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Bollettino FITOSANITARIO – MOSCA DELL’OLIVO
N. 1- Dal 16/07 al 22/07/2020
CAMPAGNA FINANZIATA CON IL CONTRIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA E DELL’ITALIA
REGG. (UE) NN. 611-615 / 2014 e s.m.i.
PREMESSA Il presente bollettino fitosanitario è stato redatto sulla base delle previsioni meteo, dei monitoraggi effettuati nei campi spia e sulla base delle allerte fornite dai modelli epidemiologici del Sistema di Supporto alle Decisioni olivo.net® sviluppato da UNAPROL e Horta srl, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (www.horta-srl.com). Le informazioni riportate nel presente documento sono riferite ai campi spia, indicati sulla mappa da un marker e hanno pertanto funzione di indirizzo, pertanto per le decisioni relative agli interventi è necessario contattare lo staff tecnico dell’OP.
Tecnichici refenti di area: Dott. Buonsanto Arcangela: distretto Bitritto-Sannicandro e limitrofi, OP PUGLIAOLIVE, mail [email protected] Dott. Paradiso Nicola: distretto Bat e Bari-Nord, OP PUGLIAOLIVE ,mail [email protected] Dott. Larin Lazzaro Cutrone: distretto Palo del Colle-Bitetto, OP PUGLIAOLIVE ,mail [email protected] Dott. Vitti Micaela: distretto Acquaviva delle Fonti, OP PUGLIAOLIVE ,mail [email protected] Dott. Giuseppe Rella: distretto Grumo Appula, Cassano delle Murge e Toritto, OP PUGLIAOLIVE,mail [email protected]
Provincia di Bari e Bat–DISTRETTI:
BAT, BARI NORD, CONCA BARESE
Stadio Fenologico Prevalente:– Accrescimento del frutticino.
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MIGLIORAMENTO IMPATTO AMBIENTALE MISURA 2C
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DATI STAGIONALI AREALE BAT-Stazione Andria
CONCA BARESE- Stazione Palo del Colle
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MIGLIORAMENTO IMPATTO AMBIENTALE MISURA 2C
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PREVISIONI METEO PER LA PROSSIMA SETTIMANA
AREALE BAT
CONCA BARESE N.B. Le previsioni meteo sono relative al punto stazione, quindi estendibili alla zona con cautela.
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MIGLIORAMENTO IMPATTO AMBIENTALE MISURA 2C
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MOSCA DELL’OLIVO - Bactrocera oleae È l’insetto chiave della coltura: a seconda del clima compie un numero variabile di generazioni all'anno e sverna come pupa nel terreno. Nelle nostre zone, in condizioni ideali, può compiere fino a 6-7 generazioni. In aprile-maggio avviene lo sfarfallamento dei primi adulti e le prime infestazioni si verificano, generalmente, nella prima quindicina di giorni di luglio per le olive da mensa e successivamente per le cultivar da olio. Le femmine, all'atto della ovodeposizione, conficcano l'oviscapo nelle drupe formando piccole ferite triangolari in fondo alle quali depongono un uovo (nelle annate favorevoli allo sviluppo dell’insetto, in ogni oliva possono essere deposte più uova). La nascita delle larve avviene dopo 2-6 giorni di incubazione o solo dopo una decina di giorni, in autunno; le larve apode, inizialmente di colore bianco e successivamente cremeo, si evolvono attraverso 3 stadi (I°, II° e III° età) e, raggiunta la maturità si impupano all’interno delle drupe non ancora mature o nel terreno, nel periodo della raccolta. Giunte a maturità, dopo 10-20 giorni, si impupano all’interno delle gallerie che hanno scavato nella polpa: gli adulti sfarfallano dopo una settimana o poco più. Particolarmente dannose sono le infestazioni dei mesi di settembre-ottobre, sia sulle varietà da tavola che da olio e il danno arrecato si rileva assai grave in quanto oltre ad una diminuzione della produzione, porta a un decremento qualitativo. CAMPAGNA DELL’UNION
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MIGLIORAMENTO IMPATTO AMBIENTALE MISURA 2C
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MODELLO DI PREVISIONE DEL POTENZIALE D’INFESTAZIONE SVERNANTE (DSS)
Dalla presente mappa, sulla base dei dati raccolti dai sensori dei campi spia, analizzati dagli algoritmi del
modello, può essere determinato il potenziale di infestazione della prima generazione della Mosca
dell’Olivo, ovvero la percentuale di Pupe Svernanti, sopravvissuta al periodo invernale.
Previsione: Come possibile riscontrare dai marker, rappresentanti i singoli campi spia, in tutto il territorio
regionale e più nel dettaglio nel comprensorio di Bari e Bat, l’infestazione prevista per la prima generazione
è pressoché medio-alta. Questo “allert” è legato alle condizioni invernali caratterizzate da alte temperature
e bassa umidità che hanno portato ad una previsione di infestazione compresa tra il 30 e 45%.
Consiglio di intervento: A seguito di un’infestazione prevista così alta, è consigliato effettuare rilievi
meticolosi al fine di intervenire quando la soglia d’intervento verrà superata.
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MIGLIORAMENTO IMPATTO AMBIENTALE MISURA 2C
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I monitoraggi eseguiti dai tecnici nell’intero comprensorio, hanno permesso di riscontrare l’assenza delle prime punture. Tuttavia, nei vari distretti e specialmente degli oliveti irrigui e con poca produzione, sono state riscontrate le prime ovideposizioni
PRIMA PUNTURA
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MIGLIORAMENTO IMPATTO AMBIENTALE MISURA 2C
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ATTIVITÀ di MONITORAGGIO sugli ADULTI
Dalla mappa sulla base dei dati osservati e raccolti in campo dalle attività di monitoraggio, attraverso il conteggio degli individui su trappola a feromoni è possibile stabilire il livello di infestazione ed eventuali suggerimenti tecnici/fitosanitari.
Rilevamento: Come possibile riscontrare dai Marker (punti di monitoraggio), nell’area oggetto di
monitoraggio il numero di catture di adulti di Bactrocera oleae è basso.
Consiglio di intervento: NON SI CONSIGLIANO INTERVENTI.
Le previsioni meteo, indicano per la prossima settimana temperature con valori confacenti all’attività dell’insetto. Dallo studio dell’evoluzione dell’attività del patogeno e dalle previsioni meteorologiche, suggeriamo alle aziende di: Monitorare con attenzione la situazione e intervenire al superamento della soglia di infestazione attiva o in stretta prossimità ad essa (in considerazione delle variabili sopra indicate). Nelle olive da mensa intervenire all’accertamento delle prime punture.
NEL CASO SI RITENESSE OPPORTUNO ESEGUIRE UN TRATTAMENTO, È ASSOLUTAMENTE NECESSARIO ATTENERSI AI TEMPI DI CARENZA CALCOLANDO ATTENTAMENTE L’INTERVALLO DI TEMPO A DECORRERE DALLA DATA DEL TRATTAMENTO
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MIGLIORAMENTO IMPATTO AMBIENTALE MISURA 2C
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ATTIVITÀ di MONITORAGGIO I tecnici sono a disposizione delle aziende non inserite nella misura 2C che volessero eseguire il campionamento delle olive e l’analisi del grado di infestazione delle stesse.
MODALITÀ DEL PRELIEVO DEL CAMPIONE DI OLIVE DA SOTTOPORRE AD INDAGINE
Se il campionamento è effettuato autonomamente, è importante seguire alcune elementari indicazioni: 1. Il campione deve essere costituito da almeno 100 olive (una per pianta per oliveti con 100 piante/ha);
2. Se l’infestazione è minore, prelevare il campione da più piante, se è elevata basta un numero minore
di alberi;
3. Le olive devono essere prelevate casualmente.
Il campione verrà analizzato dai Tecnici con l’ausilio delle opportune attrezzature per determinare il grado di “infestazione attiva” che ricordiamo è data dalla somma (per 100 olive) delle uova e del numero di larve attive di I°, II° e III° età (l’infestazione totale comprende anche le pupe e i fori di uscita).
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MIGLIORAMENTO IMPATTO AMBIENTALE MISURA 2C
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METODI DI LOTTA (Preventivi-Curativi) * È stata accolta, con decreto del Ministero della Salute, la richiesta di Coldiretti relativa all’uso d’emergenza del
Dimetoato autorizzato, per un periodo massimo di 120 giorni, per la lotta alla mosca dell’olivo (Bactrocera oleae).
I trattamenti sono consentiti dal 1° luglio 2020 al 28 ottobre 2020.
Nell’immaginario collettivo delle tipicità italiane ci sono tantissime eccellenze del Made in Italy e l’olio extra-vergine
di oliva è una delle più prestigiose. L’olivicoltura italiana oltre a rappresentare l’Italia nel mondo sul piano della
produzione di un alimento tipico della cucina italiana e della dieta mediterranea, assolve anche una funzione
ambientale e paesaggistica che, in alcuni contesti, diventa addirittura prevalente rispetto a quella produttiva
(pensiamo all’immagina turistica della Puglia, della Calabria o della Toscana).
Siamo il secondo paese al mondo per ettari e produzione, con una media che oscilla fra 400.000 e 500.000 tonnellate
di olio prodotto ogni anno. In Italia sono attualmente coltivati circa 1.164.000 ettari di olive (analisi Coldiretti su
dati Istat) con Puglia, Calabria e Sicilia come regioni che presentano la maggiore superficie investita.
Oltre al gravissimo problema della Xylella fastidiosa (il batterio che sta devastando gran parte degli ulivi secolari
del Salento), dal 2020 la revoca della sostanza attiva dimetoato - che da quasi 40 anni ha rappresentato il cardine
per la difesa contro la mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) in assenza di prodotti fitosanitari di pari efficacia - profila
una situazione estremamente negativa per quanto concerne le aspettative di raccolta.
Il dimetoato era presente anche nei disciplinari di produzione integrata con un limite massimo di due trattamenti
all’anno: circa i 2/3 della superficie destinata ad olivicoltura è difesa con tale principio attivo. Con l’uscita del
dimetoato rimangono pochi principi attivi efficaci contro la Bactrocera (acetamiprid, fosmet, piretroidi),
caratterizzati però da una efficacia media inferiore a dimetoato. Il Dimetoato è un acaricida, geo-disinfestante e
insetticida attivo per contatto e per ingestione; è caratterizzato da un’elevata azione citotropica per cui penetra
con facilità all'interno dei tessuti vegetali trattati e si trasferisce, entro certi limiti, per via sistemica anche nei
tessuti non trattati compensando eventuali deficienze di deposito dell’insetticida.
In letteratura, si evidenzia che, essendo assorbito rapidamente, non danneggia gli insetti utili e non è più dilavabile
dopo poche ore dal trattamento. Inoltre, essendo altamente idrosolubile, quando impiegato in olivicoltura, viene
allontanato con le acque di lavaggio, pertanto viene raramente riscontrato nelle analisi dell'olio ottenuto.
L’eliminazione del dimetoato, in olivicoltura, apre una nuova criticità per il controllo del fitofago-chiave di questa
coltura contro la quale è largamente utilizzato sia per la sua efficacia (in particolare per quegli attacchi che
dovessero manifestarsi repentinamente) che per i costi contenuti, per la facilità di distribuzione (a tutto albero) e
la sua forte idrofilia che assicura, se ben utilizzato, un olio privo di residui.
In assenza del dimetoato la lotta dovrebbe essere effettuata con strategie alternative che modificano le abitudini
degli olivicoltori attraverso un approccio più complesso e meno efficace, ricorrendo a quei principi attivi utilizzabili
per i trattamenti larvicidi contro la mosca delle olive, quali Deltametrina (non consentita dai disciplinari regionali
di produzione integrata per la difesa della mosca, benché esista un formulato commerciale autorizzato, il Decis
evo), Acetamiprid e Fosmet, nonché con prodotti per la lotta adulticida (consentita in agricoltura biologica), quali
Spinosad e cattura massale.
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In merito alla efficacia del dimetoato nella lotta alla mosca dell’olivo, vale molto la storicità e le esperienze degli
olivicoltori italiani nel contenimento del parassita, da quando nel lontano 1981 è stato registrato in Italia per la
prima volta: è infatti l’unico prodotto usato nella lotta a tale parassita sull’olivo che ha sistemia locale nella drupa,
permettendo al principio attivo di penetrare nel primo strato della oliva e riuscendo a colpire le larve appena
penetrate. Questo ha permesso al principio attivo in questione di ottenere la fiducia degli olivicoltori soprattutto
per la sua capacità di avere elevata efficacia anche con ovideposizioni avvenute e presenza di giovani larve
all’interno dell’oliva.
In conclusione, al fine di non compromettere la strategia di difesa fitosanitaria di una coltura che rappresenta l’Italia
nel mondo ed evitare di mettere a rischio l’intero comparto olivicolo italiano, in attesa che arrivino sul mercato
soluzioni alternative innovative di pari efficacia che sono ancora in corso di sperimentazione, Coldiretti esprime
soddisfazione per il provvedimento che consente di ricorrere, ancora in questa campagna olivicola, alla sostanza
attiva.
Il punto COLDIRETTI
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Il caolino è una polvere d’argilla utilizzata per la lotta contro la mosca delle olive, soprattutto in agricoltura biologica. Il caolino infatti crea una specie di pellicola sulla drupa rendendola inospitale per la Bactrocera oleae; un effetto esclusivamente meccanico a impatto zero verso la restante fauna e flora dell’oliveto.
Per maggiori informazioni, di dettaglio sulle contrade monitorate, rivolgersi ai tecnici di zona OP PUGLIAOLIVE
Il presente bollettino viene emesso allo scopo di fornire agli olivicoltori della Regione Puglia indicazioni e prescrizioni su eventuali trattamenti da effettuare per il controllo dei parassiti dell’olivo. Nella provincia sono state individuate aziende pilota dove settimanalmente vengono monitorate la presenza dei parassiti e il loro grado d’infestazione, sulla base dei quali viene emesso il presente bollettino. I dati riportati nel bollettino si riferiscono ai soli campi monitorati e le indicazioni di difesa hanno carattere orientativo per la zona di riferimento. Si consiglia, pertanto, prima di programmare gli interventi, di verificare nella propria azienda, sulla base delle indicazioni riportate nel bollettino fitosanitario, il superamento delle soglie di intervento ed eventualmente di mettersi in contatto con i tecnici dell’OP PUGLIAOLIVE