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(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15 ... · alle elezioni ha, per l'ennesima...

Date post: 16-Feb-2019
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LA QUESTIONE PROFUGHI Chi protesta vince «Ma il nodo resta» Calesso analizza il successo del Carroccio Sfogatoio Pd: sale la tensione Tonella avverte: «Siamo un partito frammentato che adesso rischia di disintegrarsi» Paolo Calia TREVISO LA BATOSTA Il partito di Renzi tagliato fuori da tutti i sette municipi COLPI BASSI Accuse incrociate fra vari livelli alla ricerca delle responsabilità il dopo voto la politica La resa dei conti non si arre- sta. La magra figura rimediata alle elezioni ha, per l'ennesima volta, riportato a galla i nervi scoperti di un Pd fin troppo frammentato. E la tensione sale. Giovanni Tonella, capo- gruppo a Palazzo dei Trecento, non fa sconti a nessuno. Nella crisi del partito ci infila tutti: la crisi economica, il problema dei richiedenti asilo, ma anche l'assenza dei vertici regionali, lo scaricabarile delle deputate e la scarsa organizzazione del- la segreteria provinciale. «È scandaloso - dice - che in un anno dai vertici regionali non sia arrivato nulla. Mesi fa ho anche presentato un docu- mento che proponeva un per- corso ma è stato deciso di pensare a un congresso senza alcuna preparazione. Poi è sta- to tutto congelato per prepara- re il referendum. La verità è che il nostro è un partito frammentato e rischia di disin- tegrarsi. Manca una cultura politica comune». Ovviamente questa analisi così spietata va- le anche per Treviso dove la segreteria di Lorena Andreet- ta è sotto tiro (e ieri sera è stata convocato d'urgenza una riunione post elezioni): «Inuti- le dare la colpa ad altri per quanto successo - ribadisce - qui da noi è mancata l'organiz- zazione. Dov'è finito il segreta- rio organizzativo Ceschin? Non si può pensare di coordinare un partito solo spedendo delle mail o gestire limitandosi a dire quello che fanno gli altri circoli. Insomma: ognuno si assuma le proprie responsabili- tà e non limitiamoci solo a gettare la croce sulla Andreet- ta. Anche la senatrice Puppato se la prende con i vertici ma ricordo che pure lei è una dirigente di questo partito». E alla fine la stilettata: «Il flop di Montebelluna? Secondo me il risultato è stato ottimo. I tre consiglieri eletti sono giovani, preparati e pronti a dialogare. Sono la base giusta da cui ripartire. Il risultato è stato invece negativo a Villorba e Oderzo dove non è tollerabile il trattamento riservato da Dal- la Libera al Pd: è stato eletto in Regione con i nostri voti e poi ci ha esclusi da ogni discorso per le elezioni». Anche Benedetta Pricolo, componente della direzione re- gionale e dell'assemblea nazio- nale, non è dell'idea di scarica- re tutto il peso del fallimento sulla segreteria veneta: «Ogni livello dovrebbe assumersi le proprie responsabilità - pre- mette - sicuramente come diri- genti regionali dovevamo esse- re più efficienti e veloci dopo la sconfitta alle regionali nel raccogliere le dimissioni di De Menech e prendere una deci- sione. Invece abbiamo sempre procrastinato. Questo non to- glie però che non è certo il regionale a entrare nel merito delle scelte sulle candidature dei territori salvo casi eccezio- nali. Il Pd trevigiano non ha saputo leggere la situazione dei luoghi dove si andava a votare». E quando qualcuno tira in ballo le scelte di Renzi come ulteriore freno alla cre- scita del Pd, replica: «Anche la Lega è al governo di comuni e Regione, ma mica perde voti». TREVISO - (P. Cal.) «La questione profughi serve per vincere le elezioni ma non per risolvere i problemi». Luigi Calesso (Impegno Civile) ribatte al segretario della Lega Dimitri Coin che ha indicato i richiedenti asilo come l'argomento vincente di queste elezioni dominate dal Carroccio. «Che la posizione della Lega - dice Calesso (nella foto)- abbia potuto favorire il suo successo elettorale è molto probabile ma è altrettanto vero che le posizioni contrarie alla presenza dei ri- chiedenti asilo nel nostro territorio sono utili per raccogliere consenso tanto quan- to sono inutili per risolvere il problema. I rifugiati continueranno ad arrivare come in tantissime altre parti d'Italia e non saranno le urla leghiste a fermare il ministero dell'Interno e i prefetti». Calesso ribadisce la condanna di sempre: la Lega fa di tutto per non risolvere il problema e trarne così vantaggio nelle urne. «È indubbio che il meccanismo dell'accoglienza nel nostro Paese - chiude Calesso - sia ancora inadeguato è palese ma tra coloro che non hanno fatto quello che potevano per renderlo più umano ed efficiente c'è proprio la Lega». CRITICO Giovanni Tonella Primo Piano BENEDETTA PRICOLO «I candidati non li sceglie il regionale gli errori commessi anche qui» II TV Mercoledì 8 giugno 2016 (C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15
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Page 1: (C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15 ... · alle elezioni ha, per l'ennesima volta, riportato a galla i nervi scoperti di un Pd fin troppo ... ricordo che pure

LA QUESTIONE PROFUGHI

Chi protesta vince«Ma il nodo resta»Calesso analizza il successo del Carroccio

Sfogatoio Pd: sale la tensioneTonella avverte: «Siamo un partito frammentato che adesso rischia di disintegrarsi»Paolo Calia

TREVISO

LA BATOSTAIl partito di Renzi tagliato fuori

da tutti i sette municipi

COLPI BASSIAccuse incrociate fra vari livellialla ricerca delle responsabilità

il dopo votola politica

La resa dei conti non si arre-sta. La magra figura rimediataalle elezioni ha, per l'ennesimavolta, riportato a galla i nerviscoperti di un Pd fin troppoframmentato. E la tensionesale. Giovanni Tonella, capo-gruppo a Palazzo dei Trecento,non fa sconti a nessuno. Nellacrisi del partito ci infila tutti:la crisi economica, il problemadei richiedenti asilo, ma anchel'assenza dei vertici regionali,lo scaricabarile delle deputatee la scarsa organizzazione del-la segreteria provinciale.

«È scandaloso - dice - che inun anno dai vertici regionalinon sia arrivato nulla. Mesi faho anche presentato un docu-mento che proponeva un per-corso ma è stato deciso dipensare a un congresso senzaalcuna preparazione. Poi è sta-to tutto congelato per prepara-re il referendum. La verità èche il nostro è un partitoframmentato e rischia di disin-tegrarsi. Manca una culturapolitica comune». Ovviamentequesta analisi così spietata va-le anche per Treviso dove lasegreteria di Lorena Andreet-ta è sotto tiro (e ieri sera èstata convocato d'urgenza unariunione post elezioni): «Inuti-le dare la colpa ad altri per

quanto successo - ribadisce -qui da noi è mancata l'organiz-zazione. Dov'è finito il segreta-rio organizzativo Ceschin? Nonsi può pensare di coordinareun partito solo spedendo dellemail o gestire limitandosi adire quello che fanno gli altricircoli. Insomma: ognuno siassuma le proprie responsabili-tà e non limitiamoci solo agettare la croce sulla Andreet-ta. Anche la senatrice Puppatose la prende con i vertici maricordo che pure lei è unadirigente di questo partito». Ealla fine la stilettata: «Il flop diMontebelluna? Secondo me il

risultato è stato ottimo. I treconsiglieri eletti sono giovani,preparati e pronti a dialogare.Sono la base giusta da cuiripartire. Il risultato è statoinvece negativo a Villorba eOderzo dove non è tollerabileil trattamento riservato da Dal-la Libera al Pd: è stato eletto inRegione con i nostri voti e poici ha esclusi da ogni discorsoper le elezioni».

Anche Benedetta Pricolo,componente della direzione re-gionale e dell'assemblea nazio-nale, non è dell'idea di scarica-re tutto il peso del fallimentosulla segreteria veneta: «Ognilivello dovrebbe assumersi leproprie responsabilità - pre-mette - sicuramente come diri-genti regionali dovevamo esse-re più efficienti e veloci dopola sconfitta alle regionali nelraccogliere le dimissioni di DeMenech e prendere una deci-sione. Invece abbiamo sempreprocrastinato. Questo non to-glie però che non è certo ilregionale a entrare nel meritodelle scelte sulle candidaturedei territori salvo casi eccezio-nali. Il Pd trevigiano non hasaputo leggere la situazionedei luoghi dove si andava avotare». E quando qualcunotira in ballo le scelte di Renzicome ulteriore freno alla cre-scita del Pd, replica: «Anche laLega è al governo di comuni eRegione, ma mica perde voti».

TREVISO - (P. Cal.) «La questione profughi serve pervincere le elezioni ma non per risolvere i problemi».Luigi Calesso (Impegno Civile) ribatte al segretario dellaLega Dimitri Coin che ha indicato i richiedenti asilo comel'argomento vincente di queste elezioni dominate dal

Carroccio. «Che la posizione della Lega -dice Calesso (nella foto)- abbia potutofavorire il suo successo elettorale è moltoprobabile ma è altrettanto vero che leposizioni contrarie alla presenza dei ri-chiedenti asilo nel nostro territorio sonoutili per raccogliere consenso tanto quan-to sono inutili per risolvere il problema. Irifugiati continueranno ad arrivare comein tantissime altre parti d'Italia e nonsaranno le urla leghiste a fermare il

ministero dell'Interno e i prefetti». Calesso ribadisce lacondanna di sempre: la Lega fa di tutto per non risolvereil problema e trarne così vantaggio nelle urne. «Èindubbio che il meccanismo dell'accoglienza nel nostroPaese - chiude Calesso - sia ancora inadeguato è palesema tra coloro che non hanno fatto quello che potevano perrenderlo più umano ed efficiente c'è proprio la Lega».

CRITICOGiovanni Tonella

PrimoPiano

BENEDETTA PRICOLO«I candidati non li sceglie il regionale

gli errori commessi anche qui»

II TV Mercoledì 8 giugno 2016

(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15

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Gentilini e vertici ai ferri cortiprove di dialogo per ricucire

I NODI APERTIDEL CARROCCIO

IL CENTRODESTRA

Forza Italia ai margini«Risaliremo coi giovani»Chies ammette le difficoltà: «Soprattutto nel capoluogo»Ma ha fiducia nel futuro: «Ci stiamo riorganizzando»

I TOSIANI

"Fare" non si lamenta«Ci siamo anche noi»

OTTIMISTAFabio Chiesè convintoche ForzaItaliasapràriconquistarei suoi spazianchea Trevisodove è stataquasi azzerata

TREVISO - (P. Cal.) I tosiani diFare! non sono per nulladelusi dai risultati raggiunti.La senatrice Patrizia Bisinel-la (nella foto) guarda ilbicchiere mezzo pieno: «AMontebelluna e Oderzo sisono raggiunte percentuali incoraggiantiche ci fanno capire che stiamo andandonella direzione giusta. Tiziana Favero, arri-vata terza a Montebelluna con un 13,11%, èriuscita con la sua civica trasversale adessere il secondo "partito" dopo la Lega,ottenendo, con l'11,39%, più consensi delsimbolo del Partito Democratico: sono statieletti tre consiglieri e lo riteniamo unrisultato importante. Ad Oderzo, invece, lalista «Fare! che sosteneva Tiziano Zanet siè difesa bene raggiungendo un 3,64%. Quici siamo presentati da soli in poco tempoe i voti ottenuti dimostrano che siamoriusciti a fare breccia in una realtà di partititradizionali già consolidata».

TREVISO - (P. Cal.) Se la Legastravince e il centrosinistra piangeci si chiede: dove sono finiti gli altripartiti del centrodestra? In città, peresempio, sono spariti. C'è la Lega,spaccata tra gentiliniani e nuovocorso, e c'è Fratelli d'Italia che staprovando ad accreditarsi come inter-locutore di spessore. Ma rimane unvuoto enorme: quello lasciato dalPdl prima e da Forza Italia poi. Lafuga dei big, personaggi come Vitto-rio Zanini, Fabio Crea, Stefano Ba-stianetto e tutto il gruppo Ricercacon ex consiglieri ricchi di voti econsenso del calibro di GiampieroAloisi, Domenico Piccoli, ha lasciatomacerie. E al loro posto sono spunta-ti tante piccole associazioni chehanno però sempre più peso: c'èGiuseppe Mauro (altro grosso cali-bro uscito dall'orbita di Forza Italia)che attorno a sè ha sempre ungruppo nutrito di fedelissimi; l'exconsigliere comunale leghista Anto-nio Dotto a capo di "Interesse Civile"che ha organizzato un paio di mesi faun importante appuntamento sullasicurezza facendo il pienone. E poic'è il club Ricerca con tanto disimbolo proprio. Tanto che la Lega,in vista delle alleanze per il 2018, stadialogando con loro.

Ovviamente l'assenza che fa piùrumore è quella di Forza Italialetteralmente spazzata via dopo ilflop delle elezioni comunali 2013. Incittà è praticamente scomparsa equel pò di visibilità lo deve a nomistorici come Letizia Ortica. Per ilresto il partito ha intrapreso una

lunga attraversata nel deserto conl'obiettivo di ricostruirsi. «Le elezio-ni del 2013 sono state un punto disvolta - ammette Fabio Chies, segre-

tario provinciale- abbiamo dovu-to ripartire da ze-ro. E la scelta èstata quella dipuntare sui gio-vani. Fortunata-mente abbiamouna buona base.In città c'è gentecome FrancescoDimmidio, Al-berto Correale,Raffaele Freda.Tutti sotto itrent'anni, tutticon voglia di fa-re. Sono moltoattivi nell'univer-sità, nelle sagre,

tra i giovani. Ed è così che siraccolgono le preferenze. Stannofacendo un gran lavoro e per il 2018avranno sicuramente formato ungruppo in grado di dialogare con laLega e le altre associazioni senzadimenticare i nomi storici come laOrtica».

Chies ha scelto comunque unastrada molto difficile: «A Montebel-luna (dove l'addio di Remo Serna-giotto ha pesato non poco ndr) - dice- è stato molto complicato. Ma leultime elezioni dimostrano che ab-biamo lavorato bene: il nostro contri-buto alla vittoria di Favero è statodeterminante e abbiamo eletto duegiovani come Claudio Borgia e Lu-crezia Favaro. Ma abbiamo giovaniamministratori anche a Pieve diSoligo, Cessalto, Valdobbiadene, Pe-derobba. Alle riunioni ormai io, cheho 40 anni, sono il più vecchio. Masiamo ripartiti da qui».

TREVISO - (P. Cal.) La vittoriaha la capacità di pompare gros-se quantità di ottimismo e dirilassare animi fino a poco pri-ma fin troppo tesi. E così aTreviso la Lega prova a ricom-porre la frattura creatasi trasegreteria provinciale e il grup-po dei gentiliniani. In settimana,a quanto dicono i bene informa-ti, si farà un incontro tra Gian-carlo Gentilini e i vertici provin-ciali. Una prova tecnica di avvi-cinamento tra due anime inconflitto. Segnali che qualcosasta cambiando però ci sono. Perprima cosa l'annunciato passag-gio di Sandro Zampese, assiemea Giuseppe Basso, il pretorianodello Sceriffo, dal gruppo consi-

gliare della Lega (dove è statodegradato da capogruppo a sem-plice consigliere) alla Lista Gen-tilini, non c'è ancora stato. Emolti danno una lettura positivaa questo dettaglio: Zampese non

ha più spinto per cambiare sim-bolo a palazzo dei Trecento e ilprovinciale non è più tornatosull'argomento. E sempre Zam-pese ha fatto i complimenti,attraverso il profilo Facebook, atutti gli eletti alle ultime elezionie al lavoro fatto dal partito.Insomma: segnali di distensio-ne. E poi c'è Genty. Solo quindi-ci giorni fa c'era stata un'altraturbolenza: durante la manife-stazione davanti all'ex hotel Car-letto lo Sceriffo si era aperta-mente lamentato con il segreta-rio provinciale Dimitri Coin equello nazionale GianantonioDa Re per non essere statoavvisato per tempo dell'intenzio-ne di organizzare una protesta

del genere. Rimostranze fattedavanti a tutti, giornalisti com-presi, che hanno mandato sututte le furie entrambi i segreta-ri. Ma la strategia di Coin, chequando lo ha ritenuto necessa-rio ha saputo diventare estrema-mente duro, è quella di lavorareper ricomporre. E Gentilini èpur sempre un'icona. E quindisono partite le trattative sottotraccia per tentare di accorciarele distanze tra il gruppo dirigen-te e i gentiliniani che si sentonomessi in un angolo. Anche per-ché in vista delle comunali 2018ritrovare la compattezza è condi-zione necessaria per tentare distrappare Cà Sugana al centrosi-nistra.

L’APPUNTAMENTOUn incontro

in settimana

PrimoPiano

SEGNI DI VITA«Nella vittoria di Favero

anche il nostro contributo»

SENZA FRENIGiancarloGentiliniha accusatoil partitoin più occasionidi mancarglidi rispetto

A FONDOLe elezionidi domenicasono stateuna debacleper il Pd:nessuncandidatoè riuscitoad andareal ballottaggio

TV IIIMercoledì 8 giugno 2016

(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15

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ASOLO

Frana su via Fornettosei famiglie isolate

Luca IngegneriCASTELFRANCO

ASOLO / CASTELCUCCO - (gz) Piùdi centomila euro di danni. Questa laprima stima dei danni provocatinell'Asolano dal violento nubifragioche si è abbattuto domenica sera. Ierimattina i sindaci di Asolo e Castelcuc-co, i tecnici del Genio civile e delConsorzio Piave hanno effettuato unsopralluogo nella zona colpita e cioèvia Casonetto ad Asolo via Valli aCastelcucco fino al rio Fontane uncanale a nord dell'area che pare siastato l'artefice della tracimazione cheha colpito una ventina di abitazionipiù a valle. Ma l'acqua ha fatto dannianche a Castelcucco interessandoalcune abitazioni e una stradina cheporta all'azienda agricola Pat delColmel. Questa ha franato portandosi

a valle una cinquantina di metri cubidi terra. Ieri gli operai del comune diCastelcucco sono intervenuti ripristi-nando la circolazione. Una franaanche a Monfumo dove è stata colpitala riva di una collina adibita a vignetodella famiglia Ferraro. Le vigne sonostate trascinate a valle dalla furiadell'acqua e del vento procurandonon pochi danni. Ieri mattina sindacie tecnici si sono incontrati per capirecosa sia successo e quali siano statele cause. Secondo i tecnici una dellecause potrebbe essere proprio rioFontane e alcuni canali di scoloriempiti con materiale trasportatoche ha fatto da tappo. Si tratta di unazona a nord di via Casonetto a confinetra Asolo e Castelcucco. «Interverre-

mo per la pulizia di questi canali -spiega il sindaco di Asolo Migliorini -mentre il Consorzio Bonifica interver-rà su un canale in zona di suacompetenza». Anche Castelcucco in-terverrà in sinergia come ha spiegatoil sindaco Torresan. «Dopo l'interven-to fatto per ripristinare la strada cheporta al Pat del Colmel lavoreremodove sarà necessario». Intanto nelleabitazioni interessate all'allagamen-to, proseguono i lavori di sistemazio-ne. Il Comune di Asolo ha provvedutoa sistemare un grosso containernell'area del Molino Favrin dove iresidenti coinvolti potranno portaretutto il materiale danneggiato e chein un secondo momento sarà smalti-to.

ASOLO / CASTELCUCCO Definiti gli interventi. Danni per 100mila euro

Alluvione: «Canali da pulire»

CASTELFRANCO Tra i furti messi a segno anche quello di animali esotici a Castello di Godego

Rapine e droga: banda sgominataIl capo dell’organizzazione criminale è Christian Visentin, 36 anni, orginario della Castellana

VEDELAGO - (gp) È stato rimesso in libertà, senzaalcuna misura cautelare, il 75enne di Vedelago chedomenica pomeriggio ha seminato il panico in villaEmo, al volante della sua Volkswagen Vento, mentresi stava svolgendo la festa paesana dedicata aibambini. Il pensionato, difeso d'ufficio dall'avvocatoCristina Meli, è stato processato per direttissima ierimattina e ha chiesto e ottenuto un termine a difesa.Dovrà ripresentarsi di fronte al giudice il 19settembre per rispondere di resistenza e oltraggio apubblico ufficiale, lesioni, minacce aggravate, portoabusivo di strumenti atti a offendere e rifiuto disottoporsi all'alcoltest. Con ogni probabilità sceglieràdi essere giudicato con un rito alternativo per

ridurre di un terzo la pena. Nel frattempo, sul fronteamministrativo, per le infrazioni al codice dellastrada durante il tentativo di fuga e all'interno dellazona di villa Emo chiusa al traffico, il 75enne si èvisto ritirare la patente oltre alla decurtazione di 30punti con le relative sanzioni. Stando alla ricostruzio-ne dei carabinieri, il 75enne è piombato con la suavettura nel bel mezzo della festa. Sceso dall'autoavrebbe iniziato a inveire contro i carabinieriintervenuti per calmarlo, tentando di fuggire. Affron-tato anche da alcuni genitori presenti, l'uomo avreb-be tirato fuori dal bagagliaio un'accetta minacciandotutti. A quel punto avrebbe anche sferrato un pugnoa uno dei militari prima di venire ammanettato.

Si erano conosciuti durante unperiodo di detenzione nel carce-re di Ferrara. È in quel contestoche Christian Visentin, 36ennepericoloso pregiudicato origina-rio di Castelfranco e residente aCittadella, ha stretto un pattod’acciaio con Paolo Paralovo,45enne di Adria, residente nelferrarese, specializzato negli as-salti alle banche travestito dadonna. Sono i due elementi dispicco del sodalizio criminalesgominato dai carabi-nieri di Cittadella do-po oltre un anno diindagini. Quattro lemisure cautelari incarcere e una agli ar-resti domiciliari ese-guite all’alba di ieri,con le accuse di asso-ciazione per delinque-re finalizzata alle rapi-ne, ai furti, alle ricet-tazioni e allo spacciodi sostanze stupefa-centi. Oltre a Visentine Paralovo, dietro lesbarre due rampolli di notefamiglie di giostrai, Davide Ca-vazza, 41 anni e Daris Orlando,40 anni, entrambi residenti aLoreggia. È finito invece ai domi-ciliari Andrea Scalco, 38 anni di

Cittadella, mentre sono stati sot-toposti all’obbligo di dimora aCittadella Laura Didonè, 30 an-ni, Ketty Ruffato, di 31, AndreaMarcon, trentenne, e Charli Ga-brieli, di 29. Colpito infine dal

divieto di dimora nella provin-cia di Padova Domenico Vitiel-lo, 48 anni. Alla banda vengonocontestate a vario titolo tre rapi-ne, di cui due in realtà sfumate,cinque furti, estorsioni, incendi,ricettazione di orologi di marcae lo spaccio di sostanze stupefa-centi. Nel corso di 35 perquisi-zioni domiciliari sono spuntatifuori 60 grammi di cocaina, 100grammi di hashish, parrucche ealtro materiale da travestimen-to, pistole scacciacani, taglieri-ni, tazer, persino disturbatori di

frequenza e rilevatori di micro-spie. Le indagini hanno presoavvio dalla rapina del 16 febbra-io 2015 alla filiale di Cittadelladel Monte dei Paschi. Due bandi-ti, di cui uno vestito da donna,armati di taglierino si eranofatti consegnare 50mila euro.Durante il colpo la finta donnaPaolo Paralovo si era però feritocon il taglierino e alcune goccedi sangue erano finite sul maglio-ne di una impiegata. Il reperta-mento delle tracce ematiche haconsentito di risalire al Ferrare-se e scoprire poi i suoi contatticon la banda guidata da Visen-tin. La banda ha comunque mes-so a segno alcuni furti consisten-ti, come quello di animali esoticia Castello di Godego, di attrezzi

da lavoro a Tezze sul Brenta, diauto nel Cittadellese. Di partico-lare gravità i due attentati chesarebbero stati ordinati da Vi-sentin per "punire" due acquiren-ti che ritardavano troppo i paga-menti dello stupefacente. Aduna delle vittime sono stateincendiate tre autovetture, l’al-tra è stata spaventata a mortecon l’esplosione di alcuni colpidi pistola, partiti fortunatamen-te da una scacciacani, sottocasa. L’operazione "La spada nelcuore" dei militari del capitanoGiuseppe Saccomanno ha rice-vuto il plauso del comandanteinterregionale dei carabinieri,generale Carmine Adinolfi, cheha voluto ringraziare personal-mente i protagonisti.

ASOLO - (gz) Una frana blocca parzialmen-te via Fornetto ad Asolo: interessate seifamiglie e una azienda agricola. La franaha un fronte di sette metri circa ed èscivolata sulla strada comunale lunedìsera dopo il nubifragio che aveva colpitola Pedemontana domenica sera. La zona èquella di forcella San Maurizio a est dellaRocca di Asolo. A questa emergenza sonointeressate diverse famiglie che abitanoal di la. Intanto è stato ricavato un"passaggio" per permettere sia alle fami-glie ma anche all'azienda agricola dicontinuare in qualche maniera la loro vitae l'attività. «Nei prossimi giorni peròdobbiamo intervenire - spiega il sindacoMigliorini dopo il sopralluogo - Le fortipiogge hanno eroso il terreno che poi haceduto sulla strada».

CastelfrancoAsoloCastelcucco

OPERAZIONEUna delle armisequestratealla bandacompostada diecimalviventispecializzatain rapinefurtiestorsionie spaccio

IL CAPOChristianVisentinoriginariodi Castelfrancovivea Cittadella

LA MINACCIAL’uomo

ha estratto dall’autoun’accetta

VEDELAGOStrage sfiorataalla festa:il 75ennetorna libero

TRAVESTITOUno dei banditi

travestitoda donna

ripresodalle

telecamaredi sorveglianza

nella bussoladi una banca

duranteuna rapina

TV XIMercoledì 8 giugno 2016

(C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.44.201.15

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Due consiglieriai Cinque stelle«Si sbagliano»

GLI SCONFITTI

Pernechele«Il centrosinistra

adesso devecompattarsi»

Il Favero-bis pronto a decollareLaura Bon

MONTEBELLUNA

LE ALTRE CARICHEMartignago

verso la presidenzadel Consiglio

A Martignago potrebbe andarela presidenza del Consiglio. Eintanto è toto Giunta. Mentreda un lato vincitori e vinticontinuano a commentare l'an-damento delle elezioni, MarzioFavero è al lavoro per dar vitaalla nuova Giunta. Che potràessere costituita da un massi-mo di sette assessori. Così,mentre si moltiplicano le ipote-si, alcuni dati sembrano prende-re forma, anche se solo a livelloufficioso e ipotetico. AdrianoMartignago potrebbe lasciarel'assessorato al commercio eassumere la presidenza del Con-siglio comunale. In Giunta po-trebbero invece essere confer-mati l'ex vice sindaco Elzo Seve-rin e l'ex assessore al bilancioAdalberto Bordin. Un posto,inoltre, dovrà esserci, quasi

certamente, per Michele Toal-do, ex capogruppo ed ex consi-gliere provinciale, in assoluto ilpiù votato. Ma la legge deinumeri vorrebbe anche che unposto andasse pure a MariaBortoletto, consigliere comuna-le uscente che ha fatto incettadi voti. Alla luce dell'8% ottenu-to dalla lista di Forza Italia, icomponenti destinati ad entra-re in Giunta potrebbero esseredue: Claudio Borgia (213 voti, ilquinto in assoluto fra tutti icandidati) e Lucrezia Favaro(178 voti). C'è poi la civicaMontebelluna futura, che haportato in consiglio Dino Bottinlasciando fuori Antonio Romeo,che ha ottenuto 84 voti comeSara Renosto. Se Bottin, uomodalla vasta esperienza nel socia-le, entrasse in Giunta, si apri-rebbe per Romeo la possibilitàdi un posto in consiglio. Ma nonè escluso che, invece, in Giunta

vada Romeo. «È un aspetto -dice il sindaco Marzio Favero -che deve decidere il loro grup-po». Intanto, Forza Italia festeg-gia un risultato che per molti harappresentato una sorpresa.«L'anno scorso alle regionaliabbiamo conquistato il 3,9% -dice Claudio Borgia - ora siamoarrivati all'8%. Gli avversaripolitici ci davano per spacciatie dicevano che non avremmoottenuto neanche un consiglie-re. E invece...Al di là del nostrorisultato, la vittoria è del sinda-co e della squadra». Intanto, fragli sconfitti Mario Pernechele,iscritto al Pd ma candidatodell'Alternativa giusta di Tizia-na Favero, non le manda a direa Laura Puppato, che avevaattaccato Tiziana Favero. «Do-po cinque anni - dice Perneche-le - la Puppato torna sul fattoche la responsabile di tutto è laFavero; beh, allora non ci sia-

mo. Dobbiamo invece elabora-re il lutto e capire dove ilpartito vuole andare. Se Quag-giotto vuole tornare a fare ilsegretario deve trasformare icandidati di area centrosinistrain una linea comune. Dobbiamodotarci di una strategia; cosìsiamo solo al servizio di unfuturo anteriore e non di Unfuturo che sia tale». Fuor dimetafora: i candidati eletti nel-le liste di Davide Quaggiotto edi Tiziana Favero devono porrele basi per lavorare assieme.

il votoa montebelluna

TOTO GIUNTANuovo governo

formato al massimoda 7 componenti

L’OPERAZIONE Scoperto ieri mattina allo "Scarpa" dal cane antidroga Trixie

Minorenne con il "fumo" a scuola

Severin e Bordin potrebbero essere confermati. Due posti per Forza Italia dopo l’exploit dell’8%

MONTEBELLUNA - (lbon) Ascuola con il cane antidroga:scoperto un minorenne. Un'im-portante operazione investiga-tiva antidroga si è svolta nellamattinata di ieri all'istituto"Scarpa". L'operazione, condot-ta dalla Polizia locale monte-bellunese, ha visto l'importan-te collaborazione dell'Unità ci-nofila della polizia locale diTreviso e dei carabinieri diMontebelluna.

Le tre squadre, composte da

8 agenti - due della polizialocale in divisa altrettanti inborghese; due militari dei ca-rabinieri di Montebelluna;due agenti dell'Unità cinofiladella polizia locale di Trevisodi cui uno conduttore del caneantidroga Trixie - sono entra-te in azione a sorpresa alle9.30. Passate al setaccio cin-que classi. Grazie all’infallibi-le fiuto di Trixie sono staticontrollati gli zaini di unaottantina di studenti. L'opera-

zione, durata circa un'ora, haportato alla luce la presenza diun quantitativo di hashish, inpossesso di un minorenne. Ilgiovanissimo è stato quindisegnalato alla Prefettura diTreviso che ha competenza dimateria.

«Questa operazione - com-menta il sindaco Marzio Fave-ro - si aggiunge alle moltepositive e utili portate avantidalla polizia locale di Monte-belluna di concerto con le altre

forze locali, i carabinieri inparticolare e in questa occasio-ne anche la polizia locale delComune di Treviso. È anchetestimonianza di quanto impor-tante sia stato negli ultimitempi sostenere e promuoverel'attività investigativa che staportando ottimi risultati».

Un paio di mesi fa un'opera-zione analoga si era svoltaall'istituto Einaudi, con gli stes-si risultati.

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Montebelluna

VITTORIA NETTAIl leghista Marzio Favero

è stato rieletto con il 52,02%senza aver bisogno del ballottaggio

ALLE URNEDomenica Montebelluna

è andata al voto assiemead altri sei Comuni della Marca

MONTEBELLUNA -(lbon) I cinque stelleesultano: «Abbiamo dueconsiglieri». Ma la se-greteria del Comunesmentisce. Nel tardo po-meriggio di ieri, si èdiffusa la voce secondocui il Movimento cinquestelle sarebbe riuscito aportare in consiglio dueesponenti anziché uno,come Carmine Bianco,il candidato sindaco delMovimento, sostenevafin da lunedì. L'uomo inpiù sarebbe stato toltoal Pd. E la notizia èarrivata anche a DavideQuaggiotto, candidatosindaco di Pd, Il futuroè adesso e L'altra Monte-belluna. Il segretariodel Comune Ivano Ce-scon, però, ha smentitola voce, dati alla mano: iconsiglieri eletti conQuaggiotto restano quat-tro, compreso il candida-to sindaco, tre quelli diTiziana Favero, oltre aBianco e a Sabrina Fava-ro. «È probabile - diceCescon - che nel fare icalcoli non tengano con-to del premio di maggio-ranza, dovuto a chi vin-ca al primo turno conuna percentuale superio-re al 40%».

XII TV Mercoledì 8 giugno 2016

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VOLPAGO

IL RECORDMAN DELLE PREFERENZE

Doppio trionfo Toaldo«Essere diretti paga»Il capogruppo leghista è stato il più votato triplicando i votie a Volpago ha conquistato il Comune da commissario

Guizzo prepara l’esecutivospuntano i primi 4 nomi

CORSO MAZZINI

Intervento sul marciapiede:si circola su una sola corsia

PIU’ VOTATOIl leghistaMichele Toaldoha raccolto293 preferenzeE’ statoil candidatopiù votatodelle trediciliste in corsaIl vicesindacouscenteSeverinsi è fermatoa 285

MONTEBELLUNA - (lbon) Alvia i lavori sul marciapie-de: corso Mazzini a unasola corsia. Per alcunesettimane, la fascia ovestdi corso Mazzini, fino all'in-crocio con viale Bertolini,avrà una sola corsia. Lamodifica alla viabilità, checomporterà indubbiamen-te dei disagi, è legataall'avvio dei lavori di siste-mazione del marciapiedenella zona compresa fral'area immediatamente aovest della Loggia e ilsemaforo di Tito. L'interven-to rientra nel lotto di lavoriche comprendono piazzaMonnet e piazza Petrarca.«Si trattava di uno deimarciapiedi più dissestatidella città -spiega il sinda-co Marzio Favero- oranell'arco di alcune settima-ne verrà sistemato». Indirittura d'arrivo invece lepiazze. «In piazza Monnet i

lavori sono finiti, in piazzaPetrarca manca ormai po-co». In connessione con ilavori, i veicoli uscenti davia Garibaldi su via Serenadovranno dare la preceden-za; non sarà possibile transi-tare sul lato sud di corsoMazzini e dovrà essere pre-stata la massima attenzio-ne ai pedoni.

Una volta ultimati tali lavo-ri, presumibilmente per il 23luglio, i lavori di sistemazio-ne del centro si potrannodire conclusi. In corso Mazzi-ni sono state predisposteanche le transenne in corri-spondenza della farmaciacomunale, dove si eranoverificate varie cadute sugliscalini. Rimarrà aperta solola questione relativa al recu-pero del percorso Tirindelli,un tratto pedonale che pun-ta a collegare la stazione alDuomo cittadino.

MONTEBELLUNA - (lbon) La doppiavittoria di Toaldo. A Montebelluna, èstato il più votato dei candidati, con293 preferenze; a Volpago, dove era ilcoordinatore elettorale, il "suo" sinda-co Paolo Guizzo ha vinto. Assoluta-mente ovvio, pertanto, che MicheleToaldo, di Caonada, per cinque annicapogruppo del Carroccio, sia al setti-mo cielo. Anche perché appare quasiscontato che il primo cittadino MarzioFavero lo sceglierà come assessore.Ma lui di questo non vuole parlare,dato che si sta ancora godendo lavittoria.

«Sono passato da 117 a 293 prefe-renze - afferma sorridendo -. Presso-ché triplicate. Credo che la genteabbia apprezzato il fatto che sonomolto diretto sulle cose e lo sono statoanche quando era difficile tenere inpiedi la baracca. Ci hanno detto cheeravamo degli yes men, ma non èstato affatto così. Il mio rapporto conil sindaco è sempre stato dialettico. Ilverdetto delle urne è stata una grandesoddisfazione personale. L'aspettopiù soddisfacente è stato rappresenta-to dal fatto che sono stato moltoaiutato da amici e da persone comu-ni».

Ma anche da Gentilini, arrivato piùvolte, per lui, a Montebelluna.

«Lui è il mio padre politico. Hasempre rappresentato un esempio.Marzio e Gentilini sono agli antipodi,ma da entrambi ho imparato tanto».

E sull'esito delle elezioni?«Chi ha buttato la campagna sullo

scontro ha perso inequivocabilmente- prosegue -. E comunque la vittoria alprimo turno ha rappresentato unasorpresa, anche se tutti mi dicevanodi non farmi problemi».

Anche sul fronte volpaghese perToaldo è andato tutto alla grande:solo pochi mesi fa ha preso in manouna sezione commissariata e ora haportato Guizzo all'elezione.

«Sarà un grande sindaco - diceToaldo -. Si tratta di una personaonesta e competente. Uno su cuimetterei la mano sul fuoco».

Anche il vice-sindaco Severinè stato premiatodagli elettori.285 le preferen-ze conquistate,quasi il doppio di5 anni fa.

«Abbiamo ba-sato la campa-gna solo su ciòche abbiamo fat-to, senza toccaretemi come quellodei profughi.Non ho giratoper le case e nonho tirato fuori unargomento chemi sta a cuore: lagrave disabilitàdi cui, da mag-gio, mi occupo aPederobba. Nonho neanche ac-cennato a questiaspetti, pensan-do che dovesseroapprezzarmi so-

lo per ciò che ho fatto». Poi aggiungeun motivo di rammarico. «Mi dispia-ce molto per Antonio Romeo, checandidato nella civica "Montebellunafutura", ha ottenuto solo 84 preferen-ze», al momento insufficienti perentrare in consiglio. Anche se forse,in un ambito o nell'altro, qualcheporta si aprirà. Intanto, nelle ultimeore si sono moltiplicate nelle piazzereali e virtuali le analisi del voto. E c'èchi lega la vittoria di Marzio Faveroalla congiuntura politica nazionale,chi la giudica come un referendumsulla piazza. Ma un dato è certo. Cheuna vittoria di così ampie proporzioniha stupito un po’ tutti.

NEO SINDACOL’ingegnerePaolo Guizzoè riuscitoa spuntarlaal terzotentativoe a riportareil centrodestraal governodi Volpago

VOLPAGO - (lbon) Sta già na-scendo la Giunta Guizzo. A duegiorni dall'elezione, il neo primocittadino di Volpago Paolo Guiz-zo sta cominciando a prendere icontatti per arrivare a definire icomponenti della Giunta che loaccompagnerà nei prossimi cin-que anni. Un gruppo che, nell'ar-co di qualche giorno, dovrebbeessere definito. E se lunedì ilneo sindaco aveva già anticipa-to che, dello schieramento,avrebbe fatto parte il candidatopiù votato della lista, Eddy Mar-timbianco, che potrebbe ricopri-re anche la carica di vice sinda-co, ora filtrano altri particolari.Innanzi tutto, su Martimbiancoche, data la laurea in economiae commercio, potrebbe occupar-

si di bilancio. Inoltre, su unsecondo assessore, Renato Pove-lato, candidato sindaco dellaLega cinque anni fa e poi uscitodal movimento per portareavanti idee più spiccatamente

indipendentiste. Poco importache Povelato abbia avuto menopreferenze di altri. Lui, perGuizzo, è prima di tutto unamico. Ma non solo. «Ha compe-tenze ed esperienza - dice Guiz-zo -. Un sindaco deve potersifidare delle persone che mandaa rappresentarlo in occasione diappuntamenti. Nel suo caso lafiducia è massima». E per quan-to riguarda le preferenze perso-nali, il neo sindaco non si sor-prende dei numeri di Povelato:«Ha corso molto per gli altri epoco per se, aiutando tutto ilgruppo». Oltre ai due, potrebbeesserci anche Manuela Bertuo-la, che ha portato a casa la

bellezza di 178 preferenze per-sonali. Intanto, gli avversariparlano insistentemente di uningresso in Giunta di AlvaroPerin, ma qualcosa lascia inten-dere che Guizzo potrebbe farescelte diverse. «Si sa che mipiace sorprendere», dice. Intan-to, per quanto riguarda le prossi-me tappe, il consiglio comunalenon sarà fissato prima del 20giugno. La Giunta, invece, po-trebbe arrivare già fra qualchegiorno. Anche perché sono nu-merose le scadenze con cui lanuova amministrazione sarà al-le prese: a cominciare dall'iterrelativo alla sistemazione delconvento dei Nonantolani.

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Gazzettino Padova Massanzago: inaugurato il nuovo asilo nido. Costato 730mila euro sorge attiguo alla scuola dell’infanzia A gestirlo, in convenzione, la parrocchia Di Lorena Levorato Taglio del nastro per il nuovo asilo nido integrato «Il giardino dei colori» di Massanzago. Domenica 5 giugno la comunità si è riunita per la cerimonia dell'inaugurazione del nuovo asilo nido comunale integrato alla scuola dell'infanzia Savardo. Il progetto del nido integrato è partito nel 2005 quando l'amministrazione ha realizzato il nuovo centro scolastico di via Cavinazzo unificando tutte le tre scuole primarie comunali in un'unica struttura. Il sindaco Alfio Gallo ha chiesto e ottenuto 256 mila euro di contributi dalla Regione Veneto per il nido, allora previsto a Zeminiana nelle ex scuole elementari. Nel 2010 l'amministrazione di Francesco Olivi ha cambiato programma prevedendo la realizzazione del nido integrato in adiacenza alla scuola dell'infanzia di Massanzago appaltando l'opera del costo complessivo di 730.000 euro. I lavori sono stati realizzati dall'amministrazione di Stefano Scattolin a luglio del 2014: la struttura di 600 mq può ospitare per un totale di 32 bambini dai 12 mesi ai 3 anni. «Questo progetto ha una grande valenza educativa - ha detto il sindaco Scattolin - e grazie alla buona gestione affidata in convenzione alla parrocchia di Massanzago, con la collaborazione di educatori, operatori ed amministrazione per far crescere bambini e giovani creativi, questo asilo garantirà un futuro più sobrio e più vero per l'intera comunità di Massanzago, Sandono e Zeminiana». Al taglio del nastro c'era anche l'assessore regionale ai Servizi Sociali Manuela Lanzarin: «mi complimento con le amministrazioni di Massanzago - ha detto Lanzarin - per la lungimiranza nei progetti sociali e per la scuola che ora, come ha ricordato il sindaco Scattolin, è ben strutturata per ospitare al meglio i bambini da uno a tredici-quattordici anni».

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