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BILANCIO_PREVENTIVO_2012

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BILANCIO PREVENTIVO 2012 PROPOSTA CDA DEL 14 OTTOBRE 2011
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BILANCIO

PREVENTIVO 2012

PROPOSTA CDA DEL 14 OTTOBRE 2011

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EPPI Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati Piazza della Croce Rossa, 3 00161 Roma Fondazione di diritto privato Costituita ai sensi del decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103 Statuto e Regolamento approvati con decreto del 11 agosto 1997 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 settembre 1997 (serie generale – n. 216 ) Fondazione iscritta dall’ 11 agosto 1997 al n° d’or dine 16 (pagine 3, 64, da 173 a 176) dell’Albo delle associazioni e delle fondazioni che gestiscono attività di previdenza e di assistenza, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e del regolamento n. 337 del 2 maggio 1996. Ente di Previdenza valutato e giudicato, in data 31 marzo 2004, conforme ai requisiti della normativa UNI EN ISO 9001:2000 (sistema di gestione per la qualità) in relazione alla attività di tutela previdenziale obbligatoria a favore degli iscritti, dei loro familiari e superstiti (codice EA 36) Ente per la certificazione: CNIM Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione. (Certificato di Conformità n° SGQ 176/04)

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RRReeelllaaazzziiiooonnneee sssuuulll lllaaa GGGeeesssttt iiiooonnneee (((EEEsss eeerrr ccc iii zzziii ooo 222000111222)))

ignori Consiglieri, il bilancio di previsione per l’esercizio 2012 evidenzia il positivo risultato di euro 25,5 milioni e conferma l’andamento crescente degli avanzi gestionali dal 2009, accumulati nonostante la crisi scoppiata nel 2008. L’impegno profuso, in un contesto normativo e finanziario non affatto facile, ha consentito di stabilizzare i rendimenti finanziari e di individuare le soluzioni ad alcune problematiche previdenziali più o meno recenti. Mi riferisco per queste ultime al controverso obbligo contributivo per gli over 65 enni ed all’annosa questione della adeguatezza delle nostre pensioni. In merito alla problematica degli ultra 65 enni, l’Ente di previdenza ha recepito, e non avrebbe potuto fare diversamente, la disposizione prescritta dal comma 11 dell’art. 18 della prima legge finanziaria, quella del luglio di quest’anno (Decreto legge n. 98/2011 convertito dalla legge 111/2011). La norma ha stabilito la obbligatorietà della contribuzione soggettiva, seppur con un’aliquota ridotta del 50%, per i pensionati che continuano l’esercizio dell’attività professionale. Il legislatore, con la stessa norma, ha però riconosciuto la piena legittimità delle precedenti disposizioni che regolamentavano il rapporto tra l’Eppi e gli iscritti, ha quindi confermato la efficacia della facoltà di non versare il contributo soggettivo al compimento del sessantacinquesimo anno di età fino al 31 dicembre 2011. Contestualmente ha, però, imposto per il futuro, ed in maniera indiscriminata per tutti gli enti di previdenza, una diversa regolamentazione, prevedendo per i soggetti pensionati l’obbligo di versare anche il contributo soggettivo in una misura ridotta. La nuova disposizione, quindi, entrerà in vigore a partire dal 01 gennaio 2012. Da tale anno avrà il diritto di versare il contributo soggettivo nella misura ridotta del 50% solo chi è già titolare di trattamento pensionistico, ed ovviamente continui nell’esercizio dell’attività professionale anche dopo lo stato di quiescenza. Il “limite” della norma comporta che il collega che non è titolare di pensione o non sia pensionato al 01 gennaio 2012 ed esercita l’attività professionale dovrà versare la contribuzione soggettiva con aliquote intere e ciò a prescindere dall’età anagrafica. Quindi, per fare un esempio, se al 01 gennaio 2012 un perito industriale sessantasettenne non è pensionato e continua ad esercitare la professione dovrà versare all’Eppi la contribuzione soggettiva determinata sulle aliquote di volta in volta vigenti, senza alcun diritto di riduzione. Dopo diversi anni di battaglie e rivendicazioni, nel 2011 abbiamo finalmente raggiunto uno degli obiettivi primari: l’emanazione della norma che ci consente di incrementare il contributo integrativo dall’attuale 2% sino al 5% e di destinare l’incremento - in parte o in toto - alla nostra pensione futura. E’ indiscutibile affermare che un incremento dei montanti degli iscritti limitato alla sola quota di contribuzione integrativa “distribuibile” non porterebbe ad un risultato soddisfacente in termini di adeguatezza delle prestazioni. Per questa ragione stiamo valutando una contestuale e parallela modifica del Regolamento previdenziale che integri anche le aliquote della contribuzione soggettiva. Queste ultime, in maniera graduale per anno, potranno essere adeguate, a partire dal 2012, di un punto percentuale fino ad arrivare ad una aliquota definitiva del 16% - 18% del contributo soggettivo rispettivamente nel 2017 e nel 2019, così come raccomandato dagli Organi Vigilanti. Certo è che in questo particolare momento caratterizzato da una congiuntura economica sfavorevole, le scelte che andremo ad assumere ci renderanno maggiormente e

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particolarmente responsabili. In primis nei confronti dei giovani o dei professionisti meno fortunati in quanto sottrarremo inevitabilmente ulteriori risorse economiche alla loro capacità di risparmio e di consumo. Allo stesso tempo, però, non possiamo fallire, specie nei confronti dei giovani colleghi, nel far comprendere loro l’importanza che ciascuno di noi ha nella pianificazione e realizzazione del proprio progetto previdenziale. Riteniamo necessario che il progetto di riforma del nostro sistema pensionistico sia prima di tutto compreso e condiviso. Sarà portato sul tavolo di un dibattito collegiale l’ipotesi formulata dall’Ente di un incremento graduale per anno dell’aliquota del contributo soggettivo. Il combinato effetto dell’aumento della contribuzione integrativa e soggettiva determinerà un tasso di sostituzione del 41%, dopo 35 anni di contributi, più del doppio rispetto all’attuale 20% che rappresenta il risultato reale che si ottiene da un versamento del solo 10% del proprio reddito netto. L’auspicio ovviamente è che la riforma sia condivisa dalla maggioranza della platea così da approvare un progetto che consenta di immaginare un futuro, post lavorativo, più sostenibile. Nel mentre abbiamo lavorato su tali aspetti normativi, non abbiamo trascurato l’obiettivo di massimizzare l’efficacia delle gestione ed in particolare di quella finanziaria che è stata sotto osservazione in questi anni post crisi finanziaria. Abbiamo riprogettato il modello di gestione individuando una cospicua componente vincolata alla stabilizzazione del reddito e alla copertura degli impegni pensionistici. Gli effetti di tale strategia comportano flussi annui cedolari di oltre 20 milioni di euro, crescenti nel tempo in base all’investimento delle nuove disponibilità che si verranno a determinare. Non meno trascurabile sarà la gestione dell’asset class immobiliare attraverso lo strumento dei fondi immobiliari, più convenienti fiscalmente, più professionali e specializzati, la cui disciplina e regolamentazione dà una sicura maggiore garanzia rispetto a quanto potrebbe essere realizzato mediante una gestione diretta da parte degli uffici dell’Ente. Il 2012 dovrebbe essere l’anno in cui gli effetti della gestione vanno a regime. Il condizionale è d’obbligo a causa dei continui “attacchi” di una legislazione in alcuni casi eccessivamente miope. Mi riferisco all’ultima finanziaria di agosto, che invece di diminuire la pressione fiscale nei confronti degli Enti di previdenza, già di per sé iniqua nella sua doppia imposizione, alza la tassazione delle rendite di circa il 40% portandola al 20%. Fino a quando saremo trattati alla stregua di “imprese lucrative” e non verrà riconosciuta la nostra unica vocazione che è quella di non commercializzare ma garantire le prestazioni pensionistiche ed assistenziali, i risultati ambiziosi che riteniamo si possano raggiungere con i dovuti e costanti impegni saranno sempre più difficoltosi. Crediamo comunque nelle nostre potenzialità e siamo oltremodo fiduciosi che di fronte a delle ingiustizie palesi prima o poi qualcuno se ne dovrà rendere conto e giudiziosamente assumersi la responsabilità di cambiare.

ignori Consiglieri, Dopo questa breve esposizione passo ad illustrare nello specifico i risultati gestionali.

a contribuzione Per l’esercizio 2012 è stata stimata, rispetto alla previsione elaborata per l’anno 2011, una contribuzione di circa euro 56 milioni. L’incremento del 3% (+ 1,8 milioni di euro) è conseguenza della valutazione in aumento dei redditi professionali e dell’incremento del numero di iscritti dichiaranti in base alla serie storica dei dati rilevati sino al 2011 e relativi ai redditi prodotti sino al 2010. Di seguito riportiamo alcuni dati a confronto:

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Contributi 2011 2012 Iscritti dichiaranti 13.122 13.165 Rnmedio 33.200 33.600 Vamedio 50.200 50.900 Soggvomedio 3.085 3.109 Intvomedio 1.013 1.025

e prestazioni previdenziali ed assistenziali Il 2012 registrerà l’aumento del 22% delle prestazioni pensionistiche liquidate agli iscritti.

L’Ente stima che nel corso del 2012 saranno liquidati n. 2.442 trattamenti pensionistici:

Descrizione

Pensionati al 01.01.12

Nuovi Ingressi

Pensionati al 31.12.12

Pensione di vecchiaia 1.617 438 2.055

Pensione di invalidità 79 10 89

Pensione ai superstiti 269 29 298

Totale Pensionati 1.965 477 2.442

Non meno significativo sarà l’impegno dal lato dell’assistenza. La stessa sarà pari complessivamente al 20% della contribuzione integrativa stimata per il 2012, quasi il doppio rispetto al 2011. Gli interventi di natura assistenziale, saranno presumibilmente così ripartiti: a) l’attività assistenziale erogata ai sensi dei regolamenti denominati parte I, II, III, IV e V

(euro 1.870 mila) b) l’integrazione al cd. trattamento minimo sociale delle pensioni di inabilità ed invalidità

(euro 87 mila) c) la copertura assicurativa a carattere collettivo per i grandi interventi (euro 700 mila).

Di seguito riportiamo alcuni dati a confronto:

Assistenza 2011 2012 I=MUTUI 515.000 500.000 II=PREST NEO ISCR 5.000 100.000 III=CHIRO 15.000 105.000 IV=Polizza 670.000 700.000 IV e V=Assistenza 180.000 1.165.000 Integrazioni al min 81.000 87.000 In % integrativo 11% 20%

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a gestione finanziaria La gestione finanziaria dell’esercizio 2011 è prevista con il positivo risultato di 25 milioni di

euro, pari al tasso del 4,2% del capitale medio investito, al netto dei costi. La prudente stima è pari alla percentuale di rivalutazione di legge dei montanti contributivi, per la parte del patrimonio data in gestione, in quanto essa è considerata quale obbiettivo di rendimento minimo della gestione mobiliare delegata, mentre per la parte gestita direttamente il tasso di rendimento è pari a circa il 4,8%.

Di seguito riportiamo alcuni dati a confronto: Rendite 2011 2012 Gestori (4.808) 785 Investimenti diretti 15.200 21.900 Fondo Imm.re - 2.800 Immobili 2.381 - Totale 12.773 25.485 Apporto immobili - 8.000

Rendimenti 2011 2012 Gestori (6,8102) 1,5545 Investimenti diretti 4,4706 4,8344 Fondo Imm.re 2,7451 Immobili 3,4014 - Media ponderata 2,6577 4,2089 PIL 1,6165 0,9039

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Gli investimenti realizzeranno dei risultati ben superiori alla rivalutazione da attribuite ai montanti degli iscritti stimata in euro 5 milioni. La differenza positiva sarà di oltre 21 milioni di euro dei quali 8 milioni quali proventi straordinari realizzati in relazione all’operazione di apporto degli immobili al fondo immobiliare partecipato dall’Ente. Di seguito riportiamo alcuni dati a confronto:

Margine finanziario 2011 2012 Risultato netto 10.461 18.380 Capital gain immobiliare 750 8.000 Totale rendite nette 11.211 26.380 Rivalutazione Legge 335/95 9.000 5.000 Margine finanziario 2.211 21.380

a composizione degli investimenti Al 31 dicembre 2012 gli investimenti dell’Ente avranno la seguente composizione (20%

Immobiliari e 80% Mobiliari):

Composizione patrimonio 2012 % Cassa 3.500 0,52 Gestioni 50.500 7,54 Investimenti diretti 481.600 71,92 Immobili e F.do immre 134.000 20,01 Totale 669.600 100,00 Titoli 535.600 80 Immobili e F.do immre 134.000 20

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roposta di bilancio di previsione ignori Consiglieri,

Sottoponiamo ora al vostro esame e alla vostra approvazione il bilancio di previsione dell’esercizio 2012 nei suoi elementi economici oltre che agli allegati che ne fanno parte integrante. Il bilancio chiude con un avanzo d’esercizio di euro 25.516.000.

Roma, 14 ottobre 2011

IL PRESIDENTE f.to Florio Bendinelli

IL DIRETTORE f.to Ugo Casarsa

IL DIRIGENTE AMMINISTRATIVO f.to Francesco Gnisci

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l conto economico riclassificato in forma scalare

Conto economico Scalare Preventivo Preventivo VARIAZIONE VARIAZIONE

(Valori in Migliaia di Euro) 2012 2011 assoluta %

Post

A) Valore della gestione caratteristica: 62.974 60.006 2.968 5%

Contributi soggettivi 41.000 40.000 1.000 3%

Contributi integrativi 13.300 13.100 200 2%

Contributi L. 379/90 126 125 1 1%

Interessi e sanzioni 850 850 0 0%

Contributi da Enti Previdenziali Legge 45/90 1.400 800 600 75%

Rettifiche di costi per prestazioni prev.li 6.227 5.060 1.167 23%

Interessi su dilazioni 71 71 0 0%

B) Costi previdenziali della gestione caratteristic a: (51.790) (47.712) -4.078 9%

Pensioni agli iscritti (5.490) (4.493) -997 22%

Liquidazioni in capitale Legge 45/90 (320) (119) -201 169%

Indennità di maternità (100) (121) 21 -17%

Rimborsi agli iscritti (697) (586) -111 19%

Altre prest.ni prev.li ed ass.li (2.657) (1.468) -1.189 81%

Acc.to contr. Sogg.vo al Fondo (42.400) (40.800) -1.600 4%

Acc.to contr.maternità al Fondo (126) (125) -1 1%

Interessi per ritardato pagamento

Svalutazione crediti per interessi e sanzioni

(A + B) Risultato della Gestione Previdenziale 11.18 4 12.294 -1.110 -9%

INCIDENZA% PREST ASS.LI SU CTR INTEGRATIVO 23% 13%C) Spese generali ed amministrative della gestione caratteristica: (6.637) (7.235) 598 -8%

Organi Amm.vi e di controllo (1.869) (1.727) -142 8%

Compensi prof.li e di lav. Autonomo (381) (604) 223 -37%

Personale (1.781) (1.630) -151 9%

Materiali sussidiari e di consumo (15) (15) 0 0%

Utenze Varie (109) (106) -3 3%

Servizi (1.906) (1.874) -32 2%

Canoni di locazione passivi 0 (2) 2 -100%

Spese pubblicazione periodico (60) (232) 172 -74%

Altri costi (155) (244) 89 -36%

Ammortamenti ed acc.ti (282) (781) 499 -64%

Fondo spese impreviste (79) (20) -59 295%

(A + B + C) Risultato della gestione caratteristica 4.547 5.059 -512 -10%

INCIDENZA% COSTI GESTIONE SU CTR INTEGRATIVO 50% 55%

D) Risultato della Gestione Finanziaria 24.929 10.229 14.700 144%

Interessi e proventi finanziari diversi 23.429 15.229 8.200 54%

Rettifiche positive di valore attività finanziarie 3.000 0 3.000 #DIV/0!

Oneri finanziari (500) (1.000) 500 -50%

Rettifiche di valore attività finanziarie (1.000) (4.000) 3.000 -75%

E) Risultato della Gestione Immobiliare 0 2.381 -2.381 -100%

Canoni di locazione attivi 0 2.480 -2.480 -100%

Addebito spese e rimborso spese 0 119 -119 -100%

Interessi passivi su depositi cauzionali 0 0 0 0%

Oneri gestione immobiliare 0 (218) 218 -100%

F) Risultato della Gestione Straordinaria 8.000 1.382 6.618 100%

Proventi straordinari 8.000 1.327 6.673 503%

Altri Ricavi e Proventi 0 55 -55 -100%

Altri recuperi

Oneri straordinari

G) Rivalutazione Garantita Legge 335/95 (5.000) (9.000) 4.000 -44%

Risultato ante imposte (A+B+C+D+E+F+G) 32.476 10.051 22.425 223%

% DI UTILIZZO DEL CTR INTEGRATIVO A COPERTURA RIV 0% 0% 0 0%

H) Oneri Tributari: (6.960) (2.290) -4.670 204%

Avanzo d'esercizio (A+B+C+D+E+F+G+H) 25.516 7.761 17.755 229%

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ontante contributivo maturato al 31.12.2012 sulla contribuzione soggettiva dovuta dagli iscritti all’Eppi (importi in milioni di euro)

Anno Sogg.vo dovuto

Tasso di rivalutazione

Montante maturato Rivalutazione Riv. Cumulata

1996 16,0 16 - -

1997 18,0 5,58710% 35 1 1

1998 19,0 5,35970% 56 2 3

1999 22,0 5,65030% 81 3 6

2000 23,0 5,17810% 108 4 10

2001 26,0 4,77810% 139 5 15

2002 27,0 4,36980% 172 6 21

2003 29,0 4,16140% 209 7 29

2004 32,0 3,92720% 249 8 37

2005 34,0 4,05060% 293 10 47

2006 36,0 3,53860% 339 10 57

2007 38,0 3,39370% 389 12 69

2008 42,0 3,46250% 444 13 82

2009 40,0 3,32010% 499 15 97

2010 41,0 1,79350% 549 9 106

2011 41,0 1,61650% 598 9 115

2012 42,0 0,90390% 646 5 120

526

646

120

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IIIlll BBBiii lllaaannnccciiiooo PPPrrreeevvveeennnttt iiivvvooo 222000111222

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COSTI Preventivo 2011 variazione 2011 Nuovo prev 2011 Preven tivo 2012

PRESTAZIONI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI: 7.361.000 (574.000) 6.787.000 9.264.000

PENSIONI AGLI ISCRITTI 4.790.000 (297.000) 4.493.000 5.490.000

LIQUIDAZIONI IN CAPITALE 105.000 14.000 119.000 320.000

INDENNITA' DI MATERNITA' (Legge 379/90) 90.000 31.000 121.000 100.000

RIMBORSI AGLI ISCRITTI 301.000 285.000 586.000 697.000

ALTRE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI 2.0 75.000 (607.000) 1.468.000 2.657.000

ORGANI AMMINISTRATIVI E DI CONTROLLO: 1.938.000 (211.000) 1.727.000 1.869.000

COMPENSI ORGANI ENTE 750.000 147.000 897.000 751.000

RIMBORSI SPESE E GETTONI DI PRESENZA 1.188.000 (358.000) 830.000 1.118.000

COMPENSI PROF.LI E DI LAV. AUTONOMO: 345.000 259.000 604.000 381.000

CONSULENZE LEGALI E NOTARILI 95.000 85.000 180.000 60.000

CONSULENZE AMMINISTRATIVE 250.000 174.000 424.000 321.000

PERSONALE: 1.714.000 (84.000) 1.630.000 1.781.000

MATERIALI SUSSIDIARI E DI CONSUMO: 25.000 (10.000) 15.000 15.000

UTENZE VARIE: 113.000 (7.000) 106.000 109.000

SERVIZI VARI: 1.618.000 256.000 1.874.000 1.906.000

CANONI DI LOCAZIONE PASSIVI: - 2.000 2.000 -

SPESE PUBBLICAZIONE PERIODICO: 245.000 (13.000) 232.000 60.000

ONERI TRIBUTARI: 3.490.000 (1.200.000) 2.290.000 6.960.000

ONERI FINANZIARI: 645.000 355.000 1.000.000 500.000

ALTRI COSTI: 261.000 201.000 462.000 155.000

ALTRI COSTI 241.000 (19.000) 222.000 135.000

COSTI DIVERSI 20.000 2.000 22.000 20.000

ONERI DELLA GESTIONE IMMOBILIARE - 218.000 218.000 -

AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI: 759.000 22.000 781.000 282.000

AMMORTAMENTI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 247.000 20.000 267.000 220.000

AMMORTAMENTI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 512.000 2.000 514.000 62.000

SVALUTAZIONE CREDITI - - - -

ACCANTONAMENTI PER RISCHI E ONERI - - - -

ONERI STRAORDINARI: - - - -

RETTIFICHE DI VALORE: 1.000.000 3.000.000 4.000.000 1.000.000

RETTIFICHE DI RICAVI: 53.297.000 (3.352.000) 49.945.000 47.605.000

RETTIFICHE DI RICAVI - - - -

RETTIFICHE DI RICAVI PER ACC.Ti STATUTARI 53.297.000 (3.352.000) 49.945.000 47.605.000 Acc.to contributi soggettivi al Fondo 45.100.000 (4.300.000) 40.800.000 42.400.000 Acc.to rivalutazione L.335/95 al Fondo 8.000.000 1.000.000 9.000.000 5.000.000 Acc.to contributi maternità al Fondo 119.000 6.000 125.000 126.000 Acc.to fondo spese impreviste 78.000 (58.000) 20.000 79.000

TOTALE COSTI 72.811.000 (1.356.000) 71.455.000 71.887.000

AVANZO D'ESERCIZIO: 28.563.000 (20.801.556) 7.761.444 25.516.000

Differenza da arrotondamento

TOTALE A PAREGGIO 101.374.000 (22.157.556) 79.216.444 97.403.000

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RICAVI Preventivo 2011 variazione 2011 Nuovo prev 2011 Preven tivo 2012

CONTRIBUTI: 60.394.000 (5.519.000) 54.875.000 56.676.000

CONTRIBUTI SOGGETTIVI 44.500.000 (4.500.000) 40.000.000 41.000.000

CONTRIBUTI INTEGRATIVI 14.500.000 (1.400.000) 13.100.000 13.300.000

CONTRIBUTI L. 379/90 119.000 6.000 125.000 126.000

CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA' -

INTROITI SANZIONI AMMINISTRATIVE 675.000 175.000 850.000 850.000

CONTRIBUTI DA ENTI PREVIDENZIALI 600.000 200.000 800.000 1.400.000

CONTRIBUTI RISCOSSI PER CONTO INPS - - - -

ALTRI CONTRIBUTI - - - -

CANONI DI LOCAZIONE: - 2.599.000 2.599.000 -

PROVENTI CANONI DI LOCAZIONE - 2.599.000 2.599.000 -

INTERESSI E PROVENTI FINANZIARI DIVERSI: 24.900.000 (9.600.000) 15.300.000 23.500.000

ALTRI RICAVI: - 55.000 55.000 -

ALTRI RICAVI E PROVENTI - 55.000 55.000 -

PROVENTI STRAORDINARI: 10.000.000 (8.672.556) 1.327.444 8.000.000

SOPRAVVENIENZE ATTIVE - 577.444 577.444 -

INSUSSISTENZE DEL PASSIVO - - - -

PLUSVALENZE 10.000.000 (9.250.000) 750.000 8.000.000

ARROTONDAMENTI - - - -

RETTIFICHE DI VALORE: 1.000.000 (1.000.000) - 3.000.000

RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE

RETTIFICHE DI COSTI: 5.080.000 (20.000) 5.060.000 6.227.000 - -

RETTIFICHE DI COSTI 5.080.000 (20.000) 5.060.000 6.227.000

Differenza da arrotondamento

TOTALE RICAVI 101.374.000 (22.157.556) 79.216.444 97.403.000

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PPPrrr iii nnn ccc iii ppp iii GGGeeennn eeerrr aaalll iii

La gestione dell’Ente è improntata a criteri di economicità, efficienza ed efficacia. La programmazione definisce gli obiettivi che l’Ente intende raggiungere a breve assumendo come vincolanti gli scopi istituzionali, garantendo l’equilibrio economico-finanziario della gestione in conformità a quanto disposto dall’art.2 del D.Lgs. 30 giugno 1994 n.509. La programmazione trova espressione nel bilancio preventivo annuale redatto in conformità alle norme civilistiche e statutarie. Il Bilancio Preventivo, ai sensi dell’art. 19 del Regolamento di Contabilità dell’Ente, è costituito da: CCCooo nnn ttt ooo eeeccc ooo nnn ooo mmm iii ccc ooo ppp rrr eeevvv iii sss iii ooo nnn aaalll eee , redatto in conformità allo schema di bilancio-tipo ed alle linee guida dettate dai Ministeri Vigilanti, accoglie le previsioni dei proventi e dei costi di tutte le aree operative. Esso si concretizza in un documento che, in analogia con il conto economico di esercizio, è strutturato per voci di proventi e di costi classificati per natura economica. PPPrrr eeevvv eeennn ttt iii vvv ooo fff iii nnn aaannn zzziii aaarrr iii ooo , che traduce in termini di entrate e di uscite monetarie, l’attività programmata nel conto economico previsionale, ed esplicita gli obiettivi della gestione investimenti. PPPiii aaannn ooo ddd iii iii mmm ppp iii eeeggg ooo ddd eeeiii fff ooo nnn ddd iii ddd iii sss ppp ooo nnn iii bbb iii lll iii , è determinato sulla base del risultato previsto della gestione corrente e delle disponibilità nette della gestione investimenti.

IIIsss ccc rrr iii zzziii ooo nnn eee ddd eeeiii rrr iii ccc aaavvv iii ,,, ppp rrr ooo vvv eeennn ttt iii ,,, ccc ooo sss ttt iii eeeddd ooo nnn eeerrr iii I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri, comprese tutte le imposte e tasse, sono iscritti in bilancio in base al principio della competenza economica indipendentemente dal momento dell’incasso o del pagamento. Il bilancio recepisce nella sezione del conto economico “Prestazioni previdenziali ed assistenziali”: � la stima dell’onere per le pensioni; � la stima dei costi da sostenere relativamente alla restituzione dei montanti dovuti agli iscritti over 65 enni ed

agli eredi purché non abbiano maturato il diritto alla pensione; � la stima delle indennità di maternità da liquidare nell’anno; � la stima dell’onere relativo alla ricongiunzione in uscita. Questa impostazione è necessaria per evidenziare con chiarezza nel conto economico (art. 2423 Codice Civile) i costi sostenuti nell’esercizio per prestazioni previdenziali ed assistenziali. Poiché in base alle disposizioni dei Ministeri Vigilanti l’Ente accantona ogni anno nei rispettivi fondi del Patrimonio Netto la contribuzione statutaria dovuta dagli iscritti, anche se non incassata, il suddetto criterio di contabilizzazione comporta necessariamente la iscrizione della rettifica di costo tra i ricavi del conto economico. IIImmm ppp ooo sss ttt eee eee ttt aaasss sss eee Le imposte sul reddito dei fabbricati e l’IRAP sono determinate ai sensi delle norme fiscali vigenti. Si precisa che l’Ente rientra nella categoria degli enti privati non commerciali che sono soggetti passivi dell’IRAP in base a quanto disposto dall’art.3 del D.Lgs. 446/97. AAAlll ttt rrr eee iii nnn fff ooo rrr mmm aaazzziii ooo nnn iii Il Bilancio è redatto privilegiando la rappresentazione della sostanza sulla forma. E’ espresso in unità di euro, ai sensi della Legge n.433/97 e del D.Lgs. n.213/98.

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COMMENTO ALLE VOCI DI BILANCIO Conto Economico Previsionale – Costi

Prestazioni Previdenziali ed Assistenziali La voce di euro 7.361 mila risulta essere così composta: PPPeeennn sss iii ooo nnn iii aaaggg lll iii iii sss ccc rrr iii ttt ttt iii , pari a euro 5.490 mila , rappresentano la stima del probabile costo di competenza dell’esercizio 2012 relativo alle domande di pensione degli iscritti aventi diritto. In dettaglio:

Descrizione

Importi in unità di euro

Pensione di vecchiaia 4.600.000

Pensione di invalidità 150.000

Pensione di inabilità 30.000

Pensione ai superstiti 330.000

Perequazione automatica 380.000

Totale Pensioni 5.490.000

La stima considera sia l’onere pensionistico relativo ai pensionati in essere al 31.12.2011, sia la previsione di spesa per i futuri pensionabili che al 31.12.2012 avranno compiuto il 65° esimo anno di età ed avranno almeno 60 mesi di anzianità contributiva. Le prestazioni dipendenti da un evento aleatorio (invalidità – inabilità – decesso) sono state stimate in base alla serie storica disponibile per il relativo tipo di evento. In dettaglio viene evidenziata la ripartizione numerica dei trattamenti pensionistici in essere al 31.12.2012:

Descrizione

Pensionat i al 01.01.12

Nuovi Ingressi

Pensionati al 31.12.12

Pensione di vecchiaia 1.617 438 2.055

Pensione di invalidità 79 10 89

Pensione ai superstiti 269 29 298

Totale Pensionati 1.965 477 2.442

Tale costo viene esposto tra i componenti negativi del conto economico previsionale in ottemperanza al principio della chiarezza e rettificato con la voce “rettifiche di costo” iscritta tra i ricavi del conto economico. LLL iii qqq uuu iii ddd aaazzziii ooo nnn iii iii nnn ccc aaappp iii ttt aaalll eee , pari a euro 320 mila, rappresentano lo stanziamento per l’eventuale onere da sostenere qualora il libero professionista che sia stato iscritto all’Ente eserciti la facoltà della ricongiunzione di tutti i periodi di contribuzione in un’altra forma obbligatoria di previdenza ai sensi della Legge 5 marzo 1990, n.45. Tale costo viene esposto tra i componenti negativi del conto economico previsionale in ottemperanza al principio della chiarezza e rettificato con la voce “rettifiche di costo” iscritta tra i ricavi del conto economico. IIInnn ddd eeennn nnn iii ttt ààà ddd iii mmm aaattt eeerrr nnn iii ttt ààà , pari a euro 100 mila, rappresenta la previsione di spesa relativa al numero delle domande di indennità di maternità che presumibilmente l’Ente dovrà erogare nel corso dell’esercizio in esame ai sensi della Legge 11 dicembre 1990, n.379. La stima si basa sull’analisi storica delle indennità richieste dalle iscritte all’Ente. Si è quindi ipotizzato di dover erogare n. 12 indennità di valore medio pari a euro 8 mila. Tale costo viene esposto tra i componenti negativi del conto economico previsionale in ottemperanza al principio della chiarezza e rettificato con la voce “rettifiche di costo” iscritta tra i ricavi del conto economico.

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RRRiii mmm bbb ooo rrr sss iii aaaggg lll iii iii sss ccc rrr iii ttt ttt iii pari a euro 697 mila. La previsione di spesa è riferita alla restituzione del montante contributivo spettante in base all’art. 20 del Regolamento dell’Ente: � ai superstiti dell’iscritto defunto che non hanno titolo alla pensione indiretta; � agli iscritti ultrasessantacinquenni che hanno cessato l’attività e che non hanno maturato il diritto alla

pensione di vecchiaia; � agli iscritti riconosciuti inabili che non hanno maturato il diritto alla pensione di inabilità In dettaglio:

Descrizione

Numero Valore Euro/000

Rimborsi over 65 75 575

Rimborsi per decesso 11 122

Rimborsi per inabilità 0 0

Totale Rimborsi 86 697

Si precisa che le variabili aleatorie determinanti per la stima sono rappresentate dall’evento decesso, dall’evento cessazione attività, dal reddito netto prodotto per l’anno 2011/12, e dal tasso di rivalutazione del montante. L’esposizione nel conto economico previsionale della suddetta voce di costo, è effettuata in ottemperanza al principio della chiarezza allo scopo di evidenziare l’onere di competenza dell’esercizio. L’onere viene rettificato con la voce “rettifiche di costo” iscritta tra i ricavi del conto economico. AAAlll ttt rrr eee ppp rrr eeesss ttt aaazzziii ooo nnn iii ppp rrr eeevvv iii ddd eeennn zzziii aaalll iii eeeddd aaasss sss iii sss ttt eeennn zzziii aaalll iii , pari a euro 2.657 mila. La stima del costo è relativa allo stanziamento per forme di assistenza facoltative che l’Ente può provvedere ad erogare ai sensi dell’art.3 comma 2 e 3, dello Statuto ed alle provvidenze integrative, di natura assistenziale espressamente previste dall’art. 23 del regolamento per l’attuazione delle attività di previdenza e dall’art. 2 del regolamento per l’assistenza facoltativa a favore degli iscritti all’Ente. In particolare gli interventi assistenziali riguarderanno:

d) l’attività assistenziale erogata ai sensi dei regolamenti denominati parte I, II, III, IV e V (euro 1.870 mila) e) l’integrazione al cd. trattamento minimo sociale delle pensioni di inabilità ed invalidità (euro 87 mila) f) la copertura assicurativa a carattere collettivo per i grandi interventi (euro 700 mila).

Nel dettaglio:

Descrizione interventi regolamento parte qu arta (nel limite del 5% del contributo integrativo): euro 665 mila

Assistenza medica ospedaliera

Concorso spese funerarie

Sostegno economico in caso di calamità naturali

Concorso nel pagamento di rette di ammissione in case di riposo pubbliche o private

Sussidi assistenziali scolastici agli orfani degli iscritti

Assistenza sanitaria integrativa

Descrizione interventi regolamento parte quinta (ne l limite dell’importo stanziato annualmente nel bilancio di previsione): euro 500 mila

Contributi economici a sostegno del reddito professionale qualora abbia subito una significativa riduzione a seguito della sfavorevole congiuntura economica

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Intervento Descrizione

(A) Integrazione al minimo delle pensioni di invalidità e inabilità Euro 87 mila

Da effettuare nei casi di integrazione al minimo delle pensioni di inabilità e di invalidità (art. 3 comma 6 della Legge 8 agosto 1995 n. 335). Le prestazioni assistenziali saranno erogate a favore degli iscritti, dei pensionati e dei loro superstiti che versano in condizioni economiche disagiate ovvero sono colpiti da infortunio o malattia o da eventi di particolare gravità. La misura della prestazione assistenziale e la modalità di erogazione verranno stabilite secondo i criteri indicati e deliberati dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente.

(B) Contributi in conto interessi a fronte di mutui ipotecari della durata massima di 10 anni Euro 500 mila

Per provvedere all’erogazione di contributi in conto interessi a favore degli iscritti che sono stati ammessi all'accesso a mutui ipotecari - nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge in materia, della convenzione allo scopo stipulata con gli Istituti Bancari e del vigente regolamento - finalizzati esclusivamente all’acquisto o alla costruzione di unità immobiliari, comprese pertinenze accessorie, destinate a studio professionale, è stanziato, in sede di bilancio preventivo, uno specifico fondo di euro 500 mila.

(C ) Contributi in conto interessi a fronte di prestiti chirografari della durata massima di 5 anni per neo iscritti Euro 100 mila

Per provvedere all’erogazione di contributi in conto interessi a favore degli iscritti all’EPPI con età inferiore ai 28 anni che iniziano l’attività autonoma di perito industriale e di perito industriale laureato e che sono stati ammessi all'accesso a prestiti chirografari finalizzati alle spese di avvio dell’attività professionale, è stanziato, in sede di bilancio preventivo, uno specifico fondo di euro 50 mila.

(D) Contributi in conto interessi a fronte di prestiti chirografari della durata massima di anni 5 Euro 105 mila

Per provvedere all’erogazione di contributi in conto interessi a favore degli iscritti che sono stati ammessi all'accesso a prestiti chirografari finalizzati esclusivamente all’acquisto di macchinari, arredi, attrezzature destinati all’esercizio dell’attività professionale, o per l’esecuzione di lavori di ristrutturazione ordinaria e straordinaria dell’immobile destinato come studio professionale, è stanziato, in sede di bilancio preventivo, uno specifico fondo di euro 50 mila.

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Organi amministrativi e di controllo La voce di euro 1.869 mila si riferisce alla previsione degli emolumenti, dei gettoni di presenza e dei rimborsi spese spettanti ai componenti degli Organi Statutari dell’Ente. In dettaglio:

Descrizione

Importi in unità di euro

Compensi Organi Ente 751.000

Rimborsi spese e gettoni di presenza 1.118.000

Totale Organi Amm.vi e controllo 1.869.000

CCCooo mmm ppp eeennn sss iii OOOrrr ggg aaannn iii EEEnnn ttt eee : si riferiscono agli emolumenti fissi mensili di competenza dell’esercizio, da corrispondere ai componenti degli Organi Collegiali dell’Ente in relazione agli incarichi, funzioni e attività che il Consiglio di Indirizzo Generale, il Collegio Sindacale e il Consiglio di Amministrazione è tenuto a svolgere per adempiere ai propri obblighi istituzionali. RRRiii mmm bbb ooo rrr sss iii sss ppp eeesss eee eee ggg eeettt ttt ooo nnn iii ddd iii ppp rrr eeesss eeennn zzzaaa: rappresentano una voce di spesa di competenza dell’esercizio, da corrispondere ai componenti degli Organi Collegiali. L’indennità di partecipazione, impropriamente denominata gettone di presenza, trova titolo nella effettiva partecipazione e, quindi, nell’impegno profuso e tangibile dai Consiglieri per l’espletamento della loro funzione elettiva. Questa indennità con l’indennità di carica rappresentano le due facce della stessa medaglia. Entrambe rispondono al principio della remunerazione delle funzioni elettive. L’indennità di carica, fissata in misura fissa, si giustifica in ragione delle responsabilità proprie del ruolo elettivo ricoperto, l’indennità di presenza, invece, è commisurata alla effettiva partecipazione ed impegno che quel ruolo impone. Per sua stessa natura, quest’ultima è variabile nella sua determinazione, in quando condizionata alla partecipazione e presenza del consigliere. Tra le diverse attività, remunerate dalla suddetta indennità di partecipazione, sono ricomprese le convocazioni per assemblee e le riunioni delle commissioni regolamentari. L’onere è stato stimato in base alle presenze previste per l’anno in esame, ed in base all’indennità stabilita con delibera dal competente Organo.

Descrizione

N° giornate di presenza N° giornate liquidate

CIG (16 consiglieri) 784 704

CDA (5 consiglieri) 440 220

Collegio Sindacale (5 componenti) 220 220

Compensi professionali e di lavoro autonomo I compensi professionali e di lavoro autonomo ammontano a euro 381 mila e sono così suddivisi:

Descrizione

Importi in unità di euro

Consulenze legali e notarili 60.000

Consulenze amministrative 321.000

Totale Comp. Prof.li e Lav.Aut.mo 381.000

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CCCooo nnn sss uuu lll eeennn zzzeee lll eeeggg aaalll iii eee nnn ooo ttt aaarrr iii lll iii : l’onere è relativo al compenso da corrispondere al/ai legale/i per l’attività di consulenza e di gestione del contenzioso attivo e passivo dell’Ente. La voce Consulenze amministrative di euro 321 mila, risulta essere così composta: CCCooo nnn sss uuu lll eeennn zzzeee aaammm mmm iii nnn iii sss ttt rrr aaattt iii vvv eee (euro 46 mila): il costo è relativo alla consulenza fiscale prestata dal professionista incaricato dall’ente per l’adempimento degli obblighi fiscali: dichiarazioni, determinazione e liquidazione imposte, controllo ritenute ed altro ed all’onere per la certificazione fiscale delle procedure pensionistiche gestite interna temente con il nuovo software previdenziale. SSSeeerrr vvv iii zzziii ooo aaammm mmm iii nnn iii sss ttt rrr aaattt iii vvv ooo ddd eeelll ppp eeerrr sss ooo nnn aaalll eee (euro 15 mila): il costo è riferito ai corrispettivi dovuti al professionista incaricato dal Consiglio di Amministrazione per la consulenza del lavoro, per l’elaborazione delle buste paga dei dipendenti, per la gestione dei collaboratori, per gli adempimenti in materia previdenziale ed assicurativa, per l’espletamento delle pratiche di assunzione e di cessazione del rapporto di lavoro con il personale dipendente. CCCooo nnn sss uuu lll eeennn zzzeee iii nnn fff ooo rrr mmm aaattt iii ccc hhh eee (euro 5 mila): la stima è relativa al costo per la consulenza sul software contabile. CCCooo nnn sss uuu lll eeennn zzzeee ttt eeeccc nnn iii ccc hhh eee eee fff iii nnn aaannn zzziii aaarrr iii eee (euro 255 mila): la previsione si riferisce principalmente: � al compenso per l’attività di controllo e consulenza finanziaria espletata dagli advisor dell’Ente (euro 136

mila); � al compenso per l’attività professionale espletata ada’’organismo di sorveglianza (euro 25 mila) � al compenso da erogare alla Società di Revisione per la certificazione del bilancio ai sensi dell’art.2 comma

3 del D.Lgs. n. 509/94 (euro 27 mila); � al compenso da corrispondere per il controllo del sistema di qualità (ISO 9001/2000) dei processi interni

all’Ente (euro 6 mila); � al compenso da corrispondere all’attuario incaricato dall’Ente nella redazione annuale del piano tecnico

correlando le attività finanziarie alle passività previdenziali (euro 61 mila) Personale La voce, pari a euro 1.784 mila, accoglie il costo per stipendi di competenza dell’esercizio comprensivo di tutti gli elementi fissi e variabili (straordinari e premio di risultato) che compongono la retribuzione per legge e per contratto. La voce include altresì gli oneri sociali a carico dell’Ente corrisposti agli enti di previdenza ed assicurativi, la contribuzione a carico dell’Ente alle forme di previdenza complementare a favore dei dipendenti e l’eventuale quota del trattamento di fine rapporto, maturata a favore dei dipendenti non iscritti a forme di previdenza complementare (quota determinata ai sensi dell’art. 2120 del Codice Civile).

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La forza lavoro prevista al 31.12.2012 è la seguente:

Livello

N° dipendenti

Quadro 1

Livello A 4

Livello B 10

Livello C 4

Dirigente 3

Totale forza lavoro 22

Materiali sussidiari e di consumo La voce di euro 15 mila si riferisce al costo di competenza dell’esercizio da sostenere per le normali esigenze di approvvigionamento degli uffici dell’Ente: modulistica, carta in generale, cancelleria ecc. Utenze varie Le utenze, pari a euro 109 mila, si riferiscono ai costi da sostenere in relazione al normale traffico telefonico ed al consumo annuo di energia elettrica, di acqua e gas della sede dell’Ente. Servizi vari La stima della voce “servizi vari” ammonta a euro 1.906 mila ed è così suddivisa:

Descrizione

Importi in unità di euro

Assicurazioni 66.000

Servizi informatici 400.000

Spese di rappresentanza 50.000

Spese mediche 30.000

Spese di formazione del personale 65.000

Trasporti 31.000

Quote associative 40.000

Rimborsi ai Collegi 400.000

Convegni e Seminari 400.000

Spese postali e di spedizione 60.000

Noleggi 14.000

Altre prestazioni di servizi 350.000

Totale servizi vari 1.906.000

AAA sss sss iii ccc uuu rrr aaazzziii ooo nnn iii : il costo previsto si riferisce alla copertura assicurativa per incendio e furto delle attrezzature di proprietà dell’Ente, nonché alla polizza infortuni collettiva, all’assicurazione per la responsabilità professionale dei componenti degli Organi Statutari e al premio annuo per la copertura assicurativa globale degli immobili di proprietà dell’Ente. In merito si evidenzia che il premio relativo alla polizza che assicura la sede dell’EPPI non è

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soggetto all’imposta sui premi delle assicurazioni in quanto immobili appartenenti alla categoria delle dimore di interesse storico e quindi degli edifici dichiarati “beni culturali” ai sensi del D.Lgs. n. 490 del 29/10/1999. SSSeeerrr vvv iii zzziii iii nnn fff ooo rrr mmm aaattt iii ccc iii : il costo riguarda il canone di manutenzione dei sistemi informatici in dotazione all’Ente oltre al costo per il noleggio della piattaforma on-line per la gestione degli albi provinciali e al costo per la fornitura delle PEC – caselle di posta certificata - a tutti gli iscritti. SSSppp eeesss eee ddd iii rrr aaappp ppp rrr eeesss eeennn ttt aaannn zzzaaa: la voce riguarda la stima delle spese da sostenere per l’immagine dell’Ente e per instaurare e intrattenere rapporti con organizzazioni e con i privati. SSSppp eeesss eee mmm eeeddd iii ccc hhh eee: l’onere è relativo al compenso da corrispondere ai componenti la commissione medica centrale e ai medici itineranti nominati dal Consiglio di Amministrazione per l’accertamento dello stato di inabilità o invalidità degli iscritti che presentano la relativa domanda di pensione. SSSppp eeesss eee ddd iii fff ooo rrr mmm aaazzziii ooo nnn eee ddd eeelll ppp eeerrr sss ooo nnn aaalll eee: lo stanziamento si rende necessario al fine di garantire la crescita professionale dei dipendenti dell’Ente in modo da offrire un servizio sempre più qualificato agli iscritti ed ai periti industriali in genere. TTTrrr aaasss ppp ooo rrr ttt iii : riguardano il servizio di autonoleggio e trasporto pubblico per i consiglieri e per il personale dell’Ente per necessità di lavoro. QQQuuu ooo ttt eee aaasss sss ooo ccc iii aaattt iii vvv eee: sono rappresentate dalla stima della quote di partecipazione alle associazione nelle quali l’Ente partecipa quali l’Adepp, l’EMAPI e l’USPI. RRRiii mmm bbb ooo rrr sss iii aaaiii CCCooo lll lll eeeggg iii : ai sensi dell’art. 9 comma 2 lettera s) dello Statuto dell’Ente, il Consiglio di Amministrazione fissa l’entità e le modalità di corresponsione degli oneri da riconoscere ai Collegi Provinciali dei Periti Industriali per le funzioni agli stessi demandate dall’Ente, sentito il Consiglio di Indirizzo Generale. I Collegi rappresentano il tramite per mezzo del quale gli iscritti all’Albo professionale si avvicinano alla realtà previdenziale della propria categoria professionale. CCCooo nnn vvv eeeggg nnn iii eee sss eeemmm iii nnn aaarrr iii : il costo è relativo all’onere da sostenere per la partecipazione a congressi, convegni e al contributo da erogare a favore dei Collegi provinciali che organizzano seminari informativi. Scopo di tali iniziative è l’aggiornamento degli iscritti all’Ente ed ai Collegi provinciali sul tema previdenza, sulle problematiche legislative e fiscali ad essa legate, nonché sul funzionamento ed i servizi attivati dall’Ente. SSSppp eeesss eee ppp ooo sss ttt aaalll iii eee ddd iii sss ppp eeeddd iii zzz iii ooo nnn eee: la previsione riguarda la spedizione degli avvisi relativi alle principali scadenze contributive, della ulteriore documentazione informativa facoltativa utile per la conoscenza dell’attività dell’Ente. NNNooo lll eeeggg ggg iii : la voce include principalmente il costo relativo al canone di noleggio delle apparecchiature hardware dell’Ente. AAA lll ttt rrr eee ppp rrr eeesss ttt aaazzziii ooo nnn iii ddd iii sss eeerrr vvv iii zzziii : la voce include il costo per il service amministrativo della gestione finanziaria (euro 63 mila) ed il costo ( euro 250 mila) per i servizi offerti dalla società Opificium Service Srl partecipata al 50% dall’Ente. Spese pubblicazione periodico La stima della spesa per la pubblicazione del periodico ammonta a euro 60 mila ed è così suddivisa: SSSppp eeesss eee ddd iii ttt iii ppp ooo ggg rrr aaafff iii aaa: pari a euro 10 mila rappresentano il costo per la stampa della carta intestata, buste, biglietti da visita e di altro materiale di consumo. SSSttt aaammm ppp aaa iii nnn fff ooo rrr mmm aaattt iii vvv aaa: pari a euro 50 mila riguarda principalmente l’onere relativo all’informativa veicolata per il tramite della pubblicazione dei regolamenti e dei bilanci dell’Ente.

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Oneri tributari L’onere relativo al carico fiscale dell’esercizio 2012 si stima in euro 6.960 mila ed è così ripartito:

Descrizione

Importi in unità di euro

Irap 70.000

Imposta sostitutiva D.Lgs. 461/97 6.885.000

Altre imposte e tasse 5.000

Totale oneri tributari 6.960.000

� imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) determinata in base a quanto disposto dall’art. 3 del

D.Lgs. 446/97; � imposta sostitutiva del 12,50%-20% trattenuta alla fonte e determinata ai sensi del D.Lgs. n. 461 del 1997

e successive integrazioni e modificazioni sul risultato maturato nell’anno dalle gestioni individuali di portafoglio e sui redditi di capitale.

Oneri finanziari Gli oneri finanziari, stimati in euro 500 mila sono relativi ai costi di competenza dell’esercizio realizzati dall’attività di trading delle Società di gestione del patrimonio mobiliare dell’Ente (minusvalenze da negoziazione, scarti di emissione negativi, perdite su cambi, commissioni di gestione).

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Altri costi La voce è di euro 155 mila ed è così composta:

Descrizione

Importi in unità di euro

Pulizia uffici 54.000

Canoni di manutenzione ordinaria 65.000

Libri riviste e giornali 16.000

Costi diversi 20.000

Totale altri costi 155.000

CCCaaannn ooo nnn iii ddd iii mmm aaannn uuu ttt eeennn zzziii ooo nnn eee ooo rrr ddd iii nnn aaarrr iii aaa: si riferiscono ai costi dei contratti di manutenzione degli impianti e delle attrezzature della sede.

CCCooo sss ttt iii ddd iii vvv eeerrr sss iii : Si riferiscono all’approvvigionamento di materiale di consumo. Ammortamenti e svalutazioni

La voce pari a euro 282 mila si riferisce alle quote di ammortamento di competenza dell’esercizio 2012 relative ai beni strumentali all’attività dell’Ente. Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base delle aliquote ordinarie stabilite dalla normativa fiscale così rappresentate:

Descrizione Aliquota di ammortamento

Spese di costituzione 20%

Software di proprietà 33,33%

Fabbricati ad uso strumentale 3%

Impianti e macchinari 20%

Apparecchiature Hardware 25%

Mobili arredi e macchine d’ufficio 10%

I costi che si sosterranno per mantenere nella normale efficienza le immobilizzazioni tecniche saranno imputati a conto economico nell’esercizio di competenza; quelli rivolti all’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali della immobilizzazione tecnica, che si traducono in un significativo aumento della vita utile o della produttività o della sicurezza, saranno capitalizzati imputandoli a incremento del costo originario del cespite a cui si riferiscono. Rettifiche di valore negative La voce di euro 1.000 mila rappresenta la stima della svalutazione dei titoli ai minori valori di mercato rispetto ai valori di carico. Rettifiche di ricavi La voce è di euro 47.605 mila è così composta:

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RRReeettt ttt iii fff iii ccc hhh eee ddd iii rrr iii ccc aaavvv iii ppp eeerrr aaaccc ccc aaannn ttt ooo nnn aaammm eeennn ttt iii sss ttt aaattt uuu ttt aaarrr iii : il costo è relativo all’accantonamento ai fondi del Patrimonio Netto della stima della contribuzione dovuta per l’anno 2012 e alla rivalutazione calcolata ai sensi della Legge 335/95 sul montante maturato a favore degli iscritti al 31 dicembre 2012 con esclusione della contribuzione dell’anno in corso. Il tasso di rivalutazione di legge è stato stimato al 0,9039%. In dettaglio:

Descrizione Valore Euro/000

- Acc.to dei contributi soggettivi e ricongiunzione L 45/90 42.400

- Acc.to dei contributi per indennità di maternità (L.379/90) 126

- Acc.to della rivalutazione garantita (L.335/95) 5.000

Inoltre, in base a quanto disposto dall’art.22 del Regolamento di Contabilità, si è ritenuto prudenziale stanziare per l’esercizio 2012 un “Fondo per le spese impreviste”, la cui quota per l’anno in esame è pari a euro 79 mila

(fino al 3% del totale degli oneri ordinari correnti). OMMENTO ALLE VOCI DI BILANCIO

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Conto Economico Previsionale - Ricavi

Contributi La voce è di euro 56.676 mila. Comprende l’ammontare della contribuzione che si stima dovuta dagli iscritti all’Ente al 31 dicembre 2012. La stima si basa sia sull’ipotesi di crescita del numero di iscritti che dichiareranno i propri redditi professionali sia sull’ipotesi di crescita media dei redditi. La popolazione attiva (coloro i quali dichiareranno i redditi da professione) è prudenzialmente stimata per l’anno 2012 in circa 14.800 iscritti. La contribuzione in dettaglio:

Descrizione

Importi in unità di euro

Contributi soggettivi 41.000.000

Contributi integrativi 13.300.000

Contributi L.379/90 126.000

Introiti sanzioni amministrative 850.000

Contributi da enti previdenziali L.45/90 1.400.000

Totale contributi 56.676.000

CCCooo nnn ttt rrr iii bbb uuu ttt ooo sss ooo ggg ggg eeettt ttt iii vvv ooo : pari al 10% del reddito netto. Contributo che costituisce la base di calcolo per la determinazione della pensione ai sensi della Legge 335/95. La stima considera anche il possibile flusso contributivo proveniente dalla possibilità di optare per una aliquota contributiva maggiore rispetto al 10% (dal 12% al 18%). CCCooo nnn ttt rrr iii bbb uuu ttt ooo iii nnn ttt eeeggg rrr aaattt iii vvv ooo : pari al 2% del volume d’affari. Contributo destinato alla copertura dei costi di gestione dell’Ente e delle prestazioni assistenziali. CCCooo nnn ttt rrr iii bbb uuu ttt ooo ppp eeerrr iii nnn ddd eeennn nnn iii ttt ààà ddd iii mmm aaattt eeerrr nnn iii ttt ààà: nella misura fissa pari a euro 8,50. Indennità di solidarietà per l’erogazione della maternità ai sensi della Legge 379/90. IIInnn ttt eeerrr eeesss sss iii eee sss aaannn zzziii ooo nnn iii : per ritardato pagamento e nei casi di omessa, ritardata o infedele comunicazione, stimati per un importo complessivo pari a euro 850 mila, ai sensi dell’art. 9 e 10 del Regolamento dell’Ente. CCCooo nnn ttt rrr iii bbb uuu ttt iii ddd aaa EEEnnn ttt iii PPPrrr eeevvv iii ddd eeennn zzziii aaalll iii : pari a euro 1.400 mila si riferiscono al presumibile trasferimento in entrata per ricongiunzione del montante contributivo ai sensi della Legge 45/90 di numero 37 posizioni.

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Interessi e proventi finanziari diversi La voce di euro 23.500 mila di euro è così composta: IIInnn ttt eeerrr eeesss sss iii sss uuu ttt iii ttt ooo lll iii (23.429 mila euro): si riferiscono alla stima del risultato lordo della gestione mobiliare. La stessa evidenzia il rendimento medio del 4.2089% così rappresentato: Rendimento gestioni bilanciate e Sicav azionarie: 1.5545% Rendimento portafoglio obbligazionario: 4.8344% Rendimento fondo immobiliare: 2.7451%.

PPPrrr ooo vvv eeennn ttt iii fff iii nnn aaannn zzziii aaarrr iii ddd iii vvv eeerrr sss iii (euro 71 mila): lo stanziamento in bilancio si riferisce alla quota parte di competenza dell’esercizio degli interessi di dilazione maturati sulle rateizzazioni delle scoperture contributive. Rettifiche di valore La voce di euro 3.000 mila corrisponde alla stima delle eventuali riprese di valore, riferite alla quotazione rilevata alla data di chiusura dell’esercizio dei titoli per i quali nell’esercizio è venuto meno il motivo di una precedente svalutazione. Proventi straordinari La voce di euro 8.000 mila corrisponde alla stima della plusvalenza che si realizzerà con il trasferimento, al fondo immobiliare partecipato dall’Eppi, degli immobili destinati alla locazione. Rettifiche di costi La voce di 6.227 mila rappresenta la necessaria rettifica del costo per le prestazioni previdenziali ed assistenziali iscritte nel conto economico in ottemperanza al principio di chiarezza del Bilancio. In dettaglio i recuperi per prestazioni:

Descrizione

Importi in unità di euro

Pensione di vecchiaia 4.600.000

Pensione di invalidità 150.000

Pensione di inabilità 30.000

Pensione ai superstiti 330.000

Liquidazione in capitale L.45/90 320.000

Indennità di maternità 100.000

Rimborsi agli iscritti 697.000

Totale Rettifiche di costo 6.227.000

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AAALLLLLLEEEGGGAAATTTIII

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BILANCIO PREVENTIVO 2012

Piano delle fonti e degli impieghi

Fonti Impieghi

Descrizione Importi euro/000 Descrizione Importi euro/000

Disponibilità Correnti 68.829 Impieghi Correnti 18.829

Investimenti 50.000

TOTALE 68.829 TOTALE 68.829

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BILANCIO PREVENTIVO 2012

Preventivo di Cassa

Entrate Uscite Descrizione Importi euro/000 Descrizione Importi euro/000

F.do cassa al 1/1/2012 18.665 Prestazioni Prev.li ed Ass.li 8.926

Contributi 50.000 Organi dell'Ente 1.800

Canoni di locazione - Compensi prof.li e di lav autonomo 380

Proventi fondo immobiliare - Personale 1.780

Interessi su cc 164 Materiali suss e di consumo 15

Disinvestimenti - Utenze Varie 109

Servizi Vari 1.900

Canoni passivi -

Spese Pubbl Periodico 60

Oneri Tributari -

Altri Costi 155

Cespiti 201

F.do cassa al 31.12.2011 3.503

TOTALE 18.829

Somme disponibili per impieghi 50.000

TOTALE 68.829 TOTALE A PAREGGIO 68.829

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Piano degli investimenti:

Impiego delle disponibilità Parziale euro/000 Totale euro/000

Immobili/fondo immobiliare -

Manutenzioni straordinarie -

Totale investimenti immob.ri -

Investimenti in attività finanziarie 50.000

Totale investimenti mobiliari 50.000

TOTALE INVESTIMENTI 50.000

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Ripartizione degli investimenti al 31.12.2011 (Capi tale conferito):

Descrizione Importi euro/000 Ripartizione % del Patrimonio

Immobili/Fondo immobiliare 134.000

Totale Investimenti Immobiliari 134.000 20%

SICAV 20.000

GPM 291.000

GEST DIRETTA 222.000

LIQUIDITA' 3.503

Totale Investimenti Mobiliari 536.503 80%

Totale Patrimonio EPPI Investito 670.503 100%

Ripartizione degli investimenti al 31.12.2011 (Capi tale rivalutato al mercato):

Descrizione Importi euro/000 Ripartizione % del Patrimonio

Immobili/Fondo immobiliare 143.000

Totale Investimenti Immobiliari 143.000 21%

SICAV 16.000

GPM 290.500

GEST DIRETTA 222.000

LIQUIDITA' 3.503

Totale Investimenti Mobiliari 532.003 79%

Totale Patrimonio EPPI Investito 675.003 21%E' indicato il valore presunto di mercato dei titoli in gestione patrimoniale e il valore di mercato degli immobili.

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PPPiiiaaannnooo TTTrrr iiieeennnnnnaaallleee IIInnnvvveeesssttt iiimmmeeennnttt iii 222000111222///222000111444

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AAAppppppeeennndddiiiccceee CCCrrr iii ttteeerrr iii dddiii iiinnnvvveeesssttt iiimmmeeennntttooo

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IIInnnvvveeesss ttt iiimmmeeennn ttt iii iiimmmmmmooobbb iii lll iii aaarrr iii eee mmmooobbb iii lll iii aaarrr iii ––– ccc rrr iii ttt eeerrr iii gggeeennneeerrraaalll iii (((dddeeelll iii bbbeeerrraaa CCCIIIGGG dddeeelll 222000111111)))

Investimenti immobiliari diretti o in quote di fondi comuni di investimento di tipo immobiliare, tendenzialmente nel limite del 35% dell'intero patrimonio investito. Per patrimonio investito deve intendersi la somma dei saldi contabili delle seguenti voci rilevabili dal bilancio consuntivo: immobilizzazioni materiali (terreni e fabbricati), immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni), attività che non costituiscono immobilizzazioni (altri titoli affidati in gestione, altri titoli in gestione diretta).

Gli immobili da acquisire dovranno avere le seguenti caratteristiche:

• Poter essere messi a reddito in tempi brevi o essere in fase di realizzazione in tempi certi così da poter programmare l'investimento.

• Essere ubicati nelle maggiori città italiane o estere o in centri storici di pregio ed aventi buone capacità reddituali e di rivalutazione nel medio/lungo periodo.

• Essere prevalentemente autonomi cioè con sviluppo da cielo a terra.

• Avere prevalentemente destinazione terziaria, commerciale, produttiva e per servizi.

Investimenti mobiliari, tendenzialmente non inferiori al 65% dell'intero patrimonio investito. Sono considerati investimenti mobiliari tutti gli strumenti finanziari esclusa la liquidità. Per liquidità si intende ogni operazione finanziaria di durata non superiore all'anno, ovvero la giacenza sui conti correnti bancari e postali, giacenze funzionali alla gestione ordinaria delle disponibilità nette provenienti dalle entrate contributive al netto dei costi di gestione. Tra gli investimenti mobiliari si dovranno considerare anche quelli a carattere etico.

Gli investimenti dovranno avere quale obiettivo minimo di medio e lungo periodo quello di determinare flussi di cassa in entrata non inferiori a quelli in uscita relativi al pagamento dei trattamenti previdenziali ed assistenziali.

Sono ammessi scostamenti dai limiti di investimento sopra descritti, purché motivati dal Consiglio di Amministrazione nella relazione accompagnatoria al bilancio consuntivo dell’esercizio.

Gli investimenti obbligazionari dovranno rientrare tra gli investimenti ricompresi nella classe di rating denominata Investment Grade. Gli investimenti di valuta estera dovranno essere prevalentemente coperti dal rischio di cambio contro l'euro.

Non più del 20% del portafoglio azionario potrà essere investito in titoli emessi da emittenti residenti nei paesi emergenti - componente azionaria paesi emergenti (paesi non OCSE). Gli investimenti azionari in valuta estera dovranno essere prevalentemente coperti dal rischio di cambio contro l’euro, con eccezione dell’area paesi emergenti (paesi non OCSE);

Il processo di investimento e di monitoraggio dovrà essere presieduto da consulenti professionali esperti in materia finanziaria ed attuariale.

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IIInnnvvveeesss ttt iiimmmeeennn ttt iii mmmooobbb iii lll iii aaarrr iii ––– ccc rrr iii ttt eeerrr iii sss pppeeeccc iii fff iii ccc iii (((dddeeelll iii bbbeeerrreee CCCDDDAAA dddeeelll 222000111000///222000111111)))

I criteri di investimento in valori mobiliari sono stati individuati puntualmente. Essi sono:

Strategia deliberata nel 2010 (delibera CDA ottobre 2010 rev. Gennaio 2011)

Pesi

Asset Class

Equities 13%

Corporate Bonds 0%

Structured Products 20%

Property 30%

Alternatives 5%

Total ‘Return-Seeking’ Assets 68%

Policies 0%

Liability Hedging Bonds 32%

Bonds 0%

Cash 0%

Total ‘Risk-Reducing’ Assets 32%

Risk – Value at Risk (relative to the liabilities) € mln 146 Expected return 4.3% Absolute VaR € mln 93

In relazione agli investimenti in essere prima della elaborazione della nuova strategia, la relativa disciplina è di seguito evidenziata. Si precisa che i seguenti investimenti dovranno essere revisionati al fine di adeguarli ai pesi sopra riportati. Il suddetto processo, intrapreso nel 2011 sarà completato verosimilmente nel entro il 2012.

A) Tipo di gestione: a Benchmark

Le gestioni bilanciate hanno un profilo prudente e sono caratterizzate dalla prevalenza della componente obbligazionaria (80%) rispetto a quella azionaria (20%). Il gestore ha la possibilità di investire nei principali mercati obbligazionari governativi e azionari dei paesi sviluppati e, seppur marginalmente, nelle emissioni obbligazionarie corporate, nelle obbligazioni e nelle azioni dei Paesi Emergenti. Il portafoglio, a seguito della diversificazione prevista, prevede una esposizione contenuta ai vari fattori di rischio (azionario, tasso, cambio, credito) e la minimizzazione del rischio specifico derivante dalla selezione delle emissioni/azioni dato che l’investimento nelle classi obbligazionario corporate, obbligazionario Paesi Emergenti e azionario Paesi Emergenti è consentito solo tramite l’acquisto di O.I.C.V.M. specializzati. Ai gestori è data la possibilità di scostamento dai pesi neutrali del benchmark nel rispetto di limiti massimi di esposizione ai vari mercati; è inoltre data la flessibilità nel discostarsi dai pesi neutrali del benchmark, seppur in un contesto di rigoroso controllo del rischio, attuato attraverso l’inserimento di un vincolo di rischiosità relativa massima (TEV), che

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consente di monitorare nel tempo di quanto il gestore si discosti dal proprio benchmark in termini di rischio.

La struttura dei vincoli è così sintetizzabile: • 1. Parametro oggettivo di riferimento

• Ai fini della definizione delle caratteristiche della gestione, il Gestore e l’Ente convengono di utilizzare un parametro oggettivo di riferimento (benchmark) coerente con i rischi ad essa connessi ai quali commisurare i risultati della gestione.

• Il benchmark concordato è così composto:

• 64% MTS Bot,

• 12,5% JPM Emu Aggregate 1 – 3 Anni,

• 11% JPM Global Bond,

• 2,5% JPM EMBI Global Diversified

• 5% MSCI Europe in Euro,

• 4% MSCI World Ex-Europe in Euro,

• 1% MSCI Emerging Markets Free in Euro.

• Gli indici azionari si intendono con dividendi netti reinvestiti (Net Return).

• Tutti gli indici azionari sono convertiti in Euro dal corrispondente indice in Usd al tasso di cambio WM/Reuters delle ore 16 – London time.

• 2. Vincoli alla gestione

• a) La leva finanziaria utilizzabile nella gestione sarà al massimo pari ad uno. La SGR non potrà, quindi, contrarre obbligazioni per conto dell’EPPI che lo impegnino oltre il patrimonio gestito.

• I seguenti vincoli si intendono riferiti alla componente non immobilizzata del portafoglio:

• b) La tracking error volatility (definita come deviazione standard degli scostamenti tra rendimento del portafoglio gestito non immobilizzato e rendimento di un parametro così composto: 28% MTS Bot, 25% JPM Emu Aggregate 1-3 anni, 22% JPM Global Bond, 5% JPM EMBI Global Diversified, 10% MSCI Europe in Euro, 8% MSCI World Ex-Europe in Euro, 2% MSCI Emerging Markets Free in Euro) verrà calcolata mensilmente annualizzando i dati giornalieri su dodici mesi rolling. Il vincolo alla gestione non immobilizzata è costituito da un valore massimo di tracking error volatility (TEV) annuale pari al 4,5%.

• COMPONENTE OBBLIGAZIONARIA

• c) Il Gestore ha piena discrezionalità nell’allocazione riguardo localizzazione geografica e valuta, nel rispetto dei seguenti limiti:

• - non più del 70% del portafoglio sarà investito in titoli denominati in EUR e/o emessi da soggetti residenti nell’area Euro - componente obbligazionaria area euro;

• - non più del 20% del portafoglio sarà investito in titoli denominati in valute diverse dall’EUR e/o emessi da soggetti residenti dell’area extra-euro - componente obbligazionaria area extra euro;

• - non più dell’8% sarà investito in titoli emessi da soggetti residenti nei paesi emergenti - componente obbligazionaria paesi emergenti.

• d) Il rating minimo dei titoli in portafoglio dovrà essere pari a BBB- di una delle tre principali case (Standard & Poor, Moody’s e Fitch). Nel caso un titolo sia soggetto a un abbassamento del merito di credito (downgrade) che lo porti al di sotto dei limiti consentiti, il gestore è tenuto a liquidare la

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posizione entro due mesi solari. Nel caso il gestore ritenga che il titolo debba essere mantenuto in posizione dovrà fornire motivazioni scritte, che l’Ente si riserva di approvare. Il Rating medio del portafoglio, calcolato considerando per la componente in fondi il rating medio dei singoli fondi, non dovrà in ogni caso essere inferiore a AA- di S&P

• e) Nella gestione sono utilizzabili O.I.C.V.M. del Gruppo di appartenenza e/o E.T.F. armonizzati per un controvalore massimo pari al 30% della componente obbligazionaria del patrimonio in gestione. In particolare l’investimento nella componente obbligazionaria paesi emergenti deve essere attuato esclusivamente tramite O.I.C.V.M..

• COMPONENTE AZIONARIA

• f) Il Gestore ha piena discrezionalità nell’allocazione riguardo localizzazione geografica e valuta, nel rispetto dei seguenti limiti:

• � non più del 15% del portafoglio sarà investito in titoli denominati in EUR e altre valute europee e/o da emittenti residenti in Europa – componente azionaria europea;

• � non più del 13% del portafoglio sarà investito in titoli emessi da emittenti residenti negli Stati definiti come sviluppati (Europa esclusa) – componente azionaria mercati sviluppati extra europei;

• � non più del 3% del portafoglio sarà investito in titoli emessi da emittenti residenti nei paesi emergenti - componente azionaria paesi emergenti;

• � la componente azionaria non potrà superare il 25% del portafoglio.

• g) Nella gestione sono utilizzabili O.I.C.V.M. del Gruppo di appartenenza e/o E.T.F. armonizzati per un controvalore massimo pari al 100% della componente azionaria del patrimonio in gestione. In particolare l’investimento nella componente azionaria paesi emergenti deve essere attuato esclusivamente tramite O.I.C.V.M..

• h) La gestione del rischio di cambio dell’esposizione in valuta diversa dall’Euro è a discrezione del Gestore.

• Tabella 1. Ripartizione degli investimenti per mercato di investimento

• Mercato di investimento Peso Percentuale sul controvalore del portafoglio �MIN : MAX�

• Obbligazionario Area Euro �0 : 70�

• Obbligazionario Area Extra-Euro �0 : 20�

• Obbligazionario Paesi Emergenti �0 : 8�

• Azionario Europa �0 : 15�

• Azionario Mercati Sviluppati Extra-Europa �0 : 13�

• Azionario Paesi Emergenti �0 : 3�

• Totale Azionario �0 : 25�

• Tabella 2. Ripartizione degli investimenti per strumenti

• Strumenti Peso % sul controvalore �MIN : MAX�

• Titoli quotati di debito e/o di capitale �0 : 100� del portafoglio

• O.I.C.V.M. / ETF armonizzati obbligazionari �0 : 30� della componente obbligazionaria

• O.I.C.V.M. / ETF armonizzati azionari �0 : 100� della componente azionaria

• 3. Utilizzo dei derivati

• a) L'utilizzo di strumenti derivati deve rispecchiare i principi di sana e prudente gestione patrimoniale.

• b) L'utilizzo di strumenti derivati è ammesso per:

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• - Finalità di 'copertura'. Sono considerati di ‘copertura’ gli strumenti derivati destinati alla protezione, ancorché parziale o con replica imperfetta, del valore di singole attività o passività o di insiemi di attività o passività (operazioni di copertura in massa) rispetto a fluttuazioni avverse dei tassi di interesse, cambi o prezzi di mercato in generale. L'intento di copertura deve essere idoneamente documentato e tecnicamente riscontrabile, comprovandone l'alta correlazione tra le attività/passività coperte e lo strumento derivato adottato. Tale informativa sarà redatta con cadenza trimestrale per le operazioni eseguite nel trimestre precedente.

• - ‘Assunzione di posizioni lunghe’. E’ considerata assunzione di posizione lunghe l’impiego di strumenti derivati che consentono di raggiungere obiettivi di investimento in maniera più veloce, agevole, economica e flessibile rispetto a quanto sia possibile operando su attivi sottostanti; questo intento deve essere appositamente documentato e riscontrabile tecnicamente in virtù di una evidente connessione con gli strumenti finanziari in portafoglio. Tali operazioni non devono generare un incremento significativo del rischio di investimento, nel rispetto del vincolo di leva finanziaria.

• - E’ fatto divieto alla SGR di assumere posizioni corte per finalità differenti dalla copertura.

• c) Possono essere utilizzati esclusivamente strumenti derivati negoziati in mercati regolamentati. E’ altresì consentito per la sola finalità di copertura dal rischio di cambio l’utilizzo di contratti forward sulle valute, purché tali contratti vengano conclusi con controparti abilitate ad effettuare professionalmente tali operazioni, che le stesse siano soggette a vigilanza prudenziale e che nessuna primaria agenzia di rating abbia loro assegnato un rating inferiore a A/A2. Inoltre, l'utilizzo di strumenti derivati è consentito purché:

• - gli stessi siano negoziati in mercati regolamentati dei seguenti paesi: Paesi EMU, Stati Uniti, UK, Giappone;

• - per i derivati Over the Counter (OTC), che la controparte sia appartenente ad uno dei seguenti paesi: Paesi EMU, Stati Uniti, UK, Australia, Canada, Danimarca, Giappone, Islanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Svezia, Svizzera;

• - il rischio di liquidità sia effettivamente limitato dalle caratteristiche dello strumento finanziario ovvero da specifici accordi con l’emittente dello strumento;

• - la controparte proceda alla valorizzazione dei contratti secondo le scadenze concordate e comunque a richiesta dell’Ente o della SGR per conto dell’Ente;

• - si faccia ricorso ad ISDA agreements per quelle tipologie contrattuali per i quali sono disponibili tali contratti.

• 4. Modalità di verifica e sanzione

• Riguardo ai vincoli alla gestione, di cui al paragrafo precedente, qualora il Gestore superasse per tre mesi consecutivi i limiti specificati, dovrà:

• � Giustificare tale sforamento con un’apposita relazione scritta indirizzata all’Ente;

• � Riportare entro i limiti nel mese successivo i valori problematici.

• Nel caso entro i sei mesi successivi venissero superati altre due volte i limiti (anche non consecutivi), l’Ente si riserva di recedere dal contratto.

• COMPONENTE OBBLIGAZIONARIA CORPORATE IMMOBILIZZATA

• In aggiunta al portafoglio gestito, è prevista una componente investita in obbligazioni corporate selezionate e monitorate dal gestore e aventi le seguenti caratteristiche:

• rating minimo: A- di S&P

• valuta delle emissioni: euro

• area geografica: europa

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• settore: bancario

• duration massima: 5 anni

• yield medio indicativo lordo: 5,50% lordo

• esposizione massima per emittente: 20% del portafoglio immobilizzato.

• Tale portafoglio verrà individuato con un orizzonte temporale di medio periodo privilegiando la scarsa movimentazione.

I titoli di cui al presente paragrafo potranno essere movimentati solamente previa autorizzazione del Cliente.

B) Tipo di gestione: a Ritorno assoluto

La gestione patrimoniale a rendimento assoluto si inserisce nella componente finalizzata alla stabilizzazione del risultato annuale del portafoglio, costruita in coerenza con gli obiettivi di rivalutazione del montante contributivo dell’Ente. La gestione si pone come obiettivo il raggiungimento anno per anno di un target netto di redditività con maggiori margini di flessibilità rispetto ad una gestione a benchmark e in un contesto di rigoroso controllo del rischio assoluto di portafoglio.

Tale tipologia di mandato prevede il ricorso ad un ampio universo di investimento ed un elevato livello di discrezionalità del gestore che agisce in virtù dell’allocazione ex-ante del rischio di portafoglio, che viene costantemente monitorata. Le asset class di rilievo sono le azioni (fino al 30%), le obbligazioni e le valute che vengono utilizzate sia in termini di esposizione ai mercati, sia in termini di selezione dei titoli che di efficiente allocazione valutaria. E’ prevista la possibilità di utilizzo di hedge funds, dei fondi flessibili e di strumenti specializzati su altre classi di attivo (materie prime, immobiliare,…). Tale approccio prevede l’utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura e per prendere esposizione in maniera efficiente sui mercati. Il gestore non potrà in ogni caso fare uso di vendite allo scoperto per finalità differenti dalla copertura. Potranno essere utilizzati solo strumenti derivati negoziati in mercati regolamentati; è consentito l’utilizzo di contratti forward (OTC) sulle valute per la sola di finalità di copertura dal rischio di cambio.

In sintesi i vincoli alla gestione sarebbero i seguenti:

Caratteristiche della gestione e vincoli agli investimenti

1. Obiettivo di rendimento

La gestione ha l’obiettivo di realizzare una redditività annuale pari all’Eonia + 200 b.p.. Tale obiettivo è da intendersi al netto delle commissioni fisse di gestione e al lordo della tassazione fiscale vigente. La determinazione della redditività è effettuata in base alla seguente formulazione:

• Rilevazione giornaliera del tasso Eonia.

• Redditività target determinata in base a variazione di periodo di numero indice determinato giornalmente come segue:

It = It-1*{1+[(Eoniat+2)/26000]} con t = 1,...,n (giorni lavorativi)

I0=data sottoscrizione=100

Esempio rendimento % mese XX = (It=31.XX.06 / It=31.XX-1.06 -1)*100

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• Eonia considerato con 3 decimali. Tale tasso è registrato in TFDatastream con il seguente codice: EUEONIA.

Tale formulazione verrà utilizzata anche per il calcolo delle commissioni di performance di cui all’allegato D.

2. Vincoli alla gestione

a) La leva finanziaria utilizzabile nella gestione sarà al massimo pari ad uno. La SGR non potrà, quindi, contrarre obbligazioni per conto dell’EPPI che la impegnino oltre il patrimonio gestito.

b) Il vincolo principale alla gestione è costituito da un valore massimo di Value at Risk del portafoglio gestito (VaR) annuale con intervallo di confidenza del 95%. Tale valore massimo è pari al 4%. Tale misura verrà calcolata mensilmente utilizzando i dati giornalieri su dodici mesi “rolling”. Al fine di ottenere dati significativi, il calcolo del VaR avrà inizio tre mesi dopo il conferimento degli attivi e sarà ritenuto indicativo fino al dodicesimo mese dal conferimento. La formulazione del VaR è la seguente:

VaR 95% 1 anno = Rmedio ann. – 1,64 * DSann. < 4%

Rmedio ann. = rendimento medio giornaliero * 260

DSann. = deviazione standard calcolata su dati giornalieri * radq (260)

c) Il Gestore ha piena discrezionalità nell’allocazione nelle classi di attività di tipo monetario (A), obbligazionario globale (B), azionario globale (C) e “altre classi” di attivo (D) (ad esempio: classi “alternative”) nel rispetto dei seguenti limiti:

- esposizione azionaria (C) massima pari al 30% del valore del portafoglio con un massimo del 2,5% del valore del portafoglio per la componente azionaria “Paesi non OCSE”;

- esposizione massima complessiva alle “altre classi” (D) di attivo pari al 30% del valore del portafoglio.

Tabella 1. Ripartizione degli investimenti per classe di attività

Classe di attività Peso Percentuale sul controvalore del portafoglio �MIN : MAX�

A �0 : 100�

B �0 : 100�

C �0 : 30�

di cui “Paesi non OCSE” �0 : 2,5�

D �0 : 30�

d) Il Gestore ha piena discrezionalità nell’allocazione per strumenti di tipo monetario, titoli di debito quotati, titoli di capitale quotati o quotandi, O.I.C.V.M., ETF armonizzati, derivati e altri strumenti nel rispetto dei seguenti limiti:

- il merito di credito dei titoli di debito quotati detenuti direttamente in portafoglio, espresso come il minore dei rating assegnati dalle principali agenzie (S&P’s, Moody’s e Fitch), non dovrà essere inferiore ad A-/A3/A-. Nel caso un titolo sia soggetto a un abbassamento del merito di credito (downgrade) da parte di almeno una delle tre principali agenzie di rating, che lo porti al di sotto dei limiti consentiti, il gestore e' tenuto a liquidare la posizione entro due mesi solari. Nel caso il gestore ritenga che il titolo debba essere mantenuto in posizione dovrà fornire motivazioni scritte, che l’Ente si riserva di approvare;

- alla SGR non è consentita l’acquisizione di partecipazioni in misura tale da comportare l’obbligo di comunicazione alla CONSOB, alla Banca d’Italia o all’ISVAP;

- è consentito l’investimento in O.I.C.V.M. ed ETF armonizzati, siano essi obbligazionari, azionari, flessibili, bilanciati fino ad un massimo del 35% del valore del portafoglio;

- l’utilizzo di strumenti derivati è regolato dalle disposizioni di seguito esposte;

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- è consentito l’investimento in altri strumenti complessivamente fino ad un massimo del 30% del valore del portafoglio, purchè fiscalmente non penalizzanti per l’EPPI, ovvero salvo diverso accordo scritto tra le parti;

- è consentito l’investimento in obbligazioni strutturate fino ad un massimo del 5% del valore del portafoglio. Tali strumenti sono da intendere all’interno degli “altri strumenti” di cui al punto precedente;

- è consentito l’investimento in O.I.C.V.M. di tipo speculativo fino ad un massimo del 20% del valore del portafoglio. Tali strumenti sono da intendere all’interno degli “altri strumenti”.

Tabella 2. Ripartizione degli investimenti per strumenti

Strumenti Peso Percentuale sul controvalore del portafoglio �MIN : MAX�

Titoli quotati o quotandi di debito e/o di capitale �0 : 100�

O.I.C.V.M. / ETF armonizzati �0 : 35�

Altri strumenti �0 : 30�

di cui obbligazioni strutturate �0 : 5�

di cui fondi speculativi �0 : 20�

e) L'utilizzo di strumenti derivati deve rispecchiare i principi di sana e prudente gestione patrimoniale.

f) L'utilizzo di strumenti derivati è ammesso per:

- Finalità di 'copertura'. Sono considerati di ‘copertura’ gli strumenti derivati destinati alla protezione, ancorché parziale o con replica imperfetta, del valore di singole attività o passività o di insiemi di attività o passività (operazioni di copertura in massa) rispetto a fluttuazioni avverse dei tassi di interesse, cambi o prezzi di mercato in generale. L'intento di copertura deve essere idoneamente documentato e tecnicamente riscontrabile, comprovandone l'alta correlazione tra le attività/passività coperte e lo strumento derivato adottato. Tale informativa sarà redatta con cadenza trimestrale per le operazioni eseguite nel trimestre precedente.

- ‘Assunzione di posizioni lunghe’. E’ considerata assunzione di posizione lunghe l’impiego di strumenti derivati che consentono di raggiungere obiettivi di investimento in maniera più veloce, agevole, economica e flessibile rispetto a quanto sia possibile operando su attivi sottostanti; questo intento deve essere appositamente documentato e riscontrabile tecnicamente in virtù di una evidente connessione con gli strumenti finanziari in portafoglio. Tali operazioni non devono generare un incremento significativo del rischio di investimento, nel rispetto del vincolo di leva finanziaria. L’impiego degli strumenti derivati per tale finalità è consentito qualora il controvalore delle posizioni, calcolato secondo i criteri indicati dal regolamento Consob n.11522/98, non ecceda il limite del 20% del controvalore del portafoglio.

- E’ fatto divieto alla SGR di assumere posizioni corte per finalità differenti dalla copertura.

g) Possono essere utilizzati esclusivamente strumenti derivati negoziati in mercati regolamentati. E’ altresì consentito per la sola finalità di copertura dal rischio di cambio l’utilizzo di contratti forward sulle valute, purché tali contratti vengano conclusi con controparti abilitate ad effettuare professionalmente tali operazioni, che le stesse siano soggette a vigilanza prudenziale e che nessuna primaria agenzia di rating abbia loro assegnato un rating inferiore a A/A2. Inoltre, l'utilizzo di strumenti derivati è consentito purché:

- gli stessi siano negoziati in mercati regolamentati dei seguenti paesi: Paesi dell’area EMU, Stati Uniti, UK, Giappone, Svizzera;

- per i derivati Over the Counter (OTC), che la controparte sia appartenente ad uno dei seguenti paesi: Paesi dell’area EMU, Stati Uniti, UK, Australia, Canada, Danimarca, Giappone, Islanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Svezia, Svizzera;

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- il rischio di liquidità sia effettivamente limitato dalle caratteristiche dello strumento finanziario ovvero da specifici accordi con l’emittente dello strumento;

- la controparte proceda alla valorizzazione dei contratti secondo le scadenze concordate e comunque a richiesta dell’Ente o della SGR per conto dell’Ente;

- si faccia ricorso ad ISDA agreements per quelle tipologie contrattuali per i quali sono disponibili tali contratti.

I limiti in materia di derivati sopra previsti non si applicano agli strumenti derivati incorporati in titoli strutturati, purché il titolo in questione preveda almeno la garanzia del capitale al 100%.

Tutti i vincoli sopra elencati sono comunque subordinati al rispetto del vincolo di VaR precedentemente indicato.

3. Modalità di verifica e sanzione

Riguardo ai vincoli alla gestione, di cui al paragrafo precedente, qualora il Gestore superasse per tre mesi consecutivi i limiti specificati, dovrà:

� Giustificare tale sforamento con un’apposita relazione scritta indirizzata all’Ente;

� Riportare entro i limiti nel mese successivo i valori problematici.

Nel caso entro i sei mesi successivi venissero superati altre due volte i limiti (anche non consecutivi), l’Ente si riserva di recedere dal contratto.

4. Componente Corporate

In aggiunta al portafoglio descritto è prevista una componente investita in obbligazioni corporate selezionate e monitorate dal gestore e aventi le seguenti caratteristiche:

� rating minimo: A- di S&P

� valuta delle emissioni: euro

� area geografica: emittenti residenti in Europa

� settore: bancario

� duration massima: 5 anni

� yield minimo: 5,50% lordo

� esposizione massima per emittente: 20% del portafoglio.

Tale portafoglio verrà individuato con una logica “buy & hold” e monitorato.

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