miur · MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE AMERIGO VESPUCCI
Tante diversità. Uguali diritti
b u l l i s m oInterventi di contrasto al bullismo e al cyberbullismo nelle scuole
Interventi di contrasto al bullismo e al cyberbullismo nelle scuole
Bulli
smo
e cy
berb
ullis
mo spesso il bullismo viene invocato come etichetta o
spiegazione di fenomeni di aggressività che rientra-no nelle dinamiche adolescenziali, creando inutili allar-mismi. L’effetto è duplice: da una parte si vedono pre-potenze dappertutto, tanto da essere tentati dalla resa; dall’altra si minimizza e si stenta a riconoscere il feno-meno in realtà scolastiche apparentemente tranquille.L’azione del Miur è tesa per fornire strumenti di cono-scenza del fenomeno e predisporne interventi e pre-venzione, in ottica educativa.Le singole scuole hanno risposto positivamente e tem-pestivamente alla crescente attenzione sul bullismo e alla recrudescenza del fenomeno: il 22,6% delle fami-glie dichiara che nella classe del proprio figlio/a negli ultimi tre anni sono stati realizzati dei progetti su que-sto tema specifico, con punte del 25,8% al Nord ovest e del 25,1% al Nord est, laddove il fenomeno è com-parso prima. A questi interventi andrebbero aggiunti quelli- sempre più numerosi- rivolti al personale della scuola, e in particolare ai docenti, per fornire loro le competenze più idonee a gestire il rapporto con il bullo e con il gruppo di cui fa parte.Particolarmente elevata, (il 27,0% del totale), risulta essere la quota di classi della scuola media inferiore coinvolte in iniziative specifiche sul bullismo, a confer-ma di un fenomeno che ha la sua massima manifesta-zione nell’età preadolescenziale.
(Fonte: Eurispes e Telefono AzzurroIndagine conoscitiva sulla Condizionedell'Infanzia e dell’Adolescenza)
GLI ATTI DEL BULLISMO
05
1015
2025
30
Offe
se im
mot
ivat
eB
otte
, pug
ni, c
alci
Pro
voca
zion
i e p
rese
in g
iro
ripe
tute
Furt
o di
den
aro
Min
acce
Escl
usio
ne e
isol
amen
toFu
rti d
i ogg
etti
o ci
boM
aldi
cenz
a su
Inte
rnet
o c
ellu
lare
Escl
usio
ne d
a gr
uppi
on-
line
Invi
o di
mes
sagg
i offe
nsiv
i o m
inac
cios
i
2011 2008Dati in percentuale
21,6
3,0
22,8
3,
1
5,2
10,4
7,6
20,0
4,7
4,3
8,5
25,6
11,5
26,6
4,7
11,1
17,6
13,5
22,5
4,1
Chiedere l’interventodi fratelli più grandi
Nessuna opinione,il bullismonon èun problemacosì grave
0,9%
+ DIALOGO
+ AZIONE
Cercaredi evitare i bulli6,4%
Cambiarescuola 0,9%
Soffriresenza reagire0,6%
Reagire17,9%
1,7%
Altro6,0%
AGISCE CON L’AIUTODI ALTRE PERSONE
AGISCE DA SOLO
COME COMBATTERE IL BULLISMOSondaggio tra gli studenti
Parlarecon un insegnante
e chiedere aiuto
28,8%
Parlarecon un genitoree chiedere aiuto
21,9%
Parlarecon unamico
6,3%
Gruppistudenteschi
di mediazione2,5%
Chiedereal dirigentescolasticodi punirli
5,3%
(Fonte: European Bullyng Research - Dicembre 2012)
46,9%più di una persona
38,1%una sola persona
15%entrambele situazioni
compagnodi classe
23,2%studente di un’altra classe4,0%
21,9%sia maschiche femmine
60,2%maschio
17,9%femmina
36,4%più grande
3,4%più giovane
13%sia più giovaniche più grandi
QUANTI BULLIC’ERANO?
CHI HA AGITODA BULLO?
DI CHE SESSOERA?
DI CHE ETÀERA?
48,6%
famigliari coetanei
24,2%altri
47,2%coetaneo
L’IDENTIKIT DEL BULLOSondaggio tra gli studenti
bullismo online: il cyberbullismo
Il cyberbullismo è una forma di disagio relazionale, di prevari-cazione e di sopruso perpetrata tramite i nuovi mezzi di comuni-cazione come l’e-mail, gli sms, i blog, i telefoni cellulari e il web in generale. Non comporta dun-que violenza o altre forme di co-ercizione fisica. Nelle comunità virtuali il cyberbullismo può es-sere anche di gruppo e di solito le ragazze sono vittime più fre-quentemente dei ragazzi, spesso con messaggi contenenti allusioni sessuali.Dalle ricerche emerge che il cyberbullismo è in costante e preoccupante aumento, di pari passo con lo sviluppo e la diffu-sione delle nuove tecnologie.Al contrario che in Inghilterra, dove lo scenario è prevalente-mente il cortile, in Italia è la clas-se il luogo dove agiscono i bulli. Dunque, l’intervento degli adulti diventa la via privilegiata di con-trasto al fenomeno.
TIPOLOGIE DI CYBERBULLISMO:Cosa subiscono le vittime0 2 4 6 8 10
8,6%
4,9%
5,1%
4,3%
6,6%
9,6%
4,6%
3,6%
8,6%
4,9%
FLAMING
SOSTITUZIONE
DENIGRAZIONE
RIVELAZIONE
ESCLUSIONE
FLAMING
SOSTITUZIONE
DENIGRAZIONE
RIVELAZIONE
ESCLUSIONE
Come agiscono i cyberbulli
FLAMING: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum.
SOSTITUZIONE (impersonation): farsi passare per un'altra persona per spedire messaggio pubblicare testi reprensibili.
RIVELAZIONI (exposure): pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti su un'altra persona.
DENIGRAZIONE: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione, via e-mail, messaggistica istantanea, gruppi su social network ecc.
ESCLUSIONE: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione.
(Fonte: European Bullyng Research - Dicembre 2012)
Che
cosa
ha
fatto
il M
IuR menti sanzionatori all’interno dei
propri regolamenti.
sito webwww.smontailbullo.itIl sito www.smontailbullo.it, all’interno del portale www.noi-siamopari.it, offre una descrizio-ne del fenomeno, dei suoi prota-gonisti e di come sviluppare un possibile intervento di preven-zione e di contrasto alla violen-za nella scuola. Nella sezione “Contattaci”, le scuole, i ragazzi e le famiglie trovano la lista de-gli osservatori a cui rivolgersi. oppure si può consultare una ricca bibliografia e filmografia sull’argomento da consigliare ai ragazzi.
numero verdee casella e-mailPresso la sede del MIuR è stato attivato il numero verde nazionale 800.66.96.96. Sono a disposizione postazioni di ascolto seguite da una task force di esperti (psicolo-gi, insegnanti, genitori e persona-le del Ministero) attive dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dal-le 14 alle 19. A questo numero si possono segnalare casi, chiedere informazioni generali sul feno-meno e su come comportarsi in situazioni critiche. Verrà messo a punto un database centralizza-to per: garantire l’archiviazione e la riservatezza delle informazioni classificate; consentire l’elabo-razione di statistiche tramite le quali migliorare le azioni in cor-so; effettuare interventi mirati e tempestivi.Come il numero verde, anche l’indirizzo e-mail [email protected], accoglie segnalazioni di casi e richieste di informazioni e consigli.
la commissione bullismoIl MIuR, per comprendere meglio la dimensione e le caratteristi-che del fenomeno, ha deciso di operare costituendo un’apposita Commissione Bullismo all’inter-no della Commissione Legalità ed emanando, il 5 febbraio 2008, la Direttiva “Linee di indirizzo ge-nerali e azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo”. Con la Direttiva, oltre a dare conto di quanto stava avve-nendo all’interno delle scuole si invitavano i singoli istituti a inter-venire inserendo adeguati stru-
Il MIuR assicura da tempo un presidio costante di attenzione, prevenzione e promozione di iniziative di contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbul-lismo nelle scuole. Questi tipi di comportamento si manifestano in forme diverse, spesso difficili da pre-vedere, ma soprattutto legate in molti casi a una coincidenza di forme di disagio sociale non ascrivibili solo al contesto educativo scolastico. Per queste ragioni il Ministero ha attivato, sin dal 2007, programmi di prevenzione e intervento per af-frontare i delicati fenomeni del bullismo e del cyber-bullismo.Le azioni del MIuR si collocano in un’ottica di preven-zione sia primaria, in quanto mirano ad accrescere la consapevolezza sui fattori di rischio attraverso la consulenza e l’informazione, sia secondaria e terzia-ria, permettendo l’attivazione di interventi mirati a limitare la diffusione e ridurre le conseguenze nega-tive del fenomeno.
Il modello di intervento prevede una serie di stru-menti costantemente a disposizione di scuole, genitori e vittime stesse:
1. Costituzione di un’apposita Commissione Bullismo 2. Attivazione del sito www.smontailbullo.it3. Attivazione di un numero verde nazionale e di una casella e-mail4. Costituzione di 20 osservatori regionali
permanenti sul bullismo5. Progetti pilota sul cyberbullismo6. Attività seminariali7. Campagna di comunicazione
Gli accessi dal 09/12 al 06/13.La casella è usata prevalentementeda alunni e genitori)
1.380Gli accessidal 09/12 al 06/13(70% studenti,20% genitori,10% insegnanti)
693I casi di bullismoseguitinell’interagestione
Gli Osservatori permanenti sul bullismo, istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale, rappresentano uno snodo tra centro e periferia, un centro polifunzionale al servizio delle istituzioni scolastiche che operano anche in rete, sul territorio. Lavorano in collaborazione con le diverse agenzie educative nel territorio per la realizzazione di attività, ricercando e valorizzando tutto il patrimonio di buone pratiche, materiali e competenze sviluppati localmente grazie all’impegno delle scuole e delle istituzioni locali.
CAMPAGNADI COMUNICAZIONE
E INFORMAZIONENUMERO VERDE
800.66.96.96
CASELLA [email protected]
SITO WEBwww.smontailbullo.it
CAMPAGNA NAZIONALECONTRO IL BULLISMO
Ricerca
Formazione
Intervento
Valutazione
BULLISMOIncontri
con esperti
Sportelli
Corsidi formazioneper i docenti Incontri
coni genitori
COSTITUZIONE DI OSSERVATORI REGIONALI
PERMANENTI
Dal 2007 è attivodal lunedì al venerdì(10.00-13.00 e 14.00-19.00)per segnalare casi,chiedere informazionie ricevere sostegno
Il portale è il luogodi raccordo di tutti
i soggetti coinvolti. Si occupadi inquadrare il fenomeno
da un punto di vistapsico-sociologico
e culturale, fornendoutili strumenti
e suggerimentiper fronteggiarlo
Accoglie segnalazionidi casi ma anche richiestedi informazioni e consigli
1.050
Attivitàdidattiche
Convegnie conferenze
Cineforume laboratori
teatrali
Incontricon
i docenti
LE ATTIVITÀ
Gli accessi dal 09/12 al 06/13.La casella è usata prevalentementeda alunni e genitori)
1.380Gli accessidal 09/12 al 06/13(70% studenti,20% genitori,10% insegnanti)
693I casi di bullismoseguitinell’interagestione
Gli Osservatori permanenti sul bullismo, istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale, rappresentano uno snodo tra centro e periferia, un centro polifunzionale al servizio delle istituzioni scolastiche che operano anche in rete, sul territorio. Lavorano in collaborazione con le diverse agenzie educative nel territorio per la realizzazione di attività, ricercando e valorizzando tutto il patrimonio di buone pratiche, materiali e competenze sviluppati localmente grazie all’impegno delle scuole e delle istituzioni locali.
CAMPAGNADI COMUNICAZIONE
E INFORMAZIONENUMERO VERDE
800.66.96.96
CASELLA [email protected]
SITO WEBwww.smontailbullo.it
CAMPAGNA NAZIONALECONTRO IL BULLISMO
Ricerca
Formazione
Intervento
Valutazione
BULLISMOIncontri
con esperti
Sportelli
Corsidi formazioneper i docenti Incontri
coni genitori
COSTITUZIONE DI OSSERVATORI REGIONALI
PERMANENTI
Dal 2007 è attivodal lunedì al venerdì(10.00-13.00 e 14.00-19.00)per segnalare casi,chiedere informazionie ricevere sostegno
Il portale è il luogodi raccordo di tutti
i soggetti coinvolti. Si occupadi inquadrare il fenomeno
da un punto di vistapsico-sociologico
e culturale, fornendoutili strumenti
e suggerimentiper fronteggiarlo
Accoglie segnalazionidi casi ma anche richiestedi informazioni e consigli
1.050
Attivitàdidattiche
Convegnie conferenze
Cineforume laboratori
teatrali
Incontricon
i docenti
LE ATTIVITÀ
osservatori regionalisul bullismogli Osservatori Regionali Perma-nenti sul Bullismo, istituiti con il D.M. n.16 del 5 Febbraio 2007 e attivi presso gli uffici Scolastici Regionali, rappresentano un im-portante riferimento a livello ter-ritoriale. Hanno il compito di lavo-rare in stretta collaborazione con le istituzioni locali per la realizza-zione di attività e la valorizzazione del patrimonio di buone pratiche e di competenze che si sono svi-luppate nel territorio. E soprattutto garantiscono un monitoraggio costante del feno-meno, il raccordo con le istituzioni che si occupano di educazione al-la legalità e la verifica delle attivi-tà svolte dai vari soggetti. Favori-scono la promozione dei percorsi di informazione e aggiornamento destinati alle diverse componenti della comunità scolastica.
Gli accessi dal 09/12 al 06/13.La casella è usata prevalentementeda alunni e genitori)
1.380Gli accessidal 09/12 al 06/13(70% studenti,20% genitori,10% insegnanti)
693I casi di bullismoseguitinell’interagestione
Gli Osservatori permanenti sul bullismo, istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale, rappresentano uno snodo tra centro e periferia, un centro polifunzionale al servizio delle istituzioni scolastiche che operano anche in rete, sul territorio. Lavorano in collaborazione con le diverse agenzie educative nel territorio per la realizzazione di attività, ricercando e valorizzando tutto il patrimonio di buone pratiche, materiali e competenze sviluppati localmente grazie all’impegno delle scuole e delle istituzioni locali.
CAMPAGNADI COMUNICAZIONE
E INFORMAZIONENUMERO VERDE
800.66.96.96
CASELLA [email protected]
SITO WEBwww.smontailbullo.it
CAMPAGNA NAZIONALECONTRO IL BULLISMO
Ricerca
Formazione
Intervento
Valutazione
BULLISMOIncontri
con esperti
Sportelli
Corsidi formazioneper i docenti Incontri
coni genitori
COSTITUZIONE DI OSSERVATORI REGIONALI
PERMANENTI
Dal 2007 è attivodal lunedì al venerdì(10.00-13.00 e 14.00-19.00)per segnalare casi,chiedere informazionie ricevere sostegno
Il portale è il luogodi raccordo di tutti
i soggetti coinvolti. Si occupadi inquadrare il fenomeno
da un punto di vistapsico-sociologico
e culturale, fornendoutili strumenti
e suggerimentiper fronteggiarlo
Accoglie segnalazionidi casi ma anche richiestedi informazioni e consigli
1.050
Attivitàdidattiche
Convegnie conferenze
Cineforume laboratori
teatrali
Incontricon
i docenti
LE ATTIVITÀ
TABBY
GENERAZIONICONNESSE (2012)
5.000studenti coinvolti
15,6 annil’età media
95%nato in Italia
53% SUD 45,5% NORD
1,2% CENTRO
36%scuola media
64%scuola superiore
905studenti coinvolti15 anni
l’età mediaOpen Eyes: safenet use e Nausicaa sono due osservatori nati nell’ambito delle iniziative di Più scuola meno mafia. Il primo, si occupa di informare e formare studenti, famiglie e scuole sull’uso lecito e illecito della rete web e sui possibili rischi ad esso associati; ha uno sportello a Milano per la gestione dei casi di stalking, cyberstalking, cyberbullismo e per il sostegno alle vittime di comporta-menti persecutori. Il secondo, a Caserta, offre un aiuto alle vittime di reati di bullismo e cyberbullismo oltre che a quelle della criminalità organizzata.
Il MIUR ha aderito a Tabby attraverso il Piano nazionale Più scuola meno mafia. Il progetto, che mira ad accrescere la conoscenza delle minacce derivanti dall’uso di Internet, ha realizzato diversi materiali didattici e il sito web www.tabby.eu/it dove è possibile compilare un questionario on-line. Ad oggi sono stati raccolti circa 1.500 questionari Tabby.
Il progetto Generazioni Connesse, per la sicurezza dei minori su Internet e sui nuovi media, fa parte del program-
ma Safer Internet e promuove interventi di sensibilizzazione e formazione in oltre 200 scuole, attività di peer-education
con gli studenti, seminari interattivi con insegnanti e genitori. Riesce a raggiungere circa 70.000 persone tra
docenti e alunni.
OPEN EYES (2010)NAUSICAA (2012)
CYBERBULLISMOÈ una forma di disagio relazionale,
di prevaricazione e di sopruso perpetratatramite i nuovi mezzi di comunicazione come l’e-mail,gli sms, i blog, i telefoni cellulari ed il web in generale
Il 27 Dicembre 2012 è stato organizzato un Convegno Internazionale dal titolo Cyberbullismo e rischio di devianza. Strategie di promozionee interventi mirati dove sono state presentate le best practice elaborate nell’ambito del progetto europeo Tabby in Internet.
CONVEGNO 2012
Progetti Pilota sul cyberbullismo
l Progetto “Open Eyes: safenet use”. Avviato dal Piano Nazionale Più scuola meno mafia nel 2010 a Milano, in un immobile confi-scato alla criminalità organizzata, ha portato alla realizzazione di un osservatorio sull’uso lecito e illecito del web e di uno Spor-tello per la gestione dei casi di stalking, cyberstalking, cyber-bullismo e in generale per il so-stegno alle vittime di comporta-menti persecutori.
l Progetto “Nausicaa”. Partito nel 2012 a Caserta, attraverso Più scuola meno mafia, sempre in un immobile confiscato, è di-venuto sede di un osservatorio di ricerca, formazione, intervento e sostegno psicologico per le vitti-me e per casi di disagio giovanile legati al fenomeno del bullismo oltre che alla criminalità orga-nizzata.
l Sempre attraverso Più scuola meno mafia, il MIuR ha aderito al Progetto “T.A.B.B.Y.”, Threat Assessment of Bullying Behavior (ovvero valutazione della minac-cia di cyberbullismo nei giovani), approvato nel quadro del pro-gramma Daphne III (2007-2013). Il progetto mira a promuovere una cultura sana della rete, ad accre-scere la conoscenza delle minac-ce derivanti dall’uso di Internet e/o di altri mezzi di comunicazio-ne informatizzata e ad attivare strategie e interventi mirati alla prevenzione di comportamenti devianti. Sono stati prodotti diver-si materiali didattici tra i quali un toolkit per gli insegnanti con un manuale e un dvd da utilizzare e diffondere tra gli studenti e la realizzazione di un sito web dedi-
cato www.tabby.eu.it dove è pos-sibile compilare un questionario on-line. Ad oggi sono stati raccol-ti circa 1.500 questionari Tabby.
l Il Progetto Safer Internet - Generazioni Connesse, avviato nel febbraio 2013 in occasione del Safer Internet Day, l’appunta-mento indetto dalla Commissione Europea per sensibilizzare i più giovani su un utilizzo responsa-bile e corretto dei nuovi media, sotto il coordinamento del MIuR, racchiude alcune delle principa-li realtà che si occupano di sen-sibilizzare i minori ad un utiliz-zo consapevole di internet, quali l’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, Save the Children Italia, Telefono Azzurro, la Cooperativa E.D.I. e il Movi-mento Difesa del Cittadino.Il progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambi-to del programma Safer Internet, promuove interventi in oltre 200 scuole (tra primarie e secondarie di primo grado) su tutto il territo-rio nazionale, insieme ad attività di peer-education con gli studen-ti, seminari interattivi con inse-gnanti e genitori, raggiungendo circa 70.000 persone tra docenti e alunni.
attività seminarialisul cyberbullismo
Presso la sede del MIuR, lo scorso dicembre, si è tenuto il convegno internazionale “Cyber-bullismo e rischio di devianza. Strategie di promozione e in-terventi mirati” dove sono state presentate le best practice ela-borate nell’ambito del proget-to europeo“Tabby in Internet”. Il MIuR ha organizzato il seminario
“IrRETIti – impigliati nella rete” su cyberbullismo e cyberstalking.
camPagna di comunicazioneÈ in atto una campagna di comu-nicazione rivolta agli studenti, ai dirigenti scolastici, ai docenti, al personale ATA e alle famiglie. La campagna attua azioni mirate per ogni ordine e grado di scuola, e coinvolge stampa, radio e televi-sione.
USO E ABUSO DEI SOCIAL NETWORK
usa regolarmenteinternet
99,1%
ha un profilosu un social network89,3%
è a conoscenza o è stato testimone diretto della diffusionedi messaggi di minaccia da parte di altri studenti
30%
ha usato i social network per diffondere messaggioffensivi o minacciosi12,5%
è stato vittima di diffusionedi informazioni e immagini10%
13,6% dei maschi8,1% delle femmineha umiliato altre persone con la diffusione dimateriali offensivi
13,6% 8,1%
16% delle femmine12% dei maschi è stato vittima di insulti,aggressioni verbalie minacce
16% 12%
(La ricerca di Open eyes effettuata su 5.000 ragazzi)
(Fonte: MIuR/ open Eyes: Safenet use)
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della RicercaDirezione dello Studente
Istituto Comprensivo Statale “A. Vespucci”Via Stazione snc, 89900 Vibo Valentia Marina
CoMuNICAzIoNE E DESIgN: ab&c Roma · www.ab-c.it · 06·6830.8613
Sta
mpa
a c
ura
di:
gra
fica
080
· Via
dei
gla
diol
i, 6
· Mod
ugno
Bar
iFi
nito
di s
tam
pare
ott
obre
201
3