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LEHMAN BROTHERS: ACCORDO CONSUMATORI E CREDIT SUISSE DOSSIER: GIOVANI E DENARO COME IMPARARE A USARLO TEST: QUALITÀ NUTRIZIONALI DEI PRODOTTI LOW COST Anno XXXV Nr. 3 Maggio 2009 Fr. 5.– Periodico dell’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana La borsa della spesa TEMPO DI ORTAGGI E FIORI PREZZI A CONFRONTO
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LEHMAN BROTHERS: ACCORDOCONSUMATORI E CREDIT SUISSE

DOSSIER: GIOVANI E DENAROCOME IMPARARE A USARLO

TEST: QUALITÀ NUTRIZIONALI DEI PRODOTTI LOW COST

Anno XXXV Nr. 3 Maggio 2009 Fr. 5.–

Periodico dell’Associazione consumatricie consumatori della Svizzera italiana

La borsa della spesa

TEMPO DI ORTAGGI E FIORIPREZZI A CONFRONTO

Page 2: borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BDS_2009/BdS_3.09.pdf · 2009. 4. 30. · Baobab, non solo filtro internet 23 Tempo libero È tempo di ortaggi e fiori 24 Pomodori ammalati,

n.3 maggio 2009

Organo di informazione dell’AssociazioneCon su matrici e Consumatoridella Svizzera Italiana

Esce 8 volte all’anno

E-MAIL: [email protected]

EDITORE: ACSI

REDATTRICE RESPONSABILE: Laura Bottani-Villa

IN REDAZIONE: Ivana Caldelari Magaton

CONCETTO GRAFICO:Marcello Coray

HANNOCOLLABORATO

AQUESTO NUMERO:Mario JäggliLaura Regazzoni Meli Tatiana FerrariFabrizia SormaniSilvano Toppi

STAMPA:TBS, La Buona Stampa sa6963 Pregassona

TIRATURA: 9’500 copie

CARTA:Cyclus Print, riciclatabianca 80gm2

FOTODI COPERTINA: Fiori e ortaggi(foto ACSI)

PRESIDENTE:Mario Jäggli

SEGRETARIA GENERALE:Laura Regazzoni Meli

SEGRETARIAAMMINISTRATIVA:Fabrizia Sormani

SEDE:Stabile amministrativovia Polar 46, c.p.1656932 Breganzona tel. 091 922 97 55 fax 091 922 04 71 E-MAIL: [email protected] 69-4470-1

Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana

La borsa della spesaÈ il periodico d’informazione dell’As so ciazioneCon sumatrici e Consumatori della Sviz zeraItaliana (ACSI). La rivista è indipendente e noncontiene nessun tipo di pubblicità, una precisascelta dell’associazione che ha lo scopo di ga-rantire la trasparenza, l’obiettività dei giudizi e ilrifiuto di ogni forma di condizionamento. La ri-produzione di articoli per scopi non pubblicitariè autorizzata, con l’indicazione della fonte el’invio di una copia giustificativa all’ACSI.

I test comparativisu beni di consumo, servizi pubblici e privati,prodotti finanziari e assicurativi, ecc. sono l’al-tro elemento che contraddistingue il periodi-co: le regole e i metodi dei test comparativisvolti a livello europeo sono coordinati dall’In -ternational Con sumer Research and Testing,un organismo indipendente che raggruppa leprincipali associazioni di consumatori. Sul pia-no nazionale, i test vengono coordinati e svol-ti in collaborazione con la Federazione ro-manda dei consumatori (FRC). Per queste ra-gioni, l’ACSI vieta espressamente la riprodu-zione anche parziale degli articoli e dei risulta-ti dei test per fini commerciali o pubblicitari.

L’ACSIè un’associazione senza scopo di lucro fonda-ta nel 1974 che conta oggi oltre 8’000 soci at-tivi. L’ACSI, in piena autonomia e indipenden-za, si pone come scopo l’informazione, la dife-sa e la rappresentanza dei consumatori e delleconsumatrici presso produttori e fornitori dibeni e servizi, enti o istituzioni pubbliche.

I servizi dell’ACSI sono:– l’Infoconsumi– la Consulenza alimentare– la Consulenza casse malati– la Consulenza contabilità domestica– i Mercatini dell’usato– lo Scambio dell’usato.

La borsa della spesa

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La borsa della spesa

Uscite BdSBdS 1.09 fine gennaioBdS 2.09 metà marzoBdS 3.09 fine aprileBdS 4.09 metà giugnoBdS 5.09 fine luglioBdS 6.09 metà settembreBdS 7.09 fine ottobreBdS 8.09 metà dicembre

Editoriale Uniti e organizzati si vince. Anche contro una grande banca 3

La posta Azioni Coop, errori frequenti 4Le lampadine a risparmio energetico sono un rifiuto speciale 4Benzina cara in autostrada 4Obbligo di ritiro dei farmaci scaduti 5A proposito di bucato 5Soda caustica nel pane di Sils? 5Riparatutto nel Sopraceneri 5

Acsi Capelli corti, perché pagare tanto? 5Resoconto assemblea ACSI 2009 9Soddisfazione per l’accordo tra FRC e CS 18Acquisto dell’auto all’estero, reazioni 18Grazie all’ACSI più privacy nelle buste del Cantone 3

Test Qualità degli alimenti a basso costo 10

Test flash Biberon al Bisfenolo A 14Il bio spalmato sulla pelle 14Cosmetici, ingredienti meno misteriosi 14

Dossier Imparare l’uso del denaro 15Argent de poche fisso e regolare 16Solo uno studente su 4 riceve la paghetta 16Giovani sempre più indebitati 1710 consigli per i genitori 17

Attualità Accordo tra FRC e Credit Suisse 18Se l’auto all’estero costa meno... 18

Ambiente Iniziativa per i trasporti pubblici 19In bicicletta col contrassegno valido 26

Salute Sì alla medicina complementare 21

Società Indice dei prezzi e locazioni 22Più di 6000 firme per il cioccolato giusto 22Servizio pubblico e liberalizzazione del mercato elettrico 22Geometri, verso il ribasso delle tariffe 22Riuscita l’iniziativa per il risanamentoenergetico degli edifici 23L’ACSI sostiene la protesta dei medici 23Baobab, non solo filtro internet 23

Tempo libero È tempo di ortaggi e fiori 24Pomodori ammalati, è la peronospora 24

Scheda Menu equilibrato per over 65 27

Reclamare ma come 2. Diritto di restituzione 293. Diritto al cambio di merce 29

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editorialeLa borsa della spesa

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Mario Jäggli

presidente ACSI

In passato i risparmi si mettevano sotto il materasso o su un libretto di banca, anche se rendevauna miseria. Ai piccoli risparmiatori, per tutta una serie di ragioni, era infatti praticamente preclusa lapossibilità di investire in titoli più redditizi. Oggi invece a chi, oltre a volere conservare intatto il pro-prio gruzzolo vuole anche che cresca o frutti, è data la possibilità di investire in una miriade di prodot-ti finanziari spesso complessi, di cui non è peraltro facile intravvedere le insidie; di solito si rinuncia adapprofondire e si dà fiducia al proprio consulente…

È ciò che avevano fatto quei risparmiatori che dal Credit Suisse erano stati indotti ad acquistareprodotti finanziari della Lehman Brothers assicurandoli che si trattava investimenti sicuri (anchequando i sinistri scricchiolii di quella banca già si facevano udire) e che il capitale investito era comun-que garantito.

Con il crollo della Lehman hanno purtroppo dovuto prendere atto che la loro fiducia era stata malriposta e che dei loro soldi non rimaneva nemmeno un franco. Ma che fare?

Già dai primi segnali di questa débacle la Fédération romande des consommateurs (FRC) ha sa-puto reagire con rapidità e intelligenza, garantendosi la collaborazione di uno studio legale specializ-zato di Ginevra a cui indirizzava gli sfortunati investitori al fine di tentare, agendo collettivamente, diricuperare almeno una parte dei soldi persi. In questa specie di “class action”, che ha raggruppato piùdi 400 risparmiatori per un totale complessivo investito di circa 18 milioni di franchi, si è potuta inse-rire anche l’ACSI. Sono infatti stati una sessantina i ticinesi che vi hanno aderito.

Ed ecco che dopo pochi mesi giunge la buona notizia: FRC e studio legale da una parte e CreditSuisse dall’altra sono giunti ad un accordo extragiudiziale, grazie al quale la banca si è impegnata a ri-fondere ai piccoli risparmiatori parte dei soldi persi con i prodotti Lehman a capitale garantito (perdettagli vedi pag. 18). E tutto questo non solo a vantaggio di coloro che si erano rivolti alla FRC oall’ACSI, ma anche di chi si era passivamente rassegnato senza intraprendere nulla.

Da questa, tutto sommato, soddisfacente e insperata conclusione si possono trarre i seguenti inse-gnamenti:• contro gli abusi o gli errori dei potenti (multinazionali, assicurazioni, banche, produttori, commercianti,amministrazioni, ecc.) il singolo consumatore non ha praticamente nessuna possibilità di vincere• unendosi, come in questo caso, è più facile. E se ciò viene fatto nell’ambito e con l’aiuto di organizzazio-ni di consumatori serie, competenti e riconosciute le possibilità di successo non possono che aumentare• un’azione collettiva suscita sempre interesse mediatico e quindi induce chi sbaglia o imbroglia a più mi-ti consigli, anche per una questione di immagine• la via dell’accordo extragiudiziale è una possibilità interessante da percorrere: si tratta di una soluzionedi compromesso che può essere concordata in tempi ragionevolmente brevi e da cui tutti traggono van-taggio• è indispensabile che anche in Svizzera, come già è stato fatto nell’UE o negli USA, venga introdotta eistituzionalizzata la “class action” con la quale le organizzazioni dei consumatori potrebbero meglio e piùefficacemente difenderne gli interessi

Con un sentito grazie e un doveroso quanto sincero “chapeau!” alle colleghe e ai colleghi della FRC.

Leggi la Borsa della Spesaonline sul sitowww.acsi.ch

utilizzando il codice di maggio 2009:

ZC2EN

Uniti e organizzati si vince. Anche contro una grande banca

Segnalaci nuovi casi! Fai valere i tuoi diritti di consumatore e partecipa

al concorsoACSI

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Per scrivere a questarubrica: Redazione BdS

c. p. 165, 6932 Breganzonaoppure [email protected]

Riceviamo tante lettere e e-mail! Vi ringraziamo e ciscusiamo se non possiamo

pubblicarle tutte;cerchiamo di scegliere i

temi di interesse generale

Le lampadine a risparmio energetico sono un rifiuto speciale

Dove si buttano le lampadine a risparmio energetico esaurite? Mi hanno detto che nondevono essere buttate nella spazzatura. È vero? M.T. e-mail

È vero: le lampadine a risparmio energetico, a neon e a mercurio sono rifiuti speciali e devo-no essere smaltite in modo adeguato. Dal 1 agosto 2005, anche le lampade e i dispositivid’illuminazione sottostanno all’obbligo di ritiro gratuito in tutti i punti vendita o pressol’Azienda cantonale dei rifiuti. Per finanziare il riciclaggio, è incassata una tassa di riciclaggioanticipata (TRA). L’obbligo di ripresa concerne in particolare le lampadine a basso consumoenergetico e quelle fluorescenti (al neon) ma anche lampade speciali come ad esempio quel-le ai vapori di mercurio, lampade LED o tubolari da solarium. L’obbligo di ripresa e riciclo nonè applicato alle normali lampadine a incandescenza né a quelle a incandescenza alogene.Queste possono essere come finora smaltite attraverso i normali rifiuti domestici.

Benzina cara in autostrada

Domenica sera: sono sull’autostrada e mifermo alla stazione Agip di Quinto per farebenzina. Costo: franchi 1,495 al litro. Pocopiù tardi esco a Bellinzona e al primo distri-butore di benzina che incontro, della Esso,rilevo che lì avrei pagato lo stesso prodottofr. 1,30 al litro. Quasi 20 ct di differenza.Tutto ciò è intollerabile.

C.G. e-mail

Il problema esiste e non è certamente la pri-ma volta che viene sollevato. Nell’edizionedi giugno dello scorso anno, su queste pagi-ne, abbiamo espresso per l’ennesima voltatutta una serie di perplessità attorno allapolitica dei prezzi della benzina, a comincia-re dalle differenze esagerate tra i prezzi deidistributori sulla rete autostradale e quellipraticati sul resto del territorio, per passarealle inspiegabili differenze tra Sopra eSottoceneri, ecc... La Commissione dellaconcorrenza, che controlla regolarmente ilmercato, sostiene tuttavia che i prezzi dellabenzina e del diesel non sono frutto di ac-cordi illeciti.

Il Mercatino ACSI di Bioggio cerca casaIl mercatino dell’usato ACSI di Bioggiodeve cambiare sede per la fine di ago-sto. Da molti anni sul territorio lugane-se il mercatino è ormai un’istituzione acui fanno capo molte famiglie delLuganese. Se qualcuno tra nostri soci otra i lettori ritiene di poter proporre unasede confacente, a prezzo modico, èpregato di comunicarlo al segretariatoACSI (091 922 97 55, [email protected]).Vi ringraziamo della collaborazione.

Mi capita regolarmente di acquistare dei pro-dotti alla Coop che sono offerti in azione aprezzi ridotti o con un supplemento di super-punti. E quasi altrettanto regolarmente mi ca-pita di verificare sullo scontrino di cassa che ilprodotto è stato conteggiato al suo prezzonormale o che non sono stati aggiunti i su-perpunti promessi. Mi è già capitato diversevolte e in diversi negozi Coop, mi chiedo se èproprio sempre solo un caso e vorrei prote-stare pubblicamente sperando che questi er-rori troppo frequenti vengano corretti.

D.G.-Sorengo

Alla Coop di Losone più volte mi è capitato diacquistare un prodotto in azione ma poi allacassa "passa" con il prezzo normale. È solo fa-cendo molta attenzione e ricordando quantoeffettivamente sta scritto sul cartello che ci sipuò accorgere di tale errore. Ho già fatto no-tare questo problema al personale, ma ognivolta mi rispondono che si sono dimenticati oche non hanno ancora avuto il tempo di to-gliere i cartelli e risistemare la merce. Le casseregistratrici però sono sempre ben aggiorna-te e mai una volta succede l'errore opposto.Quindi, anche se non perpetrata con malafe-de, sembrerebbe comunque che ci sia unaforma di lucro in tutto ciò. Questi disguidinon li ho mai riscontrati alla Migros dove ilprezzo è sul prodotto!

A.G.-Losone

Azioni Coop, errori di prezzo così frequenti da non sembrare casuali...

Abbiamo invitato Coop a prendere po-sizione riguardo a queste lamentele e pub-blichiamo qui la risposta.

“Tutte le promozioni vengono pro-grammate con un sistema centralizzato pertutte le casse che assicura la correttezza del-l'entrata in vigore. Le promozioni vengonoattivate normalmente per una settimana(prodotti alimentari, bevande e prodottinon alimentari da lunedì a lunedì. Prodottifreschi da martedì a sabato. Cosa può suc-cedere? Se dopo il periodo ufficiale dellapromozione avanzano molti prodotti, ilpunto di vendita (il singolo negozio di pro-pria iniziativa) può decidere di prolungare lapromozione. In questo caso è il personaleche deve inserire manualmente il prezzo nelsistema. Se avanzano pochi prodotti e il pe-riodo di promozione è passato, il prezzo tor-na automaticamente a quello normale. Ilpersonale deve provvedere a rimuoveretempestivamente i manifesti e gli scaffalidelle promozioni. Gli errori capitano sopra-tutto se a livello di punto di vendita le ope-razioni manuali non vengono eseguite conil dovuto rigore e la dovuta serietà.Provvediamo per questo a un aggiorna-mento continuo dei nostri collaboratori. Sitratta comunque di errori umani che in raricasi possono accadere. E non di un proble-ma del sistema in funzione presso la nostraazienda.

È molto importante, quindi – continuaCoop – che i clienti comunichino sempreeventuali irregolarità riscontrate al respon-sabile del reparto o al gerente cui spetta dirisolvere immediatamente il problema.

Se nonostante tutto alla cassa viene re-gistrato un prezzo errato, sfavorevole per ilcliente (a volte avviene anche il contrario,vale a dire il cliente paga meno del prezzoesposto sul cartello), la differenza vienerimborsata immediatamente.

Invitiamo i clienti, direttamente o at-traverso la vostra redazione, a informarcisui negozi in cui avvengono i disguidi. Sarànostra premura avvertire direttamente il re-sponsabile Area Vendita, in modo che pos-sa adottare con il gerente le misure necessa-rie. Per quanto riguarda la marcatura deiprezzi sugli scaffali è una procedura ormaistandard anche nei paesi stranieri limitrofied è da tempo praticata con successo inSvizzera dai maggiori operatori del settore.Per i consumatori è ormai diventata un'abi-tudine sia che si tratti di prodotti acquistatial mercato che di articoli venduti sfusi. Lamarcatura degli scaffali è la logica conse-guenza dello scanning in uso in tutto il set-tore del commercio al dettaglio europeo”.Purtroppo – concludiamo noi – ancheMigros andrà in questa direzione. Non ci re-sta che esortare i consumatori a vigilaresempre e a segnalare le irregolarità.

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postaLa borsa della spesa

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Ho acquistato parecchie volte il “pane diSils” e ho notato che fra gli ingredienti èmenzionato l’idrossido di sodio. Ho effettu-tato una ricerca in internet e ho trovato che sitratta di soda caustica, sostanza molto tossi-ca. Il consumo di questo tipo di pane non miha causato disturbi ma mi sorge il dubbioche un consumo regolare possa condurre alungo termine a problemi di salute.

L.R.-LamoneEffettivamente il pane di Sils viene spennel-lato con una soluzione contenente sodacaustica per dargli il caratteristico color mar-rone. Durante la cottura il pane libera l’ani-dride carbonica formatasi con la lievitazionee ciò innesca un processo di trasformazionedella soda caustica in semplice soda (carbo-nato di sodio). La soda è una sostanza basi-ca, molto meno pericolosa della soda cau-stica, specialmente in infime quantità comequelle che si riscontrano nei panini di Sils.L’utilizzo di soda caustica non ha mai susci-tato perplessità da parte delle autorità pre-poste al controllo della sicurezza alimenta-re.Il nostro lettore può dunque tranquilla-mente gustare il pane di Sils (così buono).

Ogni sei mesi controllo la mia farmacia ca-salinga e elimino le medicine scadute. Lemetto in un sacchetto e le riporto in farma-cia, di solito la mia di fiducia. Siccome erodi fretta, alcun giorni fa, sono entrata inuna farmacia di Lugano. Alla mia gentilerichiesta, la signora presente al banco miha chiesto: "li ha comprati qui i farmaci?" iogentilmente ho risposto: "sono diversicomprati in momenti diversi”. Risposta:"Non sono mica la pattumiera di Lugano,io pago per i rifiuti, li porti dove li ha com-prati!" Sono rimasta di sasso. Prima do-manda: non tutte le medicine sono da ri-cetta e riconducibili alla farmacia di riferi-mento, quindi come si fa a ricordare?Seconda domanda: ovvio che i medicinalinon si buttano nella spazzatura, allora do-ve? Le farmacie sono tenute a riprenderli obisogna andare agli ecocentri? Infine: lesingole farmacie pagano una tassa specia-le per l'incenerimento medicinali?

A.P.-Pregassona

Ci giungono spesso richieste di chiarimentisullo smaltimento corretto dei medicinali e

sul servizio di ritiro svolto dalle farmacie. Ilportavoce dei farmacisti ticinesi, dott. EnnioBalmeIli, al quale avevamo già sottoposto laquestione, ci ha confermato che il ritiro e losmaltimento dei medicamenti scaduti è unservizio completamente gratuito offerto datutte le farmacie della Svizzera italiana epromosso – da decenni – dall'Ordine deiFarmacisti del Cantone Ticino.Indipendentemente da dove sono stati ac-quistati, tutti i medicamenti vecchi, scaduti,inutilizzati o appartenuti a persone decedu-te vanno consegnati in farmacia dove ven-gono selezionati e privati degli imballaggi.Questi farmaci, posti in appositi contenito-ri, vengono poi presi a carico dal ll’UnioneFarmaceutica Distribuzione di Barbengo efatti proseguire – per il tramite delCantone – verso speciali altiforni in Svizzerainterna. L'anima dei farmaci è costituita da sostanzechimiche a volte potenzialmente pericolo-se: è dunque di estrema importanza nongettarli nella comune immondizia ma con-segnarli a personale competente e istruitoalla manipolazione.

Riparatutto nel Sopraceneri

In relazione alla lettera pubblicata sulla BdS 1.09 “Riparatuttocercasi nel Sopraceneri”, vorrei segnalare che ho già avuto mododi recarmi presso Liesch a Contone con la mia macchina del cafféche non funzionava più e me l’hanno aggiustata. Che io sappiaaggiusta anche altri apparecchi.

E.S.-BrissagoDa informazioni che abbiamo assunto, Liesch Servizio di Contone(tel 091 858 20 57) si occupa in particolare di riparazioni di macchi-ne da caffé, aspirapolveri e ferri da stiro, ma può anche valutare al-tri apparecchi elettrici di modeste dimensioni. Non si tratta tuttaviadi un servizio riparatutto come quello gestito nel Sottoceneri daRuedi Brunner poiché annesso al laboratorio per le riparazioni vi èanche il negozio per la vendita di piccoli elettrodomestici. Ma chivuole evitare l’usa e getta e preferisce valutare la riparazione delsuo apparecchio, potrebbe fare una scappata a Contone per vede-re se ciò è possibile.

Ritiro medicinali vecchi, un obbligo per le farmacie Soda caustica nel pane di Sils?

A proposito di bucato e biowashball

Sono una di quelle massaie che, nell’intento di preservare l’ambien-te, ha acquistato la Biowashball. In verità non posso dire di esserestata insoddisfatta dei risultati, anche perché la usavo per lavarequei panni non particolarmente sporchi. Sono quindi rimasta un po-co delusa dalle conclusioni della vostra inchiesta. Cerco di impiega-re il detersivo tradizionale solo in caso di macchie particolarmenteresistenti e quindi per una piccola percentuale di lavaggi. Alla ricer-ca di un sistema alternativo che non carichi troppo l’ambiente, hooptato da poco per i fiocchi di sapone. Li avevo già acquistati pres-so una drogheria di Lugano con risultati soddisfacenti. Questa vol-ta li ho ordinati direttamente dall’azienda produttrice in Svizzera in-terna tramite il sito internet (www.permatin.ch, solo in tedesco). Ilbucato di queste settimane, anche a basse temperature, mi ha sod-disfatta pienamente. Nota un po’ dolente è il prezzo del prodotto: 5kg di fiocchi costano fr. 35 ai quali ho dovuto aggiungerne 17 dispese varie (IVA, imballaggio e costi postali). Due, però, le note po-sitive: i fiocchi sono stati recapitati in un grande sacco di carta (enon di plastica), senza polistirolo inutile e che 4 dei 6 saponi che horicevuto (4 ordinati e 2 in regalo) non avevano imballaggi superflui.Inoltre ho calcolato che ogni bucato richiederà solo una manciata difiocchi, ca. gr. 40 e che il pacco di 5 kg sarà sufficiente per 125 lavag-gi. Con un detersivo normale seguendo le indicazioni sui fustini, perlo stesso numero di lavaggi impiegherei ca. 12 kg. Una bella diffe-renza che giustifica ampiamente quei pochi franchi spesi in più.

A.B. e-mailIl test pubblicato sulla BdS 2.09 mette a confronto sistemi di lavag-gio esaminati su basi scientifiche. Il lavaggio con biowashball dà ri-sultati equivalenti al bucato con sola acqua. Quindi per determina-ti tipi di lavaggio se non si vuole ricorrere al detersivo si può usaresolo acqua. È interessante tuttavia quanto scrive la lettrice che rin-graziamo. Riteniamo molto utile questo scambio di esperienze traconsumatori attraverso la BdS.

Capelli cortissimi, perché pagare tanto?Con questo titolo abbiamo pubblicato, nella scorsa edizione, le la-mentele di due lettrici che si sono sentite “spennate” dal loro par-rucchiere per una semplice spuntata ai loro capelli già corti.Abbiamo quindi invitato a farci avere esperienze e indirizzi di par-rucchieri che applicano tariffe “light” su coloro che hanno capelligià corti. Ebbene, i riscontri sono stati numerosi e calorosi. Ciò di-mostra quanto sia sensibile l’argomento “parrucchiere/a” (chequasi tutti frequentano regolarmente nel corso dell’anno spen-dendo centinaia di franchi). Dalle molte segnalazioni, abbiamoanche potuto constatare con piacere che esistono parrucchieri/eche applicano tariffe contenute o di favore per coloro che hannocapelli corti o che non richiedono trattamenti particolari. Per chifosse interessato, le segnalazioni sono raccolte presso l’Acsi.

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acsi

Banche trattate con i guanticonsumatori con scarso potereQuella che si è svolta sabato 4 aprile è stata un’assemblea ricca di attestati di stima e di apprezzamenti per illavoro dell’ACSI. Tutti gli ospiti presenti: il sorvegliante dei prezzi Stefan Meierhans, la Consigliera di StatoLaura Sadis, il rappresentante del Municipio di Lugano Fausto Poretti non si sono attenuti a una presenzaformale e a saluti di circostanza ma hanno partecipato con interesse e coinvolgimento per tutta la durata deilavori e anche successivamente alla relazione-dibattito con il direttore dell’Azienda elettrica ticinese, RetoBrunett. Presente anche un rappresentante dell’Ufficio federale del consumo.

Figlio delle associazioni dei consu-matori Mister prezzi sembra volerdimostrare di esserne ben consape-vole e di svolgere il suo ruolo inten-

sificando il dialogo con i consumatori e congli organi che li rappresentano.

“I vostri scopi e l'attività che svolgete –ha esordito Stefan Meierhans – perseguonoin fondo gli stessi obiettivi del Sorvegliantedei prezzi. Entrambi lavoriamo per la prote-zione del consumatore e mi permetto di ri-badire la necessità di rafforzare la collabora-zione tra le varie organizzazioni consumeri-stiche attive in Svizzera affinché la vostra po-sizione sia rafforzata e la difesa dei diritti deiconsumatori ancora più efficace”.

Tasse per l’acqua potabile, le acque discarico, i rifiuti, le tasse per l’usufrutto delsuolo pubblico, le tariffe dell’elettricità maanche le indennità per i diritti d’autore, i co-sti per lo sdoganamento fino ad arrivare aicosti della sanità: sono questi i settori su cuiil neo insediato Mister prezzi si è già china-to e su cui lavorerà nei prossimi mesi. Inagenda c’è pure l’esame della nuova strut-tura delle tariffe ospedaliere e si continueràa sorvegliare il dossier dei prezzi e marginidei farmaci e altri incarti relativi alla sanità.In questo ambito saranno analizzati anche i

prezzi degli impianti dentali e le tariffe degliasili-nido (ovvero gli incentivi economiciinadeguati che possono indurre i genitori arinunciare a una doppia attività lucrativa).

“È importante per me sapere cosa suc-cede in tutta la Svizzera, ha concluso Misterprezzi – quindi vi invito a esprimervi sulblog, o per e-mail, o per telefono per tra-smettere le vostre preoccupazioni”.

E le preoccupazioni dei consumatorioggi più che mai sono tante; per questo an-che i politici riconoscono la necessità di es-sere attenti alle loro esigenze e ai loro pro-blemi. “Siamo tutti consumatori” ha ribadi-to infatti la Consigiera di Stato Laura Sadise desidero avere rappresentanti dei consu-matori al tavolo delle decisioni. In questomomento di crisi atipica, che avrà pesanti ri-percussioni anche sulle famiglie è necessa-rio unire gli sforzi.”

L’anno della doccia freddaD’altra parte, “il 2008, il 35-esimo di

esistenza dell’ACSI, è stato l’anno delladoccia fredda per tutti. Per la finanza facilee le sue invenzioni, per i manager drogatidalla voglia di successo e di pingui quantoimmorali bonus, per il sistema bancario in-ternazionale e nazionale con la sua scarsa

trasparenza e moralità, per gli economistiche non hanno saputo prevedere un belniente e, infine, per le casse pensioni cheora si trovano a dover arrancare per assicu-rarsi la copertura minima. Tutto questo aspese di noi consumatori che saremo chia-mati alla cassa per via del denaro pubblicoelargito nel soccorrere gli istituti in difficoltàe per il probabile peggioramento, quanto aquote e rendite, del 2° pilastro. A tutto ciò,per taluni, si aggiungono le pesanti perditesui risparmi investiti in prodotti finanziaritossici, che venivano offerti come sicuri an-che quando già si sapeva che le loro basi va-cillavano. E per i più sfortunati, la disoccu-pazione!”Lo ha affermato, nella sua rela-zione, il presidente dell’ACSI, Mario Jäggliche ha continuato “Gli effetti “individuali”del fallimento della Lehman Brothers, i cuititoli erano talvolta dissimulati in fondi d’in-vestimento, si sono fatti sentire solo quan-do i risparmiatori hanno cominciato a rice-vere informazioni sull’andamento del loroportafoglio titoli. In Ticino, forse perchénon ci si era ancora resi conto di ciò che re-almente era accaduto, non si è assistito su-bito a quel “rush” verso le organizzazionidei consumatori che c’è stato in Svizzera ro-manda. Sommersa dalle richieste d’aiuto la

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La borsa della spesa

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Nella foto, da sinistra, Stefan Meierhans Mister Prezzi con la moglie Beatrice Wertli, Laura Sadis Consiglieradi Stato e Mario Jäggli presidente ACSI. ©Ti-Press/Davide Agosta - Sotto: alcuni momenti dell’assemblea(foto ACSI). Nella prima foto in basso a sinistra, in primo piano da sin. Mira Venturelli, prima redattrice de Laborsa della spesa, e Marili Terribilini, prima presidente ACSI e Fausto Poretti per il Municipio di Lugano.

Fédération Romande des Consommateursha reagito in modo esemplare sia prenden-do immediatamente contatto con le ban-che e il loro ombudsman a Zurigo sia indivi-duando e assicurandosi la collaborazione diuno studio legale specializzato di Ginevra,verso il quale ha indirizzato tutti coloro chevolevano ricuperare, almeno in parte, i lorosoldi. (Nel frattempo c’è stata una svoltapositiva dei fatti e l’FRC ha raggiunto unaccordo con Credit Suisse di cui parliamonell’editoriale e a pag. 18).

Una prima “class action”I casi finora trattati sono stati più di 400

per un totale da recuperare di 17-18 milio-ni. L’FRC, con tempestività e in perfetta le-galità, ha saputo mettere in piedi un’orga-nizzazione che mimava una sorta di “classaction” (azione collettiva), quando il diritto

svizzero non offre questa possibilità.A questa operazione ha chiesto d’ag-

ganciarsi anche l’ACSI, convinta che fossepiù efficace e sensato che non lanciareun’azione analoga nella Svizzera italiana.Inoltre, a facilitare le cose, il legale a cui erastato affidato il mandato era un ticinese alquale ci si poteva rivolgere in italiano. I no-stri soci che hanno usufruito di questa pos-sibilità a fine marzo erano 61.

Tutto ciò non può che farci riflettere eagire. Una rapida analisi di quanto è succes-so ha innanzitutto messo in evidenza lascarsa etica e trasparenza delle banche neiconfronti dei risparmiatori. Al momentodell’acquisto di titoli non viene infatti valu-tata, come si dovrebbe, la loro situazioneeconomica come pure il loro livello di cono-scenze in materia di prodotti finanziari, conle sue ostiche terminologie. Per una mag-

gior chiarezza nell’ambito di questo generedi trattative, all’indomani della crisi,Simonetta Sommaruga, la nostra autorevo-le referente nel parlamento federale, a no-me della Stiftung für Konsumentenschutz

Lungimiranza e tenacia“Attualmente la società si trova in un

momento di grande confusione. Dopo unlungo periodo di crisi dei valori dove im-peravano solo soldi, sesso e violenza, so-no crollate molte certezze, molti puntid’appoggio in quella che fu un’ascesaspesso irresponsabile. Il ruolo dell’ACSI inquesta società in sfascio che chiede giusti-zia e chiarezza è più che mai necessario eauspicabile. Noi tutti dobbiamo poter con-tare sulla sua lungimiranza, sulla sua luci-da, trasparente azione di denuncia e diprotezione come anche su un nostro com-portamento consapevole e responsabile.L’ACSI è sulla strada giusta e – come dimo-strate – è consapevole di esserlo”.

MARILI TERRIBILINI,PRIMA PRESIDENTE ACSI

Non solo informazione maeducazione a scelte responsabili

“L’ACSI, un’associazione che rappre-senta una presenza importante per laSvizzera italiana e che è diventata, per leconsumatrici e i consumatori, ma ancheper le autorità dei vari livelli istituzionali,un importante punto di riferimento. Il fat-to che, con regolarità, si alzi una voce au-torevole per informare su numerosi temilegati ai consumi è di per sé un contributoconcreto per la crescita della comunità incui viviamo. Un contributo tanto più pre-zioso in quanto non si limita alla difesadei diritti dei consumatori ma è pure rivol-to all’educazione dei singoli verso sceltesempre più consapevoli e responsabili”.

FAUSTO PORETTI

PER IL MUNICIPIO DI LUGANO

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Il futuro dell’energia in Ticino

aveva diramato un comunicato stampa conil quale proponeva poche e semplici normedi comportamento alle quali le banche, inrispetto al loro dovere di diligenza, dovreb-bero attenersi. Proposta che abbiamo con-diviso senza riserve (vedi BdS di dicembre‘08, pag.9).

Vogliamo un ombudsmanindipendente dalle banche

Sempre nell’ambito della “prevenzio-ne”, per una migliore tutela degli interessidei risparmiatori e per un più efficace con-trollo del settore, le organizzazioni dei con-sumatori chiedono l’istituzione di un om-budsman totalmente indipendente dallebanche e una FINMA – l’autorità federale divigilanza sui mercati finanziari - che non sia,come finora, un’accolita di esponenti dellaloro lobby.

E per salvare il salvabile, una voltal’emergenza scoppiata, è assolutamente in-dispensabile che in Svizzera venga al piùpresto garantita, come nell’UE e negli USA,la possibilità di avviare delle “class action”.In questo contesto le organizzazioni di con-sumatori potrebbero giocare un ruolo fon-damentale in quanto il risparmiatore (o ilconsumatore), da solo contro i potenti, hascarsissime possibilità di farsi valere.

Più in là, almeno per ora, ci è difficileandare con richieste che siano concrete epertinenti. Non disponiamo infatti deglistrumenti e delle competenze necessarieper farlo. E neppure del potere: il complessoe globalizzato mondo della finanza è infattisempre stato trattato con i guanti dalla po-litica e quindi dalla legge, peraltro sempremolto precisa e puntuale nello stabilire i do-veri dei comuni mortali e nel fissare le peneper ogni loro illecito, piccolo o grande chesia. Grazie al vuoto giuridico che li proteg-

ge, coloro invece che, dall’alto della loroposizione e per il genere di affari che tratta-no, con il loro agire sconsiderato danneg-giano grandemente una moltitudine di in-dividui, una volta messi alla porta, peggioche gli vada si rintanano in qualche “buenretiro” a godersi i paracaduti milionari che sisono concessi loro stessi, con la benedizio-ne dei consigli d’amministrazione.

D’altra parte, senza voler cedere al fa-talismo, c’è da chiedersi chi abbia veramen-te la volontà e il potere di intervenire.

Aumentano i soci dell’ACSIPer quanto riguarda l’ACSI, ci sono se-

gnali tangibili che l’impegno profuso dal-l’équipe in questi ultimi anni sta comincian-do a dare risultati. La situazione finanziariaè consolidata, anche grazie a nuove sov-venzioni pubbliche e alla generosità di mol-ti nostri soci sostenitori. Si sono così potutieffettuare investimenti indispensabili a mi-gliorare la nostra efficacia operativa e la no-stra presenza. Il numero di soci sta final-mente aumentando e abbiamo in corso ini-ziative volte ad incrementarne ulteriormen-te la crescita. Siamo impegnati su più fronti,anche a sostegno di iniziative altrui, e siamopresenti in diversi consessi. Ci siamo inven-tati la “contro pubblicità” e il premio ACSI,che sono stati accolti con interesse. Si stan-no inoltre aprendo nuove e promettenticollaborazioni nell’importante settore dellapromozione della salute. I tempi che stiamovivendo dimostrano la necessità per tutti dipotere contare su organizzazioni di consu-matori forti, preparate e reattive. E che sia-no serie, indipendenti, riconosciute.

Occhio sui prezziLaura Regazzoni Meli, segretaria gene-

rale dell’ACSI ha messo invece l’accento sui

L’assemblea è stata l’occasione per l’ACSI di incontrare il nuovo direttore dell’AET, RetoBrunett (nella foto), al centro delle polemiche per gli orientamenti dell’Azienda elettrica can-tonale. In particolare gli viene contestato l’investimento per una centrale a carbone inGermania e uno scarso impegno nel sostegno delle fonti di energia alternative. Grande sor-presa quindi nel sentire dalla sua voce che “ha l’energia verde nel cuore” e che farà di tuttoper potenziare le energie pulite. Ma di quanta energia abbiamo bisogno, visto che solo pochigiorni fa la confederazione ha comunicato che nel 2008, il consumo di elettricità in Svizzera

è aumentato del 2,3% raggiungendo un nuovo valore recorddi 58,7 miliardi di chilowattora (kWh)? Con che attendibilitàviene fatta la valutazione dei bisogni futuri? L’esperienza e lastoria insegnano che situazioni nuove e nuove tecnologie pos-sono cambiare il quadro e rendere inutili o superati certi inve-stimenti. E, ancora, l’AET è una macchina per fare soldi oppuele viene riconosciuto il ruolo previsto dalla legge istituente cheè quello di garantire al Ticino l’approvigionamento elettrico aprezzi concorrenziali? Sono tanti gli interrogativi aperti. Quelche è certo è che l’ACSI seguirà con attenzione il tema delle ri-sorse energetiche continuando il suo impegno a favore del ri-sparmio e della ricerca di fonti “pulite”.

Ho trovato interessate l’intervento diMister Prezzi, una persona alla mano, com-petente, simpatica e… complimenti per ilsuo italiano! Sarà interessante conoscere ilrisultato delle sue indagini sulle tariffe negliasili nido. Sulla tematica dell’energia sarebbeauspicabile un cambiamento di approccio alproblema: bisognerebbe puntare sul rispar-mio e non solo preoccuparsi di investire e disostenere qualsiasi fonte energetica pur diassicurare l’approvvigionamento alla popo-lazione, sempre più sperperona.

IVANA SPINEDI, NUOVO MEMBRO CA

Ho trovato quest’assemblea estrema-mente interessante e ricca di stimoli, con re-latori disponibili e più sensibili alla tutela delconsumatore e dell’ambiente. Ho intravistouna mentalità progressista che si sta lascian-do alle spalle gradatamente le idee vetustedi crescita economica e consumismo sfrena-ti per riscoprire un giusto equilibrio fra pro-duzione, consumo e benessere. Sarebbemolto bello se anche i futuri incontri assem-bleari potessero mantenere tale livello dicontenuti.ANTONELLA BONZANIGO. NUOVO MEMBRO CA

Mi sono piaciuti l'entusiasmo e la vo-glia di far bene del nuovo Mister Prezzi, laspontaneità la disponibilità e la competenzadella nostra consigliera di stato Laura Sadis .Ho ascoltato con curiosità e interesse la con-ferenza dell' ing. Brunett. Non é riuscito aconvincermi né della bontà né della necessi-tà del nucleare e del carbone ma sono dispo-sto a credergli quando dice che ha le energierinnovabili nel cuore . A loro tre dovremo da-re il nostro sostegno come associazione, ri-badendo le nostre priorità , peculiarità eobiettivi. Da questa assemblea ho ricevutouna bella infusione di energia positiva percontinuare a lavorare con gioia nel CE.

MARCO ZANETTI, MEMBRO CE

“Ho trovato molto positiva la parteci-pazione: moltissimi gli interventi alla discus-sione, quasi tutti per perorare uno stile di vi-ta diverso, più sostenibile. La prima presi-dente, Marili Terribilini, ha fatto notarel'opera da pioniere dell'ACSI, che già 35 an-ni fa metteva sul tappeto temi, come l'inqui-namento delle acque, o il risparmio di mate-rie prime, che oggi fanno parte dell'agendainternazionale. Da decenni l'ACSI sottolineal'importanza del consumo consapevole, e ifatti stanno dimostrando che si tratta di unaquestione centrale per la terra tutta”.

MADDALENA ERMOTTI-LEPORI, MEMBROCA

Hanno detto dell’assemblea

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Il rapporto del cassiere per l’esercizio 2008

Il conto d'esercizio 2008 dell'Associazione delle Consumatrici e dei Consumatoridella Svizzera Italiana si è chiuso con un saldo attivo di fr. 2'791.72.

I ricavi ammontano a fr. 466'460.20 di cui fr. 303'707 corrispondono alla tassa so-ciale comprensiva dell'abbonamento alla Borsa della Spesa, mentre i costi sono pari a fr.463'668.48. Il patrimonio dell'ACSI alla fine dell'esercizio 2008, dopo l’accredito delsaldo attivo, ammonta a fr. 41'046.01

Si prevede di chiudere l'esercizio 2009, con un piccolo utile di fr. 2’120. La gestione finanziaria dell'ACSI, è tenuta secondo tutti i criteri contabili richiesti

dalla Confederazione. A nome dell'ACSI ringrazio, il Consiglio di Stato del CantoneTicino che ci ha nuovamente concesso, attraverso il fondo della Lotteria Intercantonale,un sussidio di fr. 60'000, il Consiglio Federale per il sussidio di fr. 64’830. ed il Municipiodella Città di Lugano che ci ospita gratuitamente presso lo stabile amministrativo diBreganzona. Ringrazio per la collaborazione il segretariato, il comitato esecutivo, ed i re-visori, un grazie particolare alla segretaria amministrativa Fabrizia Sormani che si occu-pa della tenuta della contabilità.

Il cassiere Lic.oec. Claudio Walter

Antonella Bonzanigo

* membri del Comitato esecutivo

Mario Jäggli *presidente Daniela Fassora* Bernadette Mottini *

Marco Zanetti *

Franco Grassi*

Nadia Piubellini* Susanna Sala*

Claudio Walter*

Ivana Bernasconi Spinedi

Il Comitato allargato ACSI

prezzi su cui anche lo scorso anno si è discus-so molto. I vari mass media hanno spesso fo-calizzato la loro attenzione sulla cosiddetta“guerra dei prezzi” fra le varie catene di di-stribuzione; guerra che ha effettivamenteportato a una riduzione di prezzo per diversiprodotti. Anche il nostro giornale “La borsadella spesa” lo ha constatato con la sua con-sueta inchiesta. Molti prezzi sono in calo e ciòè sicuramente positivo per i consumatori chesempre più devono fare bene i loro conti perarrivare alla fine del mese.

Per non perdere di vista la realtà (e nonlasciarci abbagliare dalle martellanti cam-pagne pubblicitarie dei distributori) è tutta-via necessario osservare un po’ più da vici-no la vera portata di queste diminuzioni diprezzo. Le statistiche ci dicono che in mediaper mangiare un’economia domesticaspende circa il 10% del suo reddito. Le ridu-zioni di prezzo di pochi centesimi su alcuniprodotti hanno quindi un effetto tutto som-mato marginale sul nostro reddito disponi-bile. Meglio di niente, certo. Ma molti piùeffetti hanno le variazioni di prezzo dellespese fisse, quali affitto, casse malati, assi-curazioni ma anche abbonamenti a servizivari. Pensiamo ad esempio ai prospettatiaumenti di oltre il 10% dei premi delle cas-se malati ventilati per il 2010. O all’aumen-to dei costi dell’energia elettrica, regalo av-velenato del processo di liberalizzazioneche ci aveva invece promesso tariffe piùbasse. Ma anche alle riserve delle nostrecasse pensioni che si sono notevolmente ri-dotte a causa delle speculazioni finanziariee rischiano di portare a un peggioramentodelle rendite.

Ma attenzione alle prioritàPrestiamo quindi attenzione ai prezzi,

ma scegliamo bene su quali focalizzare lanostra attenzione, sia per ciò che concernele nostre scelte individuali che per i temi daaffrontare quale associazione.

L’attenzione ai prezzi è una prerogativadelle associazioni di difesa dei consumatori,la lotta contro i prezzi alti non deve natural-mente avvenire a spese dei lavoratori, del-l’ambiente o della salute ma piuttosto a sca-pito dei margini dei distributori e importato-ri (che operano spesso in situazioni di car-telli o monopoli). Per questo sosteniamol’attività di Mister prezzi che, è bene ricor-darlo, ha il compito di sorvegliare i mercatidove la concorrenza non esiste e in Svizzeraquesti mercati sono molti. Peccato che lesue competenze non siano più ampie (spes-so si limitano al semplice potere di fare rac-comandazioni) e che nel caso del mercatoelettrico siano addirittura state ristrette.L’ACSI e le altre organizzazioni dei consu-matori, continueranno ad appoggiare lasua importante azione.

Mariuccia Botta Maddalena Ermotti-Lepori Pierina GnesaElena CodiroliDoris Cattaneo

Elisabeth Kocher Fiorenza Locarnini Agnese Maffioletti Claire Fischer Delfina Martinelli

Sandro Peduzzi Tiziana Molinari Teresina Orlandi Leda SoldatiKatya Schober

Leila Tamagni Rosanna Tognini-BraghettaRaffaella Sorrentino

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Tra un prodotto a buon mercato euna marca classica, la differenza diprezzo salta subito all'occhio: due,tre, anche quattro volte meno caro.

Ma la convenienza è ottenuta a scapito del-l'equilibrio alimentare? Abbiamo voluto veri-ficarlo sottoponendo a un test 106 prodotti.

Ognuno dei 21 prodotti alimentari of-ferti da Aldi, Denner, Prix Garantie e M-Budget sono stati confrontati con un prodot-to di riferimento (un marchio classico o unmarchio di distribuzione). Gli alimenti sonostati esaminati sulla base all'elenco degli in-gredienti e dei valori nutrizionali. Per i prodot-ti che contenevano più del 10% di lipidi si èproceduto ad analizzare in laboratorio il pro-filo dei grassi. I risultati per categoria di pro-dotto sono presentati alle pagine successive.Questo test riguarda solo la qualità nutrizio-nale, non si è proceduto a valutare né il gustoné i metodi che permettono di offrire a prezzibassi questi prodotti. Va detto però che se èvero che razionalizzare la produzione (acqui-sto e fabbricazione in massa) e ridurre il mar-gine commerciale, permette di abbassare icosti, è anche vero che l'offerta dei prodotti abasso prezzo implica una pressione su forni-tori e dipendenti.

Attenzione ai grandi imballaggi La differenza di prezzo unitario (prezzo

al litro o al chilo) tra la media dei prodotti abasso prezzo e il prodotto di riferimento variadal 26% del latte intero UHT al 267% delcioccolato al latte. Mediamente, la differenza

Alimenti a basso costoLa qualità è variabileIl test ha rivelato che i prodotti abasso costo possono offrire un buonrapporto qualità-prezzo. I più criticisono gli alimenti industriali lavorati,soprattutto a base di carne.

si attesta al 117%. Per beneficiarne, però, ilconsumatore deve acquistare grossi imbal-laggi e dunque il risparmio si realizza solo sequeste grandi quantità possono essere con-sumate entro la data di scadenza. Da notareche i maxi imballaggi spingono a consumaredi più, cosa poco auspicabile quando si trattadi alimenti molto zuccherati o pieni di grasso,come ad esempio le patatine.

La quantità e la qualità dei grassi influen-zano il valore nutrizionale. Gli acidi poli e mo-noinsaturi, presenti per esempio nell’olio dicolza e d’oliva, sono da preferire agli acidi sa-turi dei grassi animali e degli oli di palma o dicocco.

Le analisi sotto il profilo dei grassi nonhanno mostrato differenze significative, sal-vo che per le margarine. Quanto agli acidigrassi trans - i più nocivi per la salute - dal2008, il tetto è stato fissato al 2% della mate-ria grassa vegetale complessiva. Una buonanotizia: in tutte le margarine e le patatineanalizzate, questo tipo di grassi è presentecon valori inferiori all'1%.

Conta anche la provenienzaLa qualità nutrizionale e il prezzo non so-

no i soli criteri d'acquisto. Secondo uno studiodi Sophie Réviron, dell’Osservatorio dei mer-cati di Agridea, il 60% dei consumatori prestaattenzione anche alla provenienza dei pro-dotti e preferisce quelli svizzeri. Presso Aldi, il45% dei prodotti esaminati nel test è statofabbricato in Svizzera, contro il 75% dellagamma M-Budget. Quanto alla carne, sono i

prodotti di riferimento a utilizzare maggior-mente materie prime svizzere, con il 57%delle menzioni contro il 40% dei prodotti abasso prezzo.

Per certi prodotti come il latte, le patate,le carote o il pane da toast, la qualità nutrizio-nale è equivalente e quindi il risparmio non vaa discapito del valore nutritivo. Per altri pro-dotti che sembrano presentare le stesse ca-ratteristiche dei prodotti di riferimento (mar-garine, yogurt o lasagne), l'assenza d'infor-mazioni sulla qualità dei grassi utilizzati o sul-la provenienza della carne (genericamenteEuropa) fanno sorgere qualche dubbio e nonpermettono di compiere una scelta con pienacognizione di causa. Quanto alla qualità deiprodotti a base di carne, spesso è inferiore aquella del prodotto di riferimento perchéquasi tutti gli alimenti a basso prezzo conten-gono meno proteine.

In breve: certi prodotti a basso prezzo, sescelti con intelligenza, possono davvero al-leggerire il conto della spesa. Ma prima di sce-gliere questi prodotti, verificate il contenutodelle proteine e della carne. Leggete anchel'elenco degli ingredienti e date la preferenzaai preparati con meno additivi specialmenteper i prodotti semplici come lo yogurt. Gli in-gredienti e gli additivi sono elencati in ordinedecrescente in base alla loro importanza.Infine, acquistate prodotti discount non ali-mentari, per esempio i rotoli di pellicola: rea-lizzerete risparmi senza intaccare la qualitàdella vostra alimentazione.

(TRADUZIONE TF)

71%il risparmio realizzatoacquistando i petitsbeurres di Aldi, checontengono più burro di quelli della Kambly

40%il massimo del risparmio acui può portare la riduzionedei costi per la produzionee la lavorazione del latte a basso prezzo

test

"La composizionedei prodotti a bassoprezzo a base dicarne fa paura"

Esther Guex, dietologa

Nel nostro campionedi prodotti, M-Budget e Aldi sono quelli checontengono piùesaltatori del gusto

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test

Piatti prontiTra i piatti pronti sono state esaminate tre specialità italiane:pizza al prosciutto, tortellini ricotta e spinaci e lasagne bolognesi.Le marche di riferimento, in questo caso, mostrano dei livelli diproteine superiori a quelli dei prodotti a basso prezzo. Questiultimi si distinguono inoltre per la qualità e la quantità degliingredienti utilizzati. La pizza M-Budget non contiene mozzarella, ma unapreparazione a base di formaggio; le lasagne Giovanni Ranacontengono il 30% di carne (manzo e maiale) contro unapercentuale che varia dall'8% al 24% dei suoi concorrenti abasso prezzo. Quanto ai tortellini, i prodotti a basso prezzo si distinguono per l'avarizia nell'usare la ricotta: dal 3% all’11% contro più del 22% del prodotto di riferimento.

Chicken NuggetsPreparazione a base di carne, ma contenente una quantità di altri ingredienti, i nuggets sono per natura diversi da unascaloppina di pollo: più grassi e più salati. Sorpresa: tra i prodotti del nostro campione, la marca di riferimento(Disney Stars Chicken Zoo) presenta la minor percentualedi carne (49%) contro più del 60% dei suoi concorrenti. In questo caso, dunque, la differenza di prezzo (+48%)non è giustificata. Tutti prodotti sono fabbricati in Svizzeracon pollame brasiliano.

Nelle linee a basso prezzo, le mele sono di categoria II e vengono vendute in sacchi da 2,5 kg al prezzo di 1,78 fr. al chilo. Nelle linee standard, troviamo delle mele di categoria I chevengono anche vendute sciolte a un prezzo variabile (4,20 fr. al chilo presso la Coop l'11 febbraio scorso). A livello nutrizionale le due categorie si equivalgono, vistoche si tratta pur sempre di mele, e la differenza riguardail calibro e l'aspetto. Per le mele di categoria II, infatti, sono ammessi piccoli difetti come i segni lasciati dalla grandine e delle forme "imperfette". Secondo Paul Bertuchoz,dell'’Union Fruitière Lémanique, "quando la produzione èabbondante, i grandi distributori esercitano (secondo noi,giustamente) delle forti pressioni sui produttori per acquistare le mele di categoria II al minor prezzo possibile".

FarineChe differenza passa tra una farina di bassa qualità e una dialta qualità? "Il contenuto di glutine, che determina lalievitazione dell'impasto" spiega Pascal Favre, della Moulinsdi Cossonay. Le farine a basso prezzo sono ottenute daqualità di grano povero di glutine e talvolta vengono"aggiustate" con dell'amido. Possono essere utilizzate per lapreparazione di biscotti, di salse e di pasta per pizza, ma perottenere una bella pasta lievitata (treccia, kougloff,panettone), né le farine economiche né le farine standardpossono competere con le farine per la treccia, più ricche diproteine.

Mele

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Salsiccia di “vitello”Attenzione, non tutto quello che assomiglia a una salsiccia divitello in realtà lo è. M-Budget e Prix Garantie vendono dellesalsicce “da arrostire” di colore bianco (tipico delle salsicce divitello) al prezzo di 10,35 fr. al chilo. Non contengono carne divitello, ma di maiale. La percentuale di carne non è indicata suiprodotti Migros, ma si limita al 45% per i prodotti Coop. Tragli altri ingredienti troviamo lardo, ghiaccio, cotenna e diversespezie e additivi. Ingredienti che ritroviamo anche nellesalsicce di Aldi e di Denner, che contengono dal 36 al 37% divitello. Questa proporzione relativamente modesta di carnespiega perché queste quattro salsicce sono due volte piùgrasse del prodotto di riferimento, la salsiccia Bell (fr. 23,75 alchilo), che presenta non solo il 57% di carne di vitello, maanche un numero meno elevato di altri ingredienti. Nel casodelle salsicce, insomma, basso prezzo significa bassa qualità.

Prosciutto

Margarine

Prodotti caseari

Dolciumi

Perché i tranci di prosciutto venduti sotto il nome di "cotto",di prodotti a base di maiale o ancora di prosciutto per toastsono due volte e mezzo meno cari di un prosciutto di coscia?Semplicemente perché non sono dei prosciutti ma deipreparati che contengono a malapena il 75% di carne.Presentano quindi un maggior contenuto d'acqua,addensanti e additivi rispetto al prodotto di riferimento e illivello di proteine naturalmente ne risente (circa 15g per 100gcontro 23g). A livello nutritivo, dunque, questi prodotti sonopoco interessanti.

Sono state esaminate quattro margarine. Lacomposizione della margarina di riferimento,Rama (7,80 fr. al chilo) presenta una miscelaassai equilibrata di materie grasse vegetali(colza, girasole, germi di mais) ed è ilprodotto che contiene la percentuale minoredi grassi saturi. Un prodotto ugualmenteinteressante è Bellasan di Aldi (4,38 fr. alchilo), che è composta soprattutto di olio disemi di girasole con molti acidi grassipolinsaturi, anche se la composizione è menoequilibrata di Rama. I prodotti M-Budget e Prix Garantie, i meno cari (4 fr. al chilo) sono anche i meno interessanti, perché sono ricchi di grassi saturi e poveri di grassi polinsaturi. La margarina di Prix Garantie perlomeno riporta le materie grasse utilizzate (colza, palma e cocco), quella di M-Budget,invece, non menziona gli ingredienti (che invece è obbligatorio).

I biscotti “petit beurre”, ilcioccolato al latte, le patatinealla paprika e la pasta allenocciole da spalmare sul panesembrano abbastanzaomogenee a livello della qualitànutrizionale. Un punto positivoè costituito dalla scoperta chenessuno dei cioccolati a bassoprezzo analizzati contiene ungrasso vegetale diverso dal

burro di cacao. Aldi, che si vanta di vendere prodottisvizzeri, è il solo a proporre un cioccolato al latte delle Alpifabbricato… in Germania. Questo tipo di prodotti cosìricchi di grassi e/o zucchero sono tuttavia da gustaresempre con moderazione.

litri o nei normali contenitori da litro nella gamma standard, illatte proviene dagli stessi produttori e viene pagato allo stessoprezzo. La differenza, spiegano alla Vallait, si deve a spese ditrasporto e d'imballaggio meno elevate e agli sconti ottenutigrazie all'ordinazione di grandi quantità. I tipi di brie analizzatinon si differenziano molto uno dall'altro: sono tutti brieindustriali prodotti in Francia. Quanto ai formaggi freschi(tipo tartare) e agli yogurt alle fragole, i prodotti di riferimento(Tartare e Hirz) hanno una ricetta più semplice, con un minornumero d'ingredienti e priva di amidi modificati o diaddensanti.

Il latte intero UHT standard (3,5% di materia grassa) è ilprodotto che mostra la minor differenza di prezzo: il prodottodi riferimento è più caro del 36% con una qualità nutrizionaleidentica. Che sia venduto a basso prezzo in contenitori da due

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Fondazione nazionale, sostenuta dai cantoni e dagli assicuratori,Promozione Salute Svizzera, ha promosso una ricerca dell’Istituto di medicina sociale e preventiva dell’Università di Berna il cui obiettivoera quello di confrontare i prodotti delle gamme a basso prezzo di Coop e Migros ai prodotti standard. Le conclusioni sono simili aquelli della nostra inchiesta.

● La qualità nutrizionale (sale, zucchero, grassi, additivi) dei prodotti a bassoprezzo, valutati leggendo le etichette, non è sistematicamente meno buonadella gamma standard, salvo per la pasticceria e gli snack salati.

● La maggior parte dei prodotti a basso prezzo è venduta in porzioni più grandirispetto ai prodotti di riferimento. Questo incita a consumare di più e rappre-senta un problema per i prodotti grassi o zuccherati che bisognerebbe invecelimitare (gelati, biscotti, ecc). www.promozionesalute.ch

Anche se purtroppo in Svizzera non èobbligatorio riportare sull'etichetta ivalori nutrizionali, i consumatori hannocomunque il diritto di sapere cosamangiano. Sotto questo aspetto, laCoop si differenzia dai suoiconcorrenti. Le etichette della linea PrixGarantie forniscono le informazioni piùcomplete tra tutti i prodotti di primoprezzo esaminati. Sono anche le sole afornire dei riferimenti nutrizionaligiornalieri.

Da notare che sui 106 esaminati, solodue prodotti trasformati non riportanoalcuna indicazione sui valori nutritivi:la salsiccia di vitello Denner e la miticaNutella, puro olio vegetale di naturanon identificata e puro zucchero!

Da Aldi gli additivi alimentari, in lineadi principio reperibili e identificabiligrazie al codice "E" , si confondononella massa degli ingredienti. Il prodotto a base di maiale di Aldi(surrogato del prosciutto) è quello checontiene meno carne di maiale, consolo il 75%, ma in compenso è il piùricco di additivi. Ne sono stati contati 7!

Per quanto riguarda gli elenchid'ingredienti fantasiosi, Denner vince ilpremio del monolinguismo (tutto intedesco sui formaggi freschi alle erbe).

La Federazione romanda dei consumatori (FRC) haassaggiato a diverse riprese i prodotti a bassoprezzo venduti da Carrefour, Coop, Denner, Manore Migros. Il menu della prova di degustazione sicomponeva di mozzarella, patatine fritte surgelate,marmellata d'albicocche e gazzosa aromatizzata allimone. La giuria, composta da 6 tra degustatoriprofessionisti e amatori, ha valutato il gusto, maanche l'aspetto, la consistenza e a volte anchel'odore degli alimenti. Alla fine, il loro giudizio è

Buon prezzo Buon gusto?stato omogeneo e alquanto moderato, convalutazioni che andavano da "gradevole" a "assaisgradevole". La giuria non ha molto gradito lemarmellate e le patatine fritte, prodotti industrialiche non reggono il paragone con quelli fatti in casa.Le mozzarelle hanno incontrato il favore di tutti ipalati e le limonate hanno convinto solo a metà igastronomi, poco abituati a consumare questo tipodi bevande.

Coopdàimportanzaall'etichetta

Zucchero, sale e grassiPromozione Salute Svizzeraconferma il sovradosaggio

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Per molto tempo sono state confinate nelle farmacie e nelle drogherie, ora trovanoguadagnato ampio spazio sugli scaffali dei grandi magazzini e delle profumerie.Sono i cosmetici bio, un mercato in piena espansione. L’industria lo ha capito e si è

lanciata da tempo nell’acquisizione di produttori bio, mantenendone il nome: L’Orèal haacquistato Sanoflore, Clarins ha ripreso Kibio e L’Occitane ha incamerato Melvita (per ci-tarne alcuni).

Ma come definire un prodotto cosmetico “bio”? Alcuni prodotti sono pubblicizzaticome tali anche se sulla confezione nessun tipo di label lo certifichi. Senza contare che infatto di label, in questo settore, siamo confrontati con una giungla. In Svizzera ce ne sonopochi, in Europa una decina, ognuno coi propri criteri. In attesa che un solo label, con cri-teri rigorosi, si imponga sul mercato, cosa si ritrova a mettersi in faccia il consumatore o laconsumatrice?

L’emissione romanda A Bon Entendeur (del 17.2.09) ha messo sotto la lente 18 mar-che di creme per il viso bio, cercando in particolare agenti conservanti e allergeni (ricordia-mo che i conservanti servono e sono utili per mantenere la qualità del prodotto e prolun-garne l’uso). Si sono anche ricercate eventuali tracce di pesticidi.

In due prodotti sono stati rinvenuti dei pesticidi: Farfalla e Alpaderm*.In 16 prodotti sono stati trovati agenti conservanti. La crema idratante Themis ha il

maggior numero di conservanti, 5, di cui tre sono chimici, il sorbato di potassio, il benzoa-to di sodio e l’acido deidroacetico.

Quattro tipi di conservanti sono stati trovati nelle marche Melvita, Yves Rocher eL’Occitane. Tra 2 e 3 conservanti in: Kibio, Alpaderm in natura veritas, Dermaclay Eumadise Florame aromaterapia. Infine, “un solo” conservante in: Gamarde, Origins organics, DrHauschka e Naturaline Natural Cosmetics.

Sono invece risultati esenti da conservanti: Santé Naturcosmetik, Farfalla, Weleda eKneipp. Per quanto riguarda gli allergeni, un solo prodotto ne è risultato senza, Weledache risulta così il vincitoredel test. In tutti gli altri sono stati rinvenuti da 3 a 10 sostanze chepossono causare allergie.* Per la ditta Alpaderm si tratta di un lotto preciso che in seguito è stato ritirato dal mercato, www.abe.ch

Biberon al bisfenolo Abanditi in CanadaUE e Svizzera ci stanno ancora pensando

Il bio spalmato sulla pelle

Test sui sistemi di lavaggio senzadetersivo: errata indicazione

Nel test apparso sulla BdS 2.09 sui siste-mi di lavaggio alternativi, a pagina 20era stato indicato il detersivo liquidoUna, in vendita da Aldi. Si tratta però diun prodotto che non è in vendita nei ne-gozi della catena Aldi in Svizzera, bensìin Francia.

Cosmetici: ingredientimeno misteriosi

A leggere le etichette dei prodotti ali-mentari cominciamo ad abituarci. Risultanoinvece ancora molto incomprensibili glielenchi degli ingredienti dei cosmetici. Chinon ha una laurea in chimica, ma vuole sa-perne di più su come sono fatti la crema perle mani, il deodorante o l’ultimo cosmeticoantietà può chiedere lumi al database uffi-ciale della commissione europea.

Come accedervi? Basta andare all’indi-rizzo ec.europea.eu/enterprise/cosmeticse inserire il nome chimico presente nella li-sta degli ingredienti del prodotto (p.es.panthenol, tocopheryl acetate, methylpa-raben, ecc.). Purtroppo il sito è per il mo-mento solo in lingua inglese.

A Montréal, in Canada, i biberon sono di-versi da quelli che si acquistano inSvizzera: sono infatti composti con unaplastica che non contiene bisfenolo A. IlCanada ha infatti messo al bando questasostanza negli oggetti destinati ai bambininel corso del 2008 e intende vietarne l’im-piego anche nei contenitori per alimenti. Inquesta direzione si stanno orientando an-che le autorità statunitensi. Nessuna deci-sione è invece stata presa in Europa e inSvizzera dove, per gli oggetti d’uso, esisteun valore di migrazione massimo di0,05mg/kg.

Ne avevamo parlato meno di un annofa, su queste pagine, riprendendo l’esito diun test diffuso dall’emissione romanda ABon Entendeur (BdS 5.08) che ancora di re-cente ha diffuso un aggiornamento sul te-ma riproponendo un analogo test su unaventina di prodotti realizzati in policarbona-to, un tipo di plastica che contiene il fanto-matico bisfenolo A, una sostanza in grado

di migrare negli alimenti con cui viene incontatto e indicata tra quelle potenzial-mente in grado di interagire con i meccani-smi ormonali dell’organismo.

Per verificare quanto bisfenolo A cipossa essere in circolazione nei contenitoriper bambini in Svizzera, la citata emissioneromanda ha riproposto il tema il 20 genna-io scorso (www.abe.ch) , testando 13 bibe-ron e 7 tra piatti per bimbi e contenitori permicroonde.

Risultato: sui 20 prodotti presi inesame, 13 erano fatti in policarbonato, po-tenzialmente in grado di rilasciare bisfenoloA nei liquidi o nei cibi ivi contenuti. Si trattadi 10 biberon, ossia: Avent Airflex, Beaba,Chicco 4M+, Nuby, Evidence bébé confort,Campus Baby, un biberon senza marca spe-cifica venduto dalla Migros e un altro inve-ce con marca Milette, e ancora Disney e BibiSensoline. In policarbonato anche il piattoWinnie della marca Trudeau e i due conte-nitori Pyrex pronto e Beaba maxi.

7 sono invece fabbricati senza policar-bonato, dunque senza bisfenolo A. Si trat-ta di 3 biberon, Mam Care (acquistato infarmacia), Vital Baby (Migros) e Nuby fliptop-cap (Coop), il piatto Winnie Storeline(Migros), e i contenitori Vital Baby (Coop),Babymoov (Aubert) e Migros Topline.

È dunque possibile da una parte realiz-zare prodotti in plastica senza policarbona-to e dall’altra, è bene ricordare, che esisto-no anche prodotti alternativi come i bibe-ron e i contenitori in vetro. Il consiglio è dipreferire questi prodotti per i bimbi, ma an-che per i più grandi.

Come riconoscerlo sui contenitoriIl bisfenolo A è presente soprattutto neiprodotti in policarbonato. Si riconosconoperché portano il simbolo del triangolocostituito da 3 frecce con il numero 7 (cheindica: altri tipi di plastica)

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dossier

Utile, necessario, superfluo: sap-piamo ancora cosa significano?E soprattutto sappiamo inse-gnarlo ai nostri figli? Nessuno

insegna ai giovani il valore del denaro e non siè mai strutturata un’educazione all’uso re-sponsabile dei soldi. Eppure, i ragazzi vivo-no, fin da piccoli, in un ambiente dominatodalla pubblicità e dall’economia; desidera-no e chiedono una quantità di denaro digran lunga superiore a quella delle genera-zioni precedenti. Martellati dalla pubblicità,hanno desideri da soddisfare interamentelegati alle merci.

Quindi, oggi più che mai, occorre abi-tuare i ragazzi a scelte ragionate, a rifletteresul valore del denaro e di ciò che si vuolecomperare, discutere sulle motivazionid’acquisto e sviluppare il senso di responsa-bilità.

Riflettere, ragionarere,responsabilizzare

La crescita presenta delle fasi evoluti-ve anche nel rapporto col denaro e la pra-tica della “paghetta” ha a che fare conl’autonomia e la libertà che i ragazzi sem-pre più precocemente ricercano. Bastipensare al telefonino, ai videogiochi, a in-ternet, a certe attrezzature sportive o a ca-pi d’abbigliamento ma anche bevande e

L’importanza di imparare l’uso del denaro

cibi. Su tutto questo si strutturano relazioni,climi familiari con annesse prove di forza earrabbiature, accordi economici più o menocomplessi.

È urgente riflettere, sul rapporto fra ri-sparmio e consumi, fra il volere “tutto e su-bito” e il saper rimandare la scelta in vista diun progetto. E, inoltre, su soldi e sogni, sulvalore degli uni e degli altri ma anche su ric-chezza e povertà.

Ecco perché la paghetta – insieme alrendiconto delle entrate e delle uscite dagestire – è uno strumento fondamentaleper l'educazione finanziaria dei propri figli:fin dalla prime banconote che mettiamo lo-ro in mano, passando per quelle che guada-gneranno coi primi lavoretti estivi, è neces-sario per la loro vita che capiscano il valore el'uso responsabile del denaro.

È un errore poi far dipendere la corre-sponsione di una somma periodica al com-portamento a casa o a scuola. Significa da-re troppa importanza ai soldi, farne il para-metro di tutte le scelte nella vita: come in-segnare i valori veri, della onestà e dellaapertura agli altri, se si monetizzano mo-menti intimi nella famiglia stessa? Questonon significa che una bella nota scolastica,frutto di un particolare impegno, non deb-ba essere in qualche modo premiata, anchecon una piccola mancia.

1. Un ottimo modo per poter soddisfare ituoi bisogni, è anche quello di fare la-vori extra che ti permettano di guada-gnare qualche soldo.

2. Con i soldi che ricevi ad esempio per icompleanni, Natale, feste varie, ecc.,fatti aprire un conto corrente. In que-sto modo, avrai sempre tutto sottocontrollo.

3. Tieni un quaderno nel quale appuntisettimanalmente tutte le tue spese.

4. Se spendi troppo, fai una lista dellepriorità e cerca di eliminare le spesesuperflue o rimandabili.

5. Prefiggiti di risparmiare una cifra sta-bilita ogni mese.

6. Prefiggiti degli obiettivi di acquisto daraggiungere mese per mese e calcolacon anticipo quanto dovrai spendere,se hai denaro a sufficienza.

Infine: per due mesi, prova a conser-vare tutti gli scontrini o segnati le spesedegli acquisti che fai o che la tua famigliafa per te (abbigliamento, libri, sport, cel-lulare, internet ecc.). Moltiplica questasomma per 6 e a questa aggiungi, peresempio, le spese per la scuola, se hai ilmotorino, la tassa di circolazione e assi-curazione e la benzina, per il cinema, iltuo hobby preferito, ecc. e avrai una sti-ma approssimativa delle tue spese per unanno. In questo modo sarai consapevoledi quanto puoi spendere e potrai fare ri-chieste più responsabili ai tuoi genitori.

Qualche consiglio per i ragazzi

Un grande compito educativo è insegnare un uso per quanto possibilecorretto del denaro. E per farlo bisogna cominciare da piccoli, dandoun particolare rilievo agli esempi. L’abitudine, sempre più diffusa avivere al di sopra delle proprie possibilità, accresce il rischiodell’indebitamento già diffuso anche in Svizzera. Con questo dossier,vi proponiamo un’utile guida, destinata sia ai genitori sia ai figli, sullagestione dei soldi.

Foto ACSI

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Consiglialla settimana

1° anno scolastico 1.–2° anno scolastico 2.–3° anno scolastico 3.–4° anno scolastico 4.–5° anno scolastico 5.–

al mese1° media da 25.– a 30.–2° media da 30.– a 40.–3° media da 30.– a 40.–4° media da 40.– a 50.–anni successivi scuola superiore da 50.– a 80.–

Paghetta e supplementiDopo la scuola media ci si può accordare per un supplementodi paghetta da introdurre a poco a poco. L’ammontare sarà sta-bilito secondo le spese effettive e nel quadro della capacità fi-nanziaria familiare.

Cifre consigliate al meseargent de poche da 30.– a 80.–telefonino da 10.– a 20.–abbigliamento/scarpe da 70.– a 80.–parrucchiere/igiene personale da 30.– a 80.–bicicletta/motorino da 30.– a 80.–materiale scolastico da 10.– a 20.–(libri e escursioni non compresi)

Secondo necessitàpranzi fuori da 8. a 10.– al giornospese di spostamento (abbonamenti)sport/tempo libero/libri/musica

Argent de pochefisso e regolare

Partendo dalla constatazione che solo chi ha a disposizionedel denaro può imparare a servirsene, i genitori dovrebbero sta-bilire con i figli le regole per l’assegnazione della quantità e perl’uso che ne possono fare. Se i ragazzi imparano a gestire con re-sponsabilità i soldi, se sono coinvolti dai genitori nell’amministra-zione familiare, se vengono insegnati loro i rudimenti della con-tabilità, impareranno a utilizzare in modo responsabile il denaroe ad amministrarlo con successo.

I genitori dovrebbero versare una somma fissa e regolare,stabilita con i figli dopo avere fissato chiaramente per quale uso èdestinata (destinata unicamente alle piccole spese o comprensivadelle spese necessarie come guardaroba, materiale scolastico).

È necessario lasciare anche ai più piccoli la possibilità di ge-stire la paghetta e fare le proprie esperienze. È giusto che possa-no imparare a risparmiare in vista di un acquisto e non vannorimproverati o criticati se le spese effettuate non corrispondonoai gusti dei genitori. Questo non significa che non si possa discu-tere o riflettere su certi acquisti, consigliando e discretamente in-dirizzando.

Budget-conseil Suisse (associazione di cui l’ACSI fa parte eda cui abbiamo tratto le indicazioni riportate nella tabella qui alato) raccomanda un versamento settimanale o mensile di cui iragazzi possano disporre liberamente.

Secondo un sondaggio effettuatodall’ACSI in occasione di incontri sul temadel denaro con gli allievi degli ultimi dueanni di scuola media delle sedi diBellinzona 1(3 febbraio 2009) e Castione(8 gennaio 2009) la percentuale di chi ri-ceve regolarmente la paghetta non rag-giunge il 25%. La stragrande maggioran-za degli allievi non dispone dunque di unacifra fissa precisa da amministrare libera-mente ma chiede soldi ai genitori a dipen-denza delle necessità.

Vista questa situazione la maggioran-za degli allievi non é in grado di valutarecon precisione quanti soldi riceva al mesee, quindi, neppure quando spenda.Conoscere esattamente la cifra a disposi-zione è invece un punto essenziale per im-

parare a gestire il proprio danaro. Senza que-sta consapevolezza è impossibile fissare degliobiettivi e impegnarsi per raggiungerli (adesempio risparmiare 10 franchi al mese peracquistare un videogioco e una nuova felpa).

Scuola media Bellinzona 1 75 allievi di III

28% riceve la paghetta

72% non riceve la paghetta

Solo uno studente su quattroriceve la paghettaContrariamente a quanto si potrebbe pensare la paghetta nonsembra un’abitudine molto diffusa fra gli allievi ticinesi di 3 e 4 media(13-15 anni). Secondo un sondaggio effettuato dall’ACSI lapercentuale degli studenti che riceve regolarmente dei soldi dagestire in proprio non raggiunge il 25%.

Scuola media di Castione 106 allievi di IV

20% riceve la paghetta

80% non riceve la paghetta

Totale 181 allievi 23% riceve la paghetta

77% non riceve la paghetta

Qualche franco la settimana a partire dalla primaelementare fino ad arrivare a una cifra di 50 franchial mese alla fine della scuola media.

Fonte: Rivista Coop Lombardia

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dossierLa borsa della spesa

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1. I genitori, con l’esempio, non devonodare eccessivo valore all’apparenza eal consumo di beni: altrimenti tutti i di-scorsi sarebbero percepiti dai figli co-me ipocriti e moralistici.

2. È sbagliato premiare i figli con benimateriali piuttosto che con riconosci-menti affettivi.

3. Insegnare ai figli l’utilizzo del denaroin maniera progressiva. È bene sin dapiccoli consegnare ai nostri figli picco-le quantità di denaro che devono gesti-re in proprio. Questo serve a prendereconsapevolezza del valore del denaroin sé e del valore che ne danno gli altri.

4. I genitori devono far attenzione a nonimporre i propri gusti ai figli sull’utiliz-zo del denaro. È bene che i ragazzi, at-traverso il denaro e quello che possonocomprarci, sviluppino i propri desiderie i propri interessi.

5. I genitori possono aiutare i figli a capi-re il valore commerciale dei beni diconsumo, dando però a tali beni un va-lore solo commerciale e non affettivoné simbolico.

6. È un errore da parte dei genitori svilireil desiderio dei figli del possesso di al-cuni beni. Per esempio, è naturale perun adolescente sentirsi a proprio agioseguendo una moda dei coetanei.

7. È utile che i genitori discutano con i fi-gli l’utilizzo che questi fanno dei soldima questo non deve diventare un mo-do per condizionare le relazioni e gliaffetti.

8. Crescendo, i figli hanno bisogno deldenaro e dei loro beni anche per sepa-rarsi dall’immagine dei genitori e peracquistare una propria indipendenza. Igenitori non dovrebbero opporsi aquesta ricerca di identità.

9. Per gli adolescenti fare dei lavori part-time è un ottimo modo per conoscere ilvalore del lavoro e del denaro.Possono conoscere il denaro e la faticaper procurarselo.

10.Se avete l’impressione che i vostri figlihanno un problema nel gestire i benimateriali chiedetevi voi stessi qual è ilvostro modo di gestire il denaro e nonvergognatevi a chiedere l’aiuto diqualche specialista che possa indiriz-zarvi meglio nel rapporto con i vostrifigli.

10 consigli per i genitori

Giovani sempre più indebitati

• Il 30% dei giovani svizzeri fra i 18 ei 25 anni ha debiti variabili da alcune cen-tinaia a alcune migliaia di franchi.

• Anche i ragazzini di 13-14 anni si in-debitano, magari con piccole somme pre-state fra amici. Fra i 13 e i 18 anni ha debi-ti 1 giovane su 7. Fra i più giovani i debitivengono contratti soprattutto per pagaretelefonini, vestiti e cosmetici; anche leuscite serali incidono tuttavia parecchiosul budget.

• Il fenomeno colpisce molto di più leragazze: fra i giovani sotto i 20 anni chehanno debiti il 63% sono ragazze, controil 37% di maschi.

• L'età critica sono i 18-19 anni: è aquesto momento che i giovani comincia-no a indebitarsi seriamente in quanto pos-sono disporre di carte di credito e sotto-scrivere contratti di leasing e piccolo cre-dito. In questa fascia di età 1 giovane su10 ha debiti superiori ai 1’000 franchi.

Sono alcuni dati emersi da uno studiosull’indebitamento dei giovani (pratica-mente l’unico reperibile) promosso dallasocietà di incasso o recupero creditiIntrum Justitia. Il fatto che una società chevive e lucra proprio sui debiti abbia pro-mosso una simile ricerca (e addirittura unacampagna di sensibilizzazione rivolta ai

giovani e l’interessante sito www.my-mo-ney.ch su come gestire il denaro) è indicati-vo della gravità della situazione. Grazie allasua attività in questo campo, Intrum Justitiadeve essersi resa conto che la situazione dimolti giovani indebitati è spesso così com-promessa che i creditori non hanno speran-ze di arrivare a recuperare i loro soldi.Questi giovani non sono dunque clienti in-teressanti neppure per le società di incasso.

Anche la Commissione federale delconsumo si è resa conto della gravità dellasituazione e nel 2005 ha raccomandato alconsiglio federale di adottare misure perprevenire l'indebitamento dei giovani (perora il governo non ha tuttavia avanzatoproposte concrete). Fra le motivazioni chel’hanno spinta a chiedere un intervento ilfatto che l’80 per cento delle persone adul-te indebitate ha contratto i primi debiti pri-ma dei 25 anni.

Secondo quanto sostiene la Com -missione federale del consumo un giovaneindebitato ha dunque fortissime probabilitàdi diventare un adulto indebitato. Per que-sto è necessario affrontare il tema della ge-stione del denaro il più presto possibile.L’ACSI (e anche altre associazioni che si oc-cupano di gestione del budget famigliare edi indebitamento) è convinta che sia più fa-cile imparare quando le somme da gestiresono piccole e quando gli eventuali errorinon hanno gravi conseguenze. La paghettaappare quindi uno strumento davvero utileper acquisire i principi fondamentali su cuideve fondarsi una corretta gestione delleproprie finanze (anche in età adulta). Inparticolare: stabilire un preventivo, nonspendere più di quanto si possiede (atten-zione alle carte di credito), pagare regolar-mente le fatture e valutare attentamente lapropria situazione finanziaria prima di sot-toscrivere qualsiasi impegno (abbonamentivari, piccoli crediti e leasing).

Come far quadrare i conti?Hai difficoltà ad arrivare a fine me-

se? Non sai dove sono finiti i soldi?Vorresti essere più rigoroso nelle spesema non sai da dove cominciare? Noi tipossiamo aiutare.

Tra i suoi servizi, l’ACSI offre pureuna consulenza per la contabilità dome-stica. Se sei interessato contatta il se-gretariato: tel. 091 9229755 o scrivi unamail: [email protected]

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attualitàLa borsa della spesa

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Accordo fra FRC e Credit Suisse:soddisfazionedell’ACSI

L’ACSI esprime soddisfazione perl’accordo raggiunto fra FRC -Fédération romande des con-sommateurs - (assistita dall’av-

vocato ginevrino Matteo Pedrazzini) eCredit Suisse sul caso Lehman Brothers.Grazie all’accordo il 75% dei risparmiatoriche aveva aderito all’azione comune (fra iquali una sessantina di ticinesi membridell’ACSI) riceverà una proposta di inden-nizzo dal Credit Suisse. L’accordo non con-cerne tuttavia solo i consumatori che si era-no annunciati alla FRC o all’ACSI ma tutti iclienti della banca che rientrano nelle con-dizioni negoziate dalle due parti. L’ACSI rin-grazia la FRC per il suo impegno e sottolineal’importanza di questo risultato che dimo-

stra come uniti e difesi da associazioni forti ecompetenti i consumatori abbiano potutoraggiungere una buona soluzione.

Secondo l’accordo il Credit Suisse pro-porrà il riacquisto dei prodotti LehmanBrothers a capitale protetto ai risparmiatoriche al 31 agosto 2008 disponevano di ave-ri presso la banca inferiori a 500'000 franchie di cui almeno il 20% era piazzato in pro-dotti a capitale protetto emessi da LehmanBrothers. Le offerte di riacquisto della ban-ca varieranno fra il 50 e il 70% del valorenominale dei prodotti a capitale protettoLehman Brothers in funzione dell’ammon-tare dei loro averi presso Credit Suisse e se-condo una scala che privilegia i piccoli ri-sparmiatori. La FRC e il suo avvocato inten-

È stata raggiunta un’intesa tra FRC e Credit Suisse sul caso LehmanBrothers. Questo significa che il 75% dei risparmiatori che aveva aderitoall’azione comune riceverà una proposta di indennizzo. Sono 61 i ticinesi,soci dell’ACSI, che hanno aderito alla piattaforma ma tutti i risparmiatoridanneggiati potranno beneficiare dell’ accordo.

sificheranno gli sforzi per ottenere ora unasoluzione simile anche dalle altre banchecoinvolte, UBS in primo luogo.

All’indomani del fallimento della bancaamericana Lehman Brothers numerosi ri-sparmiatori si erano rivolti alle associazionidi consumatori per chiedere assistenza. LaFRC aveva immediatamente reagito invi-tando i rispamitori che avevano perso dena-ro con prodotti a capitale protetto emessi daLehman Brothers a annunciarsi a una piatta-forma e incaricando un legale di occuparsidella vertenza. Quando anche alcuni rispar-miatori ticinesi si sono rivolti all’ACSI perchiedere assistenza, l’ACSI ha ritenuto chefosse più razionale rafforzare la piattaformalanciata dalla FRC piuttosto che crearne unanella Svizzera italiana. L’ACSI ha così conclu-so un accordo con la FRC e ha trasmesso aicolleghi romandi 61 casi che hanno contri-buito a consolidare la forza contrattuale deirappresentanti dei risparmiatori nel nego-ziato promosso dalla FRC.Dettagli sull’accordo: www.frc.ch.

Se l’autoall’estero costa meno... perché il consumatore non dovrebbe approfittarne?

L’articolo “Auto, si può risparmiarecomperandola all’estero”(BdS 2.09) ha su-scitato qualche reazione. Ma non vogliamosostenere il commercio locale? Chiede V.C.per e-mail. E ancora: Mi domando - scriveC.B., Lugano - se questa consumatrice sa-rebbe contenta se tra poco anche la sua pa-ga venisse parificata a quella italiana (...).

Al primo lettore assicuriamo che l’ACSIintende continuare a sostenere il commerciolocale, a patto però che non si approfitti delconsumatore. Con il secondo siamo d’accor-do che gli stipendi in Italia sono più bassi, mavi sono anche altri aspetti da considerare. LaSvizzera - l’abbiamo scritto più volte - con ilsuo star fuori da tutto evita la concorrenza in-ventandosi ostacoli tecnici per assicurarsiampi margini ai quali da sempre è abituata.Nel caso specifico non crediamo che, a paritàdi prezzo pagato dal garage per il veicolo, iquasi 5000 franchi (circa il 25%) di differen-za sul prezzo dell'auto siano dati dalla soladifferenza tra salari, affitti, spese generali delgarage e altro. Certo, i garages da noi stannodiventando delle sfavillanti boutiques (così

come i supermercati) che poi il consumatorepaga sul prodotto, come tutta l'assurda pub-blicità. I videoclips e i dépliants più cari, aquanto pare, sono proprio quelli delle auto-mobili. E bisogna anche aggiungere che senon ci fosse una sorta di protezionismo inSvizzera non ci sarebbero spese di dazio e al-tre tasse sui veicoli, e il guadagno, acquistan-do l’auto all’estero, sarebbe maggiore.

Se non ci fossero i consumatori a direqueste cose, chi lo farebbe? Ma poi, le dittesvizzere non vanno direttamente in Orientea comperare ogni genere di merce – telefo-nini, computer, abbigliamento, ecc. – per-ché lì costa meno? E quante delle nostre au-to sono fabbricate in paesi lontani per unaquestione di costi? Perché il consumatorenon può fare altrettanto?

La posizione dell’ATA e del TCSL’Associazione Traffico e Ambiente

consiglia soprattutto di acquistare veicoli abasso impatto ambientale, e questo vale an-che per le auto acquistate all’estero. In ItaliaLegambiente pubblica ogni anno, in colla-

borazione con l’ATA, l’Ecoauto, con l’elencodelle auto meno inquinanti. E essa com-prende anche modelli che non sono disponi-bili in Svizzera.

Anche il Touring Club Svizzero ha unapubblicazione sull’inquinamento delle varieauto e nell’opuscolo “Acquisto e vendita au-to” dedica un capitolo all’acquisto delle autoall’estero e fornisce anche documentazioneper tutte le operazioni burocratiche da effet-tuare. Analoghe informazioni si trovano sul si-to delle dogane svizzere: http://www.ezv.admin.ch/zollinfo_privat/00417/00419/in-dex.html?lang=it. Per conoscere i prezzi pra-ticati a livello europeo esistono due siti inter-net (www.roadtodata.com e www.rtdeu-roindex.com) che danno una panoramicadei prezzi delle auto nei paesi dell'UE.

Secondo il TCS se la differenza di prezzoè inferiore ai 3000 franchi non vale la penaacquistare all’estero; ma a chi volesse farlo, ri-corda anche che, secondo la COMCO, i rap-presentanti ufficiali delle marche in Svizzerasono obbligati ad eseguire tutte le prestazionidi garanzia previste dal costruttore.

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ambiente

La buona notizia è che sempre più persone si spostano coimezzi di trasporto pubblici; il rovescio della medaglia è chetreni, tram e autobus sono spesso sovraccarichi e il servizioagli utenti risulta quindi insoddisfacente. Sono quindi in

molti (basta dare un’occhiata all’elenco delle organizzazioni e deipartiti che a vario titolo hanno aderito all’iniziativa) a ritenere ne-cessario e urgente migliorare l’offerta. In tutte le regioni dellaSvizzera ci sono idee e progetti per sviluppare i trasporti pubblici,ma in molti casi mancano i finanziamenti necessari alla realizzazio-ne delle opere. Il nostro sistema di trasporti, inoltre, necessita d’unariorganizzazione anche dal punto di vista ambientale e della prote-zione del clima. Il traffico motorizzato è responsabile del 34% delleemissioni di CO2, nonché di parte dell’inquinamento dell’aria, delrumore e di danni al paesaggio mentre i trasporti pubblici hanno unruolo decisivo per una mobilità sostenibile, poiché hanno un mi-glior bilancio ecologico, energetico ed economico.

Come finanziare i progettiPer finanziare i nuovi progetti d’infrastruttura, l’iniziativa « per

i trasporti pubblici » propone di modificare la chiave di riparto delletasse sui carburanti. Una metà degli introiti andrebbe ai trasportipubblici, l’altra metà sarebbe riservata alle opere stradali.Attualmente le strade assorbono il 75% dei mezzi finanziari dispo-nibili e solo il 25% è destinato ai trasporti pubblici. In caso di appro-vazione da parte del popolo, l’iniziativa porterebbe un contributosostanziale di 800 milioni di franchi all’anno per i trasporti pubblici.Ciò permetterebbe di realizzare i progetti più urgenti nei prossimi20-25 anni. L’iniziativa – e non è un aspetto secondario – non com-porta tasse supplementari per gli automobilisti né alcun aumentodei prezzi dei mezzi pubblici. Se l’iniziativa entrasse in vigore nel2014, essa renderebbe possibili investimenti di 11-12 miliardi per itrasporti pubblici entro il 2030.

Cosa chiede l’iniziativa● Di ancorare nella Costituzione il principio del sostegno ai tra-

sporti pubblici e quello del trasferimento delle merci dalla stradaalla ferrovia in tutto il paese (nuovo art. 81a). Attualmente que-sto principio non vi figura.

● La distribuzione dell’imposta sui carburanti in egual misura allestrade (50%) e ai trasporti pubblici (50%). Attualmente i trequarti degli introiti sono destinati alle strade (art. 86 cpv 2bis).

● I proventi del contrassegno (vignetta) autostradale resta desti-nato completamente alle strade (art. 86 cpv 3bis).

Costruiamo lestrade del futuro

È partita il 21 marzo la raccolta di firme a sostegnodell’iniziativa federale denominata “per i trasportipubblici” alla quale l’ACSI, con numerose altreorganizzazioni ha dato il suo sostegno. Il sempre piùpersone si spostano coi mezzi pubblici. L’iniziativa sipropone di adeguare i mezzi di trasporto alleesigenze del futuro, potenziando l’offerta di mezzipubblici e sviluppando pure proposte per ilfinanziamento.

L’iniziativa « per i trasporti pubblici » è sostenuta da:

ATA Associazione traffico e ambiente, WWF Svizzera,Greenpeace, Pro Natura, Fondazione svizzera dell’energia(FSE/SES), Partito socialista svizzero, I Verdi – Partito ecologi-sta svizzero, Sindacato del personale dei trasporti SEV,Iniziativa delle Alpi, PRO Velo/Bici Svizzera, Associazioneconsumatrici e consumatori della Svizzera italiana ACSI,Stiftung für Konsumentenschutz SKS, La FédérationRomande des Consommateurs FRC, Unione sindacale sviz-zera USS, Partito verde-liberale Svizzera, POP Vaudese,Partito Evangelico Svizzero PEV, Partito cristiano-socialePCS, Giovani Verdi Svizzera, Gioventù socialista GS, Ecologialiberale, Straffico/Umverkehr, Transfair, Pro Bahn/ASTUTI,Comunità d’interesse per i Trasporti Pubblici in SvizzeraCITraP, Medici per l’ambiente MpA, Club degli Svizzeri sen-z’auto.Il formulario da firmare è nella pagina seguente>>

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La borsa della spesa

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ambiente

Sulla presente lista possono firmare solo aventi diritto di voto domiciliati nel Comune indicato. Chi sostiene la domanda deve firmarla personalmente. Chiunque nell‘ambito di una raccolta delle firme si rende colpevole di corruzione attiva o passiva oppure altera il risultato della raccolta delle firme è punibile secondo l’articolo 281 e rispettivamente 282 del Codice penale.

Cantone: N° d’avviamento postale: Comune politico:

A Cognome Nome(di proprio pugno e possibilmente in stampatello)

Data di nascita(giorno/mese/anno)

Indirizzo(via e numero)

Firma autografa Controllo(lasciare in bianco)

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10

Iniziativa popolare federale «Per i trasporti pubblici» Pubblicata nel Foglio federale il 17. Marzo 2009I sottoscritti cittadini e cittadine svizzeri aventi diritto di voto chiedono, in virtù degli articoli 34, 136, 139 e 194 della Costituzione federale e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici (art. 68 segg.) che:

Il Comitato promotore dell’iniziativa, composto dei seguenti promotori, è autorizzato a ritirare incondizionatamente la presente iniziativa con decisione presa dalla maggioranza assoluta dei suoi membri aventi ancora il diritto di voto : Martin Bäumle, Raubbühlstrasse 23B, 8600 Dübendorf; Caroline Beglinger, La Haute-Route 79, 2502 Biel/Bienne; Patrizia Bernasconi, Blumenrain 32, 4051 Basel; Ruedi Blumer, Parkweg 6a, 9200 Gossau; Jürg Caflisch, Rütistrasse 24, 5400 Baden; Uli Doepper, Chemin des Allinges 4, 1006 Lausanne; Hugo Fessler, Brunnhalde 5a, 6006 Luzern; Hans-Peter Fricker, Turnerstr. 18, 8006 Zürich; Stefan Grass, Segantinistrasse 19, 7000 Chur; Rita Haudenschild, Gurtenweg 56, 3095 Spiegel b. Bern; Werner Herger, 6954 Bigorio; Stephanie Fuchs, Heidenhubelstr. 14, 4500 Solothurn; Sibylle Lehmann, Libellenstrasse 49, 6004 Luzern; Ueli Leuenberger, Rue des Sources 4, 1211 Genève; Christian Levrat, Route des Colombettes, 1628 Vuadens; Roger Nordmann, Av. De Beaulieu 45, 1004 Lausanne; Fabio Pedrina, Via Stazione, 6780 Airolo; Gabi Petri, Zurlindenstrasse 231, 8003 Zürich; Peter Saxenhofer, Bellevuestrasse 126, 3095 Spiegel b. Bern; Valérie Schwaar, Av. mont d’or 23, 1007 Lausanne; Simonetta Sommaruga, Jurablickstrasse 65, 3095 Spiegel b. Bern; Paul Stopper, Falmenstr. 25, 8610 Uster; Heiner Studer, Austrasse 17, 5430 Wettingen; Franziska Teuscher, Neubrückstrasse 114, 3012 Bern; Giorgio Tuti, Bündtenweg 33, 4513 Langendorf; Marie-Thérèse Weber-Gobet, Venusweg 19, 3185 Schmitten; Olivier Norer, Route de Chêne 34, 1211 Genf 17

Termine per la raccolta delle firme: 17. Settembre 2010Questa lista, anche se incompleta, dev’essere rinviata subito al comitato d’iniziativa: ATA-SI Sezione della Svizzera Italiana, Iniziativa «Per i trasporti pubblici», Casello postale 4030, 2500 Bienna 4, il quale provvederà per l’attestazione del diritto di voto.

Il Funzionario incaricato (firma e funzione):Bollo ufficiale:Si attesta che i summenzionati (numero) firmatari dell’iniziativa popolare hanno diritto di voto in materia federale ed esercitano i diritti politici nel Comune indicato.

Luogo: Data:

I La Costituzione federale (RS 101) è modificata come segue: Art.81a (nuovo) Trasporti pubbliciLa Confederazione e i Cantoni promuovono in tutte le regioni del Paese i traspor-ti pubblici su strada, per ferrovia e vie d’acqua, nonché il trasferimento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia.Art 86 cpv. 3, 3ter (nuovo), 4 e 5 (nuovo)3 Impiega per i trasporti la metà del prodotto netto dell’imposta di consumo

sui carburanti dei trasporti terrestri. Questa quota a destinazione vincolata è ripartita come segue : a. una metà per i compiti di cui all’articolo 81a; il promovimento avviene prin-

cipalmente mediante il finanziamento dell’infrastruttura;b. l’altra metà per i seguenti compiti e spese connessi alla circolazione stradale:

1. costruzione, manutenzione ed esercizio delle strade nazionali; 2. provvedimenti volti a promuovere il traffico combinato e il trasporto di vei-

coli a motore accompagnati; 3. provvedimenti volti a migliorare l’infrastruttura dei trasporti nelle città e

negli agglomerati; 4. contributi ai costi delle strade principali; 5. contributi a opere di protezione contro le forze della natura e a provvedi-

menti di protezione dell’ambiente e del paesaggio resi necessari dal traffi-co stradale;

6. contributi generali alle spese cantonali per le strade aperte ai veicoli a motore; 7. contributi ai Cantoni senza strade nazionali.3 ter Il prodotto netto della tassa d’utilizzazione delle strade nazionali è impiega-

to per i compiti e spese connessi alla circolazione stradale di cui al capoverso 3 lettera b.

4 Se questi mezzi non bastano, la Confederazione riscuote un supplemento, differenziato secondo il tipo di carburante, sull’imposta di consumo.

5 Il prodotto netto del supplemento sull’imposta di consumo sui carburanti dei

trasporti terrestri è impiegato in parti uguali per i compiti e le spese di cui al capoverso 3 lettere a e b.

II Le disposizioni transitorie della Costituzione federale sono modificate come segue:Art 196 n. 3 cpv. 2 lett. c3. Disposizione transitoria dell’art. 87 (Ferrovie e altri mezzi di trasporto)

2 Per finanziare i grandi progetti ferroviari il Consiglio federale può: c. utilizzare fondi provenienti dall’imposta sugli oli minerali di cui all’articolo

86 capoverso 3 lettera a.Art 197 n. 8 (nuovo) 8. Disposizione transitoria dell’articolo 86 (Imposta di consumo sui carburanti e altre tasse sul traffico)L’assegnazione dei mezzi secondo l’articolo 86 capoverso 3 è attuata entro tre anni dall’accettazione dell’articolo 81a da parte del Popolo e dei Cantoni.

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salute

Medicina complementare L’ACSI invita a votare sì

Ci sarà la speratariduzione dei costi?

In caso di accettazione dell’articolo co-stituzionale, il nostro sistema sanitario do-vrebbe risultare, nel complesso, alleggeritocon ripercussioni positive sui costi. ● Con l’integrazione della medicina com-

plementare praticata dai medici, i costidell’assicurazione di base potrebbero di-minuire: la medicina complementare èinfatti meno costosa rispetto alla medici-na allopatica.

● Per i terapeuti non medici non sono pre-visti cambiamenti. I terapeuti diplomaticontinueranno ad allestire i loro conteggitramite l’assicurazione complementare enon a carico dell’assicurazione di base. Iterapeuti si assumeranno i costi per lapropria formazione, gli esami e i diplomi.

● Nel settore dei medicamenti vi sarannodei risparmi. Se vengono utilizzati e pre-scritti più medicamenti della medicinacomplementare, i costi dei medicinali di-minuiscono. I prodotti terapeutici dellamedicina complementare sono meno co-stosi e non causano quasi mai effetti col-laterali.

● Nel settore ospedaliero, l’iniziativa chiedel’integrazione della medicina comple-mentare nelle strutture esistenti. Gliospedali che hanno già integrato la medi-cina complementare non hanno subitoun aumento di costi.

● L’eventuale ricerca nell’ambito delle me-dicine complementari si svolgerà solo conbudget di ricerca approvati. Si sollecite-ranno fondi esterni e la diversa destina-zione di risorse esistenti a favore dellamedicina complementare.

● Si prevedono costi per la formazione deimedici, per la quale si richiedono 11 cat-tedre universitarie. Per ogni cattedra sidovranno calcolare costi in ragione di 1milione di franchi.

Il prossimo 17 maggio si voterà per “Un futuro con la medicinacomplementare” controprogetto all’iniziativa popolare (in seguitoritirata) “Sì alla medicina complementare”. L’ ACSI invita i consumatoria votare sì. Anche Consiglio federale e Parlamento raccomandano diaccettare il nuovo articolo costituzionale.

In Svizzera, circa 20’000 terapeuti nonmedici e 3’000 medici offrono attual-mente oltre 200 metodi diversi di medici-na complementare. Tranne qualche ec-

cezione, come l’agopuntura medica e alcunimedicamenti, le prestazioni della medicinacomplementare non sono assunte dall’assi-curazione di base e, di conseguenza, devonoessere pagate dai pazienti o essere coperte daun’assicurazione complementare. Con ilnuovo articolo costituzionale si riconoscel’utilità di alcune terapie cosiddette comple-mentari fornite dai medici e si invita laConfedera zione e i Cantoni a tenerne contonell’adempimento dei loro compiti in ambitosanitario. Secondo gli iniziativisti, negli ultimianni, il settore della medicina complementareha vissuto esperienze deludenti con politici eautorità. Nonostante una crescente doman-da di prestazioni di medicina complementare,le possibilità di cura sono state sempre più li-mitate e ne è stata messa in dubbio la qualità .È risultato che le attuali basi giuridiche per lamedicina complementare sono insufficienti.Il Consiglio federale e le autorità hanno inter-pretato gli articoli di legge con estremo rigoree contro gli interessi dei pazienti, benché leleggi non lo abbiano affatto imposto. Perquesto motivo, un articolo costituzionale perla medicina complementare è ritenuto indi-spensabile.

I risultati clinici dimostrano che le medicinecomplementari sono efficaci e questo va asconfessare la prima decisione di PascalCouchepin di toglierle dalla LAMal perché inef-ficaci. Le terapie che erano state tolte e che orasi chiede di riammettere sono, in particolare:

✔ la fitoterapia ✔ l’omeopatia ✔ la medicina tradizionale cinese ✔ la medicina antroposofica ✔ la terapia neurale.

Solitamente chi fa uso della medicinacomplementare è una persona informata epiù cosciente del proprio benessere, con unapproccio più consapevole nei confronti del-le cure: di solito sono le persone che causanomeno costi sanitari. Questa consapevolezzafa sì che abbiano uno stile di vita più sano e re-sponsabile e quindi, meno incline a richiedereprestazioni mediche. Si tratta di un diversoapproccio verso la malattia, un approccio ditipo olistico che non va solo alla cura del sin-tomo ma alla ricerca di un benessere comple-to, praticato da circa un milione di persone!Va da sé che al centro dell’interesse ci deve es-sere il paziente e che a praticare le cure ci de-ve essere un operatore sanitario serio e pre-parato. È, infine, importante conservare lamolteplicità degli agenti terapeutici e la possi-bilità di ricorrere all’automedicazione.

Art. 118a (nuovo) Medicinacomplementare

Nell’ambito delle loro compe-tenze, la Confederazione e i Cantoniprovvedono alla considerazione del-la medicina complementare.

Foto: Comitato del Sì «Un futuro con la medicina complementare»

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societàLa borsa della spesa

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Indice dei prezzi e locazioniInquilinia bocca asciutta

All’inizio della primavera ci sonostate due notizie alle quali nonsi è dato molto peso. Prima noti-zia: il tasso ipotecario di riferi-

mento rimane invariato al 3,5%. Si sa cheil costo dell’affitto è agganciato all’evolu-zione del tasso ipotecario. Si sa pure chedal primo gennaio del 2008 è lo stessoUfficio federale delle abitazioni a stabilire iltasso di riferimento valido per tutti i canto-ni. Può sembrare perlomeno bizzarro chequando si trovano sul mercato ipoteche al2,8 – 1,7%, il tasso di riferimento non mu-ta di un tocco e rimane elevato.

Seconda notizia: dopo un esame arti-colo per articolo del progetto di revisionedel “diritto di locazione a salvaguardiadelle pigioni abusive”, la Commissione pergli affari giuridici ha respinto il progetto,sostenendo che non c’è niente di abusivo eproponendo al Consiglio nazionale di nonentrare in materia.

Sulla prima notizia ci si può solo inter-rogare. Come mai? Si risponde che si tienein considerazione la media ponderata del-la quasi totalità dei contratti in vigore enon gli ultimi tassi del mercato. A livellopratico si dovrebbe comunque dedurre,

Non passa a Berna l’idea di svincolare la pigione dall’andamento dei tassi ipotecari e di vincolarla invece all’indicedei prezzi al consumo. E il concetto di giusta pigione resta al palo. Alla lobby dell’immobiliare fa un baffo che gli inquilini, dal ‘93 al ‘99, quando i tassi scesero dal 7 al 3.75%, persero ben 14 miliardi di franchi. Certo, li hannointascati loro. E intanto gli inquilini aspettano...

che eventuali aumenti di pigione notificatiattualmente dovrebbe essere subito conte-stati.

Sulla seconda notizia il discorso sem-bra ormai superfluo ma non si deve la-sciarlo cadere. Anche per un motivo quasicerto: l’attuale situazione di crisi che indu-ce gli stati a iniettare miliardi di soldi e a in-debitarsi fortemente con lo scopo di risa-nare la finanza e riattivare l’economia, fi-nirà pressochè inevitabilmente, al primoaccenno di ripresa, per far lievitare il costodel denaro, i tassi di interesse, i tassi ipote-cari e quindi anche gli affitti. Ce lo diconogià alcuni bollettini delle banche.

È da quarant’anni che si sta giocandoa ping pong tra inquilini, proprietari, indicenazionale del prezzi, Banca Nazionale sul-le giuste pigioni. Secondo la regola in vi-gore le pigioni salgono ogni volta che i tas-si ipotecari salgono. Potrebbe sembrareovvio. C’è però un però. Quando i tassiipotecari scendono, le pigioni non diminui-scono mai, nel migliore dei casi rimangonoferme. Questo meccanismo perverso faperdere miliardi di franchi agli inquilini.(Tempo fa uno studio del Bass - Büro fürArbeits - und sozialpolitische studien -

di Basilea, ha calcolato che tra il 1993e il 1999 quando i tassi ipotecari scesero dal7% al 3,75%, gli inquilini persero 14 mi-liardi di franchi).

C’è di più. Se l’affitto aumenta a cau-sa dei tassi ipotecari, esso fa aumentare an-che il tasso d’inflazione (la pigione entrainfatti nella misura del 22% nel calcolodell’indice dei prezzi) e l’effetto si moltipli-ca. Si era quindi arrivati a un accordo diprincipio: svincoliamo la pigione dall’anda-mento del tasso ipotecario, vincoliamolainvece all’evoluzione dell’indice dei prezzial consumo. I proprietari pretendevanol’applicazione del 100% dell’indice deiprezzi, gli inquilini l’80%. Il Consiglio fede-rale, saggio, proponeva allora di toglieredall’indice dei prezzi sia lo stesso alloggiosia le spese di riscaldamento: il primo per-ché, calcolato due volte, finiva per gonfia-re l’inflazione; le seconde perché sono sem-pre conteggiate a parte dai proprietari. Lalobby degli immobiliaristi è però potente.Per 15 voti contro 11 l’idea non è passatae, quindi, al voto finale è crollato tutto. Gliinquilini-consumatori dovranno attenderealtri quarant’anni?

SILVANO TOPPI, ECONOMISTA

Oltre 6’000 persone hanno firmato inpoche settimane la petizione che chiede aiproduttori di cioccolato un controllo sullacoltivazione del cacao, nella quale si na-sconde lo sfruttamento del lavoro minorile(vedi BdS 2.09).

In migliaia hanno risposto positiva-mente alla campagna lanciata dallaDichiarazione di Berna, e sostenutadall’ACSI, e hanno sottoscritto la petizione.Nel frattempo ricordiamo a chi vuole acqui-stare del cioccolato “corretto” che può sce-gliere i prodotti del commercio equo.

Le Botteghe del Mondo vendono que-sto tipo di prodotti, così come altri produt-tori e distributori hanno già fatto questascelta. Preferiamoli.

Più di 6000 firme per un cioccolato giusto!

Servizio pubblico e mercatoelettrico liberalizzato

La Legge sull’approvvigionamento elet-trico, entrata in vigore il 1° gennaio di que-st’anno, ha decretato la liberalizzazione delmercato dell’energia elettrica per i grandi con-sumatori che possono acquisire energia diqualsiasi fonte e in qualsiasi paese. Quello chealcuni attenti osservatori paventavano, cioèun aumento di prezzi e la creazione di grandioligopoli, si è puntualmente verificato! Per ca-pire meglio rischi e opportunità della nuovalegge, l’Associazione per la difesa del serviziopubblico organizza una conferenza con lapartecipazione di Rudolf Rechsteiner consi-gliere nazionale, esperto di politica energeticae di Werner Carobbio, deputato in GranConsiglio, membro della commissione ener-gia. Martedì 19 maggio, ore 18, aula magna,Scuola cantonale di commercio, Bellinzona.

Geometri, verso il ribassodelle tariffe

Mister Prezzi ha risposto positivamen-te a Giorgio Ghiringhelli (Il Guastafeste) chesi era rivolto a lui per sollecitare una verificae un confronto cantonale delle tariffe deigeometri. Da un confronto con le altre re-gioni è emerso infatti che in diversi cantonile tariffe dei geometri sono più basse diquelle ticinesi. Il Sorvegliante dei prezzi haproposto all’Ufficio cantonale delle misura-zioni (che ha risposto positivamente) lapossibilità di concedere un ribasso genera-lizzato della tariffa cantonale come avvienein altri cantoni. Nel corso di quest’annoMister prezzi valuterà l’applicazione dellaproposta e l’entità del ribasso. Un’altra vit-toria, dunque, di Giorgio Ghiringhelli che èsempre stato particolarmente impegnatonello smantellamento dei monopoli.

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societàLa borsa della spesa

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I consumatori sostengono la protesta dei medici

L’ACSI ha sostenuto la protesta dei medici in programma mercoledì 1° aprile 2009. Inparticolare, i consumatori condividono la preoccupazione che la riduzione delle tariffe (-20%) potrebbe non permettere a molti medici di base di coprire i costi delle analisi: laconseguenza sarebbe la chiusura di un gran numero di piccoli laboratori presso gli studimedici. Ciò comporterebbe un peggioramento della presa a carico sanitaria e della tempe-stività dell’intervento curativo e complicherebbe la vita dei pazienti. Questi ultimi dovreb-bero in effetti attendere giorni e magari ritornare una seconda volta dal medico per poterconoscere i risultati dei loro esami, per l’esecuzione dei quali si dovrà inevitabilmente farcapo ai grandi laboratori esterni. O, addirittura, dovrebbero recarsi all’ ospedale per effet-tuare le analisi. C’è da chiedersi se tutto ciò porterà a quel risparmio previsto dalla decisio-ne del consigliere federale Pascal Couchepin.

Benché sostenga la protesta dei medici, l’ACSI intende tuttavia ribadire la necessità diridurre i costi della salute per cercare di contenere i premi delle casse malati che tanto pe-sano sulle finanze dei consumatori. L’ACSI si appella dunque all’etica professionale e alsenso civico dei medici, invitandoli a limitare il numero di analisi a quelle veramente neces-sarie. L’ACSI fonda il suo invito sui dati comparativi 2007 fra costi registrati in Ticino e quel-li della media nazionale che per le analisi effettuate in laboratori esterni mostrano una dif-ferenza di ben il 58,7%. Pure non essendo a conoscenza dei dati relativi ai laboratori deglistudi medici l’ACSI ritiene che non sia fuori luogo supporre che questa “cultura” dellamaggior prescrizione si riscontri anche per questo tipo di analisi. Da qui l’ appello a una li-mitazione delle prescrizioni.

PAPRIKA

Riuscita con 8’122 firme l’iniziativa popolare per lacreazione di un fondo destinato al risanamento degli edifici

È riuscita l’iniziativa popolare che chie-de di destinare per almeno 10 anni metàdei profitti annuali dall’Azienda elettrica ti-cinese versati al Cantone (più o meno 7,5milioni) a un fondo per risparmio e ricon-versione energetica degli alloggi. I promo-tori hanno consegnato lunedì 6 aprile allacancelleria dello Stato le 8’122 firme rac-colte da inizio febbraio. In 10 anni il fondopotrebbe contare un capitale compreso trai 60 e gli 80 milioni e potrebbe far diminuire le emissioni di CO2 di 22’500 tonnellate l’an-no.«Convincere la gente a firmare – ha affermato il presidente dell’ACSI Mario Jäggli – èstato semplice. La tematica era d’immediata comprensione: ho visto firmare persone chedifficilmente sottoscrivono iniziative di associazioni e partiti come i nostri».

Nella foto a destra: Mario Jäggli, con gli altri promotori dell’iniziativa. (Foto Tipress)

Con riferimento all’articolo pubblicatosull’edizione di marzo-aprile 2009 “Protezioniinternet per bambini: non comperatele. Ottimii filtri gratis!”, la ditta Creative Project andManagement SA di Lugano desidera sottoli-neare che il sistema Baobab non consiste in unsemplice filtro internet. Trattasi invece di unportale online che offre numerosi contenuti eservizi quali• la navigazione in un ambiente chiuso, usu-fruendo della possibilità di attingere all'inte-ro patrimonio culturale e a tutte le informa-zioni raccolte in 80 anni dal GruppoEditoriale Motta;

• un servizio di tutoring interattivo (ovvero lapossibilità di ricorrere a consulenti in grado dirispondere alle domande poste dagli utentidel sistema Baobab);

• un corso di lingue;• un corso di computer;• un aiuto per lo studio;• un filtro internet.

Tale sistema comprende, quindi, ancheun filtro internet, adattabile alle esigenze del-l’utenza. Il prezzo indicato nell’articolo copre latotalità dei servizi appena indicati, i quali peral-tro debbono essere costantemente aggiornati.La ditta ci comunica che è a disposizione dellaclientela per qualsiasi richiesta di chiarimento.Prendiamo atto delle precisazioni ma invi-tiamo ugualmente i consumatori interessatia valutare bene il contratto in quanto l'im-pegno finanziario è comunque elevato. Chisi è rivolto a noi desiderava avere un pareresul prezzo e aveva focalizzato l'attenzionesull’aspetto della sicurezza.

Baobab, non solo una protezione internet per bambini

Uno dei massimi esperti internazio-nali di diritto societario, che ha dedi-cato libri premonitori sulla degenera-zione della concorrenza e dei mercatifinanziari (v. Guido Rossi, Il conflittoepidemico, Il mercato d’azzardo, Ilgioco delle regole, tutti editi daAdelphi) dice in un’intervista: “Oggise penso agli “animal spirits” dellanostra epoca mi vengono in mente ibanchieri. Putroppo questi moderni“animal spirits”, senza alcun control-lo, hanno spinto l’economia mondia-le dentro il più grande disastro degliultimi decenni”. Se lo dice lui, ci sipuò credere. Ma forse non era nem-meno necessario. Come non è neces-sario tradurre “animal spirits”. Ci sono però “animal spirits” buoniche lavorano per la nostra vita e lanostra felicità. Nonostante abbianocontro il delirio d’onnipotenza deicattivi “animal spirits” dell’econo-mia. Parlo (è la stagione per parlar-ne) degli insetti impollinatori, comele api, che permettono la riproduzio-ne sessuata delle piante in fiore. Si sache un buon 35% della produzionedi alimenti di origine vegetale dipen-de da loro. Uno studio franco-tede-sco, apparso su “Ecological Eco -nomics”, facilitando la comprensio-ne anche alla mentalità prezzaiolache ci domina, valuta l’apporto degliinsetti impollinatori alle principaliculture in 230 miliardi di franchi. È il10% del valore di tutta la produzio-ne alimentare. Lavoro gratuito.Mancasse, saremmo alla fame.I cattivi “animal spirits” si posanoperò dovunque si posssa succhiareprofitto. Leggo su una rivista finan-ziaria che, proprio per la decimazio-ne delle api, è in forte crisi la produ-zione di mandorle in California (dacui proviene l’80% delle mandorle).Capita in tal modo che si chiedano inaffitto colonie d’api per l’impollina-zione. L’affitto, pagato dai produtto-ri di mandorle, è salito in un anno da45 dollari a 170 per arnia. Le laborio-se api lo ignorano. Per fortuna loro esenza vergogna nostra.

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La borsa della spesa

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Per chi ha un giardino o un pezzo diterra, la grande soddisfazione in questastagione è di iniziare a farli fiorire con lespecie che più si amano e preparare ilterreno per gli ortaggi. Raccogliere ecucinare le verdure dell’orto poi dà unagioia speciale. Gli ortaggi acquistati alsupermercato non hanno nulla daspartire col sapore pieno, genuino efresco di quelli coltivati da sè.Occorrono impegno e costanza mavolete mettere la praticità el’economicità di avere le verdure aportata di mano senza dover andare innegozio e passare alla cassa? Analogoimpegno e costanza occorrono ancheper la cura dei fiori, ma cosa sarebbe ungiardino senza colori e profumi?

La stagione è iniziata un po’ in ritar-do ma ormai siamo a maggio e, perchi ancora non l’ha fatto, è tempodi iniziare a pianificare l’orto. Per

chi si accinge a questa operazione e magariè alle prime armi ecco qualche consiglio.

Ogni tipo di pianta per svilupparsi e ri-manere sana, ha bisogno di un tipo di terre-no e di una posizione di suo gradimento, diun clima adatto e del necessario spazio vita-le. Deve poi essere rispettata anche unacorretta rotazione delle coltivazioni affin-ché il terreno si rigeneri sufficientemente.

Non tutti gli ortaggi richiedono infattila stessa quantità di elementi nutritivi: e diquesto occorre tenere conto. Se in un’aiuo-la si coltiva sempre la stessa specie di coltu-ra, questa, anno dopo anno, continuerà aconsumare le stesse sostanze nutritive finoa diventare debole e malata. Per un orto fa-migliare il consiglio è di seguire una rotazio-ne quadriennale - secondo i principi dellacoltivazione biologica - e di applicare anchele norme della consociazione.

Meglio seguire la rotazionePer chi ha sufficiente spazio una rota-

zione quadriennale è la cosa migliore. Ecco,in linea di massima, come funziona.

1° anno: concimazione (verde, mistaoppure con concime organico) e coltivazio-ne di leguminose (piselli, fagioli, ecc.). Laconcimazione verde si esegue con concimeorganico e piante mellifere in primavera e inestate e con lupino in autunno, per arricchi-re il terreno di azoto e humus.

2° anno: in questa aiuola, l’anno suc-cessivo si possono coltivare gli ortaggi cherichiedono molte sostanze nutritive: dap-

prima gli spinaci, poi le zucchine e i pomo-dori, cavoli e porri.

3°anno: si può passare a ortaggi a fogliacome le insalate e le cipolle, poco esigenti.

4° anno: ortaggi a radice come rava-nelli, carote, rape. Il prezzemolo può costi-tuire la coltura primaverile del quarto anno.

Pomodori e fagioli rampicanti non van-no inclusi nel programma di rotazione: essiprosperano per anni sullo stesso terreno.

Se dall’orto si vogliono ottenere molteverdure diverse (come succede il più dellevolte), occorre ottimizzare lo spazio. La col-tivazione principale caratterizzata da unlungo ciclo di produzione (per esempio, ipomodori) può essere preceduta da quelladi un ortaggio primaverile (come ravanelli)e seguita da quella di un ortaggio per l’in-verno (per esempio, il cavolo). La scelta del-le specie non potrà che essere dettata dalclima e dai gusti della famiglia.

Consociazioni vegetaliPer usare in modo ottimale lo spazio di-

sponibile nell’orto e ottenere una bella va-rietà di ortaggi, è inoltre consigliabile orga-nizzare le aiuole associando ortaggi che“vanno d’accordo” tra loro. Ad esempio: Ifagioli non sono da associare con pomodo-ri e aglio; i piselli vanno piantati lontano daaglio e cipolle; il prezzemolo non va con in-salate e sedano; il pomodoro, oltre che coni fagioli, non va associato con patate, pisel-li, finocchi e cavoli. E ancora: evitate di met-tere insieme le carote e le barbabietole, ilporro con i fagioli, i piselli e le bietole, i ce-trioli con sedano, ramolaccio, cavoli e bar-babietole. In alcuni casi, queste associazio-ni, svolgono anche un effetto benefico sul-

la salute delle piante, perché una specie (peresempio, l’aglio) tiene lontani i parassiti diun’altra specie (per esempio, le fragole).

Inutile aggiungere che, soprattutto perquel che riguarda l’orto, i trattamenti chimi-ci devono essere evitati, o limitati allo stret-to necessario.

I fiori del giardinoCi siamo concentrati sugli ortaggi poi-

ché sono prodotti che consumiamo comealimenti. Il discorso è diverso per quel che ri-guarda i fiori, che “alimentano”lo spirito,ma che danno comunque parecchio lavoroa chi li cura. Anche in questo caso, qualun-que sia la scelta dei fiori, il consiglio è di evi-tare trattamenti chimici o limitarli al minimoa salvaguardia di tutto l’ambiente.

Ma quanto ci costano? Nella tabella accanto abbiamo voluto

dare un’idea anche di quanto possano co-stare alcuni ortaggi e fiori presso alcuni di-stributori. Come già indicato, quest’anno lastagione è in ritardo e anche la produzionedi piantine e fiori ha dovuto adeguarsi: in-fatti, quando abbiamo effettuato i rileva-menti dei prezzi non tutti i prodotti sceltierano già disponibili.

E attenzione: i prezzi possono variare adipendenza non solo del distributore maanche dal momento dell’acquisto: e non ciriferiamo solo alle “azioni” del momento(come nel caso dei gerani in aprile pressotutti i grandi magazzini) ma anche al fattoche i prezzi possono cambiare da una setti-mana all’altra (abbiamo potuto verificarlorecandoci in uno dei negozi visitati una set-timana dopo il rilevamento).

È tempo di ortaggie fiori

tempo libero

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La borsa della spesa

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tempo libero

MigrosTaverne

1 x fr. 1.506 x fr. 5.501 x fr. 1.506 x fr. 5.501 x fr. 1.506 x fr. 5.501 x fr. 1.506 x fr. 5.506 x fr. 5.50

4 x fr. 5.–

6 x fr. 5.–

6 x fr. 5.–

1 x fr. 1.90 1

4 x fr. 4.80

6 x fr. 4.80

BricoManno

4 x fr. 3.90

6 x fr. 5.50nd

nd

6 x fr.3.–

fr. 1.50

6 x fr. 5.–

6 x fr. 3.–

1 x fr. 3.90

nd

6 x fr. 6.80

ORTAGGI

FIORI

nd: non disponibile in quel momento* Impatiens comuni da zona ombreggiata; non quelli della Nuova Guinea1) azione 50%, invece di fr. 3.902) vaso piccolo; fr. 4.35 nel vaso grande3) azione; prezzo “normale” fr. 5.254) azione; prezzo “normale” fr. 3.50

Date dei rilevamenti:Migros, Brico, Caminada: 14.4.09Coop, Le Brughiere, Jumbo, Garden Center: 17.4.09Conprobio e Fioricoltura Martinelli: 19.4.09

CaminadaCadempino

1 x fr. 1.406 x fr. 6.301 x fr. 1.406 x fr. 6.301 x fr. 1.406 x fr. 6.301 x fr. 1.406 x fr. 6.306 x fr. 4.60

4 x fr. 4.70

6 x fr. 4.80

6 x fr. 4.60

1 x fr. 4.15 2

1 x fr. 1.204 x fr. 4.651 x fr. 1.204 x fr. 4.65

CoopTenero

1 x fr. 2.50

1 x fr. 2.50

nd

nd

nd

nd

4 x fr. 4.90

nd

1 x fr. 1.95 1

6 x fr. 8.9010 x fr. 12.9010 x fr. 12.90

Le BrughiereTenero

1 x fr. 1.–4 x fr. 4.–1 x fr. 1.–4 x fr. 4.–1 x fr. 1.–4 x fr. 4.–1 x fr. 1.–4 x fr. 4.–6 x fr. 4.–

4 x fr. 4.–

6 x fr. 4.–

6 x fr. 4.–

1 x fr. 3.90

4 x fr. 4.–

6 x fr. 4.–

JumboS.Antonino

1 x fr. 1.75

1 x fr. 1.75

1 x fr. 1.75

1 x fr. 1.75

1 x fr. 1.75

1 x fr. 1.75

6 x fr. 3.95 3

nd

1 x fr. 1.95 4

nd

1 x fr. 1.95

GardenCenter BürgiCamorino

1 x fr. 3.60

4 x fr. 5.50

1 x fr. 3.60

4 x fr. 5.50

6 x fr. 4.90

1 x fr. 2.10

6 x fr. 6.90

6 x fr. 6.90

1 x fr. 5.20 5

1 x fr. 3.60

6 x fr. 5.90

ConprobioCadenazzo

1 x fr. 2.–

nd

1 x fr. 2.–

1 x fr. 2.–

1 x fr. –.50

1 x fr. 1.50

1 x fr. –.50

1 x fr. –.60

1 x fr. 4.–6

1 x fr. 1.50

1 x fr. 1.50

Già da alcuni anni numerosi appassionati dell'orto vedono le lo-ro piante di pomodoro deperire in pochi giorni, talvolta prima di ini-ziare la raccolta. Le foglie imbruniscono progressivamente; la mani-festazione si estende poi al fusto e a i frutti, che assumono un colo-re bruno-nerastro e marciscono.

Si tratta di un tipico attacco di peronospora della patata, causa-to dal fungo Phytophthora infestans. Il pomodoro appartiene allamedesima famiglia botanica della patata e per questo motivo il fun-go è in grado di attaccare anche questa specie. I problemi con laprincipale malattia del pomodoro e della patata intervengono prin-cipalmente nei periodi umidi e freschi, in modo particolare quandole foglie delle piante rimangono bagnate per parecchie ore.

Come prevenire la malattia? È purtroppo impossibile dare indi-cazioni, che non implichino l'impiego di sostanze ausiliarie con po-teri fungicidi.

Fra le misure preventive tendenti a limitare l'apparizione dellamalattia, si possono tuttavia annoverare le seguenti:● la copertura delle colture tramite tettucci o serre artigianali, per

evitare che l'apparato fogliare delle piante si bagni durante leprecipitazioni;

I pomodori si ammalano: colpa della peronospora● l'esecuzione delle irrigazioni al

mattino presto, evitando contem-poraneamente di bagnare le fo-glie.

Le misure preventive indicate non ga-rantiscono però colture esenti dallamalattia. Considerando le misure at-tive di lotta-prevenzione contro laperonospora, è consigliato di proce-dere come segue:● dal momento della messa dimora

fino a 3 settimane dalla raccolta,applicazione di prodotti a base dirame (p. es. Cupromaag), unita-mente a Hortosan dopo ogni pre-cipitazione importante (di regolaogni 18-20 giorni);

● durante la raccolta limitarsi ad ap-plicazioni di Cupromaag. I pomo-dori possono essere consumatisenza problemi dopo tre giorni,previo un accurato lavaggio. Il rame non penetra infatti all'inter-no del frutto.

Ricordiamo che il rame a scopo fungicida è conforme ai criteri del-l'agricoltura biologica.

Riusciremo quest’anno a salvare le nostre piante di pomodoro? Ilproblema che ha colpito i pomodori in questi ultimi anni è tantograve che alcuni orticoltori hanno addirittura già rinunciato a col-tivarli. Cosa fare? Ecco i consigli di Tiziano Pedrinis, dell’Ufficiocantonale della consulenza agricola.

Gerani (zonali e ricadenti)

Impatiens *

Tagete

Pomodori - cherry

- S.Marzano

- ramato

- tondo liscio

Sedano

Zucchine

Basilico

Coste

5) con l’acquisto di 10 pezzi, fr. 4.70 l’uno6) i prezzi dei fiori di questa sezione sono della Fioricoltura Martinelli, Sementina

Pomodori malati sulla piantacolpita dalla peronospora

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La borsa della spesa

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ambiente

Quanto costa la vignetta 2009Compagnia assicurativa

La Posta - Canton Ticino fr. 8.20 Zurigo- Canton Berna fr. 5.—- Canton Vaud fr. 7.—TCS

1fr. 7.50 TCS Assurances

ATA fr. 5.90 GeneraliFFS fr. 6.— ElviaPro Juventute fr. 10.— GeneraliMigros fr. 6.— GeneraliCoop fr. 5.50 ElviaDenner 2 fr. 5.90 Axa WinterhurAldi fr. 4.49 Axa WinterhurChiosco fr. 6.90 Generali

La passione per la bicicletta riemerge ogni anno conl’inizio della bella stagione. Una gita in biciclettaconsente di stare all’aria aperta e fare del sanomovimento. Con l’età dell’obbligo scolastico èpossibile circolare sulle strade con la bici e daquell’età è d’obbligo avere il contrassegno valido sulvelocipede. Può essere acquistato in tutti gli ufficipostali, al TCS (Touring Club Svizzero) o all’ATA(Associazione traffico e ambiente) e in parecchi altripunti, come ad esempio alcuni grandi magazzini.

Se il contrassegno è così importante da essere obbligatorio èperché si tratta di una copertura assicurativa diResponsabilità civile. In caso di sinistro questa assicurazio-ne copre i danni materiali e corporali causati a terzi fino a 2

milioni di franchi senza franchigia. Ciò vale sul territorio svizzeroma anche in tutta Europa fino agli Urali, nei paesi del Mediterraneoe sulle isole del Mediterraneo. Il tutto per i pochi franchi del costodella vignetta. Chi viene pescato senza il contrassegno o con validi-tà scaduta rischia una multa di 40.– franchi.

Ma soprattutto circolare senza contrassegno significa, in casodi sinistro, assumersi tutte le spese che ne potrebbero conseguire,spese che possono diventare anche moilto importanti soprattuttoin caso di danni corporali a terze persone. In questi casi il Fondo na-zionale di garanzia, al quale contribuiscono le assicurazioni auto, siassumerebbero i costi, ma si rifarebbero, in un secondo momento,su chi ha causato il sinistro senza essere adeguatamente assicurato.

Obbligo federaleL’Ordinanza sull’assicurazione dei veicoli (Oav) impone ai can-

toni di sottoscrivere un’assicurazione collettiva per la coperturadella responsabilità civile dei ciclisti. Ogni cantone è libero di sce-

In bicicletta, mai senza il contrassegno valido

gliere la compagnia assicurativa a condizione, ovviamente, che ri-spetti le condizioni legali in materia. Poiché queste ultime sonoidentiche per tutto il territorio nazionale, i contrassegni per le bici-clette hanno dunque la stessa validità in qualsiasi cantone o in qual-siasi negozio li si acquisti.

Prezzi diversi per la stessa vignettaCome si spiegano allora le differenze di costo? Una signora ci

ha segnalato che dopo aver acquistato la vignetta alla Posta (fr.8.20) ha scoperto che presso la Migros l’avrebbe potuta avere per6 franchi. Alla sua richiesta di spiegazioni le è stato risposto chepresso la Posta sarebbe stata assicurata meglio... In realtà, vistoquanto detto prima, ciò non è corretto. La copertura assicurativa dibase (quella che si ha acquistando il contrassegno) è uguale per tut-ti.

La ragione delle differenze di prezzo va ricercata nel fatto cheil premio negoziato con le compagnie assicurative dipende, tra l’al-tro, dal numero d’incidenti denunciati. Per le compagnie assicura-tive conta quindi il rischio. Se in Ticino il costo praticato presso laPosta è più alto che in altri cantoni è perché, sostanzialmente, inTicino si verificano più incidenti che in altre parti della Svizzera.

E che dire del prezzo praticato presso gli altri punti vendita?Associazioni, enti e imprese sono autorizzati a vendere il contrasse-gno a condizione che si accordino con una compagnia assicurativaper la copertura RC necessaria. E qui valgono gli accordi intercorsie il rischio valutato dalla singola compagnia assicurativa, ma valeanche il tipo di politica applicata dal singolo negozio o roganizza-zione: il Denner, per esempio, applica uno sconto del 50% sul prez-zo di vendita se viene effettuata una spesa per almeno 40 franchi innegozio.

Per evitare sorprese l’ACSI consiglia pertanto ai ciclisti di in-formarsi in diversi punti vendita prima di comperare la vignetta.

Buono a sapersi● Il contrassegno è valido dal 1 gennaio dell’anno in corso al 31maggio dell’anno successivo.● La copertura assicurativa vale a partire dal giorno che segue ladata del pagamento.● Affinché la copertura RC sia valida, la vignetta deve essere in-collata alla bicicletta.● L’assicurazione RC vale per la bicicletta sulla quale è incollata lavignetta.● L’assicurazione copre solo i danni causati a terzi, non le even-tuali lesioni riportate dal ciclista stesso o i danni della biciclettanonché il furto della stessa.● Per coloro che praticano quotidianamente questo sport o chehanno biciclette costose può essere opportuno stipulare un’assi-curazione supplementare contro il furto e/o casco, ma valutateprima le coperture assicurative che già avete.● Le FFS e il TCS propongono pacchetti assicurativi supplemen-tari per ciclisti a costi contenuti (www.tsc.ch e www.ffs.ch).1) per soci fr. 6.50

2) fr. 2.95 con acquisto minimo di fr. 40.-

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Pranzo:

Merenda:

Cena:

Schede realizzate incollaborazione conEvelyne Battaglia,dietista HF,rappresentante deiconsumatori nellaCommissionefederale dell’alimen-tazione e con lacollaborazionedell'Ufficio dipromozione e divalutazione sanitaria(DSS)

3.09

Carrello sanoGuida alla spesa per menuequilibrati - Terza e quarta età

La borsa della spesa

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Colazione:

Con l'avanzare dell'età aumenta la necessità di adeguare correttamente l'alimentazione al fabbisogno e ai vari problemi di salute chepossono insorgere con gli anni. Le modifichefisiologiche che avvengono gradualmente ealcuni disturbi frequenti legati all'età (peresempio, il sovrappeso, il diabete mellito, lemalattie cardiovascolari e l’osteoporosi)possono necessitare di un adeguamentoquantitativo e qualitativo dell'alimentazione.Di regola bisogna mangiare meno, scegliendocorrettamente gli alimenti, variandoli sull’arcodella settimana e delle stagioni e bereregolarmente a sufficienza. Per una giornataalimentare AVS si calcolano 10 franchi algiorno: una cifra sufficiente se si preparano ipasti in casa con alimenti freschi, ma che puòcreare qualche problema quando si mangiaspesso fuori, calcolando anche il costo dellabevanda. Un aiuto per avere un pastoequilibrato e completo a prezzo contenuto è lapossibilità del pasto a domicilio e la mensaofferti da Pro Senectute in collaborazione conmense scolastiche e Case per anziani.

Spuntino:

Menù equilibrato per adulti in età avanzata

- 1 tazza di caffè o tè, oppure tisane da bere a volontà- 1 tazza di latte o 1 yogurt di preferenza naturale o 1 fettina di formaggio- pane nero o integrale 1-2 fette - burro 10g e 1 cucchiaino di marmellata o miele - 1 frutto di stagioneoppure: - 1 tazza di latte o 1 yogurt di preferenza naturale- 1 tazzina di cereali (fiocchi d’avena, miglio o cereali misti per Birchermüesli)- 1 frutto di stagione.

1 frutto di stagione.

Acqua da bere a volontà- 1 porzione di insalata di stagione (2 manciate o 1 ciotola)- pasta al sugo di pomodoro- 1-2 cucchiai di olio per condire (oliva o colza)- 1 budino alla vaniglia o- 1 fettina di formaggio e 1 di pane.

- 1 tazza di caffé o tè, oppure acqua o tisane da bere a volontà- 1 tazza di latte o 1 yogurt - 1 fettina di pane integrale con marmellata o 1 dolce o biscotto integrale, oppure - 1 frutto di stagione.

- minestrina con avena o riso- verdura cotta di stagione - 1 cucchiaio di olio per condire (oliva o colza)- 1 porzione di prosciutto cotto (2-3 fette, ca. 50g) o 1 uovo cotto (sodo, occhio di bue, ecc.)

- pane integrale o nero o 2-3 patate cotte- frutta o 1 budino o 1 yogurt.

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Mangiando meno è indispensabile fare delle scelte alimenta-ri corrette per salvaguardare un apporto nutrizionale adeguato; inparticolare è consigliabile:● consumare 2-3 latticini al giorno per un corretto apporto di cal-cio e proteine (esempio di porzioni: 2dl di latte, uno yogurt, 30-40gdi formaggio duro, 50-60g di formaggio morbido, 80g di formag-gio magro, 200g di formaggi freschi)● consumare una porzione di carne (100g) 2-4 volte la settimana,pesce (120g) 1 volta la settimana , 1 uovo o 50-80g di leguminose2 volte alla settimana ciascuno● consumare almeno 3 porzioni al giorno di cereali , di preferenzaintegrali (orzo, avena, pane integrale, pasta, riso, farro e polenta in-tegrale)● consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno per un corret-to apporto di fibre, acqua e vitamine (in media 120g per porzione)● bilanciare l’apporto dei grassi quotidiani, limitando quelli nasco-sti nei cibi (salse, dolci, formaggi e salumi…) a favore di quelli visi-bili e con alto contenuto di acidi grassi polinsaturi (olio d’oliva, dicolza e di girasole, noci e mandorle, pesce azzurro)● moderare il consumo di sale, limitando alimenti salati ( formaggistagionati, affettati, salse e alimenti precotti…) e il sale a tavola, ri-scoprendo invece spezie ed erbe aromatiche● favorire un corretto apporto di liquidi (almeno 1,5 litri di acqua algiorno), mangiando spesso minestre e bevendo regolarmente, an-che se lo stimolo della sete è meno presente; di preferenza bere ac-qua o bevande non zuccherate

Variazioniper un corretto apportonutrizionale

Fare pasti regolari suddivisi sull’arcodella giornata e variati nella composizione èconsigliabile per un buon equilibrio alimen-tare nell’età avanzata, in particolare per chideve controllare peso e glicemie oltre chel’appetito.

La diminuzione del metabolismo basa-le (che determina il dispendio energeticoquotidiano) è graduale e viene favorita dal-la modifica della composizione corporea:aumenta la massa grassa e diminuisce l’ac-qua nel corpo. La massa magra (muscoli inparticolare) tende a diminuire, ma conun’attività fisica di almeno mezz’ora quoti-dianamente (spostamenti a piedi o in bici,passeggiate e giardinaggio…) si può frena-re quest’evoluzione, il tutto a beneficio del-la salute e del benessere.

Mangiare in compagnia aiuta a stimo-lare l’appetito e favorisce la socializzazione.

Per particolari problemi di salute è me-glio interpellare il medico prima di seguirediete poco equilibrate. Lo stesso vale perqualsiasi tipo di difficoltà nel nutrirsi nor-malmente.

Regolarità dei pasti e movimentoquotidiano

Le porzioni ideali con il piatto equilibrato

Il “piatto equilibrato” indica le proporzioni ideali dei vari ali-menti che compongono un pasto. È importante variare gli alimentiperché ognuno porta dei nutrienti diversi (proteine, vitamine, saliminerali, ecc.). ● Un quarto del piatto è composto da un alimento ricco in protei-ne. Le proteine si trovano nella carne, nel pesce, nelle uova, nelle le-guminose e nei latticini (latte, formaggio, yogurt, ecc.). ● Un quarto del piatto è composto da alimenti ricchi in carboidra-ti. I carboidrati si trovano nei prodotti a base di cerali (pane, pasta,riso, ecc.) e nelle patate. ● La metà del piatto è composta da verdura o frutta, alimenti ricchiin vitamine e sali minerali. Questi nutrienti sono importanti perevitare carenze alle quali gli anziani sono particolarmente a rischio.Frutta e verdura apportano anche le fibre che aiutano alla funzio-nalità intestinale e a mantenere buoni valori sanguigni (colesterolo,glicemia). ● Al piatto equilibrato è necessa-rio aggiungere una materia grassa(preferibilmente olio d’oliva o dicolza). Gli oli sono ricchi in grassie vitamine essenziali per il nostrocorpo. ● Il piatto equilibrato va anche ac-compagnato dall’acqua, unicabevanda indispensabile.

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La borsa della spesa

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Di solito la fat-tispecie della “le-sione” non è piena-mente realizzata cosicché,volenti o nolenti, la merce pa-gata di più non può essere resti-tuita. Non rimane altro che evitare inegozi troppo cari e sceglierne in futuroaltri più convenienti.

3

Quel che è comprato è comprato

Diritto al cambio della merce

La signora Galli acquista una tuta da sci perla figlia ma alla ragazza non piace. Il nego-zio accetta di riprendere la tuta purché siacquisti altra merce, ma la giovane nontrova nient’altro di suo gradimento. La si-gnora Galli chiede allora che le siano resti-tuiti i soldi. La venditrice afferma di nonessere obbligata a rimborsare il denaro, èperò disposta a farle un buono. Chi ha ra-gione?

Chi acquista stipula un contratto che deveessere rispettato. Non si può pretendere dipoter restituire gli acquisti precipitosi.La legge prevede la possibilità di restituzio-ne solo in casi eccezionali.1. Nella vendita a rate il consumatore ha 5giorni di tempo per dichiarare che rinuncia aconcludere il contratto (art. 226a cpv 2 cifra8 CO).2. Per i contratti stipulati a domicilio, sulposto di lavoro, in trasporti pubblici o supubbliche vie e piazze e nell’ambito di unamanifestazione pubblicitaria legata adun’escursione o analoga occasione, esisteil diritto di revoca entro 7 giorni da eserci-tarsi dal momento in cui il cliente ha propo-sto o accettato il contratto e ha ricevuto leinformazioni di cui all’art. 40d CO (art. 40e

Chiedere per scritto il dirittodi cambiare la merce

A volte il commerciante stesso offre un di-ritto alla sostituzione. Se, sullo scontrino dicassa figura, ad esempio, “cambio dellamerce entro 8 giorni” è senz’altro possibilela sostituzione entro il tempo concesso.In caso di bisogno ci si può accordare oral-mente con il negoziante sul diritto di cam-biare la merce. Ma attenzione: le promesse verbali sonodifficilmente dimostrabili. Meglio farsi con-fermare per scritto, sulla fattura o sulloscontrino di cassa, il diritto al cambio dellamerce.

In sintesi:

● Evitare gli acquisti precipitosi: non siha infatti nessun diritto alla sostituzio-ne, al rimborso del denaro o alla revocadel contratto.

● In caso di dubbio chiedere al nego-ziante di mettere per scritto il diritto alcambio-merce.

Il signor Bernasconi acquista una giacca aisaldi. Arrivato a casa nota che su una mani-ca ci sono alcune macchie. Il giorno dopotorna nel negozio per chiedere che glielosostituiscano ma sullo scontrino di cassa silegge “la merce non può essere cambia-ta”. Deve accettare questa condizione?

Per la merce saldata ci sono spesso regoleparticolari. Molti negozi non accettano ilcambio di merce per gli articoli saldati. Ilmancato cambio di prodotti difettati è ac-cettabile solo se questa limitazione della ga-ranzia viene resa nota prima al cliente. Secosì non fosse, il cliente può far valere gli ar-ticoli 197 e seguenti del CO e pretendere lasostituzione del capo o, se non fosse possi-bile, la restituzione di parte del prezzo se ildifetto è minimo o di tutto il prezzo pagato

Merce saldata

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Prezzi diversi per merce identica

Diritto di restituzione

In sintesi:

●Confrontare prima i prezzi!

● Solo in casi eccezionali ci si può avva-lere dell’art. 21 del CO concernente lalesione e annullare il contratto.

Il signor Bianchi ha acquistato una valigiacostosa. Tre giorni più tardi scopre che inun altro negozio la stessa valigia è in vendi-ta a un prezzo più vantaggioso. Si arrabbiae reclama. Ma il venditore non vuole ri-prendere la valigia e nemmeno rimborsarela differenza di prezzo. Il signor Bianchi puòsperare di ottenere ragione?

È normale che ci si arrabbi quando si scopreche merce identica può venir acquistata a unprezzo inferiore in un altro negozio, ma nel-la maggior parte dei casi si può fare ben po-co. Le differenze di prezzo sono normali: èquindi compito dell’acquirente informarsi econfrontare i prezzi, prima di comperare.Diverso sarebbe il caso se la valigia acquista-ta fosse manifestamente di scarsa qualità (a

Reclamare

Ma come?fronte di un prezzo alto) oppure se il prezzo

pagato fosse sproporzionatamente più altorispetto al prezzo esposto nel secondo ne-gozio. Un caso come questo cade sotto l’art.21 del Codice delle Obbligazioni (CO) cheregolamenta la cosiddetta “lesione”; nellapratica è molto raro che venga applicato. Sipuò fare appello alla lesione quando si verifi-ca: “una sproporzione manifesta fra la pre-stazione e la controprestazione (cioè quantosi paga e quanto si riceve) in un contratto, lacui conclusione fu da una delle parti conse-guita abusando dei bisogni, della inespe-rienza o della leggerezza dell’altra”.Se possono essere dimostrate queste condi-zioni restrittive, entro un anno la parte lesapuò dichiarare che non mantiene il contrattoe chiedere la restituzione di quanto già dato.

Codice delle Obbligazioni). Se si comperaqualcosa in un negozio non si ha dunque ildiritto di cambiare la merce o di farsi rim-borsare il denaro. Nella maggior parte dei casi i negozianti ac-cettano una sostituzione. Ma non sempre èpossibile, come nel caso in cui non vi fossequalcos’altro di proprio gradimento. In que-sto caso il commerciante spesso offre unbuono. In rari casi si può ottenere la restitu-zione dei soldi. Ma il cliente non può sceglie-re e deve accettare quanto gli è proposto. Così anche la signora Galli dovrà accon-tentarsi del buono.

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Segretariato acsiVia Polar 46, CP 165 6932 Breganzona091 922 97 55 fax 091 922 04 [email protected] CCP 69-4470-1

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La borsa della spesa091 922 97 55 fax 091 922 04 [email protected]

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Consulenza casse malatiConsigli pratici e documentazione091 922 97 55da lunedì a venerdì 10.30-11.30

AlimentazioneConsigli pratici e documentazioneda lunedì a venerdì 10.30-11.30091 922 97 55 1° e 3° giovedì del mese 14.30-17.30091 923 53 23

Contabilità domesticada lunedì a venerdì 10.30-11.30091 922 97 55

Mercatini dell’usatoAbbigliamento per bambini a prezzi contenuti ein ottimo stato, indumenti e equipaggiamentosportivo, carrozzelle, passeggini, biciclette, letti-ni, seggioloni, ecc. Prima della consegna di merceingombrante contattare il mercatino.

Bellinzona, viale Portone 9 076 712 68 91martedì, giovedì e venerdì 14-17mercoledì (solo vendita) 14-17

Locarno, via Castelrotto 20 091 751 24 73martedì e venerdì 9-11mercoledì (solo vendita) 14-17.30giovedì 14-17.30

Bioggio, via Cademario 091 605 69 03 martedì e mercoledì 14-17giovedì e venerdì 9-11

Balerna, via Favre 8 (zona FFS) 078 926 52 41 mercoledì 14-17venerdì 14-17.30sabato (solo da ottobre a febbraio) 14-17

I mercatini di Locarno e Balerna sono chiusidurante le vacanze scolastiche. La sede diBioggio è chiusa solo per le feste di fine anno;durante le altre vacanze scolastiche consultate lasegreteria telefonica del mercatino. A Bellinzona, il mercatino è aperto durante lasettimana delle vacanze autunnali mentre neglialtri periodi di vacanze scolastiche è aperto ilvenerdì dalle 14 alle 17 (solo vendita). Aperturestraordinarie sono segnalate tramite la stampa.

La borsa della spesa

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In sintesi:

● Molti negozi non sono disposti acambiare la merce saldata. Questa re-gola deve essere accettata.

● Eccezione: se il difetto non è segnala-to, la merce può essere restituita anchese sullo scontrino figura la scritta “lamerce non può essere cambiata.

se il difetto pregiudica l’utilità della co-sa, oppure invocare la nullità del contrattoper errore essenziale (in questo caso l’erroreconsiste nel fatto di aver effettuato l’acqui-sto senza aver saputo dell’importante limi-tazione della garanzia) conformemente al-l’art. 23 CO.La situazione è diversa se la merce risulta di-fettata. Si distinguono due casi:1. Proprio perchè leggermente difettata lamerce viene venduta a prezzo ridotto, conl’indicazione del difetto. Per esempio:“danni dell’acqua”, “piccoli difetti di fab-bricazione”, oppure “merce difettata”. Insimili circostanze non è possibile far valerealcun diritto per eventuali difetti.2. In mancanza di tali indicazioni si ritiene cheanche la merce saldata sia in perfetto stato.

È il caso dell’impermeabile del signorBernasconi che non dovrebbe essere mac-chiato. In questo caso si può esigere la so-stituzione della merce.

Reclamare

Ma come?

La Coop restituisce i soldi per il robot da cucina difettatoLa signora G. ha acquistato un robot da cucina Kuhn Rikon alla Coop in parte con i pun-ti Coop in parte in contanti. Questo apparecchio ha sempre presentato dei difetti di fun-zionamento ed è stato sostituito almeno tre volte. La signora, esasperata, non lo vuolepiù ma la Coop si rifiuta di restituire (anche con dei buoni d’acquisto) l’importo pagatoin contanti. Grazie all’intervento dell’ACSI la nostra socia ha potuto riavere i suoi soldisottoforma di buoni acquisto.

Respinti i solleciti di pagamento per merce mai ordinataNel corso del mese di agosto, la signora T. ha ricevuto dalla ditta Zelmed SA di Wangendella merce da lei mai ordinata. Ha provveduto immediatamente a spedire un fax alla dit-ta per comunicare che non ha mai richiesto la merce e per chiedere i francobolli per il rin-vio della stessa. Non riceve i francobolli ma una richiesta di pagamento da parte della dit-ta di incassi. Il 18 novembre 2008 l’ACSI ha scritto una lettera alla Deltareal SA (ditta diincasso) per specificare quanto successo. Da allora la signora non ha più ricevuto nulla.Visto il lasso di tempo intercorso si presume che la ditta abbia rinunciato all’incasso.

Grazie all’intervento dell’ACSI ...●

Non capiterà più che nelle bucalettere di cittadini possano giungere buste dall’amministra-zione cantonale con l’indicazione del mittente “Servizio Incassi della Sezione pene e misu-re” in bella mostra. Nell’edizione 7.07 della BdS avevamo pubblicato le lamentele di un nostro socio cheprotestava poiché questo genere di corrispondenza consente di far capire in modo evi-dente il contenuto della stessa a tutti coloro a cui capita tra le mani questa busta (ossia,richiesta di incasso a seguito di una procedura penale). In quell’occasione l’ACSI conve-niva col lettore sul fatto che questo modo di procedere era lesivo della privacy e avevasottoposto la questione al responsabile cantonale per la protezione dei dati. A marzo di quest’anno l’incaricato cantonale della protezione dei dati ci informa che èstata individuata una modalità di diffusione dell’indirizzo del Servizio incassi dellaSezione esecuzione con una dicitura più generica. “Sulla busta di invio non appare più ilmittente completo, ma unicamente un’abbreviazione; il nome dell’unità è menzionatoper esteso all’interno del documento stesso, il solo che del resto fa fede”. Grazie all’intervento dell’ACSI la protezione dei dati personali è meglio garantita anchenell’amministrazione cantonale.

Più privacy sulle buste intestate del Cantone

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Questi test sono a disposizionein lingua originale presso il segretariato ACSI

La borsa della spesaSistemi di lavaggio Mar. 09Bluetooth Gen. 09Cornici digitali Dic. 08 Cereali per colazione Nov. 08 Telefonini Set. 08Biberon Ago. 08Pannolini per bebè Giu. 08Misuratori pressione Mag. 08Filtri internet per ragazzi Mar. 08Lettori MP3 con video Gen. 08App. foto reflex digitali Dic. 07Sci slalom e multicondition Nov. 07Croccantini per cani Set. 07Videoproiettori Giu. 07Navigatori satellitari Mag. 07

FRC Magazine, LosannaProgrammi antivirus Apr. 09Altoparlanti per mp3 Mar. 09Pellicole alimentari Nov. 08T-shirt anti UV per bimbi Lug. 08 Caschi per ciclisti Mag. 08Adattatori FM per MP3 Apr. 08Lampadine risparmio energetico Feb. 08Tinture per capelli Nov. 07

AltroConsumo, MilanoCaschi per motociclisti Apr. 09Televisori lcd e plasma Apr. 09Lavastoviglie Apr. 09Mixer da cucina Mar. 09Monitor TFT computer Feb. 09Lettori alta definizione Feb. 09Telefonini UMTS Gen. 09Macchine per il pane Dic. 08 Amplificatori e casse Ott. 08Cartucce per stampanti Ott. 08Passeggini Lug. 08Seggiolini auto per bambini Giu. 08Lettori DVD HD Feb. 08

Test, BerlinoStampanti multifunzionali Apr. 09Liscive complete per bucato Apr. 09Aspirapolvere Apr. 09Materassi Mar. 09Stampanti inchiostro e laser Mar. 09App. foto digitali mar. 09DVD Recorder Mar. 09Pneumatici estivi Mar. 09Impianti HiFi mini Feb. 09 Telefoni senza filo Feb. 09 Lettori mp3 con video Gen. 09 Navigatori satellitari Gen. 09 Telefonini Gen. 09 Ferri da stiro Gen. 09 Biciclette da camera Dic. 08Frigoriferi a incasso Nov. 08Lavatrici Ott. 08Motoseghe Ago. 08Biciclette per bimbi Lug. 08

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Ma come?

pubblicazioni

desidero ricevere:q Guida ai consumi responsabili *gratisq Schede: mangiare bene per vivere bene fr. 3.–q Schede: salute e movimento fr. 3.–q L’alimentazione equilibrata dei bambini (esaurito) gratisq La guida del bebè fr. 5.–q Imprenditori di cambiamento: Agenda 21 locale fr. 18.–q Schede: come risparmiare energia * fr. 4.–q Schede: perché separare i rifiuti? *gratisq Marchi per alimenti * fr. 25.–q Osare. Prospettive per un cambio di rotta fr. 15.–q I conti di casa (soci ACSI 12.-) * fr. 16.–q Piatti unici * fr. 7.–q Schede Internet * fr. 4.–q Tessili: per saperne di più fr. 6.–q Reclamare. Ma come? fr. 7.–q Medi-Minus (13 schede informative sui medicamenti) fr. 2.–q Micro-onde: per saperne di più fr. 8.–q Guida ai marchi alimentari (formato tessera) gratisq Guida alla luce (formato tessera) gratisq Guida ai marchi non alimentari (formato tessera) gratisq Guida all’acquisto del pesce (formato tessera) gratisq Guida all’acquisto del legno (formato tessera) gratisq Guida all’acquisto degli elettrodomestici (formato tessera) gratisq Adesivo contro la pubblicità nella bucalettere fr. 1. –q 24 etichette per respingere la pubblicità indirizzata fr. 2.–q Penna ACSI “salvagente” fr. 3.–q La borsa per la spesa (tascabile) fr. 5.–q La borsa per la spesa (in stoffa) *gratisPer importi complessivi fino a fr. 15.– allegare il controvalore in francobolli (da ct. 85 o da fr.1.–) + fr. 2.– in francobolli per i costi di spedizione (rispettivamente fr. 3.– per le pubblicazio-ni segnate da asterisco). Per importi superiori a fr. 15.– riceverete una polizza di versamen-to. Allegando un’etichetta autocollante col vostro indirizzo facilitate il nostro lavoro.

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