per l’utilizzo di stru-menti tecnici ed informatici.

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La dimensione sociale

Gli sportelli di Lanciano, Ortona, Guardiagrele e Chieti mettono a disposizionedelle OdV:

• Telefono e Fax;• Servizio internet;• Fotocopiatrice;• PC e stampante;• Ospitalità come sede; • Domiciliazione postale.

Inoltre, lo sportello di Chieti dispone anche delle seguenti attrezzature:

• Pulmino da 9 posti;• Videoproiettore e telo proiezioni;• Microfoni, mixer e casse audio;• Telecamera e fotocamera digitale;• Registratore audio;• Videoregistratore• Lavagna luminosa.

TIPOLOGIA DI SUPPORTO FORNITO DAL CSVCH N. PRESTAZIONI

Segreteria (telefono-fax) 30

Posta elettronica 10

Recapito postale 5

Ospitalità come sede di OdV 5

Ospitalità alle OdV per le attività 15

Uso di computer e altre attrezzature informatiche 110

Prestito attrezzature (lavagna luminosa, videoproiettore, gazebo, altro) 40

Prestito automezzi 8

Tabella 31: supporto tecnico-logistico fornito dal CSVCH

LA CONSULENZA E ALTRI SERVIZI DI ASSISTENZA ALLE ODVIl CSVCH mette a disposizione di tutti quanti ne facciano richiesta servizi di con-sulenza di vario tipo, erogata sia direttamente dagli operatori del CSVCH, sia in-direttamente tramite consulenti professionali nelle varie materie di interesse. Inparticolare, nel corso del 2007, il CSVCH ha garantito servizi di:

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TIPOLOGIA DI SERVIZI numero

consulenza contabile, tributaria, amministrativa e organizzativa 10

consulenza su rendicontazione economica e sociale 4

consulenza legale lavoro e previdenza 5

consulenza su progettazione e fund raising 10

TOTALI 29

Tabella 32: servizi forniti

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• consulenza contabile, tributaria, amministrativa e organizzativa;• consulenza su rendicontazione economica e sociale;• consulenza legale lavoro e previdenza;• consulenza su progettazione e fund raising.

Si è osservato che le OdV si rivolgono al CSVCH principalmente per ricevere in-formazioni di primo livello direttamente dagli operatori di sportello sui vari ar-gomenti di loro interesse. Solo una minima parte (Tab. 32) richiede consulenze piùspecifiche - per lo più in materia contabile, fiscale, amministrativa ed organizza-tiva - a professionisti esterni collegati al CSVCH.

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La dimensione sociale

La Progettazione sociale

ATTIVITA' DI SOSTEGNO PROGETTUALITA' SOCIALE ONERI 2007

Sostegno progettualità 28.392,96

sviluppo di progetti proposti dalle OdV 0

sviluppo progetti in partnership con OdV 28.392,96

SOSTEGNO PROGETTUALITÀIl CSVCH svolge attività di promozione e sostegno della progettualità sociale delleOdV. In particolare essa si può realizzare attraverso:• sostegno operativo consistente in azioni di animazione territoriale, accompa-

gnamento, coordinamento, fornitura di servizi (consulenza, formazione, docu-mentazione, grafica, stampa, ecc.), supporto al monitoraggio e alla valutazionedei progetti realizzata da operatori del CSV CH;

• sostegno economico indiretto (i costi per il personale e/o per i beni e servizi ne-cessari all’attuazione del progetto vengono assunti dal CSVCH).

Torneo Internazionale di Basket in carrozzina A Chieti dal 24 al 27 ottobre 2007 il Comitato Regionale CIP Abruzzo, in collabora-zione con in nostro Centro di Servizio per il Volontariato e altri enti pubblici haorganizzato il 1° Torneo Internazionale di basket in carrozzina. Il torneo ha vistola partecipazione delle seguenti squadre: S. Stefano Banca Marche, Galatasaray(Turchia), Anmic Sassari e Elecom Roma.Il progetto ha permesso di:

- creare le basi per un solido intervento di promozione sociale e sportiva dei di-sabili, che abbia come baricentro la realtà sportiva in tutte le sue articolazioni,che consenta di sviluppare attività effettivamente integrate e senza separazioni;

- creare un solido ed efficace intervento promozionale, come elemento sussidia-rio ma particolarmente significativo per i DiversAbili con handicap fisico-mo-torio, attivando iniziative rivolte ad una parte rappresentativa della rete deiservizi e degli enti socio-sanitari ed assistenziali per l’handicap;

- sviluppare iniziative che favoriscano l’incontro e l’integrazione reale tra la re-altà scolastica, nelle sue diverse componenti, e il mondo della disabilità utiliz-zando tutte le potenzialità offerte dallo sport;

- superare concretamente, attraverso l’utilizzo della promozione sociale e spor-tiva, ogni logica meramente assistenzialistica e/o pietistica nell’affrontare le

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La dimensione sociale

complesse problematiche della disabilità;

- affermare pienamente il valore relazionale, sociale e agonistico della praticasportiva dei disabili.

Programma del torneo:24 ottobre Galatasaray (Turchia) – ANMIC Sassari - ore 16:3024 ottobre S. Stefano Banca Marche – ELECOM - ore 18:3025 ottobre S. Stefano Banca Marche – ANMIC Sassari - ore 16:4525 ottobre ELECOM - Galatasaray (Turchia) - ore 18:3026 ottobre ELECOM - ANMIC Sassari - ore 16:4526 ottobre Galatasaray (Turchia) – S. Stefano Banca Marche - ore 18:3027 ottobre partita spettacolo tra le atlete della nazionale femminile di basket

in carrozzina - ore: 16:3027 ottobre finale 1° e 2° posto - ore 18:00

Azioni di sostegno ai progetti delle OdV La finalità che il CSV di Chieti si è prefissata nel 2007 è stata quella di mettere adisposizione una serie di opportunità rivolte alle organizzazioni di volontariato,per incrementare le possibilità di accesso a maggiori risorse economiche ed a mol-tiplicare le occasioni di sperimentazione di forme innovative di volontariato, pro-muovendo e consolidando così lo sviluppo stesso del volontariato. Nello stesso tempo si è sostenuto anche la finalità di migliorare la capacità pro-gettuale del volontariato, rendendolo sempre più soggetto abituato e capace adagire per progetti e attraverso le reti.

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La dimensione sociale

Questa finalità sono state perseguite sperimentando diverse modalità applicativeche potremmo così identificare:

• le azioni di informazione, orientamento, consulenza e accompagnamento alleorganizzazioni nell’accesso ai bandi e alle iniziative degli enti erogatori;

• le collaborazioni del CSVCH con le organizzazioni di volontariato per effettuareazioni (in genere attraverso convenzioni) relative alle proprie attività istitu-zionali (formazione, promozione, consulenza...).

In particolare il CSV ha svolto un’azione di sostegno rispetto al seguente bando:progetto sperimentale L. 266 anno 2007, emanato dal Ministero della SolidarietàSociale.

ALTRI PROGETTISono progetti finalizzati e realizzati con fondi erogati da enti pubblici (Regione, Co-muni, Provincia, altri Enti). Di seguito elenchiamo alcuni di essi.

CARTES Promozione delle carte per la cittadinanza sociale in attuazione del Piano SocialeNazionale 2001-2003. Attività di divulgazione e diffusione del modello regionale, già sperimentato, diCarta per la Cittadinanza Sociale, attraverso l’apporto dei quattro Centri di Servi-zio per il Volontariato (DGR n. 865 del 31 luglio 2006 - convenzione novembre2006).Le attività per la realizzazione del progetto Cartes si sono realizzate nel 2007.Queste le Fasi attuative previste ele attività realizzate :

Fase 1a. Divulgazione e diffusione delle

Carte per la Cittadinanza Socialegià redatte dagli Ambiti SocialiTerritoriali, sulla base del mo-dello di riferimento regionale;

b. Sensibilizzazione e promozionedelle Carte per la CittadinanzaSociale, presso gli Ambiti nonancora dotati di tale strumento.

Si è costituito un gruppo di lavorounico per i quattro CSV abruzzesi.Il gruppo si è costituito nel mesedi gennaio 2007. Nel corso deiprimi incontri si è provveduto al-

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La dimensione sociale

l’impostazione del sito web, del logo unico per il progetto e alla predisposizionedel materiale informativo comune (carte da lettera, etc). Successivamente, si èprovveduto a costituire, nei primi mesi del 2007, un gruppo operante nel territo-rio della provincia di Chieti, formato da un coordinatore e tre operatori. Sono stati inseriti tre operatori locali questo per essere presenti su un territoriomolto esteso che comprende 11 Enti d’Ambito Sociale. Si è resa necessaria la condivisione tra gli operatori di conoscenze e competenzeriguardo alla Carta per la Cittadinanza Sociale e al lavoro sociale. Per questo mo-tivo sono stati realizzati incontri di formazione. Attraverso una ricerca sul territorio e presso gli Enti d’Ambito Sociale si è definitoil quadro attuale relativo alla diffusione delle Carte per la Cittadinanza Sociale esi è delineata una situazione secondo cui le carte sono state redatte ma poco dif-fuse. Per questo motivo si è provveduto all’elaborazione di materiale informativo per gliEnti d’Ambito Sociale utile nell’illustrare le finalità e gli obiettivi delle Carte.E’ stato ideato un logo comune a tutti i CSV e utilizzato per tutti i materiali di co-municazione relativi al progetto (carta da lettere, sito, inviti, volantini…) Il logo è stato ideato nel mese di gennaio 2007 ed è stato utilizzato nella carta in-testata utilizzata per le comunicazioni relative al progetto.Dal mese di marzo 2007 si è predisposto il sito web www.cartecittadinanza.it alfine di:

• informare tutti i cittadini sullo strumento delle Carte per la Cittadinanza So-

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La dimensione sociale

ciale;

• creare un luogo di lavoro dove gli Enti d’Ambito possono usufruire di servizi cu-rati dai CSV e scambiare tra loro indicazioni di lavoro;

• permettere ai CSV di comunicare e condividere gli impegni tra i CSV.

Il sito contiene informazioni generali sulle Carte per la Cittadinanza Sociale e unaserie di mappe interattive della Regione, suddivise per Province e per Enti di Am-bito Sociale. Infine, sono stati realizzati un volantino e un manifesto per illustrare l’utilitàdelle Carte.

Fase 2Sostegno, presso gli Ambiti Sociali Territoriali, all’attività di impostazione e defi-nizione delle nuove Carte per la Cittadinanza Sociale, successivamente alla predi-sposizione, da parte degli Enti di Ambito Sociale, dei nuovi Piani di Zona, ovveroal momento della revisione delle attuali Carta per la Cittadinanza.

Fase 3.La fase finale del programma ha previsto una valutazione conclusiva del grado diconoscenza e di utilizzo della Carta per la cittadinanza Sociale.

PIANI DI ZONA (Piano Sociale Regionale 2007-2009)Attuazione del “programma di supporto agli ambiti territoriali e alla RegioneAbruzzo nella fase di prima attuazione del Piano Sociale Regionale 2007-2009”(Convenzione 21 marzo 2007).Nella prima fase di attuazione del Piano Sociale Regionale 2007-2009, la GiuntaRegionale con deliberazione n. 217 del 5 marzo 2007, ha stabilito di attuare un "Pro-gramma di supporto agli ambiti territoriali e alla Regione Abruzzo” e di affidarel'incarico per l'attuazione del programma medesimo ai quattro Centri di Servizioper il Volontariato . Il supporto e affiancamento diretto, agli 11 ambiti territoriali della provincia diChieti, è stato fornito presso le sedi dei singoli ambiti, da 3 esperti, appositamenteselezionati dal CSV di Chieti, coordinati dal Direttore.Principali attività sono state le riunioni tra i componenti degli ambiti e i dirigentiASL e i forum con i cittadini in modo da poter meglio guidare gli ambiti nel pro-cesso di progettazione dei servizi. Terminata la consegna dei piani di zona, si è creato un “Gruppo di lavoro dei Cen-tri di Servizio per il Volontariato”, per curare, congiuntamente al Servizio Program-mazione Politiche Sociali della regione Abruzzo, la compilazione delle schede perl’istruttoria formale dei piani di zona da valutare e relazionare in merito alla stesse.I componenti del “Gruppo di lavoro” dei Centri di Servizio per il Volontariato sonostati scelti, dai coordinatori degli stessi CSV; per quello di Chieti è stata scelta AnnaBarbara, laureata in sociologia all’Università di Urbino, dottorato di ricerca in “Stru-

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La dimensione sociale

menti e metodi di valutazione della ricerca” presso l’Università G.d’Annunzio. Verificata, la completezza, compatibilità e regolarità formale dei piani di zona, glistessi sono stati soggetti a valutazione di merito, per verificare la coerenza conquanto indicato dal Piano Sociale Regionale 2007-2009, da parte di una appositogruppo tecnico interno alla Direzione Regionale competente.La commissione, nei lavori di valutazione di merito, è stata affiancata dai rappre-sentanti del “Gruppo di lavoro dei Centri di Servizio per il Volontariato”, che hannocurato la compilazione delle schede per l’istruttoria dei piani di zona da valutare,con la funzione di relazionare in merito alla stesse.Nei casi in cui la valutazione non è risultata coerente o compatibile con quantorichiesto nel piano regionale sociale, è stata richiesta una prescrizione e di ap-portare entro il 31.12.2007 le modifiche alla programmazione dei servizi rientrantinei Livelli Essenziali di Assistenza, da garantire nell’arco del triennio di vigenzadel Piano Sociale Regionale. Successivamente, nel mese di settembre, i rappresen-tanti dei CSV hanno collaborato attivamente con la dottoressa Silvana Romagnoli,della Regione Abruzzo, per la stesura finale sulla Relazione sull’andamento delPiano Sociale Regionale.

LAVOR-AZIONI: Progetto Sperimentale per la Gestione Integrata di Servizi inRete per Disabili Nell’approssimarsi del trentennale della Legge Basaglia, il CSVCH conferma il pro-prio impegno a promuovere un sentimento di appartenenza alla comunità senzapregiudizi e nel rispetto delle differenze. Il 30.3.2007, con la firma di un Protocollo di Intesa, il nostro Centro di Servizio è

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La dimensione sociale

stato coinvolto dal Comune di Lanciano nella realizzazione del “Progetto Speri-mentale per la Gestione Integrata di Servizi in Rete per Disabili”, inserito tra le“azioni innovative” della Regione Abruzzo. I partner del progetto sono stati la ASL di Lanciano, l’Istituto Mario Negri Sud, iCentri per l’Impiego della Provincia di Chieti- sportello di Lanciano. L’ Obiettivo ge-nerale del progetto è stato il miglioramento della qualità della vita delle personecon disabilità mentale attraverso un lavoro di rete attiva teso a costruire rapporticostanti e continui con il mondo esterno per trovare le risposte lì dove è nato esi è sviluppato il disagio mentale. Compito del CSVCH è stata la realizzazione -con il coordinamento scientifico della responsabile del Centro Diurno del Diparti-mento di Salute Mentale della ASL di Lanciano, dott.ssa Maurizia Iezzi - dell’inter-vento sperimentale LAVOR-AZIONI e nello specifico la valutazione dell’esperienzadelle borse lavoro attraverso:

a) Storie di Lavoro: raccolta delle storie di lavoro delle persone inserite nel pro-getto borse lavoro con lo sguardo delle famiglie degli operatori e i datori di la-voro. Il libro è il frutto di due laboratori autobiografici condotti da un’esperta informazione autobiografica e delle scritture relazionali di cura (Libera Universitàdell’Autobiografia di Anghiari) con i pazienti e gli operatori del Centro Diurno. <<Sono scritture autobiografiche nate dalla sollecitazione sulla riflessione delle espe-rienze di borse-lavoro dei pazienti, e pareri al riguardo di loro familiari e tutor.Ma le scritture sono partite da più lontano: dalla memoria di proprie esperienze in-fantili, affettive e di apprendimento, dalla messa a fuoco delle figure che hanno la-sciato in loro degli insegnamenti, di vita pratica, scolastica e di valori; per arrivarea rintracciare una propria attitudine, una propria capacità, fino a interrogarsi sulmodo di sentire l’esperienza attuale. Anche con gli operatori la scrittura autobio-grafica è partita dall’infanzia, per rintracciare la vocazione del prendersi cura, sol-lecitare una ricerca di senso nel proprio lavoro>>.

b) Storie di Lavoro: pubblicazione del libro.Storie di lavoro, di cui è già disponibile una bozza, è in fase di stampa. Nella suaedizione definitiva sono state inserite anche foto - realizzate da Carlo Spera,esperto in fotografia sociale - che testimoniano l’attività di ogni borsa lavoro.

c) “Parole al lavoro”: documentazione video dell’esperienza (e realizzazioneDVD) . “Parole al lavoro” è il racconto video del percorso realizzato. Le ripresesono state curate dagli operatori del Centro Diurno e il video è stato montatodagli operatori del CSVCH.

La realizzazione di Lavor-azioni a cura del Centro Diurno e del CSVCH è stato og-getto di un seminario di valutazione all’interno del progetto I-QUALS. Il nostroobiettivo è stato quello di valutare l’efficacia e l’efficienza della relazione traCSVCH e Centro Diurno; la qualità della relazione progettuale di comunicazione eintervento tra le due strutture e di come il lavoro di rete va a modificare l’atteg-giamento del territorio.

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La dimensione sociale

3.3 Area Formazione

ATTIVITA' E SERVIZI DI FORMAZIONE ONERI 2007

percorsi ed eventi formativi del CSV 8.557,50

iniziative di formazione interna (rivolte agli operatori del CSVCH) 0

iniziative di formazione a favore delle OdV e di singoli volontari 8.557,50

sostegno alle iniziative formative delle OdV 12.385,44

sostegno operativo alle OdV (assistenza in formazione) 360,00

sostegno operativo alle OdV (sostegno logistico ed erogazione di servizi) 12.025,44

sostegno economico alle OdV (bandi di formazione) 0

95La nuova sala riunioni del CSVCH

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La dimensione sociale

PERCORSI ED EVENTI FORMATIVIL’attività formativa che il CSVCH propone può essere divisa in:

- percorsi ed eventi formativi del CSV;- sostegno alle iniziative formative delle OdV.

L’attività formativa del CSVCH nel corso del 2007 è stata indirizzata esclusivamentealla prima forma e specificatamente:

- iniziative di formazione interna;- iniziative di formazione a favore delle OdV e singoli volontari.

Iniziative di formazione internaIl CSV nel corso del 2007 ha svolto una serie di seminari di formazione per i pro-pri operatori per migliorare il servizio di accoglienza verso le OdV, gli incontri diformazione sono stati tenuti dal dott. Vincenzo Castelli, i punti affrontati sonostati i seguenti:

• Le politiche del Welfare• Architettura delle reti sociali• Nuove competenze sociali per la gestione delle reti sociali • Il Welfare del futuro • Dalle pratiche, alle buone pratiche, ai modelli sociali• Progettazione di interventi sociali• Quale valutazione dell’efficacia e dell’efficienza

Iniziative di formazione a favore delle OdV e dei singoli aderentiLe attività svolte sono state due:

- CORSO DI FORMAZIONE sul “Fund raising”;- CORSO DI FORMAZIONE “Percorsi di condivisione: prove di progettazione so-

ciale”.

Corso di formazione “Fund Raising”Il percorso formativo è stato affidato alla società Centrale etica S.a.s. di Forlì(www.centrale-etica.it ). Centrale Etica è il punto di riferimento organizzativo diun gruppo di professionisti che offrono servizi di formazione, raccolta fondi e ge-stione dei volontari alle Organizzazioni Non Profit e agli enti pubblici. Il percorso formativo si è sviluppato in due moduli:1. Imparare a progettareDurata: 2 giorni, 12-13 Gennaio 2007Docente: Giulia Costantino

Il primo modulo era volto ad analizzare le varie fasi di un progetto, per essere ingrado di saper implementare, strutturare e seguire progetti di Fund Raising con-tribuendo al processo di pianificazione strategica dell’organizzazione non profit.

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2. Il piano di comunicazione per il Fund RaisingDurata: 3 giorni, 8-9-10 Febbraio 2007Docente: Valerio Melandri

Obiettivo del secondo modulo è stato quello di analizzare a fondo il piano del fundraising nelle sue componenti, strutturando i percorsi che portano alla definizionedei vari capitoli del documento e gli strumenti utili per la gestione della fase dianalisi, propedeutica alla stesura del piano stesso. Sono poi state esaminate le mo-dalità di scrittura di un documento efficace dal punto di vista operativo e della co-municazione, e le procedure interne di condivisione.Al corso hanno partecipato 25 volontari in rappresentanza di 18 Organizzazioni diVolontariato della provincia di Chieti.

Corso di formazione “Percorsi di condivisione: prove di progettazionesociale” – Vasto 24 novembre 2007Nel 2007 il CSV della provincia di Chieti ha proposto una serie di brevi incontri for-mativi, l’iniziativa si poneva l’obiettivo di qualificare l’attività di volontariatosvolta dalle associazioni di Vasto e San Salvo.

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La dimensione sociale

L’iniziativa ha visto la partecipazione di 24 Associazioni del territorio, per un nu-mero di circa 30 volontari. Il programma è stato particolarmente apprezzato dairappresentanti delle OdV, che hanno mostrato un notevole interesse e dunque unevidente bisogno formativo nell’ambito della progettazione sociale. Non a caso imomenti più proficui sono risultati essere quelli dedicati all’esercitazione, ossiaalla strutturazione di progetti prova da parte dei gruppi di lavoro formati per l’oc-casione, e alla loro successiva esposizione nel corso di una vivace e condivisa di-scussione.Per il CSV di Chieti l’incontro ha rappresentato altresì un’ulteriore occasione diascolto delle esigenze delle Associazioni di volontariato. Si è così potuto rilevareil bisogno di costituire una rete tra le OdV del territorio sì da poter condividerele rispettive esperienze, favorire uno scambio di informazioni nonché un reciprocosostegno alle attività. Non meno importante è risultato essere il bisogno forma-tivo di quanti operano all’interno di queste organizzazioni, nelle varie tematicheriguardanti il volontariato.

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La dimensione sociale

3.4 Area Informazione

ATTIVITA’ E SERVIZI DI COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE ONERI 2007

Supporto alla comunicazione delle OdV 18.272,84

Assistenza in comunicazione e grafica 15.290,84

Assistenza informatica, telematica e privacy 2.982,00

Stampe 0

Periodici 0

Eventi e manifestazioni pubbliche 0

Comunicazione istituzionale 6.464,00

Bilancio partecipativo e rendicontazione economica e sociale 6.090,00

Eventi e manifestazioni pubbliche 0

Sito internet 374,00

Periodico 0

Stampe 0

Documentazione e informazione 1.996,77

Biblioteca, videoteca, emeroteca 1.996,77

Banche dati 0

SUPPORTO ALLA COMUNICAZIONE DELLE ODVUno dei sostegni che il CSVCH propone a favore del mondo del volontariato èquello della comunicazione (Tab. 33).

Promuovere e incentivare la comunicazione tra il mondo del Volontariato e la comunità locale;

OBIETTIVI

STAMPE E GRAFICA SITO INTERNET PRIVACY

Ideazione e stampa di manife-stini, brochure e volantini

www.csvch.org Legge sulla privacy

Tabella 33

STRUMENTI

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La dimensione sociale

Nel corso del 2007 il CSVCH ha erogato una serie di servizi al fine di sostenere l’at-tività comunicativa delle OdV. In particolare rientrano in questo ambito:

• l’assistenza fornita alle OdV in tema di comunicazione sociale e di realizzazionigrafiche;

• l’assistenza fornita alle OdV in tema di utilizzo della strumentazione informa-tica per finalità comunicative (sito internet, news letter, posta elettronica, ecc.);

• il supporto alle OdV nei rapporti con i mass media;

• il supporto nella predisposizione, realizzazione e partecipazione ai vari stru-menti di comunicazione (stampe, periodici, eventi e manifestazioni pubbliche);

• l’assistenza fornita in tema di normativa sulla privacy.

Stampe e graficaLe numerose consulenze del 2007 sono state rivolte a un numero relativamenteesiguo di OdV e altri enti, la maggior parte dei quali operanti nella zona di Chieti.Per ovviare a tale diseguaglianza rispetto al territorio della provincia, è stata av-viata una campagna informativa attraverso gli sportelli di Ortona e Lanciano.

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Voci di dentro - rivista del carcere circondariale A seguito di un accordo con la Casa Circondariale di Chieti e la Caritas Diocesana,il CSV si occupa della stesura di una rivista bimestrale dal titolo "Voci di Dentro".La rivista è realizzata nell'ambito del "trattamento penitenziario rieducativo" chela Casa Circondariale opera a favore dei detenuti. La redazione è interamente co-stituita da detenuti presso la Casa Circondariale sotto la supervisione di uno staffcostituito da volontari Caritas e da un giornalista professionista. Tale attività haanche carattere di formazione alla scrittura. Una volta ottenuti gli articoli, il ser-vizio di Comunicazione del CSV provvede all'impaginazione, all'assetto grafico, allaricerca delle immagini e alla stampa in proprio del periodico. La collaborazione haavuto inizio nel mese di luglio 2006.

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Sito InternetIl Sito Internet del CSVCH è stato attivato il 22 gennaio del 2002. A partire dal2004, un operatore interno che presta quotidianamente la propria attività pressola sede centrale del CSVCH, segue giornalmente l'aggiornamento e la manuten-zione del sito (webmaster dedicato). La realizzazione di un sito web per il CSVCHha rappresentato, e rappresenta tutt’ora, un modo per favorire la scoperta di re-altà sociali a molti ancora poco note, per facilitare la conoscenza reciproca tra leOdV e, pertanto, incrementare lo scambio di collaborazioni, di risorse strumentalie umane, in altre parole per attivare delle reti sul territorio permettendo la cre-scita del volontariato in termini qualitativi e quantitativi.A dette finalità si riconducono, per esempio, la sezione del sito dedicata ad ospitarepagine web delle singole associazioni che ne fanno richiesta o, in alcuni casi, i linkche ad esse rinviano nonché l’Agenda tutta dedicata alle OdV che possono così usu-fruire del sito Internet in modo attivo segnalando qualsiasi informazione utile.

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La dimensione sociale

Per il 2007 sono state previste nuove funzionalità - a partire da una veste graficapiù intuitiva - che hanno permesso un più diretto contatto con le associazioni.Tra queste, la presenza di un forum di discussione e di un "blog" dedicati alle pro-blematiche e alle richieste delle associazioni stesse. Nel corso del 2007 il sito èstato visitato da oltre 20.000 utenti.

PrivacyIl CSV ha ritenuto opportuno offrire a tutte le associazioni del territorio provin-ciale che ne avessero fatto esplicita richiesta, la possibilità di usufruire del servi-zio di redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza noto anche comeCodice della Privacy – (D. Lgs. 196/2003 allegato B di cui agli artt. da 33 a 36). E’ statacosì offerta a tutte le associazioni della provincia di Chieti la possibilità di avva-lersi del servizio che ha complessivamente riscosso un indubbio successo, vistoche le richieste di assistenza presentate sono state alla fine ben 68. Tutte le asso-ciazioni che si sono avvalse dell’iniziativa hanno ritenuto fondamentale ed im-portantissimo l’apporto offerto dal CSVCH, soprattutto a livello di disponibilità edi guida.Nello specifico, l’assistenza offerta alle associazioni che ne hanno fatto richiestaha previsto le seguenti fasi:• fornitura (via e-mail, o tramite fax) di un questionario, per la raccolta delle in-

formazioni tecniche;• predisposizione del documento richiesto dal D. Lgs. 196/2003 (compilato sulla

base delle informazioni fornite dalla stessa Associazione), che dovrà essere ri-portato sulla carta intestata della Associazione e fatto firmare dal legale rap-presentante con l’indicazione di tutte le misure eventualmente da adottare perla corretta gestione dei dati (cartacei, informatici, connessioni internet sicure,ecc.). Il documento in questione sarà, archiviato per il previsto aggiornamentoda attuare entro il 31 marzo di ogni anno e per eventuali richieste successive;

• Eventuale visita presso le associazioni che ne abbiano fatto richiesta per un’ana-lisi diretta dei rischi e delle misure minime da eseguire per una corretta appli-cazione della normativa in oggetto.

Inoltre, gli operatori del CSVCH sono rimasti e rimarranno costantemente a di-sposizione delle associazione per qualunque dubbio o problema sussistente.

SUPPORTO ALLA COMUNICAZIONE DELLE OdV

DESCRIZIONEN. PRE-STAZIONI

assistenza in comunicazione e grafica Progettazione di manifesti, locandine, ecc. 22

assistenza informatica,telematica e privacy

Progettazione e realizzazionesiti web per le OdV 20

stampe Progettazione e realizzazione dipieghevoli, manifesti, inviti, ecc. 47

Tabella 34

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La dimensione sociale

COMUNICAZIONE ISTITUZIONALEPer comunicazione istituzionale, in questa sede, si intende tutta l’attività volta a farconoscere a tutti gli interlocutori l’identità del CSVCH ed il suo operato. Detta atti-vità, di fondamentale importanza per il nostro centro, va tenuta distinta dall’attivitàsvolta dallo stesso a supporto della comunicazione sociale delle OdV. Le finalità per-seguite dal CSVCH attraverso le azioni di comunicazione istituzionale sono:

• comunicazione finalizzata a favorire l’accesso ai servizi da parte dei destinataridell’attività svolta dal CSVCH;

• comunicazione finalizzata a consolidare e sviluppare la conoscenza e la rico-noscibilità nel territorio del CSVCH come “attore sociale”;

• comunicazione finalizzata a far conoscere le iniziative delle OdV e l’operato delCSVCH (ove quest’ultimo aspetto prevalga sul primo).

Bilancio SocialeIl Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Chieti ha partecipato at-tivamente al gruppo di lavoro di CSV.NET sulla realizzazione del Modello di Ren-dicontazione Sociale dei CSV e il Bilancio Sociale seguirà tale modello.L’importanza strategica del Bilancio Sociale, quale strumento fondamentale di co-municazione interna ed esterna, si basa su tre ragioni fondamentali:

1. monitorare oltre agli aspetti quantitativi anche gli aspetti qualitativi dell’azionedei CSV;

2. migliorare il sistema CSV nel suo complesso, anche da un punto di vista orga-nizzativo (comunicazione interna);

3. comunicare in maniera mirata con tutti gli interlocutori esterni quali il Comi-tato di Gestione regionale, le Fondazioni di Origine Bancaria, le principali Isti-tuzioni, il mondo del volontariato (comunicazione verso l’esterno).

Nel corso del 2007 è stato pubblicato il primo Bilancio Sociale del CSVCH riferitoagli anni 2005-2006 (*).

DOCUMENTAZIONE E INFORMAZIONE Il CSVCH mette a disposizione delle OdV la documentazione utile per l’eserciziodell'attività di volontariato:

• la legislazione sul terzo settore in ambito regionale, nazionale e comunitario; • ampia biblioteca con libri e riviste specifiche di settore;• materiali vari rivolti alle OdV anche redatti da queste ultime su vari argomentidi interesse per il mondo del volontariato.

(*) Il coordinamento del progetto è stato affidato alla dott.ssa Laura Berardi con la supervisione scienti-fica del prof. Michele Rea dell’Università “G. d’Annunzio” Ch-Pe.

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Le nostre prospettive di miglioramentoTenuto conto:

• dei risultati ottenuti nel corso dell’anno 2007

• dei bisogni del volontariato rilevati nel corso del 2007

il CSVCH in sede di previsionale 2008 ha previsto le prospettive di miglioramentoed i propri impegni futuri.

Gli obiettivi strategiciIl CSVCH individua per il prossimo biennio (2008-2009) i seguenti obiettivi di mi-glioramento:

1. Migliorare e rafforzare la presenza del CSVCH sul territorio della provincia;

2. Migliorare la comunicazione esterna;

3. Favorire l’innovazione dell’operatività delle OdV in ambito organizzativo e ge-stionale;

4. Favorire e promuovere la partecipazione delle OdV alla programmazionedelle attività del CSVCH.

4. GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

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Gli obiettivi di miglioramento

1. Migliorare e rafforzare la presenza del CSVCH sul territorio della provincia

Problematiche rilevate

- Elevata estensione della provincia di Chieti (104 comuni riuniti in 11 ambiti ter-ritoriali);

- Difficoltà nel sostenere adeguatamente le OdV degli ambiti: Basso Sangro, Va-stese, Alto Vastese, Costa Sud.

- Scarso utilizzo dei consulenti per problematiche varie.

Obiettivi di miglioramento

Obiettivi Programma

AreaPromozione

Area Consulenza e sostegno

Progetti

AreaFormazione

AreaInformazione

Rafforzare il so-stegno alleOdV presentisul territoriodegli ambiti 23-24-25-26.

Promozione di in-contri sul volonta-riato (tavoli tematicie geografici)

Apertura di unosportello perifericodi accoglienza nellazona di Vasto.

Rafforzare larete tra OdVdel territorio.

Attivazione di tec-nologie che per-mettano diraggiungere facil-mente e in tempibrevi i vari consu-lenti dislocati sulterritorio (Skype)

Corso di Forma-zione per opera-tori CSV econsulenti sull’uti-lizzo di nuovi stru-menti dicomunicazionecome Skype

Realizzazione Guidadelle OdV della pro-vincia di Chieti Organizzazione dieventi e manifesta-zioni in partener-ship

2. Migliorare la comunicazione esterna del CSVCH e quella delle OdV

Problematiche rilevate

- Le OdV non hanno piena conoscenza dei servizi proposti dal CSVCH;

- Scarsa pubblicizzazione delle attività del CSVCH;

- Scarsità di comunicati stampa.

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Gli obiettivi di miglioramento

Obiettivi di miglioramento

Obiettivi Programma

AreaPromozione

Area Consulenza e sostegno

Progetti

AreaFormazione

AreaInformazione

Aumentare la pubbli-cizzazione dei servizierogati dal CSVCH sulsito www.csvch.org

Consolidare le noti-zie presenti sul sitocercando di aumen-tare oltre al numerodi notizie riguardantii servizi del CSVanche la facilità direperimento dellestesse. Inserimento in unarea dedicata ditutta la modulisticaoccorrente per ri-chiedere un servizio.

Pubblicizzare servizi eattività attraversoopuscoli e altro mate-riale pubblicitario

Ridefinizione, stampae diffusione alleOdV della “Cartadei Servizi” e diffu-sione di materialepubblicitario chefacciano riferimentoai servizi.

Render conto ai pro-pri “portatori di inte-ressi” delle attivitàsvolte attraverso il Bi-lancio Sociale

Pubblicazione e dif-fusione del BilancioSociale del CSVCH

Cura della diffusioneall’ esterno delle noti-zie indirizzate allastampa

Attivazione di un uf-ficio stampa

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Gli obiettivi di miglioramento

3. Favorire l’innovazione dell’operatività delle OdV in ambito organizza-tivo e gestionale

Problematiche rilevate- Difficoltà a coinvolgere i giovani nelle OdV, con il conseguente problema di rin-

novare i quadri dirigenti;- Con una società che cambia in continuazione, si evidenzia la difficoltà delle

OdV di cercare nuove strategie e di sperimentare nuove metodologie; - Difficoltà organizzative e gestionali;- Difficoltà delle OdV a rendere conto sui risultati dell’attività effettuata.

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Gli obiettivi di miglioramento

Obiettivi di miglioramento

Obiettivi Programma

AreaPromo-zione

Area Consu-lenza e soste-gno Progetti

AreaFormazione

AreaInformazione

Attivare un serviziodi accompagnamentoprogettuale continuoper sostenere nel-l’arco di tutto l’annole OdV

Creazione di un“sportello di so-stegno proget-tuale” perfavorire la nascitadi progetti.

Consolidare inizia-tive atte a facilitarele OdV a trovare“nuovi volontari”

Prosegui-mento e con-solidamentodella “Scuoladi Volonta-riato”

Creazione di unservizio d’avvia-mento al volonta-riato realizzatoattraverso gli spor-telli periferici conl’ascolto edl’orientamento in-dividuale.

Creare occasioni diformazione per vo-lontari

Attivazione di corsidi formazione “Flashdi Formazione” orga-nizzati dal CSVCH sutematiche comuni:- Associazioni in rete.Creazione e gestionedi un sito web- In ordine con l’ammi-nistrazione.

Cura della diffusioneall’ esterno delle no-tizie indirizzate allastampa

Attivazione di corsidi formazione “Flashdi Formazione” su te-matiche comuni: - Come organizzarepiccoli eventi;

Promozione dellarendicontazione so-ciale delle OdV

Attivazione di unservizio di Consu-lenza per accom-pagnare 5 OdVdella provincia diChieti nel pro-cesso di redazionedel Bilancio Sociale

Attivazione di uncorso di Formazionesul Bilancio Socialedelle OdV

Promozione e So-stegno delle OdVnello svolgimentodelle loro attività

Pubblicazionedi Bandi aSportello

Sostegno alle as-sociazioni nellatenuta della con-tabilità e deglioneri bancari:Conti in ordine

Pubblicazione diBandi di formazioneaperti alle OdV Atti-vazione di un corsodi Formazione sultema: Storie Volonta-rie - Laboratorio discrittura autobiogra-fica

Pubblicazione di unlibro che raccolgastorie di Volontaria-to nella provincia diChieti

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Gli obiettivi di miglioramento

4 . Favorire e promuovere la partecipazione delle OdV alla programma-zione delle attività del CSVCH

Problematiche rilevate- Elevata estensione della provincia di Chieti (104 comuni riuniti in 11 ambiti ter-

ritoriali);- Difficoltà nel coinvolgere le OdV nelle attività del CSVCH.

Obiettivi di miglioramento

Obiettivi Programma

AreaPromozione

Area Consulenzae sostegno

Progetti

AreaFormazione

AreaInforma-

zione

Rafforzare ilsostegno alleOdV presentisul territorio

Promozione di Forumdi partecipazione (ta-voli tematici e geogra-fici).Organizzazione dellaGiornata Internazio-nale del Volontariato (5dicembre)

Riflettere sulruolo del vo-lontariato nellasocietà con-temporanea

Percorso forma-tivo sul tema:Parliamo di Volonta-riato

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Gli obiettivi di miglioramento

l punto di vista dei lettoriCompilando i dati anagrafici, il questionario ed il modulo di partecipazione allaCarta dei servizi del CSVCH, qui di seguito riportati, potrai fornirci utili indica-zioni per:

• coinvolgerti nelle varie iniziative del CSVCH e fornirti informazioni sul mondodel volontariato e della solidarietà (compila i tuoi dati anagrafici);

• migliorare la prossima edizione del Bilancio Sociale del CSVCH (compila il que-stionario);

• la stesura della Carta dei servizi del CSVCH che tenga conto dei suggerimentie delle aspettative dei destinatari dei servizi del CSVCH.

Informazioni per il compilatore:Il questionario compilato può essere inviato: • per posta al Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Chieti al-

l’indirizzo: Via Dei Frentani, 81- 66100 CHIETI• via FAX al n. 0871 330473• via e-mail all’indirizzo: [email protected]

Il presente questionario è disponibile in formato word (compilabile) sul sitowww.csvch.org

Nome e cognome ……………………………………………………………….........

Indirizzo …………………………………………………………………………........

Cittadinanza ……………………………………………………………………….....

Sesso (F/M) ……………….…………………………………………..........................

Età ………………………………………………………………………………….....

Stato civile ………………………………………………………………………........

Professione ……………………………………………………………………...........

e-mail ……………………………………………………………………………........Autorizzo al trattamento dei miei dati personali in conformità con la Legge 196/2003.Il CSVCH garantisce la riservatezza e la possibilità di richiedere la cancellazione dei dati in ogni momento.

Data Firma

………………………… …………………………………

Dati anagrafici

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Gli obiettivi di miglioramento

1. A QUALE CATEGORIA DI INTER-LOCUTORI APPARTIENI?

� Direttivo, collaboratore, consulente CSV CH/CSIAPA� altro CSV� Csv.net o altri organismi di coordinamento del volontariato� Organizzazione di volontariato� Comitato di Gestione� Fondazione bancaria� Enti pubblici� Organizzazioni private non profit� Organizzazioni private for profit� Singolo volontario� Singolo cittadino� Studenti e scuole� Università� Mass media� altro (specificare) .....................................................................

2. COME HAI RICEVUTO QUESTACOPIA DEL BILANCIO SOCIALEDEL CSV CH?

� per posta� sul sito www.csvch.org� presso la sede del CSVCH � presso gli sportelli del CSVCH

(specificare) .............................................................................� altro (specificare)......................................................................

3. QUANTO TEMPO HAI DEDICATOALLA LETTURA DEL BS DELCSVCH?

� una lettura approfondita ed attenta� una lettura rapida ma completa� una scorsa veloce

4. A QUALE DI QUESTE FINALITÀDEL BS SI DÀ MAGGIORE ENFASIIN QUESTA PRIMA EDIZIONE?

� comunicazione� rendicontazione� gestione

5. COSA PENSI IN MERITO ALLACHIAREZZA ESPOSITIVA DEL BSDEL CSVCH?

� di facile lettura� lettura poco chiara� lettura faticosa

6. COSA PENSI IN MERITO ALLACOMPLETEZZA DELL’INFORMA-ZIONE DEL BS DEL CSVCH

� informazione completa� informazione sufficiente� informazione incompleta

7. COSA PENSI IN MERITO ALLAVESTE GRAFICA DEL BS DELCSVCH?

� accattivante� sobria e decorosa� pesante

8. QUALI SONO LE SEZIONI PIÙ IN-TERESSANTI DEL BS DEL CSV CH?

� premessa metodologica� identità� dimensione economica� dimensione sociale

9. HAI SUGGERIMENTI PER MIGLIO-RARE LE SUCCESSIVE EDIZIONIDEL BS DEL CSVCH?

� si� no(specificare) ……………………………………...........

Questionario

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