Banca VersiliaLunigiana e Garfagnana
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...La Banca del territorio
dal pensare di riuscire a sanare po-sizioni e culture troppo distanti, diproseguire l’impegno giornalisticofacendo rinascere il “Corriere”, an-che per far sopravvivere quellacontinuità ideale che ha sempre ac-compagnato i nostri periodici. Tuttociò perché fosse ancora messaggerodella nostra terra, una bandiera in-dipendente per la tutela dei nostriinteressi della Valle e per una in-formazione costante con i conterraneiall’estero. Era il settembre 1992,anche l’esperta collaborazione diGian Mirola, dopo pochi mesi, vennemeno: aveva già dato “disse” e po-tremmo aggiungere, con il senno dipoi, avuto. Ci ritrovammo a pro-gettare un giornale interamente, ciavevamo sempre scritto, sognarlo erealizzarlo è tutta un’altra cosa.Avevamo sempre de lega tol’impostazione, è un po’ una gelosiaquello di costruirlo, un marchioproprio, non si lascia volentieri adaltri.Ci mettemmo allora davanti alcomputer e iniziammo a scriverepagine e pagine, un po’ una nuovaimpronta: prendere il meglio, o al-meno quello che ognuno credevamigliore, e gradualmente mettere delproprio. Ogni giorno, ragionando,confrontandosi con altri, capire cosadi nuovo avremmo potuto introdurreo cosa di “vecchio” avremo buttato.E’ impensabile credere di costruireun giornale da soli, ci vogliano tante teste, tanti occhi,tante gambe. Nessuno ha un cervello tanto grande dapoter contenere tutto, nessun giornale ha pagine cosìnumerose da poter parlare di tutto.Così abbiamo messo anche quel qualcosa che, pensava-mo, più si addiceva ai nostri interessi culturali e territo-riali. Magari siamo stati un po’ esibizionisti, ma forse
ne è valsa la pena di spendere nuova fatica. E i primitempi, soprattutto, ne abbiamo fatta molta. Era comefare un puzzle, di quelli difficili da costruire con tanticieli e prati, praticamente irrisolvibili. E a volte ci vuole,oltre la passione, anche un gran senso dell’humor peruscirne indenni. E poi, tutto sommato, s’imparano unsacco di cose sui gusti delle persone. La cosa importante
Venti anni fa riprendeva vita il “Corriere di Garfagnana”,il più antico giornale di informazione della valle natonel 1881. Una scelta sofferta. Avremmo tutti volutoproseguire il nostro impegno ne “La Garfagnana”, l’altrostorico foglio che, dopo aver interrotto le pubblicazioninel 1933 per rendere omaggio alla scomparsa del proprio,ineguagliabile, direttore Giuseppe Bernardini fu, nel1952, recuperato da Sebastiano Lorenzetti e proseguitoda Luigi Suffredini, fino alla sua scomparsa avvenutanel 1991. Fu allora che la famiglia, ritenendosi proprietariadella testata, volle la sospensione delle pubblicazioni,fino ad allora curate da quella “virtuale” associazioneche fu gli “Amici del giornale La Garfagnana”, con loscopo di sostenere l’attività del periodico. Non espri-memmo giudizi allora né ci interessa avanzarne oggi,non volemmo neppure esercitare diritti; eravamo fortidella consapevolezza che il valore dei giornali localistava, e tuttora sta, solo nel volontarismo che vi gravitaintorno e nella generosità di chi crede nel messaggio cheporta; decidemmo così, dopo qualche mese di cordialesopportazione dettata più da un deferente ricordo che
BUON COMPLEANNO “CORRIERE”
Numero 0 Anno I - Settembre 1992
pagg. 3-4 Cittadini castlnuovesi morti… G. Rossi
pag. 4 Il doppio senso della parola “grotta” P. Notini
pag. 5 Bravi ragazzi I. Galligani
pagg.6-8, 11 Cronaca
pag. 2 Scaffale
pag. 5 La foto d’epoca
pag. 7 Notiziario Unione dei Comuni di Garfagnana
pag. 11 Fisco e Economia L. Bertolini
pag. 11 Il Pungolo N. Roni
pag. 12 Tristi memorie
pag. 12 Notizie liete
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Consiglio di amministrazione: Marsilio Ballotti,Luciano Bertolini, Antonio Tognelli.
Soci: Sergio Canozzi, Alvaro Pieroni, Ivano Pilli,Quinto Sinforiani.
Collaboratori: Flavio Bechelli, Bruno Bellosi, MarioBonaldi, Enzo Cervioni, Silvio Fioravanti, ClaudioIorio, Gino Masini, Paolo Notini, Gilberto Rapaioli,Niccolò Roni, Giacomo Suffredini, Cesarina Terenzi.
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era, però, che fosse sopravvissuta la stampa libera inGarfagnana. Noi siamo cosi: ora ci vediamo tutti i giorni,non ci sono editori che ci vincolano, parliamo di ognicosa, qualcosa di buono viene sempre fuori. Tutto ciòrende bene l’idea di quale sia il ruolo di questa pubblica-zione e di quale sia il rapporto che essa ha con il territorio,con i garfagnini e residenti in Italia e nel mondo. Unafetta importante della nostra comunità è raccolta e con-servata proprio nelle pagine del “Corriere” che diventa,così, non solo un testimone attento della nostra vita ma,anche, un custode prezioso di quelle vicende e di queilegami che fanno di un territorio un luogo dove “vivere”e non solo dove “risiedere”. Il “Corriere” è voce liberae autorevole che ha saputo conquistare, nonostante tantidetrattori, il giudizio positivo dei suoi lettori mese dopomese, anno dopo anno. Coltivare l’informazione e ilpensiero libero, abbiamo imparato, non può che produrrebeni durevoli ed insegnarci ad essere vigili sulle libertàduramente conquistate. Così avviene da 131 anni.Il desiderio nostro è quindi che il “Corriere” prosegua adessere un’espressione continua di pensieri e parole. E chequalcuno li capisca questi pensieri, le legga queste parole.E forse non possa farne a meno. Come noi. Buon com-pleanno.
“ROSSO KATMANDU”NUOVO LAVORO DI ENZO GAIOTTO
«È facile innamorarsi della Garfagnana, dei suoi luoghie della sua gente» dice Enzo Gaiotto, livornese trapiantatoa Pisa che vive dalle nostre parti durante la bella stagione.«Sono fortunato: ogni anno prima che esploda l’estatechiudo la casa in città e con molto piacere apro quella diFosciandora. Qui posso dedicarmi con maggior impegnoe disponibilità alle mie passioni: scrivere e fotografare.»Ed è vero perché Gaiotto è stato uno dei primi fotografiitaliani a ritrarre la Garfagnana in maniera impegnata sindalla seconda metà degli anni ’60. «Quando allora espo-nevo in giro per l’Italia i miei bianconero 30X40, moltimi chiedevano dove si trovava un posto così bello!Da tanto tempo questo non succede più: la Garfagnanaè conosciuta ovunque, così corteggiata da giornali eriviste, dalla televisione, dai media. Per quanto riguardalo scrivere ho sempre collaborato con diverse testate,redigendo tra l’altro anche articoli su questa terra. Colla-borare ai giornali è servito a mantenermi in allenamentocon la scrittura. La svolta con la narrativa è avvenuta conl’arrivo della pensione: dopo una vita trascorsa a lavorarein una banca, finalmente libero, ho provato a scrivere unromanzo che da tempo mi ronzava in testa. Così, dopoquattro anni di lavoro, ho pubblicato “La finestrasocchiusa”, la mia opera prima, una storia narrata a duevoci. Il libro è molto piaciuto e per due soli voti di scartonon ha vinto il “Premio Massarosa”. Molti lettori, soprat-tutto sconosciuti, hanno espresso apprezzamento conlettere, messaggi e telefonate. Questa prima esperienza
positiva mi ha spinto a scrivere ancora. Ed ecco il miosecondo lavoro, “Rosso Katmandu”, edito a Torino dallaLas Vegas Edizioni, una realtà culturale che coaguladiversi giovani laureati innamorati della narrativa.Questo mio nuovo libro racconta la storia di un vorticeamoroso. La storia si svolge nell’estate del 1980. Avevobene in mente il dipanarsi della vicenda che avrei scrittoe mi convinsi che la location ideale in cui ambientarlaera proprio la Garfagnana, in particolare il comune diFosciandora. Conosco bene questo posto e nel libro l’hodescritto col nitore tecnico e compositivo del fotografo.La stesura di “Rosso Katmandu” è durata tre anni: mipiace lavorare sulle parole, scrivere e riscrivere millevolte la pagina. Raramente sono contento di quello cheriesco a fissare sulla carta.» Mostrando la copertina di“Rosso Katmandu”, Enzo Gaiotto sottolinea l’accesocromatismo della Vespa 125 TS che spicca da un incon-sueto fondo grigio. «I ragazzi della Las Vegas sono deimaghi anche nell’ideare le copertine dei loro romanzi»commenta. «La storia del libro racconta di un postinodotato di una Vespa color rosso Katmandu che per puni-zione viene trasferito in Garfagnana. Per lui, quello cheall’inizio sembra un severo castigo, si trasforma in unasfida per conquistare la bellissima Lisiana, la più bellaragazza della Garfagnana, che vive a Ceserana, quasi inclausura nella propria casa. Una sfida che ben prestodiverrà un’ossessione...».Naturalmente l’autore non rivela l’imprevedibile finaledel romanzo. “Rosso Katmandu” sarà presentato a Torinoal Salone Off del Libro, al Parco Ruffini, sabato 12maggio. In questa occasione si parlerà del romanzo, maanche della Garfagnana, protagonista assoluta dellavicenda.A questo punto non rimane che augurare ad Enzol’apprezzamento dei lettori, specialmente garfagnini, chedi sicuro in “Rosso Katmandu” riconosceranno la lorovalle fotografata con la palpabile leggerezza dalle parole.
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SOTTO LE INSEGNEMILITARI NAPOLEONICHE
subito la notizia ai parroci del di-stretto e dispose che venisseroavvisate nel capoluogo quelle fa-miglie a «cui ponno appartenere liMilitari morti». Non ci è noto l’esitodell’indagine, ma da quanto ab-biamo potuto appurare, consultandoi registri parrocchiali e quelli dellavecchia Anagrafe comunale, sol-tanto i soldati Fedrani e Moldaninon sembrano ascrivibili al capo-luogo garfagnino, mentre i rima-nenti sembrerebbero essere ca-stelnuovesi a tutti gli effetti. Tant’èvero che, a suo tempo, essi eranogià stati segnalati al maire di Ca-stelnuovo come dispersi. Un do-cumento, dunque, storicamentemolto interessante, ma che toglievaogni speranza a quelle povere fa-miglie, di potere riabbracciare ungiorno i propri figli. Conoscere illuogo dove i loro cari erano spirati,fu in realtà l’unica consolazioneche ebbero gli sfortunati genitori,poiché, nei certificati sopra men-zionati, non erano infatti docu-mentati né gli ultimi istanti di vita,né le cause che determinarono laloro dipartita.Ciò induce pensare -ammesso che la trascrizione deldocumento sia integrale chenemmeno la perfetta organizzazionemilitare francese fosse in grado diseguire tutti i movimenti di unesercito così grande e composito,formato da soldati provenienti dallepiù svariate località europee. Ancheperché non si moriva soltanto inconseguenza di guerra. Un validoesempio di ciò che poteva procurare la morte di un militeal servizio del grande condottiero francese, lo possiamoosservare nelle testimonianze scritte, provenientidall’ospedale militare ambulante di Castelnuovo, orga-nizzato, fin dall’ottobre del 1798, nel Convento deiCappuccini, poi, dal giugno del 1799, trasferito primaall’interno della chiesa di S. Croce e successivamentenell’attiguo Ospedale Civico. Dalla contabilità semestral-
mente inviata dall’ospedale militare al distretto delcomune di Castelnuovo, vediamo che, dal 1798 al 1806,i decessi più frequenti avvenivano soprattutto per iseguenti motivi: convulsioni, febbre settica e perniciosa,pleurite, tubercolosi, tifo, colera, inedia e perfino rognae scabbia. Mentre ben pochi erano i casi di decesso perferite da armi bianche e da fuoco. Ma è anche vero chel’ospedale di Castelnuovo, mai si era trovato a dovere
segue a pag. 4
Già a cominciare dalla Repubblica Cisalpina, molti furonoi garfagnini che, volenti o nolenti, andarono ad ingrossarele file dell’invincibile esercito napoleonico. Alcuni siarruolarono volontari, animati dai principi di uguaglianzae di libertà sbandierati dalla propaganda francese. Altrilo fecero per consentire una vita più dignitosa ai lorofamigliari. Ma i più furono forzatamente reclutati, inqualità di coscritti, per rimpiazzare le numerose perditeman mano che venivano subite nei vari campi di battaglia.Purtroppo, a causa della scarsa documentazione giuntafino a noi, ben poco sappiamo delle loro imprese e diquanti riuscirono a tornare sani e salvi alle loro case.Tuttavia, un documento assai posteriore alla caduta dinapoleone, datato 24 novembre 1828, ci fornisce, almenoper il capoluogo, alcuni dati sulla sorte di sei soldati«napoleonici», ritenuti dal Comando Militare del DucatoEstense cittadini castelnuovesi. Scriveva infatti il con-sultore di governo, Bertagni, al podestà di Castelnuovo:«Nell’elenco de’ certificati di morte esistenti negli Archividel Generale Comando Militare del Regno LombardoVeneto, fatto stampare dal Consiglio Aulico di Guerra,residente in Vienna, di cui un esemplare è stato rimessoa questo Dicastero da S. E. il Signor Ministro degli AffariEsteri in Modena con Lettera del 21 corrente Novembre,si trovano riportati i seguenti individui: Pieroni Gio. diCastelnovo, fuciliere del 2° Reggimento di Linea, mortoa Milano il 23 settembre 1802. Moldani Sisto di Castel-novo Soldato nel 1° Reggimento Leggiero morto a Milanoil 7 settembre 1803. Cialdini Bartolomeo di Castelnovofuciliere nel 2° Reggimento di Linea morto a Napoli il26 giugno 1806. Fedrani Pasquino di Castelnovo Canno-niere morto a Milano il 24 marzo 1804. Bonazzi Baldas-sare di Castelnovo, anzi di Garfagnana fuciliere nelsecondo Reggimento di Linea, morto a Milano il 26aprile 1810. Bonaldi Luigi di Garfagnana fuciliere nel3° Reggimento di Linea morto a Milano li 6 giugno1805, che sembrano appartenere a cotesto Comune, cioènell’informare le SS.VV. onde altrettanto sia informatoa notizia delle rispettive famiglie e Parrocchie per ognieffetto di ragione». Il podestà di Castelnuovo diramò
Uniformi di soldati e ufficiali italiani, arruolati nell’esercito napoleonico.
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agire nelle vicinanze di un campo di battaglia. Fortuna-tamente nel nostro ospedale, le guarigioni erano moltomaggiori dei decessi. Ma se un ricoverato passava sfor-tunatamente a miglior vita, di prassi la direzione inviavaalle autorità cittadine un estratto di morte dal seguentetono: «Dal Registro dei Morti presente in questo OspedaleMilitare Ambulante di Castelnuovo di Garfagnana, risultache il fuciliere Vincenzo Paterkia al servizio militarenella Brigata Pollacca, 3° Battaglione, 4ª Compagnia,nativo di Pollonia, entrò nel detto Ospedale il 13 gennaiodell’anno 1804, e morì il dì 7 di Dicembre dello stessoanno per febbre etica». A certificare l’atto, come veritieroe conforme al Registro dei Morti, era solitamente ilcappellano dell’ospedale, con la supervisione del localeCommissario di Guerra.Quindi se escludiamo Bartolomeo Cialdini, verosimil-mente ferito a morte nel febbraio 1806, durante i com-battimenti contro i borbonici per la conquista di Napoli,per tutti gli altri castelnuovesi è ragionevole pensare cheabbiano reso l’anima a Dio negli ospedali milanesi peraver contratto alcune delle malattie sopra indicate.
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IL DOPPIO SENSODELLA PAROLA «GROTTA»
Di grotte, grotti, groppi e groppicini è piena la Garfagnanae quando da giovane apprendista speleologo chiesi adun pastore di Corfino dove fosse unagrotta che cercavo di individuare mirispose indicandomi la Pania e di-cendomi che quella era tutta unagrotta. La Grotta di Corfino, comeho appreso poi, è oronino tanto co-mune che forse è da mettere in dubbiose effettivamente fosse nota solocome Pania, che come tale risultanelle carte topografiche (Pania diCorfino). In ogni modo se le ‘grotte’sono ovunque non è detto che laGarfagnana sia un “gruviera”. Il fattoè che oggi si tende di dare a grottail significato di caverna mentre danoi grotta è tutt’altra cosa: è unaguglia o un masso di roccia, sia ba-saltica che calcarea o arenacea; e gliaccumuli di massi di roccia, dunque,sono le grotte o i grotti o la groppaiase distribuiti in un territorio esteso.Quindi per noi, e non so per quantialtri in ambito toscano ed oltre, lagrotta non è la caverna, come puòritrovarsi in ogni dizionario dei si-nonimi. Insomma quando si parla digrotte vi è sempre un po’ di ambiguitàsu cosa s’intende: si parla di guglie
o di grossi massi di roccia o di caverne? Per tradizionesi intende una cosa, per educazione scolastica se neintende un’altra. Da dove nasce questa confusione?All’origine vi è una diversa genesi della stessa parola(omonimia). Da un lato vi è la derivazione dalla vocegermanica *kruppa (‘massa tondeggiante’), dall’altro laderivazione dalla voce latina *crupta. La prima voce,quella germanica, indica la guglia di roccia o un masso,la seconda invece una cavità, da cui oltre che grottaanche ‘cripta’ del latino classico. Insomma il pieno o ilvuoto a seconda del contesto. La grotta del castello diRoccalberti e la grotta del castello di Casatico non sonocavità che dal luogo prendono nome, ma bensì affiora-menti rocciosi che sono stati utilizzati per ancorarvi deicastelli medievali. Data la nostra storia e per il nostrouso corrente di grotta - e di grotto, groppi e groppicini- e per il significato che gli attribuiamo, va vista in questaparola un’origine da lingua germanica, dei Goti o deiLongobardi, ‘barbari’ che avevano occupato buona partedell’Italia, compreso il nostro territorio. Riterrei, in ognimodo, ‘longobarda’ la parola grotta, dato chi i Longobardidetennero a lungo la Garfagnana e da essi derivaronoquei Signori delle Verrucole, di San Michele, di Baccianoe di Careggine, ecc., che tanta importanza ebbero nelMedioevo. Ricordo che gli operai che costruivano la diga di Vagliogni giorno andavano al Grotton, dove oggi è la barrieradi cemento, e sul fondo del lago giace la Grotta diFabbriche di Careggine, uno spuntone roccioso prossimoal campanile. Insomma le grotte ‘longobarde’ sono tantee tali che non mi posso dilungare oltre. Accenno solo alfatto che la Groppaia di San Romano (luogo fra il paese
e il Serchio), con i massi di basalto in rilievo sul pendio,viene popolarmente ricollegata alla groppa nel senso didosso o dorso. Ma invece è da ricondurre direttamentealla voce *kruppa, da cui groppaia ad indicare l’insiemedei massi rocciosi ivi affioranti. Per la diffusione capillaredella voce germanica ricordo che solo riguardo a Cam-porgiano si possono elencare i microtoponimi: la Grottadei Moretti, i Groppi, i Groppicini, il Grotto, i Grotti;da notare anche il doppio esito della voce in Grotti eGroppi, luoghi diversi ma morfologicamente simili esemanticamente uguali. Lungo il Serchio, ad attestarel’uso diffuso della parola, cito: la Grotta cavalla, la Grottabianca, il Grotto nero. Concludo riportando dal Dizionario etimologicoitaliano (C. Battisti, G. Alessio), non chiaro nella spie-gazione del doppio significato della parola grotta (forseignorandone l’apporto longobardo, ma in un certo modosottolineandone la particolarità toscana), la seguentebreve frase: “A Pisa, Lucca e Pistoia grotte sono luoghisassosi”. Riguardo agli affioramenti rocciosi si deve purericordare la voce penna che in passato era certamenteparola ben più diffusa e che è rimasta solo ad indicarequalche parete rocciosa o alcuni monti (La Penna diSumbra, La Penna di Campocatino, ecc.). Parlando congli amici vaglini - che ringrazio per le informazioni chemi hanno dato - mi sono reso conto che la parola grotta- nel senso di guglia rocciosa - non è entrata nel lorolessico mentre è molto viva la voce penna e i suoi derivati.
Con penna si indicano gli spuntonirocciosi, i massi morenici, ma ancherilievi con pareti strapiombanti(Penna di San Viano). Questa voce,che è considerata preromana, unavolta doveva essere usata anche inmolte altre parti della Garfagnana,non solo nella conca apuana di Vagli.Nel XVII secolo, infatti, SigismondoBertacchi nella sua “DescrizioneIs tor ica del la Provincia d iGarfagnana” annovera grotti, overopenne, e proseguendo: “È ancoabbondevole di grotte, penne, overoprecipizij, come la Penna di Corfino,quella di Sassi ... di Rontano, diSassorosso, della Verucola, dellaSambuca ed altre infinite simili ...sotto tali precipiitj, vi sono in piùluoghi caverne sotterranee...”. Va-riazioni del lessico e della topono-mastica che meriterebbero ulterioriapprofondimenti, ma lo spazio è ti-ranno.
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La foto d’epoca
Castelnuovo, giugno 1960. Claudio Villa canta al Teatro Alfieri; serata di beneficenza per raccogliere fondi perla costruzione della “Casa Parrocchiale”. La foto lo ritrae, al centro, ospite del Club castelnuovese fans di ClaudioVilla”, con mons. Emanuele Maffei, primo a sinistra, parroco di Castelnuovo, Sergio Girolami, Giampaolo Brucciani,Luigi Girolami presidente e fondatore del club. Le ultime due persone a destra non sono state riconosciute, forsesi tratta di due accompagnatori del cantante. La foto è stata gentilmente messa a disposizione dal dr. AlessandroBianchini che ringraziamo.
donna o Santi protettori). Qualche altra volta osserviamosemplici inserimenti delle statuette vicino ai muri casao, addirittura, a edifici rurali come le stalle. L’arte delleMaestaine ebbe inizio dopo il Concilio di Trento ed hacaratterizzato tutte le epoche sino ad oggi. Lo scopodelle immagini sacre e del loro allocamento era quellodi consentire ai viandanti ed in particolare ai pellegrinimomenti di sosta dedicati alla preghiera ed anche, in
particolari condizioni climatiche, il riparo dalla pioggiao dalla neve. Le immagini sacre sono spesso in marmoo pietra e rappresentano l’espressione del sentimentoreligioso che ha sempre animato le popolazioni e dallacapacità di coltivare il sentimento in forme semplici epopolari. Spesso, particolarmente nelle opere più antiche,ci imbattiamo in piccoli capolavori che valorizzano gliincroci delle strade di campagna o i sentieri montani e
Questo mese volevo scrivere su ben altro argomento,magari più importante ma anche più noioso. Invece, ilfatto di essere stato invitato ed aver assistito ad una bellainiziativa degli alunni e degli insegnanti dell’Istituto perGeometri Campedelli di Castelnuovo Garfagnana mi hafatto fare una rapida virata e convinto a spendere qualcheconvinta parola su una manifestazione che, nella suasemplicità, mi è parsa ben organizzata, curata con passionee ricca di spunti artistici, religiosi e sociologici. Intendoriferirmi all’incontro-convegno-mostra che si è svolto aCastelnuovo il giorno 21 Marzo scorso presso i localidell’Istituto Campedelli sul tema “Maestaine di quassù”.Chi ha partecipato veniva subito introdotto nell’ambienteattraverso una cartellonistica in cui venivano rappresentatedecine di maestaine della nostra zona. In seguito, vi sonostati interventi di vari rappresentanti degli Enti organiz-zatori della serata (l’Istituto Scolastico, la Provincia, ilComune di Camporgiano e la Fondazione della Cassa diRisparmio di Lucca) che hanno portato brevi saluti esottolineato l’importanza della iniziativa consistente inun censimento delle opere, nello studio di queste e nellaprospettiva di recupero di una delle più importanti. Laserata è stata coordinata dall’arch. Piero Biagioni, notostudioso di importanti aspetti artistici della Garfagnana.La parte più corposa ha visto brevi relazioni da parte distudenti della quarta e quinta classe Geometri, supportatidalle insegnanti Floriana Balducci e Maria AntoniettaViti e dalla Dirigente Catia Gonnella. L’incontro si èconcluso con l’intervento di vari esperti, il prof. UmbertoBertolini, il tecnico Fabio Caproni, il prof. Dino Magi-strelli, che ha illustrato gli aspetti religiosi legati alleedicole votive, le studiose d’arte Simona Lunatici edElisa Pieroni, il fotografo Feliciano Ravera. Il tutto,rallegrato da una lauto rinfresco, si è concluso con grandesoddisfazione e convinti applausi da parte del numerosopubblico presente.E’ chiaro che non voglio limitarmialla semplice cronaca dell’avvenimento ma intendo trarrequalche spunto dallo stesso per fare qualche considera-zione generale sui giovani e sulla scuola, nonché comepremessa a qualche nozione sulle maestaine, che, in altrezone, sono chiamate anche marginette o immaginette.Si tratta di modesti fabbricati con struttura quasi semprein pietra recanti al proprio interno immagini sacre (Ma-
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* Castelnuovo: presentato il servizio di consulenza epsicoterapia familiareNei giorni scorsi (giovedì 22 marzo 2012) presso la SalaSuffredini di Castelnuovo Garfagnana, si è svoltol’incontro di presentazione del servizio di Consulenzae Psicoterapia Familiare.Erano presenti il sindaco diCastelnuovo Gaddo Gaddi, il consigliere regionale ArdelioPellegrinotti, in rappresentanza della Regione Toscana,la responsabile della Zona Distretto Valle del SerchioRomana Lombardi, che ha portato i saluti e gli auguridel direttore generale della ASL di Lucca Antonio D’Urso.Il nuovo centro è stato aperto a Castenuovo Garfagnana,in via Puccini 12, per iniziativa dell’Azienda USL 2 incollaborazione con l’Associazione Culturale AEDO,grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Toscana.Lastruttura è diretta dallo psichiatra Mario Betti, responsabiledell’unità funzionale Salute Mentale Adulti, che si avvaledella collaborazione di tre psicoterapeuti specializzati inTerapia Familiare, Ilaria Di Vecchio, Elisa Pierotti eDaniele Stefanelli, e dell’educatrice professionale AnnaMassaccesi. Il servizio si rivolge a famiglie e coppieche si trovano in situazioni di difficoltà o disagio psichico.E’ uno dei pochi centri di terapia e consulenza familiareorganizzati nel contesto di un servizio sanitario pubblico.Questa iniziativa pone l’Azienda USL 2 all’avanguardia
nel panorama nazionale. L’attività si svolge tutti i giovedìpomeriggio.Per informazioni è possibile contattare ilCentro di Salute Mentale della Valle del Serchio oppurechiamare direttamente il numero 340-0019489.
* Attivita’ che si rinnovanoNuovo look per lo storico negozio di calzature “RomoloPocai” nella centrale via Fabrizi, completamente ristrut-turato negli ambientie con nuovi arredi. L’attività fuavviata nel 1918 dal nonno Romolo e poi proseguita dalfiglio Walter, ora gestita da Romolo e dai figli.L’inaugurazione è avvenuta lo scorso 10 marzo conl’intervento di tanti amici e clienti fidelizzati.L’augurio di buon lavoro dalla nostra redazione.
Il CAMPIONATO ITALIANO RALLYRIPARTE DA ANDREUCCIIl camponato rally riprende là dove si era concluso nellascorsa stagione. Paolo Andreucci e il navigatore AnnaAndreussi, sulla Peugeot 207 S2000 ufficiale davanti atutti nel 35° rally “Il Ciocco e Valle del Serchio”, primaprova del campionato italiano 2012. Il campione garfa-
gnino, ha imposto sulle stradedi casa la sua legge, dominandola gara e imponendosi su ben 9delle tredici prove speciali. Laprima tappa perfetta, nella qualeha vinto tutte le speciali, hapermesso di gestire la seconda,nella quale ha lasciato agli av-versari quattro prove e termi-nando con 26”9 di vantaggiosul veronese Umberto Scandolache debuttava al volante di unaSkoda Fabia S2000, senz’altrodimostrandosi l’unico antago-nista del sei volte campioneitaliano. Terzo classificatoAlessandro Perico, a 1’26”5,
anche lui a bordo di una Peugeot 207 S2000 e a lungorimasto vicino alla testa della gara.Nel corso dellapremiazione, nella piazza Umberto di Castelnuovo,affollata di tifosi, sotto la storica Rocca Ariostesca,Andreucci ha ricevuto anche il Pegaso dello Sport dellaRegione Toscana, per meriti sportivi legati alla vittoriadel campionato 2011.
A GALLICANO RICOSTITUITOL’ISTITUTO STORICO LUCCHESEE’ stata ricostituita la sezione territoriale di Gallicanodell’Istituto Storico Lucchese.Questo importante traguar-do è stato raggiunto per merito del direttore, il dott.Antonio Romiti, ex insegnante di Archivistica al Dipar-timento di Studi sul Medioevo e il Rinascimento allafacoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Firenze.Conil suo prezioso contributo, indicazioni pratiche e sostegnoha spronato tale ricostituzione a Gallicano. Il dott.Gastone Lucchesi, per anni promotore e direttore dellasede di Gallicano, rimane nel ruolo di direttore e socioonorario, così come soci onorari sono la dott. ssa MarinaBrogi, vice direttrice dell’Archivio di Stato di Lucca, e
don Fiorenzo Toti, parroco diGallicano.Costituitasi l’assemblea dellasezione, come da regolamento,sono nominati: direttore ElianoSarti, vice direttore Laura Ba-diali, Addetto Culturale Bene-detta Marroni, addetto stampaValentina Lenzi, segretarioBenedetta Suffredini, addettoalla didattica Loretta Mazzan-ti.Chiunque può diventare sociodell’Istituto Storico versandouna quota annua di 20 Euro (perqualsiasi informazione chia-mare il 348-6618739). Il dott.Eliano Sarti, sostenitore della
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tra i boschi.Ebbene, il fatto che ragazzi maturandi dell’Istituto Cam-pedelli si siano impegnati a fondo, insieme ai loro inse-gnanti e con l’aiuto delle Istituzione, nella riscoperta diuna forma di arte popolare, così significativa anche sulpiano sociologico, non può che far piacere e suscitareprofondo compiacimento per l’evento in se e per i risultatiraggiunti. Spesso la nostra società è portata a sottovalutaree a giudicare con severità taluni aspetti della vita giovanilee dell’organizzazione scolastica. L’evento su cui ci siamosoffermati testimonia che non tutto è oscuro, ma chel’impegno e l’interesse dimostrati in questa occasionelascia spazi di speranza per un futuro che ci auguriamomigliore per tutti. Nella società italiana, come tuttipotranno notare, ai vertici delle Istituzioni e di grandigruppi economici vi sono persone fortemente mature, senon anziane. Anzichè fare scelte in direzione dellosviluppo economico e dell’occupazione si ricorre ad unapressione fiscale sempre più insopportabile che impedisceil liberarsi delle migliori energie del Paese. A ciò, magari,si aggiunge che le nuove generazioni sono indolenti,disinteressate e poco propense ad un impegno profondo.Ciò a cui abbiamo assistito e di cui abbiamo parlato cifa pensare in maniera diversa, anche se non vogliamosopravvalutare l’avvenimento. Si tratta, comunque, diun segnale positivo. Forza, ragazzi! Bravi ragazzi!
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Partenza all’insegna della coesione per l’Unione ComuniGarfagnana. Approvato all’unanimità il primo bilanciodell’EntePuppa: “Una classe politica e amministrativa che credenell’importanza dell’Unione per il futuro della Garfagnana”
Oltre 6 milioni di euro in spese di investimento a disposizionedel territorio su un bilancio di oltre 10 milioni di euro. È questoil dato più significativo che emerge dal primo bilancio di previ-sione 2012 dell’Unione Comuni, approvato all’unanimità dalConsiglio dell’Ente. “Il bilancio dell’Unione - commenta ilPresidente dell’Unione Mario Puppa - è stato elaborato all’insegnadel risparmio, al fine di contenere le spese di gestione dellastruttura e destinare le risorse a sostegno dell’economia localee dei servizi, in questo difficile momento congiunturale in cuitutti gli enti debbono fornire il proprio apporto alla ricerca diogni possibile sinergia per creare sviluppo”.In particolare attra-verso l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici diproprietà dell’Ente, saranno notevolmente ridotte le spese dienergia elettrica, contribuendo al miglioramento dell’ambiente,limitando l’emissione di CO2 e riducendo l’impatto ambienta-le.Mediante l’attivazione della tecnologia VOip, saranno note-volmente contenute le spese telefoniche collegate agli ordinaricanali di comunicazione, aumentando la qualità nonché la quantitàdei servizi erogati, anche favorendo lo sviluppo ed il potenzia-mento delle tecnologie informatiche collegate all’ampliamentodella banda larga.Dalla seduta del Consiglio emerge altresìl’attuazione di un piano di razionalizzazione dei cantieri ed unaconseguente riduzione del parco mezzi in dotazione all’Ente, diben 6 unità, consentendo un notevole risparmio in termini diconsumi, manutenzione e spese assicurative.Nel bilanciodell’Unione è entrata, come noto, la gestione della funzionefondamentale di Polizia Locale che prevede un potenziamentodel servizio attraverso l’introduzione di nuovi e moderni mezziin dotazione al personale di polizia, acquisito funzionalmenteall’Unione, primo fra tutti il collegamento telematico a disposi-zione delle pattuglie operanti sul territorio. Inoltre è previstal’assunzione a tempo determinato di operatori di polizia locale.La Polizia Locale si va ad aggiungere alle altre 13 funzioni eservizi esercitati dall’Unione, ossia: SUAP, Servizio statistico,Catasto dei boschi percorsi dal fuoco, Protezione Civile, Catasto,SIT e cartografia, Canile, Mattatoio, Servizi informatici etelematici, Sviluppo risorse umane, Turismo, Servizi postali edi prossimità, Coordinamento e supporto giuridico alle gestioniassociate.Largo spazio sarà dato alla messa in sicurezza delterritorio ed alla sistemazione dei corsi d’acqua. “A tal proposito commenta Puppa - basti pensare che sono stati previsti interventidi recupero e consolidamento dei versanti ed altri per il ripristinodella viabilità forestale che interesseranno la quasi totalità deiComuni”. Sono in fase di realizzazione il progetto per il com-pletamento del rifugio escursionistico del Burigone, quellorelativo alla riqualificazione del Centro informazioni e accoglienzaturistica della Garfagnana ed il completamento delle Pista daFondo dell’Alpicella. Saranno inoltre oggetto di interventi diristrutturazione anche i rifugi Granaiola e Bocca di Scala.Prosegueinoltre il completamento del progetto “Rocche e Fortificazioni”,cofinanziato, oltre che dalla società ARCUS, legata al Ministeroper i Beni e le Attività Culturali, anche dalle Fondazioni Montedei Paschi di Siena e Cassa di Risparmio di Lucca. L’obiettivoè quello di completare l’insieme organico di interventi strutturali
sulle fortificazioni della Valle per dar vita ad un sistema musealediffuso sul territorio, capace di diventare motore propulsore siadal punto di vista culturale che sotto il profilo del marketingturistico.“La rete sentieristica escursionistica sarà oggetto dinumerosi interventi con cospicui investimenti e sarà attuatoanche un progetto per il recupero e la valorizzazione di alcunialberi monumentali spiega l’Assessore Maria Stella Adami”.Proseguirà il completamento ed il recupero dell’Azienda diCerasa, mentre saranno potenziate le attività didattiche e scien-tifiche presso l’Orto Botanico “Pania di Corfino”. “Continual’attività del Centro “La Piana” con l’ampliamento dell’area dimoltiplicazione del Torymus sinesis, antagonista del temibilecinipide del castagno, la creazione, all’interno del vivaio, di uncentro per il suo allevamento e l’allestimento di un laboratorioad hoc, mentre sono in via di progettazione, presso lo stessovivaio, laboratori per soggetti diversamente abili”, concludeAdami.“Sempre alta l’attenzione per i progetti e gli interventia favore dell’agricoltura - commenta l’Assessore Paolo Fantoni a sostegno delle filiere di produzione agricola, della Banca delGermoplasma e la la biodiversità agraria, per non parlare deiprogetti rivolti alla promozione del turismo”.Continua l’impegnodell’Ente verso la cultura che vedrà in primo piano le attivitàdella Banca dell’Identità e della Memoria, attraverso la pubbli-cazione nel corso dell’anno di ben sette nuovi volumi cheraccontano le varie sfaccettature del nostro territorio. “È in corsodi costruzione il sito web della Banca dell’Identità e dellaMemoria spiega l’Assessore Dorino Tamagnini che ne costituiràun valore aggiunto; infatti attraverso il sito sarà possibile accedereai cataloghi dei documenti e dei video, alla visione dei materialifotografici, alle pubblicazioni della collana, al dizionario garfa-gnino ed all’informazione sui progetti e gli eventi. Il sito saràun valido strumento conclude attraverso il quale i cittadinipotranno partecipare all’arricchimento della Banca comunicandonotizie, inviando materiali fotografici e video”.Prosegue lapromozione di iniziative di animazione del territorio “senzadimenticare inoltre il mondo della scuola commenta l’AssessoreMaria Stella Adami attraverso i progetti integrati d’area per ildiritto allo studio, di educazione ambientale INFEA, per lepolitiche giovanili e l’ormai tradizionale appuntamento con larassegna cinematografica di “Effetto Cinema”. Proseguirà inoltrela collaborazione dell’Ente con il Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano, nell’ambito delle iniziative promosse da Parco nelMondo Orizzonti Circolari.Viva soddisfazione per l’esitodell’approvazione del bilancio 212 dell’Unione Comuni è stataespressa dal Presidente Mario Puppa che ha rivolto un sentitoringraziamento alla Conferenza dei Sindaci, agli Assessori, aiConsiglieri, alla struttura amministrativa dell’Ente, al Revisoredei Conti, che hanno offerto un puntuale ed efficiente supporto,grazie al quale è stato possibile approvare, in tempi rapidi, questofondamentale documento di programmazione nonostante lacomplessa situazione esistente.“Grazie all’espressione del lorounanime voto favorevole spiega Puppa - i Consiglieri hannosancito l’importanza che l’Ente riveste nel tessuto economicoe sociale della Garfagnana e nell’erogazione dei servizi su tuttoil territorio. Questa volontà conclude rende più forte ed incisivoil ruolo dell’Unione nella nostra zona, rendendola punto diriferimento per le politiche sovra comunali e per il raccordo conla Provincia e la Regione estremamente indispensabile perattivare progetti nazionali e comunitari a favore dello sviluppodel territorio.
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riapertura della se-de, il sindaco MariaStella Adami el’Assessore allaCultura LorettaMazzanti hannos o t t o l i n e a t ol ’ i m p o r t a n z adell’evento e delleopportunità a essolegate.In particolare,la prof. ssa Maz-zanti, soddisfatta delrisultato, ha com-m e n t a t o :«L’archivio storicodi cui dispone ilcomune di Gallica-no, è un’opportunitàunica per investi-gare e informarsisulle vicende dellanostra terra. Minu-ziose ricerche pos-
sono portare alla delineazione degli eventi fondamentalie ai protagonisti che hanno fatto la Storia del nostropaese. I documenti conservati per tutti questi anni,possono essere consultati più agevolmente da chiunquene faccia richiesta. La riapertura è il segno che almenonoi, nel nostro piccolo, non vogliamo dimenticare dadove si viene, perché è nei periodi di crisi come quelloin cui ci troviamo, che la storia ci insegna come prose-guire» Chi sa se nuove scoperte saranno fatte, certo èche ancora una volta la storia è chiamata a essere ‘testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria,maestra della vita, nunzio dell'antichità’ così comescrisse 2000 anni fa Cicerone nel De Oratore.
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UNA MOSTRA POCO ISTRUTTIVAIl 23 marzo scorso, nella Rocca Ariostesca saletta delleVolte, in Castelnuovo di Garfagnana si è tenutal’inaugurazione della mostra fotografica: “Il confinepiù lungo Affermazione e crisi dell’italianità adriatica”e, c’ero anch’io con i miei ragazzi di seconda e, succes-sivamente, il 28 marzo con le mie due classi quinte.Siamostati presenti perché attratti dall’argomento che ci offriva
l’opportunità, all’esterno della scuola, di ripassare eulteriormente riflettere su questa parte di storia studiatasul libro di testo.Ho fatto mio l’invito della legge 30 marzo 2004, n. 92art. 2: “Diffondere la conoscenza dei tragici eventipresso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado”.Quali tragici eventi? Quelli indicati all’art. 1:“Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degliItaliani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalleloro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondodopoguerra.Ad attenderci c’era un signore definitosi“un sopravvissuto”, un rappresentante dell’A.N.P.I. ealtri due signori in rappresentanza del Comune di Ca-stelnuovo di Garfagnana, tra cui il vicesindaco AngioloMasotti.L’esordio del “sopravvissuto” è stato di persè fin dall’inizio esaustivo sulla chiara tendenza einterpretazione date a questa serie di pannelli fotografici,infatti, nel presentarsi ha fatto la storia del propriocognome al quale fu imposto l’aggiunta di “ una a”finale perché suonasse più Italiano! In riferimentosempre alla sua carta d’identità, ha ricordato come incasa sua i genitori gli facevano vedere questo lorosingolare documento italianizzato e sul filo di italianiz-zare con la forza gli Slavi e le violenze da loro subitedurante il fascismo è continuata la rassegna spiegazionesulle diverse foto esposte. Sicuramente, nessuno negaquesti fatti che la storia ha datato e documentato, manon si possono mettere i riflettori su certe convinzionidi tornaconto e, anche con poco saper fare, oscurare osminuire la tragedia degli Italiani e di tutte le vittimedelle foibe!É, a dir poco, fazioso mettere tutto sullostesso piano per far tornare pericolose equivalenze: adun determinato comportamento degli Italiani è seguitoquello degli Slavi come seguire la logica fisica di unpassaggio per osmosi! Non è così che viene ristabilitala verità storica. Perché allora, il Parlamento Italianoavrebbe istituito il “Giorno della Memoria” con il 10febbraio?Il 10 febbraio è una data ben precisa e ricordal’anniversario del Trattato di pace di Parigi con il qualenel 1947 l’Italia dovette cedere alla Iugoslavia le provincedi Pola, Fiume, Zara e parte di quelle di Trieste e Gorizia.Migliaia di Italiani furono fatti sparire nelle cavitàcarsiche dell’Istria o nelle profondità delle acque delmare della Dalmazia e 350 mila furono quelli che, peramore verso l’Italia e per rifiutare la dittatura del mare-sciallo Tito, presero la strada dell’Esodo.Fu un’operazione di pulizia etnica che né può continuare
ad essere dimenticata né essere rimossa dalla memoriacollettiva come è, invece, accaduto perché non presenteneppure nei libri di testo di storia per molto tempo.Inun’epoca di “Guerra Fredda” durante la quale Tito eral’interlocutore della Jugoslavia vista come una speciedi “Stato cuscinetto” tra i due blocchi contrapposti(Orientale e Occidentale) fu, infatti, ritenuto politica-mente opportuno non inasprire i rapporti con l’annosaquestione del confine orientale dell’Italia. Dal crollodel muro di Berlino in poi, però, un po’ alla volta“l’armadio della vergogna” ha aperto le sue ante e sipuò anche accennare alla contrapposizione ideologicache segnò episodi più che tragici come la strage delfebbraio 1945 a Malga Porzus sulle Alpi Giulie dove ipartigiani rossi, assorbiti nei ranghi jugoslavi e favorevoliall’annessione della Venezia Giulia alla Jugoslaviacomunista di Tito, massacrarono ventuno partigianibianchi della “Divisione Osoppo” che si opponevanoa questo progetto perché Italiani, comunisti sì, maItaliani! Tra queste vittime ci fu anche il fratello di Pier
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Paolo Pasolini. Ricordo quest’ultimo perché questoartista tra gli autori del ‘900, è conosciuto dai mieiragazzi nella loro preparazione, avuta e in corso, in vistadella ormai imminente prova d’esame di maturi-tà.Concludo, semplicemente, nel dire che io e i mieimaturandi “del sopravvissuto” che è di parte, ce ne siamoaccorti!E richiamo, qui, alla memoria quella saggezzaatavica che da sempre mi è di tanto conforto:“Seppelliamo i nostri morti e costruiamo la pace chédalla divisione mai alcuno ha guadagnato qualcosa”.
Cesarina Terenzi
* Finalmente riapre il Santuario della Stella di Foscian-dora: dopo venticinque anni in cui solamente la dome-nica vedeva la celebrazione della Messa mentre rimanevachiuso nei restanti giorni della settimana, dalla metàdel mese di aprile avrà un custode fisso, padre PaoloBiagi dell’ “Ordine dei Chierici regolari della Madre diDio”che andrà a vivere nella restaurata canonica. Neimesi estivi sarà coadiuvato da altri sacerdoti, mentre dasettembre dovrebbero essere definitivamente in due asostenere l’impegno.L’inaugurazione ufficiale della riapertura avverrà il 1maggio.
* L’Amministratore delegato di Ferrovie e il Presidentedella Regione Toscana annunciano l’arrivo in Toscanadi 150 nuove carrozze entro due anni, di cui 60 entro il2012. “Il vero problema del paese è infatti far fronte -ha dichiarato l’ad Moretti - alle necessità dei pendolarinelle grandi città con l’aumento della domanda”.Un’affermazione che pone il problema solo sulle grandicittà e pare che ancora nessuno si stia accorgendo cosasta accadendo sulle linee tradizionali, che di metropolitanonon hanno nulla, ma sulle quali viaggiano migliaia dicittadini per i più svariati motivi, ma principalmentependolari che il treno lo utilizzano per raggiungere ilposto di lavoro e vorrebbero anche rientrarci alla finedel turno. Si intuisce sempre più quindi poiché i disserviziper i viaggiatori sulla linea Pisa-Lucca-Aulla periodica-mente riappaiono; ritardi costanti, corse soppresse conservizi sostitutivi annunciati che non vengono svolti osono sostitutivi solo parzialmente della corsa. I disagiper l’utenza sono ormai istituzionalizzati. E così lo scorso20 marzo, il treno delle 11,50 da Castelnuovo a Lucca,veniva annullato senza che RFI avesse avvisato o facessetrovare un servizio sostitutivo costringendo l’utenza, aduno spostamento con mezzi propri. Ma ancora più graveè quando nel tardo pomeriggio, per rientrare da Pisa, lecorse sono soppresse e a malapena si riesce ad arrivarea Lucca con il bus sostitutivo. Le motivazioni dellesoppressioni non le conosciamo, ma ci pare abbastanzaevidente che con uno sconquassato “parco” dei treni indotazione non possiamo attenderci di meglio. Qualcosaarriverà della nuova dotazione anche dalle nostre parti?
ANCORA EMERGENZA RIFIUTINuovamente emergenza rifiuti alla fine di marzo inGarfagnana. Dal 27, per tre giorni, Severa aveva nuova-mente sospeso il servizio per i soliti motivi di carattere
finanziario: i dipendenti non percepiscono stipendi daldicembre scorso e la società è priva delle risorse perl’acquisto del carburante per i mezzi. Cassonetti stracolmidi immondizia, riversata anche nelle strade, che hannofatto riapparire l’immagine inqualificabile manifestatasinel novembre scorso. Gallicano ha provveduto a versareuna quota, del consistente debito che ha verso Severa,a cui sono seguiti Castelnuovo e altri comuni. Una crisiquella di Severa, carrozzone voluto e gestito dalla politicache inevitabilmente ricade poi sulla tasche dei cittadini, che continua a non lasciare spazi all’ottimismo. Unservizio il cui costo è più alto del suo valore, precisa ilComune di Castelnuovo, che deve alla Severa 1,6 milionidi euro ma che sono stati tutti pignorati e quindi si trattadi un debito praticamente azzerato, mentre Gallicanodicono di aver di fatto ceduto a Severa un credito cheil Comune vantava verso SeverAcque e quindi sonodebitori a Severa di solo 400000 euro, avendo peraltrofatto un grande sforzo negli ultimi mesi per azzerare ildebito. Si evince da tutto ciò che la situazionedell’azienda rimane critica e i dubbi sul futuro sonotutt’altro che fugati. A quando il prossimo disservizio?
FIRMATO L’ACCORDO PRELIMINAREPER IL NUOVO OSPEDALE DELLA VAL-LEQuella di giovedì 5 aprile è una data importante per lasanità della Valle del Serchio.Nella sede direzionaledell'Azienda sanitaria USL 2 di Lucca, a Monte SanQuirico, presenti l’assessore al diritto alla salute DanielaScaramuccia, il direttore generale dell’Azienda sanitaria
lucchese Antonio D’Urso, e i sindaci dei Comuni chefanno parte del territorio aziendale, è stato infatti firmatoil documento preliminare d’intesa per la realizzazionedell’ospedale unico della Valle, presente ancheil presidente consigliere regionale Marco Remaschi,presidente della IV Commissione Sanità.Nel documento si individuano tutte le azioni necessarieper la fattibilità tecnico-economica del nuovo ospedale,da sviluppare alla luce del nuovo Piano Sanitario eSociale Integrato Regionale 2012-2015; azioni finalizzatealla successiva stipula di un Accordo di programma. Esi stabilisce che, in attesa della nuova struttura ospedaliera,dovranno essere garantiti i livelli e la qualità dei servizidegli attuali presidi (Barga/Castelnuovo) e delle altrestrutture sanitarie presenti nella Valle del Serchio.Loschema di questo documento era stato approvato dallagiunta regionale con una delibera lo scorso 13 febbraio,dopo che la Conferenza dei sindaci dell’Azienda USL2, presieduta da Giorgio Del Ghingaro, nel corso di unariunione che si era tenuta il 12 dicembre 2011, si eraespressa all'unanimità a favore dell'ospedale unico dellaValle del Serchio. In occasione di quella riunione, erastato approvato lo studio preliminare di fattibilità propostoa tutti i sindaci, uno studio condiviso, che è stato comun-que oggetto di ulteriori approfondimenti."La firma - hadetto l'assessore Scaramuccia - consentirà di proseguirein questo percorso che potrà portare alla realizzazioneanche in Valle del Serchio di una struttura ospedalieramoderna e all'avanguardia. Un intervento importante,che rientra nella riorganizzazione della rete ospedalieratoscana, con l'obiettivo di garantire a tutti i cittadini chevivono nella nostra regione, e anche a quelli che, nume-
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* Gallicano - Nuovo libro di poesie.E’ stato presentato il 31 marzo alla sala “Guazzelli”, illibro “Rumori” di Andrea Lunardi, una nuova raccoltadi versi che si mantiene fedele ai principi ispiratori dellealtre di Andrea “Orgasmo del cuore” e ”Ultimo petalo”,che hanno avuto un buon successo di critica e di pubbli-co.L’amore, la morte e la sofferenza sono i temi cardinedel libro, in particolare la poesia “L’ultimo Whisky” èuna summa commovente dei sentimenti che si provanoquando un caro amico viene a mancare. E’ in questapoesia che Andrea si spoglia delle vestigia mortali escopre la sua anima, senza filtri, bruscamente.«Il titolostesso richiama qualcosa d’improvviso, che ti scuote eti sveglia» così inizia il commentatore del romanzoripercorrendo le emozioni provate durante la lettura.Andrea, non potendo essere presente ha seguito la con-ferenza tramite Skype e ha ringraziato per l’accuratainterpretazione. Ha aggiunto di dover ancora «chiudereil cerchio delle sue opere» anche se per quanto riguardala scrittura ritiene di «aver dato il massimo e che non cisia altro aggiungere» Andrea è anche appassionato dimusica, e ha scritto e pubblicato alcune delle sue melo-die.Il destinatario dell’opera è l’Arte personificata,padrona severa verso i suoi adepti.L’artista è insoddisfattodel proprio lavoro, e la cesellatura non cessa mai, perfinoa lavoro pubblicato. Spesso lo giudica troppo severamen-te, come Tchaikovsky che ha ripudiato quello che oggiè considerato il suo capolavoro: “Lo Schiaccianoci”.«Laprofondità e la forza che hanno le parole di Andrea,sconcertano» commenta commosso il sindaco MariaStella Adami presente alla manifestazione, che a nomedell’amministrazione comunale gli ha consegnato unriconoscimento, in quanto rappresentante di Gallicanoin importanti eventi letterari di livello nazionale e inter-nazionale (la poesia "Eternamente" tratta da “UltimoPetalo” si è classificata quarta al concorso Cittadella2011 dell'Accademia Internazionale Giacomo Leopardidi Reggio Calabria).La prof.ssa Loretta Mazzanti in
secondo luogo ha dichiarato «L’artista non è tale se nonaggiunge al genio un grande sforzo. Andrea, come altrinel passato, è consapevole che nascere posseduti dall’arteha un prezzo, sia esso fisico o psichico. Ecco perchédedica quest’opera a sé stesso perché ‘in essa ho spremutotutta la mia anima’»
Giacomo Suffredini
UN CONVEGNO SULL’ “ENERGIA DABIOMASSE”Sabato 31 marzo si è svolto presso la sala convegnidell’Unione Comuni Garfagnana (ex Comunità Montanadella Garfagnana) un interessante e attualissimo convegnoorganizzato dall’ISI “S.Simoni” di Castelnuovo diGarfagnana, dal titolo “Energiada biomasse”.Al convegno,presentato nell’ambito delprogetto Pianeta Galileo fi-nanziato dalla Regione To-scana, in collaborazione conl’Università di Pisa, il GalGarfagnana Ambiente e Svi-luppo, l’Unione Comuni Gar-fagnana, l’IC Camporgiano,hanno partecipato le classiq u a r t e d e l l ’ I T I “ F.Vecchiacchi” e dell’IPSIA “S.Simoni”, una classe terza delLiceo Scientifico “G. Galilei”e una classe seconda dellaScuola Media di Camporgia-no.Il convegno è inserito nelleattività di studio previste dalprogetto “Studio delle tecnichedi cogenerazione in piccoli impianti a biomasse: analisicritica, vantaggi e svantaggi, realizzazione di un modelloin scala” presentato dall’”ISI S. Simoni” di Castelnuovodi Garfagnana (IPSIA, ITI, Liceo) e risultato vincitoredel bando per il finanziamento di progetti di educazionescientifica della Regione Toscana (decreto dirigenzialen.482 del 7/12/2011), con un importo finanziato pari acirca 4500¬. Nell’ambito di tale progetto sono previstelezioni specifiche, ricerche sul territorio, incontri conesperti, visite guidate ad impianti di cogenerazione eattività laboratoriali in cui gli alunni delle classi quartedell’ITI Vecchiacchi e dell’IPSIA Simoni realizzeranno,
con l’aiuto di alcuni insegnanti, un modello in scala diun impianto di cogenerazione.I referenti del progetto, che vede coinvolti molti insegnantidell’ISI Simoni e dell’IC di Camporgiano, sono DanieleGiampaoli e Alfredo Rocchiccioli, anima di altri percorsilegati all’ambiente ed al sapere scientifico come quellodenominato “Ghiaccio bollente”, finanziato dall’Unionedei Comuni, in cui si sviluppa il tema dell’energia eolicacon la costruzione di alcuni prototipi di aerogeneratoriIl convegno, dopo i saluti del Dirigente Scolastico CarloPopaiz e del presidente dell’Unione Comuni GarfagnanaMario Puppa, ha visto come protagonisti due espertirelatori: il Professor Paolo Di Marco, docente presso lafacoltà di Ingegneria Meccanica di Pisa, dipartimento di
energia e dei sistemi che ha relazionato su “Tecnologiedi cogenerazione” e Stefano Stranieri, responsabiletecnico amministrativo del Gal Garfagnana Ambiente eSviluppo, che ha sviluppato il tema “Politiche sull’impiegodelle Biomasse”Dopo i saluti del DS, il presidente Puppaha sottolineato l’importanza della conoscenza delleprospettive delle nuove tecnologie anche dal punto divista occupazionale e ha elogiato il Simoni perl’interessamento e la sensibilità verso queste tematiche.Il prof. Di Marco, nei suoi 90 minuti di presentazionemultimediale, affrontando il tema dell’energia, dai principifondamentali della termodinamica fino alla descrizionedelle varie tipologie di impianti, è riuscito nel difficileintento, data anche l’eterogeneità degli interlocutori, direndere fruibile e divertente il suo intervento, nonrinunciando peraltro ad un elevato livello di contenutie rigore scientifico.Il responsabile Stranieri, illustrandole attività del Gal, ha invece effettuata un’ampia e chiaratrattazione, corredata da esempi pratici e dati numericirelativi agli impianti esistenti sul territorio, relativamentealle politiche dell’impiego delle biomasse, cioè comescegliere ed applicare nei migliore dei modi le tecnologie,le risorse del territorio, le risorse umane e finanziarieper il bene della collettività.Gli alunni hanno mostrato
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MEDAGLIA AL VALOR EDILENel Medioevo, a seguito della caduta dell’impero romanoe della dispersione del bagaglio di conoscenze dellaciviltà latina, gli unici centri di conservazione delletecniche costruttive utilizzate dai romani erano le abbaziee i monasteri, grazie al lavoro di traduzione e copiatura
che veniva compiuto negli scriptoria. Anche per questo,in quel periodo, la costruzione di un ponte era moltospesso associata a storie leggendarie nelle quali ingegnosie furbi monaci, sfruttavano il lavoro del demonio, pro-mettendogli in cambio il possesso dell’anima che perprima lo avesse attraversato, beffandolo poi rifilandogliquella di qualche animale domestico. Un esempio a noinoto è quello del “Ponte del Diavolo” di Borgo a Moz-zano.Venendo invece al giorno d’oggi e a Castelnuovo diGarfagnana, sinceramente ignoro chi abbia autorizzato,progettato, supervisionato e realizzato la costruzionedella passerella laterale al Ponte Vittorio Emanuele, madi certo se è stata l’opera di qualche monaco che si èfatto beffe del demonio, stavolta, per farlo infuriare inquella maniera deve averlo gabbato con l’anima diqualche topastro di fogna o peggio! Se infatti le leggendemedievali parlano di demoni vendicativi che prendendoa cornate i ponti gli conferivano la caratteristica arcataslanciata, nel nostro caso l’ira demoniaca ha originatoun obbrobrio davvero infernale!
Tutto questo dispiace, soprattutto perché il ponte inquestione, come tante strutture della nostra città, fudanneggiato dai bombardamenti alleati durante la secondaguerra mondiale, ma nonostante tutto venne ricostruitoe tornò a vivere, così come fece tutta la comunità castel-nuovese, la quale per questo è stata insignita della Me-daglia al Merito Civile dalla Presidenza della Repubblica.Oggi invece il Ponte Vittorio Emanuele, nuovamentedanneggiato, si somma alle molte schifezze urbanisticherealizzate nella nostra città, che hanno pesantementedeturpato l’ambiente cittadino e per via delle quali noncredo ci verrà conferita una Medaglia al Valor Edile!
FISCO E ECONOMIAdi Luciano Bertolini
IMPIANTI FOTOVOLTAICI SU AREE AGRICOLE Il Decreto Legge sulle liberalizzazioni ha apportato le seguentinuove disposizioni:- agli impianti fotovoltaici con modulicollocati a terra in aree agricole non sono riconosciuti gliincentivi statali previsti dal D.Lgs. 28/2011.La suddetta esclu-sione non riguarda gli impianti realizzati su terreni appartenential Demanio Militare e agli impianti con moduli a terra dainstallare su aree classificate agricole al 25.03.2012 e che hannoottenuto il titolo abilitativo entro tale data. L’impianto deveentrare in funzione entro 180 giorni dal 25.03.212. S.R.L. SEMPLIFICATE E’ prevista la possibilità di costituire una “Società a Responsa-bilità Limitata”.Questa tipologia di Società è riservata allepersone fisiche che alla data della costituzione non hannocompiuto 35 anni di età. L’atto costitutivo va redatto per attopubblico. Non sono dovuti gli onorari notarili e l’iscrizione alRegistro imprese è esente da diritti di bollo e di segreteria. Ilcapitale sociale può essere di ¬ 1,00 (uno).E’ interessante inseguito vedere come gli Istituti di Credito si comporterannoquanto verranno chiesti dalla Società affidamenti bancari,essendo essa completamente sotto capitalizzata. TARIFFA DI IGIENE AMBIENTE (TIA) Una importante sentenza della Corte di Cassazione (sentenzan. 3294 del 02.03.2012) ha stabilito che la TIA ha naturatributaria, e pertanto non va assoggetta ad IVA:Ciò comporterà un minor costo da parte dei cittadini.ISTAT FEBBRAIO 2012L’indice ISTAT del mese di Febbraio 2012 necessario peraggiornare i canoni di locazione è pari al 3,30% per la variazioneannuale, ed al 5,60% come variazione biennale.I predetti indicidevono essere considerati nella misura del 75%.
Il risultato dell’ira demonica
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* Castelnuovo di Garfagnana28 - 2 - 1929 / 20 - 3 - 2012Tu che tanto ci amasti invita, veglia su di noi e gui-daci perché possiamosempre percorrere come tela giusta via della rettitudinee della bontà.Ivana Bonaldi vedova diPieroni Amelio, munita deiconforti religiosi, il giorno20 marzo ha potuto riab-bracciare la sorella Annacon il figlio Vinicio. La ri-cordano con affetto per lasua dolcezza, generosità ecarità cristiana, il fratello Mauro con la moglie Paola ele figlie Manuela e Diana, la sorella Loriana con il maritoRoberto e le figlie Roberta e Lucia, il cognato Lucianocon i figli Giordano e Antonella, i pronipoti e i parentitutti.
* Corfino (Villa Colleman-dina)15-04-2003 / 15-04-2012“Il tempo non cancella ildolore. Vivrai sempre neinostri cuori.”Nel 9° anniversario dellamorte di Giovanni Santini.La moglie Lina, i figliAdriano, Clementina, Cri-stina, Pellegrino, i generi, lanuora, i nipoti e la pronipoteLo ricordano ai numerosiamici e conoscenti.
ANCORA UNA CENTENARIA A VILLA
Il 21 marzo a Corfino, frazione del comune di VillaCollemandina ha compiuto 100 anni, Carlotta-BenedettaCamilla Nelli, per tutti la Carlotta.Come già riportato, dal Corriere, nel Comune di VillaCollemandina nel mese di settembre vi era stata un'altracentenaria Colomba Manetti ed a breve il 28 aprile edil 2 maggio ve ne saranno due altre, una delle qualidiscendente del generale Enrico Tellini. Inoltre in poleposition altre tre candidati al titolo nati nel 1914.Carlotta ha festeggiato il suo 100° anno circondatadall’affetto dei suoi familiari e di tutta la comunità diCorfino che ha voluto regalargli, vista la profonda reli-giosità della festeggiata, una corona del rosario in oroinsieme a cento rose.La centenaria figlia di Sante e di Nelli Gregori MariaDomenica, sposata con Torlai Lido Dario nel 1933 haavuto un figlio, Dino, deceduto ed una figlia, Giuseppinache attualmente vive con lei e l’accudisce amorevolmente.Dopo la messa di ringraziamento il sindaco di VillaCollemandina Dorino Tamagnini ha fatto omaggio aCarlotta di una pergamena che riporta il suo certificatodi nascita ringraziandola per la vita esemplare incentratasugli affetti familiari e la disponibilità nei confronti ditutti.Era presente ai festeggiamenti anche il sindaco di PorcariAlberto Baccini e la mamma Fedora che in anni lontanihanno conosciuto la bontà della cara Carlotta avendovissuto un lungo periodo a Corfino. La festa si è conclusatra una “marcetta” della filarmonica “Pietro Mascagni”di Corfino ed il buffet offerto dalla famiglia a tuttipresenti.
* Il 18 febbraio scorso nel Duomo di Barga, il propostomons. Stefano Serafini , ha unito in matrimonio LivioBiagioni di Pieve Fosciana e Laura Donati di Barga. Altermine della cerimonia il Proposto oltre a formulare gliauguri ai novelli sposi e a tutti i presenti ha dato lettura
della preziosa pergamena inviata da S.S. Benedetto XVIcon la particolare benedizione e l’augurio di una feliceunione. All’augurio affettuoso dei genitori e della nonnaRita, nostra fedelissima abbonata, si aggiungono quellidella redazione.
* Castelnuovo di Garfagnana - Sofia Vecchi annunciacon gioia la nascita della sorellina Emma, avvenuta loscorso 18 marzo presso l’ospedale Campo di Marte diLucca.Felicitazioni ai genitori Domenico e Jessica Poli,dai nonni Mauro, Rossana e Giuliana, da zia Claudia edai bisnonni Marcello e Rita.