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Boolllleettttiinnoo ddeell CClluubb · il forum sulla scienza che si terrà nel mese di Aprile, ......

Date post: 18-Feb-2019
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www.rotaryaltavallesina-grottefrasassi.org PUBBLICAZIONE RISERVATA AI SOCI DEL ROTARY CLUB ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2090 B B o o l l l l e e t t t t i i n n o o d d e e l l C C l l u u b b N°2 OTTOBRE - DICEMBRE Anno rotariano 2007 - 2008
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www.rotaryaltavallesina-grottefrasassi.org

PUBBLICAZIONE RISERVATA AI SOCI DEL ROTARY CLUB

ROTARY INTERNATIONAL

DISTRETTO 2090

BBBooolllllleeettttttiiinnnooo dddeeelll CCCllluuubbb

N°2

OTTOBRE - DICEMBRE

Anno rotariano 2007 - 2008

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e-mail [email protected] [email protected]

II NN QQ UU EE SS TT 00

NN UU MM EE RR OO

Responsabile di redazione: Franco Lunardi

Lettera del Presidente 1

Ottobre

Visita del Governatore 2

Ancora sulla visita 3

La gita a Roma e dintorni 4

Ancora sulla gita 5

Il nuovo Piano Sanitario della Regione 6

Novembre

L’avvocatura ..... l’Ufficiale giudiziario e Il processo di esecuzione 7

Donazione di organi 8

9

Una sera a cena da ...

Fernanda Pasca 10

Buon appetito! 11

Dicembre

Varnelli: un esempio di soft economy 12

Due nuovi soci 13

Assemblea annuale 14

I nuovi dirigenti 15

Festa degli auguri 16

L’angolo della cultura

Bando XV Premio di scultura 17

“Il Poeta dello Strega” 18

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Non tutti sanno 19 Perini ricorda 20

Cosa dicono di noi

Rassegna stampa 21,22,23,24

Dalla redazione

“Ringrazio il Consiglio direttivo della fiducia accordatami e rivolgo un grazie anticipato ai futuri collaboratori, che mi auguro, intaseranno la mia casella di posta elettronica ... “

Con queste righe chiudevo la nota in calce all’indice del precedente bollettino.

La casella di posta elettronica, ahimé, non si è intasata, come anche presupponevo scrivendo quella chiosa, ma speravo in una più numerosa partecipazione, rispetto a quella già consolidata. Non può essere possibile che non si abbia, attraverso il bollettino, alcunché da comunicare al Club!

Alle collaborazioni consolidate del Prefetto Spinelli e del Segretario Pesciarelli, o agli interventi del Presidente Perini o del Tesoriere Polverari, non si sono aggiunte altre significative partecipazioni ad eccezione di quelle di Flavia Carle sulla sintesi dell’interveto relativo alla Donazione di organi, di Fernanda Pasca con Una sera a cena da ... e di Luigi Mendicini con le sue foto relative alla Gita romana.

Si spera in un aumento degli interventi, almeno per il prossimo numero!

Franco Lunardi

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lettera del presidente

1

AALLCCUUNNEE

CCOONNSSIIDDEERRAAZZIIOONNII

EE

RRIIFFLLEESSSSIIOONNII DDEELL

PPRREESSIIDDEENNTTEE BBEERRIIOONNNNII

AALL GGIIRROO DDII BBOOAA

DDEELL

SSUUOO AANNNNOO RROOTTAARRIIAANNOO

Cari amici ed amiche,

siamo arrivati al giro di boa. Il primo semestre del nostro impegno rotariano è passato e con esso la realizzazione di parte del nostro programma.

Molti sono i ricordi, pochi i dispiaceri, alcune le delusioni. Ora in questo secondo semestre ci aspettano importanti iniziative che hanno bisogno della partecipazione e della collaborazione di tutti:

il forum sulla scienza che si terrà nel mese di Aprile, il premio internazionale di scultura Edgardo Mannucci che si terrà ad Arcevia il 31 Maggio prossimo venturo, la visita al club di Tirana in Albania, la partecipazione attiva al campus dei disabili, l’assemblea ed il congresso distrettuale.

L’attività ordinaria proseguirà con il solito entusiasmo e la novità delle gite domenicali di durata giornaliera, a cui spero parteciperanno anche gli amici che fino ad ora sono stati poco presenti, ci darà modo di incrementare i sorrisi e l’amicizia tra i soci.

Durante questo periodo di presidenza ho avuto modo di approfondire i concetti di amicizia e collaborazione, ho ammirato l’entusiasmo di tanti rotariani e mi sono spesso sentito inadeguato di fronte alla sincera disponibilità di chi senza se e senza ma si impegna personalmente, direttamente e concretamente a favore di chi ha bisogno.

Ho conosciuto persone che non delegano ma agiscono.

Essere presidente del club non è facile perchè sai che devi salvaguardarne ed accrescerne il prestigio, non puoi sorvolare su nulla, ma devi essere attivo, presente, disponibile, impegnato.

Avere vissuto con intensità la responsabilità di presidente mi ha consentito di approfondire lo spirito del Rotary e ho capito meglio che questo si concretizza nella collaborazione, che la disponibilità è una forma di amicizia, che il cammino condiviso agevola i buoni risultati.

Con questi pensieri e con questi sentimenti vi lascio alla lettura augurando a voi e alle vostre famiglie ed alle persone a cui volete bene un anno pieno di soddisfazioni e ricco di gioie per tutti.

Franco

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ottobre

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VISITA UFFICIALE DEL GOVENATORE 2 OTTOBRE, riunione conviviale presso l’Hotel “Le Grotte” di Pontebovesecco alla presenza del Governatore Massimo Massi Benedetti e della sua gentile signora Nicoletta.

Il convivio è stato preceduto dall’incontro uffi-ciale tra il Governatore e i Dirigenti del Club; nella riunione sono stati esposte le linee programmati-che del Distretto e i progetti in essere e in nuce del Club, erano presenti oltre che il Consiglio Di-rettivo tutti i Presidenti di commissione e gli Assi-stenti del Governatore Mauro Bignami e Urbano Urbinati.

Mentre si teneva la riunione tra i dirigenti del Club e del Distretto, le signore Nicoletta Massi Be-nedetti e Martha Urbinati hanno potuto conoscere, accompagnate e guidate dalle amiche Paola Pe-sciarelli, Graziella Perini e Gisella Novelli parte del territorio di competenza al Club. Sono stati visitati a Sassoferrato il MUSEO DELLE ARTI E TRADIZIONI ed

il MUSEO ARCHEOLOGICO DI SENTINUM, dove, in quest’ultimo, si possono ammirare reperti archeo-logici della città romana di Sentinum, ma anche un prezioso mosaico portatile su tavola apparte-nente alla raccolta di reliquiari lasciati alla Città di Sassoferrato dal Cardinale Perotti, l’Icona di San Demetrio - opera bizantina del XIV secolo adorna-ta da minute tessere in metalli e pietre dure (le preziose, purtroppo, durante i secoli hanno trova-to altra collocazione) e fatta restaurare, su com-messa del Club, dall’Opificio di pietre dure di Fi-renze nell’anno 1995 quando era presidente il no-stro amico Antonio Bellucci.

Al termine dei lavori il Club si è ritrovato, quasi al completo, a celebrare l’incontro conviviale dall’accattivante e gustoso menù propostoci dall’ormai esperto Prefetto Spinelli ed esaltato, ma solo nel suo significato più profondo, anche dallo stesso Governatore “ il momento conviviale appartiene all’uomo ed è nato con lui. Si condivide il piacere del palato con le persone più care, ma anche con chi ha i nostri stessi valori e con chi fa il nostro stesso percorso”. Questo in sintesi ha puntualizzato in chiusura del suo intervento il Go-vernatore, dopo aver ampiamente ricordato la parte attiva che il nostro Club ha sostenuto nell’aprire il Rotary International ai paesi balcani-ci: il Club è, infatti, padrino del Club Tirana, primo nucleo di rotariani in quelle terre, mentre attual-mente ha il socio Giovanni Gara ivi impegnato con l’incarico di Segretario dei Club albanesi.

Vago, ahimé, è stato, invece, sulla consistenza del contributo distrettuale che ogni anno il Di-stretto dà per il Premio Mannucci.

Il buon giorno si vede dal mattino. Speriamo bene!

La serata si è infine conclusa con lo scambio dei guidoncini: da parte di Berionni il nostro gui-doncino ideato nel lontano 1985 dal socio Enio D’Incecco e da parte del Governatore il guidoncino raffigurante il motto del Rotary International per l’anno in corso “Il Rotary è condivisione”.

Il Presidente Berionni soddisfatto della riuscita serata e in primo piano il Governatore colto nell’attenta let-tura del nostro Bollettino.

Berionni presenta al Club il Governatore Massimo Massi Benedetti.

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ANCORA SULLA VISITA DEL GOVERNATORE

Erano presenti graditi ospiti

I Past Governor

Roberto Barbieri Umberto Lenzi e sig.ra Donatella Luciano Pierini e sig.ra Graziella

Gli Assistenti del Governatore

Mauro Bignami e sig.ra Isabella Urbano Urbinati e sig.ra Martha

Il Sindaco di Genga, Raniero Nepi

Il Sindaco di Cerreto d’Esi, David Alessandroni

I soci

Piero Agostini, Gesualdo e Carla

Azzarello, Antonio Bellucci, Franco

Berionni, Ugo e Lorella Borgani,

Bruno e Gisella Borioni,

Simonetta Burattini, Flavia Carle,

La Signora Cataluffi, Enio

D’Incecco e Carmelina Marcantonio, Giancarlo e Roberta Evangelisti, Pier Teodorico e Annalisa Fattori, Olivio

Galeazzi, Giovanni e Oretta Gara, Giuliano e Maria Antonietta Grasselli, Giovanni e Cleofe Latella, Vittorio

Emanuele ed Enrica Longo, Franco e Teresa Lunardi, Giuseppe Majolatesi, Fabrizio Mancinelli, Giovanni

Martines, Luigi Mendicini, Piero e Gisella Novelli, Fernanda Atonia Pasca, Gelsomino e Graziella Perini, Alvaro

e Sandra Piermattei, Gilberto e Sandra Polverari, Nazareno e Pia Maria Santoni, Francesco Saverio e Luciana

Schiavoni, Giorgio e Franca Sparvoli, Claudio e Sabrina Spinelli, Mario Toni, Stefano e Marilena Vannini,

Adriana Verdini e Sirio Conigli, Aroldo Vincenti.

Ancora ospiti del Club

per il Messaggero Daniele Boccetti

per il Corriere Adriatico e L’Azione Aminto Camilli.

Al termine della serata, sancito da una calorosa stretta di mano, avviene lo scambio dei guidoncini tra il Governatore Massi Benedetti e il Presidente Berionni

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SABATO 20 E DOMENICA 21 OTTOBRE - GITA A ROMA E D’INTORNI

Un pullman da gran turismo partendo da

Ancona, di buon mattino, ha raccolto lungo il territorio del nostro club prima a Jesi poi a Fa-briano i soci per la consueta gita annuale: meta la città eterna e dintorni.

Il disagio dell’alzata mattutina e l’attesa del pullman al fresco albeggio di un ottobre inol-trato sono stati però confortati dal dolce ristoro, oramai consolidato nel tempo, offerto durante il viaggio dalle amiche Gisella, Graziella, Luisa, Sandra e forse ancora da altre buone samaritane alle quali chiediamo scusa per non averle in que-ste brevi righe ricordate.

Obiettivo principe della gita, oltre a quello di condividere due giorni in amicizia, è la visita alla necropoli vaticana. Obiettivo, questo ultimo non facile ma reso possibile dell’interessamento della nostra amica, socio onorario, dott.sa Anna Maria Piccarolo; da notizie raccolte, chi scrive non era presente, la visita è stata interessante e suggestivo il percorso tra i sepolcri dei primi uomini del cristianesimo e di quelli pagani. Alla fine della visita il club si è spostato a Tivoli l’antica Tibur Superbum, fondata ai piedi dei Monti Tiburtini dalle cui pendici la città eterna ha prelevato da sempre pietra (lapis tiburtinum) per i suoi monumenti.

Questa pietra da taglio (pietra calcarea fa-cile da lavora-re ma anche molto resi-stente e adat-ta per le ope-re esposte al-le intemperie) è stata usata anche nelle opere d’arte che poi i soci hanno potuto

ammirare nella visita guidata a Villa D’Est, come la fontana dell’organo (foto sopra) che insieme con quella della civetta, per mezzo dell’aria spin-ta dall’acqua nelle canne dell’organo, sono ritor-nate a suonare dopo 200 anni di silenzio. Grazie anche alla bella giornata piena di sole si è potuto visitare non solo gli interni della Villa ma anche il suo splendido giardino: ben 35.000 mq di super-ficie con 50 fontane, 255 zampilli e 250 cascate senza contare le polle d’acqua, le vasche e le pa-

ratoie con un consumo al minuto secondo di ben 300 litri – una condotta sotterranea di 600 ml. circa preleva direttamente acqua dall’Aniene e per mezzo di vasi comunicanti e senza altro uso d’energia permette quei meravigliosi giochi d’acqua e adesso anche di suoni che fanno di quel giardino (premiato come Parco più bello d’Europa) una meraviglia senza pari. La villa fu fatta edificare, recuperando edifici già esistenti, dal Cardinale Ippolito II d’Est nel 1550.

Ritorno a Roma e sistemazione in albergo.

Tralasciamo la sera del sabato, dove la libertà lasciata ai soci ha permesso divagazioni romane tra monumenti, mostre e negozi vari, ma pas-siamo al mattino di domenica.

Dopo la prima colazione, altra tappa inte-ressante, si è visitato ancora una villa rinasci-mentale, il Palazzo Farnese a Caprarola: impo-

nente strut-tura a pian-ta pentago-nale, quasi una fortez-za, che domina dall’alto di una collina le terre che furono una volta dei

Farnese e progettata, per l’appunto, nel 1520 da un esperto in costruzioni militari, l’architetto An-tonio da Sangallo il Giovane, architetto di fiducia della famiglia (anche il Palazzo Farnese a Roma è opera sua).

Fu voluta da Alessandro Farnese quando ancora Cardinale, non sperando di divenire Papa - che poi, invece, lo diverrà prendendo il nome di Paolo III - pensava di riunire e consolidare i feudi ed i possedimenti che la famiglia Farnese deteneva nel viterbese, creando uno stato nello stato all’interno del Patrimonio di San Pietro. Durante il pontificato, venuto meno l’obiettivo primo (oramai era lui il padrone di tutto!) il can-tiere fu sospeso e riprese solo nel 1559, dieci anni dopo la morte di Paolo III, per volontà an-cora di un Cardinale il quindicenne nipote Ales-sandro Farnese jr. - sic voluntas sua!

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ANCORA SULLA GITA A ROMA E D’INTORNI

Hanno partecipato:

David Alessandroni, Franco Berionni e la

sorella Sandra, Ugo e Lorella Borgani, Bruno

e Gisella Borioni, Giancarlo e Roberta

Evangelisti, Pier Teodorico e Annalisa Fattori,

Olivio Galeazzi, Giovanna Giuseppetti, Maura

Majolatesi, Luigi e Luisa Mendicini, Piero e

Gisella Novelli, Fernanda Antonia Pasca e

Remo Ferretti con il loro figlio Alessandro,

Gelsomino e Graziella Perini, Ugo e Paola

Pesciarelli, Gilberto e Sandra Polverari,

Nazareno e Pia Maria Santoni, Luciana

Schiavoni e la figlia Federica, Giorgio e

Franca Sparvoli, Mario Toni.

Ed ancora: Martina Solustri e Deodori Francesco.

Sopra il gruppo dei partecipanti durante la visita ai giardini di Villa D’Est.

Di fianco Luisa e Luigi si concedono un riposino seduti ai bordi di una delle 50 fontane e sotto lo scroscio di alcune decine di zampilli che animano la fontana! Si ringrazia la coppia Mendicini per averci concesso queste immagini a ricordo della gita.

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Il nuovo Piano Sanitario della Regione Marche Martedì 16 Ottobre alle ore 20.30 si è tenuta nella nostra sede presso l’Hotel “Le Grotte” a Pontebovesecco, frazione del Comune di Genga, una riunione al caminetto molto interessante per l’argomento trattato (la sanità marchigiana) e assai qualificata sia per il Relatore ospite, il prof. Carmine Rura – Dirigente Servizio Salute Regione Marche – sia per i numerosi ospiti convenuti.

Il prof. Ruta, supportato nella sua esposizione dalla proiezione di un’ampia e approfondita documentazione sulla situazione attuale della Sanità nella nostra Regione, con i suoi pregi e le sue nicchie di qualità, ma anche con le sue carenze, ci ha intrattenuto prendendo l’attenzione dei presenti.

Con altrettanta attenzione ed interesse dei convenuti, il Professore ha poi esposto, ancora con un’ampia documentazione, le strategie che si stanno studiando nel gruppo di lavoro preposto alla stesura del NUOVO PIANO SANITARIO che ha come obbiettivo prioritario risolvere i problemi e colmare le carenze presenti in alcuni settori importanti e di voler sviluppare nuovi servizi di eccellenza nelle aree di confine di Ascoli e Pesaro al fine di limitare al minimo la mobilità passiva verso l’Abruzzo e la Romagna.

Interessanti sono stati gli interventi di molti dei presenti che, con le problematiche avanzate e i chiarimenti richiesti, hanno permesso al Relatore di approfondire la conversazione.

Erano presenti, ospiti del Club

I Sindaci dei Comuni d’Arcevia, Cerreto d’Esi e Sassoferrato: Purgatori, Alessandroni e Rinaldi.

Il dott. Alberto Carloni – Presidente Rotary Club di Fabriano.

Il dott. Guido Papiri – Direttore ASUR Zona territoriale n°6 Fabriano. Il dott. Aminto Camilli – Corrispondente del Corriere Adriatico. Il sig. Gianni del Bufalo – Assistente del dott. Ruta. Soci e consorti presenti Piero Agostini, Franco Berionni, Ugo e Lorella Borgani, Bruno Borioni, Flavia Carle, Pier Teodorico e Annalisa Fattori, Olivio Galeazzi, Paolo Giuseppetti, Giuliano e Maria Antonietta Grasselli, Franco Lunardi, Luigi e Luisa Mendicini, Piero e Gisella Novelli, Fernanda Antonia Pasca, Ugo e Paola Pesciarelli, Gilberto e Sandra Polverari, Nazareno e Pia Maria Santoni, Claudio e Sabrina Spinelli, Mario Toni, Stefano e Marilena Vannini. Ospiti dei soci Di Olivio Galeazzi: la dott.sa Luisa Maria Borgia, il dott. Massimo di Nunzio, la dott.sa Francesca Buranelli, il dott. Giovanni Consalvo, l’ing. Remo Morpurgo e la dott.sa Graziella Vitali. Di Pasca Fernanda: la consorte del Presidente del R.C. Fabriano sig.ra Daniela Carloni. Di Franco Berionni: la sorella sig.ra Sandra. Di Bruno Borioni: il figlio dott. Francesco

Il Presidente Berionni al termine della relazione consegna all’Ospite Relatore un

omaggio in ricordo della serata.

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novembre

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L’Avvocato....l’Ufficiale Giudiziario ed il processo di esecuzione

Martedì 20 Novem-

bre alle ore 20.30 si è tenuta presso la no-stra sede di Pontebo-vesecco, Hotel “Le Grotte”, una riunione al caminetto dove la nostra socia Avv. Si-monetta Burattini, ci ha intrattenuto in una piacevole conversa-zione.

La conversazio-ne si è incernierata sulla sua attività pro-fessionale. Ci ha illu-

strato, tra l’altro, e con dovizia i momenti salien-ti di un processo sia quello civile sia quello pena-le, gli “attori” presenti e le “parti” coinvolte.

Durante la relazione si è affabilmente in-serito uno scambio d’idee con i convenuti che ha permesso approfondimenti e dissertazioni, sono emersi anche i problemi della nostra magistratu-ra, come la sua organizzazione oltremodo farra-ginosa e penalizzata, talora, anche dalla man-canza di personale.

Tutto ciò porta inevitabilmente - così chio-sava Simonetta Burattini - alla lunghezza di un procedimento; pensate al risarcimento di un danno o alla prescrizione di una pena per decor-renza dei termini, tutto questo, sovente, rende, almeno per una delle parti, vacuo il lavoro svol-to.

Uno scambio d’opinioni si è avuto anche in merito alla pubblicità immobiliare. Secondo al-cuni violerebbe la privacy del cittadino, mentre in realtà è proprio il contrario avendo lo scopo di tutelare l’acquirente - se, infatti, fossimo tutti galantuomini basterebbe solo l'accordo scritto tra chi vende e chi acquista a trasferire il diritto di proprietà sulla cosa! -

La notte inoltrata, buon per la magistratu-ra e per gli avvocati, ha scoraggiato i presenti ad altre considerazioni ...

Grazie Simonetta per la piacevole ed inte-ressante serata, così in sintesi Berionni, chiude-va l’incontro al caminetto omaggiandola del Vo-lume “STATUTO COMUNALE DI SASSOFERRATO” curato dall’Istituto internazionale di studi piceni.

Soci e consorti presenti Gesualdo e Carla Azzarello, Franco Berionni, Ugo e Lorella Borgani, Bruno e Gisella Borioni, Simo-netta Burattini, Flavia Carle, Paolo Carullo, Ri-naldo Cataluffi, Pier Teodorico e Annalisa Fattori, Olivio Galeazzi, Giuliano e Maria Antonietta Grasselli, Vittorio Emanuele ed Enrica Longo, Franco e Teresa Lunardi, Giovanni Martines Au-gusti, Piero e Gisella Novelli, Fernanda Antonia Pasca, Alvaro Piermattei, Francesco Saverio e Luciana Schiavoni, Claudio Spinelli. Ospiti dei soci

Di Burattini la figlia Cecilia e l’arch. Ignazio Gia-calone. Ospite del Club

Il relatore Avv. Simonetta Burattini.

Simonetta Burattini, al termine della serata, tra la figlia Cecilia e Franco Berionni.

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6 novembre 2007 – Hotel “Le Grotte” - DONAZIONE DI ORGANI: UNA SCELTA CONDIVISA Riunione conviviale segnata dal “servire rotariano”, nel senso più alto che si può dare al concetto del servire: la donazione di organi. Nell’ambito del tema dell’anno rotariano 2007-2008 “Il Rotary è condivisione”, abbiamo avuto, infatti, il piacere di ascoltare la dott.sa Francesca De Pace medico anestesista presso l’Azienda Ospedali riuniti “Umberto I” di Ancona, Coordinatore Locale del Centro di coordinamento prelievi e trapianti organi e tessuti della Regione Marche e Delegato per l’Italia presso la Società Europea dei Coordinatori Trapianti. Qui a seguire si riporta quanto emerso dall’intervento della dott.sa De Pace attraverso la sintesi

sviluppata dalla nostra socia Flavia Carle che si ringrazia per la sua collaborazione.

- La relatrice ha brillantemente e appassionatamente trattato l’argomento partendo da una nota del Comitato nazionale di bioetica che definisce la chirurgia dei trapianti come “una sicura e insostituibile opportunità terapeutica capace di risolvere positivamente oggettive situazioni di pericolo e di danno per la vita o per la validità individuale, non altrimenti e/o non altrettanto efficacemente trattabili”; in questa ottica, in Italia dal 1990, una legge sancisce che “Le strutture ospedaliere, dotate di rianimazione e di chirurgia generale, hanno l’obbligo di effettuare le attività di prelievo di organi e tessuti”.

La dottoressa De Pace ha ben evidenziato come ciò che distingue realmente la chirurgia dei trapianti dalle altre procedure terapeutiche non siano la tecnologia e il costo ma l’etica; infatti il trapianto è parte integrante di un processo che non può esistere senza la partecipazione attiva dei cittadini che decidono di offrire organi e tessuti: se non c’è

donazione non c’è trapianto. La donazione è un atto spontaneo e istintivo che

nasce da un contesto culturale e sociale che non si improvvisa ma va creato e coltivato con impegno continuo. I pilastri della donazione sono rappresentati dall’avere la certezza della morte e del rispetto della volontà del donatore, dal riporre fiducia nei medici, dall’avere a disposizione una organizzazione dell’ospedale e del Coordinamento Trapianti adeguata, dall’attivare una corretta informazione dei medici e dei cittadini.

Il potenziale donatore è rappresentato da una persona alla quale sia stata diagnosticata clinicamente e strumentalmente la Morte Cerebrale, una volta escluse le controindicazioni che rappresentano un potenziale rischio per il ricevente e che , in base alla legislazione italiana, non abbia espresso in vita opposizione scritta alla donazione.

La disponibilità di un donatore è un evento raro: su 100 decessi avvenuti in ospedale solo 4 avranno le condizioni cliniche che li candidano alla donazione (morte encefalica) e di questi solo uno avrà quelle caratteristiche che lo identificano come un donatore. A questo punto è necessario che il soggetto non abbia espresso in vita opposizione scritta all’intenzione alla donazione, o in assenza di questa, è necessario ottenere il consenso dei parenti. -

Nella foto il Presidente Berionni presenta al Club la dott.sa De Pace

Flavia Carle

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Ancora sulla DONAZIONE DI ORGANI: UNA SCELTA CONDIVISA

Cosi ancora la dott.sa De Pace - Il colloquio con i famigliari è il punto cruciale del processo di donazione-prelievo-trapianto; il medico che ha in cura il paziente con lesioni cerebrali totali irreversibili deve farsi carico del colloquio che deve essere esauriente e chiaro con spiegazioni accurate sul concetto di morte cerebrale senza esercitare pressioni o richiedere risposte in tempi brevi; egli deve aiutare tutti i componenti della famiglia a condividere la decisione di donare gli organi. Il processo che conduce al trapianto coinvolge persone, strutture e organizzazioni diverse, professionali e volontarie, in una attività complessa e che deve essere eseguita in un tempo definito e relativamente breve. In tale processo il Coordinatore Locale Trapianti è una figura chiave costituita da un medico specialista che, con formazione appropriata , cerca di ottimizzare l‘attività di prelievo di organi e tessuti per il trapianto organizzando tutto il percorso della donazione. Un aiuto importante alla ottimizzazione e accelerazione di tale percorso può essere fornito da ciascun cittadino esprimendo in modo attivo il proprio

consenso alla donazione recandosi presso gli uffici anagrafici del comune di residenza o recando con sé l’apposito tesserino distribuito alle famiglie nell’ambito di una campagna informativa qualche anno fa.

La dottoressa De Pace ha poi sottolineato come la Regione Marche sia stata nel 2004 al primo posto in Italia come proporzione di donatori (circa 36 per 1000 individui), con la percentuale più bassa di opposizione alla donazione (11.6%); nello stesso anno, tra tutti gli ospedali italiani, l’Azienda Ospedaliera “Umberto I” di Ancona ha avuto in assoluto il numero più elevato di donatori (53 individui). Tuttavia negli ultimi anni si è osservata una diminuzione dei donatori che potrebbe essere dovuta a un supporto istituzionale non sufficiente a sostenere e proseguire l’attività iniziata con entusiasmo ma, come spesso accade, su base volontaria, in seguito alla approvazione della Legge sulla donazione d’organo ai fini di trapianto, il 7 ottobre 1991. Per il futuro, l’organizzazione del sistema nelle Marche deve uscire totalmente dal volontarismo, almeno per quanto riguarda gli operatori sanitari qualificati e dedicati ed è necessario attivare programmi di formazione ed informazione continua in collaborazione con tutta la “Transplant Community”.

Il supporto attivo e efficiente delle Istituzioni consentirebbe alla nostra Regione di fornire un importante contributo per evitare che in Italia e in Europa si diffonda il concetto e venga consentita legalmente la cosiddetta “donazione altruistica”, ovvero la donazione d’organi dietro compenso, procedura presente in alcuni Paesi e che offende la dignità umana.

A conclusione della sua relazione la dottoressa De Pace ha voluto ringraziare pubblicamente tutti i volontari e tutti i donatori e le loro famiglie senza i quali non sarebbe stato possibile raggiungere i risultati ottenuti fino a questo momento.

Una lunga e interessante discussione, con interventi da parte di molti Soci, ha seguito la presentazione. -

Non è noto che il Rotary International abbia attivato tra i soci una campagna di sensibilizzazione verso la partecipazione alla donazione di organi. Se è no, l’iniziativa potrebbe partire dal nostro club.

Cosa ne pensate ?

Soci e consorti presenti Antonio Bellucci, Franco Berionni, Ugo e Lorella Borgani, Simonetta Burattini, Flavia Carle, Pier Teodorico e Annalisa Fattori, Olivio Galeazzi, Franco Gregorio, Franco e Teresa Lunardi, Giovanni Martines Augusti, Luigi e Luisa Mendicini, Gelsomino e Graziella Perini, Ugo Pesciarelli, Alvaro Piermattei, Gilberto e Sandra Polverari, Giorgio e Franca Sparvoli, Claudio Spinelli, Stefano e Marilena Vannini, Adriana Verdini e Sirio Conigli. Ospite di Luigi Mendicini, la figlia Eleonora.

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una sera a cena da ...

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Questa volta siamo ipoteticamente invitati a cena da Antonia Maria Pasca che, da buona calabrese, anche se da anni risiede a Fabriano, ci ha preparato un menù semplice ma ricco di sapori mediterranei ed anche assai energetico, che vuol dire: siate parchi! Prima di passare a tavola, ahimé solo virtuale, l’amica ci accoglie nel suo salotto, dove non è vietato fumare,

e pone l’accento su alcuni aspetti della cultura culinaria calabrese. “La cucina tipica salentina è umile e povera, ma molto nutriente e ricca di sapori, specchio delle tante dominazioni che si sono avvicendate in queste terre lasciando tracce indelebili nell’arte culinaria. La cucina salentina è poi quella tipica mediterranea che si arricchisce dei profumi e dei sapori del mare e della terra. Alcuni pasti hanno origini antichissime, come nel caso dei fichi secchi altamente energetici, oppure la puccia e le uliate - pane condito con olive nere e volendo, anche con cipolle, pomodori e un pizzico di peperoncino -. Come primi piatti, la pasta delle tagliatelle unita ai ceci diventa ciceri e tria, un piatto popolare ora molto apprezzato. Le tagliatelle ritorte e condite con sugo di pomodoro, formaggio, ricotta e basilico, diventano le sagne ‘ncannulate che ricordano le colonne tortili delle decorazioni in stile barocco. Le orecchiette e i maccheroncini (minchiareddhri) sono poi un piatto molto apprezzato e genuino che, unito a verdure o carne, diventa anche molto gustoso.

Come secondi piatti, la mancanza di grandi allevamenti ha favorito la fantasia delle massaie che si sono inventate saporite focacce di patate e ricotte ripiene di verdure (pitte). I turcinieddhri, involtini fatti con interiora d’agnello e insaporiti con erbe, sono poi tra i piatti più antichi e caratteristici della cucina salentina.

La necessità di consumare un pasto molto energetico nel breve spazio di una pausa, durante il faticosissimo lavoro della terra, imponeva ai contadini di portare delle vivande semplici che si potevano mangiare rapidamente, come fichi e legumi secchi e le frise d’orzo - quelle di grano erano destinate ai signori -, pane biscottato che, dopo essere stato messo a bagno in acqua, si poteva condire con pomodoro, olio, rucola e origano.

La taieddhra è poi il trionfo della versatilità culinaria del Salento; è fatta con zucchine, patate, carciofi, cipolle, pomodori e cozze nere. I purceddhruzzi e le ‘ncarteddhrate sono i dolciumi tipici di Natale e sono fatti con pasta dolce modellata a palline o a strisce avvolte come rose, arricchite da anesini (confettini d’anice) e miele.

Dopo questa premessa ecco il menù impostato

sulla necessità di un pasto fugace (la vita moderna ce lo impone), ma molto energetico, della mia terra.”. Nella pagina successiva vi proponiamo le ricette per 6 persone normali!

Antipasto Le pettole

Piatto unico La taieddhra

Dolce Torta di mandorle

Vini

Rosato del Salento Moscato di Trani

Un buon appetito da Antonia Maria Pasca

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una sera a cena da ...

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Le pettole Ingredienti:

1. Kg di farina 00 - un cubetto di lievito di birra. Acqua tiepida q.b.

Sale q.b.

In un ampio recipiente mettere la farina 00, il lievito di birra sciolto in acqua calda ed il sale necessario; mescolare fino ad ottenere un impasto morbido. Lavorarlo fin quando gli ingredienti saranno ben amalgamati e l’impasto comincerà a gonfiarsi. Coprire il recipiente per consentire la lievitazione avendo cura di sistemarlo in un luogo caldo per almeno tre ore; in questo periodo di tempo l’impasto triplicherà il suo volume. (Aspetto da considerare nella scelta del recipiente). Dopo la lievitazione si passa alla cottura; con l’aiuto di un cucchiaio, prendere un po’ d’impasto grande quanto una noce e versarlo in olio bollente, facendo friggere e colorire. Aver cura di bagnare il cucchiaio ogni volta che si effettua l’operazione. Scolare bene le nostre pettole e farle asciugare su carta assorbente. All’impasto di base si possono aggiungere tutti gli ingredienti che vogliamo: baccalà o cavolfiori bolliti, un misto di olive acciughe e pomodorini, peperoni e tutto ciò che la fantasia ci suggerisce.

La taieddhra

Ingredienti: 1. kg di patate - 1,5 kg di cozze - Gr 600 di piccole zucchine

tre cipolle 5-6 pomodori pendolini

pecorino sardo mollica di pane

una manciata di prezzemolo – aglio – peperoncino - sale.

Si tagliano a fettine sottili le patate sbucciate e si mettono in una terrina con le zucchine tagliate a rondelle dello stesso spessore delle patate; tagliare le cipolle in sottili rondelle e i pomodorini in quattro pezzi. Si puliscano bene le cozze che si fanno poi aprire sul fuoco ponendole in una larga casseruola con un ciuffetto di prezzemolo, uno spicchio d'aglio, due cucchiai d'olio d’oliva ed un litro d’acqua fredda. Aperte che siano le cozze, si estraggono dal liquido e si fanno raffreddare, mentre si filtra il liquido direttamente nella terrina con le patate e le zucchine. Si mescolano gli ingredienti, si regola di sale e si fanno insaporire. Si prende la teglia si fa un primo strato di patate e zucchine miste, poi sopra di esse uno strato di cozze con solo il mezzo guscio dove è attaccato il frutto che va rivolto verso l'alto, si cosparge con un composto di 50% di pecorino dolce, 50% di mollica di pane raffermo sbriciolata e due cucchiai di prezzemolo tritato, quindi si forma un altro strato di patate e zucchine, poi le cozze fino ad esaurimento degli ingredienti. Lo strato finale con le cozze si cosparge di pecorino e mollica, si versa il liquido rimasto nella teglia fino a coprire lo strato di patate. Si mette la teglia in forno già caldo a 220° e si fa cuocere per un'ora e venti minuti.

Torta di mandorle

Ingredienti:

Gr. 600 di mandorle - Gr. 600 di zucchero - 7 uova - 3 limoni Cannella q.b.

Si abbrustoliscono metà delle mandorle con la buccia e si macinano le rimanenti crude e private della pellicina esterna. A parte, in una terrina, si lavorano i tuorli d'uovo con lo zucchero e gradatamente a questi si aggiungono le mandorle tritate, le chiare montate a neve, la buccia grattugiata dei limoni e la cannella. Si amalgama il tutto con cura e si versa in una teglia, precedentemente imburrata e foderata di carta da forno. Si cuoce a calore moderato per circa trenta minuti.

La sfida continua ed è rivolta, scherzi a parte, a tutti, maschi o femmine che sian

purché di tale arte preparati ed esperti sian!

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dicembre

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MMAARRTTEEDDÌÌ 44 DDIICCEEMMBBRREE OORREE 2200..3300 -- VVAARRNNEELLLLII:: UUNN EESSEEMMPPIIOO DDII SSOOFFTT EECCOONNOOMMYY

Nella nostra sede di Pontebovesecco – Genga si è tenuta, in una delle sale dell’Hotel “Le Grotte”, una riunione conviviale dove la dott.sa Orietta Maria Varnelli - amministratore delegato della Distil-leria Varnelli S.p.A. - ci ha intrattenuto in una piacevole ed interessante conversazione sulla sua at-

tività d’imprenditrice marchigiana.

Attraverso la sua esposizione ci ha cat-turato portandoci dentro la vita della sua azienda o meglio dell’azienda del “nonno Girolomo” che nel 1909 a Tori-no, partecipando all’Esposizione inter-nazionale dell’igiene, vinse, presentan-do il suo liquore l’Amaro Sibilla, la me-daglia d’oro.

“Quell’evento fu il primo passo nella strada dei successi della nata di-stilleria di Pievebovigliana sino alla creazione dell’anice Varnelli che, per il suo successo e marketing personaliz-zato, si vende omettendo la parola a-nice e lo si presenta semplicemente come il Varnelli”.

Ancora og-gi, il nonno Giro-lamo, con una sua immagine d’inizio

“900, domina la scena e guida, forse ancora, le scelte fondamentali che si sono succedute nel tempo, come il “puntare sull’anice” o le decisioni commerciali impor-tanti come il “rimanere sul territorio d’origine” che attraverso le erbe officinali dei Monti Sibillini permise il successo del primo liquore (considerato, allora, alla stre-gua di un preparato terapeutico) e la stessa nascita e fortuna dell’Azienda!

Ora l’Azienda è gestita dalle eredi Varnelli, quattro donne: la moglie del ter-zo Varnelli, che ebbe lo stesso nome del fondatore Girolamo, Elda – farmacista di professione ed erborista per passione – e le tre figlie, Simonetta, Donatella e O-

rietta - le “quattro Sibille” come sono soliti chiamarle, gli operatori del settore.

“Gestione dinamica e moderna ma anche salda-mente legata alle tradizioni e al territorio”.

Così in sintesi chiudeva la dottoressa Orietta Maria proponendo al Presidente e ai presenti un arrivederci nel-la sua distilleria.

Confidiamo nel Presidente, che ben accolga l’invito!

Dopo una passeggiata, in primavera,

tra i prati di Colfiorito,

un goccio di Varnelli non farà che bene.

La dottoressa Varnelli alle prese con il suo collaboratore prima di iniziare la presentazione rivolta a farci conoscere l’Azienda di famiglia.

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dicembre

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DDUUEE NNUUOOVVII SSOOCCII -- AANNCCOORRAA SSUULLLLAA SSEERRAATTAA DDII MMAARRTTEEDDÌÌ 44 DDIICCEEMMBBRREE

In apertura della riunione, prima della cena, il Presidente Berionni a presentato al Club due nuovi soci: la prof.ssa Luigia Maria Borgia, propostaci dal socio Olivio Galeazzi ed il dott. David Alessandroni propostoci dal socio Gesualdo Azzarello.

Ai nuovi Soci, diamo “un ben venuto”, anche se per David, è più giu-sto dire “un ben tornato” tra noi!

In primo piano la dott.sa Luigia Maria Borgia durante la sua presentazio-ne al Club da parte del socio Olivio Galeazzi.

Erano presenti:

David Alessandroni, Gesualdo e Carla Az-zarello, Antonio Bel-lucci, Franco Berionni, Ugo e Lorella Borgani, Maria Luigia Borgia e Massimo di Nunzio, Bruno e Gisella Borio-

ni, Simonetta Burattini, Paolo Carullo, Pier Teo-dorico e Annalisa Fattori, Olivio Galeazzi, Paolo Giuseppetti, Giuliano e Maria Antonietta Gras-selli, Franco Gregorio, Giovanni e Cleofe Latella, Franco Lunardi, Giuseppe Majolatesi, Fabrizio e Sandra Mancinelli, Giovanni Martines Augusti, Luigi e Luisa Mendicini, Piero e Gisella Novelli, Gelsomino e Graziella Perini, Alvaro e Sandra Piermattei, Gilberto e Sandra Polverari, Giorgio e Franca Sparvoli, Claudio Spinelli, Stefano e Marilena Vannini. Il prof. Paolo Scrollavezza del Rotary Club di Camerino. Il dott. Luciano Pisoni del Rotary Club di Faenza.

Ospiti del Club

Orietta Varnelli e Donatella Varnelli

Ospiti dei soci

di Giovanni Martines Augusti: la dott.sa Maria Be-atrice Borgognone di Olivio Galeazzi: Gabriella Scarlattini, Laura Rossi e Maurizio del Bue.

Un momento della presentazione del dott. Alessandroni da parte del socio Azzarello.

Nella foto il Presidente Berionni offre in omaggio alla dott.sa Varnelli una litografia del nostro socio D’Incecco.

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novembre

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ASSEMBLEA DI FINE ANNO – ELEZIONE DEI NUOVI DIRIGENTI–ORE 21 Estratto dal verbale dell’assemblea del 13-11-2007 Sono presenti all’assemblea: Il consiglio

Berionni Franco Presidente Pesciarelli Ugo Segretario Polverari Gilberto Tesoriere Spinelli Claudio Prefetto Borgani Ugo Presidente eletto Galeazzi Olivio Past president Flavia Carle Vice presidente Novelli Piero Consigliere Pasca Antonia Fernanda Consigliere Longo Vittorio Emanuele Consigliere Verdini Adriana Consigliere I presidenti di commissione

Perini Gelsomino Presidente commissione Premio Mannucci Fattori Pier Teodorico Presidente commissione Compagine dei soci (Effettivo) Santoni Nazareno Presidente commissione Progetti I soci

Augusti Martines, Borioni, Giuseppetti, Latella, Mendicini, Piermattei e Vannini. Apre la riunione il presidente Franco Berionni che passa ad analizzare e discutere l’ordine del giorno:

? Proposta di nuovo Socio Onorario. Il presidente comunica che il Consiglio nella riunione del 11/09/2007 ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci l’elezione a socio Onorario del Past Governor Professor Maurizio Maurizi. L’assemblea approva all’unanimità. Il presidente propone inoltre la riconferma degli altri soci onorari. L’assemblea approva all’unanimità. ? Nomina del nuovo Consiglio Direttivo. Il presidente invita a relazionare l’incoming Ugo Borgani. Egli comunica di aver sentito alcuni amici per verificare la disponibilità ad avere incarichi per il prossimo anno rotariano. Tutti gli amici contattati hanno dato la loro disponibilità e per questo li ringrazia. Egli informa inoltre che il Governatore incoming ha convocato tutti i presidenti incoming invitandoli a presentare un programma di massima. Il presidente incoming si propone di organizzare, oltre gli impegni ordinari e consolidati, delle serate incentrate sulle problematiche dello “sviluppo compatibile dei paesi in ritardo, emergenti” e serate con relazioni di vecchi soci, soci fondatori per non perdere la memoria storica. Presenta quindi una lista di candidati per le varie cariche e propone la votazione a scrutinio segreto avendo già predisposto le schede con la possibilità per ogni socio di esprimere la propria preferenza per ognuna delle cariche previste. Dopo discussione si procede all’elezione a scrutinio segreto con i seguenti risultati:

Dal segretario Pesciarelli riceviamo e volentieri

pubblichiamo.

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novembre

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ANCORA SULL’ASSEMBLEA – ELEZIONE DEI NUOVI DIRIGENTI

Cariche previste Nominativo Voti Presidente Eletto Flavia Carle 18 Vice Presidente Majolatesi Giuseppe 17 Segretario Vannini Stefano 17 Segretario Polverari Gilberto 1 Prefetto Giuseppetti Paolo 18 Tesoriere Borioni Bruno 17 Tesoriere Augusti Martines Giovanni 1 Consigliere Pasca Antonia Fernanda 15 Consigliere Mendicini Luigi 14 Consigliere Novelli Piero 14 Consigliere Galeazzi Olivio 15 Consigliere Longo Vittorio Emanuele 5 Consigliere Santoni Nazareno 2 Consigliere Polverari Gilberto 1 Consigliere Latella Giovanni 1 Consigliere Augusti Martines Giovanni 1 Consigliere Schede Bianche 3

Terminata la votazione, il presidente ricorda che fanno parte di diritto del consiglio direttivo Ugo Borgani che dal 1 Luglio 2008 assumerà la carica di presidente e Franco Berionni che assumerà la carica di past president.

Il presidente proclama pertanto eletto il nuovo consiglio direttivo del club per l’anno 2008/2009 nei soci:

Presidente Ugo Borgani Presidente Eletto Flavia Carle Vice Presidente Majolatesi Giuseppe Past president Franco Berionni Segretario Vannini Stefano Prefetto Giuseppetti Paolo Tesoriere Borioni Bruno Consigliere Galeazzi Olivio Consigliere Pasca Antonia Fernanda Consigliere Mendicini Luigi Consigliere Novelli Piero

Non avendo altri punti da deliberare, il presidente, alle ore 23.45 scioglie la seduta.

Il Segretario, Il Presidente,

Ugo Pesciarelli Franco Berionni

I soci, sicuri di un consiglio direttivo efficiente, augurano, ai nuovi dirigenti

un buon anno rotariano.

Ad Ugo Borgani e al Consiglio intero

un “buon lavoro” ! Da tutti noi

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dicembre

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FFFEEESSSTTTAAA DDDEEEGGGLLLIII AAAUUUGGGUUURRRIII

Pontebovesecco di Genga 15 dicembre 2007

Ore 20.30

All’Hotel “Le grotte” si è tenuta il 15 dicem-bre la tradizionale festa degli auguri. Il Club si ri-trova, quasi sempre al completo, per onorare il Santo Natale e per uno scambio d’auguri. Agli ospiti più piccini, l’arrivo di un Babbo natale, dà loro la gioia di ricevere un dono mentre ai genitori e ai nonni la gioia di vederli felici.

Al termine della cena - è ormai una tradi-zione - si svolge, sotto la direzione dell’esperto Giorgio Sparvoli, una tombola rivolta a raccoglier fondi.

L’estrazione degli ultimi numeri ha tenuto con il fiato sospeso molti dei convenuti perché il premio più ambito era una copia ad olio su tela di una Madonna del Salvi, opera messa in palio dal nostro Mario Toni, esperto ed esperto è dir poco, nella riproduzione d’opere d’arte.

Siamo dispiaciuti che Mario, assente per gravi motivi familiari, non abbia potuto sentire e giustamente gustare l’applauso dei presenti. Grazie Mario da tutti quanti noi.

Il fortunato vincitore è stato il nostro Bar-tocci che quasi puntualmente, ogni anno, è costretto, diciamo dalla “dea bendata”, a dover ritornare a casa con uno o più pre-mi: quest’anno con il Premio più ambi-to.

I soci di più fresca data lo co-noscono, e ci pia-cerebbe essere smentiti, proprio per questa sua pe-

culiarità, vista la discontinua frequentazione alla vi-ta del Club!

Questo anno, il tempo invero inclemente, ha impedito a molti dei soci di non poter condivide-re tutto ciò.

Erano presenti:

Alfredo e Edda Adorisio, Piero e Anna Agostini, Ge-sualdo e Carla Azzarello, Giuseppe Bartocci, Franco Berionni, Ugo e Lorella Borgani, Bruno e Gisella Bo-rioni, Paolo e Concetta Carullo, Giancarlo e Roberta Evangelisti, Giovanni e Oretta Gara, Paolo e Gio-vanna Giuseppetti, Giovanni Martines, Luigi e Luisa Mendicini, Piero e Gisella Novelli, Gelsomino e Gra-ziella Perini, Gilberto e Sandra Polverari, Giorgio e Franca Sparvoli, Claudio Spinelli, Stefano e Marilena Vannini, Adriana Verdini e Sirio Conigli. Ospiti dei soci:

di Adorisio la nipote Alessia di Azzarello i nipotini Andrea e Luca con i genitori Daniele e Letizia di Borgani il figlio Alessandro di Carullo il figlio Riccardo di Giuseppetti la figlia Maria Carla di Novelli i nipotini Camilla e Tommaso di Spinelli la figlia Aurora.

Chi è il più felice?

Il nonno Piero o il piccolo Tommaso!

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l’angolo della cultura

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BANDO - XV° PREMIO DI SCULTURA EDGARDO MANNUCCI

Il Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi (Distretto 2090 del Rotary International) indice un Premio per o-norare la memoria dello scomparso scultore marchigiano Edgardo Mannucci, già socio onorario del Club stesso.

Al Premio partecipano le Accademie delle Belle Arti di Atene, Carrara, L’Aquila, Macerata, Milano Brera, Fi-renze SACI Studio Art Center International, Palermo, Perugia, Roma, Tirana (Albania) Urbino, Venezia e con 3 scultori ciascuna, preferibilmente neo diplomati.

I partecipanti dovranno essere segnalati al Club dalle Direzioni delle menzionate Accademie al massimo en-tro il 25 Marzo 2008, fornendo nel contempo le loro generalità, numeri di telefono, foto delle opere con le relative misure e didascalie, descrizione delle stesse ed un profilo degli artisti a cura dei propri Docenti.

I candidati prescelti s’impegneranno a presentare tre opere ciascuno alla Mostra allestita per l’occasione presso la sede del Premio.

Le opere dovranno risultare originali ed inedite e le dimensioni contenersi, indicativamente, all’interno di un cubo di metri due per uno, ed essere disponibili due giorni prima dell’apertura della Mostra e per un periodo di 90 giorni.

Il Club non assume responsabilità alcuna e nulla potrà essere richiesto quale risarcimento od indennizzo per eventuali furti e/o danni subiti dalle opere durante il trasporto e/o la permanenza nella sede della Mostra.

Una Commissione di esperti appositamente costituita dal Club, il cui giudizio sarà insindacabile, dichiarerà un vincitore per ogni Accademia, oltre ad un superpremio che sarà assegnato al miglior classificato fra tutti i vincitori. Una, fra le opere dei primi classificati, verrà aggiudicata come Premio Acquisto. A ciascuno dei vin-citori verrà consegnato, a titolo di premio, un assegno del valore di Euro:

Primo classificato con il superpremio € 2.000,00 (duemila) Premio acquisto € 1.500,00 (millecinquecento) 2° Premio acquisto € 1.500,00 “ Ai rimanenti primi classificati di ciascuna Accademia € 1.000,00 (mille)

Ciascuna delle Accademie partecipanti riceverà, quale rimborso spese, la somma di Euro 500,00 (cinquecento).

L’opera vincitrice del Superpremio e dei Premi Acquisto diverranno di proprietà del Rotary Club e potranno es-sere esposte in luoghi pubblici o aperti al pubblico, così da assicurare agli artisti la massima visibilità.

Al vincitore del Primo Premio assoluto viene data la possibilità dell’allestimento di una personale, il cui materia-le verrà esposto nello stesso periodo, in occasione della successiva edizione del Premio Edgardo Mannucci.

L’artista dovrà predisporre, per l’occasione, una serie di opere rappresentative della propria formazione artisti-ca.

La sede del Premio sarà ad Arcevia (AN) nel Chiostro di San Francesco in Corso Mazzini e l’apertura della mo-stra con l’assegnazione dei premi e la consegna dei relativi attestati avverrà il giorno 31 del mese di Maggio 2008 alle ore 17.30 nel corso di una manifestazione rotariana che si terrà all’interno del teatro Misa, sempre in Corso Mazzini.

20 Dicembre 2007 Presidente del Club Franco Berionni

Presidenza del Club: Via Dante 180 60044 Fabriano tel. 0732628107 uff. 0732956204 cell3381541864 e-mail [email protected]

Presidenza della Commissione Organizzatrice: Via P. Nenni,5 60035 Jesi tel. 0731203009 Fax 0731200362 cell3483166266 e-mail: [email protected]

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l’angolo della cultura

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IL POETA DELLO STREGA

“…ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile quasi mai nocivo e questo è uno dei suoi titoli di nobiltà”.

Così ha parlato Montale della poesia e tanto vale anche per quell’esperienza umile e dimessa che si chiama “poesia popolare” che giù giù dai secoli più alti ha re-so nobile la vita dei nostri paesi, senza cultura letteraria per lo più, ma ricca di sensibilità e capace di elevare il linguaggio a forte e-spressione di emozioni e di comunicazioni.

Uno di questi poeti che arricchì la sorgente poetica popolare della gente sassoferratese è stato Pietro Petrucci di Montelago nato nel 1827. Ha scritto del “Poeta dello Strega”, così era chiamato il Petrucci, l’insigne studioso “Guido Vialetti”:

“Egli viveva veramente delle armonie naturali delle cose che lo cir-condavano e nelle sue visioni compenetratisi in una superiore armo-nia d’anima, temprava il cuore e la mente come alla più pura sor-

gente della vita. La figura di questo contadino dagli occhi dolci e stanchi come di lavoro e di lacrime, mi parve bella e gentile; la sua poesia rozza e scorretta, spesso velata da un soffio di retorica, mi sembrò sinceramente ingenua: acqua limpida di sorgente. Né all’oscuro cantare conviene chieder di più: ma spesso gli umili sono i migliori anche se la loro virtù non è premiata con gioia di fiori e di canti”.

Le virtù della vita e della ricchezza poetica del Petrucci non hanno trovato memoria né di gloria e né di sopravvivenza. Il suo ricordo è legato ad una quindicina di pagine pubblicate nel 1915 dal Vialetti e prima ancora da altre annotazioni critiche-biografiche della contessa Anna Miliani Vallemani pubblicate nel 1895 su “Vita Italiana”.

Il poeta di Montelago si scoprì poeta fin da fanciullo. Nella sua famiglia sebbene umile e dedi-cata ai lavori propri del paese di montagna, la pastorizia e coltivazione della terra, era una tradizione la cultura della poesia improvvisata. Spesso nelle giornate di forti temporali o di pioggia o di neve questi rimatori dei Petrucci, dinanzi ai vasti focolari, si divertivano a mettere in rima brani del Vange-lo, episodi di vita paesana, racconti della vita dei Santi.

“In quei luoghi di pace e di meditazione le sue visioni compenetratesi in una superiore formavano tutta la sua felicità e spesso mi ripeteva egli stesso quasi parafrasando il Pascoli:

… anco è felice l’uomo infelice: s’ egli dorma o guarda;

quando guarda e non vede altro che stelle, quando ascolta e non ode altro che un canto”.

La produzione poetica comprendeva un gran numero di poemetti, ma purtroppo di questi ci rimangono solo i titoli e frammenti di migliaia di versi. Tutto è andato perduto, o almeno non si co-noscono persone e siti che li abbiano conservati. Le notizie che abbiamo, scarse e incerte, ci dicono che era un uomo eccezionale nella cultura letteraria e nella vita, ma ci tormenta il cruccio di non po-ter disporre della tanta ricchezza poetica e di quella conoscenza dell’uomo che avrebbe aiutato a comprendere meglio l’umana civiltà dei nostri paesi.

Ci auguriamo che queste nostre parole si considerino dagli eredi parenti e no, un invito a far conoscere all’estensore o alle istituzioni pubbliche, al comune di Sassoferrato, alle scuole, alle asso-ciazioni culturali, queste testimonianze per poter onorare il “poeta dello Strega” con la gloria che ha meritato.

Stefano Trojani

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Non tutti sanno

che l’obbiettivo rotariano dell’eradicamento della polio nel mondo ha le sue origini in Italia. Venticinque anni fa a Treviglio (Bergamo) l’iniziativa mondiale Polioplus nacque per opera del rotariano Sergio Mulityck. Il nostro amico Borioni, attento a questi problemi, ci ha inviato quanto riportiamo qui sotto.

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Perini ricorda

Alcune

considerazioni

sul Premio

Mannucci

nella sua

quindicesima

edizione

Nel 1993 con l’entusiasmo di chi aveva voglia di fare nasceva il Premio di Scultura Edgardo Mannucci. Due le Accademie: Macerata e Urbino ed il confronto, seppure piccolo, delle due scuole d’arte stimolava già negli scultori e nei Docenti una maggiore volontà di creatività e la conseguente voglia di misurarsi nell’incontro annuale d’Arcevia, dove le opere presentate ogni anno mostravano una crescente qualità.

Questa iniziativa, riservata esclusivamente a giovani, si rivelò essere unica in Italia, ed iniziava già da subito a ricevere apprezzamenti da parte di Docenti, di scultori e d’addetti ai lavori, tanto da autorizzarci a pensare che la formula fosse valida per una manifestazione sempre più grande ed importante che coinvolgesse almeno l’intero Distretto.

Nel 1997, infatti, con Franco Lunardi Presidente e Giannola Governatore il Premio inizia il suo iter per essere inserito nei programmi distrettuali. Ma l’uomo è nato per crescere e gli sforzi intorno al Premio aumentarono ancora per cercare di raggiungere un interesse nazionale, con la partecipazione delle più prestigiose Accademie italiane, per arrivare alla posizione odierna dove quel piccolo Premio ideato da quel piccolo Club comprensoriale, l’Altavallesina-Grottefrasassi, disperso in una zona quasi montuosa, vanta d’essere internazionale per aver ospitato Grandi Scuole d’Arte con studenti provenienti da rappresentanze americane e tedesche, dall’Accademia di Tirana, da Istanbul e quest’anno dalla Grecia con l’Accademia d’Atene. Anche l’Accademia di Monaco vorrebbe partecipare alla manifestazione, ma almeno per quest’anno, non possiamo, purtroppo, soddisfarla per una questione di spazio ed altro.

Oggi, con soddisfazione crescente di tutto il Club, in varie importanti Accademie italiane e straniere Scultori e Docenti scrivono nelle loro brochure, del nostro Club e del nostro Premio per avervi partecipato ed avere apprezzato un così ampio confronto dando alla manifestazione una sempre crescente notorietà. Il lavoro costante della Commissione del Premio, oggi rafforzato dalla presenza del dott. Giulio Residori dello Studio Ergy di Milano, è rivolto sempre più fortemente allo sviluppo di questo programma convalidato sino ad oggi da tutti i Governatori del Distretto che hanno appoggiato moralmente e soprattutto economicamente il Premio Mannucci che, certamente, non sarebbe potuto crescere a questo livello con le sole forze del nostro Club.

Quest’anno purtroppo abbiamo un governatore che non è intenzionato ad aiutarci, non avendo iscritto il Premio nel suo programma distrettuale anche con il disaccordo di molti Past Governor. Dobbiamo muoverci uniti, insieme alla Commissione ed all’intero Consiglio Direttivo, cercando di indurre Massimo Massi Benedetti a rivedere la sua posizione nei nostri confronti. In caso contrario il Club sarebbe costretto a recuperare le somme necessarie all’organizzazione del Premio limitandosi nelle donazioni previste per altri scopi nei confronti del Distretto.

Mino Perini

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Dal MESSAGERO di giovedì 4 ottobre 2007

Dal CORRIERE ADRIATICO DEL 4 OTTOBRE 2007

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Dal CORRIERE ADRIATICO di venerdì 26 ottobre 2007

Da L’AZIONE del 3 novembre 2007

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Dal CORRIERE ADRIATICO del 5 gennaio 2008

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cosa dicono di noi

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Da L’AZIONE del 24 novembre 2007

Da L’AZIONE del 15 dicembre 2007

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ANNO ROTARIANO 2007 – 2008 organigramma

ROTARY INTERNATIONAL Service Above Self - He profits Most Who Serves Best

Wilfzid J. (Wilf) Wilkinson

PRESIDENTE R.I.

Service Above Self

GOVERNATORE DISTRETTO 2090

Massimo Massi Benedetti

CLUB ALTAVALLESINA

GROTTEFRASASSI

Club fondato il 20 aprile 1985 Club padrino Rotary Fabriano

Club contatto: Lod (Israele)

Club gemello: Alghero

Il Club è padrino del Rotary Club Tirana

Hanno presieduto il Club

1985-1986 Enio D’Incecco 1986-1987 Gesualdo Azzarello 1987-1988 Alfredo Adorisio 1988-1989 Luigi Mendicini 1989-1990 Nazareno Santoni 1990-1991 Giovanni Gara 1991-1992 Fabrizio Mancinelli 1992-1993 Gilberto Polverari 1993-1994 Gelsomino Perini 1994-1995 Antonio Bellucci 1995-1996 Giuliano Grasselli 1996-1997 P. Teodorico Fattori 1997-1998 Franco Lunardi 1998-1999 Mario Toni 1999-2000 Piero Novelli 2000-2001 Stefano Vannini 2001-2002 Vittorio E. Longo 2002-2003 Giovanni Latella 2003-2004 F. Saverio Schiavoni 2004-2005 Bruno Borioni 2005-2006 Piero Agostini 2006-2007 Olivio Galeazzi

Soci onorati dal riconoscimento

PAUL HARRIS FELLOW

Conviviali: il terzo martedì del mese ore 20.30 Hotel Le Grotte Pontebovesecco Genga.

Non conviviali: il primo martedì del mese ore 21.00 Hotel Le Grotte Pontebovesecco Genga.

Riunioni itineranti non conviviali: il secondo, quarto e quinto martedì del mese.

Gesualdo Azzarello

Franco Berionni

Enio D'Incecco

Giovanni Gara

Giuliano Grasselli

Vittorio E. Longo

Franco Lunardi

Fabrizio Mancinelli

Luigi Mendicini

Gelsomino Perini

G. Cesare Pianesi

Gilberto Polverari

Nazareno Santoni

Giorgio Sparvoli

Mario Toni

Presidente

Presidente uscente

Presidente eletto 2008-2009

Vice Presidente

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Consigliere

Tesoriere

Segretario

Prefetto

Franco Berionni

Olivio Galeazzi

Ugo Borgani

Flavia Carle

Vittorio Emanuele Longo

Piero Novelli

Fernanda Antonia Pasca

Adriana Verdini

Gilberto Polverari

Ugo Pesciarelli

Claudio Spinelli

IL CONSIGLIO

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Se siete giunti a quest’ultima pagina, vuol dire che il mio impegno non è stato vano! Se siete saltati all'ultima pagina, vuol dire che vi devo chiedere scusa!

Se non lo avete sfogliato, vuol dire che non siete rotariani!

Franco Lunardi

lunard i f@l ibero . i t

ROTARY INTERNATIONAL

Servire al di sopra di ogni interesse personale Chi serve meglio profitta di più


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