+ All Categories
Home > Documents > Buona la Terza - Novembre

Buona la Terza - Novembre

Date post: 27-Mar-2016
Category:
Upload: molecola-atomo
View: 220 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
Buona la Terza - Novembre
6
A t’la dis la Pro Loco ^ Anno 2010 Novembre - Distribuzione gratuita - Redazion e Pro Loco di Molinella - Tel. cell. 366-594.84.97 - e-mail [email protected] Sito web www.prolocomolinella.it - Ringraziamo tutti gli sponsor e coloro che ci hanno inviato del materiale. DI MATTEO MONTANARI I francobolli con i loro simboli e i loro contorni sempre regolari sono un misto di bellezza, arte e perfezione, ma sono anch’essi una piccola parte di storia in quanto raffigurano spesso eventi o persone che hanno reso importante la nostra penisola italica. Animati da questa filosofia, ci è sembrato opportuno creare un annullo po- stale filatelico per storicizzare l’evento simbolo dell’annata 2010: il Bicentenario del Comune di Molinella. Il 17 ottobre all’interno dell’Auditorium, in abbinamento alla lettura dell’editto a pro- clamazione del Comune di Molinella, è stato presentato l’annullo postale che Poste Italiane ha concesso alla Proloco e all’Amministrazione Comunale di Molinella. L’annullo postale figurato è un timbro ovale delle dimensioni di 37.5x31 mm in cui spicca il logo dei 200 anni del Bicentenario a fianco di uno dei simboli della nostra comunità: il campanile pendente. Particolare architettonico singolare, il cam- panile pendente dell’ex chiesa di San Matteo in via Mazzini è riuscito nei secoli ad entrare nella memoria non solo dei residenti, ma anche di chiunque sia pas- sato almeno una volta per le vie del nostro paese. Ed è per questo motivo che il campanile compare anche sulla cartolina e sulle due buste celebrative del Bicen- tenario create dalla Proloco. Derivate da bozzetti degli artisti Patrizia Berardo e Paolo Montanari, la cartolina raffigura uno scorcio di via Mazzini di oggi, mentre le due buste raffigurano due scorci della Molinella dell’Ottocento in cui il campanile, ancora con la cella campa- naria sulla sua sommità, viene ritratto sia dal corso principale (ora via Mazzini), che dalla zona allora chiamata “Malborghetto” (ora via Andrea Costa). E’ infatti su que- ste due arterie tra loro ortogonali che si svilupperà Molinella dal 1810 ai giorni no- stri. Sono stati inoltre creati per l’occasione due kit filatelici diversi. Il primo è composto dalla cartolina e dalle due buste su cui è stato annullato il francobollo celebrativo del Bicentenario della nascita del Conte Camillo Benso di Cavour. Questa compo- sizione, che mette in relazioni due Bicentenari distinti, presenta la caratteristica più unica che rara di avere sul francobollo, sull’annullo postale e sulla cartolina o busta la dicitura 1810-2010. Il secondo kit, invece, presenta il francobollo di Cavour solo sulla cartolina, mentre sulle due buste vi sono i 4 francobolli del 150° anniversario della Spedizione dei Mille e il francobollo del 140° anniversario della breccia di Porta Pia che ha con- sentito a Roma di diventare capitale. In questo modo abbiamo voluto legare l’anniversario del Bicentenario di Molinella ad altri eventi del risorgimento italiano celebrati in questa annata. La Spedizione dei Mille, infatti, avvenne nel maggio del 1860, cioè poche settimane dopo che Molinella e tutta l’Emilia Romagna pas- sassero con un plebiscito sotto quel Re- gno di Sardegna che sarebbe diventato Regno d’Italia l’anno seguente, ma con la conquista della capitale Roma solo nel 1870. L’ ANNULLO FILATELICO PER IL BICENT ENA RIO DEL COMUNE DI MOLINELLA RINGRAZIAMENTI I ringraziamenti sono sempre la parte più noiosa dei discorsi, ciò che generalmente il lettore tralascia nelle note degli autori e il fruitore ascolta distrattamente. Eppure tutti sentono il bisogno di ringraziare qual- cuno e, ogni tanto, lo fanno. Coloro che ricevono i ringraziamenti rischiano, per altro, un posto nella tragica enumerazione, spesso accompagnata da citazioni di ruoli e di mansioni svolte. Ebbene, con questo testo si ringrazia soltanto, senza altro poi, leggerà chi deve ricevere ringrazia- menti e chi vuole ringraziare, con buona pace degli altri. Il ringraziamento va comunque a coloro che hanno collaborato, alle autorità, ai presidenti e direttori, agli artisti e musicisti, critici, e soprattutto alle persone che c’erano. La cartolina e le buste affrancate e annullate con lo speciale annullo filatelico del bicentenario, la cartella contenente l’editto e il sunto grafico sono acquistabili presso la Pro Loco di Molinella (BO). tel cell.366-5948497 , E-mail:[email protected] Elaborazione del testo dell’editto del 1810. Ricerca storica di Lino Gurioli Sunto del materiale grafico e filatelico prodotto per il bicentenario Sponsor uff iciale dell’ev ento Consegna della cartella con l’editto e il sunto grafico al Sindaco della Città di Molinella Bruno Selva da parte del Presidente della Pro Loco Alfonso Maini.
Transcript
Page 1: Buona la Terza - Novembre

A t’la dis la Pro Loco ^

Anno 2010 Novembre - Distribuzione gratuita - Redazione Pro Loco di Molinella - Tel. cell. 366-594.84.97 - e-mail [email protected]

Sito web www.prolocomolinella.it - Ringraziamo tutti gli sponsor e coloro che ci hanno inviato del materiale.

DI MATTEO MONTANARI

I francobolli con i loro simboli e i loro contorni sempre regolari sono un misto di bellezza, arte e perfezione, ma sono anch’essi una piccola parte di storia in quanto raffigurano spesso eventi o persone che hanno reso importante la nostra penisola italica. Animati da questa filosofia, ci è sembrato opportuno creare un annullo po-stale filatelico per storicizzare l’evento simbolo dell’annata 2010: il Bicentenario del Comune di Molinella. Il 17 ottobre all’interno dell’Auditorium, in abbinamento alla lettura dell’editto a pro-clamazione del Comune di Molinella, è stato presentato l’annullo postale che Poste

Italiane ha concesso alla Proloco e all’Amministrazione Comunale di Molinella.

L’annullo postale figurato è un timbro ovale delle dimensioni di 37.5x31 mm in cui spicca il logo dei 200 anni del Bicentenario a fianco di uno dei simboli della nostra comunità: il campanile pendente. Particolare architettonico singolare, il cam-panile pendente dell’ex chiesa di San Matteo in via Mazzini è riuscito nei secoli ad entrare nella memoria non solo dei residenti, ma anche di chiunque sia pas-sato almeno una volta per le vie del nostro paese. Ed è per questo motivo che il campanile compare anche sulla cartolina e sulle due buste celebrative del Bicen-

tenario create dalla Proloco.

Derivate da bozzetti degli artisti Patrizia Berardo e Paolo Montanari, la cartolina raffigura uno scorcio di via Mazzini di oggi, mentre le due buste raffigurano due scorci della Molinella dell’Ottocento in cui il campanile, ancora con la cella campa-naria sulla sua sommità, viene ritratto sia dal corso principale (ora via Mazzini), che dalla zona allora chiamata “Malborghetto” (ora via Andrea Costa). E’ infatti su que-ste due arterie tra loro ortogonali che si svilupperà Molinella dal 1810 ai giorni no-

stri.

Sono stati inoltre creati per l’occasione due kit filatelici diversi. Il primo è composto dalla cartolina e dalle due buste su cui è stato annullato il francobollo celebrativo del Bicentenario della nascita del Conte Camillo Benso di Cavour. Questa compo-sizione, che mette in relazioni due Bicentenari distinti, presenta la caratteristica più unica che rara di avere sul francobollo, sull’annullo postale e sulla cartolina o busta la dicitura 1810-2010. Il secondo kit, invece, presenta il francobollo di Cavour solo sulla cartolina, mentre sulle due buste vi sono i 4 francobolli del 150° anniversario della Spedizione dei Mille e il francobollo del 140° anniversario della breccia di Porta Pia che ha con-sentito a Roma di diventare capitale. In questo modo abbiamo voluto legare l’anniversario del Bicentenario di Molinella ad altri eventi del risorgimento italiano celebrati in questa annata. La Spedizione dei Mille, infatti, avvenne nel maggio del 1860, cioè poche settimane dopo che Molinella e tutta l’Emilia Romagna pas-sassero con un plebiscito sotto quel Re-gno di Sardegna che sarebbe diventato Regno d’Italia l’anno seguente, ma con la conquista della capitale Roma solo nel

1870.

L’ANNULLO FILATELICO PER IL BICENTENARIO DEL COMUNE DI MOLINELLA

RINGRAZIAMENTI

I ringraziamenti sono sempre la parte più noiosa dei discorsi, ciò che generalmente il lettore tralascia nelle note degli autori e il fruitore ascolta distrattamente.

Eppure tutti sentono il bisogno di ringraziare qual-cuno e, ogni tanto, lo fanno. Coloro che ricevono i ringraziamenti rischiano, per altro, un posto nella tragica enumerazione, spesso accompagnata da citazioni di ruoli e di mansioni svolte. Ebbene, con questo testo si ringrazia soltanto, senza altro poi, leggerà chi deve ricevere ringrazia-menti e chi vuole ringraziare, con buona pace degli altri. Il ringraziamento va comunque a coloro che hanno collaborato, alle autorità, ai presidenti e direttori, agli artisti e musicisti, critici, e soprattutto alle

persone che c’erano.

La cartolina e le buste affrancate e annullate con lo speciale annullo filatelico del bicentenario, la cartella

contenente l’editto e il sunto grafico sono acquistabili presso la Pro Loco di Molinella (BO).

tel cell.366-5948497 , E-mail:[email protected]

Elaborazione del testo dell’editto

del 1810. Ricerca storica di

Lino Gurioli

Sunto del materiale grafico

e filatelico prodotto per

il bicentenario

Sponsor uff iciale dell’ev ento

Consegna della cartella con l’editto e il sunto grafico al

Sindaco della Città di Molinella Bruno Selva da parte del

Presidente della Pro Loco Alfonso Maini.

Page 2: Buona la Terza - Novembre

IN CALENDARIO Per gli aggiornamenti visi onare il sito del comune di Molinella www.comune.molinella.bo.i t

Novembre 2010

Domenica 7 - Ritrovo: Parco La Torretta, Via Mazzini 8, dalle ore 8 - 32° Camminata La Vallazza - 14° Memorial Luca Licari a cura della Nuova Atletica Molinella,

con il patrocinio del Comune.

Lunedì 8 - Biblioteca comunale, Piazza Martoni 19/1, ore 20,30 - Ottobre piovono libri. Incontro con l'Autore - Emanuele Marfisi presenta Diario di classe

Ingresso libero. Mercoledì 17 - Sala teatro “La Torretta” Via Mazzini 2 Molinella, ore 20,00 - Festa della

Banda Molinellese. Per prenotazioni Sig. Cantelli Aderamo 051/882057

Sabato 20, Domenica 21, Sabato 27, - Torre Civica, Via Mazzini, ore 16 - 18 - Inaugurazione della mostra di

Roberta Denti “Il Sacro Evento”. A cura del Gruppo Amici dei Monumenti. Ingresso libero.

Domenica 21 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 16,30 - Domenica non si va a scuola -

C'era una volta il panda - Gli Alcuni.

Martedì 30 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 20,30 - Presentazione del libro Trenta

giorni di nave a vapore. Storie d’emigrazione dalla Valle dell ’Idice (1880-

1912) di Lorenza Servetti. Ingresso libero.

Dicembre 2010

Mercoledì 1, Giovedì 2, Venerdì 3, Sabato 4, Domenica 5 - Auditorium, Via Mazzini 90 - Mostra I pittori della famiglia Ceracchini.

A cura del Circolo Amici dell'Arte con il patrocinio del Comune. Ingresso libero.

Sabato 4, Domenica 5, Mercoledì 8, Sabato 11, Domenica 12, Sabato 18, Domenica 19 - Torre Civica, Via Mazzini, ore 16 - 18 Mostra collettiva di pittura e scul-tura del Laboratorio d'Arte. A cura del Gruppo Amici dei Monumenti.

Ingresso libero.

Mercoledì 8 - Selva Malvezzi, Piazza, da mattina a sera - Tradizionale Mercatino dello

scambio, artigianato e antiquariato.

- Auditorium Via Mazzini 90, ore 16 - Operazione Delta. Spettacolo di burat-

tini del Teatrino dell 'Es di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini. Ingresso libero.

Domenica 12 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Stagione teatrale - Una vita di paro-le con Vincenzo Cerami.

Giovedì 23 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Il Natale che vorrei - Concerto di

Natale con I Solisti del Bel Canto e Marcello Gottellini. Dirige Sandra Mongardi. Ingresso libero.

Giovedì 23 - Per le strade di Molinella - Giro degli Auguri con il Gruppo Bandistico

Molinellese.

Gennaio 2011

Gennaio 1 - CAPODANNO - Auditoriumo ore 16,30 - Concerto con la Grande Orchestra del Gruppo

Bandistico Molinellese

Sabato 6 - Stagione teatrale dialettale della

Pro Loco - Auditorium, Via Mazzini 90, ore

21 - Amedeo come me, Compagnia Teatro

Bolognese di Arrigo Lucchini.

11 Febbraio 2011 Stagione teatrale dialetta-

le della Pro Loco - Auditorium, Via Mazzini

90, ore 21 - Compagnia Lanzarini - Bologna

Mo che fata Idea, di Franco Fraboni con la resenza di Carla Astolfi

Lungo Via Mazzini dalle ore 8 alle ore 18 La Pro Loco sotto lo slogan di “Buona la Terza”, ha organizzato per la

terza domenica di Novembre l’evento “Odore d’Autunno” La via principale della città si animerà con il Mercato straordinario, La corte dei sapori con i prodotti del Mercato fuori porta, Arte, Musica

e Gastronomia, Polenta e Crescentine. In via Mazzini mostra alla Torre di Santo Stefano e alle ore 16,30 Teatro ragazzi in Auditorium.

21 NOVEMBRE “ODORE D’AUTUNNO”

IL NATALE CHE VORREI 2010

Stanno proseguendo i preparativi di " Il Natale che

Vorrei 2010" che vedono protagonisti, Pro Loco di Molinella, Commercianti, Associazioni del volontariato,

singoli Cittadini i l tutto con il patrocinio dell 'Ammini-strazione Comunale.

Attualmente sono in programma le seguente giornate:

8 Dicembre Lungo le strade del centro vi sarà la presentazione degli Alberi Natalizi addobbati dagli alunni delle scuole

di Molinella. La giornata prosegue con mercatini natalizi, giocolieri, animatori, mostre

culturali in Auditorium e nella Torre di S. Stefano

e poi ancora dolciumi e vin brulé per tutti .

12 Dicembre Il Mercato del 900. Il trenino del Gusto lungo le vie del centro. In Piazza

Martoni “Il Mercatino di Natale”, giocolieri, animatori, mostre culturali in

Auditorium e nella Torre di S. Stefano, dolciumi e vin brulé per tutti.

19 Dicembre Il Presepe Vivente, Il Mercato del 900, in Piazza Martoni “Il Mercatino di

Natale”, giocolieri, animatori, mostre culturali in Auditorium e nella Torre di S. Stefano, dolciumi e vin brulé per tutti.

PS: iI presente programma potrà subire

delle modifiche e/o degli annullamenti.

Page 3: Buona la Terza - Novembre

CRISTINA E FAMIGLIA TOSSANI

Ci sono momenti in cui la memor ia sembra avere contorni più nett i e quando c iò avviene l’alone dei

ricordi lontani si dissolve dando respiro ai racconti in un nuovo azzardo di tempo.

Un percorso emozionale, una r ievocazione poetica per un’ancestrale vocazione di una vita intensamente vissuta

la cui somma dei giorni riporta al presente.

Le pagine di questo libro si aprono come un sipario su un mondo che pareva essere perduto r ivitalizzandone le

azioni, i momenti. E’ un ritrovarsi nella terra condivisa, graff iare le cose che paiono non esserci più e che sono

più vere di quelle che pretendono esistere.

E’ un viaggio a ritroso in un passato che è anche presente e che non costringe il fruitore a uno spostamento

f isico nello spaz io.

E’ il tempo delle memorie, un artif izio della mente umana per vanif icare la crudeltà del momento di una f ine.

Il f luire del tempo cambia molti aspett i della vita e basta lo scatto di una lancetta a rendere remoto il presente,

facendo dell’attuale un ricordo che non si vorrebbe cancellare.

Questo è un libro interessante e generoso, è un gesto d’amore verso un’umana esistenza e un riconoscimento

all’universo bov ino della generosa e bella razza Romagnola.

Cristina Tossani nel libro “La mia bella Romagnola” ha ripercorso la vita dell ’amato zio Luciano detto ”Franco”, uno dei principali allevatori della razza bovina

Romagnola. Nella foto di copertina “Franco” con un bell ’esemplare di razza Romagnola.

LUCIANO TOSSANI E “LA MIA BELLA ROMAGNOLA”

C’è un fascino arcaico, antico, nella carne cruda.

Sapori che riconducono all ’infanzia del mondo. Piaceri animali nell ’addentare succulenti pezzi di ciccia. Certo, la carne deve essere ottima, eccelsa, pronta

da mangiare, proveniente da allevamenti fidati e conosciuti. E anche da razze bovine di pregio che sanno garantire il benessere degli animali e l ’esclusiva

bontà delle carni. Tra queste le carni bovine di razza Romagnola, ghiotte e profumate. Acquistate alcune fettine sottilissime di controfi letto di razza Roma-

gnola e servitele non troppo fredde, condite con un pizzico di sale, una macina-ta di pepe nero e un filo d’olio extravergine d’oliva toscano o romagnolo. Niente

limone. Se volete strafare coprite la carne con scaglie di Parmigiano Reggiano stagio-

nato. Se poi siete possessori fortunati di un bel tartufo bianco, scagliate sopra anche quello e siete arrivati in paradiso.

LA RICETTA - CARPACCIO DI RAZZA ROMAGNOLA

GLI ALUNNI DELLA CLASSE III B

MOLINELLA CAPOLUOGO

L'Autunno va e viene,

come le foglie al vento.

In autunno non c'è un bel tempo.

Le foglie degli alberi

cadono lievi sul terreno

e cambiano colore:

giallo, rosso e perfino arancione;

e, mentre vanno a terra,

il bosco non sembra più una serra.

L'inverno tra poco viene e si vede

sui monti c'è già molta neve.

L'inverno sta per arrivare,

e l'autunno il posto deve lasciare

se avanti si vuole andare .

AUTUNNO

Car issimi,

non sono ancora trascorsi 12 mesi da quando ho cercato, assieme al mio dirett ivo, di

riattivare il ruolo della Pro Loco all' interno della nostra comunità. Giunti quasi al termine del primo

anno di lavoro posso dire che tante e diverse sono state le iniziative svolte e alcune verranno ri-

proposte anche nel 2011. Purtroppo la stagione meteorologica non ci ha aiutato e questo c i ha

reso il tutto più diff icile ma, grazie alla tenacia di coloro che credono nella forza del volontariato,

abbiamo cercato sempre di svolgere al meglio le nostre iniz iative. Il percorso è ancora lungo e

intenso e, dovendo ripartire da zero, non avendo una sede operativa, dovendo coniugare idee

diverse, essendoci una situazione economia nazionale diff icile, tutto questo ci porta a dover ridi-

mensionare i nostri pensier i ma, con ottimismo, cerchiamo ugualmente di proseguire per la cresci-

ta della Pro Loco.

Le att ività svolte nel 2010 sono state: Estemporanea di Pittura con i bambini delle scuole di Moli-

nella (Aprile), I Cocktail d’Estate (Maggio), Il Maglio f ior ito e le Contesse di Maggio con il Borsino

nazionale della De.Co (Maggio), Molinella Terra di Sapori (Ottobre), L’Annullo Filatelico con la

Rievocazione Stor ica del Bicentenar io del Comune di Molinella (Ottobre), Odore d'Autunno

(Novembre), Il Natale che Vorrei (Dicembre), Due serate in Auditorium con le commedie dialettali,

la realizzazione del giornalino “Buona la Terza” e del sito w eb della Pro Loco e ancora tante altre

attività. Per realizzare tutto questo è doveroso rivolgere un grazie inf inito agli Sponsor,

all’Amministrazione Comunale, ai Volontar i dell'Associazione, ai singoli Cittadini, ai Commercianti,

ai Dipendenti Comunali che sempre sono comprensivi delle nostre diff icoltà e tanti altri. Con que-

sto mio breve scritto oltre a r ingraziare tutti coloro che ci hanno aiutato e compreso, desidero a

nome mio personale e del direttivo della Pro Loco porgere a tutti i più calorosi Auguri di un Sereno

Natale e che il 2011 c i port i maggiore tranquillità.

Il Presidente

MAINI ALFONSO

DAL PRESIDENTE DELLA PRO LOCO DI MOLINELLA

MATERIALI NOLEGGIABILI PER

EVENTI Sul sito della Pro Loco di Moli-

nella potete scaricare il file con

l’elenco del materiale noleggia-

bile per l’allestimento di fiere,

ev enti, manifestazioni sportive,

ecc...Contattare il personale

Pro Loco ai numeri di cell. 338-

8469828 oppure 366-5948497 o inviare

una e-mail a:

inf [email protected] per

av ere disponibilità e prezzi per il

noleggio del materiale.

Page 4: Buona la Terza - Novembre

150° anniversario

Unità d’Italia

1861 > 2011 >>

Bicentenario del

comune di Molinella

1810 > 2010 >>

DI PATRIZIA BERARDO

Un’affollata presenza di studi e di pubblicazioni contrassegna la conclusione di un periodo, figurarsi la chiusura di due secoli! Sono mesi di immersione in interpretazioni di ciò che è stato e della volontà di essere presenti in una fase epocale dai partico-lari significati. Duecento anni in cui si sono succedute immani tragedie legate alla guerra, grandi speranze, rivoluzioni, scoperte, ribaltamenti

di valori e il sogno di realizzare un futuro possibile a tutti.

Ora con l’avvicinarsi della data finale di questi mesi di evoca-zione, ci sentiamo ancora immersi in questo flusso storico al quale non chiediamo un bilancio di tante memorie secondo alchimie mentali, perché nulla è veramente concluso, il pensie-ro non ha regole di calendario e le idee continuano. Avviene però che, nel tentativo di catalogare dati e fatti, la mente rischi di perdersi nella voragine di un flusso storico ricco come non mai di avvenimenti, come lungo una strada senza segnaletica; così, l’archiviazione degli anni in diverse “cartelle” e in files ben distinti, ci consente di ripercorrere gli eventi del passato senza perderci. Quanto accaduto in questi duecento anni oltre ad essere storia e, in momenti anche grande storia, è fonte di pensieri che an-cora oggi si sviluppano e che potrebbero traghettare il tempo senza trovarne mai una fine, senza mai giungere a toccare quell’orizzonte degli eventi, cercato, immaginato degli scienzia-ti, dal quale poi non sarà più possibile un ritorno. Una data sul calendario non basta a fermare i contenuti di un’epoca, le immagini diventano promemoria che ci permettono di ripercorrere tappe rilevanti sull’evoluzione sociale e creativa della nostra comunità. Mai l’esistenza umana ha subito moti convulsi e accelerazioni come nei due secoli appena trascorsi. Fatti, tendenze e movimenti si sono accavallati fino a formare una grande e poliversa matassa incuneata, concatenata alle

nostre radici inestirpabili.

Ma lo scorrere delle acque richiama l’onirico scorrere del tempo che non permette il troppo fermarsi a guardare indietro, perché perderemo cosa accade nell’oggi e cosa potrà accadere nel

domani.

“O Severino dè tuoi canti il nido,

il covo dè tuoi sogni io ben lo so” Giosuè Carducci

In un vecchio libro ingiallito dal tempo con la copertina in r igido car-

tone e la rilegatura fatta a mano, ho trovato un delicato ricordo che

appunto inizia:

“Mi piace ricordare”

Era il giorno di Natale: giorno di r icordi, d’intimità, di tristezza.

Leggevo distratto la “Tribuna”, quando la mia distrazione fu improv-

visamente attratta da poche parole: la morte di Severino Ferrari. Io

lo sapevo malato, lo sapevo in una casa di salute. Ma i suoi quaran-

tanove anni mi erano quas i garanzia: Io non volevo credere, non

potevo credere la lugubre notizia. – E’ morto Severino Ferrari - Fra i

superstiti del cenacolo sommarughiano, Severino Ferrari fu il più

sfortunato. Gli amici sapevano che, oltre il D’Annunzio e il Carducci,

c’era un altro poeta...ma il nome di Severino Ferrari fu sempre na-

scosto dalla notorietà di altri: colpa del pubblico?.. Modestia del

Ferrari?..Destino?..Sorvoliamo.

Giosuè Carducci apprezzò, primo, questo suo discepolo e lo ebbe il

prediletto, fra tutt i. Come erudito, Severino Ferrari, fu prodigioso per

acume di ricerche e fortuna di trovare. Io lo ricordo, polveroso ed

affaticato, salite e scendere le scale, nelle aule della biblioteca

universitaria di Bologna, con libri pesantissimi. Mentre il Ferrari

moriva, i suoi versi, ordinati e raccolt i da mano pietosa, si presenta-

vano f iduciosi all’ammirazione degli studiosi e all’analisi della critica.

Severino Ferrari fu poeta delicatissimo: un po’ gaudente, un po’

sensuale, un po’ pagano, ottimista e scettico al tempo stesso.

Un r icordo personale. Severino Ferrari volle conoscermi ed io gli

venni presentato. Incoraggiandomi a proseguire nella “disastrosa

via delle lettere” (la definizione è del Ferrari) volle essermi prodigo

di consigli: “Lei scrive con spontaneità e naturalezza, ma non abba-

stanza italianamente. Nei suoi scritti si rivela tutta la fretta del gior-

nalista. Cerchi quindi di correggersi e di essere più federe alla lin-

gua italiana...e di non tradir la troppo, altrimenti...poverina!... E con

ragione, sarà costretta a chiedere il divorzio”.

Tratto da “Ricordi Bolognesi” di Ottorino Modugno ed.1921

- Severino Ferrari mor ì nel 1905. Aveva 49 anni -

1810 - 2010 UN BICENTENARIO GRANDI PERSONAGGI DI MOLINELLA “IL DISCEPOLO DEL POETA”

Il vecchio borgo dove nacque

Severino Ferrari.

Alberino, frazione di Molinella

Page 5: Buona la Terza - Novembre

DI FABIO BOSCO

La Danza Sportiva è una della ult ime discipline candidata ad entra-

re nel panorama Olimpico, e a Molinella, ormai da anni il Team

Diablo colt iva talenti, soprattutto nelle categorie giovanili, con

l’intento di eccellere nel mondo con atleti di alta qualità nelle due

discipline denominate Danze Standard e Danze Latino-

Americane.

Il progetto di preparazione delle coppie di atleti nasce molt i anni or

sono ad opera di Davide e Olga Cacciar i e la grande volontà di

sperimentare, unita ad una minuziosa codif ica delle esperienze

acquisite, permette loro dopo pochi anni di lavoro di ottenere i primi

successi, prima in campo nazionale e quasi immediatamente anche

in campo internazionale.

La formula sperimentazione-codif ica porta il Team Diablo nel giro

di vent’anni ai vert ici delle c lassif iche mondiali grazie ai risultati dei

suoi atlet i provenienti da tutto il globo.

Dodic i medaglie d’oro, quindici medaglie d’argento, dieci medaglie

di bronzo, sono il “palmares” maturato ai campionati mondiali, sen-

za contare gli innumerevoli t itoli continentali (Europei, Asiatici, ec-

cetera), e ovviamente anche in quelli naz ionali.

Il metodo Team Diablo era diventato una garanzia di successo e

quindi molte altre persone volevano conoscerne i segreti, era arri-

vato il tempo di creare uno strumento che potesse informare co-

stantemente i soci volenterosi su tutte le nuove metodologie di pre-

parazione della Danza da competiz ione. Cos ì, nel 2005, nasce uno

dei progetti stor ici del gruppo, la Dance Sport Academy.

Un corso speciale, aperto ai soci che operano nel settore, sia co-

me competitori e sia come trainer che si basa su un programma

giornaliero riguardando tutte le materie direttamente e anche indi-

rettamente legate alla Danza Sportiva. Il programma prevede lezio-

ni pratiche e teoriche operando sulle due sale del Paladanze Stu-

dio, ma anche all’esterno della struttura. “Simulazione di gara”,

“Rambo Training”, “ Pilates”, sono le lezioni pratiche fondamentali

per la preparazione f isica e coordinativa del danzatore. Ma quella

che ha veramente rivoluzionato la qualità di ballo del Team è il

“Coaching” tenuta direttamente dal direttore tecnico Davide Cac-

ciari, che insegna alle coppie di atlet i e ai trainer le regole di intera-

zione tra atlet i, insegnanti e ambiente della Danza. Tra le lezioni

teoriche quelle di Fisica, fondamentale materia per la conoscenza

delle regole empir iche relative alle leggi della Statica, Cinematica e

Dinamica. Continuando con quelle di inglese e italiano basilari per i

contatt i verso i soci stranieri e poi con quella di Anatomia, stretta-

mente legata con lo strumento principale del danzatore, il corpo

umano. La teor ia continua con il Planning, dove si insegnano le

basi per gestire al meglio il proprio stato d’animo r iferendosi a molt i

esempi di atlet i di alto livello sia della Danza che di altri Sport e con

la Medicina dello Sport, per una corretta preparazione in argomenti

quali nutrizione, infortuni, salute f isica in genere e normative relati-

ve al Doping.

Teoria o Pratica in una giusta proporzione in modo da educare il

danzatore ad avere una certa apertura mentale ev itando di diventa-

re solo abile nel gesto f isico, ma anche preparato ad affrontare

TEAM DIABLO, A MOLINELLA LA DANZA SPORTIVA DIVENTA ACCADEMIA

questo sport con attitudini manager iali, divenendo sempre più con-

sapevole che per tale scopo sono necessarie cultura ed educazio-

ne.

La parte teorica soprattutto è stata la vera innovaz ione della Dance

Sport Academy proprio per i motiv i sopracitati, e in particolar modo

per gli studenti più giovani questa è diventata l’opportunità per usa-

re questo sport in modo intelligente anche per la propria formazione

di vita. E così grazie a questi presupposti la DSA arrivata al suo

quinto anno decide di fare un passo avanti istituendo un secondo

livello, per soddisfare le innumerevoli richieste da parte dei nuov i

soci di avere un programma dove poter r ivedere ciò che era stato

studiato nelle precedenti annate. Nasce così nel 2009 il Dance

Sport Institute (DSI) un nuovo corso apposito per i nuov i studenti,

al quale già dalla prima stagione si iscrivono circa un centinaio di

nuovi partecipanti.

Il Tam Tam relativo al successo di DSA e DSI ha recentemente

attratto l’attenzione di molt i personaggi di spicco della Danza Spor-

tiva mondiale ed è cosi che recentemente sono stati ospit i e relatori

dell’Accademia il Presidente della Federazione Internazionale

(IDSF) Carlos Freitag, e in un'altra occasione anche il Presidente

della Federazione Nazionale (FIDS) nonché consigliere internazio-

nale IDSF Ferruccio Galvagno. Entrambi hanno elogiato il lavoro

svolto, e hanno voluto dare anch’essi un’importante contributo con

delle relazioni relative ai progett i futuri della FIDS e dell’IDSF.

Accademia ed Istituto sono ormai diventate un vanto per Team

Diablo, ma sicuramente anche per la c ittà di Molinella, che da molti

esperti del settore viene già definita da un po’ di tempo la Città

della Danza Sportiva.

I CAMPIONI DEL TEAM DIABLO DI MOLINELLA

Auditorium Domenica

17 Ottobre ora pomeridiana

Grandi e piccoli ballerini si sono esibiti in balli Standard e

Latino Americani.

Page 6: Buona la Terza - Novembre

Stilare qualche cosa di nuovo su Giuseppe Massarenti non è questione semplice in quanto testi e trattati sono già stati scritti da qualif icate ed autorevoli persone. Sessant'anni fa, esattamente il 31 marzo 1950, moriva Giuseppe Massarenti e sull'onda di questa

ricorrenza l'Amministrazione Comunale e le forze di Molinella che a lui si richiamano gli hanno recentemente attribuito un giusto riconoscimento. Anche noi della Pro Loco vogliamo dare il nostro piccolo contributo alla sua memoria sul nostro giornalino.

A tal proposito abbiamo intervistato un appassionato di storia locale: la persona che meglio conosce la vita e l'opera di Massarenti.

Domanda. Su G.Massarenti è stato detto e scritto un po’ tutto ma ci piacerebbe tentare di ridisegnare alcuni tratti di questo grande "Maestro" e costruttore sotto

l 'aspetto dell'educatore e dell 'uomo. Cosa ci può dire di Massarenti educatore?

Risposta. Massarenti fu un grande educatore. Egli insegnò la cultura dei diritti e dei doveri e il rispetto dei contratti di lavoro al punto di multarne i trasgressori e

gli inadempienti sia che essi fossero braccianti che proprietari terrieri.

Domanda. A tal proposito quali erano le azioni che metteva in atto?

Risposta. Il richiamo verbale per prima cosa, e, appunto, la sanzione in caso di ripetuta inadempienza sul lavoro per le questioni singole o di natura personale. Ma

se i problemi vertevano su questioni di principio, giusta causa e violazione unilate-rale degli accordi, Massarenti apriva inevitabilmente una vertenza sindacale spes-so accompagnata da una agitazione sociale. A tutti raccomandava consapevolez-

za, senso di responsabilità, unità e disciplina e con chi barava al gioco si mostrava

inflessibile.

Domanda. E quali altre azioni ci può ricordare ?

Risposta. Un esempio significativo di "educazione sociale" che egli praticò è rac-chiuso nel seguente aneddoto. Un giorno due operai decisero di vendicarsi del padrone a fucilate per un torto subito. Messo al corrente di tale grave proposito,

Massarenti intervenne prontamente strappando i fucili dalle mani dei due malinten-zionati insegnando loro, in questo modo, che i problemi andavano risolti con forme non violente e non con la forza. E infatti il loro problema venne risolto attraverso

una pacifica trattativa sindacale condotta personalmente da Massarenti.

Domanda. Ci può raccontare altri aneddoti di Massarenti educatore?

Risposta. Alla sera, dopo una dura giornata lavorativa, molti braccianti solevano

trascorrere nelle osterie qualche ora di meritato riposo. Qualcuno finiva inevitabil-mente per lasciarsi andare a qualche bicchiere di vino in più ubriacandosi. Al fine di contrastare questo fenomeno, Massarenti istituì una ronda notturna con il compi-

to di vigilare nelle osterie e nelle bettole, prevenire gli eccessi del vino, e ammonire i recidivi che, dopo essere stati redarguiti a dovere, venivano forzatamente accom-

pagnati a casa in calesse.

Domanda. Massarenti educatore non si prodigò solo verso gli adulti ma anche

verso i bambini ?

Risposta. A tutti i bambini delle scuole, quindi anche ai figli dei ricchi, concesse,

in qualità di Sindaco di Molinella, la refezione scolastica gratuita, consistente in una panino, dimostrando in questo modo di non volere praticare tra i bambini alcu-na discriminazione sociale ed economica. Esiste un aneddoto che la dice lunga in

merito. Un giorno, al Malborghetto, dalla sua finestra del palazzo della Cooperati-va, Massarenti incominciò a lanciare ad un gruppo di bambini sottostanti alcune mele e grappoli di uva. Constatato che quasi tutta la frutta veniva intercettata dal

bambino più grande e i più piccoli rimanevano a mani vuote, Massarenti lo richia-mò invitandolo a tenersi solo il necessario e a dividere con altri la frutta raccolta. Il bimbo più grande comprese di avere peccato di egoismo e divise il tutto con gli

altri. Massarenti fu dunque un educatore che cercò in ogni modo di fare le cose

giuste senza paternalismi.

60 ANNI FA MORIVA GIUSEPPE MASSARENTI

Domanda. Sappiamo molto sulle sue opere e azioni sociali, ma poco sulla vita

privata.

Risposta. Era, come si dice oggi, un single. Rimase orfano della madre in teneris-

sima età mentre il padre morì prematuramente di malattia. Aveva tre fratell ini che assieme a lui furono allevati dai nonni e dagli zii. In seguito un fratello emigrò in America, un'altro si trasferì a Bologna mentre l 'unica sorella, dopo l 'avvento del

fascismo, si trasferì anch'essa a Bologna. Non essendosi mai sposato il suo ramo si estinse. I Massarenti ancor oggi residenti a Molinella sono gli ultimi discendenti

del famoso ceppo.

Domanda. Cosa ci può dire delle donne che gli furono vicine e che tanto lo hanno

giustamente amato e idolatrato?

Risposta. Il suo punto di forza furono le risaiole. Gli furono sempre fedeli e assie-

me a lui combatterono,senza mai deflettere, battaglie memorabili per l 'emancipa-zione sul lavoro. Le ragioni di questa totale devozione sono varie e riconducibili all 'opera sociale svolta da Massarenti a favore dell 'infanzia (realizzazione dello

“scaldatoio pubblico”, degli asil i, delle scuole, della refezione scolastica gratui-ta,ecc.) e delle masse più povere ed indigenti (costruzione di case popolari, esten-sione dell ' assistenza sanitaria-farmaceutica e dei sussidi economici pubblici,

ecc.). Per le donne tutto ciò significava più libertà dal bisogno, più giustizia sociale e più solidarietà. Massarenti instil lò nelle risaiole questi sentimenti che le resero

forti, compatte, fiere, uniche e famose in tutta Italia.

Domanda. Chi furono i più stretti collaboratori di Massarenti?

Risposta. Di certo, a Molinella, furono l 'Avvocato Luigi Ploner, i l cugino assessore comunale Luigi Massarenti, i capilega Giuseppe Bentivogli e Paolo Fabbri, e il

Maestro Renato Tega. Tra le donne Adalgisa Lipparini, per vari anni incontrastata leader delle risaiole di Molinella, Nazzarena Gualandi, ragioniera della Cooperati-

va Agricola e la cugina Zelimma Massarenti.

Domanda. Per concludere questo breve "viaggio" nel mondo di Massarenti cosa

ci può dire ancora di lui?

Risposta. Pur laureandosi in farmacologia non esercitò mai in proprio l 'attività di

farmacista pur avendone la possibilità concreta. Avrebbe potuto condurre una vita da benestante, invece scelse di stare dalla parte dei lavoratori e dei più deboli e

per tutta la vita questa fu la sua missione.

Domanda. C'è un motto che possa essere simbolico di tutta l 'opera di Massaren-

ti?

Risposta. Si, esiste un motto di Massarenti addirittura riportato sul suo orologio

a taschino :

"Vogliamo 8 ore per lavorare, 8 ore per studiare e 8 ore per riposare". Per saperne di più rimandiamo i nostri lettori all 'ultima "fatica" letteraria su Massarenti. Un bellissimo e dettagliato libro intitolato

"Giuseppe Massarenti, una vita peri più deboli". L'autore è Marco

Poli con la collaborazione di Giorgio Golinelli.

INTERVISTA ALLO STORICO GIORGIO GOLINELLI


Recommended