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GUIDA ALLA REDAZIONE DEL Business Plan Dall’idea al progetto esecutivo CORSO DI ECONOMIA APPLICATA ALL’INGEGNERIA Anno Accademico 2012/2013 Esempio di Business Plan (i nomi riportati in questo documento sono di pura fantasia)
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Page 1: business plan(ita)

GUIDA ALLA REDAZIONE DEL

Business Plan Dall’idea al progetto esecutivo

CORSO DI ECONOMIA APPLICATA ALL’INGEGNERIA

Anno Accademico 2012/2013

Esempio di Business Plan (i nomi riportati in questo documento sono di pura fantasia)

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Guida alla Redazione del Business Plan 2

Birrificio EnkiNinti Business Plan

Documento Redatto da:

Sara Bianchi, email, cell. Mario Rossi, email, cell. Giorgia Turchesi, email, cell. Giuseppe Verdi, email, cell.

Gennaio 2013

Page 3: business plan(ita)

Guida alla Redazione del Business Plan 3

INDICE 1. EXECUTIVE SUMMARY ....................................................................................................................... 4

2. IL PROGETTO ........................................................................................................................................ 5

Caratteristiche del Progetto ....................................................................................................................... 5

Obiettivi e Risultati ...................................................................................................................................... 5

Tempi ............................................................................................................................................................ 6

3. L’IMPRESA .............................................................................................................................................. 7

Descrizione dell’impresa ............................................................................................................................ 7

L’Organizzazione ed il Management ....................................................................................................... 9

4. IL MERCATO DI RIFERIMENTO ....................................................................................................... 11

Il mercato target ........................................................................................................................................ 11

Il sistema competitivo ............................................................................................................................... 14

5. PIANO DI MARKETING ....................................................................................................................... 15

Analisi SWOT ............................................................................................................................................ 15

Le strategie ................................................................................................................................................ 17

Marketing Mix ............................................................................................................................................ 17

6. PRODUZIONE ...................................................................................................................................... 20

Macchinari .................................................................................................................................................. 21

Certificazioni .............................................................................................................................................. 21

7. PIANO DELLE VENDITE..................................................................................................................... 22

Strategie di Copertura .............................................................................................................................. 22

Modello di Distribuzione ........................................................................................................................... 22

Prezzi di distribuzione .............................................................................................................................. 23

Previsioni di Vendita ................................................................................................................................. 23

8. LOGISTICA ............................................................................................................................................ 25

9. IL PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO ........................................................................................... 26

Conto Economico...................................................................................................................................... 29

Stato Patrimoniale .................................................................................................................................... 30

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Guida alla Redazione del Business Plan 4

1. EXECUTIVE SUMMARY A cura dello studente.

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Guida alla Redazione del Business Plan 5

2. IL PROGETTO

Caratteristiche del Progetto

Il Birrificio EnkiNinti è il progetto imprenditoriale di quattro neo-laureati che hanno maturato la volontà di fare impresa in un settore in continua espansione sia in Italia che in Europa: la produzione della birra. Il nome dell’impresa è ispirato alla tradizione sumera, alla cui civiltà risalgono le prime tracce di conoscenza e produzione della birra. Enki, Dio dell’acqua e Ninti, la Regina dell’abisso marino, sono i genitori di Ninkasi, l’antica divinità sumera matrona della birra, nata da “una fresca acqua frizzante” per appagare il cuore. La scelta del nome è strettamente legata alla caratterizzazione primaria del progetto: il Birrificio EnkiNinti, infatti, produrrà esclusivamente birra da una selezione accurata di materie prime biologiche, per un ritorno a gusti e sapori tradizionali, naturali e genuini. Macchinari e processi per la lavorazione, l’imbottigliamento e la conservazione di ultima generazione garantiranno, altresì, una produzione in completa armonia con l’ambiente circostante e conforme alla normativa vigente. Il progetto unisce, in un connubio ideale, il ritorno all’origine dei sapori e la tecnologia, offrendo al mercato un prodotto dalle qualità organolettiche d’eccellenza. Se infatti da una parte i consumatori conferiscono sempre di più importanza e valore a prodotti di origine naturale, biologica e di provenienza certa, in una continua ricerca di materie la cui sofisticazione sia ridotta al minimo, dall’altra la comunità è sempre più attenta agli impatti che i sistemi produttivi hanno sull’ambiente. Lo scenario nel quale il progetto EnkiNinti si inserisce è certamente positivo in termini di domanda: il consumo della birra in Italia, come evidenziato successivamente, è in forte crescita. Inoltre la presenza di birrifici artigianali sul territorio è limitata per numero, capacità produttiva e capacità distributiva e l’importazione di prodotti stranieri risulta piuttosto trascurabile. I principali investimenti che l’azienda dovrà affrontare saranno relativi all’acquisizione di locali e macchinari utili alla produzione ed al confezionamento: questi ultimi rappresentano la voce di costo maggiore in quanto la scelta è di selezionare ed acquistare attrezzature innovative, coerenti con il progetto di impresa che si intende realizzare.

Obiettivi e Risultati

Obiettivo del Birrificio EnkiNinti è introdurre sul mercato un prodotto artigianale fortemente riconoscibile per gusto e packaging, nel quale il consumatore si riconosca e la cui immagine evochi sensazioni di relax e divertimento. Un prodotto ricercato, non massivo, reperibile esclusivamente in una selezione di location quali pub, bar e locali notturni, pizzerie e ristoranti che si caratterizzino per essere essi stessi luoghi con un’anima ed in grado di relazionarsi con il proprio mercato, consigliarlo e guidarlo. Il Cliente che si avvicina ad EnkiNinti deve essere accompagnato nella scelta ed informato sulle caratteristiche del prodotto per affezionarsi alle sue caratteristiche e lasciarsi rapire dal sapore.

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Guida alla Redazione del Business Plan 6

Se tale obiettivo richiede tempo per la ricerca e la selezione delle location adatte alla distribuzione, nel lungo periodo si ritiene che questa scelta verrà ripagata da una forte fidelizzazione sia della rete che dei consumatori. I risultati attesi dall’impresa sono ambiziosi, ma comunque realistici: diventare in cinque anni dall’inizio dell’attività uno dei player centrali del mercato con una presenza su tutto il territorio nazionale, un fatturato, al quinto anno di attività, di 6.780.000 Euro ed un risultato netto di oltre 1.200.000 Euro.

Tempi

Se da una parte l’avvio del Birrificio EnkiNinti richiederà dei tempi piuttosto lunghi, soprattutto per la strutturazione dello stabilimento produttivo, essi saranno utili allo sviluppo di altre attività, legate ad esempio alla realizzazione di strumenti di marketing e comunicazione, allo studio del packaging, alla predisposizione degli accordi commerciali, alla sottoscrizione di abbonamenti per le utenze, etc.. A seguire vengono definite le fasi fondamentali e sequenziali (non operabili in modo contemporaneo in quanto dipendenti l’una dall’altra) di realizzazione del progetto ed i relativi tempi, determinati in modo conservativo affinché eventuali imprevisti nell’esecuzione operativa non possano determinare effetti negativi o addirittura pericolosi per la riuscita dell’impresa. Attività Tempi Costituzione impresa 30 giorni Selezione stabilimento e selezione dei fornitori (macchinari, materie prime)

60 giorni

Sottoscrizione contratto di locazione dello stabilimento 30 giorni Acquisto macchinari di produzione e consegna Acquisto strumenti per gli uffici e consegna Adattamento dei locali

120 giorni

Test di produzione 100 giorni Prima produzione 25 giorni Time to Market 365 giorni

Tabella 1 – Time-to-market

Tutte le ulteriori attività di pianificazione, strutturazione ed organizzazione dell’impresa saranno svolte contestualmente a quelle sopra esposte. Il time-to-market definito per il Birrificio EnkiNinti è pertanto di un anno dal momento dell’avvio dell’impresa.

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Guida alla Redazione del Business Plan 7

3. L’IMPRESA

Descrizione dell’impresa

a) Profilo aziendale

Denominazione Birrificio EnkiNinti

Settore Produzione Birra

Sede Legale Roma, da definire

Sede Operativa Roma, da definire

Stabilimento Produttivo Roma, da definire

Forma Giuridica Società a responsabilità limitata

Capitale Sociale € 200.000,00 Tabella 2 – Profilo Aziendale

Il profilo aziendale dell’impresa non può essere completato relativamente alla sede operativa, alla sede legale ed allo stabilimento produttivo in quanto essi sono ancora in via di definizione. L’area geografica identificata per la selezione degli ambienti che ospiteranno la società è quella della periferia di Roma, all’esterno del Grande Raccordo Anulare. Sedi e stabilimento saranno ospitate nel medesimo edificio.

b) Assetto societario Il Birrificio EnkiNinti verrà costituito dai quattro soci ideatori, ciascuno proprietario del 25% della società: Socio Quota Societaria Sara Bianchi 25% Mario Rossi 25%

Giorgia Turchesi 25% Giuseppe Verdi 25%

Tabella 3 – Assetto Societario

c) Soggetti promotori I soggetti promotori coincidono con i proprietari dell’impresa. Ciascuno dei componenti porterà all’interno dell’azienda il proprio know-how contribuendo, grazie alla formazione universitaria ed alle esperienze lavorative - seppur maturate part-time, alla realizzazione del progetto. In un’ottica realistica di sviluppo dell’impresa, supportata anche dal presente documento, tutti i soggetti promotori sono consapevoli di dover apportare il proprio contributo in termini operativi lavorando attivamente ed esclusivamente per l’azienda. Gli stessi, inoltre, sono consapevoli della necessità di trovare forme di sostentamento personale diverse dall’emolumento aziendale per il primi 24 mesi dalla costituzione della società.

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Guida alla Redazione del Business Plan 8

Nella tabella a seguire vengono riportate le principali caratteristiche dei soggetti promotori:

Sara Bianchi Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica, Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

Formazione fortemente tecnica e tecnologica. La dott.ssa Bianchi ha vissuto in Germania per un anno durante il percorso di studi, lavorando part-time presso un birrificio artigianale, nella direzione Ricerca&Sviluppo. Ha quindi avuto modo di approfondire gli aspetti relativi alla produzione ed acquisire informazioni sui macchinari attualmente più diffusi e quelli più innovativi.

Mario Rossi Laurea Magistrale in Economia e Management, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

Oltre al conseguimento della Laurea Magistrale, il curriculum del dott. Rossi è arricchito da uno stage di sei mesi effettuato presso una piccola impresa di produzione di calzature: la dimensione ridotta dell’azienda gli ha consentito di operare a stretto contatto con il direttore amministrativo e seguire tutti gli aspetti amministrativo-contabili e gestionali dell’impresa.

Da sempre coinvolto nel settore del no-profit, ha costituito e gestisce una ONLUS.

Giuseppe Verdi Laurea Magistrale in Marketing e Comunicazione d’Impresa, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Verona.

Avendo un’azienda di famiglia operante nel settore del digital marketing, ha avuto l’opportunità di confrontarsi molto spesso, sin dall’inizio del ciclo di studi, con il mondo del lavoro e del marketing in particolare. Chiamato a dare supporto all’impresa dei genitori, ha profonde conoscenze di elementi di visual graphic ed ha seguito un corso professionale di programmazione per web master.

Appassionato di musica e compositore nel tempo libero, il dott. Verdi ha vinto un concorso per compositori dilettanti nel 2012 promosso dalla Music Academy di Londra.

Giorgia Turchesi Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari, Facoltà di Agraria, Università di Bologna.

Una tesi di laurea dedicata alla microbiologia delle fermentazioni con focus sui fattori produttivi che influenzano il processo produttivo della birra, la dott.ssa Turchesi ha sfruttato l’ultimo periodo di formazione universitaria per studiare le tecniche di realizzazione della birra a ridotto apporto calorico. E lo ha fatto chiedendo ad un birrificio artigianale l’opportunità di lavorare in affiancamento allo staff dello stabilimento produttivo.

Tabella 4 – Soggetti Promotori1

Sia singolarmente che, a maggior ragione, in team, i soggetti promotori del progetto rappresentano risorse che per la formazione didattica, l’esperienza lavorativa e le passioni personali possono dare un contributo di sviluppo all’impresa che va ben oltre il semplice, seppur necessario, know-how.

d) Mission statement Il Mission Statement del Birrificio EnkiNinti è: “Offriamo le tradizioni antiche alle nuove generazioni: il gusto non conosce tempo, l’individuo sì. Creiamo la birra pensando a chi la assaporerà, ponendolo al centro del nostro universo. Con tanta attenzione al futuro dell’universo di tutti”.

1 NB: i nomi, i fatti ed i riferimenti riportati in Tabella 4 sono di pura fantasia

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Guida alla Redazione del Business Plan 9

L’Organizzazione ed il Management

Figura 1 – Organigramma Anno 1

L’organigramma sopra riportato rappresenta la struttura organizzativa dell’azienda al primo anno di attività. Quasi tutte le figure rivestono più ruoli in azienda, coprendo alcune delle funzioni ad interim. I soci promotori infatti sono consapevoli dell’effort che dovranno garantire all’azienda nei primi cinque anni di attività e della necessità di contenere, quanto più possibile, i costi. Il dott. Rossi rivestirà il ruolo di Amministratore Delegato e di Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo per l’intera durata del periodo di riferimento. Il supporto di uno studio commercialista esterno ed il contributo di una prima risorsa contabile dal terzo anno ed una seconda al quinto sosterranno la sua attività. Anche il dott. Verdi sarà chiamato a ricoprire due ruoli, ma dal terzo anno a supporto della direzione commerciale verrà introdotto un responsabile per gestire le attività di distribuzione e coordinare i capi area interni all’impresa (due al quarto anno e tre al quinto) oltre alla rete di agenti che via, via diventerà più consistente (da tre al secondo anno a quindici il quinto). La struttura commerciale sarà incrementata dalla figura di assistenti operativi nella misura di uno al quarto anno ed un ulteriore al quinto. Nella direzione marketing e comunicazione verrà introdotta una risorsa a partire dal terzo anno. La dott.ssa Bianchi, oltre a disegnare, strutturare e gestire il sistema di macchinari per la produzione in qualità di Direttore Tecnico & IT, ricoprirà la funzione di Direttore della Logistica. Se nella prima fase, quella di avviamento dell’impresa, la dott.ssa Bianchi sarà completamente assorbita dal primo ruolo, nella fase produttiva (dal secondo anno in poi) le sue attività saranno più legate alla logistica. Il suo team, composto inizialmente da soli operai (uno ogni anno, a partire dal secondo, per arrivare a quattro risorse il quinto anno), sarà arricchito da un responsabile della logistica a partire dal quarto anno. La dott.ssa Turchesi rivestirà un ruolo centrale nello sviluppo del prodotto. In qualità di Direttore della Produzione selezionerà la materia prima e si occuperà di Ricerca e Sviluppo, con ulteriori funzioni di controllo della qualità. Oltre allo studio commercialista, l’organizzazione si avvarrà di uno studio legale per la predisposizione della contrattualistica e la gestione di eventuali attività straordinarie.

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L’organigramma riportato a seguire mostra la struttura aziendale al quinto anno di attività.

L’organigramma illustra in modo chiaro gerarchie e ruoli: i soci, tutti parte del CdA aziendale, hanno totale responsabilità congiunta e potere decisionale indipendente per le rispettive aree di competenza grazie alle deleghe operative. In ogni caso, come normalmente accade, il vertice operativo dell’azienda deve rimanere in capo ad una persona, che a sua volta riporterà all’intero CdA, a cui verrà delegato il coordinamento dei direttori e la responsabilità decisionale sulla conduzione operativa ed amministrativa ordinaria. Tale ruolo spetta all’Amministratore Delegato, il dott. Rossi.

Figura 2 – Organigramma Anno 5

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Guida alla Redazione del Business Plan 11

4. IL MERCATO DI RIFERIMENTO

Il mercato target

Considerando le caratteristiche di geo-localizzazione del Birrificio EnkiNinti, l’organizzazione dell’impresa ed il tipo di prodotto che esso intende proporre, la definizione del mercato di riferimento può essere operata in modo puntuale e preciso, definendo anche l’evoluzione del mercato rispetto ai tempi di espansione distributiva previsti ed indicati a seguire. In termini di ampiezza, il mercato di riferimento della birra EnkiNinti è decisamente di nicchia. Il territorio di riferimento sarà, per i primi tre anni dall’inizio delle attività, quello del Centro Italia, per espandersi nel quarto anno al Nord Italia e nel quinto andare a coprire tutto il Bel Paese. Complessivamente si tratta di un territorio abitato da una popolazione di oltre 60 milioni di abitanti:

Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5

Attività Avvio Lancio Diffusione Diffusione Diffusione

Territorio --------- Lazio Centro Centro/Nord Italia

Popolazione Tot. --------- 5.728.688

11.950.322 39.713.583 60.626.442

Tabella 5 – Popolazione

Di questi, la popolazione compresa tra i 18 ed i 70 anni è pari a circa 42 milioni e la popolazione femminile e maschile si divide circa al 50% (la presenza femminile risulta essere maggiore nella popolazione di età superiore ai 70 anni) 2. I dati relativi al consumo degli alcolici in Italia, complessivamente rilevano una maggiore predisposizione al consumo da parte della popolazione tra i 20 ed i 54 anni, con una scarsa differenziazione tra uomini e donne. Da rilevare, invece, un maggior consumo della birra nella popolazione maschile rispetto a quella femminile3:

Figura 3 – Consumo birra suddiviso tra uomini e donne (dati in migliaia)

2 Fonte: Istat, popolazione residente in Italia al 1 gennaio 2013

3 Fonte: Istat, consumo di alcol in Italia al 2011

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Guida alla Redazione del Business Plan 12

Pur essendo l’Italia uno dei Paesi europei con il minor consumo di birra in quanto la tradizione nazionale è più legata alla produzione ed al consumo di vino, il consumo della birra pro-capite è stimato in 29 litri nel 2011, in aumento del 3,5% rispetto al 2009. Il consumo di birra in Italia avviene per il 41,8% fuori casa, contro il 58,2% che avviene in casa acquistando il prodotto presso le catene di distribuzione alimentare4. Gli italiani tra i 20 ed i 54 anni risultano essere circa 29 milioni, poco meno del 50% della popolazione totale. La popolazione complessiva in tale fascia d’età (uomini e donne) che consuma birra è pari a poco più di 17 milioni, ovvero il 59% degli italiani nella fascia d’età target del progetto5. Il consumo di birra è decisamente più diffuso al Nord rispetto al resto d’Italia, come evidenziato nel grafico a seguire6:

Figura 4 – Consumo birra in Italia, per aree geografiche

Il Lazio, mercato target nel primo anno di commercializzazione, rappresenta il 50% del consumo della birra del Centro Italia. A completamento dell’analisi, è da rilevare che AssoBirra, l’Associazione degli Industriali della Birra e del Malto ha di recente pubblicato un articolo basato su dati Istat e Datamonitor che rileva un crescente interesse delle donne nel consumo della birra, soprattutto nelle giovani, dovuto principalmente al ridotto livello alcolico ed apporto calorico rispetto ad altre bevande alcoliche. In sintesi, il target del Birrificio EnkiNinti è costituito da uomini e donne, di età compresa tra i 20 ed i 54 anni, con focus sulle donne e sulla classe tra i 25 ed i 44 anni:

• oltre i 25 anni la capacità di spesa aumenta, riducendo l’attenzione per il costo del prodotto;

• la popolazione sotto i 45 anni è più propensa ai cambiamenti di quanto non lo siano le persone di età superiore, spesso affezionate ai “propri” prodotti e marchi.

In termini di variabili psicografiche e comportamentali, il target si delinea intorno alla popolazione che consuma fuori casa in pub, pizzerie e locali notturni o per aperitivi almeno una volta al mese. Se si considera che da un’indagine Eurisko del 2010 risulta che gli italiani che cenano fuori casa almeno una volta al mese nei giorni feriali è pari al 27,5% e nei fine settimana è pari al 48,9%, i dati sono decisamente confortanti. Si tratta, infine, di persone dalla cultura medio elevata che amano la ricerca di prodotti selezionati o particolari e sono attente ad aspetti legati alla provenienza del prodotto, alla manifattura ed all’ecologia.

4 Fonte: AssoBirra & The Brewers of Europe 2011

5 Fonte: Istat, consumo di alcol in Italia al 2011

6 Fonte: Istat, consumo di alcol in Italia al 2011

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Guida alla Redazione del Business Plan 13

Relativamente alla dimensione del mercato, nel 2011 in Italia i produttori di birra artigianale erano 23. Nello stesso anno la produzione totale di birra artigianale in Italia è stata di 500.000 hl , con una produzione media per birrificio di 21.739 hl. Il consumo totale della birra in Italia è di 17.715.000 hl7. Il turnover del mercato della birra artigianale in Italia non è disponibile, ma se si considera che il valore di vendita medio al pubblico è di circa € 12,00 al litro, è possibile determinare l’ordine di grandezza del fatturato in circa 600 milioni di Euro. Da qui, considerando il valore al netto dei costi di distribuzione (40%) e dell’Iva (10%) è possibile determinare il valore di fatturato dei produttori di birra artigianale: € 327.272.727, di cui il 41,8% rappresenta il valore consumato fuori casa8. Essendo il mercato target del Birrificio EnkiNinti esclusivamente quello del consumo outdoor, il valore del turnover è di circa 250 milioni di Euro ed il fatturato delle imprese relativo a tale mercato pari a € 136.800.000.

Tabella 6 – Mercato di riferimento

7 Fonte: AssoBirra, Annual Report 2011

8 Fonte: AssoBirra, Annual Report 2011

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Guida alla Redazione del Business Plan 14

Il sistema competitivo

Pur trattandosi di un settore in fortissima evoluzione, quello della birra artigianale è un mondo ancora in via di strutturazione ed organizzazione. L’AssoBirra è sicuramente un’associazione attraverso cui raccogliere informazioni relativamente ai macro-fattori che rappresentano il mercato e fornisce un’indicazione importante relativamente al numero di birrifici artigianali presenti in Italia: 23. Nell’ambito della produzione di birra artigianale è da evidenziare la presenza, oltre che dei birrifici, anche dei brew-pub, ovvero i micro-birrifici che per la maggior parte producono la birra per rivenderla presso la propria struttura commerciale e non per distribuirla a terzi. Soggetti non considerati rilevanti ai fini del presente progetto e pertanto non coinvolti nell’analisi relativa alla concorrenza. Per quanto riguarda i competitor del Birrificio EnkiNinti, si tratta di realtà nate come brew-pub e sviluppatesi successivamente a livello nazionale. Da un lato questo significa che i brand sono già consolidati nel mercato della birra artigianale, ma per lo più a livello locale, nelle aree limitrofe allo stabilimento di produzione. Dall’altro le infrastrutture di tali aziende sono cresciute inaspettatamente, con delle complessità logistiche che - si ritiene - oggi difficilmente gli consentono ulteriori crescite, se non decidendo di fare nuovi, importanti, investimenti sia nei macchinari di produzione, sia nei locali che li ospitano.

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Guida alla Redazione del Business Plan 15

5. PIANO DI MARKETING

Analisi SWOT

Punti di Forza (Strength) • Soggetti promotori con un back-ground didattico

fortemente differenziato e dalle peculiarità molto utili per la pianificazione e l’operatività del progetto

• Copertura dei ruoli-chiave dell’azienda con i soggetti promotori che rinunciano per i primi 24 mesi al compenso per il lavoro effettuato

• Possibilità di aumentare la produzione in modo proporzionale alla crescita della domanda

• Acquisizione della materia prima sul mercato europeo e non solo nazionale

Punti di Debolezza (Weakness) • Ridotta esperienza lavorativa dei soggetti

promotori • Assenza, fra i soggetti promotori, di una

competenza di carattere legale • Assenza, fra i soggetti promotori, di una

competenza di carattere commerciale • Nessun rapporto commerciale già in essere

Opportunità (Opportunity) • Mercato in crescita

• Nicchia di riferimento in crescita • Costi di locazione attualmente molto bassi

• Semplicità nell’ottenimento di certificazioni/autorizzazioni

Minacce (Threat) • Nicchia fortemente attrattiva che potrebbe

comportare l’ingresso di nuovi player

• Possibilità di ulteriore aumento delle accise sulla birra e dell’IVA sul food&beverage nel breve e medio periodo

Tabella 6 – SWOT Analysis

Punti di Forza (Strength) La composizione dei soggetti promotori è senza dubbio di enorme supporto al progetto di impresa: ciascuno di essi ha una formazione universitaria propedeutica a ruoli-chiave in azienda. Inoltre essi hanno concordato la rinuncia all’emolumento per i primi 24 mesi, contribuendo in modo significativo all’equilibrio degli economics. La possibilità di aumentare la produzione in modo proporzionale alla crescita dell’azienda è garantita dall’acquisto di macchinari ottimizzati per una capacità produttiva flessibile. Si aggiunge la possibilità di aumentare la produzione in modo proporzionale alla crescita della domanda – se necessario - tramite l’eventuale aggiunta di nuovi macchinari grazie ad una struttura della rete produttiva scalabile ed alla disponibilità di spazi adeguati. L’acquisizione di materia prima sul mercato europeo, grazie a rapporti già in essere ed alla capacità multilingue delle risorse impegnate nell’organizzazione, consente di ottimizzare il rapporto qualità/prezzo stessa. Punti di Debolezza (Weakness) La scarsa esperienza lavorativa dei soggetti promotori potrebbe rivelarsi uno svantaggio nell’organizzazione dell’impresa. Tale debolezza verrà contenuta attraverso due consulenti aziendali esterni che, per ragioni personali (parentela), si sono resi disponibili a dare supporto all’impresa a titolo gratuito. La mancanza di competenze legali interne all’impresa è stata ovviata attraverso la selezione di uno studio di consulenza legale esterno.

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Guida alla Redazione del Business Plan 16

I punti di debolezza legati agli aspetti commerciali restano non risolti e sono al centro dell’attenzione di tutti i soci promotori che impiegheranno il best effort per contenere eventuali difficoltà generate da tale situazione e monitoreranno i risultati con puntualità per intervenire sull’organizzazione nel caso in cui questi dovessero scostarsi dalle attese. Opportunità (Opportunity) Il mercato di riferimento e la nicchia prescelta per lo sviluppo dell’idea di impresa è, come evidenziato dall’analisi di mercato, indubbiamente in forte crescita ed esistono ampi spazi di inserimento. Anche l’andamento del mercato immobiliare rappresenta un’ottima opportunità per il progetto: il settore, infatti, è in forte contrazione ed i valori di locazione decisamente contenuti. Da ultimo, le pratiche burocratiche relative alla certificazione ed all’autorizzazione per l’avvio del birrificio in Italia sono chiare e semplici da applicare. Minacce (Threat) La semplicità di ingresso nel mercato, oltre alla forte attrattiva da esso rappresentata potrebbe indurre altri soggetti ad avviare imprese simili. In tal caso l’impresa ha già previsto l’introduzione di un nuovo prodotto per ampliare ulteriormente l’offerta. La possibilità che le accise sulla birra e l’Iva sugli alcolici aumentino purtroppo non è remota. Nel primo caso si tratta di un aumento sui costi di produzione che potrebbe essere compensato da una trattativa con i produttori per ridurre il costo sulle bottiglie per il confezionamento (una delle voci di costo più elevate nella produzione) o la scelta di selezionare un packaging più economico. Per quanto riguarda l’aumento dell’Iva, la scelta è di seguire la reazione dei competitor, verificando se essi ribalteranno il costo sul cliente finale, come ci si attende. Diversamente, ovvero se assorbiranno il costo, si renderà necessaria, di nuovo, una rivisitazione del packaging.

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Guida alla Redazione del Business Plan 17

Le strategie

Il Birrificio EnkiNinti si propone sin da subito come una realtà d’eccellenza, pertanto la strategia di posizionamento è fortemente orientata alla differenziazione. Un’offerta che deve essere percepita come unica e che si confronta con le migliori birre artigianali presenti sul territorio nazionale. L’azienda garantisce al Cliente finale:

• Materie prime di provenienza biologica, accuratamente selezionate e la cui origine è garantita. Le tecniche di lavorazione d’eccellenza consentono di assicurare al Cliente l’assunzione di un beverage di prim’ordine;

• Packaging accattivante. La bottiglia e, soprattutto, l’etichetta delle birre EnkiNinti sarà fortemente personalizzata e riporterà informazioni relative all’origine della materia prima ed un richiamo all’origine del nome del prodotto;

• Percezione di senso di appartenenza. Appartenenza ad un’elite di intenditori, che non si accontenta di una birra di massa, ma sceglie consapevolmente. Inoltre appartenenza ad un club esclusivo attraverso l’iscrizione online alla community EnkiNinti.

Marketing Mix

Il Prodotto Il Birrificio EnkiNinti, in seguito alle valutazioni del mercato potenziale e del territorio di riferimento, ha definito la produzione di due tipologie di birra:

• Enki: la birra Premium del birrificio. Chiara, ma dal gusto forte e deciso

• Ninti: la birra Light del birrificio. Stesso gusto della Premium, molte meno calorie (100ml = 29 kcal vs 45) e minore gradazione alcolica (3%)

Il ciclo di vita di entrambi i prodotti è rappresentato da:

• primo anno: attività di ricerca e sviluppo dell’idea e test; realizzazione del prodotto finale;

• secondo anno: introduzione e lancio sul mercato;

• terzo, quarto e quinto anno: crescita e diffusione sul mercato. Si ritiene che il prodotto non entrerà in una fase di maturità prima del sesto o settimo anno del ciclo di vita, pertanto a meno che non intervengano ulteriori fattori, l’attuale pianificazione non prevede ulteriori azioni di rinnovamento del prodotto. Trattandosi di una nicchia di mercato fortemente in crescita, non si ritiene che l’introduzione dei prodotti del Birrificio EnkiNinti comporterà azioni di reazione da parte della concorrenza. In ogni caso, l’impresa ha già previsto l’introduzione di un nuovo prodotto per ampliare ulteriormente l’offerta ed intervenire in modo tempestivo nel caso gli scenari dovessero mutare. Enki e Ninti sono birre selezionate che si posizionano su un target elevato, alla ricerca di un prodotto esclusivo, pertanto il confezionamento avverrà in bottiglie di vetro: un materiale considerato più pregiato della lattina e molto più tradizionale. Le bottiglie selezionate per la commercializzazione sono quelle da 33cl e 75 cl, dalla forma fortemente appealing, affinché la vista sia appagata, ancor prima del gusto. L’etichetta apposta sulla bottiglia sarà un vestito, infatti oltre a riportare tutte le informazioni richieste dalla normativa vigente, essa racconterà le origini della birra. E riporterà il codice-promo, un numero univoco per richiedere online i gadget EnkiNinti.

Page 18: business plan(ita)

Guida alla Redazione del Business Plan 18

Le due etichette saranno differenziate per colore e per la presenza della storia del nome di ciascuna, con riferimento alle due divinità sumere da cui prendono nome. Il Prezzo al pubblico Il prezzo delle birre Enki e Ninti è stato definito confrontandosi dapprima con i prodotti simili presenti sul mercato, ovvero le birre artigianali. Trattandosi di un prodotto esclusivo e caratterizzato da forti componenti emozionali che lo faranno percepire come tale, il confronto è avvenuto con birre artigianali di fascia elevata, il cui costo al litro varia dagli 8 ai 15 Euro. E’ da rilevare la necessità di introdurre un nuovo prodotto sul mercato e farlo conoscere. Non avendo i capitali di investimento per promuovere il brand e posizionarsi su un prezzo premium, si è scelto di orientare il costo al pubblico a 12 Euro al litro. Il prezzo varia, ovviamente, in base al confezionamento: la bottiglia da 75cl ha un costo proporzionalmente inferiore rispetto alla bottiglia da 33cl. Si è scelto inoltre di equiparare i costi dei due prodotti, entrambi di grande appeal:

Prodotto Bottiglia 33cl Bottiglia 75cl

Enki € 4,00 € 8,50

Ninti € 4,00 € 8,50

Tabella 7 – Il Prezzo

Il prezzo viene considerato costante durante i cinque anni di analisi. Sono stati anche presi in considerazione i fattori che potrebbero richiedere delle variazioni di prezzo, come ad esempio un mercato più competitivo nel quale si verifica una riduzione del prezzo medio delle altre birre artigianali, ma si ritiene di poter mantenere il prezzo invariato grazie alla diffusione del brand ed alla fidelizzazione dei clienti oltre all’introduzione di investimenti di promozione più importanti a partire dal quarto anno. La Vendita Le birre Enki e Ninti saranno reperibili esclusivamente per l’outdoor. Il prodotto infatti si configura come un’eccellenza sul mercato, pertanto vengono esclusi dalla distribuzione supermercati ed alimentari. I punti in cui sarà possibile acquistare e consumare sono bar, locali notturni, pub, pizzerie e ristoranti. La copertura esclusiva del mercato e la distribuzione attraverso un gruppo di agenti selezionati e fortemente motivati consentirà di scegliere punti vendita caratterizzati da un’interazione fra il personale ed il Cliente. Il rapporto con il punto vendita sarà molto stretto e costante: gli agenti dovranno visitare con frequenza mensile gli esercizi e verificare con loro l’andamento del consumo. Le peculiarità delle modalità di vendita sono dettagliate al successivo capitolo dedicato. La Promozione Gli strumenti e le modalità di promozione del Birrificio EnkiNinti varieranno fortemente nel corso dei 5 anni analizzati in questo Business Plan. Si possono definire sostanzialmente due fasi.

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Nella prima fase che include i primi tre anni, le attività di promozione saranno esclusivamente “below the line”. Fra queste sono da evidenziare:

• sito web: la realizzazione di un sito web accattivante che rappresenti online l’azienda ed il prodotto, le caratteristiche primarie, le persone che hanno inventato EnkiNinti e che hanno investito nel progetto. Il sito web racconterà l’essenza dell’azienda attraverso una grafica fortemente emozionale;

• campagne SEO e SEM: campagne per il posizionamento del sito web sui motori di ricerca da realizzare contestualmente alla realizzazione del sito;

• community EnkiNinti: la creazione di una community dedicata. Attraverso l’iscrizione alla community l’utente riceverà le newsletter relative alle nuove aperture ed agli eventi e/o promozioni organizzati dai punti vendita. Inoltre riceverà un gadget inserendo il codice riportato sull’etichetta. Si ritiene che il 10% dei consumatori di birra EnkiNinti si iscriverà alla community. Le community fidelizzano i Clienti e creano un forte senso di appartenenza;

• gadget: realizzazione di una t-shirt personalizzata da inviare ogni 10 codici ricevuti. La t-shirt è un gadget molto apprezzato e consente una promozione indiretta attraverso la comunicazione del brand sul capo di abbigliamento. Si prevede che il 90% degli iscritti alla community richiederà il gadget. In totale, se si considera che per 155.000 bottiglie vendute il secondo anno si avranno circa 31.000 Clienti (5 bottiglie per ciascun Cliente), il 10% di questi, ovvero 3.100 si iscriverà alla community ed il 90% (2.800) richiederà il gadget. Si tratta di un investimento di circa € 14.000, ovvero quasi il 50% dell’investimento totale in promozione previsto per il secondo anno di attività;

• newsletter: realizzazione di un layout, coordinato con il sito web, per l’invio delle newsletter agli iscritti alla community;

• social network – FaceBook: apertura di un profilo FaceBook per informare i follower circa le nuove aperture e gli eventi e/o promozioni organizzati dai punti vendita. L’adesione alla pagina di FaceBook verrà raccolta al momento dell’iscrizione alla newsletter;

• Youtube: apertura di un canale Youtube per il caricamento di video realizzati durante gli eventi organizzati dai punti vendita (feste, serate a tema, inaugurazioni, etc.)

Nella seconda fase, che include il quarto ed il quinto anno di attività, sono previste sia attività “below the line” che “above the line”. Per quanto riguarda le attività “below the line”:

• Proseguimento ed ampliamento delle attività previste nella prima fase; • sponsorizzazione di eventi: sponsorizzazione di feste presso i punti vendita di eccellenza della

birra EnkiNinti con la fornitura di birra omaggio, la presenza di hostess, la distribuzione di gadget e la presenza di un deejay oltre ad un fotografo ed un cameraman per riprendere l’evento e trasformare lo shooting foto e video in contenuti da pubblicare social network (Facebook e YouTube);

• pubbliche relazioni: realizzazione e diffusione di comunicati stampa alle redazioni tradizionali e web per la pubblicazione di articoli, soprattutto relativi alle feste sponsorizzate.

Per quanto riguarda le attività “above the line”:

• campagne web: campagne di comunicazione tramite banner sui siti web dei punti vendita di eccellenza e sui siti che promuovono eventi (concerti, feste, etc.). Questo tipo di comunicazione, oltre a rafforzare la brand awareness, genera interesse verso il prodotto anche da parte di organizzatori di eventi e gestori di locali.

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6. PRODUZIONE La produzione è un fattore-chiave nel progetto del Birrificio EnkiNinti. A seguire viene riportato lo schema di fabbricazione della birra realizzato da Assobirra, che evidenzia le diverse fasi di produzione:

Figura 5 – Schema di fabbricazione della birra in Italia

Un ciclo di produzione della birra richiede circa 25 giorni, di cui:

• circa 2 ore per la cottura;

• 10 giorni per la fermentazione;

• 15 giorni per la maturazione.

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Macchinari

Il sistema per la produzione selezionato per l’avvio delle attività è uno dei più avanzati in termini di tecnologia e risparmio energetico. Tutto il sistema è stato studiato in un’ottica di scalabilità della soluzione per consentire un ampliamento nel tempo che supporti l’incremento della produzione. Sintetizzando, nel processo di produzione della birra sono necessari i macchinari per la cottura (sala cottura), i serbatori per la fermentazione, i tank per la maturazione e lo stoccaggio ed il CIP - Cleaning in Place di lavaggio. Completano il sistema i macchinari per l’imbottigliamento e le celle frigorifere. A seguire vengono riportate le caratteristiche del macchinario per la cottura, l’elemento più importante nella catena della produzione. Per il primo anno di produzione, a corredo del macchinario saranno necessari tre serbatoi per la fermentazione da 2.000 litri ed altrettanti per la maturazione, per una capacità totale di 6.000 litri a ciclo. Sala cottura Alimentato a corrente, l’impianto si caratterizza per la possibilità di essere installato ovunque. Esso infatti non necessita di canne fumarie (non ha emissioni in atmosfera), ma esclusivamente dell’alimentazione e dell’allacciamento all’acqua di rete. Grazie all’ausilio di un programmable logic controller, gestito da un quadro elettrico di comando con interfaccia touch-screen, la potenza erogata è controllata attraverso automatismi che eliminano totalmente i problemi di inerzia e danno un enorme valore aggiunto alle macchine: il processo di ammostamento può essere richiamato da una ricetta memorizzata e gestito da questo apparecchio, semplificando i processi e garantendo che la qualità della produzione sia sempre costante. La configurazione a tre tini garantisce doppie cotte ottimizzando i tempi di produzione. Due le pompe dedicate con velocità regolabile: la pompa del mosto, a girante aperta e a tenuta flussata, appositamente progettata per trattare fluidi alimentari ad alta temperatura; la pompa dei lavaggi, anch'essa a girante aperta, utilizzata per i lavaggi e per lo sparging. Ogni tino è dotato di sfera di lavaggio. Gli scambiatori sono i migliori in questo settore, appositamente progettati per il mosto di birra che viene raffreddata a soli due gradi in più della temperatura dell'acqua di rete, quest’ultima utilizzata come liquido di raffreddamento senza dover ricorrere a banco ghiaccio o altre costose apparecchiature. L'acqua di rete riscaldata (80°C) è quindi disponibile per essere utilizzata nelle altre fasi di processo. La macchina inoltre è dotata di un potente condensatore del vapore che recupera quasi la totalità dell'energia impiegata durante la fase di bollitura, permettendo, per produzioni ravvicinate (anche in giornate consecutive), un consistente risparmio energetico. Il condensatore è dotato di un aspiratore con possibilità di regolazione che permette di regolare la depressione in bollitura e quindi regolare finemente l'evaporazione. L’impianto, infine, è dotato di un dispositivo taglia-trebbie a cinque coltelli e di una stazione di controllo gradi plato con lavello. La capacità del macchinario di cottura è di 2.000 litri e le dimensioni sono 4.5 mt X 2.5 mt per un’altezza di 3.0 mt.

Certificazioni

L’attuale normativa prevede che il progetto per i locali ed i macchinari venga consegnato all’Agenzia delle Dogane per una verifica sulla conformità degli stessi. Il tempo previsto per il rilascio dell’approvazione è di 90 giorni.

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7. PIANO DELLE VENDITE

Strategie di Copertura

La strategia di copertura del mercato scelta per il progetto è quella di esclusiva. L’azienda predilige la qualità alla quantità dei punti vendita, oltre ad avere una capacità distributiva limitata e l’obiettivo di trasferire al consumatore tutte le caratteristiche del prodotto attraverso una presenza sul territorio caratterizzata da esercizi commerciali e gestori capaci di rappresentare interamente le qualità della birra EnkiNinti.

Modello di Distribuzione

Il Birrificio EnkiNinti distribuirà la propria birra attraverso un modello tradizionale. La direzione vendite gestirà un gruppo di agenti esterni all’impresa. Essi si caratterizzeranno per essere plurimandatari, almeno nei primi cinque anni di attività: questa scelta, seppur non auspicabile in termini di fidelizzazione delle risorse al prodotto, è obbligata per contenere i costi della distribuzione. Il team delle risorse interne ed esterne dedicate alla distribuzione si accresce con l’ampliamento del mercato-obiettivo del birrificio EnkiNinti. Il Birrificio, dapprima orientato alla creazione di una rete di vendita nella regione Lazio, il cui territorio è più facile da presidiare per motivi di vicinanza con la sede, svilupperà successivamente la rete nel Centro Italia e, da ultimo, al Nord. Risulta di fondamentale importanza per la buona riuscita del progetto che gli agenti di vendita siano adeguatamente formati e continuamente supportati, seguiti e gestiti attraverso l’assegnazione di un piano degli obiettivi ed un confronto costante, che includa chiamate ed incontri. Tali attività saranno seguite dal Direttore nei primi due anni di attività e, successivamente, dal Responsabile e dai Capi Area. A tutte le risorse di vendita interne all’azienda sarà richiesto un piano di visite annuale dei Punti Vendita al fine di generare un rapporto diretto con gli esercenti ed assicurarsi la fidelizzazione degli stessi qualora un agente dovesse rescindere dall’accordo di distribuzione. A seguire viene riportato il riepilogo delle risorse coinvolte nella direzione vendite, suddiviso per anno di attività. In arancione sono evidenziati gli elementi esterni all’azienda.

Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5

Attività Avvio Lancio Diffusione Diffusione Diffusione

Territorio --------- Lazio Centro Centro/Nord Italia

Direttore 1 1 1 1 1 Responsabile 1 1 1 Capi Area 2 3 Assistenti Junior 1 2 Agenti 0 3 6 10 15 Punti Vendita 54 162 342 612

Tabella 8 – La rete di distribuzione

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Prezzi di distribuzione

Il costo al pubblico per le birre Enki e Ninti, come precedentemente evidenziato, si posiziona nella fascia medio-alta delle birre artigianali e viene stabilito, per il pubblico, in € 12,00 al litro (prezzo Iva inclusa. Il prezzo Iva esclusa è € 10,91). La strategia dei prezzi applicata sulla catena distributiva è decisamente incentivante sia per gli agenti, a cui è riservato il 10% di compenso sulle vendite (calcolato sul prezzo al PV), che per i Punti Vendita. L’obiettivo, infatti, è quello di stimolare le vendite attraverso un’importante gratificazione economica dei soggetti coinvolti nella distribuzione. Il Punto Vendita acquista dal Birrificio EnkiNinti con uno sconto del 40% al litro, ovvero ad € 6,55 (Iva escl.). Il Cliente finale acquista la bottiglia da 33cl ad € 4,00 (Iva incl.) e la bottiglia da 75cl ad un prezzo proporzionalmente più vantaggioso, ovvero € 8,50 (Iva incl.) anziché € 9,00 (Iva incl.). Ne risulta un incentivo per il Cliente finale ad acquistare la confezione da 75cl (che in produzione ha un costo proporzionalmente inferiore alla bottiglia da 33cl). Non essendo previsti volumi di vendita tali da determinare la necessità di una scala sconti per quantità, quest’ultima non viene considerata né applicata. Le modalità di pagamento per tutti i clienti sono definite in un massimo di 30 giorni dalla data di fatturazione.

Previsioni di Vendita

In base all’analisi del potenziale mercato, delle capacità produttive e delle capacità di distribuzione, è stato elaborato un piano di vendite con una crescita incrementale importante, ma comunque conservativa. La prima considerazione da effettuare è sulla percentuale di vendita delle due tipologie di prodotto, suddivise per confezionamento: come è prassi fra i produttori di beverage, al fine di determinare le previsioni di vendita del prodotto – per tipologia, confezionamento, linea di produzione, etc. – il Birrificio EnkiNinti ha predisposto dei bundle di vendita che prevedono: 50% di Birra Enki nella bottiglia da 33cl, 30% di Birra Ninti da 33cl, 15% di Birra Enki da 75cl e 5% Birra Ninti da 75cl (cfr. Tabella 9). Un secondo parametro di valutazione da definire prima dell’esposizione delle previsioni di vendita è la tipologia di Punto Vendita nel quale la birra verrà commercializzata, che vede (previsionalmente) i pub come primario punto di somministrazione con il 50% del venduto (cfr. Tabella 10).

Tipologia PV % Vendita

Prodotto % Vendita

Bar 7%

Birra Enki 33cl 50%

Ristorante 3%

Birra Ninti 33cl 30%

Pizzeria 30%

Birra Enki 75cl 15%

Pub 50%

Birra Ninti 75cl 5%

Locale 10% Tabella 9 – % Vendita per prodotto Tabella 10 - % Vendita per tipologia PV

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La Tabella 11 , riportata a seguire, rappresenta il Piano delle Vendite con gli obiettivi per i primi cinque anni di attività. Lo sviluppo dei ricavi si basa sul valore medio di vendita al Punto Vendita (Merchant) per litro di birra, riproporzionato in base alle percentuali di vendita per tipologia di prodotto e per tipologia di esercizio commerciale. Durante il primo anno di attività non sono presenti ricavi in quanto non è prevista alcuna attività di vendita. La voce “Valore del Venduto Prodotto” si riferisce ai ricavi generati dagli esercizi commerciali: si tratta di un dato puramente indicativo del turnover originato sul mercato. E’ da evidenziare la voce “Ricavi per vendita di Trebbie di birra”, ovvero lo scarto della produzione che costituisce un alimento pregiato per molti animali (vacche da latte e da carne, maiali, pollame). Il totale dei ricavi passa da € 412.633 del secondo anno di attività dell’impresa a quasi sette milioni di Euro al quinto anno di attività.

Tabella 11 – Piano Vendite

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8. LOGISTICA Lo stabilimento di produzione del Birrificio EnkiNinti e gli uffici commerciali ed amministrativi verranno ospitati nello stesso edificio, pertanto si rende necessaria la selezione di un ambiente adeguato. La scelta di una sola sede per tutte le attività dell’azienda è basata su due motivazioni:

• la necessità di contenere i costi, soprattutto nei primi cinque anni di attività;

• la necessità, per motivi logistici, di avere i due ambienti contigui per consentire continuità e rapidità nello scambio di informazioni e nel controllo delle attività. Come già evidenziato, i soci promotori rivestiranno più di un ruolo ed alle volte questo sarà legato ad operatività sia negli uffici che nello stabilimento di produzione.

La zona scelta per la sede è quella della periferia di Roma. La città è stata selezionata in base alla residenza dei soci promotori. Roma, inoltre, è centrale rispetto al territorio di distribuzione. La preferenza per la periferia è determinata dal costo di locazione inferiore e dalla maggiore disponibilità di ampi spazi rispetto al centro urbano. Considerato l’ingombro dei macchinari e la previsione di una crescita costante e continuativa della produzione, l’ambiente che ospiterà sede e stabilimento avrà una superficie di circa 500mq e sarà ben collegato alla città ed alle autostrade (in prossimità del GRA di Roma). Per quanto riguarda la gestione del magazzino, la direzione logistica e la direzione produzione, fortemente correlate, hanno stabilito alcuni parametri di riferimento per un’organizzazione snella, flessibile e facilmente monitorabile. Gli approvvigionamenti di materia prima verranno organizzati con scorte minime, legate a due cicli di produzione ed un riordino mensile per un ciclo di produzione (il ciclo di produzione essendo calcolato in 25 giorni). Tale scelta consentirà di gestire i flussi di cassa in uscita, non rischiare il deperimento della materia prima e gestire l’eventualità di un ciclo di produzione che per qualsiasi motivo dovesse essere compromesso, attraverso la disponibilità di materia prima per riprendere una nuova produzione senza alcun ritardo. Lo stoccaggio del prodotto, avendo disponibili ampi spazi, non è considerato una criticità: la produzione sarà costante durante l’anno, mentre la distribuzione seguirà le logiche di stagionalità. Il costo finanziario per l’immobilizzo di capitali è stato ampiamente considerato nel Business Plan, mentre l’eventualità di una sovra-produzione rispetto al venduto stimato verrà gestita attraverso un controllo settimanale del rapporto ordini/stock, frenando eventualmente la produzione attraverso il ritardo di un ciclo produttivo o l’eliminazione completa dello stesso. Si ritiene che la manutenzione e l’assistenza agli impianti avrà un impatto minimo nei primi cinque anno di attività in quanto i macchinari sono tutti nuovi. In ogni caso, tra una produzione e l’altra, mensilmente sono presenti circa 5 giorni nei quali verranno programmati gli eventuali interventi.

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9. IL PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO Il piano economico-finanziario del progetto Birrificio EnkiNinti è riportato a seguire, rappresentato attraverso il Conto Economico e lo Stato Patrimoniale previsionali. Prima di esporre i dati di tali documenti, è opportuno analizzare i parametri di base che li hanno generati.

Tabella 12 – Parametri di Base 1

Note: • Dal 3° al 5° anno di attività vengono aggiunti nuov i costi per “Mobili ed Arredi” e per “l’Infrastruttura IT” in

quanto l’azienda cresce in termini di numero di risorse umane. Il costo per “Ricette e brevetti” include i costi per le prime produzioni, destinate alla creazione delle ricette del birrificio;

• I ricavi sono rappresentati attraverso il numero di bottiglie, per ciascun prodotto, che si prevede di vendere. Avendo scelto una strategia di distribuzione a “bundle”, queste proporzioni verranno rispettate per certo.

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Tabella 13 – Parametri di Base 2

Note: • Nei costi di produzione, il costo per “l’Acqua” e per “l’Energia” vengono calcolati in base ai costi relativi alla

città di Roma, dove avrà sede lo stabilimento di produzione;

• Il costo per i “Trasporti” viene calcolato stimando un quantitativo medio per ciascun ordine di 48 bottiglie, pari a 4 packaging da 12 bottiglie;

• Le “Accise” sono calcolate in base alla media del costo nazionale riportato da Assobirrai nell’Annual Report 2011. Si ritiene che queste potrebbero risultare inferiori in quanto esse vengono calcolate sul grado plato della birra prodotta. Il Birrificio EnkiNinti produrrà per il 36% circa della produzione totale la birra Ninti, a bassa gradazione alcolica e, quindi, inferiore grado plato;

• Il costo per le “Bottiglie” è stato inserito senza effettuare alcuna trattativa con i fornitori contattati, pertanto si ritiene potrebbe rivelarsi più basso di quanto stimato nella tabella sopra riportata.

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Tabella 14 – Parametri di Base 3

Note: • I 4 “Dirigenti”, ovvero i soci promotori, non percepiscono alcuna retribuzione per i primi 2 anni di attività;

• Alla voce “Quadri” il 3° anno viene introdotto un resp. commerciale ed al 4° anno un resp. della logi stica; • Alla voce “Impiegati Mkg/Commerciali” vengono introdotti: al 3° anno un impiegato al marketing; al 4° anno

due capi area nella direzione commerciale; al 5° an no un ulteriore capo area; • Alla voce “Impiegati” vengono introdotti: al 3° ed al 5° anno un impiegato amministrativo-contabile p er anno;

al 4° ed al 5° anno un assistente commerciale junio r per anno; • Gli “Operai” sono incrementali dal 2° al 5° anno i n funzione dell’aumento della produzione;

• L’impiegato a staff è una risorsa con mansioni di segreteria; • Gli “Agenti”, anche se esterni, sono riportati alla voce “Collaboratori” ed il compenso è calcolato in

percentuale (10%) sui Ricavi;

• Non sono previsti costi per i Tecnici HW e SW in quanto le attività sui sistemi vengono gestite internamente dalla relativa direzione. Nel Conto Economico viene in ogni caso riportata la voce “Servizi da Terzi” che include eventuali consulenze ed interventi HW e SW.

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Conto Economico

Tabella 15 – Conto Economico

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Stato Patrimoniale

Tabella 16 – Stato Patrimoniale


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