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Bollettino Radar aprile 2019 (29.03. 25.04.2019) · 1/10 Dipartimento federale dell'interno DFI...

Date post: 14-Feb-2020
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1/10 Dipartimento federale dell'interno DFI Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria USAV Bollettino Radar aprile 2019 (29.03. 25.04.2019) Scopo del Bollettino Radar: Il Bollettino Radar valuta e raccoglie le informazioni rilevanti per la Svizzera sulla situazione internazionale e sulla diffusione delle più importanti epizoozie e malattie animali. Ciò permette di riconoscere precocemente e comunicare i possibili rischi per il Paese. Il Bollettino Radar è pubblicato con cadenza mensile. Nota: in presenza di un caso di epizoozia o di minaccia incombente per la Svizzera si ricorre ai canali di comunicazione consolidati per la gestione degli eventi all’interno del Servizio veterinario svizzero. Fonti consultate ADNS, AHO, USAV, Defra, PAFF Committee, FLI, Healthmap, MediSYS, OIE, ProMED, DI- SCONTOOLS, EFSA e altre. Definizione dei simboli semaforici: Rischio elevato che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera, oppure manifestazione già in corso. Vengono adottate misure concrete per proteggere gli effettivi svizzeri. Rischio medio che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. È opportuno prestare maggiore attenzione. A seconda della situazione vengono adottate misure per proteggere gli effettivi svizzeri. Rischio ridotto che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. La situazione è tuttavia anomala e va tenuta sotto controllo. Non sono ancora necessarie misure per proteggere gli effettivi svizzeri. 2 mesi 1 mese Att. Nuove notifiche PSA Peste suina africana (PSA): ulteriori casi in Polonia, Ungheria, Belgio, Romania, Lituania, Lettonia, Bulgaria, Ucraina, Cina e Vietnam. Primo caso in Cambogia. BT Malattia della lingua blu (BT): riguardo al virus BTV-8, ulteriori casi in Germa- nia, situazione in Belgio; per il BTV-4, casi in Italia. Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di marzo 2019 HPAI Influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI): H5N8 nel pollame domestico in Bulgaria. AE Afta epizootica (AE): nuovi casi in Marocco, Tunisia, Algeria e nei Territori Autonomi Palestinesi. TBC Tubercolosi (TBC): ulteriori casi in Francia, un caso in Germania. -- Piccolo coleottero dell’alveare Piccolo coleottero dell’alveare: situazione in Italia. -- -- CWD Malattia del dimagrimento cronico (Chronic wasting disease, CWD): primo caso in Svezia, situazione in Norvegia e Finlandia. -- -- MA Malattia di Aujeszky (MA): due nuovi casi in Francia. Analisi di esclusione di epizoozie altamente contagiose in Svizzera Programma di riconoscimento precoce della peste suina africana nei cinghiali in Svizzera
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Dipartimento federale dell'interno DFI

Ufficio federale della sicurezza alimentare e di

veterinaria USAV

Bollettino Radar aprile 2019 (29.03. – 25.04.2019)

Scopo del Bollettino Radar:

Il Bollettino Radar valuta e raccoglie le informazioni rilevanti per la Svizzera sulla situazione internazionale e sulla

diffusione delle più importanti epizoozie e malattie animali. Ciò permette di riconoscere precocemente e comunicare

i possibili rischi per il Paese. Il Bollettino Radar è pubblicato con cadenza mensile. Nota: in presenza di un caso di

epizoozia o di minaccia incombente per la Svizzera si ricorre ai canali di comunicazione consolidati per la gestione

degli eventi all’interno del Servizio veterinario svizzero.

Fonti consultate ADNS, AHO, USAV, Defra, PAFF Committee, FLI, Healthmap, MediSYS, OIE, ProMED, DI-

SCONTOOLS, EFSA e altre.

Definizione dei simboli semaforici:

Rischio elevato che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera, oppure manifestazione già in corso. Vengono adottate misure concrete per proteggere gli effettivi svizzeri.

Rischio medio che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. È opportuno prestare maggiore attenzione. A seconda della situazione vengono adottate misure per proteggere gli effettivi svizzeri.

Rischio ridotto che l’epizoozia/la malattia animale si manifesti in Svizzera. La situazione è tuttavia anomala e va tenuta sotto controllo. Non sono ancora necessarie misure per proteggere gli effettivi svizzeri.

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Att

. Nuove notifiche

PSA

Peste suina africana (PSA): ulteriori casi in Polonia, Ungheria, Belgio,

Romania, Lituania, Lettonia, Bulgaria, Ucraina, Cina e Vietnam. Primo

caso in Cambogia.

BT Malattia della lingua blu (BT): riguardo al virus BTV-8, ulteriori casi in Germa-nia, situazione in Belgio; per il BTV-4, casi in Italia.

Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di marzo 2019

HPAI Influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI): H5N8 nel pollame domestico in Bulgaria.

AE Afta epizootica (AE): nuovi casi in Marocco, Tunisia, Algeria e nei Territori Autonomi Palestinesi.

TBC Tubercolosi (TBC): ulteriori casi in Francia, un caso in Germania.

-- Piccolo coleottero dell’alveare

Piccolo coleottero dell’alveare: situazione in Italia.

-- -- CWD Malattia del dimagrimento cronico (Chronic wasting disease, CWD): primo caso in Svezia, situazione in Norvegia e Finlandia.

-- -- MA Malattia di Aujeszky (MA): due nuovi casi in Francia.

Analisi di esclusione di epizoozie altamente contagiose in Svizzera

Programma di riconoscimento precoce della peste suina africana nei cinghiali in Svizzera

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Malattia Peste suina africana (PSA) – Polonia, Ungheria, Belgio, Romania, Lituania, Lettonia,

Bulgaria, Ucraina, Cina, Vietnam, Cambogia

Situazione

Si sono registrati nuovi casi di PSA nei cinghiali soprattutto in Polonia, Ungheria, Belgio e Romania. In Ro-

mania sono stati notificati nuovi focolai nella popolazione di suini domestici. In Cina, dopo aver fatto la sua

prima comparsa sull’isola di Hainan e in Tibet, la malattia ha colpito tutte le province. Nel frattempo, nel Sudest

asiatico il virus della PSA si è diffuso anche in Cambogia.

Immagine PSA: Casi di PSA nei suini domestici e nei cinghiali notificati all’ADNS (nonché all’OIE) dal 1° al 25

aprile 2019. Le zone attualmente interessate dalla decisione di esecuzione 2014/709/UE sono mostrate qui.

Cinghiali

Dal 1° aprile 2019 sono stati notificati all’ADNS 340 casi di PSA in tutta Europa: 155 in Polonia, 108 in Ungheria,

27 in Belgio, 28 in Romania, 14 in Lituania, 6 in Lettonia,1 in Bulgaria e 1 in Ucraina (stato: 23.04.2019).

In Polonia si sono registrati nuovi casi soprattutto a est, nella regione di Lubelski, e nelle zone interne del Paese.

Per via di questi nuovi episodi, il territorio infetto (parte II) è stato allargato, in particolare a ovest di Varsavia e

a sud delle regioni orientali colpite.

In Lituania i casi di PSA nei cinghiali si spostano verso occidente (78 casi in animali abbattuti; oltre 200 analisi

positive nella selvaggina morta). Per via dei nuovi casi rinvenuti, l’area della parte I in Lituania è stata ampliata.

I 27 nuovi casi di PSA notificati in Belgio sono stati registrati nelle zone già istituite della provincia del Lussem-

burgo, nella parte sudorientale del Paese (al confine con il Lussemburgo).

Suini domestici

Dal 1° aprile 2019 sono stati notificati all’ADNS 11 focolai tra i suini domestici, di cui 8 in Romania e 3 in Ucraina

(stato: 23.04.2019).

Sempre a partire dal 1° aprile 2019, la Cina ha notificato diversi focolai e il primo caso di PSA in Tibet. Qui, i

focolai confermati sono stati complessivamente tre. A inizio aprile 2019 si è registrato il primo focolaio di PSA

nella parte nordoccidentale del Paese. Il 19 aprile 2019 sono stati confermati i primi casi sull’isola di Hainan.

Con Hainan, il virus della PSA si è ora diffuso in tutte le province della Cina.

Nel Sudest asiatico la PSA continua a diffondersi verso sud. In Vietnam, dopo la prima notifica risalente al 19

febbraio 2019, la malattia ha già fatto la sua comparsa in 23 delle 63 province. Il 3 aprile 2019 la Cambogia ha

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notificato il primo focolaio di PSA al confine con il Vietnam. La Cambogia è quindi il quarto Paese asiatico (dopo

Cina, Mongolia e Vietnam) ad essere stato colpito dalla malattia.

Commento

In Belgio il numero dei casi di PSA notificati è nettamente diminuito rispetto a febbraio (195) e marzo (94). Gli

episodi si sono registrati nella stessa regione (provincia del Lussemburgo) e nelle zone già definite. Cionono-

stante, il rischio di diffusione legato ai cinghiali infetti rimane elevato. In Belgio, i casi più vicini alla frontiera

sono localizzati attualmente a 39 km dal confine tedesco, a 3,5 km da quello con il Lussemburgo e a 1 km dal

confine francese. Ad aprile 2019, nella Renania-Palatinato (Germania) sono stati abbattuti sei cinghiali nei

pressi del confine. Tutti gli animali erano indenni da PSA.

Conseguenze

per la Svizzera

Il rischio di introduzione della malattia in Svizzera rimane elevato. Il virus della PSA resiste molto a lungo

nell’ambiente, soprattutto nel sangue, nei prodotti a base di carne e nelle carcasse di suini domestici e cinghiali

infetti. Il pericolo principale di un possibile arrivo della PSA è legato all’importazione e all’eliminazione o alla

somministrazione di prodotti a base di carne di suino o cinghiale contenenti il virus. Si mette quindi in guardia

dal trasporto di carne di suino o cinghiale e di prodotti a base di carne (prosciutto, salame, ecc.) dalle aree

colpite. Se si intraprendono viaggi venatori nelle zone interessate, prima del rientro occorre pulire e disinfettare

accuratamente scarpe, indumenti, utensili e veicoli potenzialmente contaminati (cfr. anche materiale informa-

tivo plurilingue).

Gli allevatori di suini sono chiamati a rispettare con rigorosità le misure di biosicurezza (divieto di alimentare

gli animali con resti alimentari, controllo degli accessi, stazione igienizzante, recinzioni sicure). In presenza di

sintomi poco chiari, occorre rivolgersi immediatamente al veterinario dell’effettivo, che può condurre accerta-

menti richiedendo analisi di esclusione della PSA. Da marzo 2019 sono state effettuate analisi di esclusione

riguardo alla PSA presso 34 aziende.

Nell’ambito del programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA nei cinghiali, in tutta la Svizzera

vanno condotte analisi sui cinghiali trovati morti nonché sugli animali malati e sulla selvaggina infortunata che

sono stati abbattuti. Da marzo 2019 sono stati sottoposti ad analisi nell’ambito del programma di riconosci-

mento precoce 10 cinghiali.

Nell’Unione europea la decisione di esecuzione 2014/709/UE, di recente modificata dalla decisione (UE)

2019/666, definisce le zone a elevato rischio di diffusione dell’epizoozia (parti I-IV).

In Svizzera si applica l’ordinanza dell’USAV che istituisce provvedimenti contro la propagazione della peste

suina africana nel traffico con Stati membri dell’Unione Europea, Islanda e Norvegia.

Fonti / link

Piattaforma sulla PSA della FAO, OIE-Wahis, Em-

pres-i, ADNS, PAFF, ProMED, Pig progress, Pork

Business, REUTERS, GAIN Report, FAO

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito

dell’USAV e del FLI, e nella mappa aggiornata della

Commissione europea con le zone infette nonché

nella mappa con funzione di ricerca.

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Malattia Malattia della lingua blu (BT) – Germania e Belgio (BTV-8), Italia (BTV-4)

Situazione

Dall’ultimo Bollettino Radar di marzo 2019 è stato notificato in Germania un ulteriore focolaio di BTV-8. Da

dicembre 2018, questo sierotipo era stato finora confermato in 53 aziende tedesche.

Dopo i casi di BTV-8 accertati in Belgio (cfr. Bollettino Radar di marzo 2019), l’intero territorio belga è stato

dichiarato zona soggetta a restrizioni per questo sierotipo.

In Italia sono stati riscontrati quattro nuovi focolai di BTV-4 in Sicilia.

Immagine BTV: Focolai di BTV notificati all’ADNS e al TSN dal 1° ottobre 2018 al 25 aprile 2019 (incl. zona

soggetta a restrizioni per la Germania)

Commento

Con l’aumento delle temperature i vettori (ceratopogonidi) tornano ad essere attivi; di conseguenza, nei prossimi

mesi crescerà anche il rischio di trasmissione del virus.

In Svizzera si deve partire dal presupposto che il BTV-8 è al momento endemico. La situazione attuale relativa al

BTV-8 nel nostro Paese non è oggetto del Bollettino Radar, ma viene descritta sul sito web dell’USAV. Dal pros-

simo mese, il Bollettino Radar punterà l’attenzione principalmente sulla situazione internazionale riguardante i l

BTV-1 e il BTV-4 nei Paesi limitrofi, in quanto non è da escludere un’ulteriore diffusione di questi sierotipi ed è

opportuno tenere ancora alta la guardia.

Conseguenze

per la Svizzera

In Svizzera e nel Liechtenstein è presente una zona BT per il sierotipo 8. In quest’area il traffico di animali non

è soggetto ad alcuna limitazione. I requisiti specifici per l’estivazione all’estero sono contenuti nelle prescrizioni

cantonali sull’estivazione per il pascolo frontaliero. Per l’esportazione di animali si applica l’ordinanza dell’USAV

che istituisce provvedimenti per evitare la diffusione della febbre catarrale ovina. Le garanzie nei certificati (TRA-

CES) si basano sulle formulazioni nel regolamento (CE) 1266/2007. In Svizzera sono registrati tre vaccini contro

il BTV-8, ma possono essere forniti solo in misura limitata. Ulteriori informazioni sull’attuale situazione epizoolo-

gica sono disponibili sul sito web dell’USAV.

Fonti / link

ADNS, TSN (Animal Disease Reporting System) Ulteriori informazioni: USAV, FLI,

Commissione europea: mappa delle zone soggette a

restrizioni

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Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di marzo 2019

Influenza aviaria ad

alta patogenicità

(HPAI)

Dall’ultimo Bollettino Radar di marzo 2019, la Bulgaria ha notificato tre casi di HPAI H5N8 nel pol-

lame domestico: i focolai hanno interessato due aziende di galline ovaiole, con rispettivamente

35 000 e 169 000 animali, e un allevamento da cortile con 37 capi. La zona interessata è quella di

Plovdiv, nel sud del Paese. La Bulgaria ha disposto le misure previste dalla direttiva 2005/94/CE.

Gli uccelli migratori che trascorrono l’inverno in Europa stanno tornando a nord, per raggiungere le

zone di riproduzione; la presenza di queste specie, quindi, si riduce. Non è tuttavia possibile esclu-

dere una circolazione del virus nelle popolazioni di uccelli selvatici. La notifica e l’esecuzione di ac-

certamenti su uccelli acquatici selvatici rinvenuti morti o malati restano quindi di importanza fonda-

mentale per il riconoscimento precoce dei contagi. La popolazione è invitata a segnalare simili rin-

venimenti a un guardiacaccia o all’ufficio veterinario cantonale competente, che provvederanno a

disporre le necessarie analisi. Un resoconto circa gli uccelli selvatici sottoposti ad analisi in Sviz-

zera è disponibile sul sito web dell’USAV. Il rispetto di misure di biosicurezza negli allevamenti di

pollame assume grande rilevanza (si veda anche la decisione di esecuzione (UE) 2018/1136). A

tale riguardo, l’USAV mette a disposizione materiale informativo di diverso genere sulle proprie pa-

gine Internet dedicate all’influenza aviaria e alla detenzione del pollame.

In caso di problemi di salute di origine incerta presso aziende avicole è consigliabile procedere ad

analisi di esclusione. Da marzo 2019 non sono state effettuate analisi di esclusione riguardo all’in-

fluenza aviaria.

Nell’UE, la decisione di esecuzione (UE) 2017/247 (modificata da ultimo dalla decisione di esecu-

zione (UE) 2019/616) regolamenta le zone di protezione e di sorveglianza in Bulgaria. Per la Svizzera

è in vigore l’ordinanza dell’USAV che istituisce provvedimenti per evitare l’introduzione dell’influenza

aviaria da taluni Stati membri dell’Unione europea.

Afta epizootica

(AE)

Dall’ultimo Bollettino Radar di marzo 2019, il Marocco ha segnalato un nuovo caso di AE. Dall’inizio

del focolaio nel gennaio 2019 sono già 34 le aziende colpite.

La Tunisia, a sua volta, ha notificato due nuovi casi in aziende già colpite, mentre dall’Algeria è

giunta una segnalazione riguardante un nuovo caso verificatosi nel 2019.

In tutti i casi menzionati si è trattato del sierotipo O.

Ai veicoli e alle navi per bestiame provenienti da Algeria, Tunisia, Marocco e Libia si applicano le

misure di pulizia disposte dalla decisione di esecuzione (UE) 2017/675.

Il 1° aprile 2019 si è riscontrato un nuovo focolaio nei Territori Autonomi Palestinesi; il sierotipo

non è stato ancora identificato.

La situazione di pericolo per la Svizzera è immutata. Il rischio che l’epizoozia possa essere introdotta

nel Paese dal Nordafrica e dalla Turchia, ma anche dalle estese regioni endemiche nel resto

dell’Africa e in Asia, è significativo. È opportuno, dunque, tenere presente quanto specificato nei

consigli di viaggio e nelle Informazioni tecniche dell’USAV. Da marzo 2019 non sono state effettuate

analisi di esclusione relativamente all’AE.

Tubercolosi (TBC)

Dall’ultimo Bollettino Radar di marzo 2019, la Francia ha notificato casi di infezione da M. bovis in

altre 10 aziende di bovini. Benché dal 2001 il Paese transalpino sia ufficialmente indenne dalla tu-

bercolosi bovina, l’agente patogeno circola a basso livello tra i bovini e nella popolazione di animali

selvatici. Nelle zone interessate vengono diagnosticate infezioni anche in varie specie di animali

selvatici (tassi, cinghiali, caprioli, cervi e volpi).

In Germania, a inizio marzo 2019 si è verificato un caso di tubercolosi bovina tra le vacche da latte

nell’Ostallgäu (a circa 15 km dal confine con l’Austria). Il focolaio è stato scoperto in seguito a un

sospetto clinico di epizoozia all’interno dell’effettivo. Il sequestro dell’azienda è stato revocato il 17

aprile 2019.

La Svizzera è esposta a un concreto pericolo di introduzione della TBC legato alle estivazioni in

Austria, alle importazioni di specie animali ricettive dalle regioni in cui è diffusa la malattia e agli

spostamenti della popolazione di cervi che dal Vorarlberg può raggiungere il nostro Paese. Dal 2013

in tutta la Svizzera sono state intensificate le misure di sorveglianza della tubercolosi sia nei bovini

che nella popolazione di animali selvatici (cfr. sorveglianza della tubercolosi nella fauna selvatica e

programma di monitoraggio dei linfonodi LyMON). Finora nessuno dei campioni analizzati è risultato

positivo alla TBC.

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Notifiche sintetiche e aggiornamento delle notifiche del Bollettino Radar di marzo 2019

Piccolo coleottero

dell’alveare

(Aethina tumida)

In Italia la presenza del piccolo coleottero dell’alveare è costantemente segnalata dal 2014 nelle

zone di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Grazie alle misure di protezione prescritte, come i divieti di

trasferimento e la sorveglianza con apiari sentinella, è stato possibile finora impedirne l’ulteriore pro-

pagazione.

Ogni anno, da aprile in avanti, hanno luogo importazioni di api in Svizzera, con il rischio che il paras-

sita venga introdotto nel Paese. Tali pratiche, quindi, andrebbero evitate (cfr. l’edizione di aprile della

rivista di apicoltura Bienenzeitung). Per poter individuare rapidamente la presenza del parassita, dal

1° maggio 2019 ripartirà il programma di riconoscimento precoce Apinella. Vige il divieto di introdurre

in Svizzera dalla Calabria api, bombi, sottoprodotti apicoli non trasformati, materiale apistico usato e

miele in favo destinato al consumo umano (cfr. l’ordinanza dell’USAV che istituisce provvedimenti

per evitare l’introduzione del piccolo coleottero dell’alveare dall’Italia). Inoltre nell’ambito di tutte le

importazioni di api in Svizzera si effettuano controlli per verificare un’eventuale infestazione da pic-

colo coleottero dell’alveare.

Malattia del dima-

grimento cronico

(Chronic wasting

disease, CWD)

A marzo 2019, la Svezia ha notificato il primo caso di CWD. A essere colpita dalla malattia è stata

una femmina di alce (Alces alces) di 16 anni, che si trovava nella provincia di Norrbotten, nel nord

del Paese. L’animale presentava sintomi clinici dell’epizoozia, che è stata diagnosticata nell’ambito

della sorveglianza attiva. Quello rilevato in Svezia, Paese dove finora la malattia non era stata se-

gnalata, è il secondo caso notificato nell’UE dopo il primo focolaio verificatosi in Finlandia nel 2018.

La CWD è una encefalopatia spongiforme trasmissibile causata da prioni che colpisce i cervidi; la

malattia ha sempre esito letale. La trasmissione avviene sia per contatto diretto tra animali che indi-

rettamente, per via ambientale. Secondo le attuali conoscenze scientifiche, i prioni della CWD non

sono trasmissibili all’uomo.

Nell’aprile 2016 venne individuata in Norvegia una renna colpita dalla malattia: si trattava del primo

caso di CWD rilevato al di fuori del territorio nordamericano e della Corea del Sud. Successivamente

nel Paese scandinavo si riscontrarono altri casi di positività alla CWD. In Finlandia, dopo che a

gennaio 2018 la malattia era stata riscontrata in un esemplare di alce trovato morto, non si sono

verificati nuovi casi. A inizio 2018 nel Europa del nord sono state ampliate e intensificate le misure

di sorveglianza attiva. Per le importazioni in Svizzera si applica l’ordinanza dell’USAV che istituisce

provvedimenti per prevenire l’introduzione della malattia del dimagrimento cronico (Chronic Wasting

Disease) da Norvegia, Svezia e Finlandia.

Malattia di

Aujeszky (MA)

Il 23 aprile 2019 la Francia ha notificato due casi di MA in suini domestici tenuti all’aperto. I casi sono

stati individuati tramite diagnosi sierologica nell’ambito di un programma di sorveglianza. Le due

aziende colpite si trovano nel sud del Paese (dipartimento Alpes-de-Haute-Provence e dipartimento

di Vaucluse). Per la prima azienda si suppone, come possibile fonte d’ingresso, il contatto con i

cinghiali. La seconda azienda ha acquistato alcuni animali dalla prima e ciò ha determinato, con

grande probabilità, il propagarsi della malattia. (Fonte: OIE)

Attualmente per la Svizzera non vi è alcuna necessità di intervento. Il nostro Paese è indenne dalla

malattia di Aujeszky nei suini domestici. L’assenza della malattia in questi animali è documentata

ogni anno per mezzo di controlli a campione nell’ambito del programma nazionale di sorveglianza.

La sieroprevalenza di MA nella popolazione di cinghiali è molto bassa (studio APHAEH). La malattia

può tuttavia essere introdotta in Svizzera dai Paesi vicini attraverso i cinghiali. La situazione rimane

oggetto di osservazione.

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Analisi di esclusione di epizoozie altamente contagiose in Svizzera

Qui di seguito una sintesi dei risultati relativi alle analisi di esclusione delle epizoozie altamente contagiose peste

suina africana e peste suina classica (PSA e PSC), afta epizootica (AE) e influenza aviaria (AI). Ulteriori informa-

zioni sulle analisi di esclusione sono disponibili sul sito web dell’USAV: PSA, PSC, AE, IA e ND.

Immagine AUS_1: Distribuzione geografica delle aziende che hanno inviato campioni per le analisi di esclusione

nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 24 aprile 2019.

Tabella AUS_1: Risultati delle analisi di esclusione effettuate. dalla pubblicazione del Bollettino Radar di marzo

2019. Le analisi di esclusione condotte nell’ambito del programma PathoPig sono opportunamente specificate

nella colonna Mittente.

Cantone Epizoozia Data del prelievo Mittente Specie animale Numero di animali Risultato

LU PSA/PSC 15.03.2019 PathoPig Suino 2 negativo

LU PSA/PSC 20.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

SH PSA/PSC 20.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

SG PSA/PSC 22.03.2019 PathoPig Suino 2 negativo

ZH PSA/PSC 22.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

LU PSA/PSC 23.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

AI PSA/PSC 25.03.2019 Laboratorio Suino 1 negativo

BE PSA/PSC 25.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

LU PSA/PSC 25.03.2019 Veterinario Suino 2 negativo

BE PSA/PSC 27.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

FR PSA/PSC 27.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

FR PSA/PSC 27.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

BE PSA/PSC 28.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

Übersicht

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Cantone Epizoozia Data del prelievo Mittente Specie animale Numero di animali Risultato

ZG PSA/PSC 28.03.2019 PathoPig Suino 2 negativo

ZH PSA/PSC 28.03.2019 PathoPig Suino 2 negativo

LU PSA/PSC 30.03.2019 PathoPig Suino 1 negativo

FR PSA/PSC 01.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo

LU PSA/PSC 01.04.2019 Veterinario Suino 3 negativo

ZH PSA/PSC 01.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo

AG PSA/PSC 02.04.2019 PathoPig Suino 3 negativo

LU PSA/PSC 02.04.2019 Laboratorio Suino 1 negativo

GL PSA/PSC 03.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo

BE PSA/PSC 04.04.2019 PathoPig Suino 3 negativo

LU PSA/PSC 04.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo

SG PSA/PSC 04.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo

LU PSA/PSC 05.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo

BE PSA/PSC 08.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo

LU PSA/PSC 09.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo

LU PSA/PSC 09.04.2019 PathoPig Suino 3 negativo

ZG PSA/PSC 09.04.2019 PathoPig Suino 2 negativo

LU PSA/PSC 10.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo

LU PSA/PSC 12.04.2019 PathoPig Suino 1 negativo

LU PSA/PSC 12.04.2019 PathoPig Suino 3 negativo

TG PSA/PSC 15.04.2019 Cantone Suino 1 negativo

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Analisi nell’ambito del programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA nei cinghiali

Panoramica delle analisi condotte nell’ambito del programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA su

cinghiali trovati morti, abbattuti per malattia o infortunati, finora tutte con esito negativo. Ulteriori informazioni sul

programma sono disponibili sul sito web dell’USAV: Programma nazionale di riconoscimento precoce della PSA

nei cinghiali.

Immagine PSA_1: Distribuzione geografica dei luoghi di ritrovamento di cinghiali i cui campioni sono stati inviati

per le analisi della PSA nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 24 aprile 2019.

Tabella PSA_1: Risultati delle analisi effettuate dal Bollettino Radar di marzo 2019 nell’ambito del programma di

riconoscimento precoce della PSA nei cinghiali.

Cantone Data prelievo campione Motivo dell’analisi Categoria di età Numero di animali Risultato

BE 25.03.2019 Selvaggina infortunata Porcastrone 1 negativo

AG 29.03.2019 Ritrovato morto Porcastrone 1 negativo

VD 29.03.2019 Selvaggina infortunata Porcastrone 1 negativo

SO 06.04.2019 Clinicamente malato Porcastrone 1 negativo

VD 08.04.2019 Ritrovato morto Adulto 1 negativo

ZH 11.04.2019 Ritrovato morto Piccolo (cinghialetto) 1 negativo

SH 15.04.2019 Ritrovato morto Porcastrone 1 negativo

ZH 15.04.2019 Clinicamente malato Piccolo (cinghialetto) 1 negativo

VD 16.04.2019 Ritrovato morto Piccolo (cinghialetto) 1 negativo

BE 16.04.2019 Selvaggina infortunata Porcastrone 1 negativo

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Comunicazioni di tipo redazionale

Il Bollettino Radar viene redatto dall’USAV in collaborazione con il Friedrich-Loeffler Institut (FLI). È disponibile in

due pubblicazioni distinte per la Svizzera e la Germania. Le valutazioni dei rischi legati ai casi di epizoozia e le

conseguenze vengono rappresentate in maniera specifica per i relativi Paesi. L’USAV e il FLI sono responsabili in

toto, dal punto di vista redazionale, dell’edizione del Bollettino Radar relativa al proprio Paese.

La presente versione è quella svizzera.

Le denominazioni dei Paesi utilizzate nel Bollettino Radar corrispondono alle denominazioni degli Stati in forma

breve secondo la lista del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Le edizioni precedenti del Bollettino Radar possono essere consultate sul sito web dell’USAV al seguente link:

USAV - Bollettino Radar.

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